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B 2007 - FSE

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accorgiamo che con tutte le parole belle<br />

estese mandiamo 2 sms invece che uno, con<br />

buona pace di chi ha inventato il sistema per<br />

raddoppiare i profitti. Invece ho deciso di<br />

aprire una casella email, dove uno mi scrive e<br />

non sa se e cosa qualcun altro mi abbia<br />

scritto. Forse più che chiederci che cosa sia la<br />

libertà, dovremmo prima chiederci se ci<br />

serve. Perché mi dà l’idea che a molti di noi in<br />

fin dei conti non serva. Siamo assuefatti da<br />

ciò che ci viene proposto, senza porci il<br />

problema se è ciò che vogliamo. Siamo pronti<br />

a spendere qualche soldino ogni settimana<br />

per la schedina, ma forse non ci siamo mai<br />

chiesti se ci interessa veramente fare 13;<br />

siamo pronti a fumarci qualcosa di forte per<br />

restare in compagnia, ma forse non ci siamo<br />

mai chiesti se quella è la compagnia che<br />

veramente vogliamo; siamo pronti a<br />

rimodernare completamente il nostro<br />

guardaroba intimo perché altrimenti l’ultimo<br />

jeans a vita bassa comprato non rende...<br />

Ancora? Ma sì... siamo pronti a dichiararci<br />

cattolici, ma in fondo un po’ xenofobi; siamo<br />

pronti ad ascoltare uno che dalle pagine di<br />

CdM ci fa la paternale sulla Libertà... (Ora ho<br />

finito; scusate, ma dovevo almeno toccare<br />

tutti e 5 gli scogli... ‘dice niente?). In fin dei<br />

conti questa è la libertà che ci fa stare caldi<br />

sotto le coperte, senza scoprirci i piedi. La<br />

volta scorsa scrivevo che io sono libero<br />

perché scelgo. Ok, ma perché scegliere è<br />

sempre così importante? Non potrebbe<br />

essere più semplicemente che “oggi voglio<br />

restare spento”? E se vi dicessi che “restare<br />

spenti” significa aver scelto? Cioè significa<br />

aver scelto di non scegliere? Non voglio fare<br />

sofismi, credetemi. Non ne ho bisogno. Voglio<br />

solo ribadire che - a seconda di come<br />

vediamo le cose - nella vita siamo condannati<br />

ad una continua scelta, oppure siamo liberi di<br />

scegliere continuamente. Se non lo facciamo,<br />

qualcun altro lo fa per noi. Ad esempio la<br />

Nike, la Motorola, la Rizzoli, Mediaset,<br />

oppure (salgo un po’ di tono così accontento<br />

nerd, geek e compagnia bella) la Monsanto,<br />

la Philip Morris o la Nestlè. Oppure non<br />

scegliere significa “rimanere coinvolti”, o<br />

peggio: essere conniventi... mai sentito<br />

parlare di Omertà? Uno di voi mi ha scritto:<br />

“Io mi sento LIBERO a comprare un nuovo<br />

telefonino, [...] o a comprare qualsiasi altra<br />

cosa che vorrò comprare. Ma non per seguire<br />

una stupida moda, semplicemente perché<br />

quelle cose mi piacciono”. Va bene. Non ho<br />

mai detto che nel <strong>2007</strong> uno debba restare<br />

senza telefonino. Basta che abbia scelto se gli<br />

serve (banale, vero?) e quanto è disposto a<br />

spendere per le funzioni di cui intenderà<br />

fruire (lo facevo notare all’esploratore<br />

quattordicenne che aveva installato il<br />

navigatore satellitare...). [...] Così tra questa<br />

Immensità s’annega il pensier mio: E il<br />

naufragar m’è dolce in questo mare. Quali<br />

strumenti abbiamo per scegliere? Perché gira<br />

e rigira – ve l’avevo detto la prima volta,<br />

yawn, che noia – sempre qui torniamo:<br />

volevamo parlare di Libertà vera, no? Allora<br />

parliamo di scelte. Vi immaginate a passare<br />

una giornata “sperimentale” e a chiedervi per<br />

ciascuna azione che fate o decisione che<br />

prendete quale sia stata la modalità della<br />

scelta? Niente jog-shuttle, tutto in presa<br />

diretta. Tutto in real time. Quando una scelta<br />

è presa, non si torna indietro, è tardi. Ed è<br />

inutile. Chiedetelo ad Erika e Omar. Come<br />

facciamo a scegliere? Con quale approccio ci<br />

chiediamo quale strada prendere ad un bivio?<br />

E soprattutto: come facciamo a riconoscere i<br />

bivi anche laddove ci sembra che la strada<br />

sia una sola, mentre in verità sono (almeno)<br />

due? Non è che forse per sapere quale strada<br />

prendere, dobbiamo sapere dove vogliamo<br />

andare? Non è che forse per sapere quali<br />

scelte fare, dobbiamo sapere chi vogliamo<br />

essere? A tutti coloro che vogliono la Libertà<br />

di essere ciò che vogliono, buona Strada.<br />

Il mio indirizzo lo conoscete. Non fate i pigri.<br />

Prima scherzavo: vi leggo volentieri, e di solito<br />

rispondo... liberamente.<br />

il_grillo_sparlante@libero.it<br />

Carnet di Marcia b•<strong>2007</strong><br />

Sale in Zucca<br />

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