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Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

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Circa il fascino esercitato dalle speculazioni agostiniane su Ungaretti, non<br />

saranno poi da tralasciare alcuni dati non strettamente testuali ma che<br />

dovevano certo agire da richiamo per il poeta, che avvertiva in modo<br />

sensibile l’ascendente <strong>del</strong>le origini: anche Agostino è, se così si può dire, un<br />

‘punto d’inizio’. Intanto perché fu a sua volta fonte, pur non unica, <strong>del</strong>la<br />

poesia petrarchesca, quindi anche ungarettiana; in secondo luogo perché<br />

fondatore, cristiano, di una dottrina <strong>del</strong>la memoria, in grado di sostenere<br />

capace di armonizzare quanto di meglio, nell’ottica cristiana <strong>del</strong> poeta, era<br />

stato pensato prima <strong>del</strong>la venuta di Cristo, cioè Platone, con la novità <strong>del</strong><br />

messaggio cristiano.<br />

Dunque, se Ungaretti, negli anni brasiliani, rielabora il proprio concetto di<br />

memoria, accanto all’influenza di Bergson andrà collocata anche quella di<br />

Agostino che, forse, fu persino più decisiva. La concezione <strong>del</strong>la memoria<br />

come attività <strong>del</strong>lo spirito e come vis che emerge dalle lezioni universitarie ha<br />

almeno queste due radici. Resta un altro punto da mettere a fuoco: sia in<br />

Agostino che in Bergson la questione <strong>del</strong>la memoria ha implicazioni di<br />

ordine metafisico: in Agostino la memoria è, anche, luogo in cui risiede Dio:<br />

«habitas certe in ea, quoniam tui menimi, ex quo te didici, et in ea te invenio,<br />

cum recordor te» 343; in Bergson l’attribuzione alla memoria <strong>del</strong>lo statuto di<br />

una coscienza creatrice, dava agli argomenti da discutere una diversa<br />

collocazione; essi non potevano più essere solamente quelli tradizionalmente<br />

classificati nell’àmbito <strong>del</strong>la scienza o <strong>del</strong>la filosofia, il discorso filosofico<br />

avrebbe dovuto mettere a tema anche la migliore definizione di questa<br />

coscienza creatrice, con le conseguenze che questo comportava:<br />

cura di Martin Skutella apparsa nella collezione <strong>del</strong>la «Biblioteca Teubneriana» edita in Lipsia, in<br />

AGOSTINO, Confessioni, introduzione di Luigi Alici, Torino, Società Editrice Internazionale, p. 317, p.<br />

318 e p. 319).<br />

343 «Vi abiti certamente, poiché io ti ricordo dal giorno in cui ti conobbi, e ti trovo nella<br />

memoria ogni volta che mi ricordo di te», AGOSTINO, Confessioni, cit., p. 372.<br />

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