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tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

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materiale altrui, ovviamente in assenza <strong>del</strong>la volontà di cagionare l’evento<br />

lesivo.<br />

Si tratta, a ben vedere, di una clausola dotata di efficacia estensiva<br />

<strong>del</strong>la punibilità, volta a sanzionare quei comportamenti che, seppur ex post<br />

si rivelano dotati di efficacia eziologica, singolarmente considerati appaiono<br />

dotati di una pericolosità «astratta e indeterminata», che diventa «attuale e<br />

specifica solo incontrando la condotta pericolosa altrui» 51 .<br />

Anche sul versante dottrinale l’equiparazione tra i due istituti previsti<br />

dagli artt. 110 c.p. e 113 c.p., ai fini <strong>del</strong>la produzione <strong>del</strong>l’effetto estensivo,<br />

viene pacificamente riconosciuta 52 ; d’altra parte, la stessa formulazione<br />

<strong>del</strong>l’art. 587 comma 1 c.p.p. non esclude il concorso di persone nel reato<br />

colposo 53 .<br />

Tuttavia, di recente, la Cassazione ha osservato come le posizioni<br />

<strong>degli</strong> imputati che non rispondono a titolo di concorso, ma di cooperazione<br />

colposa, non possono definirsi sovrapponibili, risultando contestati profili<br />

di colpa che attengono ad attività distinte, anche se connesse e tutte<br />

influenti sull'evento, con la conseguenza che, in tali ipo<strong>tesi</strong>, non opera il<br />

principio <strong>del</strong>l’estensione <strong>del</strong>l’impugnazione<br />

In realtà, una volta affermata l’incidenza <strong>del</strong>le singole condotte<br />

sull’evento, spostare il baricentro <strong>del</strong>l’istituto di cui all’art. 113 c.p. sulla<br />

valutazione <strong>del</strong> grado di colpa o sulla fisionomia di ciascun contributo<br />

causale è operazione che non convince: è la stessa norma, infatti, che,<br />

ponendo sul medesimo piano i coautori <strong>del</strong>l’evento (seguendo un mo<strong>del</strong>lo<br />

indifferenziato di tipizzazione <strong>del</strong> fatto plurisoggettivo), riconosce una sorta<br />

51 Sul punto, PEDRAZZI, Il concorso di persone nel reato, Milano, 1952, p. 54.<br />

52 Si vedano TRANCHINA, voce Impugnazione, cit., p. 701; NUZZO, L’appello , cit. p. 152.<br />

53 Sez. IV, 3 aprile 2007, n. 19381, che ha osservato come le posizioni <strong>degli</strong> imputati che<br />

non rispondono a titolo di concorso, ma di cooperazione colposa, non possono definirsi<br />

sovrapponibili, risultando contestati profili di colpa che attengono ad attività distinte, anche se<br />

connesse e tutte influenti sull’evento, con la conseguenza che, in tali ipo<strong>tesi</strong>, non opera il principio<br />

<strong>del</strong>l’estensione <strong>del</strong>l’impugnazione.<br />

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