Novembre - Gruppo Apneisti Senesi
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Periodico del <strong>Gruppo</strong> <strong>Apneisti</strong> <strong>Senesi</strong> A.S.D. Via G. Di Vittorio 12 - Siena - Anno IV -<br />
Nr. 14 Dicembre 2008 Autoriz. del Trib. di Siena n° 753 del 17/05/04 - sped.abb<br />
postale DCB -Siena
Relitti: che passione!!<br />
Perchè non scrivi un articolo che<br />
parli un pò dei relitti? E’ stata<br />
questa l’ultima frase detta da un<br />
amico al ritorno da una giornata di<br />
mare trascorsa insieme dove,<br />
durante il viaggio, avevamo<br />
parlato dei luoghi di immersione,<br />
secche , fondali fantastici, posti<br />
particolari. E’ difficile descrivere<br />
le sensazioni e le emozioni che si<br />
possono provare durante le<br />
immersioni alla scoperta di relitti.<br />
Sarà forse che si risveglia in noi la<br />
parte avventurosa e fantastica<br />
della nostra anima di bambini,<br />
quando ci immaginavavamo<br />
pirati alla ricerca di favolosi<br />
tesori ?<br />
La scoperta di un relitto non è mai<br />
semplice. Principalmente per la<br />
difficoltà nell’ individuazione,<br />
soprattutto per quelli lontani dalla<br />
costa. E’ arduo scoprire le<br />
coordinate esatte, le carte<br />
nautiche che li riportano non sono<br />
mai precise quanto vorremmo e si<br />
sa, al largo basta sbagliare di<br />
pochi metri per girare a vuoto tutta<br />
la mattinata. Più difficile ancora è<br />
ottenere le coordinate GPS da<br />
qualche pescatore , a cui non piace<br />
che i sub si rechino su un relitto ,<br />
spesso proficuo luogo di catture. Lo<br />
stesso vale per i “colleghi”<br />
pescapneisti che malvolentieri<br />
rivelano quei fatidici punti<br />
conservati gelosamente per<br />
mantenere il segreto sul quale<br />
abbiamo l’esclusiva della visita o<br />
,che ne so, la speranza di scoprire<br />
qualcosa di prezioso,di vedere cose<br />
che non avevamo notato le volte<br />
precedenti. Ma la realtà è proprio<br />
così: un relitto ben conservato lascia<br />
sempre la sorpresa di trovare<br />
qualcosa di nuovo. Un particolare<br />
della struttura mai notato in<br />
di Michele Rapezzi<br />
precedenza, ( spesso perchè tutto è<br />
ricoperto da concrezioni e<br />
vegetazione) oppure un piccolo<br />
passaggio od uno spazio che ci era<br />
sfuggito precedentemente.<br />
Le sensazioni sono comunque<br />
sempre molto forti. Dall’inizio della<br />
discesa lungo il cavo ,oppure<br />
quando dall’alto si incomincia ad<br />
intravedere la struttura del relitto<br />
tutto intero che ci lascia sempre con<br />
il fiato sospeso. Le emozioni non<br />
mancano di sicuro ancora prima di<br />
arrivare sul fondo. Può capitare di<br />
imbattersi in banchi di pesci di<br />
passo, che gironzolano nelle<br />
vicinanze ; ricciole, dentici, saraghi<br />
,raramente tonni e palamite come<br />
capita in Sardegna; o addirittura<br />
squali, molto frequenti nei mari<br />
tropicali.<br />
Un caso diventato anche luogo di<br />
indagine per gli studiosi, è il<br />
relitto“Atlas” nel North Carolina,<br />
dove c’è una nursery di grossi<br />
squali toro che, indisturbati, lo<br />
hanno eletto come loro luogo di<br />
riproduzione.<br />
Oltre al fascino per le specie<br />
animali che un relitto può<br />
favorevolmente ospitare, non<br />
mettiamo in secondo piano la<br />
possibilità di visitarlo in tutte le sue<br />
parti. Possono essere conservate al<br />
suo interno suppellettili o se si è<br />
più fortunati, strumentazioni di<br />
bordo . Male che vada perchè<br />
spoglio di tutto ,c’è sempre la<br />
speranza dell’incontro con cernie,<br />
corvine, gronghi, murene, mustele,<br />
che amano luoghi un pò bui ed<br />
inaccessibili e ,statene certi ,un<br />
relitto ne offre veramente tanti!<br />
Logicamente la bellezza<br />
dell’immersione dipende anche<br />
dalle condizioni e dal livello di<br />
conservazione del relitto e da<br />
quanto è stato asportato dai sub<br />
che lo hanno visitato in<br />
precedenza.<br />
Purtroppo c’è una cattiva abitudine<br />
nel prelevare qualsiasi cosa sia<br />
asportabile per avere un ricordo di<br />
quell’immersione;così facendo si<br />
priva chi verrà in futuro, del gusto<br />
di ammirare ciò che fa bello un<br />
relitto. Un timone, una bussola,<br />
una consolle di comando, leve,<br />
manovelle ed altro. C’è un aereo<br />
nel golfo di Follonica a soli 12m di<br />
profondità, della II guerra mondiale<br />
che oramai è privo di ogni cosa; le<br />
eliche, le mitragliatrici, ogni<br />
strumento e perfino i motori, ma<br />
nonostante tutto conserva ancora,<br />
come una bella donna disadorna, un<br />
suo fascino dato dalla carlinga e<br />
dalle ali ancora integre, una ruota<br />
staccata del carrello e vari altri pezzi<br />
sparsi nello spazio circostante. Ci<br />
vado sempre volentieri portando con<br />
me altri amici sub che rimangono<br />
sempre entusiasti.<br />
Altra storia è se si visitano relitti più<br />
profondi, dai quali riportare oggetti<br />
in superficie risulta più difficoltoso,<br />
visti i tempi di permanenza ridotti
per l’immersione ARA e le altezze<br />
dei fondali che certo non facilitano i<br />
recuperi.<br />
Una testimonianza di ciò è la grande<br />
abbondanza di navi ben conservate<br />
lungo le coste della Sardegna; ad<br />
esempio c’è un bellissimo relitto nel<br />
golfo di Cagliari chiamato<br />
“Isonzo”,lungo più di 100m, che<br />
rimane appoggiato sulla fiancata di<br />
dritta, alla profondità di oltre 60m,<br />
nel quale sono ben visibili i cannoni<br />
di prua e di poppa, le grandi eliche<br />
propulsive, le ancore tutt’ora<br />
inserite nelle cubie e le strutture<br />
presenti lungo il ponte. Su questo<br />
bellissimo relitto stazionano<br />
perennemente grossi dentici e<br />
ricciole. E’ davvero spettacolare ed<br />
allo stesso tempo impegnativo<br />
affrontare un’immersione, ma ne<br />
vale davvero la pena.<br />
Altro relitto famoso in tutto il<br />
mondo che ha fatto la gioia dei<br />
subacquei , la cui scoperta avvenne<br />
ad opera del mitico Jacques Costeau<br />
(durante gli anni ’50 quando<br />
affascinava tutti con le sue<br />
avventure nel Mar Rosso), è il<br />
“Thilstergom” .Adagiato ad una<br />
profondità massima di 30m avrebbe<br />
dovuto rifornire le truppe del<br />
generale Rommel, la Volpe del<br />
Deserto.<br />
Personalmente la ricordo come una<br />
delle mie immersioni più belle.<br />
Vi racconto come è andata:mi ci<br />
sono immerso la mattina di<br />
Capodanno di qualche anno fa.<br />
Quale migliore occasione per<br />
iniziare l’anno, con una delle tante<br />
imbarcazioni egiziane che<br />
lentamente ,per via delle numerose<br />
secche, trasportano centinaia di sub<br />
in quel punto, a sud della punta del<br />
Sinai, circa quattr’ore di<br />
navigazione da Sharm el Sheikh da<br />
dove eravamo partiti. Ero passato<br />
dalla cena di fine anno, consumata<br />
in un ristorantino a gazebo che si<br />
affacciava sulle calme acque<br />
egiziane, seduto in mezzo a cuscini<br />
e bassi tavolini, direttamente al<br />
caicco con imbarco alle 4 e mezzo di<br />
mattina. Naturalmente ho dormito<br />
durante il tragitto ma non mi sono<br />
perso l’alba che in quei posti colora<br />
il mare di un rosso-arancio così<br />
intenso da chiedersi se l’etimologia<br />
del suo nome derivi da quello<br />
spettacolo così fantastico.<br />
Il vecchio e vissuto comandante<br />
arabo che al sorgere del sole ha<br />
svolto il suo tappetino con<br />
meticolosa attenzione per pregare<br />
inginocchiato in direzione della<br />
Mecca; lo sciabordio dell’acqua sulle<br />
paratie dell’imbarcazione in<br />
navigazione, il silenzio nell’aria a<br />
miglia di distanza da ogni forma di<br />
civiltà rendeva il tutto<br />
soprannaturale e sacrale. Il gruppo<br />
di immersione era, fortunatamente<br />
per me, composto soltanto da<br />
quattro sub: oltre a me, due amici<br />
inglesi e la bella istruttrice bionda<br />
che ci accompagnava per farci da<br />
guida. In prossimità dell’arrivo<br />
abbiamo constatato con grande<br />
piacere che eravamo i primi della<br />
giornata e quindi ancora nessuno<br />
aveva arrecato disturbo al luogo.<br />
Come ci siamo immersi si è<br />
presentato davanti ai nostri occhi<br />
uno scenario straordinario. Banchi di<br />
Platax, rassomiglianti un po’ a quelli<br />
della famiglia dei pesci angelo, ci<br />
sono venuti incontro incuriositi e ci<br />
hanno accompagnato per un po’<br />
fino a che hanno lasciato il passo<br />
ad un altro branco di grossi labridi<br />
maculati che ci è sfilato davanti<br />
fissandoci negli occhi l’immagine di<br />
una grande onda gialla che si<br />
spostava in continuazione. Più in<br />
basso, all’improvviso è passato<br />
come un siluro un grosso tonno, la<br />
cui agilità lasciava qualche dubbio<br />
sulla mole che ho stimato essere<br />
all’incirca sui 100Kg, piombando<br />
improvvisamente dentro un branco<br />
di piccoli pesci il quale è esploso in<br />
tutte le direzioni.<br />
Poco più in là una grossa cernia<br />
sorniona, anch’essa oltre il quintale,<br />
osservava la scena tranquilla e alla<br />
nostra vista si è lentamente defilata<br />
sotto una lamiera del<br />
relitto.Successivamente,abbiamo<br />
dedicato l’attenzione ai resti del<br />
carico . Da ambo i lati sul ponte<br />
sono appoggiati dei grossi vagoni di<br />
treno e, vicino sulla sabbia, una<br />
locomotiva che doveva essere<br />
saltata fuori con l’esplosione o<br />
durante l’affondamento. Dietro uno<br />
di questi è fissato un piccolo<br />
aeroplano forse dedicato a delle<br />
brevi ricognizioni nel deserto,<br />
mentre sulle fiancata di sinistra<br />
saltano all’occhio dei cingolati di<br />
carro armato capovolti con a fianco<br />
delle casse di proiettili di grosso<br />
calibro con ancora le scritte di<br />
fabbricazione. Verso prua dove sono<br />
ancora i cannoni,siamo entrati<br />
attraverso gli squarci provocati dagli<br />
scoppi dove un carosello di piccoli<br />
glass-fish,accompagnavano all’<br />
unisono i nostri movimenti. Alla fine<br />
dell’immersione siamo risaliti<br />
osservando tanti altri pesci che<br />
gironzolavano intorno a noi. Pausa<br />
pranzo e poi breafing descrittivo<br />
dell’istruttrice che ci ha anticipato le<br />
sorprese che ci aspettavano<br />
all’interno della nave. Con euforia ci<br />
siamo rituffati per penetrare<br />
all’interno delle stive.<br />
Dentro ad ogni passaggio della luce<br />
delle potenti torce si defilava davanti<br />
a noi un museo della guerra, camion<br />
in fila ancora integri, moto tipo<br />
Harley-Davidson che conservano<br />
ancora i sellini in pelle e le gomme<br />
gonfie. Quantità infinita di stivali<br />
militari che davano quasi<br />
l’impressione di vedere<br />
all’improvviso il corpo di qualche<br />
soldato li nel mezzo. In un altro<br />
piano della nave, ali di aeroplano<br />
stipate su grossi scaffali, pezzi di<br />
motore e ricambi completavano uno<br />
scenario di altri tempi.<br />
All’uscita, attraverso i corridoi ed i<br />
portelloni siamo risaliti lungo il<br />
cavo, consapevoli di aver vissuto<br />
un’esperienza unica salutati da un<br />
branco di barracuda che girando in<br />
cerchio osservavano quei buffi<br />
animali con le bolle, i quali dietro al<br />
vetro della maschera mostravanouno<br />
sguardo stranamente felice.<br />
Relitti che passione!<br />
Michele Rapezzi
VISITA MEDICA<br />
Ricordiamo a tutti i nostri Soci interessati alla visita<br />
medico-sportiva che entro la fine del prossimo mese<br />
di Gennaio 2009 sarà fissato l'appuntamento presso il<br />
Centro di Medicina Sportiva del CUS, con le stesse<br />
modalità degli anni precedenti.Chiunque fosse<br />
interessato, può contattare Fabrizio al 335/6759856.<br />
Campionato<br />
Italiano Per<br />
Società 2008<br />
Venerdì 26 settembre siamo a Latina per il<br />
Campionato Italiano a squadre di pesca in<br />
apnea; con un tempo estivo e mare calmo. I<br />
fratelli Michele e Davide Rapezzi sono caricati<br />
a molla e mostrano un ottimo stato di forma,<br />
anche grazie alle sedute in piscina ed i "saluti<br />
al sole".<br />
Siamo sul posto intorno alle 12 e troviamo<br />
una serie di gommoni pronti ad entrare in<br />
acqua dall'unico (e scomodo) scivolo di Foce<br />
Verde.<br />
Poche ore per preparare la gara sono<br />
sufficienti a capire dai primi tuffi che il pesce<br />
c'è, sentendo anche le notizie di numerosi<br />
avvistamenti da parte delle altre squadre; ma<br />
non sarà così il giorno della gara.<br />
Davide scova in preparazione dei bei saragoni<br />
e, puntualmente segnamo le mire col GPS, ma<br />
anche aiutandoci con le inconfondibili (??)<br />
mire a terra.<br />
Il giorno della gara, che guarda caso è il mio<br />
compleanno, ben 47 squadre agguerrite si<br />
presentano alla partenza. Davide e Michele<br />
entrano in acqua per primi ed iniziano a fare<br />
tuffi come due cormorani, con un ritmo<br />
impressionante. Purtroppo ad un'ora<br />
dall'inizio il nostro carniere langue, avendo<br />
catturato solo pochi pesci al limite del peso,<br />
più una corpulenta “lappara”. Il mare è liscio<br />
come l'olio e le squadre sono distribuite sulle<br />
varie batimetriche, ma prevalentemente tra i<br />
10 ed i 15 metri.Giunti a metà gara, scendo<br />
in acqua e dopo poco mi imbatto in un volo di<br />
belle corvine; per questo rinunciamo allo<br />
spostamento e Davide si tuffa con me alla<br />
ricerca della "sciaena umbra".
Nel tuffo successivo fulmino una corvina<br />
sugli 8 etti, fuori tana, e Davide ne prende<br />
un'altra in uno spacco laterale. Poco dopo, mi<br />
affaccio ad un'apertura secondaria e ne<br />
catturo un'altra. Dopo di che, il nulla<br />
assoluto, senza menzionare le “murene-<br />
lombrico” catturate.<br />
Chiudiamo la gara con un carniere che<br />
sembrerebbe bello da vedere, ma che in realtà<br />
ha solamente tre pesci validi, due corvine ed<br />
una lappara (tordo pavone). La pesatura vede<br />
trionfare il Teseo Tesei dell'Elba con dodici<br />
prede, mentre il GAS finisce al<br />
trentacinquesimo posto, con una perfomance<br />
che non resterà certo nella storia.<br />
Se dovessi dire cosa abbiamo sbagliato non<br />
saprei rispondere: il fondale bello l'abbiamo<br />
trovato, il ritmo c'era..... ah già, mancavano i<br />
pesci.<br />
Probabilmente direi che la conoscenza del<br />
campo gara e delle abitudini dei pesci della<br />
zona, una preparazione di mezzo pomeriggio<br />
non sono sufficienti. Non si può contare<br />
esclusivamente sul fattore C!<br />
Antonio Montomoli<br />
Premio CONI per i Dirigenti Sportivi<br />
Sabato 22 <strong>Novembre</strong> , presso l'Auditorium della “Banca Monteriggioni”, si è svolta la “Giornata del<br />
Dirigente”. Una manifestazione fortemente voluta ed organizzata dal CONI provinciale per mettere<br />
in risalto la funzione determinante che svolgono tutte quelle persone che prestano la loro opera di<br />
volontariato nell'ambito delle Federazioni Sportive e presso gli Enti di Promozione.<br />
Alla presenza delle maggiori autorità in ambito sportivo sono stati consegnati dei riconoscimenti ai<br />
Delegati Provinciali di ciascuna Federazione e ad un dirigente dello specifico settore .<br />
Per la FIPSAS hanno ricevuto il premio il Delegato Provinciale Luigi Bracci e il Presidente del GAS “L'Arbalete”<br />
Fabrizio Lachi.<br />
Questo rende merito a Fabrizio per l'attività svolta a favore della promozione della nostra attività sportiva,<br />
ma è va detto che il risultato è stato ottenuto solamente grazie al fondamentalecontributo di tutto il<br />
Consiglio Direttivo Del “G.A.S.” ed al lavoro<br />
svolto negli anni scorsi da coloro che li hanno<br />
preceduti.<br />
Un premio quindi che appartiene<br />
a tutto il “GAS L'arbalete” !
Purtroppo quest’anno, a causa di<br />
una primavera metereologicamente<br />
inclemente, siamo stati costretti ad<br />
annullare ben due appuntamenti con<br />
le pescate sociali sino a questo<br />
momento. Fortunatamente oggi il<br />
tempo è bellissimo e, nonostante il<br />
calendario, sembra di essere a<br />
giugno.<br />
L’appuntamento è al Circolo della<br />
pesca sportiva di Castiglioncello<br />
dove il nostro socio storico Luciano<br />
Maroni tiene ormeggiato il<br />
gommone.<br />
Il mio vecchio Solemar è già in<br />
acqua quando arrivano allo scivolo<br />
anche Fabrizio e Davide con i loro<br />
mezzi nautici. L’alaggio avviene<br />
senza problemi ma al momento<br />
dell’accensione il motore di Fabrizio<br />
non vuole proprio saperne!<br />
Intanto sul moletto del circolo si<br />
sono già radunati gli amici che, in<br />
tenuta da pesca, attendono<br />
impazienti. Dopo molti tentativi e<br />
invocazioni ai santi finalmente il<br />
motore parte e i gommoni giungono<br />
al porticciolo. Usciamo in mare che<br />
per l’occasione è calmo e senza<br />
vento, direzione il Faro di Vada.<br />
Gli equipaggi sono i seguenti: Sul<br />
gommone di Luciano ci sono<br />
Baroncini, Falorni e il giovanissimo<br />
Giacomo Cini; sul mezzo di Fabrizio<br />
ci sono il Montomoli, Davide<br />
Rapezzi e un’altra “new entry” del<br />
GAS, Attilio, esperto di Blue<br />
Hunting in oceano; sul gommone di<br />
Tutti a Castiglioncello!!!<br />
Finalmente una bella giornata per stare in compagnia<br />
Davide, il<br />
Segretario<br />
Teo,<br />
Giacomo<br />
Butini e<br />
Simone<br />
Ceccherini,<br />
infine con<br />
me ci sono<br />
Andrea Del<br />
Santo e il<br />
Lenzini.<br />
Davvero un<br />
bel gruppo e<br />
questo non<br />
può che farci<br />
piacere.<br />
Ci gettiamo<br />
in acqua sulla secca nei pressi del<br />
faro; l’acqua è bellissima con leggera<br />
corrente da sud, ma a parte questo<br />
non si vede un pesce “sparabile” a<br />
parte un’abbondante presenza di<br />
piccole Occhiate in tana. Ben presto<br />
veniamo presi dallo sconforto e<br />
come gli altri ci spostiamo su un<br />
altro punto della secca ma la<br />
situazione non cambia. L’equipaggio<br />
di Fabrizio si dirige verso terra in un<br />
posto che conoscono bene e anche<br />
Luciano cerca di sfruttare la sua<br />
trentennale conoscenza dei luoghi<br />
ma con scarsa fortuna e riesce ad<br />
arpionare solo un<br />
Tordo di peso. Davide riesce a<br />
racimolare qualche pescetto ,<br />
mentre i “professionisti” Lachi e<br />
Davide Rapezzi fanno man bassa di<br />
Tordi e serpentoni.<br />
Alle 15:00 rientriamo mestamente al<br />
porticciolo. Fabrizio ci raggiunge con<br />
un po’ di ritardo mentre l’ultimo a<br />
rientrare è il gommone… del<br />
Bolognesi!<br />
Ad attenderci sotto il gazebo del<br />
Circolo ci sono le nostre donne:<br />
l’insostituibile Lara insieme a Paola,<br />
Petra, Cecilia e la mamma di<br />
Giacomino hanno approntato un<br />
banchetto di tutto rispetto a base di<br />
salumi, formaggi, verdure, frutta e<br />
dolci ovviamente innaffiati da ottimo<br />
vino rosso, così i nostri baldi atleti,<br />
stanchi e “denutriti” possono<br />
finalmente rifocillarsi. Alcuni soci<br />
del Circolo di Castiglioncello si<br />
uniscono all’allegro convivio e per<br />
passiare un pomeriggio in allegria<br />
fino al momento della pesata. Il<br />
carniere più corposo è quello di<br />
Davide Rapezzi, seguito da quello di<br />
Fabrizio, Davide Bolognesi, Luciano<br />
e Andrea Del Santo. Per gli altri il<br />
solito cappottino, ma non importa,<br />
non è questa la<br />
finalità di certe<br />
iniziative, il nostro<br />
scopo è da sempre<br />
quello di stare<br />
insieme in allegria<br />
e passare una<br />
giornata al mare<br />
facendo quello che<br />
più ci piace.<br />
Uno speciale<br />
ringraziamento va<br />
al “Circolo della<br />
pesca sportiva” di<br />
Castiglioncello per<br />
la gentile<br />
ospitalità.<br />
Alessandro Staderini
Lo scorso hanno abbiamo<br />
superato ogni più rosea previsione<br />
di affluenza per la domenica<br />
dedicata alla piscina .<br />
Abbiamo “invaso” l'invaso<br />
dell'Acquacalda in più di quaranta<br />
soci grandi e piccini.<br />
Forti di questa presenza ci siamo<br />
ripresentati quest'anno per bissare<br />
l'evento ma è giunta immediata<br />
una forte delusione: la grande<br />
richiesta di pubblico esterno, non<br />
consentiva al Gestore<br />
dell'impianto di concederci<br />
l'esclusiva di due corsie come in<br />
passato!<br />
E così torna subito a galla la<br />
cronica mancanza di piscine nella<br />
nostra città,dove le continue<br />
promess<br />
promesse<br />
fatte in<br />
passato dagli<br />
Amministratori<br />
,<br />
rimangono<br />
tali anno<br />
dopo anno.<br />
Così ci<br />
adattiamo a<br />
malincuore a<br />
condividere<br />
gli spazi con<br />
molta altra<br />
gente limitandoci per quanto<br />
possibile a non intralciarsi l'uno<br />
con l'altro.<br />
Ma in vasca piccola, i bambini<br />
sanno conquistarsi la loro libertà<br />
di giocare ed in breve la piscinetta<br />
è invasa di occhialini,pinnette,<br />
cavallucci marini di plastica e<br />
giocattoli di ogni tipo!<br />
Rispetto allo scorso anno si<br />
notano anche dei notevoli<br />
miglioramenti “apneistici” nei<br />
nostri giovanissimi; segno<br />
evidente che i genitori si sono<br />
applicati bene negli insegnamenti<br />
!<br />
Ridendo e sguazzando arrivano<br />
presto le 12,30 e comincia a farsi<br />
sentire il “richiamo della foresta”<br />
Presto !! tutti sotto la doccia che a<br />
S.Colomba<br />
Devolvi il cinque per mille al “GAS L'Arbalete”!!<br />
In occasione della presentazione della Dichiarazione dei Redditi per l'anno 2008 ,<br />
si desidera ricordare che la legge Finanziaria 2008 ha confermato la possibilità<br />
per i contribuenti di poter devolvere il 5 per mille sull'imposta alle Società Sportive<br />
regolarmente iscritte ai registri del CONI.<br />
Tale contributo non incide assolutamente sulla designazione dell'otto per mille e non<br />
va ad aumentare l'importo complessivo delle tasse da pagare. La donazione si espleta<br />
apponendo la propria firma sul modello 730 oppure UNICO 2009,<br />
indicando “GAS L'Arbalete ASD” con il nostro numero di codice<br />
fiscale 92034540523,nell'apposito spazio.<br />
C'è posto per tutti in piscina?<br />
S.Colomba ci aspettano!!<br />
Ed infatti al Circolo la comitiva del<br />
Gas ,inspiegabilmente (?!?)<br />
aumenta di numero. Chi sa<br />
resistere al richiamo delle<br />
tagliatelle al ragù o ad un bel<br />
piatto di fegatelli ?<br />
Durante il lauto pranzo<br />
approfittiamo per consegnare<br />
(finalmente !) i brevetti conseguiti<br />
ai corsi di “Apnea 1° livello” e<br />
“Pesca in Apnea” del 2008.<br />
La giornata si conclude con una<br />
bella passeggiata di stampo<br />
“primaverile” nella Montagnola<br />
Senese , per smaltire l'ennesima<br />
impresa gastronomica!<br />
Visitate la nostra sezione immagini sul sito:<br />
www.gruppoapneistisenesi.com !<br />
E.mail :segreteria@gruppoapneistisenesi.com
Eletto il nuovo Delegato Provinciale FIPSAS<br />
Si è riunito lo scorso 26 <strong>Novembre</strong> il consiglio Provinciale del FIPSAS, che<br />
aveva all'ordine delgiorno la nomina del nuovo Del.Prov. Le . Dopo anni di<br />
intenso e fruttuoso lavoro,Luigi Bracci ha ceduto il testimone a Marcello<br />
Mazzarella, già Presidente di Sezione. Al nuovo Delegato vanno i migliori<br />
auguri di buon lavoro da tutto il “G.A.S.” l'Arbalete”.<br />
Anche quest'anno la Fondazione Monte dei Paschi di Siena<br />
ha ritenuto opportuno sostenere<br />
l'attività della nostra<br />
Associazione con un contributo<br />
economico.<br />
Il Gr.<strong>Apneisti</strong> <strong>Senesi</strong> ringrazia<br />
la Fondazioneper l'attenzione<br />
che dedica ogni anno<br />
alla promozione delle attività sportive del nostro territorio.<br />
“Il giornalino di Bordo”<br />
Direttore : Fabrizio Lachi<br />
Dir.responsabile:Augusto Mattioli<br />
Redazione:A.Bondi F.Lachi S.Venturini<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Antonio Montomoli ,Michele Rapezzi,<br />
Alessandro Staderini