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B.U.R.L. n. 51/2010 - ORS - Regione Lombardia

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Anno XL - N. 257 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n. 46 - Filiale di Varese <strong>51</strong><br />

SOMMARIO<br />

BOLLETTINO UFFICIALE<br />

Serie Ordinaria - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Si informa che dall’1 gennaio 2011 il BURL sarà disponibile esclusivamente<br />

in formato digitale con validità legale, consultabile dal<br />

sito www.bollettino.regione.lombardia.it<br />

REPUBBLICA ITALIANA<br />

Avviso di rettifica n. <strong>51</strong>/01-Se.O. <strong>2010</strong><br />

[4.5.0]<br />

Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente interventi normativi in materia di attività di estetista», pubblicata<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 49 Se.O. del 16 novembre <strong>2010</strong> . . . . . . . . . 3745<br />

A) CONSIGLIO REGIONALE<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/93<br />

[1.3.0]<br />

Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale . . . . . . . . . . . 3745<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/94<br />

[5.3.2]<br />

Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG). . . . . . . . . . 3746<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/95<br />

[3.2.0]<br />

Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la disciplina delle professioni<br />

sanitarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3748<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/96<br />

[1.1.1]<br />

Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla <strong>Regione</strong> Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni<br />

lombardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3748<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/97<br />

[1.1.3]<br />

Mozione concernente l’invito alla <strong>Regione</strong> a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte del tassista milanese<br />

Luca Massari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3749<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/98<br />

[1.1.3]<br />

Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di buon vicinato con le autorità elvetiche . . . . . . 3749<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/99<br />

[4.6.1]<br />

Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari<br />

di provenienza locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3750<br />

Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/100<br />

[4.7.3]<br />

Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle donne . . . . . 3750<br />

B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12996<br />

[1.3.3]<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />

provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Gravedona . . . . . 37<strong>51</strong><br />

Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13063<br />

[1.3.3]<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />

provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo . . . . 37<strong>51</strong><br />

Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13070<br />

[1.3.3]<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />

provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino . . . . . . 3752<br />

4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato<br />

1.3.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali<br />

5.3.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Cave e torbiere<br />

3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanità<br />

1.1.1 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Rapporti Stato-Regioni<br />

1.1.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Affari di politica internazionale e comunitaria<br />

4.6.1 SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Commercio<br />

4.7.3 SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro / Pari opportunità<br />

1.3.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali / Circoscrizioni comunali e provinciali


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI<br />

– 3742 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/876<br />

[4.1.0]<br />

Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno <strong>2010</strong> (l.r. n. 25/2007) . . . . . . . . . . . . . 3752<br />

Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/939<br />

[3.2.0]<br />

Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />

della popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 . . 3753<br />

D) ATTI DIRIGENZIALI<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

Presidenza<br />

Decreto dirigente struttura 9 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12919<br />

[2.4.0]<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento degli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno<br />

2011 a titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata . . . . . 3768<br />

Decreto dirigente struttura 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12960<br />

[4.0.0]<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente,<br />

agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei<br />

privati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione<br />

Progetto AMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3769<br />

Decreto dirigente struttura 15 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13125<br />

[4.1.0]<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi<br />

regionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . 3771<br />

D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12355<br />

[4.0.0]<br />

Concessione dei contributi per la redazione dei business plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento<br />

1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

alla liquidazione (IV provvedimento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3797<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12361<br />

[4.0.0]<br />

Non ammissione della società Display s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />

Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . . . . . . . . . . . . . 3798<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12362<br />

[4.0.0]<br />

Non ammissione della società Cisart Engineering Project Aluminium Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la<br />

redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 3799<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12363<br />

[4.0.0]<br />

Non ammissione della società 4Service Italia s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di<br />

Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . . . . . . . . . . . 3800<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12364<br />

[4.0.0]<br />

Non ammissione della società Alv S.p.A. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />

Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013. . . . . . . . . . . . . . 3800<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12365<br />

[4.0.0]<br />

Non ammissione della società Officina Meccanica Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la<br />

redazione del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . 3801<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12410<br />

[4.0.0]<br />

Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e<br />

l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle<br />

candidature ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali ed esclusione delle candidature non ammesse<br />

(III provvedimento attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>) . . . . . . . . . . . . . . 3802<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12442<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.TEC Engineering s.r.l. . . . . . . . . . 3809<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12443<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A.. . . . . . . . . . . . 3810<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12444<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot Engineering s.r.l . . . . . . . 3811<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12445<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applicazioni<br />

Industriali (CISI) s.c.r.l . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3812<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12555<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono Elettronica Internazionale s.r.l . . . . . . 3813<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12598<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot s.r.l . . . . . . . . . . . . 3814<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12599<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l.. . . . . . . . . . . . . 3816<br />

4.1.0 SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali<br />

3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanità<br />

2.4.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Demanio e patrimonio<br />

4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO


Bollettino Ufficiale – 3743 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12600<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l . . . . . . . . . . . . . 3817<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12601<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali Fratelli s.r.l. . . . . . . . . . . . 3818<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12602<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l. . . . . . . . 3819<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12607<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi S.p.A. . . . . . . . . . . . 3821<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12609<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus Microdesign s.r.l. . . . . . . . . . 3822<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12610<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo Gavazzi Space S.p.A. . . . . . . . . 3823<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12611<br />

[4.0.0]<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />

anticipazione – ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati Group s.r.l. . . . . . . . . . . 3824<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12697<br />

[4.4.0]<br />

Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 –<br />

Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND – 1º provvedimento delle domande ammesse e non<br />

ammesse e approvazione linee guida di rendicontazione . . . . . . . . . . . . . . . . 3825<br />

Decreto dirigente struttura 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12429<br />

[4.5.0]<br />

Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38<strong>51</strong><br />

D.G. Agricoltura<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12811<br />

[4.3.1]<br />

Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario<br />

di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione . . . . . . . . . . 3852<br />

D.G. Ambiente, energia e reti<br />

Decreto direttore generale 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12843<br />

[5.3.4]<br />

Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione di contributi agli Enti pubblici per interventi di<br />

mobilità sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10<br />

febbraio <strong>2010</strong> – Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo . . . . . . . . . 3853<br />

Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12563<br />

[5.3.1]<br />

Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il completamento delle operazioni di bonifica approvate ed<br />

autorizzate con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del 19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564<br />

del 17 marzo <strong>2010</strong>, da realizzarsi presso l’area di proprietà Nylstar s.r.l. in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno<br />

Dugnano e Varedo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3854<br />

Decreto dirigente struttura 24 novembre <strong>2010</strong> - n. 11946<br />

[5.0.0]<br />

Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi» da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) –<br />

Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . 3854<br />

Decreto dirigente struttura 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12441<br />

[5.0.0]<br />

Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di 5.780 capi, in località Ca’ Matta<br />

nel Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilità<br />

ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3855<br />

D.G. Casa<br />

Decreto dirigente struttura 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13054<br />

[5.1.2]<br />

Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la<br />

realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato». . . . . . . . . . . . . . . . . 3856<br />

D.G. Cultura<br />

Decreto dirigente struttura 20 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10611<br />

[3.5.0]<br />

Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 –<br />

Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 –<br />

Bilancio <strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00 . . . . . . . . . . . . . 3868<br />

Decreto dirigente struttura 27 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10906<br />

[3.5.0]<br />

Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o<br />

di interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. n. 1024 del 9 febbraio <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di A<br />

205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio <strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 153.750,00 . . . 3873<br />

4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO<br />

4.4.0 SVILUPPO ECONOMICO / Industria<br />

4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato<br />

4.3.1 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario<br />

5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento<br />

5.3.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette<br />

5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO<br />

5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica<br />

3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3744 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Decreto dirigente struttura 29 novembre <strong>2010</strong> - n. 12211<br />

[3.4.0]<br />

Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r.<br />

39/74 e l.r. 1/2000 – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio<br />

<strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 120.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . 3878<br />

Decreto dirigente struttura 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13052<br />

[3.5.0]<br />

Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre <strong>2010</strong> n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare<br />

progetti ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre <strong>2010</strong> – Approvazione dei criteri, delle modalità d’intervento e degli<br />

strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r.<br />

28/2008» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3880<br />

D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale<br />

Decreto direttore generale 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12948<br />

[3.1.0]<br />

Modalità di erogazione dei contributi alle famiglie di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di<br />

strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per<br />

l’anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3881<br />

D.G. Istruzione, formazione e lavoro<br />

Decreto dirigente struttura 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12689<br />

[3.3.0]<br />

L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per<br />

l’acquisto di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione di spesa e contestuale liquidazione<br />

di A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3884<br />

Decreto dirigente struttura 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12770<br />

[3.3.0]<br />

Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio<br />

2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul<br />

Capitolo 2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3886<br />

3.4.0 SERVIZI SOCIALI / Diritto allo studio<br />

3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali<br />

3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza<br />

3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale


Bollettino Ufficiale – 3745 –<br />

[BUR<strong>2010</strong>011] [4.5.0]<br />

Avviso di rettifica n. <strong>51</strong>/01-Se.O. <strong>2010</strong><br />

Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente<br />

interventi normativi in materia di attività di estetista», pubblicata<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 49 Se.O. del<br />

16 novembre <strong>2010</strong><br />

Al primo alinea del dispositivo di cui alla d.c.r. richiamata in<br />

oggetto, al posto di «.. di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 dicembre<br />

1983, n. 73..», si legga «... di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16<br />

dicembre 1989, n. 73..».<br />

A) CONSIGLIO REGIONALE<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

[BUR<strong>2010</strong>012] [1.3.0]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/93<br />

Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento<br />

fiscale<br />

Presidenza del Vice Presidente Nicoli Cristiani<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 23 presentata in data 20 settembre <strong>2010</strong><br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 23 concernente la partecipazione<br />

dei Comuni all’accertamento fiscale, nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– l’art. 1 del d.l. 30 settembre 2005, convertito dalla legge 2<br />

dicembre 2005, n. 248, successivamente modificato dal d.l. 31<br />

maggio <strong>2010</strong>, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge<br />

30 luglio <strong>2010</strong>, n. 122, prevede la partecipazione dei Comuni<br />

all’accertamento fiscale riconoscendo a questi il 33 per cento<br />

delle imposte erariali, oltre sanzioni ed interessi, effettivamente<br />

riscosse sulla base della suddetta partecipazione;<br />

– il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate<br />

n. 187461 del 3 dicembre 2007 ha introdotto una prima disciplina<br />

riguardante le modalità con le quali dovrà realizzarsi la partecipazione<br />

dei Comuni all’attività di accertamento fiscale;<br />

– la <strong>Regione</strong> Toscana, con la l.r. del 23 dicembre 2009, n. 77,<br />

all’art. 1 ha previsto la possibilità di riconoscere il 50 per cento<br />

delle imposte regionali, oltre sanzioni ed interessi, riscosse in<br />

base all’attività di partecipazione dei Comuni all’accertamento<br />

attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione con la<br />

<strong>Regione</strong>;<br />

– sulla principale stampa nazionale e lombarda sono, da ultimo,<br />

apparsi numerosi articoli sulla sottoscrizione di una convenzione<br />

di collaborazione tra il Comune di Milano e l’Agenzia delle<br />

Entrate della <strong>Lombardia</strong> che riportano dati molto significativi sulla<br />

portata degli accertamenti effettuati sulla base della collaborazione<br />

con i Comuni;<br />

– da quanto emerso sulla suddetta stampa, quasi tutti i capoluoghi<br />

di Provincia lombardi hanno già sottoscritto la convenzione<br />

con l’Agenzia delle Entrate oltre ad un riguardevole numero<br />

di Comuni (oltre 50);<br />

– nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate organizzerà dei<br />

corsi di formazione per i funzionari dei Comuni lombardi che<br />

hanno sottoscritto la convenzione;<br />

– ormai da numerosi anni è stato chiesto allo Stato da parte<br />

delle Regioni di essere coinvolte nell’accertamento fiscale;<br />

Considerato che:<br />

– gli ultimi tagli alla spesa locale hanno notevolmente ridotto<br />

le finanze sia delle Regioni che dei Comuni;<br />

– il fenomeno della collaborazione dei Comuni all’accertamento<br />

sia assumendo dimensioni di indubbio interesse;<br />

– dagli accertamenti emessi sulla base delle segnalazioni dei<br />

Comuni lombardi anche la <strong>Regione</strong> avrà i suoi benefici in termini<br />

di maggiori imposte regionali incassate (IRAP, addizionale regionale,<br />

bollo auto, etc.);<br />

– i Comuni potrebbero avere un ulteriore importante stimolo<br />

ad aumentare l’attività di collaborazione, dedicando maggiori<br />

risorse a tale attività qualora venissero incentivati con l’ulteriore<br />

partecipazione alle entrate tributarie regionali e di conseguenza<br />

anche la <strong>Regione</strong> ne trarrebbe indubbio beneficio;<br />

– i benefici economici a favore della <strong>Regione</strong> sulla base del<br />

coinvolgimento dei Comuni deriverebbero non solo dall’aumento<br />

delle entrate tributarie, ma anche dall’emersione dell’illegittima<br />

fruizione di agevolazioni da parte di soggetti che, alla<br />

luce delle informazioni ottenute dai Comuni, risultano non avere<br />

i prescritti requisiti;<br />

– l’attività di formazione indirizzata dall’Agenzia delle Entrate<br />

ai Comuni potrebbe essere indirizzata anche ai dipendenti della<br />

<strong>Regione</strong>;<br />

– l’art. 18, comma 9, del d.l. 78/<strong>2010</strong> sancisce che le quote<br />

delle maggiori somme derivanti dalla suddetta partecipazione<br />

dei Comuni sono trasferite dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario,<br />

a quelle a statuto speciale e alle Province autonome di<br />

Trento e Bolzano, e che su tali somme spetta ai predetti enti


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

riconoscere ai Comuni le somme dovute a titolo di partecipazione<br />

all’accertamento;<br />

– le Regioni possano svolgere una funzione di coordinamento<br />

e sostegno ai Comuni, nonché mettere a loro disposizione strumenti<br />

tecnici, amministrativi e informatici finalizzati ad una efficace<br />

lotta all’evasione fiscale;<br />

– i proventi degli accertamenti dovrebbero essere equamente<br />

divisi fra tutti i livelli istituzionali che partecipano al recupero<br />

dell’evasione fiscale;<br />

Impegna la Giunta regionale<br />

– ad attivare, qualora arrivassero tributi dall’azione di accertamento<br />

fiscale dei Comuni, un tavolo istituzionale congiunto<br />

tra <strong>Regione</strong>, Comuni lombardi e Agenzia delle Entrate della<br />

<strong>Lombardia</strong> per definire i termini per la sottoscrizione di una convenzione<br />

che consenta alla <strong>Regione</strong> di riconoscere ai Comuni<br />

il 50 per cento delle maggiori imposte regionali incassate sulla<br />

scorta della loro partecipazione all’accertamento fiscale;<br />

– a prevedere una normativa regionale idonea a disciplinare<br />

le modalità di intervento della <strong>Regione</strong> all’attività di partecipazione<br />

all’accertamento fiscale;<br />

– a sollecitare l’approvazione di una normativa statale idonea<br />

a disciplinare le modalità di intervento della <strong>Regione</strong> all’attività<br />

di partecipazione all’accertamento fiscale sui tributi erariali<br />

e che la medesima normativa preveda, inoltre, l’erogazione<br />

alla <strong>Regione</strong> dei tributi erariali riscossi grazie agli accertamenti<br />

fiscali compiuti.».<br />

Il vice presidente: Franco Nicoli Cristiani<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>013] [5.3.2]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/94<br />

Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio<br />

di Caravaggio (BG)<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 5 presentata in data 10 giugno <strong>2010</strong>;<br />

Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale;<br />

A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazione<br />

a scrutinio segreto, che dà il seguente risultato:<br />

consiglieri presenti: n. 69,<br />

consiglieri votanti: n. 69,<br />

voti favorevoli: n. 35,<br />

voti contrari: n. 34,<br />

astenuti: n. //;<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 5 concernente l’apertura di una<br />

nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG), nel testo che così<br />

recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– il 14 maggio 2008 il Consiglio regionale ha approvato con<br />

delibera n. 619 il Piano cave della Provincia di Bergamo;<br />

– lo stesso Piano cave è stato approvato con una serie di<br />

emendamenti che prevedevano la soppressione di alcuni ambiti<br />

territoriali estrattivi proposti;<br />

– in particolare, uno degli emendamenti accolti ha comportato<br />

la soppressione dell’ATEg38, noto come ambito estrattivo<br />

nel Comune di Caravaggio, con 36 voti favorevoli e 26 voti contrari;<br />

Considerato che:<br />

– a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale<br />

del Piano cave di Bergamo alcuni operatori sono ricorsi al<br />

TAR della <strong>Lombardia</strong> per chiedere il reintegro dei siti cassati;<br />

– per quanto riguarda l’ATEg38, l’impresa Edile Luigi Cividini<br />

ha presentato ricorso;<br />

Vista:<br />

– la sentenza del TAR <strong>Lombardia</strong> n. 3734 del 5 maggio 2009<br />

con la quale viene accolto il ricorso della ditta Luigi Cividini per<br />

l’annullamento della sopracitata d.c.r. 619/2008 nella parte in<br />

cui il Consiglio regionale ha disposto lo stralcio dal piano cave<br />

dell’ambito territoriale estrattivo – ATEg38 – in Comune di Caravaggio;<br />

– 3746 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

– in particolare a pagina 4, sono riportate esattamente le seguenti<br />

affermazioni: “nella fattispecie di cui è causa, la decisione<br />

del Consiglio di stralciare dal Piano cave dell’ambito ATEg38<br />

risulta assolutamente priva di motivazione, soprattutto in relazione<br />

alla già ricordata circostanza che sia la Provincia di Bergamo<br />

sia la Giunta, ma anche a ben vedere la stessa Commissione<br />

consiliare, si erano espresse a favore dell’inserimento del<br />

nuovo ambito, per cui la decisione finale di stralcio dell’ambito<br />

medesimo avrebbe dovuto essere supportata da una motivazione<br />

che desse atto delle ragioni tecniche e giuridiche ma non<br />

certo politiche che inducevano l’organo consiliare di stia<br />

scelta”;<br />

– inoltre a pag. 6 si legge: “per effetto della presente sentenza,<br />

resta ovviamente salvo il potere del Consiglio regionale di<br />

determinarsi nuovamente in merito all’ATEg38 del Piano cave<br />

della Provincia di Bergamo, nel rispetto però dell’obbligo di motivazione<br />

e dello svolgimento di un’adeguata istruttoria, come<br />

esposto nella presente pronuncia”;<br />

Preso atto che:<br />

– a seguito della sentenza del TAR, la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> non<br />

ha fatto ricorso al Consiglio di Stato;<br />

– durante l’audizione dell’ARPA in commissione VI in data 9<br />

dicembre 2009 sono state confermate una serie di perplessità<br />

riguardo al progetto per quanto riguarda gli aspetti ambientali;<br />

– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> con delibera n. 11016 del 13 gennaio<br />

<strong>2010</strong> ad oggetto “Ottemperanza alla sentenza del TAR della<br />

<strong>Lombardia</strong> n. 3734/2009 del 5 maggio 2009 con l’inserimento nel<br />

Piano cave della Provincia di Bergamo dell’ATEg38 in Comune<br />

di Caravaggio”, ha definito la seguente prescrizione: “di assoggettare<br />

il progetto dell’ATEg38 a valutazione d’impatto ambientale,<br />

ai sensi del d.lgs. 152/2006, e s.m.i., nella quale dovranno<br />

essere esaminati adeguatamente gli aspetti geologici, stratigrafici<br />

e idrogeologici con particolare riferimento alle integrazioni<br />

e aggiornamenti indicati nella nota dell’ARPA, prot. 148856<br />

dell’11 novembre 2009”;<br />

Richiamando le motivazioni tecniche qui allegate e sostenute<br />

da una vasta mobilitazione da parte dei sindaci del circondario<br />

cremasco e della Provincia di Bergamo e di numerose associazioni<br />

e categorie economiche in particolare quelle agricole,<br />

contro la realizzazione della cava stessa;<br />

Impegna la Giunta regionale<br />

– a considerare le motivazioni qui allegate;<br />

– ad approfondirle comunque in sede di conferenza di servizi<br />

o attraverso uno studio d’impatto ambientale, il più completo<br />

possibile, in modo da dimostrare l’assoluta non idoneità del sito<br />

ad ospitare una cava;<br />

– a chiedere alla commissione consiliare competente l’apertura<br />

di una nuova adeguata istruttoria, sulla base delle risultanze<br />

esposte dall’ARPA, dal documento tecnico allegato e dalle<br />

risultanze di eventuali audizioni con i portatori di interesse dei<br />

territori coinvolti, a partire dai sindaci e dalle categorie economiche.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

——— ———<br />

DOCUMENTO DI SINTESI DA UTILIZZARE PER L’APERTURA<br />

DI UNA NUOVA E ADEGUATA ISTRUTTORIA<br />

CIRCA LA CAVA DI CARAVAGGIO (ATEg38)<br />

PREMESSA<br />

Negli scorsi anni è stato eseguito uno studio idrogeologico ed<br />

agronomico finalizzato a valutare la compatibilità ambientale<br />

e le alterazioni idrogeologiche prodotte dall’apertura di una<br />

cava per inerti (sabbia e ghiaia), le cui caratteristiche sono tratte<br />

dal Nuovo Piano Cave 2003-2012 della Provincia di Bergamo,<br />

ai sensi della l.r. 14/98.<br />

È evidente che la Cava ATEg38, localizzata sul territorio di Caravaggio<br />

(BG) ma di fatto collocata a ridosso della Provincia di<br />

Cremona in uno dei territori più ricchi d’acqua, se realizzata<br />

andrà ad interessare l’ambiente dei fontanili con tutta una serie<br />

di ricadute negative di carattere economico che colpirà pesantemente<br />

gli agricoltori e i consorzi irrigui.<br />

La presente relazione vuole, in modo molto sintetico, mettere<br />

a disposizione degli elementi tecnici affinché possa essere avviata<br />

un’adeguata istruttoria che porti a conclusioni che giustifichino<br />

l’esclusione della stessa cava dal Piano Cave della Provincia<br />

di Bergamo.


Bollettino Ufficiale – 3747 –<br />

I dati dell’ATE Ambito Territoriale Estrattivo g38 nella scheda<br />

proposta dal Piano Provinciale sono i seguenti:<br />

Caratteristiche dell’Ambito Territoriale Estrattivo ATEg38:<br />

superficie: 13 ha;<br />

soggiacenza falda: 1 m;<br />

presenza lungo i margini est ed ovest di una roggia;<br />

cascine sparse all’intorno;<br />

strade campestri.<br />

Riserve e produzioni (m3 ):<br />

riserve stimate: 2.400.000 (3.000.000);<br />

produzione prevista nel decennio: 2.000.000 (3.000.000<br />

dopo modifica regionale);<br />

riserve residue: 400.000 (0).<br />

Prescrizioni tecniche per la coltivazione:<br />

profondità massima di escavazione in falda: 25 m dal p.c.<br />

(35 m dal p.c.) dopo modifica regionale;<br />

la profondità massima di escavazione dovrà comunque essere<br />

definita anche in funzione di apposite indagini dirette<br />

inerenti alle caratteristiche stratigrafiche dell’area, alla presenza<br />

di orizzonti argillosi di protezione delle falde, alla presenza<br />

di risorgive e di pozzi per acqua che captino le stesse<br />

falde entro distanze conformi alle norme vigenti.<br />

Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale:<br />

destinazione finale: naturalistica;<br />

recupero scarpate: rinverdimento e creazione di zone umide;<br />

recupero fondo cava: a laghetto.<br />

Ulteriori prescrizioni:<br />

la progettazione e la realizzazione degli interventi dovrà<br />

garantire la contestualità delle fasi di coltivazione e recupero,<br />

la presenza di fasce alberate con funzione di barriera<br />

naturale per l’abbattimento dei rumori in fase di coltivazione<br />

e di schermatura e di ripristino ambientale nelle fasi successive<br />

di recupero e post-operam, l’accessibilità delle<br />

sponde in condizioni di sicurezza, la percorribilità pedonale<br />

lungo il perimetro, l’accesso al corpo d’acqua anche con<br />

mezzi d’opera e di soccorso, per interventi;<br />

gli interventi dovranno essere progettati e realizzati tenendo<br />

conto delle necessità di prevedere una morfologia del<br />

fondo del bacino che, pur entro la massima profondità di<br />

escavazione consentita sia comunque compatibile con la<br />

necessità di garantire i migliori risultati in termini idrobiologici;<br />

la convenzione con il Comune dovrà prevedere e regolamentare<br />

gli interventi di manutenzione del bacino successivamente<br />

al completamento del recupero ed alla dismissione<br />

della cava come tale.<br />

Sulla base di dati geologici, geomorfologici, idrogeologici e<br />

dei parametri degli acquiferi, ricavati mediante l’elaborazione<br />

di acquisizioni dirette in campagna e dati bibliografici, è stato<br />

ricostruito il modello concettuale previsionale della presenza di<br />

cava in falda, ottenendo una stima delle perturbazioni indotte<br />

dallo scavo.<br />

Bilancio di flusso senza il lago di cava<br />

In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame,<br />

è stato calcolato il bilancio idrico. I valori in uscita dalla falda<br />

(outflows) e quelli in entrata (inflows) sono espressi in metri cubi /<br />

giorno.<br />

Il Fontanile Campo dei Fiori fornisce una portata di 14.063<br />

m3 /g, (163 l/s).<br />

Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.258 m3 /g, (26<br />

l/s).<br />

I Fontanili della Morgola forniscono una portata di 7.306 m3 /g,<br />

ossia 85 l/s.<br />

Simulazione di scenari futuri: bilancio di flusso con il lago di<br />

cava<br />

L’introduzione della cava in falda comporta la modificazione<br />

freatimetrica della falda con la relativa variazione dei livelli in<br />

corrispondenza delle teste dei fontanili e il fondo di quest’ultime.<br />

Le influenze sono quantificate in dislivelli espressi in cm. L’aspetto<br />

più importante risulta comunque la traduzione di tali variazioni<br />

di livello in variazioni di portata mediante il calcolo dei bilancio<br />

di massa delle celle interessate da ciascun fontanile.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Figura 1: Piezometria con presenza cava in falda<br />

In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, è<br />

stato calcolato il bilancio idrico.<br />

I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (inflows)<br />

sono espressi in metri cubi / giorno.<br />

Il Fontanile Campo dei fiori fornisce una portata di 12.437<br />

m3 /g, ossia 144 l/s si rileva una riduzione di 19 l/s, pari al 12%.<br />

Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.126 m3 /g, ossia<br />

25 l/s, si rileva una riduzione di 1 l/s, pari al 6%.<br />

Figura 2: Bilancio di flusso del Fontanile Campo dei fiori<br />

La presenza della cava in falda determina un abbassamento<br />

calcolato di circa 50 cm al limite di monte della cava, e di 5<br />

cm nei pressi del Fontanile Campo dei Fiori.<br />

Figura 3: Simulazione dell’abbassamento<br />

del livello piezometrico in 4 pozzi posti in sequenza<br />

Sempre trattando il bilancio idrico della prima falda non va<br />

sottovalutata l’uscita provocata dal l’evaporazione dell’acqua


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

dal lago di cava. Considerandola stimabile nell’ordine di 5<br />

mm/g (memorie dell’Istituto Italiano di Idrobiologia – dott. De<br />

Marchi, 1977) si calcola una portata uscente dalla falda di 6-7<br />

l/s.<br />

È possibile stimare la quantificazione delle perdite di capacità<br />

dell’acquifero in una percentuale compresa tra il 12% ed il 15%.<br />

Questo significa che i comprensori irrigui a valle (Guadazzola<br />

e Molinara), sarebbero privati di un’apporto di acqua di pari<br />

entità con notevoli ripercussioni sull’autonomia irrigua attualmente<br />

garantita dai fontanili di una vasta porzione di territorio<br />

ca. 650 Ha.<br />

Considerazioni sul tessuto agronomico<br />

Le caratteristiche agronomiche sono state rilevate in situ allo<br />

scopo di evidenziare la necessità di protezione delle biocenosi<br />

di alcuni fontanili e rogge, la salvaguardia paesistica e ambientale<br />

ed, infine, per la tutela del reddito agricolo di un lembo di<br />

pianura che si estende ben oltre la ristretta zona d’indagine,<br />

interessando diversi Comuni, per giungere fino alle porte di<br />

Crema.<br />

Considerazioni finali<br />

La ricca e complessa vegetazione, con la fauna un tempo<br />

comune ovunque, ai nostri giorni si va sempre più rarefacendo,<br />

a causa dell’intensificazione dell’agricoltura e del crescente inquinamento<br />

delle acque superficiali dei canali, trovando nei<br />

fontanili una delle ultime aree rifugio.<br />

I fontanili e il loro bosco sono quindi elementi di strategica<br />

importanza nella difesa e salvaguardia di elementi oramai unici<br />

in queste porzioni di pianura, non solo dal punto di vista naturalistico<br />

e paesaggistico.<br />

Conservarla, non è solo un atto di civiltà e di consapevolezza<br />

dei valori ambientali nella politica del territorio, ma rappresenta<br />

il legame con gli usi e le consuetudini di un passato, alla cui<br />

conservazione si deve dedicare lo stesso impegno che viene<br />

profuso nelle conservazione dei beni culturali.<br />

Riconoscimento di una dovuta gratitudine alle generazioni<br />

che hanno consentilo, con un lavoro incessante nei secoli, di<br />

consegnarci risorse idriche mirabili per l’aspetto idraulico e paesaggistico.<br />

Anche solo valutando gli aspetti economici dell’intervento estrattivo<br />

proposto, dovrebbero essere attentamente considerati<br />

tutti i costi indiretti e le diseconomie procurate al sistema ambientale<br />

circostante, in quanto:<br />

– distrugge i suoli migliori del comprensorio ad elevata ritenzione<br />

idrica e potere protettivo, che risultano adatti alla distribuzione<br />

di liquami agro-zootecnici, e presentano un’elevata<br />

fertilità chimica;<br />

– interferisce negativamente sulle portate della Roggia Rino<br />

e Guadazzolo, drenando le acque di questi canali, provocando<br />

perdite di portata oggi difficilmente determinabili,<br />

ma che potrebbero essere significative;<br />

– determina l’abbassamento della falda a monte dell’intervento<br />

e quindi diminuisce le portate dei fontanili Fontana<br />

Campo dei Fiori e Fontanine, obbligando i rispettivi Consorzi<br />

a dotarsi di impianti idrovori, con costi d’istallazione, ma soprattutto<br />

di gestione annua che, se scontati all’attualità e<br />

rapportati agli oltre 640 ettari interessati, sono ingenti.<br />

L’intervento, infine, è anche in contrasto con:<br />

– il protocollo d’intesa fra Provincia di Bergamo e Consorzio<br />

di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sottoscritto in<br />

data 21 ottobre 2004, per la collaborazione nella gestione<br />

delle risorse idriche, fra le cui finalità sono previste iniziative<br />

di salvaguardia e valorizzazione dei fontanili della bassa<br />

pianura;<br />

– con la l.r. n. 7 del 16 giugno 2003 «Norme in materia di bonifiche<br />

e irrigazione» che, all’articolo 14 impegna la Giunta<br />

regionale a predisporre un apposito progetto fontanili, finalizzato<br />

alla loro conservazione e valorizzazione;<br />

– Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 2 Misura 216 «Recupero<br />

dei fontanili».<br />

Milano, 10 giugno <strong>2010</strong><br />

[BUR<strong>2010</strong>014] [3.2.0]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/95<br />

Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione<br />

di una norma nazionale per la disciplina delle professioni<br />

sanitarie<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 37 presentata in data 27 ottobre <strong>2010</strong>;<br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

– 3748 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 37 concernente interventi presso<br />

il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la<br />

disciplina delle professioni sanitarie, nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– la legge 1 febbraio 2006, n. 43 ha cercato di dettare una<br />

disciplina organica e sistematica nel settore delle professioni sanitarie;<br />

– come è noto, le professioni sanitarie, pur rappresentando<br />

un nodo cruciale dell’assistenza sanitaria, sono state finora regolate<br />

da una disciplina non adeguata;<br />

Considerato che:<br />

– provvedimenti di diverso rango normativo, tra loro non<br />

coordinati ed eterogenei, hanno per lungo tempo ostacolato<br />

lo sviluppo delle professioni sanitarie, impedendo una loro evoluzione<br />

conforme ai più recenti mutamenti del sistema sanitario;<br />

– le importanti innovazioni previste dalla legge 43/2006 rimangono<br />

ancora oggi inattuate;<br />

– il superamento di quella situazione di disparità di trattamento<br />

tra le professioni sanitarie già organizzate in ordini e collegi e<br />

quelle che ancora non presentano tali articolazioni, è destinato<br />

ad influire positivamente sia sulla lotta all’abusivismo che sulla<br />

promozione della qualità delle prestazioni erogate;<br />

Preso atto che:<br />

– la delega al Governo ad istituire appositi ordini professionali<br />

per ciascuna area organica di professioni sanitarie contenuta<br />

nella legge 43/2006 è scaduta sia nel passaggio dalla XIV alla<br />

XV legislatura che nel successivo differimento;<br />

– che il ritardo nell’attuazione di questa importante riforma di<br />

settore ha reso necessaria la presentazione di una proposta di<br />

legge parlamentare attualmente in discussione alla Commissione<br />

Sanità del Senato della Repubblica;<br />

Invita il Presidente della <strong>Regione</strong><br />

e il proprio Presidente<br />

– secondo le rispettive competenze, a chiedere al Governo<br />

e al Parlamento un intervento tempestivo per l’approvazione di<br />

una legge parlamentare volta a recuperare i principi e i criteri di<br />

riforma contenuti negli obiettivi perseguiti dalla legge 43/2006.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>015] [1.1.1]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/96<br />

Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla <strong>Regione</strong><br />

Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 43 presentata in data 9 novembre <strong>2010</strong>;<br />

Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale;<br />

A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazione<br />

a scrutinio segreto, che dà il seguente risultato:<br />

consiglieri presenti: n. 63,<br />

consiglieri votanti: n. 62,<br />

voti favorevoli: n. 37,<br />

voti contrari: n. 25,<br />

astenuti: n. //;<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 43 concernente le azioni rivolte<br />

al sostegno alla <strong>Regione</strong> Veneto per i danni causati dall’alluvione<br />

e ai Comuni lombardi, nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– il Veneto è stata la <strong>Regione</strong> più colpita dal maltempo dei<br />

primi giorni di novembre e che nei giorni scorsi si sono verificati<br />

gravi eventi alluvionali;<br />

– lo straripamento del Bacchiglione, del Timonchio e di altri<br />

corsi d’acqua hanno provocato gravissimi danni al territorio del<br />

Veneto;<br />

– ci sono stati diversi feriti e alcuni morti;<br />

– ci sono zone coperte da tre metri di fango e cinquanta


Bollettino Ufficiale – 3749 –<br />

chilometri di strade allagate e a tratti interrotte da frane di varia<br />

entità;<br />

– sono stati colpiti centotrenta Comuni, sono state chiuse trecento<br />

imprese, migliaia di abitazioni non sono più agibili, solo<br />

nel Comune di Vicenza sono state colpite 5.202 famiglie, sono<br />

state danneggiate vaste zone agricole e sono state danneggiate<br />

scuole, edifici pubblici, Chiese, monumenti, ...;<br />

– anche le Province lombarde hanno avuto danni molto rilevanti<br />

a causa del maltempo;<br />

Considerato:<br />

– il quasi completo disinteresse mediatico nei confronti di<br />

questi gravissimi eventi;<br />

– che la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in segno di una sentita e concreta<br />

solidarietà, ha immediatamente inviato la colonna mobile<br />

regionale in aiuto al Popolo Veneto;<br />

– che i Veneti, seguendo l’indole padana che li contraddistingue,<br />

sono abituati a reagire e ad arrangiarsi prima di lamentarsi<br />

e non aspettano che qualcun’altro risolva i problemi per<br />

loro;<br />

Ritenuto che:<br />

– la <strong>Lombardia</strong> vuole e deve dare il suo supporto al Popolo<br />

Veneto, vista anche l’attuale situazione economica non favorevole;<br />

– la <strong>Lombardia</strong> non può accettare che questi eventi passino<br />

quasi inosservati dall’opinione pubblica;<br />

Impegna la Giunta regionale<br />

– sentite le Province e sulla base della disponibilità delle organizzazioni<br />

di volontariato, a implementare l’organico della colonna<br />

mobile regionale inviata in aiuto al Popolo Veneto;<br />

– a diffondere il più possibile le informazione relative a questa<br />

drammatica situazione, anche mettendo a conoscenza dei<br />

lombardi il numero di conto corrente attivato dalla <strong>Regione</strong> Veneto<br />

su cui poter versare eventuali contributi di solidarietà;<br />

– a sostenere il Veneto anche attraverso un contributo economico;<br />

– ad aiutare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, le Province<br />

e i Comuni lombardi negli interventi per rimediare ai danni<br />

del maltempo.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>016] [1.1.3]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/97<br />

Mozione concernente l’invito alla <strong>Regione</strong> a costituirsi parte civile<br />

nel processo penale per la morte del tassista milanese Luca<br />

Massari<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 54 presentata in data 17 novembre <strong>2010</strong>;<br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 54 concernente l’invito alla <strong>Regione</strong><br />

a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte<br />

del tassista milanese Luca Massari, nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che dopo un mese di coma, alle 12.07 dell’11 novembre<br />

<strong>2010</strong>, è stata battuta dalle agenzie di stampa la notizia<br />

della morte di Luca Massari, il tassista di 38 anni massacrato di<br />

botte al quartiere Stadera di Milano;<br />

Constatato che questa, come molte altre, rappresenta una<br />

morte assurda per le dinamiche sviluppatesi e per la violenza<br />

perpetrata;<br />

Considerato che sia il barbaro pestaggio cui Luca Massari è<br />

stato sottoposto sino alla morte, sia tutto ciò che intorno ad esso<br />

è ruotato, non può rimanere confinato nell’ambito comunale in<br />

cui il drammatico episodio si è verificato: Milano;<br />

Preso atto che tale delitto propone uno spaccato della società,<br />

ilpiùdoloroso ed inquietante, di cui ciascun cittadino potrebbe<br />

potenzialmente ritrovarsi vittima e che per l’incredibile<br />

crudeltà incarnata e per l’insensatezza dei gesti compiuti, non<br />

può essere sottaciuta;<br />

Atteso che tra i primi soggetti cui è affidato il compito di eser-<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

citare il ricordo, nell’azione finalizzata a che non si riproducano<br />

analoghi episodi, vi è il mondo politico;<br />

Verificato che dal sindaco di Milano, dal Presidente della<br />

Giunta della Provincia di Milano, dal Presidente della Giunta<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e da numerosissimi altri esponenti politici,<br />

appartenenti e non ai consessi comunale, provinciale e regionale,<br />

le prese di posizione, come è giusto che sia, non sono<br />

mancate: dalle espressioni di condanna del drammatico gesto<br />

a quelle di vicinanza ai familiari della vittima, sino alle enunciazioni<br />

da parte dei Presidenti dei rispettivi Consigli comunale, provinciale,<br />

regionale, con l’osservanza di un minuto di silenzio prima<br />

dell’inizio dei lavori;<br />

Valutato che oltre a mantenere vivo il ricordo della vittima<br />

occorre che le istituzioni siano propugnatrici di un forte segnale,<br />

questa volta non più solo attraverso le parole ma con fatti concreti<br />

e capaci di lasciare un segno sia nei confronti di coloro<br />

che durante il processo si appurerà siano stati i materiali esecutori<br />

di tale esecrabile fatto, sia di incidere sull’iter del processo<br />

che si andrà a celebrare: uno tra questi è rappresentato dalla<br />

costituzione di parte civile,<br />

Impegna il Presidente della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

e la Giunta regionale<br />

nonché si impegna<br />

– ad attivarsi nella predisposizione ed attuazione di tutti quegli<br />

strumenti più idonei a garantire e a far sì che <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

si costituisca parte civile nel conseguente processo penale,<br />

che avrà come principale obiettivo quello di far luce sull’intera<br />

vicenda che ha portato alla brutale aggressione ed alla<br />

successiva morte di Luca Massari, appurandone verità e responsabilità.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>017] [1.1.3]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/98<br />

Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di<br />

buon vicinato con le autorità elvetiche<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 25 presentata in data 30 settembre <strong>2010</strong>;<br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 25 concernente le iniziative a<br />

sostegno di politiche di buon vicinato con le autorità elvetiche,<br />

nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– da qualche tempo si sta diffondendo in territorio elvetico<br />

una campagna di carattere razzista che tende ad assimilare i<br />

lavoratori transfrontalieri italiani e lo stesso Ministro Tremonti a<br />

soggetti spregevoli: topi che ingrassano nel formaggio svizzero;<br />

– l’iniziativa di stampo razzista è fortemente offensiva non<br />

solo verso gli oltre 45.000 lavoratori transfrontalieri ma anche nella<br />

sua stereotipata xenofobia verso l’intero popolo italiano;<br />

Considerato che:<br />

– i rapporti di buon vicinato sono stati l’elemento che nel passato<br />

hanno permesso la crescita economica e sociale delle rispettive<br />

comunità;<br />

– la continua integrazione e l’accoglienza hanno da sempre<br />

caratterizzato le comunità civili e la Svizzera per molte persone<br />

oppresse nei propri Paesi ha rappresentato nel passato una possibile<br />

meta;<br />

– il flusso dei lavoratori transfrontalieri e gli scambi di confine<br />

rappresentano una reciproca ricchezza non solo economica<br />

ma anche culturale e sociale;<br />

– i sentimenti di chiusura e paura verso il diverso si fanno più<br />

acuti nei momenti di incertezza economica, ma vanno combattuti<br />

con le armi della democrazia e della tolleranza, le uniche<br />

che permettono alle comunità di riprendere a crescere e<br />

svilupparsi;<br />

Ribadito il valore della tolleranza e condannate con fermezza<br />

tutte le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e razzismo, da<br />

qualunque parte esse vengano;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Impegna la Giunta regionale<br />

– ad attuare tutte le iniziative affinché siano tutelate e rafforzate<br />

le relazioni di buon vicinato tra le comunità confinanti e<br />

siano tutelati i diritti di tutti i cittadini;<br />

– ad attivarsi presso il nostro Governo perché sia manifestata<br />

alle autorità elvetiche il profondo disagio delle nostre comunità<br />

e siano tempestivamente attivate tutte le iniziative tese a riaffermare<br />

il reciproco rispetto culturale e morale tra le rispettive comunità;<br />

– a promuovere con le competenti autorità cantonali tutte<br />

quelle iniziative volte a favorire una effettiva integrazione tra le<br />

diverse realtà confinanti.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>018] [4.6.1]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/99<br />

Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione<br />

scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di<br />

provenienza locale<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 44 presentata in data 9 novembre <strong>2010</strong>;<br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 44 concernente la modifica delle<br />

linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo<br />

di prodotti alimentari di provenienza locale, nel testo che così<br />

recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Premesso che:<br />

– con d.d.u.o. n. 14833, dell’1 agosto 2002, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

ha approvato le proprie linee guida per la refezione scolastica,<br />

con le quali vengono date importanti indicazioni per la gestione<br />

del servizio e per una sana e corretta alimentazione presso<br />

le mense delle scuole lombarde;<br />

– l’obiettivo primario della ristorazione scolastica è quello di<br />

garantire un pasto sicuro sul piano igienico-nutrizionale e allo<br />

stesso tempo gradevole ed accettato dagli utenti, senza ignorare<br />

la forte valenza educativa di questo processo;<br />

– si ribadisce la validità dei principi contenuti nelle linee guida<br />

vigenti, richiamandone alcuni contenuti di particolare interesse,<br />

quali i riferimenti alle abitudini alimentari locali, la promozione<br />

dell’utilizzo di prodotti dall’origine controllata, prodotti biologici,<br />

prodotti tipici;<br />

– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, tramite le proprie Direzioni Generali Sanità<br />

e Agricoltura, è da anni impegnata nella promozione del<br />

consumo di prodotti alimentari tipici e dall’origine controllata,<br />

riconoscendone la validità sia dal punto di vista del l’alimentazione,<br />

sia sotto l’aspetto della conservazione delle identità culturali<br />

legate alla produzione di alimenti caratteristici;<br />

Considerato che:<br />

– l’evoluzione normativa, soprattutto quella specifica sui prodotti<br />

alimentari, i nuovi orientamenti concernenti le modalità di<br />

gestione, le nuove problematiche alimentari emerse negli ultimi<br />

anni, nonché le esperienze recentemente acquisite, rendono<br />

necessario un aggiornamento periodico delle linee guida approvate<br />

nel 2002, adeguandole con le modifiche necessarie e<br />

sottolineando alcuni aspetti di particolare interesse;<br />

– la necessità di integrare le attuali linee guida regionali è già<br />

stata evidenziata, in occasione dell’elaborazione di provvedimenti<br />

regionali di programmazione e persino il Piano Regionale<br />

di Sviluppo di questa legislatura prevede da parte della <strong>Regione</strong><br />

l’opportunità di incentivare la commercializzazione ed il consumo<br />

di prodotti a “chilometro zero”;<br />

– molto recentemente si è sviluppato il principio dei prodotti<br />

a “chilometro zero”, ossia prodotti alimentari biologici e dalla<br />

tracciabilità documentabile, la cui origine agricola è nelle vicinanze<br />

del luogo di consumo;<br />

Rilevato che:<br />

– l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilometro<br />

zero” garantisce maggiormente in termini di freschezza<br />

dei prodotti, raccolte orto-frutticole più recenti e al giusto grado<br />

di maturazione, minor utilizzo di conservanti;<br />

– 3750 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

– l’utilizzo di prodotti a “chilometro zero” nell’ambito della ristorazione<br />

scolastica può diventare un momento educativo per<br />

promuovere corrette abitudini alimentari favorendo anche la<br />

salvaguardia delle culture eno-gastronomiche lombarde;<br />

– l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilometro<br />

zero” può avere ricadute positive in termini di sostenibilità,<br />

anche attraverso la riduzione dell’impatto ambientale legato al<br />

trasporto ed alla conservazione dei prodotti;<br />

– incentivando il consumo di prodotti a “chilometro zero”, indirettamente<br />

si va a sostenere i produttori locali lombardi e le<br />

piccole e medie imprese di trasformazione alimentare attive nel<br />

territorio lombardo;<br />

Invita la Giunta regionale<br />

– ad inserire tra i propri suggerimenti relativi alle linee guida<br />

per la refezione scolastica il principio dell’approvvigionamento<br />

ravvicinato di prodotti alimentari (c.d. chilometro zero), indicando,<br />

in aggiunta, precisi criteri di priorità per questi prodotti da<br />

seguire nei capitolati d’appalto della refezione scolastica per<br />

l’aggiudicazione della fornitura;<br />

– a sollecitare anche gli altri enti locali lombardi a promuovere<br />

l’orientamento del consumo dei prodotti di provenienza locale<br />

in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i<br />

supermercati e negozi di vicinato, nonché commercio ambulante.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

[BUR<strong>2010</strong>019] [4.7.3]<br />

D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/100<br />

Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare<br />

episodi di violenza e abusi sulle donne<br />

Presidenza del Presidente Boni<br />

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />

Vista la mozione n. 56 presentata in data 23 novembre <strong>2010</strong>;<br />

A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />

votazione palese, per alzata di mano<br />

Delibera<br />

– di approvare la mozione n. 56 concernente l’adozione di<br />

politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle<br />

donne, nel testo che così recita:<br />

«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

Preso atto che il fenomeno della violenza, sia essa perpetrata<br />

nei confronti delle donne che dei bambini, ha acquisito negli<br />

ultimi anni spazi sempre più importanti all’interno dell’informazione<br />

tanto da incrementare la sensibilità sociale verso questo<br />

tema;<br />

Visto che la violenza di genere rappresenta una violazione<br />

dei diritti umani fondamentali, una minaccia per la salute, un<br />

ostacolo al godimento della propria libertà individuale; è una<br />

vicenda sociale e culturale radicata profondamente nelle relazioni<br />

tra donne e uomini, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e di<br />

studio, nelle città;<br />

Constatato che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,<br />

almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali<br />

da parte di un uomo nel corso della sua vita;<br />

Considerato che anche in <strong>Lombardia</strong> il fenomeno assume un<br />

peso rilevante, in particolare nelle aree urbane, non solo per<br />

quanto riguarda i fatti più eclatanti riportati dalla cronaca, ma<br />

anche e soprattutto, come testimonia l’esperienza quotidiana<br />

dei centri antiviolenza, da una recrudescenza di quelle “violenze<br />

invisibili” che si consumano fra le mura domestiche;<br />

Si impegna e impegna il Presidente della <strong>Regione</strong><br />

e la Giunta regionale<br />

– ad intraprendere politiche volte a contrastare gli episodi di<br />

maltrattamento, di violenza e abuso sessuale e a favorire iniziative<br />

di contrasto al fenomeno dello stalking;<br />

– ad intervenire in sede normativa, così come previsto anche<br />

dal Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) adottato, per elaborare<br />

uno specifico piano antiviolenza volto a favorire la costituzione<br />

di una rete – di prevenzione, formazione, accoglienza,<br />

assistenza, ascolto, ricerca – fra soggetti istituzionali, realtà associative<br />

e del volontariato, case delle donne maltrattate, servizi<br />

di pronto intervento, luoghi di accoglienza e centri antiviolenza<br />

che si occupano del sostegno, soccorso, assistenza, consulenza<br />

legale e psicologica alle donne vittime di violenza;


Bollettino Ufficiale – 37<strong>51</strong> –<br />

– ad aderire ed a promuovere campagne di sensibilizzazione<br />

e d’informazione sul tema, anche allo scopo di produrre un<br />

cambiamento nella coltura che produce violenza.».<br />

Il presidente: Davide Boni<br />

Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />

Il consigliere segretario provvisorio:<br />

Renzo Bossi<br />

Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />

Mario Quaglini<br />

B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />

[BUR<strong>2010</strong>0110] [1.3.3]<br />

D.p.g.r. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12996<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />

Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />

di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />

tenutosi nel Comune di Gravedona<br />

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />

Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />

Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />

Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />

regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />

l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />

luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />

Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />

quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum consultivo<br />

per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />

Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del<br />

nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />

«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />

siano unificati?<br />

Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />

a. Castel del Lario;<br />

b. Alto Lario;<br />

c. Gravedona ed Uniti;<br />

d. San Gregorio;<br />

e. San Jorio?»;<br />

Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />

con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />

referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />

Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />

Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />

Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />

il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />

Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />

Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />

Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />

1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />

2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />

3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />

4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />

5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />

6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />

nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />

assistito con funzioni di Segretario;<br />

Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />

– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />

regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />

di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />

per la denominazione del nuovo comune, tenutosi nel Comune<br />

di Gravedona:<br />

Esito del quesito relativo alla fusione<br />

con i Comuni di Consiglio di Rumo e Germasino<br />

Comune di GRAVEDONA<br />

Numero complessivo degli elettori: 2482<br />

Numero complessivo dei votanti: 1450<br />

Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 627<br />

Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 811<br />

Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />

Denominazione: Voti<br />

– Castel del Lario 222<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Denominazione: Voti<br />

– Alto Lario 54<br />

– Gravedona ed Uniti 688<br />

– San Gregorio 7<br />

– San Jorio 14<br />

– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato CON-<br />

TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />

Gravedona, in provincia di Como.<br />

ORDINA<br />

ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983,<br />

n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Roberto Formigoni<br />

[BUR<strong>2010</strong>0111] [1.3.3]<br />

D.p.g.r. 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13063<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />

Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />

di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />

tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo<br />

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />

Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />

Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />

Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />

regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />

l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />

luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />

Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />

quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum regionale<br />

consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo,<br />

Germasino, Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione<br />

del nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />

«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />

siano unificati?<br />

Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />

a. Castel del Lario;<br />

b. Alto Lario;<br />

c. Gravedona ed Uniti;<br />

d. San Gregorio;<br />

e. San Jorio?»;<br />

Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />

con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />

referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />

Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />

Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />

Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />

il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />

Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />

Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />

Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />

1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />

2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />

3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />

4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />

5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />

6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />

nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />

assistito con funzioni di Segretario;<br />

Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />

– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />

regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />

di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />

per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune<br />

di Consiglio di Rumo:<br />

Esito del quesito relativo alla fusione<br />

con i Comuni di Germasino e Gravedona<br />

Comune di CONSIGLIO DI RUMO<br />

Numero complessivo degli elettori: 1031<br />

Numero complessivo dei votanti: 664<br />

Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 299


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Comune di CONSIGLIO DI RUMO<br />

Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 354<br />

Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />

Denominazione: Voti<br />

– Castel del Lario 216<br />

– Alto Lario 54<br />

– Gravedona ed Uniti 48<br />

– San Gregorio 125<br />

– San Jorio 19<br />

– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato CON-<br />

TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />

Gravedona, in provincia di Como.<br />

ORDINA<br />

ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30 della legge regionale<br />

28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum<br />

in argomento sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Roberto Formigoni<br />

[BUR<strong>2010</strong>0112] [1.3.3]<br />

D.p.g.r. 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13070<br />

Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />

Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />

di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />

tenutosi nel Comune di Germasino<br />

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />

Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />

Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />

Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />

regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />

l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />

luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />

Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />

quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum consultivo<br />

per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />

Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del<br />

nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />

«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />

siano unificati?<br />

Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />

a. Castel del Lario;<br />

b. Alto Lario;<br />

c. Gravedona ed Uniti;<br />

d. San Gregorio;<br />

e. San Jorio?»;<br />

Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />

con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />

referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />

Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />

Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />

Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />

il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />

Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />

Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />

Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />

1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />

2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />

3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />

4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />

5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />

6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />

nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />

assistito con funzioni di Segretario;<br />

Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />

– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />

regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />

di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />

per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune<br />

di Germasino:<br />

Esito del quesito relativo alla fusione<br />

con i Comuni di Consiglio di Rumo e Gravedona<br />

Comune di GERMASINO<br />

Numero complessivo degli elettori: 219<br />

– 3752 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Comune di GERMASINO<br />

Numero complessivo dei votanti: 182<br />

Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 100<br />

Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 82<br />

Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />

Denominazione: Voti<br />

– Castel del Lario 94<br />

– Alto Lario 10<br />

– Gravedona ed Uniti 5<br />

– San Gregorio 1<br />

– San Jorio 25<br />

– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato FAVO-<br />

REVOLE alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />

Gravedona, in provincia di Como.<br />

ORDINA<br />

ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983,<br />

n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Roberto Formigoni<br />

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI<br />

[BUR<strong>2010</strong>0113] [4.1.0]<br />

D.g.r. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/876<br />

Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno <strong>2010</strong> (l.r.<br />

n. 25/2007)<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Visti:<br />

– la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della<br />

popolazione dei territori montani»e in particolare l’art. 4 che istituisce<br />

il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato<br />

«Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo e<br />

le modalità di accesso dei soggetti beneficiari;<br />

– la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità Montane della <strong>Lombardia</strong>,<br />

disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno<br />

all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.;<br />

– i decreti del Presidente della Giunta regionale nn. da 6479<br />

a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 26 dell’1 luglio<br />

2009, di costituzione delle Comunità Montane ai sensi della l.r.<br />

19/2008;<br />

– il PRS della IX legislatura, approvato con d.c.r. n. IX/56/<strong>2010</strong>;<br />

Dato atto che:<br />

– il «Fondo» di cui all’art. 4, comma 3, l.r. 25/2007, deve essere<br />

ripartito tra le zone omogenee ed i Comuni montani capoluogo<br />

di provincia, esclusi dalle zone omogenee, ai sensi dell’art. 27,<br />

comma 5, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;<br />

– ai sensi dell’art. 4, comma 4 della l.r. 25/2007 le risorse costituenti<br />

il Fondo vengono assegnate per la realizzazione di progetti<br />

coerenti con quanto indicato all’art. 2 «Azioni per lo sviluppo<br />

della montagna» della medesima e con le linee di indirizzo<br />

contenute nel PRS;<br />

– la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha ritenuto di stanziare sul Fondo regionale<br />

della montagna per gli interventi speciali la somma<br />

complessiva di 19 milioni di euro (art. 12, comma 1 della l.r.<br />

25/2007) che troverà copertura sull’apposito cap. n. 6.5.6.3.114<br />

4454 del bilancio 2011-2012;<br />

Considerato che l’art. 23, comma 6-bis, della l.r. 19/2008 prevede<br />

che per le Comunità Montane derivanti da fusione di previgenti<br />

zone omogenee si mantenga l’assegnazione della quota<br />

fissa del Fondo regionale per la montagna sulla base delle<br />

zone omogenee individuate ai sensi della l.r. 6/2002 (Disciplina<br />

delle Comunità Montane);<br />

Ritenuto, per quanto sopra, di applicare, per il riparto <strong>2010</strong>, il<br />

parametro della quota fissa del Fondo, di cui all’articolo 4, comma<br />

3, lett. a) della l.r. 25/2007, alle zone omogenee come individuate<br />

ai sensi della l.r. 6/2002;<br />

Dato atto che le strutture regionali competenti hanno provveduto:<br />

– alla contabilizzazione delle risorse destinate all’attuazione<br />

di progetti e interventi, relativi ai piani di riparto delle annualità


Bollettino Ufficiale – 3753 –<br />

2000-2009 e rinunciati dalle Comunità Montane stesse e dai Comuni<br />

montani capoluogo di provincia;<br />

– alla contabilizzazione delle economie accertate relative a<br />

progetti conclusi;<br />

– all’individuazione delle risorse complessive a disposizione di<br />

ogni zona omogenea e dei Comuni montani capoluogo di provincia;<br />

Rilevato che per quanto sopra il Fondo <strong>2010</strong> viene ripartito<br />

come riportato in Allegato A–Tabella 1, parte integrante e sostanziale<br />

del presente provvedimento;<br />

Dato atto che il bando per la presentazione dei progetti e la<br />

relativa modulistica saranno adottati con decreto del dirigente<br />

competente in conformità all’art. 5 «Attuazione degli interventi<br />

per la montagna» della l.r. 25/2007;<br />

Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge:<br />

Delibera<br />

per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente<br />

richiamati:<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO<br />

Tabella 1: Riparto «Fondo regionale della montagna per gli interventi speciali» riparto <strong>2010</strong> e somme relative alle economie e alle<br />

rinunce riferite ai riparti del Fondo per la montagna 2000-2009<br />

Somme relative alle economie<br />

Stanziamento <strong>2010</strong><br />

realizzate e alle rinunce riferite Totale a<br />

ZONA OMOGENEA Riparto fondo<br />

ai riparti del Fondo disposizione<br />

per la montagna<br />

per la montagna 2000-2009<br />

1 DELL’OLTREPÒ PAVESE 10.816,19 833.595,00 844.411,19<br />

2 ALTO GARDA BRESCIANO 138.057,25 647.435,00 785.492,25<br />

3 DI VALLE SABBIA 125.000,00 793.758,00 918.758,00<br />

4 DELLA VALLE TROMPIA 53.291,76 777.581,00 830.872,76<br />

5 DI VALLE CAMONICA 100.479,46 1.337.117,00 1.437.596,46<br />

6 DEL SEBINO BRESCIANO 23.330,69 453.998,00 477.328,69<br />

7 DEI LAGHI BERGAMASCHI 95.328,78 1.150.244,00 1.245.572,78<br />

8 VALLE SERIANA 14.354,00 1.318.158,00 1.332.<strong>51</strong>2,00<br />

9 DI SCALVE 38.572,21 667.703,00 706.275,21<br />

10 VALLE BREMBANA 7.059,55 855.262,00 862.321,55<br />

11 VALLE IMAGNA 27.994,38 374.359,00 402.353,38<br />

12 LARIO ORIENTALE – VALLE SAN MARTINO 338.057,78 846.432,00 1.184.489,78<br />

13 VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA 14.492,28 631.759,00 646.2<strong>51</strong>,28<br />

14 TRIANGOLO LARIANO 70.372,41 601.674,00 672.046,41<br />

15 LARIO INTELVESE 60.500,00 461.847,00 522.347,00<br />

16 VALLI DEL LARIO E DEL CERESIO 317.827,82 1.018.261,00 1.336.088,82<br />

17 ALTA VALTELLINA 112.776,00 1.204.815,00 1.317.591,00<br />

18 VALTELLINA DI TIRANO 233.867,92 714.434,00 948.301,92<br />

19 VALTELLINA DI SONDRIO 95.874,23 986.587,00 1.082.461,23<br />

20 VALTELLINA DI MORBEGNO 0,00 732.246,00 732.246,00<br />

21 DELLA VALCHIAVENNA 75.399,80 865.971,00 941.370,80<br />

22 DEL PIAMBELLO 27.691,15 719.774,00 747.465,15<br />

23 VALLI DEL VERBANO 801.604,36 878.371,00 1.679.975,36<br />

37 COMO 40.118,36 3.854,00 43.972,36<br />

39 LECCO 139.945,98 37.825,00 177.770,98<br />

43 SONDRIO 14.533,76 76.680,00 91.213,76<br />

45 VARESE 10.260,00 10.260,00 20.520,00<br />

[BUR<strong>2010</strong>0114] [3.2.0]<br />

D.g.r. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/939<br />

Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di<br />

educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della<br />

popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi<br />

dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009<br />

LA GIUNTA REGIONALE<br />

Vista la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico<br />

delle leggi regionali in materia di sanità» ed in particolare l’art.<br />

117, comma 1 con il quale viene stabilito che: «Al fine di garantire<br />

la salute pubblica e la tutela degli animali d’affezione, la<br />

Giunta regionale, con la collaborazione tecnica della consulta<br />

regionale di cui al comma 6, acquisito il parere della Commissione<br />

Consiliare competente, approva il Piano Regionale Triennale<br />

degli interventi in materia di:<br />

– di ripartire tra le zone omogenee, come individuate ai sensi<br />

della l.r. 6/2002, e i Comuni montani capoluogo di provincia la<br />

somma di 19 milioni di euro concernente il «Fondo regionale per<br />

la montagna» di cui agli artt. 4e12dellal.r. 25/2007 relativa<br />

all’annualità <strong>2010</strong> che troverà copertura sull’apposito capitolo<br />

n. 6.5.6.3.114 4454 del bilancio 2011-2012, così come riportato in<br />

Allegato A – Tabella 1, unitamente alla contabilizzazione delle<br />

somme relative alle economie realizzate ed alle rinunce riferite<br />

ai riparti del Fondo del periodo 2000-2009, parte integrante e<br />

sostanziale del presente provvedimento;<br />

– di dare atto che il dirigente competente adotterà, con successivo<br />

provvedimento, il bando per la presentazione dei progetti<br />

e la relativa modulistica in conformità all’art. 5 «Attuazione<br />

degli interventi per la montagna» della l.r. 25/2007;<br />

– di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il segretario: Pilloni<br />

——— ———<br />

2.987.606,11 19.000.000,00 21.987.606,11<br />

1. educazione sanitaria e zoofila;<br />

2. controllo demografico della popolazione animale;<br />

3. prevenzione del randagismo»;<br />

Richiamata la d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre 2007 recante<br />

«Nomina della Consulta Regionale per la difesa degli animali<br />

d’affezione e per la prevenzione del randagismo», con la quale<br />

è stata nominata la consulta regionale ai sensi dell’art. 16, comma<br />

6 legge regionale 16/2006 (ora art. 117 comma 6 della legge<br />

30 dicembre 2009, n. 33), così come da ultimo modificata<br />

con d.g.r. n. 8/7443 del 13 giugno 2008;<br />

Preso atto del documento, allegato 1 parte integrante del<br />

presente provvedimento, recante «Piano Regionale Triennale<br />

degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />

della popolazione animale e di prevenzione del randagismo»<br />

predisposto con la collaborazione tecnica della Con-


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

sulta Regionale per la tutela degli animali d’affezione e per la<br />

prevenzione del randagismo di cui alla d.g.r. sopra richiamata;<br />

Dato atto altresì che per l’assunzione del presente provvedimento<br />

il citato art. 117, comma 1, legge regionale 33/2009 prevede<br />

che sia acquisito il parere della Commissione Consiliare<br />

competente;<br />

Dato atto che, in data 20 ottobre <strong>2010</strong>, la III Commissione<br />

Consiliare ha espresso parere favorevole, raccomandando un<br />

incremento del finanziamento destinato alla promozione degli<br />

Uffici Diritti Animali (UDA) e riducendo, corrispondentemente, il<br />

finanziamento destinato al risanamento o alla realizzazione di<br />

canili mediante convenzione con associazioni;<br />

Ritenuto di mantenere invariata l’originaria destinazione dei<br />

finanziamenti, allo scopo di sostenere, in una prima fase, la realizzazione<br />

di una rete di canili in grado di soddisfare le richieste<br />

del territorio regionale, rimandando a interventi successivi il potenziamento<br />

della rete degli UDA, anche avvalendosi di eventuali<br />

risorse non utilizzate per i progetti di interventi sui canili;<br />

Vagliate e assunte come proprie le predette determinazioni;<br />

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;<br />

Delibera<br />

1. Di approvare il documento recante «Piano Regionale Triennale<br />

degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo<br />

demografico della popolazione animale e di prevenzione del<br />

randagismo» – allegato 1, parte integrante del presente atto<br />

deliberativo.<br />

2. Di demandare alla Direzione Generale Sanità l’assunzione<br />

di tutti i provvedimenti necessari all’attuazione delle procedure<br />

di cui al presente provvedimento.<br />

3. Di dare atto che le spese derivanti dall’attuazione degli<br />

interventi previsti dal piano triennale in oggetto, nella misura di<br />

C 6.149.800,00, sono assicurate dalle disponibilità ex legge<br />

281/91, già stanziate nel bilancio regionale <strong>2010</strong> al capitolo di<br />

spesa 5.1.3.2.62.3739.<br />

4. Di dare atto altresì che, allo scopo di ampliare gli interventi<br />

del presente piano, in sede di approvazione dei bilanci per gli<br />

esercizi 2011/2012 le disponibilità finanziarie potranno essere incrementate<br />

con appositi stanziamenti autonomi.<br />

5. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito web della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

www.sanita.regione.lombardia.it.<br />

Il segretario: Pilloni<br />

——— ———<br />

ALLEGATO 1<br />

PIANO REGIONALE TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE<br />

SANITARIA E ZOOFILA, DI CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA<br />

POPOLAZIONE ANIMALE E DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO<br />

Con la l.r. n. 33/2009, Titolo VIII, capo II «Norme relative alla<br />

tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo»<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> disciplina e promuove la prevenzione del<br />

randagismo e la protezione e la tutela degli animali d’affezione;<br />

a tal fine affida alla Giunta, con la collaborazione tecnica della<br />

Consulta regionale, il compito di approvare il «Piano regionale<br />

triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di<br />

controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione<br />

del randagismo» che, sulla base dei dati risultanti dall’anagrafe<br />

canina e dal censimento delle colonie feline presenti sul<br />

territorio, nonché dalle strutture di ricovero pubbliche e private,<br />

prevede:<br />

a) i criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani<br />

e della formazione di colonie urbane di gatti liberi;<br />

b) le risorse per l’attuazione dei tre ambiti d’intervento determinati<br />

dalla legge regionale (educazione sanitaria e zoofila,<br />

controllo demografico della popolazione animale e<br />

prevenzione del randagismo);<br />

c) i tempi di attuazione delle fasi del piano secondo criteri di<br />

priorità e le relative scadenze;<br />

d) l’individuazione dei criteri per la valutazione dell’efficacia<br />

e dell’efficienza degli interventi e per la verifica del raggiungimento<br />

degli obiettivi;<br />

e) le modalità di partecipazione delle associazioni di volontariato,<br />

scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica<br />

del raggiungimento degli obiettivi;<br />

f) le modalità che consentano una uniforme raccolta e diffusione<br />

dei dati;<br />

g) le modalità di utilizzazione della quota assegnata dallo<br />

Stato ai sensi dell’articolo 3 della legge 281/1991 e delle<br />

norme vigenti;<br />

– 3754 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

h) la promozione delle iniziative di informazione di cui all’articolo<br />

3, comma 4, lettera a), della legge 281/1991;<br />

i) i criteri per l’organizzazione dei corsi d’aggiornamento o<br />

di formazione professionale di cui all’articolo 3, comma 4,<br />

lettera b), della legge 281/1991.<br />

Il «piano», in conformità alla l.r. n. 33/2009 definisce, nella sostanza,<br />

le azioni per contrastare il fenomeno del randagismo<br />

e dell’abbandono degli animali d’affezione, attraverso l’utilizzo<br />

della specifiche risorse assegnate annualmente dallo Stato ai<br />

sensi della l. n. 281/1991.<br />

Il presente documento è stato approntato con la collaborazione<br />

tecnica della Consulta regionale per la tutela degli animali<br />

d’affezione e per la prevenzione del randagismo, costituita,<br />

ai sensi della l.r. n. 33/2009, con d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre<br />

2007.<br />

INDICE<br />

I. PREMESSA<br />

– La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e<br />

sociali<br />

– Come intervenire<br />

– Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge<br />

n. 33/2009<br />

– Le competenze (<strong>Regione</strong>, ASL, Comuni, Province)<br />

– Le risorse per l’attuazione degli interventi<br />

– Tempi per l’attuazione degli interventi<br />

II. GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE N. 33/2009<br />

III. INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE<br />

1. Educazione sanitaria e zoofila<br />

2. Controllo demografico della popolazione animale<br />

3. Prevenzione del randagismo (Identificazione degli Animali<br />

– Anagrafe Canina Regionale, U/ffici Diritti Animali,<br />

Canili comunali – Realizzazione/ristrutturazione)<br />

Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti<br />

Tab.2–Totalefinanziamenti per Area di intervento<br />

Allegato A<br />

Allegato B<br />

I – PREMESSA<br />

La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e sociali<br />

Negli ultimi decenni gli animali definiti da «affezione» hanno<br />

assunto un posto sempre più di rilievo nella nostra società ed è<br />

cresciuto il numero di persone che vive con animali domestici.<br />

Il mutare delle condizioni di convivenza fra uomo e animale,<br />

soprattutto nei contesti urbani, ha contribuito a far crescere anche<br />

la sensibilità nei confronti di questi ultimi e a far maturare<br />

l’esigenza per il legislatore di introdurre, nell’ordinamento giuridico<br />

statale e regionale, il riconoscimento della dignità degli animali,<br />

la necessità di proteggerli e tutelare il loro benessere. Tuttavia<br />

nella società moderna si verifica anche che cani e gatti<br />

siano considerati un bene di consumo e come tale vengano<br />

acquistati, senza considerarne le necessità specifiche. Pertanto,<br />

ad una crescente attenzione verso gli animali fa da contraltare<br />

una pratica ancora diffusa di abbandoni. Il randagismo, qualora<br />

non contrastato, può rappresentare un problema rilevante<br />

sul piano sanitario e sociale a causa degli effetti negativi che<br />

da esso derivano: il peggioramento del livello di igiene urbana,<br />

l’aumento del rischio di diffusione delle zoonosi e di episodi di<br />

aggressione alle persone, i danni al patrimonio zootecnico e<br />

quelli più difficilmente quantificabili, ma altrettanto rilevanti, all’ecosistema.<br />

Occorre inoltre considerare l’impatto negativo<br />

che questo fenomeno può determinare sull’immagine del territorio,<br />

sia per il degrado ambientale, sia in quanto indicatore di<br />

una scarsa sensibilità nei confronti degli animali che spesso è<br />

correlata ad un senso civico insufficiente.<br />

Se i cani vaganti rappresentano un pericolo sulle strade e un<br />

potenziale veicolo di diffusione di malattie, quelli catturati (tra i<br />

quali vi sono purtroppo quelli abbandonati dall’uomo) hanno<br />

bisogno di essere ricoverati in strutture adeguate e curati nel<br />

modo migliore possibile. È necessario pertanto promuovere una<br />

cultura della responsabilità, sostenere l’anagrafe canina, incentivare<br />

le adozioni, ridurre i tempi di permanenza degli animali<br />

nei ricoveri, condannare e contrastare i comportamenti dannosi,<br />

compresi quelli che determinano insalubrità, talvolta, anche<br />

nei canili.<br />

È il caso inoltre di sottolineare che «la lotta al randagismo e


Bollettino Ufficiale – 3755 –<br />

controllo della popolazione canina e il controllo delle popolazioni<br />

sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana<br />

e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente» sono attività<br />

che rientrano nelle aree d’intervento del Livello Essenziale di<br />

Assistenza (LEA) della «Sanità pubblica veterinaria – Sanità animale»,<br />

cioè tra le prestazioni del SSN che devono essere garantite<br />

in modo uniforme sul territorio nazionale.<br />

Come intervenire<br />

La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione<br />

rientra nella più generale cultura della responsabilità di cittadinanza<br />

e si regge su quattro pilastri:<br />

1. Anagrafe canina<br />

2. Controllo della riproduzione<br />

3. Educazione ad un corretto rapporto uomo/animale<br />

4. Sanzioni<br />

Il randagismo dei cani è diffuso in tutta Italia, con variazioni<br />

anche notevoli tra le diverse regioni.<br />

La <strong>Lombardia</strong>, pur collocandosi fra le regioni con il minor numero<br />

di cani vaganti, deve comunque catturare ogni anno circa<br />

11.000 cani sul proprio territorio e gestirli nei canili sanitari e<br />

rifugio, nei quali sono presenti i cani già ricoverati negli anni<br />

precedenti, non reclamati dal proprietario e non adottati.<br />

Considerando che circa 7.500 sono cani smarriti e vengono<br />

resi al proprietario, quelli che restano sono da considerarsi cani<br />

abbandonati da proprietari che non hanno ancora assorbito<br />

una cultura della responsabilità. Questi cittadini possono entrare<br />

facilmente in possesso di un cane, perché vi è una produzione<br />

costante ed esuberante di nuovi soggetti, e altrettanto facilmente,<br />

alle prime difficoltà, tendono ad abbandonarli. Sono i<br />

cani che si ritrovano nelle strade e nei canili e che andranno a<br />

gravare sulle risorse pubbliche.<br />

Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno genera<br />

redditività, in quanto comporta per la pubblica amministrazione<br />

notevoli risparmi nel tempo, considerando non solo le spese<br />

sostenute per l’accalappiamento e per il mantenimento dei<br />

cani presso i rifugi, ma anche i costi sociali generati dal vagantismo,<br />

come ad esempio gli incidenti stradali o le aggressioni.<br />

Fino a che gli interventi di educazione ad un corretto rapporto<br />

uomo/animale non sortiranno l’effetto di accrescere il numero<br />

delle persone responsabili, l’obiettivo a breve termine che si<br />

pone il legislatore è quello di diminuire le nascite e cioè di fare<br />

in modo che nascano annualmente solo cani destinati ai proprietari<br />

responsabili. Questo significa da un lato aumentare il<br />

numero delle persone responsabili, dall’altro tendere alla «crescita<br />

zero» della popolazione canina.<br />

Modificare il modo di gestire le nascite dei cani è un obiettivo<br />

di interesse pubblico, da raggiungere anche agendo sulla responsabilità<br />

dei proprietari, creando la consapevolezza che il<br />

controllo della riproduzione degli animali è un dovere etico, intimamente<br />

connesso con la cultura dell’adozione responsabile.<br />

E non è solo il bravo proprietario a dover essere responsabile,<br />

ma anche tutti gli operatori del settore, con in prima linea il<br />

veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare<br />

nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla opportunità<br />

del controllo delle nascite.<br />

Anche il legislatore potrebbe farsi carico di approntare nuovi<br />

strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad esempio<br />

la reintroduzione della tassa di possesso, e l’esonero dal<br />

suo pagamento nel caso che l’animale sia sterilizzato.<br />

Nell’ambito della tutela degli animali da affezione, il legislatore<br />

riserva un’attenzione a parte sui gatti che vivono liberamente<br />

nelle colonie. Tali animali sono tutelati dalla legge, ma spesso,<br />

se non vengono adeguatamente gestiti, creano inconvenienti<br />

di tipo igienico-sanitario, causando rimostranze nei cittadini,<br />

che, nei casi più estremi, si possono anche tradurre in atti di<br />

crudeltà.<br />

Una colonia di gatti si può ritrovare in ogni luogo urbanizzato<br />

ove sia presente una «nicchia ecologica» adatta, cioè un territorio<br />

in cui vengono offerte risorse ambientali necessarie per la<br />

sopravvivenza e vi sia disponibilità di alimenti. In mancanza di<br />

«nemici naturali» e con sovrabbondanza di cibo, la popolazione<br />

tende a crescere numericamente, fintanto che il sovraffollamento<br />

non rende gli animali più vulnerabili all’aggressione da<br />

parte di agenti patogeni che, aumentando il tasso di mortalità,<br />

ne riequilibrano la consistenza, al prezzo di inutili sofferenze e<br />

rischi igienico-sanitari.<br />

Anche in questo caso il legislatore ha previsto che, accanto<br />

ad un percorso di educazione ad un corretto rapporto<br />

uomo/animale, vi sia un intervento sul controllo delle nascite,<br />

al fine di impedire il sovraffollamento, garantire un adeguato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

benessere agli animali ed una serena convivenza con la cittadinanza.<br />

Accanto alla realizzazione di un insieme di interventi integrati,<br />

che richiedono l’impiego di risorse, non va sottovalutata l’utilità<br />

dell’applicazione di sanzioni, per aumentare l’efficacia degli interventi<br />

stessi. Di tale attività sono disponibili per ora i dati relativi<br />

alle sanzioni comminate dalle ASL per le infrazioni alla l.r.<br />

n. 33/2009, che rispetto al 2007, sono passate, nel 2008 da 803<br />

a 1322.<br />

Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge<br />

n. 33/2009<br />

La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione<br />

hanno una dimensione territoriale regionale e vanno viste con<br />

un’ottica di piano, per migliorare l’impiego delle risorse a disposizione.<br />

Il piano deve quindi favorire il coinvolgimento degli attori<br />

interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico<br />

e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo:<br />

il pubblico, sulla base del principio della sussidiarietà verticale,<br />

quale titolare delle funzioni attribuite dalla legislazione<br />

esclusiva e regolatore del sistema,<br />

la libera professione veterinaria ed il volontariato, sulla base<br />

del principio della sussidiarietà orizzontale.<br />

Con la legge regionale n. 33/2009, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha definito<br />

le strategie per rispondere ad una duplice necessità:<br />

contrastare il fenomeno del randagismo canino e il proliferare<br />

delle colonie feline; a tal fine il legislatore:<br />

– ha individuato nella conoscenza del fenomeno la prima<br />

strada da percorrere per poterlo governare: la mappatura<br />

del randagismo canino, il censimento delle colonie feline,<br />

l’informatizzazione dell’anagrafe canina ne sono i<br />

principali strumenti;<br />

– ha previsto poi gli interventi di natura sanitaria, quali la<br />

cura, la profilassi e la sterilizzazione di cani e gatti, attraverso<br />

l’azione di ASL e Comuni anche in collaborazione<br />

con i cittadini e le associazioni;<br />

contrastare i comportamenti umani dannosi per gli animali<br />

d’affezione; a tal fine la legge ha previsto:<br />

– interventi di promozione dei comportamenti virtuosi e<br />

della cultura del rispetto verso gli animali: dall’informazione<br />

e sensibilizzazione dei cittadini, alla formazione degli<br />

operatori;<br />

– interventi di natura regolativa, per stabilire le condizioni<br />

di mantenimento adeguate al benessere degli animali,<br />

sia quando si trovano presso i relativi possessori o detentori,<br />

sia quando si trovano in strutture sanitarie e di ricovero;<br />

– sanzioni, al fine di perseguire quei comportamenti che si<br />

configurano come veri e propri maltrattamenti.<br />

Le competenze<br />

• In capo alla <strong>Regione</strong><br />

La <strong>Regione</strong>:<br />

– istituisce l’anagrafe canina regionale informatizzata, ne definisce<br />

le modalità di funzionamento e provvede al suo collegamento<br />

con la CRS-SISS;<br />

– definisce i criteri per il risanamento dei canili comunali e per<br />

la costruzione di nuovi rifugi per animali;<br />

– costituisce la Consulta regionale;<br />

– redige il «Piano regionale triennale degli interventi di educazione<br />

sanitaria e zoofila, di controllo demografico della<br />

popolazione animale e di prevenzione del randagismo» in<br />

collaborazione con la Consulta regionale;<br />

– promuove un protocollo d’intesa con le aziende farmaceutiche,<br />

per la concessione alle strutture di ricovero pubbliche<br />

e private senza fini di lucro, di agevolazioni sull’acquisto di<br />

medicinali destinati alle cure degli animali ospitati;<br />

– provvede altresì agli indennizzi, per le perdite di capi di bestiame<br />

causate da cani randagi o inselvatichiti.<br />

La <strong>Regione</strong> ha inoltre il compito di stabilire con apposito Regolamento:<br />

a) i requisiti strutturali e le modalità di gestione delle strutture<br />

di ricovero sanitario degli animali di affezione e dei rifugi<br />

per animali;<br />

b) i requisiti strutturali e le modalità di gestione delle strutture<br />

private deputate al ricovero, al pensionamento, all’allevamento<br />

o al commercio degli animali d’affezione;<br />

c) le procedure per il rilascio dell’autorizzazione, da parte del<br />

sindaco, alle strutture per il ricovero e la vendita degli animali<br />

d’affezione;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

d) le procedure per l’affidamento e la cessione degli animali<br />

ricoverati presso i canili comunali;<br />

e) l’obbligo a chiunque gestisce strutture pubbliche o private<br />

per il ricovero di animali, oppure esercita l’attività di commercio<br />

o di allevamento, di tenere apposito registro degli<br />

animali introdotti.<br />

• In capo alle ASL<br />

La legge regionale affida alle ASL funzioni e attività sanitarie<br />

necessarie a garantire sul territorio regionale gli interventi previsti<br />

per la realizzazione delle disposizioni della legge stessa, quali:<br />

– la gestione dell’anagrafe canina;<br />

– l’organizzazione, d’intesa con i Comuni, dell’attività di accalappiamento<br />

dei cani vaganti e il loro ricovero presso il<br />

canile sanitario, per il tempo previsto ai fini della profilassi<br />

antirabbica;<br />

– il controllo sanitario dei cani e dei gatti morsicatori, ai fini<br />

della profilassi della rabbia;<br />

– il censimento, d’intesa con i Comuni, delle colonie feline,<br />

nonché la raccolta dei gatti che vivono in libertà, aifini<br />

della loro sterilizzazione;<br />

– la stipula, d’intesa con i Comuni, di accordi di collaborazione<br />

con i privati e le associazioni per la gestione delle colonie<br />

feline;<br />

– il controllo demografico della popolazione canina (cani ricoverati<br />

nei canili sanitari, quando necessario);<br />

– l’attività di vigilanza, di prevenzione e accertamento delle<br />

infrazioni;<br />

– gli interventi di pronto soccorso atti alla stabilizzazione di<br />

cani vaganti o gatti che vivono in libertà, ritrovati feriti o<br />

gravemente malati.<br />

• In capo ai Comuni<br />

Ai Comuni, anche associati, competono:<br />

– la dotazione di strutture di ricovero con funzioni di canile<br />

sanitario e di canile rifugio;<br />

– l’organizzazione, d’intesa con le ASL, dell’attività di accalappiamento<br />

dei cani vaganti;<br />

– il ricovero dei cani vaganti, trascorso il periodo di osservazione<br />

da parte dell’ASL, non reclamati dal proprietario;<br />

– il controllo demografico della popolazione canina (cani ricoverati<br />

nei canili rifugio e, eventualmente, cani di proprietà);<br />

– il ricovero di cani e i gatti sequestrati dall’autorità giudiziaria,<br />

affidati dalla forza pubblica o ceduti dal proprietario;<br />

– la predisposizione di sportelli per l’anagrafe canina;<br />

– il censimento, d’intesa con le ASL, delle colonie feline;<br />

– la stipula, d’intesa con le ASL, di accordi di collaborazione<br />

con privati e associazioni per la gestione delle colonie feline;<br />

– la realizzazione di campagne informative;<br />

– l’attività di vigilanza, di prevenzione e l’accertamento delle<br />

infrazioni;<br />

– il rilascio delle autorizzazioni alle strutture per il ricovero e la<br />

vendita degli animali d’affezione.<br />

È prevista inoltre la facoltà di istituire l’Ufficio Diritti Animali e<br />

un fondo per le sterilizzazioni di cani e gatti, i cui proprietari versino<br />

in stato di indigenza.<br />

• In capo alle Province<br />

La legge regionale demanda alle Province il compito di organizzare<br />

corsi di qualificazione per volontari. È prevista inoltre la<br />

facoltà di:<br />

– promuovere la mappatura del randagismo,<br />

– raccogliere le istanze di cittadini, di enti e associazioni;<br />

– coordinare le associazioni iscritte nel registro provinciale del<br />

volontariato,<br />

– prevenire comportamenti anti-etici o reati, mediante strumenti<br />

di vigilanza e promozione culturale.<br />

Le Province, come i Comuni, possono svolgere tali attività mediante<br />

l’apertura degli Uffici Diritti Animali o sportelli per i cittadini.<br />

Nella logica di progetti di rete integrata, i Comuni associati<br />

negli ambiti territoriali di una ASL e d’intesa con la stessa e con<br />

altri partner interessati, possono, secondo le indicazioni del piano<br />

regionale triennale, definire a loro volta un piano di zona<br />

coerente con questo. In tale previsione, vista anche la dimensione<br />

territoriale delle ASL, è auspicabile anche un ruolo attivo<br />

delle Provincie.<br />

– 3756 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Tale piano di zona, che può essere adottato attraverso un<br />

accordo di programma, è volto a favorire la formazione di sistemi<br />

locali di intervento, a definire criteri di ripartizione della spesa<br />

a carico di ciascun Comune, delle ASL e degli altri soggetti firmatari<br />

dell’accordo, e a prevedere iniziative di formazione e<br />

di aggiornamento degli operatori. All’accordo di programma<br />

possono partecipare anche altri soggetti pubblici, associazioni<br />

e privati, che attraverso l’accreditamento o specifiche forme<br />

di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla<br />

realizzazione dell’insieme degli interventi previsti nel piano.<br />

Modalità di partecipazione delle associazioni di volontariato,<br />

scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica<br />

del raggiungimento degli obiettivi<br />

La legge regionale prevede diverse modalità di partecipazione<br />

di tutti i soggetti in causa nell’attuazione delle disposizioni<br />

previste: le associazioni di volontariato e i privati possono collaborare<br />

con gli enti locali e i servizi veterinari ASL nella gestione<br />

delle colonie feline e nella prestazione del servizio di ricovero di<br />

animali non di proprietà; inoltre le associazioni possono partecipare<br />

all’attuazione di progetti educativi con le scuole o di campagne<br />

informative sugli obiettivi della legge regionale.<br />

Le risorse per l’attuazione degli interventi<br />

Per le spese derivanti dall’attuazione del Titolo VIII, capo II<br />

della l.r. 33/2009, nella misura di 6.149.800,00 euro, e cioè gli<br />

interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />

della popolazione animale e di prevenzione del randagismo,<br />

la <strong>Regione</strong> provvede con i fondi statali stanziati ai sensi<br />

della legge 281/1991; una quota del 25% è destinata per le funzioni<br />

di competenza della <strong>Regione</strong> e delle ASL, mentre il 75% è<br />

riservato per le funzioni di competenza degli enti locali.<br />

Il finanziamento del presente Piano Triennale è suddiviso<br />

come indicato nelle tabelle 1e2.<br />

Tempi per l’attuazione degli interventi<br />

Gli interventi previsti dal presente piano, salvo dove espressamente<br />

indicato, devono essere attivati entro un anno dalla<br />

data di approvazione del Piano e realizzati entro la scadenza<br />

del Piano.<br />

Modalità per una uniforme raccolta e diffusione dei dati<br />

Il sistema informativo dell’Anagrafe Canina Regionale (ACR)<br />

ha sviluppato diverse funzionalità per aggregare i dati relativi<br />

all’attività svolta sul territorio regionale e quindi molti dati di interesse<br />

sono ricavabili dalla stessa Anagrafe; in generale comunque<br />

le procedure per l’assegnazione delle risorse dovranno prevedere<br />

specifiche modalità di rendicontazione sui singoli interventi,<br />

per la loro raccolta a livello regionale.<br />

In allegato a questo documento viene riportato un elenco,<br />

non esaustivo, degli indicatori utili a conoscere in modo più approfondito<br />

il fenomeno dell’abbandono dei cani e della formazione<br />

delle colonie feline (allegato A). Gli indicatori che non<br />

sono ricavabili dall’Anagrafe, saranno raccolti dagli enti locali,<br />

eventualmente tramite gli UDA.<br />

II – GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE 33/2009<br />

Gli obiettivi che <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> intende raggiungere<br />

sono finalizzati a:<br />

– educare a una corretta relazione uomo-animali e promuovere<br />

un’etica del rispetto verso gli animali, come sancito tra<br />

gli elementi qualificativi individuati nello Statuto;<br />

– garantire la salute pubblica ed il benessere animale attraverso<br />

il controllo sanitario degli animali ricoverati;<br />

– promuovere le iscrizioni in Anagrafe Canina Regionale,<br />

– ridurre i tempi di permanenza degli animali nelle strutture di<br />

ricovero, favorendo gli affidi e le adozioni;<br />

– razionalizzare e ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni<br />

pubbliche per il mantenimento dei cani accalappiati;<br />

– ridurre gli abbandoni, i maltrattamenti e più in generale, i<br />

comportamenti sanzionati dalla legge regionale;<br />

– garantire la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di<br />

rifugio adeguate alle esigenze di benessere e cura degli<br />

animali;<br />

– controllare la popolazione dei cani e dei gatti, mediante la<br />

limitazione delle nascite;<br />

– accrescere la professionalità degli operatori coinvolti nella<br />

settore della tutela degli animali d’affezione.<br />

Alla base dell’intervento normativo sta quindi l’ipotesi che, nel<br />

tempo, si possa:<br />

– ridurre il randagismo e la proliferazione incontrollata di popolazioni<br />

feline e canine;


Bollettino Ufficiale – 3757 –<br />

– ridurre i problemi sanitari e di sicurezza pubblica che il randagismo<br />

provoca alla collettività;<br />

– accrescere il benessere degli animali d’affezione nelle diverse<br />

situazioni in cui essi si trovano a convivere con l’uomo;<br />

– diffondere e consolidare la capacità dei cittadini lombardi<br />

di rispettare la dignità degli animali d’affezione.<br />

Il raggiungimento di tali obiettivi viene ottenuto mediante la<br />

realizzazione di un insieme di azioni riconducibili a tre tipologie<br />

di interventi, di seguito descritti.<br />

III – INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE<br />

1. EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA<br />

Analisi della situazione<br />

L’educazione all’incontro tra gli esseri umani e gli esseri animali<br />

ha come obiettivo la diffusione di una cultura sociale improntata<br />

al rispetto dei diritti di ogni vivente.<br />

L’educazione si traduce in ambiti diversi: quello formale, costituito<br />

dai percorsi di istruzione e formazione scolastica, quello<br />

informale, (iniziative di formazione ed informazione) manifestato<br />

nei diversi contesti sociali in cui ci si trova a vivere, quello non<br />

formale, (percorsi di riqualificazione, aggiornamento o preparazione<br />

specifica certificata, non compresi nell’educazione formale),<br />

espresso da percorsi di apprendimento di competenze<br />

non istituzionali, ma comunque tali da consentire il raggiungimento<br />

di saperi e abilità utili ad affrontare le diverse situazioni e<br />

problematiche connesse alle realtà degli animali.<br />

1.1. Educazione formale<br />

L’educazione al rispetto dei diritti degli animali nella Scuola<br />

trova la sua collocazione nell’ambito delle «competenze di cittadinanza»<br />

come emergono dalle disposizioni normative che<br />

stanno accompagnando l’evoluzione della Scuola, espresse<br />

dalle Raccomandazioni del Consiglio europeo del 18 dicembre<br />

‘06, recante indicazioni per l’apprendimento permanente.<br />

A livello nazionale, i riferimenti sono ben indicati dalle linee di<br />

educazione alla «cittadinanza e alla Costituzione», come specificati<br />

dalla l. 169/08, declinati nelle aree e lungo gli assi di conoscenza<br />

e competenza dei diversi cicli di studio, in coerenza con<br />

la legge di riforma della Scuola 53/03.<br />

I riferimenti regionali, relativamente alle competenze in materia<br />

di istruzione, sono espressi dalla legge 19/07, che promuove<br />

la collaborazione tra istituzioni scolastiche e la costituzione di<br />

reti, anche in relazione con gli enti locali. Tali modalità si possono<br />

concretizzare mediante protocolli e convenzioni, come ad<br />

esempio si è realizzato in questi anni, in particolare negli ambiti<br />

dell’educazione alla salute o dell’educazione ambientale, tra<br />

<strong>Regione</strong> e Ufficio Scolastico Regionale per la <strong>Lombardia</strong>.<br />

L’attuazione di interventi mirati di educazione al rispetto della<br />

vita animale in ambito scolastico è peraltro già prevista nella<br />

legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione<br />

del randagismo n. 281/1991.<br />

Avendo a riferimento tali indicazioni normative, si può concludere<br />

che l’educazione alla cittadinanza è anche educazione<br />

al rispetto degli animali.<br />

Una corretta e efficace educazione verso la realtà degli animali<br />

si può realizzare mediante:<br />

il raccordo tra i diversi soggetti pubblici e privati (asl, enti<br />

locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni professionali veterinarie,<br />

associazioni animaliste, etc.);<br />

la focalizzazione di partnership sul territorio, nella prospettiva<br />

della costruzione di un piano educativo condiviso per lo<br />

sviluppo di consapevolezze e competenze culturali necessarie<br />

per lo sviluppo civile di un territorio;<br />

l’inserimento dell’educazione all’ambiente e al rispetto degli<br />

animali nei curricula scolastici, come espressioni fondamentali<br />

dell’educazione alla cittadinanza e legalità, attraverso<br />

le diverse discipline scolastiche;<br />

la realizzazione di progetti ed azioni espressi e cofinanziati<br />

da bandi coerenti con accordi tra <strong>Regione</strong> e Ufficio Scolastico<br />

Regionale per la <strong>Lombardia</strong>, che inseriscano, come<br />

possibili attività scolastiche negli ambiti dell’educazione<br />

alla cittadinanza, l’educazione alla relazione uomo-animali<br />

ed al rispetto dei diritti degli animali.<br />

1.2. Educazione informale<br />

La cultura del rapporto uomo-animali e del rispetto dei diritti<br />

degli animali va oltre i percorsi di formazione scolastica e permea<br />

il sentire della società, che, soprattutto nei contesti di forte<br />

inurbamento, non è generalmente preparata e consapevole<br />

nei confronti di una realtà estranea, non conosciuta e apprezzata.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

L’educazione deve essere rivolta non solo ai cittadini che non<br />

possiedono animali o non li conoscono, ma anche a quelli che<br />

li hanno e non li gestiscono correttamente, contravvenendo<br />

quindi alle regole della civile convivenza: per entrambe le categorie<br />

vanno diffuse e condivise pratiche di «buon vicinato».<br />

Occorre inoltre promuovere «buone pratiche individuali e sociali»<br />

attraverso la conoscenza dei doveri da parte dei proprietari,<br />

al fine di garantire il possesso responsabile degli animali<br />

d’affezione, che comprenda anche la conoscenza delle norme<br />

di riferimento, come, ad esempio, l’obbligo di identificazione<br />

dei cani e della loro iscrizione all’anagrafe.<br />

1.3. Educazione non formale<br />

Percorsi di apprendimento non formali costituiscono il terzo<br />

ambito di promozione educativa e formativa.<br />

Questo tipo di formazione è rivolta in particolare a:<br />

volontari delle associazioni animaliste e protezioniste coinvolti<br />

in attività di carattere operativo (ad es. collaborazione<br />

nei rifugi, per quanto riguarda il benessere degli animali in<br />

attesa di adozione, la promozione dell’affido di cani e gatti<br />

in nuclei familiari adeguati, oppure le gestione delle colonie<br />

feline) nonché culturale e di informazione, nelle scuole<br />

e sul territorio. Una funzione particolare è poi quella delle<br />

guardie zoofile cui è riconosciuta la qualifica di guardia giurata,<br />

ai sensi del T.U.LL.PP.SS., che svolgono opera di prevenzione<br />

e repressione di illeciti in danno agli animali (limitatamente<br />

alle specifiche funzioni in campo zoofilo, attribuite<br />

loro dalla legge 20 luglio 2004 n. 189) e che affiancano<br />

gli organi pubblici preposti nell’opera di vigilanza sul rispetto<br />

della normativa sulla protezione degli animali. Svolgono<br />

controlli sull’identificazione dei cani, sugli abbandoni e sul<br />

randagismo.<br />

A fronte di questo grande impegno si registra l’assenza di<br />

un riferimento formativo adeguato, che è altra cosa da<br />

quello per le varie figure specializzate del settore cinofilo<br />

(istruttori, addestratori, ecc.);<br />

personale che opera nei canili, al quale va assicurata un’adeguata<br />

formazione, al fine di gestire correttamente gli animali<br />

che governa, prevenire l’insorgere di disturbi del comportamento<br />

o supportare il veterinario comportamentalista<br />

in caso di interventi mirati: senza il supporto adeguato da<br />

parte di chi entra quotidianamente in contatto con il soggetto<br />

da recuperare non è possibile prevedere risultati concreti<br />

di benessere animale;<br />

personale (dipendente di Comuni, ASL o anche volontario)<br />

che svolge funzioni legate alla prevenzione del randagismo<br />

e alla tutela degli animali d’affezione presso Uffici Diritti Animali,<br />

ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale;<br />

proprietari di cani, per l’acquisizione delle fondamentali nozioni<br />

relative alla conduzione responsabile dell’animale (rispetto<br />

dei doveri, prevenzione di comportamenti indesiderati);<br />

oppure per il conseguimento del «patentino», in caso<br />

di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giudizio<br />

di «cane impegnativo (ai sensi dell’O.M. 3 marzo<br />

2009).<br />

Tanto più gli utenti entreranno in contatto diretto con operatori<br />

adeguati, tanto più questi ultimi potranno agire in termini<br />

di prevenzione e di diffusione culturale, unici strumenti atti al<br />

controllo dei fenomeni di abbandono e di maltrattamento che<br />

tanto incidono sul benessere animale e gravano sulla comunità.<br />

Inoltre, sempre più spesso si rende necessaria la presenza di<br />

figure specialistiche quali gli educatori cinofili o operatori della<br />

pet-therapy, per i quali sarebbe opportuno individuare dei percorsi<br />

di formazione «ufficiali»; tuttavia, almeno nella prima fase<br />

di pianificazione degli interventi di attuazione della l.r.<br />

n. 16/2006, si rende necessario rimandarli a tempi successivi.<br />

1.1 Educazione formale<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

Gli obiettivi regionali consistono in attivazione di percorsi sistematici<br />

di:<br />

educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e al<br />

corretto rapporto con la natura,<br />

conoscenza di diritti, doveri e responsabilità (individuali e<br />

collettive) nei riguardi degli animali quali componenti essenziali<br />

del contesto sociale,<br />

educazione sui rischi sanitari associati al rapporto con gli<br />

animali e alla loro prevenzione.<br />

Gli istituti del ciclo primario e gli istituti secondari di primo grado<br />

costituiscono, almeno in questo primo momento e senza escludere<br />

gli istituti scolastici superiori, il target di riferimento prioritario.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Azioni<br />

– Pianificazione di percorsi curriculari e integrativi al curriculum<br />

di tipo educativo ed informativo, basati sulla creazione<br />

di situazioni anche ludiche che permettano ai ragazzi di<br />

riflettere sul loro rapporto con gli animali<br />

– Attivazione di strumenti utili quali, ad esempio:<br />

laboratori didattici (presso fattorie didattiche, oasi faunistiche,<br />

parchi regionali, parchi canile, etc.),<br />

convegni, seminari e workshop,<br />

concorsi o mostre,<br />

sito web, news.<br />

I percorsi scolastici di educazione sanitaria e zoofila degli alunni<br />

prevedono il coinvolgimento degli insegnanti, favorendo<br />

la collaborazione con tutti i soggetti disponibili e motivati all’impegno<br />

nel settore (enti locali, ASL, università, istituzioni scolastiche,<br />

veterinari, associazioni di protezione ambientale riconosciute).<br />

Contributi regionali per la realizzazione dei progetti nel campo<br />

scolastico vengono assegnati da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> mediante<br />

bando, da emanare coerentemente con la programmazione<br />

del sistema scolastico.<br />

Finanziamento<br />

Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo<br />

perduto è pari al 60% dell’importo richiesto, fino a un massimo<br />

di C 30.000,00 assegnati per ciascun progetto, nei limiti di un<br />

fondo di C 450.000,00.<br />

Criteri di ammissione al cofinanziamento<br />

I progetti che concorrono al cofinanziamento devono essere<br />

presentati da un istituto scolastico, con il ruolo di capofila e<br />

coordinatore di rete.<br />

Soggetti coinvolti:<br />

– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (D.G. Sanità – D.G. Istruzione);<br />

– Ufficio Scolastico Regionale per la <strong>Lombardia</strong>;<br />

– Istituti scolastici;<br />

– Partner del progetto.<br />

Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />

Considerato che tale iniziativa non può avvalersi di precedenti<br />

analoghe esperienze, il grado di impiego del fondo disponibile,<br />

il numero di progetti realizzati nelle scuole dagli enti competenti<br />

(Comuni, Province, <strong>Regione</strong>) e dalle associazioni di cui<br />

all’art. 120 della l.r. n. 33/2009 e numero di alunni coinvolti, possono<br />

essere considerati indicatori idonei a valutare il raggiungimento<br />

dell’obiettivo.<br />

1.2 Educazione informale (cultura sociale)<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

L’obiettivo regionale generale consiste nella crescita del benessere<br />

sociale collegato alla convivenza con gli animali, attraverso<br />

la promozione di pratiche individuali e sociali finalizzate<br />

all’arricchimento culturale, al consolidamento di comportamenti<br />

positivi, anche attraverso la conoscenza dei doveri che il<br />

possesso di un animale comporta.<br />

L’obiettivo prioritario consiste nel dare un forte impulso di cultura<br />

sociale per la responsabilizzazione del proprietario volta<br />

alla tutela dell’animale. Il messaggio istituzionale è finalizzato a<br />

raggiungere il maggior numero possibile di proprietari di cani.<br />

Azioni<br />

Azioni di comunicazione, attraverso supporti editoriali e internet,<br />

diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo,<br />

con l’intento di raggiungere tutte le fasce di cittadini, per divulgare<br />

la conoscenza dei comportamenti positivi nei confronti<br />

della lotta al randagismo e della tutela degli animali d’affezione,<br />

per promuovere l’iscrizione all’Anagrafe Canina del proprio<br />

animaleeivantaggi della sterilizzazione.<br />

Sito web <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Direzione Generale Sanità<br />

Pubblicazione articoli/schede/rubrica sulla rivista Sanità informa<br />

della D.G. Sanità<br />

Pubblicazione di articoli divulgativi/Creazione di una rubrica<br />

fissa su quotidiani (nazionali, locali, free press) o riviste di<br />

categoria e all’interno di trasmissioni radiofoniche e televisive<br />

Produzione materiale informativo (depliant, brochure) sui<br />

diversi ambiti della legge 33/2009 (anche tramite il coinvolgimento<br />

di associazioni di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009)<br />

fruibile attraverso gli Spazi <strong>Regione</strong>, gli studi veterinari, o a<br />

supporto di progetti locali<br />

– 3758 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Incentivi all’organizzazione di eventi mirati (es. «Il mese del<br />

chip»).<br />

Modalità<br />

Le azioni verranno realizzate con la collaborazione con la<br />

Struttura Progetti di qualità, ricerca e comunicazione della D.G.<br />

Sanità, nei limiti di un fondo di C 150.000,00.<br />

Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />

Numero interventi realizzati, per tipologia.<br />

1.3 Educazione non formale<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

L’obiettivo regionale generale consiste nel promuovere percorsi<br />

di qualificazione e formazione non formali che avranno a<br />

loro volta come obiettivi, a seconda delle funzioni svolte dai<br />

destinatari:<br />

fornire una base culturale e didattica sulle modalità comportamentali<br />

e relazionali del cane, finalizzata al benessere<br />

dell’animale nella struttura di degenza e al suo corretto recupero<br />

e reinserimento in un nucleo familiare adeguato;<br />

creare competenze di base che possano essere di supporto<br />

alle figure professionali presenti nel rifugio/canile (veterinario,<br />

consulente comportamentalista, tecnico riabilitativo);<br />

fornire, a chi è sul campo, le conoscenze atte a una corretta<br />

gestione delle colonie feline, e gli strumenti per interfacciarsi<br />

con la popolazione e con le istituzioni;<br />

qualificare le azioni di vigilanza sul rispetto delle norme a<br />

tutela degli animali;<br />

fornire una idonea base culturale e normativa del personale<br />

che andrà ad operare nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL,<br />

sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale).<br />

Azioni<br />

1. Corsi per operatori<br />

Pianificazione di corsi di formazione modulari e progressivi, in<br />

base ai destinatari e alle rispettive esigenze formative.<br />

I moduli si articolano in:<br />

1) indirizzo formativo di base;<br />

2) indirizzo formativo avanzato;<br />

3) indirizzo formativo perfezionato;<br />

4) indirizzo specialistico.<br />

Gli obiettivi di ogni indirizzo sono definiti in funzione delle attività<br />

a cui, rispettivamente e progressivamente, preparano gli operatori.<br />

I contenuti di seguito indicati sono orientativi e possono<br />

essere modificati sulla base di esigenze specifiche.<br />

Indirizzo formativo di base<br />

Destinatari: volontari delle associazioni, personale che opera<br />

nei canili (compresi allevamenti, pensioni e strutture commerciali)<br />

e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, sportelli Anagrafe<br />

canina)<br />

– fornire una base di conoscenze sulla gestione degli animali<br />

ospitati in canile, finalizzata al governo degli stessi nel rispetto<br />

del benessere dell’animale nella struttura di degenza, relativamente<br />

a: corretto approccio al cane e al gatto (elementi<br />

di etologia delle specie, modalità e segnali di comunicazione<br />

intra e interspecifica, elementi di corretta manualità<br />

d’uso di mezzi di contenzione degli animali e museruola,<br />

anche a fini di gestione istantanea di situazioni problematiche<br />

impreviste), corretto soddisfacimento delle esigenze fisiologiche<br />

delle specie (tempi e modalità di somministrazione<br />

di alimenti e bevanda, tempi e modalità di accesso alle<br />

aree esterne di sgambatura), criteri di igiene generale e di<br />

pulizia dei ricoveri in presenza degli animali; elementi sanitari<br />

di base per l’individuazione di stati dell’animale sospetti<br />

di anormalità;<br />

– formare alla gestione delle colonie feline.<br />

Indirizzo formativo avanzato<br />

Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera<br />

nei canili rifugio e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, ASL,<br />

sportelli Anagrafe canina)<br />

– fornire conoscenze di base sulla normativa nazionale, regionale<br />

e locale a tutela degli animali; formare alla capacità<br />

di relazione con le figure istituzionali (medici veterinari ASL,<br />

autorità comunali ...); formare alla gestione del rapporto<br />

con il pubblico; fornire conoscenze sulle problematiche nella<br />

quotidiana relazione con gli animali che vivono in ambito<br />

urbano; formare alla relazione con l’animale nella fase di


Bollettino Ufficiale – 3759 –<br />

socializzazione; fornire elementi di conoscenza per il monitoraggio<br />

del benessere animale (riconoscimento dei segni<br />

di stress), nozioni di approccio al cane traumatizzato e/o<br />

aggressivo, nozioni di base di primo soccorso, nozioni di assistenza<br />

nelle fasi pre e post intervento chirurgico, nozioni di<br />

somministrazione delle terapie secondo prescrizione veterinaria.<br />

Indirizzo formativo perfezionato<br />

Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera<br />

nei canili pubblici<br />

– fornire competenze relative all’affido degli animali per l’inserimento<br />

in famiglia (valutazione delle caratteristiche dell’animale<br />

in rapporto a quelle del potenziale proprietario);<br />

formare al rapporto con il cittadino; creare una competenza<br />

di base che possa essere di supporto alle figure professionali<br />

presenti nel rifugio/canile (veterinario, consulente comportamentalista,<br />

tecnico riabilitativo); formare alla gestione<br />

organizzativa e amministrativa del canile.<br />

Indirizzo specialistico<br />

Destinatari: volontari delle associazioni per il conseguimento<br />

della qualifica di guardia particolare giurata (ai sensi del<br />

T.U.LL.PP.SS)<br />

– formare sulla legislazione in materia di tutela degli animali<br />

(non solo animali «d’affezione») e sul sistema sanzionatorio.<br />

2. Corsi per proprietari di cani<br />

Pianificazione di corsi mirati a conseguire l’acquisizione delle<br />

fondamentali nozioni relative alla conduzione responsabile dell’animale<br />

per:<br />

favorire una civile convivenza, soprattutto in ambito urbano,<br />

ridurre e prevenire i rischi per l’incolumità pubblica,<br />

conseguire l’attestazione denominata «patentino», in caso<br />

di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giudizio<br />

di «cane impegnativo» (ai sensi dell’O.M. 3 marzo<br />

2009), sulla base dei criteri e delle linee guida Ministeriali.<br />

Enti erogatori<br />

L’IREF organizza i corsi per il personale che andrà ad operare<br />

nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia<br />

Locale, personale che opera nei canili pubblici).<br />

Le Province organizzano i corsi per il volontari delle associazionieicittadini<br />

(direttamente o tramite Università, Associazioni o<br />

Istituti di formazione pubblici o privati, o industria privata) e per<br />

il personale che opera nelle strutture private (allevamenti, pensioni<br />

e strutture commerciali), nell’ambito di percorsi formativi<br />

concordati tra la Provincia e le ASL, i Comuni e le associazioni.<br />

Finanziamento<br />

Il piano segue contemporaneamente due linee di intervento,<br />

prevedendo appositi finanziamenti dedicati o compartecipazione<br />

ai finanziamenti.<br />

Organizzazione diretta e finanziamento da parte della <strong>Regione</strong><br />

(tramite IREF o Istituti di formazione privati o associazioni)<br />

Compartecipazione finanziaria della <strong>Regione</strong> ai corsi di formazione<br />

organizzati dalle Province.<br />

Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento di educazione<br />

non formale è stabilito in C 300.000,00.<br />

Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />

Numero interventi di formazione realizzati (suddivisi per indirizzo)<br />

e numero di persone coinvolte (suddivise per «tipologia»).<br />

2. CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE ANIMALE<br />

Analisi della situazione<br />

Il controllo della riproduzione produce effetti favorevoli sul<br />

randagismo canino e sul benessere delle colonie feline.<br />

L’approccio teoricamente più efficace considera che un intervento<br />

di sterilizzazione sui soli maschi sarebbe risolutivo ed economicamente<br />

vantaggioso, a condizione che interessi una<br />

quota epidemiologicamente significativa di soggetti pari almeno<br />

al 70% – 80% di una popolazione. Il calcolo più preciso della<br />

dinamica di una popolazione richiede la conoscenza di alcuni<br />

parametri, quali ad esempio la densità, la capacità portante<br />

di un territorio, il tasso intrinseco di accrescimento e quindi un<br />

censimento. In mancanza di tali dati e basandosi su stime, si<br />

deve necessariamente cambiare approccio, cercando d’intervenire<br />

sul maggior numero possibile di soggetti, indipendentemente<br />

dal sesso, per ridurre le possibilità d’incontro fecondo ed<br />

il numero delle gravidanze portate a termine.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

In questo contesto, il controllo della riproduzione si ottiene<br />

con l’utilizzo congiunto degli strumenti disponibili (educazione<br />

alla riproduzione responsabile per i proprietari, sterilizzazione chirurgica<br />

o farmacologica per gli animali).<br />

La sterilizzazione dei cani dati in affido dai canili consente inoltre<br />

un cambio culturale nella popolazione, che ad oggi considera<br />

normale sterilizzare il gatto che tiene in casa, ma non il<br />

cane. In altri paesi tale evoluzione è già avvenuta e la pratica<br />

della sterilizzazione volontaria è molto diffusa anche per i cani.<br />

Il controllo della riproduzione avviene con modalità differenti,<br />

a seconda che si tratti di cani dei canili, di gatti di colonia o di<br />

cani e gatti di proprietà e prevede una strategia d’intervento<br />

articolata, che declini i criteri di priorità, individui gli erogatori<br />

delle prestazioni ed i requisiti che devono possedere e governi<br />

la dinamica dei costi.<br />

• Cani dei canili<br />

A fronte di un numero di circa 11.500 cani vaganti catturati e<br />

ricoverati nel 2008 (dati forniti dall’ACR) presso i canili pubblici<br />

in <strong>Lombardia</strong>, circa il 46% di questi sono stati restituiti al legittimo<br />

proprietario, e il 38% (circa 4.500) sono stati affidati ad un nuovo<br />

proprietario.<br />

I cani ricoverati presso i canili sanitari e rifugi lombardi presenti<br />

al 31 ottobre 2009 ammontavano a circa 4.800 soggetti.<br />

La sterilizzazione di questi cani, di proprietà del Comune dove<br />

sono stati rinvenuti, previene la possibilità di gravidanze indesiderate<br />

durante la permanenza nel canile e favorisce la riduzione<br />

delle nascite una volta che i cani sono stati adottati dai<br />

nuovi proprietari.<br />

Tale procedura comporta un notevole impegno finanziario<br />

ed organizzativo da parte delle ASL e dei Comuni.<br />

Il dato disponibile delle sterilizzazioni dei cani è relativo all’attività<br />

delle ASL; tale attività, benché limitata, negli ultimi anni è in<br />

aumento (vedi tabella) e corrisponde, nel 2008, a 730 cani.<br />

M<br />

Cani<br />

F TOTALE<br />

1998 168 536 704<br />

1999 140 539 679<br />

2000 117 456 573<br />

2001 135 404 539<br />

2002 158 496 654<br />

2003 121 287 408<br />

2005 183 305 488<br />

2006 142 313 455<br />

2007 168 530 698<br />

2008 264 466 730<br />

• Gatti di colonia<br />

Il censimento delle colonie di gatti della <strong>Lombardia</strong> non è<br />

disponibile in modo completo e di conseguenza non è noto<br />

il numero presunto dei gatti presenti. Il dato disponibile delle<br />

sterilizzazioni dei gatti di colonia è relativo all’attività delle ASL e<br />

mostra un costante aumento negli ultimi anni (vedi tabella, relativa<br />

al periodo 1998-2008) e corrisponde, nel 2008, a 7350 gatti.<br />

Il numero dei gatti sterilizzati direttamente da chi gestisce le colonie,<br />

o tramite Associazioni o Comuni, non è attualmente rilevabile.<br />

M<br />

Gatti<br />

F TOTALE<br />

1998 1.349 3.449 4.798<br />

1999 1.639 3.744 5.383<br />

2000 3.495 4.276 7.771<br />

2001 1.130 2.548 3.678<br />

2002 1.357 3.269 4.626<br />

2003 1.065 3.348 4.413<br />

2005 1.289 3.137 4.426<br />

2006 1.572 4.177 5.749<br />

2007 2.110 4.618 6.728<br />

2008 2.474 4.876 7.350<br />

Da giugno 2009, la <strong>Regione</strong> ha predisposto in ACR la funzione<br />

relativa al censimento delle colonie feline e alla registrazione<br />

delle sterilizzazioni: l’alimentazione di questa banca dati regio-


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

nale delle colonie consentirà di avere un quadro complessivo<br />

dell’entità del fenomeno, ottenendo in tal modo due risultati:<br />

1. possibilità di programmare gli interventi di sterilizzazione,<br />

anche sulla scorta di criteri di priorità (colonie con problemi<br />

igienico sanitari, colonie molto numerose, ospedali, scuole<br />

ecc.);<br />

2. avere un quadro della distribuzione delle colonie sul territorio.<br />

• Cani di proprietà<br />

In ACR sono registrati 940.000 cani circa. Questo numero tuttavia<br />

non rispecchia completamente la realtà in quanto i decessi<br />

non sempre vengono segnalati; inoltre permangono alcuni<br />

problemi, legati al recupero dei dati dalle precedenti anagrafi<br />

comunali in ACR (vedi parte relativa all’anagrafe regionale).<br />

Il numero dei cani di proprietà già sterilizzati non è un dato<br />

obbligatorio e quindi non è noto: tuttavia è risaputo che, a parte<br />

i casi in cui la sterilizzazione è necessaria per motivi sanitari,<br />

normalmente i proprietari dei cani non sono portati a sterilizzare<br />

i propri animali. Nella realtà lombarda, uno dei problemi del<br />

randagismo è rappresentato dai cani incustoditi, cioè animali<br />

accuditi da un proprietario che tuttavia non si preoccupa di<br />

controllarne la riproduzione o di ricercarli qualora non ritornino a<br />

casa. Tali animali costituiscono la principale fonte di gravidanze<br />

indesiderate e quindi di potenziali cucciolate abbandonate o<br />

cedute incautamente e destinate al ricovero nei canili.<br />

È necessario tenere in debita considerazione anche che le<br />

condizioni di disagio economico e/o di fragilità sociale in cui<br />

vive un proprietario possono ritardare o essere d’ostacolo al<br />

controllo volontario della riproduzione dei propri animali tramite<br />

la sterilizzazione. Tale intervento quindi, in quanto obiettivo di<br />

pubblica utilità, dovrebbe essere fruibile anche dai soggetti in<br />

condizioni di indigenza. Ciò avviene anche secondo i principi<br />

di sussidiarietà, riconoscendo ed agevolando il ruolo degli organismi<br />

non lucrativi, delle organizzazioni di volontariato e del privato.<br />

L’accesso ai servizi previsti dal Piano triennale, può avvenire,<br />

come per le altre prestazioni socio assistenziali, tenuto conto<br />

delle condizioni economiche del nucleo familiare, secondo criteri<br />

unificati di valutazione della situazione economica e indici<br />

di capacità contributiva già in uso.<br />

Obiettivo Regionale<br />

L’obiettivo regionale generale consiste nel sostenere la realizzazione<br />

dei progetti che abbiamo come scopo quello di aumentare<br />

gli interventi di sterilizzazione della popolazione canina<br />

e felina, secondo i criteri indicati dal presente piano.<br />

Criteri d’intervento<br />

È opportuno suggerire alcuni criteri con cui identificare in<br />

modo prioritario le categorie di animali da sterilizzare e ai quali<br />

è piùconveniente destinare gli incentivi, sulla base della probabile<br />

futura attività riproduttiva; vanno quindi tenuti in considerazione:<br />

l’età del soggetto e quindi la durata della carriera riproduttiva,<br />

ricomprendendo tra i soggetti che possono essere sterilizzati<br />

anche gli animali prepuberi,<br />

il sesso (le femmine sono quelle che effettivamente si riproducono),<br />

il controllo diretto sull’animale e quindi la possibilità di impedirne<br />

la riproduzione anche con metodi non chirurgici,<br />

la normativa, per cui i cani di canile ed i gatti di colonia<br />

devono essere sterilizzati, salvo controindicazioni,<br />

l’eventuale «collocabilità» per i cani di canile, ovvero la<br />

prospettiva più o meno favorevole di poter essere adottati<br />

(es. cani di razza rispetto a meticci).<br />

Sinteticamente, si possono presentare le seguenti situazioni:<br />

Cani di canile<br />

– con buone probabilità di essere adottati e per i quali la<br />

sterilizzazione è opportuna,<br />

– destinati alla lungodegenza e per i quali sono anche possibili,<br />

in alternativa alla sterilizzazione, modalità di ricovero<br />

che ne impediscano la riproduzione. Attualmente, il numero<br />

consistente dei lungodegenti, messo in relazione con i<br />

posti disponibili nei canili lombardi, è di ostacolo oggettivo<br />

alla realizzazione di tali modalità di ricovero.<br />

Cani di proprietà<br />

– viventi all’interno della dimora del proprietario e per i quali<br />

è probabile l’interesse dello stesso ad un controllo della riproduzione:<br />

a proprio carico ed indipendentemente dagli aiuti economici<br />

– 3760 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

con un incentivo economico in relazione alla sostenibilità<br />

della spesa da parte dell’utente, tenuto conto delle condizioni<br />

economiche del nucleo familiare<br />

– viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali e degradate<br />

e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare seri<br />

disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un<br />

impellente interesse al controllo demografico:<br />

opportuni incentivi alla sterilizzazione, anche indipendenti<br />

dalla situazione reddituale, se previsto da specifici progetti<br />

che ne valutano l’efficacia.<br />

Gatti di colonia<br />

– tutti gli animali (maschi e femmine) presenti in una colonia<br />

censita dovrebbero essere sterilizzati in un arco temporale<br />

ridotto.<br />

Tutti i dati relativi a censimento colonie feline e interventi di<br />

sterilizzazione vanno registrati in anagrafe.<br />

Erogatori<br />

In <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> non tutte le ASL dispongono di strutture<br />

adeguatamente attrezzate proprie o disponibili presso altri enti<br />

pubblici o privati e con un numero sufficiente di operatori, per<br />

effettuare direttamente le prestazioni, mentre invece esistono<br />

numerose strutture Veterinarie Private in grado di erogare le prestazioni<br />

di sterilizzazione, in modo capillare sul territorio.<br />

Le azioni previste possono di conseguenza essere effettuate,<br />

secondo le modalità di attuazione previste nei progetti di ASL e<br />

Enti locali, da:<br />

Dipartimenti Veterinari della ASL, direttamente, nelle strutture<br />

a disposizione con personale dipendente o in attività libero<br />

professionale intramoenia richiesta dall’azienda oppure<br />

con veterinari liberi professionisti convenzionati<br />

Medici Veterinari libero professionisti accreditati dalle ASL,<br />

nelle strutture in possesso dei requisiti, che, per la loro distribuzione<br />

più capillare nel territorio, potrebbero essere maggiormente<br />

coinvolti per le iniziative di sterilizzazione a favore<br />

dei privati, per animali di proprietà o adottati dalle strutture<br />

pubbliche<br />

Facoltà di Medicina Veterinaria, nell’ambito della propria<br />

attività didattica e di ricerca.<br />

I progetti presentati dalle ASL e dagli Enti locali per partecipare<br />

al bando regionale prevederanno la determinazione dei flussi<br />

di prestazioni da assegnare agli erogatori.<br />

Requisiti per accedere ai progetti di sterilizzazione<br />

Gli erogatori, per accedere ai progetti di sterilizzazione, devono<br />

essere dotati di un ambiente attrezzato per l’attività chirurgica<br />

secondo le buone pratiche veterinarie.<br />

Costo delle prestazioni professionali<br />

Il settore della clinica e chirurgia in medicina veterinaria riconosce<br />

una tumultuosa crescita di conoscenza e di tecnologia<br />

e quindi di costi.<br />

Il nodo dei costi professionali (sterilizzazioni ed iscrizioni in ACR)<br />

va tenuto sotto controllo per evitare che si traduca o in una<br />

notevole linea di spesa o all’opposto in una corsa al ribasso, in<br />

assenza di principi di appropriatezza condivisi.<br />

Il principio ispiratore del Piano triennale è la tutela degli animali<br />

d’affezione, mediante una oculata ed appropriata gestione<br />

delle risorse economiche disponibili.<br />

È in quest’ottica che si rende necessario prevedere misure a<br />

garanzia della qualità delle prestazioni professionali da una parte<br />

e di congruità e prevedibilità della spesa dall’altra, anche<br />

con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra la <strong>Regione</strong>, le<br />

organizzazioni professionali e gli Ordini Provinciali dei Veterinari<br />

sui costi delle prestazioni, coerente con lo «studio indicativo in<br />

materia di compensi professionali del medico veterinario», frutto<br />

di una indagine economica effettuata dalla FNOVI sotto l’egida<br />

del Ministero della Salute ed in ottemperanza delle linee guida<br />

prodotte dal Consiglio Superiore di Sanità, secondo gli importi<br />

riportati nella tabella allegato al presente piano (ALL. B).<br />

Gli erogatori istituzionali potranno fare riferimento al tariffario regionale.<br />

Azioni<br />

Finanziamento di progetti presentati dalle ASL o dagli Enti locali,<br />

realizzati con il coinvolgimento dei soggetti no profit con<br />

finalità statutarie coerenti con quelle della l.r. all’art. 120 della l.r.<br />

n. 33/2009, degli Ordini dei Medici Veterinari e con l’Università,<br />

finalizzati ad aumentare le sterilizzazioni dei cani e dei gatti, in<br />

coerenza con i criteri indicati dal Piano, secondo i tre ambiti<br />

d’intervento di seguito indicati, integrati e coordinati tra di loro:<br />

1. cani dei canili pubblici;


Bollettino Ufficiale – 3761 –<br />

2. gatti di colonia;<br />

3. cani e gatti di proprietà.<br />

1. Cani dei canili pubblici<br />

Nell’ipotesi di dedicare alla sterilizzazione dei cani che annualmente<br />

vengono ricoverati nei canili pubblici e non restituiti<br />

al loro proprietario, nel triennio, fino a C 900.000, sulla base del<br />

costo per un cane di taglia media pari a C 200, il numero minimo<br />

preventivabile di sterilizzazioni nel triennio è di circa 4.500<br />

sterilizzazioni, aumentabili in funzione della quota di contribuzione<br />

del fondo regionale.<br />

2. Gatti di colonia<br />

Occorre incentivare il censimento delle colonie e la sterilizzazione<br />

dei gatti. Per ottenere un risultato misurabile e duraturo,<br />

l’intervento sulle colonie feline è condizionato da:<br />

conoscenza dettagliata della colonia, ottenuta con un sopralluogo<br />

preventivo e la progettazione dell’intervento, anche<br />

ai fini del censimento,<br />

coinvolgimento di chi si occupa della colonia e/o delle<br />

associazioni,<br />

organizzazione delle catture di tutti gli animali e nel minor<br />

tempo possibile, con priorità alle femmine in evidente gravidanza,<br />

monitoraggio successivo, per intervenire tempestivamente<br />

in caso di immissioni di soggetti estranei con ripresa dell’attività<br />

riproduttiva,<br />

omogenea raccolta e circolazione dei dati,<br />

registrazione delle colonie nella sezione appositamente<br />

predisposta in ACR.<br />

L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito<br />

bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti delle ASL<br />

e degli Enti locali per la sterilizzazione dei gatti di colonia, sulla<br />

base del censimento delle colonie stesse. In particolare, i progetti<br />

devono soddisfare le condizioni declinate.<br />

Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati, con un<br />

contributo da definire sulla spesa preventivata, nei limiti di un<br />

fondo di C 400.000; ipotizzando il costo medio su di un gatto pari<br />

a C 100,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio è<br />

superiore a 4.000 gatti.<br />

3. Cani di proprietà<br />

L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito<br />

bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti di ASL e<br />

Enti locali per incentivare le sterilizzazioni degli animali di proprietà,<br />

coerentemente agli obiettivi regionali.<br />

Criteri di priorità potrebbero essere individuati per le seguenti<br />

categorie:<br />

cani adottati dai canili rifugio o dai canili sanitari (prima<br />

che siano trascorsi i 60 giorni dal ritrovamento);<br />

cani guida per ciechi;<br />

cani di associazioni (tipo da valanga, da salvataggio, protezione<br />

civile ecc.);<br />

cani e gatti di proprietà di cittadini appartenenti a categorie<br />

socialmente deboli.<br />

Nei progetti dovranno essere indicate le modalità di controllo<br />

dell’effettiva proprietà, risultante dall’ACR, dei cani destinatari<br />

dei benefici e, se non in contrasto con la finalità del progetto,<br />

un numero massimo di soggetti per proprietario beneficiario.<br />

Per equità ed uniformità regionale, è necessario che i costi<br />

sostenuti per la sterilizzazione dei cani di proprietà siano ripartiti<br />

per il 60% a carico del proprietario e per la restante quota in<br />

parti uguali al Comune (risorse proprie) e alla <strong>Regione</strong>.<br />

Nel caso in cui il progetto preveda un accesso libero alle sterilizzazioni<br />

per i cittadini in situazioni di disagio economico, accertato<br />

con gli strumenti già in uso per gli interventi socio-assistenziali<br />

(dichiarazione ISEE), gli oneri a carico del Comune potranno<br />

essere diversamente ripartiti a discrezione dell’ente proponente.<br />

Nel caso in cui il progetto preveda interventi, valutati come<br />

efficaci, su animali viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali<br />

e degradate e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare<br />

seri disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un<br />

impellente interesse al controllo demografico, gli incentivi potranno<br />

essere concessi anche indipendentemente dalla situazione<br />

reddituale.<br />

Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati con un<br />

contributo del 20% della spesa preventivata e nei limiti di un<br />

fondo di 100.000,00 euro. Ipotizzando il costo su di un cane pari<br />

a C 200,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio<br />

è di 2.500 cani.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Il Piano triennale prevede complessivamente per le sterilizzazioni,<br />

un impegno complessivo di spesa fino a 1.400.000,00 euro.<br />

Indicatori e Verifica<br />

– azione 1: Indicatore: numero cani sterilizzati anno/ numero<br />

di cani introdotti anno nei canili pubblici, tolti quelli restituiti<br />

al proprietario<br />

– azione 2: Indicatori: aumento sterilizzazioni rispetto anno<br />

precedente e/o incremento del censimento delle colonie<br />

feline rispetto anno precedente; rapporto tra il numero dei<br />

progetti approvati e quello dei progetti conclusi e rendicontati<br />

– azione 3: numero di animali sterilizzati/numero di animali da<br />

sterilizzare (secondo il progetto presentato: % di realizzazione<br />

del progetto)<br />

3. PREVENZIONE DEL RANDAGISMO<br />

Sotto la voce «Prevenzione del randagismo» sono stati accorpati<br />

gli interventi di:<br />

Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale,<br />

Uffici Diritti Animali,<br />

Canili comunali: realizzazione/ristrutturazione,<br />

in quanto il compimento di tali interventi concorre, nel suo insieme,<br />

a contrastare il fenomeno del randagismo.<br />

3.1 Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale<br />

(ACR)<br />

Analisi della situazione<br />

Nella prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione,<br />

l’anagrafe è una risorsa fondamentale, potente ed economica<br />

e la sua efficacia è direttamente conseguente alla<br />

sua efficienza.<br />

La sua efficacia si misura:<br />

1. nella capacità del sistema di collegare in modo certo ed<br />

aggiornato ogni cane ad un proprietario,<br />

2. nel permettere la conoscenza approfondita della popolazione<br />

di riferimento.<br />

La sua efficienza si misura:<br />

1. nella qualità del dato, in termini di correttezza e completezza,<br />

nell’aggiornamento ed in termini di risultato utile nella<br />

consultazione<br />

2. nella misura della popolazione canina registrata, che deve<br />

tendere alla totalità.<br />

L’Anagrafe Canina di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (ACR) registra la<br />

popolazione canina identificata, presente sul territorio, collegata<br />

ai dati del proprietario e del detentore. Nell’anagrafe sono<br />

inseriti anche i dati delle strutture di ricovero, quali canili rifugio,<br />

canili sanitari e allevamenti, presenti sul territorio lombardo.<br />

L’anagrafe è stata estesa anche ad altri animali da compagnia<br />

e ad oggi gestisce le informazioni di gatti e furetti.<br />

I cani iscritti in ACR sono oggi circa 940.000: questo dato accorpa<br />

sia i cani iscritti negli ultimi anni, da quando cioè è entrata<br />

in funzione l’anagrafe regionale ed è stato reso obbligatorio<br />

l’uso del microchip quale mezzo di identificazione dei cani in<br />

<strong>Lombardia</strong>, sia i cani che erano registrati nelle preesistenti anagrafi<br />

locali (dei Comuni e delle ASL) e che si sono potuti recuperare,<br />

anche se in modo impreciso e non completo.<br />

La presenza quindi in ACR di dati pregressi e quindi in parte<br />

incompleti o inesatti insieme con il fatto che spesso i decessi,<br />

soprattutto nel passato, non venissero comunicati, rappresentano<br />

ancora un limite per un’ottimale qualità del dato: tuttavia<br />

negli ultimi anni si sono fatti notevoli progressi, anche grazie al<br />

consistente impegno delle ASL e di <strong>Lombardia</strong> Informatica per<br />

la «pulizia» dei dati.<br />

Ulteriori miglioramenti della qualità dei dati si potranno avere<br />

quando, come previsto anche dalla l.r. n. 33/2009, sarà attiva<br />

l’integrazione con la banca dati degli Assistiti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Oggi quindi l’ACR si può considerare pronta a ricevere in<br />

modo efficiente i dati di nuova immissione, anche perché ha<br />

subìto numerosi interventi manutentivi e migliorativi, sia nell’interfaccia<br />

utente che nell’architettura della banca dati ed è sottoposta<br />

a costante revisione.<br />

La <strong>Regione</strong> e le ASL hanno nel frattempo contribuito ad accrescere<br />

la responsabilizzazione delle figure accreditate ad accedere<br />

all’anagrafe e le procedure di registrazione sono sufficientemente<br />

conosciute ed aggiornate.<br />

Pur in assenza di dati attendibili, anche dall’esame dei dati<br />

più recenti relativi ai cani vaganti ricoverati nei canili pubblici e


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

restituiti al proprietario, si può stimare che almeno il 50% dei cani<br />

presenti sono correttamente iscritti in ACR (e quindi, in caso di<br />

smarrimento, sono restituibili al proprietario).<br />

Appare opportuno precisare che in <strong>Lombardia</strong> non esistono<br />

dei cani che nascono e vivono in libertà in numero significativamente<br />

rilevante e che cioè si possano classificare a tutti gli<br />

effetti come randagi. Ne consegue che il cane che viene rinvenuto<br />

vagante è quasi sicuramente di proprietà, sièsmarrito o<br />

quantomeno non è stato attentamente custodito, oppure è<br />

stato consapevolmente abbandonato.<br />

Varie sono le motivazioni per cui i proprietari non rispettano la<br />

normativa sull’anagrafe:<br />

alcuni proprietari non iscrivono coscientemente i propri<br />

cani, per evitare di assumersene ogni responsabilità;<br />

più generalmente, i proprietari «dimenticano» di iscrivere in<br />

anagrafe gli animali, non per scelta consapevole, ma perché<br />

le attuali frenetiche condizioni di vita, inducono a rimandare<br />

gli impegni che si ritengono meno urgenti e non<br />

prioritari. Poiché tutti sono convinti di avere sempre sotto<br />

controllo il proprio animale, in molti rimandano l’iscrizione<br />

ad una occasione futura;<br />

il costo dell’iscrizione, che nonostante vada sostenuto una<br />

sola volta nella vita dell’animale, per una certa fascia di<br />

popolazione può però rappresentare una criticità per il proprio<br />

bilancio famigliare, magari per le motivazioni del punto<br />

precedente;<br />

alcuni proprietari, pur avendo iscritto il cane, si dimenticano<br />

od omettono di segnalare all’ACR le variazioni intervenute<br />

successivamente.<br />

È il caso tuttavia di sottolineare che, nel corso del 2009, il numero<br />

di nuove iscrizioni in ACR è stato di circa 116.000 cani. Si<br />

tratta di un numero decisamente consistente, ottenuto anche<br />

grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni da <strong>Regione</strong>, ASL<br />

e Comuni nel promuovere questa azione.<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

Migliorare l’efficienza dell’ACR, incrementando le iscrizioni in<br />

Anagrafe Canina Regionale e la qualità dei dati presenti.<br />

L’obiettivo triennale è un incremento delle iscrizioni e il collegamento<br />

con la banca dati degli Assistiti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Azioni<br />

Il piano segue contemporaneamente 4 azioni principali, integrate<br />

tra di loro e così declinabili:<br />

Formo ed informo: coincide con l’intervento per l’educazione<br />

sanitaria e zoofila (educazione formale, informale,<br />

non formale)<br />

Facilito l’iscrizione (incentivi: azione 1)<br />

Attivo controlli territoriali (responsabilizzare gli addetti: azione<br />

2)<br />

Punisco severamente (adeguamento normativo: azione 3).<br />

Incentivi all’iscrizione (azione 1)<br />

L’iscrizione in ACR avviene presso le ASL e i veterinari Libero<br />

Professionisti accreditati, ai quali, nel 2008, è stata estesa la possibilità<br />

di effettuare anche i principali aggiornamenti dell’ACR<br />

(es. cambi di proprietà). Le specifiche iniziative di comunicazione<br />

espressamente dedicate alla categoria (previste nel Piano<br />

nel capitolo dedicato all’educazione sanitaria), devono raggiungere<br />

il risultato che ogni cane che esce da una struttura<br />

pubblica o da un ambulatorio privato sia identificato.<br />

L’iscrizione in ACR presso gli ambulatori pubblici delle ASL,<br />

pur offerta mediamente a costi contenuti (circa 12,00<br />

euro), non è sempre sufficientemente stimolante per l’utenza,<br />

in quanto la dislocazione territoriale degli stessi non può<br />

essere considerata capillare e sufficientemente «comoda»,<br />

così da annullare il vantaggio del costo contenuto con il<br />

disagio dello spostamento necessario.<br />

L’iscrizione in ACR presso i Veterinari Libero Professionisti accreditati,<br />

in quanto presenti con una rete capillare di «sportelli<br />

anagrafe» su tutto il territorio regionale, rappresenta il<br />

cardine del successo dell’anagrafe pubblica nel sistema<br />

lombardo: il costo dell’identificazione è variabile e comunque<br />

superiore a quello praticato dalle ASL.<br />

Per incentivare le iscrizioni è opportuno aumentare l’offerta di<br />

prestazioni da parte delle ASL e dei veterinari libero professionisti<br />

ed agire anche sulla leva economica.<br />

L’adozione sinergica di due iniziative può compendiare le<br />

due esigenze, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo<br />

prefissato:<br />

protocollo d’intesa (previsto nel capitolo del piano Control-<br />

– 3762 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

lo demografico) per la definizione del costo di riferimento<br />

dell’identificazione e delle registrazioni che il veterinario LP<br />

effettua in ACR;<br />

momenti di «raduno di massa» utili per facilitare da un lato<br />

la mobilità degli utenti e dall’altra massimizzare i risultati.<br />

Responsabilizzare gli addetti ai controlli territoriali (azione 2)<br />

Le iniziative d’informazione ed incentivazione pongono il proprietario<br />

nelle migliori condizioni per adempiere all’obbligo d’iscrivere<br />

il proprio cane in ACR. La mancata iscrizione è di conseguenza<br />

una precisa espressione di noncuranza delle regole da<br />

parete dell’interessato. Diviene quindi opportuna una significativa<br />

attività di controllo territoriale del maggior numero possibile<br />

di cani.<br />

L’attività territoriale presenta alcune oggettive criticità, ilcui<br />

superamento è necessario per facilitare ed aumentare i controlli.<br />

1. La lettura del microchip da parte degli organi di controllo<br />

richiede come minimo la disponibilità dell’apposito lettore.<br />

2. In caso in cui il cane controllato risulti identificato, per poter<br />

verificare l’effettiva iscrizione e la corrispondenza dei dati,<br />

attualmente è necessario accedere all’ACR tramite una<br />

connessione internet (PC portatile, telefono mobile adatto<br />

o posticipazione del controllo da ufficio).<br />

3. Le figure istituzionali addette ai controlli territoriali sull’applicazione<br />

della l.r. n. 33/2009, se non già particolarmente<br />

sensibili alla tutela degli animali, non sempre «gradiscono»<br />

tali attività.<br />

Il piano triennale prevede di conseguenza di rendere disponibili<br />

strumenti e risorse.<br />

Lettori di microchip<br />

Sistema SMS, che rappresenta la soluzione più economica,<br />

semplice, efficiente per collegare il controllore all’anagrafe,<br />

in quanto è sufficiente un semplice cellulare. L’invio e la<br />

ricezione degli SMS è di gran lunga più affidabile (sempre<br />

presente) di una connessione dati (problemi di copertura)<br />

ed il costo del collegamento è di soli due SMS<br />

Formazione (prevista nel capitolo relativo all’intervento per<br />

l’educazione sanitaria e zoofila/educazione ai diritti animali,<br />

educazione non formale) e incentivi per il personale incaricato<br />

dei controlli (personale delle ASL, della Polizia Locale<br />

e delle altre autorità di Pubblica Sicurezza). È infatti importante<br />

applicare un meccanismo premiante agli operatori<br />

che più si impegnano nelle attività, in relazione ai risultati<br />

numerici raggiunti dai singoli operatori negli accessi al sistema<br />

SMS verificati e nella contestazione di Sommari Processi<br />

Verbali per le infrazioni rilevate. Infatti, la norma assegna la<br />

titolarità della funzione sanzionatoria alle ASL, e i proventi<br />

derivanti dalle sanzioni vengono utilizzati per finanziare l’applicazione<br />

della legge.<br />

Normativa (azione 3)<br />

Oggetto di eventuale ulteriore valutazione potrebbero essere:<br />

la proposta di un significativo inasprimento delle sanzioni<br />

previste dalla l.r. n. 33/2009 per quanto riguarda l’inosservanza<br />

delle norme che disciplinano l’anagrafe canina,<br />

l’inserimento, nel Programma Statistico Nazionale e nei<br />

censimenti da questo previsti (il prossimo nel 2011), di rilevazioni<br />

statistiche di interesse pubblico sulla presenza e qualità<br />

dei pets detenuti nelle famiglie italiane.<br />

Finanziamento<br />

Per ottenere un aumento delle iscrizioni dei cani in anagrafe<br />

quindi si prevede di finanziare o compartecipare al finanziamento<br />

con un apposito bando regionale, progetti di ASL e Enti<br />

locali, con il coinvolgimento degli Ordini provinciali dei Medici<br />

Veterinari e dei soggetti no profit con finalità statutarie coerenti<br />

con quelle della l.r. n. 33/2009, che siano coerenti con le 3 azioni<br />

descritte dal Piano e prevedendo:<br />

il servizio di piattaforma per il sistema SMS, che consenta,<br />

attraverso una numerazione dedicata, la ricezione e l’inoltro<br />

degli SMS da e verso tutti gli operatori, il colloquio con<br />

la/le anagrafiche canine ed il monitoraggio del traffico,<br />

con una previsione di spesa di C 50.000,<br />

strumenti per i controlli (lettori microchip) in numero tale da<br />

dotare tutti i mezzi di servizio territoriale dell’ente partecipante,<br />

con un contributo del 100% della spesa preventivata<br />

e nei limiti di un fondo di 225.000 euro; ipotizzando il costo<br />

per lettore pari a C 150 (eventuale possibilità di sfruttare<br />

le opportunità di impiego della Centrale Regionale Acquisti<br />

per ottenere prezzo più vantaggioso), il numero preventiva-


Bollettino Ufficiale – 3763 –<br />

bile di lettori è di 1500 circa; il finanziamento di tale iniziativa<br />

è da reperire, eventualmente mediante il finanziamento<br />

statale dell’esercizio 2009, ancora da introitare,<br />

l’implementazione dei fondi dei sistemi premianti ed incentivanti<br />

del personale, previsti contrattualmente dai rispettivi<br />

CCNL, per gli obiettivi indicati e in relazione ai risultati numerici<br />

raggiunti dai singoli operatori, nei limiti di un fondo di<br />

C 50.000.<br />

Indicatori e verifica<br />

Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di incremento<br />

delle iscrizioni in seguito alle azioni declinate, è necessario<br />

partire dal dato medio di base delle iscrizioni in anagrafe<br />

in un anno. Ponendo come relativamente costante il numero di<br />

cani presente in <strong>Regione</strong> (decessi pari a nuovi nati), si rileva in<br />

ACR il numero dei nuovi iscritti di età inferiore all’anno (numero<br />

che descrive quanto già avviene ora in assenza degli interventi<br />

del piano – dato fornito da ACR). Le iscrizioni ulteriori a tale<br />

dato, sono da considerare come risultato delle azioni del piano.<br />

3.2. Ufficio Diritti Animali (U.D.A.)<br />

Analisi della situazione<br />

1. Cosa è un Ufficio Diritti Animali (U.D.A.)<br />

L’accresciuta sensibilità verso gli animali, la maggiore concentrazione<br />

di essi nei luoghi urbani e la proliferazione delle leggi<br />

in materia, hanno fatto sì che sempre più amministrazioni,<br />

comunali e provinciali, abbiano scelto di impegnarsi maggiormente<br />

per rispondere sia alle esigenze dei cittadini umani che<br />

a quelle dei «non umani», gli altri animali. È aumentata sempre<br />

più l’attenzione e gli studi verso la cosiddetta «fauna urbana» e<br />

si è raggiunta una conoscenza di tale realtà che può fornire<br />

agli Enti interessati le basi per poter mettere in atto misure tese<br />

sia alla salvaguardia della biodiversità sia al consolidarsi di un<br />

equilibrio duraturo nell’ecosistema urbano, con azioni programmate<br />

che vadano oltre i semplici interventi di emergenza.<br />

Negli ultimi anni, le amministrazioni locali più all’avanguardia<br />

hanno scelto di affidare la gestione di queste problematiche a<br />

strutture create su misura: gli Uffici per i Diritti degli Animali. Roma<br />

è la prima città che, dal 1994, ha istituito un ufficio che si occupa<br />

esclusivamente delle politiche dei diritti animali, con l’obiettivo<br />

di diffondere una cultura animalista rivolta a modificare il<br />

rapporto esistente tra uomo ed animali sul territorio urbano, per<br />

migliorarne la convivenza. Negli ultimi anni, molte altre città e<br />

province come Milano, Napoli, Firenze, Bologna e Venezia si<br />

sono dotate di un ufficio di questo tipo; inoltre la legge regionale<br />

prevede espressamente che gli enti locali possano dotarsene.<br />

Ad oggi non esiste un censimento degli U.D.A., ma sono circa<br />

50 gli enti locali in <strong>Lombardia</strong> che si sono organizzati con questo<br />

servizio.<br />

2. Finalità degli U.D.A.<br />

Le finalità di questo ufficio sono quelle di esercitare le competenze<br />

che la l.r. 33/2009 affida agli enti locali in materia di tutela<br />

degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, in<br />

coerenza con gli obiettivi della legge stessa.<br />

Sinteticamente, l’U.D.A. ha il compito di comunicare i diritti<br />

degli animali per costruire, sostenere e gestire una nuova relazione<br />

tra cittadini e istituzioni. L’U.D.A. non deve essere un servizio<br />

estemporaneo, bensì deve essere basato sulla continuità,<br />

con una diretta relazione con i cittadini.<br />

3. Organizzazione tipo di un Ufficio Diritti Animali<br />

L’Ufficio Diritti Animali è strutturato preferibilmente secondo il<br />

seguente modello organizzativo:<br />

– Back Office (preparazione della modulistica, raccolta, gestione<br />

e organizzazione delle informazioni, gestione delle<br />

tecnologie informatiche web/mail)<br />

– Front Office (sportello con interfaccia diretta e visibile tra<br />

cittadini e amministrazione per fornire informazioni, accogliere<br />

domande, attivare procedure, spiegare opportunità).<br />

Può essere gestito da personale del Comune e può collaborare<br />

con associazioni di cui all’art. 120 della l.r. 33/2009, oppure<br />

essere esternalizzato alle stesse associazioni.<br />

Il servizio U.D.A. può essere attivato anche tra più Comuni e/o<br />

Comunità Montane, possibilmente anche sulla base dell’associazionismo<br />

intercomunale, nelle due forme di gestione associata<br />

dei servizi comunali: l’unione di Comuni lombarda elaComunità<br />

Montana (titolo III, l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità<br />

montane della <strong>Lombardia</strong>, disciplina delle Unioni di Comuni<br />

lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

comunali» pubblicata sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

n. 27, 1º Suppl. Ord. del 30 giugno 2008).<br />

I costi di gestione sono almeno in parte compensati dall’aumento<br />

delle adozioni di cani e dalla conseguente riduzione delle<br />

spese di mantenimento.<br />

4. Ambiti minimi d’intervento<br />

UDA Comunali:<br />

Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009<br />

affida ai Comuni:<br />

Predisposizione di strutture di ricovero con funzioni di canile<br />

sanitario e di canile rifugio<br />

Prestazione del servizio di ricovero anche mediante convenzioni<br />

con enti pubblici, associazioni, cooperative sociali<br />

Sportello per anagrafe canina (aggiornamento variazioni<br />

anagrafiche) e Campagne informative<br />

Prevenzione e accertamento infrazioni previste, mediante<br />

la Polizia Locale<br />

Rilascio delle autorizzazioni al funzionamento per le strutture<br />

adibite a ricovero degli animali d’affezione<br />

Stipula di accordi di collaborazione con privati e associazioni<br />

per la gestione e il censimento delle colonie feline,<br />

d’intesa con le ASL<br />

Istituzione fondo sterilizzazioni di cani e gatti i cui proprietari<br />

versino in stato di indigenza.<br />

UDA Provinciali:<br />

Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009<br />

affida alle Province:<br />

l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di qualificazione<br />

per gli operatori volontari delle associazioni di cui all’articolo<br />

120, della l.r. n. 33/2009, sulla base delle indicazioni contenute<br />

nel presente Piano regionale, ai fini dell’esercizio<br />

dell’attività di collaborazione con l’ASL e gli enti locali;<br />

promozione mappatura situazione esistente, per la prevenzione<br />

del randagismo;<br />

raccolta delle istanze di amministrazioni pubbliche, enti,<br />

associazioni e privati che sollecitano interventi, informazioni<br />

o coordinamenti operativi;<br />

coordinamento delle associazioni iscritte al registro provinciale<br />

del volontariato.<br />

5. Ulteriori ambiti d’intervento<br />

I compiti, le iniziative e gli interventi propri di un Ufficio Diritti<br />

Animali comunale e provinciale possono essere ulteriormente<br />

ampliati, con servizi di informazione ed aiuto ai cittadini e con<br />

attività rivolte alla promozione del benessere animale.<br />

6. Indicatori di verifica dell’attività svolta da un U.D.A.<br />

Ogni amministrazione ha la possibilità di verificare la qualità<br />

del servizio svolto dalla propria struttura U.D.A., facendo riferimento<br />

a questi parametri indicativi:<br />

ore di apertura dello sportello al pubblico (Comuni)<br />

campagne di adozione effettuate (Comuni)<br />

diminuzione dei cani ospiti del rifugio (Comuni)<br />

mappatura delle colonie feline (Comuni)<br />

campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza (Comuni<br />

e Province)<br />

campagne di educazione nelle scuole (Comuni e Province)<br />

corsi di formazione per volontari (Province)<br />

mappature canili e rifugi, ricognizioni, raccolte dati (Province).<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

Incrementare la presenza di Uffici Diritti Animali nei Comuni e<br />

nelle Province lombarde.<br />

Azioni<br />

U.D.A. Provinciali (Azione 1)<br />

Per incentivare la realizzazione di U.D.A. è utile investire prioritariamente<br />

sull’istituzione di tali strutture nelle Province; gli U.D.A.<br />

istituiti presso le Province hanno il compito di promuovere analoghe<br />

strutture nei Comuni del proprio territorio, coordinare gli<br />

U.D.A. comunali e tramite lo studio della mappatura della situazione<br />

esistente, collaborare con la <strong>Regione</strong> per l’ottimizzazione<br />

nello stanziamento dei fondi disponibili per la attuazione della<br />

l.r. n. 33/2009.<br />

L’obiettivo triennale è l’attivazione di U.D.A. in tutte le 12 province<br />

della regione.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

U.D.A. Comunali (Azione 2)<br />

I Comuni, singoli o associati e le Comunità Montane potranno<br />

usufruire direttamente dei finanziamenti disponibili.<br />

L’obiettivo triennale è l’attivazione di U.D.A. in almeno 100<br />

Comuni della regione, almeno 4 per provincia.<br />

Formazione del personale (Azione 3)<br />

Il personale dipendente e non, degli U.D.A. delle Province e<br />

dei Comuni, dovrà partecipare a corsi formativi e di aggiornamento,<br />

in materia di diritti degli animali e normativa sul benessere<br />

animale, finalizzati a migliorarne l’attività.<br />

[Vedi Area 1 – Educazione, progetti]<br />

Finanziamento<br />

Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento è stabilito<br />

in 500.000 euro, di seguito ripartito.<br />

U.D.A. Provinciali (Azione 1)<br />

Per l’avvio di nuovi U.D.A. l’ammontare del contributo a fondo<br />

perduto di C100.000,00 verrà ripartito in base alle richieste<br />

delle province, fino a un massimo di C 25.000,00 per ogni singolo<br />

progetto.<br />

U.D.A. Comunali (Azione 2)<br />

Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo<br />

perduto di C 400.000,00 verrà ripartito in base alle richieste dei<br />

Comuni fino a un massimo di C 12.000,00, per l’avvio di nuovi<br />

U.D.A., e fino a un massimo di C 8.000,00, per quelli esistenti.<br />

La <strong>Regione</strong> finanzia i costi di avviamento e di dotazione strumentale<br />

specifica degli Uffici e le prime iniziative di promosse<br />

dagli U.D.A.<br />

Vincoli per l’accesso al bando:<br />

• Impegno da parte dell’ente interessato, al mantenimento<br />

anche con proprie risorse del servizio U.D.A. per almeno 5<br />

anni.<br />

Obbligo di partecipazione a corsi di formazione per il personale<br />

dipendente e non, operante nell’U.D.A.<br />

Valutazione dei progetti:<br />

I singoli progetti saranno esaminati e valutati sulla base dei<br />

seguenti requisiti:<br />

Assegnazione di personale dipendente<br />

Collaborazione con associazioni di cui alla l.r. n. 33/2009<br />

Percentuale di autofinanziamento<br />

Conformità alle indicazioni minime di organizzazione tipo e<br />

ambiti minimi di intervento.<br />

Indicatori e verifica<br />

Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di incremento<br />

degli U.D.A. è necessario partire da un censimento<br />

delle strutture attive presso i Comuni e le Province della <strong>Lombardia</strong>,<br />

al momento dell’approvazione del presente Piano Triennale.<br />

È altresì utile una verifica delle modalità organizzative e strutturali<br />

delle strutture esistenti al fine di rilevare i seguenti dati:<br />

gestione diretta da parte della P.A.;<br />

gestione in convenzione con associazioni di volontariato;<br />

tipologia servizi offerti.<br />

3.3. Canili<br />

Analisi della situazione<br />

Gli animali d’affezione devono essere adeguatamente ricoverati<br />

in apposite strutture, nel momento in cui vengono presi<br />

in carico dalla Pubblica Amministrazione nei casi previsti dalle<br />

vigenti norme.<br />

Per poter essere adeguatamente ricoverati, gli animali devono:<br />

vivere in strutture idonee;<br />

essere governati con la massima attenzione al loro benessere<br />

psico-fisico;<br />

avere opportunità di adozione.<br />

A tale fine ai Comuni compete la predisposizione delle strutture<br />

di ricovero deputate alle funzioni di canile sanitario e di canile<br />

rifugio, così come la prestazione del servizio di ricovero di animali<br />

d’affezione catturati o raccolti. Alla ASL compete il servizio<br />

di ricovero sanitario, nei tempi e modi previsti dalla l.r.<br />

n. 33/2009.<br />

Ogni Comune dovrebbe dunque dotarsi di una propria struttura.<br />

Quando ciò non può avvenire, può consorziarsi con altri<br />

Comuni o appoggiarsi a strutture già esistenti pubbliche o priva-<br />

– 3764 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

te. Allo stesso modo, il servizio di ricovero può essere esternalizzato<br />

ad associazioni, cooperative sociali o privati.<br />

Tutte le strutture adibite a canile sanitario e canile rifugio presenti<br />

in <strong>Lombardia</strong> risultano registrate nella banca dati dell’ACR<br />

e sono in numero complessivo di 114, così ripartite:<br />

Sanitario Rifugio<br />

BG 1 7<br />

BS 1 9<br />

CO 1 6<br />

CR 2 3<br />

LC 1 2<br />

LO 0 5<br />

MI 10 22<br />

MN 4 5<br />

PV 4 11<br />

SO 1 1<br />

VA 5 13<br />

30 84<br />

30 canili sanitari ASL, di cui:<br />

17 di proprietà di Comuni o ASL<br />

13 di proprietà di privati<br />

Proprietà Sanitario Rifugio<br />

ASL 5 0<br />

Comune 12 23<br />

Associazione 0 13<br />

Privato 13 31<br />

Non det. 0 17<br />

84 canili rifugio, dicui:<br />

23 di proprietà dei Comuni<br />

31diprivati<br />

13 di associazioni.<br />

Tutte le province hanno a disposizione nel proprio territorio<br />

uno o più canili sanitari, tranne Lodi, che si avvale di una struttura<br />

in provincia di Milano.<br />

In tutte le province sono presenti canili rifugio. L’ACR consente<br />

di inserire, per ogni canile rifugio, i Comuni con cui è convenzionato.<br />

L’esigenza di costruire nuovi canili rifugio è difficilmente rilevabile<br />

in modo oggettivo. In <strong>Lombardia</strong> inoltre non sussiste un’emergenza<br />

pari a quella presente in altre regioni, dove tali strutture<br />

mancano del tutto o sono gravemente insufficienti. È invece<br />

probabile che numerose strutture esistenti richiedano interventi<br />

straordinari di manutenzione o di ristrutturazione, anche<br />

per adeguarsi ai requisiti previsti dal r.r. n. 2/2008. Anche quest’ultima<br />

fattispecie è tuttavia difficilmente accertabile a priori.<br />

La necessità di avere canili nuovi può quindi essere interpretata<br />

come una risposta alla carenza di strutture prossime ai Comuni,<br />

che attualmente si devono necessariamente rivolgere a<br />

strutture lontane: tale situazione è abbastanza tipica delle zone<br />

di montagna. In altri casi invece risulta più conveniente costruire<br />

una struttura nuova, piuttosto che ristrutturarne una esistente.<br />

Occorre inoltre tenere conto che, con il consolidamento delle<br />

iniziative già in corso per la prevenzione del randagismo (identificazione,<br />

sterilizzazione, adozione, educazione), il numero degli<br />

animali ricoverati nei canili rifugio sarà destinato progressivamente<br />

a diminuire.<br />

A conferma di questa constatazione sono ora disponibili i dati<br />

del 2008 dell’ACR, dai quali si desume che il numero di cani in<br />

ingresso nei canili rifugio (circa 5.600) è leggermente inferiore al<br />

numero di cani in uscita dagli stessi canili (circa 5.800).<br />

Un altro fenomeno da considerare riguardo le dinamiche della<br />

popolazione canina in ingresso nei rifugi, consiste nell’aumento<br />

della tipologia dei cani riferibile a soggetti difficilmente adottabili,<br />

in quanto appartenenti alle razze più «difficili» (es. pitbull).<br />

OBIETTIVO REGIONALE<br />

Realizzazione di strutture pubbliche (canili sanitari e canili rifugio),<br />

prioritariamente tramite ristrutturazione di quelle esistenti o<br />

in alternativa tramite costruzione di nuove strutture, dove necessario,<br />

per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:<br />

– assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di<br />

prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione;<br />

– ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario e ospitati


Bollettino Ufficiale – 3765 –<br />

in rifugi a spese delle amministrazioni comunali, con l’obiettivo<br />

di incentivarne l’adozione in famiglia;<br />

– monitorare, per il tramite dell’ACR, l’effettivo adempimento<br />

dei Comuni all’obbligo di predisporre le necessarie strutture<br />

deputate alla funzione di canile sanitario e canile rifugio<br />

e con quali modalità vengono gestiti (tramite associazioni,<br />

cooperative sociali, privati);<br />

– garantire la continuità ed il miglioramento della qualità dei<br />

servizi, nonché l’economicità, anche sulla base dell’associazionismo<br />

intercomunale, nelle due forme di gestione<br />

associata dei servizi comunali: l’Unione di Comuni e la Comunità<br />

Montana.<br />

Per ovviare alla carenza di canili, che in determinate aree è<br />

particolarmente sentita, accanto alla realizzazione di strutture<br />

pubbliche, in base al principio di sussidiarietà, ai sensi dell’art.<br />

108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009, la <strong>Regione</strong> intende<br />

sostenere anche i progetti proposti dagli enti locali che intendono<br />

far fronte alla necessità mediante convenzioni con associazioni<br />

che si fanno carico delle attività finalizzate alla tutela degli<br />

animali d’affezione e alla prevenzione del randagismo, di cui<br />

all’art. 120 della l.r. n. 33/2009.<br />

Azioni<br />

Al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’ottimizzazione<br />

dell’impiego delle risorse disponibili, si rende necessario<br />

il finanziamento dei lavori di risanamento o di realizzazione<br />

di nuove strutture, che dovranno essere conformi ai parametri<br />

minimi strutturali disposti nel Regolamento regionale 2/2008. La<br />

valutazione del punteggio da assegnare ad ogni singolo progetto<br />

che parteciperà ai bandi per l’assegnazione dei lavori<br />

di ristrutturazione/costruzione, dovrà fare riferimento ai vincoli<br />

d’impiego di cui al presente documento.<br />

Finanziamento<br />

La dotazione finanziaria disponibile per l’attuazione degli interventi<br />

ammonta a 3.250.000,00 euro, suddivisa in:<br />

– 750.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risanamento<br />

delle strutture pubbliche esistenti, fino ad un massimo<br />

di 50.000,00 euro per singola struttura,<br />

– 1.500.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di realizzazione<br />

di nuove strutture pubbliche, fino ad un massimo<br />

di 150.000,00 euro per singola struttura,<br />

– 1.000.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risanamento<br />

di strutture esistenti o di realizzazione di nuove<br />

strutture, mediante convenzioni con associazioni, iscritte nel<br />

registro regionale, ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b)<br />

della l.r. n. 33/2009. Il cofinanziamento non può superare,<br />

per singolo progetto, l’importo di 50.000,00 euro per il risanamento<br />

e di 150.000,00 euro per la realizzazione di nuove<br />

strutture.<br />

Vincoli d’impiego<br />

Beneficiari: Comuni, singoli o associati, Comunità Montane.<br />

Destinazione dichiarata per almeno 10 anni dal collaudo.<br />

Prioritari sono considerati quegli interventi che migliorino la disponibilità<br />

di strutture di ricovero in aree geografiche che ne<br />

sono prive.<br />

Criteri per la graduatoria:<br />

progetto (fasi e tempi di realizzazione)<br />

disponibilità immediata terreno<br />

numero di cani catturati all’anno nel Comune/Comuni negli<br />

ultimi tre anni<br />

numero di cani dati in adozione all’anno nel Comune/Comuni<br />

negli ultimi tre anni<br />

numero di canili di proprietà dei Comuni esistenti nella provincia<br />

e loro capacità<br />

ambito territoriale interessato (densità strutture presenti sul<br />

territorio) associazione di Comuni<br />

canile già esistente, ma non ristrutturabile (per localizzazione,<br />

eccessiva fatiscenza ... etc.)<br />

economicità ed efficienza (partecipazione ai costi, reperimento<br />

altre fonti di finanziamento).<br />

Viene demandata alla Giunta regionale l’adozione degli atti<br />

per la presentazione dei progetti di risanamento o di realizzazione<br />

di nuove strutture per il ricovero degli animali d’affezione<br />

catturati o raccolti.<br />

Indicatori e verifica<br />

Numero di progetti presentati / numero nuovi canili o canili<br />

ristrutturati.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong>


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti<br />

TOT. Finanziamento Max finanziamento<br />

INTERVENTI TEMATICHE PER AREA B<strong>ORS</strong>A PROGETTI FINANZIABILI /Cofinanziamento (1) /cofinanziamento (1)<br />

(A) a progetto (A)<br />

1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) 1.1.1. Progetti di educazione sanitaria e zoofila per gli alunni di elemen- 450.000,00 30.000,00<br />

tari e medie e per Progetti formativi per docenti (di scuole elementari,<br />

medie)<br />

1.2 Educazione informale (cultura sociale) 1.2.1 Sito web dedicato 0,00 0,00<br />

1.2.2 Produzione materiale informativo 150.000,00<br />

1.3 Educazione non-formale Volontari del no-profit<br />

(Corsi qualificazione e formazione)<br />

Operatori volontari, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 60.000,00 2.000,00<br />

Guardie zoofile volontarie, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 60.000,00 3.000,00<br />

Dipendenti pubblici<br />

Personale pubblico operante in canili, UDA, Polizia Locale, ASL, sportelli 70.000,00 2.000,00<br />

Anagrafe canina<br />

Cittadini<br />

Proprietari di animali [corsi per proprietari di cani, per conseguimento 110.000,00 2.000,00<br />

«Attestato» v. Ord. Min. Sal. 3 marzo 2009]<br />

2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1 Sterilizzazioni 2.1.1 Contributo per sterilizzazione cani nei canili 900.000,00 v. TAB. di riferimento<br />

2.1.2 Contributo per sterilizzazione gatti di colonia 400.000,00 v. TAB. di riferimento<br />

2.1.3 Contributo per sterilizzazione cani e gatti di proprietà 100.000,00 v. TAB. di riferimento<br />

– 3766 –<br />

3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina 3.1.1 Piattaforma S.M.S. 49.800,00 49.800,00<br />

3.1.3 Incentivi e formazione per il personale incaricato dei controlli 50.000,00 5.000,00<br />

3.2 U.D.A. 3.2.1 Incentivi per U.D.A. provinciali nuova attivazione 100.000,00 25.000,00<br />

nuova attivazione<br />

12.000,00<br />

3.2.2 Incentivi per U.D.A. comunali<br />

400.000,00<br />

esistenti 8.000,00<br />

3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici 3.3.1 Incentivi per risanamento rifugi pubblici 750.000,00 50.000,00<br />

3.3.2 Incentivi per costruzione rifugi pubblici 1.500.000,00 150.000,00<br />

3.4 Risanamento e costruzione canili 3.4.1 Risanamento e costruzione canili in convenzione con associazioni, 1.000.000,00 150.000,00<br />

in convenzione ex art. 108, comma 1, lettera b)<br />

TOTALE FINANZIAMENTO PIANO TRIENNALE <strong>2010</strong>/2012 6.149.800,00<br />

3.1.2 Fornitura lettori microchip (1) 215.850,00<br />

150,00 1.439<br />

(1) Finanziamento per l’acquisto di 1 lettore microchip per ognuno dei 1439 Comuni. I costi non sono coperti dal fondo disponibile; la copertura di questo intervento può essere ottenuta o riducendo le altre voci,<br />

oppure con il finanziamento statale 2009<br />

Bollettino Ufficiale


Bollettino Ufficiale – 3767 –<br />

Tabella2–Suddivisione finanziamenti per area d’intervento<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) C 450.000,00 C 900.000,00<br />

1.2 Educazione informale (cultura sociale) C 150.000,00<br />

1.3 Educazione non-formale (Corsi di qualificazione<br />

e formazione)<br />

C 300.000,00<br />

2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1.1 Sterilizzazione cani nei canili C 900.000,00 C 1.400.000,00<br />

2.1.2 Sterilizzazione gatti di colonia C 400.000,00<br />

2.1.3 Sterilizzazione cani e gatti di proprietà C 100.000,00<br />

3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina C 99.800,00 C 3.849.800,00<br />

ALLEGATO A<br />

Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono<br />

dei cani e della formazione di colonie feline<br />

Sono di seguito riportati tutti gli indicatori utili per conoscere<br />

in modo più approfondito il fenomeno dell’abbandono dei cani<br />

e della formazione delle colonie feline.<br />

• Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani<br />

1. Indicatore F quantità animali esistenti<br />

– n. cani iscritti in anagrafe (distinzione tra microchip e tatuaggio)<br />

– n. cani presenti nei canili (distinguere tra sanitari, rifugio,<br />

zoofili, amatoriali)<br />

– n. cani presenti negli allevamenti<br />

– n. cani presenti in esercizi commerciali (fissi e ambulanti)<br />

2. Indicatore F modalità di reperimento di un cane da parte<br />

dei cittadini<br />

– n. cani adottati in canile<br />

– n. cani acquistati in negozio<br />

– n. cani acquistati in allevamento<br />

3. Indicatore F strutture adibite a ricovero cani<br />

– n. canili sanitari<br />

– n. canili rifugio proprietà di enti locali<br />

– n. canili rifugio proprietà di privati<br />

– n. canili privati gestiti in collaborazione con associazioni<br />

– n. canili zoofili<br />

– n. canili amatoriali<br />

– n. pensioni<br />

– n. allevamenti<br />

4. Indicatore F attività di ogni singola struttura (canile sanitario<br />

o rifugio)<br />

– capacità massima della struttura<br />

– gestore della struttura (personale del Comune/volontari di<br />

associazioni/personale privato/..)<br />

– presenza di un’associazione di volontariato nella struttura<br />

– n. di animali entrati in canile per ogni anno di attività<br />

– n. dei cani riaffidati al proprietario nell’ultimo anno<br />

– n. dei cani dati in adozione per ogni anno di attività<br />

– età media degli animali dati in adozione<br />

– n. dei cani dati in adozione e poi rientrati in canile per ogni<br />

anno di attività<br />

– numero di cani deceduti per ogni anno di attività<br />

– età media di cani presenti in ciascuna struttura<br />

– patologie più comuni<br />

– vaccinazioni e profilassi effettuate<br />

– percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di attività<br />

– apertura al pubblico<br />

– percorsi di recupero caratteriale per cani problematici<br />

– n. di interventi su cani feriti<br />

– attività di socializzazione con persone e/o altri animali<br />

5. Indicatore F cause di entrata dei cani nei canili<br />

– n. di cani oggetto di sequestro per ogni anno di attività<br />

– n. cani vaganti accalappiati nell’anno in corso<br />

3.2 U.D.A. C 500.000,00<br />

3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici C 2.250.000,00<br />

3.4 Risanamento e costruzione canili in C 1.000.000,00<br />

convenzione con associazioni, ex art. 108,<br />

comma 1, lettera b)<br />

TOTALE C 6.149.800,00<br />

– n. cani ceduti dal proprietario nell’anno in corso<br />

6. Indicatore F educazione al rispetto degli animali<br />

– tipologia e frequenza degli interventi educativi promossi<br />

nelle scuole dagli enti competenti (Comuni, Province, <strong>Regione</strong>)<br />

e dalle associazioni di volontariato<br />

– tipologia e frequenza degli interventi di sensibilizzazione della<br />

popolazione<br />

– tipologia e frequenza degli interventi di formazione del personale/volontari<br />

operanti nelle strutture di ricovero<br />

• Criteri per l’analisi della formazione di colonie urbane di gatti<br />

liberi<br />

1. Indicatore F quantità animali esistenti<br />

– dati censimento colonie feline<br />

– n. gatti iscritti in anagrafe (per i gatti liberi tramite il censimento<br />

delle colonie, e per i gatti di proprietà anche se non<br />

obbligatorio)<br />

2. Indicatore F gestione colonie feline<br />

– presenza linee operative sui criteri di riconoscimento delle<br />

colonie feline<br />

– presenza accordi di collaborazione con ass.ni/privati per<br />

cattura gatti liberi<br />

– soggetto erogatore del servizio di sterilizzazione delle colonie<br />

(ASL/Medici veterinari libero professionisti)<br />

– numero di interventi su gatti feriti<br />

– soggetto incaricato della cattura dei gatti liberi e successiva<br />

reintroduzione nel proprio habitat<br />

– dove viene effettuata la degenza post-operatoria (struttura<br />

ASL; clinica veterinaria privata; reparto degenza associazione<br />

protezionista; altro ...)<br />

– presenza di aree delimitate o segnalate indicanti la presenza<br />

di una colonia felina<br />

3. Indicatore F modalità di reperimento di un gatto da parte<br />

dei cittadini<br />

– n. gatti adottati in gattili/canili<br />

– n. gatti acquistati in negozio<br />

– n. gatti acquistati in allevamento<br />

4. Indicatore F strutture adibite a ricovero gatti<br />

– n. gattili (comunali/privati)<br />

– canili<br />

5. Indicatore F attività di ogni singola struttura<br />

– capacità massima della struttura<br />

– gestore della struttura (personale del Comune/volontari di<br />

associazioni/personale privato/...)<br />

– presenza di un’associazione di volontariato nella struttura<br />

– n. di animali entrati in gattile per ogni anno di attività<br />

– n. dei gatti riaffidati al proprietario nell’ultimo anno<br />

– n. dei gatti dati in adozione<br />

– età media degli animali dati in adozione<br />

– n. dei gatti dati in adozione e poi rientrati in gattile/canile<br />

per ogni anno di attività<br />

– numero di gatti deceduti per ogni anno di attività<br />

– età media di gatti presenti in ciascuna struttura<br />

– patologie più comuni


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– vaccinazioni e profilassi effettuate<br />

– percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di attività<br />

– apertura al pubblico<br />

– n. di interventi su gatti feriti<br />

6. Indicatore F cause di entrata dei gatti nei gattili<br />

– n. di gatti oggetto di sequestro per ogni anno di attività<br />

– n. di gatti rinvenuti abbandonati nell’anno in corso<br />

– n. di gatti ceduti dal proprietario nell’anno in corso<br />

– n. di gatti di colonie libere, ricoverati per cure nell’anno in<br />

corso<br />

——— ———<br />

ALLEGATO B: Tariffe sterilizzazione proposte da FNOVI e ANMVI<br />

Tariffario C<br />

(IVA ed ENPAV<br />

comprese)<br />

Gatto maschio 90,00<br />

Gatta femmina 150,00<br />

Cagna femmina fino a 10 kg 190,00<br />

Cane maschio fino a 10 kg 140,00<br />

Cane femmina da 10,1 kg a 25kg 220,00<br />

Cane maschio da 10,1 kg a 25kg 170,00<br />

Cane femmina da 25,1 a 40 kg 270,00<br />

Cane maschio da 25,1 a 40 kg 200,00<br />

Cane oltre 40 kg femmina 320,00<br />

Cane maschio oltre 40 kg 240,00<br />

D) ATTI DIRIGENZIALI<br />

GIUNTA REGIONALE<br />

Presidenza<br />

[BUR<strong>2010</strong>0115] [2.4.0]<br />

D.d.s. 9 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12919<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento<br />

degli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2011 a<br />

titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del<br />

tasso di inflazione programmata<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

GESTIONE TRIBUTI REGIONALI<br />

Visto il r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775 «Testo unico delle disposizioni<br />

di legge sulle acque e impianti elettrici» ed, in particolare,<br />

l’art. 35 relativo alle modalità di determinazione del canone annuo<br />

relativo alle utenze di acqua pubblica;<br />

Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale»;<br />

Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e<br />

compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,<br />

in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», all’art.<br />

89 (Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali) con il<br />

quale lo Stato ha disposto, in particolare, il conferimento alle<br />

Regioni delle funzioni relative a:<br />

– comma 1, lettera i) – gestione del demanio idrico, ivi comprese<br />

tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni<br />

di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione<br />

delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotterraneo<br />

nonché alla determinazione dei canoni di concessione<br />

e all’introito dei relativi proventi;<br />

– comma 1, lettera g) polizia delle acque, anche con riguardo<br />

alla applicazione del regio decreto 11 dicembre 1933,<br />

n. 1775;<br />

Visto il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 «Disciplina<br />

dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo dell’acqua<br />

a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua<br />

in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della<br />

legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 ed in particolare gli<br />

articoli3e34;<br />

Visto l’articolo 6 della la legge regionale 29 giugno 2009, n. 10<br />

«Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse economico<br />

generale – Collegato ordinamentale»;<br />

Vista la legge regionale 16 dicembre 2003, n. 26, ed in particolare<br />

gli articoli 44, comma 1, lettera c) e 52 comma 4;<br />

Richiamati i seguenti provvedimenti:<br />

– la d.g.r. n. 6/41315 del 5 febbraio 1999 «Prime modalità per<br />

– 3768 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

la riscossione dei canoni di concessione per l’uso dei beni del<br />

demanio idrico»;<br />

– la d.g.r. n. 7/5245 del 22 giugno 2001 «Modalità per la riscossione<br />

dei canoni e per la determinazione ed il versamento del<br />

deposito cauzionale relativi alle concessioni di derivazioni di acque<br />

pubbliche»;<br />

– la d.g.r. n. 8/962 del 27 ottobre 2005 «Determinazione dei<br />

canoni per l’uso di acque pubbliche a decorrere dall’anno<br />

2006»;<br />

– il d.d.u.o. 31 ottobre 2006, n. 12171 «Adeguamento degli importi<br />

dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2007 a titolo di<br />

canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di concessione<br />

per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio idrico<br />

(canoni regionali di polizia idraulica) nella misura del tasso di<br />

inflazione programmata»;<br />

– la d.g.r. n. 8/5775 del 31 ottobre 2007 «Determinazione dei<br />

canoni per l’uso delle acque pubbliche per l’anno 2008»;<br />

– il d.d.s. n. 13367 del 19 novembre 2008 «Adeguamento degli<br />

importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2009 a titolo<br />

di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di<br />

concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e<br />

del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di polizia<br />

idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»;<br />

– il d.d.s. n. 13898 dell’11 dicembre 2009 «Adeguamento degli<br />

importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno <strong>2010</strong> a titolo<br />

di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di<br />

concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e<br />

del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di polizia<br />

idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»;<br />

Vista la l.r. 14 luglio 2003 n. 10 recante «Riordino delle disposizioni<br />

legislative regionali in materia tributaria – Testo unico della<br />

disciplina dei tributi regionali»;<br />

Considerato che, ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno<br />

2009, n. 10, entro il 31 dicembre di ciascun anno e in relazione<br />

agli importi dovuti per l’anno successivo, la direzione competente<br />

procede con decreto dirigenziale all’aumento della tariffa<br />

dei canoni nella misura del tasso di inflazione programmato,<br />

limitatamente in relazione alle fattispecie per le quali non sia<br />

intervenuta una nuova determinazione della misura dei canoni<br />

fissata ai sensi del comma 5 del citato art. 6 della l.r. 10/2009<br />

con deliberazione della Giunta regionale;<br />

Preso atto dello schema di Decisione di Finanza Pubblica per<br />

gli anni 2011-2013 deliberato dal Consiglio dei Ministri del 29 settembre<br />

<strong>2010</strong> ed in particolare della tavola 1.4 relativa al quadro<br />

macroeconomico nella quale viene indicato per il 2011 un tasso<br />

di inflazione programmata pari all’1,5%;<br />

Valutata la necessità, da parte del dirigente della Struttura<br />

Federalismo Fiscale e Tutela delle Entrate Tributarie, di adeguare<br />

ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10, gli<br />

importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2011, a titolo<br />

di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica nella misura<br />

del tasso di inflazione programmata, aumentandoli<br />

dell’1,5%, rendendo noto che l’adeguamento in questione non<br />

si applica in relazione alle tipologie di canoni che sono state<br />

oggetto di determinazione specifica adottata con provvedimento<br />

della Giunta regionale per la medesima annualità ai sensi<br />

di quanto disposto all’art. 6, comma 5 della l.r. 29 giugno 2009,<br />

n. 10;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale» ed i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di adeguare ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno<br />

2009, n. 10, gli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno<br />

2011, a titolo di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica<br />

nella misura del tasso di inflazione programmata, aumentandoli<br />

dell’1,5% rispetto alla misura vigente nell’anno <strong>2010</strong>;<br />

2. di approvare l’allegata tabella A, che forma parte integrante<br />

e sostanziale del presente atto, contenente, a titolo ricognitivo,<br />

gli importi unitari dei canoni demaniali per l’uso dell’acqua<br />

pubblica per l’anno 2011 già rivalutati dell’1,5% rispetto alla<br />

misura vigente nell’anno <strong>2010</strong>;<br />

3. di pubblicare il presente atto e il relativo allegato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della Struttura<br />

Gestione Tributi Regionali:<br />

Danilo Musumeci<br />

——— ———


Bollettino Ufficiale – 3769 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO «A»<br />

USI<br />

CANONI PER L’USO DI ACQUA PUBBLICA – ANNO 2011<br />

Tipologia<br />

Usi art. 3, comma 4), r.r. 2/2006<br />

Unità di misura Canone unitario<br />

a) potabile canone C/modulo 2.152,67<br />

canone minimo C 358,79<br />

b) irriguo canone src (1) C/modulo 50,<strong>51</strong><br />

canone crc (2) C/modulo 25,25<br />

canone bnt (3) C/ha 0,50<br />

canone minimo C 35,74<br />

c) idroelettrico (produzione forza motrice) canone C/kW 14,68<br />

canone minimo C 129,16<br />

d) Industriale (4) canone C/modulo 16.617,03<br />

canone minimo C 2.265,96<br />

e) piscicolo (ittiogenico) canone C/modulo 358,79<br />

canone minimo C 129,16<br />

f) zootecnico canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

g) igienico canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

h) antincendio canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

i) autolavaggio canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

j) lavaggio strade canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

k) innaffiamento aree verdi o aree sportive canone C/modulo 358,79<br />

canone minimo C 129,16<br />

l) scambio termico in impianti a pompa di calore canone C/modulo 1.076,31<br />

canone minimo C 129,16<br />

m) navigazione interna canone C/modulo 50,<strong>51</strong><br />

canone minimo C 35,74<br />

n) didattico/scientifico canone C/modulo 50,<strong>51</strong><br />

canone minimo C 35,74<br />

usi diversi (altro uso)<br />

Usi art. 3, comma 5), r.r. 2/2006<br />

canone 1.076,31<br />

canone minimo<br />

Uso art. 34, comma 10), r.r. 2/2006<br />

C 129,16<br />

riconoscimento demanialità canone minimo C 522,84<br />

NOTE: L’unità di misura per la determinazione del canone è il «modulo» corrispondente ad una portata di 100 l/s, tranne che per<br />

l’uso idroelettrico nel cui caso il canone è calcolato sulla Potenza Nominale Media annua espressa in kW (art. 34 del regolamento<br />

regionale 2/2006).<br />

(1): Senza restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />

(2): Con restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />

(3): Bocca non tassata (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />

(4): Dal 2008 anche il modulo industriale è pari a 100 l/s<br />

Per la descrizione degli usi si rimanda agli articoli 3e34delregolamento regionale 2/2006.<br />

[BUR<strong>2010</strong>0116] [4.0.0]<br />

D.d.s. 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12960<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito<br />

a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />

salute e manifatturiero avanzato a valere sul<br />

«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati<br />

e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata<br />

con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione Progetto<br />

AMICA<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

UNIVERSITÀ E RICERCA<br />

Viste:<br />

– la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007, recante «Strumenti<br />

di competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />

con la quale la <strong>Regione</strong> intende supportare la crescita<br />

competitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo<br />

delineando, fra l’altro, obiettivi, strumenti e modalità di perseguimento,<br />

ed in particolare l’art. 3 comma 1 il quale demanda<br />

alla Giunta regionale, anche attraverso le società a partecipazione<br />

regionale, l’attuazione della legge medesima mediante<br />

le azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti;<br />

– la d.g.r. n. 7025 del 9 aprile 2008, che istituito il «Fondo per<br />

la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni<br />

conseguenti» identificando Finlombarda S.p.A. quale gestore<br />

del Fondo medesimo, definendo le modalità per la presentazione<br />

da parte delle imprese di idee progettuali finalizzate a selezionare,<br />

valutare e censire le migliori e innovative idee progettuali<br />

provenienti dal territorio lombardo;<br />

– la d.g.r. n. 8927/2009 che ha integrato e modificato alcuni<br />

dispositivi della d.g.r. n. 7025/2008, stabilendo di procedere all’emanazione<br />

del «Bando di invito a presentare progetti innovativi<br />

nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero<br />

avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle<br />

espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» sulle seguenti<br />

tematiche:<br />

1. Agroalimentare: Funzionalizzazione, tracciabilità e packaging<br />

delle produzioni tipiche regionali<br />

2. Energia-ambiente: Trattamento e sfruttamento dei rifiuti<br />

3. Salute: Sistema di assistenza in remoto per anziani<br />

4. Manifatturiero Avanzato: Aeronautica e Micro Meccanica<br />

definendo la dotazione finanziaria del bando complessivamente<br />

in C 20 milioni, i dettagli e le modalità di presentazione, le<br />

norme e le procedure per la selezione e valutazione delle domande,<br />

la gestione di controllo, in itinere e finale e applicare il


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto<br />

2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L<br />

214/3 del 9 agosto 2008, con particolare riferimento all’articolo<br />

6 e alla sezione 7, artt. 30-37;<br />

– d.g.r. n. 10669 del 2 dicembre 2009 che ha stabilito la dotazione<br />

complessiva del bando emanato con decreto n. 3186<br />

dell’1 aprile 2009 sopracitato in C 27.000.000,00, al fine di consentire<br />

il possibile finanziamento di un maggior numero di progetti<br />

considerati ammissibili e che abbiano comunque raggiunto<br />

un punteggio ponderato minimo complessivo non inferiore a<br />

60 punti, così come previsto dal dispositivo di cui al decreto<br />

n. 3186/2009;<br />

Richiamati:<br />

– il decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009 avente ad oggetto «Approvazione<br />

del bando di invito a presentare progetti innovativi<br />

nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manufatturiero<br />

avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle<br />

espressioni di interesse dei privati ed azioni conseguenti» istituito<br />

con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009»;<br />

– il decreto n. 8385 del 10 agosto 2009 avente per oggetto<br />

«Decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare<br />

progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />

salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per<br />

la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni<br />

conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con<br />

d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»<br />

e del «Comitato espressioni di interesse»;<br />

– il decreto n. 10<strong>51</strong>8 del 16 ottobre 2009 di integrazione al<br />

decreto n. 8535 del 10 agosto 2009 avente per oggetto: «De-<br />

– 3770 –<br />

Costo totale Finanziamento Contributo<br />

PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto<br />

A A A<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Intervento<br />

finanziario<br />

concesso<br />

A<br />

Importo complessivo sul progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000<br />

Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />

Istituto Superiore Mario Boella 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />

Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />

Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e Comunicazione) 180.000 56.759,94 9.724,99<br />

Vista la richiesta dell’8 luglio <strong>2010</strong> della Società Present S.p.A., partner capofila del progetto AMICA, agli atti regionali prot.<br />

A1.<strong>2010</strong>.0090606 del 27 luglio <strong>2010</strong>, con la quale la Società Present, richiede, a nome di tutte le aziende partner del progetto AMICA,<br />

l’autorizzazione a rimodulare il piano finanziario secondo la seguente ripartizione:<br />

Costo totale Finanziamento Contributo<br />

PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto<br />

A A A<br />

Intervento<br />

finanziario<br />

concesso<br />

A<br />

Importo complessivo sul Progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000<br />

Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />

Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99<br />

Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />

Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />

Considerato che in base al punto 7.4 «vicende del partenariato»<br />

del bando approvato con il succitato decreto 3186/2009 nel<br />

caso in cui si verifichino, nel corso della realizzazione del Progetto,<br />

eventi inerenti un Partner che incidano sul compimento delle<br />

attività progettuali di sua competenza, gli altri provvederanno,<br />

per il tramite del capofila, a comunicare:<br />

la sostituzione con un soggetto in possesso dei requisiti di<br />

ammissibilità sopra richiamati, o<br />

il prosieguo delle attività, a condizione che:<br />

– venga garantito in ogni caso il raggiungimento degli obiettivi<br />

del Progetto;<br />

– il venir meno del Partner non comporti una diminuzione<br />

del costo totale del Progetto presentato superiore al 20%<br />

e non deve essere tale da comportare la riduzione del<br />

costo del Progetto per una somma eccedente<br />

C 250.000,00 (duecentocinquantamila/00);<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> autorizzerà la sostituzione o il prosieguo<br />

delle attività a seguito della valutazione delle vicende sottoposte,<br />

anche con il supporto dei soggetti ed organi preposti alle<br />

fasi di pre-selezione di merito e di valutazione finale (di cui ai<br />

successivi articoli 11, 12 e 13 del bando succitato), della conseguente<br />

eventualità di procedere alla rideterminazione dell’entità<br />

dell’Intervento Finanziario;<br />

Verificato che, dal punto di vista della verifica di ammissibilità<br />

formale, non sussistono rideterminazioni dell’entità dell’intervento<br />

finanziario, non ci sono variazioni nella compagine del partenariato<br />

e che i due partner per i quali avviene lo scambio di<br />

creto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare<br />

progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />

salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per<br />

la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni<br />

conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con<br />

d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»<br />

e del «Comitato espressioni di interesse»;<br />

– il decreto n. 14433 del 23 dicembre 2009 con oggetto:<br />

«Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />

agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato<br />

a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di<br />

interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con<br />

d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’istruttoria di ammissibilità<br />

formale e della valutazione preliminare di merito» con<br />

particolare riferimento all’allegato B1, elenco dei soggetti ammessi<br />

alla fase di valutazione finale;<br />

– il decreto n. 4999 del 13 maggio <strong>2010</strong> con aggetto. «Bando<br />

di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />

agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere<br />

sul «fondo per la promozione delle espressioni di interesse<br />

dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r.<br />

8927/2009: approvazione graduatoria finale iniziative progettuali<br />

ammesse e non ammesse: concessione intervento finanziario;<br />

Dato che le Società partner del progetto AMICA (ammesso<br />

nella graduatoria finale con il succitato decreto 4999/<strong>2010</strong>),<br />

sono state ammesse a contributo per l’importo indicato nell’allegato<br />

A dello stesso decreto ed in particolare secondo la seguente<br />

ripartizione:<br />

attività sono entrambi organismi di ricerca e beneficiano quindi<br />

della stessa intensità d’aiuto;<br />

Verificato, altresì, anche tramite il supporto dei soggetti ed<br />

organi preposti alle fasi di pre-selezione di merito e di valutazione<br />

finale finali previsti dal bando sopramenzionato e nello specifico<br />

la nota del componente del nucleo di valutazione esperto<br />

per la tematica salute trasmessa nel novembre <strong>2010</strong>, che la proposta<br />

di spostamento di attività dall’Istituto Superiore Mario<br />

Boella all’Università dell’Insubria e la conseguente richiesta di<br />

rimodulazione del piano finanziario e del contributo e finanziamento<br />

concesso, non incide in modo significativo sul proseguio<br />

delle attività del progetto e sulla qualità progettuale del progetto<br />

che risulta comunque superiore alla soglia minima finanziabile<br />

in base ai criteri definiti nel bando;<br />

Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel<br />

«Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />

agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato<br />

a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di<br />

interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con<br />

d.g.r. 8927/2009», emanato con decreto n. 3186/2009, la cui<br />

graduatoria è stata approvata con il succitato decreto<br />

4999/<strong>2010</strong>, di approvare la rimodulazione del piano finanziario<br />

del progetto Amica e il conseguente spostamento di parte delle<br />

attività dall’Istituto Superiore Mario Boella all’Università dell’Insubria<br />

e di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> all’indirizzo,<br />

http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=<br />

Redazionale_P&childpagename=<strong>Regione</strong>%2FDetail&cid=<br />

1213284203954&pagename=RGNWrapper,


Bollettino Ufficiale – 3771 –<br />

in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2<br />

del Reg. 800/2008 e di comunicare l’esito della valutazione alla<br />

Società Present che ha presentato l’istanza di rimodulazione<br />

delle attività e piano finanziario del progetto;<br />

Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, nonché<br />

il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione<br />

del bilancio e previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />

organizzativi conseguenti;<br />

Decreta<br />

ai sensi delle disposizioni contenute nel «Bando di invito a presentare<br />

progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroali-<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Costo totale Finanziamento Contributo<br />

PARTNER DEL PROGETTO AMICA codice ID 12780767 – area salute progetto a fondo perduto<br />

A A A<br />

Intervento<br />

finanziario<br />

concesso<br />

A<br />

Importo complessivo sul progetto 1.800.000,00 529.449,99 370.550,01 900.000<br />

Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />

Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99<br />

Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />

Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />

– di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

all’indirizzo,<br />

http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=<br />

Redazionale_P&childpagename=<strong>Regione</strong>%2FDetail&cid=<br />

1213284203954&pagename=RGNWrapper,<br />

in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2<br />

del Reg. 800/2008;<br />

– di disporre che Finlombarda S.p.A., in qualità di Soggetto<br />

Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione,<br />

ai sensi della normativa vigente, del predetto esito alla Società<br />

Present S.p.A., partner capofila del progetto Amica, che ha presentato<br />

l’istanza di rimodulazione delle attività e del piano finanziario<br />

a nome di tutte le aziende partner del progetto.<br />

Il dirigente della Struttura Università e Ricerca:<br />

Armando De Crinito<br />

[BUR<strong>2010</strong>0117] [4.1.0]<br />

D.d.s. 15 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13125<br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la<br />

presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi regionali<br />

in favore della popolazione dei territori montani» – Anno<br />

<strong>2010</strong><br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

ATTUAZIONE PROGETTI SPECIALI ED EXPO 2015<br />

Visti:<br />

la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della<br />

popolazione dei territori montani» e in particolare l’art. 4 che<br />

istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato<br />

«Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo<br />

e le modalità di accesso dei soggetti beneficiari;<br />

la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità montane della <strong>Lombardia</strong>,<br />

disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno<br />

all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.;<br />

i dd.p.g.r. nn. da 6479 a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati<br />

sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

n. 26 dell’1 luglio 2009, di costituzione delle Comunità<br />

montane ai sensi della l.r. 19/2008;<br />

la l.r. 23 ottobre 2009 n. 22 «Disciplina del Consiglio delle<br />

autonomie locali della <strong>Lombardia</strong>, ai sensi dell’art. 54 dello Statuto<br />

d’autonomia» ed in particolare l’art. 15, pubblicata sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 43, 1º Supplemento<br />

Ordinario del 26 ottobre 2009;<br />

la d.g.r. 9/876/<strong>2010</strong> che al primo comma del dispositivo ripartisce<br />

il Fondo per l’annualità <strong>2010</strong> come riportato in Allegato<br />

A – Tabella 1 dello stesso provvedimento;<br />

Rilevato altresì che in attuazione del primo comma del deliberato<br />

della sopraccitata d.g.r. 9/876/<strong>2010</strong> vengono attribuite a<br />

ciascuna zona omogenea le risorse del Fondo, resesi disponibili<br />

da economie e rinunce su progetti relativi ai riparti 2000-2009,<br />

come indicato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedimento;<br />

Dato atto che la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha ritenuto di stanziare<br />

sul Fondo la somma complessiva di 19 milioni di euro, (art. 12,<br />

comma 1 della l.r. 25/2007) che troverà copertura sul cap.<br />

6.5.6.3.114.4454 del bilancio 2011-2012;<br />

mentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo<br />

per la promozione delle espressioni di interesse dei privati istituto<br />

con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. 8927/2009», emanato<br />

con decreto n. 3186/2009, di:<br />

– di approvare la rimodulazione del piano finanziario approvato<br />

e ammesso rettificando il Decreto 4999/<strong>2010</strong>, rispetto agli<br />

importi indicati per il progetto Amica, autorizzando lo spostamento<br />

di parte delle attività dall’Istituto Superiore Mario Boella<br />

all’Università dell’Insubria e rideterminando il contributo secondo<br />

la seguente ripartizione:<br />

Richiamato il secondo comma del dispositivo della d.g.r.<br />

9/876/<strong>2010</strong> che da mandato al dirigente competente di provvedere<br />

all’adozione del bando e della modulistica per la presentazione<br />

dei progetti;<br />

Ritenuto di approvare il Bando <strong>2010</strong> relativo alla l.r. 25/2007<br />

«Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani»;<br />

Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi della<br />

IX legislatura;<br />

Decreta<br />

di approvare il Bando <strong>2010</strong> relativo alla l.r. 25/2007 «Interventi<br />

regionali in favore della popolazione dei territori montani»<br />

parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />

di dare atto che gli interventi di cui al Bando <strong>2010</strong> del Fondo<br />

regionale della montagna trovano copertura sul cap.<br />

6.5.6.3114.4454 del bilancio 2011-2012;<br />

di disporre la pubblicazione integrale del presente decreto<br />

e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della struttura<br />

attuazione progetti speciali ed Expo 2015:<br />

Stefano Buratti<br />

——— ———


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

INDICE<br />

- 3772 - Bollettino Ufficiale<br />

Interventi Interventi regionali regionali in in favore favore della della popolazione popolazione dei dei territori territori montani montani - l.r. 25/2007<br />

25/2007<br />

Bando Bando anno anno <strong>2010</strong><br />

<strong>2010</strong><br />

PRESIDENZA – DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA<br />

UNITÀ ORGANIZZATIVA PROGRAMMAZIONE<br />

Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015<br />

SEZIONE SEZIONE 1 1 – ZONE ZONE OMOGENEE<br />

OMOGENEE<br />

1. FINALITÀ E RIS<strong>ORS</strong>E<br />

2. SOGGETTI BENEFICIARI<br />

3. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO<br />

3.1 Presentazione delle domande<br />

3.2 Contenuti della domanda<br />

3.3 Ammissibilità al finanziamento<br />

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E PUNTEGGI<br />

4.1 Criteri generali per l’assegnazione dei punteggi<br />

4.2 Criteri della Comunità montana: punteggi e indicazioni per la compilazione della graduatoria<br />

5. ISTRUTTORIA<br />

5.1 Istruttoria preliminare<br />

5.2 Assegnazione punteggi<br />

5.3 Formazione della graduatoria provvisoria<br />

5.4 Approvazione e trasmissione della graduatoria provvisoria<br />

5.7 Riconoscimento delle spese di istruttoria<br />

5.8 Garanzie per gli esclusi<br />

6. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE<br />

6.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto)<br />

6.2 Avvio intervento, inizio e conclusione lavori<br />

6.2.1 Avvio dell’intervento e inizio lavori<br />

6.2.2 Stato avanzamento lavori<br />

6.2.3 Conclusione lavori<br />

6.3 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo<br />

7. PROROGHE, VARIANTI IN C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA<br />

7.1 Proroghe e decadenza<br />

7.3 Rinunce<br />

8. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI<br />

8.1 Controllo<br />

8.2 Monitoraggio<br />

SEZIONE SEZIONE 2 2 – COMUNI COMUNI COMUNI CAPOLUOGO CAPOLUOGO DI DI PROVIN PROVINCIA PROVIN CIA<br />

1. FINALITÀ, RIS<strong>ORS</strong>E E SOGGETTI BENEFICIARI<br />

2. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO<br />

2.1 Presentazione, contenuto delle domande e ammissibilità al finanziamento<br />

3. ISTRUTTORIA E APPROVAZIONE DEI PROGETTI<br />

4. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE<br />

4.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto)<br />

4.2 Avvio intervento e inizio lavori<br />

4.3 Stato avanzamento lavori<br />

4.4 Conclusione lavori<br />

4.5 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo<br />

5. PROROGHE, VARIANTI IN C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA<br />

5.1 Proroghe e decadenza<br />

5.2 Modifiche e Varianti in corso d’opera<br />

5.3 Rinunce<br />

6. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI<br />

6.1 Controllo<br />

6.2 Monitoraggio<br />

SEZIONE SEZIONE 3 3 - RIFERIMENT RIFERIMENTI RIFERIMENT<br />

I UTILI UTILI E E INFORMATIVA INFORMATIVA PRIVACY<br />

PRIVACY


Bollettino Ufficiale<br />

1. FINALITÀ FINALITÀ E E RISOR RIS<strong>ORS</strong>E RISOR RISOR SE<br />

- 3773 -<br />

SEZIONE SEZIONE SEZIONE 1 1 – ZONE ZONE OMOGENEE<br />

OMOGENEE<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25<br />

“Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4).<br />

Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/<strong>2010</strong> e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone<br />

omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti.<br />

Per l’anno <strong>2010</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha stanziato sul Fondo regionale della montagna la somma complessiva di € 19<br />

Mln, che trova copertura finanziaria nell’apposito capitolo del bilancio 2011.<br />

Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei<br />

documenti di programmazione regionale vigenti.<br />

2. SOGGETTI SOGGETTI BENEFICIARI<br />

BENEFICIARI<br />

BENEFICIARI<br />

Possono usufruire dei contributi di cui al p.to 1 le autonomie locali e funzionali e altri soggetti pubblici e privati che<br />

contribuiscono alla tutela, allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio montano (l.r. 25/2007, art. 1, c. 3), nei limiti<br />

previsti dalla normativa di riferimento in tema di aiuti di stato. A tal fine:<br />

a) le imprese devono:<br />

risultare iscritte e attive presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente;<br />

avere sede legale o operativa in <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />

b) le associazioni, fondazioni, consorzi con personalità giuridica, ecc. devono:<br />

essere iscritte nel registro delle persone giuridiche;<br />

avere sede legale o operativa in <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

Le eventuali imprese richiedenti devono soddisfare, pena la non ammissibilità della domanda, le seguenti condizioni,<br />

presentando una dichiarazione (Allegato 11) sottoscritta dal legale rappresentante che dichiari di:<br />

non trovarsi in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione<br />

di imprese in difficoltà e, in particolare, non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione<br />

controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;<br />

aver assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro<br />

ai sensi della normativa vigente;<br />

non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della<br />

legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla<br />

Commissione europea.<br />

rispettare la disciplina comunitaria del “de minimis” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e<br />

successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una<br />

medesima impresa non deve superare i 200.000,00 € nell’arco degli ultimi 3 esercizi finanziari. L’impresa è pertanto<br />

tenuta a rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “de minimis”.<br />

3. PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELLE DELLE DOMANDE DOMANDE E E AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AL AL AL FINANZIAMENTO<br />

FINANZIAMENTO<br />

Tutti i soggetti aventi i requisiti per accedere ai finanziamenti possono presentare domande, coerenti con le finalità di<br />

cui al punto 1, alle Comunità montane territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.<br />

3.1 Presentazione Presentazione delle delle domande<br />

domande<br />

Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate alla Comunità montana della zona omogenea di<br />

riferimento a partire dal 14 gennaio 2011 e non oltre il 25 febbraio 2011: fa fede la data di protocollo della Comunità<br />

montana in entrata.<br />

Qualora la Comunità montana intenda partecipare al presente bando con propri progetti deve provvedere entro il 25<br />

febbraio 2011 ad approvarli con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea.<br />

3.2 Contenuti Contenuti della della domanda<br />

domanda<br />

La domanda deve essere redatta in duplice copia secondo lo schema dell’Allegato 2 “Modello di domanda per la<br />

presentazione del progetto”, completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da<br />

consegnare”e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente, pena esclusione della domanda.<br />

3.3 Ammissibilità mmissibilità al al finanziamento<br />

finanziamento<br />

Sono ammissibili a finanziamento i progetti:<br />

1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1);<br />

2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando;<br />

3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3774 - Bollettino Ufficiale<br />

4. le cui domande siano correttamente compilate in ogni loro parte (Allegati 2 e 3);<br />

5. che abbiano un costo non inferiore a € 50.000,00;<br />

6. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli<br />

Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi<br />

importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3;<br />

7. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a:<br />

a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00;<br />

b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00;<br />

8. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i<br />

quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti;<br />

9. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.<br />

Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.<br />

4. CRITERI CRITERI DI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE E E PUNTEGGI<br />

PUNTEGGI<br />

La valutazione dei progetti presentati ai fini dell’assegnazione del punteggio, attraverso i criteri di seguito dettagliati,<br />

privilegia:<br />

interventi che prevedono compartecipazioni finanziarie;<br />

interventi ricompresi in strumenti di programmazione negoziata di cui alla legge regionale 14 marzo 2003, n. 2<br />

“Programmazione negoziata regionale”<br />

interventi ubicati in territorio classificato a svantaggio alto o medio - sulla base della classificazione approvata<br />

dalla Giunta regionale alla data del 14 gennaio 2011, data entro la quale la Comunità montana deve<br />

pubblicare i propri criteri.<br />

interventi riferibili alle priorità indicate nel PRS della IX Legislatura di cui alla DCR n. IX/56 del 28 settembre <strong>2010</strong>.<br />

Ad ogni progetto può essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti, di cui 70 attribuiti secondo criteri generali<br />

indicati dal presente bando e riportati in Tab. 1, e 30 assegnati sulla base dei criteri stabiliti dalla Comunità montana,<br />

punto 4.2.<br />

4.1 Criteri Criteri generali generali per per per l’assegnazione l’assegnazione dei dei punteggi<br />

punteggi<br />

Per la compilazione della graduatoria, i punteggi relativi ai criteri generali sono attribuiti sulla base dei criteri indicati in<br />

Tab. 1.<br />

Tab. Tab. 1 1 Attribuzione Attribuzione pun punteggi pun teggi<br />

Criterio Criterio<br />

Range Range punteggio punteggio<br />

Punteggio<br />

Punteggio<br />

1 – Quota Quota di di ccofinanziamento<br />

c ofinanziamento<br />

< a 20% 0<br />

≥ 20% e < 30% 3<br />

≥ 30% e < 40% 5<br />

≥ 40% e < 50% 7<br />

≥ 50% e < 60% 9<br />

≥ 60% e < 70% 11<br />

≥ 70% e < 80% 13<br />

≥ 80% 15<br />

2 - Costo Costo totale del progetto<br />

3 - Inserito Inserito in strumenti di programmazione negoziata<br />

(Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera l'intervento<br />

come se inserito solo nello strumento con punteggio maggiore)<br />

< € 300.000,00 0<br />

≥ € 300.000,00 10<br />

No strumenti p.n, 0<br />

APQ ex l. 662/96 5<br />

ADP ex l. 267/2000 5<br />

CRP o ADP o AQST o PISL ex l.r. 2/2003 10<br />

4 - Intervento riferibile ad almeno una delle finalità<br />

No 0<br />

nn. n. 3,7,9,10, 3,7,9,10, 13, 13, 14 14 dell’ dell’Allegato<br />

dell’ Allegato Allegato 1 1<br />

Sì 10<br />

5 – Presentato da più soggetti<br />

6 - Livello Livello di di progettazione<br />

progettazione<br />

NO 0<br />

2 1<br />

≥ 3 e ≤ 5 2<br />

≥ 6 5<br />

definitiva 5<br />

esecutiva 10


Bollettino Ufficiale<br />

- 3775 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Criterio Criterio<br />

Range Range punteggio punteggio<br />

Punteggio<br />

Punteggio<br />

7 – È ubicato ubicato in in comuni comuni comuni a a svantaggio svantaggio da da da basso basso ad ad elevato elevato (secondo la basso 2<br />

classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della medio<br />

pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana)<br />

elevato<br />

In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, arrotondata a<br />

due cifre decimali, applicando la seguente formula:<br />

Più comuni a diverso grado di<br />

Punteggio Punteggio assegnato assegnato= assegnato assegnato (numero com. svantaggio basso X 2 + numero com. svantaggio<br />

svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/ numero totale<br />

comuni<br />

5<br />

10<br />

Da 2 a 10<br />

4.2 Criteri Criteri della della Comunità Comunità Comunità montana: montana: punteggi punteggi e e indicaz indicazioni indicaz ioni per per per la la la compilazione compilazione della della graduatoria<br />

graduatoria<br />

I criteri della Comunità montana devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità<br />

montana entro il 14 Gennaio 2011.<br />

Ai fini della formazione della graduatoria la Comunità montana può adottare criteri propri per un punteggio massimo di<br />

30 punti su 100.<br />

Nella delibera in cui definisce i propri criteri, la Comunità montana, al fine della composizione della graduatoria,<br />

definisce inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che<br />

eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea<br />

di riferimento.<br />

I criteri della Comunità montana:<br />

non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente;<br />

non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio;<br />

devono essere deliberati dalla giunta esecutiva entro il 14 gennaio 2011e pubblicati all’Albo della Comunità<br />

montana nella stessa data e fino al 25 febbraio 2011;<br />

devono essere trasmessi alla Sede Territoriale competente entro il 28 gennaio 2011 secondo lo schema di cui<br />

all’Allegato 4.<br />

5. ISTRUTTORIA<br />

ISTRUTTORIA<br />

ISTRUTTORIA<br />

5.1 Istruttoria Istruttoria preliminare<br />

preliminare<br />

preliminare<br />

Il termine per la conclusione dell’istruttoria preliminare è fissato al 11 Marzo 2011.<br />

Entro tale termine la Comunità montana:<br />

verifica la completezza delle domande e della documentazione allegata alle stesse sulla base dell’Allegato 5<br />

(check list). Le domande non complete vengono escluse. L’esclusione delle domande e dei relativi progetti deve<br />

essere motivata e riportata nell’Allegato 6;<br />

può, qualora ritenuto necessario, richiedere ai soggetti proponenti eventuali chiarimenti/integrazioni alla<br />

documentazione presentata. Tali chiarimenti/integrazioni sono ammessi esclusivamente su esplicita richiesta della<br />

Comunità montana di riferimento, da fornirsi entro il giorno 11 Marzo 2011, termine previsto per la verifica della<br />

completezza della domanda da parte della Comunità montana stessa.<br />

deve pubblicare all’Albo entro il giorno 11 Marzo 2011 e fino al 18 aprile 2011 l’elenco motivato dei progetti esclusi;<br />

deve trasmettere alla Sede Territoriale competente una delle due copie delle domande presentate dai soggetti<br />

proponenti corredate da tutti gli elaborati progettuali richiesti;<br />

deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’Allegato 6;<br />

può promuovere una verifica congiunta per la valutazione delle domande ammissibili con la Sede Territoriale<br />

competente al fine di dirimere eventuali casi di particolare complessità.<br />

5.2 Assegnazio Assegnazione Assegnazio ne punteggi<br />

punteggi<br />

La Comunità montana valuta le domande ammissibili a finanziamento e assegna ad ogni progetto un punteggio da 0<br />

a 100, sulla base dei criteri riportati in tab.1 e di propri criteri (punti 4.1 e 4.2) compilando per ogni singolo progetto<br />

l’Allegato 7.<br />

5.3 Formazione Formazione della della graduatoria graduatoria provvisoria provvisoria<br />

provvisoria<br />

A seguito dell’istruttoria preliminare e dell’assegnazione dei punteggi, la Comunità compila la graduatoria provvisoria dei<br />

progetti ammissibili a finanziamento riportando in Allegato 8, in ordine decrescente di punteggio, ciascun progetto.<br />

5.4 Approvazione Approvazione e e trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria provvisoria<br />

provvisoria<br />

Entro il 18 aprile 2011 la graduatoria provvisoria deve essere compilata secondo lo schema dell’Allegato 8 e deve<br />

essere:


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3776 - Bollettino Ufficiale<br />

approvata con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea della Comunità montana;<br />

pubblicata all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni;<br />

trasmessa per le verifiche (di cui al p.to 5.5) alla Sede Territoriale competente, unitamente alla relativa delibera di<br />

approvazione e delle schede per ogni singolo progetto (Allegato 7).<br />

5.5 5.5 Verifica Verifica da da parte parte parte delle delle delle Sedi Sedi Territoriali Territoriali ed ed ed approvazione approvazione della della graduatoria graduatoria graduatoria definitiva<br />

definitiva<br />

La Sede Territoriale entro il 10 maggio 2011, avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dalla Comunità<br />

montana (p.ti 3.3 e 4.1):<br />

effettua la verifica della conformità dei progetti rispetto ai contenuti richiesti dal presente bando;<br />

effettua la verifica della congruità dei punteggi assegnati dalla Comunità montana ed in particolare verifica la<br />

eventuale conformità rispetto agli strumenti di programmazione negoziata ex l.r. 2/2003 dichiarati anche<br />

avvalendosi delle Direzioni Generali della Giunta Regionale;<br />

può chiedere chiarimenti o precisazioni in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli<br />

previsti per la conclusione dell’istruttoria;<br />

sulla base degli esiti delle verifiche di cui sopra trasmette alla Comunità montana, secondo l’Allegato 9, la<br />

graduatoria provvisoria con le eventuali modifiche apportate;<br />

La Comunità montana entro il 24 maggio 2011:<br />

1. prende atto della graduatoria trasmessa dalla Sede Territoriale e della quota del Fondo Regionale per la<br />

Montagna assegnata alla zona omogenea, al netto delle spese di istruttoria di cui al successivo punto 5.7;<br />

2. ove siano presenti progetti a pari punteggio e/o finanziabili solo parzialmente, applica agli stessi i criteri di cui al<br />

p.to 4.2; per il progetto in graduatoria che risulti parzialmente finanziabile rispetto alla quota di finanziamento<br />

richiesta, la Comunità montana deve preventivamente verificare che il beneficiario fornisca le garanzie per la<br />

copertura della quota residua non finanziata con contributo regionale, in caso negativo si scorre la graduatoria;<br />

3. approva la graduatoria definitiva con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea;<br />

4. pubblica la graduatoria definitiva all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni a partire dal giorno<br />

successivo all’approvazione;<br />

5. trasmette la graduatoria definitiva (Allegato 10) alla Sede Territoriale competente, per il seguito dell’istruttoria.<br />

5.6 Approvazione Approvazione finale finale finale dei dei progetti<br />

progetti<br />

A seguito del ricevimento della delibera della Comunità montana di cui al punto precedente, la Giunta regionale<br />

provvede ad approvare l’elenco dei progetti ammissibili a finanziamento. Il programma di finanziamento degli interventi<br />

è approvato con decreto del Dirigente della struttura regionale competente secondo quanto previsto dall’art. 5 comma<br />

6 della l.r. 25/2007.<br />

Tutti i successivi atti inerenti la gestione operativa dei progetti ammessi a finanziamento saranno adottati dal Dirigente<br />

della Sede Territoriale competente.<br />

5.7 5.7 Riconoscimento Riconoscimento delle delle spese spese di di istruttoria<br />

istruttoria<br />

Per la gestione dell’istruttoria, per il monitoraggio dell’avanzamento dei progetti e la gestione del fondo regionale per la<br />

montagna, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> riconosce alla Comunità montana, che lo richieda contestualmente alla trasmissione<br />

della graduatoria definitiva, le spese di istruttoria per un importo complessivo non superiore al 10% della quota di riparto<br />

del Fondo regionale per la montagna destinata alla zona omogenea per l’anno <strong>2010</strong> (non si applica alle risorse derivanti<br />

dalle economie dei riparti precedenti).<br />

Qualora la Comunità montana richieda il riconoscimento delle spese di istruttoria, la quota del fondo disponibile per<br />

finanziare i progetti è di conseguenza ridotta dell’importo richiesto.<br />

5.8 Garanzie Garanzie Garanzie per per gli gli esclusi<br />

esclusi<br />

Eventuali richieste motivate, da parte dei soggetti proponenti, di ammissione all’istruttoria delle domande escluse<br />

dovranno pervenire alla Sede Territoriale competente, da parte dei soggetti proponenti, entro il 18 aprile 2011.<br />

La Sede Territoriale valuta le motivazioni addotte ed eventualmente ammette in graduatoria il progetto escluso in<br />

coerenza con i tempi di istruttoria del presente bando.<br />

6. AVVIO AVVIO DEI DEI PROGETTI PROGETTI E E PROCEDURE PROCEDURE PROCEDURE DI DI LIQUIDAZIONE<br />

LIQUIDAZIONE<br />

6.1 Comunicazione Comunicazione CUP CUP (Codice (Codice Unico Unico del del Progetto)<br />

Progetto)<br />

Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di<br />

approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, la Comunità montana comunica alla Sede Territoriale competente<br />

l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), precedentemente richiesto<br />

dalle Stazioni Appaltanti, ai sensi della delibera CIPE 143/02 e smi.<br />

La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.


Bollettino Ufficiale<br />

- 3777 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

6.2 6.2 Avvio Avvio intervento, intervento, inizio inizio e e conclusione conclusione lavori<br />

lavori<br />

6.2.1 6.2.1 Avvio Avvio dell’intervento dell’intervento e e inizio inizio lavori<br />

lavori<br />

L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di<br />

decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei<br />

termini di cui al p.to 7.1.<br />

L’inizio lavori deve essere comunicato da parte del beneficiario entro 15 giorni alla Comunità montana di riferimento con<br />

l’invio della seguente documentazione:<br />

a) - opere pubbliche:<br />

copia del progetto esecutivo,<br />

dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia di<br />

lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP<br />

contratto di appalto;<br />

certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il certificato di<br />

inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate).<br />

b) - altri interventi:<br />

soggetti pubblici: determina dirigenziale o del responsabile del servizio attestante l’avvio dell’intervento;<br />

soggetti privati: dichiarazione del legale rappresentante, ai sensi del d.P.R. 445/2000, attestante l’avvio<br />

dell’intervento.<br />

La Comunità montana entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione di cui sopra verifica la completezza della<br />

documentazione stessa e trasmette alla Sede Territoriale competente, secondo le modalità indicate al punto 6.3:<br />

1. la data di inizio lavori;<br />

2. la richiesta del 1° SAL pari al 30%.<br />

6.2.2 6.2.2 6.2.2 Stato Stato avanzamento avanzamento avanzamento lavori<br />

lavori<br />

Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 6.3 il beneficiario deve presentare alla Comunità montana<br />

idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50 % dei costi sostenuti rispetto ai<br />

costi previsti. La Comunità montana provvede a trasmetterlo alla Sede Territoriale competente secondo le modalità di<br />

cui allo stesso punto 6.3.<br />

6.2.3 6.2.3 Conclusione Conclusione lavori<br />

lavori<br />

Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo<br />

inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00.<br />

Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, i<br />

soggetti beneficiari devono far pervenire alla Comunità montana il certificato di regolare esecuzione o il certificato di<br />

collaudo.<br />

Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate<br />

tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di<br />

approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea<br />

documentazione.<br />

Qualora i beneficiari siano persone giuridiche di diritto pubblico o privato devono presentare relazione tecnica descrittiva<br />

delle realizzazioni e dei risultati ottenuti oltre a uno schema analitico di rendicontazione delle spese sostenute, ed ogni<br />

altro documento che la Comunità montana ritenga necessario per verificare l’avvenuta realizzazione del progetto e<br />

certificare le spese effettuate.<br />

6.3 6.3 Procedure Procedure di di liquidazione liquidazione e e modalità modalità di di erogazione erogazione del del contributo<br />

contributo<br />

I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:<br />

1° SAL: 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 6.2.1;<br />

2° SAL: 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento<br />

lavori come specificato al punto 6.2.2;<br />

Saldo: 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 6.2.3.<br />

Il beneficiario del finanziamento, se diverso dalla Comunità montana, richiede il contributo alla Comunità montana di<br />

riferimento, fornendo la documentazione necessaria di cui al punto 6.2.<br />

Nel caso il beneficiario del finanziamento sia la Comunità montana stessa è necessario che la documentazione di cui al<br />

punto 6.2 sia approvata con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3778 - Bollettino Ufficiale<br />

La Comunità montana verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori<br />

(inizio, avanzamento, fine) dei progetti relativi alle zone omogenee di riferimento e certifica le spese avvenute.<br />

Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto<br />

ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute<br />

nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta.<br />

Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa<br />

misura percentuale.<br />

A verifica avvenuta la Comunità montana con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio<br />

chiede alla Sede Territoriale competente l’erogazione dei contributi spettanti.<br />

La Sede Territoriale, verificata la completezza della richiesta di erogazione, provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla<br />

liquidazione del contributo spettante alla Comunità montana.<br />

7. PROROGHE, PROROGHE, PROROGHE, VARIANTI VARIANTI IN IN C<strong>ORS</strong>O C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, D’OPERA, D’OPERA, RINUNCE, RINUNCE, RINUNCE, DECADENZA<br />

DECADENZA<br />

7.1 Proroghe Proroghe e e decadenza<br />

decadenza<br />

I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal<br />

beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti.<br />

La proroga può essere disposta, su richiesta del beneficiario, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per un periodo<br />

non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4).<br />

La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del beneficiario prima della scadenza del termine di inizio e/o<br />

fine lavori alla Comunità montana, la quale deve a sua volta comunicare l’eventuale approvazione alla Sede Territoriale<br />

competente entro 30 giorni dal ricevimento della stessa.<br />

Nel caso in cui sia la Comunità montana stessa per un proprio progetto a dover richiedere una proroga, la richiesta<br />

deve essere trasmessa dal RUP alla Sede Territoriale competente, contestualmente alla documentazione attestante le<br />

motivazioni per cause non dipendenti dalla propria volontà.<br />

La Sede Territoriale si esprime entro 30 gg. dal ricevimento della stessa.<br />

L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. in base ai casi di cui sopra, previo conforme parere del Nucleo di<br />

Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5, è adottata:<br />

- dalla Comunità montana nel caso sia un beneficiario diverso dalla Comunità montana stessa a richiederla;<br />

- dalla Sede Territoriale competente nel caso sia la Comunità montana a richiederla.<br />

Nel primo caso la Comunità montana dovrà trasmettere la richiesta del beneficiario alla Sede Territoriale competente<br />

per la richiesta di parere al Nucleo di Valutazione.<br />

Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai<br />

benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la<br />

decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.<br />

In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di<br />

cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008.<br />

La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di<br />

restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.<br />

7.2 Modifiche Modifiche e e varianti arianti in in corso corso d’opera<br />

d’opera<br />

Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:<br />

aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;<br />

diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.<br />

nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere<br />

siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.<br />

Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:<br />

un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere<br />

garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;<br />

una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa<br />

misura percentuale.<br />

La Comunità montana, dopo aver valutato la richiesta di modifica pervenuta da parte del beneficiario, nei successivi 30<br />

giorni deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’approvazione di tale modifica, indicando:<br />

- codice, titolo, contributo e costo del progetto;<br />

- atto di approvazione della modifica;<br />

- descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato;<br />

- eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.


Bollettino Ufficiale<br />

- 3779 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Qualora sia la Comunità montana medesima attuatore del progetto e/o beneficiario del contributo regionale, la<br />

richiesta di modifica deve essere valutata dalla Sede Territoriale competente che si esprime entro 30 giorni dal<br />

ricevimento della richiesta.<br />

Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al<br />

punto 5.6.<br />

Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti.<br />

I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il<br />

progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale.<br />

L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare<br />

oneri aggiuntivi a carico della <strong>Regione</strong>.<br />

7.3 Rinunce<br />

Rinunce<br />

Nel caso il beneficiario rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può essere<br />

riutilizzato scorrendo la graduatoria oppure può essere riassegnato alla medesima zona omogenea con il riparto<br />

successivo.<br />

La Comunità montana con delibera prende atto della rinuncia e può procedere allo scorrimento della graduatoria.<br />

La delibera di presa d’atto della rinuncia dove essere trasmessa alla Sede Territoriale per gli adempimenti successivi<br />

indicando codice, titolo, contributo e costo del progetto.<br />

8. CONTROLLO CONTROLLO E E MONITORAGGIO MONITORAGGIO DELLO DELLO STATO STATO STATO DI DI AVANZAMENTO AVANZAMENTO DEI DEI PROGETTI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

8.1 Controllo Controllo<br />

Controllo<br />

La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso le<br />

sedi dei soggetti beneficiari e delle Comunità montane allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti<br />

ammessi al finanziamento, il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle<br />

informazioni prodotte dai soggetti beneficiari e dalle Comunità montane.<br />

A tal fine i beneficiari, con la domanda di presentazione dei progetti si impegnano a tenere a disposizione della<br />

<strong>Regione</strong>, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo<br />

non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.<br />

8.2 8.2 Monitoraggio<br />

Monitoraggio<br />

Le Comunità montane entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di<br />

avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31<br />

dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno.<br />

I beneficiari, diversi dalle Comunità montane sono tenuti a presentare tale documentazione alle Comunità montane 15<br />

giorni prima di quanto stabilito per le comunità stesse<br />

SEZIONE SEZIONE 2 2 – COMUN COMUNI COMUN I CAPOLUOGO<br />

CAPOLUOGO CAPOLUOGO DI DI PROVINCIA PROVINCIA<br />

PROVINCIA<br />

1 FINALITÀ, FINALITÀ, RIS<strong>ORS</strong>E RIS<strong>ORS</strong>E E E SOGGETTI SOGGETTI BENEFICIARI<br />

BENEFICIARI<br />

Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25<br />

“Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4).<br />

Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/<strong>2010</strong> e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone<br />

omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti anche ai<br />

Comuni capoluogo di provincia, individuati quali Soggetti Beneficiari.<br />

Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei<br />

documenti di programmazione regionale vigenti.<br />

2 PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELLE DELLE DOMANDE DOMANDE DOMANDE E E AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AL AL FINANZIAMENTO<br />

FINANZIAMENTO<br />

FINANZIAMENTO<br />

I Comuni capoluogo di provincia possono presentare le domande di finanziamento, coerenti con le finalità di cui al<br />

punto 1, alle Sedi Territoriali di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.<br />

2.1 Presentazione, Presentazione, contenuto contenuto delle delle domande domande e e ammissibilità ammissibilità al al finanziamento<br />

finanziamento<br />

Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate entro il 25 febbraio 2011 alla Sede Territoriale di<br />

riferimento: fa fede la data di protocollo della Sede Territoriale in entrata.<br />

La domanda completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da consegnare” deve<br />

riportare:<br />

codice del progetto,<br />

titolo del progetto<br />

costo complessivo, contributo richiesto e eventuale cofinanziamento, specificandone le fonti


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3780 - Bollettino Ufficiale<br />

Sono ammissibili a finanziamento i progetti:<br />

1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1);<br />

2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando;<br />

3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando;<br />

4. le cui domande siano complete della documentazione di cui all’Allegati 3;<br />

5. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli<br />

Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi<br />

importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3;<br />

6. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a:<br />

a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00;<br />

b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00;<br />

7. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i<br />

quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti;<br />

8. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.<br />

Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.<br />

3 ISTRUTTORIA ISTRUTTORIA ISTRUTTORIA E E E APPROVAZIONE APPROVAZIONE APPROVAZIONE DEI DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

La Sede Territoriale entro il 18 aprile 2011, avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dal Comune<br />

capoluogo di provincia:<br />

effettua la verifica della fattibilità tecnico-economica e della conformità dei progetti rispetto ai contenuti<br />

richiesti dal presente bando;<br />

può chiedere chiarimenti in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli previsti per la<br />

conclusione dell’istruttoria;<br />

trasmette alla Struttura competente della Giunta Regionale il parere relativo ai progetti presentati per il seguito<br />

dell’istruttoria.<br />

4 AVVIO AVVIO DEI DEI DEI PROGETTI PROGETTI E E PROCEDURE PROCEDURE DI DI LIQUIDAZIONE<br />

LIQUIDAZIONE<br />

4.1 Comunicazione Comunicazione CUP CUP (Codice (Codice Unico Unico del del Progetto) Progetto)<br />

Progetto)<br />

Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di<br />

approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, il Comune capoluogo di provincia comunica alla Sede Territoriale<br />

competente l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), ai sensi della<br />

delibera CIPE 143/02 e smi.<br />

La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.<br />

4.2 Avvio Avvio Avvio intervento intervento intervento e e inizio inizio lavori lavori<br />

lavori<br />

L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di<br />

decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei<br />

termini di cui al successivo punto 5.1.<br />

L’inizio lavori, accompagnato dalla richiesta del 1° SAL del 30%, deve essere comunicato con l’invio della seguente<br />

documentazione:<br />

a) - opere pubbliche:<br />

copia del progetto esecutivo,<br />

dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia<br />

di lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP<br />

contratto di appalto;<br />

certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il<br />

certificato di inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate).<br />

b) - altri interventi: determina dirigenziale attestante l’avvio dell’intervento;<br />

4.3 Stato Stato Stato avanzamento avanzamento lavori<br />

lavori<br />

Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 4.5 il Comune capoluogo di provincia deve presentare alla<br />

Sede Territoriale idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50% dei costi<br />

sostenuti rispetto ai costi previsti.<br />

4.4 Conclusione Conclusione lavori<br />

lavori<br />

Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo<br />

inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00.


Bollettino Ufficiale<br />

- 3781 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, il<br />

Comune capoluogo di provincia deve far pervenire alla Sede Territoriale il certificato di regolare esecuzione o il<br />

certificato di collaudo.<br />

Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate<br />

tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di<br />

approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea<br />

documentazione.<br />

4.5 Procedure Procedure di di liquidazione liquidazione e e modalità modalità di di erogazione erogazione del del contributo<br />

contributo<br />

I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:<br />

1° SAL: 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 4.2;<br />

2° SAL: 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento<br />

lavori come specificato al punto 4.3;<br />

Saldo: 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 4.4.<br />

È necessario che la documentazione attestante lo stato dei lavori sia approvata con delibera di Giunta o determina del<br />

Dirigente preposto.<br />

Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto<br />

ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute<br />

nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta.<br />

La Sede Territoriale verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori (inizio,<br />

avanzamento, fine) dei progetti relativi del Comune capoluogo e provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla<br />

liquidazione del contributo spettante.<br />

Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa<br />

misura percentuale.<br />

5 PROROGHE, PROROGHE, PROROGHE, VARIANTI VARIANTI IN IN C<strong>ORS</strong>O C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, D’OPERA, RINUNCE, RINUNCE, DECADENZA<br />

DECADENZA<br />

5.1 5.1 Proroghe Proroghe e e e decadenza<br />

decadenza<br />

I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal<br />

beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti.<br />

La proroga può essere disposta, su richiesta del Comune capoluogo, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per<br />

un periodo non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4).<br />

La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del Comune capoluogo prima della scadenza del termine di<br />

inizio e/o fine lavori alla Sede Territoriale competente.<br />

L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. è adottata dal Comune capoluogo previo conforme parere del Nucleo di<br />

Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5.<br />

Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai<br />

benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la<br />

decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.<br />

In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di<br />

cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008.<br />

La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di<br />

restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.<br />

5.2 Modifiche Modifiche e e Varianti Varianti in in corso corso corso d’opera<br />

d’opera<br />

Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:<br />

aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;<br />

diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.<br />

nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere<br />

siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.<br />

Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:<br />

un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere<br />

garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;<br />

una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa<br />

misura percentuale.<br />

Il Comune capoluogo deve trasmettere alla Sede Territoriale competente la richiesta di modifica indicando:<br />

- codice, titolo, contributo e costo del progetto;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- atto di approvazione della modifica;<br />

- descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato;<br />

- eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.<br />

- 3782 - Bollettino Ufficiale<br />

La Sede Territoriale competente si esprime entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.<br />

Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al<br />

punto 5.6.<br />

Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti.<br />

I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il<br />

progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale.<br />

L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare<br />

oneri aggiuntivi a carico della <strong>Regione</strong>.<br />

5.3 Rinunce Rinunce<br />

Rinunce<br />

Nel caso il Comune capoluogo rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può<br />

essere riassegnato al medesimo Comune capoluogo con il riparto successivo, a condizione che il provvedimento di<br />

rinuncia venga trasmesso alla Sede Territoriale competente per gli adempimenti successivi indicando codice, titolo,<br />

contributo e costo del progetto.<br />

6 CONTROLLO CONTROLLO E E MONITORAGGIO MONITORAGGIO DELL DELLO DELL O STATO STATO DI DI AVANZAMENTO AVANZAMENTO DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

6.1 6.1 Controllo Controllo<br />

Controllo<br />

La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso il<br />

Comune capoluogo allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti ammessi al finanziamento, il rispetto degli<br />

obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte.<br />

A tal fine il Comune capoluogo con la domanda di presentazione dei progetti si impegna a tenere a disposizione della<br />

<strong>Regione</strong>, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo<br />

non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.<br />

6.2 Monitoraggio<br />

Monitoraggio<br />

Monitoraggio<br />

I Comuni capoluogo entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di<br />

avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31<br />

dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno.


Bollettino Ufficiale<br />

SEZIONE SEZIONE 3 3 - RIFERIMENTI UTILI E INFORMATIVA PRIVACY<br />

- 3783 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Qualsiasi informazione relativa al presente bando potrà essere richiesta all’indirizzo: montagna@regione.lombardia.it o<br />

agli Spazio <strong>Regione</strong> delle Sedi Territoriali competenti.<br />

Le sedi e gli orari del Protocollo Locale Federato sono i seguenti:<br />

Orario Orario di di apertura apertura al al pubblico<br />

pubblico<br />

Lunedì Lunedì – Giovedì: Giovedì: dalle dalle dalle 9.00 9.00 alle alle 12.00 12.00 e e dalle dalle 14.30 14.30 alle alle 16.30<br />

16.30<br />

Venerdì: Venerdì: dalle dalle 9.00 9.00 alle alle 12.00.<br />

12.00.<br />

BERGAMO Via XX Settembre, 18/A (Sede Territoriale di Bergamo)<br />

BRESCIA Via Dalmazia, 92/94 c (Sede Territoriale di Brescia)<br />

COMO Via Luigi Einaudi, 1 (Sede Territoriale di Como)<br />

LECCO C.so Promessi Sposi, 132 (Sede Territoriale di Lecco)<br />

PAVIA Via Cesare Battisti, 150 (Sede Territoriale di Pavia)<br />

SONDRIO Via Del Gesù, 17 (Sede Territoriale di Sondrio)<br />

VARESE Via Belforte, 22 (Sede Territoriale di Varese)<br />

Le comunicazioni da inviare alla Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015 devono essere indirizzate a:<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

Direzione Centrale Programmazione Integrata<br />

Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015<br />

Via Fabio Filzi, 22<br />

20124 Milano (MI)<br />

Si informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, che:<br />

1. titolari del trattamento dei dati sono:<br />

la Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del Presidente della Giunta – Via F. Filzi n. 22 – 20124 Milano;<br />

le Comunità montane, nella persona del Presidente pro-tempore.<br />

2. Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />

per la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>: Il D.C. della Programmazione Integrata<br />

per le Comunità montane: il Segretario Generale, fatte salve diverse determinazioni dell’ente.<br />

Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento delle istruttorie per l’erogazione dei contributi previsti nel<br />

presente bando. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti in<br />

esecuzione del presente bando verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente<br />

per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità<br />

previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3784 - Bollettino Ufficiale<br />

Finalità Finalità cui cui devono devono riferirsi riferirsi le le attività attività finanziabili<br />

finanziabili<br />

ALLEGATO ALLEGATO 1<br />

1<br />

Con il fondo montagna <strong>2010</strong> sono finanziabili progetti che perseguono le finalità di sviluppo del territorio montano<br />

sintetizzate nei principali strumenti di programmazione economico finanziaria, territoriale e normativi vigenti.<br />

In particolare sono ammessi quegli interventi che perseguono le seguenti finalità:<br />

Codice Codice<br />

FINALITA’<br />

FINALITA’<br />

1 Prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e difesa del suolo, implementazione e miglioramento degli strumenti di<br />

monitoraggio e conoscenza del territorio;<br />

2 Conservazione e valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio montano e tutela della qualità dei fondovalle;<br />

3 Utilizzo ecocompatibile delle risorse montane con particolare attenzione alla risorsa acqua;<br />

4 Protezione, valorizzazione e miglioramento della qualità delle foreste, del sistema dei parchi e delle aree protette e<br />

conservazione e tutela della biodiversità;<br />

5 Rinaturalizzazione degli ambiti naturali compromessi e riqualificazione delle aree dismesse;<br />

6 Valorizzazione dei beni ambientali, del patrimonio storico-culturale (con particolare attenzione al miglioramento<br />

dell’accessibilità/fruibilità complessiva), delle realtà museali e delle biblioteche locali, dell'identità locale e delle lingue<br />

parlate locali;<br />

7 Promozione e diffusione dell’uso di energie alternative e rinnovabili e miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio<br />

edilizio;<br />

8 Miglioramento della competitività e dei servizi alle imprese con particolare attenzione alle eccellenze di montagna;<br />

incentivazione e sostegno all’aggregazione delle imprese artigiane in materia di internazionalizzazione;<br />

9 Valorizzazione e sostegno del comparto agro-forestale, dei settori artigianale e commerciale e dei mestieri tradizionali,<br />

anche attraverso un’adeguata formazione professionale; promozione della ricomposizione fondiaria di montagna a favore,<br />

in particolare, dei giovani;<br />

10 10 10 Promozione e sostegno del comparto agro-forestale, delle produzioni tipiche locali, della multifunzionalità aziendale;<br />

11 11 11 Promozione e incentivazione dell’imprenditoria in montagna, in particolare giovanile e femminile;<br />

12 12 12 Valorizzazione del capitale umano e miglioramento dell'offerta formativa;<br />

13 13 13 Ampliamento e miglioramento dell'offerta turistica con particolare attenzione alla sostenibilità, all'ecocompatibilità, alla<br />

destagionalizzazione dei flussi turistici, alla valorizzazione dei sentieri, dei rifugi alpini e dell’impiantistica sportiva, alla<br />

realizzazione delle piste ciclabili oltre a interventi per campeggi e soggiorni didattico – educativi;<br />

14 14 14 Interventi integrati di sostegno pubblico-privati al commercio tradizionale al dettaglio attraverso la riqualificazione e<br />

l’aumento di attrattività dei luoghi di fruizione pubblica;<br />

15 15 15 Sostegno delle manifestazioni fieristiche<br />

16 16 16 Sviluppo e promozione degli insediamenti produttivi;<br />

17 17 17 Incentivazione e miglioramento dei servizi ai cittadini, con particolare attenzione alle zone scarsamente popolate, anche<br />

attraverso lo sviluppo di sportelli multifunzionali e di nuovi modelli organizzativi per lo sviluppo dell’associazionismo in<br />

montagna; sostegno delle forme di collaborazione e associazionismo tra diversi soggetti pubblici e privati, anche in<br />

relazione a quanto stabilito dalla legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di competitività per le imprese e per il<br />

territorio della <strong>Lombardia</strong>);<br />

18 18 18 Diffusione dell’informatizzazione a banda larga e dei servizi ad essa connessi con particolare attenzione alla riduzione del<br />

digital divide;<br />

19 19 Miglioramento dell'offerta socio-assistenziale e sanitaria, anche attraverso l’attivazione di servizi di telemedicina;<br />

20 20 20 Miglioramento del sistema della viabilità locale e del trasporto pubblico locale;<br />

21 21 21 Promozione di una mobilità sostenibile e non impattante su ambiente e paesaggio.<br />

22 22 22 Potenziamento, ammodernamento e messa in sicurezza di reti e infrastrutture e miglioramento delle condizioni di<br />

accessibilità (anche in rapporto alle necessità di interscambio con mercati italiani ed esteri);


Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO SOGGETTO BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

INDIRIZZO (sede legale o operativa)<br />

- 3785 -<br />

Model Modello Model lo di di domanda domanda per per per la la presentazione presentazione del del progetto<br />

progetto<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO ALLEGATO 2<br />

2<br />

Alla Alla Comunità Comunità Montana Montana<br />

Montana<br />

____________________________________________________________________________________________________________<br />

TELEFONO _____________________________________FAX __________________________________________________________<br />

EMAIL _____________________________________________________________________________________________<br />

Tipo Tipo di di soggetto: soggetto: Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato<br />

TITOLO TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO PROGETTO PROGETTO _______________________________________________________________<br />

(lunghezza massima 200 caratteri)<br />

_________________________________________________________________________________________________<br />

TIPO TIPO PROGETTO PROGETTO E E LOCALIZZAZIONE LOCALIZZAZIONE<br />

opera pubblica altro<br />

_________________________________________________________________________________________________<br />

(elencare il/i comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />

DESCRIZIONE DESCRIZIONE DEL DEL DEL PROGETTO PROGETTO PROGETTO E E RISULTATI RISULTATI ATTESI ATTESI<br />

ATTESI<br />

(Descrivere sinteticamente l’intervento e i suoi obiettivi)<br />

____________________________________________________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________________________________________________<br />

_________________<br />

____________________________________________________________________________________________________________<br />

_________________ ___________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________ ________________________<br />

_____________________________<br />

________________________ _____<br />

PIANO PIANO FINANZIARIO<br />

FINANZIARIO<br />

Costo Costo Costo totale totale di di progetto<br />

progetto Costo Costo ttotale<br />

t otale di di progetto, IVA inclusa<br />

Cofinanziamento Cofinanziamento Richiesta Richiesta contributo contributo l.r. l.r. 25/07<br />

25/07<br />

IVA IVA esclusa esclusa esclusa se se recuperabile<br />

recuperabile<br />

se se non non recuperabile<br />

recuperabile<br />

€ € € €<br />

Per la compilazione dei punti seguenti fare riferimento alla Tabella 1 del bando.<br />

1 - COFINANZIAMENTO<br />

In In caso caso di di cofinanziamento cofinanziamento pubblico pubblico sono sono sono ammesse ammesse ammesse esclusivamente esclusivamente fonti fonti che non preve prevedano preve<br />

dano il il divieto divieto di cumulabilità.<br />

Pubblico Pubblico Privato Privato Privato €<br />

Cofinanziamento Cofinanziamento (specificare)<br />

Fonte<br />

Fonte<br />

2 - INSERITO INSERITO IN IN STRUMENTI STRUMENTI DI DI PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA NEGOZIATA NO SI’<br />

APQ ex l. 662/96<br />

ADP ex l. 267/2000<br />

Strumenti SI Data di formalizzazione stipula,<br />

sottoscrizione, approvazione, etc.<br />

CRP o ADP ex l.r. 2/2003<br />

PISL ex l.r. 2/2003<br />

AQST ex l.r. 2/2003<br />

soggetto responsabile/capofila


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

3 - PROGETTO RIFERIBILE ALLA FINALITÀ DELL’ALLEGATO 1<br />

- 3786 - Bollettino Ufficiale<br />

NO SI’ _____________________________________________________________________<br />

(specificare finalità - indicare il numero)<br />

4 - PRESENTATO DA PI PIÙ PI<br />

SOGGETTI NO SI’<br />

(riportare la denominazione dei soggetti e indicare il soggetto attuatore e/o capofila )<br />

Capofila<br />

Capofila<br />

soggetto soggetto 1 1 _________________<br />

_________________________________________________________________________________________<br />

_________________ ________________________________________________________________________<br />

soggetto soggetto 2__________________________________________________________________________________________<br />

2__________________________________________________________________________________________<br />

soggetto soggetto 3 3 _________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________<br />

__________________<br />

5 - LIVELLO PROGETTUALE PER OO.PP. E IMPORTI SUPERIORI SUPERIORI A 500.000 EURO<br />

EURO<br />

Preliminare Definitiva Esecutiva<br />

NO SI’ NO SI’ NO SI’<br />

6 - UBICATO IN COMUNE/I A GRADO DI SVANTAGGIO (secondo la classificazione approvata dalla Giunta regionale al<br />

momento della pubblicazione dei criteri da parte della comunità montana)<br />

(In caso di ubicazione in più comuni specificarne il numero)<br />

BASSO n. _____ MEDIO n. _____ ELEVATO n. _____<br />

Si dichiara che il progetto è conforme alle norme regionali, nazionali e comunitarie (punto 3.3, alinea 9)<br />

Timbro e firma legale rappresentante<br />

o del Capofila se presentato da più soggetti<br />

________________________________________


Bollettino Ufficiale<br />

- 3787 -<br />

Elenco Elenco Elenco elaborati elaborati da da consegnare<br />

consegnare<br />

consegnare<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO ALLEGATO 3/1<br />

3/1<br />

PER PER OPERE OPERE PUBBLICHE PUBBLICHE (realizzate da soggetti aventi natura pubblicistica e da organismi di diritto pubblico – art. 3,<br />

comma 26, d.lgs. 163/2006):<br />

Progetto Progetto preliminare preliminare – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 18 del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, oltre alla verifica<br />

del progetto preliminare di cui all’art. 46 del d.P.R. 554/99<br />

Progetto Progetto definitivo definitivo definitivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 25 del d.P.R. 554/99<br />

Progetto Progetto esecutivo esecutivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 35 del d.P.R. 554/99, compreso il verbale di validazione del<br />

progetto esecutivo di cui all’art. 47 del d.P.R. 554/99<br />

- cronoprogramma per il progetto preliminare, definitivo, esecutivo<br />

- provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti<br />

PER PER ALTRE ALTRE TIPOLOGIE TIPOLOGIE TIPOLOGIE DI DI INTERVENTO:<br />

INTERVENTO:<br />

- delibera degli organi societari o dichiarazione del legale rappresentante riportante:<br />

1. approvazione dell’iniziativa prevista nella domanda di contributo;<br />

2. impegno a non richiedere altri contributi pubblici per gli investimenti oggetto della domanda;<br />

3. impegno a terminare l’investimento nei tempi previsti;<br />

4. impegno a tenere un sistema contabile distinto o un apposito codice contabile per tutte le transazioni<br />

relative all’operazione finanziaria; impegno a collaborare con gli incaricati dei controlli e a fornire tutti i<br />

documenti eventualmente richiesti.<br />

In caso di partecipazione di più soggetti:<br />

- lettere di adesione dei soggetti alla richiesta di finanziamento<br />

Nel caso di impresa:<br />

- certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla CCIAA attestante l’iscrizione e la vigenza, che la<br />

ditta non si trovi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata e concordato preventivo e che<br />

non abbia in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure;<br />

- dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. 445/2000 attestante la tipologia di impresa<br />

(microimpresa, piccola impresa, media impresa o grande impresa) secondo quanto definito dalla<br />

Raccomandazione 2003/361/CE.<br />

Nel caso di associazione, fondazione o altro:<br />

- certificato relativo all’iscrizione nel registro delle persone giuridiche<br />

- statuto e atto costitutivo<br />

Oltre alla documentazione amministrativa suddetta vanno prodotti anche:<br />

- dettagliata relazione illustrativa di intervento e costo complessivo;<br />

- cronoprogramma;<br />

- elenco dei prezzi unitari;<br />

- documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area o dell’immobile su cui è previsto l’investimento e<br />

visura catastale in corso di validità;<br />

- per per lavori lavori edili edili: edili<br />

o progetto esecutivo - (computo metrico analitico a firma di un tecnico qualificato a cui siano applicati i<br />

prezzi unitari non superiori a quelli contenuti nel Prezzario delle Opere Pubbliche della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> o, in alternativa, analisi prezzi di cui all’art. 35, lett. i) del d.P.R. 554/99; tavole progettuali<br />

quotate riportanti le opere edili e gli impianti rispondenti alla documentazione fornita o da fornire al<br />

comune di competenza per ottenimento dei permessi urbanistici-edilizi necessari);<br />

o permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal comune comprovante che i mappali su<br />

cui è previsto l’investimento siano destinati all’attività oggetto del finanziamento (certificato di<br />

destinazione urbanistica di cui al 2° e 3° comma dell’art. 30 del d.P.R. 6.06.2001, n. 380);<br />

- per per impianti impianti generici, generici, macchinari macchinari e e altre altre attrezzature<br />

attrezzature:<br />

attrezzature<br />

o 3 preventivi comparativi in originale (nel caso di beni altamente specializzati o di investimenti a<br />

completamento di forniture preesistenti per le quali sia impossibile reperire più fornitori, un tecnico<br />

qualificato deve fornire una dichiarazione specifica attestante l’impossibilità di individuare dette<br />

concorrenti, allegando una relazione tecnica giustificativa).<br />

Allegato Allegato 3/2<br />

3/2


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

DA DA COMPILARE COMPILARE COMPILARE E E SOTTOSCRIVERE SOTTOSCRIVERE DA DA PARTE PARTE PARTE DEL DEL DEL PROGETTISTA<br />

PROGETTISTA<br />

Titolo Titolo del del progetto<br />

progetto<br />

ELENCO ELENCO DEGLI DEGLI ELABORATI ELABORATI AI AI AI SENSI SENSI DEL DEL d.P.R. d.P.R. 554/99 554/99<br />

554/99<br />

Elenco Elenco degli degli elaborati elaborati allegati<br />

allegati<br />

1)<br />

2)<br />

……<br />

Elenco Elenco degli degli degli elaborati elaborati elaborati non non nec necessitati nec essitati<br />

1)<br />

2)<br />

……<br />

- 3788 - Bollettino Ufficiale<br />

Visti gli elaborati sopra elencati si dichiara che in base al d.P.R. 554/99 il livello di progettazione è allo stato<br />

□ preliminare<br />

□ definitivo<br />

□ esecutivo<br />

Timbro e firma del progettista<br />

________________________________


Bollettino Ufficiale<br />

ALLEGATO ALLEGATO 4<br />

4<br />

I criteri della Comunità montana (punto 4.2 del bando):<br />

- 3789 -<br />

Criteri Criteri della della Comunità Comunità montana<br />

montana<br />

non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente<br />

non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio.<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità montana non oltre il<br />

14 gennaio 2011 e fino al 11 marzo 2011;<br />

devono essere trasmessi alla Sede territoriale competente entro il 28 gennaio 2011<br />

CRITERI CRITERI DI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE SCELTI SCELTI DALLA DALLA COMUNITÀ COMUNITÀ MONTANA<br />

MONTANA<br />

Criterio Criterio<br />

Motivazione Motivazione della della scelta scelta<br />

(*) Range Range punteggio punteggio<br />

(**)<br />

8 – ……………………………………………...<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla<br />

CM)<br />

9 – ……………………………………………...<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione<br />

scelto dalla CM)<br />

10 10 – ……………………………………………...<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione<br />

scelto dalla CM)<br />

(*) indicare una breve motivazione che ha portato la CM a scegliere il criterio di valutazione indicato)<br />

(**) indicare i valori assegnati ai criteri e il relativo punteggio<br />

(**) Punteggio (**)<br />

Indicare inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che<br />

Punteggio<br />

eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea<br />

di riferimento:


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO ALLEGATO 5<br />

5<br />

BENEFICIARIO BENEFICIARIO ____________________________________<br />

____________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

- 3790 - Bollettino Ufficiale<br />

Check Check list<br />

list<br />

COD. COD. PROGETTO______/_______/ PROGETTO______/_______/ PROGETTO______/_______/ <strong>2010</strong> <strong>2010</strong><br />

<strong>2010</strong><br />

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DEL DEL PROGETTO PROGETTO (ALL. (ALL. 2) 2) 2)<br />

SI NO ALTRO ALTRO<br />

Sede legale o operativa <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

COMPLETEZZA COMPLETEZZA DELLA DELLA DOMANDA DOMANDA – ALL. 2<br />

n. n. DICHIARAZIONI DICHIARAZIONI ED ED ELABORATI ELABORATI – ALL. 3 e ALL. 11 SI SI NO NO NO ALTRO<br />

1 INFORMAZIONI INFORMAZIONI GENERALI<br />

GENERALI<br />

1/1 Inoltre per Imprese<br />

Iscrizione CCIAA<br />

Dichiarazione sostitutiva attestante la tipologia impresa<br />

1/2 Associazioni, fondazione o altro<br />

Certificato iscrizione nel registro delle persone giuridiche<br />

Statuto e atto costitutivo<br />

2 LOCALIZZAZIONE LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO DELL’INTERVENTO E E ATTIVITÀ ATTIVITÀ FINANZIABILE<br />

FINANZIABILE<br />

Nel territorio della zona omogenea<br />

Specificata l’attività finanziabile<br />

3 IMPORTO IMPORTO (il (il costo costo costo del del del progetto progetto non non deve deve deve essere essere inferiore inferiore a a 30.000 30.000 30.000 €)<br />

Con IVA<br />

Dichiarazione di recuperabilità o no dell’IVA<br />

4 DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE<br />

PROGETTUALE<br />

4/1 Opera pubbliche<br />

Relazione ed elaborati progettuali (preliminare, definitivo o esecutivo – p.to 3.2 – 6 del<br />

bando)<br />

Cronoprogramma<br />

Provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti<br />

4/2 Altre Altre tipologie d’intervento<br />

Relazione dettagliata tecnico illustrativa<br />

Cronoprogramma<br />

Elenco prezzi unitari<br />

Documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area su cui è previsto l’intervento<br />

4/2.1 Per Per lavori lavori edili<br />

edili<br />

Progetto esecutivo<br />

Permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal Comune comprovante i<br />

mappali su cui è previsto l’intervento sono destinati all’attività oggetto di finanziamento<br />

4/2.2 Per Per impianti impianti generici, generici, macchinari macchinari e e altre altre attrezzature<br />

attrezzature<br />

Per impianti generici, macchinari e altre attrezzature, 3 preventivi comparativi in originale.<br />

5 IN IN CASO CASO CASO DI DI PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE DI DI PIÙ PIÙ SOGGETTI<br />

SOGGETTI<br />

Lettera d’adesione dei singoli<br />

6 PER PER ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONI , , FONDAZIONI FONDAZIONI O O ALTRO<br />

ALTRO<br />

Approvazione dell’iniziativa (verbale del consiglio direttivo)<br />

Impegno a non richiedere altri contributi<br />

Impegno a terminare l’investimento nel tempo previsto<br />

Impegno a tenere un sistema contabile distinto o con un apposito codice contabile<br />

7 DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE ALLEGATO. ALLEGATO. 11<br />

11<br />

Solo Solo per per le le imprese<br />

imprese


Bollettino Ufficiale<br />

COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA<br />

MONTANA<br />

- 3791 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Schema Schema di di presentazione presentazione dell’ele dell’elenco dell’ele nco delle delle domande domande escluse escluse alle Sedi Territoriali Territoriali<br />

(Da pubblicare sull’Albo a partire dal 25 marzo 2011 e da inviare alla Sede territoriale competente)<br />

ALLEGATO ALLEGATO 6<br />

6<br />

Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale di_________<br />

di_________<br />

di_________<br />

______________________________________<br />

______________________________________<br />

______________________________________<br />

______________________________<br />

______________________________________<br />

______________________________<br />

______________________________________<br />

________<br />

______________<br />

______________________________________<br />

______________ ________________________<br />

TOTALE PROGETTI ESCLUSI ___________________________________________________________________________<br />

COD. COD. COD. PROG.<br />

PROG.<br />

BENEFICIARIO BENEFICIARIO<br />

TITOLO TITOLO PROGETTO PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

(MAX (MAX (MAX 200 200 CARATTERI)<br />

CARATTERI)<br />

ELENCO ELENCO DEI DEI PROGETTI PROGETTI ESCLUSI ESCLUSI DAL DAL BANDO<br />

BANDO<br />

CO CONTRIBUTO<br />

CO<br />

NTRIBUTO<br />

RICHIESTO RICHIESTO<br />

RICHIESTO<br />

MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE DELL’ESCLUSIONE<br />

DELL’ESCLUSIONE


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

CODICE CODICE DEL DEL PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

- 3792 - Bollettino Ufficiale<br />

Modulo Modulo per per l’assegnazione l’assegnazione dei dei punteggi punteggi ai ai progetti progetti presentati<br />

presentati<br />

(identificativo z.o. ) (numero progetto) / (anno)<br />

SOGGETTO SOGGETTO BENEFICIARIO_______________<br />

BENEFICIARIO_____________________________________________________________<br />

BENEFICIARIO_______________ ______________________________________________<br />

(Indicare l’Ente - Comunità montana, Comune, Soggetto Privato - che presenta il progetto)<br />

Tipo Tipo di di soggetto soggetto Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato<br />

TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO PROGETTO ______________________________________________________________<br />

(lunghezza massima 200 caratteri)<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

LOCALIZZAZIONE<br />

opera pubblica: _________________________________________________________________________________<br />

(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />

altro: __________________________________________________________________________________<br />

(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />

TABELLA TABELLA TABELLA PER PER ASSEGNAZIONE ASSEGNAZIONE DEL DEL PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

ALLEGATO ALLEGATO 7<br />

7<br />

Criterio Criterio Criterio<br />

Range Range punteggio punteggio punteggio<br />

Punteggio Punteggio Punteggio<br />

Punteggio<br />

assegnato assegnato<br />

assegnato<br />

1 – Quota Quota di cofinanziamento<br />

2 - Costo totale del pr progetto pr<br />

ogetto<br />

3 - Inserito in strumenti di programmazione negoziata<br />

Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

<strong>Lombardia</strong><br />

(Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera<br />

l'intervento come se inserito solo nello strumento con punteggio<br />

maggiore)<br />

< a 20% 0<br />

≥ 20% e < 30% 3<br />

≥ 30% e < 40% 5<br />

≥ 40% e < 50% 7<br />

≥ 50% e < 60% 9<br />

≥ 60% e < 70% 11<br />

≥ 70% e < 80% 13<br />

≥ 80% 15<br />

< € 300.000,00 0<br />

≥ € 300.000,00 10<br />

No strumenti p.n, 0<br />

APQ ex l. 662/96 5<br />

ADP ex l. 267/2000 5<br />

CRP o ADP o AQST o PISL ex<br />

l.r. 2/2003<br />

4 - Intervento riferibile ad almeno una delle finalità<br />

No 0<br />

nn. nn. 3,7,9,10, 3,7,9,10, 13, 13, 13, 14 14 14 dell’Allegato dell’Allegato 1 1<br />

Sì 10<br />

5 – Presentato da più soggetti<br />

6 - Livello di di progettazione<br />

<strong>2010</strong><br />

10<br />

NO 0<br />

2 1<br />

≥ 3 e ≤ 5 2<br />

≥ 6 5<br />

definitiva 5<br />

Esecutiva 10


Bollettino Ufficiale<br />

- 3793 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Criterio Criterio<br />

Range Range Range punteggio punteggio<br />

Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio<br />

Punteggio<br />

assegnato<br />

assegnato<br />

Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

<strong>Lombardia</strong><br />

7 – E’ ubicato in comuni a svantaggio da basso ad elevato (secondo la basso 2<br />

classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della<br />

Medio<br />

pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana)<br />

In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, elevato<br />

5<br />

10<br />

arrotondata a due cifre decimali, applicando la seguente formula: Più comuni a diverso grado Da 2 a 10<br />

Punteggio Punteggio assegnato assegnato= assegnato (numero com. svantaggio basso X 2 + numero di svantaggio<br />

com. svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/<br />

numero totale comuni<br />

TOTALE PARZIALE / 1 MAX 70/100<br />

Criterio Criterio<br />

Range Range punteggio punteggio<br />

Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio<br />

Punteggio<br />

assegnato<br />

assegnato<br />

8 –<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />

Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla Comunità Comunità montana<br />

montana<br />

9 –<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />

10 10 –<br />

………………………………………………….<br />

………………………………………………….<br />

(riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />

A DISCREZIONE DELLA CM<br />

A DISCREZIONE DELLA CM<br />

A DISCREZIONE DELLA CM<br />

TOTALE PARZIALE / 2 MAX 30/100<br />

TOTALE TOTALE PUNTEGGIO PUNTEGGIO ASSEGNATO ASSEGNATO AL AL PROGETTO PROGETTO Max<br />

100/100


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3794 - Bollettino Ufficiale<br />

ALLEGATO ALLEGATO 8<br />

8<br />

Schema Schema di di presentazione presentazione dell’elenco dell’elenco delle delle domande domande ammissibili ammissibili al al finanziamento finanziamento e e composizione composizione della della graduatoria<br />

graduatoria<br />

provvisoria<br />

provvisoria<br />

(da compilarsi da parte della Comunità montana e da trasmettere alla Sede Territoriale)<br />

Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale Territoriale di_________<br />

di_________<br />

______________________________________<br />

______________________________________<br />

______________________________________<br />

______________________________________<br />

______________<br />

______________<br />

COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA MONTANA _____________________________________________<br />

____________________________________________________________________________<br />

_____________________________________________ _______________________________<br />

TOTALE TOTALE PROGETTI PROGETTI PRESENTATI PRESENTATI __________________________________________________________________________<br />

__________________________________________________________________________<br />

(Indicare il numero dei progetti inseriti in graduatoria)<br />

Ordine<br />

di<br />

priorità<br />

CODICE<br />

CODICE<br />

PROGETTO PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

1 __/__/<strong>2010</strong><br />

2 __/__/<strong>2010</strong><br />

3 __/__/<strong>2010</strong><br />

4 __/__/<strong>2010</strong><br />

5 __/__/<strong>2010</strong><br />

6 __/__/<strong>2010</strong><br />

… __/__/<strong>2010</strong><br />

Ordine di<br />

priorità<br />

GRADUATORIA PROVVISORIA DEI PROGETTI PRESENTATI (in ordine ddecrescente<br />

d decrescente<br />

ecrescente di di punteggio) punteggio)<br />

punteggio)<br />

TITOLO TITOLO PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

SOGGETTO<br />

SOGGETTO<br />

BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

COSTO COSTO TOTALE<br />

TOTALE<br />

CONTRIBUTO<br />

CONTRIBUTO<br />

RICHIESTO<br />

RICHIESTO<br />

PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

ASSEGNATO<br />

ASSEGNATO<br />

Schema Schema di di trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria provvisoria provvisoria da da parte parte della della Sede Sede territoriale territoriale alla alla Comunità Comunità montana<br />

montana<br />

CODICE<br />

CODICE<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

1 __/__/<strong>2010</strong><br />

2 __/__/<strong>2010</strong><br />

3 __/__/<strong>2010</strong><br />

4 __/__/<strong>2010</strong><br />

5 __/__/<strong>2010</strong><br />

6 __/__/<strong>2010</strong><br />

… __/__/<strong>2010</strong><br />

TITOLO<br />

TITOLO<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

GRADUATORIA GRADUATORIA PROVVISORIA PROVVISORIA DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

SOGGETTO<br />

SOGGETTO<br />

BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

COSTO<br />

COSTO<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

CONTRIBUTO<br />

CONTRIBUTO<br />

RICHIESTO<br />

RICHIESTO<br />

PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

ASSEGNATO ASSEGNATO ASSEGNATO da<br />

da<br />

CM<br />

Nuovo<br />

Nuovo<br />

punteggio<br />

punteggio<br />

CRITERIO CRITERIO PER<br />

PER<br />

PARIMERITO<br />

PARIMERITO<br />

ALLEGATO ALLEGATO 9<br />

9<br />

motivazioni<br />

motivazioni


Bollettino Ufficiale<br />

- 3795 -<br />

Schema Schema di di trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria definitiva<br />

definitiva<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Alla Alla Alla Struttura Struttura Sviluppo Sviluppo Rete Rete Ster Ster e e e Aree Aree Aree Montane Montane<br />

Montane<br />

Via Via F. F. Filzi, Filzi, 22<br />

22<br />

20124 20124 20124 MILANO<br />

MILANO<br />

ALLEGATO ALLEGATO 10<br />

10<br />

Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale di______________________<br />

di______________________<br />

di______________________<br />

__________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________ ________________________<br />

__________________________________<br />

__________________________________<br />

COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA MONTANA ________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________<br />

NUMERO NUMERO DEI DEI PROGETTI PROGETTI INSERITI INSERITI IN IN GRADUATORIA GRADUATORIA ___________________________________________________<br />

_________________________________________________________<br />

___________________________________________________ ______<br />

Ordine di<br />

priorità<br />

CODICE<br />

CODICE<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

1 __/__/<strong>2010</strong><br />

2 __/__/<strong>2010</strong><br />

3 __/__/<strong>2010</strong><br />

4 __/__/<strong>2010</strong><br />

5 __/__/<strong>2010</strong><br />

6 __/__/<strong>2010</strong><br />

… __/__/<strong>2010</strong><br />

TITOLO TITOLO PROGETTO PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

GRADUATORIA GRADUATORIA DEFINITIVA DEFINITIVA DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

SOGGETTO<br />

SOGGETTO<br />

BENEFICIARIO<br />

BENEFICIARIO<br />

COSTO<br />

COSTO<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

CONTRIBUTO<br />

CONTRIBUTO<br />

RICHIESTO RICHIESTO<br />

RICHIESTO<br />

PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

PUNTEGGIO<br />

ASSEGNATO<br />

ASSEGNATO<br />

ASSEGNATO


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3796 - Bollettino Ufficiale<br />

D D D I I C C H H I I A A R R A A Z Z I I O O N N E<br />

E<br />

ALLEGATO ALLEGATO 11<br />

11<br />

ll sottoscritto …………………………………………………..legale rappresentante/amministratore unico della impresa/<br />

Società ………………………………………………………………………………………………………….…..<br />

con sede legale …………………………………………………………………….………………………………………..<br />

………………………………………………………………..………………………………………………….……………...<br />

partita IVA………………………………………………………………………………………………………………………<br />

con riferimento al progetto presentato alla Comunità Montana ………………………………………………………<br />

avente ad oggetto…………………………………………………………………………………………………………...<br />

………………………………………………………………………………………………………..………………………...<br />

al fine di ottenere finanziamento, ex l.r. 25/2007 “Bando montagna anno <strong>2010</strong>”, consapevole delle sanzioni<br />

in caso di dichiarazioni mendaci di cui al d.P.R. 445/2000:<br />

D D I I C C H H I I A A R R A A CHE CHE L’IMPRESA/SOCIETA’/ L’IMPRESA/SOCIETA’/ ETC..<br />

ETC..<br />

1. non si trova in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di<br />

imprese in difficoltà e, in particolare, non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata,<br />

di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;<br />

2. ha assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro ai<br />

sensi della normativa vigente;<br />

3. non si trovar in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della<br />

legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla<br />

Commissione europea;<br />

4. rispetta la disciplina comunitaria del “de minimis” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e<br />

successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima<br />

impresa non deve superare € 200.000,00 nell’arco di 3 esercizi finanziari. L’impresa/società/etc.. è pertanto tenuta a<br />

rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “de minimis”:<br />

…………………………………………………..…………………………………………………………………………..<br />

………………………………………………….……………………………………………………………………………<br />

……………………………………………………………………………………………………………………………….<br />

li,……………………………………………………….<br />

Legale Rappresentante/Amministratore Unico<br />

(timbro e firma)<br />

………………………………………………..


Bollettino Ufficiale – 3797 –<br />

D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione<br />

[BUR<strong>2010</strong>0118] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12355<br />

Concessione dei contributi per la redazione dei business plan –<br />

Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento<br />

1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria alla<br />

liquidazione (IV provvedimento)<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />

agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 88297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la d.g.r. n. 88298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal diretto-<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

re generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Vista la nota del 18 giugno 2009 dell’Autorità di Gestione POR<br />

FESR che autorizza l’utilizzo del capitolo 3.3.2.3.381.7131 «Spese<br />

per l’attuazione del Programma FESR – Asse I Innovazione ed<br />

economia della conoscenza» per l’importo di C 4.000.000,00 per<br />

la concessione di contributi alle imprese ai fini della predisposizione<br />

dei business plan funzionali all’accesso ai finanziamenti<br />

del Fondo di Garanzia Made in Lombardy nonché la nota del<br />

13 gennaio <strong>2010</strong> prot. R1.<strong>2010</strong>.0000488 con la quale si autorizza<br />

la U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria Struttura Centrale<br />

Ragioneria e bilancio ad effettuare le liquidazioni degli impegni<br />

assunti sui capitoli 7131, 7132, 7133, 7134 e 7135 afferenti<br />

alle risorse del POR FESR 2007-2013;<br />

Dato atto:<br />

che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />

gli esiti istruttori di 17 domande di contributo (voucher) finalizzate<br />

alla predisposizione dei business plan con proposta positiva<br />

come risulta dalle note e dalla documentazione agli atti della<br />

competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza<br />

e Reti di impresa;<br />

che le verifiche documentali effettuate dalla competente<br />

Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa<br />

responsabile dell’istruttoria allegate al presente decreto<br />

(check list documentale) confermano l’ammissibilità alla concessione<br />

del contributo (voucher) delle seguenti imprese per i<br />

rispettivi importi:<br />

Importo fattura<br />

Codice Contributo<br />

Beneficiario Id progetto consulenza<br />

Beneficiario voucher<br />

(IVA esclusa)<br />

Euromec s.r.l. 495900 24045794 6.000,00 4.000,00<br />

Idropan dell’Orto depuratori s.r.l. 782501 24220420 5.000,00 3.750,00<br />

Executive s.r.l. 385590 240<strong>51</strong>586 4.500,00 3.375,00<br />

Antares Vision s.r.l. 783575 23638730 6.000,00 4.000,00<br />

TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 782504 23221264 4.000,00 3.000,00<br />

Martinenghi s.r.l. 249181 24125857 4.800,00 3.600,00<br />

ZA.MA. s.r.l. 782503 24090341 7.000,00 4.000,00<br />

IHI Charging Systems International S.p.A. 2428<strong>51</strong> 24223198 8.000,00 4.000,00<br />

Gianazza Angelo S.p.A. 409474 24346871 6.000,00 4.000,00<br />

Eelectron S.p.A. 583077 24457097 3.796,00 2.847,00<br />

I.T.A.S. S.p.A. 316786 24253645 5.500,00 4.000,00<br />

Metal Technology s.r.l. 782499 24253604 5.500,00 4.000,00<br />

A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 102215 24190811 7.000,00 4.000,00<br />

Matec Group s.r.l. 782500 23148566 5.000,00 3.750,00<br />

Pata S.p.A. 783574 24470557 5.500,00 4.000,00<br />

V.C.M. s.r.l. 760631 24178632 6.000,00 4.000,00<br />

F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 107579 24470491 5.000,00 3.750,00<br />

TOTALE 94.596,00 64.072,00


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore delle imprese sopra richiamate e<br />

nei limiti degli importi ad ognuna riconosciuti, la somma<br />

complessiva di C 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilancio di previsione per l’esercizio<br />

finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio, alla liquidazione<br />

a favore delle imprese sopra richiamate e nei limiti degli<br />

importi ad ognuna riconosciuti della somma complessiva di<br />

C 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario<br />

<strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />

operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché<br />

il regolamento di contabilità e la legge di approvazione di<br />

bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari)»;<br />

Decreta<br />

1. di concedere il contributo (voucher) per la redazione del<br />

business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo<br />

di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modalità di<br />

presentazione ed erogazione dei contributi per la redazione dei<br />

Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione<br />

ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)» a favore<br />

delle imprese indicate nella seguente tabella e per i rispettivi<br />

importi:<br />

BENEFICIARIO<br />

Contributo<br />

voucher<br />

Euromec s.r.l. 4.000,00<br />

Idropan dell’orto depuratori s.r.l. 3.750,00<br />

Executive s.r.l. 3.375,00<br />

Antares vision s.r.l. 4.000,00<br />

TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 3.000,00<br />

Martinenghi s.r.l. 3.600,00<br />

ZA.MA. s.r.l. 4.000,00<br />

IHI Charging Systems International S.p.A. 4.000,00<br />

Gianazza Angelo S.p.A. 4.000,00<br />

Eelectron S.p.A. 2.847,00<br />

I.T.A.S. S.p.A. 4.000,00<br />

Metal Technology s.r.l. 4.000,00<br />

A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 4.000,00<br />

Matec Group s.r.l. 4.000,00<br />

Pata S.p.A. 4.000,00<br />

V.C.M. s.r.l. 4.000,00<br />

F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 3.750,00<br />

2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Voucher Made in Lombardy – IV provv.;<br />

codice: 37612;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />

importo anno 1: 64.072,00;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

3. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e bilancio, alla liquidazione a<br />

favore delle imprese indicate al punto 1. e nei limiti degli importi<br />

ad ognuna riconosciuti, la somma complessiva di C 64.072,00 –<br />

con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilancio<br />

di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

– 3798 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

5. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

6. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

alle imprese interessate<br />

al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.;<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013» e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0119] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12361<br />

Non ammissione della società Display s.r.l. al contributo (voucher)<br />

per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />

Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-<br />

2013<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />

agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 avente<br />

ad oggetto «Programma Operativo Competitività Regionale<br />

e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione<br />

– Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal direttore<br />

generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competiti-


Bollettino Ufficiale – 3799 –<br />

vità 2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />

criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />

del business plan;<br />

Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />

l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />

presentata dalla società Display s.r.l. con proposta negativa<br />

per mancanza delle caratteristiche di innovatività del progetto<br />

previste per l’accesso all’iniziativa Made in Lombardy<br />

come risulta dalla nota e dalla documentazione agli atti della<br />

competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza<br />

e Reti di impresa;<br />

Ritenuto pertanto di non concedere alla Display s.r.l. il contributo<br />

(voucher) per la realizzazione del business plan per assenza<br />

del requisito di ammissibilità previsto dall’art. 7 dell’avviso<br />

pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione<br />

e concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 (coerenza del programma<br />

di investimento con il «POR Competitività FESR 2007-<br />

2013 – Asse 1: istituzione del Fondo di Garanzia Made in Lombardy»);<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />

operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di non ammettere la società Display s.r.l. con sede a Bassano<br />

Bresciano (BS) in via Brescia 60/a al contributo (voucher) finalizzato<br />

alla predisposizione dei business plan previsto dal<br />

d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in<br />

Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate<br />

in premessa che si intendono interamente riportate;<br />

2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

all’impresa interessata,<br />

al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.,<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0120] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12362<br />

Non ammissione della società Cisart Engineering Project Aluminium<br />

Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione<br />

del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy<br />

Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del<br />

1º agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal direttore<br />

generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />

criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />

del Business Plan;<br />

Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />

l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />

presentata dalla società Cisart Engineering Project Aluminium<br />

Technology Group s.r.l. con proposta negativa in quanto<br />

l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo minimo<br />

finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e<br />

dalla documentazione agli atti della competente Struttura Innovazione,<br />

Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />

Ritenuto pertanto di non concedere alla Cisart Engineering<br />

Project Aluminium Technology Group s.r.l. il contributo (voucher)<br />

per la realizzazione del business plan per assenza del requisito<br />

di ammissibilità del programma di investimento previsto dall’art.<br />

7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29<br />

luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissibili<br />

il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari,<br />

deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico);<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program-


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ma operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di non ammettere la società Cisart Engineering Project Aluminium<br />

Technology Group s.r.l. con sede a Cologne (BS) in via<br />

Roma 70 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposizione<br />

dei Business Plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modalità<br />

di presentazione ed erogazione dei contributi per la redazione<br />

dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione<br />

ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)»<br />

per le motivazioni indicate in premessa che si intendono interamente<br />

riportate;<br />

2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

all’impresa interessata,<br />

al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.,<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0121] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12363<br />

Non ammissione della società 4Service Italia s.r.l. al contributo<br />

(voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />

Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR<br />

2007-2013<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />

agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 avente<br />

ad oggetto «Programma Operativo Competitività Regionale<br />

e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione<br />

– Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />

Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

– 3800 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />

criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />

del business plan;<br />

Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo, ha trasmesso<br />

l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />

presentata dalla società 4Service Italia s.r.l. con proposta<br />

negativa in quanto all’atto della presentazione della domanda<br />

la fattura relativa alla predisposizione del business plan risultava<br />

pagata e rimborsata, come risulta dalla nota e dalla documentazione<br />

agli atti della competente Struttura Innovazione, Economia<br />

della Conoscenza e Reti di impresa;<br />

Ritenuto pertanto di non concedere alla 4Service Italia s.r.l. il<br />

contributo (voucher) per la realizzazione del business plan per<br />

assenza del requisito di ammissibilità previsto dall’art. 9, quarto<br />

alinea, dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 ai<br />

sensi del quale le spese di consulenza per la predisposizione del<br />

business plan devono essere rendicontate in fase di presentazione<br />

della domanda mediante la presentazione, tra l’altro, della<br />

copia della fattura o giustificativo di spesa debitamente quietanzati<br />

e della documentazione attestante l’avvenuto pagamento;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />

operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di non ammettere la società 4Service Italia s.r.l. con sede<br />

a Lipomo (CO) in via degli Alpini 156 al contributo (voucher)<br />

finalizzato alla predisposizione dei business plan previsto dal<br />

d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in<br />

Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate<br />

in premessa che si intendono interamente riportate;<br />

2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– all’impresa interessata,<br />

– al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.,<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0122] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12364<br />

Non ammissione della società Alv S.p.A. al contributo (voucher)<br />

per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in<br />

Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:


Bollettino Ufficiale – 3801 –<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />

agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. n. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />

Operativo Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />

Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />

criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />

del business plan;<br />

Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />

l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />

presentata dalla società Alv S.p.A. con proposta negativa<br />

in quanto l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo<br />

minimo finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla<br />

nota e dalla documentazione agli atti della competente Struttura<br />

Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />

Ritenuto pertanto di non concedere alla Alv S.p.A. il contributo<br />

(voucher) per la realizzazione del business plan per assenza<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

del requisito di ammissibilità del programma di investimento previsto<br />

dall’art. 7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle<br />

spese ammissibili il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti<br />

chirografari, deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso<br />

pubblico);<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />

operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di non ammettere la società Alv S.p.A. con sede a Milano<br />

(MI) in piazza San Babila 5 al contributo (voucher) finalizzato alla<br />

predisposizione dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815<br />

del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina<br />

delle modalità di presentazione ed erogazione dei contributi<br />

per la redazione dei Business Plan (Linea di intervento<br />

1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della conoscenza –<br />

POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate in premessa<br />

che si intendono interamente riportate;<br />

2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

all’impresa interessata,<br />

al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.,<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0123] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12365<br />

Non ammissione della società Officina Meccanica Mantovani<br />

di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la redazione<br />

del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy<br />

Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />

del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999;<br />

il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />

2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />

Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />

e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />

2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />

n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />

2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />

dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />

agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />

Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />

competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />

di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />

presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />

denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />

complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />

bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />

7131;<br />

la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />

Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />

la d.g.r. n. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />

Operativo Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />

2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />

8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />

di crisi finanziaria ed economica;<br />

Richiamati:<br />

la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />

Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />

dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />

regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />

«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />

il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />

in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />

dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />

di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />

conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />

– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />

entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />

– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />

del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />

FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />

di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />

abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />

ammissibilità;<br />

– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />

ad esso destinate, ammontanti ad<br />

C 4.000.000,00;<br />

l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />

a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />

n. 30 del 29 luglio 2009;<br />

Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />

criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />

del business plan;<br />

Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />

l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />

presentata dalla società Officina Meccanica Mantovani<br />

di Mantovani Angelo s.a.s. con proposta negativa in quanto<br />

l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo minimo<br />

finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e<br />

dalla documentazione agli atti della competente Struttura Innovazione,<br />

Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />

Ritenuto pertanto di non concedere alla Officina Meccanica<br />

Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. il contributo (voucher)<br />

per la realizzazione del business plan per assenza del requisito<br />

di ammissibilità del programma di investimento previsto dall’art.<br />

7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi n. 30 del 29<br />

luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissibili<br />

il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari,<br />

deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico);<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />

che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />

I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />

operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />

2013;<br />

Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di non ammettere la società Officina Meccanica Mantovani<br />

di Mantovani Angelo s.a.s. con sede a Gambolò (PV) in viale<br />

Industria 40/42 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposizione<br />

dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio<br />

2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle<br />

modalità di presentazione ed erogazione dei contributi per la<br />

redazione dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse<br />

I Innovazione ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-<br />

2013)» per le motivazioni indicate in premessa che si intendono<br />

interamente riportate;<br />

2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

all’impresa interessata,<br />

al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />

S.p.A.,<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

– 3802 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

[BUR<strong>2010</strong>0124] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12410<br />

Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />

TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza<br />

energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea<br />

di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle candidature<br />

ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali<br />

ed esclusione delle candidature non ammesse (III provvedimento<br />

attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)<br />

IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti<br />

– i Regolamenti CE:<br />

n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del<br />

5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1783/1999 e successive modifiche;<br />

n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 Luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale,<br />

sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e<br />

che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive<br />

modifiche;<br />

n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006<br />

che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />

(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

(FESR), sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione<br />

e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo<br />

e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo<br />

regionale e successive modifiche;<br />

– le decisioni della Commissione Europea:<br />

C [2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

C [2007] 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale è stato<br />

approvato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività<br />

e successive modifiche»;<br />

– la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse 1 «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.2.1 «Sostegno alla crescita della capacità competitiva<br />

delle imprese lombarde» ed in particolare, l’Azione C «Tecnologia<br />

ed innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica<br />

diffusa» finalizzata ad incentivare e sostenere interventi volti al<br />

risparmio energetico ed alla produzione di energia tramite il ricorso<br />

a fonti energetiche alternative nelle piccole e medie imprese<br />

lombarde e s.m.i.;<br />

– la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicembre<br />

2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto TREND –<br />

Lineadiintervento1.1.2.1AzioneC–Asse1–PORFESR 2007-<br />

2013»;<br />

– la d.g.r. n. 9/324 del 28 luglio <strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />

Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di attuazione»;<br />

– il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> relativo all’istituzione di<br />

un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazione<br />

della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione<br />

per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-<br />

2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato<br />

dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio <strong>2010</strong> che prevede la possibilità<br />

per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nell’ambito<br />

dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno<br />

presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del<br />

27 aprile <strong>2010</strong>;<br />

– la lettera di incarico prot. R1.<strong>2010</strong>.0016094 del 23 dicembre<br />

2009 CESTEC S.p.A. per il supporto alla realizzazione del progetto<br />

TREND;<br />

– il d.d.u.o. n. 8084 del 12 agosto <strong>2010</strong> avente ad oggetto<br />

«Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />

TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza<br />

energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Linea<br />

di intervento 1.1.2.1 – Azione C): istituzione dell’elenco di<br />

fornitori di servizi per check-up aziendali (I provvedimento attuativo<br />

del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)»;<br />

– il d.d.u.o. n. 9135 del 27 settembre <strong>2010</strong> avente ad oggetto<br />

«Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />

TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’ef-


Bollettino Ufficiale – 3803 –<br />

ficienza energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Linea<br />

di intervento 1.1.2.1 – Azione C): inserimento candidature<br />

nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali (II provvedimento<br />

attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)»;<br />

Richiamata la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti<br />

di competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />

con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con<br />

gli orientamenti comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />

del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />

Considerato:<br />

che l’art. 7 del citato decreto 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> e s.m.i.<br />

«Istruttoria ed ammissione nell’elenco fornitori di servizi» prevede<br />

che il responsabile del procedimento disponga con decreto<br />

l’inserimento delle candidature nell’elenco fornitori di servizi e<br />

l’esclusione delle candidature non ammesse;<br />

che il medesimo articolo dispone che l’elenco verrà periodicamente<br />

aggiornato e pubblicato sul sito www.trend.regione.lombardia.it<br />

ed avrà validità fino al 31 dicembre 2011;<br />

Preso atto dell’esito dell’istruttoria svolta da CESTEC S.p.A. e<br />

presentata al responsabile del procedimento in data 23 settembre<br />

<strong>2010</strong>, dove si evidenziano le candidature dei fornitori di servizi<br />

pervenute alla data del 23 settembre <strong>2010</strong> risultate ammissibili<br />

a seguito della valutazione;<br />

Ritenuto di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammesse<br />

pervenute alla data del 23 settembre <strong>2010</strong>;<br />

Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />

Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorità<br />

di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />

Vista la nota del 11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1 <strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

alla dottoressa Cristina Colombo che le è stato affidato l’incarico<br />

di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della<br />

conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia<br />

di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammesse così<br />

come indicato nell’allegato 1 e di escludere le candidature non<br />

ammesse così come indicato nell’allegato 2, pervenute alla<br />

data del 22 ottobre <strong>2010</strong>, quale parte integrante e sostanziale<br />

del presente provvedimento;<br />

2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul sito della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> – Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia<br />

e Cooperazione – www.industria.regione.lombardia.it –e<br />

sul Portale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – www.regione.lombardia.it<br />

– nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013».<br />

La dirigente della U.O. competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

——— ———<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong>


ALLEGATO 1<br />

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Autovalutazione<br />

Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />

t Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

24/09/<strong>2010</strong> ✓ Giavanni Maria Scanzi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />

di azienda<br />

Tecno habitat S.p.A. Ammissibile<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

26/09/<strong>2010</strong> ✓ Lucio Vascotto ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

27/09/<strong>2010</strong> ✓ Daniele Palma ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Erisse soluzioni<br />

Ammissibile<br />

Valutazione di per l’energia s.r.l.<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Autovalutazione<br />

t Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

29/09/<strong>2010</strong> ✓ Andrea Carozzi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />

di azienda<br />

ABB S.p.A.<br />

Process Automation Div.<br />

Ammissibile<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

29/09/<strong>2010</strong> ✓ Ezio Pescosolido ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Lario HT Consulting s.r.l. Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda Dipendente<br />

29/09/<strong>2010</strong> ✓ Matteo Santambrogio ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Valutazione di<br />

– Ammissibile<br />

soggetto terzo t Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3804 –<br />

Bollettino Ufficiale


DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />

t Autovalutazione<br />

29/09/<strong>2010</strong> ✓ Simone Bologni ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Autovalutazione<br />

30/09/<strong>2010</strong> ✓ Marco Agostinelli ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

t Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

30/09/<strong>2010</strong> ✓ Michele Puggioni ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

PieMme s.r.l. Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

01/10/<strong>2010</strong> ✓ Christian Montani ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

01/10/<strong>2010</strong> ✓ Claudio Rolandi ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

01/10/<strong>2010</strong> ✓ Davide Morcelli ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Bollettino Ufficiale – 3805 –


DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />

t Autovalutazione<br />

04/10/<strong>2010</strong> ✓ Stefano Montanelli ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

05/10/<strong>2010</strong> ✓ Arturo Mucci ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

07/10/<strong>2010</strong> ✓ Federica Guarnaschelli ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

08/10/<strong>2010</strong> ✓ Roberto Vincenzi ✓ ✓ ✓<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

11/10/<strong>2010</strong> ✓ Davide Bergna ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Synergy s.r.l. Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda Dipendente<br />

12/10/<strong>2010</strong> ✓ Riccardo Ferrari ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Valutazione di<br />

– Ammissibile<br />

soggetto terzo t Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3806 –<br />

Bollettino Ufficiale


DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />

Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

12/10/<strong>2010</strong> ✓ Bruno Vitale ✓ ✓ ✓<br />

dell’azienda<br />

t Valutazione di<br />

soggetto terzo<br />

Dipendente<br />

di azienda<br />

t<br />

– Ammissibile<br />

Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

12/10/<strong>2010</strong> ✓ Stefano Nicolodi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />

di azienda<br />

Enertech Solution Ammissibile<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

13/10/<strong>2010</strong> ✓ Mario Maistrello ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Studio ER ing. Associati Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

13/10/<strong>2010</strong> ✓ Saverio Magni ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Energynet s.r.l. Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Autovalutazione<br />

t Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

14/10/<strong>2010</strong> ✓ Enrico Caffagni ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />

di azienda<br />

Energynet s.r.l. Ammissibile<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Autovalutazione<br />

t Valutazione da parte<br />

dell’azienda t Dipendente<br />

14/10/<strong>2010</strong> ✓ Enrico Puggioni ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />

di azienda<br />

PieMme Energia s.r.l. Ammissibile<br />

soggetto terzo Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Bollettino Ufficiale – 3807 –


DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda Dipendente<br />

14/10/<strong>2010</strong> ✓ Fabiano Caltabiano ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

– Ammissibile<br />

Valutazione di<br />

soggetto terzo t Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda Dipendente<br />

15/10/<strong>2010</strong> ✓ Giorgio Targa ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Valutazione di<br />

– Ammissibile<br />

soggetto terzo t Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

t Autovalutazione<br />

Valutazione da parte<br />

dell’azienda Dipendente<br />

21/10/<strong>2010</strong> ✓ Marco Belardi ✓ ✓ ✓ di azienda<br />

Valutazione di<br />

– Ammissibile<br />

soggetto terzo t Professionista<br />

Certifcazione di<br />

soggetto accreditato<br />

DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />

Data invio<br />

Posta<br />

certificata<br />

Nome Cognome Scheda<br />

fornitore di servizi<br />

C.I. CV Attestato EGE<br />

Dipendente<br />

aziendale<br />

Ragione sociale Esito valutazione<br />

Andrea Antonielli<br />

Rubens Zucca<br />

Marcella Raschiotti<br />

ALLEGATO 2<br />

Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />

dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />

punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />

di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />

Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />

dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />

punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />

di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />

Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />

dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />

punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />

di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3808 –<br />

Bollettino Ufficiale


Bollettino Ufficiale – 3809 –<br />

[BUR<strong>2010</strong>0125] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12442<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.-<br />

TEC Engineering s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

CON.TEC Engineering s.r.l. Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA 485/34/966.166 108.915,50<br />

BLS s.r.l. Banca Intesa San Paolo S.p.A. 07305/8200/487307 130.528,28<br />

28 Università degli Studi Milano-Bicocca Banca Popolare di Sondrio FIF 180018/10 73.121,90<br />

STA s.r.l. Allianz S.p.A. 0695943<strong>51</strong> 69.403,38<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società CON.TEC Engineering s.r.l. ID<br />

progetto 13797729, pari a C 763.938,10;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 381.969,06<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

CONT.TEC Engineering;<br />

codice: 37635;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />

importo anno 1: 381.969,06;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />

limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 381.969,08 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />

2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />

Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0126] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12443<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />

U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />

progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

– 3810 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Molmed S.p.A. ID progetto<br />

13799758, pari a C 1.438.303,03;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:


Bollettino Ufficiale – 3811 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Molmed S.p.A. Banca Esperia S.p.A. 237 719.1<strong>51</strong>,52<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 719.1<strong>51</strong>,52 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Molmed S.p.A (cod. 783627);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

al soggetto interessato;<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0127] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12444<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot<br />

Engineering s.r.l<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 719.1<strong>51</strong>,52<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Roadrunnerfoot Engineering s.r.l<br />

ID progetto 13811297, pari a C 424.179,70;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– 3812 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>61090 212.089,86<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 212.089,86<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 212.089,86 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. (cod.<br />

783983);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0128] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12445<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li-<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

quidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio<br />

Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applicazioni Industriali<br />

(CISI) s.c.r.l<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;


Bollettino Ufficiale – 3813 –<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Consorzio Interdisciplinare Studi Biomolecolari e<br />

Applicazioni Industriali<br />

Coface Assicurazioni S.p.A. 1891524 750.000,00<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 750.000,00<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 750.000,00 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari<br />

Ed (cod. 783613);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 750,000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. i far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere la<br />

restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo previste<br />

dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Consorzio Interdisciplinare Studi<br />

Biomolecolari e Applicazioni IndustrialiID progetto 13825819, pari<br />

a C 1.500.000,00;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

al soggetto interessato;<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0129] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12555<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono<br />

Elettronica Internazionale s.r.l<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

– 3814 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>81768 459.855,69<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 459.855,69<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 459.855,69 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. (cod.<br />

777214);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Ozono Elettronica Internazionale<br />

s.r.l ID progetto 13726167, pari a C 917.711,33;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di fa salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

ai soggetti interessati;<br />

all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0130] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12598<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot<br />

s.r.l<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che


Bollettino Ufficiale – 3815 –<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Tiba Tricot s.r.l. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 47262/1 121.419,00<br />

Noyfil S.p.A. Banca Popolare di Sondrio FDI 179672/10 64.134,63<br />

Tessitura Fibre Artificiali A. Lazzati & C. S.p.A. Unicredit Corporate Banking 460831382921 81.199,53<br />

Leucadia S.p.A. Milano LP Assicurazioni 3324500067068 89.700,00<br />

Ecoconsult Ambiente Qualità Sicurezza s.r.l. Helvetia Assicurazioni 34/966.133 65.914,32<br />

Alsco Italia s.r.l. Coface Assicurazioni S.p.A. 1890595 46.977,50<br />

Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Banca Popolare di Sondrio FDI 179548/10 64.447,09<br />

Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation Banca Regionale Europea 10/100307 64.324,55<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni-<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Tiba Tricot s.r.l ID progetto<br />

13587782, pari a C 1.196.233,21;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 598.116,62<br />

ca al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

Tiba Tricot s.r.l.;<br />

codice: 37674;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />

importo anno 1: 598.116,62;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />

limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 598.116,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />

2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />

Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0131] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12599<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />

U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />

Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato appro-<br />

– 3816 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

vato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società For.Tex s.r.l. ID progetto<br />

13809904, pari a C 781.310,55;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

For.Tex s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 55.375,00<br />

Know Net s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 41.076,62<br />

Iter s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 39.319,33<br />

Pozzi Electa S.p.A. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 39.252,90


Bollettino Ufficiale – 3817 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Fratelli Robustelli s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 87.633,00<br />

T.P.A. S.p.A. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 79.207,37<br />

Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 48.791,08<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

For.Tex. s.r.l;<br />

codice: 37672;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />

importo anno 1: 390.655,30;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore deI singolI soggettI beneficiari sopra richiamatI e nei<br />

limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />

2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />

Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0132] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12600<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />

U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 390.655,30<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />

Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Ellegi s.r.l. ID progetto 13699455,<br />

pari a C 723.549,56;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela-<br />

– 3818 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Ellegi s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 76.280,62<br />

Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 69.233,18<br />

Innovative Security Solutions s.r.l. in breve pure «ISS<br />

s.r.l.»<br />

Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 56.053,34<br />

Hortus s.r.l.. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 64.984,08<br />

Fluidmesh Networks s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 95.223,58<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 361.774,80<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

Ellegi s.r.l;<br />

codice: 37670;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.713;<br />

importo anno 1: 361.774,80;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />

limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />

2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />

Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0133] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12601<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali<br />

Fratelli s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo


Bollettino Ufficiale – 3819 –<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Pozzali Fratelli s.r.l. Coface Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni<br />

S.p.A.<br />

1892386 655.110,76<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 655.110,76<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 655.110,76 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Pozzali F.lli s.n.c. (cod. 136530);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Pozzali Fratelli s.r.l. ID progetto<br />

13650049, pari a C 1.310.221,<strong>51</strong>;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo iconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0134] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12602<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro<br />

Diagnostic Bioprobes s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

– 3820 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Dia.Pro Diagnostic Bioprobes S.p.A. Arfin – Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni 6009997 720.970,84<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 720.970,84<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Dia.Pro Diagnositc Bioprebes<br />

S.p.A. ID progetto 13269241, pari a C 1.441.941,65;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 720.970,84 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l. (cod.<br />

454073);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:


Bollettino Ufficiale – 3821 –<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0135] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12607<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi<br />

S.p.A.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di in-<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

NPO Sistemi S.p.A. Coface Assicurazioni S.p.A. 1892253 540.147,66<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società NPO Sistemi S.p.A. ID progetto<br />

13769726, pari a C 1.080.295,30;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 540.147,66<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 540.147,66 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di NPO Sistemi S.p.A. (cod. 315440);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />

C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it..<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0136] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12609<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus<br />

Microdesign s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato appro-<br />

– 3822 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

vato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Pegasus Microdesign s.r.l. ID<br />

progetto 13648971, pari a C 1.384.108,27;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Pegasus Microdesign s.r.l. Elba Assicurazioni S.p.A. 192933 312.149,63<br />

Euro Instruments Trading s.r.l. BCC crediTo Cooperativo 6682 90.564,82<br />

Technoprobe S.p.A. Elba Assicurazioni S.p.A. 192983 174.121,39<br />

Stmicroelectronics s.r.l. Banca Popolare di Bergamo 814/72 115.218,30


Bollettino Ufficiale – 3823 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Politecnico di Milano Quota ripartita sugli altri beneficiari 0,00<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

Pegasus Microdesign s.r.l.;<br />

codice: 37658;<br />

capitolo: 3.3.2.381.7131;<br />

importo anno 1: 692.054,14;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />

limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />

2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />

Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0137] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12610<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />

alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo<br />

Gavazzi Space S.p.A.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 692.054,14<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Carlo Gavazzi Space S.p.A. ID<br />

progetto 13758084, pari a C 794.890,24;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– 3824 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Carlo Gavazzi Space S.p.A. Confidi Italia PMI 73052D 398.945,13<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 398.945,13<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di impegnare la somma di C 398.945,13 con imputazione<br />

al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />

corso, a favore di Carlo Gavazzi Space S.p.A. (cod. 158438);<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381,<br />

capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR<br />

2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0138] [4.0.0]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12611<br />

Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio-<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />

ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />

della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />

– ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati<br />

Group s.r.l.<br />

IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />

generale di esenzione per categoria);<br />

– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />

Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />

alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />

la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />

le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />

intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />

territoriale e sociale lombardo;<br />

la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />

«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />

FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />

con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />

economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />

1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />

di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />

di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />

che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />

A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />

sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />

che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />

tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />

sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />

processi o servizi già esistenti;<br />

la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />

di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />

la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del


Bollettino Ufficiale – 3825 –<br />

12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />

n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />

il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />

27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />

con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />

del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />

la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />

giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />

disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />

soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />

di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />

decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />

marzo 2008;<br />

Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />

quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />

al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />

di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />

1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />

del 26 giugno 2009;<br />

Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />

del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />

e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />

interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />

Galbiati Group s.r.l. Coface Assicurazioni 1890255 293.433,38<br />

Colmegna S.p.A. Coface assicurazioni 1891990 158.258,50<br />

Flame Spray S.p.A. Quota garantita dal beneficiario Galbiati Group 0,00<br />

Politecnico di Milano Banca Popolare di Sondrio 179989/10 99.774,84<br />

TOTALE pari al 50% del contributo concesso 5<strong>51</strong>.466,72<br />

Ritenuto pertanto:<br />

– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />

richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />

somma complessiva di C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB<br />

3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />

FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />

favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />

degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />

C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />

7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />

Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />

regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />

la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />

dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />

ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />

competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />

Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />

nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />

di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />

legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />

di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />

dalla presente disposizione;<br />

Decreta<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />

Galbiati Group s.r.l.;<br />

codice: 37665;<br />

capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />

importo anno 1: 5<strong>51</strong>.466,72;<br />

importo anno 2: 0,00;<br />

importo anno 3: 0,00;<br />

2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />

Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />

a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />

nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />

di C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381,<br />

Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />

– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />

Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />

concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />

mandataria/capofila la società Galbiati Group s.r.l. ID progetto<br />

13690679, pari a C 1.102.933,42;<br />

Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />

agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />

«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />

e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />

relativamente a:<br />

– accettazione del contributo;<br />

– avvio del progetto;<br />

– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />

– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />

concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />

complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />

polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />

istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />

profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />

avanzamento del progetto;<br />

Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />

stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />

capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR<br />

2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />

del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />

la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />

delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />

previste dalla normativa vigente;<br />

5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />

– ai soggetti interessati;<br />

– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />

Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente: Cristina Colombo<br />

[BUR<strong>2010</strong>0139] [4.4.0]<br />

D.d.u.o. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12697<br />

Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di<br />

check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 –<br />

Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND<br />

– 1º provvedimento delle domande ammesse e non ammesse<br />

e approvazione linee guida di rendicontazione<br />

IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITÀ<br />

Visti:<br />

i Regolamenti CE:<br />

– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />

luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale<br />

e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999<br />

e successive modifiche;<br />

– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />

generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul<br />

Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />

il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive modifiche;<br />

– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />

stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />

n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />

Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />

Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />

(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e successive<br />

modifiche;<br />

– n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 rela-


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

tivo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli<br />

aiuti d’importanza minore – «de minimis» – (Gazzetta Ufficiale<br />

dell’Unione Europea L 379 del 28 dicembre 2006) e successive<br />

modifiche;<br />

– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />

Comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato<br />

(regolamento generale di esenzione per categoria) e successive<br />

modifiche;<br />

le decisioni della Commissione Europea:<br />

– C(2007) 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />

il il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />

2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />

Operativi Regionali;<br />

– C(2007) 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />

il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />

2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività e successive<br />

modifiche»;<br />

– C(2009) 4277 del 28 maggio 2009, approvazione aiuto di<br />

Stato n. 248/2009 Italia «Aiuti di importo limitato»;<br />

le comunicazioni della Commissione Europea:<br />

– «Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio<br />

e la ristrutturazione di imprese in difficoltà» (2004/C<br />

244/02),<br />

– Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure<br />

di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento<br />

nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica<br />

del 22 gennaio 2009 come modificata dalla Comunicazione<br />

del 25 febbraio 2009 (2009/C 16/01 e 2009/C 83/01);<br />

il d.P.R. del 3 ottobre 2008, n. 196, regolamento di esecuzione<br />

del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />

sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale<br />

europeo e sul fondo di coesione;<br />

il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno<br />

2009, concernente le modalità di applicazione della Comunicazione<br />

della Commissione 2009/C 16/01;<br />

la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di<br />

competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />

con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti<br />

comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />

del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />

la delibera della Giunta regionale n. 8298 del 29 ottobre<br />

2008, avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale<br />

Competitività e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di<br />

attuazione – Primo provvedimento» con la quale, nell’ambito<br />

dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della conoscenza», è<br />

stata individuata la linea di intervento 1.1.2.1 «Sostegno alla crescita<br />

della capacità competitiva delle imprese lombarde» ed in<br />

particolare, l’Azione C «Tecnologia ed innovazione per il risparmio<br />

e l’efficienza energetica diffusa» finalizzata ad incentivare<br />

e sostenere interventi volti al risparmio energetico ed alla produzione<br />

di energia tramite il ricorso a fonti energetiche alternative<br />

nelle piccole e medie imprese lombarde e s.m.i.;<br />

la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicembre<br />

2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto Trend –<br />

Linea di intervento 1.1.2.1 Azione C–Asse1–PORFESR 2007-<br />

2013»;<br />

la delibera della Giunta regionale n. 9/324 del 28 luglio <strong>2010</strong><br />

avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale Competitività<br />

e Occupazione FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di<br />

attuazione»;<br />

il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> relativo all’istituzione di<br />

un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazione<br />

della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione<br />

– 3826 –<br />

ALLEGATO 1 – ELENCO DOMANDE AMMESSE<br />

Bollettino Ufficiale<br />

per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-<br />

2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato<br />

dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio <strong>2010</strong> che prevede la possibilità<br />

per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nell’ambito<br />

dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno<br />

presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del<br />

27 aprile <strong>2010</strong>;<br />

il d.d.u.o. n. 8033 del 10 agosto <strong>2010</strong> relativo al bando per<br />

l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check up energetici<br />

presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di<br />

intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND, che prevede<br />

modalità di istruttoria «a sportello» e le risorse necessarie assentite;<br />

Ritenuto:<br />

di approvare un primo elenco delle domande ammesse e<br />

non ammesse pervenute alla data del 30 settembre <strong>2010</strong>,<br />

anche a seguito di documentazione integrativa richiesta,<br />

pervenuta entro il 29 novembre <strong>2010</strong>;<br />

di approvare il manuale di linee guida di rendicontazione<br />

ed i relativi allegati per la Richiesta di liquidazione presentata<br />

dai beneficiari tramite il sistema informatico;<br />

Dato atto che il manuale di linee guida sopra citate sono<br />

coerenti con le modalità e le condizioni di partecipazione al<br />

bando di gara sopra citato e sono state condivise con l’Autorità<br />

di Gestione;<br />

Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />

Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorità<br />

di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />

Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1 <strong>2010</strong>.0008126 con<br />

la quale l’Autorità di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />

alla dottoressa Cristina Colombo che le è stato affidato l’incarico<br />

di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della<br />

conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitività<br />

2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia<br />

di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di approvare un primo elenco delle domande ammesse e<br />

non ammesse pervenute alla data del 30 settembre <strong>2010</strong> anche<br />

a seguito di documentazione integrativa richiesta, pervenuta<br />

entro il 29 novembre <strong>2010</strong>, così come indicato nell’Allegato 1<br />

e nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente<br />

provvedimento;<br />

2. di disporre che con successivi provvedimenti si procederà<br />

all’approvazione delle istanze pervenute successivamente;<br />

3. di approvare il manuale «Linee guida di rendicontazione –<br />

Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di<br />

check up energetici presso le MPMI» – Progetto TREND – ed i<br />

relativi allegati a supporto della Richiesta di liquidazione presentata<br />

dai Soggetti Beneficiari, che costituisce parte integrante e<br />

sostanziale del presente provvedimento;<br />

4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul sito della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> – Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />

Edilizia e Cooperazione– www.industria.regione.lombardia.it –e<br />

sul Portale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – www.regione.lombardia.it<br />

– nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013».<br />

La dirigente della U.O. Competitività:<br />

Cristina Colombo<br />

——— ———<br />

Contributo regionale<br />

Spese<br />

ID a Fondo perduto<br />

Ragione Sociale ammissibili<br />

progetto ammesso<br />

(A)<br />

(C)<br />

24166706 EPICATEX S.R.L. 5.000 3.750<br />

24165959 G.M.G. S.R.L. 6.000 4.500<br />

24172087 B.G.P. PRESSOFUSIONE S.R.L. 6.500 4.875<br />

24173322 OFFICINE MECCANICHE GIUSEPPE LAFRANCONI S.P.A. 4.600 3.450<br />

24166084 O.P.S. OFFICINE PRESSOFUSIONE SCOTTI S.R.L. 6.700 5.000<br />

24169829 EURO-KEMICAL S.R.L. 5.000 3.750<br />

24170157 GUIROS S.P.A. 6.700 5.000<br />

24165628 TSASOLUTIONS S.R.L. 6.700 5.000


Bollettino Ufficiale – 3827 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Contributo regionale<br />

Spese<br />

ID a Fondo perduto<br />

Ragione Sociale ammissibili<br />

progetto ammesso<br />

(A)<br />

(C)<br />

24177844 MOTORIT S.R.L. 6.500 4.875<br />

24175845 F.LLI SCALVINONI LEGNAMI S.N.C. DI SCALVINONI GIACOMO E VALENTINO 5.000 3.750<br />

24167680 CALZE B.C. S.R.L. 7.000 5.000<br />

24174590 CAMP S.P.A. COSTRUZIONE ARTICOLI MONTAGNA – PREMANA 7.000 5.000<br />

24175939 COMOFIL S.R.L. 6.100 4.575<br />

24166008 S&HS.R.L. 2.950 2.213<br />

24165368 AUTOSYSTEM CLIMATRONIC S.R.L. 4.850 3.637<br />

24165378 RECUPERATOR S.R.L. 7.000 5.000<br />

24165365 M.E.G.A. – S.P.A. 5.000 3.500<br />

24165389 GRAZIOLI REMAC S.R.L. MACCHINE AGRICOLE 6.700 5.000<br />

24165379 FMN MARTINELLI S.P.A. 6.000 4.500<br />

24166433 MAB S.P.A. 6.500 4.875<br />

24165845 IDEALPLASTIC S.P.A. 5.000 3.750<br />

24165354 FARINA PRESSE S.R.L. 3.600 2.700<br />

24165566 MARCOLINI GIUSEPPE S.N.C. DI MARCOLINI FRANCO, ROBERTO & C. 3.400 2.550<br />

24166166 PORRO INDUSTRIA MOBILI S.R.L. 7.000 5.000<br />

24165489 SALUMIFICIO PEDRAZZOLI S.P.A. 4.300 3.225<br />

24165941 INDUPLAST – S.P.A. 5.000 3.750<br />

24165592 ORI INDUSTRIA S.P.A. 7.800 5.000<br />

24166624 ATAM WINDINGS S.R.L. 5.000 3.750<br />

24165992 METALGOI RECINZIONI S.R.L. 6.000 4.500<br />

24165388 LA CIBEK S.N.C. DI ZANI CILIO & C. 5.000 3.750<br />

24165333 DIACHEM S.P.A. 5.000 3.750<br />

24165614 LATERIZI BRIONI S.R.L. 6.700 5.000<br />

24165600 BERRA S.R.L. 6.700 5.000<br />

24165343 PROSETEX TESSITURA JACQUARD S.P.A. 7.500 5.000<br />

24165714 FORNERIA CARRA DI CARRA MASSIMO & C. S.N.C. 6.700 5.000<br />

24165716 PLASTEVA S.R.L. 5.000 3.750<br />

24165917 A.D.E.A. AMIDI DESTRINE ED AFFINI S.R.L. 4.000 3.000<br />

24166530 DE BERT DI BERTOLETTI PIETRO 3.000 2.250<br />

24165618 ITALTERGI S.R.L. 5.000 3.750<br />

24166444 GIZETA CALZE S.R.L. 5.000 3.750<br />

24166570 DYEBERG S.P.A. 7.000 5.000<br />

24165588 VIGANÒ S.P.A. 4.600 3.450<br />

24165998 NUOVA SITT S.R.L. 5.000 3.750<br />

24165385 G.B.M. DI BERNASCONI PAOLO E C. S.A.S 6.700 5.000<br />

24166540 GIEMME S.R.L. 7.000 5.000<br />

24166047 FONDERIE ARIOTTI S.P.A. 7.000 5.000<br />

24167799 RAINOLDI MAC S.R.L. 6.700 5.000<br />

24166593 STORTI S.P.A. 7.000 5.000<br />

24165625 I.T.A.S. – INDUSTRIA TRAFILERIA APPLICAZIONI SPECIALI – S.P.A. O PIÙ BREVEMENTE I.T.A.S. S.P.A. 5.000 3.750<br />

24166590 NUOVA PICAFOND S.R.L. 5.000 3.750<br />

24166597 BETTEGHELLA S.R.L. 7.000 5.000<br />

24166031 FELLI COLOR S.P.A. 6.000 4.500<br />

241653<strong>51</strong> PELLINI S.P.A. 5.000 3.750<br />

24166309 NASTROFLEX S.P.A. 8.000 5.000<br />

24168801 OSRA INDUSTRIES S.R.L. 7.000 5.000<br />

24166572 BESENZONI S.P.A. 6.000 4.500<br />

24165691 HABITAT – LEGNO S.P.A. 7.000 5.000<br />

24165900 ABRA BETA S.P.A. 5.000 3.750<br />

241668<strong>51</strong> GALIMBERTI FRATELLI S.P.A. 7.000 5.000<br />

24168866 TECNOR S.R.L. 7.000 5.000<br />

24168437 GRATTAROLA S.R.L. 5.600 4.200<br />

241670<strong>51</strong> GHIRINGHELLI S.R.L. 7.000 5.000<br />

24165387 LA TIPOGRAFICA VARESE S.P.A. 6.000 4.500<br />

24167834 PALINI VERNICI S.R.L. 3.500 2.625


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3828 –<br />

ALLEGATO 2 – ELENCO DOMANDE NON AMMESSE<br />

ID progetto Ragione Sociale Motivo inammissibilità<br />

24166622 VALDIGRANO DI FLAVIO PAGANI S.R.L. L’impresa non è una MPMI<br />

LINEE GUIDA DI RENDICONTAZIONE<br />

Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI<br />

INDICE<br />

1. PREMESSA<br />

2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE<br />

3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO<br />

3.1 Entità e modalità di erogazione del contributo<br />

3.2 Rideterminazione del contributo<br />

4. SPESE AMMISSIBILI<br />

5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE<br />

6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE<br />

6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione<br />

7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI<br />

Bollettino Ufficiale<br />

1. PREMESSA<br />

Le presenti «Linee guida» contengono le modalità cui devono attenersi, per la rendicontazione delle spese effettuate e la richiesta<br />

di liquidazione del contributo, i soggetti agevolati a valere sul bando «per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di checkup<br />

energetici presso le MPMI», approvato con d.d.u.o. 10 agosto <strong>2010</strong> n. 8033 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> n. 33 – Serie Ordinaria – del 16 agosto <strong>2010</strong>.<br />

La richiesta di liquidazione dovrà essere corredata dalla rendicontazione finale delle spese sostenute e da una relazione tecnica<br />

descrittiva della fase di check-up energetico realizzato.<br />

Una volta ricevuta la rendicontazione unitamente alla richiesta di erogazione del contributo, verrà effettuato il controllo di eleggibilità<br />

e ammissibilità delle spese sostenute dai beneficiari da parte di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> avvalendosi anche del supporto di un’assistenza<br />

tecnica dedicata.<br />

2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE<br />

I soggetti beneficiari, prima di procedere alla rendicontazione delle spese sostenute e alla contestuale richiesta di liquidazione del<br />

contributo, dovranno segnalare a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> eventuali modifiche intervenute nella scelta del fornitore di servizi incaricato<br />

di svolgere il check-up energetico e indicato in fase di presentazione della domanda.<br />

I soggetti beneficiari dovranno quindi inviare comunicazione, firmata digitalmente dal legale rappresentante, in formato pdf ai<br />

seguenti indirizzi: asse1fesr@regione.lombardia.it, ep.c.trend@cestec.it e trasmessa via fax al n. 02/67656361. La comunicazione<br />

dovrà indicare:<br />

– nominativo del fornitore di servizi e ID candidatura, nel caso in cui il professionista indicato sia un esperto in gestione dell’energia<br />

qualificato in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009 presente nell’elenco approvato da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />

– nominativo del fornitore di servizi, c.f., riferimento e-mail, riferimento telefono, P.I. se libero professionista o in alternativa Ragione<br />

Sociale e partita IVA dell’azienda per conto della quale opera, nel caso in cui il professionista indicato sia altro esperto che<br />

abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese.<br />

3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO<br />

La Richiesta di Liquidazione dovrà essere presentata dai Soggetti Beneficiari esclusivamente con procedura informatica, mediante<br />

accesso al Sistema Informativo Integrato della Programmazione Comunitaria 2007-2013 «Finanziamenti online»<br />

(https://gefo.servizirl.it/), secondo le indicazioni riportate nelle presenti linee guida. Detta richiesta dovrà essere trasmessa digitalmente<br />

a partire dal 20 dicembre <strong>2010</strong> e comunque entro il 28 febbraio 2011 a conclusione dell’attività di check-up; si considera conclusione<br />

dell’attività la data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa. Tale termine potrà essere prorogato dal Dirigente competente a fronte<br />

di richiesta debitamente motivata.<br />

Nello specifico, i soggetti che intendono procedere nella rendicontazione delle spese sostenute devono:<br />

1. accedere a «Finanziamenti online» (https://gefo.servizirl.it/) a cui sarà possibile accedere utilizzando i codici personali di accesso<br />

(login/password) rilasciati dal sistema in fase di presentazione della domanda di accesso al contributo;<br />

2. compilare, seguendo la procedura guidata, le sezioni presenti accedendo all’«area rendicontazione» inserendo tutte le informazioni<br />

richieste;<br />

3. al termine del caricamento dei dati richiesti dal sistema procedere all’invio elettronico della domanda di rendicontazione<br />

previa apposizione della firma digitale del Legale Rappresentante dell’impresa sul modulo richiesta di liquidazione come generato<br />

dalla procedura online (Allegato 1).<br />

Il sistema informativo (nella sezione «DOCUMENTI» del bando Trend, accessibile dal menù punto «4) Bandi») renderà disponibile un<br />

manuale d’uso a supporto dei soggetti beneficiari per la corretta compilazione.<br />

3.1 Entità e modalità di erogazione del contributo<br />

Il contributo concesso verrà erogato a fondo perduto fino ad un massimo di 5.000,00 euro per singolo progetto ed impresa nei<br />

limiti stabiliti dal decreto di concessione dei contributi.<br />

L’entità del finanziamento concessa al Soggetto Beneficiario non potrà in ogni caso superare il 75% dei costi ritenuti ammissibili.<br />

L’erogazione del contributo verrà effettuata in un’unica soluzione, a saldo, dietro presentazione da parte dell’impresa beneficiaria<br />

della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese.<br />

Una volta effettuato il controllo sui documenti richiesti in fase di rendicontazione, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, previa verifica della regolarità<br />

e completezza della documentazione di spesa, provvederà all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile.<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> provvederà all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione<br />

completa.<br />

3.2 Rideterminazione del contributo<br />

In sede di erogazione del contributo <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> può procedere alla rideterminazione dello stesso in relazione a variazioni<br />

dell’ammontare delle spese rendicontate. I finanziamenti concessi non potranno in ogni caso essere aumentati rispetto al contributo<br />

ammesso al termine della fase di istruttoria.


Bollettino Ufficiale – 3829 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

4. SPESE AMMISSIBILI<br />

Nel rispetto delle indicazioni e dei limiti indicati nel bando, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa e di costo:<br />

a) consulenze per la realizzazione del check-up energetico fatturate dall’esperto in gestione dell’energia, definito ai sensi dell’art.<br />

3 del bando, indicato dall’impresa in fase di compilazione della domanda di adesione al bando. Nel caso in cui l’esperto operi per<br />

conto di una società la fattura dovrà essere emessa dall’impresa stessa.<br />

5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE<br />

Sono rendicontabili le spese effettivamente sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda sino al 28 febbraio<br />

2011 dal solo soggetto che ha presentato la domanda di contributo.<br />

Per spesa effettivamente sostenuta si intende qualunque spesa ammessa al contributo il cui titolo (fattura o documento contabile<br />

di valore probatorio equivalente) sia stato emesso e quietanzato a partire dalla data di presentazione della domanda (ai fini di<br />

detto termine farà fede incontrovertibilmente la data e l’ora di protocollazione informatica da parte del Sistema Informativo) e fino<br />

alla data di inoltro a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della richiesta di liquidazione del contributo.<br />

L’attestazione del pagamento delle spese effettivamente sostenute dovrà avvenire mediante esibizione di copia conforme all’originale<br />

di fatture o documento equivalente con regolare quietanza attestata mediante copia di bonifico bancario o copia di<br />

assegno bancario non trasferibile o circolare e copia di estratto conto bancario da cui risulti l’addebito.<br />

Sugli originali delle fatture o documento equipollente dovrà essere riportata, in modo indelebile, la dicitura «Spesa agevolata a<br />

valere sul POR-FESR 2007/2013 – Linea di intervento 1.1.2.1 “Sostegno alla crescita della capacità competitiva delle imprese lombarde”».<br />

5.1 Criteri di ammissibilità<br />

Le spese ammissibili riguardano i costi direttamente imputabili alle attività di progetto, al netto dell’IVA, e di altre imposte e tasse.<br />

Non sono considerate ammissibili le spese quietanzate per contanti e con assegni.<br />

Tutte le spese rendicontate devono:<br />

derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, convenzioni, lettere d’incarico, ecc.), da cui risultino chiaramente l’oggetto<br />

della prestazione o fornitura, il suo importo, la sua pertinenza e connessione all’intervento, i termini di consegna, le modalità di<br />

pagamento;<br />

essere effettivamente sostenuti e giustificati da fatture quietanzate.<br />

Sono in ogni caso escluse dal finanziamento le spese:<br />

a) fatturate all’impresa beneficiaria dal Legale Rappresentante, dai Soci dell’impresa, da Società con rapporti di controllo o<br />

collegamento così come definito dall’art. 2359 del Codice Civile;<br />

b) relative ad imposte, spese notarili, interessi passivi, oneri accessori;<br />

c) destinate alla rimunerazione di attività di servizi realizzate presso impresa diversa da quella richiedente.<br />

6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE<br />

La domanda di liquidazione deve essere corredata dalla seguente documentazione (documenti da caricare obbligatoriamente<br />

a sistema):<br />

copia della documentazione atta a comprovare gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate (p.e.<br />

fatture e incarichi di consulenza affidati);<br />

copia della documentazione atta a comprovare l’avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate<br />

(p.e. bonifici bancari quietanzati);<br />

relazione tecnica sull’attività di check-up energetico (v. successivo punto 6.1 - 1);<br />

dati puntuali relativi all’esito dell’attività di check-up energetico restituiti come da modello allegato (Allegato 2); (v. successivo<br />

punto 6.1 - 2);<br />

Quadro riassuntivo delle spese sostenute e quietanziate firmato digitalmente dal legale rappresentante e dal revisore dei conti<br />

(Allegato 3);<br />

Sezione D2 – Esperienze fornitore di servizi: da compilare e sottoscrivere a cura del fornitore di servizi solo nel caso in cui l’impresa<br />

non si avvalga di un esperto in gestione dell’energia candidatosi alla Manifestazione di interesse di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (Allegato<br />

4);<br />

DURC.<br />

I modelli da utilizzare (Allegati 2-3-4, presenti in allegato alle presenti Linee guida come fac-simile) saranno resi disponibili direttamente<br />

sul Sistema informativo nonché scaricabili anche dal sito della Direzione Generale Industria Artigianato, Edilizia e Cooperazione,<br />

www.industria.regione.lombardia.it e dal sito di progetto www.trend.regione.lombardia.it.<br />

Le fatture o i mandati di pagamento devono essere debitamente quietanzati, cioè supportati da documentazione prodotta<br />

dall’Istituto bancario cassiere e/o tesoriere attestante univocamente il trasferimento finanziario della partita in oggetto.<br />

A titolo esemplificativo le modalità di quietanza ritenute valide sono:<br />

quietanza apposta direttamente sul mandato di pagamento completa dei seguenti elementi:<br />

– timbro dell’istituto bancario cassiere e/o tesoriere;<br />

– data del pagamento;<br />

ricevute bancarie attestanti l’avvenuto pagamento;<br />

contabili bancarie attestanti l’avvenuto pagamento.<br />

La documentazione tecnica attestante l’avvenuta conclusione delle attività di check-up energetico dovrà essere redatta secondo<br />

le indicazioni riportate al successivo paragrafo 6.1.<br />

6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione<br />

Gli esiti delle attività di check-up energetico svolte presso il sito produttivo individuato dovranno essere attestati mediante:<br />

1) predisposizione di una relazione tecnica che riporti in maniera chiara ed esauriente gli obiettivi dell’attività di check-up e la<br />

descrizione delle varie fasi, ovvero acquisizione dei dati sui consumi di energia e sui macchinari/apparecchi/tecnologie utilizzati;<br />

elaborazione dei dati al fine di individuare le criticità e opportunità di miglioramento; elencazione di tutti i possibili interventi proposti<br />

per l’incremento di efficienza/riduzione dei consumi, con relativa analisi tecnico-economica e elaborazione di indici di valutazione/<br />

comparazione.<br />

La relazione dovrà essere coerente con quanto dichiarato, in sede di presentazione della domanda, con la proposta di checkup<br />

ed in particolare con riferimento alla Sezione B e C dell’Allegato 1 al bando. La relazione dovrà inoltre essere firmata dal<br />

professionista incaricato esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia<br />

svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese, indicato dall’impresa beneficiaria in fase di presentazione della<br />

domanda al bando.<br />

2) Restituzione attraverso la compilazione dell’apposito documento («Esiti check-up energetico», Allegato 2 alle presenti linee<br />

guida) dei dati relativi agli esiti del check-up energetico. Nello specifico:


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3830 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

GANTT/cronoprogramma attività (comprensivo delle attività di sopralluogo);<br />

consumi energetici generali (energia elettrica, gas metano, ecc.) e potenze installate dell’unità produttiva indagata;<br />

impianti/apparecchiature/macchinari installati (impianti di riscaldamento e produzione ACS, climatizzazione estiva, sistemi di<br />

illuminazione, apparecchiature elettriche, ecc.);<br />

elenco e valutazione attraverso opportuni indicatori degli interventi di efficientamento proposti (indicare per ciascun intervento<br />

il costo di investimento, risparmio economico annuale, tempo di ritorno, energia risparmiata, riduzione emissioni).<br />

I due documenti dovranno essere obbligatoriamente caricati a sistema in fase di rendicontazione delle spese.<br />

Relativamente al documento «Esiti del check-up energetico» – Allegato 2, solo ed esclusivamente la sezione/foglio denominato<br />

«Elenco attività check-up» dovrà essere stampata e firmata dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria e dal professionista<br />

incaricato e, successivamente, caricata a sistema.<br />

7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI<br />

I soggetti beneficiari sono obbligati, pena la revoca del contributo, al rispetto di tutte le condizioni previste per la tipologia di<br />

contributo concesso.<br />

Lo svolgimento delle attività e dei costi sostenuti deve essere conforme al progetto originario ammesso a beneficio.<br />

I Soggetti Beneficiari, oltre a quanto specificato nei precedenti articoli, pena la decadenza del contributo, sono obbligati a:<br />

fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni<br />

eventualmente richieste;<br />

ottemperare alle prescrizioni contenute nel bando e negli atti a questo conseguenti;<br />

segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti preventivati;<br />

assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alle domande di ammissione presentate; salvo<br />

eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla <strong>Regione</strong>;<br />

assicurare una contabilità separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese relative all’intervento<br />

finanziato;<br />

conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza dell’ultimo titolo<br />

di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo;<br />

non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo quelle previste per<br />

i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M.A.P. (elettricità e gas) del 20 luglio 2004 e successive modifiche ed integrazioni;<br />

evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso è realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea,<br />

dello Stato italiano e di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in applicazione del Regolamento (CE) 1083/2006 (art. 69) e del Regolamento (CE)<br />

1828/2006, e secondo le modalità previste dalle linee guida per le attività di Comunicazione del POR FESR, disponibili all’indirizzo<br />

www.fesr.regione.lombardia.it.<br />

I Soggetti Beneficiari sono tenuti a<br />

corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposti da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in ottemperanza<br />

a quanto stabilito dal Regolamento (CE) 1083/2006, per effettuare il monitoraggio dei progetti agevolati;<br />

ad acconsentire e a favorire lo svolgimento di tutti i controlli disposti da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, da competenti organismi statali,<br />

dalla Commissione europea e da altri organi dell’Unione europea competenti in materia, anche mediante ispezioni e sopralluoghi,<br />

al fine di verificare la veridicità delle informazioni rese nella relazione di check-up presentata e le condizioni per il mantenimento<br />

delle agevolazioni.<br />

Inoltre,<br />

qualora i Soggetti Beneficiari non rispettino le indicazioni ed i vincoli contenuti nel bando e nelle presenti linee guida, ovvero<br />

nel caso in cui le attività realizzate e/o i risultati conseguiti non siano conformi a quanto indicato nel progetto ritenuto ammissibile,<br />

la concessione dell’aiuto finanziario è soggetta a decadenza. La decadenza è disposta con decreto del responsabile del<br />

procedimento;<br />

l’aiuto finanziario è altresì soggetto a decadenza qualora:<br />

– il beneficiario comunichi la rinuncia al finanziamento concesso;<br />

– in sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali o di altri soggetti competenti, siano riscontrate irregolarità attuative<br />

o la mancanza dei requisiti sulla base dei quali esso è stato concesso ed erogato ovvero le dichiarazioni rese e sottoscritte<br />

risultino mendaci;<br />

– la richiesta di liquidazione non pervenga nei modi e nei tempi previsti;<br />

qualora i Soggetti Beneficiari intendano rinunciare al contributo concesso e/o alla realizzazione dell’intervento, devono darne<br />

immediata comunicazione al responsabile del procedimento, mediante comunicazione formale inviata per lettera Raccomandata<br />

a.r. al seguente indirizzo:<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione<br />

U.O. Competitività<br />

Palazzo <strong>Lombardia</strong><br />

ViaM.Gioia,37<br />

20124 MILANO MI


Bollettino Ufficiale<br />

- 3831 -<br />

STA STA DI DI LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE DEL DEL DEL CONTRIBUTO<br />

CONTRIBUTO<br />

POR Competitività 2007-2013 LINEA LINEA LINEA DI DI DI INTER INTERVENTO INTER VENTO 1.1.2.1 1.1.2.1 – AZIONE AZIONE C<br />

OGGETTO: Richiesta Richiesta Richiesta di di liquidazione liquidazione del del contributo contributo<br />

contributo<br />

Soggetto Beneficiario [da sistema]<br />

Id progetto [da sistema]<br />

Totale spesa ammissibile [spesa presentata in adesione]<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Spett. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

D.G. Industria, Artigianato, Edilizia<br />

e Cooperazione<br />

Al Dirigente della U.O.<br />

Competitività<br />

Palazzo <strong>Lombardia</strong><br />

Via M. Gioia, 37<br />

20124 Milano<br />

Il/La sottoscritto/a [da [da sistema] sistema] …………………………………………………………………………………………….<br />

Nato/a a ……………………………………. Prov………………… il……………………………………………………….<br />

Codice fiscale [da sistema]……………….. residente in ………………………………………………………………….<br />

Via …………………………………………………… n. ……….. CAP ………………. Prov ………………………………<br />

in qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa [da [da sistema] sistema]…………………………………………………..<br />

sistema]<br />

Codice fiscale…[da [da sistema] sistema]…………………………Partita sistema]<br />

IVA [da [da sistema] sistema]…………………………………..………<br />

sistema]<br />

Matricola Inps Datore di Lavoro:…………………………………….<br />

Numero dipendenti (alla presentazione della domanda):………….<br />

con sede legale nel Comune di [da sistema]………………Cap . [da [da sistema] sistema]. sistema] Prov……[da [da sistema] sistema]……………..<br />

sistema]<br />

Via …[da [da sistema] sistema]………… sistema] …………… n ……[da [da sistema] sistema]……………………………………………………………..<br />

sistema]<br />

RICHIE<br />

RICHIE<br />

Visto il D.d.u.o. del 10 agosto <strong>2010</strong> n. 8033 con il quale è stato approvato il bando “per l’assegnazione di contributi per la<br />

realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” contenente le modalità di accesso e richiesta del contributo,<br />

nonché le condizioni di ammissibilità degli interventi e delle relative spese;<br />

Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto<br />

falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del d.P.R. 445/2000;<br />

CHIEDE HIEDE<br />

l’erogazione a valere sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le<br />

MPMI” del contributo di € …………… a fronte di spese sostenute pari a €[da sistema totale spese imputate]. da<br />

accreditarsi sul c/c n. [da sistema] presso la banca [da sistema] Agenzia di [da sistema] IBAN [da sistema] intestato a [da<br />

sistema].


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3832 - Bollettino Ufficiale<br />

A A TAL TAL FINE FINE DICHIARA<br />

DICHIARA<br />

di aver realizzato il check-up nel rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dal bando “per l’assegnazione di<br />

contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto <strong>2010</strong> - n. 8033);<br />

di conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza<br />

dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo;<br />

di non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo<br />

quelle previste per i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M..P. (elettricità e gas) del 20/07/2004 e s.m.i.;<br />

di assicurare una contabilità separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese<br />

relative all’intervento finanziato;<br />

di fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le<br />

informazioni eventualmente richieste;<br />

di segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti<br />

preventivati;<br />

di assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alle domande di ammissione<br />

presentate; salvo eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla <strong>Regione</strong>;<br />

di evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso è realizzato con il concorso di risorse<br />

dell’Unione europea, dello Stato italiano e di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in applicazione del regolamento (CE) 1083/2006<br />

(art.69) e del regolamento (CE) 1828/2006, e secondo le modalità previste dalle linee guida per<br />

che sono state allegate nel Sistema Informativo le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative<br />

quietanze, sui cui originali è stata apposta in modo indelebile la dicitura indicata nelle Linee Guida di<br />

Rendicontazione;<br />

che le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative quietanze sono conformi all’originale.<br />

DICHIARA<br />

DICHIARA<br />

che dalla data ____________alla data ___________, presso l’unità operativa ubicata in [da sistema], via [da sistema], n.<br />

civ. [da sistema], Prov. [da sistema], è stato effettuato il check-up energetico oggetto di richiesta di contributo a valere<br />

sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto<br />

<strong>2010</strong> - n. 8033)<br />

ALLEGA<br />

ALLEGA<br />

copia della documentazione comprovante gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate;<br />

copia della documentazione comprovante avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate;<br />

Relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i risultati<br />

dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI<br />

11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese;<br />

Sezione D2 dell’Allegato 1 del bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici<br />

presso le MPMI debitamente compilata e sottoscritta a cura del fornitore di servizi (da da da allegarsi allegarsi solo solo nel nel caso caso in in cui<br />

cui<br />

l’impresa l’impresa si si avvalga avvalga di di professionista professionista non non presente presente nell’elenco nell’elenco di di <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> <strong>Lombardia</strong> di di esperti esperti in in gestione gestione dell’energia<br />

dell’energia<br />

qualificati qualificati in in accordo accordo accordo alla alla Norma Norma Norma UNI UNI UNI CEI CEI 1133 11339:2009<br />

1133 9:2009 );<br />

Modulo excel contenente i risultati del check-up energetico;<br />

Cronoprogramma attività check-up firmato dal fornitore di servizi incaricato e dal legale rappresentante dell’impresa<br />

beneficiaria<br />

Attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL<br />

e Cassa Edile (Documento Unico di Regolarità Contributiva - DURC).<br />

Data [DATA DI INVIO DEL MODULO]<br />

Firma Firma Firma del del Rappresentate Rappresentate Legale<br />

Legale<br />

Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005


Bollettino Ufficiale<br />

- 3833 -<br />

alla alla Compilazione Compilazione Compilazione del del Modulo Modulo di di Riepilogo Riepilogo Risultati Risultati Risultati Check Check-up Check up<br />

Campi da compilare a cura dell'utente<br />

Campi compilati automaticamente dal foglio elettronico<br />

Sezioni Sezioni presenti presenti nel nel Modulo Modulo di di Riepilogo Riepilogo Risultati Risultati Check-up Check<br />

up<br />

Elenco Attività Check-up<br />

GANTT Check-up<br />

Dati Unità Produttiva<br />

Consumi Energetici<br />

Riscaldamento e Climatizzazione<br />

Illuminazione<br />

Apparecchiature Elettriche<br />

Energia Termica di Processo<br />

Scheda di Riepilogo Interventi<br />

Intervento #1<br />

:<br />

:<br />

Intervento #15<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Guida<br />

Guida


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Codice<br />

Attività<br />

- 3834 - Bollettino Ufficiale<br />

Elenco Elenco Elenco delle delle attività attività attività svolte svolte durante durante il il check check-up check up energetico<br />

Attività<br />

A Analisi Analisi Analisi Preliminare<br />

Preliminare<br />

A.1 Incontro con il committente per stabilire gli obiettivi del check-up<br />

A.2<br />

Raccolta dati (consumi di energia elettrica, di combustibili,<br />

contratti di fornitura, diagnosi energetiche precedenti, ecc…)<br />

A.3 Altra attività (specificare)<br />

A.4 Altra attività (specificare)<br />

A.5 Altra attività (specificare)<br />

A.6 Altra attività (specificare)<br />

B Sopralluogo Sopralluogo Sopralluogo in in Azienda<br />

Azienda<br />

B.1<br />

Raccolta dati in situ (dati di targa macchinari, impianti termici e/o<br />

elettrici, ecc…)<br />

B.2 Metering<br />

B.3<br />

Incontro con eventuali energy manager aziendali e responsabili<br />

linee produttive<br />

B.4 Altra attività (specificare)<br />

B.5 Altra attività (specificare)<br />

B.6 Altra attività (specificare)<br />

B.7 Altra attività (specificare)<br />

C Analisi Analisi Dati Dati e e e Proposte Proposte di di di Intervento<br />

Intervento<br />

C.1 Analisi dati e ricostruzione flussi energetici<br />

C.2 Eventuale modellazione sistema energetico unità produttiva<br />

C.3<br />

Elaborazione indicatori energetici e confronto con indici di<br />

riferimento (benchmark, migliori tecnologie, ecc.)<br />

C.4 Individuazione ambiti di possibile intervento<br />

C.5 Altra attività (specificare)<br />

C.6 Altra attività (specificare)<br />

C.7 Altra attività (specificare)<br />

C.8 Altra attività (specificare)<br />

D Comunicazione Comunicazione Risultati Risultati del del del Check Check-up Check up al al Committente<br />

Committente<br />

D.1 Presentazione e prima discussione esiti attività con committente<br />

D.2 Eventuali approfondimenti<br />

D.3 Altra attività (specificare)<br />

D.4 Altra attività (specificare)<br />

D.5 Altra attività (specificare)<br />

D.6 Altra attività (specificare)<br />

Data inizio attività<br />

[gg/mm/aa hh.mm]<br />

Durata<br />

attività<br />

[giorni]<br />

Firma del legale rappresentante Firma del professionista incaricato<br />

Data termine attività<br />

[gg/mm/aa hh.mm]


Bollettino Ufficiale<br />

- 3835 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Il Il grafico grafico sottostante sottostante si si compila compila automaticamente automaticamente in in base base alle alle informazioni informazioni inserite inserite nel nel foglio<br />

foglio<br />

"Elenco "Elenco Attività Attività Check Check-up" Check up"


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Denominazione<br />

Numero Addetti (ultimo dato disponibile)<br />

- 3836 - Bollettino Ufficiale<br />

Dati Dati Generali Generali Unità Unità Produttiva Produttiva Soggetta Soggetta a a Check Check-up Check up Energetico<br />

Fatturato Annuo (ultimo dato disponibile) €<br />

Numero turni giornalieri<br />

Spesa complessiva delle risorse energetiche impiegate (ultimo dato<br />

disponibile)<br />

Incidenza percentuale della Spesa complessiva delle risorse energetiche<br />

impiegate sul Fatturato<br />

Volumi di produzione annui (ultimo dato disponibile) (Selezionare)<br />

Riepilogo Riepilogo Consumi Consumi Consumi Energetici Energetici e e Potenza Potenza Installata<br />

Installata<br />

Consumi Consumi e e Spese Spese Energetiche Energetiche Medie<br />

Medie<br />

Consumo medio ultimi 3 anni Energia Elettrica kWh/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni Energia Elettrica €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni Gas Metano Nm3/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni Gas Metano €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni Gasolio l/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni Gasolio €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni GPL l/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni GPL €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni Olio Combustibile l/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni Olio Combustibile €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni Legna kg/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni Legna €/anno<br />

Consumo medio ultimi 3 anni altri Combustibili tep/anno<br />

Spesa media ultimi 3 anni altri Combustibili<br />

Potenza Potenza Installata<br />

Installata<br />

€/anno<br />

Impianti di Riscaldamento e Produzione ACS 0 kW<br />

Impianti di Climatizzazione 0 kW<br />

Illuminazione 0 kW<br />

Apparecchiature Elettriche 0 kW<br />

Impianti di Processo 0 kW<br />

Consumi Consumi di di Energia Energia Energia Elettrica Elettrica e e Combustibili<br />

Combustibili<br />

Energia Energia Elettrica<br />

Elettrica<br />

2007 kWh/anno<br />

Consumo annuale di energia elettrica<br />

2008 kWh/anno<br />

2009 kWh/anno<br />

2007 €/anno<br />

Spesa annuale per l'approvigionamento di energia elettrica<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno<br />

L'energia elettrica viene acquistata nel mercato libero? (Selezionare)<br />

Esistono unità di autoproduzione di energia elettrica? (Selezionare)<br />

Combustibili<br />

Combustibili<br />

Gas Gas Naturale<br />

Naturale<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

€<br />

%<br />

2007 Nm3/anno<br />

2008 Nm3/anno<br />

2009 Nm3/anno<br />

2007 €/anno<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno


Bollettino Ufficiale<br />

- 3837 -<br />

Percentuale stimata di gas naturale utilizzata per:<br />

Riscaldamento %<br />

Processi produttivi %<br />

Gasolio<br />

Gasolio<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

GPL<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

Olio Olio Combustibile<br />

Combustibile<br />

Combustibile<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

Legna<br />

Legna<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

Altri Altri Altri Combustibili<br />

Combustibili<br />

Consumo annuale<br />

Spesa annuale per approvigionamento<br />

Stima della percentuale di combustibili diversi dal gas naturale utilizzata per:<br />

Riscaldamento %<br />

Processi produttivi %<br />

Cons Consumo Cons<br />

umo TOTALE TOTALE ENERGIA ENERGIA PRIMARIA<br />

PRIMARIA<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

2007 l/anno<br />

2008 l/anno<br />

2009 l/anno<br />

2007 €/anno<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno<br />

2007 l/anno<br />

2008 l/anno<br />

2009 l/anno<br />

2007 €/anno<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno<br />

2007 l/anno<br />

2008 l/anno<br />

2009 l/anno<br />

2007 €/anno<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno<br />

2007 kg/anno<br />

2008 kg/anno<br />

2009 kg/anno<br />

2007 €/anno<br />

2008 €/anno<br />

2009 €/anno<br />

2007<br />

2008<br />

2009<br />

2007<br />

2008<br />

2009<br />

Nm3/anno<br />

Nm3/anno<br />

Nm3/anno<br />

tep/anno<br />

tep/anno<br />

tep/anno<br />

2007<br />

2008<br />

2009<br />

€/anno<br />

€/anno<br />

€/anno<br />

2007 2007<br />

0 tep/anno<br />

tep/anno<br />

2008 2008<br />

0 tep/anno<br />

tep/anno<br />

2009 2009<br />

0 tep/anno<br />

tep/anno


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3838 - Bollettino Ufficiale<br />

Impianti Impianti di di Riscaldamento Riscaldamento e e Produzione Produzione ACS<br />

ACS<br />

Impianto Impianto 1<br />

1<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie riscaldata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 2<br />

2<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie riscaldata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 3 3<br />

3<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie riscaldata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 4<br />

4<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie riscaldata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 5<br />

5<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie riscaldata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Totale otale Potenza Potenza Installata Installata<br />

0 kw<br />

kw


Bollettino Ufficiale<br />

- 3839 -<br />

Impianti Impianti di di di Climatizzazione Climatizzazione Estiva<br />

Estiva<br />

Impianto Impianto 1<br />

1<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie raffrescata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 2<br />

2<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie raffrescata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 3<br />

3<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie raffrescata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 4<br />

4<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie raffrescata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Impianto Impianto 5<br />

5<br />

Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />

Superficie raffrescata<br />

Anno installazione<br />

m 2<br />

Potenza installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />

Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />

0 kw<br />

kw<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong>


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3840 - Bollettino Ufficiale<br />

Sistemi Sistemi di di Illuminazi Illuminazione<br />

Illuminazi one<br />

Area Area 1 1<br />

1<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area 2 2<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 3<br />

3<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 4 4<br />

4<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 5 5<br />

5<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 6<br />

6<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 7<br />

7<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW


Bollettino Ufficiale<br />

- 3841 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 8 8<br />

8<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 9 9<br />

9<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Area Area 10<br />

10<br />

Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />

esterno, ecc.)<br />

Superficie illuminata m 2<br />

Tecnologia (Selezionare)<br />

Potenza installata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo h/anno<br />

Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />

0 kw<br />

kw<br />

Apparecchiature Apparecchiature Elettriche Elettriche Utilizzate<br />

Utilizzate<br />

Apparecchiatur<br />

Apparecchiatura Apparecchiatur a 1<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 2<br />

2<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 3<br />

3<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 4<br />

4<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3842 - Bollettino Ufficiale<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 5<br />

5<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 6<br />

6<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 7<br />

7<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 8 8<br />

8<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 9<br />

9<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 10<br />

10<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 11<br />

11<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 12<br />

12<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno


Bollettino Ufficiale<br />

- 3843 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 13<br />

13<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 14<br />

14<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Apparecchiatura Apparecchiatura 15<br />

15<br />

Tipologia (Selezionare)<br />

Potenza impegnata kW<br />

Classe di efficienza (Selezionare)<br />

Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />

potenza)<br />

h/anno<br />

Totale Totale Potenza Potenza Potenza Installata Installata<br />

0 kw<br />

kw<br />

Impianti Impianti di di Produzione Produzione di di Energia Energia Termica Termica per per Processi Processi Produttivi<br />

Produttivi<br />

Impianto Impianto 1<br />

1<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 2<br />

2<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 3<br />

3<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 4<br />

4<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3844 - Bollettino Ufficiale<br />

Impianto Impianto 5<br />

5<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 6<br />

6<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 7<br />

7<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 8<br />

8<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 9<br />

9<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Impianto Impianto 10<br />

10<br />

Tecnologia<br />

Anno installazione<br />

(Selezionare)<br />

Potenza nominale installata kW<br />

Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />

Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />

Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />

prodotta<br />

(Selezionare)<br />

Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />

0 kw<br />

kw


Bollettino Ufficiale<br />

Denominazione<br />

Denominazione<br />

Costo Costo<br />

Costo<br />

Intervento<br />

Intervento<br />

€<br />

- 3845 -<br />

Interventi Interventi Proposti Proposti Proposti -Riepilogo Riepilogo Costi/Benefici<br />

Rispa Risparmio Rispa<br />

rmio<br />

Annuo<br />

Annuo<br />

€/anno /anno<br />

Tempo Tempo di di Ritorno<br />

Ritorno<br />

Semplice Semplice anni<br />

anni<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Energia Energia Risparmiata<br />

Risparmiata<br />

kWh/anno<br />

kWh/anno<br />

tep/anno<br />

tep/anno<br />

Emissioni Emissioni di<br />

di<br />

CO2 CO2 evitate evitate kg<br />

kg<br />

eq eq di<br />

di<br />

CO2/anno CO2/anno<br />

CO2/anno<br />

Intervento 1 0 0 0 0 0<br />

Intervento 2 0 0 0 0 0<br />

Intervento 3 0 0 0 0 0<br />

Intervento 4 0 0 0 0 0<br />

Intervento 5 0 0 0 0 0<br />

Intervento 6 0 0 0 0 0<br />

Intervento 7 0 0 0 0 0<br />

Intervento 8 0 0 0 0 0<br />

Intervento 9 0 0 0 0 0<br />

Intervento 10 0 0 0 0 0<br />

Intervento 11 0 0 0 0 0<br />

Intervento 12 0 0 0 0 0<br />

Intervento 13 0 0 0 0 0<br />

Intervento 14 0 0 0 0 0<br />

Intervento 15 0 0 0 0 0<br />

Totale Totale<br />

0 0 0 0 0<br />

Intervento Intervento 1: 1:<br />

(Denominazione intervento)<br />

Descrizione Descrizione della della Condizione Condizione Attuale<br />

Attuale<br />

Descrizione Descrizione della della Proposta Proposta Proposta d'Intervento<br />

d'Intervento<br />

d'Intervento<br />

Costo Costo stimato<br />

stimato


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3846 - Bollettino Ufficiale<br />

Risparmi Risparmi Energetici Energetici ed ed Economici Economici Prev Previsti Prev isti<br />

Energia Energia Elettrica<br />

Elettrica<br />

Risparmio di Energia Elettrica Annuo kWh/anno<br />

Costo Unitario Energia Elettrica €/kWh<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per kWh Elettrico in <strong>Lombardia</strong> 0,4086668 kg eq di CO2 per kWh<br />

Emissioni di CO2 Evitate 0 kg eq di CO2 /anno<br />

Combustibili<br />

Combustibili<br />

Gas Gas Naturale<br />

Naturale<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

0<br />

mc/anno<br />

kwh/anno<br />

0 tep/anno<br />

Costo Unitario Gas Naturale €/mc<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per mc di Gas Naturale 1,88496 kg eq di CO2 per mc<br />

Emissioni di CO2 evitate<br />

Gasolio<br />

Gasolio<br />

0 kg eq di CO2 /anno<br />

l/anno<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

0 kwh/anno<br />

0 tep/anno<br />

Costo Unitario Gasolio €/l<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per l di Gasolio 2,2717926 kg eq di CO2 per l<br />

Emissioni di CO2 evitate<br />

GPL<br />

0 kg eq di CO2 /anno<br />

l/anno<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

0 kwh/anno<br />

0 tep/anno<br />

Costo Unitario GPL €/l<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per l di GPL 1,6117002 kg eq di CO2 per l<br />

Emissioni di CO2 evitate<br />

Olio Olio Combustibile<br />

Combustibile<br />

0 kg eq di CO2 /anno<br />

l/anno<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

0 kwh/anno<br />

0 tep/anno<br />

Costo Unitario Olio Combustibile €/l<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per l di Olio Combustibile 2,480472 kg eq di CO2 per l<br />

Emissioni di CO2 evitate<br />

Legna<br />

Legna<br />

0 kg eq di CO2 /anno<br />

kg/anno<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

0 kwh/anno<br />

0 tep/anno<br />

Costo Unitario Legna €/kg<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per kg di legna 1,7472 kg eq di CO2 per kg<br />

Emissioni di CO2 evitate<br />

Altri Altri Altri Combustibili<br />

Combustibili<br />

0 kg eq di CO2 /anno<br />

l/anno -kg/anno -…/anno<br />

Risparmio Energetico Annuo<br />

kwh/anno<br />

tep/anno<br />

Costo Unitario Combustibile €/l -€/kg -€/…<br />

Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />

Emissioni di CO2 per l-kg di combustibile kg eq di CO2 per l-kg-…<br />

Emissioni di CO2 evitate 0 kg eq di CO2 /anno<br />

Totale Totale (Energia (Energia Elettrica Elettrica + + Termica)<br />

Termica)<br />

Energia Risparmiata<br />

0,00 0 kWh/anno<br />

tep/anno<br />

Costi Energetici Risparmiati 0 €/anno<br />

Tempo di Ritorno dell'investimento (semplice) anni<br />

Emissioni di CO2 evitate 0 kg eq di CO2/anno


Bollettino Ufficiale<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

DENOMINAZIONE<br />

DENOMINAZIONE<br />

FORNITORE<br />

FORNITORE<br />

- 3847 -<br />

QUADRO QUADRO RIASSUNTIVO RIASSUNTIVO RIASSUNTIVO DELLE DELLE SPESE<br />

SPESE<br />

ATTIVITA’ ATTIVITA’ N. N. N. FATTURA FATTURA DATA DATA FATTURA FATTURA IMPORTO<br />

IMPORTO<br />

(al (al netto netto IVA)<br />

IVA)<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

DATA DATA PAGAMENTO PAGAMENTO MODALITA’<br />

MODALITA’<br />

PAGAMENTO<br />

PAGAMENTO<br />

Firmato Firmato dal dal Legale Legale Rappresentante Rappresentante dell’Impresa<br />

dell’Impresa<br />

e e dal dal Revisore Revisore Contabile<br />

Contabile


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3848 - Bollettino Ufficiale<br />

REGIONE REGIONE LOMBARDIA<br />

LOMBARDIA<br />

PROGRAMMA PROGRAMMA OPERATIVO OPERATIVO REG REGIONALE REG IONALE 2007 2007-2013 2007 2013<br />

OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”<br />

ASSE ASSE 1<br />

1<br />

Innovazione ed economia della conoscenza<br />

LINEA LINEA DI DI INTERVENTO INTERVENTO 1.1.2.1 1.1.2.1<br />

1.1.2.1<br />

Sostegno alla crescita della capacità competitiva delle imprese lombarde<br />

AZIONE AZIONE C<br />

C<br />

Progetto TREND<br />

(Tecnologia ed innovazione per il Risparmio e l’efficienza EN ENergetica EN Diffusa)<br />

BANDO<br />

BANDO<br />

PER PER L’ASSEGNAZIONE L’ASSEGNAZIONE DI DI CONTRIBUTI CONTRIBUTI PER PER LA LA REALIZZAZIONE REALIZZAZIONE DI DI DI CHECK CHECK-UP CHECK UP<br />

ENERGETICI ENERGETICI PRESSO PRESSO LE LE MPMI<br />

MPMI<br />

ALLEGATO 1:<br />

SEZIIONE D2


Bollettino Ufficiale<br />

- 3849 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Sezione Sezione D2 D2 - DATI RELATIVI ALL’ESPERTO CHE EFFETTUERÀ IL CHE CHECK CHE<br />

CK CK-UP CK UP ENERGETICO<br />

(da compilarsi A A CURA CURA DEL DEL FORNITORE FORNITORE DI DI SERVIZI SERVIZI solo nel caso in cui NON NON RISULTI RISULTI candidato nella manifestazione di<br />

interesse promossa da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>)<br />

N.B.: in fase di rendicontazione, come previsto dall’art. 14 del presente bando, la richiesta di liquidazione dovrà essere<br />

corredata dalla relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i<br />

risultati dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma<br />

UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese. In<br />

quest’ultimo caso, l’esperto dovrà aggiungere alla relazione tecnica del check-up anche i dati sotto indicati della<br />

sezione D2 debitamente compilata e sottoscritta<br />

Incarichi ricoperti in ambito di efficienza energetica<br />

TIPO DI INCARICO Anni di esperienza<br />

Energy manager<br />

Consulente energetico<br />

Certificatore energetico<br />

Consulente EN 16001 e/o ISO 14000<br />

Progettazione di servizi d’impianto<br />

Gestione dei servizi d’impianto<br />

Gestione operations<br />

Altro (specificare):<br />

Competenze nei settori manifatturieri riguardo ad energia e configurazioni impiantistiche (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)<br />

industrie alimentari e delle bevande (cod. Ateco<br />

C10, C11);<br />

industrie tessili, dell’abbigliamento, pelle e accessori<br />

(cod. Ateco C13, C14, C15);<br />

industrie del legno e dei prodotti in legno e sughero<br />

(esclusi i mobili) (cod. Ateco C16);<br />

fabbricazione di prodotti chimici (cod. Ateco C20);<br />

fabbricazione di articoli in gomma e materie<br />

plastiche (cod. Ateco C22);<br />

fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di<br />

minerali non metalliferi (cod. Ateco C23);<br />

metallurgia (cod. Ateco C24);<br />

fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo,<br />

esclusi macchine e impianti (cod. Ateco C25);<br />

fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e<br />

ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di<br />

misurazione e di orologi (cod. Ateco C26);<br />

fabbricazione di apparecchiature elettriche ed<br />

apparecchiature per uso domestico non elettriche<br />

(cod. Ateco C27);<br />

fabbricazione, riparazione e manutenzione di<br />

macchine ed apparecchi meccanici (cod. Ateco<br />

C28, C33.1);<br />

Energia Energia<br />

Configurazioni Configurazioni impiantistiche<br />

impiantistiche


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

fabbricazione di mobili (cod. Ateco C30)<br />

Altro settore (specificare):<br />

Competenze nei seguenti sistemi di impianto (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)<br />

Generazione e distribuzione calore/vapore<br />

Aria compressa<br />

Azionamenti<br />

Motori<br />

Cogenerazione<br />

Energia geotermica<br />

Energia solare<br />

Energia da biomassa<br />

HVAC<br />

Illuminazione<br />

Altro (specificare):<br />

- 3850 - Bollettino Ufficiale<br />

Energia Energia<br />

Configurazioni Configurazioni impiantistiche<br />

impiantistiche


Bollettino Ufficiale – 38<strong>51</strong> –<br />

[BUR<strong>2010</strong>0140] [4.5.0]<br />

D.d.s. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12429<br />

Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a<br />

valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO<br />

Visti:<br />

– la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di<br />

competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />

con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti<br />

comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />

del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />

– la d.g.r. n. 8/<strong>51</strong>30 del 18 luglio 2007 con la quale è stato<br />

istituito presso Finlombarda S.p.A. il «Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità<br />

– FRIM» ai sensi della l.r. 1/2007 e sono stati introdotti<br />

e definiti i criteri applicativi delle sei linee di intervento del<br />

Fondo, tra le quali la linea di intervento n. 6 riguardante l’internazionalizzazione;<br />

– la d.g.r. n. 7903 del 6 agosto 2008 con la quale:<br />

è stata attivata la linea di intervento 6 «Internazionalizzazione»<br />

del Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) che<br />

individua, tra l’altro, la misura di intervento «Fondo di Rotazione<br />

per l’Internazionalizzazione – FRI»;<br />

sono stati integrati i criteri applicativi così come definiti nell’Allegato<br />

«A» della sopra richiamata d.g.r. n. <strong>51</strong>30;<br />

si stabilisce che la gestione delle misure di intervento siano<br />

affidate a Finlombarda S.p.A., società finanziaria di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>;<br />

– i decreti del d.d.s.:<br />

n. 1630 del 19 febbraio 2009 avente ad oggetto «Attivazione<br />

del Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione (FRI)»;<br />

n. 1686 del 20 febbraio 2009 con cui è stato approvato il<br />

bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />

che individua i programmi di investimento ammissibili,<br />

nonché criteri e termini per la presentazione delle domande<br />

di agevolazione;<br />

Richiamata la lettera di incarico a Finlombarda S.p.A. relativa<br />

alla gestione del Fondo per l’internazionalizzazione a valere sulla<br />

linea di intervento 6 «Internazionalizzazione», sottoscritta dalle<br />

parti in data 14 ottobre 2008 e registrata al n. 11817 del 27 ottobre<br />

2008 della Raccolta Convenzioni e Contratti, con la quale<br />

si incarica Finlombarda S.p.A. (o Gestore) per lo svolgimento<br />

delle attività di seguito indicate:<br />

– assistenza tecnica alla D.G. Industria;<br />

– gestione amministrativa e contabile della Misura;<br />

– gestione operativa della misura;<br />

Considerato che, in base a quanto stabilito al punto 10 «Modalità<br />

di valutazione e concessione degli interventi finanziari»<br />

del citato decreto n. 1686 del 20 febbraio 2009:<br />

– l’istruttoria dei progetti viene effettuata dal Gestore che ne<br />

trasmette alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione<br />

gli esiti;<br />

– il dirigente competente della D.G. Industria, Artigianato, Edilizia<br />

e Cooperazione provvede ad emanare il decreto di<br />

concessione dell’intervento finanziario;<br />

Vista la nota del 12 novembre <strong>2010</strong> ns. prot.<br />

n. R1.<strong>2010</strong>.0017048 con la quale Finlombarda S.p.A. trasmette<br />

alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione gli esiti<br />

istruttori relativi a n. 1 domanda presentata a valere sul Fondo<br />

di Rotazione per l’Internazionalizzazione;<br />

Recepite le risultanze degli esiti istruttori;<br />

Ritenuto di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (parte<br />

integrante e sostanziale del presente provvedimento);<br />

Vista la legge regionale n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

In base a quanto esposto nelle premesse:<br />

1. Di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (parte integrante<br />

e sostanziale del presente provvedimento).<br />

2. Di comunicare alle imprese interessate gli esiti della valutazione.<br />

3. Di dare atto che per quanto non specificato nel presente<br />

provvedimento si fa riferimento a quanto stabilito nel decreto<br />

n. 1686 del 2 marzo 2009 ed alla normativa vigente.<br />

4. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente:<br />

Milena Bianchi<br />

——— ———


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO 1<br />

DOMANDE AMMESSE<br />

Totale intervento<br />

N. Investimento Investimento Contributo a Punteggio<br />

Cod. prog. Azienda Comune Prov. Paese Programma Tip. (*) Finanziamento finanziario<br />

dom. presentato ammesso fondo perso attribuito<br />

concesso<br />

Insediamento<br />

1 13702370 Sidermes S.p.A. Desio MI 300.000,00 300.000,00 Russia B 72.000,00 48.000,00 120.000,00 77/100<br />

produttivo<br />

TOTALE 72.000,00 48.000,00 120.000,00<br />

LEGENDA TIPOLOGIA<br />

A: intervento diretto<br />

B: joint venture<br />

– 3852 –<br />

D.G. Agricoltura<br />

Bollettino Ufficiale<br />

[BUR<strong>2010</strong>0141] [4.3.1]<br />

D.d.u.o. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12811<br />

Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and<br />

Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario di<br />

piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di<br />

moltiplicazione<br />

IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA<br />

COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE AGROALIMENTARI<br />

Vista la domanda di accreditamento, prot. numero<br />

M1.<strong>2010</strong>.0014704 del 23 agosto <strong>2010</strong>, per l’effettuazione di analisi<br />

per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e<br />

di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione<br />

presentata da Camilo Gianinazzi, in qualità di rappresentante<br />

legale dell’azienda International Plant Analysis and Diagnositcs<br />

s.r.l. con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza, 26900<br />

Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969;<br />

Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 697 «Regolamento recante<br />

norme di attuazione della Direttiva 92/34/CEE relativa alla commercializzazione<br />

delle piantine da frutto destinate alla produzione<br />

e dei relativi materiali di moltiplicazione» che all’art. 3 definisce<br />

la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />

Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698 «Regolamento recante<br />

norme di attuazione della Direttiva 92/33/CEE relativa alla commercializzazione<br />

delle piantine di ortaggi e dei relativi materiali<br />

di moltiplicazione ad eccezione delle sementi» che all’art. 3 definisce<br />

la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />

Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive della<br />

Commissione n. 93/61/CEE del 2 luglio 1993 e dir. 93/62/CEE del<br />

5 luglio 1993, relative alle norme tecniche sulla commercializzazione<br />

delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione<br />

di ortaggi, ad eccezione delle sementi;<br />

Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive<br />

n. 93/48/CEE del 23 giugno 1993, n. 93/64/CEE del 5 luglio 1993<br />

e n. 93/79/CEE del 21 settembre 1993, relative alle norme tecniche<br />

sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione<br />

delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto;<br />

Visto il d.lgs. 19 maggio 2000, n. 1<strong>51</strong> relativo all’attuazione della<br />

Direttiva n. 98/56/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 relativa<br />

alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle<br />

piante ornamentali che, all’art. 10, definisce le competenze delle<br />

Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />

Visto il d.m. 9 agosto 2000 «Recepimento delle Direttive della<br />

Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e<br />

n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle norme tecniche<br />

sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle<br />

piante ornamentali, in applicazione del d.lgs. 19 maggio 2000,<br />

n. 1<strong>51</strong>;<br />

Visto il decreto del Direttore Generale Agricoltura del 14 giugno<br />

1999 «Procedure di accreditamento e controllo dei fornitori<br />

e dei laboratori per i materiali di moltiplicazione e i vegetali di<br />

qualità CE»;<br />

Dato atto che ai sensi della sopracitata normativa, l’accreditamento<br />

dei laboratori di analisi per l’accertamento delle fitopatologie<br />

di qualità di cui al d.m. 14 aprile 1997 viene effettuato<br />

dalla Struttura regionale responsabile per il Servizio fitosanitario<br />

regionale;<br />

Considerato che ai sensi dell’art. 10, comma 2, dei decreti 14<br />

aprile 1997 e dell’art. 8, comma 3 del decreto 9 agosto 2000, i<br />

laboratori per poter ottenere il riconoscimento a svolgere le previste<br />

tipologie di analisi, devono possedere le strumentazioni ed<br />

essere condotti da personale tecnico-scientifico abilitato con<br />

esperienza pregressa in tale settore di attività;<br />

Visto l’elenco allegato alla domanda di accreditamento delle<br />

strumentazioni disponibili presso IPAD;<br />

Visto i curriculum vitæ allegati alla domanda di accreditamento<br />

dai quali si evince la competenza scientifica per l’attuazione<br />

di analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante<br />

da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />

Vista la relazione tecnica, agli atti della scrivente Struttura, del<br />

dott. Beniamino Cavagna, responsabile della Posizione Organizzativa<br />

Servizi Fitosanitari a Supporto della Competitività delle Imprese<br />

Agricole e Sorveglianza sugli Agroecosistemi, che attesta<br />

l’esistenza e l’idoneità della strumentazione in possesso del laboratorio<br />

IPAD di Lodi per l’esecuzione delle analisi per il controllo<br />

dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi<br />

e dei relativi materiali di moltiplicazione;


Bollettino Ufficiale – 3853 –<br />

Considerato che sulla base dell’istruttoria tecnica condotta<br />

dalla scrivente Struttura, il laboratorio International Plant Analysis<br />

and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza,<br />

26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, è<br />

risultato idoneo ad eseguire le analisi e ad emettere i relativi<br />

certificati di attestazione per le seguenti categorie:<br />

a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />

frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />

b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />

ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />

Visto l’art. 17 della l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

Recepite le motivazioni in premessa:<br />

1. di accreditare, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 21 dicembre<br />

1996 n. 697 e del d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698, e dell’art. 10<br />

d.lgs. 1<strong>51</strong>/2000 e relativi decreti attuativi: decreti 14 aprile 1997,<br />

decreto 9 agosto 2000, il laboratorio International Plant Analysis<br />

and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza,<br />

26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, per<br />

l’effettuazione delle analisi per le seguenti categorie di materiali:<br />

a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />

frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />

b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />

ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />

2. di individuare come responsabile scientifico del laboratorio<br />

il dr. Camilo Gianinazzi, in qualità di rappresentante legale dell’azienda<br />

International Plant Analysis and Diagnositcs;<br />

3. per le analisi dovranno essere adottati idonei protocolli<br />

scientifici;<br />

4. è fatto obbligo di pubblicizzare le tariffe praticate dandone<br />

comunicazione allo scrivente Servizio;<br />

5. l’accreditamento del laboratorio International Plant Analysis<br />

and Diagnositcs ha valore abilitante unicamente per le analisi<br />

di cui al punto 1, per altre analisi contemplate dai decreti 14<br />

aprile 1997 e dal d.m. 9 agosto 2000, il titolare del laboratorio<br />

dovrà acquisire specifiche autorizzazioni;<br />

6. il Servizio fitosanitario regionale condurrà regolari ispezioni,<br />

almeno una volta all’anno, al fine di verificare il permanere delle<br />

condizioni e il rispetto delle prescrizioni contenute nel presente<br />

provvedimento;<br />

7. di dare comunicazione dell’avvenuto accreditamento del<br />

laboratorio al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali;<br />

8. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente dell’U.O. Competitività<br />

delle imprese e delle filiere agroalimentari:<br />

Antonio Tagliaferri<br />

D.G. Ambiente, energia e reti<br />

[BUR<strong>2010</strong>0142] [5.3.4]<br />

D.d.g. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12843<br />

Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione<br />

di contributi agli Enti pubblici per interventi di mobilità<br />

sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco<br />

veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio <strong>2010</strong> –<br />

Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo<br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

DELLA DIREZIONE AMBIENTE, ENERGIA E RETI<br />

Visti:<br />

la d.g.r. n. 8/9960 del 29 luglio 2009 con cui sono stati approvati:<br />

i criteri e le modalità per l’assegnazione di contributi<br />

agli enti pubblici per interventi di mobilità sostenibile e a basso<br />

consumo energetico, l’ammontare delle risorse finanziare da<br />

destinare, complessivamente, alla realizzazione di detti interventi<br />

e lo schema di Convenzione con ANCI <strong>Lombardia</strong> contenente<br />

le procedure per la promozione, l’assistenza alla presentazione<br />

delle domande e la gestione del bando di incentivazione<br />

nonché del monitoraggio degli esiti dell’attuazione dello<br />

stesso;<br />

la Convenzione con ANCI <strong>Lombardia</strong> per la gestione delle<br />

procedure di cui alla citata delibera, sottoscritta dalle parti interessate<br />

il 4 agosto 2009 e registrata nella raccolta Convenzioni<br />

e Contratti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> con numero di repertorio<br />

12962/RCC il 18 agosto 2009;<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

il decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 a firma della Dirigente<br />

pro-tempore della U.O. Riduzione emissioni in atmosfera e sostenibilità<br />

ambientale della Direzione Qualità dell’Ambiente recante<br />

l’indizione del «bando per l’assegnazione di contributi agli<br />

Enti pubblici per progetti di mobilità sostenibile ed a basso consumo<br />

energetico riguardanti il parco veicoli» pubblicato sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 35 del 31 agosto<br />

2009, nonché i termini in esso contenuti per la presentazione<br />

delle domande di contributo, decorrenti dal 14 settembre 2009<br />

e terminanti il 30 giugno <strong>2010</strong>;<br />

la d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio <strong>2010</strong>, pubblicata sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 8 del 22 febbraio<br />

<strong>2010</strong>, recante «Contributi agli Enti pubblici per interventi di<br />

mobilità sostenibile e a basso consumo energetico riguardante<br />

il parco veicoli – Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/9960 del<br />

29 luglio 2009»;<br />

il decreto a firma della Dirigente pro-tempore della U.O.<br />

Riduzione emissioni in atmosfera e sostenibilità ambientale della<br />

Direzione Qualità dell’Ambiente n. 1729 del 25 febbraio <strong>2010</strong>,<br />

pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O.<br />

n. 11 del 15 marzo <strong>2010</strong>, con il quale si è provveduto a realizzare,<br />

nel testo del bando, le modifiche e le integrazioni disposte dalla<br />

sopra citata deliberazione;<br />

il decreto n. 6220 del 22 giugno <strong>2010</strong>, a firma del Direttore<br />

Generale della Direzione Ambiente, Energia e Reti, pubblicato<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 27 del 5<br />

luglio <strong>2010</strong>, con cui è stata disposta la proroga al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> della scadenza per la presentazione delle domande di<br />

contributo da parte dei soggetti beneficiari;<br />

l’indirizzo del sito temporaneo www.rinnovoparcoveicoli.it<br />

presso il quale gli Enti presentano, con modalità on line e procedura<br />

a sportello, le domande di contributo;<br />

Considerate le condizioni previste per l’attuazione del bando<br />

in questione, tra queste:<br />

l’ammontare delle risorse finanziarie complessivamente<br />

messe a disposizione per l’attuazione del bando stesso, pari ad<br />

C 3.600.000,00, di cui, per l’esercizio 2009, C 2.000.000,00, a valere<br />

sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni<br />

conferite alle Regioni in materia ambientale» e C 400.000,00, a<br />

valere sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investimenti<br />

per l’esercizio delle funzioni conferite alla <strong>Regione</strong> in materia<br />

ambientale» e per l’esercizio <strong>2010</strong>, C 1.000.000,00, a valere<br />

sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni conferite<br />

alle Regioni in materia ambientale» e C 200.000,00, a valere<br />

sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investimenti<br />

per l’esercizio delle funzioni conferite alla <strong>Regione</strong> in materia<br />

ambientale»;<br />

i soggetti titolati a presentare domanda di contributo, ovverosia:<br />

Comuni, Unioni di Comuni, ai sensi dell’art 32 del d.lgs.<br />

n. 267/200 (t.u.e.l.), Province, Consorzi, ai sensi dell’art. 31 del<br />

d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), Società «in house» ai sensi dell’art. 113<br />

del d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), e sue successive modifiche ed integrazioni,<br />

Enti dipendenti, Enti sanitari, e gli altri Enti pubblici costituenti<br />

il sistema regionale, appartenenti alle lettere a), b) e c)<br />

dell’allegato A (art. 1, comma 1) della legge regionale<br />

n. 30/2006 (all. 2);<br />

Valutato che, in prossimità della data di scadenza del bando,<br />

risultano disponibili risorse finanziarie in misura adeguata a motivare<br />

la proroga della durata del bando stesso, convenuta per<br />

consentire l’ulteriore partecipazione degli Enti ai benefici della<br />

misura regionale in argomento, allo scopo di attuare azioni efficaci<br />

di riduzione dell’inquinamento atmosferico sia locale che<br />

globale, ottenute, anche, con la sostituzione dei veicoli inquinanti<br />

con veicoli a basso o a nullo impatto ambientale;<br />

Stabilita, pertanto, la nuova data di scadenza per la presentazione<br />

delle domande di contributo da parte dei soggetti beneficiari,<br />

nel prossimo 30 giugno 2011;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni, nonché<br />

il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione<br />

del bilancio di previsione in corso;<br />

Decreta<br />

1. di prorogare al 30 giugno 2011 il termine ultimo per la presentazione<br />

delle domande di contributo, da parte degli Enti interessati,<br />

sul «bando per l’assegnazione di contributi agli Enti<br />

pubblici per progetti di mobilità sostenibile ed a basso consumo<br />

energetico riguardanti il parco veicoli», precedentemente fissato<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong>, (d.d.g. n. 6220 del 22 giugno <strong>2010</strong>,<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 27 del 5<br />

luglio <strong>2010</strong>);


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

2. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il direttore generale:<br />

Franco Picco<br />

[BUR<strong>2010</strong>0143] [5.3.1]<br />

D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12563<br />

Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il<br />

completamento delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate<br />

con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del<br />

19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564 del 17<br />

marzo <strong>2010</strong>, da realizzarsi presso l’area di proprietà Nylstar s.r.l.<br />

in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e<br />

Varedo<br />

IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA<br />

TUTELA AMBIENTALE<br />

Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante le norme in materia<br />

ambientale e, in particolare, il Titolo V parte quarta «Bonifica<br />

dei siti contaminati»;<br />

Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30, recante le «Disposizioni<br />

legislative per l’attuazione del documento di programmazione<br />

economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9-ter della l.r.<br />

31 marzo 1978, n. 34 – Collegato 2007»;<br />

Richiamata la d.g.r. 27 giugno 2006, n. 2838, «Modalità applicative<br />

del Titolo V «Bonifica di siti contaminati» della parte quarta<br />

del d.lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale»;<br />

Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30 con cui sono state trasferite<br />

le competenze ai Comuni per i siti inquinati di solo interesse comunale;<br />

Vista la d.g.r. n. 4033 del 24 gennaio 2007 con cui sono state<br />

indicate le prime modalità di applicazione dell’art. 5 della citata<br />

l.r. n. 30/2006;<br />

Ricordato che nel territorio dei Comuni di Paderno Dugnano,<br />

in Provincia di Milano, e di Limbiate e Varedo, in Provincia di<br />

Monza-Brianza è ubicato il sito da bonifica di interesse regionale<br />

denominato «ex-SNIA», che comprende aree di proprietà della<br />

società Nylstar s.r.l. in fallimento;<br />

Richiamati i propri decreti:<br />

n. 17465 del 13 ottobre 2004, avente per oggetto «Sito di<br />

interesse regionale “ex-SNIA” ubicato nei Comuni di Varedo e<br />

Paderno Dugnano – Approvazione della zona dismessa ubicata<br />

a Nord delle aree interne nel sito “ex-SNIA”, di proprietà della<br />

società Nylstar S.p.A., ed autorizzazione alla realizzazione degli<br />

interventi in esso previsti ai sensi e per gli effetti dell’art. 17 del<br />

d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’art. 10 del d.m. 25 ottobre<br />

1999, n. 471»;<br />

n. 19399 del 19 dicembre 2005, avente per oggetto: «Sito di<br />

interesse regionale ex SNIA, ubicato nei Comuni di Varedo e<br />

Paderno Dugnano – Approvazione del progetto definitivo di bonifica<br />

dell’area esterna del comparto “Casananda” e dei<br />

“Comparti Est e Sud/Est alla vasca antincendio”, ed autorizzazione<br />

alla realizzazione degli interventi in esso previsti, ai sensi e<br />

per gli effetti dell’art. 17 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’art.<br />

10 del d.m. 25 ottobre 1999, n. 471»;<br />

n. 2522 del 13 marzo 2008, avente per oggetto: «Presa d’atto<br />

dello stato di avanzamento degli interventi di bonifica in corso<br />

sul sito inquinato di interesse regionale ex SNIA, ubicato nei<br />

Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate e Varedo, ed approvazione<br />

del progetto definitivo di bonifica dei settori 9 e 10 e contestuale<br />

autorizzazione alla società Nylstar s.r.l. in fallimento e in<br />

esercizio provvisorio, per la realizzazione degli interventi in esso<br />

previsti»;<br />

n. 2564 del 17 marzo <strong>2010</strong> avente per oggetto «Autorizzazione<br />

ai sensi dell’art. 242 del d.lgs. 152/2006 alla società Fallimento<br />

Nylstar s.r.l. per la proroga dei termini di scadenza per la realizzazione<br />

delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con<br />

i decreti n. 19399 del 19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo<br />

2008»;<br />

Vista la nota agli atti regionali, con la quale la Società Nylstar<br />

s.r.l. in fallimento ha trasmesso ulteriore istanza di rinnovo dei<br />

tempi necessari per la realizzazione degli interventi di bonifica<br />

nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10», previsti dai progetti<br />

di bonifica autorizzati con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o.<br />

n. 2522/2008;<br />

Considerato che l’istanza, di proroga per la conclusione degli<br />

interventi di bonifica è così motivata:<br />

Settore 2, area di proprietà dalla società Casananda s.r.l.,<br />

in quanto la proprietà ha concesso, con lettera del 29 giugno<br />

<strong>2010</strong>, l’autorizzazione ad accedere all’area, per procedere agli<br />

interventi di demolizione degli edifici presenti e di bonifica;<br />

– 3854 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Settore 9 e Settore 10, in quanto sono stati concluse le attività<br />

di bonifica dell’amianto e verificate da ASL, durante il sopralluogo<br />

del 22 aprile <strong>2010</strong>,<br />

sono state concluse le procedure di gara per l’assegnazione<br />

delle opere di bonifica da realizzarsi nei diversi settori;<br />

Dato atto che l’istanza di cui sopra prevede il completamento<br />

dei lavori di bonifica nell’area della società Nylstar s.r.l. in<br />

fallimento, per i settori «Settore 2» (Casananda), Settore 9» e<br />

«Settore 10», entro il 31 gennaio 2011;<br />

Ritenuto, per quanto sopra, di rinnovare alla società Nylstar<br />

s.r.l. in fallimento l’autorizzazione per la realizzazione degli interventi<br />

di bonifica nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10»,<br />

previsti dai progetti di bonifica autorizzati con d.d.u.o.<br />

n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008;<br />

Ritenuto di far salvo tutto quanto già approvato e autorizzato<br />

con i dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/<strong>2010</strong>;<br />

Vista la l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi<br />

dell’IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di rinnovare alla società Nylstar s.r.l. in fallimento, con sede<br />

in via Friuli, 55 a Cesano Maderno, rappresentata dai Curatori<br />

Fallimentari, dott. Rolando Brambilla e dott. Marco Cordaro<br />

(con sede in via Garibaldi, 6/C – Desio), l’autorizzazione per la<br />

realizzazione degli interventi di bonifica nelle aree «Settore 2»,<br />

Settore 9» e «Settore 10», previsti dai progetti di bonifica autorizzati<br />

con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008;<br />

2. di dare atto che l’ultimazione dei lavori di bonifica, nelle<br />

aree c.d. Settori 2, 9, 10 di proprietà della società Nylstar s.r.l. in<br />

fallimento, dovrà essere completato entro la fine del mese di<br />

gennaio 2011, con il rispetto di quanto previsto dai progetti approvati<br />

con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del<br />

19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo 2008;<br />

3. di dare atto che spettano alla Provincia di Milano e di<br />

Monza Brianza e all’ARPA <strong>Lombardia</strong> le attività di controllo, di<br />

cui all’art. 248, comma 1, del d.lgs. 152/2006;<br />

4. di far salvo tutto quanto già approvato e autorizzato con i<br />

dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/<strong>2010</strong>;<br />

5. di dare atto che l’efficacia del presente atto decorre dalla<br />

data di notifica al soggetto interessato;<br />

6. di dare atto che eventuali proroghe potranno essere concesse<br />

sulla base della presentazione di idonea documentazione<br />

che ne comprovi la reale necessità;<br />

7. di trasmettere il presente atto alla Provincia di Milano, alla<br />

Provincia di Monza e Brianza, all’ARPA <strong>Lombardia</strong>, ai Comuni di<br />

Varedo, Paderno Dugnano e Limbiate, alla Nylstar s.r.l. in fallimento,<br />

rappresentata dai Curatori Fallimentari dott. Rolando<br />

Brambilla e dott. Marco Cordaro (con sede in via Garibaldi, 6/C<br />

– Desio), e alla società Casananda s.r.l., con sede legale in viale<br />

Zara,9–<strong>2010</strong>0Milano;<br />

8. di provvedere a pubblicare il presente provvedimento sul<br />

Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />

9. di dare atto, ai sensi dell’art. 3, legge 7 agosto 1990, n. 241,<br />

s.m.i., che contro il presente provvedimento, potrà essere presentato<br />

ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale,<br />

entro 60 (sessanta) giorni dalla data di comunicazione dello<br />

stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica<br />

entro 120 (centoventi) giorni dalla predetta data.<br />

Il dirigente dell’unità organizzativa:<br />

Angelo Elefanti<br />

[BUR<strong>2010</strong>0144] [5.0.0]<br />

D.d.s. 24 novembre <strong>2010</strong> - n. 11946<br />

Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi»<br />

da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) –<br />

Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di<br />

compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE<br />

Omissis<br />

Decreta<br />

1. di esprimere – ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 152/2006 – giudizio<br />

negativo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto<br />

per la realizzazione e gestione di una discarica per rifiuti speciali<br />

non pericolosi, da realizzarsi nel Comune di Cazzago San<br />

Martino (BS), presentato da DRR s.r.l. Divisione Rifiuti e Riciclati;<br />

2. di trasmettere copia del presente decreto a: DRR s.r.l. Divisione<br />

Rifiuti e Riciclati – Proponente,<br />

di informare contestualmente i seguenti soggetti dell’avvenuta<br />

decisione finale e delle modalità di reperimento della stessa:


Bollettino Ufficiale – 3855 –<br />

Comune di Cazzago San Martino,<br />

Comune di Berlingo,<br />

Comune di Travagliato<br />

Comune di Rovato<br />

Provincia di Brescia,<br />

ARPA <strong>Lombardia</strong>,<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, Direzione Generale Territorio e Urbanistica;<br />

3. di provvedere altresì alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della sola parte dispositiva del<br />

presente decreto;<br />

4. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente<br />

provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia;<br />

5. contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale<br />

presso il TAR della <strong>Lombardia</strong> secondo le modalità di cui<br />

al d.lgs. 2 luglio <strong>2010</strong>, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario<br />

al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni<br />

dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.<br />

Il dirigente: Filippo Dadone<br />

[BUR<strong>2010</strong>0145] [5.0.0]<br />

D.d.s. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12441<br />

Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una<br />

capacità complessiva di 5.780 capi, in località Ca’ Matta nel<br />

Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla<br />

Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilità ambientale ai<br />

sensi del d.lgs. 152/2006<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE<br />

Omissis<br />

Decreta<br />

1. di esprimere – ai sensi del d.lgs. 152/2006 – giudizio positivo<br />

in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento<br />

dell’allevamento suinicolo, per una capacità complessiva<br />

di 5.780 capi, in località Ca’ Matta nel Comune di Cella<br />

Dati (CR), secondo la soluzione progettuale prospettata negli<br />

elaborati depositati dalla proponente Azienda Agricola Sturla<br />

Luigi, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni,<br />

che dovranno essere espressamente recepite nei successivi<br />

provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto<br />

stesso:<br />

quadro progettuale e gestionale e fase di costruzione:<br />

a. ai fini dell’approvazione del progetto edilizio, il proponente<br />

dettagli esecutivamente, in accordo con il Comune di<br />

Cella Dati, l’aspetto delle coperture, le facciate dei capannoni,<br />

i serramenti, secondo i caratteri estetici propri<br />

delle cascine del Cremonese, secondo quanto contenuto<br />

nel Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP),<br />

fermo restando il rispetto dei criteri definiti nelle linee guida<br />

«Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale» approvate<br />

con decreto regionale n. <strong>2010</strong>9 del 29 dicembre 2005 [Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – 3º Suppl. Straordinario<br />

al n. 6 del 10 febbraio 2006];<br />

b. preventivamente e/o contestualmente all’ampliamento in<br />

progetto, l’attuale intersezione tra la strada SP 87 e la strada<br />

carraia di accesso all’allevamento dovrà essere riqualificata<br />

al fine di migliorarne le condizioni di sicurezza; le relative<br />

modalità saranno concordate con la Provincia di<br />

Cremona in sede di procedura per il rilascio dell’autorizzazione<br />

integrata ambientale (a.i.a.);<br />

c. durante la fase di costruzione delle strutture in progetto sia<br />

perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore,<br />

gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguatamente<br />

silenziate e le normali cautele previste nella corretta<br />

gestione di un cantiere edile; gli eventuali depositi di materiale<br />

dovranno avvenire all’interno del sedime recintato;<br />

d. l’immissione dei reflui nelle vasche di maturazione avvenga<br />

dal basso, per impedire la rottura del «cappello» sulla<br />

superficie del liquame e limitare la propagazione di odori;<br />

si attui inoltre, in fase di esercizio, una periodica verifica<br />

della propagazione di odori verso recettori sensibili, valutando<br />

l’opportunità di intervenire con specifici sistemi di<br />

abbattimento;<br />

e. al fine di prevenire tracimazioni è opportuno garantire un<br />

battente di sicurezza delle vasche pari a 30 cm, con l’installazione<br />

di sistemi di allarme e controllo automatico che<br />

comandino il blocco delle pompe di mandata del liquamee–piùin<br />

generale – siano atti a segnalare anomalie o<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

guasti agli apparati di movimentazione dei reflui; l’intero<br />

sistema di vasche, sottogrigliati e condotte sia sottoposto<br />

a regolare manutenzione e a periodica verifica di tenuta;<br />

f. in sede di a.i.a., e comunque prima di procedere all’utilizzo<br />

agronomico dei reflui zootecnici nella configurazione di<br />

progetto, il proponente adegui il relativo piano operativo<br />

aziendale – in termini di carico zootecnico e di superficie<br />

agraria a disposizione – nei tempi e nei modi previsti dalla<br />

specifica normativa di settore [d.g.r. 8/5868 del 21 novembre<br />

2007]; nel caso di indisponibilità di adeguate superfici<br />

sia proporzionalmente limitato il numero dei capi allevati;<br />

g. il trasporto dei liquami, dei mezzi di approvvigionamento in<br />

fasedicantieree–aregime–degli animali, sia effettuato<br />

utilizzando percorsi esterni ai centri abitati; ove ciò non risultasse<br />

possibile, siano concordati con le Amministrazioni<br />

comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di<br />

transito;<br />

h. si rammenta che:<br />

– l’aumento della portata derivata dai pozzi aziendali, ovvero<br />

l’attivazione di nuovi punti di prelievo, sono soggetti<br />

a preventiva specifica autorizzazione, e i prelievi stessi<br />

devono essere misurati con apposito contatore, secondo<br />

quanto disposto dalla parte terza del d.lgs. 152/06;<br />

– per lo stoccaggio delle carcasse dovranno essere installate<br />

idonee celle di congelamento collocate all’esterno<br />

del perimetro dell’area di allevamento, ferme restando<br />

le specifiche disposizioni dell’Autorità sanitaria;<br />

quadro ambientale:<br />

i. per tutelare il suolo e le acque da inquinanti derivanti da<br />

reflui non adeguatamente stabilizzati e igienizzati, o spandimenti<br />

effettuati in periodi agronomicamente non corretti,<br />

l’immissione degli animali nelle nuove stalle dovrà essere<br />

subordinata alla piena operatività delle strutture di stoccaggio<br />

previste dal progetto;<br />

j. ai fini dell’esercizio dell’impianto nella configurazione di<br />

progetto, il proponente predisponga ed attui – nell’ambito<br />

del piano che sarà parte integrante dell’a.i.a. – azioni di<br />

monitoraggio:<br />

– della soggiacenza della falda e della qualità delle acque<br />

sotterranee in piezometri stabili di tipo aperto, a<br />

monte e a valle idrogeologica delle vasche di stoccaggio<br />

dei liquami, per verificare l’assenza di contaminazioni<br />

dovute all’esercizio dell’attività zootecnica; la prima<br />

campagna di misure sia eseguita antecedentemente<br />

alla realizzazione delle opere in progetto;<br />

– delle emissioni in atmosfera, con particolare riguardo ad<br />

ammoniaca e metano; si proceda contestualmente, in<br />

fase di esercizio, alla verifica della propagazione degli<br />

odori verso i recettori sensibili;<br />

– della pressione sonora ad impianto in esercizio nella<br />

configurazione di progetto, con almeno una campagna<br />

di verifica dell’effettiva rispondenza della situazione al<br />

calcolo previsionale; il funzionamento di pompe e mulini<br />

a motore sia ordinariamente limitato al periodo diurno;<br />

presupposti e modalità di conduzione delle suddette azioni<br />

di monitoraggio saranno definite in sede di a.i.a.;<br />

k. ad esito dei risultati dei monitoraggi – validati da ARPA<br />

<strong>Lombardia</strong> e dalla Provincia di Cremona, ed inviati anche<br />

al Comune di Cella Dati – il proponente dovrà provvedere<br />

alla eventuale installazione di ulteriori presidi e alla loro costante<br />

manutenzione;<br />

assetto paesaggistico ed ecosistemico:<br />

l. il proponente sviluppi, in accordo con il Comune di Cella<br />

Dati – contestualmente alle azioni di cui al precedente<br />

punto a.) – il progetto esecutivo delle opere di mitigazione<br />

ambientale ed ecosistemica, integrando quanto proposto<br />

nello s.i.a. depositato mediante un doppio filare di pioppo<br />

cipressino e una barriera vegetale costituita da arbusti<br />

quali il Nocciolo e il Biancospino, in particolare nei settori<br />

orientale e meridionale del centro aziendale, al fine di minimizzare<br />

ulteriormente l’impatto visivo, contrastare le emissioni<br />

di odori e tendere ad un aumento della potenzialità<br />

biologica locale; la realizzazione di tali interventi dovrà<br />

anticipare le opere edili o comunque dovrà essere terminata<br />

prima della richiesta di agibilità;<br />

m. si suggerisce inoltre di valutare la possibilità di installare<br />

pannelli fotovoltaici sulle nuove coperture, per ridurre l’impatto<br />

dell’aumentato fabbisogno energetico;<br />

ulteriori prescrizioni di dettaglio e MTD:<br />

n. eventuali ulteriori prescrizioni di dettaglio – in particolare


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

finalizzate al maggiore allineamento alle migliori tecniche<br />

disponibili (MTD) sul piano progettuale e/o gestionale – potranno<br />

essere emesse in sede di autorizzazione integrata<br />

ambientale;<br />

2. la Provincia di Cremona, in qualità di Autorità competente<br />

al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale del progetto<br />

in parola, e il Comune di Cella Dati, sono tenuti a vigilare sul<br />

rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto 1, così<br />

come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approvazione,<br />

e a segnalare tempestivamente alla Struttura VIA eventuali<br />

inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs.<br />

152/2006;<br />

3. ai sensi dell’art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il progetto<br />

in parola dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data<br />

di pubblicazione del presente provvedimento;<br />

4. di trasmettere copia del presente decreto al proponente<br />

Azienda Agricola Sturla Luigi;<br />

5. di informare contestualmente dell’avvenuta decisione finale,<br />

e delle modalità di reperimento della stessa, il Comune di<br />

Cella Dati, il Comune di Sospiro, la Provincia di Cremona, e<br />

ARPA <strong>Lombardia</strong>;<br />

6. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della sola parte<br />

dispositiva del presente decreto;<br />

7. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente<br />

provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia;<br />

8. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile<br />

ricorso giurisdizionale presso il TAR della <strong>Lombardia</strong> secondo<br />

le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio <strong>2010</strong>, n. 104, ovvero è ammesso<br />

ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro<br />

60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente<br />

atto.<br />

Il dirigente: Filippo Dadone<br />

D.G. Casa<br />

[BUR<strong>2010</strong>0146] [5.1.2]<br />

D.d.s. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13054<br />

Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009<br />

«Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />

di servizi abitativi a canone convenzionato»<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

ATTUAZIONE PROGRAMMI<br />

E STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI<br />

Vista la l.r. 4 dicembre 2009, n. 27, che riunisce le disposizioni<br />

legislative regionali in materia di edilizia residenziale pubblica, e<br />

in particolare gli artt. da 42 a 44 che riportano le disposizioni<br />

contenute nella l.r. 13 luglio 2007, n. 14 «Innovazioni del sistema<br />

regionale dell’edilizia residenziale pubblica: disciplina dei servizi<br />

abitativi a canone convenzionato»;<br />

Richiamate:<br />

la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008, con cui sono stati<br />

approvati lo schema di convenzione tipo per la realizzazione e<br />

gestione di interventi destinati a servizi abitativi a canone convenzionato<br />

e i relativi allegati; suballegati A1 «Guida per il controllo<br />

e la rendicontazione dei costi e delle risorse di progetto»,<br />

A2 «Guida per il controllo e la rendicontazione dei costi e delle<br />

risorse di progetto per aziende che adottano internamente un<br />

sistema di contabilità per commessa industriale – Rendicontazionesemplificata»eB«Descrizione<br />

tecnica per la realizzazione<br />

e la gestione di immobili da adibire a servizi abitativa a canone<br />

convenzionato»;<br />

la d.g.r. n. 8/9060 del 4 marzo 2009, con cui sono stati approvate<br />

modifiche allo schema di convenzione tipo e agli allegati<br />

approvati con la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008;<br />

la d.g.r. n. 8/9278 dell’8 aprile 2009, con cui sono stati approvati<br />

i criteri per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi<br />

abitativi a canone convenzionato;<br />

il decreto del dirigente dell’Unità Organizzativa Politiche e<br />

Interventi per la Casa n. 4223 del 29 aprile 2009 con cui è stato<br />

approvato il bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />

di servizi abitativi a canone convenzionato;<br />

il decreto del dirigente dell’Unità Organizzativa Politiche e<br />

Interventi per la Casa n. 14350 del 22 dicembre 2009 con cui<br />

sono state approvate alcune modifiche al bando per quanto<br />

attiene alle modalità di determinazione dell’agevolazione;<br />

Considerato che con d.g.r. n. 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong> lo<br />

schema di convenzione è stato modificato al fine di contempla-<br />

– 3856 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

re la locazione collegata ad un patto di futura vendita, come<br />

del resto espressamente previsto dall’art. 43, comma 2, lett. e)<br />

della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27;<br />

Considerato che, con l’occasione, si è altresì provveduto a<br />

una revisione della convenzione tipo al fine di aggiornarla ad<br />

alcune modifiche normative intervenute nel frattempo e per eliminare<br />

alcune incongruenze presenti nell’articolato;<br />

Ritenuto pertanto necessario procedere a una modifica del<br />

bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi<br />

a canone convenzionato, in modo da adeguarlo a quanto<br />

stabilito nella convenzione tipo;<br />

Atteso che, poiché l’attuale bando limita l’accesso agli interventi<br />

il cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro il<br />

31 dicembre <strong>2010</strong>, appare opportuno posticipare tale termine<br />

di un anno in modo da consentire una maggiore partecipazione;<br />

Ritenuto per quanto sopra di modificare il bando di cui all’allegato<br />

«1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione<br />

bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi<br />

a canone convenzionato», già modificato dal decreto<br />

n. 14350 del 22 dicembre 2009;<br />

Visti l’allegato A) «Quadro sinottico delle modifiche apportate»<br />

e l’allegato B) «Bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />

di servizi abitativi a canone convenzionato», che riportano<br />

i documenti così come modificati;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, nonché i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura regionale ed in particolare la d.g.r. n. 48<br />

del 26 maggio <strong>2010</strong> con la quale, tra l’altro, è stato affidato al<br />

dott. Paolo Boneschi l’incarico di Dirigente della Struttura Attuazione<br />

programmi e strumenti finanziari innovativi della Direzione<br />

Generale Casa;<br />

Decreta<br />

Per i motivi espressi in premessa:<br />

1. di approvare le modifiche apportate all’allegato «1» del<br />

decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per<br />

l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone<br />

convenzionato», già modificato dal decreto n. 14350 del 22<br />

dicembre 2009, come meglio specificato nell’allegato A) «Quadro<br />

sinottico delle modifiche apportate» unito a far parte integrante<br />

e sostanziale del presente atto;<br />

2. di dare atto che al presente provvedimento viene allegata<br />

la versione aggiornata del «Bando per l’accesso al fondo per la<br />

realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato», come<br />

meglio specificato nell’allegato B) unito a far parte integrante<br />

e sostanziale del presente atto;<br />

3. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito internet della Direzione Generale<br />

Casa http://www.casa.regione.lombardia.it.<br />

Il dirigente della struttura:<br />

Paolo Boneschi<br />

——— ———


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

- 3857 - Bollettino Ufficiale<br />

“Quadro sinottico delle modifiche apportate”<br />

TESTO TESTO VIGENTE VIGENTE<br />

TESTO TESTO MODIFICATO<br />

MODIFICATO<br />

1. FINALITÀ<br />

Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati<br />

da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla<br />

casa a persone considerate meritevoli del sostegno<br />

pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo<br />

nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della<br />

l.r. 8 novembre 2007, n. 14 e per gli effetti di cui alla l.r. 11<br />

marzo 2005, n. 12.<br />

2. ENTE GESTORE<br />

Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008<br />

si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi<br />

abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della<br />

l.r. 8 novembre 2007, n. 14.<br />

3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />

Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la<br />

realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato<br />

ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così<br />

suddivise:<br />

- anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto n.<br />

13615 del 25 novembre 2008 sul fondo<br />

costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della<br />

L.r. 14/2007;<br />

- anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />

5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />

agevolati”<br />

- anno <strong>2010</strong> € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />

5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />

agevolati”<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere<br />

finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree<br />

Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione<br />

in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009<br />

ed ad approvazione formale del Programma Attuativo<br />

Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno<br />

essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1<br />

“Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la<br />

migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità<br />

finanziarie innovative” del programma suddetto.<br />

4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />

Il presente bando viene aperto con la procedura<br />

“valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs<br />

123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a<br />

sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili.<br />

Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti<br />

pubblici e privati che:<br />

- hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2<br />

della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 e secondo quanto<br />

definito nella Convenzione tipo approvata con DGR<br />

ALLEGATO A<br />

1. FINALITÀ<br />

Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati<br />

da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla<br />

casa a persone considerate meritevoli del sostegno<br />

pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo<br />

nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della<br />

L.R. 8 novembre 2007, n. 14 4 dicembre 2009, n. 27<br />

“Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia<br />

residenziale pubblica” e per gli effetti di cui alla l.r. 11<br />

marzo 2005, n. 12.<br />

2. ENTE GESTORE<br />

Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008<br />

si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi<br />

abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della<br />

l.r. 8 novembre 2007, n. 14 (ora art. 44 della L.R. n.<br />

27/2009).<br />

3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />

Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la<br />

realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato<br />

ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così<br />

suddivise:<br />

anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto<br />

n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo<br />

costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della<br />

L.r. 14/2007;<br />

anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />

5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />

agevolati”<br />

anno <strong>2010</strong> € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />

5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />

agevolati”<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere<br />

finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree<br />

Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione<br />

in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009<br />

ed ad approvazione formale del Programma Attuativo<br />

Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno<br />

essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1<br />

“Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la<br />

migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità<br />

finanziarie innovative” del programma suddetto.<br />

4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />

Il presente bando viene aperto con la procedura<br />

“valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs<br />

123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a<br />

sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili o<br />

all’individuazione di diverse modalità di accesso al fondo<br />

da parte della Giunta Regionale.<br />

Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti<br />

pubblici e privati che:<br />

hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2<br />

della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 43 della L.R. n. 27/2009<br />

e secondo quanto definito nella Convenzione tipo


Bollettino Ufficiale<br />

8/8456 del 19 novembre 2008 e successivamente<br />

modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo 2009.<br />

- hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di<br />

emanazione del presente bando.<br />

- non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di<br />

amministrazione controllata, di concordato preventivo o in<br />

qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />

vigente.<br />

L’insieme di tali requisiti costituisce condizione<br />

indispensabile per l’ammissibilità della domanda.<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del<br />

presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui<br />

lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il<br />

cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e<br />

non oltre il 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />

La domanda di accesso al fondo deve essere corredata<br />

da:<br />

1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e<br />

registrata con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente<br />

per territorio unitamente a tutti i suoi allegati;<br />

2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui<br />

si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />

3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o<br />

attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />

4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto<br />

secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />

5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />

ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed<br />

Istituto di Credito al fine della realizzazione<br />

dell’investimento ammesso ad agevolazione;<br />

6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del<br />

03/06/1998;<br />

7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />

Soggetto Attuatore ed il Comune competente per<br />

territorio;<br />

8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune<br />

di _______________________________<br />

provincia di _______________________________, del prezzo<br />

di cessione sul territorio comunale per gli<br />

alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato<br />

in €/mq;<br />

9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />

10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi<br />

del deposito in CCIAA;<br />

11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in<br />

corso aggiornata;<br />

La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme<br />

alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di<br />

tutte le attestazioni e allegati richiesti.<br />

La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale<br />

documentazione costituisce elemento di inammissibilità<br />

della domanda di accesso al fondo.<br />

- 3858 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

approvata con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />

successivamente modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />

2009 e DGR 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong> .<br />

hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di<br />

emanazione del presente bando.<br />

non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di<br />

amministrazione controllata, di concordato preventivo o in<br />

qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />

vigente.<br />

L’insieme di tali requisiti costituisce condizione<br />

indispensabile per l’ammissibilità della domanda.<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del<br />

presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui<br />

lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il cui<br />

titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non<br />

oltre il 31 dicembre <strong>2010</strong> 2011.<br />

5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />

La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi<br />

che rispondano alla logica "cielo - terra" nel caso di<br />

locazione permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso<br />

intervento preveda anche interventi di locazione collegata a<br />

un patto di futura vendita ovvero qualora l'amministrazione<br />

comunale abbia negoziato con l'operatore la realizzazione<br />

di quote di edilizia destinata all'affitto a canone<br />

convenzionato all'interno di piani urbanistici attuativi. La<br />

domanda deve essere corredata da:<br />

1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e<br />

registrata con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente<br />

per territorio unitamente a tutti i suoi allegati;<br />

2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui<br />

si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />

3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o<br />

attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />

4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto<br />

secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />

5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />

ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed<br />

Istituto di Credito al fine della realizzazione dell’investimento<br />

ammesso ad agevolazione;<br />

6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del<br />

03/06/1998;<br />

7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />

Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territorio;<br />

8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune<br />

di _______________________________<br />

provincia di _______________________________, del prezzo<br />

di cessione sul territorio comunale per gli<br />

alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato in<br />

€/mq;<br />

9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />

10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi<br />

del deposito in CCIAA;<br />

11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in<br />

corso aggiornata;<br />

La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme<br />

alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di<br />

tutte le attestazioni e allegati richiesti.<br />

La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale<br />

documentazione costituisce elemento di inammissibilità<br />

della domanda di accesso al fondo.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

6. MODULISTICA<br />

La modulistica per la presentazione della domanda di<br />

accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC<br />

si sostanzierà:<br />

- domanda di accesso al fondo;<br />

- modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />

- modello B caratteristiche del contratto di mutuo<br />

sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a<br />

canone convenzionato;<br />

- modello C modalità e tempi di realizzazione degli<br />

interventi;<br />

- modello D1 alloggi da assegnare a canone<br />

convenzionato;<br />

- modello D2 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia a camere;<br />

- modello D3 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia a minialloggi;<br />

- modello D4 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia ad appartamenti;<br />

- modello E piano economico finanziario dell’intervento e<br />

stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al<br />

fondo regionale.<br />

Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata<br />

a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al<br />

successivo art. 12.<br />

7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO<br />

GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE)<br />

Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica,<br />

qualificato come servizio di interesse economico generale<br />

(SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare<br />

incondizionatamente gli obblighi previsti a tal fine per non<br />

incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina<br />

comunitaria.<br />

8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />

Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con DGR.<br />

n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito<br />

un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso<br />

d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui<br />

finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento<br />

di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14.<br />

L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli<br />

interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento<br />

del mutuo relativo all’investimento ammesso<br />

all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di<br />

ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata<br />

ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al<br />

tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile,<br />

il tasso considerato sarà quello vigente alla data di<br />

presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione<br />

così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione<br />

fissato dalla Commissione Europea alla data di<br />

presentazione della domanda di accesso al fondo SACC<br />

in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> .<br />

La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />

certificato di agibilità delle opere realizzate sarà<br />

- 3859 - Bollettino Ufficiale<br />

6. MODULISTICA<br />

La modulistica per la presentazione della domanda di<br />

accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC<br />

si sostanzierà:<br />

- domanda di accesso al fondo;<br />

-modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />

- modello B caratteristiche del contratto di mutuo<br />

sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a<br />

canone convenzionato;<br />

- modello C modalità e tempi di realizzazione degli<br />

interventi;<br />

- modello D1 alloggi da assegnare a canone<br />

convenzionato anche collegato a un patto di futura<br />

vendita;<br />

- modello D2 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia a camere;<br />

- modello D3 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia a minialloggi;<br />

- modello D4 posti letto da assegnare in locazione<br />

temporanea – tipologia ad appartamenti;<br />

- modello E piano economico finanziario dell’intervento e<br />

stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al<br />

fondo regionale.<br />

Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata<br />

a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al<br />

successivo art. 12.<br />

7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO<br />

GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE)<br />

Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica<br />

sociale, qualificato come servizio di interesse economico<br />

generale (SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare<br />

incondizionatamente gli obblighi relativi e le modalità di<br />

calcolo della compensazione, previsti a tal fine per non<br />

incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina<br />

comunitaria.<br />

8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />

Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con DGR.<br />

n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito<br />

un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso<br />

d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui<br />

finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento<br />

di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14 42 della L.R. n.<br />

27/2009.<br />

L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli<br />

interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento<br />

del mutuo relativo all’investimento ammesso<br />

all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di<br />

ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata<br />

ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al<br />

tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il<br />

tasso considerato sarà quello vigente alla data di<br />

presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione<br />

così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione<br />

fissato dalla Commissione Europea alla data di<br />

presentazione della domanda di accesso al fondo SACC<br />

in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />

certificato di agibilità, se successivo, delle opere realizzate


Bollettino Ufficiale<br />

capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in<br />

vigore alla data di presentazione della domanda di<br />

accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli<br />

uffici del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ) fissato dalla<br />

Commissione Europea, per un periodo pari al periodo<br />

intercorrente tra la prima e la seconda erogazione.<br />

Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo<br />

all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore<br />

ai 2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore<br />

attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero<br />

ammontare degli interessi del contratto di finanziamento.<br />

Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia<br />

un periodo di preammortamento di due anni e<br />

successivamente un piano di ammortamento alla<br />

francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate.<br />

Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero<br />

caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si<br />

considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e<br />

con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento<br />

relativo all’investimento ammesso ad agevolazione.<br />

In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto<br />

Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore<br />

convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la<br />

durata non potrà eccedere la durata massima dei trenta<br />

anni.<br />

Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato<br />

sommando al costo dell’area il costo di realizzazione<br />

dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la<br />

superficie commerciale per il costo di realizzazione. Il<br />

costo di realizzazione al metro quadrato è definito<br />

mediante i seguenti costi standard di realizzazione:<br />

- per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio<br />

2005 e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro<br />

quadrato di superficie commerciale dell’alloggio;<br />

- per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a<br />

partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro<br />

quadrato di superficie commerciale alloggio.<br />

Per superficie commerciale si intende:<br />

- intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori<br />

interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se<br />

confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al<br />

100% in ogni altro caso), maggiorata del 50% della<br />

superficie dei balconi e terrazze e del 25% della superficie<br />

della cantina, la comproprietà delle<br />

parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata<br />

con una maggiorazione della totale superficie<br />

commerciale pari al 4%.<br />

- un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />

abitativa nel caso in cui l’intervento<br />

comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti.<br />

Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />

- il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />

trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere<br />

confermato sulla base di una perizia giurata a cura di<br />

- 3860 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

sarà capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in<br />

vigore alla data di presentazione della domanda di<br />

accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli<br />

uffici del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>) fissato dalla<br />

Commissione Europea, per un periodo pari al periodo<br />

intercorrente tra la prima e la seconda erogazione.<br />

Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo<br />

all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai<br />

2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore<br />

attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero<br />

ammontare degli interessi del contratto di finanziamento.<br />

Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia<br />

un periodo di preammortamento di due anni e<br />

successivamente un piano di ammortamento alla<br />

francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate.<br />

Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero<br />

caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si<br />

considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e<br />

con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento<br />

relativo all’investimento ammesso ad agevolazione.<br />

In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto<br />

Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore<br />

convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la durata<br />

non potrà eccedere la durata massima dei trenta anni.<br />

Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato<br />

sommando all’eventuale costo dell’area il costo di<br />

realizzazione dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene<br />

moltiplicando la superficie commerciale per il costo di<br />

realizzazione. Il costo di realizzazione al metro quadrato è<br />

definito mediante i seguenti costi standard di realizzazione:<br />

- per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio 2005<br />

e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro<br />

quadrato di superficie commerciale dell’alloggio;<br />

- per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a<br />

partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro<br />

quadrato di superficie commerciale alloggio.<br />

Per superficie commerciale si intende:<br />

- intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori<br />

interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se<br />

confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al 100%<br />

in ogni altro caso), maggiorata del 50% della superficie dei<br />

balconi e terrazze e del 25% della superficie della cantina,<br />

la comproprietà delle<br />

parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata<br />

con una maggiorazione della totale superficie<br />

commerciale pari al 4%.<br />

- un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />

abitativa nel caso in cui l’intervento<br />

comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti<br />

pertinenziali agli alloggi a canone convenzionato.<br />

Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a<br />

canone convenzionato, anche collegata a un patto di<br />

futura vendita, si intendono appartamenti fino ad un<br />

massimo di sei utenti per una superficie commerciale<br />

massima di 120 mq. Ai sensi del DM 22/4/2008, i vani<br />

abitabili – esclusi quindi i vani accessori quali bagno e<br />

cucina – non possono comunque essere superiori a<br />

cinque.<br />

Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />

- il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />

trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere<br />

confermato sulla base di una perizia giurata a cura di


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

tecnico abilitato;<br />

- il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />

trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al<br />

Soggetto Attuatore;<br />

- il valore praticato dal Comune per la monetizzazione<br />

degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è<br />

stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005,<br />

n. 12 e successive modificazioni.<br />

Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova<br />

costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R.<br />

12/2005.<br />

Le agevolazioni previste dal presente bando non sono<br />

cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per<br />

le medesime spese.<br />

9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />

Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone,<br />

che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r. 14/2007<br />

deve essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri<br />

di realizzazione e gestione dell’immobile e comunque non<br />

essere superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a<br />

livello comunale per gli alloggi in edilizia residenziale<br />

convenzionata.<br />

Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />

oggetto di revisione annuale in base alle variazioni<br />

dell’indice ISTAT “costo della vita”.<br />

10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />

La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e<br />

viene iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini<br />

dell’opponibilità a terzi aventi causa dai titolari. Sono a<br />

carico del Soggetto Attuatore i costi di trascrizione e<br />

rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere<br />

opponibile a chiunque.<br />

11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />

Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza<br />

fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo<br />

erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione<br />

(collaudo finale delle opere realizzate ovvero certificato di<br />

agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà<br />

progressivamente di anno in anno, in proporzione al<br />

numero di anni residui di vita della convenzione.<br />

Non verrà costituita alcuna polizza nella eventualità che<br />

per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune<br />

altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà<br />

garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni<br />

previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone<br />

convenzionato.<br />

- 3861 - Bollettino Ufficiale<br />

tecnico abilitato. In ogni caso il valore non può essere<br />

superiore a quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del<br />

Territorio, da produrre a cura e spese del soggetto<br />

attuatore;<br />

- il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />

trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al<br />

Soggetto Attuatore;<br />

- il valore praticato dal Comune per la monetizzazione<br />

degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è<br />

stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005,<br />

n. 12 e successive modificazioni.<br />

Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova<br />

costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R.<br />

12/2005.<br />

Le agevolazioni previste dal presente bando non sono<br />

cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per<br />

le medesime spese.<br />

9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />

Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone,<br />

che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r. 14/2007<br />

43, comma 3, lett. d) della L.R. n. 27/2009 deve essere<br />

inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di<br />

realizzazione e gestione dell’immobile, tenendo conto<br />

della redditività dell’investimento, e comunque non essere<br />

superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a livello<br />

comunale per gli alloggi in edilizia residenziale<br />

convenzionata.<br />

Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />

oggetto di revisione annuale in base alle variazioni<br />

dell’indice ISTAT “costo della vita”.<br />

10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />

La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e<br />

viene(locazione permanente /temporanea/ collegata a un<br />

patto di futura vendita) e le limitazioni alla disponibilità dei<br />

diritti reali sulle unità immobiliari oggetto dell’intervento<br />

deve essere iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini<br />

dell’opponibilità a terzi per la durata di trenta anni ovvero di<br />

otto anni nel caso di locazione collegata a un patto di<br />

futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi<br />

di trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve<br />

essere opponibile a chiunque.<br />

11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />

Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza<br />

fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo<br />

erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione<br />

(collaudo finale delle opere realizzate ovvero certificato di<br />

agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà<br />

progressivamente di anno in anno, in proporzione al<br />

numero di anni residui di vita della convenzione.<br />

Non verrà costituita alcuna polizza nella eventualità che<br />

per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune<br />

altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà<br />

garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni<br />

previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone<br />

convenzionato.<br />

Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire a favore di<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> fino all’avvenuta stipulazione dei<br />

contratti di locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi


Bollettino Ufficiale<br />

La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto<br />

assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella<br />

della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario,<br />

all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non<br />

potrà essere soggetta, in nessun caso, a revoca da parte<br />

del garante.<br />

Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà<br />

costituire causa di recesso del garante, mentre potrà<br />

essere motivo di risoluzione della convenzione in danno<br />

del Soggetto Attuatore. La polizza verrà svincolata su<br />

richiesta del Soggetto Attuatore, da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

all’atto della constatazione dell’avvenuta compensazione.<br />

In luogo della fidejussione di cui al presente articolo il<br />

Soggetto Attuatore potrà accendere per eguale importo e<br />

per la durata della convenzione ipoteca di grado<br />

immediatamente successivo a quello eventualmente<br />

acceso in favore dell’Istituto di credito fondiario che abbia<br />

finanziato l’iniziativa.<br />

12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere<br />

presentata via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> utilizzando la procedura telematica che sarà<br />

resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi<br />

accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15<br />

giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali<br />

disponibili.<br />

Il Soggetto Attuatore, una volta completata la<br />

compilazione della domanda, oltre all’invio telematico<br />

della stessa a <strong>Regione</strong> dovrà, pena inammissibilità,<br />

stampare la domanda di accesso unitamente alla<br />

modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in<br />

originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />

agli uffici del Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non<br />

oltre 10 giorni dall’invio informatico.<br />

La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />

- 3862 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

siano provvisti del certificato di agibilità una garanzia<br />

fideiussoria aventi le seguenti caratteristiche:<br />

- rinuncia al beneficio della preventiva escussione del<br />

soggetto attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.;<br />

- attivazione a prima richiesta scritta da parte di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>;<br />

- impegno a versare le somme richieste, fino alla<br />

concorrenza massima dell’importo oggetto della garanzia,<br />

entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta;<br />

- obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni<br />

qualora prima della scadenza non sia stata svincolata<br />

dagli uffici regionali<br />

La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto<br />

assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella<br />

della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario,<br />

all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non<br />

potrà essere soggetta, in nessun caso, a revoca da parte<br />

del garante.<br />

Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà<br />

costituire causa di recesso del garante, mentre potrà<br />

essere motivo di risoluzione della convenzione in danno del<br />

Soggetto Attuatore.<br />

La polizza verrà svincolata, su richiesta del Soggetto<br />

Attuatore, da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> all’atto della<br />

constatazione dell’avvenuta compensazione.<br />

In luogo della fidejussione di cui al presente articolo Prima<br />

dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto<br />

Attuatore potrà accendere per eguale importo e può<br />

scegliere tra:<br />

- la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse<br />

caratteristiche, di importo pari all’agevolazione di cui ha<br />

beneficiato, che si riduca progressivamente di anno in<br />

anno, in proporzione al numero di anni residui di vita della<br />

convenzione;<br />

- ovvero iscrivere a favore di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per un<br />

importo equivalente al finanziamento erogato e a<br />

mantenere per la durata della convenzione ipoteca di<br />

grado immediatamente successivo a quello<br />

eventualmente acceso in favore dell’Istituto di credito<br />

fondiario che abbia finanziato l’iniziativa.<br />

Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del<br />

codice civile, il Soggetto attuatore è pertanto obbligato a<br />

rinnovare l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della<br />

convenzione.<br />

12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere<br />

presentata via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> utilizzando la procedura telematica che sarà<br />

resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi<br />

accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15<br />

giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali<br />

disponibili.<br />

Il Soggetto Attuatore, una volta completata la<br />

compilazione della domanda, oltre all’invio telematico<br />

della stessa a <strong>Regione</strong> dovrà, pena inammissibilità,<br />

stampare la domanda di accesso unitamente alla<br />

modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in<br />

originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />

agli uffici del<br />

Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non oltre 10 giorni<br />

dall’invio informatico.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad<br />

attestare i contenuti individuati al precedente art. 4.<br />

La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />

mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> di:<br />

- Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo<br />

Generale<br />

- Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di<br />

Bergamo -<br />

- Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede<br />

Territoriale di Brescia -<br />

- Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como -<br />

- Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona<br />

-<br />

- Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di<br />

Lecco-<br />

- Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio <strong>Regione</strong> Legnano -<br />

- Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi -<br />

- Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di<br />

Mantova -<br />

- Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza -<br />

Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia -<br />

- Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio -<br />

- Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese -<br />

nei seguenti orari:<br />

- lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00<br />

- venerdì dalle 9 alle 12<br />

13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a<br />

sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998.<br />

L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />

l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />

data di ricevimento della domanda di accesso al fondo,<br />

con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31<br />

agosto. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente<br />

gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni<br />

aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta<br />

valutazione delle proposte. In caso di documentazione<br />

carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine<br />

decorre dalla data di ricevimento della documentazione<br />

integrativa.<br />

L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />

- istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del<br />

procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di<br />

ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati<br />

di cui ai precedenti artt. 4 e 5;<br />

- istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda,<br />

soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007,<br />

finalizzata:<br />

1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />

agevolazione per abbattimento tasso;<br />

2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />

economico finanziario presentato con quanto<br />

previsto dal contratto di mutuo;<br />

3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />

economico finanziario dell’intervento;<br />

4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />

con il livello di “margine utile ragionevole”<br />

- 3863 - Bollettino Ufficiale<br />

La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />

documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad<br />

attestare i contenuti individuati al precedente art. 4.<br />

La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />

mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> di:<br />

Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo<br />

Generale<br />

Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di<br />

Bergamo –<br />

Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede<br />

Territoriale di Brescia -<br />

Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como<br />

Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona<br />

-<br />

Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di<br />

Lecco-<br />

Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio <strong>Regione</strong> Legnano<br />

-<br />

Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi -<br />

Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di<br />

Mantova -<br />

Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza -<br />

Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia -<br />

Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio<br />

Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese -<br />

nei seguenti orari:<br />

- lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00<br />

- venerdì dalle 9 alle 12<br />

13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a<br />

sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998.<br />

L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />

l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />

data di ricevimento della domanda di accesso al fondo,<br />

con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31<br />

agosto. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente<br />

gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni<br />

aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta<br />

valutazione delle proposte. In caso di documentazione<br />

carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine<br />

decorre dalla data di ricevimento della documentazione<br />

integrativa.<br />

L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />

- istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del<br />

procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di<br />

ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati<br />

di cui ai precedenti art. 4 e 5;<br />

- istruttoria tecnico - finanziaria a cura di Finlombarda,<br />

soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007<br />

44 della L.R.n. 27/2009, finalizzata:<br />

1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />

agevolazione per abbattimento tasso;<br />

2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />

economico finanziario presentato con quanto<br />

previsto dal contratto di mutuo;<br />

3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />

economico finanziario dell’intervento;<br />

4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />

con il livello di “margine utile ragionevole”


Bollettino Ufficiale<br />

indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e<br />

s.m.i.<br />

Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria<br />

solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria<br />

tecnico-formale.<br />

Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno<br />

rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore<br />

dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per la casa<br />

che procederà all’approvazione delle proposte ammissibili<br />

con proprio atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione<br />

dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite<br />

al successivo art. 14.<br />

Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai<br />

Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del<br />

provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet<br />

http//<br />

14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />

L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il<br />

50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad<br />

inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al<br />

certificato di agibilità delle opere realizzate.<br />

Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione<br />

l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione<br />

dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa<br />

richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da<br />

idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori.<br />

Analogamente l’erogazione del residuo 50%<br />

dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto<br />

Attuatore corredata da idonea documentazione<br />

attestante il collaudo finale delle opere realizzate.<br />

15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />

L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />

qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i<br />

vincoli definiti sia in sede di convenzione che di<br />

concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la<br />

realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla<br />

proposta presentata ed alle dichiarazioni rese.<br />

I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare<br />

all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della<br />

proposta, devono dare immediata comunicazione di<br />

rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> che provvederà ad<br />

adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora<br />

l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore<br />

dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />

provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta<br />

incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di<br />

riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data<br />

dell’ordinativo di pagamento.<br />

16. DISPOSIZIONI FINALI<br />

Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />

Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo<br />

approvato con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />

successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />

2009.<br />

I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />

bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003,<br />

esclusivamente per le finalità relative allo specifico<br />

- 3864 -<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e<br />

s.m.i.<br />

Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico –<br />

finanziaria solo i progetti che hanno superato le fase di<br />

istruttoria tecnico - formale.<br />

Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno<br />

rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore<br />

dell’Unità Organizzativa/Struttura __________________<br />

Politiche ed Interventi per la casa che procederà<br />

all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio<br />

atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione<br />

dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite<br />

al successivo art. 14.<br />

Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai<br />

Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del<br />

provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet<br />

http// della Direzione Generale Casa.<br />

14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />

L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il<br />

50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad<br />

inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al<br />

certificato di agibilità delle opere realizzate.<br />

Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione<br />

l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione<br />

dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa<br />

richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da<br />

idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori.<br />

Analogamente l’erogazione del residuo 50%<br />

dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto<br />

Attuatore corredata da idonea documentazione attestante<br />

il collaudo finale delle opere realizzate e l’agibilità degli<br />

alloggi.<br />

15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />

L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />

qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i<br />

vincoli definiti sia in sede di convenzione che di<br />

concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la<br />

realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla<br />

proposta presentata ed alle dichiarazioni rese.<br />

I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare<br />

all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della<br />

proposta, devono dare immediata comunicazione di<br />

rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> che provvederà ad<br />

adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora<br />

l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore<br />

dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />

provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta<br />

incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di<br />

riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data<br />

dell’ordinativo di pagamento.<br />

16. DISPOSIZIONI FINALI<br />

Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />

Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo<br />

approvato con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />

successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />

2009 e DGR 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong>.<br />

I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />

bando verranno utilizzati ai sensi del D.Lgs. 196/2003,<br />

esclusivamente per le finalità relative allo specifico


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e<br />

dai regolamento vigenti.<br />

Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti<br />

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi<br />

vigenti in materia.<br />

Responsabile del procedimento di cui al presente bando<br />

e delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente protempore<br />

dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per<br />

la Casa della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche<br />

– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede in via Taramelli, 12 –<br />

20124 Milano.<br />

Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli<br />

adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta a:<br />

Pellegatta Antonella posta elettronica:<br />

sacc@regione.lombardia.it<br />

telefono 02/6765.6130<br />

Giacalone Edith posta elettronica:<br />

sacc@regione.lombardia.it<br />

telefono 02/6765.2818<br />

Finlombarda telefono 02/760441<br />

Titolari del trattamento dei dati sono:<br />

- La Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del<br />

Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />

- Finlombarda SpA, nella persona del Presidente protempore<br />

– P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />

Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />

- Per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale protempore<br />

della Direzione Generale Casa e Opere<br />

Pubbliche –via Taramelli, 12 – 20124 – Milano;<br />

- Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore –<br />

P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano<br />

- 3865 - Bollettino Ufficiale<br />

procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e<br />

dai regolamento vigenti.<br />

Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti<br />

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi<br />

vigenti in materia.<br />

Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto<br />

della normativa antimafia e in particolare a quanto<br />

previsto dalla legge 13 agosto <strong>2010</strong> n.136 recante "Piano<br />

straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo<br />

in materia antimafia".<br />

Responsabile del procedimento di cui al presente bando e<br />

delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro –<br />

tempore dell’Unità Organizzativa/Struttura ___________<br />

Politiche ed Interventi per la Casa della Direzione Generale<br />

Casa e Opere Pubbliche – <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede<br />

in via _________ Taramelli, 12 – 20124 Milano.<br />

Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli<br />

adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta al<br />

seguente indirizzo di Pellegatta Antonella posta elettronica:<br />

sacc@regione.lombardia.it ovvero telefonando al n.<br />

telefono 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito<br />

www.casa.regione.lombardia.it o contattando Giacalone<br />

Edith posta elettronica: sacc@regione.lombardia.it<br />

telefono 02/6765.2818 Finlombarda telefono 02/760441<br />

Titolari del trattamento dei dati sono:<br />

- La Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del<br />

Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />

- Finlombarda SpA, nella persona del Presidente protempore<br />

– P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />

Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />

- Per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale pro-tempore<br />

della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche –via<br />

Taramelli, 12 – 20124 – Milano;<br />

- Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore –<br />

P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO B)<br />

BANDO PER L’ACCESSO AL FONDO PER LA REALIZZAZIONE<br />

DI SERVIZI ABITATITIVI A CANONE CONVENZIONATO<br />

INDICE<br />

1. Finalità<br />

2. Ente Gestore<br />

3. Risorse Finanziarie<br />

4. Chi può accedere la Fondo<br />

5. Contenuti della domanda di accesso al Fondo<br />

6. Modulistica<br />

7. Obblighi di Servizio di Interesse Economico Generale (SIEG)<br />

(Decisione 28 novembre 2005/842/CE)<br />

8. Modalità di determinazione dell’agevolazione<br />

9. Modalità di determinazione del canone<br />

10. Durata del servizio abitativo<br />

11. Obblighi del Soggetto Attuatore<br />

12. Modalità e termini di presentazione delle proposte<br />

13. Valutazione delle proposte<br />

14. Modalità di erogazione<br />

15. Rinunce, revoche e sanzioni<br />

16. Disposizioni finali<br />

1. FINALITÀ<br />

Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati da<br />

soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla casa a persone<br />

considerate meritevoli del sostegno pubblico. Tali interventi<br />

costituiscono servizio abitativo nell’ambito dell’edilizia residenziale<br />

pubblica, ai sensi della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27 «Testo<br />

unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica»<br />

e per gli effetti di cui alla l.r. 11 marzo 2005, n. 12.<br />

2. ENTE GESTORE<br />

Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 si è<br />

costituito presso Finlombarda S.p.A. il fondo per i servizi abitativi<br />

a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della l.r. 8 novembre<br />

2007, n. 14 (ora art. 44 della l.r. n. 27/2009).<br />

3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />

Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la realizzazione<br />

di servizi abitativi a canone convenzionato ammontano<br />

complessivamente ad C 14.434.900,00 così suddivise:<br />

anno 2008 C 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto<br />

n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo costituito presso<br />

Finlombarda S.p.A. ai sensi dell’art. 3 della l.r. 14/2007;<br />

anno 2009 C 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393<br />

capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati»;<br />

anno <strong>2010</strong> C 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393<br />

capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati».<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere finanziati<br />

con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree Sottoutilizzate<br />

(FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione in Gazzetta<br />

Ufficiale della delibera CIPE del 6 marzo 2009 ed ad approvazione<br />

formale del Programma Attuativo Regionale da parte del<br />

MISE; nello specifico, potranno essere utilizzate le risorse destinate<br />

alla linea d’azione 2.2.1 «Incremento dell’offerta abitativa (esistente<br />

e nuova) per la migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso<br />

modalità finanziarie innovative» del programma suddetto.<br />

4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />

Il presente bando viene aperto con la procedura «valutativa<br />

a sportello» di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998. La scadenza<br />

del presente bando è fissata «a sportello» fino ad esaurimento<br />

dei fondi annuali disponibili o all’individuazione di diverse<br />

modalità di accesso al fondo da parte della Giunta regionale.<br />

Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti pubblici<br />

e privati che:<br />

hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e<br />

Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 43 della<br />

l.r. n. 27/2009 e secondo quanto definito nella Convenzione<br />

tipo approvata con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />

successivamente modificata con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo<br />

2009 e d.g.r. 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong>;<br />

hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di emanazione<br />

del presente bando;<br />

non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione<br />

controllata, di concordato preventivo o in<br />

qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />

vigente.<br />

– 3866 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

L’insieme di tali requisiti costituisce condizione indispensabile<br />

per l’ammissibilità della domanda.<br />

I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del presente<br />

bando, devono fare riferimento a interventi i cui lavori<br />

siano iniziati a partire dal 1º gennaio 2005 ovvero il cui titolo<br />

abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non oltre il 31<br />

dicembre 2011.<br />

5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />

La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi<br />

che rispondano alla logica «cielo-terra» nel caso di locazione<br />

permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso intervento<br />

preveda anche interventi di locazione collegata a un patto di<br />

futura vendita ovvero qualora l’amministrazione comunale abbia<br />

negoziato con l’operatore la realizzazione di quote di edilizia<br />

destinata all’affitto a canone convenzionato all’interno di<br />

piani urbanistici attuativi. La domanda deve essere corredata<br />

da:<br />

1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e registrata<br />

con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente per territorio<br />

unitamente a tutti i suoi allegati;<br />

2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui si<br />

intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />

3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o attestazione<br />

di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />

4. piano economico-finanziario dell’intervento predisposto<br />

secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />

5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />

ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed Istituto<br />

di Credito al fine della realizzazione dell’investimento<br />

ammesso ad agevolazione;<br />

6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 d.P.R. 252 del 3<br />

giugno 1998;<br />

7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />

Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territorio;<br />

8. attestazione, da parte dei competenti uffici del Comune<br />

di ................................... Provincia di ................. , del prezzo<br />

di cessione sul territorio comunale per gli alloggi di edilizia<br />

residenziale convenzionale determinato in C/mq;<br />

9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />

10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi del<br />

deposito in CCIAA;<br />

11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in corso<br />

aggiornata.<br />

La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme alla<br />

modulistica di cui al successivo articolo e corredata di tutte le<br />

attestazioni e allegati richiesti.<br />

La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale documentazione<br />

costituisce elemento di inammissibilità della domanda<br />

di accesso al fondo.<br />

6. MODULISTICA<br />

La modulistica per la presentazione della domanda di accesso<br />

al fondo per la realizzazione di interventi di SACC si sostanzierà:<br />

– domanda di accesso al fondo;<br />

– modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />

– modello B caratteristiche del contratto di mutuo sottoscritto<br />

per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato;<br />

– modello C modalità e tempi di realizzazione degli interventi;<br />

– modello D1 alloggi da assegnare a canone convenzionato<br />

anche collegato a un patto di futura vendita;<br />

– modello D2 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />

– tipologia a camere;<br />

– modello D3 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />

– tipologia a minialloggi;<br />

– modello D4 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />

– tipologia ad appartamenti;<br />

– modello E piano economico-finanziario dell’intervento e stima<br />

dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al fondo<br />

regionale.<br />

Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata a<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al successivo<br />

art. 12.<br />

7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE<br />

(SIEG) (DECISIONE 28 NOVEMBRE 2005/842/CE)<br />

Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale sociale, quali-


Bollettino Ufficiale – 3867 –<br />

ficato come servizio di interesse economico generale (SIEG), il<br />

Soggetto Attuatore dichiara di accettare incondizionatamente<br />

gli obblighi relativi e le modalità di calcolo della compensazione,<br />

previsti a tal fine per non incorrere in situazione di aiuti di<br />

Stato vietati dalla disciplina comunitaria.<br />

8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />

Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con d.g.r.<br />

n. 8/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione il<br />

cui scopo è la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli<br />

Istituti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di programmi<br />

di intervento di cui all’art. 42 della l.r. n. 27/2009.<br />

L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli interessi<br />

da pagare sulla base del piano d’ammortamento del mutuo<br />

relativo all’investimento ammesso all’agevolazione e gli interessi<br />

relativi al piano di ammortamento di un mutuo di uguale importo<br />

e durata ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto<br />

al tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il<br />

tasso considerato sarà quello vigente alla data di presentazione<br />

della domanda. Il valore dell’agevolazione così calcolato sarà<br />

attualizzato al tasso di attualizzazione fissato dalla Commissione<br />

Europea alla data di presentazione della domanda di accesso<br />

al fondo SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo<br />

di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />

certificato di agibilità, se successivo, delle opere realizzate sarà<br />

capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in vigore alla<br />

data di presentazione della domanda di accesso al fondo<br />

SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>) fissato dalla Commissione Europea, per un<br />

periodo pari al periodo intercorrente tra la prima e la seconda<br />

erogazione.<br />

Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimento<br />

ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai 2 punti percentuali,<br />

il contributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come<br />

descritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del contratto<br />

di finanziamento.<br />

Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia un<br />

periodo di preammortamento di due anni e successivamente<br />

un piano di ammortamento alla francese (a rata costante) con<br />

rate semestrali posticipate.<br />

Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero caratteristiche<br />

diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si considererà<br />

un mutuo con le già citate caratteristiche e con durata,<br />

importo e tasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investimento<br />

ammesso ad agevolazione.<br />

In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore<br />

dovrà essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’alloggio<br />

(o dell’investimento) e la durata non potrà eccedere la durata<br />

massima dei trenta anni.<br />

Il costo totale dell’investimento è calcolato sommando all’eventuale<br />

costo dell’area il costo di realizzazione dell’intervento.<br />

Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la superficie commerciale<br />

per i seguenti costi standard di realizzazione:<br />

– per interventi con inizio lavori a partire dal 1º gennaio 2005<br />

e fino al 31 dicembre 2007: C 1.250 per ogni metro quadrato<br />

di superficie commerciale dell’alloggio;<br />

– per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a partire<br />

dal 1º gennaio 2008: C 1.390 per ogni metro quadrato di<br />

superficie commerciale alloggio.<br />

Per superficie commerciale si intende:<br />

– intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni<br />

ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti con<br />

altro alloggio e/o con parti comuni; al 100% in ogni altro<br />

caso), maggiorata del 50% della superficie dei balconi e<br />

terrazze e del 25% della superficie della cantina, la comproprietà<br />

delle parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene<br />

valutata con una maggiorazione della totale superficie<br />

commerciale pari al 4%;<br />

– un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />

abitativa nel caso in cui l’intervento comprenda la realizzazione<br />

di box e posti auto coperti pertinenziali agli alloggi a<br />

canone convenzionato.<br />

Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a canone<br />

convenzionato, anche collegata a un patto di futura vendita,<br />

si intendono appartamenti fino ad un massimo di sei utenti<br />

per una superficie commerciale massima di 120 mq. Ai sensi del<br />

d.m. 22 aprile 2008, i vani abitabili – esclusi quindi i vani accessori<br />

quali bagno e cucina – non possono comunque essere superiori<br />

a cinque.<br />

Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento.<br />

In ogni caso il valore non può essere superiore a<br />

quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del Territorio, da<br />

produrre a cura e spese del soggetto attuatore;<br />

– il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento<br />

nel caso di area assegnata dal Comune al Soggetto<br />

Attuatore;<br />

– il valore praticato dal Comune per la monetizzazione degli<br />

standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è stata<br />

modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e<br />

successive modificazioni.<br />

Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova costruzione,<br />

ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della l.r. 12/2005.<br />

Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumulabili<br />

con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime<br />

spese.<br />

9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />

Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone, che<br />

ai sensi dell’art. 43, comma 3, lett. d) della l.r. n. 27/2009 deve<br />

essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di realizzazione<br />

e gestione dell’immobile, tenendo conto della redditività<br />

dell’investimento, e comunque non essere superiore al 5% del<br />

prezzo di cessione fissato a livello comunale per gli alloggi in<br />

edilizia residenziale convenzionata.<br />

Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />

oggetto di revisione annuale in base alle variazioni dell’indice<br />

ISTAT «costo della vita».<br />

10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />

La destinazione d’uso dell’immobile (locazione permanente /<br />

temporanea / collegata a un patto di futura vendita) e le limitazioni<br />

alla disponibilità dei diritti reali sulle unità immobiliari oggetto<br />

dell’intervento deve essere iscritta sui pubblici registri immobiliari<br />

ai fini dell’opponibilità a terzi per la durata di trenta anni<br />

ovvero di otto anni nel caso di locazione collegata a un patto<br />

di futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi di<br />

trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere<br />

opponibile a chiunque.<br />

11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />

Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire a favore di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> fino all’avvenuta stipulazione dei contratti di<br />

locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi siano provvisti<br />

del certificato di agibilità una garanzia fideiussoria aventi le seguenti<br />

caratteristiche:<br />

– rinuncia al beneficio della preventiva escussione del soggetto<br />

attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.;<br />

– attivazione a prima richiesta scritta da parte di <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>;<br />

– impegno a versare le somme richieste, fino alla concorrenza<br />

massima dell’importo oggetto della garanzia, entro 15<br />

giorni dal ricevimento della richiesta;<br />

– obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni qualora<br />

prima della scadenza non sia stata svincolata dagli uffici<br />

regionali.<br />

La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto assicurativo<br />

o bancario.<br />

Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà costituire<br />

causa di recesso del garante, mentre potrà essere motivo<br />

di risoluzione della convenzione in danno del Soggetto Attuatore.<br />

Prima dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto<br />

Attuatore può scegliere tra:<br />

– la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse caratteristiche,<br />

di importo pari all’agevolazione di cui ha beneficiato,<br />

che si riduca progressivamente di anno in anno,<br />

in proporzione al numero di anni residui di vita della convenzione;<br />

– ovvero iscrivere a favore di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per un importo<br />

equivalente al finanziamento erogato e a mantenere<br />

per la durata della convenzione ipoteca di grado immediatamente<br />

successivo a quello eventualmente acceso in favore<br />

dell’Istituto di credito fondiario che abbia finanziato<br />

l’iniziativa.<br />

Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del<br />

codice civile, il Soggetto attuatore è pertanto obbligato a rinnovare<br />

l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della convenzione.<br />

12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere presentata<br />

via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utiliz-


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

zando la procedura telematica che sarà resa disponibile, mediante<br />

registrazione al Centro Servizi accessibile dal sito a partire<br />

dalle ore 9.30 del giorno 15 giugno 2009 fino ad esaurimento<br />

dei fondi annuali disponibili.<br />

Il Soggetto Attuatore, una volta completata la compilazione<br />

della domanda, oltre all’invio telematico della stessa a <strong>Regione</strong><br />

dovrà, pena inammissibilità, stampare la domanda di accesso<br />

unitamente alla modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla<br />

in originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />

agli uffici del Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non<br />

oltre 10 giorni dall’invio informatico.<br />

La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />

documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad attestare i<br />

contenuti individuati al precedente art. 4.<br />

La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />

mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

di:<br />

Milano via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20<br />

Protocollo Generale;<br />

Bergamo via XX Settembre, 18/a<br />

Sede Territoriale di Bergamo;<br />

Brescia via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano)<br />

Sede Territoriale di Brescia;<br />

Como via L. Einaudi, n. 1 – Sede Territoriale di Como;<br />

Cremona via Dante, 136 – Sede Territoriale di Cremona;<br />

Lecco c.so Promessi Sposi, 132 – Sede Territoriale di Lecco;<br />

Legnano via Cavallotti, 11/13 – Spazio <strong>Regione</strong> Legnano;<br />

Lodi via Hausmann, 7/11 – Sede Territoriale di Lodi;<br />

Mantova c.so V. Emanuele, 57 – Sede Territoriale di Mantova;<br />

Monza p.za Cambiaghi, 3–SedeTerritoriale di Monza;<br />

Pavia v.le C. Battisti, 150 – Sede Territoriale di Pavia;<br />

Sondrio via del Gesù, 17 – Sede Territoriale di Sondrio;<br />

Varese v.le Belforte, 22 – Sede Territoriale di Varese;<br />

nei seguenti orari:<br />

– lunedì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 – dalle 14.30 alle 16.00;<br />

– venerdì dalle 9.00 alle 12.00.<br />

13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />

Il bando verrà aperto con la procedura «valutativa a sportello»<br />

di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998.<br />

L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />

l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />

data di ricevimento della domanda di accesso al fondo, con<br />

sospensione dei termini nel periodo dall’1 agosto al 31 agosto.<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente gestore, si riserva,<br />

in ogni caso, di chiedere le informazioni aggiuntive che<br />

si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle proposte.<br />

In caso di documentazione carente o di richiesta di ulteriori<br />

informazioni, tale termine decorre dalla data di ricevimento della<br />

documentazione integrativa.<br />

L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />

– istruttoria tecnico-formale, a cura del responsabile del procedimento,<br />

finalizzata a verificare i requisiti di ammissibilità<br />

dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati di cui ai precedenti<br />

artt. 4e5;<br />

– istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda, soggetto<br />

gestore del fondo di cui all’art. 44 della l.r. n. 27/2009,<br />

finalizzata:<br />

1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />

agevolazione per abbattimento tasso;<br />

2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />

economico finanziario presentato con quanto previsto<br />

dal contratto di mutuo;<br />

3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />

economico finanziario dell’intervento;<br />

4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />

con il livello di «margine utile ragionevole» indicato nella<br />

d.g.r. n. 8/8456 del 18 novembre 2008 e s.m.i.<br />

Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria<br />

solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria tecnicoformale.<br />

Gli esiti dell’istruttoria tecnico-finanziaria verranno rassegnati<br />

da Finlombarda al dirigente pro-tempore dell’Unità Organizzativa/Struttura<br />

............................................................ che procederà<br />

all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio atto,<br />

autorizzando Finlombarda all’erogazione dell’agevolazione<br />

concessa secondo le modalità stabilite al successivo art. 14.<br />

– 3868 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai Soggetti<br />

Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del provvedimento<br />

dirigenziale e pubblicato sul sito internet della Direzione<br />

Generale Casa.<br />

14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />

L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il 50%<br />

a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad inizio lavori<br />

e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al certificato<br />

di agibilità delle opere realizzate.<br />

Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione l’intervento<br />

non fosse ancora iniziato l’erogazione dell’agevolazione<br />

avverrà in una fase successiva, previa richiesta da parte del<br />

Soggetto Attuatore corredata da idonea documentazione attestante<br />

l’avvenuto inizio lavori.<br />

Analogamente l’erogazione del residuo 50% dell’agevolazione<br />

potrà avvenire su richiesta del Soggetto Attuatore corredata<br />

da idonea documentazione attestante il collaudo finale delle<br />

opere realizzate e l’agibilità degli alloggi.<br />

15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />

L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />

qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i vincoli<br />

definiti sia in sede di convenzione che di concessione dell’agevolazione,<br />

nonché nel caso in cui la realizzazione sia difforme,<br />

nel contenuto e nei risultati, alla proposta presentata ed alle<br />

dichiarazioni rese.<br />

I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare all’agevolazione<br />

concessa e/o alla realizzazione della proposta, devono<br />

dare immediata comunicazione di rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />

che provvederà ad adottare il relativo provvedimento di<br />

revoca. Qualora l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto<br />

attuatore dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione<br />

del provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta incrementata<br />

da un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della<br />

Banca centrale Europea (BCE), alla data dell’ordinativo di pagamento.<br />

16. DISPOSIZIONI FINALI<br />

Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />

Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo approvato<br />

con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008, successivamente modificato<br />

con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo 2009 e d.g.r. 9/834 del 24<br />

novembre <strong>2010</strong>.<br />

I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />

bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003, esclusivamente<br />

per le finalità relative allo specifico procedimento secondo<br />

le modalità previste dalle leggi e dai regolamento vigenti.<br />

Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti falsi<br />

sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in<br />

materia.<br />

Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto della<br />

normativa antimafia e in particolare a quanto previsto dalla<br />

legge 13 agosto <strong>2010</strong> n. 136 recante «Piano straordinario contro<br />

le mafie, nonché la delega al Governo in materia antimafia».<br />

Responsabile del procedimento di cui al presente bando e<br />

delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro-tempore<br />

dell’Unità Organizzativa/Struttura .......................................... della<br />

Direzione Generale Casa – <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede in via<br />

............................................ – 20124 Milano.<br />

Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli adempimenti<br />

ad esso collegati potrà essere richiesta al seguente indirizzo di<br />

posta elettronica: sacc@regione.lombardia.it ovvero telefonando<br />

al n. 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito www.casa.regione.lombardia.it<br />

o contattando Finlombarda tel. 02/760441.<br />

Titolari del trattamento dei dati sono:<br />

la Giunta regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del Presidente<br />

pro-tempore – via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />

Finlombarda S.p.A., nella persona del Presidente pro-tempore<br />

–p.zaBelgioioso,2–20121–Milano.<br />

Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />

per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale pro-tempore<br />

della Direzione Generale Casa;<br />

per Finlombarda S.p.A., il Direttore Generale pro-tempore –<br />

p.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />

D.G. Cultura<br />

[BUR<strong>2010</strong>0147] [3.5.0]<br />

D.d.s. 20 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10611<br />

Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi<br />

in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 – Anno


Bollettino Ufficiale – 3869 –<br />

<strong>2010</strong> – D.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976 – Assunzione dell’impegno<br />

di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 – Bilancio<br />

<strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />

Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblioteche<br />

e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in<br />

particolare l’art. 26;<br />

Richiamata la d.g.r. del 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma<br />

regionale triennale <strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi<br />

storici di enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della<br />

l.r. 14 dicembre 1985, n. 81»;<br />

Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Musei,<br />

biblioteche, archivi, che sintetizza le attività svolte dal nucleo<br />

di valutazione, individuato con decreto del 9 febbraio <strong>2010</strong><br />

n. 976 e composto da funzionari regionali della Struttura Musei,<br />

biblioteche, archivi, P.o. Archivi storici e portale lombardia beni<br />

culturali;<br />

Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria degli<br />

interventi, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />

dal nucleo di valutazione, comprendenti i progetti non ammessi<br />

all’istruttoria, i progetti ammessi ma non finanziabili per mancato<br />

raggiungimento del punteggio, i progetti che hanno ottenuto<br />

una valutazione pari o superiore a 50 punti ammessi alle relative<br />

assegnazioni di cofinanziamento, così come specificati nel-<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />

BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC-<br />

CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />

37242 2.3.2.2.59.2021 105.000 0 0<br />

BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E SAL-<br />

DO 25% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />

37246 2.3.2.2.59.2021 35.000 0 0<br />

3. di liquidare:<br />

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare<br />

BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC-<br />

CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />

37242 2.3.2.2.59.2021 <strong>2010</strong>/0/0 105.000,00<br />

Cod. Benef.<br />

Ruolo<br />

Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo<br />

37242 BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO<br />

E ACCONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />

A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della Struttura<br />

Musei, Biblioteche, Archivi:<br />

Claudio Gamba<br />

——— ———<br />

ALLEGATO A<br />

Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione<br />

di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici (l.r.<br />

14 dicembre 1985, n. 81) – Anno <strong>2010</strong>, approvato con d.d.s. 9<br />

febbraio <strong>2010</strong>, n. 976, pubbl. in Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong> S.O. n. 8 del 22 febbraio <strong>2010</strong><br />

La presente graduatoria è deliberata in attuazione della l.r.<br />

14 dicembre 1981, n. 85, che assegna alla <strong>Regione</strong> il compito<br />

di «promuovere direttamente gli interventi concernenti le biblioteche<br />

e archivi storici di enti locali o di interesse locali», e della<br />

l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 concernente funzioni e compiti della regione<br />

nell’ambito della conservazione, gestione, promozione e<br />

valorizzazione dei beni culturali e della l.r. 10 marzo 2009, n. 4 e<br />

in part. l’art. 3 (modifiche alla l.r. 81/85).<br />

La d.g.r. 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma regionale triennale<br />

<strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di enti<br />

locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 dicembre<br />

1985, n. 81» (a seguito di parere della commissione consiliare),<br />

interviene anche sullo sviluppo degli archivi storici di pertinenza<br />

degli enti locali.<br />

Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno <strong>2010</strong>,<br />

un bando «Approvazione del bando per la realizzazione di interventi<br />

in materia di valorizzazione degli archivi storici» anno <strong>2010</strong><br />

(d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976).<br />

Tipologie di intervento<br />

1. Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi storici<br />

attraverso il software Sesamo<br />

l’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto,<br />

per una cifra complessiva di C 140.000,00;<br />

Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un importo<br />

pari a C 140.000,00 a valere sulla UPB 2.3.2.2.59, cap. 2021<br />

e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma,<br />

pari a C 105.000,00, come stabilito dal citato bando;<br />

Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />

e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di<br />

contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />

dell’anno in corso;<br />

Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del capitolo<br />

di bilancio in corso, al quale imputare le spese da pagarsi;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Decreta<br />

1. di approvare la graduatoria degli interventi nonché le relative<br />

assegnazioni, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />

dal nucleo di valutazione di cui al decreto n. 976, così<br />

come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale<br />

del presente atto, per una cifra complessiva di C 140.000,00;<br />

2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati;<br />

2. Censimenti e guide tematiche o settoriali.<br />

Sotto il profilo generale dell’ammissibilità sono stati considerati<br />

i seguenti requisiti obbligatori: tipologia dei beneficiari, presentazione<br />

della domanda nei termini, adozione di specifiche descrittive<br />

in linea con gli standard vigenti, applicativi informatici<br />

che producano dati allineati ai tracciati dei software regionali,<br />

completezza della documentazione, cofinanziamento pari almeno<br />

al 30% del costo totale del progetto, rispetto delle soglie<br />

minima e massima per il costo totale del progetto (7.000-<br />

40.000).<br />

Delle 75 domande pervenute, 65 sono state tutte ritenute ammissibili<br />

(6 progetti di censimenti e guide tematiche e n. 59 progetti<br />

di riordino e inventariazione). Otto domande sono state<br />

escluse per le motivazioni previste dal bando e due sono state<br />

escluse perché non inviate on-line.<br />

Nella valutazione sono stati applicati i sottoindicati criteri previsti<br />

dal bando<br />

Elementi di valutazione Punteggio<br />

Integrazione con altri beni culturali Da0a20<br />

Si intendono gli interventi su complessi ar- 0<br />

chivistici in grado di produrre testimonianze<br />

relative ad altri beni culturali oggetto<br />

di catalogazione in ambito SIRBeC (es. archivi<br />

di musei, di architetture, serie cartacee<br />

di fondi fotografici ecc.)<br />

Tali beni e lo stato della catalogazione<br />

10 nel caso di collezioni/<br />

raccolte o fondi foto-<br />

grafici in corso di ca-<br />

talogazione<br />

20 nel caso di collezioni/<br />

raccolte o fondi foto-<br />

andranno puntualmente illustrati nel do-<br />

grafici già catalogati<br />

cumento di progetto<br />

Sviluppo della gestione associata e di si- Da0a20<br />

stema 0<br />

Si intende valutare l’effettivo utilizzo per il 5 nel caso di associaprogetto<br />

presentato di risorse finanziarie, zioni comprendenti<br />

organizzative, tecnologiche in forma coo- sino a tre enti<br />

perativa, sistemica o di rete. L’adesione a<br />

sistemi e/o reti di cooperazione deve es-<br />

10 nel caso di 4 o più<br />

sere formalizzata e documentata<br />

enti<br />

20 nel caso di comunità<br />

montane, province o<br />

altri soggetti per progetti<br />

d’area


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Elementi di valutazione Punteggio<br />

Prosecuzione e completamento di inter- Da0a10<br />

venti pluriennali 0 progetto nuovo<br />

Si intende riferirsi a progetti che abbiano 5 progetti in corso e regià<br />

fruito di contributi regionali e siano sta- golarmente realizzati<br />

ti correttamente realizzati per le fasi pre- 10 progetti in via di<br />

viste<br />

completamento<br />

Quota di cofinanziamento eccedente la Da0a20<br />

soglia minima richiesta 0 equivalente al mini-<br />

Si ricorda che l’impegno al cofinanzia- mo o fino al 5% ecmento<br />

per la soglia minima prevista è cedente la soglia micondizione<br />

necessaria di ammissibilità del nima<br />

progetto 10 tra 6 e 30% oltre la soglia<br />

minima<br />

20 più del 30% oltre la<br />

soglia minima<br />

Organicità del progetto, con particolare<br />

riferimento a:<br />

chiarezza nell’esporre gli obiettivi<br />

indicazione precisa dei risultati attesi<br />

indicazione dei tempi e delle fasi di realizzazione<br />

articolazione e completezza della relazione<br />

tecnico-scientifica<br />

congruità della pianificazione finanziaria<br />

Da0a15<br />

Rilevanza storico-culturale Da0a15<br />

Si intende la antichità e la integrità della<br />

documentazione conservata nel caso si<br />

interventi di riordino e inventariazione o la<br />

dimensione territoriale e specificità della<br />

documentazione per la produzione di guide<br />

o censimenti<br />

In particolare per la voce «Integrazione con altri beni culturali»<br />

si intendono i soggetti titolari di beni culturali (storico, artistici,<br />

– 3870 –<br />

PROGETTI FINANZIATI (PUNTEGGIO > 0 = 50)<br />

Bollettino Ufficiale<br />

fotografici ecc.), la cui documentazione è presente nell’archivio<br />

storico; se detti beni sono in corso di catalogazione 10 punti,<br />

se sono già stati catalogati 20 punti.<br />

Per la voce «Sviluppo della gestione associata» sono stati<br />

assegnati: 5 punti ai soggetti associati sino a 3 enti; 10 punti sino<br />

a4opiùenti; 20 punti per comunità montane, province o altri<br />

soggetti per progetti d’area.<br />

Per la voce «Prosecuzione e completamento di interventi»<br />

sono stati assegnati: 5 punti per i progetti già avviati negli anni<br />

precedenti e regolarmente realizzati e 10 punti per quelli il cui<br />

completamento è previsto nel corrente <strong>2010</strong> o al massimo nel<br />

prossimo 2011.<br />

L’attività istruttoria è consistita nell’esame delle domande, effettuato<br />

di concerto con la Soprintendenza archivistica per la<br />

<strong>Lombardia</strong> per la verifica dei nulla osta quale approvazione di<br />

merito del progetto specifico, nella acquisizione di informazioni<br />

dirette anche tramite sopralluoghi e infine nell’assegnazione dei<br />

punteggi.<br />

Delle 65 domande ammissibili, 29 sono state effettivamente<br />

ammesse a finanziamento in quanto hanno raggiunto, come<br />

previsto dal bando, un punteggio uguale o superiore a 50: (n. 2<br />

Comunità montane, n. 2 province, n. 9 comuni, n. 7 unione di<br />

Comuni o Comuni convenzionati, n. 9 privati).<br />

Nonostante la robusta selezione non è stato possibile soddisfare<br />

per intero le richieste di finanziamento delle domande ammesse,<br />

il contributo si aggira mediamente attorno al 50% di<br />

quanto richiesto. Si discostano da questa media percentuale<br />

solo alcuni interventi che hanno richiesto finanziamenti minimi.<br />

Complessivamente i preventivi di spesa per tutti i n. 29 progetti<br />

presentati e ammessi a contributo ammontano a circa<br />

632.415,00 euro, di cui circa 347.589,00 euro come cofinanziamento<br />

degli enti e 284.825,00 euro richiesti a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

La disponibilità finanziaria messa a bando è stata di<br />

140.000,00.<br />

Codice Contributo<br />

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario assegnato<br />

1 75 BS COMUNITÀ MONTANA Servizi del Sistema Bibliotecario GARDONE V.T. 13605 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />

DI VALLE TROMPIA e Archivistico della Comunità<br />

Montana della Valle Trompia<br />

per l’ordinamento,<br />

l’inventariazione e la<br />

promozione degli archivi storici<br />

degli enti locali<br />

2 65 MI AZIENDA DI SERVIZI Tra solidarietà e assistenza: due MILANO 18666 3.500,00 2.625,00 875,00<br />

ALLA PERSONA ISTITUTI secoli al Pio Albergo Trivulzio.<br />

MILANESI MARTINITT E Progetto per il riordino e<br />

STELLINE E PIO l’inventariazione dell’archivio<br />

ALBERGO TRIVULZIO storico centrale<br />

dell’amministrazione degli<br />

Orfanotrofi e del Pio Albergo<br />

Trivulzio<br />

3 65 CR COMUNE DI Ordinamento, inventariazione, CASALBUTTANO 10719 3.300,00 2.475,00 825,00<br />

CASALBUTTANO ED informatizzazione e promozione ED UNITI<br />

UNITI degli archivi storici dei Comuni<br />

di Casalbuttano ed Uniti<br />

(Comune capofila), Bordolano<br />

e Corte de’ Cortesi con<br />

Cignone, Cappella Cantone,<br />

Cicognolo, Cappella de’<br />

Picenardi e Palazzo Pignano<br />

4 65 BS COMUNE DI SALÒ La memoria della Magnifica<br />

Patria. Ordinamento, invent. e<br />

valorizzazione dell’Archivio<br />

della Riviera del Garda<br />

SALÒ 10420 2.000,00 1.500,00 500,00<br />

5 65 CR COMUNE DI SOSPIRO Riordino e inventariazione degli<br />

archivi storici dei Comuni di<br />

Sospiro, Gadesco Pieve<br />

Delmona, Malagnino e<br />

Bonemerse<br />

SOSPIRO 10802 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />

6 65 CR COMUNITÀ MONTANA Servizio archivistico territoriale SALE 13603 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />

DEL SEBINO del Sebino bresciano per MARASINO<br />

BRESCIANO l’ordinamento, l’inventariazione<br />

e la promozione degli archivi<br />

storici comunali<br />

7 65 MI FONDAZIONE MUSEO Ordinamento e inventariazione MILANO 12<strong>51</strong>2 15.000,00 11.250,00 3.750,00<br />

NAZIONALE DELLA dell’archivio storico del Museo<br />

SCIENZA E DELLA Nazionale della Scienza e della<br />

TECNOLOGIA<br />

«LEONARDO DA<br />

VINCI»<br />

Tecnologia


Bollettino Ufficiale – 3871 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Codice Contributo<br />

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario assegnato<br />

8 65 PV UNIVERSITÀ DEGLI Schedatura, riordino e PAVIA 1353<strong>51</strong> 10.000,00 7.500,00 2.500,00<br />

STUDI DI PAVIA inventariaz. inform. della terza<br />

sez. dell’archivio storico<br />

dell’Università e proseguim. dei<br />

lavori di riordino e invent.<br />

dell’archivio del Museo per la<br />

Storia dell’Università<br />

9 60 BG ASSOCIAZIONE Fonti lombarde per la storia dei LURANO 114329 2.000,00 1.500,00 500,00<br />

GIOVANNI SECCO restauratori italiani. Guida<br />

SUARDO tematica digitale<br />

10 60 MN COMUNE DI Riordino ed inventariazione MANTOVA 10848 2.200,00 1.650,00 550,00<br />

MANTOVA – informatizzata dei due fondi<br />

ARCHIVIO STORICO antichi, Protocollo Riservato ed<br />

COMUNALE Ente Comunale di Assistenza ed<br />

Opere Pie aggregate<br />

11 55 MI ACCADEMIA DI BELLE Riordino e inventariazione MILANO 28215 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />

ARTI DI BRERA dell’Archivio storico<br />

dell’Accademia di Brera<br />

(partizioni Carpi e Tea, 1776-<br />

1945) e il fondo Registri (1825-<br />

1967)<br />

12 55 VA COMUNE DI CASSANO Progetto di riordino e CASSANO 11445 2.200,00 1.650,00 550,00<br />

MAGNAGO inventariazione dell’archivio<br />

storico del Comune di Cassano<br />

Magnago (VA) Anni 1789-1966<br />

e archivi aggregati<br />

MAGNAGO<br />

13 55 PV COMUNE DI MEDE Ordinamento, inventariazione e MEDE<br />

valorizzazione degli Archivi<br />

storici dei Comuni di Mede,<br />

Olevano di Lomellina, Lomello,<br />

Galliavola, Garlasco e Zerbolò,<br />

riuniti in convenzione per la<br />

gestione del servizio archivistico<br />

11225 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />

14 55 PV COMUNE DI PIETRA Ordinamento, inventariazione PIETRA DE’ 11248 6.500,00 4.875,00 1.625,00<br />

DE’ GIORGI informatizzata e valorizzazione<br />

degli archivi storici dei Comuni<br />

convenz. di Pietra de’ Giorgi,<br />

Cigognola, Castana, Canneto<br />

Pavese, Mornico Losana, Varzi,<br />

Pizzale, uniti in convenzione per<br />

la gestione del servizio<br />

archivistico<br />

GIORGI<br />

15 55 MN PROVINCIA DI Riordino e inventariazione della MANTOVA 11605 2.500,00 1.875,00 625,00<br />

MANTOVA ARCHIVIO sezione storica dell’archivio<br />

STORICO Provinciale di Mantova<br />

16 55 MI PROVINCIA DI Censimento, inventariazione e MILANO 11606 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />

MILANO ordinamento dei principali fondi<br />

dell’archivio storico del<br />

Brefotrofio provinciale di Milano<br />

(1483-2004). Seconda annualità<br />

17 55 PV UNIONE DEI COMUNI Prosecuzione del progetto di FRASCAROLO 250074 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />

DI FRASCAROLO E ordinamento, inventariazione<br />

TORRE BERETTI E informatizzata e valorizzazione<br />

CASTELLARO degli archivi storici<br />

convenzionati<br />

18 50 MI ASSOCIAZIONE Censimento e recupero degli MILANO 343576 8.000,00 6.000,00 2.000,00<br />

ARCHIVIO DEL archivi del lavoro in area<br />

LAVORO lombarda<br />

19 50 BS COMUNE DI CHIARI – Revisione riordino e CHIARI 10302 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />

BIBLIOTECA inventariazione dell’archivio<br />

COMUNALE FAUSTO storico del Comune di Chiari<br />

SABEO (sezioni 1797-1897) e<br />

ricostituzione della sua integrità<br />

20 50 MN COMUNE DI CANNETO Riordino e inventariazione CANNETO 10826 3.000,00 2.250,00 750,00<br />

SULL’OGLIO dell’archivio storico del<br />

comunale (1428-1950)<br />

SULL’OGLIO<br />

21 50 CO COMUNE DI COMO Riordino dell’archivio comunale COMO<br />

di Como con redazione di<br />

elenchi di consistenza<br />

informatizzati<br />

10531 7.000,00 5.250,00 1.750,00<br />

22 50 CR COMUNE DI Progetto per il riordino e MANDELLO DEL 10597 2.500,00 1.875,00 625,00<br />

MANDELLO DEL LARIO l’inventariazione dell’archivio<br />

storico del Comune di<br />

Mandello del Lario e degli<br />

archivi aggregati<br />

LARIO<br />

23 50 MB COMUNE DI MONZA La memoria della carità Ricchi<br />

e poveri a Monza (sec. XIX-XX)<br />

– Terza parte: archivio storico<br />

osp. San Gerardo<br />

MONZA 11037 2.500,00 1.875,00 625,00<br />

24 50 MN ACCADEMIA Riordino e inventariazione MANTOVA 24897 5.500,00 4.125,00 1.375,00<br />

NAZIONALE dell’archivio storico<br />

VIRGILIANA dell’Accademia Virgiliana<br />

25 50 MI INAF – OSSERVATORIO Archivi astronomici storici MILANO 774<strong>51</strong>9 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />

ASTRONOMICO DI lombardi: guida tematica alle<br />

BRERA fonti per una storia della<br />

scienza e della tecnologia


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3872 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Codice Contributo<br />

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario assegnato<br />

26 50 PV COMUNE DI MORTARA Riordino, inventariazione<br />

informatizzata e valorizzazione<br />

degli archivi storici dei Comuni<br />

di Mortara, Castello d’Agogna,<br />

Cassolnovo riuniti in<br />

convenzione per la gestione<br />

del servizio archivistico<br />

MORTARA 11239 4.500,00 3.375,00 1.125,00<br />

27 50 PV COMUNE DI Ordinamento, inventariazione SANT’ANGELO 11281 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />

SANT’ANGELO inform. e valorizzazione degli LOMELLINA<br />

LOMELLINA archivi storici dei Comuni di<br />

Sant’Angelo Lomellina,<br />

Rosasco, Velezzo L.,<br />

Castelnovetto, Confienza, e<br />

Cozzo riuniti in convenzione per<br />

la gestione del servizio<br />

archivistico<br />

28 50 MB COMUNE DI SEREGNO La memoria del tempo –<br />

Progetto di riordino e<br />

inventariazione informatizzata<br />

dell’Archivio storico del<br />

Comune di Seregno. 2º lotto:<br />

19<strong>51</strong>-1968<br />

MILANO 11096 3.000,00 2.250,00 750,00<br />

29 50 BS CENTRO STUDI E Riordino, revisione SALÒ 339944 3.800,00 2.850,00 950,00<br />

DOCUMENTAZIONE dell’inventario in Sesamo dei<br />

SUL PERIODO STORICO fondi Graziani e Susmel<br />

DELLA R.S.I.<br />

TOTALE 29 progetti ammessi a<br />

contributo<br />

140.000,00 105.000,00 35.000,00<br />

PROGETTI NON FINANZIATI (PUNTEGGIO < 50)<br />

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune<br />

30 45 BS COMUNE DI CASTENEDOLO Progetto di intervento per l’archivio storico comunale di Castenedolo CASTENEDOLO<br />

31 45 BS COMUNE DI GAVARDO Progetto generale di intervento per l’archivio del Comune di<br />

Gavardo<br />

GAVARDO<br />

32 45 CR COMUNE DI CREMA – Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi della biblioteca CREMA<br />

BIBLIOTECA comunale di Crema VI lotto 2009 Archivio Dolfin Compostella di<br />

Sanguineto<br />

33 45 MN COMUNE DI MEDOLE Progetto di riordino e invent. Archivi storici dei Comuni compresi nel<br />

sistema archivistico Alto Mantovano<br />

MEDOLE<br />

34 45 CR COMUNE DI SAN BASSANO Prosecuzione ordinam., invent., informatizz. e promozione<br />

dell’archivio aggregato di Barzaniga (Annicco), promozione degli<br />

archivi storici di San Bassano, Annicco, Casalmorano, Crotta d’Adda,<br />

Pizzighettone e Grumello Cremonese<br />

SAN BASSANO<br />

35 45 LC COMUNE DI TACENO Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione degli archivi<br />

storici dei Comuni di Taceno, Esino Lario, Perledo e Varenna della<br />

Provincia di Pavia, anni 1947-1967<br />

TACENO<br />

36 45 SO COMUNE DI VALDISOTTO Riordino e sistemazione dell’archivio storico del Comune di Valdisotto VALDISOTTO<br />

37 45 MI FONDAZIONE A. E Oltre l’illustrazione. Il segno della professione – riordino e invent. di MILANO<br />

A. MONDADORI fonti per la storia dell’editoria<br />

38 45 BS PROVINCIA DI BRESCIA – Recupero e riordino documentazione divenuta storica al 1970. Terza BRESCIA<br />

ARCHIVIO STORICO annualità<br />

39 45 BS COMUNITÀ MONTANA DI Censimento degli archivi comunali dell’Unione dei Comuni della BRENO<br />

VALLE CAMONICA Valsaviore<br />

40 45 LC COMUNITÀ MONTANA Censimento degli archivi dei Comuni compresi nel territorio della BARZIO<br />

VALSASSINA – Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera del Lago – Seconda<br />

VALVARRONE – VAL<br />

D’ESINO E RIVIERA<br />

annualità<br />

41 45 PV PROVINCIA DI PAVIA Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione dell’archivio<br />

storico della Provincia di Pavia, anni 1947-1967<br />

PAVIA<br />

42 40 MI AIAP – ASSOCIAZIONE Gli archivi di comunicazione visiva in <strong>Lombardia</strong>. Censimento e info- MILANO<br />

ITALIANA PROGETTAZIONE<br />

PER LA COMUNICAZIONE<br />

VISIVA<br />

visualizzazione delle fonti<br />

43 40 PV ASSOCIAZIONE Navigli ducali: mappe e documenti d’archivio. Riordino e invent. dei VIGEVANO<br />

IRRIGAZIONE EST SESIA –<br />

ARCHIVIO STORICO DELLE<br />

ACQUE E DELLE TERRE<br />

IRRIGUE<br />

compendi archivistici dei più antichi navigli lomellini<br />

44 40 BG AZIENDA OSPEDALIERA Luogo di accoglienza e cura medica: le origini dell’osped. Riuniti di BERGAMO<br />

OSPED. RIUNITI DI<br />

BERGAMO<br />

Bergamo. Invent., ordinam. e pubbl. on line archivio storico<br />

45 40 LC COMUNE DI BARZIO Riordino archivio storico BERGAMO<br />

46 40 BS COMUNE DI PUEGNAGO Progetto di intervento per l’ordinamento e l’inventariazione PUEGNAGO DEL GARDA<br />

DEL GARDA dell’archivio comunale integrato<br />

47 40 MN COMUNE DI REVERE Riordino ed inventariazione della sezione novecentesca dell’archivio<br />

del Comune di Revere, anni 1897-1965<br />

REVERE<br />

48 40 MI CROCE ROSSA ITALIANA Ordinamento e inventariazione attraverso il software sesamo degli MILANO<br />

COMITATO LOCALE DI archivi storici del Comitato regionale, prov. e locale della CRI di<br />

MILANO Milano<br />

49 40 PV FONDAZIONE IRCCS<br />

POLICLINICO SAN MATTEO<br />

Archivio storico dell’Ospedale San Matteo di Pavia II lotto PAVIA


Bollettino Ufficiale – 3873 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune<br />

50 40 MI SOCIETÀ ARTE E STORIA – Progetto di riordino e invent. Informatizzata dell’archivio della Società LEGNANO<br />

DEP. LOMBARDA DI STORIA<br />

PATRIA – SEZ. DI LEGNANO<br />

Arte e storia di Legnano<br />

<strong>51</strong> 40 PV UNIONE DEI COMUNI DI Ordinamento, inventariazione inform. e valorizzazione degli archivi PIEVE DEL CAIRO<br />

PIEVE DEL CAIRO E storici dei Comuni di Gambarana, Pieve del Cairo e San Giorgio di<br />

GAMBARANA Lomellina<br />

52 40 MI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI Riordino, inventariazione e valorizzazione on-line dell’archivio Tito MILANO<br />

MILANO – BICOCCA Vignoli (1824-1914)<br />

53 35 CR COMUNE DI CREMONA Riordino e inventariazione delle Raccolte comunali Manoscritti e<br />

Doni, lasciti e depositi (sezioni dell’Archivio storico comunale,<br />

depositato presso l’Archivio di stato di Cremona)<br />

CREMONA<br />

54 35 MN COMUNE DI DOSOLO Riordino e inventariazione della sezione storica dell’archivio<br />

comunale di Dosolo 1826/1970<br />

DOSOLO<br />

55 35 BS COMUNE DI GARGNANO Ordinamento e inventariazione complete di documentazione e<br />

raccolte storiche<br />

GARGNANO<br />

56 35 PV COMUNE DI VERRETTO Riordino e inventariazione dell’archivio storico del Comune di<br />

Verretto (carteggio 1898-1969)<br />

VERRETTO<br />

57 35 MI FONDAZIONE CENTRO DI Completamento dei lavori per il riordino del Fondo Carlo Alberto MILANO<br />

DOCUMENTAZIONE<br />

EBRAICA<br />

CONTEMPORANEA –<br />

C.D.E.C. ONLUS<br />

Viterbo<br />

58 35 MI FONDAZIONE MANSUTTI<br />

ONLUS<br />

Polizze di assicurazione dal XVI al XX secolo MILANO<br />

59 35 MI ISTITUTO NAZ. PER LA<br />

STORIA DEL MOVIMENTO DI<br />

LIBERAZIONE IN ITALIA<br />

Aggiornamento della Guida agli Archivi della Resistenza MILANO<br />

60 30 VA COMUNE DI LAVENO Intervento di riordino, inventariazione ed informatizzazione LAVENO MOMBELLO<br />

MOMBELLO dell’archivio del senatore Aristide Marchetti<br />

61 30 MI POLITECNICO DI MILANO Riordino e inventariazione dell’archivio Carlo De Carli mediante il<br />

software Sesamo<br />

MILANO<br />

62 25 BS COMUNE DI DESENZANO<br />

DEL GARDA<br />

Riordino archivio storico ex Comune di Rivoltella DESENZANO DEL GARDA<br />

63 25 MI COMUNE DI GAGGIANO Riordino e inventariazione dell’archivio storico comunale GAGGIANO<br />

64 25 PV COMUNE DI VERRUA PO Riordino ed inventariazione dell’archivio storico del Comune di<br />

Verrua Po e archivi aggregati (1814-1969)<br />

VERRUA PO<br />

65 25 BS FONDAZIONE CIVILTÀ Ordinamento e inventariazione del Fondo Caprioli. Ricognizione BRESCIA<br />

BRESCIANA ONLUS quantitativa ed inventario sommario del Fondo Ospedale Maggiore<br />

di Brescia<br />

Tot. n. 36 progetti non ammessi a contributo – punteggio inferiore a 50<br />

PROGETTI NON AMMISSIBILI MOTIVAZIONE<br />

BG FONDAZIONE FAMIGLIA LEGLER Ente privato non gestore di museo<br />

CR COMUNE DI ISOLA DOVARESE Costi errati<br />

CR SCUOLA MEDIA STATALE G. VAILATI Richiesta non pertinente<br />

MN ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO DI ASOLA Richiesta non pertinente<br />

MI FONDAZ. MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE Ente privato non gestore di museo o museo<br />

MI OUTIS – CENTRO NAZ. DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA Ente privato non gestore di museo o museo<br />

MI PONTIFICIO ISTITUTO AMBROSIANO DI MUSICA SACRA Richiesta non pertinente<br />

MI SOCIETÀ STORICA LOMBARDA Ente privato non gestore di museo o museo<br />

Tot. n. 8 progetti non ammessi all’istruttoria<br />

[BUR<strong>2010</strong>0148] [3.5.0]<br />

D.d.s. 27 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10906<br />

Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi<br />

in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o di<br />

interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. n. 1024 del 9<br />

febbraio <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di<br />

A 205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio <strong>2010</strong> e contestuale<br />

liquidazione della somma di A 153.750,00<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />

Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblioteche<br />

e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in<br />

particolare l’art. 26;<br />

Richiamati:<br />

– la d.g.r. 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma regionale<br />

triennale <strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di<br />

enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14<br />

dicembre 1985 n. 81»;<br />

– il d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong> n. 1024 «Approvazione del bando<br />

per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di<br />

biblioteche di enti locali o di interesse locale, anno <strong>2010</strong> (l.r. 14<br />

dicembre 1985, n. 81)»;<br />

Vista la relazione sull’istruttoria, che sintetizza le attività svolte<br />

dal Nucleo di Valutazione, individuato con decreto<br />

n. 1024/<strong>2010</strong> e composto da funzionari regionali della Struttura<br />

Musei, Biblioteche e Archivi;<br />

Ritenuto di procedere all’approvazione delle graduatorie degli<br />

interventi e relative assegnazioni di contributo, formulate in<br />

base alle attività istruttorie, effettuate dal Nucleo di Valutazione,<br />

comprendenti i progetti non ammessi all’istruttoria, i progetti<br />

ammessi ma non finanziabili per esaurimento delle dotazioni finanziarie<br />

e i progetti che hanno avuto assegnazioni di finanziamento,<br />

così come specificato nell’allegato A, parte integrante<br />

e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo<br />

di C 205.000,00;<br />

Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno di spesa<br />

per un importo pari a C 205.000,00 a valere sull’UPB 2.3.2.2.59<br />

capitolo 2021 e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75%<br />

dei contributi assegnati, pari a C 153.750,00 come stabilito dal<br />

citato bando;<br />

Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />

e successive modifiche e integrazioni, nonché il Regolamento<br />

di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />

dell’anno in corso;<br />

Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del capitolo<br />

2021 del bilancio <strong>2010</strong> al quale imputare le spese da pagarsi;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Decreta<br />

1. di approvare la graduatoria degli interventi, nonché le relative<br />

assegnazioni di contributo, formulate in base alle attività<br />

istruttorie effettuate dal Nucleo di Valutazione di cui al decreto<br />

n. 1024/<strong>2010</strong>, così come specificato nell’allegato A, parte integrante<br />

e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo<br />

di C 205.000,00;<br />

2. di impegnare la somma di C 205.000,00, a favore di l.r.<br />

81/1985 anno <strong>2010</strong> graduatoria biblioteche (cod. 37317) con<br />

imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.2021 dell’esercizio finanziario<br />

in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza<br />

e di cassa;<br />

3. di liquidare la somma di C 153.750,00, a favore di l.r. 81/1985<br />

anno <strong>2010</strong> liquidazione 75% quale primo acconto graduatoria<br />

biblioteche (cod. 37321);<br />

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />

A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente:<br />

Claudio Gamba<br />

——— ———<br />

Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione<br />

di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti<br />

locali o di interesse locale (l.r. 14 dicembre 1985, n. 81) Anno<br />

<strong>2010</strong> – Approvato con d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong> n. 1024<br />

Il bando è finalizzato al cofinanziamento di interventi mirati al<br />

potenziamento e alla diffusione di servizi bibliotecari di enti locali<br />

o di interesse locale e prevede le seguenti tipologie d’intervento:<br />

A) Catalogazione di fondi librari e documentari di pertinenza<br />

di biblioteche di enti locali o di interesse locale, con particolare<br />

riguardo all’arricchimento del catalogo SBN (Servizio<br />

Bibliotecario Nazionale); gli interventi di catalogazione<br />

informatizzata (ex novo da libro, oppure di recupero del<br />

patrimonio pregresso), utilizzeranno standard biblioteconomici<br />

nazionali e internazionali, nonché procedure informatiche<br />

consolidate e condivise, che consentano utilizzi<br />

cooperativi in rete.<br />

B) Formazione e aggiornamento del personale delle biblioteche:<br />

attività di progettazione, organizzazione e realizzazione<br />

di corsi e seminari di aggiornamento e riqualificazione<br />

professionale destinati al personale in servizio.<br />

– 3874 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Risorse regionali messe a bando<br />

Le risorse regionali complessive messe a disposizione per l’attuazione<br />

del bando <strong>2010</strong> ammontano a C 205.000,00 così ripartite<br />

tra le due tipologie sopra indicate:<br />

A) C 175.000,00<br />

B) C 30.000,00.<br />

Esiti dell’istruttoria del bando<br />

L’istruttoria si è svolta con la puntuale verifica e applicazione<br />

dei criteri contenuti nelle griglie di valutazione predisposte per<br />

ciascuna tipologia di intervento.<br />

Sono state presentate complessivamente 76 domande di<br />

finanziamento: 64 per la tipologia Ae12perlatipologiaB<br />

Per entrambe le tipologie tutte le domande pervenute<br />

sono state ammesse alla fase istruttoria<br />

Ricevono il contributo interventi, fino all’esaurimento delle<br />

risorse messe a bando.<br />

Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia A<br />

Per questa tipologia sono pervenute 64 proposte di intervento<br />

con un costo totale ammissibile di C 766.821,00; i contributi richiesti<br />

ammontano a C 481.015,21 a fronte di un impegno al<br />

cofinanziamento da parte degli enti richiedenti pari a<br />

C 285.807,00.<br />

Si evidenzia che oltre il 70% delle richieste è stato presentato<br />

da biblioteche partecipanti alla rete del Servizio Bibliotecario<br />

Nazionale (SBN).<br />

Mediante le risorse messe a bando, pari a C 175.000,00, sarebbe<br />

stato possibile assegnare l’intero contributo richiesto a 22<br />

progetti sui 64 pervenuti. Come espressamente previsto, al fine<br />

di consentire il finanziamento di un maggior numero di interventi<br />

si è ritenuto opportuno attribuire un contributo regionale pari<br />

a una quota percentuale, calcolata sul contributo richiesto in<br />

ragione del punteggio conseguito, portando i progetti finanziati<br />

da 22 a 39.<br />

Sulla base della suddetta valutazione è stata quindi predisposta<br />

una graduatoria nella quale sono riportati in ordine di punteggio<br />

i 64 interventi risultati ammissibili al finanziamento regionale,<br />

distinti tra i primi 39 immediatamente finanziati e i successivi<br />

25 al momento non finanziabili.<br />

Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia B<br />

Per questa tipologia sono pervenute 12 proposte di intervento,<br />

tutte risultate ammissibili, per un costo totale di C 139.262,00.<br />

I contributi richiesti dai 12 soggetti ammontano complessivamente<br />

a C 68.530,00.<br />

Mediante le risorse messe a bando, pari a C 30.000,00, è risultato<br />

possibile il finanziamento di 7 progetti, assegnando un contributo<br />

regionale quasi pari all’importo richiesto.<br />

È stata predisposta una graduatoria nella quale sono riportati<br />

in ordine di punteggio i 12 interventi risultati ammissibili al finanziamento<br />

regionale, distinti tra i primi 7 immediatamente finanziatieisuccessivi<br />

5 al momento non finanziabili.<br />

Prov. Ente Comune<br />

Cod.<br />

beneficiario<br />

CATALOGAZIONE<br />

Progetto<br />

Totale<br />

punteggio<br />

Contributo<br />

assegnato<br />

Acconto 75% Saldo 25%<br />

1 VA Comune di Varese Varese Recupero catalografico in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00<br />

(Biblioteca Civica) SBN dei documenti antichi<br />

del Fondo storico (Schedario<br />

Staderini – 2º lotto)<br />

2 MI Comune di Milano Milano Recupero del pregresso in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00<br />

(Civica Raccolta SBN. Catalogazione «libro in<br />

delle Stampe mano» di 2500 volumi<br />

Achille Bertarelli) moderni<br />

3 VA Fondazione Gallarate Catalogazione in SBN del 24 3.000,00 2.250,00 750,00<br />

Galleria d’Arte<br />

Moderna e<br />

Contemporanea<br />

Silvio Zanella<br />

(Biblioteca<br />

specialistica<br />

Museo MAGA)<br />

fondo pregresso<br />

4 LC Comune di Lecco Lecco Catalogazione in SBN degli 23 2.660,00 1.995,00 665,00<br />

(Biblioteca civica articoli di riviste di storia e<br />

U. Pozzoli) cultura locale della provincia<br />

di Lecco (prosecuzione e<br />

conclusione)<br />

5 MI Circolo Filologico Milano Catalogazione in SBN dei 23 4.200,00 3.150,00 1.050,00<br />

Milanese fondi librari della biblioteca<br />

6 MI Comune di Milano Milano Recupero in SBN del Fondo 23 7.350,00 5.<strong>51</strong>2,50 1.837,50<br />

(Museo Civico di<br />

Storia Naturale)<br />

antico


Bollettino Ufficiale – 3875 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Cod. Totale Contributo<br />

Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario punteggio assegnato<br />

7 PV Comune di Voghera Recupero in SBN del fondo 23 3.500,00 2.625,00 875,00<br />

Voghera<br />

(Biblioteca Civica<br />

Ricottiana)<br />

librario ottocentesco<br />

8 VA Comune di Gallarate Prosecuzione della 23 7.550,00 5.662,50 1.887,50<br />

Gallarate catalogazione SBN delle<br />

(Biblioteca Civica<br />

Luigi Majno)<br />

edizioni del secolo XVIII<br />

9 BG Parrocchia Vilminore di Scalve Conclusione del progetto di 22 3.000,00 2.250,00 750,00<br />

Arcipresbiterale catalogazione in SBN del<br />

Plebana di S. fondo librario «Donazione<br />

Maria Assunta e S.<br />

Pietro Apostolo<br />

Monsignor Gaetano Bonicelli»<br />

10 BS Fondazione Il Gardone Riviera Prosecuzione della 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00<br />

Vittoriale degli catalogazione in SBN dei<br />

Italiani volumi della biblioteca<br />

privata di Gabriele<br />

D’Annunzio<br />

11 MI Associazione Sesto San Giovanni Catalogazione in SBN di un 22 4.860,00 3.645,00 1.215,00<br />

Bibliolavoro fondo di contratti di lavoro e<br />

di articoli di periodici<br />

12 MI Fondazione Istituto Sesto San Giovanni Catalogazione e 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00<br />

per la storia soggettazione in SBN della<br />

dell’età biblioteca Acli «Giuseppe<br />

contemporanea<br />

(Isec) Onlus<br />

Trotta»<br />

13 MI Conservatorio Milano Bonifica in SBN della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />

statale di musica catalogazione del Fondo<br />

G. Verdi di Milano Cappella Santa Barbara<br />

14 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN dei 22 2.850,00 2.137,50 712,50<br />

Artistica Poldi fondi storia e critica d’arte,<br />

Pezzoli Onlus collezionismo, mostre, arte<br />

figurativa e delle nuove<br />

acquisizioni<br />

15 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 3.600,00 2.700,00 900,00<br />

Giangiacomo speciali: riforme economiche<br />

Feltrinelli e rinnovamento politico in<br />

Francia e Italia nell’età della<br />

Rivoluzione francese<br />

16 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN del 22 4.580,00 3.435,00 1.145,00<br />

Centro di Fondo musicale di YUVAL<br />

Documentazione<br />

Ebraica<br />

Contemporanea<br />

CDEC – Onlus<br />

Italia<br />

17 MI Fondazione IRCCS Milano Catalogazione dei periodici 22 4.320,00 3.240,00 1.080,00<br />

Ca’ Granda della Biblioteca Ostetrico-<br />

Ospedale ginecologica Mangiagalli,<br />

Maggiore delle raccolte librarie<br />

Policlinico dell’Ospedale Maggiore<br />

Policlinico<br />

18 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 5.370,00 4.027,50 1.342,50<br />

Memoria della librari italiani inerenti la<br />

Deportazione Deportazione, la Resistenza<br />

(Biblioteca italiana, la storia<br />

Archivio Pina e contemporanea e la storia<br />

Aldo Ravelli) Onlus d’Italia<br />

19 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN del 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />

Mantova fondo librario di storia del<br />

(Biblioteca diritto italiano e di storia<br />

comunale) dell’ebraismo del prof. Vittore<br />

Colorni<br />

20 PV Università degli Pavia Prosecuzione della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />

Studi di Pavia – catalogazione informatizzata<br />

Centro Ricerca del Fondo Alfredo Giuliani<br />

sulla Tradizione<br />

Manoscritta di<br />

Autori Moderni e<br />

Contemporanei<br />

(Polo SBN PAV)<br />

21 PV Università degli Pavia Un affresco del percorso 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />

Studi di Pavia – scientifico/medico degli<br />

Polo bibliotecario scienziati pavesi:<br />

scientifico tecnico catalogazione dei documenti<br />

medico presenti nei fondi storici delle<br />

biblioteche (Polo SBN PAV)<br />

22 BG Associazione per Bergamo Catalogazione in SBN dei 22 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />

la Galleria d’arte fondi librari della Biblioteca<br />

Moderna e<br />

Contemporanea<br />

di Bergamo Onlus<br />

dell’Accademia Carrara<br />

23 BG Fondazione Dalmine Libri, industria, lavoro: un 21 2.800,00 2.100,00 700,00<br />

Dalmine patrimonio che cresce.<br />

Completamento<br />

catalogazione in SBN dei<br />

fondi librari


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3876 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Cod. Totale Contributo<br />

Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario punteggio assegnato<br />

24 BG Istituto Bergamo Catalogazione in SBN del 21 3.260,00 2.445,00 815,00<br />

Bergamasco per<br />

la Storia della<br />

Resistenza e<br />

dell’Età<br />

contemporanea<br />

Fondo opuscoli<br />

25 MI Associazione Italia Milano Catalogazione in SBN dei 21 3.300,00 2.475,00 825,00<br />

– Russia fondi librari della biblioteca<br />

<strong>Lombardia</strong> dell’Associazione<br />

26 MI Associazione Milano Completamento 21 2.300,00 1.725,00 575,00<br />

Politeia – Centro catalogazione analitica in<br />

per la Ricerca e la SBN dei volumi collettanei<br />

Formazione in<br />

Politica ed Etica<br />

della biblioteca di Politeia<br />

27 MI Comune di Milano Milano Recupero catalografico in 21 5.700,00 4.275,00 1.425,00<br />

(Biblioteca SBN di una prima selezione<br />

Comunale<br />

Centrale)<br />

dal Catalogo Cinema<br />

28 MI Fondazione Milano Conclusione del progetto 21 5.200,00 3.900,00 1.300,00<br />

Culturale San pluriennale di recupero in SBN<br />

Fedele dei volumi della Biblioteca<br />

della Fondazione<br />

29 MI Istituto Leone XIII Milano Catalogazione in SBN del<br />

Fondo Letture Sezione 8<br />

21 2.200,00 1.650,00 550,00<br />

30 MI Istituto Nazionale Milano Integrazione e qualificazione 21 4.100,00 3.075,00 1.025,00<br />

per la Storia del della bibliografia storica<br />

Movimento di contemporanea con<br />

Liberazione In particolare riferimento alla<br />

Italia storia locale e dell’Italia unita<br />

nel Novecento (SBN)<br />

31 MI Accademia Milano La gastronomia italiana nel 21 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />

Italiana della fondo di letteratura grigia<br />

Cucina dell’Accademia Italiana della<br />

Cucina (SBN)<br />

32 MI Casa di Riposo MIlano Inventariazione, 21 4.500,00 3.375,00 1.125,00<br />

per Musicisti catalogazione e fruibilità in<br />

Fondazione SBN del patrimonio<br />

Giuseppe Verdi bibliografico della Casa di<br />

Riposo per Musicisti<br />

33 MN Associazione dei Mantova Catalogazione in SBN del 21 3.700,00 2.775,00 925,00<br />

Mantovani nel Fondo documentale del<br />

Mondo Centro di ricerca<br />

sull’emigrazione<br />

34 MN Conservatorio di Mantova Catalogazione in SBN del 21 2.200,00 1.650,00 550,00<br />

Musica Lucio<br />

Campiani<br />

materiale musicale a stampa<br />

35 MN Istituto Mantovano Mantova Completamento 21 2.600,00 1.950,00 650,00<br />

di Storia catalogazione in SBN fondo<br />

Contemporanea Gandini e catalogazione<br />

fondi Camerlenghi e Armani<br />

36 MN Accademia Mantova Completamento 21 5.500,00 4.125,00 1.375,00<br />

Nazionale catalogazione in SBN Fondo<br />

Virgiliana Viterbi e Fondo Tommasi<br />

37 PV Seminario Pavia Catalogazione Fondo 21 1.600,00 1.200,00 400,00<br />

Vescovile Pavia bibliografico Mons. Tosi (Polo<br />

SBN PAV)<br />

38 VA Comune di Varese Varese Catalogazione in SBN del 21 3.800,00 2.850,00 950,00<br />

(Civico Liceo patrimonio della Biblioteca<br />

Musicale del Liceo (CD e parti per<br />

Malipiero) pianoforte solo)<br />

39 VA Comune di Tradate Focus Classica – il piacere 21 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />

Tradate<br />

(Biblioteca<br />

comunale)<br />

dell’ascolto<br />

40 BS Centro Camuno di Capo di Ponte Catalogazione in SBN dei 20<br />

Studi Preistorici nuovi arrivi librari della<br />

biblioteca<br />

41 BS Provincia di Brescia Catalogazione Fondo librario 20<br />

Brescia RSI nella Rete bibliotecaria<br />

provinciale bresciana<br />

42 CR Centro Fumetto Cremona Integrazione, catalogazione 20<br />

Andrea Pazienza informatizzata, revisione,<br />

classificazione e<br />

catalogazione del patrimonio<br />

librario (terza annualità)<br />

43 MB Istituto per la Cesano Maderno Catalogazione in SBN di un 20<br />

Storia dell’Arte terzo lotto di periodici<br />

Lombarda Onlus dell’Emeroteca ISAL<br />

44 MI Archeion – Amici Milano Catalogazione in SBN di libri 20<br />

dell’Archivio di appartenenti al Fondo<br />

Stato di Milano Avvocatura dello stato<br />

Onlus riguardanti il diritto e la storia<br />

giuridica (secc. XVI – XX)


Bollettino Ufficiale – 3877 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Cod. Totale Contributo<br />

Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario punteggio assegnato<br />

45 MI Fondazione Milano «I libri di Alba». Catalogazione 20<br />

Arnoldo e Alberto della Biblioteca personale di<br />

Mondadori Alba de Céspedes<br />

46 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN dei 20<br />

Mantova<br />

(Biblioteca<br />

Mediateca G.<br />

Baratta)<br />

fondi in lingua<br />

47 VA Sistema Saronno Catalogazione partecipata a 20<br />

Bibliotecario livello sistemico e provinciale:<br />

Consortile Antonio recupero pregresso dei<br />

Panizzi Sistemi bibliotecari di<br />

Gallarate e Saronno e<br />

inserimento in OPAC<br />

48 MI Comune Di Milano Milano Riorganizzazione, riordino e 19<br />

(Raccolte catalogazione informatizzata<br />

Artistiche del in SBN dei fondi librari<br />

Castello Sforzesco) costituenti la Biblioteca delle<br />

Raccolte Artistiche<br />

49 MI Societa Nazionale Milano Arricchimento catalogo SBN 19<br />

di Mutuo Soccorso con recupero del patrimonio<br />

Cesare Pozzo pregresso (libri di tema<br />

ferroviario e mutualistico)<br />

50 MI Associazione Sesto San Giovanni Arricchimento catalogo SBN 19<br />

Archivio del di contratti di lavoro e<br />

Lavoro monografie in lingua straniera<br />

<strong>51</strong> MN Fondazione Rivarolo Riqualificazione del fondo 19<br />

Sanguanini Mantovano musicale della Fondazione<br />

Rivarolo Onlus Sanguanini (catalogazione<br />

del materiale riguardante il<br />

Maestro Gorni Kramer nativo<br />

rivarolese)<br />

52 MI Veneranda<br />

Biblioteca<br />

Ambrosiana<br />

Milano Progetto Ottocento 18<br />

53 MI Associazione Milano Catalogazione e 18<br />

Connecting pubblicazione on line del<br />

Cultures catalogo dei documenti<br />

digitali (ER e NBM) del Centro<br />

di Documentazione Arti Visive<br />

54 BS Centro Studi e Salò Catalogazione del fondo di 17<br />

Documentazione libri e periodici «Filippo<br />

sul periodo storico<br />

della R.S.I.<br />

Anfuso»<br />

55 MI Centro Milano Catalogazione e messa in 17<br />

Ambrosiano di rete del patrimonio librario e<br />

Documentazione documentale degli uffici di<br />

e Studi Religiosi Pastorale dei Migranti e di<br />

Pastorale del Lavoro<br />

dell’Arcidiocesi<br />

56 MI Fondazione Casa Milano Nuovi orizzonti sulla 17<br />

della Carità marginalità sociale.<br />

Angelo Abriani Catalogazione Biblioteca del<br />

Confine<br />

57 PV Comune di mortara Catalogazione informatizzata 17<br />

Mortara del fondo documentario<br />

(Biblioteca civica della Sezione locale.<br />

F. Pezza) Completamento.<br />

58 MB Comune di Nova Nova Milanese Cartografia storica novese 16<br />

Milanese dal 1859 al 1949<br />

59 MB Comune di<br />

Besana in Brianza<br />

Besana in Brianza Fondo Salvioni progetto arte 16<br />

60 MI Provincia di Milano Catalogazione dei fondi 16<br />

Milano librari afferenti l’Archivio Istituti<br />

Provinciali Assistenza Infanzia<br />

Milano – sezione Brefotrofio<br />

61 PV Istituto Superiore di Pavia Gli autografi e i fondi 16<br />

Studi Musicali F. manoscritti preziosi della<br />

Vittadini biblioteca dell’ISSM F.<br />

Vittadini<br />

62 BG Fondazione Bergamo P.I.P. Periodicals Indexing 15<br />

Alasca – Archivio Project sviluppato in ambito<br />

lombardo F.I.A.F. Fédération<br />

dell’audiovisivo e Internationale des Archives<br />

servizi culturali<br />

annessi<br />

du Film<br />

63 MI Fondazione Museo Milano Recupero patrimonio 15<br />

Nazionale della pregresso con intervento di<br />

Scienza e della correzione e aggiunta<br />

Tecnologia indicizzazione per soggetto<br />

Leonardo da Vinci (progetto pluriennale)<br />

64 BS Fondazione Borgo San Biblioteca Mediateca della 14<br />

Castello di<br />

Padernello<br />

Giacomo Bassa Bresciana<br />

TOTALE 175.000,00 131.250,00 43.750,00


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3878 –<br />

FORMAZIONE<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Cod. Totale Contributo<br />

Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />

beneficiario punteggio assegnato<br />

1 VA Provincia di Varese Comunicare il valore delle 26 4.600,00 3.450,00 1.150,00<br />

Varese biblioteche: misurazione,<br />

comunicazione e marketing<br />

in contesto di rete per<br />

aumentare l’impatto nel<br />

territorio<br />

2 LO Provincia di Lodi Lodi Progettare la biblioteca:<br />

nuovi orizzonti<br />

25 5.600,00 4.200,00 1.400,00<br />

3 LC Provincia di Lecco Lecco La formazione dei bibliotecari 20 2.800,00 2.100,00 700,00<br />

– Sistema<br />

Bibliotecario della<br />

Provincia di Lecco<br />

per il nuovo software Q-Series<br />

4 PV Comune di Vigevano Leggere un gioco da 20 2.800,00 2.100,00 700,00<br />

Vigevano – bambini. Nati per leggere in<br />

Istituzione Cultura<br />

Città di Vigevano<br />

Lomellina<br />

5 SO Provincia di Sondrio Strumenti per il miglioramento 20 4.600,00 3.450,00 1.150,00<br />

Sondrio dei servizi bibliotecari e per la<br />

definizione di un progetto di<br />

comunicazione, promozione<br />

e marketing di sistema<br />

6 CR Provincia di Cremona «Cooperare e coordinare: 17 5.600,00 4.200,00 1.400,00<br />

Cremona proposte innovative per<br />

l’organizzazione sistemica<br />

delle biblioteche cremonesi»<br />

7 MI Fondazione per Abbiategrasso Tutti lettori. Facilitare 17 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />

leggere – l’accesso in biblioteca ai<br />

Biblioteche Sud<br />

Ovest Milano<br />

bambini disabili<br />

8 BS Comune di Rezzato Consultazione: giochi di 16<br />

Rezzato – Sistema prospettiva. Laboratorio per<br />

Bibliotecario bibliotecari sui concetti di<br />

Intercomunale management e marketing<br />

«Brescia Est» per una biblioteca a misura<br />

di utente.<br />

9 MI Consorzio Sistema Paderno Dugnano Contenuti e modelli 15<br />

Bibliotecario Nord- organizzativi per la biblioteca<br />

Ovest digitale pubblica<br />

10 CR Comune di Crema Crema Rete di biblioteche accessibili 14<br />

– Sistema – Percorso aggiornamento<br />

Bibliotecario per bibliotecari e operatori<br />

Cremasco<br />

Soresinese<br />

culturali<br />

11 BS Comune di Chiari Chiari La disseminazione 13<br />

– Sistema informativa. La gestione dei<br />

Bibliotecario Sud contenuti bibliotecari nel web<br />

Ovest Bresciano 2.0<br />

12 MI Comune di Vimercate Progetto di formazione 12<br />

Vimercate – continua per i bibliotecari del<br />

Sistema Sistema Bibliotecario<br />

Bibliotecario del<br />

Vimercatese<br />

Vimercatese<br />

TOTALI 30.000,00 22.500,00 7.500,00<br />

[BUR<strong>2010</strong>0149] [3.4.0]<br />

D.d.s. 29 novembre <strong>2010</strong> - n. 12211<br />

Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi<br />

di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r. 39/74<br />

e l.r. 1/2000 – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di<br />

A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio <strong>2010</strong> e contestuale<br />

liquidazione della somma di A 120.000,00<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />

Vista la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 «Norme in materia di musei di<br />

enti locali o di interesse locale», e successive modificazioni ed<br />

integrazioni, e, in particolare, l’art. 6 che prevede che i musei<br />

possano consorziarsi fra di loro, oppure stipulare convenzioni,<br />

per utilizzare il servizio di conservatorato;<br />

Vista la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie<br />

in <strong>Lombardia</strong>. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998,<br />

n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo<br />

Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del Capo I<br />

della legge 15 marzo 1997, n. 59)» che, all’articolo 4, comma<br />

134, lettera a), individua, tra le funzioni amministrative delegate<br />

alle province, le attività e lo sviluppo dei sistemi museali locali;<br />

Richiamata la d.g.r. 20 maggio 2009, n. 9468 «Approvazione<br />

di criteri e modalità di intervento in materia di musei di enti locali<br />

o di interesse locale, in attuazione della l.r. 39/74», nonché la<br />

d.g.r. 13 gennaio <strong>2010</strong>, n. 11001, che individua, tra l’altro, le risorse<br />

necessarie all’attuazione di tali attività sul cap. 2.3.2.2.59.5406<br />

«Contributi alle province per lo sviluppo di sistemi museali locali»;<br />

Richiamato il proprio decreto del 20 settembre <strong>2010</strong>, n. 8805<br />

«Approvazione dell’invito a presentare domanda, da parte delle<br />

province lombarde, per la concessione di contributi per la<br />

realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi<br />

museali locali», col quale, tra l’altro, si sono stabiliti modalità e<br />

criteri relativi alle attività di istruttoria, valutazione e formazione<br />

della graduatoria;<br />

Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Musei,<br />

biblioteche, archivi, che sintetizza le attività svolte dal nucleo<br />

di valutazione, individuato con decreto del 20 settembre<br />

<strong>2010</strong> n. 8805, e composto da funzionari regionali della Unità Organizzativa<br />

Istituti e luoghi della Cultura;<br />

Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria degli<br />

interventi, formulata in base alle attività istruttorie effettuate<br />

dal nucleo di valutazione, comprendente il progetto non ammesso<br />

all’istruttoria, così come specificato nell’allegato A, parte<br />

integrante e sostanziale del presente atto, per una cifra complessiva<br />

di C 160.000,00;<br />

Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un importo<br />

pari a C 160.000,00 a valere sul cap. 2.3.2.2.59.5406 e alla<br />

liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma, pari<br />

ad C 120.000,00, come stabilito dal citato invito alla presentazione<br />

di domanda da parte delle Province;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);


Bollettino Ufficiale – 3879 –<br />

Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del cap.<br />

2.3.2.2.59.5406 «Contributi alle province per lo sviluppo di Sistemi<br />

Museali locali» del bilancio dell’esercizio in corso;<br />

Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />

e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di<br />

contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />

dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di approvare la graduatoria degli interventi nonché le relative<br />

assegnazioni, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />

dal nucleo di valutazione, di cui al decreto n. 8805/<strong>2010</strong>,<br />

così come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale<br />

del presente atto, per una cifra complessiva di<br />

C 160.000,00;<br />

2. di impegnare la somma di C 160.000,00 a favore delle Province<br />

individuate (ruolo n. 37571) impegno totale alle Province<br />

per contributi Sistemi Museali locali anno <strong>2010</strong> (cod. 37571) con<br />

imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.5406 dell’esercizio finanziario<br />

in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza<br />

e di cassa;<br />

3. di liquidare la somma di C 120.000,00, a favore delle Province<br />

individuate (ruolo n. 37567) acconto 75% alle Province per<br />

contributi Sistemi Museali locali anno <strong>2010</strong> (cod. 37567);<br />

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />

A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della Struttura<br />

Musei, Biblioteche, Archivi:<br />

Claudio Gamba<br />

——— ———<br />

ALLEGATO «A»<br />

APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA PER LA REALIZZAZIONE DI<br />

INTERVENTI DI SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI MUSEALI<br />

LOCALI L.R. 39/74 E L.R. 1/2000 – ANNO <strong>2010</strong> – ASSUNZIONE DEL-<br />

L’IMPEGNO DI SPESA DI A 160.000,00 A VALERE SUL CAPITOLO<br />

5406 – BILANCIO <strong>2010</strong> E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE DELLA<br />

SOMMA DI A 120.000,00<br />

Relazione sull’istruttoria e gli esiti dell’invito a presentare domanda,<br />

da parte delle Province Lombarde, per la concessione di<br />

contributi per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione<br />

dei sistemi museali locali (l.r. 12 luglio 1974 n. 39 e l.r. 5<br />

gennaio 2000, n. 1) – Anno <strong>2010</strong>, approvato con d.d.s. 20 settembre<br />

<strong>2010</strong>, n. 8805.<br />

La presente graduatoria è deliberata in attuazione della l.r.<br />

12 luglio 1974, n. 39, che individua la possibilità per gli Enti locali<br />

di consorziarsi tra loro e stipulare convenzioni con gli enti locali<br />

proprietari di un museo medio o grande per utilizzare il servizio<br />

di conservatorato e della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, che individua,<br />

tra le funzioni amministrative delegate alle province, le attività<br />

e lo sviluppo dei sistemi museali locali.<br />

Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno <strong>2010</strong>,<br />

un «Invito a presentare domanda, da parte delle Province Lombarde,<br />

per la concessione di contributi per la realizzazione di<br />

interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi museali locali<br />

(d.d.s. 20 settembre <strong>2010</strong> n. 8805)».<br />

Interventi finanziabili<br />

Il sostegno economico è diretto:<br />

A) all’individuazione e mantenimento di una o più figure professionali<br />

di tipo tecnico-scientificico da destinare al coordinamento<br />

e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo<br />

dei sistemi museali locali e coerenti con gli obiettivi strategici<br />

individuati dal citato decreto 8805/<strong>2010</strong>;<br />

B) alla realizzazione di progetti di sistema di:<br />

Formazione e aggiornamento del personale,<br />

Comunicazione,<br />

Supporto al raggiungimento e mantenimento degli standard<br />

minimi di funzionamento,<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Sistematizzazione dei servizi per gli utenti,<br />

Valorizzazione del patrimonio musealizzato, anche interrelato<br />

col patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio.<br />

Il periodo di attuazione degli interventi è riferito a programmi<br />

da svolgersi nel periodo <strong>2010</strong>-2012 e articolati per singole annualità.<br />

Per entrambe le categorie di progetto la soglia minima è stata<br />

fissata a 10.000,00 euro e la soglia massima a 50.000,00 euro,<br />

compresa IVA, per singola annualità.<br />

Sotto il profilo generale dell’ammissibilità sono stati considerati<br />

i seguenti requisiti obbligatori:<br />

compilazione della domanda in ogni sua parte e corredata<br />

da firma;<br />

presentazione entro i termini di scadenza;<br />

cofinanziamento pari almeno al 30% del costo dell’intervento<br />

presentato;<br />

rispetto delle soglie minima e massima del costo totale annuale;<br />

rispetto delle tipologie di intervento ammissibili;<br />

presenta del progetto/programma di sviluppo.<br />

Delle 11 domande pervenute, 10 sono state ritenute ammissibili<br />

(7 progetti volti alla individuazione e mantenimento di una<br />

opiùfigure professionali di tipo tecnico-scientifico da destinare<br />

al coordinamento e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo<br />

sviluppo dei sistemi museali locali e 3 progetti rivolti alla realizzazione<br />

di progetti di sistema).<br />

Una domanda è stata esclusa in quanto presentata da un<br />

soggetto non previsto fra i soggetti destinatari.<br />

Nella valutazione sono stati assegnati i punteggi in base agli<br />

elementi oggettivi relativi al sistema/i cui si riferisce il progetto<br />

ed ai contenuti del progetto stesso in base alla tabella prevista<br />

nel citato d.d.s. n. 8805/<strong>2010</strong>.<br />

Per i progetti relativi ad almeno un Sistema museale riconosciuto<br />

da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sono stati assegnati 3 punti.<br />

Per quanto attiene la consistenza numerica nel sistema/i, di<br />

cui al progetto, di musei e raccolte museali riconosciuti da regione<br />

<strong>Lombardia</strong>, sono stati assegnati 1 punto, se all’interno del<br />

sistema/i era presente un solo soggetto riconosciuto, 3 punti per<br />

quanto attiene sistemi con almeno 3 soggetti riconosciuti e 5<br />

punti per i progetti nei quali erano coinvolti oltre 3 soggetti riconosciuti.<br />

Per quanto riguarda la consistenza numerica delle adesioni al<br />

sistema/i di cui al progetto sono stati assegnati 2 punti per adesioni<br />

fino a 6 soggetti, 4 punti per adesioni da 6 a 10 soggetti e<br />

6 punti per adesioni superiori alle dieci unità.<br />

È stato individuato un massimo di 10 punti per la valutazione<br />

della qualità del piano di lavoro e dell’organizzazione del progetto,<br />

anche in relazione al personale impiegato.<br />

Sono stati, inoltre, assegnati 2,5 punti ogni 5% di cofinanziamento<br />

in eccedenza rispetto alla quota di finanziamento minima,<br />

fissata al 30%.<br />

Per i progetti rivolti all’ampliamento delle adesioni al sistema<br />

museale è stato assegnato un punteggio fino ad un massimo di<br />

6 punti; anche per i progetti che presentano programmi di sviluppo<br />

di nuove attività di gestione associata è stato assegnato<br />

un punteggio massimo di 6 punti.<br />

L’attività istruttoria è consistita nell’esame delle domande,<br />

nella acquisizione di informazioni dirette e, infine, nell’assegnazione<br />

dei punteggi.<br />

Tutte le 10 domande ammissibili sono state ammesse a finanziamento.<br />

Complessivamente il costo complessivo dei 10 progetti presentati<br />

e ammessi a contributo ammonta ad C 260.846,00, di<br />

cui 95.433,80 euro come quota di cofinanziamento da parte<br />

degli enti e 165.412,20 euro richiesti come contributo a <strong>Regione</strong><br />

<strong>Lombardia</strong>.<br />

A fronte di una disponibilità finanziaria, messa a bando, di<br />

160.000,00 euro, è stato concesso l’intero ammontare del contributo<br />

richiesto ai progetti relativi a sistemi museali locali riconosciuti<br />

ed è stato ridotto il contributo, concesso alla Provincia di<br />

Milano, che ottiene il ha ottenuto il 77,90% del contributo richiesto,<br />

in quanto non ha alcun sistema museale locale riconosciuto.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Progetti Finanziati<br />

– 3880 –<br />

SISTEMI MUSEALI LOCALI RICONOSCIUTI<br />

Bollettino Ufficiale<br />

ENTE PROGETTO Punti<br />

Contributo<br />

assegnato<br />

in Euro<br />

Provincia di LODI Progetto di sviluppo e valorizzazione del Sistema Museale Lodigiano. 32 23.775,00<br />

Provincia di MANTOVA Ideazione e sviluppo di progettualità per la valorizzazione del Sistema museale provinciale. 26 17.850,00<br />

Provincia di BRESCIA Mantenimento di una figura professionale di tipo tecnico-scientifico da destinare al coordinamento<br />

e alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo di sistemi museali locali.<br />

23 17.000,00<br />

Provincia di VARESE Sviluppo della struttura di servizio centrale per il coordinamento delle attività museali del territorio<br />

provinciale.<br />

21,5 17.550,00<br />

Provincia di PAVIA Mantenimento di figure professionali di tipo tecnico-scientifico già presenti ed individuazione di<br />

nuove professionalità da destinare al coordinamento e alla realizzazione di progetti finalizzati allo<br />

sviluppo del sistema «Lomellina Musei».<br />

21 7.000,00<br />

Provincia di LECCO Coordinamento e valorizzazione del Sistema Museale della Provincia di Lecco 20 14.220,00<br />

Provincia di SONDRIO Individuazione e mantenimento di una figura professionale che si occuperà del consolidamento<br />

del Sistema Museale della Valtellina e del coordinamento, nell’ambito della comunicazione, dei<br />

due sistemi museali della provincia di Sondrio.<br />

19,5 14.300,00<br />

Provincia di CREMONA Progetto per il Sistema Museale della Provincia di Cremona – Supporto al raggiungimento e mantenimento<br />

degli standard minimi di funzionamento e sistematizzazione dei servizi per gli utenti.<br />

19 12.000,00<br />

Provincia di BERGAMO «Comunicazione per i musei e sistemi museali: editing e stampa “Guida musei” in lingua straniera<br />

e messa in rete di informazioni museali»; «Corso di formazione per operatori museali addetti alla<br />

comunicazione tramite i totem multimediali»; «Valorizzazione del patrimonio musealizzato con sviluppo<br />

progetto visite guidate per scuole».<br />

19 17.217,20<br />

Provincia di MILANO Verso il Sistema Museale Provinciale 10 19.087,80<br />

Progetto Non Ammissibile<br />

MUSEO DEL CICLISMO – MADONNA DEL GHISALLO – COMO<br />

Progetto «Servizi museali – Potenziamento bookshop e merchandising<br />

del Museo»<br />

MOTIVAZIONE<br />

Il soggetto richiedente non è una Provincia Lombarda.<br />

[BUR<strong>2010</strong>0150] [3.5.0]<br />

D.d.s. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13052<br />

Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre <strong>2010</strong><br />

n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare progetti<br />

ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre <strong>2010</strong> – Approvazione<br />

dei criteri, delle modalità d’intervento e degli strumenti per la<br />

promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima<br />

guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r. 28/2008»<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

ARCHIVIO DI ETNOGRAFIA, ECOMUSEI,<br />

PATRIMONIO IMMATERIALE<br />

Vista la l.r. 14 novembre 2008, n. 28 avente per oggetto «Promozione<br />

e valorizzazione del patrimonio storico della Prima<br />

guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong>» ed in particolare l’art. 13 comma<br />

4 in cui si precisa che «gli interventi sono approvati dalla<br />

Giunta regionale sentito il parere del Comitato scientifico di cui<br />

all’art. 10 e della competente Commissione consiliare»;<br />

Richiamata la d.g.r. del 13 ottobre <strong>2010</strong> n. 9/623: «Approvazione<br />

dei criteri, delle modalità d’intervento e degli strumenti per<br />

la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della<br />

Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r. 28/2008»;<br />

Richiamato altresì, il d.d.s. del 21 ottobre <strong>2010</strong> n. 10701 «Invito<br />

a presentare progetti ai sensi della d.g.r. del 13 ottobre <strong>2010</strong><br />

n. 9/623: Approvazione dei criteri, delle modalità d’intervento e<br />

degli strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio<br />

storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r.<br />

28/2008»;<br />

Preso atto che sono pervenuti alla competente Struttura della<br />

Direzione Generale Cultura n. 4 progetti, di cui n. 2 Linea di finanziamento<br />

Aen.2Lineadifinanziamento B;<br />

Considerato che i progetti pervenuti sono stati valutati dal<br />

Nucleo di valutazione in data 10 dicembre <strong>2010</strong> così come previsto<br />

dalle Linee d’azione allegato 1 parte integrante del d.d.s.<br />

n. 10701 del 21 ottobre <strong>2010</strong> e che Il Nucleo di Valutazione ha<br />

ritenuto finanziabili i seguenti progetti:<br />

Linea di finanziamento A: Società Storica per la Guerra<br />

Bianca, in partenariato con il Museo della Guerra Bianca in<br />

Adamello: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi<br />

della Prima Guerra Mondiale»;<br />

Linea di finanziamento B: Politecnico di Milano – Dipartimento<br />

di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Conservare<br />

e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e<br />

gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»;<br />

Considerato inoltre che il Nucleo di Valutazione non ha ritenuto<br />

finanziabili i seguenti progetti:<br />

TOTALE 160.000,00<br />

Linea di finanziamento A: ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte<br />

Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare progetti<br />

riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima<br />

Guerra Mondiale presenti sul territorio della <strong>Lombardia</strong> – ex<br />

l.r. 28/2008» per la seguente motivazione: il soggetto presentatore<br />

non fornisce nel piano programmatico di progetto<br />

l’indicazione della gestione biennale del sito Web-Albo<br />

dei caduti, così come richiesto dal bando. Inoltre l’ente<br />

presentatore non ha particolare esperienza nella ricerca<br />

storica sul periodo della Grande Guerra;<br />

Linea di finanziamento B: Università degli Studi di Milano,<br />

Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />

«Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monumenti<br />

dedicati ai caduti della Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»<br />

per la seguente motivazione: il progetto afferisce alle<br />

Province di Milano, Monza e Bergamo mentre invece il<br />

bando ha indicato le province di Milano, Monza e Brescia;<br />

Accertato che la disponibilità finanziaria quale contributo<br />

previsto per la realizzazione dei progetti ritenuti finanziabili è pari<br />

a C 100.000,00, a valere sull’UPB 2.3.1.3.56.7369 del Bilancio <strong>2010</strong><br />

«Spese di investimento per la valorizzazione e lo sviluppo del<br />

patrimonio storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong>»;<br />

Ritenuto pertanto di procedere ad impegnare a favore della<br />

«Società Storica per la Guerra Bianca» la somma di C 60.000,00<br />

e a favore del «Politecnico di Milano Dipartimento di Progettazione<br />

dell’Architettura» la somma di C 40.000,00;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed<br />

integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale<br />

di approvazione del bilancio dell’anno in corso;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle leggi regionali<br />

in materia di organizzazione e personale, nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Decreta<br />

1. di dichiarare ammessi al finanziamento i seguenti progetti:<br />

Linea di finanziamento A–SocietàStorica per la Guerra<br />

Bianca: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi della<br />

Prima Guerra Mondiale» per la somma di C 60.000,00;<br />

Linea di finanziamento B – Politecnico di Milano, Dipartimento<br />

di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Conservare<br />

e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e<br />

gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»<br />

per la somma di C 40.000,00;<br />

pari a un totale di C 100.000,00;<br />

2. di dichiarare non ammessi al finanziamento i seguenti progetti:<br />

Linea di finanziamento A – ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte<br />

Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare progetti<br />

riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima


Bollettino Ufficiale – 3881 –<br />

Guerra Mondiale presenti sul territorio della <strong>Lombardia</strong> – ex<br />

l.r. 28/2008»;<br />

Linea di finanziamento B – Università degli Studi di Milano,<br />

Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />

«Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monumenti<br />

dedicati ai caduti della Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»;<br />

per le motivazioni espresse in premessa;<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />

SOCIETÀ STORICA PER LA GUERRA BIANCA 599718 2.3.1.3.56.7369 60.000,00 0,00 0,00<br />

POLITECNICO DI MILANO 22741 2.3.1.3.56.7369 40.000,00 0,00 0,00<br />

2. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso.<br />

Il dirigente della Struttura<br />

Archivio di etnografia, ecomusei, patrimonio immateriale:<br />

Fosco Massimiliano Magaraggia<br />

D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione<br />

e solidarietà sociale<br />

[BUR<strong>2010</strong>01<strong>51</strong>] [3.1.0]<br />

D.d.g. 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12948<br />

Modalità di erogazione dei contributi alle famiglie di persone<br />

con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di<br />

strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione<br />

ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per<br />

l’anno <strong>2010</strong><br />

IL DIRETTORE GENERALE<br />

DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE,<br />

INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ SOCIALE<br />

Visto l’art. 4, commi 4e5dellalegge regionale n. 23 del 6<br />

dicembre 1999, per l’erogazione dei contributi alle famiglie di<br />

persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto<br />

di strumenti tecnologicamente avanzati;<br />

Vista la d.g.r. n. 1642 del 29 dicembre 2005, avente per oggetto:<br />

«Ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche<br />

sociali in applicazione della legge 8 novembre 2000, n. 328 e<br />

dell’art. 4, commi 4e5,dellal.r. del 6 dicembre 1999 n. 23 –<br />

Anno 2005»;<br />

Dato atto che la citata d.g.r. n. 1642/05 stabilisce che l’assegnazione<br />

delle risorse regionali destinate all’acquisto di strumenti<br />

tecnologicamente avanzati per soggetti disabili, a partire<br />

dal 2006, sarà effettuata con decreto del direttore generale<br />

della Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale, utilizzando il criterio<br />

dell’incidenza della popolazione nella fascia di età 0-64 anni;<br />

Considerato che la l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in<br />

materia sanitaria, sociosanitaria e sociale – Collegato» (Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31<br />

dicembre 2008) ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. n. 23/99<br />

prevedendo che i contributi ai portatori di handicap sono concessi,<br />

«... senza alcun limite di età e compatibilmente con le<br />

risorse disponibili»;<br />

Preso atto che la l.r. 2 febbraio <strong>2010</strong>, n. 4 «Disposizione in favore<br />

dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento», in particolare<br />

l’art. 4, prevede l’erogazione di contributi alle famiglie,<br />

finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi<br />

didattici degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei<br />

soggetti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA);<br />

Richiamati i precedenti provvedimenti della Direzione Generale<br />

Famiglia e Solidarietà Sociale, dd.d.g. 23 maggio 2006,<br />

n. 5632, 18 luglio 2007, n. 8015, 4 agosto 2008, n. 8594 e 17 novembre<br />

2009 n. 12101, con i quali sono state definite le modalità<br />

di attuazione per l’erogazione dei contributi alle famiglie di persone<br />

con disabilità e al singolo soggetto disabile per l’acquisto<br />

di strumenti tecnologicamente avanzati e assegnate le relative<br />

risorse alle ASL;<br />

Ritenuto:<br />

di determinare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi<br />

per l’anno <strong>2010</strong> così come riportati nell’allegato 1,<br />

parte integrante del presente provvedimento;<br />

di stabilire che le ASL procederanno all’utilizzo delle risorse<br />

assegnate secondo le modalità previste dallo stesso allegato<br />

1, parte integrante del presente provvedimento;<br />

di destinare almeno il 40% delle risorse complessivamente<br />

disponibili anno <strong>2010</strong>, esclusivamente a finanziare le richieste<br />

di strumenti rientranti tra i dispositivi/sistemi «domotici»;<br />

Considerato che gli eventuali residui sulle assegnazioni dello<br />

scorso anno potranno essere utilizzati anche ad integrazione del<br />

budget a disposizione per il <strong>2010</strong>;<br />

3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />

atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Dato atto che le risorse disponibili per l’anno <strong>2010</strong> sull’UPB<br />

5.2.2.2.91 – capitolo <strong>51</strong>09 del bilancio regionale, da destinare<br />

per l’erogazione dei contributi in questione ammontano a<br />

C 2.552.000,00;<br />

Ritenuto pertanto di procedere all’assegnazione ed erogazione<br />

delle risorse disponibili per l’anno <strong>2010</strong> alle ASL negli importi<br />

specificati nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente<br />

provvedimento, a valere sull’UPB 5.2.2.2.91 – capitolo <strong>51</strong>09<br />

del bilancio regionale per l’esercizio <strong>2010</strong>;<br />

Dato atto che le ASL sono tenute ad assolvere al debito informativo<br />

compilando i modelli trasmessi dalla Direzione Generale<br />

Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale;<br />

Vista la l.r. n. 34/78 e il Regolamento regionale di contabilità<br />

n. 1/01 e loro successive modifiche ed integrazioni nonché la<br />

legge di approvazione del bilancio regionale per l’anno in<br />

corso;<br />

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico in materia di organizzazione<br />

e personale», nonché i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura;<br />

Vista la d.g.r. 29 aprile <strong>2010</strong>, n. 4, con la quale è stata costituita<br />

la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione<br />

e Solidarietà Sociale ed è stato affidato l’incarico di direttore<br />

generale della stessa al dott. Roberto Albonetti;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Decreta<br />

1) di approvare l’allegato 1 «Indicazioni per l’erogazione di<br />

contributi alle famiglie di persone con disabilità o al singolo soggetto<br />

disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati<br />

– Anno <strong>2010</strong>», parte integrante e sostanziale del presente<br />

provvedimento;<br />

2) di assegnare alle ASL le risorse per l’anno <strong>2010</strong>, pari a complessivi<br />

C 2.552.000,00, per l’erogazione dei contributi alle famiglie<br />

di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per<br />

l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ai sensi dell’art.<br />

4, commi 4e5dellal.r. n. 23/1999, negli importi specificati<br />

nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />

3) di impegnare e contestualmente liquidare la somma di<br />

C 2.552.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 5.2.2.2.91.<strong>51</strong>09<br />

dell’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità<br />

di competenza e di cassa, a favore BENEFICIARI DIVERSI<br />

(cod. 37682);<br />

4) di trasmettere il presente provvedimento alle ASL indicate<br />

nell’allegato 2;<br />

5) di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito internet della Direzione Generale<br />

Famiglia e Solidarietà Sociale.<br />

Il direttore generale:<br />

Roberto Albonetti<br />

——— ———<br />

ALLEGATO 1<br />

Legge regionale 23/99 – art. 4, commi 4e5<br />

Indicazioni per l’erogazione di contributi alle famiglie<br />

di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile<br />

per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati<br />

Anno <strong>2010</strong><br />

Come negli anni scorsi, si intende promuovere l’acquisto di


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

tecnologie, ivi comprese quelle comunemente definite col termine<br />

di «domotica», per il miglioramento dell’accessibilità dell’ambiente<br />

domestico e finalizzate ad estendere le abilità della<br />

persona. In particolare, tenendo conto che le domande di contributo<br />

dei cittadini volte all’acquisto di ausili rientranti in tale<br />

fattispecie sono più che raddoppiate dal 2005 ad oggi, per l’anno<br />

<strong>2010</strong>, le ASL dovranno destinare alla «domotica» almeno il<br />

40% delle risorse erogate dalla <strong>Regione</strong>. A tal fine si richiamano<br />

le precisazioni già fornite al riguardo, lo scorso anno:<br />

il termine «domotica» ricomprende, ai fini dell’attuazione<br />

della l.r. 23/99, oltre ai dispositivi comunemente rientranti<br />

nella «domotica» (vedi allegato B al d.d.g. n. 5632 del 23<br />

maggio 2006) anche tutti quegli ausili o strumentazioni di<br />

vario tipo che favoriscono l’autonomia o la vita indipendente<br />

all’interno della propria abitazione;<br />

per agevolare i cittadini nell’acquisto di dispositivi/strumenti<br />

domotici, che spesso sono particolarmente costosi, in alternativa<br />

alla presentazione della fattura, è ammissibile una<br />

dichiarazione rilasciata dalla ditta fornitrice (o banca o finanziaria)<br />

riportante il piano di rateizzazione relativo all’acquisto<br />

effettuato;<br />

al fine di aiutare il cittadino nella scelta degli strumenti tecnologicamente<br />

avanzati, è opportuno che le ASL promuovano<br />

una diffusa e corretta informazione, non solo relativamente<br />

a termini e procedure del bando, ma anche alle<br />

plurime opportunità riservate dalla l.r. 23/99 ai cittadini disabili.<br />

Pertanto dovranno essere attuate specifiche azioni di<br />

orientamento con particolare attenzione proprio a tutti gli<br />

ausili che favoriscono la vita indipendente.<br />

1. OBIETTIVI<br />

Si confermano le finalità e gli obiettivi, già indicati negli anni<br />

scorsi che di seguito si richiamano:<br />

L’ausilio/strumento, individuato come necessario all’interno<br />

del progetto sociale e/o educativo, deve prioritariamente:<br />

contribuire all’autonomia della persona disabile con particolare<br />

riferimento al miglioramento dell’ambiente domestico;<br />

sviluppare le potenzialità della persona disabile in relazione<br />

alle sue possibilità di integrazione sociale e lavorativa;<br />

compensare le diverse limitazioni funzionali, siano esse motorie,<br />

visive, uditive, intellettive e del linguaggio.<br />

In generale si sottolinea che, l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99<br />

finalizza le risorse messe a disposizione dalla <strong>Regione</strong> per l’acquisto<br />

di strumenti tecnologicamente avanzati, all’integrazione ed<br />

al reinserimento sociale e professionale delle persone con disabilità;<br />

tale finalità va perseguita con particolare attenzione,<br />

stante l’entità delle risorse, nella formulazione della graduatoria<br />

di priorità che deve essere realmente correlata alle potenzialità<br />

della persona, alle sue possibilità e capacità di integrazione nei<br />

luoghi di lavoro e nei contesti sociali, alla presenza o assenza di<br />

figure di riferimento e di aiuto (a puro titolo esemplificativo il PC<br />

potrebbe essere finanziabile in casi eccezionali, laddove effettivamente<br />

le condizioni di mobilità e di «relazione col mondo»<br />

della persona disabile non sono altrimenti perseguibili perché la<br />

persona è confinata all’interno della propria abitazione ...).<br />

La coerenza dell’acquisto dello strumento con la finalità della<br />

l.r. 23/99 e gli obiettivi sopra esposti è criterio fondamentale per<br />

la concessione del contributo. La verifica sull’adeguatezza dell’ausilio<br />

compete al nucleo di valutazione dell’ASL di cui al successivo<br />

punto 6.<br />

2. BENEFICIARI<br />

La l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in materia sanitaria,<br />

socio-sanitaria e sociale – Collegato» (Bollettino Ufficiale della<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31 dicembre 2008)<br />

ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99 prevedendo che<br />

i contributi ai portatori di handicap sono concessi, «... senza alcun<br />

limite di età e compatibilmente con le risorse disponibili».<br />

Pertanto, in ottemperanza alla intervenuta modifica di legge,<br />

sono beneficiarie tutte le persone disabili che vivono da sole o<br />

in famiglia indipendentemente dall’età.<br />

La l.r. 2 febbraio <strong>2010</strong>, n. 4 «Disposizioni in favore dei soggetti<br />

con disturbi specifici di apprendimento», in particolare l’art. 4<br />

prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’acquisto<br />

di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici<br />

degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con<br />

DSA.<br />

Coloro che hanno già usufruito precedentemente dei benefici<br />

della l.r. 23/99 art. 4, commi 4 e 5, possono presentare una<br />

nuova domanda solo dopo 3 anni. Si precisa che i tre anni decorrono<br />

dalla data di presentazione della richiesta.<br />

– 3882 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Viene fatta eccezione per le richieste:<br />

di dispositivi/sistemi domotici e strumenti per la casa in genere;<br />

di adeguamento/potenziamento dell’ausilio determinato:<br />

– da variazioni delle abilità della persona disabile;<br />

– dalla necessità di sostituzione di un ausilio/strumento già<br />

in dotazione non più funzionante<br />

purché acquistati entrambi con il contributo ai sensi della l.r.<br />

23/99.<br />

3. STRUMENTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO<br />

Sono ammissibili a finanziamento:<br />

strumenti acquistati o acquisiti temporaneamente in regime<br />

di noleggio, affitto, leasing o abbonamento;<br />

strumenti già in dotazione alla famiglia che devono essere<br />

adattati/trasformati;<br />

qualsiasi servizio necessario a rendere lo strumento effettivamente<br />

utilizzabile (installazione/personalizzazione, formazione<br />

all’utilizzo, manutenzione e costi tecnici di funzionamento,<br />

etc.).<br />

Alla luce degli obiettivi di cui al punto 1 sono finanziabili le<br />

richieste di contributo che:<br />

prevedano l’acquisizione di strumenti che rientrino nella definizione<br />

di ausilio dello standard internazionale EN ISO 9999:<br />

«qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico,<br />

di produzione specializzata o di Comune commercio,<br />

destinato a prevenire, compensare, alleviare una<br />

menomazione o una disabilità» ivi compresi ausili/dispositivi<br />

domotici, applicativi informatici, software e adattamenti<br />

del computer sviluppati per compensare le diverse disabilità<br />

(esempio: software per compensare deficit uditivi o visivi,<br />

adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori di<br />

mouse, dispositivi domotici, etc.);<br />

prevedano l’adattamento dell’autoveicolo (di proprietà o<br />

in comodato d’uso sia del famigliare che del disabile) al<br />

fine di garantire il trasporto alla persona disabile nei luoghi<br />

di lavoro o di socializzazione;<br />

personal computer e relativi applicativi necessari a soddisfare<br />

quanto previsto nell’art. 4 della l.r. n. 4/<strong>2010</strong>;<br />

prevedano l’acquisto di ausili riconducibili al Nomenclatore<br />

Tariffario valutando attentamente il progetto individualizzato<br />

in relazione alla finalità d’integrazione sociale o lavorativa<br />

stabilita dalla l.r. 23/99 e coinvolgendo anche eventualmente<br />

gli operatori degli «uffici protesi» delle ASL come specificato<br />

al paragrafo 6.<br />

Sono inoltre ammissibili in quanto riconducibili:<br />

gli ausili per non udenti non ricompresi nel nomenclatore,<br />

quali vibratori, sistemi FM o IR limitatamente ai minori in età<br />

prescolare nonché il secondo processore, non a scatola,<br />

prioritariamente per minori;<br />

le protesi acustiche, limitatamente alle persone affette da<br />

sordità pari o superiore a 65 decibel medi (500-1000-2000<br />

Hz) nell’orecchio migliore e ai minori con sordità pari a 50<br />

decibel medi (500-1000-2000 Hz) nell’orecchio migliore;<br />

per gli ausili ad alto contenuto tecnologico con forte connotazione<br />

sanitaria, per i quali il comparto sanitario prevede<br />

un contributo per l’acquisto, la richiesta è ammissibile<br />

previa documentazione che attesti la necessità dell’ausilio<br />

da parte della persona disabile. Il contributo viene calcolato<br />

in relazione al contributo sanitario, tenendo presente<br />

che comunque la somma dei due contributi non deve superare<br />

il 70% del costo complessivo dell’ausilio.<br />

4. STRUMENTI NON AMMESSI A FINANZIAMENTO<br />

Sono escluse le richieste di servizi, strumenti, ausili e protesi che<br />

hanno le seguenti proprietà:<br />

sussidi didattici che possono essere ottenuti grazie alle vigenti<br />

disposizioni concernenti il diritto allo studio;<br />

modifiche degli strumenti di guida dell’autoveicolo a favore<br />

di persone disabili titolari di patente speciale per le quali<br />

sono erogati i contributi ai sensi dell’art. 27 della legge<br />

104/92;<br />

provvidenze di cui alla legge 9 gennaio 1989, n. 13 «Disposizioni<br />

per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere<br />

architettoniche negli edifici privati», comprese le abitazioni<br />

che sono state costruite successivamente all’anno<br />

1989;<br />

benefici ottenibili dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione<br />

contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali in<br />

quanto la persona richiedente è beneficiaria delle provvidenze<br />

di tale ente;


Bollettino Ufficiale – 3883 –<br />

benefici ottenibili attraverso altre forme di contribuzione, in<br />

quanto la persona disabile e/o la sua famiglia, possono usufruirne<br />

in ragione della loro situazione (quali ad esempio:<br />

studente universitario, beneficiario di polizze assicurative<br />

specifiche ecc.);<br />

ausili che rientrano nelle categorie di ausili previste dal Nomenclatore<br />

Tariffario delle protesi (d.m. 332/99 – Ministero<br />

della Sanità ed eventuali successive modifiche e/o integrazioni).<br />

Sono da ritenersi non ammissibili se non in casi eccezionali:<br />

apparecchi o impianti di climatizzazione/condizionamento;<br />

fotocamere, videocamere analogiche e digitali;<br />

telefoni mobili, palmari, impianti di navigazione satellitare;<br />

HI-FI, lettori DVD, televisori, ecc.;<br />

personal computer, da tavolo o portatile, solo se collegato<br />

ad applicativi necessari a compensare le diverse disabilità.<br />

In questo caso è ovviamente ammissibile, fermi restando i<br />

massimali fissati al successivo punto 8), sia il costo del computer<br />

che quello degli applicativi;<br />

hardware e software di base (cioè privi di applicativi destinati<br />

alla specifica compensazione di disabilità).<br />

Queste tipologie di strumenti saranno valutate solo ad esaurimento<br />

della graduatoria qualora la disponibilità del budget lo<br />

consenta; si raccomanda un’attenta valutazione del progetto,<br />

tenendo conto che comunque lo strumento/ausilio deve essere<br />

finalizzato alla compensazione di una disabilità.<br />

5. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA<br />

Le domande devono essere presentate alla ASL territorialmente<br />

competente presso il Dipartimento ASSI – Servizio Disabili<br />

–, secondo le indicazioni fornite dagli stessi.<br />

Per il corrente anno, le domande devono pervenire entro il 14<br />

febbraio 2011.<br />

Possono essere presentate domande per un solo strumento<br />

corredate dalla seguente documentazione:<br />

prescrizione del medico specialista (pubblico o privato)<br />

che motivi la necessità e la conformità dello strumento/ausilio<br />

con il progetto sociale ed educativo individualizzato;<br />

copia della certificazione di invalidità o della certificazione<br />

di alunno disabile;<br />

certificazione dello specialista per patologie che causano<br />

disabilità e non necessariamente accertate attraverso le<br />

forme di cui sopra (ad esempio la dislessia). In tali casi particolare<br />

attenzione dovrà essere data alla verifica della diagnosi,<br />

anche attraverso un confronto con le UONPIA;<br />

dichiarazione di eventuale presenza di ausili nonché relativo<br />

supporto assistenziale già in dotazione alla persona disabile<br />

e/o alla sua famiglia;<br />

autocertificazione del cittadino che attesti di non aver fatto<br />

richiesta di altro finanziamento pubblico o di non disporre<br />

in forma gratuita dell’ausilio oggetto della domanda e/o<br />

di non aver ricevuto altri finanziamenti ai sensi dell’art. 4,<br />

commi 4e5,dellal.r. 23/99 nel precedente triennio;<br />

dichiarazione di accettazione della quota di compartecipazione<br />

al costo;<br />

copia di preventivo o di fattura/ricevuta fiscale indicante<br />

l’elenco degli strumenti con il dettaglio tecnico ed il relativo<br />

costo. La fattura/ricevuta fiscale non dovrà essere antecedente<br />

12 mesi dalla data di presentazione della domanda,<br />

ad esclusione dei casi in cui la richiesta già presentata l’anno<br />

precedente non sia stata accolta per esaurimento fondi<br />

e venga ripresentata nuovamente per l’anno in corso.<br />

In caso di ausili o strumenti acquistati tramite rateizzazione,<br />

qualora non fosse disponibile la fattura, è possibile presentare<br />

anche copia del contratto di finanziamento rilasciato<br />

dalla ditta fornitrice o dalla finanziaria;<br />

eventuale dichiarazione dell’Azienda fornitrice, responsabile<br />

dell’installazione di avvenuta personalizzazione, di addestramento<br />

o collaudo.<br />

La domanda deve essere accompagnata dal progetto individualizzato,<br />

per la stesura del quale ci si può avvalere dell’equipe<br />

pluridisciplinare/operatori specialisti della ASL territorialmente<br />

competente o eventualmente in alternativa, del medico<br />

specialista (pubblico o privato) in raccordo con gli operatori<br />

della ASL.<br />

5.1 Progetto individualizzato<br />

Il progetto individualizzato, che deve obbligatoriamente accompagnare<br />

la domanda, è un progetto sociale/educativo<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

volto a favorire una vita indipendente o una maggiore autonomia<br />

o un miglioramento della qualità di vita del disabile e deve<br />

contenere:<br />

i dati clinico-anamnestici della persona disabile;<br />

le motivazioni che giustificano la necessità dello strumento/<br />

ausilio e gli obiettivi che si possono raggiungere con la dotazione<br />

dell’ausilio in termini di integrazione sociale, lavorativa,<br />

scolastica o di sviluppo dell’autonomia;<br />

la durata del progetto (periodo entro il quale si pensa di<br />

realizzare gli obiettivi);<br />

la modalità di verifica dei risultati attesi sia nei confronti della<br />

persona disabile, sia della famiglia.<br />

6. VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE PRESENTATE PER IL <strong>2010</strong> E FOR-<br />

MULAZIONE DELLE GRADUATORIE<br />

Per la valutazione delle domande, le ASL sono tenute:<br />

ad istituire apposito nucleo di valutazione per l’istruttoria e<br />

la valutazione delle domande nonché la per la definizione<br />

delle graduatorie;<br />

ad individuare, sulla base delle indicazioni generali fornite<br />

dal presente atto, e tenendo presente la finalità prima dell’art.<br />

4 comma 4 della l.r. 23/99, soprattutto in presenza di<br />

risorse limitate rispetto alle richieste pervenute, criteri puntuali<br />

per la valutazione delle domande e la conseguente<br />

formulazione delle graduatorie in relazione alla coerenza<br />

dello strumento con quanto definito nel progetto individualizzato,<br />

agli obiettivi da raggiungere con l’acquisto di uno<br />

specifico strumento (acquisizione autonomia, possibilità di<br />

accedere ai luoghi di lavoro, di studio, di socializzazione,<br />

migliore qualità della vita, ecc.), al più alto contenuto tecnologico<br />

degli ausili, al grado di disabilità, ecc.<br />

Si ritiene opportuno che il nucleo di valutazione sia integrato<br />

con competenze specifiche provenienti dalle UONPIA per la valutazione<br />

delle domande relative a strumenti/ausili da fornire a<br />

bambini disabili (vedi dislessie ecc.) e da operatori degli uffici<br />

«protesi» delle ASL per i casi di valutazione della riconducibilità.<br />

I contributi sono assegnati nella misura del 70% del costo complessivo<br />

dell’ausilio, e comunque secondo le modalità indicate<br />

nel successivo punto 8), procedendo dall’inizio della graduatoria<br />

fino all’esaurimento del budget.<br />

Si ribadisce che le richieste:<br />

riferite agli ausili per non udenti, non ricompresi nel nomenclatore<br />

qualora il secondo processore, non a scatola, sia<br />

richiesto per > di 18 anni;<br />

riferite agli strumenti finanziabili solo in casi eccezionali,<br />

saranno eventualmente valutate, solo dopo l’esaurimento delle<br />

graduatorie di priorità e solo qualora la disponibilità del budget<br />

assegnato ai sensi del presente d.d.g. lo consenta.<br />

Le richieste escluse dal finanziamento per esaurimento del<br />

budget non costituiranno priorità per l’anno successivo, fermo<br />

restando che ovviamente potranno essere ripresentate.<br />

Si rammenta inoltre, che le graduatorie dovranno comunque<br />

essere definite per il territorio di tutta l’ASL e non per distretto al<br />

fine di non creare disomogeneità né relativamente ai criteri, né<br />

relativamente alle disponibilità.<br />

Il Piano dei finanziamenti, comprensivo delle graduatorie e<br />

dei criteri di valutazione individuati, dovrà essere approvato con<br />

deliberazione del direttore generale.<br />

Le ASL, completato il piano delle assegnazioni, ne daranno<br />

comunicazione ai beneficiari ed erogheranno il contributo entro<br />

60 giorni dal ricevimento di idonea documentazione contabile<br />

fiscale attestante l’acquisizione dello strumento.<br />

7. MODALITÀ OPERATIVE<br />

Come detto, le domande devono essere pervenute alle ASL<br />

entro il 14 febbraio 2011. Tali enti formulano, a seguito dell’istruttoria<br />

delle stesse, due specifiche graduatorie relativamente ai<br />

dispositivi/sistemi domotici e agli altri strumenti. È necessario che<br />

le ASL diano la massima diffusione al presente provvedimento<br />

nonché alle modalità di presentazione delle domande da parte<br />

dei cittadini così come definito dalle stesse ASL.<br />

Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad accompagnare<br />

i cittadini e le loro famiglie nel processo di presentazione<br />

della richiesta, con particolare riferimento alla divulgazione delle<br />

opportunità che i dispositivi/sistemi domotici possono riservare<br />

alle persone con disabilità.<br />

Un’efficace azione di promozione locale dell’informazione –<br />

anche con gli specialisti prescrittori e gli estensori del progetto<br />

– può avere un primo risultato in termini di riduzione delle domande<br />

non prioritarie.


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Si richiamano di seguito gli adempimenti delle ASL per la predisposizione<br />

dei piani di assegnazione.<br />

Le ASL provvedono a:<br />

definire l’ammontare del budget da destinare al finanziamento<br />

delle richieste di strumenti rientranti tra i dispositivi/<br />

sistemi «domotici»;<br />

individuare i criteri per la formulazione delle graduatorie<br />

anno <strong>2010</strong>;<br />

istituire il nucleo di valutazione, valutare le domande pervenute<br />

e formulare le graduatorie di priorità;<br />

valutare, conseguentemente ad eventuali residui del budget<br />

ai sensi del presente d.d.g., le domande non prioritarie<br />

formulando l’ulteriore graduatoria.<br />

8. LIMITI DI SPESA AMMISSIBILE<br />

Le domande vengono accolte e successivamente valutate<br />

solo se prevedono una spesa pari o superiore a 260 euro e sono<br />

corredate dalla documentazione sopra elencata.<br />

Il tetto massimo di spesa ammissibile è di 15.500 euro.<br />

I contributi sono concessi nella misura del 70% della spesa<br />

ammissibile con le seguenti precisazioni:<br />

personal computer da tavolo: contributo massimo erogabile,<br />

comprensivo di software di base e di tutte le periferiche,<br />

300 euro;<br />

personal computer portatile: contributo massimo erogabile,<br />

comprensivo di software di base e di tutte le periferiche,<br />

500 euro;<br />

in caso di richieste di personal computer che comprendono,<br />

oltre all’hardware, anche software specifici previsti dal<br />

progetto (es. software per compensare deficit uditivi o visivi,<br />

adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori<br />

di mouse, ecc.), nel preventivo e nella documentazione<br />

d’acquisto, i costi dovranno essere indicati separatamente,<br />

al fine di poter rispettare per l’hardware i massimi consentiti<br />

di cui sopra e utilizzare il criterio del 70% per l’acquisto<br />

del/dei software;<br />

protesi acustiche riconducibili: contributo massimo erogabile,<br />

2.000 euro.<br />

9. SCADENZE E DEBITO INFORMATIVO<br />

Le ASL dovranno trasmettere alla D.G. Famiglia e Solidarietà<br />

Sociale entro il 15 aprile 2011:<br />

deliberazione di approvazione del piano delle assegnazioni<br />

comprensiva dei criteri adottati nonché dei modelli di rendicontazione<br />

debitamente compilati che costituiscono debito<br />

informativo nei confronti della <strong>Regione</strong>;<br />

breve relazione di sintesi che evidenzi punti di forza ed eventuali<br />

criticità emerse, situazione aggiornata delle liquidazioni<br />

effettuate relativamente ai contributi assegnati per<br />

l’anno precedente. Le tabelle per la rendicontazione del<br />

debito informativo saranno inviate alle ASL dalla U.O. Sistema<br />

sociale della scrivente Direzione Generale.<br />

ALLEGATO 2<br />

ASSEGNAZIONE ED EROGAZIONE RIS<strong>ORS</strong>E<br />

Acquisto strumenti tecnologicamente avanzati<br />

L.r. 23/99 art. 4, commi 4e5<br />

ANNO <strong>2010</strong><br />

N. ASL<br />

Importo assegnato<br />

(cap. <strong>51</strong>09 – ruolo n. 37682)<br />

301 BERGAMO 282.364,00<br />

302 BRESCIA 296.432,00<br />

303 COMO 153.245,00<br />

304 CREMONA 94.033,00<br />

305 LECCO 87.761,00<br />

306 LODI 60.603,00<br />

307 MANTOVA 107.160,00<br />

308 MILANO 409.204,00<br />

309 MILANO 1 241.865,00<br />

310 MILANO 2 164.724,00<br />

311 MONZA-BRIANZA 211.744,00<br />

312 PAVIA 141.345,00<br />

313 SONDRIO 47.452,00<br />

314 VARESE 227.694,00<br />

315 VALLECAMONICA-SEBINO 26.374,00<br />

TOTALE ASL 2.552.000,00<br />

– 3884 –<br />

D.G. Istruzione, formazione e lavoro<br />

Bollettino Ufficiale<br />

[BUR<strong>2010</strong>0152] [3.3.0]<br />

D.d.s. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12689<br />

L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria<br />

e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per l’acquisto<br />

di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno<br />

<strong>2010</strong> – Assunzione di spesa e contestuale liquidazione di<br />

A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428<br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE<br />

Vista la legge regionale 5 maggio 2004 n. 11 – articolo 5, comma<br />

3;<br />

Vista la d.g.r. 28 luglio <strong>2010</strong>, n. 6/317 «Variazioni al bilancio<br />

per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong> e bilancio pluriennale <strong>2010</strong>-2012<br />

a legislazione vigente e programmatico – 16º provvedimento»<br />

che prevede, sul capitolo 2.1.1.3.278.428, una ulteriore dotazione<br />

di competenza e di cassa pari ad C 400.000,00 finalizzata<br />

alla realizzazione di interventi urgenti e di ristrutturazione di edifici<br />

scolastici pubblici e per l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo<br />

scolastico;<br />

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 9/634 del 13<br />

ottobre <strong>2010</strong> con cui sono state approvate le modalità per l’assegnazione<br />

dei contributi per l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo<br />

scolastico, per l’anno <strong>2010</strong>, ai sensi dell’art. 5 comma 3<br />

e dell’art. 11 comma 3 della legge regionale 5 maggio 2004<br />

n. 11, destinando a tale scopo la somma complessiva di<br />

C 400.000,00, all’UPB 2.1.1.3.278 cap. 428;<br />

Vista la circolare regionale n. 15 del 15 ottobre <strong>2010</strong> «Termini<br />

di presentazione domande di contributo per l’acquisto di autoveicoli<br />

utilizzabili anche per il trasporto di alunni Anno <strong>2010</strong>» pubblicata<br />

sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Supplemento<br />

Straordinario al n. 43 del 25 ottobre <strong>2010</strong>;<br />

Considerato che alla data di chiusura del bando risultavano<br />

pervenute n. 56 richieste per l’assegnazione dei contributi per<br />

l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo scolastico, delle quali<br />

n. 6, riportate nell’allegato «C», parte integrante e sostanziale<br />

del presente decreto, ritenute non accoglibili per mancanza<br />

dei requisiti prescritti;<br />

Considerato inoltre che le 50 istanze accoglibili sono state indicate<br />

nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />

decreto, in ordine di graduatoria, sulla base dei criteri stabiliti<br />

con la succitata d.g.r. n. 9/634 del 13 ottobre <strong>2010</strong>;<br />

Considerato che la disponibilità di fondi pari a C 400.000,00<br />

consente di finanziare solo le prime 14 istanze della graduatoria,<br />

elencate nell’allegato «B», parte integrante e sostanziale del<br />

presente decreto;<br />

Ritenuto necessario procedere alla assunzione dell’impegno<br />

di spesa e alla contestuale liquidazione di C 400.000,00 a favore<br />

delle Amministrazioni comunali riportate nel citato allegato «B»,<br />

parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />

Vista la legge regionale n. 20/2008 nonché i provvedimenti<br />

organizzativi della IX legislatura;<br />

Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21<br />

luglio <strong>2010</strong> inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’esercizio<br />

<strong>2010</strong> ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive<br />

modificazione e/o integrazioni;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Decreta<br />

1. di approvare la graduatoria relativa a n. 50 istanze per l’acquisto<br />

di mezzi di trasporto collettivo scolastico come indicato<br />

nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />

decreto;<br />

2. di approvare il Piano di riparto come indicato nell’allegato<br />

«B», parte integrante e sostanziale del presente decreto e di<br />

assegnare alle Amministrazioni comunali elencate nello stesso i<br />

contributi indicati a fianco di ciascun beneficiario;<br />

3. di ritenere non accoglibili le n. 6 istanze elencate nell’allegato<br />

«C», parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />

4. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di<br />

C 400.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 2.1.1.3.278.428 dell’esercizio<br />

finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità<br />

di competenza e di cassa, a favore dei Beneficiari contributi l.r.<br />

11/2004 piano <strong>2010</strong> (ruolo 37608);<br />

5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />

Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della Struttura:<br />

Paolo Formigoni


Bollettino Ufficiale – 3885 –<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />

FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />

GRADUATORIA DOMANDE RICEVUTE<br />

ALLEGATO «A»<br />

Scuole Costo Contr.<br />

Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />

dell’obbligo automezzo anni prec.<br />

1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No<br />

2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No<br />

3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No<br />

4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No<br />

5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No<br />

6 SAN NAZZARO VAL CAVARGNA 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No<br />

8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No<br />

8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No<br />

9 SAN CIPRIANO PO 11270 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No<br />

10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No<br />

11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No<br />

12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No<br />

13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No<br />

14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No<br />

15 MARZIO 115046 307 145 Nessuna 15.950,00 7.975,00 No<br />

16 CREMENAGA 114617 814 169,4 Nessuna 53.200,00 26.600,00 No<br />

17 VIGANO SAN MARTINO 102407 1213 271 Nessuna 27.974,00 13.987,00 No<br />

18 DREZZO 105496 1173 <strong>51</strong>5 Nessuna 57.500,00 28.750,00 No<br />

19 ORNICA 101554 182 14,7 1 scuola 29.685,00 14.842,00 No<br />

20 MONTICELLI PAVESE 11236 737 33 1 scuola 78.800,00 39.400,00 No<br />

21 BORGO PRIOLO 111533 1414 48,5 1 scuola 21.978,00 10.989,00 No<br />

22 REDONDESCO 108660 1333 72,5 1 scuola 20.136,00 10.068,00 No<br />

23 PESCAROLO ED UNITI 107725 1593 89,4 1 scuola 123.241,00 61.620,00 No<br />

24 CALVATONE 10712 1292 92,7 1 scuola 139.000,00 69.500,00 No<br />

25 MALAGNINO 107591 1372 105,6 1 scuola 99.500,00 49.750,00 No<br />

26 BOFFALORA D’ADDA 10913 1640 128,3 1 scuola 104.820,00 52.410,00 No<br />

27 VIADANICA 102399 1112 188,6 1 scuola 61.400,00 30.700,00 No<br />

28 ANNONE DI BRIANZA 104641 2256 343,1 1 scuola 33.900,00 16.950,00 No<br />

29 BRENNA 10485 1945 373,9 1 scuola 105.550,00 52.775,00 No<br />

30 VALBONDIONE 102273 1123 12,1 2 scuole 21.200,00 10.600,00 No<br />

31 CEVO 103018 960 29,2 2 scuole 72.400,00 36.200,00 No<br />

32 RUINO 11269 769 38,1 2 scuole 34.500,00 17.250,00 No<br />

33 ZAVATTARELLO 113213 1081 41,2 2 scuole 21.305,00 10.652,00 No<br />

34 GROMO 101216 1245 61,1 2 scuole 31.054,00 15.527,00 No<br />

35 CASELLE LANDI 109449 1736 68 2 scuole 59.500,00 29.750,00 No<br />

36 PIEVE SAN GIACOMO 107787 1597 95,4 2 scuole 112.000,00 56.000,00 No<br />

37 AGNOSINE 102532 1833 137,4 2 scuole 25.362,00 12.681,00 No<br />

38 MONTE ISOLA 103615 1807 144,7 2 scuole 109.000,00 54.500,00 No<br />

39 PREDORE 101784 1902 153,3 2 scuole 14.392,00 7.196,00 No<br />

40 ROMAGNESE 112650 768 30,4 2 scuole 12.150,00 6.075,00 2005<br />

41 SUARDI 11291 698 71,7 Nessuna 15.134,00 7.567,00 2006<br />

42 CLAINO CON OSTENO 105279 544 40,3 Nessuna 55.500,00 27.750,00 2007<br />

43 GALLIAVOLA 11203 222 27,2 Nessuna 20.611,00 10.306,00 2008<br />

44 PIETRA DE’ GIORGI 11248 933 79,3 Nessuna 68.040,00 34.020,00 2008<br />

45 S. MARGHERITA DI STAFFORA 11279 565 16,8 1 scuola 17.130,00 8.565,00 2008<br />

46 TEMÙ 1043<strong>51</strong> 1052 23,5 1 scuola 58.700,00 29.350,00 2008<br />

47 MONTALTO PAVESE 112312 943 50,4 1 scuola 53.422,00 26.711,00 2008<br />

48 SEMIANA 11285 249 25,8 Nessuna 39.092,00 19.546,00 2009<br />

49 OLEVANO DI LOMELLINA 11241 819 50 Nessuna 20.600,00 10.300,00 2009<br />

50 PIEVE D’OLMI 10777 1278 60,3 Nessuna 12.534,00 6.267,00 2009<br />

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />

FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />

GRADUATORIA DOMANDE FINANZIATE<br />

ALLEGATO «B»<br />

Scuole Costo Contr.<br />

Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />

dell’obbligo automezzo anni prec.<br />

1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No<br />

2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No


Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

– 3886 –<br />

Bollettino Ufficiale<br />

Scuole Costo Contr.<br />

Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />

dell’obbligo automezzo anni prec.<br />

3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No<br />

4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No<br />

5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No<br />

6 SAN NAZZARO VAL CAVARGNA 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No<br />

8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No<br />

8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No<br />

9 SAN CIPRIANO PO 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No<br />

10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No<br />

11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No<br />

12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No<br />

13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No<br />

14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No<br />

L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />

FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />

ELENCO DOMANDE ESCLUSE<br />

ALLEGATO «C»<br />

N. COMUNE MOTIVAZIONI DI ESCLUSIONE<br />

1 MERLINO (LO) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />

2 ANZANO DEL PARCO (CO) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />

3 MARZANO (PV) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />

4 CASSANO VALCUVIA (VA) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />

5 CASALZUIGNO (VA) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />

6 BREME (PV) Hanno ritirato la richiesta<br />

[BUR<strong>2010</strong>0153] [3.3.0]<br />

D.d.s. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12770<br />

Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere<br />

di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio<br />

2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di<br />

A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul Capitolo<br />

2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno <strong>2010</strong><br />

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />

SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE<br />

Vista la legge regionale 5 gennaio 2000 n. 1, art. 4, comma<br />

107 quater il quale dispone che «oltre agli interventi di cui al<br />

comma 107, la Giunta regionale può procedere al finanziamento<br />

di opere edilizie che non possono essere differite per esigenze<br />

sorte a seguito di eventi che compromettano l’agibilità<br />

degli edifici scolastici e che non siano altrimenti finanziabili all’interno<br />

delle ordinarie procedure previste dalla <strong>Regione</strong> e dagli<br />

Enti locali»;<br />

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10<br />

febbraio <strong>2010</strong> avente per oggetto: «Determinazione in merito<br />

ad interventi ordinari e urgenti di edilizia scolastica» che, a valere<br />

sull’UPB 2.1.1.3.278 – Bilancio di esercizio anno <strong>2010</strong>, riserva la<br />

somma di C 500.000,00 sul Capitolo 5747, per interventi urgenti<br />

su edifici scolastici (art. 4 comma 107 quater, l.r. 1/2000);<br />

Considerato che la programmazione finanziaria prevista all’UPB<br />

2.1.1.3.278 – cap. 5747, di cui alla d.g.r. 13 ottobre <strong>2010</strong><br />

n. 9/634, ha previsto uno stanziamento ulteriore di C 500.000,00<br />

per interventi urgenti su edifici scolastici pubblici e privati;<br />

Considerata l’urgenza dei lavori da eseguire, i suddetti stanziamenti<br />

possono essere utilizzati per finanziare interventi indifferibili<br />

ogni qualvolta si rendesse necessario e comunque entro<br />

l’anno di competenza e nei limiti della disponibilità finanziaria;<br />

Visti i d.d.s. n. 3166 del 30 marzo <strong>2010</strong> e n. 7339 del 23 luglio<br />

<strong>2010</strong> relativi all’assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione<br />

di opere di edilizia scolastica indifferibili e urgenti ai<br />

sensi della succitata l.r. n. 1/2000, per un importo complessivo di<br />

C 500.000,00;<br />

Preso atto che, sono pervenute alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> altre<br />

istanze e che, dall’esame e dalla valutazione delle stesse da<br />

parte della competente Struttura Sistema Educativo e Istruzione,<br />

della Direzione Generale «Istruzione, Formazione e Lavoro», n. 8<br />

sono risultate complete della documentazione prevista e della<br />

relazione redatta, previo sopralluogo, da tecnici delle competenti<br />

Sedi Territoriali della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (S.T.E.R.), attestanti<br />

l’esistenza della reale necessità e urgenza dell’intervento;<br />

Dato atto che le suddette istanze, debitamente esaminate,<br />

valutate e considerate meritevoli di accoglimento, sono state<br />

ordinate secondo le modalità e i parametri stabiliti dalla succitata<br />

deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10 febbraio<br />

<strong>2010</strong>, in base alla data di presentazione delle stesse, come<br />

indicato e specificato nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale<br />

del presente decreto;<br />

Preso atto che tali richieste rientrano nelle tipologie di intervento<br />

previste dalla legge regionale 1/2000;<br />

Ritenuto, per garantire l’agibilità degli edifici scolastici, di<br />

assegnare la somma di C 300.000,00 per le opere di edilizia scolastica<br />

indifferibili ed urgenti, sull’UPB 2.1.2.3.78 al Cap. 5747, a<br />

favore degli Enti indicati nel citato allegato A), parte integrante<br />

e sostanziale del presente decreto;<br />

Ritenuto necessario procedere, con il presente atto, alla formale<br />

assunzione dell’impegno di spesa e alla contestuale liquidazione<br />

per C 260.143,00;<br />

Ritenuto inoltre di procedere all’impegno di C 8.000,00 a favore<br />

Scuola Materna «Fenzi-Marabelli» – Abuzzano (PV), e<br />

C 31.857,00 a favore della Scuola Materna «Casa dei Bambini»<br />

di Oggiono (LC) prevedendo la relativa liquidazione in ordine<br />

alle tempistiche di esecuzione dei lavori;<br />

Verificato che la predetta spesa, pari alla somma complessiva<br />

di C 300.000,00, rientra nella tipologia di spese imputabili alla<br />

UPB 2.1.1.3.278 Cap. 5747 e che lo stesso presenta la necessaria<br />

disponibilità di competenza e di cassa;<br />

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni e<br />

integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale<br />

di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in<br />

corso;<br />

Vista la l.r. n. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi<br />

della IX legislatura;<br />

Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21<br />

luglio <strong>2010</strong> inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’esercizio<br />

<strong>2010</strong> ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive<br />

modificazione e/o integrazioni;<br />

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />

nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />

dei flussi finanziari);<br />

Decreta<br />

1. di approvare l’assegnazione di contributi straordinari per la<br />

realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti<br />

dirette a garantire l’agibilità degli edifici scolastici, rientranti nelle<br />

tipologie di intervento previste dalla legge regionale 1/2000,<br />

per un importo complessivo di C 300.000,00 a favore degli enti<br />

indicati nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />

decreto;


Bollettino Ufficiale – 3887 –<br />

2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />

tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />

Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />

BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 260.143,00 0,00 0,00<br />

ARCOBALENO COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS 106552 2.1.1.3.278.5747 8.000,00 0,00 0,00<br />

COOPERATIVA SOCIALE NUOVA SCUOLA A R.L. 163132 2.1.1.3.278.5747 31.857,00 0,00 0,00<br />

3. di liquidare:<br />

Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare<br />

BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 <strong>2010</strong>/0/0 260.143,00<br />

Cod. Benef.<br />

Ruolo<br />

37633 BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI<br />

Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo<br />

4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />

5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />

Il dirigente della Struttura:<br />

Paolo Formigoni<br />

——— ———<br />

LEGGE REGIONALE 5 GENNAIO 2000 N. 1 ART. 4 COMMA 107 QUATER<br />

ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI PER L’ESECUZIONE DI OPERE<br />

DI EDILIZIA SCOLASTICA IMPREVEDIBILI, URGENTI E INDIFFERIBILI<br />

ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE<br />

FONDI BILANCIO <strong>2010</strong><br />

ALLEGATO «A»<br />

Date<br />

N. ord. Ente beneficiario Codice Importo Contributo Importo da Importo da<br />

OPERE esecuzione<br />

Data e scuola Beneficiario opere assegnato impegnare liquidare<br />

lavori<br />

1 Scuola Materna «A. Rifacimento solai I.L. 16.08.<strong>2010</strong> 217668 10.000 5.000 5.000 5.000<br />

08.06.10 Pedretti» – Presezzo (BG) A.L. 01.10.<strong>2010</strong><br />

F.L. 01.10.<strong>2010</strong><br />

2 Comune di Gera Lario Sostituzione caldaia I.L. 30.10.<strong>2010</strong> 10563 83.830 67.064 67.064 67.064<br />

11.06.10 (CO) – Secondaria A.L. 30.11.<strong>2010</strong><br />

F.L. 30.12.<strong>2010</strong><br />

3 Comune di Porto Sistemazione tetto I.L. 04.04.2011 11<strong>51</strong>9 105.600 68.640 68.640 68.640<br />

26.07.10 Valtravaglia (VA) – A.L. 03.06.2011<br />

Primaria F.L. 03.07.2011<br />

4 Comune di Consiglio di Sistemazione copertura I.L. 01.06.2011 10532 35.598 23.139 23.139 23.139<br />

08.09.10 Rumo (CO) – Primaria A.L. 31.08.2011<br />

F.L. 31.08.2011<br />

5 Scuola Materna «Fenzi Sistemazione copertura I.L. 30.10.<strong>2010</strong> 106552 16.000 8.000 8.000 0<br />

13.09.10 Marabelli» – Albuzzano A.L. 15.12.<strong>2010</strong><br />

(PV) F.L. 15.12.<strong>2010</strong><br />

6 Comune di Grontardo Sostituzione tubature impianto I.L. 14.10.<strong>2010</strong> 10753 20.000 13.000 13.000 13.000<br />

01.10.10 (CR) – Primaria termico A.L. 30.10.<strong>2010</strong><br />

F.L. 30.10.<strong>2010</strong><br />

7 Comune di Cassano Consolidamento solai I.L. 10.01.2011 11445 166.600 83.300 83.300 83.300<br />

04.11.10 Magnago (VA) – A.L. 28.02.2011<br />

Secondaria F.L. 15.04.2011<br />

8 Scuola Materna «Casa Impermeabilizzazione terrazzo I.L. 15.12.<strong>2010</strong> 163132 63.956 31.857 31.857 0<br />

18.11.10 dei Bambini» – Oggiono Sistemazione servizi igienici A.L. 15.05.2011<br />

(LC) F.L. 15.05.2011<br />

TOTALE 300.000 300.000 260.143

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