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armeni, i maroniti del Libano e altri). A<br />
partire dal VI secolo si affermò<br />
principalmente il rito bizantino di lingua<br />
greca, che si era sviluppato intorno alla<br />
Chiesa patriarcale di Costantinopoli,<br />
capitale dell’Impero Romano d’Oriente<br />
(impero bizantino). In esso si ritrovano le<br />
forme comuni della fede e della preghiera<br />
cristiana: l’ascolto della Scrittura, i<br />
Sacramenti, la comunione eucaristica dei<br />
fedeli ecc., espresse con accenti di<br />
particolare solennità, tipica della corte<br />
imperiale, e di notevole profondità mistica,<br />
corrispondente alla grandiosa esperienza<br />
monastica che si andava sviluppando in<br />
quei secoli in Oriente. Anche in Italia<br />
abbiamo testimonianze dirette di questa<br />
cultura liturgica e spirituale, evidenti in<br />
tante chiese e monasteri, soprattutto nelle<br />
famose basiliche di Ravenna, sede<br />
dell’esarcato bizantino. Il cristianesimo<br />
bizantino si è poi esteso soprattutto al<br />
territorio dei Balcani, tra i popoli<br />
dipendenti dalla giurisdizione politica ed<br />
ecclesiastica di Costantinopoli, soprattutto<br />
i popoli slavi orientali (macedoni, serbi,<br />
bulgari, slovacchi, russi e ucraini, ma anche<br />
non slavi come romeni e ungheresi), che<br />
hanno usato la nuova lingua slava<br />
(inventata dai missionari Cirillo e Metodio).<br />
Si tratta quindi per noi di un’occasione per<br />
gustare della bellezza di una tradizione e di<br />
un modo di vivere la fede antico e sempre<br />
nuovo, con i suoi canti e le sue icone, la<br />
ricchezza della poesia e dei gesti espressivi,<br />
che sanno creare un’atmosfera<br />
particolarmente adatta a farsi coinvolgere<br />
dall’iniziativa di Dio, che ci chiama a<br />
trasformare il nostro cuore non solo nel<br />
momento della preghiera, ma in tutta la<br />
nostra vita.<br />
Carnet di Marcia b•<strong>2007</strong><br />
Sentieri d’ Europa<br />
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