Download PDF File 3 - Disfinzione

60
Considerate come, nella sequenza riportata allo scheletro dei
“sempre” e dei “mai” domini la generalizzazione e l’affermazione di
principio; la madre molla il “sempre” solo per affermare il “l’una le due
sempre” + “No, tutte le notti no, ma tutte le notti l’una sì”!
Solo dopo un bel po’ lo psicoterapeuta riesce a far ritornare tutti a
“quel che è successo”!
Scheletro della sequenza:
MADRE: [...] e lei ha sempre studiato di notte, parecchio.
PADRE: Sempre! Sempre.
MADRE: [...] è tanto. [...].
PADRE: [...] sempre, sempre [...].
MADRE: [...]
PSICOTERAPEUTA: [...]
MADRE: [...]
PADRE: [...]
PSICOTERAPEUTA: [...]
MADRE: [...]
PADRE: [...] non tutti i giorni, nemmeno forse una volta la settimana, ma
spesso.
PSICOTERAPEUTA: Occasionalmente.
MADRE: L’una le due, sempre.
PSICOTERAPEUTA: [...]. Però non è che sia tutte le notti!
MARA: No, no tutte le notti.
MADRE: No, tutte le notti no, ma tutte le notti l’una sì.
PADRE: Diciamo prima dell’una quasi mai [...].
PSICOTERAPEUTA: E poi cosa è successo?
MADRE: Finché quella notte m’ha svegliato prima che andassi a lavorare e gli
è presa la crisi di pianto perché, una cosa che mi sono cominciata ad
accorgere dopo i diciotto anni, cioè da un anno fa, che lei faceva le
giustificazioni da sola a scuola.
Riprendiamo l’ultimo turno verbale della madre:
MADRE: Finché quella notte m’ha svegliato prima che andassi a lavorare e gli
è presa la crisi di pianto perché, una cosa che mi sono cominciata ad
accorgere dopo i diciotto anni, cioè da un anno fa, che lei faceva le
giustificazioni da sola a scuola.