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Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

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memoria 123.<br />

L’affermazione è esplicita: la memoria è orma <strong>del</strong> divino, è traccia di un<br />

tempo che non si ricorda ma di cui abbiamo conservato qualche bran<strong>del</strong>lo.<br />

Nel tentativo di chiarire ulteriormente cosa sia la memoria, Ungaretti insiste<br />

nel trovare connotazioni che precisino i contorni di quel concetto, di quel<br />

segno <strong>del</strong> divino, si chiede se la memoria<br />

non è se non questo spazio che non si misura, non è se non questa distanza<br />

prodotta dalla morte, non è se non il passato via via che passa, non è se non questa<br />

distanza immediata in noi, eppure irraggiungibile per sempre: non è se non<br />

memoria 124.<br />

la conclusione tautologica forse era inevitabile ma permette a noi di notare<br />

ancora come le dottrine platoniche e agostiniane agiscano da importanti<br />

suggestioni. Poi Ungaretti si chiede se davvero Manzoni volesse suggerire<br />

questo. La risposta è netta: «non precisamente. Dovrà passare un secolo<br />

perché un altro poeta, poeta italiano, senta con precisa coscienza il valore<br />

<strong>del</strong>la memoria» 125. Il poeta italiano a cui si riferisce è, ovviamente, Ungaretti<br />

stesso: quindi le attribuzioni, fatte in forma ipotetica al concetto manzoniano<br />

di memoria, in realtà, valgono per il proprio.<br />

Secondo Ungaretti, dunque, solamente questo rimando alla memoria<br />

salverebbe l’intero poema dall’incompiutezza, poiché Manzoni non ha<br />

collegato, a detta di Ungaretti, il riferimento alle memorie con la concezione<br />

<strong>del</strong> divino inteso come «orma». Nella serie di valutazioni negative che<br />

Ungaretti non risparmia all’autore milanese – <strong>del</strong>le opzioni letterarie pare<br />

non condividere quasi nulla: non l’impianto 126, non le scelte metriche 127,<br />

123 GIUSEPPE UNGARETTI, Il cinque maggio, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit., p. 613.<br />

124 Ibidem.<br />

125 Ibidem.<br />

126 «Ciò che vogliamo dire è che nel Cinque Maggio c’è veramente un errore di composizione: il<br />

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