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«Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 3 (1973), pp. 181-192. • GIANFRANCO CANTELLI, Gestualità e mito: due caratteri distintivi <strong>del</strong>la lingua originaria, «Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 20 (1990), pp. 77-116. • –, Alcune considerazioni sulla tesi vichiana che la lingua originaria <strong>del</strong>l’umanità è stata una lingua parlata dagli dei, «Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 22-23 (1992-1993), pp. 119-129. • –, Reflections on the Vichian Thesis that the Original Language of Humenity Was a Language Spoken by the Gods, «New Vico Studies», 11 (1993), pp. 1-12. • –, Il quadrilatero <strong>del</strong> significato secondo Vico, in Il mondo di Vico/Vico nel mondo. In ricordo di Giorgio Tagliacozzo, a cura di Franco Ratto, Perugia, Edizioni Guerra, 2000. • GUSTAVO COSTA, Genesi <strong>del</strong> concetto vichiano di fantasia, in Phantasia-imaginatio. Atti <strong>del</strong> V° colloquio internazionale, a cura di M. Fattori e M. Bianchi, Roma 9-11 gennaio 1986, Roma, Edizioni <strong>del</strong>l’Ateneo, pp. 309-365. • BENEDETTO CROCE, La filosofia di Giambattista Vico, Bari, Laterza, 1911, ora in IDEM, Saggi filosofici, II, Bari, Laterza, 1933 3 poi riedito singolarmente nel 1962. • ARCANGELO LEONE DE CASTRIS, Leopardi e Beccaria: schema dinamico <strong>del</strong> sensismo leopardiano, in Atti <strong>del</strong> I Convegno internazionale di studi leopardiani - Recanati, 13-16 settembre 1962 - Firenze, Olschki, 1964, pp. 399-413. • DONATELLA DI CESARE, Sul concetto di metafora in G. B. Vico, «Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 16 (1986), pp. 325-334. • –, Parola, lògos, dabar. Linguaggio e verità nella filosofia di Vico, «Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 22-23 (1992-1993), pp. 251-287. • GILLO DORFLES, Mito e metafora in Vico e nell’estetica contemporanea, in IDEM, L’estetica <strong>del</strong> mito. Da Vico a Wittgenstein, Milano, Mursia, 1968. • MARIO FUBINI, Stile e umanità in Vico, Bari, Laterza, 1946. • EUGENIO GARIN, L’educazione in Europa (1400-1600). Problemi e programmi, Bari, Laterza, 1957. • STEFANO GENSINI, Mente, corpo e linguaggio: ancora su Vico e Leopardi, in “D’uomini liberamente parlanti”. La cultura linguistica italiana nell’età dei Lumi e il contesto culturale europeo, a cura di Stefano Gensini, Roma, Editori Riuniti, 2002. • ERNESTO GRASSI, Vico e Ovidio: il problema <strong>del</strong>la preminenza <strong>del</strong>la metafora, «Bollettino <strong>del</strong> Centro di Studi Vichiani», 22-23 (1992-1993), pp. 170-183. • CIRO GRECO, Dualismo e Poiesis in Giambattista Vico, in Giambattista Vico. Metafisica e matodo, introduzione di Andrea Munari, postfazione di Massimo Cacciari, Milano, Bompiani, 2008, pp. 461-553. • CONNI-KAI JORGENSEN, L’eredità vichiana nel Novecento letterario. Pavese, Savinio, Levi, Gadda, prefazione di Matteo Palumbo, Napoli, Alfredo Guida Editore, 2008. • ADA LAMACCHIA, Vico e Agostino. La presenza <strong>del</strong> De civitate Dei nella Scienza Nuova, in Giambattista Vico. Poesia, logica, religione, contributi al XL Convegno 231
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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUO
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innocenza). Se alcuni tratti vanno
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nella memoria: non aveva verso di s
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quella di tradizione letteraria o,
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che riesce a portare avanti con gio
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memoria 123. L’affermazione è es
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Ungaretti dichiara l’estetica la
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Certo è che la memoria non può no
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La memoria è qui, nel breve spazio
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che caratterizzano la memoria del m
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determinare qualità specifiche del
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spia affermazioni come era un crist
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afferma che la sua meditazione pres
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Freud che ne ingrossavano le fila,
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allievi mentre, in quanto già anno
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tutto lo spazio disponibile, sia «
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vivo e che avanzando tornasse a ric
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Leopardi: memoria è l’insieme de
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lezione [Temi leopardiani: la solit
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parola» 199. Se il lavoro di ricer
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l’umanità fa sulla terra il suo
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gettando «un ponte» 210; un ponte
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libertà, dell’intatta libertà d
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nello stesso tempo, hanno acquisito
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esaustività. Volendo riassumere le
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Il significato attribuito alla memo
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in modo piuttosto evidente, come si
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insomma un’arte poetica: un manif
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ivisti e riadattati alle occasioni,
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che è definito «maestro di retori
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della mente, nelle quali crederà,
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attività spirituale 269. In questi
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il modo di argomentare che in Agost
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Inoltre «la memoria che, prima di
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Petrarca» 280. La prima questione
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divaricazione» 290 fra la poetica
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sa e, formulando la vicinanza tra i
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Vedremo, in altre lezioni del nostr
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Petrucciani, nel 1985, identifica u
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specialmente quelle dell’artista,
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equiparato al succedersi degli atti
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Se la destinazione dell’idea di m
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Il nous restait à montrer, par l
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migliore umanità deve fondarsi sul
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quel che ci pare importante è che
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connubio memoria-innocenza è un ac
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civilizzazione, come accadeva press
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cui andranno associati altri pronun
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significante e significato, si fa c
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secondaria: per recuperare l’inno
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personali, si manifesti in quel dat
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