Visualizza/apri - Università Cattolica del Sacro Cuore
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artista che, prima, è un uomo 253.<br />
In Il poeta <strong>del</strong>l’oblio, testo chiave di poetica, Ungaretti insiste sul rapporto fra<br />
Agostino e Petrarca: «Sant’Agostino non fu invano l’autore più meditato dal<br />
Petrarca. Le affinità spirituali portano uno, chi sa come, verso l’altro, e chi<br />
ami Laura, non si stupisce di trovare nelle Confessioni, capitoli che trattano<br />
<strong>del</strong>la memoria» 254; un’affermazione che palesa il tentativo ungarettiano di<br />
interpretare l’opera <strong>del</strong> poeta trecentesco alla luce <strong>del</strong>le teorie <strong>del</strong> padre <strong>del</strong>la<br />
Chiesa.<br />
Il primo tentativo di modificare, di articolare il concetto di memoria è in<br />
Indole <strong>del</strong>l’italiano. Il brano, che l’abbiamo già parzialmente riportato ma ora è<br />
necessario recuperarlo più ampiamente; è il seguente:<br />
la lingua italiana, come la poesia italiana che ne è il fiore, anzi di più: che ne è la<br />
ragione sua stessa d’essere − ha presto difatti il suo fondamento nella memoria, e<br />
s’avvia ad averlo sino dalle origini. Abbiamo visto come sino da principio,<br />
nell’intuizione lirica che ne segna l’avvento, essa [la memoria] ci porti a concepire la<br />
natura non disgiungendola dal concetto di sapere 255.<br />
La memoria è dunque collegata al sapere e ciò non stupisce, dal momento<br />
che Ungaretti fa propri i risultati <strong>del</strong>le teorie neoplatoniche, come anche<br />
Agostino, il quale considerava la memoria una via al sapere. Ungaretti, infatti,<br />
così la intende in Il mito <strong>del</strong>l’antico in Leopardi:<br />
C’è chi vuol conoscere per sapere e capire, per misurare e giudicare, ed è il<br />
conoscere <strong>del</strong>la filosofia, e <strong>del</strong>la scienza. E c’è chi vuol conoscere per credere, e dai<br />
suoi amori e dai suoi odi, dai suoi rimorsi e dalle sue perplessità, dai suoi entusiasmi<br />
e dalle sue depressioni, dalla sua felicità e dal dolore gli verranno le rappresentazioni<br />
253 Ungaretti lo definisce «Maestro di chiunque voglia iniziarsi a vita interiore», GIUSEPPE<br />
UNGARETTI, Definizione <strong>del</strong>l’Umanesimo, in IDEM, Vita d’un uomo. Viaggi e lezioni, cit., p. 476<br />
254 GIUSEPPE UNGARETTI, Il poeta <strong>del</strong>l’oblio, in IDEM, Vita d’un uomo. Saggi e interventi, cit., p. 408.<br />
255 Ivi, p. 512-513.<br />
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