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Come descrivere questo seguito dell’ER del PRIMO TENTATIVO?<br />
Cioè, il suo fallimento?<br />
DESIDERIO: (della madre) vorrei affrontare il problema “in due”, con mia figlia<br />
(senza coinvolgere altri perché è me che lei vuole [desiderio di Mara]).<br />
ASPETTATIVA: se ce la faccio, tutto migliorerà; Mara cambierà; Mara mi sarà<br />
grata.<br />
RISPOSTA: [sua] non ce la faccio “da sola”!<br />
REAZIONE: ci rinuncio!<br />
<br />
PSICOTERAPEUTA: [Rivolgendosi a Cecilia] Lei lo sapeva?<br />
MADRE: No, quella volta ancora niente; quindi, cambiavo io nei confronti, lei<br />
stessa [Cecilia] l’ho sentita dire a lei o, delle volte, anche al telefono a delle<br />
amiche, che involontariamente facevo quello che mi diceva, l’aiutavo, non<br />
raccontando a loro, sapendo che lei stava male, che aveva bisogno d’aiuto,<br />
quando loro le davano contro, come del resto le davo contro anch’io prima<br />
di saperlo, cominciavo a difenderla probabilmente.<br />
Se la madre ha cominciato a difenderla, Mara ha conseguito un<br />
altro tipo di successo: l’alleanza con la madre.<br />
Ma di un’alleanza fragile, si tratta. Infatti, la madre, è vero, cambia<br />
– “quindi cambiavo io nei confronti” –; si allea con la figlia, ma agisce<br />
senza un progetto: “involontariamente facevo quello che mi diceva”.<br />
Ripetiamo, non c’è un’abduzione di secondo grado, 3 un progetto di<br />
intervento consapevole e, quindi, riprogrammabile.<br />
Quindi, un fallimento ma anche un piccolo successo; cioè, è<br />
scattata l’alleanza, ma non è stata produttiva!<br />
PSICOTERAPEUTA: Perché c’era questo segreto che loro non conoscevano.<br />
Ho capito.<br />
MADRE: Esatto.<br />
PSICOTERAPEUTA: Poi, che è successo?<br />
3 Chiamiamo abduzione di 2° grado quella relativa ad un’abduzione di primo grado; un<br />
caso tipico, in ambito psicoterapeutico: il terapeuta abduce che cosa ha abdotto il<br />
paziente; ipotizza, cioè, l’ipotesi diagnostica e di intervento sottese alla sua<br />
sintomatologia; in questo caso ha molte possibilità di intervento. (Vedi, di Cesario,<br />
Occhio clinico e guessing. Psicologia clinica e logica abduttiva, del 1999).