20.06.2013 Views

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

In Scrittura, linguaggio e lingua in Manzoni, anch’esso una lezione <strong>del</strong> 1937,<br />

Ungaretti propone ai suoi allievi la questione <strong>del</strong>la lingua nei Promessi sposi e<br />

spiega che il problema <strong>del</strong>la lingua doveva aver occupato il romanziere anche<br />

prima <strong>del</strong> 1825,<br />

perché, questo <strong>del</strong>la lingua, era per lui, specie dopo il 1823, quando si pone a<br />

correggere il manoscritto degli Sposi promessi, un problema che, come era stato<br />

impostato nel ’700 toccava in modo nuovo lo spirito, e cioè lo toccava in un aspetto<br />

non più semplicemente rettorico, non più semplicemente sintattico, e neanche<br />

soltanto estetico, ma in un aspetto filosofico, diremo meglio: in un aspetto di valore<br />

ontologico, come mezzo fondamentale <strong>del</strong>la conoscenza. In un certo senso, in un<br />

largo senso, e Vico non era passato senza conseguenza nella storia <strong>del</strong> nuovo<br />

pensiero europeo, il problema <strong>del</strong>la lingua era posto come il problema stesso <strong>del</strong>le<br />

origini 449.<br />

Secondo Ungaretti, dunque, il problema <strong>del</strong>la lingua e il problema <strong>del</strong>le<br />

origini coincidono; per questa questione l’apporto <strong>del</strong>le teorie vichiane è<br />

fondamentale, nonostante preesista ad una conoscenza approfondita <strong>del</strong><br />

pensiero filosofico <strong>del</strong> napoletano e non sia immune anche da influenze<br />

leopardiane; infatti in alcune righe successive Ungaretti aggiunge che:<br />

Anche il Leopardi in quelle sue considerazioni su ragione e natura [...] l’atto creativo<br />

non può concepirlo se non colle radici affondate nell’irrazionale, se non nascosto,<br />

nutrito e animato nel fondo misterioso <strong>del</strong>la natura 450.<br />

Inoltre la questione <strong>del</strong> metodo con cui affrontare lo studio <strong>del</strong>la lingua e<br />

<strong>del</strong>le sue origini, che Ungaretti mutua da Vico, si trasforma nell’adozione di<br />

alcune tesi di fondo che riguardano proprio la nascita <strong>del</strong>la lingua. Quando<br />

449 GIUSEPPE UNGARETTI, Scrittura, linguaggio e lingua in Manzoni, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi<br />

e lezioni, cit., p. 585.<br />

450 Ibidem. Anche se va riconosciuto che diventa difficile, in una frase come questa, distinguere<br />

fin a che punto giunge la lettura <strong>del</strong> pensiero leopardiano e dove si innesti l’influenza di Vico.<br />

179

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!