Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore
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ivisti e riadattati alle occasioni, i concetti di memoria e innocenza assumono<br />
invece sfumature di senso che hanno valore sempre più marcatamente etico e<br />
religioso; per il poeta la memoria e l’innocenza divengono vere e proprie<br />
ossessioni che hanno ricadute escatologiche sull’umanità. In questi ultimi<br />
testi l’oscillazione individuale/collettivo ha ancora validità ma <strong>del</strong>la coppia<br />
positivo/negativo, il secondo polo non è più contemplato, invalidato<br />
dall’accezione positiva dovuta al possibile godimento <strong>del</strong>la vicinanza con la<br />
divinità, anche se il richiamo assume i toni <strong>del</strong>l’esortazione e <strong>del</strong> monito. Di<br />
queste connotazioni tarde parleremo nel quinto capitolo.<br />
Finora abbiamo parlato di oscillazione <strong>del</strong> significato di un concetto<br />
intendendo con oscillazione l’altalenante attribuzione di valore positivo o<br />
negativo al concetto stesso, oppure l’altalenante attribuzione di una valenza<br />
collettiva o individuale. Ma, a parer nostro, l’oscillazione più importante è<br />
quella che porta il concetto di memoria a valere come sostituto <strong>del</strong>la<br />
tradizione letteraria, da un lato, oppure a surrogare la funzione intellettiva,<br />
dall’altro lato. In questo caso non si può parlare di oscillazione vera e propria,<br />
essendo i due concetti non omologhi, e sarà più opportuno definirla<br />
alternanza. Su questa alternanza ci pare utile sottolineare che, in prima<br />
battuta, anch’essa comprende l’oscillazione individuale/collettivo; infatti,<br />
quando la memoria è intesa come funzione intellettiva la connotazione si<br />
orienterà verso il polo ‘individuale’; viceversa, quando è intesa come<br />
retroterra artistico e culturale, si orienterà verso il polo ‘collettivo’; in seconda<br />
battuta si può osservare che questa possibilità di un’interpretazione <strong>del</strong><br />
concetto di memoria che segue un doppio binario è una costante, che torna<br />
in artisti e pensatori di epoche diverse. Marcel Proust, per esempio, la cui<br />
poetica attribuiva un ruolo fondamentale al concetto di memoria, distingueva<br />
tra memoria volontaria e involontaria, probabilmente sulla scorta di Bergson<br />
che discerneva tra memoria strictu sensu e ricordo, come anche Montefoschi<br />
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