tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise
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Accogliendo questa impostazione, ciò che segna il discrimen tra<br />
operatività o meno <strong>del</strong>l’estensione è la circostanza oggettiva <strong>del</strong>l’esistenza<br />
di un vizio invalidante comune alla pluralità di situazioni cautelari.<br />
4.1. (Segue): Le interferenze con il giudicato cautelare.<br />
Un altro aspetto particolarmente problematico riguarda i rapporti tra<br />
l’effetto estensivo e il giudicato cautelare.<br />
Come noto, tale istituto, sorto in sede giurisprudenziale dal<br />
combinato disposto <strong>del</strong>le norme sulla revoca ed il riesame <strong>del</strong>le misure<br />
cautelari, rappresenta il rimedio all’eccessivo intasamento <strong>degli</strong> uffici<br />
giudiziari dovuto alla prassi <strong>del</strong>la reiterazione di istanze in materia di libertà<br />
personale, fondate su questioni, elementi e circostanze già valutate 185 .<br />
Se in un primo momento la giurisprudenza di legittimità ricollegava<br />
la formazione <strong>del</strong> giudicato cautelare alla mancata tempestiva<br />
impugnazione <strong>del</strong> provvedimento genetico <strong>del</strong>la misura, con l’intervento<br />
<strong>del</strong>le Sezioni unite ne fu riconosciuta l’autorità vincolante ad ogni decisione<br />
assunta all’esito <strong>del</strong>le impugnazioni de libertate 186 .<br />
Di conseguenza, le questioni dedotte e decise in sede di riesame,<br />
appello e ricorso per cassazione ex art 311 c.p.p., sono coperte da<br />
un’efficacia preclusiva improntata al divieto di bis in idem che ne impedisce<br />
– salvi i mutamenti <strong>del</strong>la situazione originaria – la riproposizione.<br />
Pertanto, a fronte di una richiesta di revoca o con l’impugnazione di<br />
un diniego di revoca basati su questioni già dedotte e decise in precedenti<br />
185 Sul giudicato cautelare si rinvia ad ADORNO, La progressiva latitudine <strong>del</strong> giudicato cautelare,<br />
in Il codice di procedura penale in vent'anni di riforme,<br />
a cura di SCALFATI, Torino, 2009, p. 52.PIERRO, Il giudicato cautelare, Napoli, 2000, nonché<br />
VITIELLO, Sui limiti <strong>del</strong> giudicato cautelare, in Cass. pen., 2005, p. 3934 e LACCHI, «Impiego»<br />
anomalo <strong>del</strong> giudicato cautelare, in Giur. it.,1999, p. 1050.<br />
186 Si vedano, Sez. un., 28 luglio 1994, Buffa, cit. e , in precedenza, Sez. un., 12 dicembre<br />
1993, Stablum e Capitali; Sez. un., 12 ottobre 1993, Durante, cit.<br />
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