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Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

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essa indica chiaramente che la «pura natura» <strong>del</strong>la lingua, perifrasi<br />

<strong>del</strong>l’innocenza, si può rinvenire alle origini e che, per farne obiettivo <strong>del</strong>la<br />

ricerca artistica, è necessario mettere a frutto la lezione vichiana. Infatti la<br />

frase successiva riporta immediatamente a Vico: «Bisogna risalire al Vico per<br />

capire come sia potuta avvenire una simile novità» 463.<br />

Andare alle origini, per Ungaretti, ha anche un significato ulteriore:<br />

Il Romanticismo è una rivoluzione avvenuta alle radici <strong>del</strong> modo d’esprimersi; è una<br />

scuola che vuole rimettere in contatto diretto l’espressione coll’ispirazione [...] è una<br />

scuola che pretende fare lo sforzo vano di ricondurre le parole al loro valore<br />

originario: è una scuola che vuole ritrovare l’impossibile: quella felicità espressiva<br />

<strong>del</strong> popolo, d’un Omero, che trova coincidenza semplice e perfetta fra i moti <strong>del</strong><br />

proprio animo e le parole e il mondo oggettivo 464<br />

Innocenza è, dunque, la «felicità espressiva» dei primi popoli; per i quali era<br />

spontaneo trovare la coincidenza fra primitive modalità di comunicazione,<br />

appunto, e moti <strong>del</strong>l’animo; quei popoli che avevano in Omero il loro<br />

campione. L’elaborazione <strong>del</strong> concetto di innocenza risente quindi anche<br />

<strong>del</strong>le teorie <strong>del</strong> filosofo napoletano, ma è destinata a sviluppi ulteriori.<br />

463 GIUSEPPE UNGARETTI, Lingua, linguaggio e mito in Manzoni, in IDEM Vita d’un uomo. Viaggi e<br />

lezioni, cit., p. 599-600. Concetto ribadito poco dopo: «Molte volte nella storia noi osserviamo che lo<br />

spirito umano, sentendosi vecchio, tende a rinnovarsi, tende a ringiovanire, e vi tende facendo in un<br />

modo o nell’altro lo sforzo di riavvicinarsi alla natura», ivi p. 603.<br />

464 GIUSEPPE UNGARETTI, Il cinque maggio, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit., p. 616.<br />

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