Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore
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vivo e che avanzando tornasse a ricomporsi perennemente diverso e più bello.<br />
Nell’altro [Leopardi] rimase fissa l’idea di rovina; dal Petrarca a lui l’infelicità umana<br />
non poteva non essere cresciuta; lo spirito umano s’era fatto forse più acuto e la<br />
carne più sensibile; certo, pensava, più vecchi s’erano fatti e più deboli 178.<br />
Accostando Petrarca a S. Agostino e, in particolare, alle Confessioni non dovrà<br />
stupire, considera Ungaretti, che si trovino in quest’opera capitoli che<br />
trattano <strong>del</strong>la memoria:<br />
anche l’oblio fa parte <strong>del</strong>la memoria, è esperienza nostra oscuratasi in noi, è la<br />
nostra interna notte. L’oblio <strong>del</strong> divino testimonia nella nostra memoria d’uno stato<br />
di perfezione <strong>del</strong>l’umana natura sprofondatosi nelle tenebre dei tempi.<br />
Un’esperienza anteriore alla nostra personale durata, può, lucidissima, tornarci in<br />
mente, e possiamo scordarci di casi nostri d’un momento fa 179.<br />
Il cenno allo «stato di perfezione», testimonianza <strong>del</strong> divino che sarebbe<br />
ancora custodita nella nostra memoria, la possibilità di risalire ad<br />
«un’esperienza anteriore alla nostra stessa durata», ancora scorie <strong>del</strong>la dottrina<br />
platonica <strong>del</strong>le idee, dunque, compaiono tra gli argomenti di Ungaretti. Una<br />
conferma <strong>del</strong>l’ascendenza platonica su questa pagina, se ce ne fosse bisogno,<br />
è in alcune righe precedenti, dove Ungaretti parla di Petrarca come di «un<br />
cristiano [...] nella mente <strong>del</strong> quale viveva purissima e fertile l’eredità di<br />
Platone» 180 (l’importanza <strong>del</strong>la filosofia platonica per la formazione di<br />
Ungaretti, il suo reiterato riferirsi ad essa sono, <strong>del</strong> resto, noti). Ungaretti<br />
torna poi a parlare <strong>del</strong>l’ossessione <strong>del</strong> poeta per Laura, un’ossessione che si<br />
manifesta principalmente in forma di ricordo.<br />
La poesia più alta <strong>del</strong> Canzoniere nasce quando la Morte si decide a colpire e a<br />
178 Ivi, pp. 415-416.<br />
179 Ivi, p. 408.<br />
180 Ibidem.<br />
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