20.06.2013 Views

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Vico e alcune lezioni tenute a Roma, vale a dire fino ai primi anni Cinquanta,<br />

che corrisponde a quei testi riportati nella seconda parte <strong>del</strong> volume Vita d’un<br />

uomo. Viaggi e lezioni; 3) gli ultimi scritti, compresi nella sezione Saggi e scritti<br />

vari <strong>del</strong> volume che raccoglie Saggi e interventi, dagli anni Quaranta agli anni<br />

Settanta. La lettura seguirà quindi un ordine cronologico e progressivo, anche<br />

se non terrà rigidamente conto <strong>del</strong>la datazione dei testi, che è attributo<br />

rilevante ma non discriminante, dal momento che Ungaretti stesso era solito<br />

riprendere parzialmente idee e osservazioni per rielaborarne nuovi esiti; il<br />

rispetto scrupoloso <strong>del</strong>la cronologia non è quindi un elemento<br />

imprescindibile ai fini <strong>del</strong> recupero <strong>del</strong> pensiero ungarettiano. Via via che si<br />

esporranno i luoghi in cui Ungaretti ha impiegato i termini di memoria e<br />

innocenza avremo anche l’agio di commentare brevemente le implicazioni.<br />

1.1 Gli anni ’20 e ’30<br />

La prima menzione di un certo rilievo critico dei concetti di memoria e di<br />

innocenza, quest’ultima non ancora definita con questo termine, si trova<br />

nell’articolo Barbe finte (1926). Con la vena polemica che caratterizza i primi<br />

scritti, Ungaretti commenta alcune prese di posizione di «Conscientia», una<br />

rivista d’arte che, dice il poeta, avrebbe la presunzione di mettere ordine nelle<br />

cose <strong>del</strong>la letteratura italiana. In particolare prende di mira i firmatari di due<br />

articoli, che lo spingono ad esporre la propria convinzione sulla lingua e la<br />

poesia italiana.<br />

Quando dalla profondità <strong>del</strong>l’uomo, dalla memoria vengono in luce le apparizioni,<br />

la parola, necessariamente, s’impregna di canto e si muove entro limiti d’una<br />

semplice perfezione 11.<br />

11 GIUSEPPE UNGARETTI, Barbe finte (1926), in IDEM, Vita d’un uomo. Saggi e interventi, cit., pp.<br />

117-122 : 120.<br />

13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!