Download PDF File 3 - Disfinzione

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PSICOTERAPEUTA: A diciotto anni c’è l’autorizzazione.
MADRE: Infatti, non è che abbia falsificato la mia firma. Soltanto che finché
sapeva che si doveva firmare noi non l’aveva mai fatto.
PSICOTERAPEUTA: È una bella conquista!
[Il padre sorride.]
MADRE: Infatti.
Lo psicoterapeuta comincia a parlare il linguaggio bellico:
conquista. Si potrebbe ipotizzare un ER allargato come segue:
DESIDERIO (di Mara): desidero che mi rimanga vicina.
ASPETTATIVA: se la sveglio e piango, forse ottengo che rimanga con me.
RISPOSTA: la madre va a lavorare e la lascia sola
REAZIONE: continuerò a non andare a scuola e a farmi le giustificazioni “da
sola” (di nuovo la ricerca dell’autonomia!).
RISPOSTA 2 (della madre): accusa la figlia.
REAZIONE 2 (di tutte e due): non ci capiamo niente!
RISPOSTA DIDATTICA (del terapeuta): “è una bella conquista!”
TERZO INPUT DIDATTICO.
CECILIA: Però, l’avete sempre saputo, lei rimaneva a casa, non è che andava
da altre parti.
MADRE: È vero.
MARA: Quindi, non è che te ne sei accorta.
MADRE: Ma, mi cominciavo a preoccupare, dicendo: “Ma, come mai...”
PSICOTERAPEUTA: Dicendo: “Ma, come mai questa ragazza non va a
scuola?”
MADRE: La vedevo sempre studiare, e mi diceva: “Non sono andata a scuola
perché sono rimasta indietro con lo studio”. Quindi, era anche un po’ la
preoccupazione: “Come mai...” Poi sono andata a parlare, il primo colloquio
coi professori a ottobre-novembre e tutti concordi che veramente Mara non
era quella degli anni precedenti, sono stati tutti...
PSICOTERAPEUTA: E che aveva, secondo loro?
MADRE: Perché studiava meno.
PADRE: Dispersiva!
MADRE: Dispersiva, anche questo.
PADRE: Distratta.
MADRE: Distratta.
PSICOTERAPEUTA: Quindi, un certo cambiamento?
MADRE: Un cambiamento, per noi, c’è stato.