Saciletto - Comune di Ruda
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A pag. 26<br />
1. "Aziende Aperte"<br />
2. Female Choir "CANTUS" <strong>di</strong> Trondheim (Norvegia).<br />
Ospiti del coro Montever<strong>di</strong> nell’ambito del progetto "Cori d’Europa"<br />
3. Folkest - Il gruppo: “Antiche Ferrovie Calabro-Lucane”<br />
4. <strong>Saciletto</strong>: commemorazione dei partigiani caduti nel 1944<br />
5. 1° novembre: celebrazione dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate<br />
Copertina del libro <strong>di</strong> Giuseppe Fumo<br />
presentato il sala consiliare l'8 aprile 2010<br />
il|comune<br />
informa<br />
notiziario | del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Ruda</strong> | n.5 | <strong>di</strong>cembre 2010<br />
Restaurate le pitture<br />
della cappella cimiteriale <strong>di</strong> Perteole<br />
identificato il probabile autore<br />
Il più bell’esempio <strong>di</strong> decorazioni a figure degli<br />
anni venti presenti in regione: così le definisce<br />
Bergamini nella guida artistica del FVG. La cappella,<br />
progettata da Provino Valle nel 1917, doveva<br />
essere un’opera <strong>di</strong> pietà patriottica, tanto che sopra<br />
il monumento centrale era destinata la splen<strong>di</strong>da<br />
scultura <strong>di</strong> Ettore Ximenes, nota come ”Angelo<br />
della Carità”, in seguito collocata tra i cipressi del<br />
cimitero degli eroi <strong>di</strong> Aquileia.<br />
L’intervento <strong>di</strong> restauro è stato realizzato con<br />
fon<strong>di</strong> provenienti dalla Regione, dal <strong>Comune</strong> e dalla<br />
Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici,<br />
a <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> un'efficace e straor<strong>di</strong>naria<br />
collaborazione. Da qualche settimana si<br />
conosce anche l’autore delle pitture (realizzate con<br />
la tecnica della tempera su calce), il cui nome è<br />
stato reso pubblico durante l’inaugurazione del 1°<br />
novembre alla presenza del Soprintendente dott.<br />
Luca Caburlotto. L’identificazione del probabile<br />
autore ha avuto un percorso incre<strong>di</strong>bile soprattutto<br />
considerando che l’unico in<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> partenza era che<br />
le pitture erano opera <strong>di</strong> un ufficiale <strong>di</strong> Roma, informazione<br />
tramandata verbalmente da alcune persone<br />
che, a suo tempo, posarono come modelli per<br />
l’artista. La ricerca è stata magistralmente condotta<br />
dal Mar. Magg. Gianni Grassi, granatiere in pensione,<br />
originario <strong>di</strong> <strong>Saciletto</strong>, ma residente a Roma, incaricato<br />
da Adriana Miceu, storica e appassionata <strong>di</strong> ricerca.<br />
L’opera <strong>di</strong> Perteole, molto probabilmente interrotta<br />
(lo si deduce da particolari incompleti), celebra l’eroe<br />
che muore in battaglia e la sua elevazione al cielo.<br />
Sempre sullo stesso lato è raffigurato un Cristo in<br />
Croce, mentre nel lato est due figure femminili e un<br />
soldato morente avvolto nel Tricolore con sullo sfondo<br />
due splen<strong>di</strong><strong>di</strong> cavalli e un’aquila in volo.<br />
Oreste Pizio era nato nel 1879 a Torino e richiamato<br />
alle armi al Quartier Generale della 2^ e poi<br />
Pitture liberty restaurate dalla <strong>di</strong>tta Esedra <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />
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