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Lo psicoterapeuta segnala il problema dell’età, il problema che la
madre ha segnalato nel suo primo zigzagare: Mara è maggiorenne ma
lo psicoterapeuta e la famiglia la trattano come minorenne; bisogna
comunque ricordarsi ch’è maggiorenne! Forse: che sta lottando per
diventare maggiorenne; tentativo che passa attraverso il tentativo di
essere maggiore(nne), più forte della madre; tentativo che la porta a
opporsi all’ordine materno con ogni tipo di disordine: alimentare,
nell’orario, nella collocazione dei resti etc.
PSICOTERAPEUTA: Allora, secondo quello che dicono i suoi genitori, quello
che ho captato, ci sarebbe una storia che comincia intorno a quattordici
anni, un problema di un presunto eccesso di peso, una dieta che poi gli
piglia la mano, la fa un po’ più a lungo, però, poi da quel momento, pur
avendo perso i chili, comincia una serie di alti e bassi estate-inverno,
ingrassamento, dimagramento, ci vuole la dieta forzata, ma d’inverno
mangia di più, un pochino in maniera sconsiderata, poi comincia a non
partecipare a tavola insieme alla famiglia, a mangiare per conto suo, in
maniera un pochino di nascosto, poi, a un certo punto, durante tutta questa
vicenda, c’è anche un po’ di cambiamento di carattere, diventa più nervosa,
più irritabile, un po’ più strana...
PADRE: Chiusa, soprattutto chiusa.
Con la madre che è “una di quelle” che vogliono sempre
colloquiare con le figlie!
PSICOTERAPEUTA: Chiusa, più fatica a scuola, anche i professori dicono:
“Questa ragazza non è più lei”, allora rimanere a casa per studiare, per
rimediare, però mangiucchiare, poi, a un certo punto, prendere la roba e
portarsela, e andare, fare queste sedute segrete di ma.. emh,
mangiamento, e comincia a vomitare, scopre improvvisamente che, se uno
riesce a buttar fuori quello che ha messo dentro, si sente più tranquillo, o,
quanto meno, spera di sentirsi più tranquillo, però gli faceva anche rabbia il
fatto di dover vomitare. E questa storia qui finisce che poi si confida con la
mamma. Ho capito tutto?
Lo psicoterapeuta segnala l’ambivalenza: “però gli faceva anche
rabbia” (= però voleva anche che la mamma irrompesse, che la mamma
non errompesse)
MARA: Sì.