20.06.2013 Views

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

In modo molto accorto Ungaretti fa dunque pronunciare a Petrarca la<br />

rettifica alla propria opinabile interpretazione.<br />

Ritornando per un momento al brano citato prima di questo è importante<br />

notare che la pertinenza <strong>del</strong>la memoria è messa nuovamente in relazione<br />

all’infinito: la memoria, che può abbracciare tutto il passato (Ungaretti fa<br />

rientrare, con un’inferenza audace, anche il futuro nel passato; in un<br />

ragionamento nel quale parrebbe agire ancora una reinterpretazione, un po’<br />

libera, degli argomenti agostiniani inerenti la dottrina <strong>del</strong> tempo), diviene<br />

sinonimo di sapere, di sapere infinito. L’assoluto <strong>del</strong>l’uomo può essere<br />

conosciuto solamente attraverso la memoria. Prosegue dunque l’operazione<br />

di dilatazione dei confini <strong>del</strong> concetto di memoria, iniziato con il testo Indole<br />

<strong>del</strong>l’italiano, che qui è accostata alle nozioni di infinito e di assoluto.<br />

La memoria è quindi possibile incarnazione <strong>del</strong> passato, <strong>del</strong> passato di tutta<br />

l’umanità, un passato storico che è a disposizione di qualsiasi individuo grazie<br />

allo strumento <strong>del</strong> linguaggio; ma il passato-memoria, come emerge dal<br />

confronto <strong>del</strong>l’idea di memoria in Petrarca e Jacopone, è inteso, anche in<br />

questa lezione, come una forza in grado di intervenire nel presente<br />

modificandone la percezione.<br />

L’idea <strong>del</strong>la memoria in relazione al pensiero e all’opera di Petrarca viene<br />

ripresa e integrata nella lezione successiva, [Sui sonetti <strong>del</strong> Petrarca] 104. La<br />

formulazione è strettamente legata all’idea di tempo:<br />

e siccome noi non possiamo avere coscienza <strong>del</strong> tempo, e di noi stessi, e perfino di<br />

ogni minimo atto <strong>del</strong> nostro vivere di momento in momento, se non attraverso un<br />

riflesso che, mosso dalla memoria, la muova, e siccome ci siamo abituati a chiamare<br />

tempo questo riflesso fuggitivo <strong>del</strong> nostro spirito, <strong>del</strong> succedersi dei nostri atti, e a<br />

chiamare memoria noi stessi, un uomo non potendo avere coscienza di sé se non<br />

Viaggi e lezioni, cit., pp. 556-572 : 558-559.<br />

104 GIUSEPPE UNGARETTI, [Sui sonetti <strong>del</strong> Petrarca], in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit.,<br />

pp. 556-572.<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!