20.06.2013 Views

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

abbia proposto valido atto di gravame 98 ; anche in questo caso, infatti, viene dato<br />

rilievo ai fini <strong>del</strong>l’operatività <strong>del</strong>l’istituto, alla presentazione da parte<br />

<strong>del</strong>l’imputato diligente di motivi non esclusivamente personali.<br />

Né vi è contrasto tra tale ipo<strong>tesi</strong>, afferente al processo cumulativo e quella<br />

riguardante il procedimento monosoggettivo.<br />

Difatti, ad avviso <strong>del</strong>la Corte, l’inammissibilità originaria<br />

<strong>del</strong>l’impugnazione preclude l’applicazione – in via autonoma – di una causa di<br />

non punibilità ex art. 129 c.p.p. ma non impedisce l’estensione <strong>del</strong>la declaratoria<br />

già pronunciata a seguito <strong>del</strong> gravame validamente proposto da un coimputato 99 .<br />

8. I motivi attinenti le violazioni <strong>del</strong>la legge processuale.<br />

Resta, a questo punto, da affrontare l’analisi dei motivi riguardanti<br />

gli errores in procedendo.<br />

Vengono in rilievo, in primo luogo, le censure relative alle ipo<strong>tesi</strong> di<br />

nullità <strong>degli</strong> atti.<br />

In linea di massima, le nullità processuali che riguardano l’imputato<br />

sono di norma inestensibili, a meno che la situazione processuale dei diversi<br />

imputati sia così connessa da determinare, nella eventualità di una<br />

separazione dei procedimenti, un grave pregiudizio <strong>del</strong>l’attività difensiva 100 .<br />

98<br />

In questi termini, Sez. V, 19 ottobre 2000, De Giorgi, in C.E.D. Cass., n. 219739, e più<br />

di recente, Sez III, 26 febbraio 2008, n. 12925.<br />

99<br />

Con riferimento ai rapporti tra inammissibilità e declaratoria ex art. 129 c.p.p.: Sez. un<br />

30 giugno 1999, Piepoli, in Dir. pen. proc., 1999, p. 1246 che, partendo dalla distinzione tra cause<br />

di inammissibilità originaria e cause di inammissibilità sopravvenuta <strong>del</strong>l’impugnazione, hanno<br />

chiarito che le prime impongono di adottare una decisione in limine, meramente dichiarativa <strong>del</strong>la<br />

impossibilità <strong>del</strong>l’instaurazione di un valido rapporto processuale con conseguente impossibilità di<br />

emettere una pronuncia ex art 129 c.p.p. Infatti, in tali casi, l’atto di gravame è inidoneo a produrre<br />

l’input necessario ad originare il giudizio di impugnazione, dando luogo, pertanto, alla formazione<br />

<strong>del</strong> giudicato come previsto dall’art. 658 c.p.p; Nelle predette ipo<strong>tesi</strong>, secondo la stessa sentenza,<br />

“si è in presenza di un simulacro di gravame che il provvedimento giudiziale di inammissibilità,<br />

per la sua natura dichiarativa, rimuove dalla realtà giuridica fin dal momento <strong>del</strong>la sua origine.<br />

100<br />

Così, Sez. VI, 2 marzo 1999, n. 5125.<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!