B.U.R.L. n. 51/2010 - ORS - Regione Lombardia
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Anno XL - N. 257 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - art. 1, c. 1 - D.L. n. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 - n. 46 - Filiale di Varese <strong>51</strong><br />
SOMMARIO<br />
BOLLETTINO UFFICIALE<br />
Serie Ordinaria - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Si informa che dall’1 gennaio 2011 il BURL sarà disponibile esclusivamente<br />
in formato digitale con validità legale, consultabile dal<br />
sito www.bollettino.regione.lombardia.it<br />
REPUBBLICA ITALIANA<br />
Avviso di rettifica n. <strong>51</strong>/01-Se.O. <strong>2010</strong><br />
[4.5.0]<br />
Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente interventi normativi in materia di attività di estetista», pubblicata<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 49 Se.O. del 16 novembre <strong>2010</strong> . . . . . . . . . 3745<br />
A) CONSIGLIO REGIONALE<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/93<br />
[1.3.0]<br />
Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento fiscale . . . . . . . . . . . 3745<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/94<br />
[5.3.2]<br />
Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG). . . . . . . . . . 3746<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/95<br />
[3.2.0]<br />
Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la disciplina delle professioni<br />
sanitarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3748<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/96<br />
[1.1.1]<br />
Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla <strong>Regione</strong> Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni<br />
lombardi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3748<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/97<br />
[1.1.3]<br />
Mozione concernente l’invito alla <strong>Regione</strong> a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte del tassista milanese<br />
Luca Massari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3749<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/98<br />
[1.1.3]<br />
Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di buon vicinato con le autorità elvetiche . . . . . . 3749<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/99<br />
[4.6.1]<br />
Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari<br />
di provenienza locale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3750<br />
Deliberazione Consiglio regionale 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/100<br />
[4.7.3]<br />
Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle donne . . . . . 3750<br />
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12996<br />
[1.3.3]<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />
provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Gravedona . . . . . 37<strong>51</strong><br />
Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13063<br />
[1.3.3]<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />
provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo . . . . 37<strong>51</strong><br />
Decreto presidente <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13070<br />
[1.3.3]<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in<br />
provincia di Como, e per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune di Germasino . . . . . . 3752<br />
4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato<br />
1.3.0 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali<br />
5.3.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Cave e torbiere<br />
3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanità<br />
1.1.1 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Rapporti Stato-Regioni<br />
1.1.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Profili generali / Affari di politica internazionale e comunitaria<br />
4.6.1 SVILUPPO ECONOMICO / Attività terziarie / Commercio<br />
4.7.3 SVILUPPO ECONOMICO / Lavoro / Pari opportunità<br />
1.3.3 ASSETTO ISTITUZIONALE / Enti locali / Circoscrizioni comunali e provinciali
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI<br />
– 3742 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/876<br />
[4.1.0]<br />
Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno <strong>2010</strong> (l.r. n. 25/2007) . . . . . . . . . . . . . 3752<br />
Deliberazione Giunta regionale 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/939<br />
[3.2.0]<br />
Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />
della popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009 . . 3753<br />
D) ATTI DIRIGENZIALI<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
Presidenza<br />
Decreto dirigente struttura 9 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12919<br />
[2.4.0]<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento degli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno<br />
2011 a titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del tasso di inflazione programmata . . . . . 3768<br />
Decreto dirigente struttura 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12960<br />
[4.0.0]<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente,<br />
agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei<br />
privati e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione<br />
Progetto AMICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3769<br />
Decreto dirigente struttura 15 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13125<br />
[4.1.0]<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi<br />
regionali in favore della popolazione dei territori montani» – Anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . 3771<br />
D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12355<br />
[4.0.0]<br />
Concessione dei contributi per la redazione dei business plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento<br />
1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
alla liquidazione (IV provvedimento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3797<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12361<br />
[4.0.0]<br />
Non ammissione della società Display s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />
Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . . . . . . . . . . . . . 3798<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12362<br />
[4.0.0]<br />
Non ammissione della società Cisart Engineering Project Aluminium Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la<br />
redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 3799<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12363<br />
[4.0.0]<br />
Non ammissione della società 4Service Italia s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di<br />
Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . . . . . . . . . . . 3800<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12364<br />
[4.0.0]<br />
Non ammissione della società Alv S.p.A. al contributo (voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />
Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013. . . . . . . . . . . . . . 3800<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12365<br />
[4.0.0]<br />
Non ammissione della società Officina Meccanica Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la<br />
redazione del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 . 3801<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12410<br />
[4.0.0]<br />
Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e<br />
l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle<br />
candidature ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali ed esclusione delle candidature non ammesse<br />
(III provvedimento attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>) . . . . . . . . . . . . . . 3802<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12442<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.TEC Engineering s.r.l. . . . . . . . . . 3809<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12443<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A.. . . . . . . . . . . . 3810<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12444<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot Engineering s.r.l . . . . . . . 3811<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12445<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applicazioni<br />
Industriali (CISI) s.c.r.l . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3812<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12555<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono Elettronica Internazionale s.r.l . . . . . . 3813<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12598<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot s.r.l . . . . . . . . . . . . 3814<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12599<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l.. . . . . . . . . . . . . 3816<br />
4.1.0 SVILUPPO ECONOMICO / Interventi speciali<br />
3.2.0 SERVIZI SOCIALI / Sanità<br />
2.4.0 ORDINAMENTO FINANZIARIO / Demanio e patrimonio<br />
4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO
Bollettino Ufficiale – 3743 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12600<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l . . . . . . . . . . . . . 3817<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12601<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali Fratelli s.r.l. . . . . . . . . . . . 3818<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12602<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l. . . . . . . . 3819<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12607<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi S.p.A. . . . . . . . . . . . 3821<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12609<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus Microdesign s.r.l. . . . . . . . . . 3822<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12610<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo Gavazzi Space S.p.A. . . . . . . . . 3823<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12611<br />
[4.0.0]<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento 1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione della quota di contributo concesso a titolo di<br />
anticipazione – ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati Group s.r.l. . . . . . . . . . . 3824<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12697<br />
[4.4.0]<br />
Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 –<br />
Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND – 1º provvedimento delle domande ammesse e non<br />
ammesse e approvazione linee guida di rendicontazione . . . . . . . . . . . . . . . . 3825<br />
Decreto dirigente struttura 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12429<br />
[4.5.0]<br />
Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38<strong>51</strong><br />
D.G. Agricoltura<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12811<br />
[4.3.1]<br />
Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario<br />
di piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione . . . . . . . . . . 3852<br />
D.G. Ambiente, energia e reti<br />
Decreto direttore generale 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12843<br />
[5.3.4]<br />
Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione di contributi agli Enti pubblici per interventi di<br />
mobilità sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10<br />
febbraio <strong>2010</strong> – Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo . . . . . . . . . 3853<br />
Decreto dirigente unità organizzativa 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12563<br />
[5.3.1]<br />
Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il completamento delle operazioni di bonifica approvate ed<br />
autorizzate con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del 19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564<br />
del 17 marzo <strong>2010</strong>, da realizzarsi presso l’area di proprietà Nylstar s.r.l. in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno<br />
Dugnano e Varedo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3854<br />
Decreto dirigente struttura 24 novembre <strong>2010</strong> - n. 11946<br />
[5.0.0]<br />
Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi» da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) –<br />
Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . 3854<br />
Decreto dirigente struttura 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12441<br />
[5.0.0]<br />
Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una capacità complessiva di 5.780 capi, in località Ca’ Matta<br />
nel Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilità<br />
ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3855<br />
D.G. Casa<br />
Decreto dirigente struttura 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13054<br />
[5.1.2]<br />
Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per l’accesso al fondo per la<br />
realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato». . . . . . . . . . . . . . . . . 3856<br />
D.G. Cultura<br />
Decreto dirigente struttura 20 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10611<br />
[3.5.0]<br />
Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 –<br />
Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976 – Assunzione dell’impegno di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 –<br />
Bilancio <strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00 . . . . . . . . . . . . . 3868<br />
Decreto dirigente struttura 27 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10906<br />
[3.5.0]<br />
Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o<br />
di interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. n. 1024 del 9 febbraio <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di A<br />
205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio <strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 153.750,00 . . . 3873<br />
4.0.0 SVILUPPO ECONOMICO<br />
4.4.0 SVILUPPO ECONOMICO / Industria<br />
4.5.0 SVILUPPO ECONOMICO / Artigianato<br />
4.3.1 SVILUPPO ECONOMICO / Agricoltura / Credito Agrario<br />
5.3.4 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Tutela dell’inquinamento<br />
5.3.1 AMBIENTE E TERRITORIO / Ambiente / Beni ambientali e aree protette<br />
5.0.0 AMBIENTE E TERRITORIO<br />
5.1.2 AMBIENTE E TERRITORIO / Territorio / Edilizia economica, popolare e scolastica<br />
3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - Lunedì 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3744 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Decreto dirigente struttura 29 novembre <strong>2010</strong> - n. 12211<br />
[3.4.0]<br />
Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r.<br />
39/74 e l.r. 1/2000 – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio<br />
<strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 120.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . 3878<br />
Decreto dirigente struttura 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13052<br />
[3.5.0]<br />
Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre <strong>2010</strong> n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare<br />
progetti ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre <strong>2010</strong> – Approvazione dei criteri, delle modalità d’intervento e degli<br />
strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r.<br />
28/2008» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3880<br />
D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale<br />
Decreto direttore generale 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12948<br />
[3.1.0]<br />
Modalità di erogazione dei contributi alle famiglie di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di<br />
strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per<br />
l’anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3881<br />
D.G. Istruzione, formazione e lavoro<br />
Decreto dirigente struttura 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12689<br />
[3.3.0]<br />
L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per<br />
l’acquisto di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione di spesa e contestuale liquidazione<br />
di A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3884<br />
Decreto dirigente struttura 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12770<br />
[3.3.0]<br />
Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio<br />
2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul<br />
Capitolo 2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno <strong>2010</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3886<br />
3.4.0 SERVIZI SOCIALI / Diritto allo studio<br />
3.5.0 SERVIZI SOCIALI / Attività culturali<br />
3.1.0 SERVIZI SOCIALI / Assistenza<br />
3.3.0 SERVIZI SOCIALI / Formazione professionale
Bollettino Ufficiale – 3745 –<br />
[BUR<strong>2010</strong>011] [4.5.0]<br />
Avviso di rettifica n. <strong>51</strong>/01-Se.O. <strong>2010</strong><br />
Deliberazione Consiglio regionale n. 67 «Mozione concernente<br />
interventi normativi in materia di attività di estetista», pubblicata<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 49 Se.O. del<br />
16 novembre <strong>2010</strong><br />
Al primo alinea del dispositivo di cui alla d.c.r. richiamata in<br />
oggetto, al posto di «.. di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16 dicembre<br />
1983, n. 73..», si legga «... di cui all’articolo 21-bis della l.r. 16<br />
dicembre 1989, n. 73..».<br />
A) CONSIGLIO REGIONALE<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
[BUR<strong>2010</strong>012] [1.3.0]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/93<br />
Mozione concernente la partecipazione dei Comuni all’accertamento<br />
fiscale<br />
Presidenza del Vice Presidente Nicoli Cristiani<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 23 presentata in data 20 settembre <strong>2010</strong><br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 23 concernente la partecipazione<br />
dei Comuni all’accertamento fiscale, nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– l’art. 1 del d.l. 30 settembre 2005, convertito dalla legge 2<br />
dicembre 2005, n. 248, successivamente modificato dal d.l. 31<br />
maggio <strong>2010</strong>, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge<br />
30 luglio <strong>2010</strong>, n. 122, prevede la partecipazione dei Comuni<br />
all’accertamento fiscale riconoscendo a questi il 33 per cento<br />
delle imposte erariali, oltre sanzioni ed interessi, effettivamente<br />
riscosse sulla base della suddetta partecipazione;<br />
– il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate<br />
n. 187461 del 3 dicembre 2007 ha introdotto una prima disciplina<br />
riguardante le modalità con le quali dovrà realizzarsi la partecipazione<br />
dei Comuni all’attività di accertamento fiscale;<br />
– la <strong>Regione</strong> Toscana, con la l.r. del 23 dicembre 2009, n. 77,<br />
all’art. 1 ha previsto la possibilità di riconoscere il 50 per cento<br />
delle imposte regionali, oltre sanzioni ed interessi, riscosse in<br />
base all’attività di partecipazione dei Comuni all’accertamento<br />
attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione con la<br />
<strong>Regione</strong>;<br />
– sulla principale stampa nazionale e lombarda sono, da ultimo,<br />
apparsi numerosi articoli sulla sottoscrizione di una convenzione<br />
di collaborazione tra il Comune di Milano e l’Agenzia delle<br />
Entrate della <strong>Lombardia</strong> che riportano dati molto significativi sulla<br />
portata degli accertamenti effettuati sulla base della collaborazione<br />
con i Comuni;<br />
– da quanto emerso sulla suddetta stampa, quasi tutti i capoluoghi<br />
di Provincia lombardi hanno già sottoscritto la convenzione<br />
con l’Agenzia delle Entrate oltre ad un riguardevole numero<br />
di Comuni (oltre 50);<br />
– nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate organizzerà dei<br />
corsi di formazione per i funzionari dei Comuni lombardi che<br />
hanno sottoscritto la convenzione;<br />
– ormai da numerosi anni è stato chiesto allo Stato da parte<br />
delle Regioni di essere coinvolte nell’accertamento fiscale;<br />
Considerato che:<br />
– gli ultimi tagli alla spesa locale hanno notevolmente ridotto<br />
le finanze sia delle Regioni che dei Comuni;<br />
– il fenomeno della collaborazione dei Comuni all’accertamento<br />
sia assumendo dimensioni di indubbio interesse;<br />
– dagli accertamenti emessi sulla base delle segnalazioni dei<br />
Comuni lombardi anche la <strong>Regione</strong> avrà i suoi benefici in termini<br />
di maggiori imposte regionali incassate (IRAP, addizionale regionale,<br />
bollo auto, etc.);<br />
– i Comuni potrebbero avere un ulteriore importante stimolo<br />
ad aumentare l’attività di collaborazione, dedicando maggiori<br />
risorse a tale attività qualora venissero incentivati con l’ulteriore<br />
partecipazione alle entrate tributarie regionali e di conseguenza<br />
anche la <strong>Regione</strong> ne trarrebbe indubbio beneficio;<br />
– i benefici economici a favore della <strong>Regione</strong> sulla base del<br />
coinvolgimento dei Comuni deriverebbero non solo dall’aumento<br />
delle entrate tributarie, ma anche dall’emersione dell’illegittima<br />
fruizione di agevolazioni da parte di soggetti che, alla<br />
luce delle informazioni ottenute dai Comuni, risultano non avere<br />
i prescritti requisiti;<br />
– l’attività di formazione indirizzata dall’Agenzia delle Entrate<br />
ai Comuni potrebbe essere indirizzata anche ai dipendenti della<br />
<strong>Regione</strong>;<br />
– l’art. 18, comma 9, del d.l. 78/<strong>2010</strong> sancisce che le quote<br />
delle maggiori somme derivanti dalla suddetta partecipazione<br />
dei Comuni sono trasferite dallo Stato alle Regioni a statuto ordinario,<br />
a quelle a statuto speciale e alle Province autonome di<br />
Trento e Bolzano, e che su tali somme spetta ai predetti enti
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
riconoscere ai Comuni le somme dovute a titolo di partecipazione<br />
all’accertamento;<br />
– le Regioni possano svolgere una funzione di coordinamento<br />
e sostegno ai Comuni, nonché mettere a loro disposizione strumenti<br />
tecnici, amministrativi e informatici finalizzati ad una efficace<br />
lotta all’evasione fiscale;<br />
– i proventi degli accertamenti dovrebbero essere equamente<br />
divisi fra tutti i livelli istituzionali che partecipano al recupero<br />
dell’evasione fiscale;<br />
Impegna la Giunta regionale<br />
– ad attivare, qualora arrivassero tributi dall’azione di accertamento<br />
fiscale dei Comuni, un tavolo istituzionale congiunto<br />
tra <strong>Regione</strong>, Comuni lombardi e Agenzia delle Entrate della<br />
<strong>Lombardia</strong> per definire i termini per la sottoscrizione di una convenzione<br />
che consenta alla <strong>Regione</strong> di riconoscere ai Comuni<br />
il 50 per cento delle maggiori imposte regionali incassate sulla<br />
scorta della loro partecipazione all’accertamento fiscale;<br />
– a prevedere una normativa regionale idonea a disciplinare<br />
le modalità di intervento della <strong>Regione</strong> all’attività di partecipazione<br />
all’accertamento fiscale;<br />
– a sollecitare l’approvazione di una normativa statale idonea<br />
a disciplinare le modalità di intervento della <strong>Regione</strong> all’attività<br />
di partecipazione all’accertamento fiscale sui tributi erariali<br />
e che la medesima normativa preveda, inoltre, l’erogazione<br />
alla <strong>Regione</strong> dei tributi erariali riscossi grazie agli accertamenti<br />
fiscali compiuti.».<br />
Il vice presidente: Franco Nicoli Cristiani<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>013] [5.3.2]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/94<br />
Mozione concernente l’apertura di una nuova cava sul territorio<br />
di Caravaggio (BG)<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 5 presentata in data 10 giugno <strong>2010</strong>;<br />
Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale;<br />
A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazione<br />
a scrutinio segreto, che dà il seguente risultato:<br />
consiglieri presenti: n. 69,<br />
consiglieri votanti: n. 69,<br />
voti favorevoli: n. 35,<br />
voti contrari: n. 34,<br />
astenuti: n. //;<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 5 concernente l’apertura di una<br />
nuova cava sul territorio di Caravaggio (BG), nel testo che così<br />
recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– il 14 maggio 2008 il Consiglio regionale ha approvato con<br />
delibera n. 619 il Piano cave della Provincia di Bergamo;<br />
– lo stesso Piano cave è stato approvato con una serie di<br />
emendamenti che prevedevano la soppressione di alcuni ambiti<br />
territoriali estrattivi proposti;<br />
– in particolare, uno degli emendamenti accolti ha comportato<br />
la soppressione dell’ATEg38, noto come ambito estrattivo<br />
nel Comune di Caravaggio, con 36 voti favorevoli e 26 voti contrari;<br />
Considerato che:<br />
– a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale<br />
del Piano cave di Bergamo alcuni operatori sono ricorsi al<br />
TAR della <strong>Lombardia</strong> per chiedere il reintegro dei siti cassati;<br />
– per quanto riguarda l’ATEg38, l’impresa Edile Luigi Cividini<br />
ha presentato ricorso;<br />
Vista:<br />
– la sentenza del TAR <strong>Lombardia</strong> n. 3734 del 5 maggio 2009<br />
con la quale viene accolto il ricorso della ditta Luigi Cividini per<br />
l’annullamento della sopracitata d.c.r. 619/2008 nella parte in<br />
cui il Consiglio regionale ha disposto lo stralcio dal piano cave<br />
dell’ambito territoriale estrattivo – ATEg38 – in Comune di Caravaggio;<br />
– 3746 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
– in particolare a pagina 4, sono riportate esattamente le seguenti<br />
affermazioni: “nella fattispecie di cui è causa, la decisione<br />
del Consiglio di stralciare dal Piano cave dell’ambito ATEg38<br />
risulta assolutamente priva di motivazione, soprattutto in relazione<br />
alla già ricordata circostanza che sia la Provincia di Bergamo<br />
sia la Giunta, ma anche a ben vedere la stessa Commissione<br />
consiliare, si erano espresse a favore dell’inserimento del<br />
nuovo ambito, per cui la decisione finale di stralcio dell’ambito<br />
medesimo avrebbe dovuto essere supportata da una motivazione<br />
che desse atto delle ragioni tecniche e giuridiche ma non<br />
certo politiche che inducevano l’organo consiliare di stia<br />
scelta”;<br />
– inoltre a pag. 6 si legge: “per effetto della presente sentenza,<br />
resta ovviamente salvo il potere del Consiglio regionale di<br />
determinarsi nuovamente in merito all’ATEg38 del Piano cave<br />
della Provincia di Bergamo, nel rispetto però dell’obbligo di motivazione<br />
e dello svolgimento di un’adeguata istruttoria, come<br />
esposto nella presente pronuncia”;<br />
Preso atto che:<br />
– a seguito della sentenza del TAR, la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> non<br />
ha fatto ricorso al Consiglio di Stato;<br />
– durante l’audizione dell’ARPA in commissione VI in data 9<br />
dicembre 2009 sono state confermate una serie di perplessità<br />
riguardo al progetto per quanto riguarda gli aspetti ambientali;<br />
– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> con delibera n. 11016 del 13 gennaio<br />
<strong>2010</strong> ad oggetto “Ottemperanza alla sentenza del TAR della<br />
<strong>Lombardia</strong> n. 3734/2009 del 5 maggio 2009 con l’inserimento nel<br />
Piano cave della Provincia di Bergamo dell’ATEg38 in Comune<br />
di Caravaggio”, ha definito la seguente prescrizione: “di assoggettare<br />
il progetto dell’ATEg38 a valutazione d’impatto ambientale,<br />
ai sensi del d.lgs. 152/2006, e s.m.i., nella quale dovranno<br />
essere esaminati adeguatamente gli aspetti geologici, stratigrafici<br />
e idrogeologici con particolare riferimento alle integrazioni<br />
e aggiornamenti indicati nella nota dell’ARPA, prot. 148856<br />
dell’11 novembre 2009”;<br />
Richiamando le motivazioni tecniche qui allegate e sostenute<br />
da una vasta mobilitazione da parte dei sindaci del circondario<br />
cremasco e della Provincia di Bergamo e di numerose associazioni<br />
e categorie economiche in particolare quelle agricole,<br />
contro la realizzazione della cava stessa;<br />
Impegna la Giunta regionale<br />
– a considerare le motivazioni qui allegate;<br />
– ad approfondirle comunque in sede di conferenza di servizi<br />
o attraverso uno studio d’impatto ambientale, il più completo<br />
possibile, in modo da dimostrare l’assoluta non idoneità del sito<br />
ad ospitare una cava;<br />
– a chiedere alla commissione consiliare competente l’apertura<br />
di una nuova adeguata istruttoria, sulla base delle risultanze<br />
esposte dall’ARPA, dal documento tecnico allegato e dalle<br />
risultanze di eventuali audizioni con i portatori di interesse dei<br />
territori coinvolti, a partire dai sindaci e dalle categorie economiche.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
——— ———<br />
DOCUMENTO DI SINTESI DA UTILIZZARE PER L’APERTURA<br />
DI UNA NUOVA E ADEGUATA ISTRUTTORIA<br />
CIRCA LA CAVA DI CARAVAGGIO (ATEg38)<br />
PREMESSA<br />
Negli scorsi anni è stato eseguito uno studio idrogeologico ed<br />
agronomico finalizzato a valutare la compatibilità ambientale<br />
e le alterazioni idrogeologiche prodotte dall’apertura di una<br />
cava per inerti (sabbia e ghiaia), le cui caratteristiche sono tratte<br />
dal Nuovo Piano Cave 2003-2012 della Provincia di Bergamo,<br />
ai sensi della l.r. 14/98.<br />
È evidente che la Cava ATEg38, localizzata sul territorio di Caravaggio<br />
(BG) ma di fatto collocata a ridosso della Provincia di<br />
Cremona in uno dei territori più ricchi d’acqua, se realizzata<br />
andrà ad interessare l’ambiente dei fontanili con tutta una serie<br />
di ricadute negative di carattere economico che colpirà pesantemente<br />
gli agricoltori e i consorzi irrigui.<br />
La presente relazione vuole, in modo molto sintetico, mettere<br />
a disposizione degli elementi tecnici affinché possa essere avviata<br />
un’adeguata istruttoria che porti a conclusioni che giustifichino<br />
l’esclusione della stessa cava dal Piano Cave della Provincia<br />
di Bergamo.
Bollettino Ufficiale – 3747 –<br />
I dati dell’ATE Ambito Territoriale Estrattivo g38 nella scheda<br />
proposta dal Piano Provinciale sono i seguenti:<br />
Caratteristiche dell’Ambito Territoriale Estrattivo ATEg38:<br />
superficie: 13 ha;<br />
soggiacenza falda: 1 m;<br />
presenza lungo i margini est ed ovest di una roggia;<br />
cascine sparse all’intorno;<br />
strade campestri.<br />
Riserve e produzioni (m3 ):<br />
riserve stimate: 2.400.000 (3.000.000);<br />
produzione prevista nel decennio: 2.000.000 (3.000.000<br />
dopo modifica regionale);<br />
riserve residue: 400.000 (0).<br />
Prescrizioni tecniche per la coltivazione:<br />
profondità massima di escavazione in falda: 25 m dal p.c.<br />
(35 m dal p.c.) dopo modifica regionale;<br />
la profondità massima di escavazione dovrà comunque essere<br />
definita anche in funzione di apposite indagini dirette<br />
inerenti alle caratteristiche stratigrafiche dell’area, alla presenza<br />
di orizzonti argillosi di protezione delle falde, alla presenza<br />
di risorgive e di pozzi per acqua che captino le stesse<br />
falde entro distanze conformi alle norme vigenti.<br />
Prescrizioni tecniche per il recupero ambientale:<br />
destinazione finale: naturalistica;<br />
recupero scarpate: rinverdimento e creazione di zone umide;<br />
recupero fondo cava: a laghetto.<br />
Ulteriori prescrizioni:<br />
la progettazione e la realizzazione degli interventi dovrà<br />
garantire la contestualità delle fasi di coltivazione e recupero,<br />
la presenza di fasce alberate con funzione di barriera<br />
naturale per l’abbattimento dei rumori in fase di coltivazione<br />
e di schermatura e di ripristino ambientale nelle fasi successive<br />
di recupero e post-operam, l’accessibilità delle<br />
sponde in condizioni di sicurezza, la percorribilità pedonale<br />
lungo il perimetro, l’accesso al corpo d’acqua anche con<br />
mezzi d’opera e di soccorso, per interventi;<br />
gli interventi dovranno essere progettati e realizzati tenendo<br />
conto delle necessità di prevedere una morfologia del<br />
fondo del bacino che, pur entro la massima profondità di<br />
escavazione consentita sia comunque compatibile con la<br />
necessità di garantire i migliori risultati in termini idrobiologici;<br />
la convenzione con il Comune dovrà prevedere e regolamentare<br />
gli interventi di manutenzione del bacino successivamente<br />
al completamento del recupero ed alla dismissione<br />
della cava come tale.<br />
Sulla base di dati geologici, geomorfologici, idrogeologici e<br />
dei parametri degli acquiferi, ricavati mediante l’elaborazione<br />
di acquisizioni dirette in campagna e dati bibliografici, è stato<br />
ricostruito il modello concettuale previsionale della presenza di<br />
cava in falda, ottenendo una stima delle perturbazioni indotte<br />
dallo scavo.<br />
Bilancio di flusso senza il lago di cava<br />
In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame,<br />
è stato calcolato il bilancio idrico. I valori in uscita dalla falda<br />
(outflows) e quelli in entrata (inflows) sono espressi in metri cubi /<br />
giorno.<br />
Il Fontanile Campo dei Fiori fornisce una portata di 14.063<br />
m3 /g, (163 l/s).<br />
Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.258 m3 /g, (26<br />
l/s).<br />
I Fontanili della Morgola forniscono una portata di 7.306 m3 /g,<br />
ossia 85 l/s.<br />
Simulazione di scenari futuri: bilancio di flusso con il lago di<br />
cava<br />
L’introduzione della cava in falda comporta la modificazione<br />
freatimetrica della falda con la relativa variazione dei livelli in<br />
corrispondenza delle teste dei fontanili e il fondo di quest’ultime.<br />
Le influenze sono quantificate in dislivelli espressi in cm. L’aspetto<br />
più importante risulta comunque la traduzione di tali variazioni<br />
di livello in variazioni di portata mediante il calcolo dei bilancio<br />
di massa delle celle interessate da ciascun fontanile.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Figura 1: Piezometria con presenza cava in falda<br />
In condizioni indisturbate, per tutti e tre i fontanili in esame, è<br />
stato calcolato il bilancio idrico.<br />
I valori in uscita dalla falda (outflows) e quelli in entrata (inflows)<br />
sono espressi in metri cubi / giorno.<br />
Il Fontanile Campo dei fiori fornisce una portata di 12.437<br />
m3 /g, ossia 144 l/s si rileva una riduzione di 19 l/s, pari al 12%.<br />
Il Fontanile Fontanine fornisce una portata di 2.126 m3 /g, ossia<br />
25 l/s, si rileva una riduzione di 1 l/s, pari al 6%.<br />
Figura 2: Bilancio di flusso del Fontanile Campo dei fiori<br />
La presenza della cava in falda determina un abbassamento<br />
calcolato di circa 50 cm al limite di monte della cava, e di 5<br />
cm nei pressi del Fontanile Campo dei Fiori.<br />
Figura 3: Simulazione dell’abbassamento<br />
del livello piezometrico in 4 pozzi posti in sequenza<br />
Sempre trattando il bilancio idrico della prima falda non va<br />
sottovalutata l’uscita provocata dal l’evaporazione dell’acqua
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
dal lago di cava. Considerandola stimabile nell’ordine di 5<br />
mm/g (memorie dell’Istituto Italiano di Idrobiologia – dott. De<br />
Marchi, 1977) si calcola una portata uscente dalla falda di 6-7<br />
l/s.<br />
È possibile stimare la quantificazione delle perdite di capacità<br />
dell’acquifero in una percentuale compresa tra il 12% ed il 15%.<br />
Questo significa che i comprensori irrigui a valle (Guadazzola<br />
e Molinara), sarebbero privati di un’apporto di acqua di pari<br />
entità con notevoli ripercussioni sull’autonomia irrigua attualmente<br />
garantita dai fontanili di una vasta porzione di territorio<br />
ca. 650 Ha.<br />
Considerazioni sul tessuto agronomico<br />
Le caratteristiche agronomiche sono state rilevate in situ allo<br />
scopo di evidenziare la necessità di protezione delle biocenosi<br />
di alcuni fontanili e rogge, la salvaguardia paesistica e ambientale<br />
ed, infine, per la tutela del reddito agricolo di un lembo di<br />
pianura che si estende ben oltre la ristretta zona d’indagine,<br />
interessando diversi Comuni, per giungere fino alle porte di<br />
Crema.<br />
Considerazioni finali<br />
La ricca e complessa vegetazione, con la fauna un tempo<br />
comune ovunque, ai nostri giorni si va sempre più rarefacendo,<br />
a causa dell’intensificazione dell’agricoltura e del crescente inquinamento<br />
delle acque superficiali dei canali, trovando nei<br />
fontanili una delle ultime aree rifugio.<br />
I fontanili e il loro bosco sono quindi elementi di strategica<br />
importanza nella difesa e salvaguardia di elementi oramai unici<br />
in queste porzioni di pianura, non solo dal punto di vista naturalistico<br />
e paesaggistico.<br />
Conservarla, non è solo un atto di civiltà e di consapevolezza<br />
dei valori ambientali nella politica del territorio, ma rappresenta<br />
il legame con gli usi e le consuetudini di un passato, alla cui<br />
conservazione si deve dedicare lo stesso impegno che viene<br />
profuso nelle conservazione dei beni culturali.<br />
Riconoscimento di una dovuta gratitudine alle generazioni<br />
che hanno consentilo, con un lavoro incessante nei secoli, di<br />
consegnarci risorse idriche mirabili per l’aspetto idraulico e paesaggistico.<br />
Anche solo valutando gli aspetti economici dell’intervento estrattivo<br />
proposto, dovrebbero essere attentamente considerati<br />
tutti i costi indiretti e le diseconomie procurate al sistema ambientale<br />
circostante, in quanto:<br />
– distrugge i suoli migliori del comprensorio ad elevata ritenzione<br />
idrica e potere protettivo, che risultano adatti alla distribuzione<br />
di liquami agro-zootecnici, e presentano un’elevata<br />
fertilità chimica;<br />
– interferisce negativamente sulle portate della Roggia Rino<br />
e Guadazzolo, drenando le acque di questi canali, provocando<br />
perdite di portata oggi difficilmente determinabili,<br />
ma che potrebbero essere significative;<br />
– determina l’abbassamento della falda a monte dell’intervento<br />
e quindi diminuisce le portate dei fontanili Fontana<br />
Campo dei Fiori e Fontanine, obbligando i rispettivi Consorzi<br />
a dotarsi di impianti idrovori, con costi d’istallazione, ma soprattutto<br />
di gestione annua che, se scontati all’attualità e<br />
rapportati agli oltre 640 ettari interessati, sono ingenti.<br />
L’intervento, infine, è anche in contrasto con:<br />
– il protocollo d’intesa fra Provincia di Bergamo e Consorzio<br />
di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, sottoscritto in<br />
data 21 ottobre 2004, per la collaborazione nella gestione<br />
delle risorse idriche, fra le cui finalità sono previste iniziative<br />
di salvaguardia e valorizzazione dei fontanili della bassa<br />
pianura;<br />
– con la l.r. n. 7 del 16 giugno 2003 «Norme in materia di bonifiche<br />
e irrigazione» che, all’articolo 14 impegna la Giunta<br />
regionale a predisporre un apposito progetto fontanili, finalizzato<br />
alla loro conservazione e valorizzazione;<br />
– Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 2 Misura 216 «Recupero<br />
dei fontanili».<br />
Milano, 10 giugno <strong>2010</strong><br />
[BUR<strong>2010</strong>014] [3.2.0]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/95<br />
Mozione concernente interventi presso il Governo per l’approvazione<br />
di una norma nazionale per la disciplina delle professioni<br />
sanitarie<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 37 presentata in data 27 ottobre <strong>2010</strong>;<br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
– 3748 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 37 concernente interventi presso<br />
il Governo per l’approvazione di una norma nazionale per la<br />
disciplina delle professioni sanitarie, nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– la legge 1 febbraio 2006, n. 43 ha cercato di dettare una<br />
disciplina organica e sistematica nel settore delle professioni sanitarie;<br />
– come è noto, le professioni sanitarie, pur rappresentando<br />
un nodo cruciale dell’assistenza sanitaria, sono state finora regolate<br />
da una disciplina non adeguata;<br />
Considerato che:<br />
– provvedimenti di diverso rango normativo, tra loro non<br />
coordinati ed eterogenei, hanno per lungo tempo ostacolato<br />
lo sviluppo delle professioni sanitarie, impedendo una loro evoluzione<br />
conforme ai più recenti mutamenti del sistema sanitario;<br />
– le importanti innovazioni previste dalla legge 43/2006 rimangono<br />
ancora oggi inattuate;<br />
– il superamento di quella situazione di disparità di trattamento<br />
tra le professioni sanitarie già organizzate in ordini e collegi e<br />
quelle che ancora non presentano tali articolazioni, è destinato<br />
ad influire positivamente sia sulla lotta all’abusivismo che sulla<br />
promozione della qualità delle prestazioni erogate;<br />
Preso atto che:<br />
– la delega al Governo ad istituire appositi ordini professionali<br />
per ciascuna area organica di professioni sanitarie contenuta<br />
nella legge 43/2006 è scaduta sia nel passaggio dalla XIV alla<br />
XV legislatura che nel successivo differimento;<br />
– che il ritardo nell’attuazione di questa importante riforma di<br />
settore ha reso necessaria la presentazione di una proposta di<br />
legge parlamentare attualmente in discussione alla Commissione<br />
Sanità del Senato della Repubblica;<br />
Invita il Presidente della <strong>Regione</strong><br />
e il proprio Presidente<br />
– secondo le rispettive competenze, a chiedere al Governo<br />
e al Parlamento un intervento tempestivo per l’approvazione di<br />
una legge parlamentare volta a recuperare i principi e i criteri di<br />
riforma contenuti negli obiettivi perseguiti dalla legge 43/2006.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>015] [1.1.1]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/96<br />
Mozione concernente le azioni rivolte al sostegno alla <strong>Regione</strong><br />
Veneto per i danni causati dall’alluvione e ai Comuni lombardi<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 43 presentata in data 9 novembre <strong>2010</strong>;<br />
Visti gli artt. 122 e 123 del Regolamento generale;<br />
A norma dell’art. 79 del Regolamento generale, con votazione<br />
a scrutinio segreto, che dà il seguente risultato:<br />
consiglieri presenti: n. 63,<br />
consiglieri votanti: n. 62,<br />
voti favorevoli: n. 37,<br />
voti contrari: n. 25,<br />
astenuti: n. //;<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 43 concernente le azioni rivolte<br />
al sostegno alla <strong>Regione</strong> Veneto per i danni causati dall’alluvione<br />
e ai Comuni lombardi, nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– il Veneto è stata la <strong>Regione</strong> più colpita dal maltempo dei<br />
primi giorni di novembre e che nei giorni scorsi si sono verificati<br />
gravi eventi alluvionali;<br />
– lo straripamento del Bacchiglione, del Timonchio e di altri<br />
corsi d’acqua hanno provocato gravissimi danni al territorio del<br />
Veneto;<br />
– ci sono stati diversi feriti e alcuni morti;<br />
– ci sono zone coperte da tre metri di fango e cinquanta
Bollettino Ufficiale – 3749 –<br />
chilometri di strade allagate e a tratti interrotte da frane di varia<br />
entità;<br />
– sono stati colpiti centotrenta Comuni, sono state chiuse trecento<br />
imprese, migliaia di abitazioni non sono più agibili, solo<br />
nel Comune di Vicenza sono state colpite 5.202 famiglie, sono<br />
state danneggiate vaste zone agricole e sono state danneggiate<br />
scuole, edifici pubblici, Chiese, monumenti, ...;<br />
– anche le Province lombarde hanno avuto danni molto rilevanti<br />
a causa del maltempo;<br />
Considerato:<br />
– il quasi completo disinteresse mediatico nei confronti di<br />
questi gravissimi eventi;<br />
– che la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in segno di una sentita e concreta<br />
solidarietà, ha immediatamente inviato la colonna mobile<br />
regionale in aiuto al Popolo Veneto;<br />
– che i Veneti, seguendo l’indole padana che li contraddistingue,<br />
sono abituati a reagire e ad arrangiarsi prima di lamentarsi<br />
e non aspettano che qualcun’altro risolva i problemi per<br />
loro;<br />
Ritenuto che:<br />
– la <strong>Lombardia</strong> vuole e deve dare il suo supporto al Popolo<br />
Veneto, vista anche l’attuale situazione economica non favorevole;<br />
– la <strong>Lombardia</strong> non può accettare che questi eventi passino<br />
quasi inosservati dall’opinione pubblica;<br />
Impegna la Giunta regionale<br />
– sentite le Province e sulla base della disponibilità delle organizzazioni<br />
di volontariato, a implementare l’organico della colonna<br />
mobile regionale inviata in aiuto al Popolo Veneto;<br />
– a diffondere il più possibile le informazione relative a questa<br />
drammatica situazione, anche mettendo a conoscenza dei<br />
lombardi il numero di conto corrente attivato dalla <strong>Regione</strong> Veneto<br />
su cui poter versare eventuali contributi di solidarietà;<br />
– a sostenere il Veneto anche attraverso un contributo economico;<br />
– ad aiutare, compatibilmente con i vincoli di bilancio, le Province<br />
e i Comuni lombardi negli interventi per rimediare ai danni<br />
del maltempo.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>016] [1.1.3]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/97<br />
Mozione concernente l’invito alla <strong>Regione</strong> a costituirsi parte civile<br />
nel processo penale per la morte del tassista milanese Luca<br />
Massari<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 54 presentata in data 17 novembre <strong>2010</strong>;<br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 54 concernente l’invito alla <strong>Regione</strong><br />
a costituirsi parte civile nel processo penale per la morte<br />
del tassista milanese Luca Massari, nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che dopo un mese di coma, alle 12.07 dell’11 novembre<br />
<strong>2010</strong>, è stata battuta dalle agenzie di stampa la notizia<br />
della morte di Luca Massari, il tassista di 38 anni massacrato di<br />
botte al quartiere Stadera di Milano;<br />
Constatato che questa, come molte altre, rappresenta una<br />
morte assurda per le dinamiche sviluppatesi e per la violenza<br />
perpetrata;<br />
Considerato che sia il barbaro pestaggio cui Luca Massari è<br />
stato sottoposto sino alla morte, sia tutto ciò che intorno ad esso<br />
è ruotato, non può rimanere confinato nell’ambito comunale in<br />
cui il drammatico episodio si è verificato: Milano;<br />
Preso atto che tale delitto propone uno spaccato della società,<br />
ilpiùdoloroso ed inquietante, di cui ciascun cittadino potrebbe<br />
potenzialmente ritrovarsi vittima e che per l’incredibile<br />
crudeltà incarnata e per l’insensatezza dei gesti compiuti, non<br />
può essere sottaciuta;<br />
Atteso che tra i primi soggetti cui è affidato il compito di eser-<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
citare il ricordo, nell’azione finalizzata a che non si riproducano<br />
analoghi episodi, vi è il mondo politico;<br />
Verificato che dal sindaco di Milano, dal Presidente della<br />
Giunta della Provincia di Milano, dal Presidente della Giunta<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e da numerosissimi altri esponenti politici,<br />
appartenenti e non ai consessi comunale, provinciale e regionale,<br />
le prese di posizione, come è giusto che sia, non sono<br />
mancate: dalle espressioni di condanna del drammatico gesto<br />
a quelle di vicinanza ai familiari della vittima, sino alle enunciazioni<br />
da parte dei Presidenti dei rispettivi Consigli comunale, provinciale,<br />
regionale, con l’osservanza di un minuto di silenzio prima<br />
dell’inizio dei lavori;<br />
Valutato che oltre a mantenere vivo il ricordo della vittima<br />
occorre che le istituzioni siano propugnatrici di un forte segnale,<br />
questa volta non più solo attraverso le parole ma con fatti concreti<br />
e capaci di lasciare un segno sia nei confronti di coloro<br />
che durante il processo si appurerà siano stati i materiali esecutori<br />
di tale esecrabile fatto, sia di incidere sull’iter del processo<br />
che si andrà a celebrare: uno tra questi è rappresentato dalla<br />
costituzione di parte civile,<br />
Impegna il Presidente della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
e la Giunta regionale<br />
nonché si impegna<br />
– ad attivarsi nella predisposizione ed attuazione di tutti quegli<br />
strumenti più idonei a garantire e a far sì che <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
si costituisca parte civile nel conseguente processo penale,<br />
che avrà come principale obiettivo quello di far luce sull’intera<br />
vicenda che ha portato alla brutale aggressione ed alla<br />
successiva morte di Luca Massari, appurandone verità e responsabilità.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>017] [1.1.3]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/98<br />
Mozione concernente le iniziative a sostegno di politiche di<br />
buon vicinato con le autorità elvetiche<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 25 presentata in data 30 settembre <strong>2010</strong>;<br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 25 concernente le iniziative a<br />
sostegno di politiche di buon vicinato con le autorità elvetiche,<br />
nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– da qualche tempo si sta diffondendo in territorio elvetico<br />
una campagna di carattere razzista che tende ad assimilare i<br />
lavoratori transfrontalieri italiani e lo stesso Ministro Tremonti a<br />
soggetti spregevoli: topi che ingrassano nel formaggio svizzero;<br />
– l’iniziativa di stampo razzista è fortemente offensiva non<br />
solo verso gli oltre 45.000 lavoratori transfrontalieri ma anche nella<br />
sua stereotipata xenofobia verso l’intero popolo italiano;<br />
Considerato che:<br />
– i rapporti di buon vicinato sono stati l’elemento che nel passato<br />
hanno permesso la crescita economica e sociale delle rispettive<br />
comunità;<br />
– la continua integrazione e l’accoglienza hanno da sempre<br />
caratterizzato le comunità civili e la Svizzera per molte persone<br />
oppresse nei propri Paesi ha rappresentato nel passato una possibile<br />
meta;<br />
– il flusso dei lavoratori transfrontalieri e gli scambi di confine<br />
rappresentano una reciproca ricchezza non solo economica<br />
ma anche culturale e sociale;<br />
– i sentimenti di chiusura e paura verso il diverso si fanno più<br />
acuti nei momenti di incertezza economica, ma vanno combattuti<br />
con le armi della democrazia e della tolleranza, le uniche<br />
che permettono alle comunità di riprendere a crescere e<br />
svilupparsi;<br />
Ribadito il valore della tolleranza e condannate con fermezza<br />
tutte le manifestazioni di intolleranza, xenofobia e razzismo, da<br />
qualunque parte esse vengano;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Impegna la Giunta regionale<br />
– ad attuare tutte le iniziative affinché siano tutelate e rafforzate<br />
le relazioni di buon vicinato tra le comunità confinanti e<br />
siano tutelati i diritti di tutti i cittadini;<br />
– ad attivarsi presso il nostro Governo perché sia manifestata<br />
alle autorità elvetiche il profondo disagio delle nostre comunità<br />
e siano tempestivamente attivate tutte le iniziative tese a riaffermare<br />
il reciproco rispetto culturale e morale tra le rispettive comunità;<br />
– a promuovere con le competenti autorità cantonali tutte<br />
quelle iniziative volte a favorire una effettiva integrazione tra le<br />
diverse realtà confinanti.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>018] [4.6.1]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/99<br />
Mozione concernente la modifica delle linee guida per la refezione<br />
scolastica per favorire il consumo di prodotti alimentari di<br />
provenienza locale<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 44 presentata in data 9 novembre <strong>2010</strong>;<br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 44 concernente la modifica delle<br />
linee guida per la refezione scolastica per favorire il consumo<br />
di prodotti alimentari di provenienza locale, nel testo che così<br />
recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Premesso che:<br />
– con d.d.u.o. n. 14833, dell’1 agosto 2002, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
ha approvato le proprie linee guida per la refezione scolastica,<br />
con le quali vengono date importanti indicazioni per la gestione<br />
del servizio e per una sana e corretta alimentazione presso<br />
le mense delle scuole lombarde;<br />
– l’obiettivo primario della ristorazione scolastica è quello di<br />
garantire un pasto sicuro sul piano igienico-nutrizionale e allo<br />
stesso tempo gradevole ed accettato dagli utenti, senza ignorare<br />
la forte valenza educativa di questo processo;<br />
– si ribadisce la validità dei principi contenuti nelle linee guida<br />
vigenti, richiamandone alcuni contenuti di particolare interesse,<br />
quali i riferimenti alle abitudini alimentari locali, la promozione<br />
dell’utilizzo di prodotti dall’origine controllata, prodotti biologici,<br />
prodotti tipici;<br />
– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, tramite le proprie Direzioni Generali Sanità<br />
e Agricoltura, è da anni impegnata nella promozione del<br />
consumo di prodotti alimentari tipici e dall’origine controllata,<br />
riconoscendone la validità sia dal punto di vista del l’alimentazione,<br />
sia sotto l’aspetto della conservazione delle identità culturali<br />
legate alla produzione di alimenti caratteristici;<br />
Considerato che:<br />
– l’evoluzione normativa, soprattutto quella specifica sui prodotti<br />
alimentari, i nuovi orientamenti concernenti le modalità di<br />
gestione, le nuove problematiche alimentari emerse negli ultimi<br />
anni, nonché le esperienze recentemente acquisite, rendono<br />
necessario un aggiornamento periodico delle linee guida approvate<br />
nel 2002, adeguandole con le modifiche necessarie e<br />
sottolineando alcuni aspetti di particolare interesse;<br />
– la necessità di integrare le attuali linee guida regionali è già<br />
stata evidenziata, in occasione dell’elaborazione di provvedimenti<br />
regionali di programmazione e persino il Piano Regionale<br />
di Sviluppo di questa legislatura prevede da parte della <strong>Regione</strong><br />
l’opportunità di incentivare la commercializzazione ed il consumo<br />
di prodotti a “chilometro zero”;<br />
– molto recentemente si è sviluppato il principio dei prodotti<br />
a “chilometro zero”, ossia prodotti alimentari biologici e dalla<br />
tracciabilità documentabile, la cui origine agricola è nelle vicinanze<br />
del luogo di consumo;<br />
Rilevato che:<br />
– l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilometro<br />
zero” garantisce maggiormente in termini di freschezza<br />
dei prodotti, raccolte orto-frutticole più recenti e al giusto grado<br />
di maturazione, minor utilizzo di conservanti;<br />
– 3750 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
– l’utilizzo di prodotti a “chilometro zero” nell’ambito della ristorazione<br />
scolastica può diventare un momento educativo per<br />
promuovere corrette abitudini alimentari favorendo anche la<br />
salvaguardia delle culture eno-gastronomiche lombarde;<br />
– l’approvvigionamento di materie prime alimentari a “chilometro<br />
zero” può avere ricadute positive in termini di sostenibilità,<br />
anche attraverso la riduzione dell’impatto ambientale legato al<br />
trasporto ed alla conservazione dei prodotti;<br />
– incentivando il consumo di prodotti a “chilometro zero”, indirettamente<br />
si va a sostenere i produttori locali lombardi e le<br />
piccole e medie imprese di trasformazione alimentare attive nel<br />
territorio lombardo;<br />
Invita la Giunta regionale<br />
– ad inserire tra i propri suggerimenti relativi alle linee guida<br />
per la refezione scolastica il principio dell’approvvigionamento<br />
ravvicinato di prodotti alimentari (c.d. chilometro zero), indicando,<br />
in aggiunta, precisi criteri di priorità per questi prodotti da<br />
seguire nei capitolati d’appalto della refezione scolastica per<br />
l’aggiudicazione della fornitura;<br />
– a sollecitare anche gli altri enti locali lombardi a promuovere<br />
l’orientamento del consumo dei prodotti di provenienza locale<br />
in mense pubbliche, nella ristorazione collettiva e in tutti i<br />
supermercati e negozi di vicinato, nonché commercio ambulante.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
[BUR<strong>2010</strong>019] [4.7.3]<br />
D.c.r. 23 novembre <strong>2010</strong> - n. IX/100<br />
Mozione concernente l’adozione di politiche volte a contrastare<br />
episodi di violenza e abusi sulle donne<br />
Presidenza del Presidente Boni<br />
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA<br />
Vista la mozione n. 56 presentata in data 23 novembre <strong>2010</strong>;<br />
A norma degli artt. 122 e 123 del Regolamento generale, con<br />
votazione palese, per alzata di mano<br />
Delibera<br />
– di approvare la mozione n. 56 concernente l’adozione di<br />
politiche volte a contrastare episodi di violenza e abusi sulle<br />
donne, nel testo che così recita:<br />
«Il Consiglio regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
Preso atto che il fenomeno della violenza, sia essa perpetrata<br />
nei confronti delle donne che dei bambini, ha acquisito negli<br />
ultimi anni spazi sempre più importanti all’interno dell’informazione<br />
tanto da incrementare la sensibilità sociale verso questo<br />
tema;<br />
Visto che la violenza di genere rappresenta una violazione<br />
dei diritti umani fondamentali, una minaccia per la salute, un<br />
ostacolo al godimento della propria libertà individuale; è una<br />
vicenda sociale e culturale radicata profondamente nelle relazioni<br />
tra donne e uomini, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro e di<br />
studio, nelle città;<br />
Constatato che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,<br />
almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali<br />
da parte di un uomo nel corso della sua vita;<br />
Considerato che anche in <strong>Lombardia</strong> il fenomeno assume un<br />
peso rilevante, in particolare nelle aree urbane, non solo per<br />
quanto riguarda i fatti più eclatanti riportati dalla cronaca, ma<br />
anche e soprattutto, come testimonia l’esperienza quotidiana<br />
dei centri antiviolenza, da una recrudescenza di quelle “violenze<br />
invisibili” che si consumano fra le mura domestiche;<br />
Si impegna e impegna il Presidente della <strong>Regione</strong><br />
e la Giunta regionale<br />
– ad intraprendere politiche volte a contrastare gli episodi di<br />
maltrattamento, di violenza e abuso sessuale e a favorire iniziative<br />
di contrasto al fenomeno dello stalking;<br />
– ad intervenire in sede normativa, così come previsto anche<br />
dal Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) adottato, per elaborare<br />
uno specifico piano antiviolenza volto a favorire la costituzione<br />
di una rete – di prevenzione, formazione, accoglienza,<br />
assistenza, ascolto, ricerca – fra soggetti istituzionali, realtà associative<br />
e del volontariato, case delle donne maltrattate, servizi<br />
di pronto intervento, luoghi di accoglienza e centri antiviolenza<br />
che si occupano del sostegno, soccorso, assistenza, consulenza<br />
legale e psicologica alle donne vittime di violenza;
Bollettino Ufficiale – 37<strong>51</strong> –<br />
– ad aderire ed a promuovere campagne di sensibilizzazione<br />
e d’informazione sul tema, anche allo scopo di produrre un<br />
cambiamento nella coltura che produce violenza.».<br />
Il presidente: Davide Boni<br />
Il consigliere segretario: Carlo Spreafico<br />
Il consigliere segretario provvisorio:<br />
Renzo Bossi<br />
Il segretario dell’Assemblea consiliare:<br />
Mario Quaglini<br />
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE<br />
[BUR<strong>2010</strong>0110] [1.3.3]<br />
D.p.g.r. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12996<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />
Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />
di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />
tenutosi nel Comune di Gravedona<br />
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />
Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />
Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />
Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />
regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />
l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />
luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />
Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />
quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum consultivo<br />
per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />
Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del<br />
nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />
«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />
siano unificati?<br />
Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />
a. Castel del Lario;<br />
b. Alto Lario;<br />
c. Gravedona ed Uniti;<br />
d. San Gregorio;<br />
e. San Jorio?»;<br />
Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />
con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />
referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />
Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />
Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />
Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />
il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />
Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />
Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />
Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />
1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />
2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />
3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />
4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />
5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />
6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />
nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />
assistito con funzioni di Segretario;<br />
Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />
– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />
regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />
di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />
per la denominazione del nuovo comune, tenutosi nel Comune<br />
di Gravedona:<br />
Esito del quesito relativo alla fusione<br />
con i Comuni di Consiglio di Rumo e Germasino<br />
Comune di GRAVEDONA<br />
Numero complessivo degli elettori: 2482<br />
Numero complessivo dei votanti: 1450<br />
Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 627<br />
Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 811<br />
Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />
Denominazione: Voti<br />
– Castel del Lario 222<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Denominazione: Voti<br />
– Alto Lario 54<br />
– Gravedona ed Uniti 688<br />
– San Gregorio 7<br />
– San Jorio 14<br />
– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato CON-<br />
TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />
Gravedona, in provincia di Como.<br />
ORDINA<br />
ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983,<br />
n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Roberto Formigoni<br />
[BUR<strong>2010</strong>0111] [1.3.3]<br />
D.p.g.r. 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13063<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />
Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />
di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />
tenutosi nel Comune di Consiglio di Rumo<br />
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />
Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />
Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />
Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />
regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />
l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />
luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />
Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />
quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum regionale<br />
consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo,<br />
Germasino, Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione<br />
del nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />
«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />
siano unificati?<br />
Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />
a. Castel del Lario;<br />
b. Alto Lario;<br />
c. Gravedona ed Uniti;<br />
d. San Gregorio;<br />
e. San Jorio?»;<br />
Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />
con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />
referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />
Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />
Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />
Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />
il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />
Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />
Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />
Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />
1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />
2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />
3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />
4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />
5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />
6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />
nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />
assistito con funzioni di Segretario;<br />
Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />
– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />
regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />
di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />
per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune<br />
di Consiglio di Rumo:<br />
Esito del quesito relativo alla fusione<br />
con i Comuni di Germasino e Gravedona<br />
Comune di CONSIGLIO DI RUMO<br />
Numero complessivo degli elettori: 1031<br />
Numero complessivo dei votanti: 664<br />
Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 299
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Comune di CONSIGLIO DI RUMO<br />
Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 354<br />
Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />
Denominazione: Voti<br />
– Castel del Lario 216<br />
– Alto Lario 54<br />
– Gravedona ed Uniti 48<br />
– San Gregorio 125<br />
– San Jorio 19<br />
– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato CON-<br />
TRARIO alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />
Gravedona, in provincia di Como.<br />
ORDINA<br />
ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30 della legge regionale<br />
28 aprile 1983, n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum<br />
in argomento sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Roberto Formigoni<br />
[BUR<strong>2010</strong>0112] [1.3.3]<br />
D.p.g.r. 14 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13070<br />
Risultati del referendum regionale consultivo per la fusione dei<br />
Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia<br />
di Como, e per la denominazione del nuovo Comune,<br />
tenutosi nel Comune di Germasino<br />
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA<br />
Visto l’art. 133 della Costituzione;<br />
Visti gli articoli 25, comma 2, e 53 dello Statuto regionale;<br />
Viste la l.r. del 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi<br />
regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) e la<br />
l.r. del 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Abrogazione della l.r. del 31<br />
luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni);<br />
Richiamata la d.c.r. del 14 settembre <strong>2010</strong> n. IX/44, con la<br />
quale è stata deliberata l’effettuazione del referendum consultivo<br />
per la fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />
Gravedona, in provincia di Como e per la denominazione del<br />
nuovo Comune, con il seguente quesito:<br />
«Volete che i Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona<br />
siano unificati?<br />
Volete che il nuovo Comune sia denominato:<br />
a. Castel del Lario;<br />
b. Alto Lario;<br />
c. Gravedona ed Uniti;<br />
d. San Gregorio;<br />
e. San Jorio?»;<br />
Richiamato il proprio decreto n. 8914 del 21 settembre <strong>2010</strong><br />
con il quale è stato indetto, per il giorno 14 novembre <strong>2010</strong>, il<br />
referendum regionale consultivo per la fusione dei Comuni di<br />
Consiglio di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di<br />
Como e per la denominazione del nuovo Comune;<br />
Visto il provvedimento in data 30 settembre <strong>2010</strong> con il quale<br />
il Presidente della Corte d’Appello di Milano ha designato quale<br />
Ufficio Centrale per il referendum consultivo la Sezione IV Civile;<br />
Visto il verbale redatto in data 18 novembre <strong>2010</strong> dall’Ufficio<br />
Centrale per il referendum e sottoscritto dai Signori Magistrati:<br />
1. dott. Domenico Antonio Urbano – Presidente;<br />
2. dott. Paolo Fabrizi – Vice Presidente;<br />
3. dott.ssa Erminia Lombardi – Consigliere componente;<br />
4. dott.ssa Maria Beatrice Valdatta – Consigliere componente;<br />
5. dott. Valter Colombo – Consigliere componente;<br />
6. dott. Vincenzo Barbuto – Consigliere componente;<br />
nonché dal Cancelliere dott.ssa Giuseppina Anzalone che ha<br />
assistito con funzioni di Segretario;<br />
Comunica che l’Ufficio Centrale per il referendum:<br />
– ha proclamato i seguenti risultati in ordine all’esito del referendum<br />
regionale consultivo per la fusione dei Comuni di Consiglio<br />
di Rumo, Germasino, Gravedona, in provincia di Como e<br />
per la denominazione del nuovo Comune, tenutosi nel Comune<br />
di Germasino:<br />
Esito del quesito relativo alla fusione<br />
con i Comuni di Consiglio di Rumo e Gravedona<br />
Comune di GERMASINO<br />
Numero complessivo degli elettori: 219<br />
– 3752 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Comune di GERMASINO<br />
Numero complessivo dei votanti: 182<br />
Voti attribuiti alla risposta affermativa (si): 100<br />
Voti attribuiti alla risposta negativa (no): 82<br />
Esito del quesito relativo alla denominazione del nuovo Comune<br />
Denominazione: Voti<br />
– Castel del Lario 94<br />
– Alto Lario 10<br />
– Gravedona ed Uniti 5<br />
– San Gregorio 1<br />
– San Jorio 25<br />
– ha dichiarato che il risultato del referendum è stato FAVO-<br />
REVOLE alla fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino,<br />
Gravedona, in provincia di Como.<br />
ORDINA<br />
ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 28 aprile 1983,<br />
n. 34, la pubblicazione dei risultati del referendum in argomento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Roberto Formigoni<br />
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI<br />
[BUR<strong>2010</strong>0113] [4.1.0]<br />
D.g.r. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/876<br />
Riparto Fondo regionale per la montagna – Anno <strong>2010</strong> (l.r.<br />
n. 25/2007)<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Visti:<br />
– la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della<br />
popolazione dei territori montani»e in particolare l’art. 4 che istituisce<br />
il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato<br />
«Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo e<br />
le modalità di accesso dei soggetti beneficiari;<br />
– la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità Montane della <strong>Lombardia</strong>,<br />
disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno<br />
all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.;<br />
– i decreti del Presidente della Giunta regionale nn. da 6479<br />
a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati sul 3º Suppl. Straord. del<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 26 dell’1 luglio<br />
2009, di costituzione delle Comunità Montane ai sensi della l.r.<br />
19/2008;<br />
– il PRS della IX legislatura, approvato con d.c.r. n. IX/56/<strong>2010</strong>;<br />
Dato atto che:<br />
– il «Fondo» di cui all’art. 4, comma 3, l.r. 25/2007, deve essere<br />
ripartito tra le zone omogenee ed i Comuni montani capoluogo<br />
di provincia, esclusi dalle zone omogenee, ai sensi dell’art. 27,<br />
comma 5, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;<br />
– ai sensi dell’art. 4, comma 4 della l.r. 25/2007 le risorse costituenti<br />
il Fondo vengono assegnate per la realizzazione di progetti<br />
coerenti con quanto indicato all’art. 2 «Azioni per lo sviluppo<br />
della montagna» della medesima e con le linee di indirizzo<br />
contenute nel PRS;<br />
– la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha ritenuto di stanziare sul Fondo regionale<br />
della montagna per gli interventi speciali la somma<br />
complessiva di 19 milioni di euro (art. 12, comma 1 della l.r.<br />
25/2007) che troverà copertura sull’apposito cap. n. 6.5.6.3.114<br />
4454 del bilancio 2011-2012;<br />
Considerato che l’art. 23, comma 6-bis, della l.r. 19/2008 prevede<br />
che per le Comunità Montane derivanti da fusione di previgenti<br />
zone omogenee si mantenga l’assegnazione della quota<br />
fissa del Fondo regionale per la montagna sulla base delle<br />
zone omogenee individuate ai sensi della l.r. 6/2002 (Disciplina<br />
delle Comunità Montane);<br />
Ritenuto, per quanto sopra, di applicare, per il riparto <strong>2010</strong>, il<br />
parametro della quota fissa del Fondo, di cui all’articolo 4, comma<br />
3, lett. a) della l.r. 25/2007, alle zone omogenee come individuate<br />
ai sensi della l.r. 6/2002;<br />
Dato atto che le strutture regionali competenti hanno provveduto:<br />
– alla contabilizzazione delle risorse destinate all’attuazione<br />
di progetti e interventi, relativi ai piani di riparto delle annualità
Bollettino Ufficiale – 3753 –<br />
2000-2009 e rinunciati dalle Comunità Montane stesse e dai Comuni<br />
montani capoluogo di provincia;<br />
– alla contabilizzazione delle economie accertate relative a<br />
progetti conclusi;<br />
– all’individuazione delle risorse complessive a disposizione di<br />
ogni zona omogenea e dei Comuni montani capoluogo di provincia;<br />
Rilevato che per quanto sopra il Fondo <strong>2010</strong> viene ripartito<br />
come riportato in Allegato A–Tabella 1, parte integrante e sostanziale<br />
del presente provvedimento;<br />
Dato atto che il bando per la presentazione dei progetti e la<br />
relativa modulistica saranno adottati con decreto del dirigente<br />
competente in conformità all’art. 5 «Attuazione degli interventi<br />
per la montagna» della l.r. 25/2007;<br />
Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge:<br />
Delibera<br />
per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente<br />
richiamati:<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO<br />
Tabella 1: Riparto «Fondo regionale della montagna per gli interventi speciali» riparto <strong>2010</strong> e somme relative alle economie e alle<br />
rinunce riferite ai riparti del Fondo per la montagna 2000-2009<br />
Somme relative alle economie<br />
Stanziamento <strong>2010</strong><br />
realizzate e alle rinunce riferite Totale a<br />
ZONA OMOGENEA Riparto fondo<br />
ai riparti del Fondo disposizione<br />
per la montagna<br />
per la montagna 2000-2009<br />
1 DELL’OLTREPÒ PAVESE 10.816,19 833.595,00 844.411,19<br />
2 ALTO GARDA BRESCIANO 138.057,25 647.435,00 785.492,25<br />
3 DI VALLE SABBIA 125.000,00 793.758,00 918.758,00<br />
4 DELLA VALLE TROMPIA 53.291,76 777.581,00 830.872,76<br />
5 DI VALLE CAMONICA 100.479,46 1.337.117,00 1.437.596,46<br />
6 DEL SEBINO BRESCIANO 23.330,69 453.998,00 477.328,69<br />
7 DEI LAGHI BERGAMASCHI 95.328,78 1.150.244,00 1.245.572,78<br />
8 VALLE SERIANA 14.354,00 1.318.158,00 1.332.<strong>51</strong>2,00<br />
9 DI SCALVE 38.572,21 667.703,00 706.275,21<br />
10 VALLE BREMBANA 7.059,55 855.262,00 862.321,55<br />
11 VALLE IMAGNA 27.994,38 374.359,00 402.353,38<br />
12 LARIO ORIENTALE – VALLE SAN MARTINO 338.057,78 846.432,00 1.184.489,78<br />
13 VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA 14.492,28 631.759,00 646.2<strong>51</strong>,28<br />
14 TRIANGOLO LARIANO 70.372,41 601.674,00 672.046,41<br />
15 LARIO INTELVESE 60.500,00 461.847,00 522.347,00<br />
16 VALLI DEL LARIO E DEL CERESIO 317.827,82 1.018.261,00 1.336.088,82<br />
17 ALTA VALTELLINA 112.776,00 1.204.815,00 1.317.591,00<br />
18 VALTELLINA DI TIRANO 233.867,92 714.434,00 948.301,92<br />
19 VALTELLINA DI SONDRIO 95.874,23 986.587,00 1.082.461,23<br />
20 VALTELLINA DI MORBEGNO 0,00 732.246,00 732.246,00<br />
21 DELLA VALCHIAVENNA 75.399,80 865.971,00 941.370,80<br />
22 DEL PIAMBELLO 27.691,15 719.774,00 747.465,15<br />
23 VALLI DEL VERBANO 801.604,36 878.371,00 1.679.975,36<br />
37 COMO 40.118,36 3.854,00 43.972,36<br />
39 LECCO 139.945,98 37.825,00 177.770,98<br />
43 SONDRIO 14.533,76 76.680,00 91.213,76<br />
45 VARESE 10.260,00 10.260,00 20.520,00<br />
[BUR<strong>2010</strong>0114] [3.2.0]<br />
D.g.r. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 9/939<br />
Approvazione del Piano Regionale Triennale degli interventi di<br />
educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico della<br />
popolazione animale e di prevenzione del randagismo ai sensi<br />
dell’art. 117 comma 1 legge regionale 33/2009<br />
LA GIUNTA REGIONALE<br />
Vista la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 «Testo unico<br />
delle leggi regionali in materia di sanità» ed in particolare l’art.<br />
117, comma 1 con il quale viene stabilito che: «Al fine di garantire<br />
la salute pubblica e la tutela degli animali d’affezione, la<br />
Giunta regionale, con la collaborazione tecnica della consulta<br />
regionale di cui al comma 6, acquisito il parere della Commissione<br />
Consiliare competente, approva il Piano Regionale Triennale<br />
degli interventi in materia di:<br />
– di ripartire tra le zone omogenee, come individuate ai sensi<br />
della l.r. 6/2002, e i Comuni montani capoluogo di provincia la<br />
somma di 19 milioni di euro concernente il «Fondo regionale per<br />
la montagna» di cui agli artt. 4e12dellal.r. 25/2007 relativa<br />
all’annualità <strong>2010</strong> che troverà copertura sull’apposito capitolo<br />
n. 6.5.6.3.114 4454 del bilancio 2011-2012, così come riportato in<br />
Allegato A – Tabella 1, unitamente alla contabilizzazione delle<br />
somme relative alle economie realizzate ed alle rinunce riferite<br />
ai riparti del Fondo del periodo 2000-2009, parte integrante e<br />
sostanziale del presente provvedimento;<br />
– di dare atto che il dirigente competente adotterà, con successivo<br />
provvedimento, il bando per la presentazione dei progetti<br />
e la relativa modulistica in conformità all’art. 5 «Attuazione<br />
degli interventi per la montagna» della l.r. 25/2007;<br />
– di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il segretario: Pilloni<br />
——— ———<br />
2.987.606,11 19.000.000,00 21.987.606,11<br />
1. educazione sanitaria e zoofila;<br />
2. controllo demografico della popolazione animale;<br />
3. prevenzione del randagismo»;<br />
Richiamata la d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre 2007 recante<br />
«Nomina della Consulta Regionale per la difesa degli animali<br />
d’affezione e per la prevenzione del randagismo», con la quale<br />
è stata nominata la consulta regionale ai sensi dell’art. 16, comma<br />
6 legge regionale 16/2006 (ora art. 117 comma 6 della legge<br />
30 dicembre 2009, n. 33), così come da ultimo modificata<br />
con d.g.r. n. 8/7443 del 13 giugno 2008;<br />
Preso atto del documento, allegato 1 parte integrante del<br />
presente provvedimento, recante «Piano Regionale Triennale<br />
degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />
della popolazione animale e di prevenzione del randagismo»<br />
predisposto con la collaborazione tecnica della Con-
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
sulta Regionale per la tutela degli animali d’affezione e per la<br />
prevenzione del randagismo di cui alla d.g.r. sopra richiamata;<br />
Dato atto altresì che per l’assunzione del presente provvedimento<br />
il citato art. 117, comma 1, legge regionale 33/2009 prevede<br />
che sia acquisito il parere della Commissione Consiliare<br />
competente;<br />
Dato atto che, in data 20 ottobre <strong>2010</strong>, la III Commissione<br />
Consiliare ha espresso parere favorevole, raccomandando un<br />
incremento del finanziamento destinato alla promozione degli<br />
Uffici Diritti Animali (UDA) e riducendo, corrispondentemente, il<br />
finanziamento destinato al risanamento o alla realizzazione di<br />
canili mediante convenzione con associazioni;<br />
Ritenuto di mantenere invariata l’originaria destinazione dei<br />
finanziamenti, allo scopo di sostenere, in una prima fase, la realizzazione<br />
di una rete di canili in grado di soddisfare le richieste<br />
del territorio regionale, rimandando a interventi successivi il potenziamento<br />
della rete degli UDA, anche avvalendosi di eventuali<br />
risorse non utilizzate per i progetti di interventi sui canili;<br />
Vagliate e assunte come proprie le predette determinazioni;<br />
A voti unanimi espressi nelle forme di legge;<br />
Delibera<br />
1. Di approvare il documento recante «Piano Regionale Triennale<br />
degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo<br />
demografico della popolazione animale e di prevenzione del<br />
randagismo» – allegato 1, parte integrante del presente atto<br />
deliberativo.<br />
2. Di demandare alla Direzione Generale Sanità l’assunzione<br />
di tutti i provvedimenti necessari all’attuazione delle procedure<br />
di cui al presente provvedimento.<br />
3. Di dare atto che le spese derivanti dall’attuazione degli<br />
interventi previsti dal piano triennale in oggetto, nella misura di<br />
C 6.149.800,00, sono assicurate dalle disponibilità ex legge<br />
281/91, già stanziate nel bilancio regionale <strong>2010</strong> al capitolo di<br />
spesa 5.1.3.2.62.3739.<br />
4. Di dare atto altresì che, allo scopo di ampliare gli interventi<br />
del presente piano, in sede di approvazione dei bilanci per gli<br />
esercizi 2011/2012 le disponibilità finanziarie potranno essere incrementate<br />
con appositi stanziamenti autonomi.<br />
5. Di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito web della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
www.sanita.regione.lombardia.it.<br />
Il segretario: Pilloni<br />
——— ———<br />
ALLEGATO 1<br />
PIANO REGIONALE TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI EDUCAZIONE<br />
SANITARIA E ZOOFILA, DI CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA<br />
POPOLAZIONE ANIMALE E DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO<br />
Con la l.r. n. 33/2009, Titolo VIII, capo II «Norme relative alla<br />
tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo»<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> disciplina e promuove la prevenzione del<br />
randagismo e la protezione e la tutela degli animali d’affezione;<br />
a tal fine affida alla Giunta, con la collaborazione tecnica della<br />
Consulta regionale, il compito di approvare il «Piano regionale<br />
triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, di<br />
controllo demografico della popolazione animale e di prevenzione<br />
del randagismo» che, sulla base dei dati risultanti dall’anagrafe<br />
canina e dal censimento delle colonie feline presenti sul<br />
territorio, nonché dalle strutture di ricovero pubbliche e private,<br />
prevede:<br />
a) i criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani<br />
e della formazione di colonie urbane di gatti liberi;<br />
b) le risorse per l’attuazione dei tre ambiti d’intervento determinati<br />
dalla legge regionale (educazione sanitaria e zoofila,<br />
controllo demografico della popolazione animale e<br />
prevenzione del randagismo);<br />
c) i tempi di attuazione delle fasi del piano secondo criteri di<br />
priorità e le relative scadenze;<br />
d) l’individuazione dei criteri per la valutazione dell’efficacia<br />
e dell’efficienza degli interventi e per la verifica del raggiungimento<br />
degli obiettivi;<br />
e) le modalità di partecipazione delle associazioni di volontariato,<br />
scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica<br />
del raggiungimento degli obiettivi;<br />
f) le modalità che consentano una uniforme raccolta e diffusione<br />
dei dati;<br />
g) le modalità di utilizzazione della quota assegnata dallo<br />
Stato ai sensi dell’articolo 3 della legge 281/1991 e delle<br />
norme vigenti;<br />
– 3754 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
h) la promozione delle iniziative di informazione di cui all’articolo<br />
3, comma 4, lettera a), della legge 281/1991;<br />
i) i criteri per l’organizzazione dei corsi d’aggiornamento o<br />
di formazione professionale di cui all’articolo 3, comma 4,<br />
lettera b), della legge 281/1991.<br />
Il «piano», in conformità alla l.r. n. 33/2009 definisce, nella sostanza,<br />
le azioni per contrastare il fenomeno del randagismo<br />
e dell’abbandono degli animali d’affezione, attraverso l’utilizzo<br />
della specifiche risorse assegnate annualmente dallo Stato ai<br />
sensi della l. n. 281/1991.<br />
Il presente documento è stato approntato con la collaborazione<br />
tecnica della Consulta regionale per la tutela degli animali<br />
d’affezione e per la prevenzione del randagismo, costituita,<br />
ai sensi della l.r. n. 33/2009, con d.g.r. n. 8/6280 del 21 dicembre<br />
2007.<br />
INDICE<br />
I. PREMESSA<br />
– La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e<br />
sociali<br />
– Come intervenire<br />
– Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge<br />
n. 33/2009<br />
– Le competenze (<strong>Regione</strong>, ASL, Comuni, Province)<br />
– Le risorse per l’attuazione degli interventi<br />
– Tempi per l’attuazione degli interventi<br />
II. GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE N. 33/2009<br />
III. INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE<br />
1. Educazione sanitaria e zoofila<br />
2. Controllo demografico della popolazione animale<br />
3. Prevenzione del randagismo (Identificazione degli Animali<br />
– Anagrafe Canina Regionale, U/ffici Diritti Animali,<br />
Canili comunali – Realizzazione/ristrutturazione)<br />
Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti<br />
Tab.2–Totalefinanziamenti per Area di intervento<br />
Allegato A<br />
Allegato B<br />
I – PREMESSA<br />
La convivenza fra uomo ed animale: problemi sanitari e sociali<br />
Negli ultimi decenni gli animali definiti da «affezione» hanno<br />
assunto un posto sempre più di rilievo nella nostra società ed è<br />
cresciuto il numero di persone che vive con animali domestici.<br />
Il mutare delle condizioni di convivenza fra uomo e animale,<br />
soprattutto nei contesti urbani, ha contribuito a far crescere anche<br />
la sensibilità nei confronti di questi ultimi e a far maturare<br />
l’esigenza per il legislatore di introdurre, nell’ordinamento giuridico<br />
statale e regionale, il riconoscimento della dignità degli animali,<br />
la necessità di proteggerli e tutelare il loro benessere. Tuttavia<br />
nella società moderna si verifica anche che cani e gatti<br />
siano considerati un bene di consumo e come tale vengano<br />
acquistati, senza considerarne le necessità specifiche. Pertanto,<br />
ad una crescente attenzione verso gli animali fa da contraltare<br />
una pratica ancora diffusa di abbandoni. Il randagismo, qualora<br />
non contrastato, può rappresentare un problema rilevante<br />
sul piano sanitario e sociale a causa degli effetti negativi che<br />
da esso derivano: il peggioramento del livello di igiene urbana,<br />
l’aumento del rischio di diffusione delle zoonosi e di episodi di<br />
aggressione alle persone, i danni al patrimonio zootecnico e<br />
quelli più difficilmente quantificabili, ma altrettanto rilevanti, all’ecosistema.<br />
Occorre inoltre considerare l’impatto negativo<br />
che questo fenomeno può determinare sull’immagine del territorio,<br />
sia per il degrado ambientale, sia in quanto indicatore di<br />
una scarsa sensibilità nei confronti degli animali che spesso è<br />
correlata ad un senso civico insufficiente.<br />
Se i cani vaganti rappresentano un pericolo sulle strade e un<br />
potenziale veicolo di diffusione di malattie, quelli catturati (tra i<br />
quali vi sono purtroppo quelli abbandonati dall’uomo) hanno<br />
bisogno di essere ricoverati in strutture adeguate e curati nel<br />
modo migliore possibile. È necessario pertanto promuovere una<br />
cultura della responsabilità, sostenere l’anagrafe canina, incentivare<br />
le adozioni, ridurre i tempi di permanenza degli animali<br />
nei ricoveri, condannare e contrastare i comportamenti dannosi,<br />
compresi quelli che determinano insalubrità, talvolta, anche<br />
nei canili.<br />
È il caso inoltre di sottolineare che «la lotta al randagismo e
Bollettino Ufficiale – 3755 –<br />
controllo della popolazione canina e il controllo delle popolazioni<br />
sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana<br />
e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente» sono attività<br />
che rientrano nelle aree d’intervento del Livello Essenziale di<br />
Assistenza (LEA) della «Sanità pubblica veterinaria – Sanità animale»,<br />
cioè tra le prestazioni del SSN che devono essere garantite<br />
in modo uniforme sul territorio nazionale.<br />
Come intervenire<br />
La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione<br />
rientra nella più generale cultura della responsabilità di cittadinanza<br />
e si regge su quattro pilastri:<br />
1. Anagrafe canina<br />
2. Controllo della riproduzione<br />
3. Educazione ad un corretto rapporto uomo/animale<br />
4. Sanzioni<br />
Il randagismo dei cani è diffuso in tutta Italia, con variazioni<br />
anche notevoli tra le diverse regioni.<br />
La <strong>Lombardia</strong>, pur collocandosi fra le regioni con il minor numero<br />
di cani vaganti, deve comunque catturare ogni anno circa<br />
11.000 cani sul proprio territorio e gestirli nei canili sanitari e<br />
rifugio, nei quali sono presenti i cani già ricoverati negli anni<br />
precedenti, non reclamati dal proprietario e non adottati.<br />
Considerando che circa 7.500 sono cani smarriti e vengono<br />
resi al proprietario, quelli che restano sono da considerarsi cani<br />
abbandonati da proprietari che non hanno ancora assorbito<br />
una cultura della responsabilità. Questi cittadini possono entrare<br />
facilmente in possesso di un cane, perché vi è una produzione<br />
costante ed esuberante di nuovi soggetti, e altrettanto facilmente,<br />
alle prime difficoltà, tendono ad abbandonarli. Sono i<br />
cani che si ritrovano nelle strade e nei canili e che andranno a<br />
gravare sulle risorse pubbliche.<br />
Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno genera<br />
redditività, in quanto comporta per la pubblica amministrazione<br />
notevoli risparmi nel tempo, considerando non solo le spese<br />
sostenute per l’accalappiamento e per il mantenimento dei<br />
cani presso i rifugi, ma anche i costi sociali generati dal vagantismo,<br />
come ad esempio gli incidenti stradali o le aggressioni.<br />
Fino a che gli interventi di educazione ad un corretto rapporto<br />
uomo/animale non sortiranno l’effetto di accrescere il numero<br />
delle persone responsabili, l’obiettivo a breve termine che si<br />
pone il legislatore è quello di diminuire le nascite e cioè di fare<br />
in modo che nascano annualmente solo cani destinati ai proprietari<br />
responsabili. Questo significa da un lato aumentare il<br />
numero delle persone responsabili, dall’altro tendere alla «crescita<br />
zero» della popolazione canina.<br />
Modificare il modo di gestire le nascite dei cani è un obiettivo<br />
di interesse pubblico, da raggiungere anche agendo sulla responsabilità<br />
dei proprietari, creando la consapevolezza che il<br />
controllo della riproduzione degli animali è un dovere etico, intimamente<br />
connesso con la cultura dell’adozione responsabile.<br />
E non è solo il bravo proprietario a dover essere responsabile,<br />
ma anche tutti gli operatori del settore, con in prima linea il<br />
veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare<br />
nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla opportunità<br />
del controllo delle nascite.<br />
Anche il legislatore potrebbe farsi carico di approntare nuovi<br />
strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad esempio<br />
la reintroduzione della tassa di possesso, e l’esonero dal<br />
suo pagamento nel caso che l’animale sia sterilizzato.<br />
Nell’ambito della tutela degli animali da affezione, il legislatore<br />
riserva un’attenzione a parte sui gatti che vivono liberamente<br />
nelle colonie. Tali animali sono tutelati dalla legge, ma spesso,<br />
se non vengono adeguatamente gestiti, creano inconvenienti<br />
di tipo igienico-sanitario, causando rimostranze nei cittadini,<br />
che, nei casi più estremi, si possono anche tradurre in atti di<br />
crudeltà.<br />
Una colonia di gatti si può ritrovare in ogni luogo urbanizzato<br />
ove sia presente una «nicchia ecologica» adatta, cioè un territorio<br />
in cui vengono offerte risorse ambientali necessarie per la<br />
sopravvivenza e vi sia disponibilità di alimenti. In mancanza di<br />
«nemici naturali» e con sovrabbondanza di cibo, la popolazione<br />
tende a crescere numericamente, fintanto che il sovraffollamento<br />
non rende gli animali più vulnerabili all’aggressione da<br />
parte di agenti patogeni che, aumentando il tasso di mortalità,<br />
ne riequilibrano la consistenza, al prezzo di inutili sofferenze e<br />
rischi igienico-sanitari.<br />
Anche in questo caso il legislatore ha previsto che, accanto<br />
ad un percorso di educazione ad un corretto rapporto<br />
uomo/animale, vi sia un intervento sul controllo delle nascite,<br />
al fine di impedire il sovraffollamento, garantire un adeguato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
benessere agli animali ed una serena convivenza con la cittadinanza.<br />
Accanto alla realizzazione di un insieme di interventi integrati,<br />
che richiedono l’impiego di risorse, non va sottovalutata l’utilità<br />
dell’applicazione di sanzioni, per aumentare l’efficacia degli interventi<br />
stessi. Di tale attività sono disponibili per ora i dati relativi<br />
alle sanzioni comminate dalle ASL per le infrazioni alla l.r.<br />
n. 33/2009, che rispetto al 2007, sono passate, nel 2008 da 803<br />
a 1322.<br />
Le strategie dell’intervento regionale definite nella legge<br />
n. 33/2009<br />
La lotta al randagismo e la tutela degli animali da affezione<br />
hanno una dimensione territoriale regionale e vanno viste con<br />
un’ottica di piano, per migliorare l’impiego delle risorse a disposizione.<br />
Il piano deve quindi favorire il coinvolgimento degli attori<br />
interessati al fenomeno, prevedendo la sinergia tra pubblico<br />
e privato, ciascuno secondo il proprio ruolo:<br />
il pubblico, sulla base del principio della sussidiarietà verticale,<br />
quale titolare delle funzioni attribuite dalla legislazione<br />
esclusiva e regolatore del sistema,<br />
la libera professione veterinaria ed il volontariato, sulla base<br />
del principio della sussidiarietà orizzontale.<br />
Con la legge regionale n. 33/2009, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha definito<br />
le strategie per rispondere ad una duplice necessità:<br />
contrastare il fenomeno del randagismo canino e il proliferare<br />
delle colonie feline; a tal fine il legislatore:<br />
– ha individuato nella conoscenza del fenomeno la prima<br />
strada da percorrere per poterlo governare: la mappatura<br />
del randagismo canino, il censimento delle colonie feline,<br />
l’informatizzazione dell’anagrafe canina ne sono i<br />
principali strumenti;<br />
– ha previsto poi gli interventi di natura sanitaria, quali la<br />
cura, la profilassi e la sterilizzazione di cani e gatti, attraverso<br />
l’azione di ASL e Comuni anche in collaborazione<br />
con i cittadini e le associazioni;<br />
contrastare i comportamenti umani dannosi per gli animali<br />
d’affezione; a tal fine la legge ha previsto:<br />
– interventi di promozione dei comportamenti virtuosi e<br />
della cultura del rispetto verso gli animali: dall’informazione<br />
e sensibilizzazione dei cittadini, alla formazione degli<br />
operatori;<br />
– interventi di natura regolativa, per stabilire le condizioni<br />
di mantenimento adeguate al benessere degli animali,<br />
sia quando si trovano presso i relativi possessori o detentori,<br />
sia quando si trovano in strutture sanitarie e di ricovero;<br />
– sanzioni, al fine di perseguire quei comportamenti che si<br />
configurano come veri e propri maltrattamenti.<br />
Le competenze<br />
• In capo alla <strong>Regione</strong><br />
La <strong>Regione</strong>:<br />
– istituisce l’anagrafe canina regionale informatizzata, ne definisce<br />
le modalità di funzionamento e provvede al suo collegamento<br />
con la CRS-SISS;<br />
– definisce i criteri per il risanamento dei canili comunali e per<br />
la costruzione di nuovi rifugi per animali;<br />
– costituisce la Consulta regionale;<br />
– redige il «Piano regionale triennale degli interventi di educazione<br />
sanitaria e zoofila, di controllo demografico della<br />
popolazione animale e di prevenzione del randagismo» in<br />
collaborazione con la Consulta regionale;<br />
– promuove un protocollo d’intesa con le aziende farmaceutiche,<br />
per la concessione alle strutture di ricovero pubbliche<br />
e private senza fini di lucro, di agevolazioni sull’acquisto di<br />
medicinali destinati alle cure degli animali ospitati;<br />
– provvede altresì agli indennizzi, per le perdite di capi di bestiame<br />
causate da cani randagi o inselvatichiti.<br />
La <strong>Regione</strong> ha inoltre il compito di stabilire con apposito Regolamento:<br />
a) i requisiti strutturali e le modalità di gestione delle strutture<br />
di ricovero sanitario degli animali di affezione e dei rifugi<br />
per animali;<br />
b) i requisiti strutturali e le modalità di gestione delle strutture<br />
private deputate al ricovero, al pensionamento, all’allevamento<br />
o al commercio degli animali d’affezione;<br />
c) le procedure per il rilascio dell’autorizzazione, da parte del<br />
sindaco, alle strutture per il ricovero e la vendita degli animali<br />
d’affezione;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
d) le procedure per l’affidamento e la cessione degli animali<br />
ricoverati presso i canili comunali;<br />
e) l’obbligo a chiunque gestisce strutture pubbliche o private<br />
per il ricovero di animali, oppure esercita l’attività di commercio<br />
o di allevamento, di tenere apposito registro degli<br />
animali introdotti.<br />
• In capo alle ASL<br />
La legge regionale affida alle ASL funzioni e attività sanitarie<br />
necessarie a garantire sul territorio regionale gli interventi previsti<br />
per la realizzazione delle disposizioni della legge stessa, quali:<br />
– la gestione dell’anagrafe canina;<br />
– l’organizzazione, d’intesa con i Comuni, dell’attività di accalappiamento<br />
dei cani vaganti e il loro ricovero presso il<br />
canile sanitario, per il tempo previsto ai fini della profilassi<br />
antirabbica;<br />
– il controllo sanitario dei cani e dei gatti morsicatori, ai fini<br />
della profilassi della rabbia;<br />
– il censimento, d’intesa con i Comuni, delle colonie feline,<br />
nonché la raccolta dei gatti che vivono in libertà, aifini<br />
della loro sterilizzazione;<br />
– la stipula, d’intesa con i Comuni, di accordi di collaborazione<br />
con i privati e le associazioni per la gestione delle colonie<br />
feline;<br />
– il controllo demografico della popolazione canina (cani ricoverati<br />
nei canili sanitari, quando necessario);<br />
– l’attività di vigilanza, di prevenzione e accertamento delle<br />
infrazioni;<br />
– gli interventi di pronto soccorso atti alla stabilizzazione di<br />
cani vaganti o gatti che vivono in libertà, ritrovati feriti o<br />
gravemente malati.<br />
• In capo ai Comuni<br />
Ai Comuni, anche associati, competono:<br />
– la dotazione di strutture di ricovero con funzioni di canile<br />
sanitario e di canile rifugio;<br />
– l’organizzazione, d’intesa con le ASL, dell’attività di accalappiamento<br />
dei cani vaganti;<br />
– il ricovero dei cani vaganti, trascorso il periodo di osservazione<br />
da parte dell’ASL, non reclamati dal proprietario;<br />
– il controllo demografico della popolazione canina (cani ricoverati<br />
nei canili rifugio e, eventualmente, cani di proprietà);<br />
– il ricovero di cani e i gatti sequestrati dall’autorità giudiziaria,<br />
affidati dalla forza pubblica o ceduti dal proprietario;<br />
– la predisposizione di sportelli per l’anagrafe canina;<br />
– il censimento, d’intesa con le ASL, delle colonie feline;<br />
– la stipula, d’intesa con le ASL, di accordi di collaborazione<br />
con privati e associazioni per la gestione delle colonie feline;<br />
– la realizzazione di campagne informative;<br />
– l’attività di vigilanza, di prevenzione e l’accertamento delle<br />
infrazioni;<br />
– il rilascio delle autorizzazioni alle strutture per il ricovero e la<br />
vendita degli animali d’affezione.<br />
È prevista inoltre la facoltà di istituire l’Ufficio Diritti Animali e<br />
un fondo per le sterilizzazioni di cani e gatti, i cui proprietari versino<br />
in stato di indigenza.<br />
• In capo alle Province<br />
La legge regionale demanda alle Province il compito di organizzare<br />
corsi di qualificazione per volontari. È prevista inoltre la<br />
facoltà di:<br />
– promuovere la mappatura del randagismo,<br />
– raccogliere le istanze di cittadini, di enti e associazioni;<br />
– coordinare le associazioni iscritte nel registro provinciale del<br />
volontariato,<br />
– prevenire comportamenti anti-etici o reati, mediante strumenti<br />
di vigilanza e promozione culturale.<br />
Le Province, come i Comuni, possono svolgere tali attività mediante<br />
l’apertura degli Uffici Diritti Animali o sportelli per i cittadini.<br />
Nella logica di progetti di rete integrata, i Comuni associati<br />
negli ambiti territoriali di una ASL e d’intesa con la stessa e con<br />
altri partner interessati, possono, secondo le indicazioni del piano<br />
regionale triennale, definire a loro volta un piano di zona<br />
coerente con questo. In tale previsione, vista anche la dimensione<br />
territoriale delle ASL, è auspicabile anche un ruolo attivo<br />
delle Provincie.<br />
– 3756 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Tale piano di zona, che può essere adottato attraverso un<br />
accordo di programma, è volto a favorire la formazione di sistemi<br />
locali di intervento, a definire criteri di ripartizione della spesa<br />
a carico di ciascun Comune, delle ASL e degli altri soggetti firmatari<br />
dell’accordo, e a prevedere iniziative di formazione e<br />
di aggiornamento degli operatori. All’accordo di programma<br />
possono partecipare anche altri soggetti pubblici, associazioni<br />
e privati, che attraverso l’accreditamento o specifiche forme<br />
di concertazione concorrono, anche con proprie risorse, alla<br />
realizzazione dell’insieme degli interventi previsti nel piano.<br />
Modalità di partecipazione delle associazioni di volontariato,<br />
scuole, enti locali e privati agli interventi per la verifica<br />
del raggiungimento degli obiettivi<br />
La legge regionale prevede diverse modalità di partecipazione<br />
di tutti i soggetti in causa nell’attuazione delle disposizioni<br />
previste: le associazioni di volontariato e i privati possono collaborare<br />
con gli enti locali e i servizi veterinari ASL nella gestione<br />
delle colonie feline e nella prestazione del servizio di ricovero di<br />
animali non di proprietà; inoltre le associazioni possono partecipare<br />
all’attuazione di progetti educativi con le scuole o di campagne<br />
informative sugli obiettivi della legge regionale.<br />
Le risorse per l’attuazione degli interventi<br />
Per le spese derivanti dall’attuazione del Titolo VIII, capo II<br />
della l.r. 33/2009, nella misura di 6.149.800,00 euro, e cioè gli<br />
interventi di educazione sanitaria e zoofila, di controllo demografico<br />
della popolazione animale e di prevenzione del randagismo,<br />
la <strong>Regione</strong> provvede con i fondi statali stanziati ai sensi<br />
della legge 281/1991; una quota del 25% è destinata per le funzioni<br />
di competenza della <strong>Regione</strong> e delle ASL, mentre il 75% è<br />
riservato per le funzioni di competenza degli enti locali.<br />
Il finanziamento del presente Piano Triennale è suddiviso<br />
come indicato nelle tabelle 1e2.<br />
Tempi per l’attuazione degli interventi<br />
Gli interventi previsti dal presente piano, salvo dove espressamente<br />
indicato, devono essere attivati entro un anno dalla<br />
data di approvazione del Piano e realizzati entro la scadenza<br />
del Piano.<br />
Modalità per una uniforme raccolta e diffusione dei dati<br />
Il sistema informativo dell’Anagrafe Canina Regionale (ACR)<br />
ha sviluppato diverse funzionalità per aggregare i dati relativi<br />
all’attività svolta sul territorio regionale e quindi molti dati di interesse<br />
sono ricavabili dalla stessa Anagrafe; in generale comunque<br />
le procedure per l’assegnazione delle risorse dovranno prevedere<br />
specifiche modalità di rendicontazione sui singoli interventi,<br />
per la loro raccolta a livello regionale.<br />
In allegato a questo documento viene riportato un elenco,<br />
non esaustivo, degli indicatori utili a conoscere in modo più approfondito<br />
il fenomeno dell’abbandono dei cani e della formazione<br />
delle colonie feline (allegato A). Gli indicatori che non<br />
sono ricavabili dall’Anagrafe, saranno raccolti dagli enti locali,<br />
eventualmente tramite gli UDA.<br />
II – GLI OBIETTIVI INDIVIDUATI NELLA LEGGE 33/2009<br />
Gli obiettivi che <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> intende raggiungere<br />
sono finalizzati a:<br />
– educare a una corretta relazione uomo-animali e promuovere<br />
un’etica del rispetto verso gli animali, come sancito tra<br />
gli elementi qualificativi individuati nello Statuto;<br />
– garantire la salute pubblica ed il benessere animale attraverso<br />
il controllo sanitario degli animali ricoverati;<br />
– promuovere le iscrizioni in Anagrafe Canina Regionale,<br />
– ridurre i tempi di permanenza degli animali nelle strutture di<br />
ricovero, favorendo gli affidi e le adozioni;<br />
– razionalizzare e ridurre i costi sostenuti dalle amministrazioni<br />
pubbliche per il mantenimento dei cani accalappiati;<br />
– ridurre gli abbandoni, i maltrattamenti e più in generale, i<br />
comportamenti sanzionati dalla legge regionale;<br />
– garantire la presenza sul territorio di strutture sanitarie e di<br />
rifugio adeguate alle esigenze di benessere e cura degli<br />
animali;<br />
– controllare la popolazione dei cani e dei gatti, mediante la<br />
limitazione delle nascite;<br />
– accrescere la professionalità degli operatori coinvolti nella<br />
settore della tutela degli animali d’affezione.<br />
Alla base dell’intervento normativo sta quindi l’ipotesi che, nel<br />
tempo, si possa:<br />
– ridurre il randagismo e la proliferazione incontrollata di popolazioni<br />
feline e canine;
Bollettino Ufficiale – 3757 –<br />
– ridurre i problemi sanitari e di sicurezza pubblica che il randagismo<br />
provoca alla collettività;<br />
– accrescere il benessere degli animali d’affezione nelle diverse<br />
situazioni in cui essi si trovano a convivere con l’uomo;<br />
– diffondere e consolidare la capacità dei cittadini lombardi<br />
di rispettare la dignità degli animali d’affezione.<br />
Il raggiungimento di tali obiettivi viene ottenuto mediante la<br />
realizzazione di un insieme di azioni riconducibili a tre tipologie<br />
di interventi, di seguito descritti.<br />
III – INTERVENTI DEL PIANO TRIENNALE<br />
1. EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA<br />
Analisi della situazione<br />
L’educazione all’incontro tra gli esseri umani e gli esseri animali<br />
ha come obiettivo la diffusione di una cultura sociale improntata<br />
al rispetto dei diritti di ogni vivente.<br />
L’educazione si traduce in ambiti diversi: quello formale, costituito<br />
dai percorsi di istruzione e formazione scolastica, quello<br />
informale, (iniziative di formazione ed informazione) manifestato<br />
nei diversi contesti sociali in cui ci si trova a vivere, quello non<br />
formale, (percorsi di riqualificazione, aggiornamento o preparazione<br />
specifica certificata, non compresi nell’educazione formale),<br />
espresso da percorsi di apprendimento di competenze<br />
non istituzionali, ma comunque tali da consentire il raggiungimento<br />
di saperi e abilità utili ad affrontare le diverse situazioni e<br />
problematiche connesse alle realtà degli animali.<br />
1.1. Educazione formale<br />
L’educazione al rispetto dei diritti degli animali nella Scuola<br />
trova la sua collocazione nell’ambito delle «competenze di cittadinanza»<br />
come emergono dalle disposizioni normative che<br />
stanno accompagnando l’evoluzione della Scuola, espresse<br />
dalle Raccomandazioni del Consiglio europeo del 18 dicembre<br />
‘06, recante indicazioni per l’apprendimento permanente.<br />
A livello nazionale, i riferimenti sono ben indicati dalle linee di<br />
educazione alla «cittadinanza e alla Costituzione», come specificati<br />
dalla l. 169/08, declinati nelle aree e lungo gli assi di conoscenza<br />
e competenza dei diversi cicli di studio, in coerenza con<br />
la legge di riforma della Scuola 53/03.<br />
I riferimenti regionali, relativamente alle competenze in materia<br />
di istruzione, sono espressi dalla legge 19/07, che promuove<br />
la collaborazione tra istituzioni scolastiche e la costituzione di<br />
reti, anche in relazione con gli enti locali. Tali modalità si possono<br />
concretizzare mediante protocolli e convenzioni, come ad<br />
esempio si è realizzato in questi anni, in particolare negli ambiti<br />
dell’educazione alla salute o dell’educazione ambientale, tra<br />
<strong>Regione</strong> e Ufficio Scolastico Regionale per la <strong>Lombardia</strong>.<br />
L’attuazione di interventi mirati di educazione al rispetto della<br />
vita animale in ambito scolastico è peraltro già prevista nella<br />
legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione<br />
del randagismo n. 281/1991.<br />
Avendo a riferimento tali indicazioni normative, si può concludere<br />
che l’educazione alla cittadinanza è anche educazione<br />
al rispetto degli animali.<br />
Una corretta e efficace educazione verso la realtà degli animali<br />
si può realizzare mediante:<br />
il raccordo tra i diversi soggetti pubblici e privati (asl, enti<br />
locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni professionali veterinarie,<br />
associazioni animaliste, etc.);<br />
la focalizzazione di partnership sul territorio, nella prospettiva<br />
della costruzione di un piano educativo condiviso per lo<br />
sviluppo di consapevolezze e competenze culturali necessarie<br />
per lo sviluppo civile di un territorio;<br />
l’inserimento dell’educazione all’ambiente e al rispetto degli<br />
animali nei curricula scolastici, come espressioni fondamentali<br />
dell’educazione alla cittadinanza e legalità, attraverso<br />
le diverse discipline scolastiche;<br />
la realizzazione di progetti ed azioni espressi e cofinanziati<br />
da bandi coerenti con accordi tra <strong>Regione</strong> e Ufficio Scolastico<br />
Regionale per la <strong>Lombardia</strong>, che inseriscano, come<br />
possibili attività scolastiche negli ambiti dell’educazione<br />
alla cittadinanza, l’educazione alla relazione uomo-animali<br />
ed al rispetto dei diritti degli animali.<br />
1.2. Educazione informale<br />
La cultura del rapporto uomo-animali e del rispetto dei diritti<br />
degli animali va oltre i percorsi di formazione scolastica e permea<br />
il sentire della società, che, soprattutto nei contesti di forte<br />
inurbamento, non è generalmente preparata e consapevole<br />
nei confronti di una realtà estranea, non conosciuta e apprezzata.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
L’educazione deve essere rivolta non solo ai cittadini che non<br />
possiedono animali o non li conoscono, ma anche a quelli che<br />
li hanno e non li gestiscono correttamente, contravvenendo<br />
quindi alle regole della civile convivenza: per entrambe le categorie<br />
vanno diffuse e condivise pratiche di «buon vicinato».<br />
Occorre inoltre promuovere «buone pratiche individuali e sociali»<br />
attraverso la conoscenza dei doveri da parte dei proprietari,<br />
al fine di garantire il possesso responsabile degli animali<br />
d’affezione, che comprenda anche la conoscenza delle norme<br />
di riferimento, come, ad esempio, l’obbligo di identificazione<br />
dei cani e della loro iscrizione all’anagrafe.<br />
1.3. Educazione non formale<br />
Percorsi di apprendimento non formali costituiscono il terzo<br />
ambito di promozione educativa e formativa.<br />
Questo tipo di formazione è rivolta in particolare a:<br />
volontari delle associazioni animaliste e protezioniste coinvolti<br />
in attività di carattere operativo (ad es. collaborazione<br />
nei rifugi, per quanto riguarda il benessere degli animali in<br />
attesa di adozione, la promozione dell’affido di cani e gatti<br />
in nuclei familiari adeguati, oppure le gestione delle colonie<br />
feline) nonché culturale e di informazione, nelle scuole<br />
e sul territorio. Una funzione particolare è poi quella delle<br />
guardie zoofile cui è riconosciuta la qualifica di guardia giurata,<br />
ai sensi del T.U.LL.PP.SS., che svolgono opera di prevenzione<br />
e repressione di illeciti in danno agli animali (limitatamente<br />
alle specifiche funzioni in campo zoofilo, attribuite<br />
loro dalla legge 20 luglio 2004 n. 189) e che affiancano<br />
gli organi pubblici preposti nell’opera di vigilanza sul rispetto<br />
della normativa sulla protezione degli animali. Svolgono<br />
controlli sull’identificazione dei cani, sugli abbandoni e sul<br />
randagismo.<br />
A fronte di questo grande impegno si registra l’assenza di<br />
un riferimento formativo adeguato, che è altra cosa da<br />
quello per le varie figure specializzate del settore cinofilo<br />
(istruttori, addestratori, ecc.);<br />
personale che opera nei canili, al quale va assicurata un’adeguata<br />
formazione, al fine di gestire correttamente gli animali<br />
che governa, prevenire l’insorgere di disturbi del comportamento<br />
o supportare il veterinario comportamentalista<br />
in caso di interventi mirati: senza il supporto adeguato da<br />
parte di chi entra quotidianamente in contatto con il soggetto<br />
da recuperare non è possibile prevedere risultati concreti<br />
di benessere animale;<br />
personale (dipendente di Comuni, ASL o anche volontario)<br />
che svolge funzioni legate alla prevenzione del randagismo<br />
e alla tutela degli animali d’affezione presso Uffici Diritti Animali,<br />
ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale;<br />
proprietari di cani, per l’acquisizione delle fondamentali nozioni<br />
relative alla conduzione responsabile dell’animale (rispetto<br />
dei doveri, prevenzione di comportamenti indesiderati);<br />
oppure per il conseguimento del «patentino», in caso<br />
di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giudizio<br />
di «cane impegnativo (ai sensi dell’O.M. 3 marzo<br />
2009).<br />
Tanto più gli utenti entreranno in contatto diretto con operatori<br />
adeguati, tanto più questi ultimi potranno agire in termini<br />
di prevenzione e di diffusione culturale, unici strumenti atti al<br />
controllo dei fenomeni di abbandono e di maltrattamento che<br />
tanto incidono sul benessere animale e gravano sulla comunità.<br />
Inoltre, sempre più spesso si rende necessaria la presenza di<br />
figure specialistiche quali gli educatori cinofili o operatori della<br />
pet-therapy, per i quali sarebbe opportuno individuare dei percorsi<br />
di formazione «ufficiali»; tuttavia, almeno nella prima fase<br />
di pianificazione degli interventi di attuazione della l.r.<br />
n. 16/2006, si rende necessario rimandarli a tempi successivi.<br />
1.1 Educazione formale<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
Gli obiettivi regionali consistono in attivazione di percorsi sistematici<br />
di:<br />
educazione al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi e al<br />
corretto rapporto con la natura,<br />
conoscenza di diritti, doveri e responsabilità (individuali e<br />
collettive) nei riguardi degli animali quali componenti essenziali<br />
del contesto sociale,<br />
educazione sui rischi sanitari associati al rapporto con gli<br />
animali e alla loro prevenzione.<br />
Gli istituti del ciclo primario e gli istituti secondari di primo grado<br />
costituiscono, almeno in questo primo momento e senza escludere<br />
gli istituti scolastici superiori, il target di riferimento prioritario.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Azioni<br />
– Pianificazione di percorsi curriculari e integrativi al curriculum<br />
di tipo educativo ed informativo, basati sulla creazione<br />
di situazioni anche ludiche che permettano ai ragazzi di<br />
riflettere sul loro rapporto con gli animali<br />
– Attivazione di strumenti utili quali, ad esempio:<br />
laboratori didattici (presso fattorie didattiche, oasi faunistiche,<br />
parchi regionali, parchi canile, etc.),<br />
convegni, seminari e workshop,<br />
concorsi o mostre,<br />
sito web, news.<br />
I percorsi scolastici di educazione sanitaria e zoofila degli alunni<br />
prevedono il coinvolgimento degli insegnanti, favorendo<br />
la collaborazione con tutti i soggetti disponibili e motivati all’impegno<br />
nel settore (enti locali, ASL, università, istituzioni scolastiche,<br />
veterinari, associazioni di protezione ambientale riconosciute).<br />
Contributi regionali per la realizzazione dei progetti nel campo<br />
scolastico vengono assegnati da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> mediante<br />
bando, da emanare coerentemente con la programmazione<br />
del sistema scolastico.<br />
Finanziamento<br />
Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo<br />
perduto è pari al 60% dell’importo richiesto, fino a un massimo<br />
di C 30.000,00 assegnati per ciascun progetto, nei limiti di un<br />
fondo di C 450.000,00.<br />
Criteri di ammissione al cofinanziamento<br />
I progetti che concorrono al cofinanziamento devono essere<br />
presentati da un istituto scolastico, con il ruolo di capofila e<br />
coordinatore di rete.<br />
Soggetti coinvolti:<br />
– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (D.G. Sanità – D.G. Istruzione);<br />
– Ufficio Scolastico Regionale per la <strong>Lombardia</strong>;<br />
– Istituti scolastici;<br />
– Partner del progetto.<br />
Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />
Considerato che tale iniziativa non può avvalersi di precedenti<br />
analoghe esperienze, il grado di impiego del fondo disponibile,<br />
il numero di progetti realizzati nelle scuole dagli enti competenti<br />
(Comuni, Province, <strong>Regione</strong>) e dalle associazioni di cui<br />
all’art. 120 della l.r. n. 33/2009 e numero di alunni coinvolti, possono<br />
essere considerati indicatori idonei a valutare il raggiungimento<br />
dell’obiettivo.<br />
1.2 Educazione informale (cultura sociale)<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
L’obiettivo regionale generale consiste nella crescita del benessere<br />
sociale collegato alla convivenza con gli animali, attraverso<br />
la promozione di pratiche individuali e sociali finalizzate<br />
all’arricchimento culturale, al consolidamento di comportamenti<br />
positivi, anche attraverso la conoscenza dei doveri che il<br />
possesso di un animale comporta.<br />
L’obiettivo prioritario consiste nel dare un forte impulso di cultura<br />
sociale per la responsabilizzazione del proprietario volta<br />
alla tutela dell’animale. Il messaggio istituzionale è finalizzato a<br />
raggiungere il maggior numero possibile di proprietari di cani.<br />
Azioni<br />
Azioni di comunicazione, attraverso supporti editoriali e internet,<br />
diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo,<br />
con l’intento di raggiungere tutte le fasce di cittadini, per divulgare<br />
la conoscenza dei comportamenti positivi nei confronti<br />
della lotta al randagismo e della tutela degli animali d’affezione,<br />
per promuovere l’iscrizione all’Anagrafe Canina del proprio<br />
animaleeivantaggi della sterilizzazione.<br />
Sito web <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Direzione Generale Sanità<br />
Pubblicazione articoli/schede/rubrica sulla rivista Sanità informa<br />
della D.G. Sanità<br />
Pubblicazione di articoli divulgativi/Creazione di una rubrica<br />
fissa su quotidiani (nazionali, locali, free press) o riviste di<br />
categoria e all’interno di trasmissioni radiofoniche e televisive<br />
Produzione materiale informativo (depliant, brochure) sui<br />
diversi ambiti della legge 33/2009 (anche tramite il coinvolgimento<br />
di associazioni di cui all’art. 120 della l.r. n. 33/2009)<br />
fruibile attraverso gli Spazi <strong>Regione</strong>, gli studi veterinari, o a<br />
supporto di progetti locali<br />
– 3758 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Incentivi all’organizzazione di eventi mirati (es. «Il mese del<br />
chip»).<br />
Modalità<br />
Le azioni verranno realizzate con la collaborazione con la<br />
Struttura Progetti di qualità, ricerca e comunicazione della D.G.<br />
Sanità, nei limiti di un fondo di C 150.000,00.<br />
Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />
Numero interventi realizzati, per tipologia.<br />
1.3 Educazione non formale<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
L’obiettivo regionale generale consiste nel promuovere percorsi<br />
di qualificazione e formazione non formali che avranno a<br />
loro volta come obiettivi, a seconda delle funzioni svolte dai<br />
destinatari:<br />
fornire una base culturale e didattica sulle modalità comportamentali<br />
e relazionali del cane, finalizzata al benessere<br />
dell’animale nella struttura di degenza e al suo corretto recupero<br />
e reinserimento in un nucleo familiare adeguato;<br />
creare competenze di base che possano essere di supporto<br />
alle figure professionali presenti nel rifugio/canile (veterinario,<br />
consulente comportamentalista, tecnico riabilitativo);<br />
fornire, a chi è sul campo, le conoscenze atte a una corretta<br />
gestione delle colonie feline, e gli strumenti per interfacciarsi<br />
con la popolazione e con le istituzioni;<br />
qualificare le azioni di vigilanza sul rispetto delle norme a<br />
tutela degli animali;<br />
fornire una idonea base culturale e normativa del personale<br />
che andrà ad operare nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL,<br />
sportelli Anagrafe canina, Polizia Locale).<br />
Azioni<br />
1. Corsi per operatori<br />
Pianificazione di corsi di formazione modulari e progressivi, in<br />
base ai destinatari e alle rispettive esigenze formative.<br />
I moduli si articolano in:<br />
1) indirizzo formativo di base;<br />
2) indirizzo formativo avanzato;<br />
3) indirizzo formativo perfezionato;<br />
4) indirizzo specialistico.<br />
Gli obiettivi di ogni indirizzo sono definiti in funzione delle attività<br />
a cui, rispettivamente e progressivamente, preparano gli operatori.<br />
I contenuti di seguito indicati sono orientativi e possono<br />
essere modificati sulla base di esigenze specifiche.<br />
Indirizzo formativo di base<br />
Destinatari: volontari delle associazioni, personale che opera<br />
nei canili (compresi allevamenti, pensioni e strutture commerciali)<br />
e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, sportelli Anagrafe<br />
canina)<br />
– fornire una base di conoscenze sulla gestione degli animali<br />
ospitati in canile, finalizzata al governo degli stessi nel rispetto<br />
del benessere dell’animale nella struttura di degenza, relativamente<br />
a: corretto approccio al cane e al gatto (elementi<br />
di etologia delle specie, modalità e segnali di comunicazione<br />
intra e interspecifica, elementi di corretta manualità<br />
d’uso di mezzi di contenzione degli animali e museruola,<br />
anche a fini di gestione istantanea di situazioni problematiche<br />
impreviste), corretto soddisfacimento delle esigenze fisiologiche<br />
delle specie (tempi e modalità di somministrazione<br />
di alimenti e bevanda, tempi e modalità di accesso alle<br />
aree esterne di sgambatura), criteri di igiene generale e di<br />
pulizia dei ricoveri in presenza degli animali; elementi sanitari<br />
di base per l’individuazione di stati dell’animale sospetti<br />
di anormalità;<br />
– formare alla gestione delle colonie feline.<br />
Indirizzo formativo avanzato<br />
Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera<br />
nei canili rifugio e nei servizi della PA (UDA, Polizia Locale, ASL,<br />
sportelli Anagrafe canina)<br />
– fornire conoscenze di base sulla normativa nazionale, regionale<br />
e locale a tutela degli animali; formare alla capacità<br />
di relazione con le figure istituzionali (medici veterinari ASL,<br />
autorità comunali ...); formare alla gestione del rapporto<br />
con il pubblico; fornire conoscenze sulle problematiche nella<br />
quotidiana relazione con gli animali che vivono in ambito<br />
urbano; formare alla relazione con l’animale nella fase di
Bollettino Ufficiale – 3759 –<br />
socializzazione; fornire elementi di conoscenza per il monitoraggio<br />
del benessere animale (riconoscimento dei segni<br />
di stress), nozioni di approccio al cane traumatizzato e/o<br />
aggressivo, nozioni di base di primo soccorso, nozioni di assistenza<br />
nelle fasi pre e post intervento chirurgico, nozioni di<br />
somministrazione delle terapie secondo prescrizione veterinaria.<br />
Indirizzo formativo perfezionato<br />
Destinatari: volontari delle associazioni e personale che opera<br />
nei canili pubblici<br />
– fornire competenze relative all’affido degli animali per l’inserimento<br />
in famiglia (valutazione delle caratteristiche dell’animale<br />
in rapporto a quelle del potenziale proprietario);<br />
formare al rapporto con il cittadino; creare una competenza<br />
di base che possa essere di supporto alle figure professionali<br />
presenti nel rifugio/canile (veterinario, consulente comportamentalista,<br />
tecnico riabilitativo); formare alla gestione<br />
organizzativa e amministrativa del canile.<br />
Indirizzo specialistico<br />
Destinatari: volontari delle associazioni per il conseguimento<br />
della qualifica di guardia particolare giurata (ai sensi del<br />
T.U.LL.PP.SS)<br />
– formare sulla legislazione in materia di tutela degli animali<br />
(non solo animali «d’affezione») e sul sistema sanzionatorio.<br />
2. Corsi per proprietari di cani<br />
Pianificazione di corsi mirati a conseguire l’acquisizione delle<br />
fondamentali nozioni relative alla conduzione responsabile dell’animale<br />
per:<br />
favorire una civile convivenza, soprattutto in ambito urbano,<br />
ridurre e prevenire i rischi per l’incolumità pubblica,<br />
conseguire l’attestazione denominata «patentino», in caso<br />
di valutazione comportamentale che abbia esitato nel giudizio<br />
di «cane impegnativo» (ai sensi dell’O.M. 3 marzo<br />
2009), sulla base dei criteri e delle linee guida Ministeriali.<br />
Enti erogatori<br />
L’IREF organizza i corsi per il personale che andrà ad operare<br />
nella PA (Uffici Diritti Animali, ASL, sportelli Anagrafe canina, Polizia<br />
Locale, personale che opera nei canili pubblici).<br />
Le Province organizzano i corsi per il volontari delle associazionieicittadini<br />
(direttamente o tramite Università, Associazioni o<br />
Istituti di formazione pubblici o privati, o industria privata) e per<br />
il personale che opera nelle strutture private (allevamenti, pensioni<br />
e strutture commerciali), nell’ambito di percorsi formativi<br />
concordati tra la Provincia e le ASL, i Comuni e le associazioni.<br />
Finanziamento<br />
Il piano segue contemporaneamente due linee di intervento,<br />
prevedendo appositi finanziamenti dedicati o compartecipazione<br />
ai finanziamenti.<br />
Organizzazione diretta e finanziamento da parte della <strong>Regione</strong><br />
(tramite IREF o Istituti di formazione privati o associazioni)<br />
Compartecipazione finanziaria della <strong>Regione</strong> ai corsi di formazione<br />
organizzati dalle Province.<br />
Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento di educazione<br />
non formale è stabilito in C 300.000,00.<br />
Criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi<br />
Numero interventi di formazione realizzati (suddivisi per indirizzo)<br />
e numero di persone coinvolte (suddivise per «tipologia»).<br />
2. CONTROLLO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE ANIMALE<br />
Analisi della situazione<br />
Il controllo della riproduzione produce effetti favorevoli sul<br />
randagismo canino e sul benessere delle colonie feline.<br />
L’approccio teoricamente più efficace considera che un intervento<br />
di sterilizzazione sui soli maschi sarebbe risolutivo ed economicamente<br />
vantaggioso, a condizione che interessi una<br />
quota epidemiologicamente significativa di soggetti pari almeno<br />
al 70% – 80% di una popolazione. Il calcolo più preciso della<br />
dinamica di una popolazione richiede la conoscenza di alcuni<br />
parametri, quali ad esempio la densità, la capacità portante<br />
di un territorio, il tasso intrinseco di accrescimento e quindi un<br />
censimento. In mancanza di tali dati e basandosi su stime, si<br />
deve necessariamente cambiare approccio, cercando d’intervenire<br />
sul maggior numero possibile di soggetti, indipendentemente<br />
dal sesso, per ridurre le possibilità d’incontro fecondo ed<br />
il numero delle gravidanze portate a termine.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
In questo contesto, il controllo della riproduzione si ottiene<br />
con l’utilizzo congiunto degli strumenti disponibili (educazione<br />
alla riproduzione responsabile per i proprietari, sterilizzazione chirurgica<br />
o farmacologica per gli animali).<br />
La sterilizzazione dei cani dati in affido dai canili consente inoltre<br />
un cambio culturale nella popolazione, che ad oggi considera<br />
normale sterilizzare il gatto che tiene in casa, ma non il<br />
cane. In altri paesi tale evoluzione è già avvenuta e la pratica<br />
della sterilizzazione volontaria è molto diffusa anche per i cani.<br />
Il controllo della riproduzione avviene con modalità differenti,<br />
a seconda che si tratti di cani dei canili, di gatti di colonia o di<br />
cani e gatti di proprietà e prevede una strategia d’intervento<br />
articolata, che declini i criteri di priorità, individui gli erogatori<br />
delle prestazioni ed i requisiti che devono possedere e governi<br />
la dinamica dei costi.<br />
• Cani dei canili<br />
A fronte di un numero di circa 11.500 cani vaganti catturati e<br />
ricoverati nel 2008 (dati forniti dall’ACR) presso i canili pubblici<br />
in <strong>Lombardia</strong>, circa il 46% di questi sono stati restituiti al legittimo<br />
proprietario, e il 38% (circa 4.500) sono stati affidati ad un nuovo<br />
proprietario.<br />
I cani ricoverati presso i canili sanitari e rifugi lombardi presenti<br />
al 31 ottobre 2009 ammontavano a circa 4.800 soggetti.<br />
La sterilizzazione di questi cani, di proprietà del Comune dove<br />
sono stati rinvenuti, previene la possibilità di gravidanze indesiderate<br />
durante la permanenza nel canile e favorisce la riduzione<br />
delle nascite una volta che i cani sono stati adottati dai<br />
nuovi proprietari.<br />
Tale procedura comporta un notevole impegno finanziario<br />
ed organizzativo da parte delle ASL e dei Comuni.<br />
Il dato disponibile delle sterilizzazioni dei cani è relativo all’attività<br />
delle ASL; tale attività, benché limitata, negli ultimi anni è in<br />
aumento (vedi tabella) e corrisponde, nel 2008, a 730 cani.<br />
M<br />
Cani<br />
F TOTALE<br />
1998 168 536 704<br />
1999 140 539 679<br />
2000 117 456 573<br />
2001 135 404 539<br />
2002 158 496 654<br />
2003 121 287 408<br />
2005 183 305 488<br />
2006 142 313 455<br />
2007 168 530 698<br />
2008 264 466 730<br />
• Gatti di colonia<br />
Il censimento delle colonie di gatti della <strong>Lombardia</strong> non è<br />
disponibile in modo completo e di conseguenza non è noto<br />
il numero presunto dei gatti presenti. Il dato disponibile delle<br />
sterilizzazioni dei gatti di colonia è relativo all’attività delle ASL e<br />
mostra un costante aumento negli ultimi anni (vedi tabella, relativa<br />
al periodo 1998-2008) e corrisponde, nel 2008, a 7350 gatti.<br />
Il numero dei gatti sterilizzati direttamente da chi gestisce le colonie,<br />
o tramite Associazioni o Comuni, non è attualmente rilevabile.<br />
M<br />
Gatti<br />
F TOTALE<br />
1998 1.349 3.449 4.798<br />
1999 1.639 3.744 5.383<br />
2000 3.495 4.276 7.771<br />
2001 1.130 2.548 3.678<br />
2002 1.357 3.269 4.626<br />
2003 1.065 3.348 4.413<br />
2005 1.289 3.137 4.426<br />
2006 1.572 4.177 5.749<br />
2007 2.110 4.618 6.728<br />
2008 2.474 4.876 7.350<br />
Da giugno 2009, la <strong>Regione</strong> ha predisposto in ACR la funzione<br />
relativa al censimento delle colonie feline e alla registrazione<br />
delle sterilizzazioni: l’alimentazione di questa banca dati regio-
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
nale delle colonie consentirà di avere un quadro complessivo<br />
dell’entità del fenomeno, ottenendo in tal modo due risultati:<br />
1. possibilità di programmare gli interventi di sterilizzazione,<br />
anche sulla scorta di criteri di priorità (colonie con problemi<br />
igienico sanitari, colonie molto numerose, ospedali, scuole<br />
ecc.);<br />
2. avere un quadro della distribuzione delle colonie sul territorio.<br />
• Cani di proprietà<br />
In ACR sono registrati 940.000 cani circa. Questo numero tuttavia<br />
non rispecchia completamente la realtà in quanto i decessi<br />
non sempre vengono segnalati; inoltre permangono alcuni<br />
problemi, legati al recupero dei dati dalle precedenti anagrafi<br />
comunali in ACR (vedi parte relativa all’anagrafe regionale).<br />
Il numero dei cani di proprietà già sterilizzati non è un dato<br />
obbligatorio e quindi non è noto: tuttavia è risaputo che, a parte<br />
i casi in cui la sterilizzazione è necessaria per motivi sanitari,<br />
normalmente i proprietari dei cani non sono portati a sterilizzare<br />
i propri animali. Nella realtà lombarda, uno dei problemi del<br />
randagismo è rappresentato dai cani incustoditi, cioè animali<br />
accuditi da un proprietario che tuttavia non si preoccupa di<br />
controllarne la riproduzione o di ricercarli qualora non ritornino a<br />
casa. Tali animali costituiscono la principale fonte di gravidanze<br />
indesiderate e quindi di potenziali cucciolate abbandonate o<br />
cedute incautamente e destinate al ricovero nei canili.<br />
È necessario tenere in debita considerazione anche che le<br />
condizioni di disagio economico e/o di fragilità sociale in cui<br />
vive un proprietario possono ritardare o essere d’ostacolo al<br />
controllo volontario della riproduzione dei propri animali tramite<br />
la sterilizzazione. Tale intervento quindi, in quanto obiettivo di<br />
pubblica utilità, dovrebbe essere fruibile anche dai soggetti in<br />
condizioni di indigenza. Ciò avviene anche secondo i principi<br />
di sussidiarietà, riconoscendo ed agevolando il ruolo degli organismi<br />
non lucrativi, delle organizzazioni di volontariato e del privato.<br />
L’accesso ai servizi previsti dal Piano triennale, può avvenire,<br />
come per le altre prestazioni socio assistenziali, tenuto conto<br />
delle condizioni economiche del nucleo familiare, secondo criteri<br />
unificati di valutazione della situazione economica e indici<br />
di capacità contributiva già in uso.<br />
Obiettivo Regionale<br />
L’obiettivo regionale generale consiste nel sostenere la realizzazione<br />
dei progetti che abbiamo come scopo quello di aumentare<br />
gli interventi di sterilizzazione della popolazione canina<br />
e felina, secondo i criteri indicati dal presente piano.<br />
Criteri d’intervento<br />
È opportuno suggerire alcuni criteri con cui identificare in<br />
modo prioritario le categorie di animali da sterilizzare e ai quali<br />
è piùconveniente destinare gli incentivi, sulla base della probabile<br />
futura attività riproduttiva; vanno quindi tenuti in considerazione:<br />
l’età del soggetto e quindi la durata della carriera riproduttiva,<br />
ricomprendendo tra i soggetti che possono essere sterilizzati<br />
anche gli animali prepuberi,<br />
il sesso (le femmine sono quelle che effettivamente si riproducono),<br />
il controllo diretto sull’animale e quindi la possibilità di impedirne<br />
la riproduzione anche con metodi non chirurgici,<br />
la normativa, per cui i cani di canile ed i gatti di colonia<br />
devono essere sterilizzati, salvo controindicazioni,<br />
l’eventuale «collocabilità» per i cani di canile, ovvero la<br />
prospettiva più o meno favorevole di poter essere adottati<br />
(es. cani di razza rispetto a meticci).<br />
Sinteticamente, si possono presentare le seguenti situazioni:<br />
Cani di canile<br />
– con buone probabilità di essere adottati e per i quali la<br />
sterilizzazione è opportuna,<br />
– destinati alla lungodegenza e per i quali sono anche possibili,<br />
in alternativa alla sterilizzazione, modalità di ricovero<br />
che ne impediscano la riproduzione. Attualmente, il numero<br />
consistente dei lungodegenti, messo in relazione con i<br />
posti disponibili nei canili lombardi, è di ostacolo oggettivo<br />
alla realizzazione di tali modalità di ricovero.<br />
Cani di proprietà<br />
– viventi all’interno della dimora del proprietario e per i quali<br />
è probabile l’interesse dello stesso ad un controllo della riproduzione:<br />
a proprio carico ed indipendentemente dagli aiuti economici<br />
– 3760 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
con un incentivo economico in relazione alla sostenibilità<br />
della spesa da parte dell’utente, tenuto conto delle condizioni<br />
economiche del nucleo familiare<br />
– viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali e degradate<br />
e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare seri<br />
disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un<br />
impellente interesse al controllo demografico:<br />
opportuni incentivi alla sterilizzazione, anche indipendenti<br />
dalla situazione reddituale, se previsto da specifici progetti<br />
che ne valutano l’efficacia.<br />
Gatti di colonia<br />
– tutti gli animali (maschi e femmine) presenti in una colonia<br />
censita dovrebbero essere sterilizzati in un arco temporale<br />
ridotto.<br />
Tutti i dati relativi a censimento colonie feline e interventi di<br />
sterilizzazione vanno registrati in anagrafe.<br />
Erogatori<br />
In <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> non tutte le ASL dispongono di strutture<br />
adeguatamente attrezzate proprie o disponibili presso altri enti<br />
pubblici o privati e con un numero sufficiente di operatori, per<br />
effettuare direttamente le prestazioni, mentre invece esistono<br />
numerose strutture Veterinarie Private in grado di erogare le prestazioni<br />
di sterilizzazione, in modo capillare sul territorio.<br />
Le azioni previste possono di conseguenza essere effettuate,<br />
secondo le modalità di attuazione previste nei progetti di ASL e<br />
Enti locali, da:<br />
Dipartimenti Veterinari della ASL, direttamente, nelle strutture<br />
a disposizione con personale dipendente o in attività libero<br />
professionale intramoenia richiesta dall’azienda oppure<br />
con veterinari liberi professionisti convenzionati<br />
Medici Veterinari libero professionisti accreditati dalle ASL,<br />
nelle strutture in possesso dei requisiti, che, per la loro distribuzione<br />
più capillare nel territorio, potrebbero essere maggiormente<br />
coinvolti per le iniziative di sterilizzazione a favore<br />
dei privati, per animali di proprietà o adottati dalle strutture<br />
pubbliche<br />
Facoltà di Medicina Veterinaria, nell’ambito della propria<br />
attività didattica e di ricerca.<br />
I progetti presentati dalle ASL e dagli Enti locali per partecipare<br />
al bando regionale prevederanno la determinazione dei flussi<br />
di prestazioni da assegnare agli erogatori.<br />
Requisiti per accedere ai progetti di sterilizzazione<br />
Gli erogatori, per accedere ai progetti di sterilizzazione, devono<br />
essere dotati di un ambiente attrezzato per l’attività chirurgica<br />
secondo le buone pratiche veterinarie.<br />
Costo delle prestazioni professionali<br />
Il settore della clinica e chirurgia in medicina veterinaria riconosce<br />
una tumultuosa crescita di conoscenza e di tecnologia<br />
e quindi di costi.<br />
Il nodo dei costi professionali (sterilizzazioni ed iscrizioni in ACR)<br />
va tenuto sotto controllo per evitare che si traduca o in una<br />
notevole linea di spesa o all’opposto in una corsa al ribasso, in<br />
assenza di principi di appropriatezza condivisi.<br />
Il principio ispiratore del Piano triennale è la tutela degli animali<br />
d’affezione, mediante una oculata ed appropriata gestione<br />
delle risorse economiche disponibili.<br />
È in quest’ottica che si rende necessario prevedere misure a<br />
garanzia della qualità delle prestazioni professionali da una parte<br />
e di congruità e prevedibilità della spesa dall’altra, anche<br />
con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra la <strong>Regione</strong>, le<br />
organizzazioni professionali e gli Ordini Provinciali dei Veterinari<br />
sui costi delle prestazioni, coerente con lo «studio indicativo in<br />
materia di compensi professionali del medico veterinario», frutto<br />
di una indagine economica effettuata dalla FNOVI sotto l’egida<br />
del Ministero della Salute ed in ottemperanza delle linee guida<br />
prodotte dal Consiglio Superiore di Sanità, secondo gli importi<br />
riportati nella tabella allegato al presente piano (ALL. B).<br />
Gli erogatori istituzionali potranno fare riferimento al tariffario regionale.<br />
Azioni<br />
Finanziamento di progetti presentati dalle ASL o dagli Enti locali,<br />
realizzati con il coinvolgimento dei soggetti no profit con<br />
finalità statutarie coerenti con quelle della l.r. all’art. 120 della l.r.<br />
n. 33/2009, degli Ordini dei Medici Veterinari e con l’Università,<br />
finalizzati ad aumentare le sterilizzazioni dei cani e dei gatti, in<br />
coerenza con i criteri indicati dal Piano, secondo i tre ambiti<br />
d’intervento di seguito indicati, integrati e coordinati tra di loro:<br />
1. cani dei canili pubblici;
Bollettino Ufficiale – 3761 –<br />
2. gatti di colonia;<br />
3. cani e gatti di proprietà.<br />
1. Cani dei canili pubblici<br />
Nell’ipotesi di dedicare alla sterilizzazione dei cani che annualmente<br />
vengono ricoverati nei canili pubblici e non restituiti<br />
al loro proprietario, nel triennio, fino a C 900.000, sulla base del<br />
costo per un cane di taglia media pari a C 200, il numero minimo<br />
preventivabile di sterilizzazioni nel triennio è di circa 4.500<br />
sterilizzazioni, aumentabili in funzione della quota di contribuzione<br />
del fondo regionale.<br />
2. Gatti di colonia<br />
Occorre incentivare il censimento delle colonie e la sterilizzazione<br />
dei gatti. Per ottenere un risultato misurabile e duraturo,<br />
l’intervento sulle colonie feline è condizionato da:<br />
conoscenza dettagliata della colonia, ottenuta con un sopralluogo<br />
preventivo e la progettazione dell’intervento, anche<br />
ai fini del censimento,<br />
coinvolgimento di chi si occupa della colonia e/o delle<br />
associazioni,<br />
organizzazione delle catture di tutti gli animali e nel minor<br />
tempo possibile, con priorità alle femmine in evidente gravidanza,<br />
monitoraggio successivo, per intervenire tempestivamente<br />
in caso di immissioni di soggetti estranei con ripresa dell’attività<br />
riproduttiva,<br />
omogenea raccolta e circolazione dei dati,<br />
registrazione delle colonie nella sezione appositamente<br />
predisposta in ACR.<br />
L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito<br />
bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti delle ASL<br />
e degli Enti locali per la sterilizzazione dei gatti di colonia, sulla<br />
base del censimento delle colonie stesse. In particolare, i progetti<br />
devono soddisfare le condizioni declinate.<br />
Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati, con un<br />
contributo da definire sulla spesa preventivata, nei limiti di un<br />
fondo di C 400.000; ipotizzando il costo medio su di un gatto pari<br />
a C 100,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio è<br />
superiore a 4.000 gatti.<br />
3. Cani di proprietà<br />
L’azione consiste nella messa a disposizione, con un apposito<br />
bando regionale, di risorse per cofinanziare i progetti di ASL e<br />
Enti locali per incentivare le sterilizzazioni degli animali di proprietà,<br />
coerentemente agli obiettivi regionali.<br />
Criteri di priorità potrebbero essere individuati per le seguenti<br />
categorie:<br />
cani adottati dai canili rifugio o dai canili sanitari (prima<br />
che siano trascorsi i 60 giorni dal ritrovamento);<br />
cani guida per ciechi;<br />
cani di associazioni (tipo da valanga, da salvataggio, protezione<br />
civile ecc.);<br />
cani e gatti di proprietà di cittadini appartenenti a categorie<br />
socialmente deboli.<br />
Nei progetti dovranno essere indicate le modalità di controllo<br />
dell’effettiva proprietà, risultante dall’ACR, dei cani destinatari<br />
dei benefici e, se non in contrasto con la finalità del progetto,<br />
un numero massimo di soggetti per proprietario beneficiario.<br />
Per equità ed uniformità regionale, è necessario che i costi<br />
sostenuti per la sterilizzazione dei cani di proprietà siano ripartiti<br />
per il 60% a carico del proprietario e per la restante quota in<br />
parti uguali al Comune (risorse proprie) e alla <strong>Regione</strong>.<br />
Nel caso in cui il progetto preveda un accesso libero alle sterilizzazioni<br />
per i cittadini in situazioni di disagio economico, accertato<br />
con gli strumenti già in uso per gli interventi socio-assistenziali<br />
(dichiarazione ISEE), gli oneri a carico del Comune potranno<br />
essere diversamente ripartiti a discrezione dell’ente proponente.<br />
Nel caso in cui il progetto preveda interventi, valutati come<br />
efficaci, su animali viventi in ambiti rurali e/o situazioni marginali<br />
e degradate e per i quali il proprietario, non dovendo sopportare<br />
seri disagi conseguenti alle nascite di cucciolate, non ha un<br />
impellente interesse al controllo demografico, gli incentivi potranno<br />
essere concessi anche indipendentemente dalla situazione<br />
reddituale.<br />
Il Piano prevede di incentivare i progetti presentati con un<br />
contributo del 20% della spesa preventivata e nei limiti di un<br />
fondo di 100.000,00 euro. Ipotizzando il costo su di un cane pari<br />
a C 200,00, il numero preventivabile di sterilizzazioni nel triennio<br />
è di 2.500 cani.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Il Piano triennale prevede complessivamente per le sterilizzazioni,<br />
un impegno complessivo di spesa fino a 1.400.000,00 euro.<br />
Indicatori e Verifica<br />
– azione 1: Indicatore: numero cani sterilizzati anno/ numero<br />
di cani introdotti anno nei canili pubblici, tolti quelli restituiti<br />
al proprietario<br />
– azione 2: Indicatori: aumento sterilizzazioni rispetto anno<br />
precedente e/o incremento del censimento delle colonie<br />
feline rispetto anno precedente; rapporto tra il numero dei<br />
progetti approvati e quello dei progetti conclusi e rendicontati<br />
– azione 3: numero di animali sterilizzati/numero di animali da<br />
sterilizzare (secondo il progetto presentato: % di realizzazione<br />
del progetto)<br />
3. PREVENZIONE DEL RANDAGISMO<br />
Sotto la voce «Prevenzione del randagismo» sono stati accorpati<br />
gli interventi di:<br />
Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale,<br />
Uffici Diritti Animali,<br />
Canili comunali: realizzazione/ristrutturazione,<br />
in quanto il compimento di tali interventi concorre, nel suo insieme,<br />
a contrastare il fenomeno del randagismo.<br />
3.1 Identificazione degli Animali – Anagrafe Canina Regionale<br />
(ACR)<br />
Analisi della situazione<br />
Nella prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione,<br />
l’anagrafe è una risorsa fondamentale, potente ed economica<br />
e la sua efficacia è direttamente conseguente alla<br />
sua efficienza.<br />
La sua efficacia si misura:<br />
1. nella capacità del sistema di collegare in modo certo ed<br />
aggiornato ogni cane ad un proprietario,<br />
2. nel permettere la conoscenza approfondita della popolazione<br />
di riferimento.<br />
La sua efficienza si misura:<br />
1. nella qualità del dato, in termini di correttezza e completezza,<br />
nell’aggiornamento ed in termini di risultato utile nella<br />
consultazione<br />
2. nella misura della popolazione canina registrata, che deve<br />
tendere alla totalità.<br />
L’Anagrafe Canina di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (ACR) registra la<br />
popolazione canina identificata, presente sul territorio, collegata<br />
ai dati del proprietario e del detentore. Nell’anagrafe sono<br />
inseriti anche i dati delle strutture di ricovero, quali canili rifugio,<br />
canili sanitari e allevamenti, presenti sul territorio lombardo.<br />
L’anagrafe è stata estesa anche ad altri animali da compagnia<br />
e ad oggi gestisce le informazioni di gatti e furetti.<br />
I cani iscritti in ACR sono oggi circa 940.000: questo dato accorpa<br />
sia i cani iscritti negli ultimi anni, da quando cioè è entrata<br />
in funzione l’anagrafe regionale ed è stato reso obbligatorio<br />
l’uso del microchip quale mezzo di identificazione dei cani in<br />
<strong>Lombardia</strong>, sia i cani che erano registrati nelle preesistenti anagrafi<br />
locali (dei Comuni e delle ASL) e che si sono potuti recuperare,<br />
anche se in modo impreciso e non completo.<br />
La presenza quindi in ACR di dati pregressi e quindi in parte<br />
incompleti o inesatti insieme con il fatto che spesso i decessi,<br />
soprattutto nel passato, non venissero comunicati, rappresentano<br />
ancora un limite per un’ottimale qualità del dato: tuttavia<br />
negli ultimi anni si sono fatti notevoli progressi, anche grazie al<br />
consistente impegno delle ASL e di <strong>Lombardia</strong> Informatica per<br />
la «pulizia» dei dati.<br />
Ulteriori miglioramenti della qualità dei dati si potranno avere<br />
quando, come previsto anche dalla l.r. n. 33/2009, sarà attiva<br />
l’integrazione con la banca dati degli Assistiti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Oggi quindi l’ACR si può considerare pronta a ricevere in<br />
modo efficiente i dati di nuova immissione, anche perché ha<br />
subìto numerosi interventi manutentivi e migliorativi, sia nell’interfaccia<br />
utente che nell’architettura della banca dati ed è sottoposta<br />
a costante revisione.<br />
La <strong>Regione</strong> e le ASL hanno nel frattempo contribuito ad accrescere<br />
la responsabilizzazione delle figure accreditate ad accedere<br />
all’anagrafe e le procedure di registrazione sono sufficientemente<br />
conosciute ed aggiornate.<br />
Pur in assenza di dati attendibili, anche dall’esame dei dati<br />
più recenti relativi ai cani vaganti ricoverati nei canili pubblici e
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
restituiti al proprietario, si può stimare che almeno il 50% dei cani<br />
presenti sono correttamente iscritti in ACR (e quindi, in caso di<br />
smarrimento, sono restituibili al proprietario).<br />
Appare opportuno precisare che in <strong>Lombardia</strong> non esistono<br />
dei cani che nascono e vivono in libertà in numero significativamente<br />
rilevante e che cioè si possano classificare a tutti gli<br />
effetti come randagi. Ne consegue che il cane che viene rinvenuto<br />
vagante è quasi sicuramente di proprietà, sièsmarrito o<br />
quantomeno non è stato attentamente custodito, oppure è<br />
stato consapevolmente abbandonato.<br />
Varie sono le motivazioni per cui i proprietari non rispettano la<br />
normativa sull’anagrafe:<br />
alcuni proprietari non iscrivono coscientemente i propri<br />
cani, per evitare di assumersene ogni responsabilità;<br />
più generalmente, i proprietari «dimenticano» di iscrivere in<br />
anagrafe gli animali, non per scelta consapevole, ma perché<br />
le attuali frenetiche condizioni di vita, inducono a rimandare<br />
gli impegni che si ritengono meno urgenti e non<br />
prioritari. Poiché tutti sono convinti di avere sempre sotto<br />
controllo il proprio animale, in molti rimandano l’iscrizione<br />
ad una occasione futura;<br />
il costo dell’iscrizione, che nonostante vada sostenuto una<br />
sola volta nella vita dell’animale, per una certa fascia di<br />
popolazione può però rappresentare una criticità per il proprio<br />
bilancio famigliare, magari per le motivazioni del punto<br />
precedente;<br />
alcuni proprietari, pur avendo iscritto il cane, si dimenticano<br />
od omettono di segnalare all’ACR le variazioni intervenute<br />
successivamente.<br />
È il caso tuttavia di sottolineare che, nel corso del 2009, il numero<br />
di nuove iscrizioni in ACR è stato di circa 116.000 cani. Si<br />
tratta di un numero decisamente consistente, ottenuto anche<br />
grazie all’impegno profuso in questi ultimi anni da <strong>Regione</strong>, ASL<br />
e Comuni nel promuovere questa azione.<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
Migliorare l’efficienza dell’ACR, incrementando le iscrizioni in<br />
Anagrafe Canina Regionale e la qualità dei dati presenti.<br />
L’obiettivo triennale è un incremento delle iscrizioni e il collegamento<br />
con la banca dati degli Assistiti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Azioni<br />
Il piano segue contemporaneamente 4 azioni principali, integrate<br />
tra di loro e così declinabili:<br />
Formo ed informo: coincide con l’intervento per l’educazione<br />
sanitaria e zoofila (educazione formale, informale,<br />
non formale)<br />
Facilito l’iscrizione (incentivi: azione 1)<br />
Attivo controlli territoriali (responsabilizzare gli addetti: azione<br />
2)<br />
Punisco severamente (adeguamento normativo: azione 3).<br />
Incentivi all’iscrizione (azione 1)<br />
L’iscrizione in ACR avviene presso le ASL e i veterinari Libero<br />
Professionisti accreditati, ai quali, nel 2008, è stata estesa la possibilità<br />
di effettuare anche i principali aggiornamenti dell’ACR<br />
(es. cambi di proprietà). Le specifiche iniziative di comunicazione<br />
espressamente dedicate alla categoria (previste nel Piano<br />
nel capitolo dedicato all’educazione sanitaria), devono raggiungere<br />
il risultato che ogni cane che esce da una struttura<br />
pubblica o da un ambulatorio privato sia identificato.<br />
L’iscrizione in ACR presso gli ambulatori pubblici delle ASL,<br />
pur offerta mediamente a costi contenuti (circa 12,00<br />
euro), non è sempre sufficientemente stimolante per l’utenza,<br />
in quanto la dislocazione territoriale degli stessi non può<br />
essere considerata capillare e sufficientemente «comoda»,<br />
così da annullare il vantaggio del costo contenuto con il<br />
disagio dello spostamento necessario.<br />
L’iscrizione in ACR presso i Veterinari Libero Professionisti accreditati,<br />
in quanto presenti con una rete capillare di «sportelli<br />
anagrafe» su tutto il territorio regionale, rappresenta il<br />
cardine del successo dell’anagrafe pubblica nel sistema<br />
lombardo: il costo dell’identificazione è variabile e comunque<br />
superiore a quello praticato dalle ASL.<br />
Per incentivare le iscrizioni è opportuno aumentare l’offerta di<br />
prestazioni da parte delle ASL e dei veterinari libero professionisti<br />
ed agire anche sulla leva economica.<br />
L’adozione sinergica di due iniziative può compendiare le<br />
due esigenze, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo<br />
prefissato:<br />
protocollo d’intesa (previsto nel capitolo del piano Control-<br />
– 3762 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
lo demografico) per la definizione del costo di riferimento<br />
dell’identificazione e delle registrazioni che il veterinario LP<br />
effettua in ACR;<br />
momenti di «raduno di massa» utili per facilitare da un lato<br />
la mobilità degli utenti e dall’altra massimizzare i risultati.<br />
Responsabilizzare gli addetti ai controlli territoriali (azione 2)<br />
Le iniziative d’informazione ed incentivazione pongono il proprietario<br />
nelle migliori condizioni per adempiere all’obbligo d’iscrivere<br />
il proprio cane in ACR. La mancata iscrizione è di conseguenza<br />
una precisa espressione di noncuranza delle regole da<br />
parete dell’interessato. Diviene quindi opportuna una significativa<br />
attività di controllo territoriale del maggior numero possibile<br />
di cani.<br />
L’attività territoriale presenta alcune oggettive criticità, ilcui<br />
superamento è necessario per facilitare ed aumentare i controlli.<br />
1. La lettura del microchip da parte degli organi di controllo<br />
richiede come minimo la disponibilità dell’apposito lettore.<br />
2. In caso in cui il cane controllato risulti identificato, per poter<br />
verificare l’effettiva iscrizione e la corrispondenza dei dati,<br />
attualmente è necessario accedere all’ACR tramite una<br />
connessione internet (PC portatile, telefono mobile adatto<br />
o posticipazione del controllo da ufficio).<br />
3. Le figure istituzionali addette ai controlli territoriali sull’applicazione<br />
della l.r. n. 33/2009, se non già particolarmente<br />
sensibili alla tutela degli animali, non sempre «gradiscono»<br />
tali attività.<br />
Il piano triennale prevede di conseguenza di rendere disponibili<br />
strumenti e risorse.<br />
Lettori di microchip<br />
Sistema SMS, che rappresenta la soluzione più economica,<br />
semplice, efficiente per collegare il controllore all’anagrafe,<br />
in quanto è sufficiente un semplice cellulare. L’invio e la<br />
ricezione degli SMS è di gran lunga più affidabile (sempre<br />
presente) di una connessione dati (problemi di copertura)<br />
ed il costo del collegamento è di soli due SMS<br />
Formazione (prevista nel capitolo relativo all’intervento per<br />
l’educazione sanitaria e zoofila/educazione ai diritti animali,<br />
educazione non formale) e incentivi per il personale incaricato<br />
dei controlli (personale delle ASL, della Polizia Locale<br />
e delle altre autorità di Pubblica Sicurezza). È infatti importante<br />
applicare un meccanismo premiante agli operatori<br />
che più si impegnano nelle attività, in relazione ai risultati<br />
numerici raggiunti dai singoli operatori negli accessi al sistema<br />
SMS verificati e nella contestazione di Sommari Processi<br />
Verbali per le infrazioni rilevate. Infatti, la norma assegna la<br />
titolarità della funzione sanzionatoria alle ASL, e i proventi<br />
derivanti dalle sanzioni vengono utilizzati per finanziare l’applicazione<br />
della legge.<br />
Normativa (azione 3)<br />
Oggetto di eventuale ulteriore valutazione potrebbero essere:<br />
la proposta di un significativo inasprimento delle sanzioni<br />
previste dalla l.r. n. 33/2009 per quanto riguarda l’inosservanza<br />
delle norme che disciplinano l’anagrafe canina,<br />
l’inserimento, nel Programma Statistico Nazionale e nei<br />
censimenti da questo previsti (il prossimo nel 2011), di rilevazioni<br />
statistiche di interesse pubblico sulla presenza e qualità<br />
dei pets detenuti nelle famiglie italiane.<br />
Finanziamento<br />
Per ottenere un aumento delle iscrizioni dei cani in anagrafe<br />
quindi si prevede di finanziare o compartecipare al finanziamento<br />
con un apposito bando regionale, progetti di ASL e Enti<br />
locali, con il coinvolgimento degli Ordini provinciali dei Medici<br />
Veterinari e dei soggetti no profit con finalità statutarie coerenti<br />
con quelle della l.r. n. 33/2009, che siano coerenti con le 3 azioni<br />
descritte dal Piano e prevedendo:<br />
il servizio di piattaforma per il sistema SMS, che consenta,<br />
attraverso una numerazione dedicata, la ricezione e l’inoltro<br />
degli SMS da e verso tutti gli operatori, il colloquio con<br />
la/le anagrafiche canine ed il monitoraggio del traffico,<br />
con una previsione di spesa di C 50.000,<br />
strumenti per i controlli (lettori microchip) in numero tale da<br />
dotare tutti i mezzi di servizio territoriale dell’ente partecipante,<br />
con un contributo del 100% della spesa preventivata<br />
e nei limiti di un fondo di 225.000 euro; ipotizzando il costo<br />
per lettore pari a C 150 (eventuale possibilità di sfruttare<br />
le opportunità di impiego della Centrale Regionale Acquisti<br />
per ottenere prezzo più vantaggioso), il numero preventiva-
Bollettino Ufficiale – 3763 –<br />
bile di lettori è di 1500 circa; il finanziamento di tale iniziativa<br />
è da reperire, eventualmente mediante il finanziamento<br />
statale dell’esercizio 2009, ancora da introitare,<br />
l’implementazione dei fondi dei sistemi premianti ed incentivanti<br />
del personale, previsti contrattualmente dai rispettivi<br />
CCNL, per gli obiettivi indicati e in relazione ai risultati numerici<br />
raggiunti dai singoli operatori, nei limiti di un fondo di<br />
C 50.000.<br />
Indicatori e verifica<br />
Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di incremento<br />
delle iscrizioni in seguito alle azioni declinate, è necessario<br />
partire dal dato medio di base delle iscrizioni in anagrafe<br />
in un anno. Ponendo come relativamente costante il numero di<br />
cani presente in <strong>Regione</strong> (decessi pari a nuovi nati), si rileva in<br />
ACR il numero dei nuovi iscritti di età inferiore all’anno (numero<br />
che descrive quanto già avviene ora in assenza degli interventi<br />
del piano – dato fornito da ACR). Le iscrizioni ulteriori a tale<br />
dato, sono da considerare come risultato delle azioni del piano.<br />
3.2. Ufficio Diritti Animali (U.D.A.)<br />
Analisi della situazione<br />
1. Cosa è un Ufficio Diritti Animali (U.D.A.)<br />
L’accresciuta sensibilità verso gli animali, la maggiore concentrazione<br />
di essi nei luoghi urbani e la proliferazione delle leggi<br />
in materia, hanno fatto sì che sempre più amministrazioni,<br />
comunali e provinciali, abbiano scelto di impegnarsi maggiormente<br />
per rispondere sia alle esigenze dei cittadini umani che<br />
a quelle dei «non umani», gli altri animali. È aumentata sempre<br />
più l’attenzione e gli studi verso la cosiddetta «fauna urbana» e<br />
si è raggiunta una conoscenza di tale realtà che può fornire<br />
agli Enti interessati le basi per poter mettere in atto misure tese<br />
sia alla salvaguardia della biodiversità sia al consolidarsi di un<br />
equilibrio duraturo nell’ecosistema urbano, con azioni programmate<br />
che vadano oltre i semplici interventi di emergenza.<br />
Negli ultimi anni, le amministrazioni locali più all’avanguardia<br />
hanno scelto di affidare la gestione di queste problematiche a<br />
strutture create su misura: gli Uffici per i Diritti degli Animali. Roma<br />
è la prima città che, dal 1994, ha istituito un ufficio che si occupa<br />
esclusivamente delle politiche dei diritti animali, con l’obiettivo<br />
di diffondere una cultura animalista rivolta a modificare il<br />
rapporto esistente tra uomo ed animali sul territorio urbano, per<br />
migliorarne la convivenza. Negli ultimi anni, molte altre città e<br />
province come Milano, Napoli, Firenze, Bologna e Venezia si<br />
sono dotate di un ufficio di questo tipo; inoltre la legge regionale<br />
prevede espressamente che gli enti locali possano dotarsene.<br />
Ad oggi non esiste un censimento degli U.D.A., ma sono circa<br />
50 gli enti locali in <strong>Lombardia</strong> che si sono organizzati con questo<br />
servizio.<br />
2. Finalità degli U.D.A.<br />
Le finalità di questo ufficio sono quelle di esercitare le competenze<br />
che la l.r. 33/2009 affida agli enti locali in materia di tutela<br />
degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo, in<br />
coerenza con gli obiettivi della legge stessa.<br />
Sinteticamente, l’U.D.A. ha il compito di comunicare i diritti<br />
degli animali per costruire, sostenere e gestire una nuova relazione<br />
tra cittadini e istituzioni. L’U.D.A. non deve essere un servizio<br />
estemporaneo, bensì deve essere basato sulla continuità,<br />
con una diretta relazione con i cittadini.<br />
3. Organizzazione tipo di un Ufficio Diritti Animali<br />
L’Ufficio Diritti Animali è strutturato preferibilmente secondo il<br />
seguente modello organizzativo:<br />
– Back Office (preparazione della modulistica, raccolta, gestione<br />
e organizzazione delle informazioni, gestione delle<br />
tecnologie informatiche web/mail)<br />
– Front Office (sportello con interfaccia diretta e visibile tra<br />
cittadini e amministrazione per fornire informazioni, accogliere<br />
domande, attivare procedure, spiegare opportunità).<br />
Può essere gestito da personale del Comune e può collaborare<br />
con associazioni di cui all’art. 120 della l.r. 33/2009, oppure<br />
essere esternalizzato alle stesse associazioni.<br />
Il servizio U.D.A. può essere attivato anche tra più Comuni e/o<br />
Comunità Montane, possibilmente anche sulla base dell’associazionismo<br />
intercomunale, nelle due forme di gestione associata<br />
dei servizi comunali: l’unione di Comuni lombarda elaComunità<br />
Montana (titolo III, l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità<br />
montane della <strong>Lombardia</strong>, disciplina delle Unioni di Comuni<br />
lombarde e sostegno all’esercizio associato di funzioni e servizi<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
comunali» pubblicata sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
n. 27, 1º Suppl. Ord. del 30 giugno 2008).<br />
I costi di gestione sono almeno in parte compensati dall’aumento<br />
delle adozioni di cani e dalla conseguente riduzione delle<br />
spese di mantenimento.<br />
4. Ambiti minimi d’intervento<br />
UDA Comunali:<br />
Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009<br />
affida ai Comuni:<br />
Predisposizione di strutture di ricovero con funzioni di canile<br />
sanitario e di canile rifugio<br />
Prestazione del servizio di ricovero anche mediante convenzioni<br />
con enti pubblici, associazioni, cooperative sociali<br />
Sportello per anagrafe canina (aggiornamento variazioni<br />
anagrafiche) e Campagne informative<br />
Prevenzione e accertamento infrazioni previste, mediante<br />
la Polizia Locale<br />
Rilascio delle autorizzazioni al funzionamento per le strutture<br />
adibite a ricovero degli animali d’affezione<br />
Stipula di accordi di collaborazione con privati e associazioni<br />
per la gestione e il censimento delle colonie feline,<br />
d’intesa con le ASL<br />
Istituzione fondo sterilizzazioni di cani e gatti i cui proprietari<br />
versino in stato di indigenza.<br />
UDA Provinciali:<br />
Riguardano le competenze che la legge regionale 33/2009<br />
affida alle Province:<br />
l’organizzazione e lo svolgimento dei corsi di qualificazione<br />
per gli operatori volontari delle associazioni di cui all’articolo<br />
120, della l.r. n. 33/2009, sulla base delle indicazioni contenute<br />
nel presente Piano regionale, ai fini dell’esercizio<br />
dell’attività di collaborazione con l’ASL e gli enti locali;<br />
promozione mappatura situazione esistente, per la prevenzione<br />
del randagismo;<br />
raccolta delle istanze di amministrazioni pubbliche, enti,<br />
associazioni e privati che sollecitano interventi, informazioni<br />
o coordinamenti operativi;<br />
coordinamento delle associazioni iscritte al registro provinciale<br />
del volontariato.<br />
5. Ulteriori ambiti d’intervento<br />
I compiti, le iniziative e gli interventi propri di un Ufficio Diritti<br />
Animali comunale e provinciale possono essere ulteriormente<br />
ampliati, con servizi di informazione ed aiuto ai cittadini e con<br />
attività rivolte alla promozione del benessere animale.<br />
6. Indicatori di verifica dell’attività svolta da un U.D.A.<br />
Ogni amministrazione ha la possibilità di verificare la qualità<br />
del servizio svolto dalla propria struttura U.D.A., facendo riferimento<br />
a questi parametri indicativi:<br />
ore di apertura dello sportello al pubblico (Comuni)<br />
campagne di adozione effettuate (Comuni)<br />
diminuzione dei cani ospiti del rifugio (Comuni)<br />
mappatura delle colonie feline (Comuni)<br />
campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza (Comuni<br />
e Province)<br />
campagne di educazione nelle scuole (Comuni e Province)<br />
corsi di formazione per volontari (Province)<br />
mappature canili e rifugi, ricognizioni, raccolte dati (Province).<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
Incrementare la presenza di Uffici Diritti Animali nei Comuni e<br />
nelle Province lombarde.<br />
Azioni<br />
U.D.A. Provinciali (Azione 1)<br />
Per incentivare la realizzazione di U.D.A. è utile investire prioritariamente<br />
sull’istituzione di tali strutture nelle Province; gli U.D.A.<br />
istituiti presso le Province hanno il compito di promuovere analoghe<br />
strutture nei Comuni del proprio territorio, coordinare gli<br />
U.D.A. comunali e tramite lo studio della mappatura della situazione<br />
esistente, collaborare con la <strong>Regione</strong> per l’ottimizzazione<br />
nello stanziamento dei fondi disponibili per la attuazione della<br />
l.r. n. 33/2009.<br />
L’obiettivo triennale è l’attivazione di U.D.A. in tutte le 12 province<br />
della regione.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
U.D.A. Comunali (Azione 2)<br />
I Comuni, singoli o associati e le Comunità Montane potranno<br />
usufruire direttamente dei finanziamenti disponibili.<br />
L’obiettivo triennale è l’attivazione di U.D.A. in almeno 100<br />
Comuni della regione, almeno 4 per provincia.<br />
Formazione del personale (Azione 3)<br />
Il personale dipendente e non, degli U.D.A. delle Province e<br />
dei Comuni, dovrà partecipare a corsi formativi e di aggiornamento,<br />
in materia di diritti degli animali e normativa sul benessere<br />
animale, finalizzati a migliorarne l’attività.<br />
[Vedi Area 1 – Educazione, progetti]<br />
Finanziamento<br />
Il finanziamento per l’attuazione del presente intervento è stabilito<br />
in 500.000 euro, di seguito ripartito.<br />
U.D.A. Provinciali (Azione 1)<br />
Per l’avvio di nuovi U.D.A. l’ammontare del contributo a fondo<br />
perduto di C100.000,00 verrà ripartito in base alle richieste<br />
delle province, fino a un massimo di C 25.000,00 per ogni singolo<br />
progetto.<br />
U.D.A. Comunali (Azione 2)<br />
Per ogni singolo progetto l’ammontare del contributo a fondo<br />
perduto di C 400.000,00 verrà ripartito in base alle richieste dei<br />
Comuni fino a un massimo di C 12.000,00, per l’avvio di nuovi<br />
U.D.A., e fino a un massimo di C 8.000,00, per quelli esistenti.<br />
La <strong>Regione</strong> finanzia i costi di avviamento e di dotazione strumentale<br />
specifica degli Uffici e le prime iniziative di promosse<br />
dagli U.D.A.<br />
Vincoli per l’accesso al bando:<br />
• Impegno da parte dell’ente interessato, al mantenimento<br />
anche con proprie risorse del servizio U.D.A. per almeno 5<br />
anni.<br />
Obbligo di partecipazione a corsi di formazione per il personale<br />
dipendente e non, operante nell’U.D.A.<br />
Valutazione dei progetti:<br />
I singoli progetti saranno esaminati e valutati sulla base dei<br />
seguenti requisiti:<br />
Assegnazione di personale dipendente<br />
Collaborazione con associazioni di cui alla l.r. n. 33/2009<br />
Percentuale di autofinanziamento<br />
Conformità alle indicazioni minime di organizzazione tipo e<br />
ambiti minimi di intervento.<br />
Indicatori e verifica<br />
Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo regionale di incremento<br />
degli U.D.A. è necessario partire da un censimento<br />
delle strutture attive presso i Comuni e le Province della <strong>Lombardia</strong>,<br />
al momento dell’approvazione del presente Piano Triennale.<br />
È altresì utile una verifica delle modalità organizzative e strutturali<br />
delle strutture esistenti al fine di rilevare i seguenti dati:<br />
gestione diretta da parte della P.A.;<br />
gestione in convenzione con associazioni di volontariato;<br />
tipologia servizi offerti.<br />
3.3. Canili<br />
Analisi della situazione<br />
Gli animali d’affezione devono essere adeguatamente ricoverati<br />
in apposite strutture, nel momento in cui vengono presi<br />
in carico dalla Pubblica Amministrazione nei casi previsti dalle<br />
vigenti norme.<br />
Per poter essere adeguatamente ricoverati, gli animali devono:<br />
vivere in strutture idonee;<br />
essere governati con la massima attenzione al loro benessere<br />
psico-fisico;<br />
avere opportunità di adozione.<br />
A tale fine ai Comuni compete la predisposizione delle strutture<br />
di ricovero deputate alle funzioni di canile sanitario e di canile<br />
rifugio, così come la prestazione del servizio di ricovero di animali<br />
d’affezione catturati o raccolti. Alla ASL compete il servizio<br />
di ricovero sanitario, nei tempi e modi previsti dalla l.r.<br />
n. 33/2009.<br />
Ogni Comune dovrebbe dunque dotarsi di una propria struttura.<br />
Quando ciò non può avvenire, può consorziarsi con altri<br />
Comuni o appoggiarsi a strutture già esistenti pubbliche o priva-<br />
– 3764 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
te. Allo stesso modo, il servizio di ricovero può essere esternalizzato<br />
ad associazioni, cooperative sociali o privati.<br />
Tutte le strutture adibite a canile sanitario e canile rifugio presenti<br />
in <strong>Lombardia</strong> risultano registrate nella banca dati dell’ACR<br />
e sono in numero complessivo di 114, così ripartite:<br />
Sanitario Rifugio<br />
BG 1 7<br />
BS 1 9<br />
CO 1 6<br />
CR 2 3<br />
LC 1 2<br />
LO 0 5<br />
MI 10 22<br />
MN 4 5<br />
PV 4 11<br />
SO 1 1<br />
VA 5 13<br />
30 84<br />
30 canili sanitari ASL, di cui:<br />
17 di proprietà di Comuni o ASL<br />
13 di proprietà di privati<br />
Proprietà Sanitario Rifugio<br />
ASL 5 0<br />
Comune 12 23<br />
Associazione 0 13<br />
Privato 13 31<br />
Non det. 0 17<br />
84 canili rifugio, dicui:<br />
23 di proprietà dei Comuni<br />
31diprivati<br />
13 di associazioni.<br />
Tutte le province hanno a disposizione nel proprio territorio<br />
uno o più canili sanitari, tranne Lodi, che si avvale di una struttura<br />
in provincia di Milano.<br />
In tutte le province sono presenti canili rifugio. L’ACR consente<br />
di inserire, per ogni canile rifugio, i Comuni con cui è convenzionato.<br />
L’esigenza di costruire nuovi canili rifugio è difficilmente rilevabile<br />
in modo oggettivo. In <strong>Lombardia</strong> inoltre non sussiste un’emergenza<br />
pari a quella presente in altre regioni, dove tali strutture<br />
mancano del tutto o sono gravemente insufficienti. È invece<br />
probabile che numerose strutture esistenti richiedano interventi<br />
straordinari di manutenzione o di ristrutturazione, anche<br />
per adeguarsi ai requisiti previsti dal r.r. n. 2/2008. Anche quest’ultima<br />
fattispecie è tuttavia difficilmente accertabile a priori.<br />
La necessità di avere canili nuovi può quindi essere interpretata<br />
come una risposta alla carenza di strutture prossime ai Comuni,<br />
che attualmente si devono necessariamente rivolgere a<br />
strutture lontane: tale situazione è abbastanza tipica delle zone<br />
di montagna. In altri casi invece risulta più conveniente costruire<br />
una struttura nuova, piuttosto che ristrutturarne una esistente.<br />
Occorre inoltre tenere conto che, con il consolidamento delle<br />
iniziative già in corso per la prevenzione del randagismo (identificazione,<br />
sterilizzazione, adozione, educazione), il numero degli<br />
animali ricoverati nei canili rifugio sarà destinato progressivamente<br />
a diminuire.<br />
A conferma di questa constatazione sono ora disponibili i dati<br />
del 2008 dell’ACR, dai quali si desume che il numero di cani in<br />
ingresso nei canili rifugio (circa 5.600) è leggermente inferiore al<br />
numero di cani in uscita dagli stessi canili (circa 5.800).<br />
Un altro fenomeno da considerare riguardo le dinamiche della<br />
popolazione canina in ingresso nei rifugi, consiste nell’aumento<br />
della tipologia dei cani riferibile a soggetti difficilmente adottabili,<br />
in quanto appartenenti alle razze più «difficili» (es. pitbull).<br />
OBIETTIVO REGIONALE<br />
Realizzazione di strutture pubbliche (canili sanitari e canili rifugio),<br />
prioritariamente tramite ristrutturazione di quelle esistenti o<br />
in alternativa tramite costruzione di nuove strutture, dove necessario,<br />
per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:<br />
– assicurare il rispetto della normativa vigente in materia di<br />
prevenzione del randagismo e tutela degli animali d’affezione;<br />
– ottimizzare la gestione dei cani senza proprietario e ospitati
Bollettino Ufficiale – 3765 –<br />
in rifugi a spese delle amministrazioni comunali, con l’obiettivo<br />
di incentivarne l’adozione in famiglia;<br />
– monitorare, per il tramite dell’ACR, l’effettivo adempimento<br />
dei Comuni all’obbligo di predisporre le necessarie strutture<br />
deputate alla funzione di canile sanitario e canile rifugio<br />
e con quali modalità vengono gestiti (tramite associazioni,<br />
cooperative sociali, privati);<br />
– garantire la continuità ed il miglioramento della qualità dei<br />
servizi, nonché l’economicità, anche sulla base dell’associazionismo<br />
intercomunale, nelle due forme di gestione<br />
associata dei servizi comunali: l’Unione di Comuni e la Comunità<br />
Montana.<br />
Per ovviare alla carenza di canili, che in determinate aree è<br />
particolarmente sentita, accanto alla realizzazione di strutture<br />
pubbliche, in base al principio di sussidiarietà, ai sensi dell’art.<br />
108, comma 1, lettera b) della l.r. n. 33/2009, la <strong>Regione</strong> intende<br />
sostenere anche i progetti proposti dagli enti locali che intendono<br />
far fronte alla necessità mediante convenzioni con associazioni<br />
che si fanno carico delle attività finalizzate alla tutela degli<br />
animali d’affezione e alla prevenzione del randagismo, di cui<br />
all’art. 120 della l.r. n. 33/2009.<br />
Azioni<br />
Al fine del raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’ottimizzazione<br />
dell’impiego delle risorse disponibili, si rende necessario<br />
il finanziamento dei lavori di risanamento o di realizzazione<br />
di nuove strutture, che dovranno essere conformi ai parametri<br />
minimi strutturali disposti nel Regolamento regionale 2/2008. La<br />
valutazione del punteggio da assegnare ad ogni singolo progetto<br />
che parteciperà ai bandi per l’assegnazione dei lavori<br />
di ristrutturazione/costruzione, dovrà fare riferimento ai vincoli<br />
d’impiego di cui al presente documento.<br />
Finanziamento<br />
La dotazione finanziaria disponibile per l’attuazione degli interventi<br />
ammonta a 3.250.000,00 euro, suddivisa in:<br />
– 750.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risanamento<br />
delle strutture pubbliche esistenti, fino ad un massimo<br />
di 50.000,00 euro per singola struttura,<br />
– 1.500.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di realizzazione<br />
di nuove strutture pubbliche, fino ad un massimo<br />
di 150.000,00 euro per singola struttura,<br />
– 1.000.000,00 euro per il cofinanziamento di interventi di risanamento<br />
di strutture esistenti o di realizzazione di nuove<br />
strutture, mediante convenzioni con associazioni, iscritte nel<br />
registro regionale, ai sensi dell’art. 108, comma 1, lettera b)<br />
della l.r. n. 33/2009. Il cofinanziamento non può superare,<br />
per singolo progetto, l’importo di 50.000,00 euro per il risanamento<br />
e di 150.000,00 euro per la realizzazione di nuove<br />
strutture.<br />
Vincoli d’impiego<br />
Beneficiari: Comuni, singoli o associati, Comunità Montane.<br />
Destinazione dichiarata per almeno 10 anni dal collaudo.<br />
Prioritari sono considerati quegli interventi che migliorino la disponibilità<br />
di strutture di ricovero in aree geografiche che ne<br />
sono prive.<br />
Criteri per la graduatoria:<br />
progetto (fasi e tempi di realizzazione)<br />
disponibilità immediata terreno<br />
numero di cani catturati all’anno nel Comune/Comuni negli<br />
ultimi tre anni<br />
numero di cani dati in adozione all’anno nel Comune/Comuni<br />
negli ultimi tre anni<br />
numero di canili di proprietà dei Comuni esistenti nella provincia<br />
e loro capacità<br />
ambito territoriale interessato (densità strutture presenti sul<br />
territorio) associazione di Comuni<br />
canile già esistente, ma non ristrutturabile (per localizzazione,<br />
eccessiva fatiscenza ... etc.)<br />
economicità ed efficienza (partecipazione ai costi, reperimento<br />
altre fonti di finanziamento).<br />
Viene demandata alla Giunta regionale l’adozione degli atti<br />
per la presentazione dei progetti di risanamento o di realizzazione<br />
di nuove strutture per il ricovero degli animali d’affezione<br />
catturati o raccolti.<br />
Indicatori e verifica<br />
Numero di progetti presentati / numero nuovi canili o canili<br />
ristrutturati.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong>
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Tab.1–Areediintervento, progetti finanziabili, finanziamenti<br />
TOT. Finanziamento Max finanziamento<br />
INTERVENTI TEMATICHE PER AREA B<strong>ORS</strong>A PROGETTI FINANZIABILI /Cofinanziamento (1) /cofinanziamento (1)<br />
(A) a progetto (A)<br />
1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) 1.1.1. Progetti di educazione sanitaria e zoofila per gli alunni di elemen- 450.000,00 30.000,00<br />
tari e medie e per Progetti formativi per docenti (di scuole elementari,<br />
medie)<br />
1.2 Educazione informale (cultura sociale) 1.2.1 Sito web dedicato 0,00 0,00<br />
1.2.2 Produzione materiale informativo 150.000,00<br />
1.3 Educazione non-formale Volontari del no-profit<br />
(Corsi qualificazione e formazione)<br />
Operatori volontari, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 60.000,00 2.000,00<br />
Guardie zoofile volontarie, delle associazioni ex art. 120 l.r. n. 33/2009 60.000,00 3.000,00<br />
Dipendenti pubblici<br />
Personale pubblico operante in canili, UDA, Polizia Locale, ASL, sportelli 70.000,00 2.000,00<br />
Anagrafe canina<br />
Cittadini<br />
Proprietari di animali [corsi per proprietari di cani, per conseguimento 110.000,00 2.000,00<br />
«Attestato» v. Ord. Min. Sal. 3 marzo 2009]<br />
2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1 Sterilizzazioni 2.1.1 Contributo per sterilizzazione cani nei canili 900.000,00 v. TAB. di riferimento<br />
2.1.2 Contributo per sterilizzazione gatti di colonia 400.000,00 v. TAB. di riferimento<br />
2.1.3 Contributo per sterilizzazione cani e gatti di proprietà 100.000,00 v. TAB. di riferimento<br />
– 3766 –<br />
3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina 3.1.1 Piattaforma S.M.S. 49.800,00 49.800,00<br />
3.1.3 Incentivi e formazione per il personale incaricato dei controlli 50.000,00 5.000,00<br />
3.2 U.D.A. 3.2.1 Incentivi per U.D.A. provinciali nuova attivazione 100.000,00 25.000,00<br />
nuova attivazione<br />
12.000,00<br />
3.2.2 Incentivi per U.D.A. comunali<br />
400.000,00<br />
esistenti 8.000,00<br />
3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici 3.3.1 Incentivi per risanamento rifugi pubblici 750.000,00 50.000,00<br />
3.3.2 Incentivi per costruzione rifugi pubblici 1.500.000,00 150.000,00<br />
3.4 Risanamento e costruzione canili 3.4.1 Risanamento e costruzione canili in convenzione con associazioni, 1.000.000,00 150.000,00<br />
in convenzione ex art. 108, comma 1, lettera b)<br />
TOTALE FINANZIAMENTO PIANO TRIENNALE <strong>2010</strong>/2012 6.149.800,00<br />
3.1.2 Fornitura lettori microchip (1) 215.850,00<br />
150,00 1.439<br />
(1) Finanziamento per l’acquisto di 1 lettore microchip per ognuno dei 1439 Comuni. I costi non sono coperti dal fondo disponibile; la copertura di questo intervento può essere ottenuta o riducendo le altre voci,<br />
oppure con il finanziamento statale 2009<br />
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale – 3767 –<br />
Tabella2–Suddivisione finanziamenti per area d’intervento<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
1 - EDUCAZIONE SANITARIA E ZOOFILA 1.1 Educazione formale (scuole) C 450.000,00 C 900.000,00<br />
1.2 Educazione informale (cultura sociale) C 150.000,00<br />
1.3 Educazione non-formale (Corsi di qualificazione<br />
e formazione)<br />
C 300.000,00<br />
2 - CONTROLLO DEMOGRAFICO 2.1.1 Sterilizzazione cani nei canili C 900.000,00 C 1.400.000,00<br />
2.1.2 Sterilizzazione gatti di colonia C 400.000,00<br />
2.1.3 Sterilizzazione cani e gatti di proprietà C 100.000,00<br />
3 - PREVENZIONE DEL RANDAGISMO 3.1 Anagrafe Canina C 99.800,00 C 3.849.800,00<br />
ALLEGATO A<br />
Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono<br />
dei cani e della formazione di colonie feline<br />
Sono di seguito riportati tutti gli indicatori utili per conoscere<br />
in modo più approfondito il fenomeno dell’abbandono dei cani<br />
e della formazione delle colonie feline.<br />
• Criteri per l’analisi del fenomeno dell’abbandono dei cani<br />
1. Indicatore F quantità animali esistenti<br />
– n. cani iscritti in anagrafe (distinzione tra microchip e tatuaggio)<br />
– n. cani presenti nei canili (distinguere tra sanitari, rifugio,<br />
zoofili, amatoriali)<br />
– n. cani presenti negli allevamenti<br />
– n. cani presenti in esercizi commerciali (fissi e ambulanti)<br />
2. Indicatore F modalità di reperimento di un cane da parte<br />
dei cittadini<br />
– n. cani adottati in canile<br />
– n. cani acquistati in negozio<br />
– n. cani acquistati in allevamento<br />
3. Indicatore F strutture adibite a ricovero cani<br />
– n. canili sanitari<br />
– n. canili rifugio proprietà di enti locali<br />
– n. canili rifugio proprietà di privati<br />
– n. canili privati gestiti in collaborazione con associazioni<br />
– n. canili zoofili<br />
– n. canili amatoriali<br />
– n. pensioni<br />
– n. allevamenti<br />
4. Indicatore F attività di ogni singola struttura (canile sanitario<br />
o rifugio)<br />
– capacità massima della struttura<br />
– gestore della struttura (personale del Comune/volontari di<br />
associazioni/personale privato/..)<br />
– presenza di un’associazione di volontariato nella struttura<br />
– n. di animali entrati in canile per ogni anno di attività<br />
– n. dei cani riaffidati al proprietario nell’ultimo anno<br />
– n. dei cani dati in adozione per ogni anno di attività<br />
– età media degli animali dati in adozione<br />
– n. dei cani dati in adozione e poi rientrati in canile per ogni<br />
anno di attività<br />
– numero di cani deceduti per ogni anno di attività<br />
– età media di cani presenti in ciascuna struttura<br />
– patologie più comuni<br />
– vaccinazioni e profilassi effettuate<br />
– percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di attività<br />
– apertura al pubblico<br />
– percorsi di recupero caratteriale per cani problematici<br />
– n. di interventi su cani feriti<br />
– attività di socializzazione con persone e/o altri animali<br />
5. Indicatore F cause di entrata dei cani nei canili<br />
– n. di cani oggetto di sequestro per ogni anno di attività<br />
– n. cani vaganti accalappiati nell’anno in corso<br />
3.2 U.D.A. C 500.000,00<br />
3.3 Risanamento/costruzione canili pubblici C 2.250.000,00<br />
3.4 Risanamento e costruzione canili in C 1.000.000,00<br />
convenzione con associazioni, ex art. 108,<br />
comma 1, lettera b)<br />
TOTALE C 6.149.800,00<br />
– n. cani ceduti dal proprietario nell’anno in corso<br />
6. Indicatore F educazione al rispetto degli animali<br />
– tipologia e frequenza degli interventi educativi promossi<br />
nelle scuole dagli enti competenti (Comuni, Province, <strong>Regione</strong>)<br />
e dalle associazioni di volontariato<br />
– tipologia e frequenza degli interventi di sensibilizzazione della<br />
popolazione<br />
– tipologia e frequenza degli interventi di formazione del personale/volontari<br />
operanti nelle strutture di ricovero<br />
• Criteri per l’analisi della formazione di colonie urbane di gatti<br />
liberi<br />
1. Indicatore F quantità animali esistenti<br />
– dati censimento colonie feline<br />
– n. gatti iscritti in anagrafe (per i gatti liberi tramite il censimento<br />
delle colonie, e per i gatti di proprietà anche se non<br />
obbligatorio)<br />
2. Indicatore F gestione colonie feline<br />
– presenza linee operative sui criteri di riconoscimento delle<br />
colonie feline<br />
– presenza accordi di collaborazione con ass.ni/privati per<br />
cattura gatti liberi<br />
– soggetto erogatore del servizio di sterilizzazione delle colonie<br />
(ASL/Medici veterinari libero professionisti)<br />
– numero di interventi su gatti feriti<br />
– soggetto incaricato della cattura dei gatti liberi e successiva<br />
reintroduzione nel proprio habitat<br />
– dove viene effettuata la degenza post-operatoria (struttura<br />
ASL; clinica veterinaria privata; reparto degenza associazione<br />
protezionista; altro ...)<br />
– presenza di aree delimitate o segnalate indicanti la presenza<br />
di una colonia felina<br />
3. Indicatore F modalità di reperimento di un gatto da parte<br />
dei cittadini<br />
– n. gatti adottati in gattili/canili<br />
– n. gatti acquistati in negozio<br />
– n. gatti acquistati in allevamento<br />
4. Indicatore F strutture adibite a ricovero gatti<br />
– n. gattili (comunali/privati)<br />
– canili<br />
5. Indicatore F attività di ogni singola struttura<br />
– capacità massima della struttura<br />
– gestore della struttura (personale del Comune/volontari di<br />
associazioni/personale privato/...)<br />
– presenza di un’associazione di volontariato nella struttura<br />
– n. di animali entrati in gattile per ogni anno di attività<br />
– n. dei gatti riaffidati al proprietario nell’ultimo anno<br />
– n. dei gatti dati in adozione<br />
– età media degli animali dati in adozione<br />
– n. dei gatti dati in adozione e poi rientrati in gattile/canile<br />
per ogni anno di attività<br />
– numero di gatti deceduti per ogni anno di attività<br />
– età media di gatti presenti in ciascuna struttura<br />
– patologie più comuni
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– vaccinazioni e profilassi effettuate<br />
– percentuale di sterilizzazioni effettuati per ogni anno di attività<br />
– apertura al pubblico<br />
– n. di interventi su gatti feriti<br />
6. Indicatore F cause di entrata dei gatti nei gattili<br />
– n. di gatti oggetto di sequestro per ogni anno di attività<br />
– n. di gatti rinvenuti abbandonati nell’anno in corso<br />
– n. di gatti ceduti dal proprietario nell’anno in corso<br />
– n. di gatti di colonie libere, ricoverati per cure nell’anno in<br />
corso<br />
——— ———<br />
ALLEGATO B: Tariffe sterilizzazione proposte da FNOVI e ANMVI<br />
Tariffario C<br />
(IVA ed ENPAV<br />
comprese)<br />
Gatto maschio 90,00<br />
Gatta femmina 150,00<br />
Cagna femmina fino a 10 kg 190,00<br />
Cane maschio fino a 10 kg 140,00<br />
Cane femmina da 10,1 kg a 25kg 220,00<br />
Cane maschio da 10,1 kg a 25kg 170,00<br />
Cane femmina da 25,1 a 40 kg 270,00<br />
Cane maschio da 25,1 a 40 kg 200,00<br />
Cane oltre 40 kg femmina 320,00<br />
Cane maschio oltre 40 kg 240,00<br />
D) ATTI DIRIGENZIALI<br />
GIUNTA REGIONALE<br />
Presidenza<br />
[BUR<strong>2010</strong>0115] [2.4.0]<br />
D.d.s. 9 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12919<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Adeguamento<br />
degli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2011 a<br />
titolo di canoni di utenza di acqua pubblica nella misura del<br />
tasso di inflazione programmata<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
GESTIONE TRIBUTI REGIONALI<br />
Visto il r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775 «Testo unico delle disposizioni<br />
di legge sulle acque e impianti elettrici» ed, in particolare,<br />
l’art. 35 relativo alle modalità di determinazione del canone annuo<br />
relativo alle utenze di acqua pubblica;<br />
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale»;<br />
Visto il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e<br />
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,<br />
in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59», all’art.<br />
89 (Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali) con il<br />
quale lo Stato ha disposto, in particolare, il conferimento alle<br />
Regioni delle funzioni relative a:<br />
– comma 1, lettera i) – gestione del demanio idrico, ivi comprese<br />
tutte le funzioni amministrative relative alle derivazioni<br />
di acqua pubblica, alla ricerca, estrazione e utilizzazione<br />
delle acque sotterranee, alla tutela del sistema idrico sotterraneo<br />
nonché alla determinazione dei canoni di concessione<br />
e all’introito dei relativi proventi;<br />
– comma 1, lettera g) polizia delle acque, anche con riguardo<br />
alla applicazione del regio decreto 11 dicembre 1933,<br />
n. 1775;<br />
Visto il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 «Disciplina<br />
dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo dell’acqua<br />
a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua<br />
in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della<br />
legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 ed in particolare gli<br />
articoli3e34;<br />
Visto l’articolo 6 della la legge regionale 29 giugno 2009, n. 10<br />
«Disposizioni in materia di ambiente e servizi di interesse economico<br />
generale – Collegato ordinamentale»;<br />
Vista la legge regionale 16 dicembre 2003, n. 26, ed in particolare<br />
gli articoli 44, comma 1, lettera c) e 52 comma 4;<br />
Richiamati i seguenti provvedimenti:<br />
– la d.g.r. n. 6/41315 del 5 febbraio 1999 «Prime modalità per<br />
– 3768 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
la riscossione dei canoni di concessione per l’uso dei beni del<br />
demanio idrico»;<br />
– la d.g.r. n. 7/5245 del 22 giugno 2001 «Modalità per la riscossione<br />
dei canoni e per la determinazione ed il versamento del<br />
deposito cauzionale relativi alle concessioni di derivazioni di acque<br />
pubbliche»;<br />
– la d.g.r. n. 8/962 del 27 ottobre 2005 «Determinazione dei<br />
canoni per l’uso di acque pubbliche a decorrere dall’anno<br />
2006»;<br />
– il d.d.u.o. 31 ottobre 2006, n. 12171 «Adeguamento degli importi<br />
dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2007 a titolo di<br />
canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di concessione<br />
per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio idrico<br />
(canoni regionali di polizia idraulica) nella misura del tasso di<br />
inflazione programmata»;<br />
– la d.g.r. n. 8/5775 del 31 ottobre 2007 «Determinazione dei<br />
canoni per l’uso delle acque pubbliche per l’anno 2008»;<br />
– il d.d.s. n. 13367 del 19 novembre 2008 «Adeguamento degli<br />
importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2009 a titolo<br />
di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di<br />
concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e<br />
del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di polizia<br />
idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»;<br />
– il d.d.s. n. 13898 dell’11 dicembre 2009 «Adeguamento degli<br />
importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno <strong>2010</strong> a titolo<br />
di canoni di utenza di acqua pubblica e a titolo di canoni di<br />
concessione per l’occupazione e l’uso di beni del demanio e<br />
del patrimonio indisponibile dello stato (canoni regionali di polizia<br />
idraulica) nella misura del tasso di inflazione programmata»;<br />
Vista la l.r. 14 luglio 2003 n. 10 recante «Riordino delle disposizioni<br />
legislative regionali in materia tributaria – Testo unico della<br />
disciplina dei tributi regionali»;<br />
Considerato che, ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno<br />
2009, n. 10, entro il 31 dicembre di ciascun anno e in relazione<br />
agli importi dovuti per l’anno successivo, la direzione competente<br />
procede con decreto dirigenziale all’aumento della tariffa<br />
dei canoni nella misura del tasso di inflazione programmato,<br />
limitatamente in relazione alle fattispecie per le quali non sia<br />
intervenuta una nuova determinazione della misura dei canoni<br />
fissata ai sensi del comma 5 del citato art. 6 della l.r. 10/2009<br />
con deliberazione della Giunta regionale;<br />
Preso atto dello schema di Decisione di Finanza Pubblica per<br />
gli anni 2011-2013 deliberato dal Consiglio dei Ministri del 29 settembre<br />
<strong>2010</strong> ed in particolare della tavola 1.4 relativa al quadro<br />
macroeconomico nella quale viene indicato per il 2011 un tasso<br />
di inflazione programmata pari all’1,5%;<br />
Valutata la necessità, da parte del dirigente della Struttura<br />
Federalismo Fiscale e Tutela delle Entrate Tributarie, di adeguare<br />
ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno 2009, n. 10, gli<br />
importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno 2011, a titolo<br />
di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica nella misura<br />
del tasso di inflazione programmata, aumentandoli<br />
dell’1,5%, rendendo noto che l’adeguamento in questione non<br />
si applica in relazione alle tipologie di canoni che sono state<br />
oggetto di determinazione specifica adottata con provvedimento<br />
della Giunta regionale per la medesima annualità ai sensi<br />
di quanto disposto all’art. 6, comma 5 della l.r. 29 giugno 2009,<br />
n. 10;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale» ed i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di adeguare ai sensi dell’art. 6 comma 6 della l.r. 29 giugno<br />
2009, n. 10, gli importi dovuti alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per l’anno<br />
2011, a titolo di canoni demaniali per l’utilizzo dell’acqua pubblica<br />
nella misura del tasso di inflazione programmata, aumentandoli<br />
dell’1,5% rispetto alla misura vigente nell’anno <strong>2010</strong>;<br />
2. di approvare l’allegata tabella A, che forma parte integrante<br />
e sostanziale del presente atto, contenente, a titolo ricognitivo,<br />
gli importi unitari dei canoni demaniali per l’uso dell’acqua<br />
pubblica per l’anno 2011 già rivalutati dell’1,5% rispetto alla<br />
misura vigente nell’anno <strong>2010</strong>;<br />
3. di pubblicare il presente atto e il relativo allegato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della Struttura<br />
Gestione Tributi Regionali:<br />
Danilo Musumeci<br />
——— ———
Bollettino Ufficiale – 3769 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO «A»<br />
USI<br />
CANONI PER L’USO DI ACQUA PUBBLICA – ANNO 2011<br />
Tipologia<br />
Usi art. 3, comma 4), r.r. 2/2006<br />
Unità di misura Canone unitario<br />
a) potabile canone C/modulo 2.152,67<br />
canone minimo C 358,79<br />
b) irriguo canone src (1) C/modulo 50,<strong>51</strong><br />
canone crc (2) C/modulo 25,25<br />
canone bnt (3) C/ha 0,50<br />
canone minimo C 35,74<br />
c) idroelettrico (produzione forza motrice) canone C/kW 14,68<br />
canone minimo C 129,16<br />
d) Industriale (4) canone C/modulo 16.617,03<br />
canone minimo C 2.265,96<br />
e) piscicolo (ittiogenico) canone C/modulo 358,79<br />
canone minimo C 129,16<br />
f) zootecnico canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
g) igienico canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
h) antincendio canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
i) autolavaggio canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
j) lavaggio strade canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
k) innaffiamento aree verdi o aree sportive canone C/modulo 358,79<br />
canone minimo C 129,16<br />
l) scambio termico in impianti a pompa di calore canone C/modulo 1.076,31<br />
canone minimo C 129,16<br />
m) navigazione interna canone C/modulo 50,<strong>51</strong><br />
canone minimo C 35,74<br />
n) didattico/scientifico canone C/modulo 50,<strong>51</strong><br />
canone minimo C 35,74<br />
usi diversi (altro uso)<br />
Usi art. 3, comma 5), r.r. 2/2006<br />
canone 1.076,31<br />
canone minimo<br />
Uso art. 34, comma 10), r.r. 2/2006<br />
C 129,16<br />
riconoscimento demanialità canone minimo C 522,84<br />
NOTE: L’unità di misura per la determinazione del canone è il «modulo» corrispondente ad una portata di 100 l/s, tranne che per<br />
l’uso idroelettrico nel cui caso il canone è calcolato sulla Potenza Nominale Media annua espressa in kW (art. 34 del regolamento<br />
regionale 2/2006).<br />
(1): Senza restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />
(2): Con restituzione delle colature (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />
(3): Bocca non tassata (art. 35, comma 1, t.u. 1775/1933)<br />
(4): Dal 2008 anche il modulo industriale è pari a 100 l/s<br />
Per la descrizione degli usi si rimanda agli articoli 3e34delregolamento regionale 2/2006.<br />
[BUR<strong>2010</strong>0116] [4.0.0]<br />
D.d.s. 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12960<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando di invito<br />
a presentare progetti innovativi nei Settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />
salute e manifatturiero avanzato a valere sul<br />
«Fondo per la promozione delle espressioni di interesse dei privati<br />
e azioni conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008 integrata<br />
con d.g.r. n. 8927/2009: autorizzazione rimodulazione Progetto<br />
AMICA<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
UNIVERSITÀ E RICERCA<br />
Viste:<br />
– la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007, recante «Strumenti<br />
di competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />
con la quale la <strong>Regione</strong> intende supportare la crescita<br />
competitiva del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo<br />
delineando, fra l’altro, obiettivi, strumenti e modalità di perseguimento,<br />
ed in particolare l’art. 3 comma 1 il quale demanda<br />
alla Giunta regionale, anche attraverso le società a partecipazione<br />
regionale, l’attuazione della legge medesima mediante<br />
le azioni realizzate con gli strumenti da essa previsti;<br />
– la d.g.r. n. 7025 del 9 aprile 2008, che istituito il «Fondo per<br />
la promozione delle espressioni di interesse dei privati e azioni<br />
conseguenti» identificando Finlombarda S.p.A. quale gestore<br />
del Fondo medesimo, definendo le modalità per la presentazione<br />
da parte delle imprese di idee progettuali finalizzate a selezionare,<br />
valutare e censire le migliori e innovative idee progettuali<br />
provenienti dal territorio lombardo;<br />
– la d.g.r. n. 8927/2009 che ha integrato e modificato alcuni<br />
dispositivi della d.g.r. n. 7025/2008, stabilendo di procedere all’emanazione<br />
del «Bando di invito a presentare progetti innovativi<br />
nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manifatturiero<br />
avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle<br />
espressioni di interesse dei privati e azioni conseguenti» sulle seguenti<br />
tematiche:<br />
1. Agroalimentare: Funzionalizzazione, tracciabilità e packaging<br />
delle produzioni tipiche regionali<br />
2. Energia-ambiente: Trattamento e sfruttamento dei rifiuti<br />
3. Salute: Sistema di assistenza in remoto per anziani<br />
4. Manifatturiero Avanzato: Aeronautica e Micro Meccanica<br />
definendo la dotazione finanziaria del bando complessivamente<br />
in C 20 milioni, i dettagli e le modalità di presentazione, le<br />
norme e le procedure per la selezione e valutazione delle domande,<br />
la gestione di controllo, in itinere e finale e applicare il
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto<br />
2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L<br />
214/3 del 9 agosto 2008, con particolare riferimento all’articolo<br />
6 e alla sezione 7, artt. 30-37;<br />
– d.g.r. n. 10669 del 2 dicembre 2009 che ha stabilito la dotazione<br />
complessiva del bando emanato con decreto n. 3186<br />
dell’1 aprile 2009 sopracitato in C 27.000.000,00, al fine di consentire<br />
il possibile finanziamento di un maggior numero di progetti<br />
considerati ammissibili e che abbiano comunque raggiunto<br />
un punteggio ponderato minimo complessivo non inferiore a<br />
60 punti, così come previsto dal dispositivo di cui al decreto<br />
n. 3186/2009;<br />
Richiamati:<br />
– il decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009 avente ad oggetto «Approvazione<br />
del bando di invito a presentare progetti innovativi<br />
nei settori energia-ambiente, agroalimentare, salute e manufatturiero<br />
avanzato a valere sul «Fondo per la promozione delle<br />
espressioni di interesse dei privati ed azioni conseguenti» istituito<br />
con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con d.g.r. n. 8927/2009»;<br />
– il decreto n. 8385 del 10 agosto 2009 avente per oggetto<br />
«Decreto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare<br />
progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />
salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per<br />
la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni<br />
conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con<br />
d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»<br />
e del «Comitato espressioni di interesse»;<br />
– il decreto n. 10<strong>51</strong>8 del 16 ottobre 2009 di integrazione al<br />
decreto n. 8535 del 10 agosto 2009 avente per oggetto: «De-<br />
– 3770 –<br />
Costo totale Finanziamento Contributo<br />
PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto<br />
A A A<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Intervento<br />
finanziario<br />
concesso<br />
A<br />
Importo complessivo sul progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000<br />
Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />
Istituto Superiore Mario Boella 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />
Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />
Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e Comunicazione) 180.000 56.759,94 9.724,99<br />
Vista la richiesta dell’8 luglio <strong>2010</strong> della Società Present S.p.A., partner capofila del progetto AMICA, agli atti regionali prot.<br />
A1.<strong>2010</strong>.0090606 del 27 luglio <strong>2010</strong>, con la quale la Società Present, richiede, a nome di tutte le aziende partner del progetto AMICA,<br />
l’autorizzazione a rimodulare il piano finanziario secondo la seguente ripartizione:<br />
Costo totale Finanziamento Contributo<br />
PARTNER DEL PROGETTO AMICA progetto a fondo perduto<br />
A A A<br />
Intervento<br />
finanziario<br />
concesso<br />
A<br />
Importo complessivo sul Progetto 1.800.000 529.449,99 370.550,01 900.000<br />
Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />
Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99<br />
Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />
Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />
Considerato che in base al punto 7.4 «vicende del partenariato»<br />
del bando approvato con il succitato decreto 3186/2009 nel<br />
caso in cui si verifichino, nel corso della realizzazione del Progetto,<br />
eventi inerenti un Partner che incidano sul compimento delle<br />
attività progettuali di sua competenza, gli altri provvederanno,<br />
per il tramite del capofila, a comunicare:<br />
la sostituzione con un soggetto in possesso dei requisiti di<br />
ammissibilità sopra richiamati, o<br />
il prosieguo delle attività, a condizione che:<br />
– venga garantito in ogni caso il raggiungimento degli obiettivi<br />
del Progetto;<br />
– il venir meno del Partner non comporti una diminuzione<br />
del costo totale del Progetto presentato superiore al 20%<br />
e non deve essere tale da comportare la riduzione del<br />
costo del Progetto per una somma eccedente<br />
C 250.000,00 (duecentocinquantamila/00);<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> autorizzerà la sostituzione o il prosieguo<br />
delle attività a seguito della valutazione delle vicende sottoposte,<br />
anche con il supporto dei soggetti ed organi preposti alle<br />
fasi di pre-selezione di merito e di valutazione finale (di cui ai<br />
successivi articoli 11, 12 e 13 del bando succitato), della conseguente<br />
eventualità di procedere alla rideterminazione dell’entità<br />
dell’Intervento Finanziario;<br />
Verificato che, dal punto di vista della verifica di ammissibilità<br />
formale, non sussistono rideterminazioni dell’entità dell’intervento<br />
finanziario, non ci sono variazioni nella compagine del partenariato<br />
e che i due partner per i quali avviene lo scambio di<br />
creto n. 3186 dell’1 aprile 2009, bando di invito a presentare<br />
progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroalimentare,<br />
salute e manufatturiero avanzato a valere sul «Fondo per<br />
la promozione delle espressioni di interesse dei privati ed azioni<br />
conseguenti» istituito con d.g.r. n. 7025/2008, integrata con<br />
d.g.r. n. 8927/2009: nomina dei componenti il «Nucleo di Valutazione»<br />
e del «Comitato espressioni di interesse»;<br />
– il decreto n. 14433 del 23 dicembre 2009 con oggetto:<br />
«Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />
agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato<br />
a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di<br />
interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con<br />
d.g.r. 8927/2009: approvazione degli esiti dell’istruttoria di ammissibilità<br />
formale e della valutazione preliminare di merito» con<br />
particolare riferimento all’allegato B1, elenco dei soggetti ammessi<br />
alla fase di valutazione finale;<br />
– il decreto n. 4999 del 13 maggio <strong>2010</strong> con aggetto. «Bando<br />
di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />
agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato a valere<br />
sul «fondo per la promozione delle espressioni di interesse<br />
dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r.<br />
8927/2009: approvazione graduatoria finale iniziative progettuali<br />
ammesse e non ammesse: concessione intervento finanziario;<br />
Dato che le Società partner del progetto AMICA (ammesso<br />
nella graduatoria finale con il succitato decreto 4999/<strong>2010</strong>),<br />
sono state ammesse a contributo per l’importo indicato nell’allegato<br />
A dello stesso decreto ed in particolare secondo la seguente<br />
ripartizione:<br />
attività sono entrambi organismi di ricerca e beneficiano quindi<br />
della stessa intensità d’aiuto;<br />
Verificato, altresì, anche tramite il supporto dei soggetti ed<br />
organi preposti alle fasi di pre-selezione di merito e di valutazione<br />
finale finali previsti dal bando sopramenzionato e nello specifico<br />
la nota del componente del nucleo di valutazione esperto<br />
per la tematica salute trasmessa nel novembre <strong>2010</strong>, che la proposta<br />
di spostamento di attività dall’Istituto Superiore Mario<br />
Boella all’Università dell’Insubria e la conseguente richiesta di<br />
rimodulazione del piano finanziario e del contributo e finanziamento<br />
concesso, non incide in modo significativo sul proseguio<br />
delle attività del progetto e sulla qualità progettuale del progetto<br />
che risulta comunque superiore alla soglia minima finanziabile<br />
in base ai criteri definiti nel bando;<br />
Ritenuto pertanto, ai sensi delle disposizioni contenute nel<br />
«Bando di invito a presentare progetti innovativi nei settori energia-ambiente,<br />
agroalimentare, salute e manifatturiero avanzato<br />
a valere sul «Fondo per la promozione delle espressioni di<br />
interesse dei privati istituto con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con<br />
d.g.r. 8927/2009», emanato con decreto n. 3186/2009, la cui<br />
graduatoria è stata approvata con il succitato decreto<br />
4999/<strong>2010</strong>, di approvare la rimodulazione del piano finanziario<br />
del progetto Amica e il conseguente spostamento di parte delle<br />
attività dall’Istituto Superiore Mario Boella all’Università dell’Insubria<br />
e di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> all’indirizzo,<br />
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=<br />
Redazionale_P&childpagename=<strong>Regione</strong>%2FDetail&cid=<br />
1213284203954&pagename=RGNWrapper,
Bollettino Ufficiale – 3771 –<br />
in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2<br />
del Reg. 800/2008 e di comunicare l’esito della valutazione alla<br />
Società Present che ha presentato l’istanza di rimodulazione<br />
delle attività e piano finanziario del progetto;<br />
Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche e integrazioni, nonché<br />
il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione<br />
del bilancio e previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />
organizzativi conseguenti;<br />
Decreta<br />
ai sensi delle disposizioni contenute nel «Bando di invito a presentare<br />
progetti innovativi nei settori energia-ambiente, agroali-<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Costo totale Finanziamento Contributo<br />
PARTNER DEL PROGETTO AMICA codice ID 12780767 – area salute progetto a fondo perduto<br />
A A A<br />
Intervento<br />
finanziario<br />
concesso<br />
A<br />
Importo complessivo sul progetto 1.800.000,00 529.449,99 370.550,01 900.000<br />
Present S.p.A. 630.000 173.180,90 121.205,37<br />
Istituto Superiore Mario Boella 180.000 56.759,94 39.724,99<br />
Oslo s.r.l. 630.000 185.989,26 130.169,65<br />
Università dell’Insubria (Dipartimento di informatica e comunicazione) 360.000 113.<strong>51</strong>9,89 79.449,99<br />
– di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
all’indirizzo,<br />
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=<br />
Redazionale_P&childpagename=<strong>Regione</strong>%2FDetail&cid=<br />
1213284203954&pagename=RGNWrapper,<br />
in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 9, paragrafo 2<br />
del Reg. 800/2008;<br />
– di disporre che Finlombarda S.p.A., in qualità di Soggetto<br />
Gestore del suddetto Fondo, provveda a dare comunicazione,<br />
ai sensi della normativa vigente, del predetto esito alla Società<br />
Present S.p.A., partner capofila del progetto Amica, che ha presentato<br />
l’istanza di rimodulazione delle attività e del piano finanziario<br />
a nome di tutte le aziende partner del progetto.<br />
Il dirigente della Struttura Università e Ricerca:<br />
Armando De Crinito<br />
[BUR<strong>2010</strong>0117] [4.1.0]<br />
D.d.s. 15 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13125<br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata – Bando per la<br />
presentazione dei progetti di cui alla l.r. 25/2007 «Interventi regionali<br />
in favore della popolazione dei territori montani» – Anno<br />
<strong>2010</strong><br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
ATTUAZIONE PROGETTI SPECIALI ED EXPO 2015<br />
Visti:<br />
la l.r. 25/2007, recante «Interventi regionali in favore della<br />
popolazione dei territori montani» e in particolare l’art. 4 che<br />
istituisce il «Fondo regionale della montagna», di seguito denominato<br />
«Fondo», disciplinando altresì il finanziamento del Fondo<br />
e le modalità di accesso dei soggetti beneficiari;<br />
la l.r. 19/2008 «Riordino delle Comunità montane della <strong>Lombardia</strong>,<br />
disciplina delle Unioni di Comuni lombarde e sostegno<br />
all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali» e s.m.i.;<br />
i dd.p.g.r. nn. da 6479 a 6497 e da 6500 a 6503 pubblicati<br />
sul 3º Suppl. Straord. del Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
n. 26 dell’1 luglio 2009, di costituzione delle Comunità<br />
montane ai sensi della l.r. 19/2008;<br />
la l.r. 23 ottobre 2009 n. 22 «Disciplina del Consiglio delle<br />
autonomie locali della <strong>Lombardia</strong>, ai sensi dell’art. 54 dello Statuto<br />
d’autonomia» ed in particolare l’art. 15, pubblicata sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 43, 1º Supplemento<br />
Ordinario del 26 ottobre 2009;<br />
la d.g.r. 9/876/<strong>2010</strong> che al primo comma del dispositivo ripartisce<br />
il Fondo per l’annualità <strong>2010</strong> come riportato in Allegato<br />
A – Tabella 1 dello stesso provvedimento;<br />
Rilevato altresì che in attuazione del primo comma del deliberato<br />
della sopraccitata d.g.r. 9/876/<strong>2010</strong> vengono attribuite a<br />
ciascuna zona omogenea le risorse del Fondo, resesi disponibili<br />
da economie e rinunce su progetti relativi ai riparti 2000-2009,<br />
come indicato in Allegato A – Tabella 1 dello stesso provvedimento;<br />
Dato atto che la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha ritenuto di stanziare<br />
sul Fondo la somma complessiva di 19 milioni di euro, (art. 12,<br />
comma 1 della l.r. 25/2007) che troverà copertura sul cap.<br />
6.5.6.3.114.4454 del bilancio 2011-2012;<br />
mentare, salute e manifatturiero avanzato a valere sul «Fondo<br />
per la promozione delle espressioni di interesse dei privati istituto<br />
con d.g.r. n. 7025/2008 integrata con d.g.r. 8927/2009», emanato<br />
con decreto n. 3186/2009, di:<br />
– di approvare la rimodulazione del piano finanziario approvato<br />
e ammesso rettificando il Decreto 4999/<strong>2010</strong>, rispetto agli<br />
importi indicati per il progetto Amica, autorizzando lo spostamento<br />
di parte delle attività dall’Istituto Superiore Mario Boella<br />
all’Università dell’Insubria e rideterminando il contributo secondo<br />
la seguente ripartizione:<br />
Richiamato il secondo comma del dispositivo della d.g.r.<br />
9/876/<strong>2010</strong> che da mandato al dirigente competente di provvedere<br />
all’adozione del bando e della modulistica per la presentazione<br />
dei progetti;<br />
Ritenuto di approvare il Bando <strong>2010</strong> relativo alla l.r. 25/2007<br />
«Interventi regionali in favore della popolazione dei territori montani»;<br />
Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi della<br />
IX legislatura;<br />
Decreta<br />
di approvare il Bando <strong>2010</strong> relativo alla l.r. 25/2007 «Interventi<br />
regionali in favore della popolazione dei territori montani»<br />
parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />
di dare atto che gli interventi di cui al Bando <strong>2010</strong> del Fondo<br />
regionale della montagna trovano copertura sul cap.<br />
6.5.6.3114.4454 del bilancio 2011-2012;<br />
di disporre la pubblicazione integrale del presente decreto<br />
e dei relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della struttura<br />
attuazione progetti speciali ed Expo 2015:<br />
Stefano Buratti<br />
——— ———
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
INDICE<br />
- 3772 - Bollettino Ufficiale<br />
Interventi Interventi regionali regionali in in favore favore della della popolazione popolazione dei dei territori territori montani montani - l.r. 25/2007<br />
25/2007<br />
Bando Bando anno anno <strong>2010</strong><br />
<strong>2010</strong><br />
PRESIDENZA – DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA<br />
UNITÀ ORGANIZZATIVA PROGRAMMAZIONE<br />
Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015<br />
SEZIONE SEZIONE 1 1 – ZONE ZONE OMOGENEE<br />
OMOGENEE<br />
1. FINALITÀ E RIS<strong>ORS</strong>E<br />
2. SOGGETTI BENEFICIARI<br />
3. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO<br />
3.1 Presentazione delle domande<br />
3.2 Contenuti della domanda<br />
3.3 Ammissibilità al finanziamento<br />
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E PUNTEGGI<br />
4.1 Criteri generali per l’assegnazione dei punteggi<br />
4.2 Criteri della Comunità montana: punteggi e indicazioni per la compilazione della graduatoria<br />
5. ISTRUTTORIA<br />
5.1 Istruttoria preliminare<br />
5.2 Assegnazione punteggi<br />
5.3 Formazione della graduatoria provvisoria<br />
5.4 Approvazione e trasmissione della graduatoria provvisoria<br />
5.7 Riconoscimento delle spese di istruttoria<br />
5.8 Garanzie per gli esclusi<br />
6. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE<br />
6.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto)<br />
6.2 Avvio intervento, inizio e conclusione lavori<br />
6.2.1 Avvio dell’intervento e inizio lavori<br />
6.2.2 Stato avanzamento lavori<br />
6.2.3 Conclusione lavori<br />
6.3 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo<br />
7. PROROGHE, VARIANTI IN C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA<br />
7.1 Proroghe e decadenza<br />
7.3 Rinunce<br />
8. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI<br />
8.1 Controllo<br />
8.2 Monitoraggio<br />
SEZIONE SEZIONE 2 2 – COMUNI COMUNI COMUNI CAPOLUOGO CAPOLUOGO DI DI PROVIN PROVINCIA PROVIN CIA<br />
1. FINALITÀ, RIS<strong>ORS</strong>E E SOGGETTI BENEFICIARI<br />
2. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E AMMISSIBILITÀ AL FINANZIAMENTO<br />
2.1 Presentazione, contenuto delle domande e ammissibilità al finanziamento<br />
3. ISTRUTTORIA E APPROVAZIONE DEI PROGETTI<br />
4. AVVIO DEI PROGETTI E PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE<br />
4.1 Comunicazione CUP (Codice Unico del Progetto)<br />
4.2 Avvio intervento e inizio lavori<br />
4.3 Stato avanzamento lavori<br />
4.4 Conclusione lavori<br />
4.5 Procedure di liquidazione e modalità di erogazione del contributo<br />
5. PROROGHE, VARIANTI IN C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, RINUNCE, DECADENZA<br />
5.1 Proroghe e decadenza<br />
5.2 Modifiche e Varianti in corso d’opera<br />
5.3 Rinunce<br />
6. CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI<br />
6.1 Controllo<br />
6.2 Monitoraggio<br />
SEZIONE SEZIONE 3 3 - RIFERIMENT RIFERIMENTI RIFERIMENT<br />
I UTILI UTILI E E INFORMATIVA INFORMATIVA PRIVACY<br />
PRIVACY
Bollettino Ufficiale<br />
1. FINALITÀ FINALITÀ E E RISOR RIS<strong>ORS</strong>E RISOR RISOR SE<br />
- 3773 -<br />
SEZIONE SEZIONE SEZIONE 1 1 – ZONE ZONE OMOGENEE<br />
OMOGENEE<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25<br />
“Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4).<br />
Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/<strong>2010</strong> e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone<br />
omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti.<br />
Per l’anno <strong>2010</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha stanziato sul Fondo regionale della montagna la somma complessiva di € 19<br />
Mln, che trova copertura finanziaria nell’apposito capitolo del bilancio 2011.<br />
Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei<br />
documenti di programmazione regionale vigenti.<br />
2. SOGGETTI SOGGETTI BENEFICIARI<br />
BENEFICIARI<br />
BENEFICIARI<br />
Possono usufruire dei contributi di cui al p.to 1 le autonomie locali e funzionali e altri soggetti pubblici e privati che<br />
contribuiscono alla tutela, allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio montano (l.r. 25/2007, art. 1, c. 3), nei limiti<br />
previsti dalla normativa di riferimento in tema di aiuti di stato. A tal fine:<br />
a) le imprese devono:<br />
risultare iscritte e attive presso il registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente;<br />
avere sede legale o operativa in <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />
b) le associazioni, fondazioni, consorzi con personalità giuridica, ecc. devono:<br />
essere iscritte nel registro delle persone giuridiche;<br />
avere sede legale o operativa in <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
Le eventuali imprese richiedenti devono soddisfare, pena la non ammissibilità della domanda, le seguenti condizioni,<br />
presentando una dichiarazione (Allegato 11) sottoscritta dal legale rappresentante che dichiari di:<br />
non trovarsi in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione<br />
di imprese in difficoltà e, in particolare, non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione<br />
controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;<br />
aver assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro<br />
ai sensi della normativa vigente;<br />
non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della<br />
legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla<br />
Commissione europea.<br />
rispettare la disciplina comunitaria del “de minimis” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e<br />
successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una<br />
medesima impresa non deve superare i 200.000,00 € nell’arco degli ultimi 3 esercizi finanziari. L’impresa è pertanto<br />
tenuta a rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “de minimis”.<br />
3. PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELLE DELLE DOMANDE DOMANDE E E AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AL AL AL FINANZIAMENTO<br />
FINANZIAMENTO<br />
Tutti i soggetti aventi i requisiti per accedere ai finanziamenti possono presentare domande, coerenti con le finalità di<br />
cui al punto 1, alle Comunità montane territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.<br />
3.1 Presentazione Presentazione delle delle domande<br />
domande<br />
Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate alla Comunità montana della zona omogenea di<br />
riferimento a partire dal 14 gennaio 2011 e non oltre il 25 febbraio 2011: fa fede la data di protocollo della Comunità<br />
montana in entrata.<br />
Qualora la Comunità montana intenda partecipare al presente bando con propri progetti deve provvedere entro il 25<br />
febbraio 2011 ad approvarli con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea.<br />
3.2 Contenuti Contenuti della della domanda<br />
domanda<br />
La domanda deve essere redatta in duplice copia secondo lo schema dell’Allegato 2 “Modello di domanda per la<br />
presentazione del progetto”, completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da<br />
consegnare”e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente, pena esclusione della domanda.<br />
3.3 Ammissibilità mmissibilità al al finanziamento<br />
finanziamento<br />
Sono ammissibili a finanziamento i progetti:<br />
1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1);<br />
2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando;<br />
3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3774 - Bollettino Ufficiale<br />
4. le cui domande siano correttamente compilate in ogni loro parte (Allegati 2 e 3);<br />
5. che abbiano un costo non inferiore a € 50.000,00;<br />
6. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli<br />
Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi<br />
importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3;<br />
7. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a:<br />
a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00;<br />
b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00;<br />
8. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i<br />
quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti;<br />
9. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.<br />
Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.<br />
4. CRITERI CRITERI DI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE E E PUNTEGGI<br />
PUNTEGGI<br />
La valutazione dei progetti presentati ai fini dell’assegnazione del punteggio, attraverso i criteri di seguito dettagliati,<br />
privilegia:<br />
interventi che prevedono compartecipazioni finanziarie;<br />
interventi ricompresi in strumenti di programmazione negoziata di cui alla legge regionale 14 marzo 2003, n. 2<br />
“Programmazione negoziata regionale”<br />
interventi ubicati in territorio classificato a svantaggio alto o medio - sulla base della classificazione approvata<br />
dalla Giunta regionale alla data del 14 gennaio 2011, data entro la quale la Comunità montana deve<br />
pubblicare i propri criteri.<br />
interventi riferibili alle priorità indicate nel PRS della IX Legislatura di cui alla DCR n. IX/56 del 28 settembre <strong>2010</strong>.<br />
Ad ogni progetto può essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti, di cui 70 attribuiti secondo criteri generali<br />
indicati dal presente bando e riportati in Tab. 1, e 30 assegnati sulla base dei criteri stabiliti dalla Comunità montana,<br />
punto 4.2.<br />
4.1 Criteri Criteri generali generali per per per l’assegnazione l’assegnazione dei dei punteggi<br />
punteggi<br />
Per la compilazione della graduatoria, i punteggi relativi ai criteri generali sono attribuiti sulla base dei criteri indicati in<br />
Tab. 1.<br />
Tab. Tab. 1 1 Attribuzione Attribuzione pun punteggi pun teggi<br />
Criterio Criterio<br />
Range Range punteggio punteggio<br />
Punteggio<br />
Punteggio<br />
1 – Quota Quota di di ccofinanziamento<br />
c ofinanziamento<br />
< a 20% 0<br />
≥ 20% e < 30% 3<br />
≥ 30% e < 40% 5<br />
≥ 40% e < 50% 7<br />
≥ 50% e < 60% 9<br />
≥ 60% e < 70% 11<br />
≥ 70% e < 80% 13<br />
≥ 80% 15<br />
2 - Costo Costo totale del progetto<br />
3 - Inserito Inserito in strumenti di programmazione negoziata<br />
(Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera l'intervento<br />
come se inserito solo nello strumento con punteggio maggiore)<br />
< € 300.000,00 0<br />
≥ € 300.000,00 10<br />
No strumenti p.n, 0<br />
APQ ex l. 662/96 5<br />
ADP ex l. 267/2000 5<br />
CRP o ADP o AQST o PISL ex l.r. 2/2003 10<br />
4 - Intervento riferibile ad almeno una delle finalità<br />
No 0<br />
nn. n. 3,7,9,10, 3,7,9,10, 13, 13, 14 14 dell’ dell’Allegato<br />
dell’ Allegato Allegato 1 1<br />
Sì 10<br />
5 – Presentato da più soggetti<br />
6 - Livello Livello di di progettazione<br />
progettazione<br />
NO 0<br />
2 1<br />
≥ 3 e ≤ 5 2<br />
≥ 6 5<br />
definitiva 5<br />
esecutiva 10
Bollettino Ufficiale<br />
- 3775 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Criterio Criterio<br />
Range Range punteggio punteggio<br />
Punteggio<br />
Punteggio<br />
7 – È ubicato ubicato in in comuni comuni comuni a a svantaggio svantaggio da da da basso basso ad ad elevato elevato (secondo la basso 2<br />
classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della medio<br />
pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana)<br />
elevato<br />
In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, arrotondata a<br />
due cifre decimali, applicando la seguente formula:<br />
Più comuni a diverso grado di<br />
Punteggio Punteggio assegnato assegnato= assegnato assegnato (numero com. svantaggio basso X 2 + numero com. svantaggio<br />
svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/ numero totale<br />
comuni<br />
5<br />
10<br />
Da 2 a 10<br />
4.2 Criteri Criteri della della Comunità Comunità Comunità montana: montana: punteggi punteggi e e indicaz indicazioni indicaz ioni per per per la la la compilazione compilazione della della graduatoria<br />
graduatoria<br />
I criteri della Comunità montana devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità<br />
montana entro il 14 Gennaio 2011.<br />
Ai fini della formazione della graduatoria la Comunità montana può adottare criteri propri per un punteggio massimo di<br />
30 punti su 100.<br />
Nella delibera in cui definisce i propri criteri, la Comunità montana, al fine della composizione della graduatoria,<br />
definisce inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che<br />
eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea<br />
di riferimento.<br />
I criteri della Comunità montana:<br />
non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente;<br />
non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio;<br />
devono essere deliberati dalla giunta esecutiva entro il 14 gennaio 2011e pubblicati all’Albo della Comunità<br />
montana nella stessa data e fino al 25 febbraio 2011;<br />
devono essere trasmessi alla Sede Territoriale competente entro il 28 gennaio 2011 secondo lo schema di cui<br />
all’Allegato 4.<br />
5. ISTRUTTORIA<br />
ISTRUTTORIA<br />
ISTRUTTORIA<br />
5.1 Istruttoria Istruttoria preliminare<br />
preliminare<br />
preliminare<br />
Il termine per la conclusione dell’istruttoria preliminare è fissato al 11 Marzo 2011.<br />
Entro tale termine la Comunità montana:<br />
verifica la completezza delle domande e della documentazione allegata alle stesse sulla base dell’Allegato 5<br />
(check list). Le domande non complete vengono escluse. L’esclusione delle domande e dei relativi progetti deve<br />
essere motivata e riportata nell’Allegato 6;<br />
può, qualora ritenuto necessario, richiedere ai soggetti proponenti eventuali chiarimenti/integrazioni alla<br />
documentazione presentata. Tali chiarimenti/integrazioni sono ammessi esclusivamente su esplicita richiesta della<br />
Comunità montana di riferimento, da fornirsi entro il giorno 11 Marzo 2011, termine previsto per la verifica della<br />
completezza della domanda da parte della Comunità montana stessa.<br />
deve pubblicare all’Albo entro il giorno 11 Marzo 2011 e fino al 18 aprile 2011 l’elenco motivato dei progetti esclusi;<br />
deve trasmettere alla Sede Territoriale competente una delle due copie delle domande presentate dai soggetti<br />
proponenti corredate da tutti gli elaborati progettuali richiesti;<br />
deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’Allegato 6;<br />
può promuovere una verifica congiunta per la valutazione delle domande ammissibili con la Sede Territoriale<br />
competente al fine di dirimere eventuali casi di particolare complessità.<br />
5.2 Assegnazio Assegnazione Assegnazio ne punteggi<br />
punteggi<br />
La Comunità montana valuta le domande ammissibili a finanziamento e assegna ad ogni progetto un punteggio da 0<br />
a 100, sulla base dei criteri riportati in tab.1 e di propri criteri (punti 4.1 e 4.2) compilando per ogni singolo progetto<br />
l’Allegato 7.<br />
5.3 Formazione Formazione della della graduatoria graduatoria provvisoria provvisoria<br />
provvisoria<br />
A seguito dell’istruttoria preliminare e dell’assegnazione dei punteggi, la Comunità compila la graduatoria provvisoria dei<br />
progetti ammissibili a finanziamento riportando in Allegato 8, in ordine decrescente di punteggio, ciascun progetto.<br />
5.4 Approvazione Approvazione e e trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria provvisoria<br />
provvisoria<br />
Entro il 18 aprile 2011 la graduatoria provvisoria deve essere compilata secondo lo schema dell’Allegato 8 e deve<br />
essere:
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3776 - Bollettino Ufficiale<br />
approvata con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea della Comunità montana;<br />
pubblicata all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni;<br />
trasmessa per le verifiche (di cui al p.to 5.5) alla Sede Territoriale competente, unitamente alla relativa delibera di<br />
approvazione e delle schede per ogni singolo progetto (Allegato 7).<br />
5.5 5.5 Verifica Verifica da da parte parte parte delle delle delle Sedi Sedi Territoriali Territoriali ed ed ed approvazione approvazione della della graduatoria graduatoria graduatoria definitiva<br />
definitiva<br />
La Sede Territoriale entro il 10 maggio 2011, avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dalla Comunità<br />
montana (p.ti 3.3 e 4.1):<br />
effettua la verifica della conformità dei progetti rispetto ai contenuti richiesti dal presente bando;<br />
effettua la verifica della congruità dei punteggi assegnati dalla Comunità montana ed in particolare verifica la<br />
eventuale conformità rispetto agli strumenti di programmazione negoziata ex l.r. 2/2003 dichiarati anche<br />
avvalendosi delle Direzioni Generali della Giunta Regionale;<br />
può chiedere chiarimenti o precisazioni in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli<br />
previsti per la conclusione dell’istruttoria;<br />
sulla base degli esiti delle verifiche di cui sopra trasmette alla Comunità montana, secondo l’Allegato 9, la<br />
graduatoria provvisoria con le eventuali modifiche apportate;<br />
La Comunità montana entro il 24 maggio 2011:<br />
1. prende atto della graduatoria trasmessa dalla Sede Territoriale e della quota del Fondo Regionale per la<br />
Montagna assegnata alla zona omogenea, al netto delle spese di istruttoria di cui al successivo punto 5.7;<br />
2. ove siano presenti progetti a pari punteggio e/o finanziabili solo parzialmente, applica agli stessi i criteri di cui al<br />
p.to 4.2; per il progetto in graduatoria che risulti parzialmente finanziabile rispetto alla quota di finanziamento<br />
richiesta, la Comunità montana deve preventivamente verificare che il beneficiario fornisca le garanzie per la<br />
copertura della quota residua non finanziata con contributo regionale, in caso negativo si scorre la graduatoria;<br />
3. approva la graduatoria definitiva con delibera di Giunta esecutiva o dell’assemblea;<br />
4. pubblica la graduatoria definitiva all’Albo della Comunità montana per almeno 15 giorni a partire dal giorno<br />
successivo all’approvazione;<br />
5. trasmette la graduatoria definitiva (Allegato 10) alla Sede Territoriale competente, per il seguito dell’istruttoria.<br />
5.6 Approvazione Approvazione finale finale finale dei dei progetti<br />
progetti<br />
A seguito del ricevimento della delibera della Comunità montana di cui al punto precedente, la Giunta regionale<br />
provvede ad approvare l’elenco dei progetti ammissibili a finanziamento. Il programma di finanziamento degli interventi<br />
è approvato con decreto del Dirigente della struttura regionale competente secondo quanto previsto dall’art. 5 comma<br />
6 della l.r. 25/2007.<br />
Tutti i successivi atti inerenti la gestione operativa dei progetti ammessi a finanziamento saranno adottati dal Dirigente<br />
della Sede Territoriale competente.<br />
5.7 5.7 Riconoscimento Riconoscimento delle delle spese spese di di istruttoria<br />
istruttoria<br />
Per la gestione dell’istruttoria, per il monitoraggio dell’avanzamento dei progetti e la gestione del fondo regionale per la<br />
montagna, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> riconosce alla Comunità montana, che lo richieda contestualmente alla trasmissione<br />
della graduatoria definitiva, le spese di istruttoria per un importo complessivo non superiore al 10% della quota di riparto<br />
del Fondo regionale per la montagna destinata alla zona omogenea per l’anno <strong>2010</strong> (non si applica alle risorse derivanti<br />
dalle economie dei riparti precedenti).<br />
Qualora la Comunità montana richieda il riconoscimento delle spese di istruttoria, la quota del fondo disponibile per<br />
finanziare i progetti è di conseguenza ridotta dell’importo richiesto.<br />
5.8 Garanzie Garanzie Garanzie per per gli gli esclusi<br />
esclusi<br />
Eventuali richieste motivate, da parte dei soggetti proponenti, di ammissione all’istruttoria delle domande escluse<br />
dovranno pervenire alla Sede Territoriale competente, da parte dei soggetti proponenti, entro il 18 aprile 2011.<br />
La Sede Territoriale valuta le motivazioni addotte ed eventualmente ammette in graduatoria il progetto escluso in<br />
coerenza con i tempi di istruttoria del presente bando.<br />
6. AVVIO AVVIO DEI DEI PROGETTI PROGETTI E E PROCEDURE PROCEDURE PROCEDURE DI DI LIQUIDAZIONE<br />
LIQUIDAZIONE<br />
6.1 Comunicazione Comunicazione CUP CUP (Codice (Codice Unico Unico del del Progetto)<br />
Progetto)<br />
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di<br />
approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, la Comunità montana comunica alla Sede Territoriale competente<br />
l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), precedentemente richiesto<br />
dalle Stazioni Appaltanti, ai sensi della delibera CIPE 143/02 e smi.<br />
La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.
Bollettino Ufficiale<br />
- 3777 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
6.2 6.2 Avvio Avvio intervento, intervento, inizio inizio e e conclusione conclusione lavori<br />
lavori<br />
6.2.1 6.2.1 Avvio Avvio dell’intervento dell’intervento e e inizio inizio lavori<br />
lavori<br />
L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di<br />
decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei<br />
termini di cui al p.to 7.1.<br />
L’inizio lavori deve essere comunicato da parte del beneficiario entro 15 giorni alla Comunità montana di riferimento con<br />
l’invio della seguente documentazione:<br />
a) - opere pubbliche:<br />
copia del progetto esecutivo,<br />
dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia di<br />
lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP<br />
contratto di appalto;<br />
certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il certificato di<br />
inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate).<br />
b) - altri interventi:<br />
soggetti pubblici: determina dirigenziale o del responsabile del servizio attestante l’avvio dell’intervento;<br />
soggetti privati: dichiarazione del legale rappresentante, ai sensi del d.P.R. 445/2000, attestante l’avvio<br />
dell’intervento.<br />
La Comunità montana entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione di cui sopra verifica la completezza della<br />
documentazione stessa e trasmette alla Sede Territoriale competente, secondo le modalità indicate al punto 6.3:<br />
1. la data di inizio lavori;<br />
2. la richiesta del 1° SAL pari al 30%.<br />
6.2.2 6.2.2 6.2.2 Stato Stato avanzamento avanzamento avanzamento lavori<br />
lavori<br />
Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 6.3 il beneficiario deve presentare alla Comunità montana<br />
idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50 % dei costi sostenuti rispetto ai<br />
costi previsti. La Comunità montana provvede a trasmetterlo alla Sede Territoriale competente secondo le modalità di<br />
cui allo stesso punto 6.3.<br />
6.2.3 6.2.3 Conclusione Conclusione lavori<br />
lavori<br />
Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo<br />
inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00.<br />
Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, i<br />
soggetti beneficiari devono far pervenire alla Comunità montana il certificato di regolare esecuzione o il certificato di<br />
collaudo.<br />
Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate<br />
tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di<br />
approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea<br />
documentazione.<br />
Qualora i beneficiari siano persone giuridiche di diritto pubblico o privato devono presentare relazione tecnica descrittiva<br />
delle realizzazioni e dei risultati ottenuti oltre a uno schema analitico di rendicontazione delle spese sostenute, ed ogni<br />
altro documento che la Comunità montana ritenga necessario per verificare l’avvenuta realizzazione del progetto e<br />
certificare le spese effettuate.<br />
6.3 6.3 Procedure Procedure di di liquidazione liquidazione e e modalità modalità di di erogazione erogazione del del contributo<br />
contributo<br />
I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:<br />
1° SAL: 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 6.2.1;<br />
2° SAL: 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento<br />
lavori come specificato al punto 6.2.2;<br />
Saldo: 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 6.2.3.<br />
Il beneficiario del finanziamento, se diverso dalla Comunità montana, richiede il contributo alla Comunità montana di<br />
riferimento, fornendo la documentazione necessaria di cui al punto 6.2.<br />
Nel caso il beneficiario del finanziamento sia la Comunità montana stessa è necessario che la documentazione di cui al<br />
punto 6.2 sia approvata con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3778 - Bollettino Ufficiale<br />
La Comunità montana verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori<br />
(inizio, avanzamento, fine) dei progetti relativi alle zone omogenee di riferimento e certifica le spese avvenute.<br />
Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto<br />
ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute<br />
nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta.<br />
Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa<br />
misura percentuale.<br />
A verifica avvenuta la Comunità montana con determina del Dirigente competente o del responsabile del servizio<br />
chiede alla Sede Territoriale competente l’erogazione dei contributi spettanti.<br />
La Sede Territoriale, verificata la completezza della richiesta di erogazione, provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla<br />
liquidazione del contributo spettante alla Comunità montana.<br />
7. PROROGHE, PROROGHE, PROROGHE, VARIANTI VARIANTI IN IN C<strong>ORS</strong>O C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, D’OPERA, D’OPERA, RINUNCE, RINUNCE, RINUNCE, DECADENZA<br />
DECADENZA<br />
7.1 Proroghe Proroghe e e decadenza<br />
decadenza<br />
I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal<br />
beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti.<br />
La proroga può essere disposta, su richiesta del beneficiario, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per un periodo<br />
non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4).<br />
La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del beneficiario prima della scadenza del termine di inizio e/o<br />
fine lavori alla Comunità montana, la quale deve a sua volta comunicare l’eventuale approvazione alla Sede Territoriale<br />
competente entro 30 giorni dal ricevimento della stessa.<br />
Nel caso in cui sia la Comunità montana stessa per un proprio progetto a dover richiedere una proroga, la richiesta<br />
deve essere trasmessa dal RUP alla Sede Territoriale competente, contestualmente alla documentazione attestante le<br />
motivazioni per cause non dipendenti dalla propria volontà.<br />
La Sede Territoriale si esprime entro 30 gg. dal ricevimento della stessa.<br />
L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. in base ai casi di cui sopra, previo conforme parere del Nucleo di<br />
Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5, è adottata:<br />
- dalla Comunità montana nel caso sia un beneficiario diverso dalla Comunità montana stessa a richiederla;<br />
- dalla Sede Territoriale competente nel caso sia la Comunità montana a richiederla.<br />
Nel primo caso la Comunità montana dovrà trasmettere la richiesta del beneficiario alla Sede Territoriale competente<br />
per la richiesta di parere al Nucleo di Valutazione.<br />
Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai<br />
benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la<br />
decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.<br />
In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di<br />
cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008.<br />
La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di<br />
restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.<br />
7.2 Modifiche Modifiche e e varianti arianti in in corso corso d’opera<br />
d’opera<br />
Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:<br />
aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;<br />
diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.<br />
nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere<br />
siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.<br />
Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:<br />
un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere<br />
garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;<br />
una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa<br />
misura percentuale.<br />
La Comunità montana, dopo aver valutato la richiesta di modifica pervenuta da parte del beneficiario, nei successivi 30<br />
giorni deve trasmettere alla Sede Territoriale competente l’approvazione di tale modifica, indicando:<br />
- codice, titolo, contributo e costo del progetto;<br />
- atto di approvazione della modifica;<br />
- descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato;<br />
- eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.
Bollettino Ufficiale<br />
- 3779 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Qualora sia la Comunità montana medesima attuatore del progetto e/o beneficiario del contributo regionale, la<br />
richiesta di modifica deve essere valutata dalla Sede Territoriale competente che si esprime entro 30 giorni dal<br />
ricevimento della richiesta.<br />
Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al<br />
punto 5.6.<br />
Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti.<br />
I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il<br />
progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale.<br />
L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare<br />
oneri aggiuntivi a carico della <strong>Regione</strong>.<br />
7.3 Rinunce<br />
Rinunce<br />
Nel caso il beneficiario rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può essere<br />
riutilizzato scorrendo la graduatoria oppure può essere riassegnato alla medesima zona omogenea con il riparto<br />
successivo.<br />
La Comunità montana con delibera prende atto della rinuncia e può procedere allo scorrimento della graduatoria.<br />
La delibera di presa d’atto della rinuncia dove essere trasmessa alla Sede Territoriale per gli adempimenti successivi<br />
indicando codice, titolo, contributo e costo del progetto.<br />
8. CONTROLLO CONTROLLO E E MONITORAGGIO MONITORAGGIO DELLO DELLO STATO STATO STATO DI DI AVANZAMENTO AVANZAMENTO DEI DEI PROGETTI PROGETTI<br />
PROGETTI<br />
8.1 Controllo Controllo<br />
Controllo<br />
La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso le<br />
sedi dei soggetti beneficiari e delle Comunità montane allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti<br />
ammessi al finanziamento, il rispetto degli obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle<br />
informazioni prodotte dai soggetti beneficiari e dalle Comunità montane.<br />
A tal fine i beneficiari, con la domanda di presentazione dei progetti si impegnano a tenere a disposizione della<br />
<strong>Regione</strong>, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo<br />
non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.<br />
8.2 8.2 Monitoraggio<br />
Monitoraggio<br />
Le Comunità montane entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di<br />
avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31<br />
dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno.<br />
I beneficiari, diversi dalle Comunità montane sono tenuti a presentare tale documentazione alle Comunità montane 15<br />
giorni prima di quanto stabilito per le comunità stesse<br />
SEZIONE SEZIONE 2 2 – COMUN COMUNI COMUN I CAPOLUOGO<br />
CAPOLUOGO CAPOLUOGO DI DI PROVINCIA PROVINCIA<br />
PROVINCIA<br />
1 FINALITÀ, FINALITÀ, RIS<strong>ORS</strong>E RIS<strong>ORS</strong>E E E SOGGETTI SOGGETTI BENEFICIARI<br />
BENEFICIARI<br />
Per la valorizzazione e la tutela dei territori montani, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ha promulgato la legge 15 ottobre 2007 n. 25<br />
“Interventi a favore della popolazione dei territori montani” ed ha istituito il fondo regionale per la montagna (art. 4).<br />
Il fondo è stato ripartito con Delibera IX/876/<strong>2010</strong> e col medesimo provvedimento sono state riassegnate alle zone<br />
omogenee le risorse derivanti da economie e rinunce sul Fondo per la montagna delle annualità precedenti anche ai<br />
Comuni capoluogo di provincia, individuati quali Soggetti Beneficiari.<br />
Le attività finanziabili, sono riportate in Allegato 1 e perseguono le finalità della l.r. 25/2007, art. 2 comma 1, e dei<br />
documenti di programmazione regionale vigenti.<br />
2 PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DELLE DELLE DOMANDE DOMANDE DOMANDE E E AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AMMISSIBILITÀ AL AL FINANZIAMENTO<br />
FINANZIAMENTO<br />
FINANZIAMENTO<br />
I Comuni capoluogo di provincia possono presentare le domande di finanziamento, coerenti con le finalità di cui al<br />
punto 1, alle Sedi Territoriali di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> territorialmente competenti con le modalità di seguito indicate.<br />
2.1 Presentazione, Presentazione, contenuto contenuto delle delle domande domande e e ammissibilità ammissibilità al al finanziamento<br />
finanziamento<br />
Sono ammesse all’istruttoria le domande di finanziamento presentate entro il 25 febbraio 2011 alla Sede Territoriale di<br />
riferimento: fa fede la data di protocollo della Sede Territoriale in entrata.<br />
La domanda completa della documentazione prevista in Allegato 3, “Elenco degli elaborati da consegnare” deve<br />
riportare:<br />
codice del progetto,<br />
titolo del progetto<br />
costo complessivo, contributo richiesto e eventuale cofinanziamento, specificandone le fonti
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3780 - Bollettino Ufficiale<br />
Sono ammissibili a finanziamento i progetti:<br />
1. che rispondano alle finalità di cui al punto 1 (Allegato 1);<br />
2. che possiedano tutti i requisiti stabiliti nel presente bando;<br />
3. che non siano stati avviati prima della data di pubblicazione del presente bando;<br />
4. le cui domande siano complete della documentazione di cui all’Allegati 3;<br />
5. se riguardanti opere pubbliche siano almeno allo stadio di progettazione preliminare ai sensi del Codice degli<br />
Appalti, per le altre tipologie presentino una dettagliata descrizione dell’intervento da realizzare, dei relativi<br />
importi e dei costi unitari come indicato in Allegato 3;<br />
6. abbiano un tempo di realizzazione massimo pari a:<br />
a. 2 anni per importo lavori inferiore o uguale a € 500.000,00;<br />
b. 3 anni per importo lavori superiore a € 500.000,00;<br />
7. non siano oggetto di altri finanziamenti pubblici previsti da normative regionali, nazionali o comunitarie per i<br />
quali sia esplicitamente prevista la non cumulabilità con altri finanziamenti;<br />
8. siano conformi alle norme regionali, nazionali e comunitarie.<br />
Qualora non sussista anche solo uno dei requisiti sopra elencati la domanda è automaticamente esclusa dal bando.<br />
3 ISTRUTTORIA ISTRUTTORIA ISTRUTTORIA E E E APPROVAZIONE APPROVAZIONE APPROVAZIONE DEI DEI DEI PROGETTI<br />
PROGETTI<br />
La Sede Territoriale entro il 18 aprile 2011, avvalendosi della documentazione progettuale ricevuta dal Comune<br />
capoluogo di provincia:<br />
effettua la verifica della fattibilità tecnico-economica e della conformità dei progetti rispetto ai contenuti<br />
richiesti dal presente bando;<br />
può chiedere chiarimenti in merito ai progetti presentati da fornirsi in tempi compatibili con quelli previsti per la<br />
conclusione dell’istruttoria;<br />
trasmette alla Struttura competente della Giunta Regionale il parere relativo ai progetti presentati per il seguito<br />
dell’istruttoria.<br />
4 AVVIO AVVIO DEI DEI DEI PROGETTI PROGETTI E E PROCEDURE PROCEDURE DI DI LIQUIDAZIONE<br />
LIQUIDAZIONE<br />
4.1 Comunicazione Comunicazione CUP CUP (Codice (Codice Unico Unico del del Progetto) Progetto)<br />
Progetto)<br />
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di<br />
approvazione dei progetti ammessi al finanziamento, il Comune capoluogo di provincia comunica alla Sede Territoriale<br />
competente l’elenco degli interventi riportante codice identificativo e Codice Unico di Progetto (CUP), ai sensi della<br />
delibera CIPE 143/02 e smi.<br />
La mancata comunicazione del CUP, qualora obbligatorio, costituisce elemento ostativo all’erogazione del contributo.<br />
4.2 Avvio Avvio Avvio intervento intervento intervento e e inizio inizio lavori lavori<br />
lavori<br />
L’inizio lavori deve avvenire entro e non oltre 270 giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> del decreto dirigenziale di approvazione dei progetti ammessi e del relativo beneficio finanziario, a pena di<br />
decadenza di diritto dal beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, salvo proroga da richiedersi nei<br />
termini di cui al successivo punto 5.1.<br />
L’inizio lavori, accompagnato dalla richiesta del 1° SAL del 30%, deve essere comunicato con l’invio della seguente<br />
documentazione:<br />
a) - opere pubbliche:<br />
copia del progetto esecutivo,<br />
dichiarazione di avvenuta validazione del progetto o parere delle strutture regionali competenti in materia<br />
di lavori pubblici ai sensi della l.r. 1/2000 e smi e del DDS 155/2009 della Direzione Generale OO.PP<br />
contratto di appalto;<br />
certificato di inizio lavori (per gli interventi che si realizzano con il concorso di più opere pubbliche, il<br />
certificato di inizio lavori ed il contratto d’appalto devono riferirsi a tutte le opere contemplate).<br />
b) - altri interventi: determina dirigenziale attestante l’avvio dell’intervento;<br />
4.3 Stato Stato Stato avanzamento avanzamento lavori<br />
lavori<br />
Per l’erogazione del contributo di cui al successivo punto 4.5 il Comune capoluogo di provincia deve presentare alla<br />
Sede Territoriale idonea certificazione relativa allo stato di avanzamento lavori nella misura minima del 50% dei costi<br />
sostenuti rispetto ai costi previsti.<br />
4.4 Conclusione Conclusione lavori<br />
lavori<br />
Il termine di fine lavori è fissato in un massimo di 2 anni a decorrere dalla data di inizio lavori per i progetti di costo<br />
inferiore o uguale a € 500.000,00 ed in un massimo di 3 anni per i progetti di costo superiore a € 500.000,00.
Bollettino Ufficiale<br />
- 3781 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Decorsi 60 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori e comunque entro 60 giorni dal termine ultimo di fine lavori, il<br />
Comune capoluogo di provincia deve far pervenire alla Sede Territoriale il certificato di regolare esecuzione o il<br />
certificato di collaudo.<br />
Nei casi in cui non sia applicabile il d.P.R. n. 554/1999 deve essere trasmessa la relazione nella quale siano elencate<br />
tutte le spese sostenute dal beneficiario per la realizzazione dell’opera, la deliberazione o determinazione di<br />
approvazione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione e della relazione di cui sopra, oppure altra idonea<br />
documentazione.<br />
4.5 Procedure Procedure di di liquidazione liquidazione e e modalità modalità di di erogazione erogazione del del contributo<br />
contributo<br />
I pagamenti vengono liquidati con le seguenti modalità:<br />
1° SAL: 30% del contributo ad inizio lavori, come specificato al punto 4.2;<br />
2° SAL: 40% del contributo a seguito della presentazione della certificazione relativa allo stato di avanzamento<br />
lavori come specificato al punto 4.3;<br />
Saldo: 30 % del contributo (salvo economie) a conclusione lavori, come specificato al punto 4.4.<br />
È necessario che la documentazione attestante lo stato dei lavori sia approvata con delibera di Giunta o determina del<br />
Dirigente preposto.<br />
Le spese tecniche (progettazione, indagini, studi e analisi, rilievi, direzione lavori, studi di valutazione di impatto<br />
ambientale, collaudi, studi di fattibilità economico finanziaria, perizie, consulenze professionali, ecc.) sono riconosciute<br />
nella misura massima del 10% dell'importo a base d’asta.<br />
La Sede Territoriale verifica la correttezza della documentazione progettuale e degli atti attestanti lo stato dei lavori (inizio,<br />
avanzamento, fine) dei progetti relativi del Comune capoluogo e provvede, entro 60 giorni dal ricevimento, alla<br />
liquidazione del contributo spettante.<br />
Nel caso l’intervento si concluda con economie il contributo, se minore del costo del progetto, viene ridotto della stessa<br />
misura percentuale.<br />
5 PROROGHE, PROROGHE, PROROGHE, VARIANTI VARIANTI IN IN C<strong>ORS</strong>O C<strong>ORS</strong>O D’OPERA, D’OPERA, RINUNCE, RINUNCE, DECADENZA<br />
DECADENZA<br />
5.1 5.1 Proroghe Proroghe e e e decadenza<br />
decadenza<br />
I termini per l’avvio e la realizzazione dell’intervento sono stabiliti dal presente bando a pena di decadenza di diritto dal<br />
beneficio stesso in caso di mancato rispetto dei termini stabiliti.<br />
La proroga può essere disposta, su richiesta del Comune capoluogo, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per<br />
un periodo non superiore complessivamente a 180 giorni (l.r. 34/78, art. 27, c. 3 e 4).<br />
La proroga di 180 giorni deve essere richiesta da parte del Comune capoluogo prima della scadenza del termine di<br />
inizio e/o fine lavori alla Sede Territoriale competente.<br />
L’eventuale ulteriore proroga, oltre i 180 gg. è adottata dal Comune capoluogo previo conforme parere del Nucleo di<br />
Valutazione di cui all’articolo 1 della legge regionale del 27 febbraio 2007, n. 5.<br />
Il mancato rispetto dei termini, in assenza di provvedimento regionale di proroga, determina la decadenza dal diritto ai<br />
benefici regionali e il conseguente recupero in una unica soluzione delle somme eventualmente già erogate; la<br />
decadenza ricorre anche per situazioni di accertate difformità sostanziali tra il progetto finanziato e le opere realizzate.<br />
In caso di decadenza del finanziamento si osservano le disposizioni cui all’art. 27 della l.r. 34/78 secondo le modalità di<br />
cui alla d.g.r. 8177 del 13 ottobre 2008.<br />
La pronuncia di decadenza è comunicata al beneficiario e, fatta salva ogni altra responsabilità, comporta l’obbligo di<br />
restituzione delle somme erogate corrispondenti agli interventi o alle parti di interventi non ancora realizzati.<br />
5.2 Modifiche Modifiche e e Varianti Varianti in in corso corso corso d’opera<br />
d’opera<br />
Le modifiche tecniche del progetto e/o del relativo costo complessivo sono ammesse qualora comportino:<br />
aumento del costo complessivo: il contributo regionale resta invariato;<br />
diminuzione del costo complessivo: il contributo regionale viene ridotto nella stessa misura percentuale.<br />
nessuna variazione al costo complessivo: il contributo regionale resta confermato purchè le modifiche delle opere<br />
siano conformi alla normativa vigente e non comportino modifiche sostanziali.<br />
Sono ammesse modifiche al piano finanziario del progetto che comportino:<br />
un aumento del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale resta invariato, deve essere<br />
garantita da parte del beneficiario la copertura finanziaria;<br />
una diminuzione del costo, ma non una modifica del progetto: il contributo regionale viene ridotto nella stessa<br />
misura percentuale.<br />
Il Comune capoluogo deve trasmettere alla Sede Territoriale competente la richiesta di modifica indicando:<br />
- codice, titolo, contributo e costo del progetto;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- atto di approvazione della modifica;<br />
- descrizione della modifica in base a quanto sopra indicato;<br />
- eventuale nuovo piano finanziario in caso di modifica in tal senso.<br />
- 3782 - Bollettino Ufficiale<br />
La Sede Territoriale competente si esprime entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta.<br />
Il Dirigente della Sede Territoriale competente assume i necessari atti di aggiornamento del piano finanziario di cui al<br />
punto 5.6.<br />
Le varianti in corso d’opera sono ammesse ai sensi dell’art. 132 del Codice degli Appalti.<br />
I beneficiari si impegnano ad indire l’appalto in base allo sviluppo del progetto definitivo o esecutivo in coerenza con il<br />
progetto preliminare proposto ai fini del contributo regionale.<br />
L’autorizzazione di eventuali varianti in corso d’opera rispetto al progetto approvato non potrà comunque comportare<br />
oneri aggiuntivi a carico della <strong>Regione</strong>.<br />
5.3 Rinunce Rinunce<br />
Rinunce<br />
Nel caso il Comune capoluogo rinunci alla realizzazione dell’intervento finanziato, il relativo contributo regionale può<br />
essere riassegnato al medesimo Comune capoluogo con il riparto successivo, a condizione che il provvedimento di<br />
rinuncia venga trasmesso alla Sede Territoriale competente per gli adempimenti successivi indicando codice, titolo,<br />
contributo e costo del progetto.<br />
6 CONTROLLO CONTROLLO E E MONITORAGGIO MONITORAGGIO DELL DELLO DELL O STATO STATO DI DI AVANZAMENTO AVANZAMENTO DEI DEI PROGETTI<br />
PROGETTI<br />
6.1 6.1 Controllo Controllo<br />
Controllo<br />
La Struttura competente per il tramite delle Sedi Territoriali può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli presso il<br />
Comune capoluogo allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei progetti ammessi al finanziamento, il rispetto degli<br />
obblighi previsti dal presente bando, la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte.<br />
A tal fine il Comune capoluogo con la domanda di presentazione dei progetti si impegna a tenere a disposizione della<br />
<strong>Regione</strong>, in originale, tutta la documentazione contabile, tecnica e amministrativa relativa al progetto per un periodo<br />
non inferiore a 5 anni dalla data di erogazione del contributo.<br />
6.2 Monitoraggio<br />
Monitoraggio<br />
Monitoraggio<br />
I Comuni capoluogo entro il 30 marzo di ogni anno predispongono una relazione consuntiva relativa allo stato di<br />
avanzamento dei progetti e dell’utilizzo delle risorse assegnate, anche attraverso gli impegni di spesa assunti al 31<br />
dicembre dell’anno precedente da trasmettere alla Sede Territoriale competente entro il 30 aprile di ogni anno.
Bollettino Ufficiale<br />
SEZIONE SEZIONE 3 3 - RIFERIMENTI UTILI E INFORMATIVA PRIVACY<br />
- 3783 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Qualsiasi informazione relativa al presente bando potrà essere richiesta all’indirizzo: montagna@regione.lombardia.it o<br />
agli Spazio <strong>Regione</strong> delle Sedi Territoriali competenti.<br />
Le sedi e gli orari del Protocollo Locale Federato sono i seguenti:<br />
Orario Orario di di apertura apertura al al pubblico<br />
pubblico<br />
Lunedì Lunedì – Giovedì: Giovedì: dalle dalle dalle 9.00 9.00 alle alle 12.00 12.00 e e dalle dalle 14.30 14.30 alle alle 16.30<br />
16.30<br />
Venerdì: Venerdì: dalle dalle 9.00 9.00 alle alle 12.00.<br />
12.00.<br />
BERGAMO Via XX Settembre, 18/A (Sede Territoriale di Bergamo)<br />
BRESCIA Via Dalmazia, 92/94 c (Sede Territoriale di Brescia)<br />
COMO Via Luigi Einaudi, 1 (Sede Territoriale di Como)<br />
LECCO C.so Promessi Sposi, 132 (Sede Territoriale di Lecco)<br />
PAVIA Via Cesare Battisti, 150 (Sede Territoriale di Pavia)<br />
SONDRIO Via Del Gesù, 17 (Sede Territoriale di Sondrio)<br />
VARESE Via Belforte, 22 (Sede Territoriale di Varese)<br />
Le comunicazioni da inviare alla Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015 devono essere indirizzate a:<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
Direzione Centrale Programmazione Integrata<br />
Struttura Attuazione Progetti Speciali ed Expo 2015<br />
Via Fabio Filzi, 22<br />
20124 Milano (MI)<br />
Si informa, ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, che:<br />
1. titolari del trattamento dei dati sono:<br />
la Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del Presidente della Giunta – Via F. Filzi n. 22 – 20124 Milano;<br />
le Comunità montane, nella persona del Presidente pro-tempore.<br />
2. Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />
per la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>: Il D.C. della Programmazione Integrata<br />
per le Comunità montane: il Segretario Generale, fatte salve diverse determinazioni dell’ente.<br />
Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dello svolgimento delle istruttorie per l’erogazione dei contributi previsti nel<br />
presente bando. L’eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti in<br />
esecuzione del presente bando verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente<br />
per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità<br />
previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3784 - Bollettino Ufficiale<br />
Finalità Finalità cui cui devono devono riferirsi riferirsi le le attività attività finanziabili<br />
finanziabili<br />
ALLEGATO ALLEGATO 1<br />
1<br />
Con il fondo montagna <strong>2010</strong> sono finanziabili progetti che perseguono le finalità di sviluppo del territorio montano<br />
sintetizzate nei principali strumenti di programmazione economico finanziaria, territoriale e normativi vigenti.<br />
In particolare sono ammessi quegli interventi che perseguono le seguenti finalità:<br />
Codice Codice<br />
FINALITA’<br />
FINALITA’<br />
1 Prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e difesa del suolo, implementazione e miglioramento degli strumenti di<br />
monitoraggio e conoscenza del territorio;<br />
2 Conservazione e valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del paesaggio montano e tutela della qualità dei fondovalle;<br />
3 Utilizzo ecocompatibile delle risorse montane con particolare attenzione alla risorsa acqua;<br />
4 Protezione, valorizzazione e miglioramento della qualità delle foreste, del sistema dei parchi e delle aree protette e<br />
conservazione e tutela della biodiversità;<br />
5 Rinaturalizzazione degli ambiti naturali compromessi e riqualificazione delle aree dismesse;<br />
6 Valorizzazione dei beni ambientali, del patrimonio storico-culturale (con particolare attenzione al miglioramento<br />
dell’accessibilità/fruibilità complessiva), delle realtà museali e delle biblioteche locali, dell'identità locale e delle lingue<br />
parlate locali;<br />
7 Promozione e diffusione dell’uso di energie alternative e rinnovabili e miglioramento dell'efficienza energetica del patrimonio<br />
edilizio;<br />
8 Miglioramento della competitività e dei servizi alle imprese con particolare attenzione alle eccellenze di montagna;<br />
incentivazione e sostegno all’aggregazione delle imprese artigiane in materia di internazionalizzazione;<br />
9 Valorizzazione e sostegno del comparto agro-forestale, dei settori artigianale e commerciale e dei mestieri tradizionali,<br />
anche attraverso un’adeguata formazione professionale; promozione della ricomposizione fondiaria di montagna a favore,<br />
in particolare, dei giovani;<br />
10 10 10 Promozione e sostegno del comparto agro-forestale, delle produzioni tipiche locali, della multifunzionalità aziendale;<br />
11 11 11 Promozione e incentivazione dell’imprenditoria in montagna, in particolare giovanile e femminile;<br />
12 12 12 Valorizzazione del capitale umano e miglioramento dell'offerta formativa;<br />
13 13 13 Ampliamento e miglioramento dell'offerta turistica con particolare attenzione alla sostenibilità, all'ecocompatibilità, alla<br />
destagionalizzazione dei flussi turistici, alla valorizzazione dei sentieri, dei rifugi alpini e dell’impiantistica sportiva, alla<br />
realizzazione delle piste ciclabili oltre a interventi per campeggi e soggiorni didattico – educativi;<br />
14 14 14 Interventi integrati di sostegno pubblico-privati al commercio tradizionale al dettaglio attraverso la riqualificazione e<br />
l’aumento di attrattività dei luoghi di fruizione pubblica;<br />
15 15 15 Sostegno delle manifestazioni fieristiche<br />
16 16 16 Sviluppo e promozione degli insediamenti produttivi;<br />
17 17 17 Incentivazione e miglioramento dei servizi ai cittadini, con particolare attenzione alle zone scarsamente popolate, anche<br />
attraverso lo sviluppo di sportelli multifunzionali e di nuovi modelli organizzativi per lo sviluppo dell’associazionismo in<br />
montagna; sostegno delle forme di collaborazione e associazionismo tra diversi soggetti pubblici e privati, anche in<br />
relazione a quanto stabilito dalla legge regionale 2 febbraio 2007, n. 1 (Strumenti di competitività per le imprese e per il<br />
territorio della <strong>Lombardia</strong>);<br />
18 18 18 Diffusione dell’informatizzazione a banda larga e dei servizi ad essa connessi con particolare attenzione alla riduzione del<br />
digital divide;<br />
19 19 Miglioramento dell'offerta socio-assistenziale e sanitaria, anche attraverso l’attivazione di servizi di telemedicina;<br />
20 20 20 Miglioramento del sistema della viabilità locale e del trasporto pubblico locale;<br />
21 21 21 Promozione di una mobilità sostenibile e non impattante su ambiente e paesaggio.<br />
22 22 22 Potenziamento, ammodernamento e messa in sicurezza di reti e infrastrutture e miglioramento delle condizioni di<br />
accessibilità (anche in rapporto alle necessità di interscambio con mercati italiani ed esteri);
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO SOGGETTO BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
INDIRIZZO (sede legale o operativa)<br />
- 3785 -<br />
Model Modello Model lo di di domanda domanda per per per la la presentazione presentazione del del progetto<br />
progetto<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO ALLEGATO 2<br />
2<br />
Alla Alla Comunità Comunità Montana Montana<br />
Montana<br />
____________________________________________________________________________________________________________<br />
TELEFONO _____________________________________FAX __________________________________________________________<br />
EMAIL _____________________________________________________________________________________________<br />
Tipo Tipo di di soggetto: soggetto: Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato<br />
TITOLO TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO PROGETTO PROGETTO _______________________________________________________________<br />
(lunghezza massima 200 caratteri)<br />
_________________________________________________________________________________________________<br />
TIPO TIPO PROGETTO PROGETTO E E LOCALIZZAZIONE LOCALIZZAZIONE<br />
opera pubblica altro<br />
_________________________________________________________________________________________________<br />
(elencare il/i comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />
DESCRIZIONE DESCRIZIONE DEL DEL DEL PROGETTO PROGETTO PROGETTO E E RISULTATI RISULTATI ATTESI ATTESI<br />
ATTESI<br />
(Descrivere sinteticamente l’intervento e i suoi obiettivi)<br />
____________________________________________________________________________________________________________<br />
____________________________________________________________________________________________________________<br />
_________________<br />
____________________________________________________________________________________________________________<br />
_________________ ___________________________________________________________________________________________<br />
_______________________________________________________________________________<br />
_______________________________________________________________________________________________________<br />
_______________________________________________________________________________<br />
_______________________________________________________________________________ ________________________<br />
_____________________________<br />
________________________ _____<br />
PIANO PIANO FINANZIARIO<br />
FINANZIARIO<br />
Costo Costo Costo totale totale di di progetto<br />
progetto Costo Costo ttotale<br />
t otale di di progetto, IVA inclusa<br />
Cofinanziamento Cofinanziamento Richiesta Richiesta contributo contributo l.r. l.r. 25/07<br />
25/07<br />
IVA IVA esclusa esclusa esclusa se se recuperabile<br />
recuperabile<br />
se se non non recuperabile<br />
recuperabile<br />
€ € € €<br />
Per la compilazione dei punti seguenti fare riferimento alla Tabella 1 del bando.<br />
1 - COFINANZIAMENTO<br />
In In caso caso di di cofinanziamento cofinanziamento pubblico pubblico sono sono sono ammesse ammesse ammesse esclusivamente esclusivamente fonti fonti che non preve prevedano preve<br />
dano il il divieto divieto di cumulabilità.<br />
Pubblico Pubblico Privato Privato Privato €<br />
Cofinanziamento Cofinanziamento (specificare)<br />
Fonte<br />
Fonte<br />
2 - INSERITO INSERITO IN IN STRUMENTI STRUMENTI DI DI PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA NEGOZIATA NO SI’<br />
APQ ex l. 662/96<br />
ADP ex l. 267/2000<br />
Strumenti SI Data di formalizzazione stipula,<br />
sottoscrizione, approvazione, etc.<br />
CRP o ADP ex l.r. 2/2003<br />
PISL ex l.r. 2/2003<br />
AQST ex l.r. 2/2003<br />
soggetto responsabile/capofila
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
3 - PROGETTO RIFERIBILE ALLA FINALITÀ DELL’ALLEGATO 1<br />
- 3786 - Bollettino Ufficiale<br />
NO SI’ _____________________________________________________________________<br />
(specificare finalità - indicare il numero)<br />
4 - PRESENTATO DA PI PIÙ PI<br />
SOGGETTI NO SI’<br />
(riportare la denominazione dei soggetti e indicare il soggetto attuatore e/o capofila )<br />
Capofila<br />
Capofila<br />
soggetto soggetto 1 1 _________________<br />
_________________________________________________________________________________________<br />
_________________ ________________________________________________________________________<br />
soggetto soggetto 2__________________________________________________________________________________________<br />
2__________________________________________________________________________________________<br />
soggetto soggetto 3 3 _________________________________________________________________________________________<br />
_______________________________________________________________________<br />
__________________<br />
5 - LIVELLO PROGETTUALE PER OO.PP. E IMPORTI SUPERIORI SUPERIORI A 500.000 EURO<br />
EURO<br />
Preliminare Definitiva Esecutiva<br />
NO SI’ NO SI’ NO SI’<br />
6 - UBICATO IN COMUNE/I A GRADO DI SVANTAGGIO (secondo la classificazione approvata dalla Giunta regionale al<br />
momento della pubblicazione dei criteri da parte della comunità montana)<br />
(In caso di ubicazione in più comuni specificarne il numero)<br />
BASSO n. _____ MEDIO n. _____ ELEVATO n. _____<br />
Si dichiara che il progetto è conforme alle norme regionali, nazionali e comunitarie (punto 3.3, alinea 9)<br />
Timbro e firma legale rappresentante<br />
o del Capofila se presentato da più soggetti<br />
________________________________________
Bollettino Ufficiale<br />
- 3787 -<br />
Elenco Elenco Elenco elaborati elaborati da da consegnare<br />
consegnare<br />
consegnare<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO ALLEGATO 3/1<br />
3/1<br />
PER PER OPERE OPERE PUBBLICHE PUBBLICHE (realizzate da soggetti aventi natura pubblicistica e da organismi di diritto pubblico – art. 3,<br />
comma 26, d.lgs. 163/2006):<br />
Progetto Progetto preliminare preliminare – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 18 del d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, oltre alla verifica<br />
del progetto preliminare di cui all’art. 46 del d.P.R. 554/99<br />
Progetto Progetto definitivo definitivo definitivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 25 del d.P.R. 554/99<br />
Progetto Progetto esecutivo esecutivo – tutti gli elaborati richiesti dall’art. 35 del d.P.R. 554/99, compreso il verbale di validazione del<br />
progetto esecutivo di cui all’art. 47 del d.P.R. 554/99<br />
- cronoprogramma per il progetto preliminare, definitivo, esecutivo<br />
- provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti<br />
PER PER ALTRE ALTRE TIPOLOGIE TIPOLOGIE TIPOLOGIE DI DI INTERVENTO:<br />
INTERVENTO:<br />
- delibera degli organi societari o dichiarazione del legale rappresentante riportante:<br />
1. approvazione dell’iniziativa prevista nella domanda di contributo;<br />
2. impegno a non richiedere altri contributi pubblici per gli investimenti oggetto della domanda;<br />
3. impegno a terminare l’investimento nei tempi previsti;<br />
4. impegno a tenere un sistema contabile distinto o un apposito codice contabile per tutte le transazioni<br />
relative all’operazione finanziaria; impegno a collaborare con gli incaricati dei controlli e a fornire tutti i<br />
documenti eventualmente richiesti.<br />
In caso di partecipazione di più soggetti:<br />
- lettere di adesione dei soggetti alla richiesta di finanziamento<br />
Nel caso di impresa:<br />
- certificato di iscrizione al registro delle imprese rilasciato dalla CCIAA attestante l’iscrizione e la vigenza, che la<br />
ditta non si trovi in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata e concordato preventivo e che<br />
non abbia in corso procedimenti che possano determinare una delle predette procedure;<br />
- dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.P.R. 445/2000 attestante la tipologia di impresa<br />
(microimpresa, piccola impresa, media impresa o grande impresa) secondo quanto definito dalla<br />
Raccomandazione 2003/361/CE.<br />
Nel caso di associazione, fondazione o altro:<br />
- certificato relativo all’iscrizione nel registro delle persone giuridiche<br />
- statuto e atto costitutivo<br />
Oltre alla documentazione amministrativa suddetta vanno prodotti anche:<br />
- dettagliata relazione illustrativa di intervento e costo complessivo;<br />
- cronoprogramma;<br />
- elenco dei prezzi unitari;<br />
- documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area o dell’immobile su cui è previsto l’investimento e<br />
visura catastale in corso di validità;<br />
- per per lavori lavori edili edili: edili<br />
o progetto esecutivo - (computo metrico analitico a firma di un tecnico qualificato a cui siano applicati i<br />
prezzi unitari non superiori a quelli contenuti nel Prezzario delle Opere Pubbliche della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> o, in alternativa, analisi prezzi di cui all’art. 35, lett. i) del d.P.R. 554/99; tavole progettuali<br />
quotate riportanti le opere edili e gli impianti rispondenti alla documentazione fornita o da fornire al<br />
comune di competenza per ottenimento dei permessi urbanistici-edilizi necessari);<br />
o permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal comune comprovante che i mappali su<br />
cui è previsto l’investimento siano destinati all’attività oggetto del finanziamento (certificato di<br />
destinazione urbanistica di cui al 2° e 3° comma dell’art. 30 del d.P.R. 6.06.2001, n. 380);<br />
- per per impianti impianti generici, generici, macchinari macchinari e e altre altre attrezzature<br />
attrezzature:<br />
attrezzature<br />
o 3 preventivi comparativi in originale (nel caso di beni altamente specializzati o di investimenti a<br />
completamento di forniture preesistenti per le quali sia impossibile reperire più fornitori, un tecnico<br />
qualificato deve fornire una dichiarazione specifica attestante l’impossibilità di individuare dette<br />
concorrenti, allegando una relazione tecnica giustificativa).<br />
Allegato Allegato 3/2<br />
3/2
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
DA DA COMPILARE COMPILARE COMPILARE E E SOTTOSCRIVERE SOTTOSCRIVERE DA DA PARTE PARTE PARTE DEL DEL DEL PROGETTISTA<br />
PROGETTISTA<br />
Titolo Titolo del del progetto<br />
progetto<br />
ELENCO ELENCO DEGLI DEGLI ELABORATI ELABORATI AI AI AI SENSI SENSI DEL DEL d.P.R. d.P.R. 554/99 554/99<br />
554/99<br />
Elenco Elenco degli degli elaborati elaborati allegati<br />
allegati<br />
1)<br />
2)<br />
……<br />
Elenco Elenco degli degli degli elaborati elaborati elaborati non non nec necessitati nec essitati<br />
1)<br />
2)<br />
……<br />
- 3788 - Bollettino Ufficiale<br />
Visti gli elaborati sopra elencati si dichiara che in base al d.P.R. 554/99 il livello di progettazione è allo stato<br />
□ preliminare<br />
□ definitivo<br />
□ esecutivo<br />
Timbro e firma del progettista<br />
________________________________
Bollettino Ufficiale<br />
ALLEGATO ALLEGATO 4<br />
4<br />
I criteri della Comunità montana (punto 4.2 del bando):<br />
- 3789 -<br />
Criteri Criteri della della Comunità Comunità montana<br />
montana<br />
non devono essere riferiti alla natura giuridica del soggetto proponente<br />
non possono essere superiori a 15 punti per ciascun criterio.<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
devono essere deliberati dalla giunta esecutiva e pubblicati all’Albo della Comunità montana non oltre il<br />
14 gennaio 2011 e fino al 11 marzo 2011;<br />
devono essere trasmessi alla Sede territoriale competente entro il 28 gennaio 2011<br />
CRITERI CRITERI DI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE SCELTI SCELTI DALLA DALLA COMUNITÀ COMUNITÀ MONTANA<br />
MONTANA<br />
Criterio Criterio<br />
Motivazione Motivazione della della scelta scelta<br />
(*) Range Range punteggio punteggio<br />
(**)<br />
8 – ……………………………………………...<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla<br />
CM)<br />
9 – ……………………………………………...<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione<br />
scelto dalla CM)<br />
10 10 – ……………………………………………...<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione<br />
scelto dalla CM)<br />
(*) indicare una breve motivazione che ha portato la CM a scegliere il criterio di valutazione indicato)<br />
(**) indicare i valori assegnati ai criteri e il relativo punteggio<br />
(**) Punteggio (**)<br />
Indicare inoltre quale criterio adottare per i progetti che ottengano pari punteggio, in particolare per quelli che<br />
Punteggio<br />
eventualmente risultino parzialmente finanziabili sulla base della disponibilità finanziaria assegnata alla zona omogenea<br />
di riferimento:
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO ALLEGATO 5<br />
5<br />
BENEFICIARIO BENEFICIARIO ____________________________________<br />
____________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
- 3790 - Bollettino Ufficiale<br />
Check Check list<br />
list<br />
COD. COD. PROGETTO______/_______/ PROGETTO______/_______/ PROGETTO______/_______/ <strong>2010</strong> <strong>2010</strong><br />
<strong>2010</strong><br />
PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DEL DEL PROGETTO PROGETTO (ALL. (ALL. 2) 2) 2)<br />
SI NO ALTRO ALTRO<br />
Sede legale o operativa <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
COMPLETEZZA COMPLETEZZA DELLA DELLA DOMANDA DOMANDA – ALL. 2<br />
n. n. DICHIARAZIONI DICHIARAZIONI ED ED ELABORATI ELABORATI – ALL. 3 e ALL. 11 SI SI NO NO NO ALTRO<br />
1 INFORMAZIONI INFORMAZIONI GENERALI<br />
GENERALI<br />
1/1 Inoltre per Imprese<br />
Iscrizione CCIAA<br />
Dichiarazione sostitutiva attestante la tipologia impresa<br />
1/2 Associazioni, fondazione o altro<br />
Certificato iscrizione nel registro delle persone giuridiche<br />
Statuto e atto costitutivo<br />
2 LOCALIZZAZIONE LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO DELL’INTERVENTO E E ATTIVITÀ ATTIVITÀ FINANZIABILE<br />
FINANZIABILE<br />
Nel territorio della zona omogenea<br />
Specificata l’attività finanziabile<br />
3 IMPORTO IMPORTO (il (il costo costo costo del del del progetto progetto non non deve deve deve essere essere inferiore inferiore a a 30.000 30.000 30.000 €)<br />
Con IVA<br />
Dichiarazione di recuperabilità o no dell’IVA<br />
4 DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE<br />
PROGETTUALE<br />
4/1 Opera pubbliche<br />
Relazione ed elaborati progettuali (preliminare, definitivo o esecutivo – p.to 3.2 – 6 del<br />
bando)<br />
Cronoprogramma<br />
Provvedimento amministrativo di approvazione dei progetti<br />
4/2 Altre Altre tipologie d’intervento<br />
Relazione dettagliata tecnico illustrativa<br />
Cronoprogramma<br />
Elenco prezzi unitari<br />
Documentazione comprovante il titolo di godimento dell’area su cui è previsto l’intervento<br />
4/2.1 Per Per lavori lavori edili<br />
edili<br />
Progetto esecutivo<br />
Permesso di costruire o DIA, ovvero documento rilasciato dal Comune comprovante i<br />
mappali su cui è previsto l’intervento sono destinati all’attività oggetto di finanziamento<br />
4/2.2 Per Per impianti impianti generici, generici, macchinari macchinari e e altre altre attrezzature<br />
attrezzature<br />
Per impianti generici, macchinari e altre attrezzature, 3 preventivi comparativi in originale.<br />
5 IN IN CASO CASO CASO DI DI PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE DI DI PIÙ PIÙ SOGGETTI<br />
SOGGETTI<br />
Lettera d’adesione dei singoli<br />
6 PER PER ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONI , , FONDAZIONI FONDAZIONI O O ALTRO<br />
ALTRO<br />
Approvazione dell’iniziativa (verbale del consiglio direttivo)<br />
Impegno a non richiedere altri contributi<br />
Impegno a terminare l’investimento nel tempo previsto<br />
Impegno a tenere un sistema contabile distinto o con un apposito codice contabile<br />
7 DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE DICHIARAZIONE ALLEGATO. ALLEGATO. 11<br />
11<br />
Solo Solo per per le le imprese<br />
imprese
Bollettino Ufficiale<br />
COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA<br />
MONTANA<br />
- 3791 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Schema Schema di di presentazione presentazione dell’ele dell’elenco dell’ele nco delle delle domande domande escluse escluse alle Sedi Territoriali Territoriali<br />
(Da pubblicare sull’Albo a partire dal 25 marzo 2011 e da inviare alla Sede territoriale competente)<br />
ALLEGATO ALLEGATO 6<br />
6<br />
Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale di_________<br />
di_________<br />
di_________<br />
______________________________________<br />
______________________________________<br />
______________________________________<br />
______________________________<br />
______________________________________<br />
______________________________<br />
______________________________________<br />
________<br />
______________<br />
______________________________________<br />
______________ ________________________<br />
TOTALE PROGETTI ESCLUSI ___________________________________________________________________________<br />
COD. COD. COD. PROG.<br />
PROG.<br />
BENEFICIARIO BENEFICIARIO<br />
TITOLO TITOLO PROGETTO PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
(MAX (MAX (MAX 200 200 CARATTERI)<br />
CARATTERI)<br />
ELENCO ELENCO DEI DEI PROGETTI PROGETTI ESCLUSI ESCLUSI DAL DAL BANDO<br />
BANDO<br />
CO CONTRIBUTO<br />
CO<br />
NTRIBUTO<br />
RICHIESTO RICHIESTO<br />
RICHIESTO<br />
MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE MOTIVAZIONE DELL’ESCLUSIONE<br />
DELL’ESCLUSIONE
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
CODICE CODICE DEL DEL PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
- 3792 - Bollettino Ufficiale<br />
Modulo Modulo per per l’assegnazione l’assegnazione dei dei punteggi punteggi ai ai progetti progetti presentati<br />
presentati<br />
(identificativo z.o. ) (numero progetto) / (anno)<br />
SOGGETTO SOGGETTO BENEFICIARIO_______________<br />
BENEFICIARIO_____________________________________________________________<br />
BENEFICIARIO_______________ ______________________________________________<br />
(Indicare l’Ente - Comunità montana, Comune, Soggetto Privato - che presenta il progetto)<br />
Tipo Tipo di di soggetto soggetto Ente pubblico Autonomia funzionale Soggetto Privato<br />
TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO PROGETTO ______________________________________________________________<br />
(lunghezza massima 200 caratteri)<br />
LOCALIZZAZIONE<br />
LOCALIZZAZIONE<br />
opera pubblica: _________________________________________________________________________________<br />
(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />
altro: __________________________________________________________________________________<br />
(elencare i Comuni in cui viene realizzato l’intervento)<br />
TABELLA TABELLA TABELLA PER PER ASSEGNAZIONE ASSEGNAZIONE DEL DEL PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
ALLEGATO ALLEGATO 7<br />
7<br />
Criterio Criterio Criterio<br />
Range Range punteggio punteggio punteggio<br />
Punteggio Punteggio Punteggio<br />
Punteggio<br />
assegnato assegnato<br />
assegnato<br />
1 – Quota Quota di cofinanziamento<br />
2 - Costo totale del pr progetto pr<br />
ogetto<br />
3 - Inserito in strumenti di programmazione negoziata<br />
Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
<strong>Lombardia</strong><br />
(Se inserito in più strumenti non si sommano i punteggi ma si considera<br />
l'intervento come se inserito solo nello strumento con punteggio<br />
maggiore)<br />
< a 20% 0<br />
≥ 20% e < 30% 3<br />
≥ 30% e < 40% 5<br />
≥ 40% e < 50% 7<br />
≥ 50% e < 60% 9<br />
≥ 60% e < 70% 11<br />
≥ 70% e < 80% 13<br />
≥ 80% 15<br />
< € 300.000,00 0<br />
≥ € 300.000,00 10<br />
No strumenti p.n, 0<br />
APQ ex l. 662/96 5<br />
ADP ex l. 267/2000 5<br />
CRP o ADP o AQST o PISL ex<br />
l.r. 2/2003<br />
4 - Intervento riferibile ad almeno una delle finalità<br />
No 0<br />
nn. nn. 3,7,9,10, 3,7,9,10, 13, 13, 13, 14 14 14 dell’Allegato dell’Allegato 1 1<br />
Sì 10<br />
5 – Presentato da più soggetti<br />
6 - Livello di di progettazione<br />
<strong>2010</strong><br />
10<br />
NO 0<br />
2 1<br />
≥ 3 e ≤ 5 2<br />
≥ 6 5<br />
definitiva 5<br />
Esecutiva 10
Bollettino Ufficiale<br />
- 3793 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Criterio Criterio<br />
Range Range Range punteggio punteggio<br />
Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio<br />
Punteggio<br />
assegnato<br />
assegnato<br />
Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
<strong>Lombardia</strong><br />
7 – E’ ubicato in comuni a svantaggio da basso ad elevato (secondo la basso 2<br />
classificazione approvata dalla Giunta regionale al momento della<br />
Medio<br />
pubblicazione dei criteri da parte della Comunità Montana)<br />
In caso di progetto ubicato in più comuni si provvede alla media, elevato<br />
5<br />
10<br />
arrotondata a due cifre decimali, applicando la seguente formula: Più comuni a diverso grado Da 2 a 10<br />
Punteggio Punteggio assegnato assegnato= assegnato (numero com. svantaggio basso X 2 + numero di svantaggio<br />
com. svantaggio medio X 5+ numero com. svantaggio elevato X 10)/<br />
numero totale comuni<br />
TOTALE PARZIALE / 1 MAX 70/100<br />
Criterio Criterio<br />
Range Range punteggio punteggio<br />
Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio Punteggio<br />
Punteggio<br />
assegnato<br />
assegnato<br />
8 –<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare il primo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />
Criteri Criteri assegnati assegnati dalla dalla Comunità Comunità montana<br />
montana<br />
9 –<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare l’eventuale secondo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />
10 10 –<br />
………………………………………………….<br />
………………………………………………….<br />
(riportare l’eventuale terzo criterio di valutazione scelto dalla CM)<br />
A DISCREZIONE DELLA CM<br />
A DISCREZIONE DELLA CM<br />
A DISCREZIONE DELLA CM<br />
TOTALE PARZIALE / 2 MAX 30/100<br />
TOTALE TOTALE PUNTEGGIO PUNTEGGIO ASSEGNATO ASSEGNATO AL AL PROGETTO PROGETTO Max<br />
100/100
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3794 - Bollettino Ufficiale<br />
ALLEGATO ALLEGATO 8<br />
8<br />
Schema Schema di di presentazione presentazione dell’elenco dell’elenco delle delle domande domande ammissibili ammissibili al al finanziamento finanziamento e e composizione composizione della della graduatoria<br />
graduatoria<br />
provvisoria<br />
provvisoria<br />
(da compilarsi da parte della Comunità montana e da trasmettere alla Sede Territoriale)<br />
Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale Territoriale di_________<br />
di_________<br />
______________________________________<br />
______________________________________<br />
______________________________________<br />
______________________________________<br />
______________<br />
______________<br />
COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA MONTANA _____________________________________________<br />
____________________________________________________________________________<br />
_____________________________________________ _______________________________<br />
TOTALE TOTALE PROGETTI PROGETTI PRESENTATI PRESENTATI __________________________________________________________________________<br />
__________________________________________________________________________<br />
(Indicare il numero dei progetti inseriti in graduatoria)<br />
Ordine<br />
di<br />
priorità<br />
CODICE<br />
CODICE<br />
PROGETTO PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
1 __/__/<strong>2010</strong><br />
2 __/__/<strong>2010</strong><br />
3 __/__/<strong>2010</strong><br />
4 __/__/<strong>2010</strong><br />
5 __/__/<strong>2010</strong><br />
6 __/__/<strong>2010</strong><br />
… __/__/<strong>2010</strong><br />
Ordine di<br />
priorità<br />
GRADUATORIA PROVVISORIA DEI PROGETTI PRESENTATI (in ordine ddecrescente<br />
d decrescente<br />
ecrescente di di punteggio) punteggio)<br />
punteggio)<br />
TITOLO TITOLO PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
SOGGETTO<br />
SOGGETTO<br />
BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
COSTO COSTO TOTALE<br />
TOTALE<br />
CONTRIBUTO<br />
CONTRIBUTO<br />
RICHIESTO<br />
RICHIESTO<br />
PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
ASSEGNATO<br />
ASSEGNATO<br />
Schema Schema di di trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria provvisoria provvisoria da da parte parte della della Sede Sede territoriale territoriale alla alla Comunità Comunità montana<br />
montana<br />
CODICE<br />
CODICE<br />
PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
1 __/__/<strong>2010</strong><br />
2 __/__/<strong>2010</strong><br />
3 __/__/<strong>2010</strong><br />
4 __/__/<strong>2010</strong><br />
5 __/__/<strong>2010</strong><br />
6 __/__/<strong>2010</strong><br />
… __/__/<strong>2010</strong><br />
TITOLO<br />
TITOLO<br />
PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
GRADUATORIA GRADUATORIA PROVVISORIA PROVVISORIA DEI DEI PROGETTI<br />
PROGETTI<br />
SOGGETTO<br />
SOGGETTO<br />
BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
COSTO<br />
COSTO<br />
TOTALE<br />
TOTALE<br />
CONTRIBUTO<br />
CONTRIBUTO<br />
RICHIESTO<br />
RICHIESTO<br />
PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
ASSEGNATO ASSEGNATO ASSEGNATO da<br />
da<br />
CM<br />
Nuovo<br />
Nuovo<br />
punteggio<br />
punteggio<br />
CRITERIO CRITERIO PER<br />
PER<br />
PARIMERITO<br />
PARIMERITO<br />
ALLEGATO ALLEGATO 9<br />
9<br />
motivazioni<br />
motivazioni
Bollettino Ufficiale<br />
- 3795 -<br />
Schema Schema di di trasmissione trasmissione della della graduatoria graduatoria definitiva<br />
definitiva<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Alla Alla Alla Struttura Struttura Sviluppo Sviluppo Rete Rete Ster Ster e e e Aree Aree Aree Montane Montane<br />
Montane<br />
Via Via F. F. Filzi, Filzi, 22<br />
22<br />
20124 20124 20124 MILANO<br />
MILANO<br />
ALLEGATO ALLEGATO 10<br />
10<br />
Alla Alla Sede Sede Territoriale Territoriale di______________________<br />
di______________________<br />
di______________________<br />
__________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________ ________________________<br />
__________________________________<br />
__________________________________<br />
COMUNITA’ COMUNITA’ MONTANA MONTANA ________________________________________________________________________________<br />
________________________________________________________________________________<br />
NUMERO NUMERO DEI DEI PROGETTI PROGETTI INSERITI INSERITI IN IN GRADUATORIA GRADUATORIA ___________________________________________________<br />
_________________________________________________________<br />
___________________________________________________ ______<br />
Ordine di<br />
priorità<br />
CODICE<br />
CODICE<br />
PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
1 __/__/<strong>2010</strong><br />
2 __/__/<strong>2010</strong><br />
3 __/__/<strong>2010</strong><br />
4 __/__/<strong>2010</strong><br />
5 __/__/<strong>2010</strong><br />
6 __/__/<strong>2010</strong><br />
… __/__/<strong>2010</strong><br />
TITOLO TITOLO PROGETTO PROGETTO<br />
PROGETTO<br />
GRADUATORIA GRADUATORIA DEFINITIVA DEFINITIVA DEI DEI PROGETTI<br />
PROGETTI<br />
SOGGETTO<br />
SOGGETTO<br />
BENEFICIARIO<br />
BENEFICIARIO<br />
COSTO<br />
COSTO<br />
TOTALE<br />
TOTALE<br />
CONTRIBUTO<br />
CONTRIBUTO<br />
RICHIESTO RICHIESTO<br />
RICHIESTO<br />
PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
PUNTEGGIO<br />
ASSEGNATO<br />
ASSEGNATO<br />
ASSEGNATO
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3796 - Bollettino Ufficiale<br />
D D D I I C C H H I I A A R R A A Z Z I I O O N N E<br />
E<br />
ALLEGATO ALLEGATO 11<br />
11<br />
ll sottoscritto …………………………………………………..legale rappresentante/amministratore unico della impresa/<br />
Società ………………………………………………………………………………………………………….…..<br />
con sede legale …………………………………………………………………….………………………………………..<br />
………………………………………………………………..………………………………………………….……………...<br />
partita IVA………………………………………………………………………………………………………………………<br />
con riferimento al progetto presentato alla Comunità Montana ………………………………………………………<br />
avente ad oggetto…………………………………………………………………………………………………………...<br />
………………………………………………………………………………………………………..………………………...<br />
al fine di ottenere finanziamento, ex l.r. 25/2007 “Bando montagna anno <strong>2010</strong>”, consapevole delle sanzioni<br />
in caso di dichiarazioni mendaci di cui al d.P.R. 445/2000:<br />
D D I I C C H H I I A A R R A A CHE CHE L’IMPRESA/SOCIETA’/ L’IMPRESA/SOCIETA’/ ETC..<br />
ETC..<br />
1. non si trova in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di<br />
imprese in difficoltà e, in particolare, non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata,<br />
di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;<br />
2. ha assolto agli obblighi contributivi previsti dalle norme contrattuali e dalle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro ai<br />
sensi della normativa vigente;<br />
3. non si trovar in nessuna delle situazioni ostative previste dal d.p.c.m. 23 maggio 2007 ex art. 1, comma 1223, della<br />
legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla<br />
Commissione europea;<br />
4. rispetta la disciplina comunitaria del “de minimis” (regolamento della Commissione Europea n. 1998/2006 ) e<br />
successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima<br />
impresa non deve superare € 200.000,00 nell’arco di 3 esercizi finanziari. L’impresa/società/etc.. è pertanto tenuta a<br />
rendere la dichiarazione per gli aiuti ricevuti in regime “de minimis”:<br />
…………………………………………………..…………………………………………………………………………..<br />
………………………………………………….……………………………………………………………………………<br />
……………………………………………………………………………………………………………………………….<br />
li,……………………………………………………….<br />
Legale Rappresentante/Amministratore Unico<br />
(timbro e firma)<br />
………………………………………………..
Bollettino Ufficiale – 3797 –<br />
D.G. Industria, artigianato, edilizia e cooperazione<br />
[BUR<strong>2010</strong>0118] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12355<br />
Concessione dei contributi per la redazione dei business plan –<br />
Fondo di Garanzia Made in Lombardy Linea di intervento<br />
1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013 – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria alla<br />
liquidazione (IV provvedimento)<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />
agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 88297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la d.g.r. n. 88298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal diretto-<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
re generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Vista la nota del 18 giugno 2009 dell’Autorità di Gestione POR<br />
FESR che autorizza l’utilizzo del capitolo 3.3.2.3.381.7131 «Spese<br />
per l’attuazione del Programma FESR – Asse I Innovazione ed<br />
economia della conoscenza» per l’importo di C 4.000.000,00 per<br />
la concessione di contributi alle imprese ai fini della predisposizione<br />
dei business plan funzionali all’accesso ai finanziamenti<br />
del Fondo di Garanzia Made in Lombardy nonché la nota del<br />
13 gennaio <strong>2010</strong> prot. R1.<strong>2010</strong>.0000488 con la quale si autorizza<br />
la U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria Struttura Centrale<br />
Ragioneria e bilancio ad effettuare le liquidazioni degli impegni<br />
assunti sui capitoli 7131, 7132, 7133, 7134 e 7135 afferenti<br />
alle risorse del POR FESR 2007-2013;<br />
Dato atto:<br />
che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />
gli esiti istruttori di 17 domande di contributo (voucher) finalizzate<br />
alla predisposizione dei business plan con proposta positiva<br />
come risulta dalle note e dalla documentazione agli atti della<br />
competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza<br />
e Reti di impresa;<br />
che le verifiche documentali effettuate dalla competente<br />
Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa<br />
responsabile dell’istruttoria allegate al presente decreto<br />
(check list documentale) confermano l’ammissibilità alla concessione<br />
del contributo (voucher) delle seguenti imprese per i<br />
rispettivi importi:<br />
Importo fattura<br />
Codice Contributo<br />
Beneficiario Id progetto consulenza<br />
Beneficiario voucher<br />
(IVA esclusa)<br />
Euromec s.r.l. 495900 24045794 6.000,00 4.000,00<br />
Idropan dell’Orto depuratori s.r.l. 782501 24220420 5.000,00 3.750,00<br />
Executive s.r.l. 385590 240<strong>51</strong>586 4.500,00 3.375,00<br />
Antares Vision s.r.l. 783575 23638730 6.000,00 4.000,00<br />
TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 782504 23221264 4.000,00 3.000,00<br />
Martinenghi s.r.l. 249181 24125857 4.800,00 3.600,00<br />
ZA.MA. s.r.l. 782503 24090341 7.000,00 4.000,00<br />
IHI Charging Systems International S.p.A. 2428<strong>51</strong> 24223198 8.000,00 4.000,00<br />
Gianazza Angelo S.p.A. 409474 24346871 6.000,00 4.000,00<br />
Eelectron S.p.A. 583077 24457097 3.796,00 2.847,00<br />
I.T.A.S. S.p.A. 316786 24253645 5.500,00 4.000,00<br />
Metal Technology s.r.l. 782499 24253604 5.500,00 4.000,00<br />
A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 102215 24190811 7.000,00 4.000,00<br />
Matec Group s.r.l. 782500 23148566 5.000,00 3.750,00<br />
Pata S.p.A. 783574 24470557 5.500,00 4.000,00<br />
V.C.M. s.r.l. 760631 24178632 6.000,00 4.000,00<br />
F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 107579 24470491 5.000,00 3.750,00<br />
TOTALE 94.596,00 64.072,00
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore delle imprese sopra richiamate e<br />
nei limiti degli importi ad ognuna riconosciuti, la somma<br />
complessiva di C 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilancio di previsione per l’esercizio<br />
finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio, alla liquidazione<br />
a favore delle imprese sopra richiamate e nei limiti degli<br />
importi ad ognuna riconosciuti della somma complessiva di<br />
C 64.072,00 – con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario<br />
<strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />
operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché<br />
il regolamento di contabilità e la legge di approvazione di<br />
bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari)»;<br />
Decreta<br />
1. di concedere il contributo (voucher) per la redazione del<br />
business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo<br />
di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modalità di<br />
presentazione ed erogazione dei contributi per la redazione dei<br />
Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione<br />
ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)» a favore<br />
delle imprese indicate nella seguente tabella e per i rispettivi<br />
importi:<br />
BENEFICIARIO<br />
Contributo<br />
voucher<br />
Euromec s.r.l. 4.000,00<br />
Idropan dell’orto depuratori s.r.l. 3.750,00<br />
Executive s.r.l. 3.375,00<br />
Antares vision s.r.l. 4.000,00<br />
TTL Tecno Tempranova Lombarda s.r.l. 3.000,00<br />
Martinenghi s.r.l. 3.600,00<br />
ZA.MA. s.r.l. 4.000,00<br />
IHI Charging Systems International S.p.A. 4.000,00<br />
Gianazza Angelo S.p.A. 4.000,00<br />
Eelectron S.p.A. 2.847,00<br />
I.T.A.S. S.p.A. 4.000,00<br />
Metal Technology s.r.l. 4.000,00<br />
A.L.P.A. Azienda Lavorazione Prodotti Ausiliari S.p.A. 4.000,00<br />
Matec Group s.r.l. 4.000,00<br />
Pata S.p.A. 4.000,00<br />
V.C.M. s.r.l. 4.000,00<br />
F.N.C. Fabbrica Nazionale Cilindri S.p.A. 3.750,00<br />
2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Voucher Made in Lombardy – IV provv.;<br />
codice: 37612;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />
importo anno 1: 64.072,00;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
3. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e bilancio, alla liquidazione a<br />
favore delle imprese indicate al punto 1. e nei limiti degli importi<br />
ad ognuna riconosciuti, la somma complessiva di C 64.072,00 –<br />
con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo 7131 del Bilancio<br />
di previsione per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
– 3798 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
5. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
6. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
alle imprese interessate<br />
al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.;<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013» e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0119] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12361<br />
Non ammissione della società Display s.r.l. al contributo (voucher)<br />
per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />
Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-<br />
2013<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />
agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 avente<br />
ad oggetto «Programma Operativo Competitività Regionale<br />
e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione<br />
– Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal direttore<br />
generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competiti-
Bollettino Ufficiale – 3799 –<br />
vità 2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />
criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />
del business plan;<br />
Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />
l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />
presentata dalla società Display s.r.l. con proposta negativa<br />
per mancanza delle caratteristiche di innovatività del progetto<br />
previste per l’accesso all’iniziativa Made in Lombardy<br />
come risulta dalla nota e dalla documentazione agli atti della<br />
competente Struttura Innovazione, Economia della Conoscenza<br />
e Reti di impresa;<br />
Ritenuto pertanto di non concedere alla Display s.r.l. il contributo<br />
(voucher) per la realizzazione del business plan per assenza<br />
del requisito di ammissibilità previsto dall’art. 7 dell’avviso<br />
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione<br />
e concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 (coerenza del programma<br />
di investimento con il «POR Competitività FESR 2007-<br />
2013 – Asse 1: istituzione del Fondo di Garanzia Made in Lombardy»);<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />
operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di non ammettere la società Display s.r.l. con sede a Bassano<br />
Bresciano (BS) in via Brescia 60/a al contributo (voucher) finalizzato<br />
alla predisposizione dei business plan previsto dal<br />
d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in<br />
Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate<br />
in premessa che si intendono interamente riportate;<br />
2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
all’impresa interessata,<br />
al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.,<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0120] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12362<br />
Non ammissione della società Cisart Engineering Project Aluminium<br />
Technology Group s.r.l. al contributo (voucher) per la redazione<br />
del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in Lombardy<br />
Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del<br />
1º agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal direttore<br />
generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />
criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />
del Business Plan;<br />
Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />
l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />
presentata dalla società Cisart Engineering Project Aluminium<br />
Technology Group s.r.l. con proposta negativa in quanto<br />
l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo minimo<br />
finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e<br />
dalla documentazione agli atti della competente Struttura Innovazione,<br />
Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />
Ritenuto pertanto di non concedere alla Cisart Engineering<br />
Project Aluminium Technology Group s.r.l. il contributo (voucher)<br />
per la realizzazione del business plan per assenza del requisito<br />
di ammissibilità del programma di investimento previsto dall’art.<br />
7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29<br />
luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissibili<br />
il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari,<br />
deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico);<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del program-
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ma operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di non ammettere la società Cisart Engineering Project Aluminium<br />
Technology Group s.r.l. con sede a Cologne (BS) in via<br />
Roma 70 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposizione<br />
dei Business Plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle modalità<br />
di presentazione ed erogazione dei contributi per la redazione<br />
dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione<br />
ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-2013)»<br />
per le motivazioni indicate in premessa che si intendono interamente<br />
riportate;<br />
2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
all’impresa interessata,<br />
al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.,<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0121] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12363<br />
Non ammissione della società 4Service Italia s.r.l. al contributo<br />
(voucher) per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia<br />
Made in Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR<br />
2007-2013<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />
agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di Garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di Garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la deliberazione della Giunta regionale n. 8/8298/2008 avente<br />
ad oggetto «Programma Operativo Competitività Regionale<br />
e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione<br />
– Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />
Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
– 3800 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />
criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />
del business plan;<br />
Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo, ha trasmesso<br />
l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />
presentata dalla società 4Service Italia s.r.l. con proposta<br />
negativa in quanto all’atto della presentazione della domanda<br />
la fattura relativa alla predisposizione del business plan risultava<br />
pagata e rimborsata, come risulta dalla nota e dalla documentazione<br />
agli atti della competente Struttura Innovazione, Economia<br />
della Conoscenza e Reti di impresa;<br />
Ritenuto pertanto di non concedere alla 4Service Italia s.r.l. il<br />
contributo (voucher) per la realizzazione del business plan per<br />
assenza del requisito di ammissibilità previsto dall’art. 9, quarto<br />
alinea, dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi n. 30 del 29 luglio 2009 ai<br />
sensi del quale le spese di consulenza per la predisposizione del<br />
business plan devono essere rendicontate in fase di presentazione<br />
della domanda mediante la presentazione, tra l’altro, della<br />
copia della fattura o giustificativo di spesa debitamente quietanzati<br />
e della documentazione attestante l’avvenuto pagamento;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />
operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di non ammettere la società 4Service Italia s.r.l. con sede<br />
a Lipomo (CO) in via degli Alpini 156 al contributo (voucher)<br />
finalizzato alla predisposizione dei business plan previsto dal<br />
d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in<br />
Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate<br />
in premessa che si intendono interamente riportate;<br />
2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– all’impresa interessata,<br />
– al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.,<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0122] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12364<br />
Non ammissione della società Alv S.p.A. al contributo (voucher)<br />
per la redazione del Business Plan – Fondo di Garanzia Made in<br />
Lombardy Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:
Bollettino Ufficiale – 3801 –<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />
agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. n. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />
Operativo Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008» che introduce, in relazione alla misura in oggetto,<br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />
Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />
criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />
del business plan;<br />
Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />
l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />
presentata dalla società Alv S.p.A. con proposta negativa<br />
in quanto l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo<br />
minimo finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla<br />
nota e dalla documentazione agli atti della competente Struttura<br />
Innovazione, Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />
Ritenuto pertanto di non concedere alla Alv S.p.A. il contributo<br />
(voucher) per la realizzazione del business plan per assenza<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
del requisito di ammissibilità del programma di investimento previsto<br />
dall’art. 7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e Concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle<br />
spese ammissibili il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti<br />
chirografari, deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso<br />
pubblico);<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />
operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di non ammettere la società Alv S.p.A. con sede a Milano<br />
(MI) in piazza San Babila 5 al contributo (voucher) finalizzato alla<br />
predisposizione dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815<br />
del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina<br />
delle modalità di presentazione ed erogazione dei contributi<br />
per la redazione dei Business Plan (Linea di intervento<br />
1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della conoscenza –<br />
POR FESR 2007-2013)» per le motivazioni indicate in premessa<br />
che si intendono interamente riportate;<br />
2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
all’impresa interessata,<br />
al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.,<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0123] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 30 novembre <strong>2010</strong> - n. 12365<br />
Non ammissione della società Officina Meccanica Mantovani<br />
di Mantovani Angelo s.a.s. al contributo (voucher) per la redazione<br />
del Business Plan – Fondo di garanzia Made in Lombardy<br />
Linea di intervento 1.1.2.1.B – POR FESR 2007-2013<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
il Regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e<br />
del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999;<br />
il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio<br />
2006, recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo<br />
Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione<br />
e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
il Regolamento n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre<br />
2006 che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento (CE)<br />
n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong> 2007-<br />
2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività», approvato<br />
dalla Commissione Europea con decisione C[2007] 3784 del 1º<br />
agosto 2007, nell’ambito del quale è prevista l’istituzione del<br />
Fondo di garanzia «Made in Lombardy» per supportare la crescita<br />
competitiva del sistema lombardo e migliorare le condizioni<br />
di accesso al credito delle imprese operanti in <strong>Lombardia</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/8297/2008 con la quale, fra l’altro, è stata istituita<br />
presso Finlombarda S.p.A. la misura di ingegneria finanziaria<br />
denominata «Fondo di garanzia Made in Lombardy» con dotazione<br />
complessiva di C 35.000.000,00 a valere sul capitolo del<br />
bilancio pluriennale e Bilancio 2008 UPB 3.3.2.3.381 capitolo<br />
7131;<br />
la d.g.r. n. 8/8298/2008 avente ad oggetto «Programma Operativo<br />
Competitività Regionale e Occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»;<br />
la d.g.r. n. 8/11177/<strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />
Operativo Competitività regionale ed occupazione FESR 2007-<br />
2013 – Linee guida di attuazione – Aggiornamento d.g.r.<br />
8/8298/2008»che introduce, in relazione alla misura in oggetto,
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
il riferimento al Quadro temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato per l’accesso ai finanziamenti nell’attuale situazione<br />
di crisi finanziaria ed economica;<br />
Richiamati:<br />
la lettera di incarico sottoscritta il 13 marzo 2009 dal Direttore<br />
Generale della Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione,<br />
dott. Roberto Cova, con la quale la società finanziaria<br />
regionale Finlombarda S.p.A. è incaricata della gestione del<br />
«Fondo di Garanzia Made in Lombardy»;<br />
il d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio 2009 «Fondo di Garanzia Made<br />
in Lombardy – Disciplina delle modalità di presentazione ed erogazione<br />
dei contributi per la redazione dei Business Plan (Linea<br />
di intervento 1.1.2.1.B – Asse I Innovazione ed economia della<br />
conoscenza – POR FESR 2007-2013)» che ne prevede in particolare:<br />
– la copertura di spese di consulenza sino al 75% del loro ammontare<br />
entro un limite massimo di C 4.000,00;<br />
– la concessione ed erogazione con provvedimenti del responsabile<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed Economia della conoscenza»<br />
del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione –<br />
FESR a tutte le imprese che abbiano presentato domanda<br />
di intervento finanziario e per le quali il Gestore del Fondo<br />
abbia positivamente verificato la sussistenza dei requisiti di<br />
ammissibilità;<br />
– l’erogazione sino a concorrenza delle risorse finanziarie appositamente<br />
ad esso destinate, ammontanti ad<br />
C 4.000.000,00;<br />
l’Avviso pubblico per la concessione di interventi finanziari<br />
a favore delle imprese – Made in Lombardy pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi<br />
n. 30 del 29 luglio 2009;<br />
Visti gli artt. 7 e 9 dell’Avviso che definiscono procedure e<br />
criteri di valutazione e concessione dei contributi per la realizzazione<br />
del business plan;<br />
Dato atto che Finlombarda S.p.A., Gestore del Fondo ha trasmesso<br />
l’istruttoria effettuata sulla domanda di contributo (voucher)<br />
presentata dalla società Officina Meccanica Mantovani<br />
di Mantovani Angelo s.a.s. con proposta negativa in quanto<br />
l’importo delle spese ammissibili non raggiunge l’importo minimo<br />
finanziabile previsto dal bando, come risulta dalla nota e<br />
dalla documentazione agli atti della competente Struttura Innovazione,<br />
Economia della Conoscenza e Reti di impresa;<br />
Ritenuto pertanto di non concedere alla Officina Meccanica<br />
Mantovani di Mantovani Angelo s.a.s. il contributo (voucher)<br />
per la realizzazione del business plan per assenza del requisito<br />
di ammissibilità del programma di investimento previsto dall’art.<br />
7 comma 2, punto 2 dell’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – Inserzione e concorsi n. 30 del 29<br />
luglio 2009 con riferimento alla valutazione delle spese ammissibili<br />
il cui importo minimo, nel caso dei finanziamenti chirografari,<br />
deve essere pari ad C 200.000,00 (art. 4.2 dell’avviso pubblico);<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1.<strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività dottoressa Cristina Colombo<br />
che le è stato affidato l’incarico di Responsabile dell’Asse<br />
I «Innovazione ed economia della conoscenza» del programma<br />
operativo competitività regionale e occupazione FESR 2007-<br />
2013;<br />
Vista la l.r. n. 20/08 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di non ammettere la società Officina Meccanica Mantovani<br />
di Mantovani Angelo s.a.s. con sede a Gambolò (PV) in viale<br />
Industria 40/42 al contributo (voucher) finalizzato alla predisposizione<br />
dei business plan previsto dal d.d.u.o. n. 6815 del 3 luglio<br />
2009 «Fondo di Garanzia Made in Lombardy – Disciplina delle<br />
modalità di presentazione ed erogazione dei contributi per la<br />
redazione dei Business Plan (Linea di intervento 1.1.2.1.B – Asse<br />
I Innovazione ed economia della conoscenza – POR FESR 2007-<br />
2013)» per le motivazioni indicate in premessa che si intendono<br />
interamente riportate;<br />
2. trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
all’impresa interessata,<br />
al Gestore del Fondo di Garanzia Made in Lombardy, Finlombarda<br />
S.p.A.,<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
– 3802 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
[BUR<strong>2010</strong>0124] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12410<br />
Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />
TREND «Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza<br />
energetica diffusa» (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea<br />
di intervento 1.1.2.1 – Azione c): inserimento delle candidature<br />
ammesse nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali<br />
ed esclusione delle candidature non ammesse (III provvedimento<br />
attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)<br />
IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti<br />
– i Regolamenti CE:<br />
n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del<br />
5 luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1783/1999 e successive modifiche;<br />
n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 Luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale,<br />
sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e<br />
che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive<br />
modifiche;<br />
n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006<br />
che stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento<br />
(CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
(FESR), sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione<br />
e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo<br />
e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo<br />
regionale e successive modifiche;<br />
– le decisioni della Commissione Europea:<br />
C [2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
C [2007] 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale è stato<br />
approvato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività<br />
e successive modifiche»;<br />
– la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse 1 «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.2.1 «Sostegno alla crescita della capacità competitiva<br />
delle imprese lombarde» ed in particolare, l’Azione C «Tecnologia<br />
ed innovazione per il risparmio e l’efficienza energetica<br />
diffusa» finalizzata ad incentivare e sostenere interventi volti al<br />
risparmio energetico ed alla produzione di energia tramite il ricorso<br />
a fonti energetiche alternative nelle piccole e medie imprese<br />
lombarde e s.m.i.;<br />
– la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicembre<br />
2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto TREND –<br />
Lineadiintervento1.1.2.1AzioneC–Asse1–PORFESR 2007-<br />
2013»;<br />
– la d.g.r. n. 9/324 del 28 luglio <strong>2010</strong> avente ad oggetto «Programma<br />
Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di attuazione»;<br />
– il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> relativo all’istituzione di<br />
un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazione<br />
della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione<br />
per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-<br />
2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato<br />
dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio <strong>2010</strong> che prevede la possibilità<br />
per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nell’ambito<br />
dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno<br />
presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del<br />
27 aprile <strong>2010</strong>;<br />
– la lettera di incarico prot. R1.<strong>2010</strong>.0016094 del 23 dicembre<br />
2009 CESTEC S.p.A. per il supporto alla realizzazione del progetto<br />
TREND;<br />
– il d.d.u.o. n. 8084 del 12 agosto <strong>2010</strong> avente ad oggetto<br />
«Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />
TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’efficienza<br />
energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Linea<br />
di intervento 1.1.2.1 – Azione C): istituzione dell’elenco di<br />
fornitori di servizi per check-up aziendali (I provvedimento attuativo<br />
del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)»;<br />
– il d.d.u.o. n. 9135 del 27 settembre <strong>2010</strong> avente ad oggetto<br />
«Manifestazione d’interesse in attuazione della fase 2 del progetto<br />
TREND “Tecnologia ed innovazione per il risparmio e l’ef-
Bollettino Ufficiale – 3803 –<br />
ficienza energetica diffusa” (POR FESR 2007-2013 – ASSE 1 – Linea<br />
di intervento 1.1.2.1 – Azione C): inserimento candidature<br />
nell’elenco di fornitori di servizi per check-up aziendali (II provvedimento<br />
attuativo del d.d.u.o. 4290/<strong>2010</strong> e 5598/<strong>2010</strong>)»;<br />
Richiamata la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti<br />
di competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />
con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con<br />
gli orientamenti comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />
del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />
Considerato:<br />
che l’art. 7 del citato decreto 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> e s.m.i.<br />
«Istruttoria ed ammissione nell’elenco fornitori di servizi» prevede<br />
che il responsabile del procedimento disponga con decreto<br />
l’inserimento delle candidature nell’elenco fornitori di servizi e<br />
l’esclusione delle candidature non ammesse;<br />
che il medesimo articolo dispone che l’elenco verrà periodicamente<br />
aggiornato e pubblicato sul sito www.trend.regione.lombardia.it<br />
ed avrà validità fino al 31 dicembre 2011;<br />
Preso atto dell’esito dell’istruttoria svolta da CESTEC S.p.A. e<br />
presentata al responsabile del procedimento in data 23 settembre<br />
<strong>2010</strong>, dove si evidenziano le candidature dei fornitori di servizi<br />
pervenute alla data del 23 settembre <strong>2010</strong> risultate ammissibili<br />
a seguito della valutazione;<br />
Ritenuto di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammesse<br />
pervenute alla data del 23 settembre <strong>2010</strong>;<br />
Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />
Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorità<br />
di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />
Vista la nota del 11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1 <strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
alla dottoressa Cristina Colombo che le è stato affidato l’incarico<br />
di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della<br />
conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia<br />
di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di inserire nell’elenco fornitori le candidature ammesse così<br />
come indicato nell’allegato 1 e di escludere le candidature non<br />
ammesse così come indicato nell’allegato 2, pervenute alla<br />
data del 22 ottobre <strong>2010</strong>, quale parte integrante e sostanziale<br />
del presente provvedimento;<br />
2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul sito della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> – Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia<br />
e Cooperazione – www.industria.regione.lombardia.it –e<br />
sul Portale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – www.regione.lombardia.it<br />
– nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013».<br />
La dirigente della U.O. competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
——— ———<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong>
ALLEGATO 1<br />
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Autovalutazione<br />
Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />
t Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
24/09/<strong>2010</strong> ✓ Giavanni Maria Scanzi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />
di azienda<br />
Tecno habitat S.p.A. Ammissibile<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
26/09/<strong>2010</strong> ✓ Lucio Vascotto ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
27/09/<strong>2010</strong> ✓ Daniele Palma ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Erisse soluzioni<br />
Ammissibile<br />
Valutazione di per l’energia s.r.l.<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Autovalutazione<br />
t Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
29/09/<strong>2010</strong> ✓ Andrea Carozzi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />
di azienda<br />
ABB S.p.A.<br />
Process Automation Div.<br />
Ammissibile<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
29/09/<strong>2010</strong> ✓ Ezio Pescosolido ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Lario HT Consulting s.r.l. Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda Dipendente<br />
29/09/<strong>2010</strong> ✓ Matteo Santambrogio ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Valutazione di<br />
– Ammissibile<br />
soggetto terzo t Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3804 –<br />
Bollettino Ufficiale
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />
t Autovalutazione<br />
29/09/<strong>2010</strong> ✓ Simone Bologni ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Autovalutazione<br />
30/09/<strong>2010</strong> ✓ Marco Agostinelli ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
t Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
30/09/<strong>2010</strong> ✓ Michele Puggioni ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
PieMme s.r.l. Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
01/10/<strong>2010</strong> ✓ Christian Montani ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
01/10/<strong>2010</strong> ✓ Claudio Rolandi ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
01/10/<strong>2010</strong> ✓ Davide Morcelli ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Bollettino Ufficiale – 3805 –
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />
t Autovalutazione<br />
04/10/<strong>2010</strong> ✓ Stefano Montanelli ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
05/10/<strong>2010</strong> ✓ Arturo Mucci ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
07/10/<strong>2010</strong> ✓ Federica Guarnaschelli ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
08/10/<strong>2010</strong> ✓ Roberto Vincenzi ✓ ✓ ✓<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
11/10/<strong>2010</strong> ✓ Davide Bergna ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Synergy s.r.l. Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda Dipendente<br />
12/10/<strong>2010</strong> ✓ Riccardo Ferrari ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Valutazione di<br />
– Ammissibile<br />
soggetto terzo t Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3806 –<br />
Bollettino Ufficiale
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />
Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
12/10/<strong>2010</strong> ✓ Bruno Vitale ✓ ✓ ✓<br />
dell’azienda<br />
t Valutazione di<br />
soggetto terzo<br />
Dipendente<br />
di azienda<br />
t<br />
– Ammissibile<br />
Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
12/10/<strong>2010</strong> ✓ Stefano Nicolodi ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />
di azienda<br />
Enertech Solution Ammissibile<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
13/10/<strong>2010</strong> ✓ Mario Maistrello ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Studio ER ing. Associati Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
13/10/<strong>2010</strong> ✓ Saverio Magni ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Energynet s.r.l. Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Autovalutazione<br />
t Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
14/10/<strong>2010</strong> ✓ Enrico Caffagni ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />
di azienda<br />
Energynet s.r.l. Ammissibile<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Autovalutazione<br />
t Valutazione da parte<br />
dell’azienda t Dipendente<br />
14/10/<strong>2010</strong> ✓ Enrico Puggioni ✓ ✓ ✓ Valutazione di<br />
di azienda<br />
PieMme Energia s.r.l. Ammissibile<br />
soggetto terzo Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Bollettino Ufficiale – 3807 –
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Dipendente aziendale Ragione sociale Esito valutazione<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda Dipendente<br />
14/10/<strong>2010</strong> ✓ Fabiano Caltabiano ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
– Ammissibile<br />
Valutazione di<br />
soggetto terzo t Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda Dipendente<br />
15/10/<strong>2010</strong> ✓ Giorgio Targa ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Valutazione di<br />
– Ammissibile<br />
soggetto terzo t Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
t Autovalutazione<br />
Valutazione da parte<br />
dell’azienda Dipendente<br />
21/10/<strong>2010</strong> ✓ Marco Belardi ✓ ✓ ✓ di azienda<br />
Valutazione di<br />
– Ammissibile<br />
soggetto terzo t Professionista<br />
Certifcazione di<br />
soggetto accreditato<br />
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA<br />
Data invio<br />
Posta<br />
certificata<br />
Nome Cognome Scheda<br />
fornitore di servizi<br />
C.I. CV Attestato EGE<br />
Dipendente<br />
aziendale<br />
Ragione sociale Esito valutazione<br />
Andrea Antonielli<br />
Rubens Zucca<br />
Marcella Raschiotti<br />
ALLEGATO 2<br />
Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />
dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />
punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />
di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />
Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />
dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />
punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />
di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />
Non ammissibile per non conformità della qualifica di esperto in gestione<br />
dell’energia in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009, di cui al<br />
punto 5 «Requisiti di ammissibilità dei fornitori di servizi» della manifestazione<br />
di interesse approvata con d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong><br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3808 –<br />
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale – 3809 –<br />
[BUR<strong>2010</strong>0125] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12442<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto:13797729 – Mandataria/capofila: CON.-<br />
TEC Engineering s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
CON.TEC Engineering s.r.l. Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA 485/34/966.166 108.915,50<br />
BLS s.r.l. Banca Intesa San Paolo S.p.A. 07305/8200/487307 130.528,28<br />
28 Università degli Studi Milano-Bicocca Banca Popolare di Sondrio FIF 180018/10 73.121,90<br />
STA s.r.l. Allianz S.p.A. 0695943<strong>51</strong> 69.403,38<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 381.969,06 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società CON.TEC Engineering s.r.l. ID<br />
progetto 13797729, pari a C 763.938,10;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 381.969,06<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
CONT.TEC Engineering;<br />
codice: 37635;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />
importo anno 1: 381.969,06;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />
limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 381.969,08 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />
2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />
Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0126] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12443<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione a) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />
U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />
progetto: 13799758 – Mandataria/capofila: Molmed S.p.A.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
– 3810 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Molmed S.p.A. ID progetto<br />
13799758, pari a C 1.438.303,03;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:
Bollettino Ufficiale – 3811 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Molmed S.p.A. Banca Esperia S.p.A. 237 719.1<strong>51</strong>,52<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 719.1<strong>51</strong>,52 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Molmed S.p.A (cod. 783627);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 719.1<strong>51</strong>,52 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
al soggetto interessato;<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0127] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12444<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID Progetto: 13811297 – Mandataria/capofila: Roadrunnerfoot<br />
Engineering s.r.l<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 719.1<strong>51</strong>,52<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Roadrunnerfoot Engineering s.r.l<br />
ID progetto 13811297, pari a C 424.179,70;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– 3812 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>61090 212.089,86<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 212.089,86<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 212.089,86 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Roadrunnerfoot Engineering s.r.l. (cod.<br />
783983);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 212.089,86 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0128] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12445<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la li-<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
quidazione della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto: 13825819 – Mandataria/capofila: Consorzio<br />
Interdisciplinare di Studi Biomolecolari e Applicazioni Industriali<br />
(CISI) s.c.r.l<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;
Bollettino Ufficiale – 3813 –<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Consorzio Interdisciplinare Studi Biomolecolari e<br />
Applicazioni Industriali<br />
Coface Assicurazioni S.p.A. 1891524 750.000,00<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 750.000,00<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 750.000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 750.000,00 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Consorzio Interdisciplinare di Studi Biomolecolari<br />
Ed (cod. 783613);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 750,000,00 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. i far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere la<br />
restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo previste<br />
dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Consorzio Interdisciplinare Studi<br />
Biomolecolari e Applicazioni IndustrialiID progetto 13825819, pari<br />
a C 1.500.000,00;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
al soggetto interessato;<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0129] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12555<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID Progetto: 13726167 – Mandataria/capofila: Ozono<br />
Elettronica Internazionale s.r.l<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
– 3814 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>81768 459.855,69<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 459.855,69<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 459.855,69 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Ozono Elettronica Internazionale s.r.l. (cod.<br />
777214);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Ozono Elettronica Internazionale<br />
s.r.l ID progetto 13726167, pari a C 917.711,33;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
C 459.855,69 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di fa salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
ai soggetti interessati;<br />
all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0130] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12598<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto: 13587782 – Mandataria/capofila: Tiba Tricot<br />
s.r.l<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che
Bollettino Ufficiale – 3815 –<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Tiba Tricot s.r.l. Banca Popolare di Bergamo S.p.A. 47262/1 121.419,00<br />
Noyfil S.p.A. Banca Popolare di Sondrio FDI 179672/10 64.134,63<br />
Tessitura Fibre Artificiali A. Lazzati & C. S.p.A. Unicredit Corporate Banking 460831382921 81.199,53<br />
Leucadia S.p.A. Milano LP Assicurazioni 3324500067068 89.700,00<br />
Ecoconsult Ambiente Qualità Sicurezza s.r.l. Helvetia Assicurazioni 34/966.133 65.914,32<br />
Alsco Italia s.r.l. Coface Assicurazioni S.p.A. 1890595 46.977,50<br />
Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor Banca Popolare di Sondrio FDI 179548/10 64.447,09<br />
Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation Banca Regionale Europea 10/100307 64.324,55<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 598.111,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comuni-<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Tiba Tricot s.r.l ID progetto<br />
13587782, pari a C 1.196.233,21;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 598.116,62<br />
ca al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
Tiba Tricot s.r.l.;<br />
codice: 37674;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />
importo anno 1: 598.116,62;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />
limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 598.116,62 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />
2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />
Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0131] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12599<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />
U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />
Progetto: 13809904 – Mandataria/capofila: For.Tex s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato appro-<br />
– 3816 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
vato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società For.Tex s.r.l. ID progetto<br />
13809904, pari a C 781.310,55;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
For.Tex s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 55.375,00<br />
Know Net s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 41.076,62<br />
Iter s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 39.319,33<br />
Pozzi Electa S.p.A. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 39.252,90
Bollettino Ufficiale – 3817 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Fratelli Robustelli s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 87.633,00<br />
T.P.A. S.p.A. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 79.207,37<br />
Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>83468 48.791,08<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
For.Tex. s.r.l;<br />
codice: 37672;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />
importo anno 1: 390.655,30;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore deI singolI soggettI beneficiari sopra richiamatI e nei<br />
limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 390.655,30 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />
2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />
Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0132] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12600<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione alla<br />
U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 390.655,30<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione – ID<br />
Progetto: 13699455 – Mandataria/capofila: Ellegi s.r.l<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Ellegi s.r.l. ID progetto 13699455,<br />
pari a C 723.549,56;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa rela-<br />
– 3818 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Ellegi s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 76.280,62<br />
Politecnico di Milano Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 69.233,18<br />
Innovative Security Solutions s.r.l. in breve pure «ISS<br />
s.r.l.»<br />
Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 56.053,34<br />
Hortus s.r.l.. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 64.984,08<br />
Fluidmesh Networks s.r.l. Milano Assicurazioni 610010<strong>51</strong>79552 95.223,58<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 361.774,80<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
Ellegi s.r.l;<br />
codice: 37670;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.713;<br />
importo anno 1: 361.774,80;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />
limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 361.774,80 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />
2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />
Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
tiva agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0133] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12601<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID Progetto: 13650049 – Mandataria/capofila: Pozzali<br />
Fratelli s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo
Bollettino Ufficiale – 3819 –<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Pozzali Fratelli s.r.l. Coface Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni<br />
S.p.A.<br />
1892386 655.110,76<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 655.110,76<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 655.110,76 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Pozzali F.lli s.n.c. (cod. 136530);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Pozzali Fratelli s.r.l. ID progetto<br />
13650049, pari a C 1.310.221,<strong>51</strong>;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo iconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 655.110,76 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0134] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12602<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID Progetto: 13269241 – Mandataria/capofila: Dia.Pro<br />
Diagnostic Bioprobes s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
– 3820 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Dia.Pro Diagnostic Bioprobes S.p.A. Arfin – Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazioni 6009997 720.970,84<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 720.970,84<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Dia.Pro Diagnositc Bioprebes<br />
S.p.A. ID progetto 13269241, pari a C 1.441.941,65;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 720.970,84 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Dia.Pro Diagnostic Bioprobes s.r.l. (cod.<br />
454073);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 720.970,84 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:
Bollettino Ufficiale – 3821 –<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0135] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12607<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID Progetto: 13769726 – Mandataria/capofila: NPO Sistemi<br />
S.p.A.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di in-<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
NPO Sistemi S.p.A. Coface Assicurazioni S.p.A. 1892253 540.147,66<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
tervento 1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società NPO Sistemi S.p.A. ID progetto<br />
13769726, pari a C 1.080.295,30;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 540.147,66<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 540.147,66 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di NPO Sistemi S.p.A. (cod. 315440);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti dell’importo riconosciuto, la somma complessiva di<br />
C 540.147,66 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it..<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0136] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12609<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto: 13648971 – Mandataria/capofila: Pegasus<br />
Microdesign s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato appro-<br />
– 3822 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
vato il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Pegasus Microdesign s.r.l. ID<br />
progetto 13648971, pari a C 1.384.108,27;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Pegasus Microdesign s.r.l. Elba Assicurazioni S.p.A. 192933 312.149,63<br />
Euro Instruments Trading s.r.l. BCC crediTo Cooperativo 6682 90.564,82<br />
Technoprobe S.p.A. Elba Assicurazioni S.p.A. 192983 174.121,39<br />
Stmicroelectronics s.r.l. Banca Popolare di Bergamo 814/72 115.218,30
Bollettino Ufficiale – 3823 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Politecnico di Milano Quota ripartita sugli altri beneficiari 0,00<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
Pegasus Microdesign s.r.l.;<br />
codice: 37658;<br />
capitolo: 3.3.2.381.7131;<br />
importo anno 1: 692.054,14;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei<br />
limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 692.054,14 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-<br />
2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del<br />
Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0137] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12610<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazione<br />
alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto: 13758084 – Mandataria/capofila: Carlo<br />
Gavazzi Space S.p.A.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 692.054,14<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Carlo Gavazzi Space S.p.A. ID<br />
progetto 13758084, pari a C 794.890,24;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– 3824 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Carlo Gavazzi Space S.p.A. Confidi Italia PMI 73052D 398.945,13<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 398.945,13<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di impegnare la somma di C 398.945,13 con imputazione<br />
al capitolo di spesa 3.3.2.3.381.7131 dell’esercizio finanziario in<br />
corso, a favore di Carlo Gavazzi Space S.p.A. (cod. 158438);<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 398.945,13 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381,<br />
capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR<br />
2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0138] [4.0.0]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12611<br />
Bando ATP2009 – (POR FESR 2007-2013 – Asse 1– Linea di Intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A) – Impegno e contestuale autorizzazio-<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con la seguente polizza fideiussoria:<br />
ne alla U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria per la liquidazione<br />
della quota di contributo concesso a titolo di anticipazione<br />
– ID progetto: 13690679 – Mandataria/capofila: Galbiati<br />
Group s.r.l.<br />
IL DIRIGENTE DELL’U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
comune in applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato (regolamento<br />
generale di esenzione per categoria);<br />
– n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il<br />
Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale<br />
europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda<br />
alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C[2007] 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C[2007] 3784 del 1º agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività»;<br />
la l.r. n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per<br />
le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>», con la quale la<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti comunitari,<br />
intende supportare la crescita competitiva del sistema produttivo,<br />
territoriale e sociale lombardo;<br />
la d.g.r. n. 8298 del 29 ottobre 2008, avente ad oggetto<br />
«Programma Operativo Regionale Competitività e Occupazione<br />
FESR 2007-2013 – Linee guida di attuazione – Primo provvedimento»<br />
con la quale, nell’ambito dell’Asse I «Innovazione ed<br />
economia della conoscenza», è stata individuata la linea di intervento<br />
1.1.1.1 «Sostegno alla ricerca industriale e all’innovazione<br />
di alto profilo nei settori di punta delle PMI lombarde ed all’innovazione<br />
di sistema e organizzativa, di interesse sovraziendale»<br />
che si articola in tre Azioni. Richiamata, in particolare, l’Azione<br />
A «Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e<br />
sviluppo sperimentale nell’ambito di aree tematiche prioritarie»<br />
che si propone di incentivare la realizzazione di progetti di collaborazione<br />
tra imprese finalizzati alla ricerca industriale e allo sviluppo<br />
sperimentale volti alla messa a punto di nuovi prodotti,<br />
processi o servizi già esistenti;<br />
la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore<br />
di ricerca sviluppo e innovazione (2006/C 323/01);<br />
la decisione della Commissione Europea C(2007)6461 del
Bollettino Ufficiale – 3825 –<br />
12 dicembre 2007 di approvazione dell’aiuto di Stato<br />
n. 302/2007, regime di aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;<br />
il decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 87 del<br />
27 marzo 2008, che istituisce il regime di aiuto n. 302/2007 approvato<br />
con la decisione della Commissione europea C(2007)6461<br />
del 12 dicembre 2007 richiamata al precedente punto;<br />
la circolare del Ministero dello Sviluppo economico del 27<br />
giugno 2008 (G.U. 4 luglio 2008, serie generale n. 155) che reca<br />
disposizioni per l’attuazione da parte di Amministrazioni e altri<br />
soggetti diversi dal Ministero dello Sviluppo economico del regime<br />
di aiuto n. 302/2007, secondo quanto previsto dall’art. 9 del<br />
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 87 del 27<br />
marzo 2008;<br />
Vista la nota del 1º aprile <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.0004460 con la<br />
quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 ha comunicato<br />
al Responsabile dell’Asse 1 la dotazione finanziaria complessiva<br />
di C 50 milioni per l’attuazione della Linea di intervento<br />
1.1.1.1 – Azione A di cui al Bando emanato con d.d.u.o. n. 6508<br />
del 26 giugno 2009;<br />
Visto il decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 5578<br />
del 27 maggio <strong>2010</strong> con il quale sono state approvate le graduatorie<br />
e le concessioni dei contributi a valere sul Bando per<br />
interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
SOGGETTO BENEFICIARIO GARANTE POLIZZA IMPORTO<br />
Galbiati Group s.r.l. Coface Assicurazioni 1890255 293.433,38<br />
Colmegna S.p.A. Coface assicurazioni 1891990 158.258,50<br />
Flame Spray S.p.A. Quota garantita dal beneficiario Galbiati Group 0,00<br />
Politecnico di Milano Banca Popolare di Sondrio 179989/10 99.774,84<br />
TOTALE pari al 50% del contributo concesso 5<strong>51</strong>.466,72<br />
Ritenuto pertanto:<br />
– di impegnare, a favore dei singoli soggetti beneficiari sopra<br />
richiamati e nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la<br />
somma complessiva di C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB<br />
3.3.2.3.381, capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma<br />
FESR 2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
– di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione a<br />
favore dei singoli soggetti beneficiari sopra richiamati e nei limiti<br />
degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva di<br />
C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381, capitolo<br />
7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR 2007-2013<br />
Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza» del Bilancio<br />
regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot.n. R1.<strong>2010</strong>.00088126 con<br />
la quale l’Autorità di Gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
al Dirigente della U.O. Competitività Cristina Colombo l’affidamento<br />
dell’incarico di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione<br />
ed economia della conoscenza» del Programma operativo<br />
competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013;<br />
Vista la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni,<br />
nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione<br />
di bilancio di previsione dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi della IX<br />
legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto rientra nell’ambito<br />
di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari) e che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti<br />
dalla presente disposizione;<br />
Decreta<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Beneficiario/Ruolo: Beneficiari diversi – ATP 2009 – Mandataria<br />
Galbiati Group s.r.l.;<br />
codice: 37665;<br />
capitolo: 3.3.2.3.381.7131;<br />
importo anno 1: 5<strong>51</strong>.466,72;<br />
importo anno 2: 0,00;<br />
importo anno 3: 0,00;<br />
2. di autorizzare l’U.O.C. Programmazione e gestione finanziaria<br />
Struttura Centrale Ragioneria e Bilancio alla liquidazione<br />
a favore del singolo soggetto beneficiario sopra richiamato e<br />
nei limiti degli importi a ciascuno riconosciuti, la somma complessiva<br />
di C 5<strong>51</strong>.466,72 con spesa a carico dell’UPB 3.3.2.3.381,<br />
Aree Tematiche Prioritarie (Bando ATP2009: POR-FESR 2007-2013<br />
– Asse 1 – Linea di intervento 1.1.1.1 – Azione A);<br />
Preso atto che con il d.d.u.o. n. 5578/<strong>2010</strong> sopra citato è stato<br />
concesso il contributo a favore del raggruppamento con<br />
mandataria/capofila la società Galbiati Group s.r.l. ID progetto<br />
13690679, pari a C 1.102.933,42;<br />
Preso atto dell’esito positivo dell’istruttoria amministrativa relativa<br />
agli obblighi dei beneficiari previsti dal Bando agli artt. 13<br />
«Approvazione delle graduatorie e concessione dei contributi»<br />
e 14 «Rendicontazione delle spese ed erogazione dei contributi»,<br />
relativamente a:<br />
– accettazione del contributo;<br />
– avvio del progetto;<br />
– costituzione in ATI/associazione di partenariato;<br />
– richiesta di erogazione della prima quota del contributo<br />
concesso, a titolo di anticipazione, pari al 50% del contributo<br />
complessivo concesso, previa presentazione di idonee<br />
polizze assicurative a copertura dell’intero importo;<br />
istruttoria consultabile nel sistema on-line gefo.servizi.it/fesr/ ><br />
profilo 69 POR Competitività 2007-2013 > gestione bandi: ID25 ><br />
avanzamento del progetto;<br />
Precisato che la richiesta di erogazione dell’anticipazione è<br />
stata garantita con le seguenti polizze fideiussorie:<br />
capitolo 7131 «Spese per l’attuazione del programma FESR<br />
2007-2013 Asse 1 Innovazione ed economia della conoscenza»<br />
del Bilancio regionale per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di far salvo il diritto della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> di richiedere<br />
la restituzione di tutto o parte dell’importo liquidato in conseguenza<br />
delle verifiche di carattere contabile e amministrativo<br />
previste dalla normativa vigente;<br />
5. di trasmettere copia del presente provvedimento:<br />
– ai soggetti interessati;<br />
– all’Autorità di Gestione del POR Competitività 2007-2013;<br />
6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul portale di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> www.regione.lombardia.it nell’area «Programmazione<br />
Comunitaria 2007-2013 e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente: Cristina Colombo<br />
[BUR<strong>2010</strong>0139] [4.4.0]<br />
D.d.u.o. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12697<br />
Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di<br />
check-up energetici – Presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 –<br />
Asse 1 – Linea di intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND<br />
– 1º provvedimento delle domande ammesse e non ammesse<br />
e approvazione linee guida di rendicontazione<br />
IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMPETITIVITÀ<br />
Visti:<br />
i Regolamenti CE:<br />
– n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5<br />
luglio 2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale<br />
e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999<br />
e successive modifiche;<br />
– n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni<br />
generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul<br />
Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga<br />
il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive modifiche;<br />
– n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che<br />
stabilisce le modalità di applicazione del Regolamento (CE)<br />
n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul<br />
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Sociale<br />
Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento<br />
(CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e successive<br />
modifiche;<br />
– n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 rela-
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
tivo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli<br />
aiuti d’importanza minore – «de minimis» – (Gazzetta Ufficiale<br />
dell’Unione Europea L 379 del 28 dicembre 2006) e successive<br />
modifiche;<br />
– n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 che dichiara<br />
alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato<br />
Comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato<br />
(regolamento generale di esenzione per categoria) e successive<br />
modifiche;<br />
le decisioni della Commissione Europea:<br />
– C(2007) 3329 del 13 luglio 2007 con la quale è stato approvato<br />
il il Quadro Strategico Nazionale (QSN) per il periodo<br />
2007-2013, la cui implementazione è costituita dai Programmi<br />
Operativi Regionali;<br />
– C(2007) 3784 dell’1 agosto 2007 con la quale è stato approvato<br />
il Programma Operativo Regionale della <strong>Lombardia</strong><br />
2007-2013 (POR <strong>Lombardia</strong>) Obiettivo «Competitività e successive<br />
modifiche»;<br />
– C(2009) 4277 del 28 maggio 2009, approvazione aiuto di<br />
Stato n. 248/2009 Italia «Aiuti di importo limitato»;<br />
le comunicazioni della Commissione Europea:<br />
– «Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio<br />
e la ristrutturazione di imprese in difficoltà» (2004/C<br />
244/02),<br />
– Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure<br />
di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento<br />
nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica<br />
del 22 gennaio 2009 come modificata dalla Comunicazione<br />
del 25 febbraio 2009 (2009/C 16/01 e 2009/C 83/01);<br />
il d.P.R. del 3 ottobre 2008, n. 196, regolamento di esecuzione<br />
del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali<br />
sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale<br />
europeo e sul fondo di coesione;<br />
il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 giugno<br />
2009, concernente le modalità di applicazione della Comunicazione<br />
della Commissione 2009/C 16/01;<br />
la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di<br />
competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />
con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti<br />
comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />
del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />
la delibera della Giunta regionale n. 8298 del 29 ottobre<br />
2008, avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale<br />
Competitività e Occupazione FESR 2007-2013 – Linee guida di<br />
attuazione – Primo provvedimento» con la quale, nell’ambito<br />
dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della conoscenza», è<br />
stata individuata la linea di intervento 1.1.2.1 «Sostegno alla crescita<br />
della capacità competitiva delle imprese lombarde» ed in<br />
particolare, l’Azione C «Tecnologia ed innovazione per il risparmio<br />
e l’efficienza energetica diffusa» finalizzata ad incentivare<br />
e sostenere interventi volti al risparmio energetico ed alla produzione<br />
di energia tramite il ricorso a fonti energetiche alternative<br />
nelle piccole e medie imprese lombarde e s.m.i.;<br />
la delibera della Giunta regionale n. 8/10905 del 23 dicembre<br />
2009 avente ad oggetto «Attivazione del progetto Trend –<br />
Linea di intervento 1.1.2.1 Azione C–Asse1–PORFESR 2007-<br />
2013»;<br />
la delibera della Giunta regionale n. 9/324 del 28 luglio <strong>2010</strong><br />
avente ad oggetto «Programma Operativo Regionale Competitività<br />
e Occupazione FESR 2007-2013. Modifiche linee guida di<br />
attuazione»;<br />
il d.d.u.o. n. 4290 del 27 aprile <strong>2010</strong> relativo all’istituzione di<br />
un elenco di fornitori di servizi per check up aziendali in attuazione<br />
della fase 2 del progetto TREND «Tecnologia ed innovazione<br />
– 3826 –<br />
ALLEGATO 1 – ELENCO DOMANDE AMMESSE<br />
Bollettino Ufficiale<br />
per il risparmio e l’efficienza energetica diffusa» (POR FESR 2007-<br />
2013 – Asse 1 – Linea d’intervento 1.1.2.1. – Azione C) integrato<br />
dal d.d.u.o. 5598 del 27 maggio <strong>2010</strong> che prevede la possibilità<br />
per le imprese di avvalersi di altri soggetti fornitori di servizi nell’ambito<br />
dell’efficienza energetica rispetto a quelli che hanno<br />
presentato candidatura ai sensi del citato decreto n. 4290 del<br />
27 aprile <strong>2010</strong>;<br />
il d.d.u.o. n. 8033 del 10 agosto <strong>2010</strong> relativo al bando per<br />
l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check up energetici<br />
presso le MPMI (POR FESR 2007-2013 – Asse 1 – Linea di<br />
intervento 1.1.2.1 – Azione C) – Progetto TREND, che prevede<br />
modalità di istruttoria «a sportello» e le risorse necessarie assentite;<br />
Ritenuto:<br />
di approvare un primo elenco delle domande ammesse e<br />
non ammesse pervenute alla data del 30 settembre <strong>2010</strong>,<br />
anche a seguito di documentazione integrativa richiesta,<br />
pervenuta entro il 29 novembre <strong>2010</strong>;<br />
di approvare il manuale di linee guida di rendicontazione<br />
ed i relativi allegati per la Richiesta di liquidazione presentata<br />
dai beneficiari tramite il sistema informatico;<br />
Dato atto che il manuale di linee guida sopra citate sono<br />
coerenti con le modalità e le condizioni di partecipazione al<br />
bando di gara sopra citato e sono state condivise con l’Autorità<br />
di Gestione;<br />
Considerato che la Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />
Edilizia e Cooperazione svolge per il FESR le funzioni di Autorità<br />
di Gestione del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />
Vista la nota dell’11 giugno <strong>2010</strong> prot. n. R1 <strong>2010</strong>.0008126 con<br />
la quale l’Autorità di gestione del POR FESR 2007-2013 comunica<br />
alla dottoressa Cristina Colombo che le è stato affidato l’incarico<br />
di Responsabile dell’Asse 1 «Innovazione ed economia della<br />
conoscenza» del Programma Operativo Regionale Competitività<br />
2007-2013 – Obiettivo Competitività e Occupazione – FESR;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia<br />
di organizzazione e personale» ed i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di approvare un primo elenco delle domande ammesse e<br />
non ammesse pervenute alla data del 30 settembre <strong>2010</strong> anche<br />
a seguito di documentazione integrativa richiesta, pervenuta<br />
entro il 29 novembre <strong>2010</strong>, così come indicato nell’Allegato 1<br />
e nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente<br />
provvedimento;<br />
2. di disporre che con successivi provvedimenti si procederà<br />
all’approvazione delle istanze pervenute successivamente;<br />
3. di approvare il manuale «Linee guida di rendicontazione –<br />
Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di<br />
check up energetici presso le MPMI» – Progetto TREND – ed i<br />
relativi allegati a supporto della Richiesta di liquidazione presentata<br />
dai Soggetti Beneficiari, che costituisce parte integrante e<br />
sostanziale del presente provvedimento;<br />
4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sul sito della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> – Direzione Generale Industria, Artigianato,<br />
Edilizia e Cooperazione– www.industria.regione.lombardia.it –e<br />
sul Portale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – www.regione.lombardia.it<br />
– nell’area «Programmazione Comunitaria 2007-2013».<br />
La dirigente della U.O. Competitività:<br />
Cristina Colombo<br />
——— ———<br />
Contributo regionale<br />
Spese<br />
ID a Fondo perduto<br />
Ragione Sociale ammissibili<br />
progetto ammesso<br />
(A)<br />
(C)<br />
24166706 EPICATEX S.R.L. 5.000 3.750<br />
24165959 G.M.G. S.R.L. 6.000 4.500<br />
24172087 B.G.P. PRESSOFUSIONE S.R.L. 6.500 4.875<br />
24173322 OFFICINE MECCANICHE GIUSEPPE LAFRANCONI S.P.A. 4.600 3.450<br />
24166084 O.P.S. OFFICINE PRESSOFUSIONE SCOTTI S.R.L. 6.700 5.000<br />
24169829 EURO-KEMICAL S.R.L. 5.000 3.750<br />
24170157 GUIROS S.P.A. 6.700 5.000<br />
24165628 TSASOLUTIONS S.R.L. 6.700 5.000
Bollettino Ufficiale – 3827 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Contributo regionale<br />
Spese<br />
ID a Fondo perduto<br />
Ragione Sociale ammissibili<br />
progetto ammesso<br />
(A)<br />
(C)<br />
24177844 MOTORIT S.R.L. 6.500 4.875<br />
24175845 F.LLI SCALVINONI LEGNAMI S.N.C. DI SCALVINONI GIACOMO E VALENTINO 5.000 3.750<br />
24167680 CALZE B.C. S.R.L. 7.000 5.000<br />
24174590 CAMP S.P.A. COSTRUZIONE ARTICOLI MONTAGNA – PREMANA 7.000 5.000<br />
24175939 COMOFIL S.R.L. 6.100 4.575<br />
24166008 S&HS.R.L. 2.950 2.213<br />
24165368 AUTOSYSTEM CLIMATRONIC S.R.L. 4.850 3.637<br />
24165378 RECUPERATOR S.R.L. 7.000 5.000<br />
24165365 M.E.G.A. – S.P.A. 5.000 3.500<br />
24165389 GRAZIOLI REMAC S.R.L. MACCHINE AGRICOLE 6.700 5.000<br />
24165379 FMN MARTINELLI S.P.A. 6.000 4.500<br />
24166433 MAB S.P.A. 6.500 4.875<br />
24165845 IDEALPLASTIC S.P.A. 5.000 3.750<br />
24165354 FARINA PRESSE S.R.L. 3.600 2.700<br />
24165566 MARCOLINI GIUSEPPE S.N.C. DI MARCOLINI FRANCO, ROBERTO & C. 3.400 2.550<br />
24166166 PORRO INDUSTRIA MOBILI S.R.L. 7.000 5.000<br />
24165489 SALUMIFICIO PEDRAZZOLI S.P.A. 4.300 3.225<br />
24165941 INDUPLAST – S.P.A. 5.000 3.750<br />
24165592 ORI INDUSTRIA S.P.A. 7.800 5.000<br />
24166624 ATAM WINDINGS S.R.L. 5.000 3.750<br />
24165992 METALGOI RECINZIONI S.R.L. 6.000 4.500<br />
24165388 LA CIBEK S.N.C. DI ZANI CILIO & C. 5.000 3.750<br />
24165333 DIACHEM S.P.A. 5.000 3.750<br />
24165614 LATERIZI BRIONI S.R.L. 6.700 5.000<br />
24165600 BERRA S.R.L. 6.700 5.000<br />
24165343 PROSETEX TESSITURA JACQUARD S.P.A. 7.500 5.000<br />
24165714 FORNERIA CARRA DI CARRA MASSIMO & C. S.N.C. 6.700 5.000<br />
24165716 PLASTEVA S.R.L. 5.000 3.750<br />
24165917 A.D.E.A. AMIDI DESTRINE ED AFFINI S.R.L. 4.000 3.000<br />
24166530 DE BERT DI BERTOLETTI PIETRO 3.000 2.250<br />
24165618 ITALTERGI S.R.L. 5.000 3.750<br />
24166444 GIZETA CALZE S.R.L. 5.000 3.750<br />
24166570 DYEBERG S.P.A. 7.000 5.000<br />
24165588 VIGANÒ S.P.A. 4.600 3.450<br />
24165998 NUOVA SITT S.R.L. 5.000 3.750<br />
24165385 G.B.M. DI BERNASCONI PAOLO E C. S.A.S 6.700 5.000<br />
24166540 GIEMME S.R.L. 7.000 5.000<br />
24166047 FONDERIE ARIOTTI S.P.A. 7.000 5.000<br />
24167799 RAINOLDI MAC S.R.L. 6.700 5.000<br />
24166593 STORTI S.P.A. 7.000 5.000<br />
24165625 I.T.A.S. – INDUSTRIA TRAFILERIA APPLICAZIONI SPECIALI – S.P.A. O PIÙ BREVEMENTE I.T.A.S. S.P.A. 5.000 3.750<br />
24166590 NUOVA PICAFOND S.R.L. 5.000 3.750<br />
24166597 BETTEGHELLA S.R.L. 7.000 5.000<br />
24166031 FELLI COLOR S.P.A. 6.000 4.500<br />
241653<strong>51</strong> PELLINI S.P.A. 5.000 3.750<br />
24166309 NASTROFLEX S.P.A. 8.000 5.000<br />
24168801 OSRA INDUSTRIES S.R.L. 7.000 5.000<br />
24166572 BESENZONI S.P.A. 6.000 4.500<br />
24165691 HABITAT – LEGNO S.P.A. 7.000 5.000<br />
24165900 ABRA BETA S.P.A. 5.000 3.750<br />
241668<strong>51</strong> GALIMBERTI FRATELLI S.P.A. 7.000 5.000<br />
24168866 TECNOR S.R.L. 7.000 5.000<br />
24168437 GRATTAROLA S.R.L. 5.600 4.200<br />
241670<strong>51</strong> GHIRINGHELLI S.R.L. 7.000 5.000<br />
24165387 LA TIPOGRAFICA VARESE S.P.A. 6.000 4.500<br />
24167834 PALINI VERNICI S.R.L. 3.500 2.625
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3828 –<br />
ALLEGATO 2 – ELENCO DOMANDE NON AMMESSE<br />
ID progetto Ragione Sociale Motivo inammissibilità<br />
24166622 VALDIGRANO DI FLAVIO PAGANI S.R.L. L’impresa non è una MPMI<br />
LINEE GUIDA DI RENDICONTAZIONE<br />
Bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI<br />
INDICE<br />
1. PREMESSA<br />
2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE<br />
3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO<br />
3.1 Entità e modalità di erogazione del contributo<br />
3.2 Rideterminazione del contributo<br />
4. SPESE AMMISSIBILI<br />
5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE<br />
6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE<br />
6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione<br />
7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI<br />
Bollettino Ufficiale<br />
1. PREMESSA<br />
Le presenti «Linee guida» contengono le modalità cui devono attenersi, per la rendicontazione delle spese effettuate e la richiesta<br />
di liquidazione del contributo, i soggetti agevolati a valere sul bando «per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di checkup<br />
energetici presso le MPMI», approvato con d.d.u.o. 10 agosto <strong>2010</strong> n. 8033 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> n. 33 – Serie Ordinaria – del 16 agosto <strong>2010</strong>.<br />
La richiesta di liquidazione dovrà essere corredata dalla rendicontazione finale delle spese sostenute e da una relazione tecnica<br />
descrittiva della fase di check-up energetico realizzato.<br />
Una volta ricevuta la rendicontazione unitamente alla richiesta di erogazione del contributo, verrà effettuato il controllo di eleggibilità<br />
e ammissibilità delle spese sostenute dai beneficiari da parte di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> avvalendosi anche del supporto di un’assistenza<br />
tecnica dedicata.<br />
2. INFORMAZIONI DA TRASMETTERE PRIMA DELLA FASE DI RENDICONTAZIONE<br />
I soggetti beneficiari, prima di procedere alla rendicontazione delle spese sostenute e alla contestuale richiesta di liquidazione del<br />
contributo, dovranno segnalare a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> eventuali modifiche intervenute nella scelta del fornitore di servizi incaricato<br />
di svolgere il check-up energetico e indicato in fase di presentazione della domanda.<br />
I soggetti beneficiari dovranno quindi inviare comunicazione, firmata digitalmente dal legale rappresentante, in formato pdf ai<br />
seguenti indirizzi: asse1fesr@regione.lombardia.it, ep.c.trend@cestec.it e trasmessa via fax al n. 02/67656361. La comunicazione<br />
dovrà indicare:<br />
– nominativo del fornitore di servizi e ID candidatura, nel caso in cui il professionista indicato sia un esperto in gestione dell’energia<br />
qualificato in accordo alla Norma UNI CEI 11339:2009 presente nell’elenco approvato da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />
– nominativo del fornitore di servizi, c.f., riferimento e-mail, riferimento telefono, P.I. se libero professionista o in alternativa Ragione<br />
Sociale e partita IVA dell’azienda per conto della quale opera, nel caso in cui il professionista indicato sia altro esperto che<br />
abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese.<br />
3. RICHIESTA DI CONTRIBUTO<br />
La Richiesta di Liquidazione dovrà essere presentata dai Soggetti Beneficiari esclusivamente con procedura informatica, mediante<br />
accesso al Sistema Informativo Integrato della Programmazione Comunitaria 2007-2013 «Finanziamenti online»<br />
(https://gefo.servizirl.it/), secondo le indicazioni riportate nelle presenti linee guida. Detta richiesta dovrà essere trasmessa digitalmente<br />
a partire dal 20 dicembre <strong>2010</strong> e comunque entro il 28 febbraio 2011 a conclusione dell’attività di check-up; si considera conclusione<br />
dell’attività la data di quietanza dell’ultimo titolo di spesa. Tale termine potrà essere prorogato dal Dirigente competente a fronte<br />
di richiesta debitamente motivata.<br />
Nello specifico, i soggetti che intendono procedere nella rendicontazione delle spese sostenute devono:<br />
1. accedere a «Finanziamenti online» (https://gefo.servizirl.it/) a cui sarà possibile accedere utilizzando i codici personali di accesso<br />
(login/password) rilasciati dal sistema in fase di presentazione della domanda di accesso al contributo;<br />
2. compilare, seguendo la procedura guidata, le sezioni presenti accedendo all’«area rendicontazione» inserendo tutte le informazioni<br />
richieste;<br />
3. al termine del caricamento dei dati richiesti dal sistema procedere all’invio elettronico della domanda di rendicontazione<br />
previa apposizione della firma digitale del Legale Rappresentante dell’impresa sul modulo richiesta di liquidazione come generato<br />
dalla procedura online (Allegato 1).<br />
Il sistema informativo (nella sezione «DOCUMENTI» del bando Trend, accessibile dal menù punto «4) Bandi») renderà disponibile un<br />
manuale d’uso a supporto dei soggetti beneficiari per la corretta compilazione.<br />
3.1 Entità e modalità di erogazione del contributo<br />
Il contributo concesso verrà erogato a fondo perduto fino ad un massimo di 5.000,00 euro per singolo progetto ed impresa nei<br />
limiti stabiliti dal decreto di concessione dei contributi.<br />
L’entità del finanziamento concessa al Soggetto Beneficiario non potrà in ogni caso superare il 75% dei costi ritenuti ammissibili.<br />
L’erogazione del contributo verrà effettuata in un’unica soluzione, a saldo, dietro presentazione da parte dell’impresa beneficiaria<br />
della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle spese.<br />
Una volta effettuato il controllo sui documenti richiesti in fase di rendicontazione, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, previa verifica della regolarità<br />
e completezza della documentazione di spesa, provvederà all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile.<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> provvederà all’erogazione del contributo ritenuto ammissibile entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione<br />
completa.<br />
3.2 Rideterminazione del contributo<br />
In sede di erogazione del contributo <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> può procedere alla rideterminazione dello stesso in relazione a variazioni<br />
dell’ammontare delle spese rendicontate. I finanziamenti concessi non potranno in ogni caso essere aumentati rispetto al contributo<br />
ammesso al termine della fase di istruttoria.
Bollettino Ufficiale – 3829 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
4. SPESE AMMISSIBILI<br />
Nel rispetto delle indicazioni e dei limiti indicati nel bando, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa e di costo:<br />
a) consulenze per la realizzazione del check-up energetico fatturate dall’esperto in gestione dell’energia, definito ai sensi dell’art.<br />
3 del bando, indicato dall’impresa in fase di compilazione della domanda di adesione al bando. Nel caso in cui l’esperto operi per<br />
conto di una società la fattura dovrà essere emessa dall’impresa stessa.<br />
5. CONDIZIONE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE SPESE<br />
Sono rendicontabili le spese effettivamente sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda sino al 28 febbraio<br />
2011 dal solo soggetto che ha presentato la domanda di contributo.<br />
Per spesa effettivamente sostenuta si intende qualunque spesa ammessa al contributo il cui titolo (fattura o documento contabile<br />
di valore probatorio equivalente) sia stato emesso e quietanzato a partire dalla data di presentazione della domanda (ai fini di<br />
detto termine farà fede incontrovertibilmente la data e l’ora di protocollazione informatica da parte del Sistema Informativo) e fino<br />
alla data di inoltro a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della richiesta di liquidazione del contributo.<br />
L’attestazione del pagamento delle spese effettivamente sostenute dovrà avvenire mediante esibizione di copia conforme all’originale<br />
di fatture o documento equivalente con regolare quietanza attestata mediante copia di bonifico bancario o copia di<br />
assegno bancario non trasferibile o circolare e copia di estratto conto bancario da cui risulti l’addebito.<br />
Sugli originali delle fatture o documento equipollente dovrà essere riportata, in modo indelebile, la dicitura «Spesa agevolata a<br />
valere sul POR-FESR 2007/2013 – Linea di intervento 1.1.2.1 “Sostegno alla crescita della capacità competitiva delle imprese lombarde”».<br />
5.1 Criteri di ammissibilità<br />
Le spese ammissibili riguardano i costi direttamente imputabili alle attività di progetto, al netto dell’IVA, e di altre imposte e tasse.<br />
Non sono considerate ammissibili le spese quietanzate per contanti e con assegni.<br />
Tutte le spese rendicontate devono:<br />
derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, convenzioni, lettere d’incarico, ecc.), da cui risultino chiaramente l’oggetto<br />
della prestazione o fornitura, il suo importo, la sua pertinenza e connessione all’intervento, i termini di consegna, le modalità di<br />
pagamento;<br />
essere effettivamente sostenuti e giustificati da fatture quietanzate.<br />
Sono in ogni caso escluse dal finanziamento le spese:<br />
a) fatturate all’impresa beneficiaria dal Legale Rappresentante, dai Soci dell’impresa, da Società con rapporti di controllo o<br />
collegamento così come definito dall’art. 2359 del Codice Civile;<br />
b) relative ad imposte, spese notarili, interessi passivi, oneri accessori;<br />
c) destinate alla rimunerazione di attività di servizi realizzate presso impresa diversa da quella richiedente.<br />
6. DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE IN FASE DI RENDICONTAZIONE<br />
La domanda di liquidazione deve essere corredata dalla seguente documentazione (documenti da caricare obbligatoriamente<br />
a sistema):<br />
copia della documentazione atta a comprovare gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate (p.e.<br />
fatture e incarichi di consulenza affidati);<br />
copia della documentazione atta a comprovare l’avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate<br />
(p.e. bonifici bancari quietanzati);<br />
relazione tecnica sull’attività di check-up energetico (v. successivo punto 6.1 - 1);<br />
dati puntuali relativi all’esito dell’attività di check-up energetico restituiti come da modello allegato (Allegato 2); (v. successivo<br />
punto 6.1 - 2);<br />
Quadro riassuntivo delle spese sostenute e quietanziate firmato digitalmente dal legale rappresentante e dal revisore dei conti<br />
(Allegato 3);<br />
Sezione D2 – Esperienze fornitore di servizi: da compilare e sottoscrivere a cura del fornitore di servizi solo nel caso in cui l’impresa<br />
non si avvalga di un esperto in gestione dell’energia candidatosi alla Manifestazione di interesse di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (Allegato<br />
4);<br />
DURC.<br />
I modelli da utilizzare (Allegati 2-3-4, presenti in allegato alle presenti Linee guida come fac-simile) saranno resi disponibili direttamente<br />
sul Sistema informativo nonché scaricabili anche dal sito della Direzione Generale Industria Artigianato, Edilizia e Cooperazione,<br />
www.industria.regione.lombardia.it e dal sito di progetto www.trend.regione.lombardia.it.<br />
Le fatture o i mandati di pagamento devono essere debitamente quietanzati, cioè supportati da documentazione prodotta<br />
dall’Istituto bancario cassiere e/o tesoriere attestante univocamente il trasferimento finanziario della partita in oggetto.<br />
A titolo esemplificativo le modalità di quietanza ritenute valide sono:<br />
quietanza apposta direttamente sul mandato di pagamento completa dei seguenti elementi:<br />
– timbro dell’istituto bancario cassiere e/o tesoriere;<br />
– data del pagamento;<br />
ricevute bancarie attestanti l’avvenuto pagamento;<br />
contabili bancarie attestanti l’avvenuto pagamento.<br />
La documentazione tecnica attestante l’avvenuta conclusione delle attività di check-up energetico dovrà essere redatta secondo<br />
le indicazioni riportate al successivo paragrafo 6.1.<br />
6.1 Documentazione tecnica da produrre in sede di rendicontazione<br />
Gli esiti delle attività di check-up energetico svolte presso il sito produttivo individuato dovranno essere attestati mediante:<br />
1) predisposizione di una relazione tecnica che riporti in maniera chiara ed esauriente gli obiettivi dell’attività di check-up e la<br />
descrizione delle varie fasi, ovvero acquisizione dei dati sui consumi di energia e sui macchinari/apparecchi/tecnologie utilizzati;<br />
elaborazione dei dati al fine di individuare le criticità e opportunità di miglioramento; elencazione di tutti i possibili interventi proposti<br />
per l’incremento di efficienza/riduzione dei consumi, con relativa analisi tecnico-economica e elaborazione di indici di valutazione/<br />
comparazione.<br />
La relazione dovrà essere coerente con quanto dichiarato, in sede di presentazione della domanda, con la proposta di checkup<br />
ed in particolare con riferimento alla Sezione B e C dell’Allegato 1 al bando. La relazione dovrà inoltre essere firmata dal<br />
professionista incaricato esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia<br />
svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese, indicato dall’impresa beneficiaria in fase di presentazione della<br />
domanda al bando.<br />
2) Restituzione attraverso la compilazione dell’apposito documento («Esiti check-up energetico», Allegato 2 alle presenti linee<br />
guida) dei dati relativi agli esiti del check-up energetico. Nello specifico:
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3830 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
GANTT/cronoprogramma attività (comprensivo delle attività di sopralluogo);<br />
consumi energetici generali (energia elettrica, gas metano, ecc.) e potenze installate dell’unità produttiva indagata;<br />
impianti/apparecchiature/macchinari installati (impianti di riscaldamento e produzione ACS, climatizzazione estiva, sistemi di<br />
illuminazione, apparecchiature elettriche, ecc.);<br />
elenco e valutazione attraverso opportuni indicatori degli interventi di efficientamento proposti (indicare per ciascun intervento<br />
il costo di investimento, risparmio economico annuale, tempo di ritorno, energia risparmiata, riduzione emissioni).<br />
I due documenti dovranno essere obbligatoriamente caricati a sistema in fase di rendicontazione delle spese.<br />
Relativamente al documento «Esiti del check-up energetico» – Allegato 2, solo ed esclusivamente la sezione/foglio denominato<br />
«Elenco attività check-up» dovrà essere stampata e firmata dal legale rappresentante dell’impresa beneficiaria e dal professionista<br />
incaricato e, successivamente, caricata a sistema.<br />
7. OBBLIGHI DEI SOGGETTI BENEFICIARI<br />
I soggetti beneficiari sono obbligati, pena la revoca del contributo, al rispetto di tutte le condizioni previste per la tipologia di<br />
contributo concesso.<br />
Lo svolgimento delle attività e dei costi sostenuti deve essere conforme al progetto originario ammesso a beneficio.<br />
I Soggetti Beneficiari, oltre a quanto specificato nei precedenti articoli, pena la decadenza del contributo, sono obbligati a:<br />
fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le informazioni<br />
eventualmente richieste;<br />
ottemperare alle prescrizioni contenute nel bando e negli atti a questo conseguenti;<br />
segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti preventivati;<br />
assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alle domande di ammissione presentate; salvo<br />
eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla <strong>Regione</strong>;<br />
assicurare una contabilità separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese relative all’intervento<br />
finanziato;<br />
conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza dell’ultimo titolo<br />
di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo;<br />
non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo quelle previste per<br />
i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M.A.P. (elettricità e gas) del 20 luglio 2004 e successive modifiche ed integrazioni;<br />
evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso è realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea,<br />
dello Stato italiano e di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in applicazione del Regolamento (CE) 1083/2006 (art. 69) e del Regolamento (CE)<br />
1828/2006, e secondo le modalità previste dalle linee guida per le attività di Comunicazione del POR FESR, disponibili all’indirizzo<br />
www.fesr.regione.lombardia.it.<br />
I Soggetti Beneficiari sono tenuti a<br />
corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici periodici disposti da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in ottemperanza<br />
a quanto stabilito dal Regolamento (CE) 1083/2006, per effettuare il monitoraggio dei progetti agevolati;<br />
ad acconsentire e a favorire lo svolgimento di tutti i controlli disposti da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, da competenti organismi statali,<br />
dalla Commissione europea e da altri organi dell’Unione europea competenti in materia, anche mediante ispezioni e sopralluoghi,<br />
al fine di verificare la veridicità delle informazioni rese nella relazione di check-up presentata e le condizioni per il mantenimento<br />
delle agevolazioni.<br />
Inoltre,<br />
qualora i Soggetti Beneficiari non rispettino le indicazioni ed i vincoli contenuti nel bando e nelle presenti linee guida, ovvero<br />
nel caso in cui le attività realizzate e/o i risultati conseguiti non siano conformi a quanto indicato nel progetto ritenuto ammissibile,<br />
la concessione dell’aiuto finanziario è soggetta a decadenza. La decadenza è disposta con decreto del responsabile del<br />
procedimento;<br />
l’aiuto finanziario è altresì soggetto a decadenza qualora:<br />
– il beneficiario comunichi la rinuncia al finanziamento concesso;<br />
– in sede di verifica da parte dei competenti uffici regionali o di altri soggetti competenti, siano riscontrate irregolarità attuative<br />
o la mancanza dei requisiti sulla base dei quali esso è stato concesso ed erogato ovvero le dichiarazioni rese e sottoscritte<br />
risultino mendaci;<br />
– la richiesta di liquidazione non pervenga nei modi e nei tempi previsti;<br />
qualora i Soggetti Beneficiari intendano rinunciare al contributo concesso e/o alla realizzazione dell’intervento, devono darne<br />
immediata comunicazione al responsabile del procedimento, mediante comunicazione formale inviata per lettera Raccomandata<br />
a.r. al seguente indirizzo:<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
Direzione Generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione<br />
U.O. Competitività<br />
Palazzo <strong>Lombardia</strong><br />
ViaM.Gioia,37<br />
20124 MILANO MI
Bollettino Ufficiale<br />
- 3831 -<br />
STA STA DI DI LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE LIQUIDAZIONE DEL DEL DEL CONTRIBUTO<br />
CONTRIBUTO<br />
POR Competitività 2007-2013 LINEA LINEA LINEA DI DI DI INTER INTERVENTO INTER VENTO 1.1.2.1 1.1.2.1 – AZIONE AZIONE C<br />
OGGETTO: Richiesta Richiesta Richiesta di di liquidazione liquidazione del del contributo contributo<br />
contributo<br />
Soggetto Beneficiario [da sistema]<br />
Id progetto [da sistema]<br />
Totale spesa ammissibile [spesa presentata in adesione]<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Spett. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
D.G. Industria, Artigianato, Edilizia<br />
e Cooperazione<br />
Al Dirigente della U.O.<br />
Competitività<br />
Palazzo <strong>Lombardia</strong><br />
Via M. Gioia, 37<br />
20124 Milano<br />
Il/La sottoscritto/a [da [da sistema] sistema] …………………………………………………………………………………………….<br />
Nato/a a ……………………………………. Prov………………… il……………………………………………………….<br />
Codice fiscale [da sistema]……………….. residente in ………………………………………………………………….<br />
Via …………………………………………………… n. ……….. CAP ………………. Prov ………………………………<br />
in qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa [da [da sistema] sistema]…………………………………………………..<br />
sistema]<br />
Codice fiscale…[da [da sistema] sistema]…………………………Partita sistema]<br />
IVA [da [da sistema] sistema]…………………………………..………<br />
sistema]<br />
Matricola Inps Datore di Lavoro:…………………………………….<br />
Numero dipendenti (alla presentazione della domanda):………….<br />
con sede legale nel Comune di [da sistema]………………Cap . [da [da sistema] sistema]. sistema] Prov……[da [da sistema] sistema]……………..<br />
sistema]<br />
Via …[da [da sistema] sistema]………… sistema] …………… n ……[da [da sistema] sistema]……………………………………………………………..<br />
sistema]<br />
RICHIE<br />
RICHIE<br />
Visto il D.d.u.o. del 10 agosto <strong>2010</strong> n. 8033 con il quale è stato approvato il bando “per l’assegnazione di contributi per la<br />
realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” contenente le modalità di accesso e richiesta del contributo,<br />
nonché le condizioni di ammissibilità degli interventi e delle relative spese;<br />
Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o di esibizione di atto<br />
falso o contenente dati non più rispondenti a verità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 46 e 76 del d.P.R. 445/2000;<br />
CHIEDE HIEDE<br />
l’erogazione a valere sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le<br />
MPMI” del contributo di € …………… a fronte di spese sostenute pari a €[da sistema totale spese imputate]. da<br />
accreditarsi sul c/c n. [da sistema] presso la banca [da sistema] Agenzia di [da sistema] IBAN [da sistema] intestato a [da<br />
sistema].
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3832 - Bollettino Ufficiale<br />
A A TAL TAL FINE FINE DICHIARA<br />
DICHIARA<br />
di aver realizzato il check-up nel rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dal bando “per l’assegnazione di<br />
contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto <strong>2010</strong> - n. 8033);<br />
di conservare la documentazione originale di spesa per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di quietanza<br />
dell’ultimo titolo di spesa relativo all’investimento oggetto di contributo;<br />
di non cumulare i contributi previsti dal presente bando con altri contributi ottenuti per le medesime spese salvo<br />
quelle previste per i Titoli di Efficienza Energetica di cui ai Decreti M..P. (elettricità e gas) del 20/07/2004 e s.m.i.;<br />
di assicurare una contabilità separata o una apposita codifica che consenta di individuare chiaramente le spese<br />
relative all’intervento finanziato;<br />
di fornire, nei tempi e nei modi previsti dal bando e dagli atti a questo conseguenti, tutta la documentazione e le<br />
informazioni eventualmente richieste;<br />
di segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni o localizzazioni relative agli investimenti<br />
preventivati;<br />
di assicurare la puntuale e completa realizzazione delle attività in conformità alle domande di ammissione<br />
presentate; salvo eventuali modifiche preventivamente autorizzate dalla <strong>Regione</strong>;<br />
di evidenziare, in tutte le forme di pubblicizzazione dello stesso, che esso è realizzato con il concorso di risorse<br />
dell’Unione europea, dello Stato italiano e di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in applicazione del regolamento (CE) 1083/2006<br />
(art.69) e del regolamento (CE) 1828/2006, e secondo le modalità previste dalle linee guida per<br />
che sono state allegate nel Sistema Informativo le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative<br />
quietanze, sui cui originali è stata apposta in modo indelebile la dicitura indicata nelle Linee Guida di<br />
Rendicontazione;<br />
che le copie elettroniche dei documenti giustificativi di spesa e le relative quietanze sono conformi all’originale.<br />
DICHIARA<br />
DICHIARA<br />
che dalla data ____________alla data ___________, presso l’unità operativa ubicata in [da sistema], via [da sistema], n.<br />
civ. [da sistema], Prov. [da sistema], è stato effettuato il check-up energetico oggetto di richiesta di contributo a valere<br />
sul bando “per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici presso le MPMI” (D.d.u.o. 10 agosto<br />
<strong>2010</strong> - n. 8033)<br />
ALLEGA<br />
ALLEGA<br />
copia della documentazione comprovante gli impegni assunti in relazione a tutte le spese ammissibili rendicontate;<br />
copia della documentazione comprovante avvenuto integrale pagamento di tutte le spese ammissibili rendicontate;<br />
Relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i risultati<br />
dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma UNI CEI<br />
11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese;<br />
Sezione D2 dell’Allegato 1 del bando per l’assegnazione di contributi per la realizzazione di check-up energetici<br />
presso le MPMI debitamente compilata e sottoscritta a cura del fornitore di servizi (da da da allegarsi allegarsi solo solo nel nel caso caso in in cui<br />
cui<br />
l’impresa l’impresa si si avvalga avvalga di di professionista professionista non non presente presente nell’elenco nell’elenco di di <strong>Regione</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> <strong>Lombardia</strong> di di esperti esperti in in gestione gestione dell’energia<br />
dell’energia<br />
qualificati qualificati in in accordo accordo accordo alla alla Norma Norma Norma UNI UNI UNI CEI CEI 1133 11339:2009<br />
1133 9:2009 );<br />
Modulo excel contenente i risultati del check-up energetico;<br />
Cronoprogramma attività check-up firmato dal fornitore di servizi incaricato e dal legale rappresentante dell’impresa<br />
beneficiaria<br />
Attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL<br />
e Cassa Edile (Documento Unico di Regolarità Contributiva - DURC).<br />
Data [DATA DI INVIO DEL MODULO]<br />
Firma Firma Firma del del Rappresentate Rappresentate Legale<br />
Legale<br />
Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005
Bollettino Ufficiale<br />
- 3833 -<br />
alla alla Compilazione Compilazione Compilazione del del Modulo Modulo di di Riepilogo Riepilogo Risultati Risultati Risultati Check Check-up Check up<br />
Campi da compilare a cura dell'utente<br />
Campi compilati automaticamente dal foglio elettronico<br />
Sezioni Sezioni presenti presenti nel nel Modulo Modulo di di Riepilogo Riepilogo Risultati Risultati Check-up Check<br />
up<br />
Elenco Attività Check-up<br />
GANTT Check-up<br />
Dati Unità Produttiva<br />
Consumi Energetici<br />
Riscaldamento e Climatizzazione<br />
Illuminazione<br />
Apparecchiature Elettriche<br />
Energia Termica di Processo<br />
Scheda di Riepilogo Interventi<br />
Intervento #1<br />
:<br />
:<br />
Intervento #15<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Guida<br />
Guida
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Codice<br />
Attività<br />
- 3834 - Bollettino Ufficiale<br />
Elenco Elenco Elenco delle delle attività attività attività svolte svolte durante durante il il check check-up check up energetico<br />
Attività<br />
A Analisi Analisi Analisi Preliminare<br />
Preliminare<br />
A.1 Incontro con il committente per stabilire gli obiettivi del check-up<br />
A.2<br />
Raccolta dati (consumi di energia elettrica, di combustibili,<br />
contratti di fornitura, diagnosi energetiche precedenti, ecc…)<br />
A.3 Altra attività (specificare)<br />
A.4 Altra attività (specificare)<br />
A.5 Altra attività (specificare)<br />
A.6 Altra attività (specificare)<br />
B Sopralluogo Sopralluogo Sopralluogo in in Azienda<br />
Azienda<br />
B.1<br />
Raccolta dati in situ (dati di targa macchinari, impianti termici e/o<br />
elettrici, ecc…)<br />
B.2 Metering<br />
B.3<br />
Incontro con eventuali energy manager aziendali e responsabili<br />
linee produttive<br />
B.4 Altra attività (specificare)<br />
B.5 Altra attività (specificare)<br />
B.6 Altra attività (specificare)<br />
B.7 Altra attività (specificare)<br />
C Analisi Analisi Dati Dati e e e Proposte Proposte di di di Intervento<br />
Intervento<br />
C.1 Analisi dati e ricostruzione flussi energetici<br />
C.2 Eventuale modellazione sistema energetico unità produttiva<br />
C.3<br />
Elaborazione indicatori energetici e confronto con indici di<br />
riferimento (benchmark, migliori tecnologie, ecc.)<br />
C.4 Individuazione ambiti di possibile intervento<br />
C.5 Altra attività (specificare)<br />
C.6 Altra attività (specificare)<br />
C.7 Altra attività (specificare)<br />
C.8 Altra attività (specificare)<br />
D Comunicazione Comunicazione Risultati Risultati del del del Check Check-up Check up al al Committente<br />
Committente<br />
D.1 Presentazione e prima discussione esiti attività con committente<br />
D.2 Eventuali approfondimenti<br />
D.3 Altra attività (specificare)<br />
D.4 Altra attività (specificare)<br />
D.5 Altra attività (specificare)<br />
D.6 Altra attività (specificare)<br />
Data inizio attività<br />
[gg/mm/aa hh.mm]<br />
Durata<br />
attività<br />
[giorni]<br />
Firma del legale rappresentante Firma del professionista incaricato<br />
Data termine attività<br />
[gg/mm/aa hh.mm]
Bollettino Ufficiale<br />
- 3835 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Il Il grafico grafico sottostante sottostante si si compila compila automaticamente automaticamente in in base base alle alle informazioni informazioni inserite inserite nel nel foglio<br />
foglio<br />
"Elenco "Elenco Attività Attività Check Check-up" Check up"
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Denominazione<br />
Numero Addetti (ultimo dato disponibile)<br />
- 3836 - Bollettino Ufficiale<br />
Dati Dati Generali Generali Unità Unità Produttiva Produttiva Soggetta Soggetta a a Check Check-up Check up Energetico<br />
Fatturato Annuo (ultimo dato disponibile) €<br />
Numero turni giornalieri<br />
Spesa complessiva delle risorse energetiche impiegate (ultimo dato<br />
disponibile)<br />
Incidenza percentuale della Spesa complessiva delle risorse energetiche<br />
impiegate sul Fatturato<br />
Volumi di produzione annui (ultimo dato disponibile) (Selezionare)<br />
Riepilogo Riepilogo Consumi Consumi Consumi Energetici Energetici e e Potenza Potenza Installata<br />
Installata<br />
Consumi Consumi e e Spese Spese Energetiche Energetiche Medie<br />
Medie<br />
Consumo medio ultimi 3 anni Energia Elettrica kWh/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni Energia Elettrica €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni Gas Metano Nm3/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni Gas Metano €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni Gasolio l/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni Gasolio €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni GPL l/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni GPL €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni Olio Combustibile l/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni Olio Combustibile €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni Legna kg/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni Legna €/anno<br />
Consumo medio ultimi 3 anni altri Combustibili tep/anno<br />
Spesa media ultimi 3 anni altri Combustibili<br />
Potenza Potenza Installata<br />
Installata<br />
€/anno<br />
Impianti di Riscaldamento e Produzione ACS 0 kW<br />
Impianti di Climatizzazione 0 kW<br />
Illuminazione 0 kW<br />
Apparecchiature Elettriche 0 kW<br />
Impianti di Processo 0 kW<br />
Consumi Consumi di di Energia Energia Energia Elettrica Elettrica e e Combustibili<br />
Combustibili<br />
Energia Energia Elettrica<br />
Elettrica<br />
2007 kWh/anno<br />
Consumo annuale di energia elettrica<br />
2008 kWh/anno<br />
2009 kWh/anno<br />
2007 €/anno<br />
Spesa annuale per l'approvigionamento di energia elettrica<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno<br />
L'energia elettrica viene acquistata nel mercato libero? (Selezionare)<br />
Esistono unità di autoproduzione di energia elettrica? (Selezionare)<br />
Combustibili<br />
Combustibili<br />
Gas Gas Naturale<br />
Naturale<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
€<br />
%<br />
2007 Nm3/anno<br />
2008 Nm3/anno<br />
2009 Nm3/anno<br />
2007 €/anno<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno
Bollettino Ufficiale<br />
- 3837 -<br />
Percentuale stimata di gas naturale utilizzata per:<br />
Riscaldamento %<br />
Processi produttivi %<br />
Gasolio<br />
Gasolio<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
GPL<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
Olio Olio Combustibile<br />
Combustibile<br />
Combustibile<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
Legna<br />
Legna<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
Altri Altri Altri Combustibili<br />
Combustibili<br />
Consumo annuale<br />
Spesa annuale per approvigionamento<br />
Stima della percentuale di combustibili diversi dal gas naturale utilizzata per:<br />
Riscaldamento %<br />
Processi produttivi %<br />
Cons Consumo Cons<br />
umo TOTALE TOTALE ENERGIA ENERGIA PRIMARIA<br />
PRIMARIA<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
2007 l/anno<br />
2008 l/anno<br />
2009 l/anno<br />
2007 €/anno<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno<br />
2007 l/anno<br />
2008 l/anno<br />
2009 l/anno<br />
2007 €/anno<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno<br />
2007 l/anno<br />
2008 l/anno<br />
2009 l/anno<br />
2007 €/anno<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno<br />
2007 kg/anno<br />
2008 kg/anno<br />
2009 kg/anno<br />
2007 €/anno<br />
2008 €/anno<br />
2009 €/anno<br />
2007<br />
2008<br />
2009<br />
2007<br />
2008<br />
2009<br />
Nm3/anno<br />
Nm3/anno<br />
Nm3/anno<br />
tep/anno<br />
tep/anno<br />
tep/anno<br />
2007<br />
2008<br />
2009<br />
€/anno<br />
€/anno<br />
€/anno<br />
2007 2007<br />
0 tep/anno<br />
tep/anno<br />
2008 2008<br />
0 tep/anno<br />
tep/anno<br />
2009 2009<br />
0 tep/anno<br />
tep/anno
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3838 - Bollettino Ufficiale<br />
Impianti Impianti di di Riscaldamento Riscaldamento e e Produzione Produzione ACS<br />
ACS<br />
Impianto Impianto 1<br />
1<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie riscaldata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 2<br />
2<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie riscaldata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 3 3<br />
3<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie riscaldata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 4<br />
4<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie riscaldata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 5<br />
5<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie riscaldata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Totale otale Potenza Potenza Installata Installata<br />
0 kw<br />
kw
Bollettino Ufficiale<br />
- 3839 -<br />
Impianti Impianti di di di Climatizzazione Climatizzazione Estiva<br />
Estiva<br />
Impianto Impianto 1<br />
1<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie raffrescata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 2<br />
2<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie raffrescata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 3<br />
3<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie raffrescata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 4<br />
4<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie raffrescata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Impianto Impianto 5<br />
5<br />
Tecnologia di generazione (Selezionare)<br />
Superficie raffrescata<br />
Anno installazione<br />
m 2<br />
Potenza installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Sistema di distribuzione (Selezionare)<br />
Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />
0 kw<br />
kw<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong>
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3840 - Bollettino Ufficiale<br />
Sistemi Sistemi di di Illuminazi Illuminazione<br />
Illuminazi one<br />
Area Area 1 1<br />
1<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area 2 2<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 3<br />
3<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 4 4<br />
4<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 5 5<br />
5<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 6<br />
6<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 7<br />
7<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW
Bollettino Ufficiale<br />
- 3841 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 8 8<br />
8<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 9 9<br />
9<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Area Area 10<br />
10<br />
Area dell'azienda (uffici, ambienti produttivi, magazzini,<br />
esterno, ecc.)<br />
Superficie illuminata m 2<br />
Tecnologia (Selezionare)<br />
Potenza installata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo h/anno<br />
Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />
0 kw<br />
kw<br />
Apparecchiature Apparecchiature Elettriche Elettriche Utilizzate<br />
Utilizzate<br />
Apparecchiatur<br />
Apparecchiatura Apparecchiatur a 1<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 2<br />
2<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 3<br />
3<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 4<br />
4<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3842 - Bollettino Ufficiale<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 5<br />
5<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 6<br />
6<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 7<br />
7<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 8 8<br />
8<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 9<br />
9<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 10<br />
10<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 11<br />
11<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 12<br />
12<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno
Bollettino Ufficiale<br />
- 3843 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 13<br />
13<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 14<br />
14<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Apparecchiatura Apparecchiatura 15<br />
15<br />
Tipologia (Selezionare)<br />
Potenza impegnata kW<br />
Classe di efficienza (Selezionare)<br />
Ore di utilizzo annuo (stima ore equivalenti a piena<br />
potenza)<br />
h/anno<br />
Totale Totale Potenza Potenza Potenza Installata Installata<br />
0 kw<br />
kw<br />
Impianti Impianti di di Produzione Produzione di di Energia Energia Termica Termica per per Processi Processi Produttivi<br />
Produttivi<br />
Impianto Impianto 1<br />
1<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 2<br />
2<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 3<br />
3<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 4<br />
4<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3844 - Bollettino Ufficiale<br />
Impianto Impianto 5<br />
5<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 6<br />
6<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 7<br />
7<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 8<br />
8<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 9<br />
9<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Impianto Impianto 10<br />
10<br />
Tecnologia<br />
Anno installazione<br />
(Selezionare)<br />
Potenza nominale installata kW<br />
Efficienza (Selezionare indice prestazionale)<br />
Combustibile/vettore utilizzato (Selezionare)<br />
Fluido termovettore per la distribuzione dell'energia<br />
prodotta<br />
(Selezionare)<br />
Totale Totale Potenza Potenza Installata Installata<br />
0 kw<br />
kw
Bollettino Ufficiale<br />
Denominazione<br />
Denominazione<br />
Costo Costo<br />
Costo<br />
Intervento<br />
Intervento<br />
€<br />
- 3845 -<br />
Interventi Interventi Proposti Proposti Proposti -Riepilogo Riepilogo Costi/Benefici<br />
Rispa Risparmio Rispa<br />
rmio<br />
Annuo<br />
Annuo<br />
€/anno /anno<br />
Tempo Tempo di di Ritorno<br />
Ritorno<br />
Semplice Semplice anni<br />
anni<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Energia Energia Risparmiata<br />
Risparmiata<br />
kWh/anno<br />
kWh/anno<br />
tep/anno<br />
tep/anno<br />
Emissioni Emissioni di<br />
di<br />
CO2 CO2 evitate evitate kg<br />
kg<br />
eq eq di<br />
di<br />
CO2/anno CO2/anno<br />
CO2/anno<br />
Intervento 1 0 0 0 0 0<br />
Intervento 2 0 0 0 0 0<br />
Intervento 3 0 0 0 0 0<br />
Intervento 4 0 0 0 0 0<br />
Intervento 5 0 0 0 0 0<br />
Intervento 6 0 0 0 0 0<br />
Intervento 7 0 0 0 0 0<br />
Intervento 8 0 0 0 0 0<br />
Intervento 9 0 0 0 0 0<br />
Intervento 10 0 0 0 0 0<br />
Intervento 11 0 0 0 0 0<br />
Intervento 12 0 0 0 0 0<br />
Intervento 13 0 0 0 0 0<br />
Intervento 14 0 0 0 0 0<br />
Intervento 15 0 0 0 0 0<br />
Totale Totale<br />
0 0 0 0 0<br />
Intervento Intervento 1: 1:<br />
(Denominazione intervento)<br />
Descrizione Descrizione della della Condizione Condizione Attuale<br />
Attuale<br />
Descrizione Descrizione della della Proposta Proposta Proposta d'Intervento<br />
d'Intervento<br />
d'Intervento<br />
Costo Costo stimato<br />
stimato
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3846 - Bollettino Ufficiale<br />
Risparmi Risparmi Energetici Energetici ed ed Economici Economici Prev Previsti Prev isti<br />
Energia Energia Elettrica<br />
Elettrica<br />
Risparmio di Energia Elettrica Annuo kWh/anno<br />
Costo Unitario Energia Elettrica €/kWh<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per kWh Elettrico in <strong>Lombardia</strong> 0,4086668 kg eq di CO2 per kWh<br />
Emissioni di CO2 Evitate 0 kg eq di CO2 /anno<br />
Combustibili<br />
Combustibili<br />
Gas Gas Naturale<br />
Naturale<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
0<br />
mc/anno<br />
kwh/anno<br />
0 tep/anno<br />
Costo Unitario Gas Naturale €/mc<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per mc di Gas Naturale 1,88496 kg eq di CO2 per mc<br />
Emissioni di CO2 evitate<br />
Gasolio<br />
Gasolio<br />
0 kg eq di CO2 /anno<br />
l/anno<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
0 kwh/anno<br />
0 tep/anno<br />
Costo Unitario Gasolio €/l<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per l di Gasolio 2,2717926 kg eq di CO2 per l<br />
Emissioni di CO2 evitate<br />
GPL<br />
0 kg eq di CO2 /anno<br />
l/anno<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
0 kwh/anno<br />
0 tep/anno<br />
Costo Unitario GPL €/l<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per l di GPL 1,6117002 kg eq di CO2 per l<br />
Emissioni di CO2 evitate<br />
Olio Olio Combustibile<br />
Combustibile<br />
0 kg eq di CO2 /anno<br />
l/anno<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
0 kwh/anno<br />
0 tep/anno<br />
Costo Unitario Olio Combustibile €/l<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per l di Olio Combustibile 2,480472 kg eq di CO2 per l<br />
Emissioni di CO2 evitate<br />
Legna<br />
Legna<br />
0 kg eq di CO2 /anno<br />
kg/anno<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
0 kwh/anno<br />
0 tep/anno<br />
Costo Unitario Legna €/kg<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per kg di legna 1,7472 kg eq di CO2 per kg<br />
Emissioni di CO2 evitate<br />
Altri Altri Altri Combustibili<br />
Combustibili<br />
0 kg eq di CO2 /anno<br />
l/anno -kg/anno -…/anno<br />
Risparmio Energetico Annuo<br />
kwh/anno<br />
tep/anno<br />
Costo Unitario Combustibile €/l -€/kg -€/…<br />
Risparmio Economico Annuo 0 €/anno<br />
Emissioni di CO2 per l-kg di combustibile kg eq di CO2 per l-kg-…<br />
Emissioni di CO2 evitate 0 kg eq di CO2 /anno<br />
Totale Totale (Energia (Energia Elettrica Elettrica + + Termica)<br />
Termica)<br />
Energia Risparmiata<br />
0,00 0 kWh/anno<br />
tep/anno<br />
Costi Energetici Risparmiati 0 €/anno<br />
Tempo di Ritorno dell'investimento (semplice) anni<br />
Emissioni di CO2 evitate 0 kg eq di CO2/anno
Bollettino Ufficiale<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
DENOMINAZIONE<br />
DENOMINAZIONE<br />
FORNITORE<br />
FORNITORE<br />
- 3847 -<br />
QUADRO QUADRO RIASSUNTIVO RIASSUNTIVO RIASSUNTIVO DELLE DELLE SPESE<br />
SPESE<br />
ATTIVITA’ ATTIVITA’ N. N. N. FATTURA FATTURA DATA DATA FATTURA FATTURA IMPORTO<br />
IMPORTO<br />
(al (al netto netto IVA)<br />
IVA)<br />
TOTALE<br />
TOTALE<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
DATA DATA PAGAMENTO PAGAMENTO MODALITA’<br />
MODALITA’<br />
PAGAMENTO<br />
PAGAMENTO<br />
Firmato Firmato dal dal Legale Legale Rappresentante Rappresentante dell’Impresa<br />
dell’Impresa<br />
e e dal dal Revisore Revisore Contabile<br />
Contabile
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3848 - Bollettino Ufficiale<br />
REGIONE REGIONE LOMBARDIA<br />
LOMBARDIA<br />
PROGRAMMA PROGRAMMA OPERATIVO OPERATIVO REG REGIONALE REG IONALE 2007 2007-2013 2007 2013<br />
OBIETTIVO “COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”<br />
ASSE ASSE 1<br />
1<br />
Innovazione ed economia della conoscenza<br />
LINEA LINEA DI DI INTERVENTO INTERVENTO 1.1.2.1 1.1.2.1<br />
1.1.2.1<br />
Sostegno alla crescita della capacità competitiva delle imprese lombarde<br />
AZIONE AZIONE C<br />
C<br />
Progetto TREND<br />
(Tecnologia ed innovazione per il Risparmio e l’efficienza EN ENergetica EN Diffusa)<br />
BANDO<br />
BANDO<br />
PER PER L’ASSEGNAZIONE L’ASSEGNAZIONE DI DI CONTRIBUTI CONTRIBUTI PER PER LA LA REALIZZAZIONE REALIZZAZIONE DI DI DI CHECK CHECK-UP CHECK UP<br />
ENERGETICI ENERGETICI PRESSO PRESSO LE LE MPMI<br />
MPMI<br />
ALLEGATO 1:<br />
SEZIIONE D2
Bollettino Ufficiale<br />
- 3849 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Sezione Sezione D2 D2 - DATI RELATIVI ALL’ESPERTO CHE EFFETTUERÀ IL CHE CHECK CHE<br />
CK CK-UP CK UP ENERGETICO<br />
(da compilarsi A A CURA CURA DEL DEL FORNITORE FORNITORE DI DI SERVIZI SERVIZI solo nel caso in cui NON NON RISULTI RISULTI candidato nella manifestazione di<br />
interesse promossa da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>)<br />
N.B.: in fase di rendicontazione, come previsto dall’art. 14 del presente bando, la richiesta di liquidazione dovrà essere<br />
corredata dalla relazione tecnica attestante la conclusione delle attività, il raggiungimento degli obiettivi previsti ed i<br />
risultati dell’attività di check-up eseguita, firmata da un esperto in gestione dell’energia qualificato secondo la norma<br />
UNI CEI 11339:2009 o altro esperto che abbia svolto incarichi in ambito di efficienza energetica presso imprese. In<br />
quest’ultimo caso, l’esperto dovrà aggiungere alla relazione tecnica del check-up anche i dati sotto indicati della<br />
sezione D2 debitamente compilata e sottoscritta<br />
Incarichi ricoperti in ambito di efficienza energetica<br />
TIPO DI INCARICO Anni di esperienza<br />
Energy manager<br />
Consulente energetico<br />
Certificatore energetico<br />
Consulente EN 16001 e/o ISO 14000<br />
Progettazione di servizi d’impianto<br />
Gestione dei servizi d’impianto<br />
Gestione operations<br />
Altro (specificare):<br />
Competenze nei settori manifatturieri riguardo ad energia e configurazioni impiantistiche (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)<br />
industrie alimentari e delle bevande (cod. Ateco<br />
C10, C11);<br />
industrie tessili, dell’abbigliamento, pelle e accessori<br />
(cod. Ateco C13, C14, C15);<br />
industrie del legno e dei prodotti in legno e sughero<br />
(esclusi i mobili) (cod. Ateco C16);<br />
fabbricazione di prodotti chimici (cod. Ateco C20);<br />
fabbricazione di articoli in gomma e materie<br />
plastiche (cod. Ateco C22);<br />
fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di<br />
minerali non metalliferi (cod. Ateco C23);<br />
metallurgia (cod. Ateco C24);<br />
fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo,<br />
esclusi macchine e impianti (cod. Ateco C25);<br />
fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e<br />
ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di<br />
misurazione e di orologi (cod. Ateco C26);<br />
fabbricazione di apparecchiature elettriche ed<br />
apparecchiature per uso domestico non elettriche<br />
(cod. Ateco C27);<br />
fabbricazione, riparazione e manutenzione di<br />
macchine ed apparecchi meccanici (cod. Ateco<br />
C28, C33.1);<br />
Energia Energia<br />
Configurazioni Configurazioni impiantistiche<br />
impiantistiche
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
fabbricazione di mobili (cod. Ateco C30)<br />
Altro settore (specificare):<br />
Competenze nei seguenti sistemi di impianto (da 1 a 4: 1 – poco, 4 – molto)<br />
Generazione e distribuzione calore/vapore<br />
Aria compressa<br />
Azionamenti<br />
Motori<br />
Cogenerazione<br />
Energia geotermica<br />
Energia solare<br />
Energia da biomassa<br />
HVAC<br />
Illuminazione<br />
Altro (specificare):<br />
- 3850 - Bollettino Ufficiale<br />
Energia Energia<br />
Configurazioni Configurazioni impiantistiche<br />
impiantistiche
Bollettino Ufficiale – 38<strong>51</strong> –<br />
[BUR<strong>2010</strong>0140] [4.5.0]<br />
D.d.s. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12429<br />
Approvazione degli esiti istruttori delle domande presentate a<br />
valere sul bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO<br />
Visti:<br />
– la legge regionale n. 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di<br />
competitività per le imprese e per il territorio della <strong>Lombardia</strong>»,<br />
con la quale la <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, in coerenza con gli orientamenti<br />
comunitari, intende supportare la crescita competitiva<br />
del sistema produttivo, territoriale e sociale lombardo;<br />
– la d.g.r. n. 8/<strong>51</strong>30 del 18 luglio 2007 con la quale è stato<br />
istituito presso Finlombarda S.p.A. il «Fondo di Rotazione per l’Imprenditorialità<br />
– FRIM» ai sensi della l.r. 1/2007 e sono stati introdotti<br />
e definiti i criteri applicativi delle sei linee di intervento del<br />
Fondo, tra le quali la linea di intervento n. 6 riguardante l’internazionalizzazione;<br />
– la d.g.r. n. 7903 del 6 agosto 2008 con la quale:<br />
è stata attivata la linea di intervento 6 «Internazionalizzazione»<br />
del Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) che<br />
individua, tra l’altro, la misura di intervento «Fondo di Rotazione<br />
per l’Internazionalizzazione – FRI»;<br />
sono stati integrati i criteri applicativi così come definiti nell’Allegato<br />
«A» della sopra richiamata d.g.r. n. <strong>51</strong>30;<br />
si stabilisce che la gestione delle misure di intervento siano<br />
affidate a Finlombarda S.p.A., società finanziaria di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>;<br />
– i decreti del d.d.s.:<br />
n. 1630 del 19 febbraio 2009 avente ad oggetto «Attivazione<br />
del Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione (FRI)»;<br />
n. 1686 del 20 febbraio 2009 con cui è stato approvato il<br />
bando «FRI – Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione»<br />
che individua i programmi di investimento ammissibili,<br />
nonché criteri e termini per la presentazione delle domande<br />
di agevolazione;<br />
Richiamata la lettera di incarico a Finlombarda S.p.A. relativa<br />
alla gestione del Fondo per l’internazionalizzazione a valere sulla<br />
linea di intervento 6 «Internazionalizzazione», sottoscritta dalle<br />
parti in data 14 ottobre 2008 e registrata al n. 11817 del 27 ottobre<br />
2008 della Raccolta Convenzioni e Contratti, con la quale<br />
si incarica Finlombarda S.p.A. (o Gestore) per lo svolgimento<br />
delle attività di seguito indicate:<br />
– assistenza tecnica alla D.G. Industria;<br />
– gestione amministrativa e contabile della Misura;<br />
– gestione operativa della misura;<br />
Considerato che, in base a quanto stabilito al punto 10 «Modalità<br />
di valutazione e concessione degli interventi finanziari»<br />
del citato decreto n. 1686 del 20 febbraio 2009:<br />
– l’istruttoria dei progetti viene effettuata dal Gestore che ne<br />
trasmette alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione<br />
gli esiti;<br />
– il dirigente competente della D.G. Industria, Artigianato, Edilizia<br />
e Cooperazione provvede ad emanare il decreto di<br />
concessione dell’intervento finanziario;<br />
Vista la nota del 12 novembre <strong>2010</strong> ns. prot.<br />
n. R1.<strong>2010</strong>.0017048 con la quale Finlombarda S.p.A. trasmette<br />
alla D.G. Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione gli esiti<br />
istruttori relativi a n. 1 domanda presentata a valere sul Fondo<br />
di Rotazione per l’Internazionalizzazione;<br />
Recepite le risultanze degli esiti istruttori;<br />
Ritenuto di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (parte<br />
integrante e sostanziale del presente provvedimento);<br />
Vista la legge regionale n. 20/2008 ed i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
In base a quanto esposto nelle premesse:<br />
1. Di approvare l’allegato 1 «domande ammesse» (parte integrante<br />
e sostanziale del presente provvedimento).<br />
2. Di comunicare alle imprese interessate gli esiti della valutazione.<br />
3. Di dare atto che per quanto non specificato nel presente<br />
provvedimento si fa riferimento a quanto stabilito nel decreto<br />
n. 1686 del 2 marzo 2009 ed alla normativa vigente.<br />
4. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito www.industria.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente:<br />
Milena Bianchi<br />
——— ———
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO 1<br />
DOMANDE AMMESSE<br />
Totale intervento<br />
N. Investimento Investimento Contributo a Punteggio<br />
Cod. prog. Azienda Comune Prov. Paese Programma Tip. (*) Finanziamento finanziario<br />
dom. presentato ammesso fondo perso attribuito<br />
concesso<br />
Insediamento<br />
1 13702370 Sidermes S.p.A. Desio MI 300.000,00 300.000,00 Russia B 72.000,00 48.000,00 120.000,00 77/100<br />
produttivo<br />
TOTALE 72.000,00 48.000,00 120.000,00<br />
LEGENDA TIPOLOGIA<br />
A: intervento diretto<br />
B: joint venture<br />
– 3852 –<br />
D.G. Agricoltura<br />
Bollettino Ufficiale<br />
[BUR<strong>2010</strong>0141] [4.3.1]<br />
D.d.u.o. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12811<br />
Accreditamento del laboratorio International Plant Analysis and<br />
Diagnostics (IPAD) per il controllo dello stato fitosanitario di<br />
piante da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di<br />
moltiplicazione<br />
IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA<br />
COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE E DELLE FILIERE AGROALIMENTARI<br />
Vista la domanda di accreditamento, prot. numero<br />
M1.<strong>2010</strong>.0014704 del 23 agosto <strong>2010</strong>, per l’effettuazione di analisi<br />
per il controllo dello stato fitosanitario di piante da frutto e<br />
di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione<br />
presentata da Camilo Gianinazzi, in qualità di rappresentante<br />
legale dell’azienda International Plant Analysis and Diagnositcs<br />
s.r.l. con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza, 26900<br />
Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969;<br />
Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 697 «Regolamento recante<br />
norme di attuazione della Direttiva 92/34/CEE relativa alla commercializzazione<br />
delle piantine da frutto destinate alla produzione<br />
e dei relativi materiali di moltiplicazione» che all’art. 3 definisce<br />
la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />
Visto il d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698 «Regolamento recante<br />
norme di attuazione della Direttiva 92/33/CEE relativa alla commercializzazione<br />
delle piantine di ortaggi e dei relativi materiali<br />
di moltiplicazione ad eccezione delle sementi» che all’art. 3 definisce<br />
la competenza delle Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />
Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive della<br />
Commissione n. 93/61/CEE del 2 luglio 1993 e dir. 93/62/CEE del<br />
5 luglio 1993, relative alle norme tecniche sulla commercializzazione<br />
delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione<br />
di ortaggi, ad eccezione delle sementi;<br />
Visto il d.m. 14 aprile 1997 «Recepimento delle Direttive<br />
n. 93/48/CEE del 23 giugno 1993, n. 93/64/CEE del 5 luglio 1993<br />
e n. 93/79/CEE del 21 settembre 1993, relative alle norme tecniche<br />
sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione<br />
delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto;<br />
Visto il d.lgs. 19 maggio 2000, n. 1<strong>51</strong> relativo all’attuazione della<br />
Direttiva n. 98/56/CE del Consiglio del 20 luglio 1998 relativa<br />
alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle<br />
piante ornamentali che, all’art. 10, definisce le competenze delle<br />
Regioni nell’accreditamento dei laboratori;<br />
Visto il d.m. 9 agosto 2000 «Recepimento delle Direttive della<br />
Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e<br />
n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle norme tecniche<br />
sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle<br />
piante ornamentali, in applicazione del d.lgs. 19 maggio 2000,<br />
n. 1<strong>51</strong>;<br />
Visto il decreto del Direttore Generale Agricoltura del 14 giugno<br />
1999 «Procedure di accreditamento e controllo dei fornitori<br />
e dei laboratori per i materiali di moltiplicazione e i vegetali di<br />
qualità CE»;<br />
Dato atto che ai sensi della sopracitata normativa, l’accreditamento<br />
dei laboratori di analisi per l’accertamento delle fitopatologie<br />
di qualità di cui al d.m. 14 aprile 1997 viene effettuato<br />
dalla Struttura regionale responsabile per il Servizio fitosanitario<br />
regionale;<br />
Considerato che ai sensi dell’art. 10, comma 2, dei decreti 14<br />
aprile 1997 e dell’art. 8, comma 3 del decreto 9 agosto 2000, i<br />
laboratori per poter ottenere il riconoscimento a svolgere le previste<br />
tipologie di analisi, devono possedere le strumentazioni ed<br />
essere condotti da personale tecnico-scientifico abilitato con<br />
esperienza pregressa in tale settore di attività;<br />
Visto l’elenco allegato alla domanda di accreditamento delle<br />
strumentazioni disponibili presso IPAD;<br />
Visto i curriculum vitæ allegati alla domanda di accreditamento<br />
dai quali si evince la competenza scientifica per l’attuazione<br />
di analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante<br />
da frutto e di piante da ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />
Vista la relazione tecnica, agli atti della scrivente Struttura, del<br />
dott. Beniamino Cavagna, responsabile della Posizione Organizzativa<br />
Servizi Fitosanitari a Supporto della Competitività delle Imprese<br />
Agricole e Sorveglianza sugli Agroecosistemi, che attesta<br />
l’esistenza e l’idoneità della strumentazione in possesso del laboratorio<br />
IPAD di Lodi per l’esecuzione delle analisi per il controllo<br />
dello stato fitosanitario di piante da frutto e di piante da ortaggi<br />
e dei relativi materiali di moltiplicazione;
Bollettino Ufficiale – 3853 –<br />
Considerato che sulla base dell’istruttoria tecnica condotta<br />
dalla scrivente Struttura, il laboratorio International Plant Analysis<br />
and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza,<br />
26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, è<br />
risultato idoneo ad eseguire le analisi e ad emettere i relativi<br />
certificati di attestazione per le seguenti categorie:<br />
a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />
frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />
b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />
ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />
Visto l’art. 17 della l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
Recepite le motivazioni in premessa:<br />
1. di accreditare, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 21 dicembre<br />
1996 n. 697 e del d.P.R. 21 dicembre 1996 n. 698, e dell’art. 10<br />
d.lgs. 1<strong>51</strong>/2000 e relativi decreti attuativi: decreti 14 aprile 1997,<br />
decreto 9 agosto 2000, il laboratorio International Plant Analysis<br />
and Diagnostics con sede legale in via Einstein – Cascina Codazza,<br />
26900 Lodi (LO) con c.f. e partita IVA 06920030969, per<br />
l’effettuazione delle analisi per le seguenti categorie di materiali:<br />
a. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />
frutto e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />
b. analisi per il controllo dello stato fitosanitario di piante da<br />
ortaggi e dei relativi materiali di moltiplicazione;<br />
2. di individuare come responsabile scientifico del laboratorio<br />
il dr. Camilo Gianinazzi, in qualità di rappresentante legale dell’azienda<br />
International Plant Analysis and Diagnositcs;<br />
3. per le analisi dovranno essere adottati idonei protocolli<br />
scientifici;<br />
4. è fatto obbligo di pubblicizzare le tariffe praticate dandone<br />
comunicazione allo scrivente Servizio;<br />
5. l’accreditamento del laboratorio International Plant Analysis<br />
and Diagnositcs ha valore abilitante unicamente per le analisi<br />
di cui al punto 1, per altre analisi contemplate dai decreti 14<br />
aprile 1997 e dal d.m. 9 agosto 2000, il titolare del laboratorio<br />
dovrà acquisire specifiche autorizzazioni;<br />
6. il Servizio fitosanitario regionale condurrà regolari ispezioni,<br />
almeno una volta all’anno, al fine di verificare il permanere delle<br />
condizioni e il rispetto delle prescrizioni contenute nel presente<br />
provvedimento;<br />
7. di dare comunicazione dell’avvenuto accreditamento del<br />
laboratorio al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali;<br />
8. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente dell’U.O. Competitività<br />
delle imprese e delle filiere agroalimentari:<br />
Antonio Tagliaferri<br />
D.G. Ambiente, energia e reti<br />
[BUR<strong>2010</strong>0142] [5.3.4]<br />
D.d.g. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12843<br />
Bando indetto con decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 per l’assegnazione<br />
di contributi agli Enti pubblici per interventi di mobilità<br />
sostenibile e a basso consumo energetico riguardante il parco<br />
veicoli, ai sensi della d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio <strong>2010</strong> –<br />
Proroga dei termini per la presentazione delle domande di contributo<br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
DELLA DIREZIONE AMBIENTE, ENERGIA E RETI<br />
Visti:<br />
la d.g.r. n. 8/9960 del 29 luglio 2009 con cui sono stati approvati:<br />
i criteri e le modalità per l’assegnazione di contributi<br />
agli enti pubblici per interventi di mobilità sostenibile e a basso<br />
consumo energetico, l’ammontare delle risorse finanziare da<br />
destinare, complessivamente, alla realizzazione di detti interventi<br />
e lo schema di Convenzione con ANCI <strong>Lombardia</strong> contenente<br />
le procedure per la promozione, l’assistenza alla presentazione<br />
delle domande e la gestione del bando di incentivazione<br />
nonché del monitoraggio degli esiti dell’attuazione dello<br />
stesso;<br />
la Convenzione con ANCI <strong>Lombardia</strong> per la gestione delle<br />
procedure di cui alla citata delibera, sottoscritta dalle parti interessate<br />
il 4 agosto 2009 e registrata nella raccolta Convenzioni<br />
e Contratti di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> con numero di repertorio<br />
12962/RCC il 18 agosto 2009;<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
il decreto n. 8298 del 7 agosto 2009 a firma della Dirigente<br />
pro-tempore della U.O. Riduzione emissioni in atmosfera e sostenibilità<br />
ambientale della Direzione Qualità dell’Ambiente recante<br />
l’indizione del «bando per l’assegnazione di contributi agli<br />
Enti pubblici per progetti di mobilità sostenibile ed a basso consumo<br />
energetico riguardanti il parco veicoli» pubblicato sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 35 del 31 agosto<br />
2009, nonché i termini in esso contenuti per la presentazione<br />
delle domande di contributo, decorrenti dal 14 settembre 2009<br />
e terminanti il 30 giugno <strong>2010</strong>;<br />
la d.g.r. n. 8/11531 del 10 febbraio <strong>2010</strong>, pubblicata sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 8 del 22 febbraio<br />
<strong>2010</strong>, recante «Contributi agli Enti pubblici per interventi di<br />
mobilità sostenibile e a basso consumo energetico riguardante<br />
il parco veicoli – Modifiche e integrazioni alla d.g.r. n. 8/9960 del<br />
29 luglio 2009»;<br />
il decreto a firma della Dirigente pro-tempore della U.O.<br />
Riduzione emissioni in atmosfera e sostenibilità ambientale della<br />
Direzione Qualità dell’Ambiente n. 1729 del 25 febbraio <strong>2010</strong>,<br />
pubblicato sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O.<br />
n. 11 del 15 marzo <strong>2010</strong>, con il quale si è provveduto a realizzare,<br />
nel testo del bando, le modifiche e le integrazioni disposte dalla<br />
sopra citata deliberazione;<br />
il decreto n. 6220 del 22 giugno <strong>2010</strong>, a firma del Direttore<br />
Generale della Direzione Ambiente, Energia e Reti, pubblicato<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 27 del 5<br />
luglio <strong>2010</strong>, con cui è stata disposta la proroga al 31 dicembre<br />
<strong>2010</strong> della scadenza per la presentazione delle domande di<br />
contributo da parte dei soggetti beneficiari;<br />
l’indirizzo del sito temporaneo www.rinnovoparcoveicoli.it<br />
presso il quale gli Enti presentano, con modalità on line e procedura<br />
a sportello, le domande di contributo;<br />
Considerate le condizioni previste per l’attuazione del bando<br />
in questione, tra queste:<br />
l’ammontare delle risorse finanziarie complessivamente<br />
messe a disposizione per l’attuazione del bando stesso, pari ad<br />
C 3.600.000,00, di cui, per l’esercizio 2009, C 2.000.000,00, a valere<br />
sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni<br />
conferite alle Regioni in materia ambientale» e C 400.000,00, a<br />
valere sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investimenti<br />
per l’esercizio delle funzioni conferite alla <strong>Regione</strong> in materia<br />
ambientale» e per l’esercizio <strong>2010</strong>, C 1.000.000,00, a valere<br />
sul cap. 6.4.3.2.161.5787 «Trasferimenti statali per le funzioni conferite<br />
alle Regioni in materia ambientale» e C 200.000,00, a valere<br />
sul cap. 6.4.3.3.161.5789 «Trasferimenti statali per investimenti<br />
per l’esercizio delle funzioni conferite alla <strong>Regione</strong> in materia<br />
ambientale»;<br />
i soggetti titolati a presentare domanda di contributo, ovverosia:<br />
Comuni, Unioni di Comuni, ai sensi dell’art 32 del d.lgs.<br />
n. 267/200 (t.u.e.l.), Province, Consorzi, ai sensi dell’art. 31 del<br />
d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), Società «in house» ai sensi dell’art. 113<br />
del d.lgs. n. 267/200 (t.u.e.l.), e sue successive modifiche ed integrazioni,<br />
Enti dipendenti, Enti sanitari, e gli altri Enti pubblici costituenti<br />
il sistema regionale, appartenenti alle lettere a), b) e c)<br />
dell’allegato A (art. 1, comma 1) della legge regionale<br />
n. 30/2006 (all. 2);<br />
Valutato che, in prossimità della data di scadenza del bando,<br />
risultano disponibili risorse finanziarie in misura adeguata a motivare<br />
la proroga della durata del bando stesso, convenuta per<br />
consentire l’ulteriore partecipazione degli Enti ai benefici della<br />
misura regionale in argomento, allo scopo di attuare azioni efficaci<br />
di riduzione dell’inquinamento atmosferico sia locale che<br />
globale, ottenute, anche, con la sostituzione dei veicoli inquinanti<br />
con veicoli a basso o a nullo impatto ambientale;<br />
Stabilita, pertanto, la nuova data di scadenza per la presentazione<br />
delle domande di contributo da parte dei soggetti beneficiari,<br />
nel prossimo 30 giugno 2011;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Vista la l.r. 34/78 e successive modifiche ed integrazioni, nonché<br />
il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione<br />
del bilancio di previsione in corso;<br />
Decreta<br />
1. di prorogare al 30 giugno 2011 il termine ultimo per la presentazione<br />
delle domande di contributo, da parte degli Enti interessati,<br />
sul «bando per l’assegnazione di contributi agli Enti<br />
pubblici per progetti di mobilità sostenibile ed a basso consumo<br />
energetico riguardanti il parco veicoli», precedentemente fissato<br />
al 31 dicembre <strong>2010</strong>, (d.d.g. n. 6220 del 22 giugno <strong>2010</strong>,<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Se.O. n. 27 del 5<br />
luglio <strong>2010</strong>);
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
2. di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il direttore generale:<br />
Franco Picco<br />
[BUR<strong>2010</strong>0143] [5.3.1]<br />
D.d.u.o. 2 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12563<br />
Rinnovo dell’autorizzazione alla Nylstar s.r.l. in fallimento, per il<br />
completamento delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate<br />
con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del<br />
19 dicembre 2005, n. 2522 del 13 marzo 2008 e n. 2564 del 17<br />
marzo <strong>2010</strong>, da realizzarsi presso l’area di proprietà Nylstar s.r.l.<br />
in fallimento, sita nei Comuni di Limbiate, Paderno Dugnano e<br />
Varedo<br />
IL DIRIGENTE DELL’UNITÀ ORGANIZZATIVA<br />
TUTELA AMBIENTALE<br />
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante le norme in materia<br />
ambientale e, in particolare, il Titolo V parte quarta «Bonifica<br />
dei siti contaminati»;<br />
Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30, recante le «Disposizioni<br />
legislative per l’attuazione del documento di programmazione<br />
economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’art. 9-ter della l.r.<br />
31 marzo 1978, n. 34 – Collegato 2007»;<br />
Richiamata la d.g.r. 27 giugno 2006, n. 2838, «Modalità applicative<br />
del Titolo V «Bonifica di siti contaminati» della parte quarta<br />
del d.lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale»;<br />
Vista la l.r. 27 dicembre 2006, n. 30 con cui sono state trasferite<br />
le competenze ai Comuni per i siti inquinati di solo interesse comunale;<br />
Vista la d.g.r. n. 4033 del 24 gennaio 2007 con cui sono state<br />
indicate le prime modalità di applicazione dell’art. 5 della citata<br />
l.r. n. 30/2006;<br />
Ricordato che nel territorio dei Comuni di Paderno Dugnano,<br />
in Provincia di Milano, e di Limbiate e Varedo, in Provincia di<br />
Monza-Brianza è ubicato il sito da bonifica di interesse regionale<br />
denominato «ex-SNIA», che comprende aree di proprietà della<br />
società Nylstar s.r.l. in fallimento;<br />
Richiamati i propri decreti:<br />
n. 17465 del 13 ottobre 2004, avente per oggetto «Sito di<br />
interesse regionale “ex-SNIA” ubicato nei Comuni di Varedo e<br />
Paderno Dugnano – Approvazione della zona dismessa ubicata<br />
a Nord delle aree interne nel sito “ex-SNIA”, di proprietà della<br />
società Nylstar S.p.A., ed autorizzazione alla realizzazione degli<br />
interventi in esso previsti ai sensi e per gli effetti dell’art. 17 del<br />
d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’art. 10 del d.m. 25 ottobre<br />
1999, n. 471»;<br />
n. 19399 del 19 dicembre 2005, avente per oggetto: «Sito di<br />
interesse regionale ex SNIA, ubicato nei Comuni di Varedo e<br />
Paderno Dugnano – Approvazione del progetto definitivo di bonifica<br />
dell’area esterna del comparto “Casananda” e dei<br />
“Comparti Est e Sud/Est alla vasca antincendio”, ed autorizzazione<br />
alla realizzazione degli interventi in esso previsti, ai sensi e<br />
per gli effetti dell’art. 17 del d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’art.<br />
10 del d.m. 25 ottobre 1999, n. 471»;<br />
n. 2522 del 13 marzo 2008, avente per oggetto: «Presa d’atto<br />
dello stato di avanzamento degli interventi di bonifica in corso<br />
sul sito inquinato di interesse regionale ex SNIA, ubicato nei<br />
Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate e Varedo, ed approvazione<br />
del progetto definitivo di bonifica dei settori 9 e 10 e contestuale<br />
autorizzazione alla società Nylstar s.r.l. in fallimento e in<br />
esercizio provvisorio, per la realizzazione degli interventi in esso<br />
previsti»;<br />
n. 2564 del 17 marzo <strong>2010</strong> avente per oggetto «Autorizzazione<br />
ai sensi dell’art. 242 del d.lgs. 152/2006 alla società Fallimento<br />
Nylstar s.r.l. per la proroga dei termini di scadenza per la realizzazione<br />
delle operazioni di bonifica approvate ed autorizzate con<br />
i decreti n. 19399 del 19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo<br />
2008»;<br />
Vista la nota agli atti regionali, con la quale la Società Nylstar<br />
s.r.l. in fallimento ha trasmesso ulteriore istanza di rinnovo dei<br />
tempi necessari per la realizzazione degli interventi di bonifica<br />
nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10», previsti dai progetti<br />
di bonifica autorizzati con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o.<br />
n. 2522/2008;<br />
Considerato che l’istanza, di proroga per la conclusione degli<br />
interventi di bonifica è così motivata:<br />
Settore 2, area di proprietà dalla società Casananda s.r.l.,<br />
in quanto la proprietà ha concesso, con lettera del 29 giugno<br />
<strong>2010</strong>, l’autorizzazione ad accedere all’area, per procedere agli<br />
interventi di demolizione degli edifici presenti e di bonifica;<br />
– 3854 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Settore 9 e Settore 10, in quanto sono stati concluse le attività<br />
di bonifica dell’amianto e verificate da ASL, durante il sopralluogo<br />
del 22 aprile <strong>2010</strong>,<br />
sono state concluse le procedure di gara per l’assegnazione<br />
delle opere di bonifica da realizzarsi nei diversi settori;<br />
Dato atto che l’istanza di cui sopra prevede il completamento<br />
dei lavori di bonifica nell’area della società Nylstar s.r.l. in<br />
fallimento, per i settori «Settore 2» (Casananda), Settore 9» e<br />
«Settore 10», entro il 31 gennaio 2011;<br />
Ritenuto, per quanto sopra, di rinnovare alla società Nylstar<br />
s.r.l. in fallimento l’autorizzazione per la realizzazione degli interventi<br />
di bonifica nelle aree «Settore 2», Settore 9» e «Settore 10»,<br />
previsti dai progetti di bonifica autorizzati con d.d.u.o.<br />
n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008;<br />
Ritenuto di far salvo tutto quanto già approvato e autorizzato<br />
con i dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/<strong>2010</strong>;<br />
Vista la l.r. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi<br />
dell’IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di rinnovare alla società Nylstar s.r.l. in fallimento, con sede<br />
in via Friuli, 55 a Cesano Maderno, rappresentata dai Curatori<br />
Fallimentari, dott. Rolando Brambilla e dott. Marco Cordaro<br />
(con sede in via Garibaldi, 6/C – Desio), l’autorizzazione per la<br />
realizzazione degli interventi di bonifica nelle aree «Settore 2»,<br />
Settore 9» e «Settore 10», previsti dai progetti di bonifica autorizzati<br />
con d.d.u.o. n. 19399/2005 e d.d.u.o. n. 2522/2008;<br />
2. di dare atto che l’ultimazione dei lavori di bonifica, nelle<br />
aree c.d. Settori 2, 9, 10 di proprietà della società Nylstar s.r.l. in<br />
fallimento, dovrà essere completato entro la fine del mese di<br />
gennaio 2011, con il rispetto di quanto previsto dai progetti approvati<br />
con i decreti n. 17465 del 13 ottobre 2004, n. 19399 del<br />
19 dicembre 2005 e n. 2522 del 13 marzo 2008;<br />
3. di dare atto che spettano alla Provincia di Milano e di<br />
Monza Brianza e all’ARPA <strong>Lombardia</strong> le attività di controllo, di<br />
cui all’art. 248, comma 1, del d.lgs. 152/2006;<br />
4. di far salvo tutto quanto già approvato e autorizzato con i<br />
dd.d.u.o. 17465/2004, 19399/2005, 2522/2008 e 2564/<strong>2010</strong>;<br />
5. di dare atto che l’efficacia del presente atto decorre dalla<br />
data di notifica al soggetto interessato;<br />
6. di dare atto che eventuali proroghe potranno essere concesse<br />
sulla base della presentazione di idonea documentazione<br />
che ne comprovi la reale necessità;<br />
7. di trasmettere il presente atto alla Provincia di Milano, alla<br />
Provincia di Monza e Brianza, all’ARPA <strong>Lombardia</strong>, ai Comuni di<br />
Varedo, Paderno Dugnano e Limbiate, alla Nylstar s.r.l. in fallimento,<br />
rappresentata dai Curatori Fallimentari dott. Rolando<br />
Brambilla e dott. Marco Cordaro (con sede in via Garibaldi, 6/C<br />
– Desio), e alla società Casananda s.r.l., con sede legale in viale<br />
Zara,9–<strong>2010</strong>0Milano;<br />
8. di provvedere a pubblicare il presente provvedimento sul<br />
Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>;<br />
9. di dare atto, ai sensi dell’art. 3, legge 7 agosto 1990, n. 241,<br />
s.m.i., che contro il presente provvedimento, potrà essere presentato<br />
ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale,<br />
entro 60 (sessanta) giorni dalla data di comunicazione dello<br />
stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica<br />
entro 120 (centoventi) giorni dalla predetta data.<br />
Il dirigente dell’unità organizzativa:<br />
Angelo Elefanti<br />
[BUR<strong>2010</strong>0144] [5.0.0]<br />
D.d.s. 24 novembre <strong>2010</strong> - n. 11946<br />
Progetto di «discarica controllata per rifiuti speciali non pericolosi»<br />
da realizzarsi in Comune di Cazzago San Martino (BS) –<br />
Proponente: DRR s.r.l Divisione Rifiuti e Riciclati – Pronuncia di<br />
compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE<br />
Omissis<br />
Decreta<br />
1. di esprimere – ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. 152/2006 – giudizio<br />
negativo in ordine alla compatibilità ambientale del progetto<br />
per la realizzazione e gestione di una discarica per rifiuti speciali<br />
non pericolosi, da realizzarsi nel Comune di Cazzago San<br />
Martino (BS), presentato da DRR s.r.l. Divisione Rifiuti e Riciclati;<br />
2. di trasmettere copia del presente decreto a: DRR s.r.l. Divisione<br />
Rifiuti e Riciclati – Proponente,<br />
di informare contestualmente i seguenti soggetti dell’avvenuta<br />
decisione finale e delle modalità di reperimento della stessa:
Bollettino Ufficiale – 3855 –<br />
Comune di Cazzago San Martino,<br />
Comune di Berlingo,<br />
Comune di Travagliato<br />
Comune di Rovato<br />
Provincia di Brescia,<br />
ARPA <strong>Lombardia</strong>,<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, Direzione Generale Territorio e Urbanistica;<br />
3. di provvedere altresì alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale<br />
della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della sola parte dispositiva del<br />
presente decreto;<br />
4. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente<br />
provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia;<br />
5. contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale<br />
presso il TAR della <strong>Lombardia</strong> secondo le modalità di cui<br />
al d.lgs. 2 luglio <strong>2010</strong>, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario<br />
al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni<br />
dalla data di avvenuta notificazione del presente atto.<br />
Il dirigente: Filippo Dadone<br />
[BUR<strong>2010</strong>0145] [5.0.0]<br />
D.d.s. 1 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12441<br />
Progetto di ampliamento di un allevamento suinicolo, per una<br />
capacità complessiva di 5.780 capi, in località Ca’ Matta nel<br />
Comune di Cella Dati (CR) – Proponente: Azienda Agricola Sturla<br />
Luigi – Cella Dati – Pronuncia di compatibilità ambientale ai<br />
sensi del d.lgs. 152/2006<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE<br />
Omissis<br />
Decreta<br />
1. di esprimere – ai sensi del d.lgs. 152/2006 – giudizio positivo<br />
in ordine alla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento<br />
dell’allevamento suinicolo, per una capacità complessiva<br />
di 5.780 capi, in località Ca’ Matta nel Comune di Cella<br />
Dati (CR), secondo la soluzione progettuale prospettata negli<br />
elaborati depositati dalla proponente Azienda Agricola Sturla<br />
Luigi, a condizione che siano ottemperate le seguenti prescrizioni,<br />
che dovranno essere espressamente recepite nei successivi<br />
provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto<br />
stesso:<br />
quadro progettuale e gestionale e fase di costruzione:<br />
a. ai fini dell’approvazione del progetto edilizio, il proponente<br />
dettagli esecutivamente, in accordo con il Comune di<br />
Cella Dati, l’aspetto delle coperture, le facciate dei capannoni,<br />
i serramenti, secondo i caratteri estetici propri<br />
delle cascine del Cremonese, secondo quanto contenuto<br />
nel Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP),<br />
fermo restando il rispetto dei criteri definiti nelle linee guida<br />
«Criteri igienici e di sicurezza in edilizia rurale» approvate<br />
con decreto regionale n. <strong>2010</strong>9 del 29 dicembre 2005 [Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> – 3º Suppl. Straordinario<br />
al n. 6 del 10 febbraio 2006];<br />
b. preventivamente e/o contestualmente all’ampliamento in<br />
progetto, l’attuale intersezione tra la strada SP 87 e la strada<br />
carraia di accesso all’allevamento dovrà essere riqualificata<br />
al fine di migliorarne le condizioni di sicurezza; le relative<br />
modalità saranno concordate con la Provincia di<br />
Cremona in sede di procedura per il rilascio dell’autorizzazione<br />
integrata ambientale (a.i.a.);<br />
c. durante la fase di costruzione delle strutture in progetto sia<br />
perseguita la massima limitazione delle emissioni di rumore,<br />
gas di scarico e polvere, adottando macchine adeguatamente<br />
silenziate e le normali cautele previste nella corretta<br />
gestione di un cantiere edile; gli eventuali depositi di materiale<br />
dovranno avvenire all’interno del sedime recintato;<br />
d. l’immissione dei reflui nelle vasche di maturazione avvenga<br />
dal basso, per impedire la rottura del «cappello» sulla<br />
superficie del liquame e limitare la propagazione di odori;<br />
si attui inoltre, in fase di esercizio, una periodica verifica<br />
della propagazione di odori verso recettori sensibili, valutando<br />
l’opportunità di intervenire con specifici sistemi di<br />
abbattimento;<br />
e. al fine di prevenire tracimazioni è opportuno garantire un<br />
battente di sicurezza delle vasche pari a 30 cm, con l’installazione<br />
di sistemi di allarme e controllo automatico che<br />
comandino il blocco delle pompe di mandata del liquamee–piùin<br />
generale – siano atti a segnalare anomalie o<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
guasti agli apparati di movimentazione dei reflui; l’intero<br />
sistema di vasche, sottogrigliati e condotte sia sottoposto<br />
a regolare manutenzione e a periodica verifica di tenuta;<br />
f. in sede di a.i.a., e comunque prima di procedere all’utilizzo<br />
agronomico dei reflui zootecnici nella configurazione di<br />
progetto, il proponente adegui il relativo piano operativo<br />
aziendale – in termini di carico zootecnico e di superficie<br />
agraria a disposizione – nei tempi e nei modi previsti dalla<br />
specifica normativa di settore [d.g.r. 8/5868 del 21 novembre<br />
2007]; nel caso di indisponibilità di adeguate superfici<br />
sia proporzionalmente limitato il numero dei capi allevati;<br />
g. il trasporto dei liquami, dei mezzi di approvvigionamento in<br />
fasedicantieree–aregime–degli animali, sia effettuato<br />
utilizzando percorsi esterni ai centri abitati; ove ciò non risultasse<br />
possibile, siano concordati con le Amministrazioni<br />
comunali interessate specifici itinerari e/o fasce orarie di<br />
transito;<br />
h. si rammenta che:<br />
– l’aumento della portata derivata dai pozzi aziendali, ovvero<br />
l’attivazione di nuovi punti di prelievo, sono soggetti<br />
a preventiva specifica autorizzazione, e i prelievi stessi<br />
devono essere misurati con apposito contatore, secondo<br />
quanto disposto dalla parte terza del d.lgs. 152/06;<br />
– per lo stoccaggio delle carcasse dovranno essere installate<br />
idonee celle di congelamento collocate all’esterno<br />
del perimetro dell’area di allevamento, ferme restando<br />
le specifiche disposizioni dell’Autorità sanitaria;<br />
quadro ambientale:<br />
i. per tutelare il suolo e le acque da inquinanti derivanti da<br />
reflui non adeguatamente stabilizzati e igienizzati, o spandimenti<br />
effettuati in periodi agronomicamente non corretti,<br />
l’immissione degli animali nelle nuove stalle dovrà essere<br />
subordinata alla piena operatività delle strutture di stoccaggio<br />
previste dal progetto;<br />
j. ai fini dell’esercizio dell’impianto nella configurazione di<br />
progetto, il proponente predisponga ed attui – nell’ambito<br />
del piano che sarà parte integrante dell’a.i.a. – azioni di<br />
monitoraggio:<br />
– della soggiacenza della falda e della qualità delle acque<br />
sotterranee in piezometri stabili di tipo aperto, a<br />
monte e a valle idrogeologica delle vasche di stoccaggio<br />
dei liquami, per verificare l’assenza di contaminazioni<br />
dovute all’esercizio dell’attività zootecnica; la prima<br />
campagna di misure sia eseguita antecedentemente<br />
alla realizzazione delle opere in progetto;<br />
– delle emissioni in atmosfera, con particolare riguardo ad<br />
ammoniaca e metano; si proceda contestualmente, in<br />
fase di esercizio, alla verifica della propagazione degli<br />
odori verso i recettori sensibili;<br />
– della pressione sonora ad impianto in esercizio nella<br />
configurazione di progetto, con almeno una campagna<br />
di verifica dell’effettiva rispondenza della situazione al<br />
calcolo previsionale; il funzionamento di pompe e mulini<br />
a motore sia ordinariamente limitato al periodo diurno;<br />
presupposti e modalità di conduzione delle suddette azioni<br />
di monitoraggio saranno definite in sede di a.i.a.;<br />
k. ad esito dei risultati dei monitoraggi – validati da ARPA<br />
<strong>Lombardia</strong> e dalla Provincia di Cremona, ed inviati anche<br />
al Comune di Cella Dati – il proponente dovrà provvedere<br />
alla eventuale installazione di ulteriori presidi e alla loro costante<br />
manutenzione;<br />
assetto paesaggistico ed ecosistemico:<br />
l. il proponente sviluppi, in accordo con il Comune di Cella<br />
Dati – contestualmente alle azioni di cui al precedente<br />
punto a.) – il progetto esecutivo delle opere di mitigazione<br />
ambientale ed ecosistemica, integrando quanto proposto<br />
nello s.i.a. depositato mediante un doppio filare di pioppo<br />
cipressino e una barriera vegetale costituita da arbusti<br />
quali il Nocciolo e il Biancospino, in particolare nei settori<br />
orientale e meridionale del centro aziendale, al fine di minimizzare<br />
ulteriormente l’impatto visivo, contrastare le emissioni<br />
di odori e tendere ad un aumento della potenzialità<br />
biologica locale; la realizzazione di tali interventi dovrà<br />
anticipare le opere edili o comunque dovrà essere terminata<br />
prima della richiesta di agibilità;<br />
m. si suggerisce inoltre di valutare la possibilità di installare<br />
pannelli fotovoltaici sulle nuove coperture, per ridurre l’impatto<br />
dell’aumentato fabbisogno energetico;<br />
ulteriori prescrizioni di dettaglio e MTD:<br />
n. eventuali ulteriori prescrizioni di dettaglio – in particolare
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
finalizzate al maggiore allineamento alle migliori tecniche<br />
disponibili (MTD) sul piano progettuale e/o gestionale – potranno<br />
essere emesse in sede di autorizzazione integrata<br />
ambientale;<br />
2. la Provincia di Cremona, in qualità di Autorità competente<br />
al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale del progetto<br />
in parola, e il Comune di Cella Dati, sono tenuti a vigilare sul<br />
rispetto delle prescrizioni di cui al precedente punto 1, così<br />
come recepite nel provvedimento di autorizzazione/approvazione,<br />
e a segnalare tempestivamente alla Struttura VIA eventuali<br />
inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs.<br />
152/2006;<br />
3. ai sensi dell’art. 26, comma 6, del d.lgs. 152/2006, il progetto<br />
in parola dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data<br />
di pubblicazione del presente provvedimento;<br />
4. di trasmettere copia del presente decreto al proponente<br />
Azienda Agricola Sturla Luigi;<br />
5. di informare contestualmente dell’avvenuta decisione finale,<br />
e delle modalità di reperimento della stessa, il Comune di<br />
Cella Dati, il Comune di Sospiro, la Provincia di Cremona, e<br />
ARPA <strong>Lombardia</strong>;<br />
6. di provvedere alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> della sola parte<br />
dispositiva del presente decreto;<br />
7. di provvedere altresì alla pubblicazione integrale del presente<br />
provvedimento sul sito web www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia;<br />
8. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile<br />
ricorso giurisdizionale presso il TAR della <strong>Lombardia</strong> secondo<br />
le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio <strong>2010</strong>, n. 104, ovvero è ammesso<br />
ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro<br />
60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente<br />
atto.<br />
Il dirigente: Filippo Dadone<br />
D.G. Casa<br />
[BUR<strong>2010</strong>0146] [5.1.2]<br />
D.d.s. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13054<br />
Modifiche all’allegato «1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009<br />
«Approvazione bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />
di servizi abitativi a canone convenzionato»<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
ATTUAZIONE PROGRAMMI<br />
E STRUMENTI FINANZIARI INNOVATIVI<br />
Vista la l.r. 4 dicembre 2009, n. 27, che riunisce le disposizioni<br />
legislative regionali in materia di edilizia residenziale pubblica, e<br />
in particolare gli artt. da 42 a 44 che riportano le disposizioni<br />
contenute nella l.r. 13 luglio 2007, n. 14 «Innovazioni del sistema<br />
regionale dell’edilizia residenziale pubblica: disciplina dei servizi<br />
abitativi a canone convenzionato»;<br />
Richiamate:<br />
la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008, con cui sono stati<br />
approvati lo schema di convenzione tipo per la realizzazione e<br />
gestione di interventi destinati a servizi abitativi a canone convenzionato<br />
e i relativi allegati; suballegati A1 «Guida per il controllo<br />
e la rendicontazione dei costi e delle risorse di progetto»,<br />
A2 «Guida per il controllo e la rendicontazione dei costi e delle<br />
risorse di progetto per aziende che adottano internamente un<br />
sistema di contabilità per commessa industriale – Rendicontazionesemplificata»eB«Descrizione<br />
tecnica per la realizzazione<br />
e la gestione di immobili da adibire a servizi abitativa a canone<br />
convenzionato»;<br />
la d.g.r. n. 8/9060 del 4 marzo 2009, con cui sono stati approvate<br />
modifiche allo schema di convenzione tipo e agli allegati<br />
approvati con la d.g.r. n. 8/8456 del 19 novembre 2008;<br />
la d.g.r. n. 8/9278 dell’8 aprile 2009, con cui sono stati approvati<br />
i criteri per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi<br />
abitativi a canone convenzionato;<br />
il decreto del dirigente dell’Unità Organizzativa Politiche e<br />
Interventi per la Casa n. 4223 del 29 aprile 2009 con cui è stato<br />
approvato il bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />
di servizi abitativi a canone convenzionato;<br />
il decreto del dirigente dell’Unità Organizzativa Politiche e<br />
Interventi per la Casa n. 14350 del 22 dicembre 2009 con cui<br />
sono state approvate alcune modifiche al bando per quanto<br />
attiene alle modalità di determinazione dell’agevolazione;<br />
Considerato che con d.g.r. n. 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong> lo<br />
schema di convenzione è stato modificato al fine di contempla-<br />
– 3856 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
re la locazione collegata ad un patto di futura vendita, come<br />
del resto espressamente previsto dall’art. 43, comma 2, lett. e)<br />
della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27;<br />
Considerato che, con l’occasione, si è altresì provveduto a<br />
una revisione della convenzione tipo al fine di aggiornarla ad<br />
alcune modifiche normative intervenute nel frattempo e per eliminare<br />
alcune incongruenze presenti nell’articolato;<br />
Ritenuto pertanto necessario procedere a una modifica del<br />
bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi<br />
a canone convenzionato, in modo da adeguarlo a quanto<br />
stabilito nella convenzione tipo;<br />
Atteso che, poiché l’attuale bando limita l’accesso agli interventi<br />
il cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro il<br />
31 dicembre <strong>2010</strong>, appare opportuno posticipare tale termine<br />
di un anno in modo da consentire una maggiore partecipazione;<br />
Ritenuto per quanto sopra di modificare il bando di cui all’allegato<br />
«1» del decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione<br />
bando per l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi<br />
a canone convenzionato», già modificato dal decreto<br />
n. 14350 del 22 dicembre 2009;<br />
Visti l’allegato A) «Quadro sinottico delle modifiche apportate»<br />
e l’allegato B) «Bando per l’accesso al fondo per la realizzazione<br />
di servizi abitativi a canone convenzionato», che riportano<br />
i documenti così come modificati;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, nonché i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura regionale ed in particolare la d.g.r. n. 48<br />
del 26 maggio <strong>2010</strong> con la quale, tra l’altro, è stato affidato al<br />
dott. Paolo Boneschi l’incarico di Dirigente della Struttura Attuazione<br />
programmi e strumenti finanziari innovativi della Direzione<br />
Generale Casa;<br />
Decreta<br />
Per i motivi espressi in premessa:<br />
1. di approvare le modifiche apportate all’allegato «1» del<br />
decreto n. 4223 del 29 aprile 2009 «Approvazione bando per<br />
l’accesso al fondo per la realizzazione di servizi abitativi a canone<br />
convenzionato», già modificato dal decreto n. 14350 del 22<br />
dicembre 2009, come meglio specificato nell’allegato A) «Quadro<br />
sinottico delle modifiche apportate» unito a far parte integrante<br />
e sostanziale del presente atto;<br />
2. di dare atto che al presente provvedimento viene allegata<br />
la versione aggiornata del «Bando per l’accesso al fondo per la<br />
realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato», come<br />
meglio specificato nell’allegato B) unito a far parte integrante<br />
e sostanziale del presente atto;<br />
3. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito internet della Direzione Generale<br />
Casa http://www.casa.regione.lombardia.it.<br />
Il dirigente della struttura:<br />
Paolo Boneschi<br />
——— ———
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
- 3857 - Bollettino Ufficiale<br />
“Quadro sinottico delle modifiche apportate”<br />
TESTO TESTO VIGENTE VIGENTE<br />
TESTO TESTO MODIFICATO<br />
MODIFICATO<br />
1. FINALITÀ<br />
Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati<br />
da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla<br />
casa a persone considerate meritevoli del sostegno<br />
pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo<br />
nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della<br />
l.r. 8 novembre 2007, n. 14 e per gli effetti di cui alla l.r. 11<br />
marzo 2005, n. 12.<br />
2. ENTE GESTORE<br />
Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008<br />
si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi<br />
abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della<br />
l.r. 8 novembre 2007, n. 14.<br />
3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />
Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la<br />
realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato<br />
ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così<br />
suddivise:<br />
- anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto n.<br />
13615 del 25 novembre 2008 sul fondo<br />
costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della<br />
L.r. 14/2007;<br />
- anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />
5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />
agevolati”<br />
- anno <strong>2010</strong> € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />
5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />
agevolati”<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere<br />
finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree<br />
Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione<br />
in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009<br />
ed ad approvazione formale del Programma Attuativo<br />
Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno<br />
essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1<br />
“Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la<br />
migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità<br />
finanziarie innovative” del programma suddetto.<br />
4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />
Il presente bando viene aperto con la procedura<br />
“valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs<br />
123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a<br />
sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili.<br />
Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti<br />
pubblici e privati che:<br />
- hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2<br />
della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 e secondo quanto<br />
definito nella Convenzione tipo approvata con DGR<br />
ALLEGATO A<br />
1. FINALITÀ<br />
Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati<br />
da soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla<br />
casa a persone considerate meritevoli del sostegno<br />
pubblico. Tali interventi costituiscono servizio abitativo<br />
nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, ai sensi della<br />
L.R. 8 novembre 2007, n. 14 4 dicembre 2009, n. 27<br />
“Testo unico delle leggi regionali in materia di edilizia<br />
residenziale pubblica” e per gli effetti di cui alla l.r. 11<br />
marzo 2005, n. 12.<br />
2. ENTE GESTORE<br />
Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008<br />
si è costituito presso Finlombarda SPA il fondo per i servizi<br />
abitativi a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della<br />
l.r. 8 novembre 2007, n. 14 (ora art. 44 della L.R. n.<br />
27/2009).<br />
3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />
Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la<br />
realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato<br />
ammontano complessivamente ad € 14.434.900,00 così<br />
suddivise:<br />
anno 2008 € 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto<br />
n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo<br />
costituito presso Finlombarda SpA ai sensi dell'art. 3 della<br />
L.r. 14/2007;<br />
anno 2009 € 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />
5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />
agevolati”<br />
anno <strong>2010</strong> € 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB<br />
5.3.2.3.393.capitolo 7145 “Alloggi in locazione a canoni<br />
agevolati”<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere<br />
finanziati con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree<br />
Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione<br />
in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPE del 6 marzo 2009<br />
ed ad approvazione formale del Programma Attuativo<br />
Regionale da parte del MISE; nello specifico, potranno<br />
essere utilizzate le risorse destinate alla linea d’azione 2.2.1<br />
“Incremento dell’offerta abitativa (esistente e nuova) per la<br />
migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso modalità<br />
finanziarie innovative” del programma suddetto.<br />
4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />
Il presente bando viene aperto con la procedura<br />
“valutativa a sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D. Lgs<br />
123/1998. La scadenza del presente bando è fissata “a<br />
sportello” fino ad esaurimento dei fondi annuali disponibili o<br />
all’individuazione di diverse modalità di accesso al fondo<br />
da parte della Giunta Regionale.<br />
Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti<br />
pubblici e privati che:<br />
hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
e Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 2<br />
della L.r. 8 novembre 2007, n. 14 43 della L.R. n. 27/2009<br />
e secondo quanto definito nella Convenzione tipo
Bollettino Ufficiale<br />
8/8456 del 19 novembre 2008 e successivamente<br />
modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo 2009.<br />
- hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di<br />
emanazione del presente bando.<br />
- non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di<br />
amministrazione controllata, di concordato preventivo o in<br />
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />
vigente.<br />
L’insieme di tali requisiti costituisce condizione<br />
indispensabile per l’ammissibilità della domanda.<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del<br />
presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui<br />
lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il<br />
cui titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e<br />
non oltre il 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />
5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />
La domanda di accesso al fondo deve essere corredata<br />
da:<br />
1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e<br />
registrata con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente<br />
per territorio unitamente a tutti i suoi allegati;<br />
2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui<br />
si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />
3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o<br />
attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />
4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto<br />
secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />
5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />
ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed<br />
Istituto di Credito al fine della realizzazione<br />
dell’investimento ammesso ad agevolazione;<br />
6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del<br />
03/06/1998;<br />
7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />
Soggetto Attuatore ed il Comune competente per<br />
territorio;<br />
8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune<br />
di _______________________________<br />
provincia di _______________________________, del prezzo<br />
di cessione sul territorio comunale per gli<br />
alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato<br />
in €/mq;<br />
9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />
10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi<br />
del deposito in CCIAA;<br />
11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in<br />
corso aggiornata;<br />
La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme<br />
alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di<br />
tutte le attestazioni e allegati richiesti.<br />
La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale<br />
documentazione costituisce elemento di inammissibilità<br />
della domanda di accesso al fondo.<br />
- 3858 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
approvata con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />
successivamente modificata con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />
2009 e DGR 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong> .<br />
hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di<br />
emanazione del presente bando.<br />
non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di<br />
amministrazione controllata, di concordato preventivo o in<br />
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />
vigente.<br />
L’insieme di tali requisiti costituisce condizione<br />
indispensabile per l’ammissibilità della domanda.<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del<br />
presente bando, devono fare riferimento a interventi i cui<br />
lavori siano iniziati a partire dal 1 gennaio 2005 ovvero il cui<br />
titolo abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non<br />
oltre il 31 dicembre <strong>2010</strong> 2011.<br />
5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />
La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi<br />
che rispondano alla logica "cielo - terra" nel caso di<br />
locazione permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso<br />
intervento preveda anche interventi di locazione collegata a<br />
un patto di futura vendita ovvero qualora l'amministrazione<br />
comunale abbia negoziato con l'operatore la realizzazione<br />
di quote di edilizia destinata all'affitto a canone<br />
convenzionato all'interno di piani urbanistici attuativi. La<br />
domanda deve essere corredata da:<br />
1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e<br />
registrata con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente<br />
per territorio unitamente a tutti i suoi allegati;<br />
2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui<br />
si intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />
3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o<br />
attestazione di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />
4. piano economico finanziario dell’intervento predisposto<br />
secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />
5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />
ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed<br />
Istituto di Credito al fine della realizzazione dell’investimento<br />
ammesso ad agevolazione;<br />
6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 DPR 252 del<br />
03/06/1998;<br />
7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />
Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territorio;<br />
8. attestazione, da parte dei competenti uffici del comune<br />
di _______________________________<br />
provincia di _______________________________, del prezzo<br />
di cessione sul territorio comunale per gli<br />
alloggi di edilizia residenziale convenzionale determinato in<br />
€/mq;<br />
9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />
10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi<br />
del deposito in CCIAA;<br />
11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in<br />
corso aggiornata;<br />
La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme<br />
alla modulistica di cui al successivo articolo e corredata di<br />
tutte le attestazioni e allegati richiesti.<br />
La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale<br />
documentazione costituisce elemento di inammissibilità<br />
della domanda di accesso al fondo.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
6. MODULISTICA<br />
La modulistica per la presentazione della domanda di<br />
accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC<br />
si sostanzierà:<br />
- domanda di accesso al fondo;<br />
- modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />
- modello B caratteristiche del contratto di mutuo<br />
sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a<br />
canone convenzionato;<br />
- modello C modalità e tempi di realizzazione degli<br />
interventi;<br />
- modello D1 alloggi da assegnare a canone<br />
convenzionato;<br />
- modello D2 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia a camere;<br />
- modello D3 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia a minialloggi;<br />
- modello D4 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia ad appartamenti;<br />
- modello E piano economico finanziario dell’intervento e<br />
stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al<br />
fondo regionale.<br />
Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata<br />
a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al<br />
successivo art. 12.<br />
7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO<br />
GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE)<br />
Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica,<br />
qualificato come servizio di interesse economico generale<br />
(SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare<br />
incondizionatamente gli obblighi previsti a tal fine per non<br />
incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina<br />
comunitaria.<br />
8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />
Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con DGR.<br />
n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito<br />
un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso<br />
d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui<br />
finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento<br />
di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14.<br />
L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli<br />
interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento<br />
del mutuo relativo all’investimento ammesso<br />
all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di<br />
ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata<br />
ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al<br />
tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile,<br />
il tasso considerato sarà quello vigente alla data di<br />
presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione<br />
così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione<br />
fissato dalla Commissione Europea alla data di<br />
presentazione della domanda di accesso al fondo SACC<br />
in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> .<br />
La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />
certificato di agibilità delle opere realizzate sarà<br />
- 3859 - Bollettino Ufficiale<br />
6. MODULISTICA<br />
La modulistica per la presentazione della domanda di<br />
accesso al fondo per la realizzazione di interventi di SACC<br />
si sostanzierà:<br />
- domanda di accesso al fondo;<br />
-modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />
- modello B caratteristiche del contratto di mutuo<br />
sottoscritto per la realizzazione di servizi abitativi a<br />
canone convenzionato;<br />
- modello C modalità e tempi di realizzazione degli<br />
interventi;<br />
- modello D1 alloggi da assegnare a canone<br />
convenzionato anche collegato a un patto di futura<br />
vendita;<br />
- modello D2 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia a camere;<br />
- modello D3 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia a minialloggi;<br />
- modello D4 posti letto da assegnare in locazione<br />
temporanea – tipologia ad appartamenti;<br />
- modello E piano economico finanziario dell’intervento e<br />
stima dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al<br />
fondo regionale.<br />
Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata<br />
a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al<br />
successivo art. 12.<br />
7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO<br />
GENERALE (SIEG) (DECISIONE 28/11/2005/842/CE)<br />
Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale pubblica<br />
sociale, qualificato come servizio di interesse economico<br />
generale (SIEG), il Soggetto Attuatore dichiara di accettare<br />
incondizionatamente gli obblighi relativi e le modalità di<br />
calcolo della compensazione, previsti a tal fine per non<br />
incorrere in situazione di aiuti di stato vietati dalla disciplina<br />
comunitaria.<br />
8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />
Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con DGR.<br />
n. VIII/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito<br />
un’agevolazione il cui scopo è la riduzione del tasso<br />
d’interesse applicato dagli Istituti di Credito sui<br />
finanziamenti concessi a fronte di programmi di intervento<br />
di cui all’art. 1 della l.r. 13 luglio 2007, n. 14 42 della L.R. n.<br />
27/2009.<br />
L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli<br />
interessi da pagare sulla base del piano d’ammortamento<br />
del mutuo relativo all’investimento ammesso<br />
all’agevolazione e gli interessi relativi al piano di<br />
ammortamento di un mutuo di uguale importo e durata<br />
ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto al<br />
tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il<br />
tasso considerato sarà quello vigente alla data di<br />
presentazione della domanda. Il valore dell’agevolazione<br />
così calcolato sarà attualizzato al tasso di attualizzazione<br />
fissato dalla Commissione Europea alla data di<br />
presentazione della domanda di accesso al fondo SACC<br />
in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />
certificato di agibilità, se successivo, delle opere realizzate
Bollettino Ufficiale<br />
capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in<br />
vigore alla data di presentazione della domanda di<br />
accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli<br />
uffici del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> ) fissato dalla<br />
Commissione Europea, per un periodo pari al periodo<br />
intercorrente tra la prima e la seconda erogazione.<br />
Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo<br />
all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore<br />
ai 2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore<br />
attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero<br />
ammontare degli interessi del contratto di finanziamento.<br />
Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia<br />
un periodo di preammortamento di due anni e<br />
successivamente un piano di ammortamento alla<br />
francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate.<br />
Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero<br />
caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si<br />
considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e<br />
con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento<br />
relativo all’investimento ammesso ad agevolazione.<br />
In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto<br />
Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore<br />
convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la<br />
durata non potrà eccedere la durata massima dei trenta<br />
anni.<br />
Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato<br />
sommando al costo dell’area il costo di realizzazione<br />
dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la<br />
superficie commerciale per il costo di realizzazione. Il<br />
costo di realizzazione al metro quadrato è definito<br />
mediante i seguenti costi standard di realizzazione:<br />
- per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio<br />
2005 e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro<br />
quadrato di superficie commerciale dell’alloggio;<br />
- per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a<br />
partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro<br />
quadrato di superficie commerciale alloggio.<br />
Per superficie commerciale si intende:<br />
- intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori<br />
interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se<br />
confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al<br />
100% in ogni altro caso), maggiorata del 50% della<br />
superficie dei balconi e terrazze e del 25% della superficie<br />
della cantina, la comproprietà delle<br />
parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata<br />
con una maggiorazione della totale superficie<br />
commerciale pari al 4%.<br />
- un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />
abitativa nel caso in cui l’intervento<br />
comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti.<br />
Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />
- il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />
trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere<br />
confermato sulla base di una perizia giurata a cura di<br />
- 3860 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
sarà capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in<br />
vigore alla data di presentazione della domanda di<br />
accesso al fondo SACC in formato cartaceo presso gli<br />
uffici del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>) fissato dalla<br />
Commissione Europea, per un periodo pari al periodo<br />
intercorrente tra la prima e la seconda erogazione.<br />
Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo<br />
all’investimento ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai<br />
2 punti percentuali, il contributo sarebbe pari al valore<br />
attuale (attualizzato come descritto sopra) dell’intero<br />
ammontare degli interessi del contratto di finanziamento.<br />
Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia<br />
un periodo di preammortamento di due anni e<br />
successivamente un piano di ammortamento alla<br />
francese (a rata costante) con rate semestrali posticipate.<br />
Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero<br />
caratteristiche diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si<br />
considererà un mutuo con le già citate caratteristiche e<br />
con durata, importo e tasso pari a quelli del finanziamento<br />
relativo all’investimento ammesso ad agevolazione.<br />
In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto<br />
Attuatore dovrà essere massimo l’80% del valore<br />
convenzionale dell’alloggio (o dell’investimento) e la durata<br />
non potrà eccedere la durata massima dei trenta anni.<br />
Il costo totale dell’alloggio (o dell’investimento) è calcolato<br />
sommando all’eventuale costo dell’area il costo di<br />
realizzazione dell’intervento. Quest’ultimo si ottiene<br />
moltiplicando la superficie commerciale per il costo di<br />
realizzazione. Il costo di realizzazione al metro quadrato è<br />
definito mediante i seguenti costi standard di realizzazione:<br />
- per interventi con inizio lavori a partire dal 1 gennaio 2005<br />
e fino al 31 dicembre 2007: € 1.250 per ogni metro<br />
quadrato di superficie commerciale dell’alloggio;<br />
- per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a<br />
partire dal 1 gennaio 2008: € 1.390 per ogni metro<br />
quadrato di superficie commerciale alloggio.<br />
Per superficie commerciale si intende:<br />
- intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori<br />
interni ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se<br />
confinanti con altro alloggio e/o con parti comuni; al 100%<br />
in ogni altro caso), maggiorata del 50% della superficie dei<br />
balconi e terrazze e del 25% della superficie della cantina,<br />
la comproprietà delle<br />
parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene valutata<br />
con una maggiorazione della totale superficie<br />
commerciale pari al 4%.<br />
- un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />
abitativa nel caso in cui l’intervento<br />
comprenda la realizzazione di box e posti auto coperti<br />
pertinenziali agli alloggi a canone convenzionato.<br />
Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a<br />
canone convenzionato, anche collegata a un patto di<br />
futura vendita, si intendono appartamenti fino ad un<br />
massimo di sei utenti per una superficie commerciale<br />
massima di 120 mq. Ai sensi del DM 22/4/2008, i vani<br />
abitabili – esclusi quindi i vani accessori quali bagno e<br />
cucina – non possono comunque essere superiori a<br />
cinque.<br />
Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />
- il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />
trasferimento ovvero deve risultare da atto certo ed essere<br />
confermato sulla base di una perizia giurata a cura di
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
tecnico abilitato;<br />
- il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />
trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al<br />
Soggetto Attuatore;<br />
- il valore praticato dal Comune per la monetizzazione<br />
degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è<br />
stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005,<br />
n. 12 e successive modificazioni.<br />
Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova<br />
costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R.<br />
12/2005.<br />
Le agevolazioni previste dal presente bando non sono<br />
cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per<br />
le medesime spese.<br />
9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />
Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone,<br />
che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r. 14/2007<br />
deve essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri<br />
di realizzazione e gestione dell’immobile e comunque non<br />
essere superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a<br />
livello comunale per gli alloggi in edilizia residenziale<br />
convenzionata.<br />
Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />
oggetto di revisione annuale in base alle variazioni<br />
dell’indice ISTAT “costo della vita”.<br />
10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />
La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e<br />
viene iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini<br />
dell’opponibilità a terzi aventi causa dai titolari. Sono a<br />
carico del Soggetto Attuatore i costi di trascrizione e<br />
rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere<br />
opponibile a chiunque.<br />
11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />
Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza<br />
fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo<br />
erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione<br />
(collaudo finale delle opere realizzate ovvero certificato di<br />
agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà<br />
progressivamente di anno in anno, in proporzione al<br />
numero di anni residui di vita della convenzione.<br />
Non verrà costituita alcuna polizza nella eventualità che<br />
per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune<br />
altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà<br />
garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni<br />
previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone<br />
convenzionato.<br />
- 3861 - Bollettino Ufficiale<br />
tecnico abilitato. In ogni caso il valore non può essere<br />
superiore a quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del<br />
Territorio, da produrre a cura e spese del soggetto<br />
attuatore;<br />
- il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di<br />
trasferimento nel caso di area assegnata dal Comune al<br />
Soggetto Attuatore;<br />
- il valore praticato dal Comune per la monetizzazione<br />
degli standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è<br />
stata modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005,<br />
n. 12 e successive modificazioni.<br />
Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova<br />
costruzione, ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della L.R.<br />
12/2005.<br />
Le agevolazioni previste dal presente bando non sono<br />
cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse per<br />
le medesime spese.<br />
9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />
Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone,<br />
che ai sensi dell’art. 2, comma 2 lett. d) della l.r. 14/2007<br />
43, comma 3, lett. d) della L.R. n. 27/2009 deve essere<br />
inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di<br />
realizzazione e gestione dell’immobile, tenendo conto<br />
della redditività dell’investimento, e comunque non essere<br />
superiore al 5% del prezzo di cessione fissato a livello<br />
comunale per gli alloggi in edilizia residenziale<br />
convenzionata.<br />
Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />
oggetto di revisione annuale in base alle variazioni<br />
dell’indice ISTAT “costo della vita”.<br />
10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />
La destinazione d’uso dell’immobile è di trenta anni e<br />
viene(locazione permanente /temporanea/ collegata a un<br />
patto di futura vendita) e le limitazioni alla disponibilità dei<br />
diritti reali sulle unità immobiliari oggetto dell’intervento<br />
deve essere iscritta sui pubblici registri immobiliari ai fini<br />
dell’opponibilità a terzi per la durata di trenta anni ovvero di<br />
otto anni nel caso di locazione collegata a un patto di<br />
futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi<br />
di trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve<br />
essere opponibile a chiunque.<br />
11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />
Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire una polizza<br />
fidejussoria, il cui valore sarà pari al valore del contributo<br />
erogato, fino al completamento dei lavori di costruzione<br />
(collaudo finale delle opere realizzate ovvero certificato di<br />
agibilità). Negli anni successivi l’importo garantito si ridurrà<br />
progressivamente di anno in anno, in proporzione al<br />
numero di anni residui di vita della convenzione.<br />
Non verrà costituita alcuna polizza nella eventualità che<br />
per l’attuazione dell’intervento venga pretesa dal Comune<br />
altra polizza assicurativa. In tal caso, quest’ultima dovrà<br />
garantire anche l’esatta osservanza di tutte le obbligazioni<br />
previste dalla convenzione dei servizi abitativi a canone<br />
convenzionato.<br />
Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire a favore di<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> fino all’avvenuta stipulazione dei<br />
contratti di locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi
Bollettino Ufficiale<br />
La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto<br />
assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella<br />
della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario,<br />
all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non<br />
potrà essere soggetta, in nessun caso, a revoca da parte<br />
del garante.<br />
Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà<br />
costituire causa di recesso del garante, mentre potrà<br />
essere motivo di risoluzione della convenzione in danno<br />
del Soggetto Attuatore. La polizza verrà svincolata su<br />
richiesta del Soggetto Attuatore, da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
all’atto della constatazione dell’avvenuta compensazione.<br />
In luogo della fidejussione di cui al presente articolo il<br />
Soggetto Attuatore potrà accendere per eguale importo e<br />
per la durata della convenzione ipoteca di grado<br />
immediatamente successivo a quello eventualmente<br />
acceso in favore dell’Istituto di credito fondiario che abbia<br />
finanziato l’iniziativa.<br />
12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere<br />
presentata via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> utilizzando la procedura telematica che sarà<br />
resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi<br />
accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15<br />
giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali<br />
disponibili.<br />
Il Soggetto Attuatore, una volta completata la<br />
compilazione della domanda, oltre all’invio telematico<br />
della stessa a <strong>Regione</strong> dovrà, pena inammissibilità,<br />
stampare la domanda di accesso unitamente alla<br />
modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in<br />
originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />
agli uffici del Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non<br />
oltre 10 giorni dall’invio informatico.<br />
La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />
- 3862 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
siano provvisti del certificato di agibilità una garanzia<br />
fideiussoria aventi le seguenti caratteristiche:<br />
- rinuncia al beneficio della preventiva escussione del<br />
soggetto attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.;<br />
- attivazione a prima richiesta scritta da parte di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>;<br />
- impegno a versare le somme richieste, fino alla<br />
concorrenza massima dell’importo oggetto della garanzia,<br />
entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta;<br />
- obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni<br />
qualora prima della scadenza non sia stata svincolata<br />
dagli uffici regionali<br />
La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto<br />
assicurativo o bancario ed avere durata pari a quella<br />
della convenzione con rinunzia, da parte del destinatario,<br />
all’osservanza dei termini di cui all’art. 1957 c.c., e non<br />
potrà essere soggetta, in nessun caso, a revoca da parte<br />
del garante.<br />
Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà<br />
costituire causa di recesso del garante, mentre potrà<br />
essere motivo di risoluzione della convenzione in danno del<br />
Soggetto Attuatore.<br />
La polizza verrà svincolata, su richiesta del Soggetto<br />
Attuatore, da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> all’atto della<br />
constatazione dell’avvenuta compensazione.<br />
In luogo della fidejussione di cui al presente articolo Prima<br />
dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto<br />
Attuatore potrà accendere per eguale importo e può<br />
scegliere tra:<br />
- la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse<br />
caratteristiche, di importo pari all’agevolazione di cui ha<br />
beneficiato, che si riduca progressivamente di anno in<br />
anno, in proporzione al numero di anni residui di vita della<br />
convenzione;<br />
- ovvero iscrivere a favore di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per un<br />
importo equivalente al finanziamento erogato e a<br />
mantenere per la durata della convenzione ipoteca di<br />
grado immediatamente successivo a quello<br />
eventualmente acceso in favore dell’Istituto di credito<br />
fondiario che abbia finanziato l’iniziativa.<br />
Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del<br />
codice civile, il Soggetto attuatore è pertanto obbligato a<br />
rinnovare l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della<br />
convenzione.<br />
12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere<br />
presentata via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> utilizzando la procedura telematica che sarà<br />
resa disponibile, mediante registrazione al Centro Servizi<br />
accessibile dal sito a partire dalle ore 9.30 del giorno 15<br />
giugno 2009 fino ad esaurimento dei fondi annuali<br />
disponibili.<br />
Il Soggetto Attuatore, una volta completata la<br />
compilazione della domanda, oltre all’invio telematico<br />
della stessa a <strong>Regione</strong> dovrà, pena inammissibilità,<br />
stampare la domanda di accesso unitamente alla<br />
modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla in<br />
originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />
agli uffici del<br />
Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non oltre 10 giorni<br />
dall’invio informatico.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad<br />
attestare i contenuti individuati al precedente art. 4.<br />
La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />
mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> di:<br />
- Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo<br />
Generale<br />
- Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di<br />
Bergamo -<br />
- Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede<br />
Territoriale di Brescia -<br />
- Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como -<br />
- Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona<br />
-<br />
- Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di<br />
Lecco-<br />
- Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio <strong>Regione</strong> Legnano -<br />
- Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi -<br />
- Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di<br />
Mantova -<br />
- Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza -<br />
Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia -<br />
- Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio -<br />
- Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese -<br />
nei seguenti orari:<br />
- lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00<br />
- venerdì dalle 9 alle 12<br />
13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a<br />
sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998.<br />
L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />
l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />
data di ricevimento della domanda di accesso al fondo,<br />
con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31<br />
agosto. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente<br />
gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni<br />
aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta<br />
valutazione delle proposte. In caso di documentazione<br />
carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine<br />
decorre dalla data di ricevimento della documentazione<br />
integrativa.<br />
L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />
- istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del<br />
procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di<br />
ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati<br />
di cui ai precedenti artt. 4 e 5;<br />
- istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda,<br />
soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007,<br />
finalizzata:<br />
1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />
agevolazione per abbattimento tasso;<br />
2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />
economico finanziario presentato con quanto<br />
previsto dal contratto di mutuo;<br />
3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />
economico finanziario dell’intervento;<br />
4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />
con il livello di “margine utile ragionevole”<br />
- 3863 - Bollettino Ufficiale<br />
La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />
documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad<br />
attestare i contenuti individuati al precedente art. 4.<br />
La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />
mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> di:<br />
Milano Via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20 - Protocollo<br />
Generale<br />
Bergamo Via XX Settembre, 18/a - Sede Territoriale di<br />
Bergamo –<br />
Brescia Via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano) - Sede<br />
Territoriale di Brescia -<br />
Como Via L. Einaudi, n. 1 - Sede Territoriale di - Como<br />
Cremona Via Dante, 136 - Sede Territoriale di - Cremona<br />
-<br />
Lecco C.so Promessi Sposi, 132 - Sede Territoriale di<br />
Lecco-<br />
Legnano Via Cavallotti, 11/13 - Spazio <strong>Regione</strong> Legnano<br />
-<br />
Lodi Via Hausmann, 7/11 - Sede Territoriale di Lodi -<br />
Mantova C.so V. Emanuele, 57 - Sede Territoriale di<br />
Mantova -<br />
Monza P.za Cambiaghi, 3 - Sede Territoriale di Monza -<br />
Pavia V.le C. Battisti, 150 - Sede Territoriale di Pavia -<br />
Sondrio Via del Gesù, 17 - Sede Territoriale di Sondrio<br />
Varese V.le Belforte, 22 - Sede Territoriale di Varese -<br />
nei seguenti orari:<br />
- lunedì – giovedì dalle 9 alle 12 – dalle 14.30 alle 16.00<br />
- venerdì dalle 9 alle 12<br />
13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
Il bando verrà aperto con la procedura “valutativa a<br />
sportello” di cui al comma 3 art. 5 del D.Lgs 123/1998.<br />
L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />
l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />
data di ricevimento della domanda di accesso al fondo,<br />
con sospensione dei termini nel periodo dal 1 agosto al 31<br />
agosto. <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente<br />
gestore, si riserva, in ogni caso, di chiedere le informazioni<br />
aggiuntive che si rendessero necessarie per la corretta<br />
valutazione delle proposte. In caso di documentazione<br />
carente o di richiesta di ulteriori informazioni, tale termine<br />
decorre dalla data di ricevimento della documentazione<br />
integrativa.<br />
L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />
- istruttoria tecnico - formale, a cura del responsabile del<br />
procedimento, finalizzata a verificare i requisiti di<br />
ammissibilità dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati<br />
di cui ai precedenti art. 4 e 5;<br />
- istruttoria tecnico - finanziaria a cura di Finlombarda,<br />
soggetto gestore del fondo di cui all’art. 3 della l.r 14/2007<br />
44 della L.R.n. 27/2009, finalizzata:<br />
1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />
agevolazione per abbattimento tasso;<br />
2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />
economico finanziario presentato con quanto<br />
previsto dal contratto di mutuo;<br />
3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />
economico finanziario dell’intervento;<br />
4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />
con il livello di “margine utile ragionevole”
Bollettino Ufficiale<br />
indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e<br />
s.m.i.<br />
Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria<br />
solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria<br />
tecnico-formale.<br />
Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno<br />
rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore<br />
dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per la casa<br />
che procederà all’approvazione delle proposte ammissibili<br />
con proprio atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione<br />
dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite<br />
al successivo art. 14.<br />
Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai<br />
Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del<br />
provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet<br />
http//<br />
14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />
L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il<br />
50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad<br />
inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al<br />
certificato di agibilità delle opere realizzate.<br />
Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione<br />
l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione<br />
dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa<br />
richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da<br />
idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori.<br />
Analogamente l’erogazione del residuo 50%<br />
dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto<br />
Attuatore corredata da idonea documentazione<br />
attestante il collaudo finale delle opere realizzate.<br />
15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />
L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />
qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i<br />
vincoli definiti sia in sede di convenzione che di<br />
concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la<br />
realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla<br />
proposta presentata ed alle dichiarazioni rese.<br />
I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare<br />
all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della<br />
proposta, devono dare immediata comunicazione di<br />
rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> che provvederà ad<br />
adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora<br />
l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore<br />
dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />
provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta<br />
incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di<br />
riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data<br />
dell’ordinativo di pagamento.<br />
16. DISPOSIZIONI FINALI<br />
Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />
Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo<br />
approvato con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />
successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />
2009.<br />
I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />
bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003,<br />
esclusivamente per le finalità relative allo specifico<br />
- 3864 -<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
indicato nella DGR n. VIII/8456 del 18 novembre 2008 e<br />
s.m.i.<br />
Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico –<br />
finanziaria solo i progetti che hanno superato le fase di<br />
istruttoria tecnico - formale.<br />
Gli esiti dell’istruttoria tecnico - finanziaria verranno<br />
rassegnati da Finlombarda al dirigente pro tempore<br />
dell’Unità Organizzativa/Struttura __________________<br />
Politiche ed Interventi per la casa che procederà<br />
all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio<br />
atto, autorizzando Finlombarda all’erogazione<br />
dell’agevolazione concessa secondo le modalità stabilite<br />
al successivo art. 14.<br />
Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai<br />
Soggetti Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del<br />
provvedimento dirigenziale e pubblicato sul sito internet<br />
http// della Direzione Generale Casa.<br />
14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />
L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il<br />
50% a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad<br />
inizio lavori e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al<br />
certificato di agibilità delle opere realizzate.<br />
Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione<br />
l’intervento non fosse ancora iniziato l’erogazione<br />
dell’agevolazione avverrà in una fase successiva, previa<br />
richiesta da parte del Soggetto Attuatore corredata da<br />
idonea documentazione attestante l’avvenuto inizio lavori.<br />
Analogamente l’erogazione del residuo 50%<br />
dell’agevolazione potrà avvenire su richiesta del Soggetto<br />
Attuatore corredata da idonea documentazione attestante<br />
il collaudo finale delle opere realizzate e l’agibilità degli<br />
alloggi.<br />
15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />
L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />
qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i<br />
vincoli definiti sia in sede di convenzione che di<br />
concessione dell’agevolazione, nonché nel caso in cui la<br />
realizzazione sia difforme, nel contenuto e nei risultati, alla<br />
proposta presentata ed alle dichiarazioni rese.<br />
I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare<br />
all’agevolazione concessa e/o alla realizzazione della<br />
proposta, devono dare immediata comunicazione di<br />
rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> che provvederà ad<br />
adottare il relativo provvedimento di revoca. Qualora<br />
l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto attuatore<br />
dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />
provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta<br />
incrementata da un interesse pari al tasso ufficiale di<br />
riferimento della Banca centrale Europea (BCE), alla data<br />
dell’ordinativo di pagamento.<br />
16. DISPOSIZIONI FINALI<br />
Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />
Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo<br />
approvato con DGR 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />
successivamente modificato con DGR 8/9060 del 4 marzo<br />
2009 e DGR 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong>.<br />
I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />
bando verranno utilizzati ai sensi del D.Lgs. 196/2003,<br />
esclusivamente per le finalità relative allo specifico
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> – 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e<br />
dai regolamento vigenti.<br />
Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti<br />
falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi<br />
vigenti in materia.<br />
Responsabile del procedimento di cui al presente bando<br />
e delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente protempore<br />
dell’Unità Organizzativa Politiche ed Interventi per<br />
la Casa della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche<br />
– <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede in via Taramelli, 12 –<br />
20124 Milano.<br />
Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli<br />
adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta a:<br />
Pellegatta Antonella posta elettronica:<br />
sacc@regione.lombardia.it<br />
telefono 02/6765.6130<br />
Giacalone Edith posta elettronica:<br />
sacc@regione.lombardia.it<br />
telefono 02/6765.2818<br />
Finlombarda telefono 02/760441<br />
Titolari del trattamento dei dati sono:<br />
- La Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del<br />
Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />
- Finlombarda SpA, nella persona del Presidente protempore<br />
– P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />
Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />
- Per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale protempore<br />
della Direzione Generale Casa e Opere<br />
Pubbliche –via Taramelli, 12 – 20124 – Milano;<br />
- Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore –<br />
P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano<br />
- 3865 - Bollettino Ufficiale<br />
procedimento secondo le modalità previste dalle leggi e<br />
dai regolamento vigenti.<br />
Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti<br />
falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi<br />
vigenti in materia.<br />
Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto<br />
della normativa antimafia e in particolare a quanto<br />
previsto dalla legge 13 agosto <strong>2010</strong> n.136 recante "Piano<br />
straordinario contro le mafie, nonché la delega al Governo<br />
in materia antimafia".<br />
Responsabile del procedimento di cui al presente bando e<br />
delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro –<br />
tempore dell’Unità Organizzativa/Struttura ___________<br />
Politiche ed Interventi per la Casa della Direzione Generale<br />
Casa e Opere Pubbliche – <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede<br />
in via _________ Taramelli, 12 – 20124 Milano.<br />
Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli<br />
adempimenti ad esso collegati potrà essere richiesta al<br />
seguente indirizzo di Pellegatta Antonella posta elettronica:<br />
sacc@regione.lombardia.it ovvero telefonando al n.<br />
telefono 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito<br />
www.casa.regione.lombardia.it o contattando Giacalone<br />
Edith posta elettronica: sacc@regione.lombardia.it<br />
telefono 02/6765.2818 Finlombarda telefono 02/760441<br />
Titolari del trattamento dei dati sono:<br />
- La Giunta Regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del<br />
Presidente pro-tempore –via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />
- Finlombarda SpA, nella persona del Presidente protempore<br />
– P.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />
Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />
- Per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale pro-tempore<br />
della Direzione Generale Casa e Opere Pubbliche –via<br />
Taramelli, 12 – 20124 – Milano;<br />
- Per Finlombarda SpA, il Direttore Generale pro-tempore –<br />
P.za Belgioioso, 2 – 20121 - Milano
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO B)<br />
BANDO PER L’ACCESSO AL FONDO PER LA REALIZZAZIONE<br />
DI SERVIZI ABITATITIVI A CANONE CONVENZIONATO<br />
INDICE<br />
1. Finalità<br />
2. Ente Gestore<br />
3. Risorse Finanziarie<br />
4. Chi può accedere la Fondo<br />
5. Contenuti della domanda di accesso al Fondo<br />
6. Modulistica<br />
7. Obblighi di Servizio di Interesse Economico Generale (SIEG)<br />
(Decisione 28 novembre 2005/842/CE)<br />
8. Modalità di determinazione dell’agevolazione<br />
9. Modalità di determinazione del canone<br />
10. Durata del servizio abitativo<br />
11. Obblighi del Soggetto Attuatore<br />
12. Modalità e termini di presentazione delle proposte<br />
13. Valutazione delle proposte<br />
14. Modalità di erogazione<br />
15. Rinunce, revoche e sanzioni<br />
16. Disposizioni finali<br />
1. FINALITÀ<br />
Il presente bando sostiene gli interventi promossi e attuati da<br />
soggetti pubblici e privati per favorire l’accesso alla casa a persone<br />
considerate meritevoli del sostegno pubblico. Tali interventi<br />
costituiscono servizio abitativo nell’ambito dell’edilizia residenziale<br />
pubblica, ai sensi della l.r. 4 dicembre 2009, n. 27 «Testo<br />
unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica»<br />
e per gli effetti di cui alla l.r. 11 marzo 2005, n. 12.<br />
2. ENTE GESTORE<br />
Con decreto dirigenziale n. 13615 del 25 novembre 2008 si è<br />
costituito presso Finlombarda S.p.A. il fondo per i servizi abitativi<br />
a canone convenzionato ai sensi dell’art. 3 della l.r. 8 novembre<br />
2007, n. 14 (ora art. 44 della l.r. n. 27/2009).<br />
3. RIS<strong>ORS</strong>E FINANZIARIE<br />
Le risorse, inerenti gli anni 2008, 2009 e <strong>2010</strong>, per la realizzazione<br />
di servizi abitativi a canone convenzionato ammontano<br />
complessivamente ad C 14.434.900,00 così suddivise:<br />
anno 2008 C 5.434.900,00 risorse trasferite con decreto<br />
n. 13615 del 25 novembre 2008 sul fondo costituito presso<br />
Finlombarda S.p.A. ai sensi dell’art. 3 della l.r. 14/2007;<br />
anno 2009 C 4.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393<br />
capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati»;<br />
anno <strong>2010</strong> C 5.000.000,00 risorse allocate sull’UPB 5.3.2.3.393<br />
capitolo 7145 «Alloggi in locazione a canoni agevolati».<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato potranno essere finanziati<br />
con risorse aggiuntive del Fondo per le Aree Sottoutilizzate<br />
(FAS) 2007-2013 ad avvenuta pubblicazione in Gazzetta<br />
Ufficiale della delibera CIPE del 6 marzo 2009 ed ad approvazione<br />
formale del Programma Attuativo Regionale da parte del<br />
MISE; nello specifico, potranno essere utilizzate le risorse destinate<br />
alla linea d’azione 2.2.1 «Incremento dell’offerta abitativa (esistente<br />
e nuova) per la migliore vivibilità nelle aree urbane attraverso<br />
modalità finanziarie innovative» del programma suddetto.<br />
4. CHI PUÒ ACCEDERE AL FONDO<br />
Il presente bando viene aperto con la procedura «valutativa<br />
a sportello» di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998. La scadenza<br />
del presente bando è fissata «a sportello» fino ad esaurimento<br />
dei fondi annuali disponibili o all’individuazione di diverse<br />
modalità di accesso al fondo da parte della Giunta regionale.<br />
Possono fare richiesta di accesso al fondo tutti i soggetti pubblici<br />
e privati che:<br />
hanno sottoscritto convenzione con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e<br />
Comune competente per territorio, ai sensi dell’art. 43 della<br />
l.r. n. 27/2009 e secondo quanto definito nella Convenzione<br />
tipo approvata con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008 e<br />
successivamente modificata con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo<br />
2009 e d.g.r. 9/834 del 24 novembre <strong>2010</strong>;<br />
hanno sede operativa in <strong>Lombardia</strong> alla data di emanazione<br />
del presente bando;<br />
non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione<br />
controllata, di concordato preventivo o in<br />
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa<br />
vigente.<br />
– 3866 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
L’insieme di tali requisiti costituisce condizione indispensabile<br />
per l’ammissibilità della domanda.<br />
I servizi abitativi a canone convenzionato, oggetto del presente<br />
bando, devono fare riferimento a interventi i cui lavori<br />
siano iniziati a partire dal 1º gennaio 2005 ovvero il cui titolo<br />
abilitativo edilizio abbia avuto efficacia entro e non oltre il 31<br />
dicembre 2011.<br />
5. CONTENUTI DELLA DOMANDA DI ACCESSO AL FONDO<br />
La domanda di accesso al fondo deve riguardare interventi<br />
che rispondano alla logica «cielo-terra» nel caso di locazione<br />
permanente e/o temporanea, salvo che lo stesso intervento<br />
preveda anche interventi di locazione collegata a un patto di<br />
futura vendita ovvero qualora l’amministrazione comunale abbia<br />
negoziato con l’operatore la realizzazione di quote di edilizia<br />
destinata all’affitto a canone convenzionato all’interno di<br />
piani urbanistici attuativi. La domanda deve essere corredata<br />
da:<br />
1. copia o estremi della convenzione sottoscritta e registrata<br />
con <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Comune competente per territorio<br />
unitamente a tutti i suoi allegati;<br />
2. relazione tecnica circa il target di mercato locale a cui si<br />
intende dare risposta, articolata in categorie di utenza;<br />
3. indicazione dei tempi di realizzazione degli interventi o attestazione<br />
di inizio lavori o certificazione di agibilità;<br />
4. piano economico-finanziario dell’intervento predisposto<br />
secondo la modulistica di cui al punto successivo;<br />
5. contratto di mutuo edilizio/fondiario e relativo piano di<br />
ammortamento, stipulato tra il Soggetto Attuatore ed Istituto<br />
di Credito al fine della realizzazione dell’investimento<br />
ammesso ad agevolazione;<br />
6. informazioni ai sensi dell’art. 10 comma 6 d.P.R. 252 del 3<br />
giugno 1998;<br />
7. eventuale copia convenzione attuativa stipulata tra il<br />
Soggetto Attuatore ed il Comune competente per territorio;<br />
8. attestazione, da parte dei competenti uffici del Comune<br />
di ................................... Provincia di ................. , del prezzo<br />
di cessione sul territorio comunale per gli alloggi di edilizia<br />
residenziale convenzionale determinato in C/mq;<br />
9. certificato d’iscrizione alla CCIAA;<br />
10. copia dell’ultimo bilancio approvato, con gli estremi del<br />
deposito in CCIAA;<br />
11. situazione economica e patrimoniale dell’esercizio in corso<br />
aggiornata.<br />
La domanda di accesso al fondo dovrà essere conforme alla<br />
modulistica di cui al successivo articolo e corredata di tutte le<br />
attestazioni e allegati richiesti.<br />
La mancata consegna, o la consegna irregolare di tale documentazione<br />
costituisce elemento di inammissibilità della domanda<br />
di accesso al fondo.<br />
6. MODULISTICA<br />
La modulistica per la presentazione della domanda di accesso<br />
al fondo per la realizzazione di interventi di SACC si sostanzierà:<br />
– domanda di accesso al fondo;<br />
– modello A caratteristiche generali degli interventi;<br />
– modello B caratteristiche del contratto di mutuo sottoscritto<br />
per la realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato;<br />
– modello C modalità e tempi di realizzazione degli interventi;<br />
– modello D1 alloggi da assegnare a canone convenzionato<br />
anche collegato a un patto di futura vendita;<br />
– modello D2 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />
– tipologia a camere;<br />
– modello D3 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />
– tipologia a minialloggi;<br />
– modello D4 posti letto da assegnare in locazione temporanea<br />
– tipologia ad appartamenti;<br />
– modello E piano economico-finanziario dell’intervento e stima<br />
dell’agevolazione richiedibile mediante accesso al fondo<br />
regionale.<br />
Tutta la documentazione sopraddetta dovrà essere inviata a<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utilizzando le modalità di cui al successivo<br />
art. 12.<br />
7. OBBLIGHI DI SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE<br />
(SIEG) (DECISIONE 28 NOVEMBRE 2005/842/CE)<br />
Trattandosi d’intervento di edilizia residenziale sociale, quali-
Bollettino Ufficiale – 3867 –<br />
ficato come servizio di interesse economico generale (SIEG), il<br />
Soggetto Attuatore dichiara di accettare incondizionatamente<br />
gli obblighi relativi e le modalità di calcolo della compensazione,<br />
previsti a tal fine per non incorrere in situazione di aiuti di<br />
Stato vietati dalla disciplina comunitaria.<br />
8. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DELL’AGEVOLAZIONE<br />
Per le finalità di cui all’art. 1 <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con d.g.r.<br />
n. 8/8456 del 19 novembre 2008, ha stabilito un’agevolazione il<br />
cui scopo è la riduzione del tasso d’interesse applicato dagli<br />
Istituti di Credito sui finanziamenti concessi a fronte di programmi<br />
di intervento di cui all’art. 42 della l.r. n. 27/2009.<br />
L’agevolazione sarà calcolata come differenza tra gli interessi<br />
da pagare sulla base del piano d’ammortamento del mutuo<br />
relativo all’investimento ammesso all’agevolazione e gli interessi<br />
relativi al piano di ammortamento di un mutuo di uguale importo<br />
e durata ma con un tasso ridotto di 2 punti percentuali rispetto<br />
al tasso previsto contrattualmente. In caso di tasso variabile, il<br />
tasso considerato sarà quello vigente alla data di presentazione<br />
della domanda. Il valore dell’agevolazione così calcolato sarà<br />
attualizzato al tasso di attualizzazione fissato dalla Commissione<br />
Europea alla data di presentazione della domanda di accesso<br />
al fondo SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo<br />
di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
La quota di contributo erogata al collaudo finale ovvero al<br />
certificato di agibilità, se successivo, delle opere realizzate sarà<br />
capitalizzata sulla base del tasso di attualizzazione (in vigore alla<br />
data di presentazione della domanda di accesso al fondo<br />
SACC in formato cartaceo presso gli uffici del protocollo di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>) fissato dalla Commissione Europea, per un<br />
periodo pari al periodo intercorrente tra la prima e la seconda<br />
erogazione.<br />
Qualora il tasso di interesse del mutuo relativo all’investimento<br />
ammesso all’agevolazione fosse inferiore ai 2 punti percentuali,<br />
il contributo sarebbe pari al valore attuale (attualizzato come<br />
descritto sopra) dell’intero ammontare degli interessi del contratto<br />
di finanziamento.<br />
Inoltre ai fini del calcolo si presuppone che il mutuo abbia un<br />
periodo di preammortamento di due anni e successivamente<br />
un piano di ammortamento alla francese (a rata costante) con<br />
rate semestrali posticipate.<br />
Qualora i contratti di finanziamento presentati avessero caratteristiche<br />
diverse dalle suddette, ai fini del calcolo si considererà<br />
un mutuo con le già citate caratteristiche e con durata,<br />
importo e tasso pari a quelli del finanziamento relativo all’investimento<br />
ammesso ad agevolazione.<br />
In qualsiasi caso l’importo del mutuo del Soggetto Attuatore<br />
dovrà essere massimo l’80% del valore convenzionale dell’alloggio<br />
(o dell’investimento) e la durata non potrà eccedere la durata<br />
massima dei trenta anni.<br />
Il costo totale dell’investimento è calcolato sommando all’eventuale<br />
costo dell’area il costo di realizzazione dell’intervento.<br />
Quest’ultimo si ottiene moltiplicando la superficie commerciale<br />
per i seguenti costi standard di realizzazione:<br />
– per interventi con inizio lavori a partire dal 1º gennaio 2005<br />
e fino al 31 dicembre 2007: C 1.250 per ogni metro quadrato<br />
di superficie commerciale dell’alloggio;<br />
– per interventi con titolo abitativo edilizio presentato a partire<br />
dal 1º gennaio 2008: C 1.390 per ogni metro quadrato di<br />
superficie commerciale alloggio.<br />
Per superficie commerciale si intende:<br />
– intera superficie dell’alloggio, compresi i muri divisori interni<br />
ed i muri perimetrali (questi ultimi: al 50% se confinanti con<br />
altro alloggio e/o con parti comuni; al 100% in ogni altro<br />
caso), maggiorata del 50% della superficie dei balconi e<br />
terrazze e del 25% della superficie della cantina, la comproprietà<br />
delle parti comuni (androni, scale, cortili, ecc.) viene<br />
valutata con una maggiorazione della totale superficie<br />
commerciale pari al 4%;<br />
– un bonus di superficie pari a mq 10 per ogni singola unità<br />
abitativa nel caso in cui l’intervento comprenda la realizzazione<br />
di box e posti auto coperti pertinenziali agli alloggi a<br />
canone convenzionato.<br />
Per realizzazione di alloggi da assegnare in locazione a canone<br />
convenzionato, anche collegata a un patto di futura vendita,<br />
si intendono appartamenti fino ad un massimo di sei utenti<br />
per una superficie commerciale massima di 120 mq. Ai sensi del<br />
d.m. 22 aprile 2008, i vani abitabili – esclusi quindi i vani accessori<br />
quali bagno e cucina – non possono comunque essere superiori<br />
a cinque.<br />
Il costo dell’area e/o dell’immobile oggetto di intervento è:<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– il valore di acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento.<br />
In ogni caso il valore non può essere superiore a<br />
quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia del Territorio, da<br />
produrre a cura e spese del soggetto attuatore;<br />
– il valore di sua acquisizione, quale risultante dall’atto di trasferimento<br />
nel caso di area assegnata dal Comune al Soggetto<br />
Attuatore;<br />
– il valore praticato dal Comune per la monetizzazione degli<br />
standard nel caso di area la cui destinazione d’uso è stata<br />
modificata in applicazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e<br />
successive modificazioni.<br />
Il costo dell’area viene riconosciuto solo in caso di nuova costruzione,<br />
ai sensi dell’art. 27 comma 1 lett. e) della l.r. 12/2005.<br />
Le agevolazioni previste dal presente bando non sono cumulabili<br />
con altre agevolazioni pubbliche concesse per le medesime<br />
spese.<br />
9. MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL CANONE<br />
Ai fini della determinazione dell’ammontare del canone, che<br />
ai sensi dell’art. 43, comma 3, lett. d) della l.r. n. 27/2009 deve<br />
essere inferiore a quello di mercato, coprire gli oneri di realizzazione<br />
e gestione dell’immobile, tenendo conto della redditività<br />
dell’investimento, e comunque non essere superiore al 5% del<br />
prezzo di cessione fissato a livello comunale per gli alloggi in<br />
edilizia residenziale convenzionata.<br />
Una volta definito il canone locatizio, lo stesso dovrà essere<br />
oggetto di revisione annuale in base alle variazioni dell’indice<br />
ISTAT «costo della vita».<br />
10. DURATA DEL SERVIZIO ABITATIVO<br />
La destinazione d’uso dell’immobile (locazione permanente /<br />
temporanea / collegata a un patto di futura vendita) e le limitazioni<br />
alla disponibilità dei diritti reali sulle unità immobiliari oggetto<br />
dell’intervento deve essere iscritta sui pubblici registri immobiliari<br />
ai fini dell’opponibilità a terzi per la durata di trenta anni<br />
ovvero di otto anni nel caso di locazione collegata a un patto<br />
di futura vendita. Sono a carico del Soggetto Attuatore i costi di<br />
trascrizione e rinnovo della stessa. Tale trascrizione deve essere<br />
opponibile a chiunque.<br />
11. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE<br />
Il Soggetto Attuatore è obbligato a costituire a favore di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> fino all’avvenuta stipulazione dei contratti di<br />
locazione degli alloggi e sempre che gli alloggi siano provvisti<br />
del certificato di agibilità una garanzia fideiussoria aventi le seguenti<br />
caratteristiche:<br />
– rinuncia al beneficio della preventiva escussione del soggetto<br />
attuatore, di cui all’art. 1944 del c.c.;<br />
– attivazione a prima richiesta scritta da parte di <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>;<br />
– impegno a versare le somme richieste, fino alla concorrenza<br />
massima dell’importo oggetto della garanzia, entro 15<br />
giorni dal ricevimento della richiesta;<br />
– obbligo del rinnovo automatico per almeno 180 giorni qualora<br />
prima della scadenza non sia stata svincolata dagli uffici<br />
regionali.<br />
La polizza dovrà essere rilasciata da primario istituto assicurativo<br />
o bancario.<br />
Il mancato pagamento del premio di polizza non potrà costituire<br />
causa di recesso del garante, mentre potrà essere motivo<br />
di risoluzione della convenzione in danno del Soggetto Attuatore.<br />
Prima dello svincolo della garanzia di cui sopra, il Soggetto<br />
Attuatore può scegliere tra:<br />
– la costituzione di una nuova garanzia avente le stesse caratteristiche,<br />
di importo pari all’agevolazione di cui ha beneficiato,<br />
che si riduca progressivamente di anno in anno,<br />
in proporzione al numero di anni residui di vita della convenzione;<br />
– ovvero iscrivere a favore di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> per un importo<br />
equivalente al finanziamento erogato e a mantenere<br />
per la durata della convenzione ipoteca di grado immediatamente<br />
successivo a quello eventualmente acceso in favore<br />
dell’Istituto di credito fondiario che abbia finanziato<br />
l’iniziativa.<br />
Prima della scadenza del termine previsto dall’art. 2847 del<br />
codice civile, il Soggetto attuatore è pertanto obbligato a rinnovare<br />
l’iscrizione per il periodo residuo di vigenza della convenzione.<br />
12. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
La domanda di accesso al Fondo SACC dovrà essere presentata<br />
via web, pena l’inammissibilità, a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> utiliz-
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
zando la procedura telematica che sarà resa disponibile, mediante<br />
registrazione al Centro Servizi accessibile dal sito a partire<br />
dalle ore 9.30 del giorno 15 giugno 2009 fino ad esaurimento<br />
dei fondi annuali disponibili.<br />
Il Soggetto Attuatore, una volta completata la compilazione<br />
della domanda, oltre all’invio telematico della stessa a <strong>Regione</strong><br />
dovrà, pena inammissibilità, stampare la domanda di accesso<br />
unitamente alla modulistica di cui al precedente art. 6, sottoscriverla<br />
in originale in ogni sua parte e consegnarla esclusivamente<br />
agli uffici del Protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> entro e non<br />
oltre 10 giorni dall’invio informatico.<br />
La domanda di accesso dovrà essere corredata di tutta la<br />
documentazione richiesta e ritenuta necessaria ad attestare i<br />
contenuti individuati al precedente art. 4.<br />
La domanda deve essere consegnata, esclusivamente a<br />
mano, presso gli sportelli del protocollo di <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
di:<br />
Milano via Pirelli, 12 e via Taramelli, 20<br />
Protocollo Generale;<br />
Bergamo via XX Settembre, 18/a<br />
Sede Territoriale di Bergamo;<br />
Brescia via Dalmazia, 92/94 (palazzo Magellano)<br />
Sede Territoriale di Brescia;<br />
Como via L. Einaudi, n. 1 – Sede Territoriale di Como;<br />
Cremona via Dante, 136 – Sede Territoriale di Cremona;<br />
Lecco c.so Promessi Sposi, 132 – Sede Territoriale di Lecco;<br />
Legnano via Cavallotti, 11/13 – Spazio <strong>Regione</strong> Legnano;<br />
Lodi via Hausmann, 7/11 – Sede Territoriale di Lodi;<br />
Mantova c.so V. Emanuele, 57 – Sede Territoriale di Mantova;<br />
Monza p.za Cambiaghi, 3–SedeTerritoriale di Monza;<br />
Pavia v.le C. Battisti, 150 – Sede Territoriale di Pavia;<br />
Sondrio via del Gesù, 17 – Sede Territoriale di Sondrio;<br />
Varese v.le Belforte, 22 – Sede Territoriale di Varese;<br />
nei seguenti orari:<br />
– lunedì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 – dalle 14.30 alle 16.00;<br />
– venerdì dalle 9.00 alle 12.00.<br />
13. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE<br />
Il bando verrà aperto con la procedura «valutativa a sportello»<br />
di cui al comma 3 art. 5 del d.lgs. 123/1998.<br />
L’istruttoria e la valutazione delle proposte avverrà secondo<br />
l’ordine cronologico di presentazione, entro due mesi dalla<br />
data di ricevimento della domanda di accesso al fondo, con<br />
sospensione dei termini nel periodo dall’1 agosto al 31 agosto.<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> direttamente o tramite l’ente gestore, si riserva,<br />
in ogni caso, di chiedere le informazioni aggiuntive che<br />
si rendessero necessarie per la corretta valutazione delle proposte.<br />
In caso di documentazione carente o di richiesta di ulteriori<br />
informazioni, tale termine decorre dalla data di ricevimento della<br />
documentazione integrativa.<br />
L’istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi:<br />
– istruttoria tecnico-formale, a cura del responsabile del procedimento,<br />
finalizzata a verificare i requisiti di ammissibilità<br />
dei Soggetti Attuatori e dei progetti presentati di cui ai precedenti<br />
artt. 4e5;<br />
– istruttoria tecnico-finanziaria a cura di Finlombarda, soggetto<br />
gestore del fondo di cui all’art. 44 della l.r. n. 27/2009,<br />
finalizzata:<br />
1. alla determinazione dell’importo da erogare a titolo di<br />
agevolazione per abbattimento tasso;<br />
2. alla verifica di coerenza di quanto riportato nel piano<br />
economico finanziario presentato con quanto previsto<br />
dal contratto di mutuo;<br />
3. ad una verifica di congruità dei costi riportati nel piano<br />
economico finanziario dell’intervento;<br />
4. al calcolo della redditività dell’intervento e al raffronto<br />
con il livello di «margine utile ragionevole» indicato nella<br />
d.g.r. n. 8/8456 del 18 novembre 2008 e s.m.i.<br />
Saranno ammesse alla fase di istruttoria tecnico-finanziaria<br />
solo i progetti che hanno superato le fase di istruttoria tecnicoformale.<br />
Gli esiti dell’istruttoria tecnico-finanziaria verranno rassegnati<br />
da Finlombarda al dirigente pro-tempore dell’Unità Organizzativa/Struttura<br />
............................................................ che procederà<br />
all’approvazione delle proposte ammissibili con proprio atto,<br />
autorizzando Finlombarda all’erogazione dell’agevolazione<br />
concessa secondo le modalità stabilite al successivo art. 14.<br />
– 3868 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Il risultato finale della valutazione verrà comunicato ai Soggetti<br />
Attuatori entro 30 giorni dall’emanazione del provvedimento<br />
dirigenziale e pubblicato sul sito internet della Direzione<br />
Generale Casa.<br />
14. MODALITÀ DI EROGAZIONE<br />
L’agevolazione sarà erogata al Soggetto Attuatore per il 50%<br />
a seguito dell’ammissione all’agevolazione ovvero ad inizio lavori<br />
e per il residuo 50% al collaudo finale ovvero al certificato<br />
di agibilità delle opere realizzate.<br />
Qualora al momento dell’ammissione all’agevolazione l’intervento<br />
non fosse ancora iniziato l’erogazione dell’agevolazione<br />
avverrà in una fase successiva, previa richiesta da parte del<br />
Soggetto Attuatore corredata da idonea documentazione attestante<br />
l’avvenuto inizio lavori.<br />
Analogamente l’erogazione del residuo 50% dell’agevolazione<br />
potrà avvenire su richiesta del Soggetto Attuatore corredata<br />
da idonea documentazione attestante il collaudo finale delle<br />
opere realizzate e l’agibilità degli alloggi.<br />
15. RINUNCE, REVOCHE E SANZIONI<br />
L’agevolazione viene revocata parzialmente o totalmente<br />
qualora il Soggetto Attuatore non rispetti le prescrizioni ed i vincoli<br />
definiti sia in sede di convenzione che di concessione dell’agevolazione,<br />
nonché nel caso in cui la realizzazione sia difforme,<br />
nel contenuto e nei risultati, alla proposta presentata ed alle<br />
dichiarazioni rese.<br />
I Soggetti Attuatori, qualora intendano rinunciare all’agevolazione<br />
concessa e/o alla realizzazione della proposta, devono<br />
dare immediata comunicazione di rinuncia a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong><br />
che provvederà ad adottare il relativo provvedimento di<br />
revoca. Qualora l’agevolazione sia già stata erogata, il Soggetto<br />
attuatore dovrà restituire, entro 30 giorni dalla comunicazione<br />
del provvedimento di revoca, l’intera somma ricevuta incrementata<br />
da un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della<br />
Banca centrale Europea (BCE), alla data dell’ordinativo di pagamento.<br />
16. DISPOSIZIONI FINALI<br />
Per quanto riguarda ulteriori obblighi a carico del Soggetto<br />
Attuatore si rinvia allo Schema di convezione tipo approvato<br />
con d.g.r. 8/8456 del 19 novembre 2008, successivamente modificato<br />
con d.g.r. 8/9060 del 4 marzo 2009 e d.g.r. 9/834 del 24<br />
novembre <strong>2010</strong>.<br />
I dati e le informazioni acquisiti in esecuzione del presente<br />
bando verranno utilizzati ai sensi del d.lgs. 196/2003, esclusivamente<br />
per le finalità relative allo specifico procedimento secondo<br />
le modalità previste dalle leggi e dai regolamento vigenti.<br />
Le dichiarazioni mendaci, le falsità negli atti, e l’uso di atti falsi<br />
sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi vigenti in<br />
materia.<br />
Si richiama l’attenzione del Soggetto attuatore sul rispetto della<br />
normativa antimafia e in particolare a quanto previsto dalla<br />
legge 13 agosto <strong>2010</strong> n. 136 recante «Piano straordinario contro<br />
le mafie, nonché la delega al Governo in materia antimafia».<br />
Responsabile del procedimento di cui al presente bando e<br />
delle procedure ad esso conseguenti è il dirigente pro-tempore<br />
dell’Unità Organizzativa/Struttura .......................................... della<br />
Direzione Generale Casa – <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, con sede in via<br />
............................................ – 20124 Milano.<br />
Qualsiasi informazione relativa al bando ed agli adempimenti<br />
ad esso collegati potrà essere richiesta al seguente indirizzo di<br />
posta elettronica: sacc@regione.lombardia.it ovvero telefonando<br />
al n. 02/6765.2521 o ai riferimenti presenti sul sito www.casa.regione.lombardia.it<br />
o contattando Finlombarda tel. 02/760441.<br />
Titolari del trattamento dei dati sono:<br />
la Giunta regionale della <strong>Lombardia</strong>, nella persona del Presidente<br />
pro-tempore – via Filzi, 22 – 20124 – Milano;<br />
Finlombarda S.p.A., nella persona del Presidente pro-tempore<br />
–p.zaBelgioioso,2–20121–Milano.<br />
Responsabili del trattamento dei dati sono:<br />
per <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, il Direttore Generale pro-tempore<br />
della Direzione Generale Casa;<br />
per Finlombarda S.p.A., il Direttore Generale pro-tempore –<br />
p.za Belgioioso, 2 – 20121 – Milano.<br />
D.G. Cultura<br />
[BUR<strong>2010</strong>0147] [3.5.0]<br />
D.d.s. 20 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10611<br />
Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi<br />
in materia di valorizzazione degli archivi storici l.r. 81/85 – Anno
Bollettino Ufficiale – 3869 –<br />
<strong>2010</strong> – D.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976 – Assunzione dell’impegno<br />
di spesa di A 140.000,00 a valere sul capitolo 2021 – Bilancio<br />
<strong>2010</strong> e contestuale liquidazione della somma di A 105.000,00<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />
Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblioteche<br />
e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in<br />
particolare l’art. 26;<br />
Richiamata la d.g.r. del 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma<br />
regionale triennale <strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi<br />
storici di enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della<br />
l.r. 14 dicembre 1985, n. 81»;<br />
Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Musei,<br />
biblioteche, archivi, che sintetizza le attività svolte dal nucleo<br />
di valutazione, individuato con decreto del 9 febbraio <strong>2010</strong><br />
n. 976 e composto da funzionari regionali della Struttura Musei,<br />
biblioteche, archivi, P.o. Archivi storici e portale lombardia beni<br />
culturali;<br />
Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria degli<br />
interventi, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />
dal nucleo di valutazione, comprendenti i progetti non ammessi<br />
all’istruttoria, i progetti ammessi ma non finanziabili per mancato<br />
raggiungimento del punteggio, i progetti che hanno ottenuto<br />
una valutazione pari o superiore a 50 punti ammessi alle relative<br />
assegnazioni di cofinanziamento, così come specificati nel-<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />
BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC-<br />
CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />
37242 2.3.2.2.59.2021 105.000 0 0<br />
BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E SAL-<br />
DO 25% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />
37246 2.3.2.2.59.2021 35.000 0 0<br />
3. di liquidare:<br />
Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare<br />
BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO E AC-<br />
CONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />
37242 2.3.2.2.59.2021 <strong>2010</strong>/0/0 105.000,00<br />
Cod. Benef.<br />
Ruolo<br />
Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo<br />
37242 BANDO ARCHIVI STORICI <strong>2010</strong> – L.R. 81/85 – IMPEGNO<br />
E ACCONTO 75% CONTRIBUTI ASSEGNATI<br />
4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />
A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della Struttura<br />
Musei, Biblioteche, Archivi:<br />
Claudio Gamba<br />
——— ———<br />
ALLEGATO A<br />
Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione<br />
di interventi in materia di valorizzazione degli archivi storici (l.r.<br />
14 dicembre 1985, n. 81) – Anno <strong>2010</strong>, approvato con d.d.s. 9<br />
febbraio <strong>2010</strong>, n. 976, pubbl. in Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong> S.O. n. 8 del 22 febbraio <strong>2010</strong><br />
La presente graduatoria è deliberata in attuazione della l.r.<br />
14 dicembre 1981, n. 85, che assegna alla <strong>Regione</strong> il compito<br />
di «promuovere direttamente gli interventi concernenti le biblioteche<br />
e archivi storici di enti locali o di interesse locali», e della<br />
l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 concernente funzioni e compiti della regione<br />
nell’ambito della conservazione, gestione, promozione e<br />
valorizzazione dei beni culturali e della l.r. 10 marzo 2009, n. 4 e<br />
in part. l’art. 3 (modifiche alla l.r. 81/85).<br />
La d.g.r. 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma regionale triennale<br />
<strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di enti<br />
locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14 dicembre<br />
1985, n. 81» (a seguito di parere della commissione consiliare),<br />
interviene anche sullo sviluppo degli archivi storici di pertinenza<br />
degli enti locali.<br />
Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno <strong>2010</strong>,<br />
un bando «Approvazione del bando per la realizzazione di interventi<br />
in materia di valorizzazione degli archivi storici» anno <strong>2010</strong><br />
(d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong>, n. 976).<br />
Tipologie di intervento<br />
1. Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi storici<br />
attraverso il software Sesamo<br />
l’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto,<br />
per una cifra complessiva di C 140.000,00;<br />
Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un importo<br />
pari a C 140.000,00 a valere sulla UPB 2.3.2.2.59, cap. 2021<br />
e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma,<br />
pari a C 105.000,00, come stabilito dal citato bando;<br />
Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />
e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di<br />
contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />
dell’anno in corso;<br />
Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del capitolo<br />
di bilancio in corso, al quale imputare le spese da pagarsi;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Decreta<br />
1. di approvare la graduatoria degli interventi nonché le relative<br />
assegnazioni, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />
dal nucleo di valutazione di cui al decreto n. 976, così<br />
come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale<br />
del presente atto, per una cifra complessiva di C 140.000,00;<br />
2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati;<br />
2. Censimenti e guide tematiche o settoriali.<br />
Sotto il profilo generale dell’ammissibilità sono stati considerati<br />
i seguenti requisiti obbligatori: tipologia dei beneficiari, presentazione<br />
della domanda nei termini, adozione di specifiche descrittive<br />
in linea con gli standard vigenti, applicativi informatici<br />
che producano dati allineati ai tracciati dei software regionali,<br />
completezza della documentazione, cofinanziamento pari almeno<br />
al 30% del costo totale del progetto, rispetto delle soglie<br />
minima e massima per il costo totale del progetto (7.000-<br />
40.000).<br />
Delle 75 domande pervenute, 65 sono state tutte ritenute ammissibili<br />
(6 progetti di censimenti e guide tematiche e n. 59 progetti<br />
di riordino e inventariazione). Otto domande sono state<br />
escluse per le motivazioni previste dal bando e due sono state<br />
escluse perché non inviate on-line.<br />
Nella valutazione sono stati applicati i sottoindicati criteri previsti<br />
dal bando<br />
Elementi di valutazione Punteggio<br />
Integrazione con altri beni culturali Da0a20<br />
Si intendono gli interventi su complessi ar- 0<br />
chivistici in grado di produrre testimonianze<br />
relative ad altri beni culturali oggetto<br />
di catalogazione in ambito SIRBeC (es. archivi<br />
di musei, di architetture, serie cartacee<br />
di fondi fotografici ecc.)<br />
Tali beni e lo stato della catalogazione<br />
10 nel caso di collezioni/<br />
raccolte o fondi foto-<br />
grafici in corso di ca-<br />
talogazione<br />
20 nel caso di collezioni/<br />
raccolte o fondi foto-<br />
andranno puntualmente illustrati nel do-<br />
grafici già catalogati<br />
cumento di progetto<br />
Sviluppo della gestione associata e di si- Da0a20<br />
stema 0<br />
Si intende valutare l’effettivo utilizzo per il 5 nel caso di associaprogetto<br />
presentato di risorse finanziarie, zioni comprendenti<br />
organizzative, tecnologiche in forma coo- sino a tre enti<br />
perativa, sistemica o di rete. L’adesione a<br />
sistemi e/o reti di cooperazione deve es-<br />
10 nel caso di 4 o più<br />
sere formalizzata e documentata<br />
enti<br />
20 nel caso di comunità<br />
montane, province o<br />
altri soggetti per progetti<br />
d’area
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Elementi di valutazione Punteggio<br />
Prosecuzione e completamento di inter- Da0a10<br />
venti pluriennali 0 progetto nuovo<br />
Si intende riferirsi a progetti che abbiano 5 progetti in corso e regià<br />
fruito di contributi regionali e siano sta- golarmente realizzati<br />
ti correttamente realizzati per le fasi pre- 10 progetti in via di<br />
viste<br />
completamento<br />
Quota di cofinanziamento eccedente la Da0a20<br />
soglia minima richiesta 0 equivalente al mini-<br />
Si ricorda che l’impegno al cofinanzia- mo o fino al 5% ecmento<br />
per la soglia minima prevista è cedente la soglia micondizione<br />
necessaria di ammissibilità del nima<br />
progetto 10 tra 6 e 30% oltre la soglia<br />
minima<br />
20 più del 30% oltre la<br />
soglia minima<br />
Organicità del progetto, con particolare<br />
riferimento a:<br />
chiarezza nell’esporre gli obiettivi<br />
indicazione precisa dei risultati attesi<br />
indicazione dei tempi e delle fasi di realizzazione<br />
articolazione e completezza della relazione<br />
tecnico-scientifica<br />
congruità della pianificazione finanziaria<br />
Da0a15<br />
Rilevanza storico-culturale Da0a15<br />
Si intende la antichità e la integrità della<br />
documentazione conservata nel caso si<br />
interventi di riordino e inventariazione o la<br />
dimensione territoriale e specificità della<br />
documentazione per la produzione di guide<br />
o censimenti<br />
In particolare per la voce «Integrazione con altri beni culturali»<br />
si intendono i soggetti titolari di beni culturali (storico, artistici,<br />
– 3870 –<br />
PROGETTI FINANZIATI (PUNTEGGIO > 0 = 50)<br />
Bollettino Ufficiale<br />
fotografici ecc.), la cui documentazione è presente nell’archivio<br />
storico; se detti beni sono in corso di catalogazione 10 punti,<br />
se sono già stati catalogati 20 punti.<br />
Per la voce «Sviluppo della gestione associata» sono stati<br />
assegnati: 5 punti ai soggetti associati sino a 3 enti; 10 punti sino<br />
a4opiùenti; 20 punti per comunità montane, province o altri<br />
soggetti per progetti d’area.<br />
Per la voce «Prosecuzione e completamento di interventi»<br />
sono stati assegnati: 5 punti per i progetti già avviati negli anni<br />
precedenti e regolarmente realizzati e 10 punti per quelli il cui<br />
completamento è previsto nel corrente <strong>2010</strong> o al massimo nel<br />
prossimo 2011.<br />
L’attività istruttoria è consistita nell’esame delle domande, effettuato<br />
di concerto con la Soprintendenza archivistica per la<br />
<strong>Lombardia</strong> per la verifica dei nulla osta quale approvazione di<br />
merito del progetto specifico, nella acquisizione di informazioni<br />
dirette anche tramite sopralluoghi e infine nell’assegnazione dei<br />
punteggi.<br />
Delle 65 domande ammissibili, 29 sono state effettivamente<br />
ammesse a finanziamento in quanto hanno raggiunto, come<br />
previsto dal bando, un punteggio uguale o superiore a 50: (n. 2<br />
Comunità montane, n. 2 province, n. 9 comuni, n. 7 unione di<br />
Comuni o Comuni convenzionati, n. 9 privati).<br />
Nonostante la robusta selezione non è stato possibile soddisfare<br />
per intero le richieste di finanziamento delle domande ammesse,<br />
il contributo si aggira mediamente attorno al 50% di<br />
quanto richiesto. Si discostano da questa media percentuale<br />
solo alcuni interventi che hanno richiesto finanziamenti minimi.<br />
Complessivamente i preventivi di spesa per tutti i n. 29 progetti<br />
presentati e ammessi a contributo ammontano a circa<br />
632.415,00 euro, di cui circa 347.589,00 euro come cofinanziamento<br />
degli enti e 284.825,00 euro richiesti a <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
La disponibilità finanziaria messa a bando è stata di<br />
140.000,00.<br />
Codice Contributo<br />
Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario assegnato<br />
1 75 BS COMUNITÀ MONTANA Servizi del Sistema Bibliotecario GARDONE V.T. 13605 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />
DI VALLE TROMPIA e Archivistico della Comunità<br />
Montana della Valle Trompia<br />
per l’ordinamento,<br />
l’inventariazione e la<br />
promozione degli archivi storici<br />
degli enti locali<br />
2 65 MI AZIENDA DI SERVIZI Tra solidarietà e assistenza: due MILANO 18666 3.500,00 2.625,00 875,00<br />
ALLA PERSONA ISTITUTI secoli al Pio Albergo Trivulzio.<br />
MILANESI MARTINITT E Progetto per il riordino e<br />
STELLINE E PIO l’inventariazione dell’archivio<br />
ALBERGO TRIVULZIO storico centrale<br />
dell’amministrazione degli<br />
Orfanotrofi e del Pio Albergo<br />
Trivulzio<br />
3 65 CR COMUNE DI Ordinamento, inventariazione, CASALBUTTANO 10719 3.300,00 2.475,00 825,00<br />
CASALBUTTANO ED informatizzazione e promozione ED UNITI<br />
UNITI degli archivi storici dei Comuni<br />
di Casalbuttano ed Uniti<br />
(Comune capofila), Bordolano<br />
e Corte de’ Cortesi con<br />
Cignone, Cappella Cantone,<br />
Cicognolo, Cappella de’<br />
Picenardi e Palazzo Pignano<br />
4 65 BS COMUNE DI SALÒ La memoria della Magnifica<br />
Patria. Ordinamento, invent. e<br />
valorizzazione dell’Archivio<br />
della Riviera del Garda<br />
SALÒ 10420 2.000,00 1.500,00 500,00<br />
5 65 CR COMUNE DI SOSPIRO Riordino e inventariazione degli<br />
archivi storici dei Comuni di<br />
Sospiro, Gadesco Pieve<br />
Delmona, Malagnino e<br />
Bonemerse<br />
SOSPIRO 10802 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />
6 65 CR COMUNITÀ MONTANA Servizio archivistico territoriale SALE 13603 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />
DEL SEBINO del Sebino bresciano per MARASINO<br />
BRESCIANO l’ordinamento, l’inventariazione<br />
e la promozione degli archivi<br />
storici comunali<br />
7 65 MI FONDAZIONE MUSEO Ordinamento e inventariazione MILANO 12<strong>51</strong>2 15.000,00 11.250,00 3.750,00<br />
NAZIONALE DELLA dell’archivio storico del Museo<br />
SCIENZA E DELLA Nazionale della Scienza e della<br />
TECNOLOGIA<br />
«LEONARDO DA<br />
VINCI»<br />
Tecnologia
Bollettino Ufficiale – 3871 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Codice Contributo<br />
Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario assegnato<br />
8 65 PV UNIVERSITÀ DEGLI Schedatura, riordino e PAVIA 1353<strong>51</strong> 10.000,00 7.500,00 2.500,00<br />
STUDI DI PAVIA inventariaz. inform. della terza<br />
sez. dell’archivio storico<br />
dell’Università e proseguim. dei<br />
lavori di riordino e invent.<br />
dell’archivio del Museo per la<br />
Storia dell’Università<br />
9 60 BG ASSOCIAZIONE Fonti lombarde per la storia dei LURANO 114329 2.000,00 1.500,00 500,00<br />
GIOVANNI SECCO restauratori italiani. Guida<br />
SUARDO tematica digitale<br />
10 60 MN COMUNE DI Riordino ed inventariazione MANTOVA 10848 2.200,00 1.650,00 550,00<br />
MANTOVA – informatizzata dei due fondi<br />
ARCHIVIO STORICO antichi, Protocollo Riservato ed<br />
COMUNALE Ente Comunale di Assistenza ed<br />
Opere Pie aggregate<br />
11 55 MI ACCADEMIA DI BELLE Riordino e inventariazione MILANO 28215 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />
ARTI DI BRERA dell’Archivio storico<br />
dell’Accademia di Brera<br />
(partizioni Carpi e Tea, 1776-<br />
1945) e il fondo Registri (1825-<br />
1967)<br />
12 55 VA COMUNE DI CASSANO Progetto di riordino e CASSANO 11445 2.200,00 1.650,00 550,00<br />
MAGNAGO inventariazione dell’archivio<br />
storico del Comune di Cassano<br />
Magnago (VA) Anni 1789-1966<br />
e archivi aggregati<br />
MAGNAGO<br />
13 55 PV COMUNE DI MEDE Ordinamento, inventariazione e MEDE<br />
valorizzazione degli Archivi<br />
storici dei Comuni di Mede,<br />
Olevano di Lomellina, Lomello,<br />
Galliavola, Garlasco e Zerbolò,<br />
riuniti in convenzione per la<br />
gestione del servizio archivistico<br />
11225 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />
14 55 PV COMUNE DI PIETRA Ordinamento, inventariazione PIETRA DE’ 11248 6.500,00 4.875,00 1.625,00<br />
DE’ GIORGI informatizzata e valorizzazione<br />
degli archivi storici dei Comuni<br />
convenz. di Pietra de’ Giorgi,<br />
Cigognola, Castana, Canneto<br />
Pavese, Mornico Losana, Varzi,<br />
Pizzale, uniti in convenzione per<br />
la gestione del servizio<br />
archivistico<br />
GIORGI<br />
15 55 MN PROVINCIA DI Riordino e inventariazione della MANTOVA 11605 2.500,00 1.875,00 625,00<br />
MANTOVA ARCHIVIO sezione storica dell’archivio<br />
STORICO Provinciale di Mantova<br />
16 55 MI PROVINCIA DI Censimento, inventariazione e MILANO 11606 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />
MILANO ordinamento dei principali fondi<br />
dell’archivio storico del<br />
Brefotrofio provinciale di Milano<br />
(1483-2004). Seconda annualità<br />
17 55 PV UNIONE DEI COMUNI Prosecuzione del progetto di FRASCAROLO 250074 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />
DI FRASCAROLO E ordinamento, inventariazione<br />
TORRE BERETTI E informatizzata e valorizzazione<br />
CASTELLARO degli archivi storici<br />
convenzionati<br />
18 50 MI ASSOCIAZIONE Censimento e recupero degli MILANO 343576 8.000,00 6.000,00 2.000,00<br />
ARCHIVIO DEL archivi del lavoro in area<br />
LAVORO lombarda<br />
19 50 BS COMUNE DI CHIARI – Revisione riordino e CHIARI 10302 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />
BIBLIOTECA inventariazione dell’archivio<br />
COMUNALE FAUSTO storico del Comune di Chiari<br />
SABEO (sezioni 1797-1897) e<br />
ricostituzione della sua integrità<br />
20 50 MN COMUNE DI CANNETO Riordino e inventariazione CANNETO 10826 3.000,00 2.250,00 750,00<br />
SULL’OGLIO dell’archivio storico del<br />
comunale (1428-1950)<br />
SULL’OGLIO<br />
21 50 CO COMUNE DI COMO Riordino dell’archivio comunale COMO<br />
di Como con redazione di<br />
elenchi di consistenza<br />
informatizzati<br />
10531 7.000,00 5.250,00 1.750,00<br />
22 50 CR COMUNE DI Progetto per il riordino e MANDELLO DEL 10597 2.500,00 1.875,00 625,00<br />
MANDELLO DEL LARIO l’inventariazione dell’archivio<br />
storico del Comune di<br />
Mandello del Lario e degli<br />
archivi aggregati<br />
LARIO<br />
23 50 MB COMUNE DI MONZA La memoria della carità Ricchi<br />
e poveri a Monza (sec. XIX-XX)<br />
– Terza parte: archivio storico<br />
osp. San Gerardo<br />
MONZA 11037 2.500,00 1.875,00 625,00<br />
24 50 MN ACCADEMIA Riordino e inventariazione MANTOVA 24897 5.500,00 4.125,00 1.375,00<br />
NAZIONALE dell’archivio storico<br />
VIRGILIANA dell’Accademia Virgiliana<br />
25 50 MI INAF – OSSERVATORIO Archivi astronomici storici MILANO 774<strong>51</strong>9 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />
ASTRONOMICO DI lombardi: guida tematica alle<br />
BRERA fonti per una storia della<br />
scienza e della tecnologia
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3872 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Codice Contributo<br />
Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario assegnato<br />
26 50 PV COMUNE DI MORTARA Riordino, inventariazione<br />
informatizzata e valorizzazione<br />
degli archivi storici dei Comuni<br />
di Mortara, Castello d’Agogna,<br />
Cassolnovo riuniti in<br />
convenzione per la gestione<br />
del servizio archivistico<br />
MORTARA 11239 4.500,00 3.375,00 1.125,00<br />
27 50 PV COMUNE DI Ordinamento, inventariazione SANT’ANGELO 11281 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />
SANT’ANGELO inform. e valorizzazione degli LOMELLINA<br />
LOMELLINA archivi storici dei Comuni di<br />
Sant’Angelo Lomellina,<br />
Rosasco, Velezzo L.,<br />
Castelnovetto, Confienza, e<br />
Cozzo riuniti in convenzione per<br />
la gestione del servizio<br />
archivistico<br />
28 50 MB COMUNE DI SEREGNO La memoria del tempo –<br />
Progetto di riordino e<br />
inventariazione informatizzata<br />
dell’Archivio storico del<br />
Comune di Seregno. 2º lotto:<br />
19<strong>51</strong>-1968<br />
MILANO 11096 3.000,00 2.250,00 750,00<br />
29 50 BS CENTRO STUDI E Riordino, revisione SALÒ 339944 3.800,00 2.850,00 950,00<br />
DOCUMENTAZIONE dell’inventario in Sesamo dei<br />
SUL PERIODO STORICO fondi Graziani e Susmel<br />
DELLA R.S.I.<br />
TOTALE 29 progetti ammessi a<br />
contributo<br />
140.000,00 105.000,00 35.000,00<br />
PROGETTI NON FINANZIATI (PUNTEGGIO < 50)<br />
Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune<br />
30 45 BS COMUNE DI CASTENEDOLO Progetto di intervento per l’archivio storico comunale di Castenedolo CASTENEDOLO<br />
31 45 BS COMUNE DI GAVARDO Progetto generale di intervento per l’archivio del Comune di<br />
Gavardo<br />
GAVARDO<br />
32 45 CR COMUNE DI CREMA – Riordino e inventariazione informatizzata degli archivi della biblioteca CREMA<br />
BIBLIOTECA comunale di Crema VI lotto 2009 Archivio Dolfin Compostella di<br />
Sanguineto<br />
33 45 MN COMUNE DI MEDOLE Progetto di riordino e invent. Archivi storici dei Comuni compresi nel<br />
sistema archivistico Alto Mantovano<br />
MEDOLE<br />
34 45 CR COMUNE DI SAN BASSANO Prosecuzione ordinam., invent., informatizz. e promozione<br />
dell’archivio aggregato di Barzaniga (Annicco), promozione degli<br />
archivi storici di San Bassano, Annicco, Casalmorano, Crotta d’Adda,<br />
Pizzighettone e Grumello Cremonese<br />
SAN BASSANO<br />
35 45 LC COMUNE DI TACENO Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione degli archivi<br />
storici dei Comuni di Taceno, Esino Lario, Perledo e Varenna della<br />
Provincia di Pavia, anni 1947-1967<br />
TACENO<br />
36 45 SO COMUNE DI VALDISOTTO Riordino e sistemazione dell’archivio storico del Comune di Valdisotto VALDISOTTO<br />
37 45 MI FONDAZIONE A. E Oltre l’illustrazione. Il segno della professione – riordino e invent. di MILANO<br />
A. MONDADORI fonti per la storia dell’editoria<br />
38 45 BS PROVINCIA DI BRESCIA – Recupero e riordino documentazione divenuta storica al 1970. Terza BRESCIA<br />
ARCHIVIO STORICO annualità<br />
39 45 BS COMUNITÀ MONTANA DI Censimento degli archivi comunali dell’Unione dei Comuni della BRENO<br />
VALLE CAMONICA Valsaviore<br />
40 45 LC COMUNITÀ MONTANA Censimento degli archivi dei Comuni compresi nel territorio della BARZIO<br />
VALSASSINA – Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera del Lago – Seconda<br />
VALVARRONE – VAL<br />
D’ESINO E RIVIERA<br />
annualità<br />
41 45 PV PROVINCIA DI PAVIA Riordino, inventariazione informatizzata e valorizzazione dell’archivio<br />
storico della Provincia di Pavia, anni 1947-1967<br />
PAVIA<br />
42 40 MI AIAP – ASSOCIAZIONE Gli archivi di comunicazione visiva in <strong>Lombardia</strong>. Censimento e info- MILANO<br />
ITALIANA PROGETTAZIONE<br />
PER LA COMUNICAZIONE<br />
VISIVA<br />
visualizzazione delle fonti<br />
43 40 PV ASSOCIAZIONE Navigli ducali: mappe e documenti d’archivio. Riordino e invent. dei VIGEVANO<br />
IRRIGAZIONE EST SESIA –<br />
ARCHIVIO STORICO DELLE<br />
ACQUE E DELLE TERRE<br />
IRRIGUE<br />
compendi archivistici dei più antichi navigli lomellini<br />
44 40 BG AZIENDA OSPEDALIERA Luogo di accoglienza e cura medica: le origini dell’osped. Riuniti di BERGAMO<br />
OSPED. RIUNITI DI<br />
BERGAMO<br />
Bergamo. Invent., ordinam. e pubbl. on line archivio storico<br />
45 40 LC COMUNE DI BARZIO Riordino archivio storico BERGAMO<br />
46 40 BS COMUNE DI PUEGNAGO Progetto di intervento per l’ordinamento e l’inventariazione PUEGNAGO DEL GARDA<br />
DEL GARDA dell’archivio comunale integrato<br />
47 40 MN COMUNE DI REVERE Riordino ed inventariazione della sezione novecentesca dell’archivio<br />
del Comune di Revere, anni 1897-1965<br />
REVERE<br />
48 40 MI CROCE ROSSA ITALIANA Ordinamento e inventariazione attraverso il software sesamo degli MILANO<br />
COMITATO LOCALE DI archivi storici del Comitato regionale, prov. e locale della CRI di<br />
MILANO Milano<br />
49 40 PV FONDAZIONE IRCCS<br />
POLICLINICO SAN MATTEO<br />
Archivio storico dell’Ospedale San Matteo di Pavia II lotto PAVIA
Bollettino Ufficiale – 3873 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Pos. Punti Prov. Ente Progetto Comune<br />
50 40 MI SOCIETÀ ARTE E STORIA – Progetto di riordino e invent. Informatizzata dell’archivio della Società LEGNANO<br />
DEP. LOMBARDA DI STORIA<br />
PATRIA – SEZ. DI LEGNANO<br />
Arte e storia di Legnano<br />
<strong>51</strong> 40 PV UNIONE DEI COMUNI DI Ordinamento, inventariazione inform. e valorizzazione degli archivi PIEVE DEL CAIRO<br />
PIEVE DEL CAIRO E storici dei Comuni di Gambarana, Pieve del Cairo e San Giorgio di<br />
GAMBARANA Lomellina<br />
52 40 MI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI Riordino, inventariazione e valorizzazione on-line dell’archivio Tito MILANO<br />
MILANO – BICOCCA Vignoli (1824-1914)<br />
53 35 CR COMUNE DI CREMONA Riordino e inventariazione delle Raccolte comunali Manoscritti e<br />
Doni, lasciti e depositi (sezioni dell’Archivio storico comunale,<br />
depositato presso l’Archivio di stato di Cremona)<br />
CREMONA<br />
54 35 MN COMUNE DI DOSOLO Riordino e inventariazione della sezione storica dell’archivio<br />
comunale di Dosolo 1826/1970<br />
DOSOLO<br />
55 35 BS COMUNE DI GARGNANO Ordinamento e inventariazione complete di documentazione e<br />
raccolte storiche<br />
GARGNANO<br />
56 35 PV COMUNE DI VERRETTO Riordino e inventariazione dell’archivio storico del Comune di<br />
Verretto (carteggio 1898-1969)<br />
VERRETTO<br />
57 35 MI FONDAZIONE CENTRO DI Completamento dei lavori per il riordino del Fondo Carlo Alberto MILANO<br />
DOCUMENTAZIONE<br />
EBRAICA<br />
CONTEMPORANEA –<br />
C.D.E.C. ONLUS<br />
Viterbo<br />
58 35 MI FONDAZIONE MANSUTTI<br />
ONLUS<br />
Polizze di assicurazione dal XVI al XX secolo MILANO<br />
59 35 MI ISTITUTO NAZ. PER LA<br />
STORIA DEL MOVIMENTO DI<br />
LIBERAZIONE IN ITALIA<br />
Aggiornamento della Guida agli Archivi della Resistenza MILANO<br />
60 30 VA COMUNE DI LAVENO Intervento di riordino, inventariazione ed informatizzazione LAVENO MOMBELLO<br />
MOMBELLO dell’archivio del senatore Aristide Marchetti<br />
61 30 MI POLITECNICO DI MILANO Riordino e inventariazione dell’archivio Carlo De Carli mediante il<br />
software Sesamo<br />
MILANO<br />
62 25 BS COMUNE DI DESENZANO<br />
DEL GARDA<br />
Riordino archivio storico ex Comune di Rivoltella DESENZANO DEL GARDA<br />
63 25 MI COMUNE DI GAGGIANO Riordino e inventariazione dell’archivio storico comunale GAGGIANO<br />
64 25 PV COMUNE DI VERRUA PO Riordino ed inventariazione dell’archivio storico del Comune di<br />
Verrua Po e archivi aggregati (1814-1969)<br />
VERRUA PO<br />
65 25 BS FONDAZIONE CIVILTÀ Ordinamento e inventariazione del Fondo Caprioli. Ricognizione BRESCIA<br />
BRESCIANA ONLUS quantitativa ed inventario sommario del Fondo Ospedale Maggiore<br />
di Brescia<br />
Tot. n. 36 progetti non ammessi a contributo – punteggio inferiore a 50<br />
PROGETTI NON AMMISSIBILI MOTIVAZIONE<br />
BG FONDAZIONE FAMIGLIA LEGLER Ente privato non gestore di museo<br />
CR COMUNE DI ISOLA DOVARESE Costi errati<br />
CR SCUOLA MEDIA STATALE G. VAILATI Richiesta non pertinente<br />
MN ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO DI ASOLA Richiesta non pertinente<br />
MI FONDAZ. MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE Ente privato non gestore di museo o museo<br />
MI OUTIS – CENTRO NAZ. DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA Ente privato non gestore di museo o museo<br />
MI PONTIFICIO ISTITUTO AMBROSIANO DI MUSICA SACRA Richiesta non pertinente<br />
MI SOCIETÀ STORICA LOMBARDA Ente privato non gestore di museo o museo<br />
Tot. n. 8 progetti non ammessi all’istruttoria<br />
[BUR<strong>2010</strong>0148] [3.5.0]<br />
D.d.s. 27 ottobre <strong>2010</strong> - n. 10906<br />
Approvazione delle graduatorie per la realizzazione di interventi<br />
in materia di servizi culturali di biblioteche di enti locali o di<br />
interesse locale. L.r. 81/1985 – Anno <strong>2010</strong> – D.d.s. n. 1024 del 9<br />
febbraio <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di<br />
A 205.000,00 a valere sul capitolo 2021 del bilancio <strong>2010</strong> e contestuale<br />
liquidazione della somma di A 153.750,00<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />
Vista la l.r. 14 dicembre 1985, n. 81 «Norme in materia di biblioteche<br />
e archivi storici di enti locali o di interesse locale», e in<br />
particolare l’art. 26;<br />
Richiamati:<br />
– la d.g.r. 3 febbraio <strong>2010</strong> n. 11159 «Programma regionale<br />
triennale <strong>2010</strong>-2012 in materia di biblioteche e archivi storici di<br />
enti locali o di interesse locale ai sensi dell’art. 22 della l.r. 14<br />
dicembre 1985 n. 81»;<br />
– il d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong> n. 1024 «Approvazione del bando<br />
per la realizzazione di interventi in materia di servizi culturali di<br />
biblioteche di enti locali o di interesse locale, anno <strong>2010</strong> (l.r. 14<br />
dicembre 1985, n. 81)»;<br />
Vista la relazione sull’istruttoria, che sintetizza le attività svolte<br />
dal Nucleo di Valutazione, individuato con decreto<br />
n. 1024/<strong>2010</strong> e composto da funzionari regionali della Struttura<br />
Musei, Biblioteche e Archivi;<br />
Ritenuto di procedere all’approvazione delle graduatorie degli<br />
interventi e relative assegnazioni di contributo, formulate in<br />
base alle attività istruttorie, effettuate dal Nucleo di Valutazione,<br />
comprendenti i progetti non ammessi all’istruttoria, i progetti<br />
ammessi ma non finanziabili per esaurimento delle dotazioni finanziarie<br />
e i progetti che hanno avuto assegnazioni di finanziamento,<br />
così come specificato nell’allegato A, parte integrante<br />
e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo<br />
di C 205.000,00;<br />
Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno di spesa<br />
per un importo pari a C 205.000,00 a valere sull’UPB 2.3.2.2.59<br />
capitolo 2021 e alla liquidazione ai soggetti beneficiari del 75%<br />
dei contributi assegnati, pari a C 153.750,00 come stabilito dal<br />
citato bando;<br />
Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />
e successive modifiche e integrazioni, nonché il Regolamento<br />
di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />
dell’anno in corso;<br />
Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del capitolo<br />
2021 del bilancio <strong>2010</strong> al quale imputare le spese da pagarsi;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Decreta<br />
1. di approvare la graduatoria degli interventi, nonché le relative<br />
assegnazioni di contributo, formulate in base alle attività<br />
istruttorie effettuate dal Nucleo di Valutazione di cui al decreto<br />
n. 1024/<strong>2010</strong>, così come specificato nell’allegato A, parte integrante<br />
e sostanziale del presente atto, per un importo complessivo<br />
di C 205.000,00;<br />
2. di impegnare la somma di C 205.000,00, a favore di l.r.<br />
81/1985 anno <strong>2010</strong> graduatoria biblioteche (cod. 37317) con<br />
imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.2021 dell’esercizio finanziario<br />
in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza<br />
e di cassa;<br />
3. di liquidare la somma di C 153.750,00, a favore di l.r. 81/1985<br />
anno <strong>2010</strong> liquidazione 75% quale primo acconto graduatoria<br />
biblioteche (cod. 37321);<br />
4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />
A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente:<br />
Claudio Gamba<br />
——— ———<br />
Relazione sull’istruttoria e gli esiti del Bando per la realizzazione<br />
di interventi in materia di servizi culturali di biblioteche di enti<br />
locali o di interesse locale (l.r. 14 dicembre 1985, n. 81) Anno<br />
<strong>2010</strong> – Approvato con d.d.s. 9 febbraio <strong>2010</strong> n. 1024<br />
Il bando è finalizzato al cofinanziamento di interventi mirati al<br />
potenziamento e alla diffusione di servizi bibliotecari di enti locali<br />
o di interesse locale e prevede le seguenti tipologie d’intervento:<br />
A) Catalogazione di fondi librari e documentari di pertinenza<br />
di biblioteche di enti locali o di interesse locale, con particolare<br />
riguardo all’arricchimento del catalogo SBN (Servizio<br />
Bibliotecario Nazionale); gli interventi di catalogazione<br />
informatizzata (ex novo da libro, oppure di recupero del<br />
patrimonio pregresso), utilizzeranno standard biblioteconomici<br />
nazionali e internazionali, nonché procedure informatiche<br />
consolidate e condivise, che consentano utilizzi<br />
cooperativi in rete.<br />
B) Formazione e aggiornamento del personale delle biblioteche:<br />
attività di progettazione, organizzazione e realizzazione<br />
di corsi e seminari di aggiornamento e riqualificazione<br />
professionale destinati al personale in servizio.<br />
– 3874 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Risorse regionali messe a bando<br />
Le risorse regionali complessive messe a disposizione per l’attuazione<br />
del bando <strong>2010</strong> ammontano a C 205.000,00 così ripartite<br />
tra le due tipologie sopra indicate:<br />
A) C 175.000,00<br />
B) C 30.000,00.<br />
Esiti dell’istruttoria del bando<br />
L’istruttoria si è svolta con la puntuale verifica e applicazione<br />
dei criteri contenuti nelle griglie di valutazione predisposte per<br />
ciascuna tipologia di intervento.<br />
Sono state presentate complessivamente 76 domande di<br />
finanziamento: 64 per la tipologia Ae12perlatipologiaB<br />
Per entrambe le tipologie tutte le domande pervenute<br />
sono state ammesse alla fase istruttoria<br />
Ricevono il contributo interventi, fino all’esaurimento delle<br />
risorse messe a bando.<br />
Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia A<br />
Per questa tipologia sono pervenute 64 proposte di intervento<br />
con un costo totale ammissibile di C 766.821,00; i contributi richiesti<br />
ammontano a C 481.015,21 a fronte di un impegno al<br />
cofinanziamento da parte degli enti richiedenti pari a<br />
C 285.807,00.<br />
Si evidenzia che oltre il 70% delle richieste è stato presentato<br />
da biblioteche partecipanti alla rete del Servizio Bibliotecario<br />
Nazionale (SBN).<br />
Mediante le risorse messe a bando, pari a C 175.000,00, sarebbe<br />
stato possibile assegnare l’intero contributo richiesto a 22<br />
progetti sui 64 pervenuti. Come espressamente previsto, al fine<br />
di consentire il finanziamento di un maggior numero di interventi<br />
si è ritenuto opportuno attribuire un contributo regionale pari<br />
a una quota percentuale, calcolata sul contributo richiesto in<br />
ragione del punteggio conseguito, portando i progetti finanziati<br />
da 22 a 39.<br />
Sulla base della suddetta valutazione è stata quindi predisposta<br />
una graduatoria nella quale sono riportati in ordine di punteggio<br />
i 64 interventi risultati ammissibili al finanziamento regionale,<br />
distinti tra i primi 39 immediatamente finanziati e i successivi<br />
25 al momento non finanziabili.<br />
Esiti istruttoria delle domande riferite alla tipologia B<br />
Per questa tipologia sono pervenute 12 proposte di intervento,<br />
tutte risultate ammissibili, per un costo totale di C 139.262,00.<br />
I contributi richiesti dai 12 soggetti ammontano complessivamente<br />
a C 68.530,00.<br />
Mediante le risorse messe a bando, pari a C 30.000,00, è risultato<br />
possibile il finanziamento di 7 progetti, assegnando un contributo<br />
regionale quasi pari all’importo richiesto.<br />
È stata predisposta una graduatoria nella quale sono riportati<br />
in ordine di punteggio i 12 interventi risultati ammissibili al finanziamento<br />
regionale, distinti tra i primi 7 immediatamente finanziatieisuccessivi<br />
5 al momento non finanziabili.<br />
Prov. Ente Comune<br />
Cod.<br />
beneficiario<br />
CATALOGAZIONE<br />
Progetto<br />
Totale<br />
punteggio<br />
Contributo<br />
assegnato<br />
Acconto 75% Saldo 25%<br />
1 VA Comune di Varese Varese Recupero catalografico in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00<br />
(Biblioteca Civica) SBN dei documenti antichi<br />
del Fondo storico (Schedario<br />
Staderini – 2º lotto)<br />
2 MI Comune di Milano Milano Recupero del pregresso in 24 7.200,00 5.400,00 1.800,00<br />
(Civica Raccolta SBN. Catalogazione «libro in<br />
delle Stampe mano» di 2500 volumi<br />
Achille Bertarelli) moderni<br />
3 VA Fondazione Gallarate Catalogazione in SBN del 24 3.000,00 2.250,00 750,00<br />
Galleria d’Arte<br />
Moderna e<br />
Contemporanea<br />
Silvio Zanella<br />
(Biblioteca<br />
specialistica<br />
Museo MAGA)<br />
fondo pregresso<br />
4 LC Comune di Lecco Lecco Catalogazione in SBN degli 23 2.660,00 1.995,00 665,00<br />
(Biblioteca civica articoli di riviste di storia e<br />
U. Pozzoli) cultura locale della provincia<br />
di Lecco (prosecuzione e<br />
conclusione)<br />
5 MI Circolo Filologico Milano Catalogazione in SBN dei 23 4.200,00 3.150,00 1.050,00<br />
Milanese fondi librari della biblioteca<br />
6 MI Comune di Milano Milano Recupero in SBN del Fondo 23 7.350,00 5.<strong>51</strong>2,50 1.837,50<br />
(Museo Civico di<br />
Storia Naturale)<br />
antico
Bollettino Ufficiale – 3875 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Cod. Totale Contributo<br />
Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario punteggio assegnato<br />
7 PV Comune di Voghera Recupero in SBN del fondo 23 3.500,00 2.625,00 875,00<br />
Voghera<br />
(Biblioteca Civica<br />
Ricottiana)<br />
librario ottocentesco<br />
8 VA Comune di Gallarate Prosecuzione della 23 7.550,00 5.662,50 1.887,50<br />
Gallarate catalogazione SBN delle<br />
(Biblioteca Civica<br />
Luigi Majno)<br />
edizioni del secolo XVIII<br />
9 BG Parrocchia Vilminore di Scalve Conclusione del progetto di 22 3.000,00 2.250,00 750,00<br />
Arcipresbiterale catalogazione in SBN del<br />
Plebana di S. fondo librario «Donazione<br />
Maria Assunta e S.<br />
Pietro Apostolo<br />
Monsignor Gaetano Bonicelli»<br />
10 BS Fondazione Il Gardone Riviera Prosecuzione della 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00<br />
Vittoriale degli catalogazione in SBN dei<br />
Italiani volumi della biblioteca<br />
privata di Gabriele<br />
D’Annunzio<br />
11 MI Associazione Sesto San Giovanni Catalogazione in SBN di un 22 4.860,00 3.645,00 1.215,00<br />
Bibliolavoro fondo di contratti di lavoro e<br />
di articoli di periodici<br />
12 MI Fondazione Istituto Sesto San Giovanni Catalogazione e 22 5.400,00 4.050,00 1.350,00<br />
per la storia soggettazione in SBN della<br />
dell’età biblioteca Acli «Giuseppe<br />
contemporanea<br />
(Isec) Onlus<br />
Trotta»<br />
13 MI Conservatorio Milano Bonifica in SBN della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />
statale di musica catalogazione del Fondo<br />
G. Verdi di Milano Cappella Santa Barbara<br />
14 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN dei 22 2.850,00 2.137,50 712,50<br />
Artistica Poldi fondi storia e critica d’arte,<br />
Pezzoli Onlus collezionismo, mostre, arte<br />
figurativa e delle nuove<br />
acquisizioni<br />
15 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 3.600,00 2.700,00 900,00<br />
Giangiacomo speciali: riforme economiche<br />
Feltrinelli e rinnovamento politico in<br />
Francia e Italia nell’età della<br />
Rivoluzione francese<br />
16 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN del 22 4.580,00 3.435,00 1.145,00<br />
Centro di Fondo musicale di YUVAL<br />
Documentazione<br />
Ebraica<br />
Contemporanea<br />
CDEC – Onlus<br />
Italia<br />
17 MI Fondazione IRCCS Milano Catalogazione dei periodici 22 4.320,00 3.240,00 1.080,00<br />
Ca’ Granda della Biblioteca Ostetrico-<br />
Ospedale ginecologica Mangiagalli,<br />
Maggiore delle raccolte librarie<br />
Policlinico dell’Ospedale Maggiore<br />
Policlinico<br />
18 MI Fondazione Milano Catalogazione in SBN di fondi 22 5.370,00 4.027,50 1.342,50<br />
Memoria della librari italiani inerenti la<br />
Deportazione Deportazione, la Resistenza<br />
(Biblioteca italiana, la storia<br />
Archivio Pina e contemporanea e la storia<br />
Aldo Ravelli) Onlus d’Italia<br />
19 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN del 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />
Mantova fondo librario di storia del<br />
(Biblioteca diritto italiano e di storia<br />
comunale) dell’ebraismo del prof. Vittore<br />
Colorni<br />
20 PV Università degli Pavia Prosecuzione della 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />
Studi di Pavia – catalogazione informatizzata<br />
Centro Ricerca del Fondo Alfredo Giuliani<br />
sulla Tradizione<br />
Manoscritta di<br />
Autori Moderni e<br />
Contemporanei<br />
(Polo SBN PAV)<br />
21 PV Università degli Pavia Un affresco del percorso 22 6.300,00 4.725,00 1.575,00<br />
Studi di Pavia – scientifico/medico degli<br />
Polo bibliotecario scienziati pavesi:<br />
scientifico tecnico catalogazione dei documenti<br />
medico presenti nei fondi storici delle<br />
biblioteche (Polo SBN PAV)<br />
22 BG Associazione per Bergamo Catalogazione in SBN dei 22 6.000,00 4.500,00 1.500,00<br />
la Galleria d’arte fondi librari della Biblioteca<br />
Moderna e<br />
Contemporanea<br />
di Bergamo Onlus<br />
dell’Accademia Carrara<br />
23 BG Fondazione Dalmine Libri, industria, lavoro: un 21 2.800,00 2.100,00 700,00<br />
Dalmine patrimonio che cresce.<br />
Completamento<br />
catalogazione in SBN dei<br />
fondi librari
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3876 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Cod. Totale Contributo<br />
Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario punteggio assegnato<br />
24 BG Istituto Bergamo Catalogazione in SBN del 21 3.260,00 2.445,00 815,00<br />
Bergamasco per<br />
la Storia della<br />
Resistenza e<br />
dell’Età<br />
contemporanea<br />
Fondo opuscoli<br />
25 MI Associazione Italia Milano Catalogazione in SBN dei 21 3.300,00 2.475,00 825,00<br />
– Russia fondi librari della biblioteca<br />
<strong>Lombardia</strong> dell’Associazione<br />
26 MI Associazione Milano Completamento 21 2.300,00 1.725,00 575,00<br />
Politeia – Centro catalogazione analitica in<br />
per la Ricerca e la SBN dei volumi collettanei<br />
Formazione in<br />
Politica ed Etica<br />
della biblioteca di Politeia<br />
27 MI Comune di Milano Milano Recupero catalografico in 21 5.700,00 4.275,00 1.425,00<br />
(Biblioteca SBN di una prima selezione<br />
Comunale<br />
Centrale)<br />
dal Catalogo Cinema<br />
28 MI Fondazione Milano Conclusione del progetto 21 5.200,00 3.900,00 1.300,00<br />
Culturale San pluriennale di recupero in SBN<br />
Fedele dei volumi della Biblioteca<br />
della Fondazione<br />
29 MI Istituto Leone XIII Milano Catalogazione in SBN del<br />
Fondo Letture Sezione 8<br />
21 2.200,00 1.650,00 550,00<br />
30 MI Istituto Nazionale Milano Integrazione e qualificazione 21 4.100,00 3.075,00 1.025,00<br />
per la Storia del della bibliografia storica<br />
Movimento di contemporanea con<br />
Liberazione In particolare riferimento alla<br />
Italia storia locale e dell’Italia unita<br />
nel Novecento (SBN)<br />
31 MI Accademia Milano La gastronomia italiana nel 21 5.000,00 3.750,00 1.250,00<br />
Italiana della fondo di letteratura grigia<br />
Cucina dell’Accademia Italiana della<br />
Cucina (SBN)<br />
32 MI Casa di Riposo MIlano Inventariazione, 21 4.500,00 3.375,00 1.125,00<br />
per Musicisti catalogazione e fruibilità in<br />
Fondazione SBN del patrimonio<br />
Giuseppe Verdi bibliografico della Casa di<br />
Riposo per Musicisti<br />
33 MN Associazione dei Mantova Catalogazione in SBN del 21 3.700,00 2.775,00 925,00<br />
Mantovani nel Fondo documentale del<br />
Mondo Centro di ricerca<br />
sull’emigrazione<br />
34 MN Conservatorio di Mantova Catalogazione in SBN del 21 2.200,00 1.650,00 550,00<br />
Musica Lucio<br />
Campiani<br />
materiale musicale a stampa<br />
35 MN Istituto Mantovano Mantova Completamento 21 2.600,00 1.950,00 650,00<br />
di Storia catalogazione in SBN fondo<br />
Contemporanea Gandini e catalogazione<br />
fondi Camerlenghi e Armani<br />
36 MN Accademia Mantova Completamento 21 5.500,00 4.125,00 1.375,00<br />
Nazionale catalogazione in SBN Fondo<br />
Virgiliana Viterbi e Fondo Tommasi<br />
37 PV Seminario Pavia Catalogazione Fondo 21 1.600,00 1.200,00 400,00<br />
Vescovile Pavia bibliografico Mons. Tosi (Polo<br />
SBN PAV)<br />
38 VA Comune di Varese Varese Catalogazione in SBN del 21 3.800,00 2.850,00 950,00<br />
(Civico Liceo patrimonio della Biblioteca<br />
Musicale del Liceo (CD e parti per<br />
Malipiero) pianoforte solo)<br />
39 VA Comune di Tradate Focus Classica – il piacere 21 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />
Tradate<br />
(Biblioteca<br />
comunale)<br />
dell’ascolto<br />
40 BS Centro Camuno di Capo di Ponte Catalogazione in SBN dei 20<br />
Studi Preistorici nuovi arrivi librari della<br />
biblioteca<br />
41 BS Provincia di Brescia Catalogazione Fondo librario 20<br />
Brescia RSI nella Rete bibliotecaria<br />
provinciale bresciana<br />
42 CR Centro Fumetto Cremona Integrazione, catalogazione 20<br />
Andrea Pazienza informatizzata, revisione,<br />
classificazione e<br />
catalogazione del patrimonio<br />
librario (terza annualità)<br />
43 MB Istituto per la Cesano Maderno Catalogazione in SBN di un 20<br />
Storia dell’Arte terzo lotto di periodici<br />
Lombarda Onlus dell’Emeroteca ISAL<br />
44 MI Archeion – Amici Milano Catalogazione in SBN di libri 20<br />
dell’Archivio di appartenenti al Fondo<br />
Stato di Milano Avvocatura dello stato<br />
Onlus riguardanti il diritto e la storia<br />
giuridica (secc. XVI – XX)
Bollettino Ufficiale – 3877 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Cod. Totale Contributo<br />
Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario punteggio assegnato<br />
45 MI Fondazione Milano «I libri di Alba». Catalogazione 20<br />
Arnoldo e Alberto della Biblioteca personale di<br />
Mondadori Alba de Céspedes<br />
46 MN Comune di Mantova Catalogazione in SBN dei 20<br />
Mantova<br />
(Biblioteca<br />
Mediateca G.<br />
Baratta)<br />
fondi in lingua<br />
47 VA Sistema Saronno Catalogazione partecipata a 20<br />
Bibliotecario livello sistemico e provinciale:<br />
Consortile Antonio recupero pregresso dei<br />
Panizzi Sistemi bibliotecari di<br />
Gallarate e Saronno e<br />
inserimento in OPAC<br />
48 MI Comune Di Milano Milano Riorganizzazione, riordino e 19<br />
(Raccolte catalogazione informatizzata<br />
Artistiche del in SBN dei fondi librari<br />
Castello Sforzesco) costituenti la Biblioteca delle<br />
Raccolte Artistiche<br />
49 MI Societa Nazionale Milano Arricchimento catalogo SBN 19<br />
di Mutuo Soccorso con recupero del patrimonio<br />
Cesare Pozzo pregresso (libri di tema<br />
ferroviario e mutualistico)<br />
50 MI Associazione Sesto San Giovanni Arricchimento catalogo SBN 19<br />
Archivio del di contratti di lavoro e<br />
Lavoro monografie in lingua straniera<br />
<strong>51</strong> MN Fondazione Rivarolo Riqualificazione del fondo 19<br />
Sanguanini Mantovano musicale della Fondazione<br />
Rivarolo Onlus Sanguanini (catalogazione<br />
del materiale riguardante il<br />
Maestro Gorni Kramer nativo<br />
rivarolese)<br />
52 MI Veneranda<br />
Biblioteca<br />
Ambrosiana<br />
Milano Progetto Ottocento 18<br />
53 MI Associazione Milano Catalogazione e 18<br />
Connecting pubblicazione on line del<br />
Cultures catalogo dei documenti<br />
digitali (ER e NBM) del Centro<br />
di Documentazione Arti Visive<br />
54 BS Centro Studi e Salò Catalogazione del fondo di 17<br />
Documentazione libri e periodici «Filippo<br />
sul periodo storico<br />
della R.S.I.<br />
Anfuso»<br />
55 MI Centro Milano Catalogazione e messa in 17<br />
Ambrosiano di rete del patrimonio librario e<br />
Documentazione documentale degli uffici di<br />
e Studi Religiosi Pastorale dei Migranti e di<br />
Pastorale del Lavoro<br />
dell’Arcidiocesi<br />
56 MI Fondazione Casa Milano Nuovi orizzonti sulla 17<br />
della Carità marginalità sociale.<br />
Angelo Abriani Catalogazione Biblioteca del<br />
Confine<br />
57 PV Comune di mortara Catalogazione informatizzata 17<br />
Mortara del fondo documentario<br />
(Biblioteca civica della Sezione locale.<br />
F. Pezza) Completamento.<br />
58 MB Comune di Nova Nova Milanese Cartografia storica novese 16<br />
Milanese dal 1859 al 1949<br />
59 MB Comune di<br />
Besana in Brianza<br />
Besana in Brianza Fondo Salvioni progetto arte 16<br />
60 MI Provincia di Milano Catalogazione dei fondi 16<br />
Milano librari afferenti l’Archivio Istituti<br />
Provinciali Assistenza Infanzia<br />
Milano – sezione Brefotrofio<br />
61 PV Istituto Superiore di Pavia Gli autografi e i fondi 16<br />
Studi Musicali F. manoscritti preziosi della<br />
Vittadini biblioteca dell’ISSM F.<br />
Vittadini<br />
62 BG Fondazione Bergamo P.I.P. Periodicals Indexing 15<br />
Alasca – Archivio Project sviluppato in ambito<br />
lombardo F.I.A.F. Fédération<br />
dell’audiovisivo e Internationale des Archives<br />
servizi culturali<br />
annessi<br />
du Film<br />
63 MI Fondazione Museo Milano Recupero patrimonio 15<br />
Nazionale della pregresso con intervento di<br />
Scienza e della correzione e aggiunta<br />
Tecnologia indicizzazione per soggetto<br />
Leonardo da Vinci (progetto pluriennale)<br />
64 BS Fondazione Borgo San Biblioteca Mediateca della 14<br />
Castello di<br />
Padernello<br />
Giacomo Bassa Bresciana<br />
TOTALE 175.000,00 131.250,00 43.750,00
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3878 –<br />
FORMAZIONE<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Cod. Totale Contributo<br />
Prov. Ente Comune Progetto Acconto 75% Saldo 25%<br />
beneficiario punteggio assegnato<br />
1 VA Provincia di Varese Comunicare il valore delle 26 4.600,00 3.450,00 1.150,00<br />
Varese biblioteche: misurazione,<br />
comunicazione e marketing<br />
in contesto di rete per<br />
aumentare l’impatto nel<br />
territorio<br />
2 LO Provincia di Lodi Lodi Progettare la biblioteca:<br />
nuovi orizzonti<br />
25 5.600,00 4.200,00 1.400,00<br />
3 LC Provincia di Lecco Lecco La formazione dei bibliotecari 20 2.800,00 2.100,00 700,00<br />
– Sistema<br />
Bibliotecario della<br />
Provincia di Lecco<br />
per il nuovo software Q-Series<br />
4 PV Comune di Vigevano Leggere un gioco da 20 2.800,00 2.100,00 700,00<br />
Vigevano – bambini. Nati per leggere in<br />
Istituzione Cultura<br />
Città di Vigevano<br />
Lomellina<br />
5 SO Provincia di Sondrio Strumenti per il miglioramento 20 4.600,00 3.450,00 1.150,00<br />
Sondrio dei servizi bibliotecari e per la<br />
definizione di un progetto di<br />
comunicazione, promozione<br />
e marketing di sistema<br />
6 CR Provincia di Cremona «Cooperare e coordinare: 17 5.600,00 4.200,00 1.400,00<br />
Cremona proposte innovative per<br />
l’organizzazione sistemica<br />
delle biblioteche cremonesi»<br />
7 MI Fondazione per Abbiategrasso Tutti lettori. Facilitare 17 4.000,00 3.000,00 1.000,00<br />
leggere – l’accesso in biblioteca ai<br />
Biblioteche Sud<br />
Ovest Milano<br />
bambini disabili<br />
8 BS Comune di Rezzato Consultazione: giochi di 16<br />
Rezzato – Sistema prospettiva. Laboratorio per<br />
Bibliotecario bibliotecari sui concetti di<br />
Intercomunale management e marketing<br />
«Brescia Est» per una biblioteca a misura<br />
di utente.<br />
9 MI Consorzio Sistema Paderno Dugnano Contenuti e modelli 15<br />
Bibliotecario Nord- organizzativi per la biblioteca<br />
Ovest digitale pubblica<br />
10 CR Comune di Crema Crema Rete di biblioteche accessibili 14<br />
– Sistema – Percorso aggiornamento<br />
Bibliotecario per bibliotecari e operatori<br />
Cremasco<br />
Soresinese<br />
culturali<br />
11 BS Comune di Chiari Chiari La disseminazione 13<br />
– Sistema informativa. La gestione dei<br />
Bibliotecario Sud contenuti bibliotecari nel web<br />
Ovest Bresciano 2.0<br />
12 MI Comune di Vimercate Progetto di formazione 12<br />
Vimercate – continua per i bibliotecari del<br />
Sistema Sistema Bibliotecario<br />
Bibliotecario del<br />
Vimercatese<br />
Vimercatese<br />
TOTALI 30.000,00 22.500,00 7.500,00<br />
[BUR<strong>2010</strong>0149] [3.4.0]<br />
D.d.s. 29 novembre <strong>2010</strong> - n. 12211<br />
Approvazione della graduatoria per la realizzazione di interventi<br />
di sviluppo e valorizzazione dei Sistemi Museali locali l.r. 39/74<br />
e l.r. 1/2000 – Anno <strong>2010</strong> – Assunzione dell’impegno di spesa di<br />
A 160.000,00 a valere sul capitolo 5406 – Bilancio <strong>2010</strong> e contestuale<br />
liquidazione della somma di A 120.000,00<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
MUSEI, BIBLIOTECHE, ARCHIVI<br />
Vista la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 «Norme in materia di musei di<br />
enti locali o di interesse locale», e successive modificazioni ed<br />
integrazioni, e, in particolare, l’art. 6 che prevede che i musei<br />
possano consorziarsi fra di loro, oppure stipulare convenzioni,<br />
per utilizzare il servizio di conservatorato;<br />
Vista la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie<br />
in <strong>Lombardia</strong>. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998,<br />
n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo<br />
Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del Capo I<br />
della legge 15 marzo 1997, n. 59)» che, all’articolo 4, comma<br />
134, lettera a), individua, tra le funzioni amministrative delegate<br />
alle province, le attività e lo sviluppo dei sistemi museali locali;<br />
Richiamata la d.g.r. 20 maggio 2009, n. 9468 «Approvazione<br />
di criteri e modalità di intervento in materia di musei di enti locali<br />
o di interesse locale, in attuazione della l.r. 39/74», nonché la<br />
d.g.r. 13 gennaio <strong>2010</strong>, n. 11001, che individua, tra l’altro, le risorse<br />
necessarie all’attuazione di tali attività sul cap. 2.3.2.2.59.5406<br />
«Contributi alle province per lo sviluppo di sistemi museali locali»;<br />
Richiamato il proprio decreto del 20 settembre <strong>2010</strong>, n. 8805<br />
«Approvazione dell’invito a presentare domanda, da parte delle<br />
province lombarde, per la concessione di contributi per la<br />
realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi<br />
museali locali», col quale, tra l’altro, si sono stabiliti modalità e<br />
criteri relativi alle attività di istruttoria, valutazione e formazione<br />
della graduatoria;<br />
Vista la relazione dell’istruttoria agli atti presso la Struttura Musei,<br />
biblioteche, archivi, che sintetizza le attività svolte dal nucleo<br />
di valutazione, individuato con decreto del 20 settembre<br />
<strong>2010</strong> n. 8805, e composto da funzionari regionali della Unità Organizzativa<br />
Istituti e luoghi della Cultura;<br />
Ritenuto di procedere all’approvazione della graduatoria degli<br />
interventi, formulata in base alle attività istruttorie effettuate<br />
dal nucleo di valutazione, comprendente il progetto non ammesso<br />
all’istruttoria, così come specificato nell’allegato A, parte<br />
integrante e sostanziale del presente atto, per una cifra complessiva<br />
di C 160.000,00;<br />
Ritenuto di provvedere all’assunzione dell’impegno per un importo<br />
pari a C 160.000,00 a valere sul cap. 2.3.2.2.59.5406 e alla<br />
liquidazione ai soggetti beneficiari del 75% della somma, pari<br />
ad C 120.000,00, come stabilito dal citato invito alla presentazione<br />
di domanda da parte delle Province;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);
Bollettino Ufficiale – 3879 –<br />
Accertata la disponibilità di competenza e di cassa del cap.<br />
2.3.2.2.59.5406 «Contributi alle province per lo sviluppo di Sistemi<br />
Museali locali» del bilancio dell’esercizio in corso;<br />
Vista la legge regionale di contabilità del 31 marzo 1978, n. 34<br />
e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di<br />
contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio<br />
dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di approvare la graduatoria degli interventi nonché le relative<br />
assegnazioni, formulate in base alle attività istruttorie effettuate<br />
dal nucleo di valutazione, di cui al decreto n. 8805/<strong>2010</strong>,<br />
così come specificati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale<br />
del presente atto, per una cifra complessiva di<br />
C 160.000,00;<br />
2. di impegnare la somma di C 160.000,00 a favore delle Province<br />
individuate (ruolo n. 37571) impegno totale alle Province<br />
per contributi Sistemi Museali locali anno <strong>2010</strong> (cod. 37571) con<br />
imputazione al capitolo di spesa 2.3.2.2.59.5406 dell’esercizio finanziario<br />
in corso, che offre la sufficiente disponibilità di competenza<br />
e di cassa;<br />
3. di liquidare la somma di C 120.000,00, a favore delle Province<br />
individuate (ruolo n. 37567) acconto 75% alle Province per<br />
contributi Sistemi Museali locali anno <strong>2010</strong> (cod. 37567);<br />
4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
5. di disporre la pubblicazione del presente atto e dell’allegato<br />
A, parte integrante e sostanziale, sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, nonché sui siti web istituzionali della <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della Struttura<br />
Musei, Biblioteche, Archivi:<br />
Claudio Gamba<br />
——— ———<br />
ALLEGATO «A»<br />
APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA PER LA REALIZZAZIONE DI<br />
INTERVENTI DI SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEI SISTEMI MUSEALI<br />
LOCALI L.R. 39/74 E L.R. 1/2000 – ANNO <strong>2010</strong> – ASSUNZIONE DEL-<br />
L’IMPEGNO DI SPESA DI A 160.000,00 A VALERE SUL CAPITOLO<br />
5406 – BILANCIO <strong>2010</strong> E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE DELLA<br />
SOMMA DI A 120.000,00<br />
Relazione sull’istruttoria e gli esiti dell’invito a presentare domanda,<br />
da parte delle Province Lombarde, per la concessione di<br />
contributi per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione<br />
dei sistemi museali locali (l.r. 12 luglio 1974 n. 39 e l.r. 5<br />
gennaio 2000, n. 1) – Anno <strong>2010</strong>, approvato con d.d.s. 20 settembre<br />
<strong>2010</strong>, n. 8805.<br />
La presente graduatoria è deliberata in attuazione della l.r.<br />
12 luglio 1974, n. 39, che individua la possibilità per gli Enti locali<br />
di consorziarsi tra loro e stipulare convenzioni con gli enti locali<br />
proprietari di un museo medio o grande per utilizzare il servizio<br />
di conservatorato e della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, che individua,<br />
tra le funzioni amministrative delegate alle province, le attività<br />
e lo sviluppo dei sistemi museali locali.<br />
Su queste basi la D.G. Cultura ha pubblicato, per l’anno <strong>2010</strong>,<br />
un «Invito a presentare domanda, da parte delle Province Lombarde,<br />
per la concessione di contributi per la realizzazione di<br />
interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi museali locali<br />
(d.d.s. 20 settembre <strong>2010</strong> n. 8805)».<br />
Interventi finanziabili<br />
Il sostegno economico è diretto:<br />
A) all’individuazione e mantenimento di una o più figure professionali<br />
di tipo tecnico-scientificico da destinare al coordinamento<br />
e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo<br />
dei sistemi museali locali e coerenti con gli obiettivi strategici<br />
individuati dal citato decreto 8805/<strong>2010</strong>;<br />
B) alla realizzazione di progetti di sistema di:<br />
Formazione e aggiornamento del personale,<br />
Comunicazione,<br />
Supporto al raggiungimento e mantenimento degli standard<br />
minimi di funzionamento,<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Sistematizzazione dei servizi per gli utenti,<br />
Valorizzazione del patrimonio musealizzato, anche interrelato<br />
col patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio.<br />
Il periodo di attuazione degli interventi è riferito a programmi<br />
da svolgersi nel periodo <strong>2010</strong>-2012 e articolati per singole annualità.<br />
Per entrambe le categorie di progetto la soglia minima è stata<br />
fissata a 10.000,00 euro e la soglia massima a 50.000,00 euro,<br />
compresa IVA, per singola annualità.<br />
Sotto il profilo generale dell’ammissibilità sono stati considerati<br />
i seguenti requisiti obbligatori:<br />
compilazione della domanda in ogni sua parte e corredata<br />
da firma;<br />
presentazione entro i termini di scadenza;<br />
cofinanziamento pari almeno al 30% del costo dell’intervento<br />
presentato;<br />
rispetto delle soglie minima e massima del costo totale annuale;<br />
rispetto delle tipologie di intervento ammissibili;<br />
presenta del progetto/programma di sviluppo.<br />
Delle 11 domande pervenute, 10 sono state ritenute ammissibili<br />
(7 progetti volti alla individuazione e mantenimento di una<br />
opiùfigure professionali di tipo tecnico-scientifico da destinare<br />
al coordinamento e/o alla realizzazione di progetti finalizzati allo<br />
sviluppo dei sistemi museali locali e 3 progetti rivolti alla realizzazione<br />
di progetti di sistema).<br />
Una domanda è stata esclusa in quanto presentata da un<br />
soggetto non previsto fra i soggetti destinatari.<br />
Nella valutazione sono stati assegnati i punteggi in base agli<br />
elementi oggettivi relativi al sistema/i cui si riferisce il progetto<br />
ed ai contenuti del progetto stesso in base alla tabella prevista<br />
nel citato d.d.s. n. 8805/<strong>2010</strong>.<br />
Per i progetti relativi ad almeno un Sistema museale riconosciuto<br />
da <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>, sono stati assegnati 3 punti.<br />
Per quanto attiene la consistenza numerica nel sistema/i, di<br />
cui al progetto, di musei e raccolte museali riconosciuti da regione<br />
<strong>Lombardia</strong>, sono stati assegnati 1 punto, se all’interno del<br />
sistema/i era presente un solo soggetto riconosciuto, 3 punti per<br />
quanto attiene sistemi con almeno 3 soggetti riconosciuti e 5<br />
punti per i progetti nei quali erano coinvolti oltre 3 soggetti riconosciuti.<br />
Per quanto riguarda la consistenza numerica delle adesioni al<br />
sistema/i di cui al progetto sono stati assegnati 2 punti per adesioni<br />
fino a 6 soggetti, 4 punti per adesioni da 6 a 10 soggetti e<br />
6 punti per adesioni superiori alle dieci unità.<br />
È stato individuato un massimo di 10 punti per la valutazione<br />
della qualità del piano di lavoro e dell’organizzazione del progetto,<br />
anche in relazione al personale impiegato.<br />
Sono stati, inoltre, assegnati 2,5 punti ogni 5% di cofinanziamento<br />
in eccedenza rispetto alla quota di finanziamento minima,<br />
fissata al 30%.<br />
Per i progetti rivolti all’ampliamento delle adesioni al sistema<br />
museale è stato assegnato un punteggio fino ad un massimo di<br />
6 punti; anche per i progetti che presentano programmi di sviluppo<br />
di nuove attività di gestione associata è stato assegnato<br />
un punteggio massimo di 6 punti.<br />
L’attività istruttoria è consistita nell’esame delle domande,<br />
nella acquisizione di informazioni dirette e, infine, nell’assegnazione<br />
dei punteggi.<br />
Tutte le 10 domande ammissibili sono state ammesse a finanziamento.<br />
Complessivamente il costo complessivo dei 10 progetti presentati<br />
e ammessi a contributo ammonta ad C 260.846,00, di<br />
cui 95.433,80 euro come quota di cofinanziamento da parte<br />
degli enti e 165.412,20 euro richiesti come contributo a <strong>Regione</strong><br />
<strong>Lombardia</strong>.<br />
A fronte di una disponibilità finanziaria, messa a bando, di<br />
160.000,00 euro, è stato concesso l’intero ammontare del contributo<br />
richiesto ai progetti relativi a sistemi museali locali riconosciuti<br />
ed è stato ridotto il contributo, concesso alla Provincia di<br />
Milano, che ottiene il ha ottenuto il 77,90% del contributo richiesto,<br />
in quanto non ha alcun sistema museale locale riconosciuto.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Progetti Finanziati<br />
– 3880 –<br />
SISTEMI MUSEALI LOCALI RICONOSCIUTI<br />
Bollettino Ufficiale<br />
ENTE PROGETTO Punti<br />
Contributo<br />
assegnato<br />
in Euro<br />
Provincia di LODI Progetto di sviluppo e valorizzazione del Sistema Museale Lodigiano. 32 23.775,00<br />
Provincia di MANTOVA Ideazione e sviluppo di progettualità per la valorizzazione del Sistema museale provinciale. 26 17.850,00<br />
Provincia di BRESCIA Mantenimento di una figura professionale di tipo tecnico-scientifico da destinare al coordinamento<br />
e alla realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo di sistemi museali locali.<br />
23 17.000,00<br />
Provincia di VARESE Sviluppo della struttura di servizio centrale per il coordinamento delle attività museali del territorio<br />
provinciale.<br />
21,5 17.550,00<br />
Provincia di PAVIA Mantenimento di figure professionali di tipo tecnico-scientifico già presenti ed individuazione di<br />
nuove professionalità da destinare al coordinamento e alla realizzazione di progetti finalizzati allo<br />
sviluppo del sistema «Lomellina Musei».<br />
21 7.000,00<br />
Provincia di LECCO Coordinamento e valorizzazione del Sistema Museale della Provincia di Lecco 20 14.220,00<br />
Provincia di SONDRIO Individuazione e mantenimento di una figura professionale che si occuperà del consolidamento<br />
del Sistema Museale della Valtellina e del coordinamento, nell’ambito della comunicazione, dei<br />
due sistemi museali della provincia di Sondrio.<br />
19,5 14.300,00<br />
Provincia di CREMONA Progetto per il Sistema Museale della Provincia di Cremona – Supporto al raggiungimento e mantenimento<br />
degli standard minimi di funzionamento e sistematizzazione dei servizi per gli utenti.<br />
19 12.000,00<br />
Provincia di BERGAMO «Comunicazione per i musei e sistemi museali: editing e stampa “Guida musei” in lingua straniera<br />
e messa in rete di informazioni museali»; «Corso di formazione per operatori museali addetti alla<br />
comunicazione tramite i totem multimediali»; «Valorizzazione del patrimonio musealizzato con sviluppo<br />
progetto visite guidate per scuole».<br />
19 17.217,20<br />
Provincia di MILANO Verso il Sistema Museale Provinciale 10 19.087,80<br />
Progetto Non Ammissibile<br />
MUSEO DEL CICLISMO – MADONNA DEL GHISALLO – COMO<br />
Progetto «Servizi museali – Potenziamento bookshop e merchandising<br />
del Museo»<br />
MOTIVAZIONE<br />
Il soggetto richiedente non è una Provincia Lombarda.<br />
[BUR<strong>2010</strong>0150] [3.5.0]<br />
D.d.s. 13 dicembre <strong>2010</strong> - n. 13052<br />
Approvazione dei progetti finanziabili ex d.d.s. 21 ottobre <strong>2010</strong><br />
n. 10701 e conseguente impegno «Invito a presentare progetti<br />
ai sensi della d.g.r. 9/623 del 13 ottobre <strong>2010</strong> – Approvazione<br />
dei criteri, delle modalità d’intervento e degli strumenti per la<br />
promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della Prima<br />
guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r. 28/2008»<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
ARCHIVIO DI ETNOGRAFIA, ECOMUSEI,<br />
PATRIMONIO IMMATERIALE<br />
Vista la l.r. 14 novembre 2008, n. 28 avente per oggetto «Promozione<br />
e valorizzazione del patrimonio storico della Prima<br />
guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong>» ed in particolare l’art. 13 comma<br />
4 in cui si precisa che «gli interventi sono approvati dalla<br />
Giunta regionale sentito il parere del Comitato scientifico di cui<br />
all’art. 10 e della competente Commissione consiliare»;<br />
Richiamata la d.g.r. del 13 ottobre <strong>2010</strong> n. 9/623: «Approvazione<br />
dei criteri, delle modalità d’intervento e degli strumenti per<br />
la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico della<br />
Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r. 28/2008»;<br />
Richiamato altresì, il d.d.s. del 21 ottobre <strong>2010</strong> n. 10701 «Invito<br />
a presentare progetti ai sensi della d.g.r. del 13 ottobre <strong>2010</strong><br />
n. 9/623: Approvazione dei criteri, delle modalità d’intervento e<br />
degli strumenti per la promozione e la valorizzazione del patrimonio<br />
storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong> ex l.r.<br />
28/2008»;<br />
Preso atto che sono pervenuti alla competente Struttura della<br />
Direzione Generale Cultura n. 4 progetti, di cui n. 2 Linea di finanziamento<br />
Aen.2Lineadifinanziamento B;<br />
Considerato che i progetti pervenuti sono stati valutati dal<br />
Nucleo di valutazione in data 10 dicembre <strong>2010</strong> così come previsto<br />
dalle Linee d’azione allegato 1 parte integrante del d.d.s.<br />
n. 10701 del 21 ottobre <strong>2010</strong> e che Il Nucleo di Valutazione ha<br />
ritenuto finanziabili i seguenti progetti:<br />
Linea di finanziamento A: Società Storica per la Guerra<br />
Bianca, in partenariato con il Museo della Guerra Bianca in<br />
Adamello: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi<br />
della Prima Guerra Mondiale»;<br />
Linea di finanziamento B: Politecnico di Milano – Dipartimento<br />
di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Conservare<br />
e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e<br />
gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»;<br />
Considerato inoltre che il Nucleo di Valutazione non ha ritenuto<br />
finanziabili i seguenti progetti:<br />
TOTALE 160.000,00<br />
Linea di finanziamento A: ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte<br />
Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare progetti<br />
riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima<br />
Guerra Mondiale presenti sul territorio della <strong>Lombardia</strong> – ex<br />
l.r. 28/2008» per la seguente motivazione: il soggetto presentatore<br />
non fornisce nel piano programmatico di progetto<br />
l’indicazione della gestione biennale del sito Web-Albo<br />
dei caduti, così come richiesto dal bando. Inoltre l’ente<br />
presentatore non ha particolare esperienza nella ricerca<br />
storica sul periodo della Grande Guerra;<br />
Linea di finanziamento B: Università degli Studi di Milano,<br />
Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />
«Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monumenti<br />
dedicati ai caduti della Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»<br />
per la seguente motivazione: il progetto afferisce alle<br />
Province di Milano, Monza e Bergamo mentre invece il<br />
bando ha indicato le province di Milano, Monza e Brescia;<br />
Accertato che la disponibilità finanziaria quale contributo<br />
previsto per la realizzazione dei progetti ritenuti finanziabili è pari<br />
a C 100.000,00, a valere sull’UPB 2.3.1.3.56.7369 del Bilancio <strong>2010</strong><br />
«Spese di investimento per la valorizzazione e lo sviluppo del<br />
patrimonio storico della Prima guerra mondiale in <strong>Lombardia</strong>»;<br />
Ritenuto pertanto di procedere ad impegnare a favore della<br />
«Società Storica per la Guerra Bianca» la somma di C 60.000,00<br />
e a favore del «Politecnico di Milano Dipartimento di Progettazione<br />
dell’Architettura» la somma di C 40.000,00;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed<br />
integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale<br />
di approvazione del bilancio dell’anno in corso;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 Testo unico delle leggi regionali<br />
in materia di organizzazione e personale, nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Decreta<br />
1. di dichiarare ammessi al finanziamento i seguenti progetti:<br />
Linea di finanziamento A–SocietàStorica per la Guerra<br />
Bianca: «Digitalizzazione dell’Albo dei Caduti lombardi della<br />
Prima Guerra Mondiale» per la somma di C 60.000,00;<br />
Linea di finanziamento B – Politecnico di Milano, Dipartimento<br />
di Progettazione dell’Architettura: «Conoscere, Conservare<br />
e Comunicare attraverso il digitale: i monumenti e<br />
gli arredi vegetali connessi alla Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»<br />
per la somma di C 40.000,00;<br />
pari a un totale di C 100.000,00;<br />
2. di dichiarare non ammessi al finanziamento i seguenti progetti:<br />
Linea di finanziamento A – ISAL (Istituto per la Storia dell’Arte<br />
Lombarda) «Linee d’azione per l’invito a presentare progetti<br />
riferiti alla valorizzazione delle vestigia della Prima
Bollettino Ufficiale – 3881 –<br />
Guerra Mondiale presenti sul territorio della <strong>Lombardia</strong> – ex<br />
l.r. 28/2008»;<br />
Linea di finanziamento B – Università degli Studi di Milano,<br />
Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo<br />
«Memoria di Pietra. Ricognizione e studio sui monumenti<br />
dedicati ai caduti della Grande Guerra in <strong>Lombardia</strong>»;<br />
per le motivazioni espresse in premessa;<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />
SOCIETÀ STORICA PER LA GUERRA BIANCA 599718 2.3.1.3.56.7369 60.000,00 0,00 0,00<br />
POLITECNICO DI MILANO 22741 2.3.1.3.56.7369 40.000,00 0,00 0,00<br />
2. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso.<br />
Il dirigente della Struttura<br />
Archivio di etnografia, ecomusei, patrimonio immateriale:<br />
Fosco Massimiliano Magaraggia<br />
D.G. Famiglia, conciliazione, integrazione<br />
e solidarietà sociale<br />
[BUR<strong>2010</strong>01<strong>51</strong>] [3.1.0]<br />
D.d.g. 10 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12948<br />
Modalità di erogazione dei contributi alle famiglie di persone<br />
con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto di<br />
strumenti tecnologicamente avanzati ex l.r. 23/99 – Assegnazione<br />
ed erogazione alle ASL delle relative risorse regionali per<br />
l’anno <strong>2010</strong><br />
IL DIRETTORE GENERALE<br />
DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, CONCILIAZIONE,<br />
INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ SOCIALE<br />
Visto l’art. 4, commi 4e5dellalegge regionale n. 23 del 6<br />
dicembre 1999, per l’erogazione dei contributi alle famiglie di<br />
persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per l’acquisto<br />
di strumenti tecnologicamente avanzati;<br />
Vista la d.g.r. n. 1642 del 29 dicembre 2005, avente per oggetto:<br />
«Ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche<br />
sociali in applicazione della legge 8 novembre 2000, n. 328 e<br />
dell’art. 4, commi 4e5,dellal.r. del 6 dicembre 1999 n. 23 –<br />
Anno 2005»;<br />
Dato atto che la citata d.g.r. n. 1642/05 stabilisce che l’assegnazione<br />
delle risorse regionali destinate all’acquisto di strumenti<br />
tecnologicamente avanzati per soggetti disabili, a partire<br />
dal 2006, sarà effettuata con decreto del direttore generale<br />
della Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale, utilizzando il criterio<br />
dell’incidenza della popolazione nella fascia di età 0-64 anni;<br />
Considerato che la l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in<br />
materia sanitaria, sociosanitaria e sociale – Collegato» (Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31<br />
dicembre 2008) ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. n. 23/99<br />
prevedendo che i contributi ai portatori di handicap sono concessi,<br />
«... senza alcun limite di età e compatibilmente con le<br />
risorse disponibili»;<br />
Preso atto che la l.r. 2 febbraio <strong>2010</strong>, n. 4 «Disposizione in favore<br />
dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento», in particolare<br />
l’art. 4, prevede l’erogazione di contributi alle famiglie,<br />
finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi<br />
didattici degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei<br />
soggetti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA);<br />
Richiamati i precedenti provvedimenti della Direzione Generale<br />
Famiglia e Solidarietà Sociale, dd.d.g. 23 maggio 2006,<br />
n. 5632, 18 luglio 2007, n. 8015, 4 agosto 2008, n. 8594 e 17 novembre<br />
2009 n. 12101, con i quali sono state definite le modalità<br />
di attuazione per l’erogazione dei contributi alle famiglie di persone<br />
con disabilità e al singolo soggetto disabile per l’acquisto<br />
di strumenti tecnologicamente avanzati e assegnate le relative<br />
risorse alle ASL;<br />
Ritenuto:<br />
di determinare i criteri e le modalità di erogazione dei contributi<br />
per l’anno <strong>2010</strong> così come riportati nell’allegato 1,<br />
parte integrante del presente provvedimento;<br />
di stabilire che le ASL procederanno all’utilizzo delle risorse<br />
assegnate secondo le modalità previste dallo stesso allegato<br />
1, parte integrante del presente provvedimento;<br />
di destinare almeno il 40% delle risorse complessivamente<br />
disponibili anno <strong>2010</strong>, esclusivamente a finanziare le richieste<br />
di strumenti rientranti tra i dispositivi/sistemi «domotici»;<br />
Considerato che gli eventuali residui sulle assegnazioni dello<br />
scorso anno potranno essere utilizzati anche ad integrazione del<br />
budget a disposizione per il <strong>2010</strong>;<br />
3. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente<br />
atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
1. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Dato atto che le risorse disponibili per l’anno <strong>2010</strong> sull’UPB<br />
5.2.2.2.91 – capitolo <strong>51</strong>09 del bilancio regionale, da destinare<br />
per l’erogazione dei contributi in questione ammontano a<br />
C 2.552.000,00;<br />
Ritenuto pertanto di procedere all’assegnazione ed erogazione<br />
delle risorse disponibili per l’anno <strong>2010</strong> alle ASL negli importi<br />
specificati nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente<br />
provvedimento, a valere sull’UPB 5.2.2.2.91 – capitolo <strong>51</strong>09<br />
del bilancio regionale per l’esercizio <strong>2010</strong>;<br />
Dato atto che le ASL sono tenute ad assolvere al debito informativo<br />
compilando i modelli trasmessi dalla Direzione Generale<br />
Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale;<br />
Vista la l.r. n. 34/78 e il Regolamento regionale di contabilità<br />
n. 1/01 e loro successive modifiche ed integrazioni nonché la<br />
legge di approvazione del bilancio regionale per l’anno in<br />
corso;<br />
Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico in materia di organizzazione<br />
e personale», nonché i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura;<br />
Vista la d.g.r. 29 aprile <strong>2010</strong>, n. 4, con la quale è stata costituita<br />
la Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione<br />
e Solidarietà Sociale ed è stato affidato l’incarico di direttore<br />
generale della stessa al dott. Roberto Albonetti;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Decreta<br />
1) di approvare l’allegato 1 «Indicazioni per l’erogazione di<br />
contributi alle famiglie di persone con disabilità o al singolo soggetto<br />
disabile per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati<br />
– Anno <strong>2010</strong>», parte integrante e sostanziale del presente<br />
provvedimento;<br />
2) di assegnare alle ASL le risorse per l’anno <strong>2010</strong>, pari a complessivi<br />
C 2.552.000,00, per l’erogazione dei contributi alle famiglie<br />
di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile per<br />
l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati ai sensi dell’art.<br />
4, commi 4e5dellal.r. n. 23/1999, negli importi specificati<br />
nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;<br />
3) di impegnare e contestualmente liquidare la somma di<br />
C 2.552.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 5.2.2.2.91.<strong>51</strong>09<br />
dell’esercizio finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità<br />
di competenza e di cassa, a favore BENEFICIARI DIVERSI<br />
(cod. 37682);<br />
4) di trasmettere il presente provvedimento alle ASL indicate<br />
nell’allegato 2;<br />
5) di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e sul sito internet della Direzione Generale<br />
Famiglia e Solidarietà Sociale.<br />
Il direttore generale:<br />
Roberto Albonetti<br />
——— ———<br />
ALLEGATO 1<br />
Legge regionale 23/99 – art. 4, commi 4e5<br />
Indicazioni per l’erogazione di contributi alle famiglie<br />
di persone con disabilità o al singolo soggetto disabile<br />
per l’acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati<br />
Anno <strong>2010</strong><br />
Come negli anni scorsi, si intende promuovere l’acquisto di
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
tecnologie, ivi comprese quelle comunemente definite col termine<br />
di «domotica», per il miglioramento dell’accessibilità dell’ambiente<br />
domestico e finalizzate ad estendere le abilità della<br />
persona. In particolare, tenendo conto che le domande di contributo<br />
dei cittadini volte all’acquisto di ausili rientranti in tale<br />
fattispecie sono più che raddoppiate dal 2005 ad oggi, per l’anno<br />
<strong>2010</strong>, le ASL dovranno destinare alla «domotica» almeno il<br />
40% delle risorse erogate dalla <strong>Regione</strong>. A tal fine si richiamano<br />
le precisazioni già fornite al riguardo, lo scorso anno:<br />
il termine «domotica» ricomprende, ai fini dell’attuazione<br />
della l.r. 23/99, oltre ai dispositivi comunemente rientranti<br />
nella «domotica» (vedi allegato B al d.d.g. n. 5632 del 23<br />
maggio 2006) anche tutti quegli ausili o strumentazioni di<br />
vario tipo che favoriscono l’autonomia o la vita indipendente<br />
all’interno della propria abitazione;<br />
per agevolare i cittadini nell’acquisto di dispositivi/strumenti<br />
domotici, che spesso sono particolarmente costosi, in alternativa<br />
alla presentazione della fattura, è ammissibile una<br />
dichiarazione rilasciata dalla ditta fornitrice (o banca o finanziaria)<br />
riportante il piano di rateizzazione relativo all’acquisto<br />
effettuato;<br />
al fine di aiutare il cittadino nella scelta degli strumenti tecnologicamente<br />
avanzati, è opportuno che le ASL promuovano<br />
una diffusa e corretta informazione, non solo relativamente<br />
a termini e procedure del bando, ma anche alle<br />
plurime opportunità riservate dalla l.r. 23/99 ai cittadini disabili.<br />
Pertanto dovranno essere attuate specifiche azioni di<br />
orientamento con particolare attenzione proprio a tutti gli<br />
ausili che favoriscono la vita indipendente.<br />
1. OBIETTIVI<br />
Si confermano le finalità e gli obiettivi, già indicati negli anni<br />
scorsi che di seguito si richiamano:<br />
L’ausilio/strumento, individuato come necessario all’interno<br />
del progetto sociale e/o educativo, deve prioritariamente:<br />
contribuire all’autonomia della persona disabile con particolare<br />
riferimento al miglioramento dell’ambiente domestico;<br />
sviluppare le potenzialità della persona disabile in relazione<br />
alle sue possibilità di integrazione sociale e lavorativa;<br />
compensare le diverse limitazioni funzionali, siano esse motorie,<br />
visive, uditive, intellettive e del linguaggio.<br />
In generale si sottolinea che, l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99<br />
finalizza le risorse messe a disposizione dalla <strong>Regione</strong> per l’acquisto<br />
di strumenti tecnologicamente avanzati, all’integrazione ed<br />
al reinserimento sociale e professionale delle persone con disabilità;<br />
tale finalità va perseguita con particolare attenzione,<br />
stante l’entità delle risorse, nella formulazione della graduatoria<br />
di priorità che deve essere realmente correlata alle potenzialità<br />
della persona, alle sue possibilità e capacità di integrazione nei<br />
luoghi di lavoro e nei contesti sociali, alla presenza o assenza di<br />
figure di riferimento e di aiuto (a puro titolo esemplificativo il PC<br />
potrebbe essere finanziabile in casi eccezionali, laddove effettivamente<br />
le condizioni di mobilità e di «relazione col mondo»<br />
della persona disabile non sono altrimenti perseguibili perché la<br />
persona è confinata all’interno della propria abitazione ...).<br />
La coerenza dell’acquisto dello strumento con la finalità della<br />
l.r. 23/99 e gli obiettivi sopra esposti è criterio fondamentale per<br />
la concessione del contributo. La verifica sull’adeguatezza dell’ausilio<br />
compete al nucleo di valutazione dell’ASL di cui al successivo<br />
punto 6.<br />
2. BENEFICIARI<br />
La l.r. 30 dicembre 2008, n. 38 «Disposizioni in materia sanitaria,<br />
socio-sanitaria e sociale – Collegato» (Bollettino Ufficiale della<br />
<strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> n. 53, 3º Suppl. Ord. del 31 dicembre 2008)<br />
ha modificato l’art. 4 comma 4 della l.r. 23/99 prevedendo che<br />
i contributi ai portatori di handicap sono concessi, «... senza alcun<br />
limite di età e compatibilmente con le risorse disponibili».<br />
Pertanto, in ottemperanza alla intervenuta modifica di legge,<br />
sono beneficiarie tutte le persone disabili che vivono da sole o<br />
in famiglia indipendentemente dall’età.<br />
La l.r. 2 febbraio <strong>2010</strong>, n. 4 «Disposizioni in favore dei soggetti<br />
con disturbi specifici di apprendimento», in particolare l’art. 4<br />
prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’acquisto<br />
di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici<br />
degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con<br />
DSA.<br />
Coloro che hanno già usufruito precedentemente dei benefici<br />
della l.r. 23/99 art. 4, commi 4 e 5, possono presentare una<br />
nuova domanda solo dopo 3 anni. Si precisa che i tre anni decorrono<br />
dalla data di presentazione della richiesta.<br />
– 3882 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Viene fatta eccezione per le richieste:<br />
di dispositivi/sistemi domotici e strumenti per la casa in genere;<br />
di adeguamento/potenziamento dell’ausilio determinato:<br />
– da variazioni delle abilità della persona disabile;<br />
– dalla necessità di sostituzione di un ausilio/strumento già<br />
in dotazione non più funzionante<br />
purché acquistati entrambi con il contributo ai sensi della l.r.<br />
23/99.<br />
3. STRUMENTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO<br />
Sono ammissibili a finanziamento:<br />
strumenti acquistati o acquisiti temporaneamente in regime<br />
di noleggio, affitto, leasing o abbonamento;<br />
strumenti già in dotazione alla famiglia che devono essere<br />
adattati/trasformati;<br />
qualsiasi servizio necessario a rendere lo strumento effettivamente<br />
utilizzabile (installazione/personalizzazione, formazione<br />
all’utilizzo, manutenzione e costi tecnici di funzionamento,<br />
etc.).<br />
Alla luce degli obiettivi di cui al punto 1 sono finanziabili le<br />
richieste di contributo che:<br />
prevedano l’acquisizione di strumenti che rientrino nella definizione<br />
di ausilio dello standard internazionale EN ISO 9999:<br />
«qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico,<br />
di produzione specializzata o di Comune commercio,<br />
destinato a prevenire, compensare, alleviare una<br />
menomazione o una disabilità» ivi compresi ausili/dispositivi<br />
domotici, applicativi informatici, software e adattamenti<br />
del computer sviluppati per compensare le diverse disabilità<br />
(esempio: software per compensare deficit uditivi o visivi,<br />
adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori di<br />
mouse, dispositivi domotici, etc.);<br />
prevedano l’adattamento dell’autoveicolo (di proprietà o<br />
in comodato d’uso sia del famigliare che del disabile) al<br />
fine di garantire il trasporto alla persona disabile nei luoghi<br />
di lavoro o di socializzazione;<br />
personal computer e relativi applicativi necessari a soddisfare<br />
quanto previsto nell’art. 4 della l.r. n. 4/<strong>2010</strong>;<br />
prevedano l’acquisto di ausili riconducibili al Nomenclatore<br />
Tariffario valutando attentamente il progetto individualizzato<br />
in relazione alla finalità d’integrazione sociale o lavorativa<br />
stabilita dalla l.r. 23/99 e coinvolgendo anche eventualmente<br />
gli operatori degli «uffici protesi» delle ASL come specificato<br />
al paragrafo 6.<br />
Sono inoltre ammissibili in quanto riconducibili:<br />
gli ausili per non udenti non ricompresi nel nomenclatore,<br />
quali vibratori, sistemi FM o IR limitatamente ai minori in età<br />
prescolare nonché il secondo processore, non a scatola,<br />
prioritariamente per minori;<br />
le protesi acustiche, limitatamente alle persone affette da<br />
sordità pari o superiore a 65 decibel medi (500-1000-2000<br />
Hz) nell’orecchio migliore e ai minori con sordità pari a 50<br />
decibel medi (500-1000-2000 Hz) nell’orecchio migliore;<br />
per gli ausili ad alto contenuto tecnologico con forte connotazione<br />
sanitaria, per i quali il comparto sanitario prevede<br />
un contributo per l’acquisto, la richiesta è ammissibile<br />
previa documentazione che attesti la necessità dell’ausilio<br />
da parte della persona disabile. Il contributo viene calcolato<br />
in relazione al contributo sanitario, tenendo presente<br />
che comunque la somma dei due contributi non deve superare<br />
il 70% del costo complessivo dell’ausilio.<br />
4. STRUMENTI NON AMMESSI A FINANZIAMENTO<br />
Sono escluse le richieste di servizi, strumenti, ausili e protesi che<br />
hanno le seguenti proprietà:<br />
sussidi didattici che possono essere ottenuti grazie alle vigenti<br />
disposizioni concernenti il diritto allo studio;<br />
modifiche degli strumenti di guida dell’autoveicolo a favore<br />
di persone disabili titolari di patente speciale per le quali<br />
sono erogati i contributi ai sensi dell’art. 27 della legge<br />
104/92;<br />
provvidenze di cui alla legge 9 gennaio 1989, n. 13 «Disposizioni<br />
per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere<br />
architettoniche negli edifici privati», comprese le abitazioni<br />
che sono state costruite successivamente all’anno<br />
1989;<br />
benefici ottenibili dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione<br />
contro gli Infortuni sul Lavoro e le malattie professionali in<br />
quanto la persona richiedente è beneficiaria delle provvidenze<br />
di tale ente;
Bollettino Ufficiale – 3883 –<br />
benefici ottenibili attraverso altre forme di contribuzione, in<br />
quanto la persona disabile e/o la sua famiglia, possono usufruirne<br />
in ragione della loro situazione (quali ad esempio:<br />
studente universitario, beneficiario di polizze assicurative<br />
specifiche ecc.);<br />
ausili che rientrano nelle categorie di ausili previste dal Nomenclatore<br />
Tariffario delle protesi (d.m. 332/99 – Ministero<br />
della Sanità ed eventuali successive modifiche e/o integrazioni).<br />
Sono da ritenersi non ammissibili se non in casi eccezionali:<br />
apparecchi o impianti di climatizzazione/condizionamento;<br />
fotocamere, videocamere analogiche e digitali;<br />
telefoni mobili, palmari, impianti di navigazione satellitare;<br />
HI-FI, lettori DVD, televisori, ecc.;<br />
personal computer, da tavolo o portatile, solo se collegato<br />
ad applicativi necessari a compensare le diverse disabilità.<br />
In questo caso è ovviamente ammissibile, fermi restando i<br />
massimali fissati al successivo punto 8), sia il costo del computer<br />
che quello degli applicativi;<br />
hardware e software di base (cioè privi di applicativi destinati<br />
alla specifica compensazione di disabilità).<br />
Queste tipologie di strumenti saranno valutate solo ad esaurimento<br />
della graduatoria qualora la disponibilità del budget lo<br />
consenta; si raccomanda un’attenta valutazione del progetto,<br />
tenendo conto che comunque lo strumento/ausilio deve essere<br />
finalizzato alla compensazione di una disabilità.<br />
5. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA<br />
Le domande devono essere presentate alla ASL territorialmente<br />
competente presso il Dipartimento ASSI – Servizio Disabili<br />
–, secondo le indicazioni fornite dagli stessi.<br />
Per il corrente anno, le domande devono pervenire entro il 14<br />
febbraio 2011.<br />
Possono essere presentate domande per un solo strumento<br />
corredate dalla seguente documentazione:<br />
prescrizione del medico specialista (pubblico o privato)<br />
che motivi la necessità e la conformità dello strumento/ausilio<br />
con il progetto sociale ed educativo individualizzato;<br />
copia della certificazione di invalidità o della certificazione<br />
di alunno disabile;<br />
certificazione dello specialista per patologie che causano<br />
disabilità e non necessariamente accertate attraverso le<br />
forme di cui sopra (ad esempio la dislessia). In tali casi particolare<br />
attenzione dovrà essere data alla verifica della diagnosi,<br />
anche attraverso un confronto con le UONPIA;<br />
dichiarazione di eventuale presenza di ausili nonché relativo<br />
supporto assistenziale già in dotazione alla persona disabile<br />
e/o alla sua famiglia;<br />
autocertificazione del cittadino che attesti di non aver fatto<br />
richiesta di altro finanziamento pubblico o di non disporre<br />
in forma gratuita dell’ausilio oggetto della domanda e/o<br />
di non aver ricevuto altri finanziamenti ai sensi dell’art. 4,<br />
commi 4e5,dellal.r. 23/99 nel precedente triennio;<br />
dichiarazione di accettazione della quota di compartecipazione<br />
al costo;<br />
copia di preventivo o di fattura/ricevuta fiscale indicante<br />
l’elenco degli strumenti con il dettaglio tecnico ed il relativo<br />
costo. La fattura/ricevuta fiscale non dovrà essere antecedente<br />
12 mesi dalla data di presentazione della domanda,<br />
ad esclusione dei casi in cui la richiesta già presentata l’anno<br />
precedente non sia stata accolta per esaurimento fondi<br />
e venga ripresentata nuovamente per l’anno in corso.<br />
In caso di ausili o strumenti acquistati tramite rateizzazione,<br />
qualora non fosse disponibile la fattura, è possibile presentare<br />
anche copia del contratto di finanziamento rilasciato<br />
dalla ditta fornitrice o dalla finanziaria;<br />
eventuale dichiarazione dell’Azienda fornitrice, responsabile<br />
dell’installazione di avvenuta personalizzazione, di addestramento<br />
o collaudo.<br />
La domanda deve essere accompagnata dal progetto individualizzato,<br />
per la stesura del quale ci si può avvalere dell’equipe<br />
pluridisciplinare/operatori specialisti della ASL territorialmente<br />
competente o eventualmente in alternativa, del medico<br />
specialista (pubblico o privato) in raccordo con gli operatori<br />
della ASL.<br />
5.1 Progetto individualizzato<br />
Il progetto individualizzato, che deve obbligatoriamente accompagnare<br />
la domanda, è un progetto sociale/educativo<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
volto a favorire una vita indipendente o una maggiore autonomia<br />
o un miglioramento della qualità di vita del disabile e deve<br />
contenere:<br />
i dati clinico-anamnestici della persona disabile;<br />
le motivazioni che giustificano la necessità dello strumento/<br />
ausilio e gli obiettivi che si possono raggiungere con la dotazione<br />
dell’ausilio in termini di integrazione sociale, lavorativa,<br />
scolastica o di sviluppo dell’autonomia;<br />
la durata del progetto (periodo entro il quale si pensa di<br />
realizzare gli obiettivi);<br />
la modalità di verifica dei risultati attesi sia nei confronti della<br />
persona disabile, sia della famiglia.<br />
6. VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE PRESENTATE PER IL <strong>2010</strong> E FOR-<br />
MULAZIONE DELLE GRADUATORIE<br />
Per la valutazione delle domande, le ASL sono tenute:<br />
ad istituire apposito nucleo di valutazione per l’istruttoria e<br />
la valutazione delle domande nonché la per la definizione<br />
delle graduatorie;<br />
ad individuare, sulla base delle indicazioni generali fornite<br />
dal presente atto, e tenendo presente la finalità prima dell’art.<br />
4 comma 4 della l.r. 23/99, soprattutto in presenza di<br />
risorse limitate rispetto alle richieste pervenute, criteri puntuali<br />
per la valutazione delle domande e la conseguente<br />
formulazione delle graduatorie in relazione alla coerenza<br />
dello strumento con quanto definito nel progetto individualizzato,<br />
agli obiettivi da raggiungere con l’acquisto di uno<br />
specifico strumento (acquisizione autonomia, possibilità di<br />
accedere ai luoghi di lavoro, di studio, di socializzazione,<br />
migliore qualità della vita, ecc.), al più alto contenuto tecnologico<br />
degli ausili, al grado di disabilità, ecc.<br />
Si ritiene opportuno che il nucleo di valutazione sia integrato<br />
con competenze specifiche provenienti dalle UONPIA per la valutazione<br />
delle domande relative a strumenti/ausili da fornire a<br />
bambini disabili (vedi dislessie ecc.) e da operatori degli uffici<br />
«protesi» delle ASL per i casi di valutazione della riconducibilità.<br />
I contributi sono assegnati nella misura del 70% del costo complessivo<br />
dell’ausilio, e comunque secondo le modalità indicate<br />
nel successivo punto 8), procedendo dall’inizio della graduatoria<br />
fino all’esaurimento del budget.<br />
Si ribadisce che le richieste:<br />
riferite agli ausili per non udenti, non ricompresi nel nomenclatore<br />
qualora il secondo processore, non a scatola, sia<br />
richiesto per > di 18 anni;<br />
riferite agli strumenti finanziabili solo in casi eccezionali,<br />
saranno eventualmente valutate, solo dopo l’esaurimento delle<br />
graduatorie di priorità e solo qualora la disponibilità del budget<br />
assegnato ai sensi del presente d.d.g. lo consenta.<br />
Le richieste escluse dal finanziamento per esaurimento del<br />
budget non costituiranno priorità per l’anno successivo, fermo<br />
restando che ovviamente potranno essere ripresentate.<br />
Si rammenta inoltre, che le graduatorie dovranno comunque<br />
essere definite per il territorio di tutta l’ASL e non per distretto al<br />
fine di non creare disomogeneità né relativamente ai criteri, né<br />
relativamente alle disponibilità.<br />
Il Piano dei finanziamenti, comprensivo delle graduatorie e<br />
dei criteri di valutazione individuati, dovrà essere approvato con<br />
deliberazione del direttore generale.<br />
Le ASL, completato il piano delle assegnazioni, ne daranno<br />
comunicazione ai beneficiari ed erogheranno il contributo entro<br />
60 giorni dal ricevimento di idonea documentazione contabile<br />
fiscale attestante l’acquisizione dello strumento.<br />
7. MODALITÀ OPERATIVE<br />
Come detto, le domande devono essere pervenute alle ASL<br />
entro il 14 febbraio 2011. Tali enti formulano, a seguito dell’istruttoria<br />
delle stesse, due specifiche graduatorie relativamente ai<br />
dispositivi/sistemi domotici e agli altri strumenti. È necessario che<br />
le ASL diano la massima diffusione al presente provvedimento<br />
nonché alle modalità di presentazione delle domande da parte<br />
dei cittadini così come definito dalle stesse ASL.<br />
Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad accompagnare<br />
i cittadini e le loro famiglie nel processo di presentazione<br />
della richiesta, con particolare riferimento alla divulgazione delle<br />
opportunità che i dispositivi/sistemi domotici possono riservare<br />
alle persone con disabilità.<br />
Un’efficace azione di promozione locale dell’informazione –<br />
anche con gli specialisti prescrittori e gli estensori del progetto<br />
– può avere un primo risultato in termini di riduzione delle domande<br />
non prioritarie.
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Si richiamano di seguito gli adempimenti delle ASL per la predisposizione<br />
dei piani di assegnazione.<br />
Le ASL provvedono a:<br />
definire l’ammontare del budget da destinare al finanziamento<br />
delle richieste di strumenti rientranti tra i dispositivi/<br />
sistemi «domotici»;<br />
individuare i criteri per la formulazione delle graduatorie<br />
anno <strong>2010</strong>;<br />
istituire il nucleo di valutazione, valutare le domande pervenute<br />
e formulare le graduatorie di priorità;<br />
valutare, conseguentemente ad eventuali residui del budget<br />
ai sensi del presente d.d.g., le domande non prioritarie<br />
formulando l’ulteriore graduatoria.<br />
8. LIMITI DI SPESA AMMISSIBILE<br />
Le domande vengono accolte e successivamente valutate<br />
solo se prevedono una spesa pari o superiore a 260 euro e sono<br />
corredate dalla documentazione sopra elencata.<br />
Il tetto massimo di spesa ammissibile è di 15.500 euro.<br />
I contributi sono concessi nella misura del 70% della spesa<br />
ammissibile con le seguenti precisazioni:<br />
personal computer da tavolo: contributo massimo erogabile,<br />
comprensivo di software di base e di tutte le periferiche,<br />
300 euro;<br />
personal computer portatile: contributo massimo erogabile,<br />
comprensivo di software di base e di tutte le periferiche,<br />
500 euro;<br />
in caso di richieste di personal computer che comprendono,<br />
oltre all’hardware, anche software specifici previsti dal<br />
progetto (es. software per compensare deficit uditivi o visivi,<br />
adattamento tastiere, sistemi di puntamento, emulatori<br />
di mouse, ecc.), nel preventivo e nella documentazione<br />
d’acquisto, i costi dovranno essere indicati separatamente,<br />
al fine di poter rispettare per l’hardware i massimi consentiti<br />
di cui sopra e utilizzare il criterio del 70% per l’acquisto<br />
del/dei software;<br />
protesi acustiche riconducibili: contributo massimo erogabile,<br />
2.000 euro.<br />
9. SCADENZE E DEBITO INFORMATIVO<br />
Le ASL dovranno trasmettere alla D.G. Famiglia e Solidarietà<br />
Sociale entro il 15 aprile 2011:<br />
deliberazione di approvazione del piano delle assegnazioni<br />
comprensiva dei criteri adottati nonché dei modelli di rendicontazione<br />
debitamente compilati che costituiscono debito<br />
informativo nei confronti della <strong>Regione</strong>;<br />
breve relazione di sintesi che evidenzi punti di forza ed eventuali<br />
criticità emerse, situazione aggiornata delle liquidazioni<br />
effettuate relativamente ai contributi assegnati per<br />
l’anno precedente. Le tabelle per la rendicontazione del<br />
debito informativo saranno inviate alle ASL dalla U.O. Sistema<br />
sociale della scrivente Direzione Generale.<br />
ALLEGATO 2<br />
ASSEGNAZIONE ED EROGAZIONE RIS<strong>ORS</strong>E<br />
Acquisto strumenti tecnologicamente avanzati<br />
L.r. 23/99 art. 4, commi 4e5<br />
ANNO <strong>2010</strong><br />
N. ASL<br />
Importo assegnato<br />
(cap. <strong>51</strong>09 – ruolo n. 37682)<br />
301 BERGAMO 282.364,00<br />
302 BRESCIA 296.432,00<br />
303 COMO 153.245,00<br />
304 CREMONA 94.033,00<br />
305 LECCO 87.761,00<br />
306 LODI 60.603,00<br />
307 MANTOVA 107.160,00<br />
308 MILANO 409.204,00<br />
309 MILANO 1 241.865,00<br />
310 MILANO 2 164.724,00<br />
311 MONZA-BRIANZA 211.744,00<br />
312 PAVIA 141.345,00<br />
313 SONDRIO 47.452,00<br />
314 VARESE 227.694,00<br />
315 VALLECAMONICA-SEBINO 26.374,00<br />
TOTALE ASL 2.552.000,00<br />
– 3884 –<br />
D.G. Istruzione, formazione e lavoro<br />
Bollettino Ufficiale<br />
[BUR<strong>2010</strong>0152] [3.3.0]<br />
D.d.s. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12689<br />
L.r. 5 maggio 2004 n. 11 art. 5 comma 3 – Approvazione graduatoria<br />
e assegnazione contributi ai piccoli Comuni per l’acquisto<br />
di autoveicoli da utilizzarsi anche per il trasporto alunni – Anno<br />
<strong>2010</strong> – Assunzione di spesa e contestuale liquidazione di<br />
A 400.000,00 UPB 2.1.1.3.278 cap. 428<br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE<br />
Vista la legge regionale 5 maggio 2004 n. 11 – articolo 5, comma<br />
3;<br />
Vista la d.g.r. 28 luglio <strong>2010</strong>, n. 6/317 «Variazioni al bilancio<br />
per l’esercizio finanziario <strong>2010</strong> e bilancio pluriennale <strong>2010</strong>-2012<br />
a legislazione vigente e programmatico – 16º provvedimento»<br />
che prevede, sul capitolo 2.1.1.3.278.428, una ulteriore dotazione<br />
di competenza e di cassa pari ad C 400.000,00 finalizzata<br />
alla realizzazione di interventi urgenti e di ristrutturazione di edifici<br />
scolastici pubblici e per l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo<br />
scolastico;<br />
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 9/634 del 13<br />
ottobre <strong>2010</strong> con cui sono state approvate le modalità per l’assegnazione<br />
dei contributi per l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo<br />
scolastico, per l’anno <strong>2010</strong>, ai sensi dell’art. 5 comma 3<br />
e dell’art. 11 comma 3 della legge regionale 5 maggio 2004<br />
n. 11, destinando a tale scopo la somma complessiva di<br />
C 400.000,00, all’UPB 2.1.1.3.278 cap. 428;<br />
Vista la circolare regionale n. 15 del 15 ottobre <strong>2010</strong> «Termini<br />
di presentazione domande di contributo per l’acquisto di autoveicoli<br />
utilizzabili anche per il trasporto di alunni Anno <strong>2010</strong>» pubblicata<br />
sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> Supplemento<br />
Straordinario al n. 43 del 25 ottobre <strong>2010</strong>;<br />
Considerato che alla data di chiusura del bando risultavano<br />
pervenute n. 56 richieste per l’assegnazione dei contributi per<br />
l’acquisto di mezzi di trasporto collettivo scolastico, delle quali<br />
n. 6, riportate nell’allegato «C», parte integrante e sostanziale<br />
del presente decreto, ritenute non accoglibili per mancanza<br />
dei requisiti prescritti;<br />
Considerato inoltre che le 50 istanze accoglibili sono state indicate<br />
nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />
decreto, in ordine di graduatoria, sulla base dei criteri stabiliti<br />
con la succitata d.g.r. n. 9/634 del 13 ottobre <strong>2010</strong>;<br />
Considerato che la disponibilità di fondi pari a C 400.000,00<br />
consente di finanziare solo le prime 14 istanze della graduatoria,<br />
elencate nell’allegato «B», parte integrante e sostanziale del<br />
presente decreto;<br />
Ritenuto necessario procedere alla assunzione dell’impegno<br />
di spesa e alla contestuale liquidazione di C 400.000,00 a favore<br />
delle Amministrazioni comunali riportate nel citato allegato «B»,<br />
parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />
Vista la legge regionale n. 20/2008 nonché i provvedimenti<br />
organizzativi della IX legislatura;<br />
Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21<br />
luglio <strong>2010</strong> inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’esercizio<br />
<strong>2010</strong> ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive<br />
modificazione e/o integrazioni;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Decreta<br />
1. di approvare la graduatoria relativa a n. 50 istanze per l’acquisto<br />
di mezzi di trasporto collettivo scolastico come indicato<br />
nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />
decreto;<br />
2. di approvare il Piano di riparto come indicato nell’allegato<br />
«B», parte integrante e sostanziale del presente decreto e di<br />
assegnare alle Amministrazioni comunali elencate nello stesso i<br />
contributi indicati a fianco di ciascun beneficiario;<br />
3. di ritenere non accoglibili le n. 6 istanze elencate nell’allegato<br />
«C», parte integrante e sostanziale del presente decreto;<br />
4. di impegnare e contestualmente liquidare la somma di<br />
C 400.000,00 a valere sul capitolo di bilancio 2.1.1.3.278.428 dell’esercizio<br />
finanziario in corso, che offre la sufficiente disponibilità<br />
di competenza e di cassa, a favore dei Beneficiari contributi l.r.<br />
11/2004 piano <strong>2010</strong> (ruolo 37608);<br />
5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino<br />
Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della Struttura:<br />
Paolo Formigoni
Bollettino Ufficiale – 3885 –<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />
FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />
GRADUATORIA DOMANDE RICEVUTE<br />
ALLEGATO «A»<br />
Scuole Costo Contr.<br />
Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />
dell’obbligo automezzo anni prec.<br />
1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No<br />
2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No<br />
3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No<br />
4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No<br />
5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No<br />
6 SAN NAZZARO VAL CAVARGNA 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No<br />
8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No<br />
8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No<br />
9 SAN CIPRIANO PO 11270 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No<br />
10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No<br />
11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No<br />
12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No<br />
13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No<br />
14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No<br />
15 MARZIO 115046 307 145 Nessuna 15.950,00 7.975,00 No<br />
16 CREMENAGA 114617 814 169,4 Nessuna 53.200,00 26.600,00 No<br />
17 VIGANO SAN MARTINO 102407 1213 271 Nessuna 27.974,00 13.987,00 No<br />
18 DREZZO 105496 1173 <strong>51</strong>5 Nessuna 57.500,00 28.750,00 No<br />
19 ORNICA 101554 182 14,7 1 scuola 29.685,00 14.842,00 No<br />
20 MONTICELLI PAVESE 11236 737 33 1 scuola 78.800,00 39.400,00 No<br />
21 BORGO PRIOLO 111533 1414 48,5 1 scuola 21.978,00 10.989,00 No<br />
22 REDONDESCO 108660 1333 72,5 1 scuola 20.136,00 10.068,00 No<br />
23 PESCAROLO ED UNITI 107725 1593 89,4 1 scuola 123.241,00 61.620,00 No<br />
24 CALVATONE 10712 1292 92,7 1 scuola 139.000,00 69.500,00 No<br />
25 MALAGNINO 107591 1372 105,6 1 scuola 99.500,00 49.750,00 No<br />
26 BOFFALORA D’ADDA 10913 1640 128,3 1 scuola 104.820,00 52.410,00 No<br />
27 VIADANICA 102399 1112 188,6 1 scuola 61.400,00 30.700,00 No<br />
28 ANNONE DI BRIANZA 104641 2256 343,1 1 scuola 33.900,00 16.950,00 No<br />
29 BRENNA 10485 1945 373,9 1 scuola 105.550,00 52.775,00 No<br />
30 VALBONDIONE 102273 1123 12,1 2 scuole 21.200,00 10.600,00 No<br />
31 CEVO 103018 960 29,2 2 scuole 72.400,00 36.200,00 No<br />
32 RUINO 11269 769 38,1 2 scuole 34.500,00 17.250,00 No<br />
33 ZAVATTARELLO 113213 1081 41,2 2 scuole 21.305,00 10.652,00 No<br />
34 GROMO 101216 1245 61,1 2 scuole 31.054,00 15.527,00 No<br />
35 CASELLE LANDI 109449 1736 68 2 scuole 59.500,00 29.750,00 No<br />
36 PIEVE SAN GIACOMO 107787 1597 95,4 2 scuole 112.000,00 56.000,00 No<br />
37 AGNOSINE 102532 1833 137,4 2 scuole 25.362,00 12.681,00 No<br />
38 MONTE ISOLA 103615 1807 144,7 2 scuole 109.000,00 54.500,00 No<br />
39 PREDORE 101784 1902 153,3 2 scuole 14.392,00 7.196,00 No<br />
40 ROMAGNESE 112650 768 30,4 2 scuole 12.150,00 6.075,00 2005<br />
41 SUARDI 11291 698 71,7 Nessuna 15.134,00 7.567,00 2006<br />
42 CLAINO CON OSTENO 105279 544 40,3 Nessuna 55.500,00 27.750,00 2007<br />
43 GALLIAVOLA 11203 222 27,2 Nessuna 20.611,00 10.306,00 2008<br />
44 PIETRA DE’ GIORGI 11248 933 79,3 Nessuna 68.040,00 34.020,00 2008<br />
45 S. MARGHERITA DI STAFFORA 11279 565 16,8 1 scuola 17.130,00 8.565,00 2008<br />
46 TEMÙ 1043<strong>51</strong> 1052 23,5 1 scuola 58.700,00 29.350,00 2008<br />
47 MONTALTO PAVESE 112312 943 50,4 1 scuola 53.422,00 26.711,00 2008<br />
48 SEMIANA 11285 249 25,8 Nessuna 39.092,00 19.546,00 2009<br />
49 OLEVANO DI LOMELLINA 11241 819 50 Nessuna 20.600,00 10.300,00 2009<br />
50 PIEVE D’OLMI 10777 1278 60,3 Nessuna 12.534,00 6.267,00 2009<br />
L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />
FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />
GRADUATORIA DOMANDE FINANZIATE<br />
ALLEGATO «B»<br />
Scuole Costo Contr.<br />
Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />
dell’obbligo automezzo anni prec.<br />
1 MENCONICO 11226 416 17,5 Nessuna 32.709,00 16.354,00 No<br />
2 CURIGLIA CON MONTEVIASCO 114665 187 17,8 Nessuna 23.688,00 11.844,00 No
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
– 3886 –<br />
Bollettino Ufficiale<br />
Scuole Costo Contr.<br />
Grad. COMUNE Cod. benef. Abitanti Ab/kmq Contributo<br />
dell’obbligo automezzo anni prec.<br />
3 CIMBERGO 103049 576 21,8 Nessuna 56.786,00 28.393,00 No<br />
4 FORTUNAGO 11201 402 23 Nessuna 31.283,00 15.642,00 No<br />
5 GAMBARANA 11204 256 23,3 Nessuna 34.922,00 17.461,00 No<br />
6 SAN NAZZARO VAL CAVARGNA 106611 360 31,6 Nessuna 44.500,00 22.250,00 No<br />
8 NICORVO 11240 364 47,3 Nessuna 37.228,00 18.614,00 No<br />
8 LOVERO 11365 666 47,3 Nessuna 64.780,00 32.390,00 No<br />
9 SAN CIPRIANO PO 492 48,1 Nessuna 99.390,00 49.695,00 No<br />
10 MAZZO DI VALTELLINA 113673 1075 67,7 Nessuna 90.030,00 45.015,00 No<br />
11 CASTELLO CABIAGLIO 114483 567 70,2 Nessuna 107.000,00 53.500,00 No<br />
12 REZZAGO 10652 303 71,2 Nessuna 52.250,00 26.125,00 No<br />
13 TROVO 11302 986 81,3 Nessuna 83.500,00 41.750,00 No<br />
14 CERCINO 11344 756 111 Nessuna 73.200,00 20.967,00 No<br />
L.R. 5 MAGGIO 2004 N. 11 – CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI PER L’ACQUISTO DI MEZZI DI TRASPORTO COLLETTIVO<br />
FONDI BILANCIO ANNO <strong>2010</strong><br />
ELENCO DOMANDE ESCLUSE<br />
ALLEGATO «C»<br />
N. COMUNE MOTIVAZIONI DI ESCLUSIONE<br />
1 MERLINO (LO) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />
2 ANZANO DEL PARCO (CO) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />
3 MARZANO (PV) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />
4 CASSANO VALCUVIA (VA) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />
5 CASALZUIGNO (VA) Non è indicato come piccolo Comune nella d.g.r. n. 7/19319 del 12 novembre 2004<br />
6 BREME (PV) Hanno ritirato la richiesta<br />
[BUR<strong>2010</strong>0153] [3.3.0]<br />
D.d.s. 3 dicembre <strong>2010</strong> - n. 12770<br />
Assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione di opere<br />
di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti – L.r. 5 gennaio<br />
2000, n. 1 – Assunzione impegno e contestuale liquidazione di<br />
A 300.000,00 a favore degli Enti beneficiari, a valere sul Capitolo<br />
2.1.1.3.278.5747 – Bilancio anno <strong>2010</strong><br />
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA<br />
SISTEMA EDUCATIVO E ISTRUZIONE<br />
Vista la legge regionale 5 gennaio 2000 n. 1, art. 4, comma<br />
107 quater il quale dispone che «oltre agli interventi di cui al<br />
comma 107, la Giunta regionale può procedere al finanziamento<br />
di opere edilizie che non possono essere differite per esigenze<br />
sorte a seguito di eventi che compromettano l’agibilità<br />
degli edifici scolastici e che non siano altrimenti finanziabili all’interno<br />
delle ordinarie procedure previste dalla <strong>Regione</strong> e dagli<br />
Enti locali»;<br />
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10<br />
febbraio <strong>2010</strong> avente per oggetto: «Determinazione in merito<br />
ad interventi ordinari e urgenti di edilizia scolastica» che, a valere<br />
sull’UPB 2.1.1.3.278 – Bilancio di esercizio anno <strong>2010</strong>, riserva la<br />
somma di C 500.000,00 sul Capitolo 5747, per interventi urgenti<br />
su edifici scolastici (art. 4 comma 107 quater, l.r. 1/2000);<br />
Considerato che la programmazione finanziaria prevista all’UPB<br />
2.1.1.3.278 – cap. 5747, di cui alla d.g.r. 13 ottobre <strong>2010</strong><br />
n. 9/634, ha previsto uno stanziamento ulteriore di C 500.000,00<br />
per interventi urgenti su edifici scolastici pubblici e privati;<br />
Considerata l’urgenza dei lavori da eseguire, i suddetti stanziamenti<br />
possono essere utilizzati per finanziare interventi indifferibili<br />
ogni qualvolta si rendesse necessario e comunque entro<br />
l’anno di competenza e nei limiti della disponibilità finanziaria;<br />
Visti i d.d.s. n. 3166 del 30 marzo <strong>2010</strong> e n. 7339 del 23 luglio<br />
<strong>2010</strong> relativi all’assegnazione di contributi straordinari per la realizzazione<br />
di opere di edilizia scolastica indifferibili e urgenti ai<br />
sensi della succitata l.r. n. 1/2000, per un importo complessivo di<br />
C 500.000,00;<br />
Preso atto che, sono pervenute alla <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> altre<br />
istanze e che, dall’esame e dalla valutazione delle stesse da<br />
parte della competente Struttura Sistema Educativo e Istruzione,<br />
della Direzione Generale «Istruzione, Formazione e Lavoro», n. 8<br />
sono risultate complete della documentazione prevista e della<br />
relazione redatta, previo sopralluogo, da tecnici delle competenti<br />
Sedi Territoriali della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> (S.T.E.R.), attestanti<br />
l’esistenza della reale necessità e urgenza dell’intervento;<br />
Dato atto che le suddette istanze, debitamente esaminate,<br />
valutate e considerate meritevoli di accoglimento, sono state<br />
ordinate secondo le modalità e i parametri stabiliti dalla succitata<br />
deliberazione della Giunta regionale n. 8/11254 del 10 febbraio<br />
<strong>2010</strong>, in base alla data di presentazione delle stesse, come<br />
indicato e specificato nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale<br />
del presente decreto;<br />
Preso atto che tali richieste rientrano nelle tipologie di intervento<br />
previste dalla legge regionale 1/2000;<br />
Ritenuto, per garantire l’agibilità degli edifici scolastici, di<br />
assegnare la somma di C 300.000,00 per le opere di edilizia scolastica<br />
indifferibili ed urgenti, sull’UPB 2.1.2.3.78 al Cap. 5747, a<br />
favore degli Enti indicati nel citato allegato A), parte integrante<br />
e sostanziale del presente decreto;<br />
Ritenuto necessario procedere, con il presente atto, alla formale<br />
assunzione dell’impegno di spesa e alla contestuale liquidazione<br />
per C 260.143,00;<br />
Ritenuto inoltre di procedere all’impegno di C 8.000,00 a favore<br />
Scuola Materna «Fenzi-Marabelli» – Abuzzano (PV), e<br />
C 31.857,00 a favore della Scuola Materna «Casa dei Bambini»<br />
di Oggiono (LC) prevedendo la relativa liquidazione in ordine<br />
alle tempistiche di esecuzione dei lavori;<br />
Verificato che la predetta spesa, pari alla somma complessiva<br />
di C 300.000,00, rientra nella tipologia di spese imputabili alla<br />
UPB 2.1.1.3.278 Cap. 5747 e che lo stesso presenta la necessaria<br />
disponibilità di competenza e di cassa;<br />
Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modificazioni e<br />
integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale<br />
di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in<br />
corso;<br />
Vista la l.r. n. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi<br />
della IX legislatura;<br />
Visto il d.d.g. Istruzione, Formazione e Lavoro n. 7245 del 21<br />
luglio <strong>2010</strong> inerente l’assegnazione delle risorse finanziarie dell’esercizio<br />
<strong>2010</strong> ai Dirigenti delle U.O. e delle Strutture e successive<br />
modificazione e/o integrazioni;<br />
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra<br />
nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/<strong>2010</strong> (tracciabilità<br />
dei flussi finanziari);<br />
Decreta<br />
1. di approvare l’assegnazione di contributi straordinari per la<br />
realizzazione di opere di edilizia scolastica indifferibili ed urgenti<br />
dirette a garantire l’agibilità degli edifici scolastici, rientranti nelle<br />
tipologie di intervento previste dalla legge regionale 1/2000,<br />
per un importo complessivo di C 300.000,00 a favore degli enti<br />
indicati nell’allegato «A», parte integrante e sostanziale del presente<br />
decreto;
Bollettino Ufficiale – 3887 –<br />
2. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella<br />
tabella seguente, con imputazione ai capitoli ivi indicati:<br />
Serie Ordinaria N. <strong>51</strong> - 20 dicembre <strong>2010</strong><br />
Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Importo anno 1 Importo anno 2 Importo anno 3<br />
BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 260.143,00 0,00 0,00<br />
ARCOBALENO COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS 106552 2.1.1.3.278.5747 8.000,00 0,00 0,00<br />
COOPERATIVA SOCIALE NUOVA SCUOLA A R.L. 163132 2.1.1.3.278.5747 31.857,00 0,00 0,00<br />
3. di liquidare:<br />
Beneficiario/Ruolo Codice Capitolo Impegno Imp. perente Da liquidare<br />
BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI 37633 2.1.1.3.278.5747 <strong>2010</strong>/0/0 260.143,00<br />
Cod. Benef.<br />
Ruolo<br />
37633 BENEFICIARI L. 1/2000 INTERVENTI URGENTI<br />
Denominazione Cod. Fiscale Partita IVA Indirizzo<br />
4. di dichiarare che l’obbligazione assunta con il presente atto scade entro il termine dell’esercizio finanziario in corso;<br />
5. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong>.<br />
Il dirigente della Struttura:<br />
Paolo Formigoni<br />
——— ———<br />
LEGGE REGIONALE 5 GENNAIO 2000 N. 1 ART. 4 COMMA 107 QUATER<br />
ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI STRAORDINARI PER L’ESECUZIONE DI OPERE<br />
DI EDILIZIA SCOLASTICA IMPREVEDIBILI, URGENTI E INDIFFERIBILI<br />
ASSUNZIONE IMPEGNO DI SPESA E CONTESTUALE LIQUIDAZIONE<br />
FONDI BILANCIO <strong>2010</strong><br />
ALLEGATO «A»<br />
Date<br />
N. ord. Ente beneficiario Codice Importo Contributo Importo da Importo da<br />
OPERE esecuzione<br />
Data e scuola Beneficiario opere assegnato impegnare liquidare<br />
lavori<br />
1 Scuola Materna «A. Rifacimento solai I.L. 16.08.<strong>2010</strong> 217668 10.000 5.000 5.000 5.000<br />
08.06.10 Pedretti» – Presezzo (BG) A.L. 01.10.<strong>2010</strong><br />
F.L. 01.10.<strong>2010</strong><br />
2 Comune di Gera Lario Sostituzione caldaia I.L. 30.10.<strong>2010</strong> 10563 83.830 67.064 67.064 67.064<br />
11.06.10 (CO) – Secondaria A.L. 30.11.<strong>2010</strong><br />
F.L. 30.12.<strong>2010</strong><br />
3 Comune di Porto Sistemazione tetto I.L. 04.04.2011 11<strong>51</strong>9 105.600 68.640 68.640 68.640<br />
26.07.10 Valtravaglia (VA) – A.L. 03.06.2011<br />
Primaria F.L. 03.07.2011<br />
4 Comune di Consiglio di Sistemazione copertura I.L. 01.06.2011 10532 35.598 23.139 23.139 23.139<br />
08.09.10 Rumo (CO) – Primaria A.L. 31.08.2011<br />
F.L. 31.08.2011<br />
5 Scuola Materna «Fenzi Sistemazione copertura I.L. 30.10.<strong>2010</strong> 106552 16.000 8.000 8.000 0<br />
13.09.10 Marabelli» – Albuzzano A.L. 15.12.<strong>2010</strong><br />
(PV) F.L. 15.12.<strong>2010</strong><br />
6 Comune di Grontardo Sostituzione tubature impianto I.L. 14.10.<strong>2010</strong> 10753 20.000 13.000 13.000 13.000<br />
01.10.10 (CR) – Primaria termico A.L. 30.10.<strong>2010</strong><br />
F.L. 30.10.<strong>2010</strong><br />
7 Comune di Cassano Consolidamento solai I.L. 10.01.2011 11445 166.600 83.300 83.300 83.300<br />
04.11.10 Magnago (VA) – A.L. 28.02.2011<br />
Secondaria F.L. 15.04.2011<br />
8 Scuola Materna «Casa Impermeabilizzazione terrazzo I.L. 15.12.<strong>2010</strong> 163132 63.956 31.857 31.857 0<br />
18.11.10 dei Bambini» – Oggiono Sistemazione servizi igienici A.L. 15.05.2011<br />
(LC) F.L. 15.05.2011<br />
TOTALE 300.000 300.000 260.143