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Indole <strong>del</strong>l’italiano, dove Platone è indicato nientemeno che come poeta,<br />
rispetto al «compilatore di codici» 293 Aristotele, e dove la novità <strong>del</strong> Petrarca è<br />
indicata nella scoperta che «la lingua italiana era platonica», ossia che uno<br />
degli attributi fondamentali <strong>del</strong>la nostra lingua è la memoria: «una lingua che<br />
poteva dare corpo, bellezza immortale al mondo diventato memoria» 294.<br />
Ribadendo che Platone è uno degli autori fondamentali <strong>del</strong>la poetica di<br />
Ungaretti, non diciamo niente di nuovo, ma vogliamo ugualmente<br />
sottolineare un’affermazione esplicita sulla genealogia poetica europea, così<br />
come la intendeva Ungaretti:<br />
Nella poesia europea, è un’osservazione che una volta facevo a proposito <strong>del</strong><br />
Petrarca, noi abbiamo un ritorno <strong>del</strong>la poesia alle dirette fonti <strong>del</strong>l’ispirazione, cioè<br />
al lirismo, alla poesia confessione, sempre quando Platone ritorna in onore. Avremo<br />
a questo modo gli Alessandrini; avremo a questo modo, soprattutto Sant’Agostino.<br />
Non avremmo avuto nella poesia europea il Petrarca senza Sant’Agostino [...] Non<br />
avremmo avuto un Pascal senza un Sant’Agostino. Un Pascal significa nella storia<br />
<strong>del</strong>la poesia europea, il maestro più diretto <strong>del</strong> Leopardi 295.<br />
Quindi, se Ungaretti, nella linea genealogica dei poeti italiani, discende da<br />
Leopardi, Platone è capostipite <strong>del</strong>la linea ed è maestro di tutti gli autori<br />
citati.<br />
Platone è quindi all’origine <strong>del</strong> «lirismo» europeo ed è colui che ha teorizzato<br />
una dottrina <strong>del</strong>la reminiscenza <strong>del</strong>le idee la quale ha, nella poetica<br />
ungarettiana e, ancora prima nella pratica critica, un ruolo rilevante. Platone è<br />
anche maestro di Agostino: infatti, alla base <strong>del</strong> concetto di memoria<br />
agostiniano ci sono le speculazioni platoniche filtrate da Plotino; Ungaretti lo<br />
293 «Platone è un poeta, un uomo che dà, non essendoci immortalità senza bellezza, una bella<br />
forma, una forma immortale alle idee <strong>del</strong>la sua memoria nelle quali l’universo s’è ordinato»,<br />
GIUSEPPE UNGARETTI, Indole <strong>del</strong>l’italiano, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit, p. 515.<br />
294 Ivi, p. 515-516.<br />
295 GIUSEPPE UNGARETTI, Sul frammento «Spento il diurno raggio in occidente» II, in IDEM, Vita d’un<br />
uomo. Viaggi e lezioni, cit., pp. 946-947.<br />
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