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accorgiamo che con tutte le parole belle<br />
estese mandiamo 2 sms invece che uno, con<br />
buona pace di chi ha inventato il sistema per<br />
raddoppiare i profitti. Invece ho deciso di<br />
aprire una casella email, dove uno mi scrive e<br />
non sa se e cosa qualcun altro mi abbia<br />
scritto. Forse più che chiederci che cosa sia la<br />
libertà, dovremmo prima chiederci se ci<br />
serve. Perché mi dà l’idea che a molti di noi in<br />
fin dei conti non serva. Siamo assuefatti da<br />
ciò che ci viene proposto, senza porci il<br />
problema se è ciò che vogliamo. Siamo pronti<br />
a spendere qualche soldino ogni settimana<br />
per la schedina, ma forse non ci siamo mai<br />
chiesti se ci interessa veramente fare 13;<br />
siamo pronti a fumarci qualcosa di forte per<br />
restare in compagnia, ma forse non ci siamo<br />
mai chiesti se quella è la compagnia che<br />
veramente vogliamo; siamo pronti a<br />
rimodernare completamente il nostro<br />
guardaroba intimo perché altrimenti l’ultimo<br />
jeans a vita bassa comprato non rende...<br />
Ancora? Ma sì... siamo pronti a dichiararci<br />
cattolici, ma in fondo un po’ xenofobi; siamo<br />
pronti ad ascoltare uno che dalle pagine di<br />
CdM ci fa la paternale sulla Libertà... (Ora ho<br />
finito; scusate, ma dovevo almeno toccare<br />
tutti e 5 gli scogli... ‘dice niente?). In fin dei<br />
conti questa è la libertà che ci fa stare caldi<br />
sotto le coperte, senza scoprirci i piedi. La<br />
volta scorsa scrivevo che io sono libero<br />
perché scelgo. Ok, ma perché scegliere è<br />
sempre così importante? Non potrebbe<br />
essere più semplicemente che “oggi voglio<br />
restare spento”? E se vi dicessi che “restare<br />
spenti” significa aver scelto? Cioè significa<br />
aver scelto di non scegliere? Non voglio fare<br />
sofismi, credetemi. Non ne ho bisogno. Voglio<br />
solo ribadire che - a seconda di come<br />
vediamo le cose - nella vita siamo condannati<br />
ad una continua scelta, oppure siamo liberi di<br />
scegliere continuamente. Se non lo facciamo,<br />
qualcun altro lo fa per noi. Ad esempio la<br />
Nike, la Motorola, la Rizzoli, Mediaset,<br />
oppure (salgo un po’ di tono così accontento<br />
nerd, geek e compagnia bella) la Monsanto,<br />
la Philip Morris o la Nestlè. Oppure non<br />
scegliere significa “rimanere coinvolti”, o<br />
peggio: essere conniventi... mai sentito<br />
parlare di Omertà? Uno di voi mi ha scritto:<br />
“Io mi sento LIBERO a comprare un nuovo<br />
telefonino, [...] o a comprare qualsiasi altra<br />
cosa che vorrò comprare. Ma non per seguire<br />
una stupida moda, semplicemente perché<br />
quelle cose mi piacciono”. Va bene. Non ho<br />
mai detto che nel <strong>2007</strong> uno debba restare<br />
senza telefonino. Basta che abbia scelto se gli<br />
serve (banale, vero?) e quanto è disposto a<br />
spendere per le funzioni di cui intenderà<br />
fruire (lo facevo notare all’esploratore<br />
quattordicenne che aveva installato il<br />
navigatore satellitare...). [...] Così tra questa<br />
Immensità s’annega il pensier mio: E il<br />
naufragar m’è dolce in questo mare. Quali<br />
strumenti abbiamo per scegliere? Perché gira<br />
e rigira – ve l’avevo detto la prima volta,<br />
yawn, che noia – sempre qui torniamo:<br />
volevamo parlare di Libertà vera, no? Allora<br />
parliamo di scelte. Vi immaginate a passare<br />
una giornata “sperimentale” e a chiedervi per<br />
ciascuna azione che fate o decisione che<br />
prendete quale sia stata la modalità della<br />
scelta? Niente jog-shuttle, tutto in presa<br />
diretta. Tutto in real time. Quando una scelta<br />
è presa, non si torna indietro, è tardi. Ed è<br />
inutile. Chiedetelo ad Erika e Omar. Come<br />
facciamo a scegliere? Con quale approccio ci<br />
chiediamo quale strada prendere ad un bivio?<br />
E soprattutto: come facciamo a riconoscere i<br />
bivi anche laddove ci sembra che la strada<br />
sia una sola, mentre in verità sono (almeno)<br />
due? Non è che forse per sapere quale strada<br />
prendere, dobbiamo sapere dove vogliamo<br />
andare? Non è che forse per sapere quali<br />
scelte fare, dobbiamo sapere chi vogliamo<br />
essere? A tutti coloro che vogliono la Libertà<br />
di essere ciò che vogliono, buona Strada.<br />
Il mio indirizzo lo conoscete. Non fate i pigri.<br />
Prima scherzavo: vi leggo volentieri, e di solito<br />
rispondo... liberamente.<br />
il_grillo_sparlante@libero.it<br />
Carnet di Marcia b•<strong>2007</strong><br />
Sale in Zucca<br />
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