20.06.2013 Views

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

divino, che lo convinca <strong>del</strong>l’inutilità <strong>del</strong> legame con il mistero di Dio. Ed è<br />

più chiaro anche su un’altro punto, ripreso da Innocenza e memoria: dove<br />

sostiene che con il Romanticismo, con cui Ungaretti identifica il secolo<br />

diciannovesimo, «riappare una sete d’innocenza» 36, che va letto per antifrasi<br />

rispetto a quella «sete d’elusione» 37 e intesa come un bisogno nuovo di<br />

spiritualità a cui le opere di Leopardi e Mallarmé avrebbero dato voce. Nata<br />

dall’antinomia tra individuo e società, la sete d’innocenza esprime un disagio<br />

sociale che trova nell’arte la possibilità di esprimersi.<br />

Nell’ultima parte <strong>del</strong>l’articolo Ungaretti si sofferma a descrivere quali<br />

rapporti intrattengano la macchina e la memoria, la prima fondata sul ritmo,<br />

come il verso («ch’è la macchina più perfetta <strong>del</strong>la poesia» 38), il quale<br />

permette al poeta italiano di mettersi in comunicazione con i padri, con gli<br />

autori <strong>del</strong>le origini. È qui ribadita l’altra faccia <strong>del</strong>l’idea ungarettiana di<br />

memoria, più ortodossa e congruente con l’attività critica: è l’idea <strong>del</strong>la<br />

memoria intesa come tradizione e corpus di testi e autori. Che è riconciliabile<br />

coll’innocenza «ogni volta che nell’opera è raggiunto l’equilibrio» 39. Un<br />

equilibrio dato dalla misura con cui, nell’opera, memoria e innocenza si<br />

amalgamano.<br />

L’idea <strong>del</strong>la memoria intesa come tradizione di testi e autori è confermata da<br />

uno scritto successivo e di grande importanza per la poetica ungarettiana, al<br />

punto che un passo fondamentale confluirà nel noto Ragioni di una poesia.<br />

L’articolo è Costanza <strong>del</strong> canto nella poesia italiana 40, pubblicato nel 1935. Il<br />

passo, molto citato, è quello in cui Ungaretti afferma:<br />

36 GIUSEPPE UNGARETTI, Naufragio senza fine, cit., p. 263.<br />

37 GIUSEPPE UNGARETTI, Innocenza e memoria, cit., p. 129 e 133.<br />

38 «La macchina può interessare il pota se, con mezzi poetici, egli scopre ciò che in essa è<br />

racchiuso di naturale, di permanente, d’umano, di universale; se, da un campo non suo, riesce a<br />

trasferire nel proprio leggi che sono anche sue»; GIUSEPPE UNGARETTI, Naufragio senza fine, cit., p.<br />

265.<br />

39 Ivi, p. 266.<br />

40 GIUSEPPE UNGARETTI, Riflessioni sulla letteratura (1935), in IDEM, Vita d’un uomo. Saggi e<br />

interventi, cit., p. 274-276.<br />

23

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!