Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore
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Vedremo, in altre lezioni <strong>del</strong> nostro corso, come, attraverso il Cavalcanti e il<br />
Petrarca, l’uomo non metterà molto tempo per arrivare a cercare, risolutamente,<br />
tutto il suo bene, tutto il suo concetto <strong>del</strong>l’universo nella memoria, senza neanche<br />
più fingersi ch’essa possa essere Dio, e vedremo come anche talvolta gli parrà<br />
irrisoria questa sua certezza dei limiti umani; ma come da questa disperata certezza<br />
gli nascerà l’umanissimo coraggio che dal Petrarca al Leopardi illumina il poeta<br />
italiano 308.<br />
Bene e universo sono nella memoria e l’uomo, dopo Petrarca, potrà smettere<br />
di fingere ch’essa non sia Dio perché Petrarca, nell’interpretazione di<br />
Ungaretti, è l’autore che, per questo aspetto, ha ridato diffusione al pensiero<br />
agostiniano. L’equivalenza Dio-memoria è una possibile interpretazione <strong>del</strong>le<br />
parole di Agostino, da cui, ci pare, «il poeta italiano» trae una certezza<br />
irrisoria e disperata ma anche «l’umanissimo coraggio» che lo<br />
contraddistingue.<br />
2.1 Bergson<br />
A questo punto il discorso deve, giocoforza, tornare ad indagare la questione<br />
Ungaretti-Bergson, tentando di aggiungere qualche ulteriore tessera. Come<br />
abbiamo visto sopra, a proposito <strong>del</strong> passo tratto da [Idea <strong>del</strong> tempo e valore <strong>del</strong>la<br />
memoria in Petrarca], negli anni brasiliani l’influenza <strong>del</strong> pensiero di Bergson è<br />
ancora ben viva. Il pensiero <strong>del</strong> filosofo francese, come è noto, era stato<br />
determinante, prima, nella formazione <strong>del</strong> poeta e <strong>del</strong>l’uomo negli anni Dieci,<br />
quando lo conobbe attraverso la mediazione di Papini e <strong>del</strong>le pagine de «La<br />
Voce» e assistette alle lezioni al Collége de France, poi, negli anni Venti, quale<br />
308 GIUSEPPE UNGARETTI, Indole <strong>del</strong>l’italiano, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit, p. 513.<br />
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