Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore
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chiave cristiana.<br />
L’indagine ha anche portato alla luce il fatto che l’attività critica di Ungaretti<br />
ha un cospicuo debito con le teorie di Giambattista Vico, conosciuto quasi<br />
certamente tramite gli animatori de «La Voce», Papini in primis, e<br />
<strong>del</strong>l’avanguardia cosiddetta metafisica <strong>del</strong>l’arte italiana di inizio Novecento<br />
(non dimentichiamo che Ungaretti fu amico di Carlo Carrà), ma poi studiato<br />
quale fonte, indiretta, <strong>del</strong>la poetica leopardiana. Le teorie vichiane hanno<br />
certamente lasciato traccia nella poetica critica ungarettiana suggerendo il<br />
ruolo fondamentale <strong>del</strong>la fantasia nella creazione artistica, ruolo che non<br />
potrebbe svolgere altrimenti che coadiuvando la memoria. Non a caso nella<br />
Scienza Nuova fantasia e memoria sono sempre associate; in qualche caso<br />
pare che Vico intenda i due termini come sinonimi. Anche in Ungaretti<br />
questa associazione, una volta istituita, resiste nel tempo e, nel periodo in cui<br />
più intensa è la suggestione vichiana, la fantasia sembra sostituire<br />
l’innocenza. Sennonché la fantasia, essendo prevalentemente una facoltà<br />
<strong>del</strong>l’intelletto, è concepita come un ‘mezzo’ per il raggiungimento <strong>del</strong><br />
risultato artistico, mentre l’innocenza, con le implicazioni etiche ed estetiche<br />
che richiama, è destinata a riprendere posto accanto alla memoria con la<br />
funzione di limite estremo cui tendere, quale ideale verso cui orientare la<br />
ricerca <strong>del</strong>l’arte. La grande fascinazione di Vico subita da Ungaretti deriva<br />
anche dal fatto, non secondario, che Vico è il ‘filosofo <strong>del</strong>l’alba’, colui che<br />
indaga non solo il rapporto mito/storia, non solo chiama i primi popoli<br />
poeti e pone la poesia quale attività fondamentale dei primitivi, non solo<br />
indaga l’evoluzione <strong>del</strong>l’umanità attraverso l’evoluzione <strong>del</strong> linguaggio, tutti<br />
temi che interessavano Ungaretti, ma pone grandissima attenzione alla<br />
questione <strong>del</strong>le origini <strong>del</strong>la civiltà umana. Un tema imprescindibile per chi,<br />
come il poeta, fa <strong>del</strong>l’innocenza un obiettivo artistico ed umano da<br />
raggiungere tramite la memoria risalendo il corso dei secoli fino ad una<br />
condizione quasi edenica. Un tema, quello <strong>del</strong>le origini, che influenza anche<br />
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