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l’umanità fa sulla terra il suo lungo viaggio d’espiazione. Estrema aspirazione <strong>del</strong>la<br />

poesia, è di compiere il miracolo nelle parole, d’un mondo risuscitato nella sua<br />

purezza originaria e splendido di felicità. Toccano quasi qualche volta le parole,<br />

nelle ore somme dei sommi poeti, quella bellezza perfetta ch’era l’idea divina<br />

<strong>del</strong>l’uomo e <strong>del</strong> mondo nell’atto d’amore in cui vennero creati 204.<br />

La citazione è lunga perché ha un peso specifico notevolissimo, si sarà capito,<br />

nel definire le priorità tra gli obiettivi <strong>del</strong>la poesia di Ungaretti e i valori ad<br />

essa connessi. Nemmeno in Ragioni d’una poesia, vero e proprio manifesto<br />

<strong>del</strong>la poetica ungarettiana, è descritto così dettagliatamente il rapporto che la<br />

memoria intrattiene con la poesia e con il poeta. È la memoria, ci dice<br />

Ungaretti, che innerva la poesia e le conferisce bellezza; confrontandosi con<br />

gli esiti che l’hanno preceduta, la lingua ci mette in contatto con gli autori<br />

<strong>del</strong>la tradizione e così, alla luce <strong>del</strong> ricordo, può manifestare le inquietudini<br />

<strong>del</strong> poeta; ma è anche sede <strong>del</strong> desiderio di rinnovamento di ogni uomo,<br />

riesumando, quando l’opera poetica è concretamente riuscita, l’ideale di<br />

bellezza che l’umanità avrebbe dovuto incarnare nelle intenzioni <strong>del</strong> divino.<br />

Molti dei temi <strong>del</strong>la poetica ungarettiana vengono in questo passo toccati e<br />

lucidamente concatenati: memoria quale custodia <strong>del</strong>la tradizione; memoria<br />

come concausa <strong>del</strong>la bellezza <strong>del</strong>la parola; memoria che è tema <strong>del</strong>la poesia<br />

(ma nelle ultime versioni <strong>del</strong> testo ‘tema’ fu sostituito con ‘musica’ 205);<br />

memoria quale cornice <strong>del</strong>la meditazione di numerose questioni; memoria e<br />

ricordo; memoria viatico alla poesia; memoria quale espiazione di una colpa<br />

arcaica; memoria legata all’innocenza: tutte le più importanti accezioni <strong>del</strong>la<br />

memoria per la poesia ungarettiana sono compendiate in questo passo, che<br />

limpidamente ne riassume le implicazioni.<br />

204 GIUSEPPE UNGARETTI, Indefinibile aspirazione (1947-1955), in IDEM, Vita d’un uomo. Saggi e<br />

interventi, cit., pp. 741-746 : 745-746. Il titolo originario <strong>del</strong> testo era Ragioni d’una poesia, poi passato a<br />

indicare il testo ormai famoso con questo titolo; MARIO DIACONO, Saggi e Scritti vari 1943-1970, in<br />

GIUSEPPE UNGARETTI, Vita d’un uomo. Saggi e interventi, cit., p. 1000. Ci pare significativa questa<br />

precedente titolazione, proprio per sottolineare l’importanza attribuita dal poeta alla memoria nella<br />

propria poesia.<br />

205 MARIO DIACONO, Saggi e Scritti vari 1943-1970, cit., p. 1000.<br />

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