20.06.2013 Views

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

tesi Albano.pdf - Università degli Studi del Molise

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

formazione <strong>del</strong> giudicato, semmai evidenzia quella che effettivamente<br />

appare come una «smagliatura» <strong>del</strong>la disciplina <strong>del</strong>l’estensione, che in<br />

questo caso tollera un evidente violazione <strong>del</strong> principio di favor alla base<br />

<strong>del</strong>l’istituto.<br />

Tale contrasto sussiste sia considerando il provvedimento come<br />

passato in giudicato, sia in caso contrario.<br />

Procedendo per ordine nell’esame dei punti sopra indicati,<br />

l’argomento sub d), che fa leva sulla sospensione <strong>del</strong> decreto penale<br />

cumulativo stabilita dall’art. 463 c.p.p., in realtà prova la <strong>tesi</strong> opposta:<br />

sull’assunto che ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit, l’esplicita previsione<br />

<strong>del</strong>la non esecutività <strong>del</strong> decreto esprimerebbe la volontà di derogare all’art.<br />

587 c.p.p., diversamente, non sarebbe stata necessaria una norma ad hoc 26 .<br />

Né, tantomeno, risultano convincenti i rilievi secondo cui la natura di<br />

rimedio straordinario risolutivo <strong>del</strong> giudicato riconosciuta all’effetto<br />

estensivo lo renderebbe un inutile duplicato <strong>del</strong>la revisione.<br />

L’assunto non coglie nel segno, a causa di una premessa errata.<br />

I due istituti in oggetto hanno come unico punto di contatto la<br />

capacità di rimuovere il giudicato, ma le sfere di operatività riferibili a<br />

ciascuno dei due restano distinte e non sovrapponibili.<br />

Finalità <strong>del</strong>la revisione è quella di risolvere una contraddizione tra<br />

verità formale e la successiva verità reale emersa da situazioni nuove, non<br />

apprezzate nella sentenza, e tali da porne in evidenza l’ingiustizia 27 ,<br />

sostituendo al giudicato una nuova pronuncia all’esito di un nuovo diverso<br />

giudizio.<br />

26 Così, Sez. un. 24 marzo 1995, Cacciapuoti, cit., p. 2498. Secondo NAPPI, Ambito<br />

oggettivo ed estensione soggettiva dei giudizi di impugnazione, in Cass. pen., 2009, p. 3241, non<br />

vi sono ragioni per un’applicazione analogica <strong>del</strong>l’art. 463 c.p.p., ad altri giudizi d’impugnazione,<br />

in quanto l’opposizione al decreto penale di condanna rappresenta un caso tipico di impugnazione<br />

totalmente devolutiva, con la conseguenza che non si può determinarne preventivamente la portata<br />

estensiva. La previsione <strong>del</strong>la sospensione <strong>degli</strong> effetti <strong>del</strong> decreto penale di condanna nei<br />

confronti di tutti i condannati per lo stesso reato, si baserebbe, secondo l’Autore, sul fatto stesso<br />

che il giudice <strong>del</strong>l’opposizione può comunque decidere d’ufficio su ogni aspetto <strong>del</strong> fatto<br />

controverso e quindi anche nei confronti dei non impugnanti.<br />

27 Così, Sez. III 10 dicembre 1994, Masi, in C.E.D. Cass. n. 200730<br />

15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!