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Dalla “Porta Fidei” entra una Luce che affascina …<br />
e che illumina l’oscurità …anche se non la elimina del tutto<br />
Maria è la creatura che in modo unico ha spalancato questa porta perché<br />
vi potesse entrare la Luce vera che illumina ogni uomo<br />
Questa bellissima e<br />
suggestiva immagine<br />
della porta aperta del<br />
<strong>Santuario</strong> di <strong>Pancole</strong>, da cui fi ltra<br />
una luce che illumina l’oscurità,<br />
può ben rappresentare quella<br />
“Porta fi dei” (cfr. At.14,27)<br />
che, permettendoci l’ingresso<br />
nella Chiesa, ci introduce alla<br />
vita di comunione con <strong>Di</strong>o.<br />
Nella lettera apostolica con<br />
cui ha indetto l’anno della<br />
fede, Benedetto XVI dice che<br />
“questa porta è sempre aperta<br />
per noi e attraversarla comporta<br />
immettersi in un cammino che<br />
dura tutta la vita.”<br />
Illustrando alla stampa la celebrazione di apertura per l’anno della fede, Mons. Rino Fisichella ha<br />
parlato di anno della fede come di un’occasione propizia per ravvivare la fede dei credenti e animarli<br />
di uno spirito di evangelizzazione sempre più convinto. È un’occasione di riscossa per noi cristiani<br />
diventati forse troppo tiepidi, un’occasione per accrescere la nostra fede fi no a farla diventare<br />
contagiosa.<br />
Ricordiamo le parole di Sant’Agostino “Se dici basta, sei perduto. Non restare allo stesso posto, non<br />
retrocedere, non sbagliare strada” (Sant’Agostino Sermo 169, 15 PL 38 926)<br />
L’anno della fede è quindi un invito ad un’autentica conversione al Signore, un aiuto divino che<br />
dobbiamo accogliere nella nostra vita, un’occasione di salvezza da non sprecare.<br />
“Vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di <strong>Di</strong>o” (Cor. 6,1). L’anno della fede ci invita ad<br />
aprire le porte del nostro cuore, ci invita al desiderio di trasformarci e riuscire a fi darci di <strong>Di</strong>o e ad<br />
abbandonarci nelle sue mani lasciando che la sua grazia agisca in noi.<br />
Ecco quindi che in questa occasione ognuno è chiamato a interrogarsi e decidere se è veramente<br />
disposto a varcare la soglia di quella porta che lascia intravedere un percorso luminoso anche se<br />
comunque circondato dalle tenebre; vediamo il bagliore del mistero che squarcia il buio e ci sentiamo<br />
attratti, ne restiamo affascinati.<br />
Voce della Madre della <strong>Di</strong>vina Provvidenza<br />
<strong>Pancole</strong> - San Gimignano<br />
Il logo, simbolicamente rappresentata<br />
una barca, immagine della Chiesa, in<br />
navigazione su dei fl utti, e il cui albero<br />
maestro è una croce che issa delle<br />
vele che rappresentano il trigramma<br />
di Cristo; inoltre lo sfondo delle vele<br />
è un sole che associato al trigramma<br />
rimanda anche all’Eucaristia.<br />
Maria crede al magnifi co progetto del suo <strong>Di</strong>o e<br />
si rende disponibile ad essere l’umile ancella del<br />
Signore: “Eccomi, sono la serva del Signore,<br />
avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38).<br />
“Maria è la creatura che in modo unico ha<br />
spalancato la porta al suo Creatore, si è messa<br />
nelle sue mani, senza limiti. Ma l’apertura<br />
dell’anima a <strong>Di</strong>o include anche l’elemento<br />
dell'oscurità. Il cammino di fede di Maria vede<br />
la gioia dell’Annunciazione ma anche il buio<br />
della crocifi ssione del fi glio per poter giungere<br />
alla luce della Risurrezione. Non è diverso<br />
anche per il cammino di fede di ognuno di noi:<br />
incontriamo momenti di luce ma incontriamo<br />
anche passaggi in cui <strong>Di</strong>o sembra assente, il suo<br />
silenzio pesa nel nostro cuore e la sua volontà<br />
non corrisponde alla nostra... Ma quanto più ci<br />
apriamo a <strong>Di</strong>o, accogliamo il dono della fede,<br />
poniamo in Lui la nostra fi ducia, tanto più Egli<br />
ci rende capaci, con la sua presenza, di vivere<br />
ogni situazione della vita nella pace e nella<br />
certezza della sua fedeltà e del suo amore.<br />
Questo però signifi ca uscire da sé stessi e dai<br />
propri progetti, perché la Parola di <strong>Di</strong>o sia<br />
lampada che guida i nostri pensieri e le nostre<br />
azioni.” (Benedetto XVI Udienza generale Mercoledì<br />
19 dicembre 2012).<br />
Nell’anno della fede siamo più che mai invitati<br />
a seguire questo itinerario spirituale preceduti e<br />
guidati dalla Vergine Maria che, essendo nostra<br />
Madre, ci ascolta, ci incoraggia, rende più facile<br />
il cammino. Maria è la sicurezza, l’Amore che<br />
non abbandona mai, il rifugio sempre aperto, la<br />
mano che accarezza e che consola sempre, la<br />
via che ci conduce a <strong>Di</strong>o.<br />
Piera Contu<br />
Pellegrinaggio del Movimento della Famiglia<br />
del Cuore Immacolato di Maria a<br />
Lucca e a Sarzana.<br />
Alcuni Pellegrini e devoti del <strong>Santuario</strong><br />
di <strong>Pancole</strong> si sono uniti al pellegrinaggio<br />
regionale del Movimento ecclesiale della<br />
Famiglia del Cuore Immacolato di Maria<br />
della Toscana che si è svolto Domenica<br />
7 Ottobre 2012 a Lucca e a Sarzana (SP)<br />
con grandi frutti spirituali di preghiera,<br />
fede e carità fraterna.<br />
Voce della Madre della <strong>Di</strong>vina Provvidenza<br />
<strong>Pancole</strong> - San Gimignano<br />
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