POF A.S. 2011 2012 - Istitutocomprensivomonte.It
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INDICE<br />
PREMESSA……………………………………………………………………………………pag.<br />
IL CONTESTO E LA SCUOLA……………………………………………………………...pag.<br />
Analisi socio-culturale del territorio………………………………………………………….pag.<br />
Chi siamo……………………………………………………………………………………….pag.<br />
Dove siamo ……………………………………………..............................................................pag.<br />
DATI IDENTIFICATIVI E STATISTICI DEL NOSTRO ISTITUTO…………………... pag.<br />
GLI INDIRIZZI GENERALI ASSUNTI DALLA SCUOLA……………………………… pag.<br />
Atto di indirizzo del D.S………………………………………………………………………. pag.<br />
Criteri organizzativi…………………………………………………………………………… pag.<br />
Obiettivi formativi……………………………………………………………………………… pag.<br />
Principi ispiratori del percorso formativo…………………………………………………….. pag.<br />
LE FINALITA’ E GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO……pag.<br />
I CURRICOLI:<br />
SCUOLA DELL’INFANZIA………………………………………………………………….. pag.<br />
SCUOLA PRIMARIA…………………………………………………………….......................pag.<br />
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO……………………………………………. pag.<br />
SISTEMA DI VALUTAZIONE……………………………………………………………… pag.<br />
CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCUOLA………………….. pag.<br />
CONDIZIONI DI FATTIBILITA’ E RISORSE DISPONIBILI<br />
Organigramma………………………………………………………………………………… pag.<br />
Responsabili di plesso………………………………………………………………………….. pag.<br />
Collegio dei docenti…………………………………………………………………………….. pag.<br />
Consiglio di istituto…………………………………………………………………………….. pag.<br />
Giunta esecutiva………………………………………………………………………………... pag.<br />
Funzioni strumentali…………………………………………………………………………… pag.<br />
Docenti tutor……………………………………………………………………………………. pag.<br />
Responsabili di plesso…………………………………………………………………………... pag.<br />
Collaboratori della presidenza………………………………………………………………… pag.<br />
Responsabili di area……………………………………………………………………………. pag.<br />
Coordinatori e segretari dei consigli di classe, interclasse e intersezione…………………….pag.<br />
Tutela della privacy………………………………………………………………………………pag.<br />
ALLEGATI<br />
Carta dei servizi…………………………………………………………………………………. pag.<br />
Regolamento di Istituto ………………………………………………………………………….pag.<br />
Contratto formativo…………………………………………………………………………...... pag.<br />
Patto educativo di corresponsabilità…………………………………………………………… pag.<br />
Certificato delle competenze: infanzia, primaria, secondaria………………………………... pag.<br />
Piano di evacuazione……………………………………………………………………………..pag.<br />
Piano annuale delle attività <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong>……………………………………………………........pag.<br />
Piano annuale di lavoro del personale ATA <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong>………………………………………. pag.<br />
1
- prevenire e limitare situazioni di disagio giovanile (droga, alcool e fumo);<br />
- conoscere, tutelare e valorizzare le risorse ambientali;<br />
- promuovere una migliore qualità della vita;<br />
- promuovere attività di laboratorio per scoprire attitudini e creare abilità da spendere nel mondo del lavoro.<br />
CHI SIAMO<br />
L’Istituto Comprensivo “Palazzo-Salinari” di Montescaglioso è nato il primo settembre <strong>2011</strong> dall’unione dei quattro<br />
plessi della scuola dell’infanzia (Rione M. Polo “G. Rodari”, via S. Pellico, via Palermo e via S. D’Acquisto), dei due<br />
plessi di scuola primaria (Rione M. Polo “Don Liborio Palazzo” e via S. D’Acquisto) ed uno della scuola secondaria di<br />
primo grado “C. Salinari”.<br />
La presenza nelle stessa istituzione scolastica di ordini diversi favorisce un’azione didattica coordinata da parte dei<br />
docenti dell’intero ciclo scolastico dell’obbligo e non; permette inoltre alla scuola di essere punto di riferimento unitario<br />
per i genitori lungo il percorso di cambiamento e di evoluzione dei loro figli.<br />
L’Istituto è caratterizzato dalla presenza di numerosi alunni stranieri, di nascita o di origine, per questo è presente una<br />
commissione integrazione alunni stranieri, formata da insegnanti di tutti i plessi. Per la complessità dell’Istituto sono<br />
state assegnate dal Collegio dei Docenti 8 incarichi di Funzione Strumentale che coinvolgono insegnanti dei diversi<br />
ordini.<br />
DOVE SIAMO<br />
La sede centrale dell’Istituto Comprensivo è situata nel rione M. Polo del Comune di Montescaglioso, le altre sedi si<br />
trovano in via S. Pellico, corso Repubblica, via Palermo e via S. D’Acquisto.<br />
PLESSO “D . L . PALAZZO”<br />
PLESSO S. PELLICO<br />
DIREZIONE<br />
VICE PRESIDENZA<br />
SEGRETERIA<br />
10 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />
3 SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
10 CLASSI SC.SECOND. DI 1°GRADO<br />
1 LAB.MULTIMED. e 2 AULE con LIM<br />
1 BIBLIOTECA SCOLASTICA E MAGISTRALE<br />
1 SALA DOCENTI<br />
1 PALESTRA<br />
AULA MAGNA e CORTILE INTERNO<br />
1 CORTILE ESTERNO ED 1 INTERNO<br />
4 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />
3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
3 CLASSI SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO<br />
3
PLESSO SALVO D’ACQUISTO<br />
PLESSO VIA PALERMO<br />
PLESSO CORSO REPUBBLICA<br />
1 CORTILE ESTERNO<br />
3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
4 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />
1 CORTILE INTERNO<br />
3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
1 SALONE INTERNO<br />
1 CORTILE INTERNO<br />
1 SALA MULTIMEDIALE<br />
4 CLASSI SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO<br />
4
Un alito può trapiantare<br />
Il mio seme<br />
Lontano<br />
(Rocco Scotellaro)<br />
Mi intriga questa poesia che leggo come metafora del nostro lavoro: noi fili d’erba tremanti che vibrano grazie<br />
al loro speciale mestiere di “uomini” di scuola, fili d’erba che si piegano e fanno piegare gli altri, disperdendo, grazie<br />
alla loro abilità d’insegnare, tanti semi che cresceranno e se ne andranno lontano da noi e che forse non vedremo più.<br />
Filo d’erba: debole, a volte solo, anche se vive in un prato; forte e indistruttibile quando s’ intreccia con altri fili d’erba.<br />
Non è da tutti arrivare ad avere la forza e la potenzialità del filo d’erba. C’è un gran lavoro da fare per essere, o<br />
meglio, per diventare un filo d’erba, un lavoro costante sulla propria personalità e sulla propria professionalità.<br />
Insegnare è una professione difficile e non adatta a tutti. O meglio: non tutti riescono, senza impegno e un<br />
tantino di costante sofferenza, ad imparare ad educare.<br />
Possiamo rintracciare e tracciare, con un sano pizzico di onnipotenza, delle “strade” che ci aiutino a diventare fili<br />
d’erba? Ho delle ipotesi e poche certezze che vorrei condividere. Come ho già accennato, nei miei tour per la Basilicata,<br />
le persone che mi ascoltano mi valorizzano più del dovuto e capita spesso che mi regalino dei loro testi, degli articoli o<br />
dei pensieri scritti da loro. Leggo sempre tutto, fosse solo per ringraziarli indirettamente di aver avuto la pazienza di<br />
ascoltare le mie “fesserie”. Ultimamente un preside mi chiese di leggere un suo scritto di tanti anni fa chiedendo un<br />
parere sull’attualità dei suoi pensieri. Dai suoi scritti traggo questa sua citazione:<br />
“Il più antico ricordo che ho di me è una fotografia che non c’è più: eravamo mia mamma Annetta sui 30 anni, mio<br />
fratello Aldo di circa 4 anni ed io di, forse, 2 anni, poco lontano da casa a Monte Olimpo. Tutti guardavamo verso la<br />
Svizzera da dove mio padre non poteva venire perché c’ era la guerra. La mamma ci teneva per mano uno di qua e<br />
l’altro di là, anch’io guardavo la Svizzera anche se da quella piccola statura non vedevo quasi niente, si capiva che mi<br />
fidavo: quello che vedeva la mamma da lassù andava bene anche per me ( tratto da Marcello Piccardo, Storie di<br />
bambino a Monte Olimpo, Como, 1996.)”<br />
Forse è questa la prima qualità per diventare “fili d’erba”: conquistare la fiducia dei nostri allievi, avere i loro occhi<br />
senza usare ricatti (voto) minacce (lo dico a mamma e papà), senza mai urlare per imporre a loro la nostra<br />
presenza. Non sono gli allievi che si devono alzare alla nostra altezza, siamo noi che dobbiamo abbassarci fino ad<br />
“agganciare” i loro occhi per poi salire insieme.<br />
Non è un’operazione facile: ci viene spontaneo restare in piedi, forti proprio della nostra altezza rispetto a loro.<br />
Dalla nostra “altezza”: noi sappiamo già cantare, loro no; noi, magari a modo nostro e “naso metricamente” (ma non<br />
ce ne accorgiamo), conosciamo la storia, loro no; così pure padroneggiamo le sequenze temporali, loro no; noi<br />
sappiamo muoverci nella geografia di un territorio, loro no; noi conosciamo le frazioni, loro no; noi, nel bene e nel<br />
male, sappiamo frequentare e dare un senso alle emozioni, loro no. Anzi, a volte, sono spaventati dall’irrompere<br />
delle emozioni, nessuno ha insegnato loro a rielaborarle anche perché, a quell’età, ci raccontano gli esperti di settore,<br />
non si elaborano molto, le emozioni, con le parole ma molto con le azioni: giocare con un amico, camminare<br />
insieme stringendosi la mano, con un canto “gridato” insieme, con una recita per farsi apprezzare da mamma e papà,<br />
con una gita scolastica, con un laboratorio dove si accorgono che qualcosa sanno fare.<br />
È fatica ABBASSARSI AI LORO OCCHI, non ce lo insegnano né alle scuole superiori, né all’università. È facile<br />
perderli quando, dopo aver agganciati i loro occhi, si comincia a salire insieme. Basta uno “strappo cognitivo” (si<br />
abbandona troppo presto “l’esperienziale” per salire in “cattedra” – ci offre tanta sicurezza!!!- Per teorizzare<br />
l’argomento, si abbandona precocemente l’esperienza a favore dello studio mnemonico) oppure si produce uno strappo<br />
affettivo (si giudica, lo si ferisce con stigmate a volte perenni – tu non capisci niente, sei stupido- ecc.).<br />
Rischiamo continuamente di perdere i loro occhi, li condanniamo a vedere il mondo da soli con i loro occhi non<br />
ancora formati poiché noi siamo già in alto. Quando abbiamo perso i loro occhi diventano improvvisamente:<br />
“inadeguati allo studio, giocano sempre”, iniziano ad avere tutte le difficoltà possibili, ecco apparire il primo<br />
giudizio: sono svogliati.<br />
Forse mi capite meglio se fate mente locale a dei comportamenti che a volte ho assunto con voi , docenti della media, o<br />
avete visto che io assumo con dei vostri colleghi. Mi avete visto quando perdo la pazienza e allora mi rivolgo a voi,<br />
molte volte, con durezza calcolata. Metto sempre in conto che per un “tot” di tempo vi allontanerete da me, mi sentirete<br />
lontano, vi appiglierete al giudizio che ho dato e che a volte scelgo con molta accuratezza, proprio per essere efficace,<br />
evitando accuratamente, in tal modo, di rivedere la vostra posizione che ha determinato la mia reazione.<br />
Purtroppo …..“ abbiamo ancora l’ abitudine ereditata da un’ epoca passata, all’ idea di scindere testa e cuore, il<br />
pensare e il sentire o, come tale distinzione altrimenti può esser definita, di consolidarli alla stregua di essenze di due<br />
specie diverse, indipendenti e reciprocamente indifferenti; l’ influsso dell’ insegnamento sul carattere appare di<br />
conseguenza distante e accidentale. Ma lo spirito umano, che è uno, non ospita in sé di fatto due nature.”<br />
Lo diceva duecento anni fa Georg Wilhelm Friederich Hegel Rettore al tempo di un ginnasio.<br />
Pensate: quando, noi da adulti siamo giudicati, abbiamo delle reazioni scomposte e poco razionali, e i bambini?<br />
6
Come rispondono le scuole di pensiero alla seguente domanda: chi è la persona che abbiamo davanti a noi?<br />
In un modo semplice ma disarmante: “È sempre una reazione al mio comportamento”.<br />
Terribile se ci pensiamo bene.<br />
Il bambino sarà sempre una reazione al vostro comportamento, al vostro stile d’insegnamento, ai vostri giudizi, alle<br />
vostre parole, all’affettività o la non affettività che mettete in campo.<br />
Così come voi sarete sempre una reazione al mio comportamento.<br />
Noi adulti, che dovremmo avere un po’ d’esperienza nel trattare le emozioni, molte volte, in contesti organizzativi qual<br />
è la scuola, non lo sappiamo fare, non sappiamo né leggerle, né darne un senso, ma pretendiamo che i nostri alunni<br />
abbiano innate le capacità di trattare da soli ogni loro emozione. Pensiamoci………….<br />
Perché dovrebbero essere in grado di elaborare le nostre svalutazioni,<br />
le nostre azioni abitudinarie ?<br />
(io sono fatto così, da sempre insegno così, ma loro lo sanno che, nonostante tutto, voglio a loro bene).<br />
Quando mi chiamano nelle classi o mi portano qualche ragazzo in presidenza per “punirlo”<br />
(e mi piace molto che i docenti e da oggi anche gli insegnanti costruiscano tra me, dirigente scolastico, e gli alunni un<br />
rapporto affettivo). C’è un motivo.<br />
Si veicola così un messaggio educativo: nel mondo dei grandi ci sono i ruoli, c’è bisogno di rispetto, ma anche chi ha<br />
dei ruoli sono persone alle quali ci si può rivolgere con fiducia e, pur nel rispetto dei ruoli, si può avere o sviluppare<br />
amicizia. Ci sono dei plessi dove quando arrivo c’è un urlo di gioia e questo lo devo a quei bravi insegnanti che, anche<br />
nella mia assenza, mi utilizzano a scopo educativo. Che poi io uso tali indizi come cartina di tornasole dei rapporti che<br />
gli insegnanti hanno con me) per apprezzare un lavoro o per riprendere il comportamento della classe o di un alunno, mi<br />
stampo bene in mente che ci sarà una precisa reazione emotiva al mio comportamento. Succede, nelle situazioni che<br />
necessitano di un rimprovero, che devo esercitare un ruolo che è la metafora delle regole che un giorno il cittadino<br />
dovrà rispettare e, in caso di trasgressione, prendersi la piena responsabilità.<br />
In tali situazioni comincio a sgridarli, puntando sul mio ruolo, che, in precedenza, e non in quel momento, l’insegnante<br />
aveva ben fatto conoscere alla classe, riprendo l’alunno/i sui fatti, sulle azioni reali che hanno compiuto, li fulmino con<br />
gli occhi, a volte li minaccio con un dito. Ciò fatto, pur restando nel ruolo, gli tendo una mano, mi avvicino anche<br />
fisicamente a lui, cambio registro della comunicazione, attivo comportamenti non verbali ( gli stringo la mano, una<br />
carezza, uno scappellotto), oppure se ipotizzo che l’alunno/a ha bisogno di un segnale forte di disapprovazione,<br />
sottolineo la gravità di quanto commesso e mi allontano mantenendo freddezza. Quando ciò succede raccomando<br />
l’insegnante di mostrare affetto e vicinanza all’alunno da me sgridato, gli raccomando di stargli vicino fisicamente e di<br />
rispiegare con altre parole e con un altro atteggiamento il mio intervento.<br />
Ma torniamo al filo d’erba, esso si muove grazie al vento. Fuori dalla metafora credo di poter identificare come “vento”<br />
i nostri metodi d’insegnamento; insegnare oralmente, senza attivare laboratori, oppure, chiedere prestazioni<br />
stereotipate e derivanti da come, a nostra volta, ci è stato insegnato, senza offrire la possibilità agli alunni di<br />
esprimersi con altri linguaggi ( teatro, danza, musica, Canto, linguaggi informatici), significa rifugiarsi sulle certezze<br />
del vecchio modo di far scuola, buono per allora, ma con grossi limiti per i giovani d’oggi, con il conseguente rischio<br />
di annoiarli, di ottenere la loro attenzione puntando solo sul “dover essere” bravi e “composti”.<br />
I ragazzi vedono attraverso i nostri occhi, tendenzialmente si fidano dei nostri occhi, a noi la fatica di contrastare le<br />
rughe che nel tempo fanno apparire stanchi e poco vivaci i nostri occhi. C’è una semplice ricetta contro le “rughe”:<br />
accettare il cambiamento, non essere sempre uguali a se stessi, imparare ciò che piace agli alunni, il loro linguaggio.<br />
L’obiettivo rimane quello della nostra vecchia maestra/o (se è stata/o un buon maestro/a): catturare i loro occhi e<br />
insieme “alzarsi” verso nuovi apprendimenti, puntando sulle loro potenzialità e non sulle loro carenze e sulle nostre<br />
predisposizioni per questo o l’altro metodo.<br />
Perché siamo costretti a conquistare la loro fiducia prima di insegnare qualsiasi altra cosa? Il motivo è semplice: ben<br />
presto dovranno affrontare e vivere le contraddizioni del mondo. È l’educazione, la quale scatta e s’incarna quando<br />
scatta la fiducia tra insegnante e allievo, che deve saper dare le “chiavi “per tener insieme le contraddizioni, senza<br />
destrutturate l’individuo: vita-morte; sofferenza – gioia; persona – gruppo; società – individuo; staticità – cambiamento;<br />
pausa – azione; amore- odio.<br />
Tenere insieme i contrasti nella nostra vita non è facile come non è facile tenere insieme il bianco e il nero; lo scuro e il<br />
chiaro, l’opaco e il trasparente. Nel nostro mondo occorre imparare a tenere insieme gli opposti e l’educazione è<br />
l’unico aiuto.<br />
Mi rendo conto di affrontare un tema complesso con una spiegazione inadeguata e superficiale. Chiedo aiuto per<br />
spiegare il concetto a un poeta conterraneo che ho scoperto da poco, un poeta del sud, morto giovanissimo: Rocco<br />
Scotellaro.<br />
“Quando è inverno si para la tagliola, e si attendono i gridi dei fringuelli”.<br />
La maestra, ai bambini della scuola, legge un verso d’amore per gli uccellini.<br />
Mi piacciono i versi e la tagliola.”<br />
(R. Scotellaro, è fatto giorno, Mondatori)<br />
Pensate quanto sia difficile per noi adulti tenere insieme “tagliola e uccellini” e dobbiamo anche insegnarlo!!!!!!!!!!<br />
Quando in un plesso si ha la polarizzazione in due gruppi succede che un giorno uno sia “tagliola” e l’altro “uccellino”<br />
e il giorno dopo o la settimana o mese successivo, le parti s’invertono.<br />
La mia abilità, se mai ci fosse, è quella di tenervi insieme, senza giudicarvi ma continuamente valutandovi<br />
(riconoscendo quando diventate tagliole e quando uccellini) e a volte devo saper essere solo per aiutare sia l’uccellino<br />
che la tagliola, senza essere prigioniero né dell’uno né dell’altro. ( per i “ciechi” divento allora inaffidabile)<br />
7
Anche qui da noi vorremmo aver tutto chiaro, vorremmo che tutti la pensassero allo stesso modo.<br />
È un’illusione e dal mio punto di vista una gran noia.<br />
Per me la bellezza, la bravura non è convincervi ad avere la stessa idea, ma tenervi insieme nella diversità.<br />
Mi lascia sempre perplesso e mi disilludo rispetto alle Vostre potenzialità, quando vi sento amici e amiche e vicini se mi<br />
sentite dire o sostenere posizioni da voi condivise, per allontanarvi subito se divergono o scelgo altre posizioni, se mi<br />
vedete più vicino a un collega che sentite nemico.<br />
Quante volte ho sentito sulla pelle la vostra inimicizia solo per aver sostenuto idee o posizioni diverse, quante volte da<br />
amico sono diventato manipolatore, inaffidabile, contraddittorio, persona che usa e poi butta via, insomma<br />
improvvisamente divento persona dalla quale non fidarsi solo per aver sposato l’idea di qualche altro gruppo o collega ?<br />
Io sto sempre e solo dalla parte di bambini e ragazzi, delle bambine e delle ragazze.<br />
Chi condivide l’idea mi segua e io seguo Lei/Lui.<br />
Insisto: occorre saper tenere insieme tagliole ed uccellini.<br />
Puoi dire di conoscere una persona solo dopo<br />
che hai camminato nei suoi mocassini per tre lune,<br />
così dicevano gli indiani d'America<br />
Saper restare uniti nella diversità fa grande un Plesso, un Circolo, una scuola. Abbiamo bisogno di orgoglio<br />
professionale basato su “arrosto” ben cucinato e poco fumo. Ed è arrosto trovare progetti da condividere (ambiente),<br />
feste dell’istituto, recital, concorsi, uscite itineranti, laboratori, gruppi di lavoro ed altro.<br />
Dietro l’angolo c’è la solitudine, non solo professionale, ma anche personale.<br />
La debolezza del nostro mondo mi è parsa chiara e drammatica leggendo il libro di Marco Imarisio “ mal di scuola” ed.<br />
Bur .Tra i tanti aneddoti usati per descrivere il nostro mondo ne riporto alcuni:<br />
- “ Dio non ha mai creato nulla di inutile, ma con le mosche e gli insegnanti (io direi che ci stanno bene anche<br />
Dirigenti scolastici) ci è andato molto vicino (scritta anonima sui muri di una scuola)<br />
- Nel libro la scuola è descritta come un” canarino nella miniera”, rimandando al vecchio espediente dei minatori.<br />
Contro queste descrizioni di scuola dobbiamo avere più compattezza, dobbiamo riuscire ad abbandonare i giudizi,<br />
smettiamola di giudicare i colleghi, il preside, gli alunni. Sposiamo definitivamente la valutazione abbandonando il<br />
giudizio. Chi giudica i colleghi e la nostra scuola, con l’aggravante di farlo all’esterno della scuola, con i genitori<br />
(“tanto sono miei amici”), fa danni, danni e danni. Chi vuol praticare lo sport del pettegolezzo lo faccia: trasferendosi<br />
altrove.<br />
Mi riconosco un difetto: aver la puzza sotto il naso davanti all’ignoranza e alla subcultura della chiacchiera, mi piace<br />
quando vedo o ascolto dai miei insegnanti elaborate e raffinate considerazioni rispetto a fatti e problemi. Nell’istituto<br />
comprensivo di Montescaglioso nessuna informazione verrà nascosta, tutto si tratterà alla luce del sole, abbiamo quindi<br />
il dovere di ragionare “alto” con spessore e consapevolezza del dover tener unito il bianco ed il nero.<br />
Nel nostro istituto tutto deve tendere alla trasparenza, alla condivisione, al dialogo, alla giustizia, al dissenso costruttivo.<br />
Per tale motivo è tipico di inciviltà e sub cultura pettegola e inutile quella di parlare con ambienti estranei, dei nostri o<br />
vostri problemi professionali.<br />
Non voglio colpire nessuno con le mie parole, voglio solo condividere e stigmatizzare con voi i comportamenti che ci<br />
danneggiano, distruggono la nostra unità e la serenità del far scuola.<br />
Dopo una lunga deviazione dal “prato dei fili d’erba” torniamo ad occuparci delle nostre vere preoccupazioni e dei<br />
nostri veri problemi.<br />
Forse occorre riflettere sui linguaggi che noi adoperiamo nel far scuola.<br />
Nel “villaggio globale” dove viviamo, è in atto una trasformazione radicale delle gerarchie tradizionali rispetto ai<br />
linguaggi. Con l’irrompere dei media, tutto sommato, siamo ritornati a linguaggi primordiali: l’orale e l’iconografico.<br />
Da qui discendono le difficoltà riferite alle abilità di scrittura e di lettura. Anzi, tali abilità e poi tali attività, diventano<br />
veri e propri problemi uniti ad altri, come ad esempio, l’incapacità di calcolo orale.<br />
Nelle nostre scuole va recuperato, sin dalle prime classi, il gusto della lettura, della poesia (anche a memoria) del<br />
dettato, dei giochi che aiutano a sviluppare abilità di calcolo mentale, curare la memoria con esercizi di<br />
memorizzazione. A Queste lacune, riscontrabili facilmente nelle nostre aule , si aggiunge lo sfondo sociale degradato e<br />
cambiato: si è passati dall’etica del gruppo, all’individualismo esasperato, all’omologazione, alla clonazione.<br />
L’etica di gruppo di origine contadina ed operaia era caratterizzata da una forte e salda gerarchizzazione dei valori, tutto<br />
ciò supportato da un ambiente geografico preciso: il “vicinato”, il “fondo”, la “ masseria”, la “corte”, la contrada, il<br />
“patronato”.<br />
“Fa più rumore un albero che<br />
cade che una foresta che cresce”<br />
Oggi si abita in un palazzo dove “ abitiamo nello stesso palazzo ma non ci conosciamo”.<br />
Nei nostri giorni moderni c’è scarsa traccia di una geografia che favorisca il gruppo.<br />
Sicuramente è rimasta la scuola dove non è possibile ACCETTARE che i bambini tra di loro, gli insegnanti tra loro,<br />
possano dire”frequentiamo la stessa scuola ma non ci conosciamo tra noi” (forse ora è più chiaro perché insisto ad<br />
organizzare la festa di fine anno e mi piacerebbe che spontaneamente i vari plessi si mescolassero tra di loro).<br />
Tra le molte esigenze dei nostri ragazzi credo che se ne debba sottolineare una in particolare: essere aiutati<br />
nell’accettare il cambiamento, o meglio, hanno bisogno di essere educati al cambiamento.<br />
Molti di loro dovranno accettare serenamente di cambiare più volte lavoro nella vita adulta, dovranno reinventare la<br />
loro vita, cambiare città, cambiare le relazioni, cambiare stili di vita.<br />
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Ma noi adulti come facciamo ad insegnare tutto questo quando restiamo sempre identici a noi stessi? Come è possibile<br />
sentire ancora per i nostri corridoi “ Io da sempre la penso così e non cambierò idea” .<br />
Vi faccio un esempio. Noi siamo stati, credo, i primi a creare il debito e il credito nei permessi e a far valutare i docenti<br />
dai ragazzi , ma voi non lo sapete o non ve lo ricordate che guerra da parte di alcuni io ho subito quando ho lanciato<br />
l’idea e ho portato queste idee ad alcuni sindacati.<br />
Guardate che le buone idee non vengono mai valorizzate ma ostacolate e affogate se possibile,<br />
Perché? Perché le buone idee provocano cambiamento, fanno, come si dice in gergo, “muovere il sedere”, la buona idea<br />
rompe i privilegi ecc.<br />
Scegliere una strada non significa aver scelto la strada giusta, significa prendersi delle responsabilità. Chi decide, sia<br />
esso un collega, sia un collaboratore della presidenza o un coordinatore, sia il dirigente scolastico, sia una funzione<br />
strumentale, sia una R.S.U. si prende delle responsabilità che gli altri non si prendono e quindi un minimo di vicinanza,<br />
di aiuto e consenso critico va dato.<br />
Di certo non possiamo educare al cambiamento e alla cittadinanza se noi non pratichiamo il cambiamento e la<br />
correttezza di rapporto con chi decide e si prende responsabilità.<br />
Altro scenario.<br />
Le vittorie, in campo lavorativo, sono realizzate in gruppo. I plessi che funzionano, prima di tutto, hanno creato<br />
gruppo. Abbiamo bisogno degli altri, non possiamo pensate di essere i nuovi tuttologi per i nostri alunni, c’è bisogno di<br />
aprire le classi, di sviluppare il potere di ogni insegnante e per “potere” intendo capacità di esprimersi nelle proprie<br />
potenzialità. Nelle nostre scuole deve essere più presente una didattica basata sull’esperienziale e meno sull’ orare.<br />
Per attivare tali didattiche dobbiamo insistere nel rendere più utile all’apprendimento i laboratori teatrali, musicali,<br />
dell’immagine, informatici. Su tali proposte i bambini e i ragazzi sono prontissimi ad aderire, noi, spesso, non li<br />
accontentiamo perché siamo in difficoltà: sono più bravi di noi nel computer, per esempio, ma non si tratta di arrivare<br />
ad avere la stessa abilità che hanno loro nel trattare e maneggiare l’informatica per portarli in un laboratorio, si tratta di<br />
mettere i nostri contenuti, il nostro saper del mondo ad una “altezza” dove loro ( i bambini) possono manipolare tale<br />
sapere con nuovi strumenti, a noi poco conosciuti. Vale la pena ricordare la Montessori: “ Tutto deve essere all’altezza<br />
del bambino affinché lui trasformi il materiale e i dati”.<br />
Il nostro linguaggio di educatori, le nostre proposte didattiche, i nostri laboratori devono avvicinarsi alle potenzialità dei<br />
nostri alunni che sono influenzate dall’ambiente culturale e quindi dalla manipolazione delle tecnologie: noi siamo i<br />
figli di penna e carta, loro sono figli delle tastiere.<br />
Accorgiamocene, per favore, prima che sia troppo tardi. Mi vengono spontaneamente alla mente le ammonizioni di<br />
Gardner:<br />
non dobbiamo trasformare l’insegnamento in addestramento, attenzione !<br />
ogni tanto, quando occorre, per cambiare è necessario saper<br />
SOLCARE IL MARE ALL'INSAPUTA DEL CIELO (anonimo)<br />
Dobbiamo abbandonare con forza il disciplinarismo stretto e spinto all’esasperazione disciplinare.<br />
I bambini hanno bisogno di approcci multidisciplinari.<br />
Insomma, pur rispettando e riconoscendo l’ampio valore del pensiero di Piaget, mi ritrovo e credo più consono ai nostri<br />
tempi e per i nostri bambini, il pensiero di Vygotskij.<br />
Mi scuso per la pedanteria ma serve per farmi capire. Per il Piaget il Bambino progredisce per stadi, quindi su una linea<br />
(ovvio che il Piaget prevede anche regressioni e periodi di stasi, ma la sua teoria è legata ad uno sviluppo stadiale su<br />
linea). Vygotskij invece parla e sviluppa il concetto di “sviluppo prossimale”<br />
Un concetto ben diverso per cui noi dovremmo vedere in quale direzione si sviluppa l’“apprendimento prossimale” del<br />
bambino.<br />
L’alunno sviluppa le sue conoscenze all’interno di un suo “campo prossimale” e quindi prende delle direzioni<br />
diversificate, occorre quindi essere pronti percorrere le direzioni prese dai ragazzi a seconda delle loro inclinazioni o<br />
potenzialità.<br />
Non so quanto vi potranno essere utili queste mie banali indicazioni pedagogiche, certamente è solo un gesto d’amore e<br />
di rispetto nei vostri confronti.<br />
Questa circolare l’ho scritta stando in ferie e utilizzando alcune idee che hanno infervorato la platea di circa 50<br />
insegnanti di IRC che mi hanno ascoltato a Matera ( tra di loro c’erano diverse supplenti che per qualche anno hanno<br />
insegnato in diverse, altre scuole delle province limitrofi. Alcune erano tutte fiere di aver insegnato anche da noi a<br />
Montescaglioso), mi son detto, perché queste cose non le scrivo anche per i miei futuri insegnanti? Certamente lo<br />
scrivere fa perdere l’emotività che offre il linguaggio del conferenziere ma sono più meditate.<br />
Finivo la relazione indicando, delle controindicazioni al mestiere di insegnante che sotto ripropongo:<br />
- Quegli insegnanti che non hanno dubbi appartengono ad una categoria che è giusto prendano un altro indirizzo,<br />
emigrino verso altri mestieri, sicuramente più remunerativi e redditizi<br />
- Quelli che “un conto è la scuola, altro è la vita” sono votati alla schizofrenia o, per sopravvivere a scuola,<br />
all’anoressia affettiva.<br />
- Quelli che per i loro alunni fanno valere il motto “ apprendere fa rima sempre e solo con la sofferenza” .<br />
Potrebbero arruolarsi in un esercito di mercenari.<br />
La fatica fa parte della vita e l’alunno deve conoscerla, la sofferenza fa parte della vita ma bisogna aiutare l’alunno a<br />
non vivere, gli anni scolastici, come fosse in un tunnel della sofferenza senza fine.<br />
La scuola è fatta soprattutto di gioia, di benessere che aiuta a capire che superata la fatica e dopo una certa sofferenza<br />
arriva l’arcobaleno. Guai ad offendere con parole e gesti i nostri alunni, guai umiliarli. Chi fa questo nasconde e<br />
cura il suo sadismo che è il frutto di una vita che non ha realizzato il “desiderio d’ importanza”.<br />
9
- Quelli che dicono “il mio alunno, la mia disciplina, la mia classe” e non sanno lavorare in gruppo ed escludono gli<br />
altri (supplente, insegnante di sostegno, di religione, di seconda lingua). Devono cambiare mestiere: ritirarsi in un<br />
eremo poiché non c’è ambiente lavorativo che oggi possa svilupparsi senza il gruppo.<br />
È fatica lavorare insieme, guai a far della mistica sul gruppo: pensate a quante energie per mantenere il gruppo<br />
famiglia!! Ma se non si sentono i colleghi come facenti parti della stessa squadra, per sconfiggerli, cercheremo alleati<br />
esterni.<br />
- Quelli che dicono” Si potrebbe fare, ma le strutture sono inadeguate, non ci sono i mezzi”.<br />
Questi insegnanti coprono la loro pigrizia, la non volontà di essere aperti al cambiamento, diventano pesi morti per<br />
l’organizzazione perché non pensano alle soluzioni del problema ma tendono a salvaguardare lo status quo.<br />
Sapete perché gli insegnanti si stressano?<br />
Perché rinunciano ad abbassarsi e guardare negli occhi i bambini, perché non vivono la diversità del loro collega come<br />
risorsa, perché non vogliono cambiare atteggiamenti e stili d’ insegnamento.<br />
C’è poi un consiglio sempre utile da tenere a mente del filosofo Friederick George un ebreo-tedesco-americano: “non<br />
bisogna prendere troppo sul serio se stessi, ma molto sul serio quello che si fa”.<br />
Vi lascio con una poesia, parla di figli ed è una buona metafora per leggere il nostro rapporto con i nostri alunni<br />
I figli sono come gli aquiloni,<br />
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.<br />
Corri e corri con loro<br />
fino a restare tutti e due senza fiato…<br />
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…<br />
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.<br />
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri<br />
che presto impareranno a volare.<br />
Infine sono in aria:<br />
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.<br />
E a ogni metro di corda<br />
che sfugge dalla tua mano<br />
il cuore ti si riempie di gioia9<br />
e di tristezza insieme.<br />
Giorno dopo giorno<br />
l’aquilone si allontana sempre più<br />
e tu senti che non passerà molto tempo<br />
prima che quella bella creatura<br />
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,<br />
come è giusto che sia, libera e sola.<br />
Allora soltanto saprai<br />
di avere assolto il tuo compito.<br />
Erna Bombeck<br />
Gentili insegnanti e docenti, Dsga e personale ATA,<br />
ci stiamo incamminando in questa nuova avventura educativa e formativa che ci vedrà impegnati con oltre<br />
1.000 alunni e con oltre 100 docenti e personale ATA.<br />
E’ un’impresa non comune ma sono convinto che se tutti insieme, personale docente e non docente, DSGA ed<br />
RSU, organi collegiali e genitori daremo vita ad un gruppo compatto i risultati saranno sicuramente eccellenti.<br />
Mi permetto al riguardo lanciare a tutti voi gli obiettivi che mi sono prefissato di raggiungere:<br />
- la scuola deve rappresentare, per tutti noi:<br />
- uno spazio prezioso di incontro e partecipazione, di promozione e di emancipazione e occorrerà quindi:<br />
- curare la qualità degli ambienti di apprendimento, la dimensione laboratoriale della didattica, il peso<br />
della relazione, il senso della valutazione;<br />
- rafforzare l’asse della continuità educativa;<br />
- rafforzare l’apprendimento sicuro di competenze di base (linguistiche, logiche, comunicative, sociali,<br />
creative);<br />
- determinare un clima organizzativo sereno e collaborativo con un contratto psicologico tra tutti noi<br />
operatori;<br />
- creare una rete di comunicazione che possa dare ascolto alle istanze di tutti voi che avete bisogno di<br />
avvertire il senso di utilità sociale del vostro lavoro all’interno di un clima relazionale franco e collaborativo;<br />
- mettere al centro dell’organizzazione scolastica e delle persone che in essa agiscono e vivono la promozione<br />
del benessere;<br />
- stimolare una buona comunicazione che fa crescere il benessere organizzativo e rappresenta l’aspetto<br />
fondamentale del clima organizzativo;<br />
- promuovere la qualità all’interno della comunità scolastica operando e investendo sulla qualità delle<br />
relazioni, quindi sul piacere di accogliere e di essere accolti, sul benessere di comunicazioni interpersonali<br />
e professionali significative e appaganti, sulla soddisfazione di costruire in modo condiviso prospettive di<br />
sviluppo e di crescita personale e professionale per studenti, famiglie e operatori , all’interno della scuola e<br />
nel territorio;<br />
10
CURRICOLO<br />
SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
PREMESSA<br />
Ogni scuola predispone il proprio curricolo all'interno del Piano dell'offerta formativa. Nella scuola dell'infanzia ciò si<br />
effettua attraverso i campi di esperienza, che sono luoghi del fare e dell'agire del bambino, orientati dall'azione<br />
consapevole degli insegnanti; introducono ai sistemi simbolico culturale e permettono al bambino di orientarsi nella<br />
molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.<br />
FINALITA' EDUCATIVE E TRAGUARDI DELLE COMPETENZE<br />
Per ogni bambino la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della<br />
competenza, della cittadinanza.<br />
Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente<br />
sociale allargato.<br />
Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo.<br />
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione.<br />
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti<br />
attraverso regole condivise.<br />
Per i campi di esperienza al termine della scuola dell'infanzia vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle<br />
competenze.<br />
Gli obiettivi sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle<br />
Indicazioni Nazionali.<br />
15
sulle diversità culturali, su ciò che è bene<br />
o male,<br />
sulla giustizia, e ha raggiunto una propria<br />
consapevolezza dei propri diritti e dei<br />
diritti<br />
degli altri, dei doveri che determinano il<br />
suo<br />
comportamento.<br />
TRAGUARDI PER LO<br />
SVILUPPO DELLE<br />
COMPETENZE<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />
Il bambino raggiunge una buona<br />
autonomia<br />
personale nell'alimentarsi e nel vestirsi,<br />
riconosce i<br />
segnali del corpo, sa cosa fa bene e cosa<br />
fa male,<br />
conosce il proprio corpo, le differenze<br />
sessuali e di<br />
sviluppo e consegue pratiche corrette di<br />
cura di sè,<br />
di igiene e di sana alimentazione.<br />
Prova piacere nel movimento e in diverse<br />
forme di<br />
attività e di destrezza quali correre, stare<br />
in<br />
equilibrio, coordinarsi in altri giochi<br />
individuali e<br />
di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi<br />
e il<br />
rispetto di regole, all'interno della scuola<br />
e<br />
all'aperto.<br />
Controlla la forza del corpo, valuta il<br />
rischio, si<br />
coordina con gli altri.<br />
Esercita le potenzialità sensoriali,<br />
conoscitive,<br />
relazionali, ritmiche ed espressive del<br />
corpo.<br />
Conosce le diverse parti del corpo e<br />
rappresenta il<br />
corpo in stasi ed in movimento.<br />
TRAGUARDI PER LO<br />
SVILUPPO DELLE<br />
COMPETENZE<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />
Il bambino segue con attenzione e con<br />
piacere spettacoli di<br />
vario tipi (teatrali, musicali,<br />
cinematografici...); sviluppa<br />
interesse per l'ascolto della musica e per<br />
la fruizione e<br />
l'analisi di opere d'arte.<br />
Comunica, esprime emozioni, racconta,<br />
utilizzando le<br />
varie possibilità che il linguaggio del<br />
corpo consente.<br />
verso le diversità,<br />
imparando a conoscere e a<br />
valorizzarle.<br />
IL CORPO E IL MOVIMENTO<br />
OBIETTIVI<br />
DI APPRENDIMENTO<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />
•Acquisire una maggiore<br />
consapevolezza delle potenzialità<br />
senso-percettive del proprio corpo.<br />
•Favorire l'autonomia.<br />
•Sviluppare le capacità di<br />
partecipazione condivisione e<br />
collaborazione.<br />
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE<br />
OBIETTIVI<br />
DI APPRENDIMENTO<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />
•Incontrare diverse espressioni di arte<br />
visiva e/o plastica del territorio.<br />
•Sperimentare diverse forme di<br />
espressione artistica dando forma<br />
all'esperienza.<br />
•Utilizzare una varietà creativa di<br />
materiali (parlare di sé).<br />
•Descrivere e raccontare lasciando<br />
trasparire fiducia nelle proprie capacità.<br />
•Esprimere la propria capacità di<br />
espressione e comunicazione.<br />
•Sviluppa consapevolezza delle proprie<br />
capacità.<br />
•Interagisce positivamente con gli adulti<br />
INDICATORI<br />
DI VALUTAZIONE<br />
3 anni<br />
•Rafforzamento e consolidamento della<br />
conoscenza del<br />
proprio “sé fisico” e incremento della<br />
propria<br />
autostima e fiducia attraverso<br />
l'espressione corporea.<br />
•Iniziale acquisizione della padronanza<br />
delle funzioni<br />
delle parti principali del proprio corpo e<br />
rafforzamento<br />
del proprio schema corporeo.<br />
4 anni<br />
•Controlla con maggior consapevolezza la<br />
forza del<br />
proprio corpo valutandone i rischi<br />
connessi.<br />
•Sa occupare e organizza uno spazio<br />
delimitato in<br />
accordo con i compagni.<br />
•Rafforzamento delle attività motorie<br />
semplici (correre,<br />
saltare, e coordinarsi in piccoli giochi di<br />
gruppo).<br />
5anni<br />
•Raggiunge una discreta autonomia<br />
personale.<br />
•Sa destreggiarsi in semplici giochi di<br />
movimento, di<br />
equilibrio, anche con l'utilizzo di semplici<br />
attrezzi.<br />
•Rispetta le regole e il proprio turno in<br />
ambienti chiusi<br />
(palestra) ed in situazioni diverse<br />
(all'aperto).<br />
•Rafforza la coordinazione oculomanuale<br />
e raggiunge<br />
padronanza nella motricità fine.<br />
•Rappresenta graficamente lo schema<br />
corporeo.<br />
INDICATORI<br />
DI VALUTAZIONE<br />
3 anni<br />
•Si muove liberamente su basi musicali.<br />
•Si esprime con il colore.<br />
•Legge le principali espressioni del viso<br />
su<br />
immagini.<br />
•Utilizza il corpo e la voce per imitare,<br />
riprodurre, inventare suoni.<br />
4 anni<br />
•Distingue le tonalità chiare e scure e<br />
associarle a situazioni evocative.<br />
17
Inventa storie e si esprime attraverso<br />
diverse forme di<br />
rappresentazione e drammatizzazione.<br />
Si esprime attraverso il disegno, la pittura<br />
e altre attività<br />
manipolative e sa utilizzare diverse<br />
tecniche espressive.<br />
Esplora i materiali che ha a disposizione e<br />
li utilizza con<br />
creatività.<br />
Formula piani di azione, individualmente<br />
e in gruppo, e<br />
sceglie con cura materiali e strumenti in<br />
relazione al<br />
progetto da realizzare.<br />
E' preciso, sa rimanere concentrato, si<br />
appassiona e sa<br />
portare a termine il proprio lavoro.<br />
Ricostruisce le fasi più significative per<br />
comunicare<br />
quanto realizzato.<br />
Scopre il paesaggio sonoro attraverso<br />
attività di percezione<br />
e produzione musicale utilizzando voce,<br />
corpo e oggetti.<br />
Sperimenta e combina elementi musicali<br />
di base,<br />
producendo semplici sequenze sonoromusicali.<br />
Esplora i primi alfabeti musicali,<br />
utilizzando i simboli di<br />
una notazione informale per codificare i<br />
suoni percepiti e<br />
riprodurli.<br />
Esplora le possibilità offerte dalle<br />
tecnologie per fruire<br />
delle diverse forme artistiche, per<br />
comunicare ed<br />
esprimersi attraverso esse.<br />
TRAGUARDI PER LO<br />
SVILUPPO DELLE<br />
COMPETENZE<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />
Il bambino sviluppa la padronanza d'uso<br />
della<br />
lingua italiana e arricchisce e precisa il<br />
proprio<br />
lessico.<br />
Sviluppa fiducia e motivazione<br />
nell'esprimere e<br />
comunicare agli altri le proprie emozioni,<br />
le<br />
proprie domande, i propri ragionamenti e<br />
i propri<br />
pensieri attraverso il linguaggio verbale,<br />
utilizzando in modo differenziato e<br />
appropriato<br />
nelle diverse attività.<br />
Racconta, inventa, ascolta e comprende le<br />
narrazioni e la lettura di storie, dialoga,<br />
discute,<br />
chiede spiegazioni e spiega, usa il<br />
linguaggio per<br />
progettare le attività e per definire le<br />
regole.<br />
•Scoprire le espressioni artistiche legate<br />
alle ricorrenze.<br />
•Conoscere la scansione del tempo<br />
notte/giorno,<br />
esercitando la creatività.<br />
I DISCORSI E LE PAROLE<br />
OBIETTIVI<br />
DI APPRENDIMENTO<br />
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />
•Ascoltare, comprendere, esprimersi,<br />
farsi capire.<br />
•Esprimere ed esprimersi in modo<br />
adeguato e pertinente a seconda delle<br />
diverse situazioni.<br />
•Ascoltare, comprendere, rielaborare<br />
con un atteggiamento critico, creativo<br />
e propositivo.<br />
•Dà forma e colore all'esperienza con una<br />
varietà di strumenti.<br />
•Ascolta, comprende e riesprime<br />
narrazioni<br />
lette o improvvisate di favole, fiabe,<br />
storie.<br />
•Conosce le espressioni artistiche della<br />
sua<br />
città.<br />
5 anni<br />
•Esprime le proprie preferenze in<br />
relazione a<br />
diverse espressioni artistiche.<br />
•Rende fantastica una data situazione o<br />
personaggio.<br />
•Ascolta, comprende e riesprime una<br />
storia o<br />
un racconto.<br />
•Il bambino fa attività di ascolto di<br />
musica e<br />
riproduce semplici canzoni e filastrocche<br />
•Parla, descrive, racconta le esperienze.<br />
INDICATORI<br />
DI VALUTAZIONE<br />
3 anni<br />
•Ascolta l'esposizione orale dei<br />
compagni.<br />
•Racconta episodi della propria vita.<br />
•Esprime i propri bisogni.<br />
•Interviene nella conversazione e<br />
dimostra<br />
fiducia nelle proprie capacità<br />
comunicative.<br />
•Stimola interventi.<br />
4 anni<br />
•Interagisce verbalmente con compagni e<br />
adulti.<br />
•Legge immagini.<br />
•Partecipa attivamente a conversazioni.<br />
5 anni<br />
•Utilizza frasi complete e termini nuovi.<br />
•Sviluppa le capacità di ascolto e di<br />
attenzione.<br />
•Ascolta e produrre brevi descrizioni.<br />
•Racconta e inventa storie.<br />
•Analizza e commenta immagini e le<br />
trasforma.<br />
•Comprende e utilizza simboli della<br />
lingua scritta.<br />
18
NUCLEO PROGETTUALE<br />
MOTIVAZIONE E FINALITA’<br />
Il progetto curriculare“ C’era una volta …” parte dalla convinzione che l’apprendimento sia un processo, attivo e<br />
creativo basato sulla rielaborazione dei dati, secondo i diversi linguaggi; si è pensato, pertanto, ad una progettazione<br />
didattica volta ad assicurare continuità con il “modo di essere “ dei bambini e, nello stesso tempo, ad interpretare gli<br />
apprendimenti dei vari “Campi di Esperienza” da sviluppare ,attraverso il mondo delle fiabe, con modalità diverse<br />
,adeguate ai vari gruppi sezione.<br />
Il valore educativo della fiaba è ormai indiscusso, in quanto essa offre la possibilità di riconoscersi nei vari personaggi e<br />
di avere una chiave di lettura degli avvenimenti umani e della realtà.<br />
PERCORSO DIDATTICO<br />
Il suddetto nucleo progettuale verrà esplicato per l’intero anno scolastico, attraverso percorsi specifici e attività<br />
laboratoriali creati in base alle esigenze dei bambini e sviluppati dalle docenti delle sezioni parallele in apposite unità di<br />
apprendimento.<br />
NUCLEO PROGETTUALE<br />
“ C’ERA UNA VOLTA……”<br />
U.D.A<br />
“ACCOGLIENZA CON LE FIABE<br />
“FIABE E COLORI”<br />
20
PROGETTO DI LINGUA<br />
INGLESE<br />
ALLA SCOPERTA DI UNA<br />
NUOVA LINGUA<br />
FINALITA’<br />
L’ipotesi progettuale intende<br />
delineare un quadro operativo che<br />
favorisca nei bambini lo sviluppo di<br />
capacità di base propedeutiche<br />
all’apprendimento di competenze<br />
comunicative. Si è incluso nel<br />
progetto una varietà di attività, che<br />
attraverso il movimento,il gioco, la<br />
manipolazione, l’ascolto di canzoni<br />
e filastrocche, rendessero piacevole<br />
la familiarizzazione della lingua<br />
straniera, nel caso specifico<br />
l’inglese.<br />
Inoltre si considera fondamentale<br />
suscitare nei bambini un<br />
atteggiamento positivo verso la lingua<br />
straniera.<br />
DESTINATARI<br />
Tutti i bambini delle terze sezioni<br />
della Scuola dell’infanzia.<br />
ESPERTI<br />
Docenti di Scuola Primaria<br />
specialisti della lingua .<br />
TEMPI<br />
Febbraio - Maggio<br />
“LE STAGIONI NELLE FIABE”<br />
“ GIRAFIABE”<br />
“GUSTAFIABE”<br />
LINGUAGGI, ESPRESSIONE E COMUNICAZIONE<br />
PROGETTO CINEMA<br />
“ PENSARE CON GLI OCCHI”<br />
SCUOLA FINALITA’ PRIMARIA<br />
Il progetto mira a stimolare gli<br />
alunni alla visione FINALITA’ filmica dal punto<br />
di vista culturale<br />
DESTINATARI<br />
( tutti gli alunni delle 3^ sezioni )<br />
TEMPI<br />
NOVEMBRE- FEBBRAIO<br />
DESTINATARI<br />
( tutti gli alunni della Scuola<br />
Primaria)<br />
LEGALITA’<br />
PROGETTO FESTE E<br />
MANIFESTAZIONI<br />
“Natale-Carnevale: Cultura, usi,<br />
costumi e tradizioni della città”<br />
FINALITA’<br />
Favorire lo sviluppo di linguaggi<br />
diversi, verbali ed extraverbali;<br />
favorire la conoscenza degli usi,<br />
costumi e tradizioni della propria<br />
città.<br />
Sviluppare la capacità di<br />
appartenenza alla propria comunità<br />
DESTINATARI<br />
(tutti gli alunni della Scuola<br />
dell’Infanzia)<br />
TEMPI<br />
Tutto l’anno scolastico<br />
21
EDUCAZIONE STRADALE<br />
“ SICUREZZA PER LA STRADA”<br />
Il 20% del curricolo (secondo la legge 275<br />
sull’autonomia scolastica), viene destinato alla<br />
realizzazione del suddetti progetti.<br />
Gli obiettivi verranno fissati nelle U.D.A.<br />
curriculari<br />
FINALITA’<br />
ha lo scopo di sviluppare la sicurezza dei bambini<br />
attraverso la conoscenza delle regole fondamentali<br />
del Codice Stradale e la graduale formazione di un<br />
comportamento corretto e consapevole.<br />
DESTINATARI<br />
Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia.<br />
TEMPI<br />
Novembre - Maggio<br />
AMBIENTE<br />
IO, GLI ALTRI: I NOSTRI DOVERI, I<br />
NOSTRI DIRITTI<br />
“I DIRITTI DEL<br />
BAMBINO”<br />
FINALITA’<br />
Educare alla convivenza democratica attraverso:<br />
il rispetto delle regole; la solidarietà, la pace, la<br />
non violenza, il rispetto della diversità, le<br />
relazioni di gruppo, la comprensione, la<br />
collaborazione.<br />
DESTINATARI<br />
( tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia)<br />
TEMPI<br />
Tutto l’anno scolastico<br />
22
SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
EDUCAZIONE AMBIENTALE<br />
Il 20% del curricolo (secondo la legge 275 sull’autonomia scolastica), viene destinato alla<br />
realizzazione del suddetti progetti.<br />
Gli obiettivi verranno fissati nelle U.D.A. curriculari<br />
FINALITA’<br />
Il progetto di educazione ambientale ha come contesto di riferimento il rapporto uomo/ambiente,<br />
nella prospettiva ecologica l’uomo e l’ambiente si configurano come elementi interdipendenti,<br />
strettamente connessi, le cui relazioni sono caratterizzate da interazioni bidirezionali.L’ambiente,<br />
in altre parole, visto come un articolato e complesso sistema, serve per cogliere le relazioni e le<br />
interdipendenze tra fenomeni, fatti, oggetti, persone e per stabilire le linee di sviluppo e di<br />
comportamento che vanno articolandosi lungo gli assi della spazialità e della temporalità.<br />
DESTINATARI<br />
Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia.<br />
TEMPI<br />
Novembre - Maggio<br />
PROGETTO CONTINUITA’<br />
FANTAVOLANDO VERSO LA SCUOLA PRIMARIA<br />
FINALITA’<br />
-Sviluppare negli alunni di entrambi gli ordini di scuola il desiderio di<br />
comunicare ad altri le proprie esperienze e conoscenze.<br />
-Ridurre l’ansia nell’approccio dei piccoli alunni alla Scuola Primaria.<br />
-Realizzare fra le insegnanti uno scambio di informazioni utili alla conoscenza<br />
dei bambini.<br />
DESTINATARI<br />
Alunni terze sezioni scuola dell’infanzia e classi prime scuola primaria<br />
TEMPI<br />
Gennaio-Maggio<br />
23
PROGETTO LINGUA INGLESE<br />
ALLA SCOPERTA DELLA<br />
NUOVA LINGUA<br />
SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
FINALITA’<br />
L’ipotesi progettuale intende delineare un quadro operativo che favorisca nei bambini lo sviluppo<br />
di capacità di base propedeutiche all’apprendimento di competenze comunicative. Si è incluso nel<br />
progetto una varietà di attività, che attraverso il movimento,il gioco, la manipolazione, l’ascolto di<br />
canzoni e filastrocche, rendessero piacevole la familiarizzazione della lingua straniera, nel caso<br />
specifico l’inglese.<br />
Inoltre si considera fondamentale suscitare nei bambini un atteggiamento positivo verso la lingua<br />
Straniera.<br />
DESTINATARI<br />
Tutti i bambini delle terze sezioni della Scuola dell’infanzia.<br />
ESPERTI<br />
Docenti di Scuola Primaria specialisti della lingua .<br />
TEMPI<br />
Febbraio - Maggio<br />
COME SI ARTICOLA IL NOSTRO CURRICOLO<br />
LE FINALITA’<br />
LE FIN<br />
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE<br />
COMPETENZE<br />
GLI OBIETTIVI EVIDENZIATI DALLE<br />
INDICAZIONI<br />
ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO<br />
I METODI<br />
L’ORGANIZZAZIONE<br />
LE SCELTE E GLI<br />
STRUMENTI DI<br />
VALUTAZIONE<br />
24
TEMPI<br />
8.00/9.15<br />
9.15/10.00<br />
10.00/11.30<br />
11.30/12.00<br />
12.00/13.15<br />
13.15/16.00<br />
16.00/16.30<br />
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
ATTIVITA’<br />
Ingresso e<br />
arrivo dei<br />
bambini<br />
Calendario delle<br />
presenze,<br />
grafico del<br />
tempo, cerchio<br />
Attività<br />
strutturate,<br />
progetti<br />
Riordino<br />
materiale e<br />
preparazione<br />
al pranzo<br />
pranzo<br />
Gioco libero e<br />
guidato,<br />
attività<br />
strutturate<br />
Riordino<br />
sezione,<br />
preparazione<br />
per l’uscita<br />
SPAZI<br />
sezione<br />
sezione<br />
sezione<br />
Sezione<br />
bagno<br />
sezione<br />
sezione<br />
sezione<br />
GRUPPO<br />
BAMBINI<br />
omogeneo<br />
omogeneo<br />
Omogeneo<br />
eterogenea<br />
Omogeneo<br />
Omogeneo<br />
Omogeneo<br />
Omogeneo<br />
VALENZA EDUCATIVA<br />
relazione<br />
Comunicativa<br />
Relazionale<br />
(acquisizione di regole comunitarie)<br />
Logico-simbolica<br />
Sviluppo<br />
Abilità e competenze<br />
Abilità manuali e motorie<br />
autonomia<br />
Socio -relazionale<br />
Alimentare -nutrizionale<br />
Cognitiva<br />
Creativa<br />
Relazionale<br />
affettiva<br />
Espressiva<br />
Abilità motorie<br />
Autonomia<br />
26
IL SENSO<br />
DELL’ESPERENZIA<br />
Scuola Primaria<br />
Attuare interventi<br />
adeguati nei riguardi<br />
delle diversità<br />
Realizzare percorsi in forma<br />
di laboratorio<br />
FINALITÀ<br />
LA CITTADINANZA<br />
Valorizzare l’esperienza e le<br />
conoscenze degli alunni<br />
LE STRATEGIE<br />
DIDATTICHE<br />
Promuovere la consapevolezza<br />
del proprio modo di<br />
apprendere<br />
L’ALFABETIZZAZIONE<br />
CULTURALE DI BASE<br />
Favorire l’esplorazione e la<br />
scoperta<br />
Incoraggiare<br />
l’apprendimento<br />
collaborativo<br />
29
PROGETTO ACCOGLIENZA<br />
SCUOLA PRIMARIA<br />
La scuola si delinea come ambiente privilegiato per creare e sostenere<br />
la cultura dell’accoglienza , che si prefigge di:<br />
- facilitare l’inserimento nella classe di alunni provenienti da plessi<br />
diversi della Scuola dell’Infanzia al loro ingresso nella S. P.<br />
- Sostenere un rapporto interpersonale teso a promuovere la<br />
conoscenza e il dialogo tra alunni.<br />
- Favorire un approccio sereno, piacevole e gratificante alle attività<br />
didattiche, rispettando tempi e ritmi di ciascuno.<br />
DESTINATARI<br />
Tutti gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria<br />
TEMPI<br />
Settembre<br />
- DESTINATARI<br />
alunni delle prime sezioni scuola dell’infanzia e delle classi prime scuola primaria<br />
PROGETTO MUSICALE<br />
SCUOLA PRIMARIA<br />
FINALITA’<br />
Offrire agli alunni proposte esperienziali<br />
che consentano loro di conoscere la<br />
realtà sonora, di esprimersi con i suoni<br />
attraverso i quali stabilire relazioni<br />
interpersonali<br />
DESTINATARI<br />
Alunni delle classi seconde e quarte della scuola primaria .<br />
ESPERTI<br />
Docenti di musica della scuola secondaria di primo grado<br />
TEMPI<br />
Novembre-Dicembre<br />
30
- redige il profilo educativo e culturale di ingresso di ciascun alunno;<br />
- porta a conoscenza degli allievi e delle famiglie le Indicazioni Nazionali e, in particolare, gli obiettivi specifici di<br />
apprendimento previsti per l’anno in corso;<br />
- partendo dal profilo d’ingresso di ciascun alunno, definisce i tempi e suggerisce le migliori strategie organizzative<br />
(gruppi di lavoro, laboratori, attività di recupero e sviluppo) utili per l’alunno a trasformare le sue capacità<br />
potenziali, attraverso le conoscenze e le abilità in competenze;<br />
- socializza le programmazioni e le pratiche didattiche<br />
- promuove collaborazioni interdisciplinari e transdisciplinari;<br />
- risolve problemi gestionali e organizzativi;<br />
- stabilisce le unità di apprendimento di ogni singolo alunno tenendo in debito conto le finalità educative generali<br />
dell’Istituto.<br />
- Valuta le iniziative didattiche proposte dalle risorse esterne e dal territorio<br />
- Orienta l’alunno e la famiglia in ordine alla scelta delle attività facoltative- opzionali- aggiuntive<br />
OBIETTIVI FORMATIVI PER L’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA<br />
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA:<br />
Cogliere la varietà e la ricchezza della esperienza umano, sviluppando relazioni positive e atteggiamenti di apertura,<br />
comprensione e disponibilità al rapporto di collaborazione con gli altri per contribuire con il proprio apporto personale<br />
alla realizzazione di una società migliore.<br />
EDUCAZIONE STRADALE<br />
Interagire con l’ambiente naturale, rispettarlo e influenzarlo positivamente. Mantenere comportamenti corretti in qualità<br />
di:pedone, ciclista, passeggero su veicoli privati o pubblici.<br />
EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />
Conoscere i rischi legati a comportamenti negativi per il proprio benessere e sforzarsi di evitarli. Attivare<br />
comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita. Esercitare<br />
procedure di evacuazione dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della lettura delle piantine dei locali e dei percorsi<br />
di fuga.<br />
EDUCAZIONE AMBIENTALE<br />
Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. Comprendere<br />
l’importanza del necessario intervento dell’ uomo sul proprio ambiente di vita. Rispettare le bellezze naturali ed<br />
artistiche.<br />
Visitare le principali istituzioni pubbliche che si occupano dell’ambiente e collegarsi per quanto possibile con la loro<br />
attività. Usare in modo corretto le risorse le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia, forme di inquinamento.<br />
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’<br />
Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. Attivare modalità<br />
relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali. Comunicare<br />
la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari.<br />
EDUCAZIONE ALIMENTARE<br />
Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla propria crescita. Comporre la<br />
propria razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare. Individuare la dieta più<br />
adeguata al proprio corpo e alle esigenze fisiche. Mantenere a tavola comportamenti corretti. Educare al gusto,<br />
individuare la modalità di consumo degli alimenti.<br />
LABORATORIO DI RECUPERO E DI SVILUPPO<br />
ITALIANO<br />
Si può imparare a scrivere e leggere in vari modi; sarà compito dell’insegnante capire qual è quello privilegiato dagli<br />
alunni che, dopo alcuni mesi di scuola, manifestano difficoltà nell’apprendimento.<br />
Si organizzerà, a tal fine, un lavoro di osservazione e di intervento preventivo sulle componenti che favoriscono l’<br />
apprendimento sicuro della lettura, utilizzando soprattutto attività che coinvolgono il bambino con il suo corpo, la sua<br />
fisicità perché l’esperienza corporea consente di interiorizzare profondamente le conoscenze.<br />
Il corpo sarà da tramite anche nel passaggio dalla fisicità del suono alla fisicità del segno grafico, facilitando così<br />
l’apprendimento della scrittura.<br />
36
STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO:<br />
ITALIANO<br />
1. Saper ascoltare e comprendere globalmente messaggi e testi<br />
2. Saper leggere correttamente<br />
3. Saper esporre oralmente in modo semplice, comprensibile e pertinente alla situazione<br />
4. Saper produrre testi semplici, corretti e pertinenti al tema<br />
5. Conoscere ed usare le principali strutture della lingua<br />
STORIA<br />
1. Saper collocare i fatti nello spazio e nel tempo<br />
2. Saper cogliere evidenti rapporti di causa-effetto<br />
3. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />
4. Saper distinguere e ricavare informazioni da fonti storiche<br />
GEOGRAFIA<br />
1. Sapersi orientare utilizzando gli strumenti geografici<br />
2. Saper leggere e disegnare semplici grafici e carte geografiche<br />
3. Saper riconoscere le trasformazione apportate dall’uomo sul territorio<br />
4. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />
CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />
1. Capire perché le regole sono necessarie<br />
2. Conoscere i diritti e doveri di ogni cittadino<br />
3. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />
MATEMATICA<br />
1. Conoscere le quattro operazioni in N, Q e R<br />
2. Conoscere le unità di misura<br />
3. Applicare le tecniche di calcolo<br />
4. Conoscere gli enti geometrici e le figure geometriche piane in diversi contesti<br />
5. Descrivere le proprietà delle figure piane<br />
6. Comprendere il testo di un problema<br />
7. Individuare procedimenti risolutivi<br />
8. Comprendere il linguaggio e i simboli matematici<br />
9. Usare il linguaggio simbolico delle matematica<br />
SCIENZE<br />
1. Osservare, conoscere e descrivere i fenomeni naturali<br />
2. Conoscere sistematicamente gli esseri viventi<br />
3. Conoscere i rapporti di interdipendenza tra regno animale, vegetale e minerale<br />
4. Scrivere semplici relazioni per raccogliere le conoscenze acquisite al termine dello sviluppo delle UA<br />
5. Orientarsi su testi di varia natura per ricavare dati e informazioni<br />
6. Essere consapevoli della necessità di preservare l’ambiente<br />
7. Essere consapevole della tutela della salute dell’uomo (no alle sostanze nocive: alcool, droga, fumo)<br />
8. Comprendere ed utilizzare il linguaggio scientifico<br />
TECNOLOGIA<br />
1. Conoscere i principali strumenti di disegno e le loro funzioni<br />
2. Riconoscere i principali enti geometrici<br />
3. Riconoscere le principali figure geometriche piane<br />
4. Comprendere ed usare un semplice linguaggio tecnico<br />
MUSICA<br />
1. Saper decodificare il segno grafico musicale in base al parametro dell’altezza<br />
2. Saper eseguire semplici sequenze in una struttura poliritmica<br />
3. Avere una corretta postura nell’uso dello strumento musicale<br />
4. Saper decodificare il segno grafico musicale in base all’altezza e al ritmo<br />
5. Saper eseguire semplici brani musicali<br />
6. Saper eseguire semplici brani di insieme<br />
ARTE E IMMAGINE<br />
1. Conoscere gli elementi fondamentali del linguaggio visivo e i suoi codici<br />
2. Saper operare sugli elementi del linguaggio visivo in modo semplici<br />
3. Saper classificare i colori primari, secondari e terziari<br />
4. Saper riconoscere gli strumenti, i materiali, le metodologie di alcune tecniche artistiche, le più elementari<br />
5. Saper rappresentare oggetti piani e oggetti solidi<br />
6. Saper riconoscere alcune opere di epoche diverse<br />
7. Imparare a comprendere ed utilizzare il lessico specifico<br />
INGLESE-FRANCESE<br />
38
Tutte le discipline dell’area svilupperanno percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso<br />
tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la<br />
sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo<br />
condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivato sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il<br />
territorio come risorsa per l’apprendimento.<br />
UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA<br />
LINGUISTICO-ESPRESSIVA<br />
ITALIANO<br />
CLASSE I<br />
1. Accoglienza<br />
2. Alla scoperta dei generi: la favola, la fiaba, l’avventura, la fantasy<br />
3. I grandi temi del vivere e del convivere: gli affetti familiari; i rapporti con gli altri: a scuola; divertirsi<br />
insieme; obiettivo natura: gli animali.<br />
4. Il senso della vita: storie dal cuore del mondo<br />
5. La voce dei poeti: la poesia<br />
6. L’arte del teatro: il teatro<br />
7. Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia<br />
8. Letteratura: il mito e l’epica<br />
9. Riflettere sulla lingua<br />
10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />
CLASSE II<br />
1. Accoglienza<br />
2. Alla scoperta dei generi: il racconto di fantasia, il racconto di fantasmi, il racconto horror, il racconto<br />
comico-umoristico<br />
3. I grandi temi del vivere e del convivere: l’amicizia, i rapporti con gli altri, sport e alimentazione, obiettivo<br />
ambiente<br />
4. Il senso della vita: storie dal cuore del mondo<br />
5. La voce dei poeti<br />
6. Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia<br />
7. L’arte del teatro<br />
8. Letteratura: brani in versi e in prosa<br />
9. Riflettere sulla lingua: completamento delle parti del discorso/analisi logica<br />
10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />
CLASSE III<br />
1. Accoglienza: “Si ritorna a scuola”<br />
2. Orientamento: verso il mio futuro<br />
3. Esperienze di vita per una convivenza civile (storie di adolescenti, per un mondo migliore e interculturale,<br />
scienza e tecnologia: quale futuro?, la cultura della pace e della legalità)<br />
4. Vari modi di raccontare: il racconto comico e umoristico, il racconto giallo, il racconto di fantascienza<br />
5. L’arte del romanzo: il romanzo storico, sociale e psicologico<br />
6. Viaggio nel tempo tra storia e letteratura: dall’Ottocento ai giorni nostri<br />
7. La vita in versi, la vita in scena<br />
8. La letteratura<br />
9. Riflettere sulla lingua: completamento della sintassi semplice; sintassi complessa<br />
10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />
LINGUA INGLESE<br />
CLASSE I<br />
WELCOME UNIT<br />
UNITS 1-2 Hello Vic Who’s that blonde girl?<br />
UNITS 3-4 Have you got a pair of trainers? She’s a fashion model<br />
UNITS 5-6 Do you like your partner? Where do you come from?<br />
UNITS 7-8 Looking for Tex Can I try your guitar?<br />
ENGLISH GRADED READERS<br />
CLASSE II<br />
WELCOME UNIT<br />
UNITS 9-10 Where were you yesterday? Somebody took my guitar<br />
UNITS 11-12 Don’t be late ,Ted! A dinner party<br />
UNITS 13-14 A trip to Hampton Court Do you know what happened?<br />
40
UNITS 15-16 When’s your birthday? I don’t like spending so much money<br />
UNITS 17-18 A day at the Tower Will the pizzas be long?<br />
UNITS 19-20 What are you going to do? What’s the weather like?<br />
UNITS 21-22 Who’s the one with the fastest serve? What was Ted doing at the music shop?<br />
ENGLISH GRADED READERS<br />
CLASSE III<br />
WELCOME UNIT<br />
LEARNING UNIT 6 “ SPORT AND CINEMA”<br />
STEP 1 “ I’ m not doing anything next Sunday” STEP 2 “ Did you enjoy the film you saw?”<br />
STEP 3 “ Would you like to come?” STEP 4 “ Who built Stonehenge?”<br />
LEARNING UNIT 7 “ LIFE IN THE FUTURE”<br />
STEP 1 “ Have you ever been to America?” STEP 2 “How long have you been a writer? ”<br />
STEP 3 “ What will life be like in 2050?” STEP 4 “ If we don’t protect our environment, we will destroy it”<br />
LEARNING UNIT 8 “ BACK TO THE PRESENT“”<br />
STEP 1 “ What‘s on TV tonight? ” STEP 2 “ You should change your lifestyle”<br />
STEP 3 “ Shall we give her something together?” STEP 4 “ Eating out ”<br />
LEARNING UNIT 9 “ COMMUNICATION AND ART”<br />
STEP 1 “ <strong>It</strong>‘s made of plastic”<br />
ENGLISH GRADED READERS<br />
CLASSE I<br />
0. Premiers jours<br />
1. Je suis fan!<br />
2. Spécial collège<br />
3. Tous différents<br />
4. Photo de famille<br />
5. Vive les vacances!<br />
6. Quelle journée!<br />
7. Chez moi<br />
8. On va faire la fete!<br />
CLASSE II A-B-C<br />
1. Décrire la faune et la flore<br />
2. Décrire et localiser<br />
3. Faire du shopping<br />
4. Passer un coup de fil<br />
5. Faire les courses<br />
6. Exprimer nos gouts, nos préférences<br />
7. Choisir un menu<br />
8. Faire les courses/parler du temps<br />
CLASSE II D-E<br />
1. Recherche correspondant<br />
2. Jeu de piste<br />
3. Aie! Ca fait mal<br />
4. Plat du jour<br />
5. Télé = Réalité<br />
6. Enquete<br />
7. Argent de poche<br />
8. Planète en danger!<br />
9. Spécial futur<br />
CLASSE III A-B-C<br />
1. Demander une permission<br />
2. Organiser un voyage<br />
3. Se promener dans Paris<br />
4. Raconter et decrire<br />
5. Raconter un événement<br />
6. Savoir raconteur<br />
7. CIVILISATION FRANCAISE<br />
CLASSE III D-E<br />
1. Entre copains<br />
2. En route pour l’aventure!<br />
LINGUA FRANCESE<br />
41
3. Visite guide<br />
4. Le passé, c’est dépassé?<br />
5. Tu sais qui c’est?<br />
6. Si on gagne le concours…<br />
7. Reve ou réalité?<br />
8. CIVILISATION FRANCAISE<br />
RELIGIONE<br />
CLASSE I<br />
1. La domanda religiosa come dimensione del cuore umano (1 – 5)<br />
1.1. La vita<br />
1.2. Le origini<br />
1.3. Lo spazio<br />
1.4. Il tempo e il rito<br />
1.5. I racconti del mondo<br />
2. La fede, una forma di conoscenza (6 – 9)<br />
2.6. Dalle storie ai libri<br />
2.7. Sappiamo e crediamo<br />
2.8. Fidarsi di qualcuno<br />
2.9. Fidarsi di una promessa<br />
3. Gesù e l’annuncio della salvezza (20 – 30)<br />
3.20. La nascita di Gesù<br />
3.21. Gesù e lo Spirito di Dio<br />
3.22. Gesù, un maestro<br />
3.23. Gesù conosce Dio<br />
3.24. Gesù, uomo che prega<br />
3.25. Gesù, segni e miracoli<br />
3.26. Gesù soffre e muore<br />
3.27. Un uomo risorto perché era Dio<br />
3.28. I Vangeli<br />
3.29. Maria, mamma di Gesù<br />
3.30. La terra di Gesù al suo tempo<br />
4. La fede del popolo di Israele (13 – 19)<br />
4.13. Una promessa: l’alleanza<br />
4.14. La fede come coraggio<br />
4.15. La fede come rischio<br />
4.16. La fede come intelligenza<br />
4.17. La fede come libertà<br />
4.18. La storia di Israele<br />
4.19. La storia del Messia<br />
5. Le grandi religioni (10 – 12)<br />
5.10. La fede nell’islam<br />
5.11. La fede nell’induismo<br />
5.12. Il bene promesso dal Budda<br />
6. Laboratorio 20%: Approfondimento<br />
CLASSE II<br />
1. Gesù e il Cristianesimo<br />
2. La chiesa delle origini<br />
3. La chiesa nella storia<br />
4. I Sacramenti<br />
5. Incontro con le religioni<br />
6. Laboratorio 20%: approfondimento<br />
CLASSE III<br />
1. Io, nel mondo<br />
2. Un progetto d’amore<br />
3. Verso l’amore più grande<br />
4. La chiesa e il mondo<br />
5. L’interiorità e la bellezza<br />
CLASSI I –II-III<br />
1. Evoluzione della musica e ascolto guidato<br />
2. Pratica vocale e strumentale<br />
3. Grammatica musicale<br />
MUSICA<br />
42
VIOLINO<br />
CLASSE I<br />
1. Posizione delle dita della mano destra sull’arco e corretta postura del violino sulla spalla<br />
2. Corde vuote, alternanza di suoni e pause di diversa durata<br />
3. Le parti dell’arco: Metà, metà superiore, metà inferiore, tutto l’arco<br />
4. Prima applicazione delle dita della mano sinistra sul violino<br />
5. Il legato e lo staccato<br />
6. Seconda applicazione delle dita della mano sinistra sul violino<br />
7. Le corde doppie<br />
8. Le scale maggiori<br />
CLASSE II<br />
1. Diversi tipi di legato<br />
2. I segni di dinamica<br />
3. Nuova collocazione delle dita della mano sinistra sulla tastiera<br />
4. Alternanza tra suoni sciolti, legati e staccati<br />
5. I trilli<br />
6. Le scale minori<br />
7. Sviluppo delle corde doppie<br />
8. La musica (orale)<br />
CLASSE III<br />
1. Potenziamento delle capacità tecniche, corretta impostazione delle mani<br />
2. Esercizi con la mano destra per sviluppare una presa dell’arco differenziata nelle diverse parti<br />
3. Scale maggiori e minori a due ottave in tutte le tonalità<br />
4. Acquisizione di una sempre maggiore agilità, velocità, resistenza<br />
5. Conoscenza e pratica delle possibilità espressive dello strumento<br />
6. Studio delle posizioni diverse dalla prima<br />
7. Studio delle principali forme musicali<br />
8. Sviluppo delle capacità d’esecuzione di brani di musica d’insieme<br />
CLARINETTO<br />
CLASSE I<br />
1. Esplorazione dello strumento e del sistema di produzione del suono<br />
2. Educazione all’orecchio melodico e ritmico<br />
3. Impostazione della mano destra<br />
4. Articolazione delle dita<br />
5. Esercizi di respirazione<br />
6. Lo staccato ed il legato<br />
7. Impostazione corretta<br />
8. Lettura dello spartito<br />
CLASSE II<br />
1. Educazione all’orecchio: melodico, ritmico ed armonico<br />
2. Le scale maggiori<br />
3. Gli arpeggi<br />
4. La musica d’insieme<br />
5. La tecnica di velocità<br />
6. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />
7. Lettura dello spartito<br />
8. Le forme musicali<br />
CLASSE III<br />
1. Educazione all’orecchio: melodico, ritmico ed armonico<br />
2. Le scale maggiori e minori tutte<br />
3. Gli arpeggi maggiori e minori<br />
4. La musica d’insieme<br />
5. Salti di terza (fino a 4 diesis e 4 bemolli)<br />
6. La tecnica di velocità<br />
7. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />
8. Lettura dello spartito<br />
9. Le forme musicali<br />
CHITARRA<br />
CLASSE I<br />
1. Esplorazione della chitarra e produzione del suono<br />
2. Educazione all’ascolto<br />
43
3. Postura: sedia, poggiapiedi, posizione del corpo, delle gambe e dei piedi<br />
4. Impostazione della mano destra<br />
5. Esplorazione della tastiera della chitarra<br />
6. La mano sinistra<br />
7. La coordinazione<br />
8. Studio delle note<br />
9. Studio di melodie<br />
CLASSE II<br />
1. Educazione all’ascolto<br />
2. Scale maggiori e minori<br />
3. Accordi e barrè<br />
4. Studi per la mano destra e sinistra<br />
5. Lettura a prima vista<br />
6. Repertorio chitarristico (semplice) del 1600, 1700, 1800<br />
7. Repertorio polifonico<br />
CLASSE III<br />
1. Repertorio<br />
2. Le scale<br />
3. Accordi e barrè<br />
4. Studi per la mano destra e sinistra<br />
5. Lettura a prima vista<br />
6. Educazione all’ascolto<br />
7. Le varie forme di arpeggio<br />
PIANOFORTE<br />
CLASSE I<br />
1. Esplorazione dello strumento e del sistema di produzione del suono<br />
2. Traduzione del suono in segno e viceversa<br />
3. Impostazione della mano sulla tastiera<br />
4. Articolazione delle dita a mano chiusa. Esercizi su 4 dita<br />
5. Articolazione delle dita a mano aperta<br />
6. Gli accordi<br />
7. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />
8. La musica d’insieme<br />
CLASSE II<br />
1. Lettura dello spartito<br />
2. Le scale maggiori per moto retto e contrario; lo studio del passaggio del pollice<br />
3. La musica d’insieme<br />
4. L’interpretazione e la coerenza stilistica<br />
5. Le forme: il minuetto; semplici brani in stile jazzistico<br />
6. Sviluppo delle capacità di memorizzazione<br />
CLASSE III<br />
1. Potenziamento delle capacità tecniche: corretta impostazione della mano con esercizi su 4 dita in tutte le<br />
tonalità<br />
2. Le scale maggiori per moto retto e contrario, in tutte le tonalità<br />
3. Acquisizione di una sempre maggiore velocità, agilità e resistenza<br />
4. Studio degli abbellimenti<br />
5. Conoscenza e pratica delle possibilità espressive dello strumento: personalizzazione nell’uso e nella<br />
gradazione dei pedali<br />
6. Sviluppo delle capacità di memorizzazione: visiva, acustica, muscolare e struturale interpretativa Le<br />
forme: invenzioni a due voci, sonatine, sonate, altre forme del repertorio pianistico del 1700, 1800, 1900;<br />
brani in stile jazzistico<br />
7. Sviluppo delle capacità di esecuzione di brani di media difficoltà di musica d’insieme<br />
ARTE E IMMAGINE<br />
CLASSE I<br />
1. Accoglienza<br />
2. I codici del linguaggio visuale: punto, linea…superficie, il colore…ecc.<br />
3. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, il fumetto: le strisce fumettate)<br />
4. Storia dell’arte: dalla preistoria all’arte gotica<br />
5. Primi elementi di grafica computerizzata<br />
6. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />
7. L’ambiente e l’arte<br />
44
CLASSE II<br />
1. I codici del linguaggio visuale: luce ed ombra, il volume, la composizione, ecc…<br />
2. Storia dell’arte: dal 1400 al 1700<br />
3. Elaborazioni fotografiche computerizzate, scannerizzazioni, approccio ad internet<br />
4. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />
5. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, il fumetto:romanzo grafico)<br />
6. L’ambiente e l’arte<br />
CLASSE III<br />
1. I codici del linguaggio visuale: lo spazio, la prospettiva nell’arte, luce e ombra nell’arte, lettura<br />
dell’opera d’arte<br />
2. Storia dell’arte: il 1800, il 1900 e l’arte contemporanea<br />
3. Impostazione grafica di testi ed immagini al computer<br />
4. Creazione di pubblicità ed immagini al computer<br />
5. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />
6. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, la pubblicità, la televisione, ecc…)<br />
7. L’ambiente e l’arte<br />
CORPO, MOVIMENTO E SPORT<br />
CLASSI I- II-III<br />
1. Accoglienza<br />
2. Ordinativi<br />
3. Igiene personale e sportiva<br />
4. Giochi educativi individuali, a coppia, in gruppo e per squadra<br />
5. Riscaldamento corporeo e resistenza organica generale di I livello: il cammino, il fitwalking,Homo<br />
Vitruviano, il controllo dello sforzo e del battito cardiaco<br />
6. Ginnastica<br />
7. Giochi sportivi<br />
8. Resistenza organica generale di II livello: la corsa, i recuperi, il controllo dello sforzo e del battito cardiaco<br />
9. Avviamento alla pratica sportiva<br />
10. Resistenza organica generale di III livello: maratona e marcia atletica,i recuperi, il controllo dello sforzo e<br />
del battito cardiaco<br />
11. Scienza & sport<br />
CURRICOLO AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA<br />
Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di matematica, di scienze<br />
dell’uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono<br />
modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni<br />
della vita quotidiana, individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo sistematico<br />
anche con l’esperienza comune di ragazzi e adulti. In particolare la matematica dà strumenti per la descrizione<br />
scientifica del mondo e per affrontare problematiche utili nella vita quotidiana; inoltre contribuisce a sviluppare la<br />
capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni<br />
degli altri. La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità,<br />
competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che<br />
comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico. Le scienze<br />
naturali e sperimentali hanno lo scopo di condurre l’alunno ad un approccio alla conoscenza che, pur assumendo forme<br />
e significati specifici nei diversi ambiti, caratterizza fin dall’inizio i percorsi di apprendimento. Per questo è importante<br />
che i ragazzi siano gradualmente avviati e aiutati a padroneggiare alcuni grandi organizzatori concettuali che si possono<br />
riconoscere in ogni contesto scientificamente significativo: le dimensioni spazio-temporali e le dimensioni materiali; la<br />
distinzione tra stati e trasformazioni; le interazioni, relazioni, correlazioni tra parti di sistemi e/o proprietà variabili; la<br />
discriminazione fra casualità e causalità…L’insegnamento della tecnologia mira a promuovere il processo formativo e<br />
orientativo degli alunni apportando un proprio contributo originale di opportunità culturali che fanno specifico<br />
riferimento alla realtà tecnologica con la quale sono quotidianamente a confronto. Essa contribuisce a promuovere negli<br />
alunni l’acquisizione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno, in modo che possano giungere<br />
ad operare scelte realistiche senza rinunciare ad un progetto di vita.<br />
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<br />
L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e ha capito come gli strumenti matematici<br />
siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente<br />
complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che siano state create dall’uomo. Ha consolidato le<br />
conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla<br />
manipolazione di modelli costruiti con i compagni. Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le<br />
proprie convinzioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.<br />
Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le<br />
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conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere, spiegando il<br />
procedimento seguito. Confronta procedimenti diversi. Usa i connettivi e i quantificatori nel linguaggio naturale.<br />
L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati. Utilizza in contesti diversi uno<br />
stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve<br />
situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana. Sviluppa semplici schematizzazioni,<br />
modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e dei fenomeni. E’ in grado di riflettere sul percorso di<br />
esperienza e di apprendimento compiuto. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra<br />
permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione<br />
dell’ambiente di vita come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro; comprende il ruolo della<br />
comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e<br />
l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è<br />
disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.<br />
L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine, cogliendone le diversità in relazione al<br />
funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni<br />
forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali di progettazione e realizzazione. E’ in grado di realizzare un<br />
semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno<br />
scopo. Usando il disegno tecnico, esegue la rappresentazione in scala. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di<br />
energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità<br />
di produzione. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e semplici linguaggi multimediali per supportare il proprio<br />
lavoro e presentarne i risultati. Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e sintetizzarle; sviluppa le proprie idee<br />
utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri.<br />
CLASSE I<br />
UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA<br />
MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA<br />
ARITMETICA<br />
1. Gli insiemi: Rappresentare ed operare con gli insiemi.<br />
2. Il numero: Il sistema di numerazione decimale: Le operazioni aritmetiche e i problemi relativi.<br />
3. La divisibilità: MCD e mcm. Le frazioni come operatore e i numeri razionali.<br />
4. Indagini statistiche: Costruzione e lettura di grafici.<br />
GEOMETRIA<br />
1. La rappresentazione della realtà: Enti geometrici fondamentali.<br />
2. La misura delle grandezze: Misurare con u. di m. decimali e sessagesimali. Risolvere problemi con le misure.<br />
3. I poligoni e le loro proprietà: Perimetro e angoli di un poligono.<br />
LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />
SCIENZE<br />
1. La materia: La materia. Passaggi di stato. Calore e temperatura. Acqua, Aria e Suolo.<br />
2. La vita e i viventi: Caratteristiche e organizzazione dei viventi.<br />
3. I regni dei viventi: Classificazioni e descrizioni dei cinque regni. Ecologia ed etologia.<br />
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO<br />
TECNOLOGIA<br />
1. Disegno geometrico-rappresentazioni grafiche<br />
2. Osservazione di analisi tecnica<br />
CLASSE II<br />
ARITMETICA<br />
1. Numeri: Raccordo con la classe I. Il numero. Risoluzione di problemi. Razionali positivi. Interi relativi.<br />
2. Relazioni e funzioni: La proporzionalità e le funzioni.<br />
3. Misure, dati e previsioni: Elaborazioni statistiche: Calcolo delle probabilità.<br />
GEOMETRIA<br />
1. Spazio e figure: Calcolo delle aree. Il teorema di Pitagora<br />
2. Spazio e figure: Le coordinate cartesiane. La similitudine.<br />
LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />
SCIENZE<br />
1. Biologia: Funzionamento e cura del corpo umano.<br />
2. Fisica e chimica: Moto. Forze ed equilibrio. Le trasformazioni della materia. Struttura interna della materia.<br />
Elementi e composti. Reazioni chimiche<br />
3. Scienza della terra: Ecologia ed ecosistema. La composizione della terra. Fenomeni endogeni ed esogeni. Gli<br />
ambienti del pianeta.<br />
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO.<br />
TECNOLOGIA<br />
1. Rappresentazione degli oggetti<br />
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2. Abitazione-città e territorio-tecnologia dei materiali<br />
CLASSE III<br />
ARITMETICA<br />
1. Raccordo con la classe II :<br />
a) La proporzionalita’<br />
ALGEBRA<br />
1. Numeri:Insieme R. Calcolo algebrico. Monomi e polinomi.<br />
2. Relazioni e funzioni: Identità ed equazioni. Risoluzione di problemi. Il piano cartesiano: coordinate e funzioni.<br />
3. Dati e previsioni: Probabilità elementi di logica.<br />
GEOM ETRIA<br />
1. Spazio e figure: Il teorema di Pitagora e di Euclide: applicazioni<br />
2. Spazio e figure: Lunghezza della circonferenza, area del cerchio e delle loro parti.<br />
3. Spazio e figure: Solidi (Poliedri e solidi di rotazione)<br />
LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />
SCIENZE<br />
1. Biologia: Funzionamento e cura del corpo umano. Studio del corpo umano: apparato digerente, sistema<br />
nervoso, sistema di controllo, apparati della riproduzione.<br />
2. Genetica: Evoluzione dell’uomo e le sue leggi.<br />
3. Fisica e chimica: Principali elementi e composti chimici. Il lavoro. Energia: fonti rinnovabili e non rinnovabili.<br />
Elettricità e magnetismo. Equilibrio. Problemi e rischi ambientali del Pianeta Terra.<br />
4. Astronomia: L’universo e il sistema solare. La terra e le sue trasformazioni.<br />
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI SCIENZE.<br />
TECNOLOGIA<br />
1. Disegno tecnico e rappresentazioni grafiche<br />
2. Energia e territorio<br />
CURRICOLO AREA STORICO-GEOGRAFICA<br />
L’area storico geografica è composta dalle scienze che si occupano delle società umane, nello spazio e nel tempo: la<br />
storia e la geografia strettamente collegate tra loro e in continuità fra primaria e secondaria. Uno degli obiettivi centrali<br />
di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, potenziando ed ampliando gli<br />
apprendimenti promossi nella scuola primaria.<br />
Lo studio del patrimonio storico, artistico e culturale rende possibile la conoscenza di elementi di preistoria e di storia<br />
antica.<br />
In tale area il processo di insegnamento-apprendimento si realizza anche nelle attività di laboratorio in cui gli alunni<br />
iniziano a rendersi conto che la conoscenza della storia nazionale, europea e mondiale aiuta a capire e ad affrontare il<br />
presente.<br />
Storia, geografia, cittadinanza e costituzione favoriscono negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla<br />
capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite.<br />
L’apprendimento della storia offre una base solida per ragionare sulle diversità dei gruppi umani permettendo un<br />
confronto sereno ed educativo sui temi delle identità e delle differenze culturali.<br />
Temi a carattere interdisciplinare che rientrano anche in quest’area sono: la salvaguardia e il recupero del patrimonio<br />
naturale e culturale, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo delle tecniche di<br />
produzione delle energie rinnovabili, la tutela della biodiversità.<br />
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA<br />
SECONDARIA DI PRIMO GRADO<br />
L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato e si informa in modo autonomo su fatti e problemi<br />
storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla<br />
formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.<br />
Conosce i processi fondamentali della storia europea, mondiale e del suo ambiente.<br />
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, e i<br />
problemi fondamentali del mondo contemporaneo.<br />
L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Sa aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la<br />
conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio<br />
gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale<br />
e culturale da tutelare e valorizzare.<br />
UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA STORICO-GEOGRAFICA<br />
STORIA<br />
CLASSE I<br />
1. Accoglienza<br />
2. Dalla caduta dell’Impero romano al Medioevo<br />
3. L’età del feudalesimo<br />
4. L’Europa dopo il Mille<br />
5. La fine del Medioevo e l’Umanesimo<br />
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CLASSE II<br />
1. Accoglienza<br />
2. Raccordo con la classe prima: l’Umanesimo. La rottura delle barriere geografiche<br />
3. L’<strong>It</strong>alia e l’Europa nel Cinquecento<br />
4. Il Seicento<br />
5. I difficili equilibri del Settecento<br />
6. L’Età delle rivoluzioni<br />
7. L’Ottocento: Primo Ottocento- Secondo Ottocento<br />
CLASSE III<br />
1. Accoglienza<br />
2. Raccordo con la classe seconda: l’Ottocento<br />
3. L’inizio del nuovo secolo e la grande guerra<br />
4. Tra le due guerre: il Fascismo e il Nazismo<br />
5. La seconda guerra mondiale<br />
6. Il dopoguerra: la Guerra Fredda e gli anni della distensione<br />
7. I caratteri del mondo attuale<br />
CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />
CLASSE I<br />
1. Regole per vivere insieme<br />
CLASSE II<br />
1. Diritti e doveri dei cittadini<br />
2. Cittadini d’Europa<br />
CLASSE III<br />
1. L’organizzazione della Repubblica<br />
2. Cittadini del mondo<br />
GEOGRAFIA<br />
CLASSE I<br />
1. Accoglienza<br />
2. Comprendere la geografia: gli strumenti<br />
3. L’Europa vicina: le regioni italiane<br />
4. Paesaggi d’Europa<br />
5. Dall’Europa all’Unione Europea<br />
6. L’economia europea: i settori produttivi<br />
CLASSE II<br />
1. Accoglienza<br />
2. Raccordo con la classe prima: gli strumenti della geografia<br />
3. Caratteristiche fisiche, economiche ed antropiche dell’Europa<br />
4. Il cammino di costruzione dell’Europa<br />
5. Le regioni europee: gli Stati<br />
CLASSE III<br />
1. Accoglienza<br />
2. Noi e la terra<br />
3. L’economia mondiale: i settori produttivi: primario, secondario, terziario e la globalizzazione<br />
4. Il mondo: i continenti extra europei: gli Stati<br />
ATTIVITÀ LABORATORIALI DISCIPLINARI (20%)<br />
CLASSE I<br />
Religione:Approfondimento<br />
Tecnologia: Statistica<br />
Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />
Matematica: Recupero. Potenziamento<br />
Scienze: Approfondimento.<br />
Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />
all’uso del computer<br />
Musica:Pratica strumentale e vocale<br />
Storia:Approfondimento<br />
Geografia:Approfondimento<br />
<strong>It</strong>aliano: Metodo di studio. Recupero. Consolidamento. Potenziamento. Approfondimento. Scrittura creativa.<br />
Inglese: English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />
Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />
CLASSE II<br />
Religione: Approfondimento<br />
Tecnologia:Educazione stradale<br />
Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />
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Matematica: Recupero. Potenziamento<br />
Scienze: Approfondimento.<br />
Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />
all’uso del computer<br />
Musica: Pratica strumentale. Gli strumenti musicali in classe. La tradizione musicale.<br />
Storia: Approfondimento<br />
Geografia: Approfondimento<br />
<strong>It</strong>aliano:Approfondimento. Invito alla lettura. Altri linguaggi. Recupero. Consolidamento. Potenziamento.<br />
Inglese: English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />
Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />
CLASSE III<br />
Religione: Approfondimento<br />
Tecnologia: Approfondimento statistica<br />
Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />
Matematica: Recupero. Potenziamento<br />
Scienze: Approfondimento.<br />
Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />
all’uso del computer<br />
Musica: Pratica strumentale. Gli strumenti musicali in classe. La tradizione musicale.<br />
Storia: Approfondimento<br />
Geografia: Approfondimento<br />
<strong>It</strong>aliano: Approfondimento. Invito alla lettura. Altri linguaggi. Latino. Consolidamento.<br />
Inglese English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />
Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />
APPROFONDIMENTO<br />
CLASSE I<br />
Storia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />
Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />
cinematografiche<br />
Geografia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica Uso pratico degli strumenti<br />
geografici<br />
Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />
<strong>It</strong>aliano:<br />
Abilità linguistiche Giochi linguistici Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />
CLASSE II<br />
Storia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />
Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />
cinematografiche<br />
Geografia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura dell’atlante Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica<br />
Uso pratico degli strumenti geografici Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />
<strong>It</strong>aliano:<br />
Abilità linguistiche Il diario di classe Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />
CLASSE III<br />
Storia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />
Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />
cinematografiche<br />
Geografia:<br />
Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica Uso pratico degli<br />
strumenti geografici<br />
Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />
<strong>It</strong>aliano:<br />
Abilità linguistiche Il giornale Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />
CLASSE I<br />
1. Accoglienza<br />
2. Educazione alla convivenza civile<br />
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI<br />
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3. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />
4. Il fantastico mondo dell’acqua<br />
5. Il gioco<br />
6. Intercultura<br />
7. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />
8. Linguaggi diversi per descrivere e raccontare ambienti e paesaggi<br />
9. Orientamento<br />
10. Osservare: un metodo<br />
11. Scuola sicura<br />
CLASSE II<br />
CLASSE III<br />
1. Accoglienza<br />
2. Alla ricerca di un genio del passato<br />
3. Carte geografiche e orienteering<br />
4. I metalli nella storia dell’uomo<br />
5. Il linguaggio della pubblicità<br />
6. Intercultura<br />
7. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />
8. Lo sport: una risorsa per crescere<br />
9. Orientamento<br />
10. Salute, prevenzione e sicurezza<br />
11. Scuola sicura<br />
12. Un mondo di poligoni<br />
13. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />
1. Accoglienza<br />
2. Adolescenza e ricerca di identità<br />
3. Educazione stradale<br />
4. Genetica e razzismo<br />
5. Geometria a 3D<br />
6. Geometria astronomica: la misura del tempo<br />
7. Intercultura<br />
8. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />
9. La legalità<br />
10. Orientamento<br />
11. Scuola sicura<br />
12. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />
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- progetto Orientamento<br />
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI<br />
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
- Giochi Sportivi Studenteschi<br />
- Scuola in musica<br />
- Le abilità nascoste<br />
- Potenziamento lingua francese: Delf A1/A2 certificazione di francese<br />
- Progetto di collaborazione col CEA di Montescaglioso<br />
- Progetto di continuità : “Natale in musica”<br />
- Progetto di educazione ambientale<br />
- Progetto di educazione stradale<br />
- Progetto patentino<br />
- Progetto recupero e sostegno per la dispersione scolastica<br />
- Recupero di inglese<br />
- Recupero di francese<br />
- Progetto Trinity<br />
- Recupero competenze matematiche<br />
ATTIVITÀ CON ALTRE SCUOLE, ENTI E/O PRIVATI<br />
- Progetto carnevale montese in collaborazione con l’associazione di promozione sociale<br />
“Carnevale montese”<br />
- laboratori didattici in collaborazione con l’associazione Nostoi srl:<br />
a) laboratorio didattico in archeologia e gestione delle risorse territoriali:”Viaggi in Magna<br />
Grecia:lo sport”<br />
b) laboratorio didattico in preistoria:”paleolitico e neolitico”<br />
c) laboratorio didattico in archeologia e cultura materiale antica:”una bottega artigiana<br />
antica”<br />
d) laboratorio didattico in archeologia medievale:” Federico II e la caccia”<br />
SISTEMA DI VALUTAZIONE<br />
La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente<br />
nei curricoli disciplinari d’Istituto.<br />
La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo:<br />
- la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi;<br />
- la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi<br />
alle singole situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo;<br />
- la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline.<br />
La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in tutti i momenti del<br />
percorso curricolare e che, nell’aspetto formativo, oltre che in quello conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore<br />
valenza.<br />
Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilità e l’evoluzione del processo di apprendimento;<br />
per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie, dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una<br />
successiva ridefinizione del percorso.<br />
La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico in quanto permette ai docenti di:<br />
- soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;<br />
- adeguare tempestivamente la proposta didattica;<br />
- stabilire il livello delle competenze raggiunte;<br />
- determinare la validità delle scelte didattiche adottate.<br />
SCUOLA DELL’ INFANZIA<br />
Nella Scuola dell’Infanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto all’osservazione sistematica dei<br />
comportamenti e alla documentazione delle esperienze.<br />
Alla fine del triennio della Scuola dell’Infanzia gli alunni saranno accompagnati per il passaggio alla scuola Primaria da<br />
una scheda di valutazione finale elaborata sugli standard dei campi di esperienza. ( vedi allegato)<br />
SCUOLA PRIMARIA<br />
MODALITA’ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI<br />
L’équipe pedagogica ritiene fondamentale per una corretta impostazione degli interventi didattici l’accertamento della<br />
situazione iniziale.<br />
Solo la rilevazione delle abilità di base di tipo percettivo, psicomotorio e logico - comunicativo e la messa a fuoco delle<br />
più generali condizioni culturali di ingresso permettono la strutturazione di percorsi educativi efficaci ed incisivi capaci<br />
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di dare risposte ad esigenze e problemi.<br />
La rilevazione in itinere e finale degli apprendimenti consente al docente di stabilire l’efficacia del metodo. Gli esiti<br />
raggiunti espressi in termini di competenze disciplinari e trasversali costituiscono comunque l’oggetto dell’interesse<br />
valutativo .<br />
La scuola primaria ha maturato un approccio globale al processo di valutazione considerando quali importanti oggetti di<br />
apprezzamento e di verifica anche la dimensione metacognitiva (impegno, partecipazione, interesse, metodo di studio) e<br />
conativa .(affettività, relazioni interpersonali).<br />
In ottemperanza alla vigente normativa viene aggiunta la valutazione numerica riferita alle singole discipline. Il giudizio<br />
finale dei due quadrimestri avrà valenza globale.<br />
TABELLA DI SINTESI<br />
Tempi funzione prevalente Oggetti di rilevazione Forme<br />
Verifica iniziale, in funzione<br />
diagnostica<br />
Verifica in itinere funzionale alla<br />
progettazione di interventi di<br />
individualizzazione.<br />
Verifica finale degli esiti raggiunti.<br />
Prerequisiti generali<br />
Prerequisiti di tipo disciplinare<br />
Sviluppo cognitivo<br />
Sviluppo relazionale<br />
percorso scolastica<br />
Ambiente socioculturale di<br />
provenienza<br />
Grado di motivazione<br />
Competenze disciplinari<br />
Competenze trasversali<br />
Esiti educativi raggiunti<br />
Dimensione meta<br />
0. cognitiva<br />
Competenze disciplinari competenze<br />
trasversali<br />
Esiti educativi raggiunti<br />
Dimensione metacognitiva<br />
Esperienza educativa complessiva<br />
Test<br />
<strong>It</strong>em<br />
Raccordo con la Scuola dell’Infanzia.<br />
Indagine socio-familiare<br />
Colloqui con le famiglie<br />
Osservazione strutturata su tema<br />
Osservazione occasionale<br />
Prove oggettive strutturate<br />
Prove non strutturate<br />
Colloqui con le famiglie<br />
Osservazione strutturata su tema<br />
Osservazione occasionale<br />
Prove oggettive strutturate<br />
Prove non strutturate<br />
LA VALUTAZIONE<br />
La valutazione è processo fondamentale del percorso educativo.<br />
Infatti, il nuovo modo di concepirla, spostando l’attenzione sul processo di insegnamento/apprendimento, contribuisce<br />
al rinnovamento in atto nella scuola primaria.<br />
Vengono, così, ad evidenziarsi le sue nuove funzioni che sono di natura prognostica per prevedere ed indicare le<br />
possibilità di procedere oltre, e di natura diagnostica per individuare le lacune e la mancata corrispondenza delle<br />
prestazioni alle attese.<br />
Nel quadro organizzativo della valutazione si devono prendere in esame la scelta dell’area da valutare, la<br />
programmazione e la somministrazione degli stimoli, la rilevazione delle risposte ed il giudizio di merito.<br />
L’accertamento è tanto più esatto, quanto più si fa ricorso a strumenti oggettivi in grado di indicare, non solo la<br />
presenza di determinati requisiti, ma anche la qualità di queste presenze. Sulla base degli obiettivi prefissati, il docente<br />
può procedere alla costruzione degli strumenti di valutazione consistenti nelle prove oggettive e nelle “altre forme di<br />
registrazione proprie dell’esperienza didattica meno formalizzata”.<br />
Da tutto ciò emerge che la valutazione è un atto complesso direttamente connesso con l’individuazione degli obiettivi,<br />
dei contenuti, delle metodologie e degli strumenti programmatici, e che essa non può essere effettuata alla fine del<br />
processo educativo, ma contestualmente, in modo da consentire modificazioni in itinere e da rivedere le situazioni che<br />
non hanno prodotto gli effetti voluti per correggerle tempestivamente. Essa, così, è centrata sull’alunno, sul suo<br />
processo di sviluppo, sugli atteggiamenti comportamentali in riferimento al suo modo di essere e di interagire con gli<br />
altri diventando, allora, valutazione formativa.<br />
La valutazione, quindi, risulta sempre più correlata alla programmazione, anzi ne diventa la parte qualificante, perché<br />
regola i processi di insegnamento - apprendimento ed implica la conoscenza degli alunni per individuare i percorsi<br />
didattici più adeguati alle capacità ed alle esigenze formative di ciascuno di essi, garantendo a tutti l’equivalenza dei<br />
risultati.<br />
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Essa, pertanto, prende in considerazione per ogni alunno, il processo di sviluppo dei quadri concettuali, l’acquisizione e<br />
la padronanza dei vari tipi di linguaggio, le abilità e le modalità di ricerca, nonché i progressi compiuti nella<br />
maturazione del senso di sé e nei rapporti sociali.<br />
A tale scopo sono stati predisposti nuovi strumenti per la raccolta sistematica delle osservazioni sugli alunni e per<br />
l’accertamento dei risultati attraverso verifiche periodiche. Gli strumenti sono: l’Agenda dell’équipe pedagogica, il<br />
Giornale dell’insegnante, il Registro di classe, il Documento di valutazione.<br />
Tali strumenti mettono in condizione gli insegnanti di progettare l’attività didattico – educativa, di verificare i risultati e<br />
di utilizzare al meglio le risorse, i mezzi ed i metodi di intervento in funzione degli obiettivi da raggiungere.<br />
Essi consentono di documentare tutti i momenti dell’attività didattica e gli interventi individualizzati di recupero ed il<br />
percorso didattico di ciascun alunno.<br />
In questo senso, il documento di valutazione rappresenta un efficace mezzo per realizzare la continuità educativa tra le<br />
istituzioni scolastiche di base.<br />
In tal modo il nuovo concetto della valutazione formativa si accompagna al rinnovamento culturale, educativo ed<br />
organizzativo della scuola primaria e consente a questa di raggiungere più efficacemente i propri obiettivi sul piano<br />
dell’alfabetizzazione culturale e dello sviluppo della personalità di ogni alunno.<br />
Agli alunni e alle famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti ed interattivi e con una comunicazione efficace, gli<br />
esiti della valutazione di processo e di quella sommativa e finale.<br />
In particolare vengono fissate con le famiglie degli incontri bimestrali a carattere informale e aperto, orientati all’offerta<br />
e allo scambio di notizie descrittive sull’itinerario di formazione percorso dall’allievo fino a quel momento.<br />
Gli insegnanti, quindi, illustreranno i livelli di competenza raggiunti, da consolidare, in via d’acquisizione o non ancora<br />
raggiunti.<br />
La comunicazione quadrimestrale della valutazione si baserà sulla stesura, lettura guidata e consegna del documento di<br />
valutazione, nella sua articolazione complessiva.<br />
Si sottolinea che la valutazione decimale che esprime il massimo delle competenze acquisite, cioè 10/10, è riservata<br />
elusivamente alla valutazione finale delle classi 5^, quando l’alunno può esprimere il meglio delle proprie potenzialità.<br />
Le rimanenti classi potranno esprimere il meglio fino alla votazione di 9/10.<br />
CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI OPERATIVI<br />
LA VERIFICA<br />
Le finalità educativo - didattiche presenti nel P. O. F. pongono l’accento sulla funzione formativa della valutazione,<br />
distinguendo tra la VERIFICA, intesa come misurazione il più possibile oggettiva del profitto e delle abilità acquisite<br />
dall’alunno e la VALUTAZIONE, intesa come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dall’educazione nella<br />
personalità dell’alunno, quindi in senso formativo e di sviluppo globale.<br />
Nell’attività didattica, ogni disciplina deve rilevare le informazioni relative ai processi di apprendimento per accertare il<br />
livello di padronanza delle abilità raggiunto dagli alunni ed il grado di avvicinamento agli obiettivi prefissati.<br />
Nelle prove si indicheranno gli obiettivi disciplinari sottoposti a verifica (scritte e orali), che andranno poi valutati<br />
singolarmente, sia per chiarire agli alunni il tipo di prestazione richiesta, sia per individuare più facilmente e, con<br />
precisione, le eventuali carenze da recuperare.<br />
Nella valutazione finale e complessiva dell’alunno, si terrà conto della situazione di partenza, delle capacità, dei<br />
progressi compiuti in itinere e dell’impegno profuso.<br />
Per quanto riguarda gli alunni disabili, per i quali è prevista una programmazione individualizzata (P. E. I.), in base alle<br />
loro potenzialità residue ed esigenze, le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi.<br />
Tempi e modi della valutazione<br />
Periodicamente si effettueranno verifiche per valutare le competenze acquisite dal bambino relativamente agli obiettivi<br />
specifici programmati e per poter predisporre piani di intervento per gli alunni che incontrano difficoltà<br />
nell’apprendimento.<br />
La comunicazione dei risultati delle verifiche effettuate avverrà negli incontri bimestrali previsti con le famiglie e<br />
quadrimestralmente con la scheda di valutazione.<br />
Valutazione dell’Attività didattica<br />
La valutazione delle attività didattiche e dell’organizzazione scolastica avverrà mensilmente nelle riunioni degli<br />
insegnanti delle classi parallele, bimestralmente nei consigli di interclasse, quadrimestralmente nei Collegi dei docenti<br />
e nei Consigli di Circolo.<br />
SCUOLA SECONDARIA<br />
La scuola secondaria di I grado è articolata in un periodo didattico biennale e in un terzo anno di orientamento e di<br />
raccordo con il secondo ciclo.<br />
Ai fini della validità dell’anno scolastico, ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di tre quarti dell’orario<br />
annuale obbligatorio e facoltativo prescelto, fatte salve le deroghe concesse alla determinazione della scuola autonoma.<br />
Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori, sia quelli riferiti agli orari<br />
facoltativi opzionali curricolari ed extracurricolari, scelti dai docenti e dagli studenti.<br />
54
Gli insegnanti procedono anche alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo<br />
successivo. Con deliberazione motivata, l’équipe pedagogica può, altresì, non ammettere gli alunni alla classe<br />
intermedia.<br />
Il terzo anno si conclude con l’esame di Stato, che è titolo di accesso al sistema dei licei e a quello dell’istruzione e<br />
della formazione professionale.<br />
La valutazione degli alunni, intesa sia come verifica dei risultati, sia come valutazione di processi cognitivi, è<br />
orientativa e sarà preceduta da opportune prove di controllo /verifica effettuate nell’ambito degli specifici settori di<br />
apprendimento/insegnamento e sarà strettamente collegata alla programmazione educativa e didattica.<br />
Le équipes pedagogiche studieranno sistemi di riferimento il più possibile omogenei sia per elaborare le prove di<br />
verifica , sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.<br />
Gli strumenti di verifica saranno rappresentati da:<br />
- Questionari<br />
- Prove soggettive/oggettive<br />
- Prove pratiche<br />
- Test oggettivi<br />
- Colloqui con gli alunni (interrogazioni).<br />
Questi strumenti saranno opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative.<br />
I risultati delle verifiche periodiche saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni<br />
adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.<br />
La valutazione globale terrà conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato<br />
e dell’efficacia dell’azione formativa, considerate le condizioni ambientali, fisiche e psichiche.<br />
La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere.<br />
- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;<br />
- ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per, eventualmente, adeguare le metodologie di insegnamento;<br />
- alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.<br />
Ai fini di una corretta, completa e trasparente valutazione ciascun docente è tenuto ad effettuare tre prove orali e tre<br />
scritte per le discipline che le prevedono.<br />
Nell’ambito del sistema di valutazione degli alunni, a livello di Istituto, vengono utilizzati i giudizi di valutazione del<br />
livello di apprendimento e del comportamento, sottoindicati con la relativa specificazione del significato valutativo e<br />
delle prestazioni attese.<br />
Livelli Voto Indicatori e descrittori della valutazione<br />
Non conosce gli elementi della disciplina o ne conosce solo una parte<br />
molto ridotta;<br />
INADEGUATO<br />
1-2-3 non dimostra di comprendere il senso delle domande;<br />
non sa svolgere alcun compito applicativo;<br />
presenta gravi difficoltà espositive.<br />
Conosce la disciplina in modo lacunoso e frammentario:<br />
INCOMPLETO<br />
4 comprende solo qualche contenuto;<br />
non riesce a comunicare un messaggio significativo;<br />
si esprime in maniera frammentaria e disorganica.<br />
Conosce gli elementi essenziali della disciplina in modo parziale e<br />
approssimativo;<br />
ESSENZIALE<br />
5 comunica con termini semplici e riferisce in maniera mnemonica gli<br />
argomenti di studio;<br />
Ha difficoltà a formulare i messaggi in modo chiaro e ordinato;<br />
non utilizza i termini specifici della disciplina<br />
Conosce e riferisce in termini semplici, ma chiari i contenuti minimi,<br />
ACCETTABILE<br />
6 fondamentali della disciplina;<br />
comunica le informazioni acquisite in modo accettabile, ma non usa<br />
sempre la terminologia specifica della disciplina<br />
Conosce e riferisce in modo adeguato i contenuti della disciplina;<br />
ADEGUATO<br />
7 organizza l’esposizione in modo chiaro e preciso, con argomentazioni<br />
pertinenti;<br />
usa in maniera corretta i termini specifici della disciplina<br />
Conosce con completezza i contenuti della disciplina e li espone con<br />
proprietà lessicale;<br />
VALIDO<br />
8 pianifica il percorso in modo articolato;<br />
utilizza con sicurezza la terminologia specifica;<br />
fa commenti personali ed esegue collegamenti con le altre discipline<br />
Conosce con completezza e accuratezza i contenuti della disciplina e li<br />
espone con proprietà lessicale;<br />
COMPLETO<br />
9 pianifica il percorso in modo articolato;<br />
55
ECCELLENTE<br />
10<br />
utilizza con precisione la terminologia specifica;<br />
fa commenti personali pertinenti ed esegue collegamenti precisi con le<br />
altre discipline<br />
Conosce in modo esaustivo e consapevole i contenuti della disciplina e<br />
li espone con proprietà di linguaggio;<br />
pianifica il percorso in modo articolato;<br />
utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia specifica;<br />
fa commenti critici ed esegue collegamenti precisi e puntuali con altre<br />
discipline<br />
Criteri per la valutazione del comportamento<br />
Visto il D.M. 5/2009 del 16/01/09 Visto il Regolamento d’Istituto<br />
il COLLEGIO dei DOCENTI<br />
Individua i seguenti criteri per la valutazione del comportamento<br />
Indicatori<br />
Il comportamento è esemplare. L’interesse e l’impegno sono costanti e puntuali.<br />
Voto Giudizio<br />
La partecipazione è critica e propositiva. Assenza di note disciplinari.<br />
10 Ottimo<br />
Il comportamento è molto corretto. L’interesse e l’impegno sono costanti.<br />
La partecipazione è seria, attiva e collaborativa. Assenza di note disciplinari.<br />
Il comportamento è corretto. L’interesse e l’impegno sono costanti.<br />
La partecipazione è assidua. Assenza di note disciplinari.<br />
Il comportamento è nel complesso corretto. L’interesse e l’impegno sono nell’insieme adeguati.<br />
La partecipazione è in genere puntuale. Ha subito massimo una nota disciplinare firmata *<br />
Il comportamento non è sempre corretto L’interesse e l’impegno sono saltuari<br />
La partecipazione è modesta<br />
Ha subito massimo tre note disciplinari o l’allontanamento dalla scuola per un periodo non<br />
superiore a due giorni. *<br />
Ha subito più di tre note o l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a tre giorni.<br />
Non ha mostrato alcun segnale di ravvedimento o miglioramento nel comportamento*<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
Ottimo<br />
Distinto<br />
Buono<br />
Sufficiente<br />
* (Valido solo per la scuola secondaria di primo grado) In presenza di apprezzabili e concreti cambiamenti<br />
l’Equipe pedagogica attribuisce un voto superiore<br />
- Il voto è adottato nella scuola secondaria di primo grado, mentre nella scuola dell’Infanzia e in quella Primaria è<br />
utilizzato il giudizio.<br />
Criteri per la valutazione dell’apprendimento<br />
(Validi per la scuola secondaria di primo grado)<br />
Visto il D.M. 5/2009 del 16/01/09 Visto il Regolamento d’Istituto<br />
il COLLEGIO dei DOCENTI<br />
Individua i seguenti criteri per la valutazione dell’apprendimento:<br />
In fase di scrutinio finale per il passaggio alla classe successiva o per l’accesso all’Esame di Stato conclusivo del<br />
primo ciclo d’istruzione, l’alunno che abbia riportato un numero di quattro insufficienze, di cui solamente tre<br />
(<strong>It</strong>aliano, Storia e Geografia) espresse dal docente di Lettere, NON verrà ammesso alla classe successiva o all’Esame<br />
di stato.<br />
TABELLA DEI PUNTEGGI PER LA MISURAZIONE DELLE PROVE<br />
STRUTTURATE E SEMISTRUTTURATE<br />
(Valida solo per la scuola secondaria di primo grado)<br />
Punteggio<br />
totale<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
20 0-2 3-4 5-6 7-8 9-10 11-12 13-14 15-16 17-18 19-20<br />
30 0-3 4-6 7-9 10-12 13-15 16-18 19-21 22-24 25-27 28-30<br />
40 0-4 5-8 9-12 13-16 17-20 21-24 25-28 29-32 33-36 37-40<br />
50 0-5 6-10 11-15 16-20 21-25 26-30 31-35 36-40 41-45 46-50<br />
60 0-6 7-12 13-18 19-24 25-30 31-36 37-42 43-48 49-54 55-60<br />
70 0-7 8-14 15-21 22-28 29-35 34-42 43-49 50-56 57-63 64-70<br />
80 0-8 9-16 17-24 25-32 33-40 41-48 49-56 57-64 65-72 73-80<br />
90 0-9 10-18 19-27 28-36 37-45 46-54 55-63 64-72 73-81 82-90<br />
100 0-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 91-100<br />
56
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
Eccellente<br />
Criteri generali di valutazione degli studenti<br />
(Validi per la scuola secondaria di primo grado)<br />
ITALIANO<br />
Descrittori<br />
Criteri di valutazione<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
- Ascoltare<br />
- Parlare<br />
- Leggere<br />
- Scrivere<br />
L’alunno legge in modo scorrevole ed espressivo;<br />
comprende testi e messaggi di argomenti concreti e<br />
astratti, noti e non; interagisce con prontezza usando un<br />
lessico ricco e appropriato; produce testi chiari , corretti e<br />
articolati, di varia tipologia; esprime e argomenta la<br />
propria opinione su un’ampia gamma di problematiche,<br />
anche di attualità.<br />
L’alunno legge in modo agevole ed espressivo;<br />
comprende testi e messaggi di argomenti concreti e<br />
astratti, noti e non; interagisce con pertinenza, usando un<br />
lessico specifico appropriato; produce testi chiari, corretti<br />
e coerenti di varia tipologia; esprime ed argomenta la<br />
propria opinione su varie tematiche, anche di attualità.<br />
L’alunno legge in modo scorrevole; comprende il<br />
significato globale e gli aspetti analitici di testi di diversa<br />
tipologia, inerenti gli argomenti trattati e non; comunica<br />
con lessico corretto e specifico; produce testi pertinenti,<br />
ricchi e corretti; espone le sue ragioni e motiva opinioni<br />
in modo sintetico ma efficace<br />
L’alunno legge in modo corretto; comprende in modo<br />
sostanziale testi e messaggi di diversa tipologia;<br />
comunica con linguaggio chiaro e coerente, produce testi<br />
pertinenti su argomenti che gli sono familiari e/o di suo<br />
interesse<br />
L’alunno legge in modo poco espressivo; comprende<br />
globalmente semplici testi e messaggi;comunica in modo<br />
accettabile l’insieme delle proprie esperienze, utilizzando<br />
un linguaggio quasi sempre corretto e chiaro; produce<br />
testi inerenti ai propri bisogni, interessi ed esperienze,<br />
strutturati in forma elementare.<br />
L’alunno legge in modo meccanico e lento; si mostra<br />
insicuro nella comprensione di testi e messaggi semplici;<br />
comunica con lessico scarno ed essenziale; produce testi<br />
semplici, poco pertinenti e imprecisi dal punto di vista<br />
morfo-sintattico.<br />
L’alunno legge in modo stentato; la comprensione di testi<br />
semplici e brevi è difficoltosa; si esprime con povertà<br />
lessicale; produce testi orali e scritti disorganici, privi di<br />
coerenza ideativa, con inflessione dialettale. Scorretti dal<br />
punto di vista morfo-sintattico<br />
L’alunno legge con estrema difficoltà, non comprende<br />
testi sia pure semplici; si esprime a stento e con un<br />
bagaglio lessicale improprio; usa inflessioni dialettali, sia<br />
nella produzione orale che nella produzione scritta.<br />
STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />
Descrittori<br />
Criteri di valutazione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />
spazio, cogliendo la complessità delle<br />
trasformazioni, anche attraverso la ricerca<br />
e l’uso di fonti storiche; sa formulare<br />
problemi, selezionare e rielaborare le<br />
informazioni; espone le conoscenze<br />
operando collegamenti e argomentando le<br />
proprie riflessioni con spirito critico.<br />
57
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
-Uso dei documenti<br />
-Organizzazione delle informazioni<br />
-Strumenti concettuali e conoscenze<br />
-Produzione<br />
GEOGRAFIA<br />
Descrittori<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />
spazio, cogliendo la complessità delle<br />
trasformazioni, anche attraverso l’uso di<br />
fonti storiche; sa formulare problemi e<br />
selezionare le informazioni; espone le<br />
conoscenze operando collegamenti e<br />
argomentando le proprie riflessioni.<br />
L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />
spazio, stabilendo relazioni di continuità e<br />
cogliendo analogie ; utilizza<br />
correttamente fonti di diverso tipo;<br />
conosce i processi storici fondamentali e<br />
sa esporli con linguaggio appropriato e<br />
articolato.<br />
L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />
spazio, stabilendo relazioni di causa ed<br />
effetto e consulta fonti per ricavare<br />
informazioni; conosce e utilizza un<br />
linguaggio chiaro.<br />
L’alunno, per orientarsi, utilizza indicatori<br />
spaziali e temporali, stabilisce evidenti<br />
relazioni. Utilizza fonti di facile<br />
consultazione; usa un linguaggio semplice<br />
L’alunno ha delle incertezze<br />
nell’orientarsi nello spazio e nel tempo; le<br />
sue conoscenze sono sommarie e<br />
approssimative; utilizza esclusivamente<br />
fonti di facile consultazione; usa un<br />
linguaggio scarno ed essenziale.<br />
L’alunno si orienta solo se guidato nello<br />
spazio e nel tempo, le sue conoscenze<br />
sono scarse e frammentarie; guidato,<br />
utilizza fonti di facile consultazione; ha<br />
difficoltà nell’uso e nella comprensione<br />
della terminologia specifica.<br />
L’alunno non si orienta nello spazio e nel<br />
tempo; le sue conoscenze sono<br />
inadeguate; non sa usare, neppure se<br />
guidato, fonti di facile consultazione; ha<br />
difficoltà nell’uso e nella comprensione<br />
della terminologia specifica.<br />
Criteri di valutazione<br />
L’alunno si orienta nello spazio utilizzando con<br />
consapevolezza gli strumenti specifici della<br />
disciplina; osserva, riconosce e descrive gli<br />
elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />
stabilendo relazioni anche non evidenti.; utilizza<br />
un lessico ricco e appropriato.<br />
L’alunno si orienta nello spazio utilizzando con<br />
autonomia e sicurezza gli strumenti specifici della<br />
disciplina, osserva, riconosce e descrive gli<br />
elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />
stabilendo relazioni; utilizza un lessico<br />
appropriato.<br />
L’alunno si orienta nello spazio utilizzando vari<br />
tipi di carte geografiche e usando correttamente<br />
punti cardinali, coordinate geografiche e<br />
simbologia; osserva e descrive in modo<br />
particolareggiato gli elementi caratterizzanti dei<br />
paesaggi, individuando analogie e differenze; usa<br />
un lessico corretto e specifico.<br />
58
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
-Linguaggio della geograficità<br />
-Metodi, tecniche, strumenti<br />
-Concetti geografici e<br />
conoscenze<br />
-Orientamento nello spazio<br />
L’alunno si orienta nello spazio leggendo alcune<br />
forme di rappresentazioni grafiche e cartografiche<br />
e utilizzando correttamente i punti cardinali e le<br />
coordinate geografiche; osserva e descrive gli<br />
elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />
operando confronti fra realtà territoriali diverse;<br />
conosce i fondamentali termini del linguaggio<br />
geografico.<br />
L’alunno si orienta nello spazio utilizzando solo i<br />
punti cardinali; osserva e descrive realtà<br />
geografiche diverse, utilizzando carte, mappe e<br />
immagini e stabilendo evidenti confronti; usa un<br />
linguaggio semplice.<br />
L’alunno ha delle incertezze nell’orientarsi nello<br />
spazio e nell’utilizzare i punti cardinali; osserva e<br />
descrive in modo approssimativo realtà<br />
geografiche diverse, utilizzando solo carte fisiche<br />
o politiche e immagini; usa un linguaggio<br />
essenziale.<br />
L’alunno ha difficoltà nell’orientarsi nello spazio e<br />
nell’uso dei punti cardinali; stenta ad individuare i<br />
più semplici elementi fisici ed antropici delle<br />
realtà geografiche; legge in modo frammentario le<br />
carte fisiche e politiche; utilizza un linguaggio<br />
scarno.<br />
L’alunno non si orienta nello spazio e non conosce<br />
i punti cardinali; stenta a descrivere realtà<br />
geografiche attraverso carte e immagini; ha<br />
difficoltà nell’uso e nella comprensione di termini<br />
e concetti geografici.<br />
59
CORPO MOVIMENTO E SPORT<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
Ha sviluppato eccellente resistenza organica, riuscendo<br />
autonomamente ed in maniera consapevole a scandire i<br />
Il corpo, le capacità ritmi di un impegno man mano crescente. I suoi gesti<br />
condizionali, l’autonomia hanno acquisito nel tempo ampiezza, forma,<br />
di lavoro<br />
correttezza, velocità ed espressività atletica. Ha<br />
I movimenti e gli aspetti conseguito eccellenti abilità nei vari giochi di squadra,<br />
10 Eccellente coordinativi<br />
dove ha espresso altrettanta continuità organica e tenuta<br />
Il gioco, lo sport, la di gioco, organizzando il gioco d’insieme ed i tornei<br />
consapevolezza<br />
come momento di sintesi del triennio vissuto e del<br />
Il benessere<br />
rispetto dell’altro. Conosce in maniera approfondita il<br />
rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei giorni<br />
di allenamento.<br />
Ha sviluppato una resistenza organica completa,<br />
riuscendo autonomamente a scandire i ritmi di un<br />
Il corpo, le capacità impegno man mano crescente. I suoi gesti hanno<br />
condizionali, l’autonomia acquisito nel tempo ampiezza, forma, correttezza e<br />
di lavoro<br />
completezza. Ha conseguito complete abilità nei vari<br />
9 Completa I movimenti e gli aspetti giochi di squadra, dove ha espresso impegno organico e<br />
coordinativi<br />
tenuta di gioco, partecipando attivamente al gioco<br />
Il gioco, lo sport, la d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in maniera<br />
consapevolezza<br />
completa il rapporto fra alimentazione e attività sportiva<br />
Il benessere<br />
nei giorni di allenamento<br />
8<br />
7<br />
6<br />
Valida<br />
Adeguata<br />
Accettabile<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
Ha sviluppato una resistenza organica valida, riuscendo<br />
a scandire i ritmi di un impegno man mano crescente e<br />
ad operare gli opportuni recuperi. I suoi gesti hanno<br />
acquisito nel tempo una valida mobilità articolare e<br />
correttezza estetica. Ha conseguito valide abilità nei<br />
vari giochi di squadra, dove ha espresso altrettanto<br />
impegno organico e tenuta di gioco, partecipando con<br />
impegno al gioco d’insieme ed ai vari tornei. Conosce<br />
in maniera valida il rapporto fra alimentazione e attività<br />
sportiva nei giorni di allenamento<br />
Ha sviluppato una adeguata resistenza organica<br />
riuscendo, se guidato, a scandire i ritmi di un impegno<br />
man mano crescente e ad operare gli opportuni recuperi.<br />
I suoi gesti hanno acquisito nel tempo mobilità e<br />
correttezza adeguati. Ha conseguito altrettante abilità<br />
nei vari giochi di squadra, dove ha espresso impegno<br />
organico e tenuta di gioco adeguati. Ha partecipato in<br />
maniera sistematica e con entusiasmo al gioco<br />
d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in maniera<br />
adeguata il rapporto fra alimentazione e attività sportiva<br />
nei giorni di allenamento<br />
Ha sviluppato una accettabile resistenza organica<br />
mostrando difficoltà sia a scandire i ritmi di un impegno<br />
man mano crescente che ad operare gli opportuni<br />
recuperi. I suoi gesti hanno acquisito nel tempo<br />
mobilità e correttezza accettabili. Ha conseguito<br />
altrettante abilità nei vari giochi di squadra, dove ha<br />
espresso impegno organico accettabile e sufficiente<br />
tenuta di gioco. Ha partecipato in maniera accettabile e<br />
con scarso entusiasmo al gioco d’insieme ed ai vari<br />
tornei. Conosce in maniera minima il rapporto fra<br />
alimentazione e attività sportiva nei giorni di<br />
allenamento<br />
Ha sviluppato una resistenza organica essenziale,<br />
mostrando confusione e disordine nella scansione dei<br />
ritmi crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />
hanno acquisito nel tempo mobilità e correttezza<br />
minimi. Ha conseguito abilità essenziali nei vari giochi<br />
60
5<br />
4<br />
1-3<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
8 / 9<br />
7<br />
6<br />
5<br />
Essenziale<br />
Incompleta<br />
Inadeguata<br />
Eccellente<br />
Completo-<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
Il corpo, le capacità<br />
condizionali, l’autonomia di<br />
lavoro<br />
I movimenti e gli aspetti<br />
coordinativi<br />
Il gioco, lo sport, la<br />
consapevolezza<br />
Il benessere<br />
ARTE E IMMAGINE<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
di squadra, dove ha espresso impegno organico e<br />
tenuta di gioco minimi. Ha partecipato in maniera<br />
frammentaria e con scarso entusiasmo al gioco<br />
d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in forma essenziale<br />
il rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei<br />
giorni di allenamento<br />
Ha sviluppato scarsa resistenza organica, mostrando<br />
confusione e disordine nella scansione dei ritmi<br />
crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />
hanno acquisito nel tempo mobilità e correttezza<br />
minimi. Ha conseguito scarse abilità nei vari giochi di<br />
squadra, dove ha espresso scarso impegno organico e<br />
tenuta di gioco minimi. Ha partecipato in maniera<br />
saltuaria e con scarso entusiasmo al gioco d’insieme ed<br />
ai vari tornei. Non conosce il rapporto fra alimentazione<br />
e attività sportiva nei giorni di allenamento<br />
Non ha sviluppato una minima resistenza organica,<br />
mostrando confusione e disordine nella scansione dei<br />
ritmi crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />
non hanno acquisito nel tempo mobilità articolare e<br />
correttezza minimi. Non ha conseguito abilità nei vari<br />
giochi di squadra, dove ha espresso impegno organico<br />
nullo e tenuta di gioco minimi. Non ha partecipato al<br />
gioco d’insieme ed ai vari tornei. Non conosce il<br />
rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei giorni<br />
di allenamento<br />
L’alunno ha consapevolezza d’uso dei linguaggi<br />
dell’immagine ed è cosciente dei molteplici<br />
messaggi visivi presenti nell’ambiente,<br />
riconoscendo di essi i codici e le regole<br />
compositive.<br />
Interpreta e rielabora i vari messaggi visivi usando<br />
tecniche espressive personali utili a produrre<br />
elaborati originali.<br />
L’alunno sa stabilire agevolmente rapporti tra<br />
immagini e linguaggio verbale.<br />
Opera scelte tecniche mirate per la realizzazione<br />
di opere visive.<br />
Progetta e realizza autonomamente prodotti visivi.<br />
L’alunno legge e stabilisce confronti tra immagini<br />
pittoriche che ruotano attorno a uno stesso genere.<br />
Usa in modo adeguato le tecniche espressive.<br />
Produce in modo adeguato elaborati visivi.<br />
L’alunno comprende ed usa i codici di base dei<br />
linguaggi artistici.<br />
Distingue e confronta caratteristiche visive ed<br />
evidenti di opere d’arte.<br />
Produce elaborati visivi semplici basati<br />
sull’esperienza diretta della realtà utilizzando<br />
tecniche conosciute.<br />
L’alunno conosce le informazioni essenziali<br />
inerenti alle problematiche legate al patrimonio<br />
culturale artistico. Riconosce e sa definire le<br />
principali tecniche espressive.<br />
Produce in modo meccanico immagini visive.<br />
61
4<br />
1-3<br />
Incompleta<br />
Inadeguata<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
5<br />
4<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
1-3<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
-Osservare e descrivere<br />
-Leggere e comprendere<br />
-Produrre e rielaborare<br />
L’alunno riesce sommariamente a collegare<br />
un’opera d’arte nel suo contesto storico-artistico.<br />
Predilige solo le tecniche che già conosce e rifiuta<br />
di sperimentare altre e realizza elaborati<br />
schematici e incompleti.<br />
L’alunno non comprende l’utilità delle immagini<br />
visive per la crescita culturale e sociale<br />
Non riesce a leggere un’opera d’arte neanche nei<br />
suoi aspetti formali.<br />
Non riesce con i segni grafici a realizzare un<br />
semplice elaborato.<br />
RELIGIONE<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
Ottimo<br />
Distinto<br />
Buono<br />
Sufficiente<br />
Non sufficiente<br />
Ha un’ottima conoscenza della materia, è<br />
capace di approfondimenti critici e di<br />
apporti originali. Partecipa in modo attivo<br />
e vivace a tutte le attività proposte,<br />
dimostrando interesse e impegno lodevoli.<br />
E’ ben organizzato nel lavoro, che realizza<br />
in modo autonomo ed efficace. E’ in grado<br />
di operare collegamenti all’interno della<br />
disciplina e tra le diverse discipline anche<br />
grazie ad approfondimenti personali. E’<br />
autonomo nelle proprie valutazioni e sa<br />
motivarle. E’ propositivo nel dialogo<br />
educativo.<br />
L'alunno conosce globalmente tutti gli<br />
argomenti svolti. Si applica con serietà e<br />
disinvoltura nel lavoro e l’analisi risulta<br />
completa e motivata. Usa un linguaggio<br />
preciso e consapevole e rielabora la<br />
materia in modo critico e personale. Incide<br />
costruttivamente nel dialogo educativo.<br />
Conosce sostanzialmente molti degli<br />
argomenti sviluppati durante l’attività<br />
didattica. Dà il proprio contributo, con<br />
costanza, in tutte le attività; si applica con<br />
serietà; interviene spontaneamente con<br />
pertinenza ed agisce positivamente nel<br />
gruppo. Sa organizzare le sue conoscenze<br />
in maniera autonoma. E’ disponibile al<br />
confronto critico e al dialogo educativo.<br />
Sa ripetere con sufficiente precisione gli<br />
argomenti più importanti della disciplina,<br />
di cui comprende e usa il linguaggio in<br />
modo semplice. Partecipa, anche se non<br />
attivamente, all’attività didattica in classe.<br />
E’ disponibile al dialogo educativo, se<br />
stimolato.<br />
Conosce in modo superficiale o generico<br />
gli elementi essenziali della disciplina;<br />
fatica ad applicare le sue conoscenze. Non<br />
partecipa all’attività didattica e non si<br />
applica al lavoro richiesto. Il dialogo<br />
educativo è assente.<br />
62
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
MUSICA<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti<br />
negli eventi e nei materiali musicali con<br />
autonomia di giudizio, usando un lessico<br />
appropriato.<br />
Produce e fa uso di diversi sistemi di notazione. Sa<br />
usare appropriati codici e sistemi di codifica.<br />
Partecipa attivamente e con gusto personale ad<br />
esperienze musicali attraverso l'esecuzione e<br />
l'interpretazione di brani strumentali e vocali,<br />
monodici e polifonici<br />
Sa ideare e realizzare, anche improvvisando,<br />
messaggi musicali e multimediali, utilizzando<br />
forme di notazione e/o strumenti informatici.<br />
E' pienamente consapevole delle proprie attitudini<br />
e capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />
territorio<br />
Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti<br />
negli eventi e nei materiali musicali, usando un<br />
lessico appropriato.<br />
Fa uso di diversi sistemi di notazione. Sa usare<br />
appropriati codici e sistemi di codifica.<br />
Partecipa attivamente ad esperienze musicali<br />
attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />
strumentali e vocali monodici e polifonici<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />
multimediali, utilizzando forme di notazione e/o<br />
strumenti informatici.<br />
E' consapevole delle proprie attitudini e capacità, e<br />
delle opportunità musicali offerte dal territorio<br />
Sa analizzare buona parte degli aspetti formali e<br />
strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />
musicali, usando un lessico appropriato.<br />
Usa in modo disinvolto la notazione tradizionale.<br />
Partecipa in modo corretto ad esperienze musicali<br />
attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />
strumentali e vocali, anche con basi orchestrali<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />
multimediali, utilizzando codici appropriati<br />
E 'abbastanza consapevole delle proprie attitudini<br />
e capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />
territorio<br />
Sa analizzare parte degli aspetti formali e<br />
strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />
musicali, usando un lessico abbastanza<br />
appropriato.<br />
Usa in modo corretto la notazione tradizionale<br />
Partecipa in modo corretto ad esperienze musicali<br />
attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />
strumentali e vocali<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />
multimediali, utilizzando semplici codici<br />
appropriati<br />
Riconosce le proprie attitudini e capacità, e le<br />
opportunità musicali offerte dal territorio<br />
63
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleta<br />
Inadeguata<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Ascoltare e Riflettere<br />
Codificare Decodificare<br />
Suonare e Cantare<br />
Produrre<br />
Orientarsi<br />
Sa analizzare i più semplici aspetti formali e<br />
strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />
musicali, usando un lessico elementare<br />
Usa in modo corretto gli elementi più semplici<br />
della notazione tradizionale<br />
Suona e canta semplici brani monodici<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />
multimediali.<br />
Sta imparando a riconoscere le proprie attitudini e<br />
capacità, e le opportunità musicali offerte dal<br />
territorio<br />
Sa analizzare alcuni dei più semplici aspetti<br />
formali e strutturali insiti negli eventi e nei<br />
materiali musicali, usando un lessico elementare<br />
Usa in modo insicuro alcuni elementi della<br />
notazione tradizionale<br />
Suona e canta solo parte di semplici brani<br />
monodici<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />
elementari.<br />
Riconosce alcune delle proprie attitudini e<br />
capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />
territorio<br />
Sa analizzare solo parzialmente alcuni dei più<br />
semplici aspetti formali e strutturali insiti negli<br />
eventi e nei materiali musicali, usando un lessico<br />
approssimativo<br />
Usa in modo molto insicuro alcuni elementi della<br />
notazione tradizionale<br />
Suona e canta in modo insicuro solo parte di<br />
semplici brani monodici<br />
Sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />
approssimativi<br />
Conosce parzialmente le proprie attitudini e<br />
capacità<br />
Non sa analizzare nemmeno i più semplici aspetti<br />
formali e strutturali insiti negli eventi e nei<br />
materiali musicali.<br />
Non sa usare la notazione musicale<br />
Non sa suonare e/o cantare neppure piccole<br />
melodie<br />
Non sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />
Conosce molto parzialmente le proprie attitudini e<br />
capacità<br />
LINGUA INGLESE<br />
Griglia per la valutazione delle prove orali<br />
A Comprensione<br />
1. Nonostante le numerose ripetizioni e riformulazioni delle domande non riesce a comprendere il messaggio.<br />
2. E’ necessario ripetere o riformulare più volte alcune domande.<br />
3. E’ necessario ripetere o riformulare alcune domande una sola volta.<br />
4. Sono necessarie solo un paio di occasionali ripetizioni delle domande.<br />
5. Tutte le domande vengono comprese in maniera completa.<br />
6. Tutte le domande vengono prontamente comprese.<br />
7. Tutte le domande vengono comprese subito e in maniera completa.<br />
B Conoscenza dei Contenuti<br />
1. Non conosce la maggior parte degli argomenti proposti.<br />
2. Conosce solo in parte alcuni argomenti di cui espone le linee essenziali.<br />
3. Conosce solo alcuni argomenti di cui espone le linee essenziali.<br />
4. Espone le linee essenziali di quasi tutti gli argomenti trattati.<br />
64
5. Conosce tutti gli argomenti e li espone in modo adeguato.<br />
6. Espone ogni argomento in modo completo e approfondito.<br />
7. Espone ogni argomento in modo completo, approfondito e originale.<br />
C Produzione<br />
a Scorrevolezza<br />
1. Risponde a monosillabi e non sa formulare frasi.<br />
2. Usa frasi slegate ed è spesso incerto nell’esposizione.<br />
3. Interagisce con uno o più interlocutori in modo essenziale.<br />
4. Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi abbastanza corrette e ben strutturate.<br />
5. Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />
corrette e ben strutturate.<br />
6. Interagisce con uno o più interlocutori in modo sicuro utilizzando frasi<br />
corrette e ben strutturate.<br />
7. Interagisce con uno o più interlocutori in modo personale e sicuro utilizzando<br />
frasi corrette e ben strutturate.<br />
b Pronuncia e Intonazione<br />
1. Numerosi , gravi errori che rendono impossibile la comunicazione.<br />
2. Alcuni errori che rendono faticosa la comunicazione.<br />
3. Alcuni errori che rendono faticosa ma comprensibile la comunicazione.<br />
4. Occasionali errori che non compromettono la comunicazione.<br />
5. Errori irrilevanti per la comunicazione.<br />
6. Pronuncia e intonazione molto vicine ai modelli proposti.<br />
7. Pronuncia e intonazione del tutto conformi ai modelli proposti.<br />
c Lessico/Registro<br />
1. Ridottissimo il numero dei vocaboli usati.<br />
2. Gamma di vocaboli ridotta, frequenti ripetizioni dello stesso termine.<br />
3. Limitata gamma di vocaboli usati in modo semplice ma corretto.<br />
4. Discreta gamma di vocaboli usati in modo appropriato.<br />
5. Ampia gamma di vocaboli con occasionali inadeguatezze.<br />
6. Ricco e appropriato.<br />
7. Ricco, appropriato e personale.<br />
d Accuratezza Morfo-sintattica<br />
1. Numerosi, gravi errori che rendono impossibile la comunicazione.<br />
2. Alcuni errori che rendono faticosa la comunicazione.<br />
3. Qualche errore che rende comunque accettabile la comunicazione.<br />
4. Qualche errore che non compromette la comunicazione.<br />
5. Occasionali errori irrilevanti per la comunicazione.<br />
6. Frasi corrette e ben strutturate.<br />
7. Uso delle strutture linguistiche del tutto appropriato<br />
1<br />
2<br />
3<br />
Griglia di valutazione delle prove scritte<br />
Contenuto Lessico Accuratezza<br />
Il testo contiene<br />
Coesione<br />
Mancano quasi Uso limitatissimo numerosi gravi<br />
tutte le<br />
del lessico e/o errori di Il testo non ha<br />
informazioni numerosi errori. grammatica e alcun senso logico.<br />
necessarie<br />
ortografia che<br />
impediscono la<br />
comunicazione.<br />
Le informazioni<br />
sono limitate<br />
Le informazioni<br />
sono limitate ma<br />
generalmente<br />
corrette<br />
I<br />
l testo contiene<br />
vari errori.<br />
Il lessico è<br />
semplice ma<br />
chiaro.<br />
Il testo contiene<br />
errori di<br />
grammatica e /o<br />
ortografia che<br />
talvolta rendono<br />
oscuro il<br />
messaggio.<br />
Il testo contiene<br />
alcuni errori ma il<br />
messaggio è<br />
comunque<br />
comprensibile.<br />
Le frasi sono solo<br />
parzialmente<br />
legate. Alcuni<br />
connettori sono<br />
usati in modo<br />
improprio.<br />
Le frasi sono<br />
legate in modo<br />
semplice ma<br />
corretto.<br />
65
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
LEGENDA<br />
1. 0/4<br />
2. 5<br />
3. 6<br />
4. 7<br />
5. 8<br />
6. 9<br />
7. 10<br />
Manca una voce<br />
non fondamentale<br />
Il testo contiene<br />
tutte le<br />
informazioni<br />
necessarie ed è<br />
arricchito da alcuni<br />
particolari.<br />
Il testo contiene<br />
tutte le<br />
informazioni<br />
necessarie ed è<br />
arricchito da<br />
numerosi dettagli.<br />
Il testo contiene<br />
tutte le<br />
informazioni<br />
necessarie ed è<br />
originale e<br />
personale.<br />
Il testo contiene<br />
alcuni errori ma il<br />
messaggio è<br />
comunque chiaro.<br />
Il lessico è<br />
adeguato al<br />
messaggio<br />
nonostante qualche<br />
imprecisione.<br />
Il lessico usato è<br />
ricco e vario.<br />
Il lessico usato è<br />
ricco, vario e<br />
personale.<br />
Il testo contiene<br />
occasionali errori<br />
che non<br />
compromettono la<br />
comunicazione.<br />
Il testo contiene<br />
solo qualche<br />
imperfezione<br />
morfologica ed<br />
ortografica.<br />
Il testo non<br />
contiene errori.<br />
L’uso delle<br />
strutture morfosintattiche<br />
è del<br />
tutto appropriato.<br />
Le frasi sono<br />
legate in modo<br />
elementare ma<br />
chiaro ed<br />
appropriato.<br />
Le frasi sono ben<br />
collegate<br />
nonostante qualche<br />
imperfezione<br />
nell’uso dei<br />
connettori.<br />
I connettori sono<br />
usati in modo<br />
appropriato.<br />
I connettori sono<br />
usati in modo del<br />
tutto appropriato.<br />
66
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Eccellente<br />
Completa<br />
Valida<br />
Adeguata<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleta<br />
Inadeguata<br />
LINGUA FRANCESE<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Ricezione orale (ascolto)<br />
Ricezione scritta (lettura)<br />
Interazione orale<br />
Produzione scritta<br />
Comprende in modo sicuro,completo e dettagliato<br />
dialoghi e testi orali<br />
Comprende in modo sicuro, completo e dettagliato<br />
dialoghi e testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori in modo<br />
personale e sicuro utilizzando frasi corrette e ben<br />
strutturate<br />
Produce testi utilizzando frasi personali, corrette ed<br />
adeguate al contesto comunicativo<br />
Comprende in modo completo e dettagliato dialoghi e<br />
testi orali<br />
Comprende in modo completo e dettagliato dialoghi e<br />
testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori in modo sicuro<br />
utilizzando frasi corrette e ben strutturate<br />
Produce testi utilizzando frasi corrette ed adeguate al<br />
contesto comunicativo<br />
Comprende in modo completo dialoghi e testi orali<br />
Comprende in modo completo dialoghi e testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />
corrette e ben strutturate<br />
Produce testi utilizzando frasi corrette<br />
Comprende in modo adeguato dialoghi e testi orali<br />
Comprende in modo adeguato dialoghi e testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />
abbastanza corrette e ben strutturate<br />
Produce testi utilizzando frasi abbastanza corrette<br />
Comprende in modo essenziale dialoghi e testi orali<br />
Comprende in modo essenziale dialoghi e testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />
non sempre corrette e ben strutturate<br />
Produce testi utilizzando frasi non sempre corrette<br />
Comprende in modo frammentario dialoghi e testi<br />
orali.<br />
Comprende in modo frammentario dialoghi e testi<br />
scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori in modo incerto<br />
evidenziando difficoltà di comunicazione.<br />
Produce testi frammentari e lacunosi.<br />
Comprende solo alcune parole di dialoghi e testi orali.<br />
Comprende solo alcune parole di dialoghi e testi scritti<br />
Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando<br />
parole non contestualizzate e frasi poco strutturate.<br />
Produce testi non contestualizzati e scorretti.<br />
Non comprende dialoghi e testi orali.<br />
Non comprende dialoghi e testi scritti<br />
Non è in grado di interagire con uno o più interlocutori<br />
Non è in grado di produrre testi scritti.<br />
67
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Descrittori<br />
MATEMATICA<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
Criteri di valutazione<br />
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />
esaustivo e consapevole<br />
Applica i n modo accurato e preciso quanto<br />
appreso con consapevole autonomia<br />
Sa individuare il procedimento operativo ed<br />
applicarlo<br />
con precisione e autonomia<br />
Espone con padronanza e precisione considerazioni<br />
valide<br />
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />
approfondito<br />
Applica in modo accurato e preciso quanto appreso<br />
Sa individuare il procedimento operativo ed<br />
applicarlo correttamente<br />
Espone con linguaggio preciso valide<br />
considerazioni<br />
Dimostra un’accurata conoscenza degli argomenti<br />
Applica in modo corretto e preciso quanto appreso<br />
ma solo in situazioni note<br />
Sa individuare il procedimento operativo ed<br />
applicarlo<br />
Espone gli argomenti con linguaggio specifico<br />
Dimostra una buona conoscenza degli argomenti<br />
Applica in maniera corretta quanto appreso<br />
Sa individuare il procedimento operativo ma non lo<br />
applica in modo preciso<br />
Espone gli argomenti con termini appropriati<br />
Dimostra di conoscere sufficientemente gli<br />
argomenti<br />
Applica in maniera meccanica o confusa quanto<br />
appreso<br />
Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />
68
5<br />
4<br />
1-3<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri della matematica<br />
-Osservazione di fatti<br />
individuazione e applicazione di<br />
relazioni, proprietà e<br />
procedimenti<br />
-Identificazione e comprensione<br />
di problemi, formulazione di<br />
ipotesi e di soluzioni e loro<br />
verifica<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici della<br />
matematica<br />
Descrittori<br />
SCIENZE<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
perviene ad una soluzione corretta<br />
Espone gli argomenti con termini non sempre<br />
adeguati<br />
Dimostra di conoscere approssimativamente gli<br />
argomenti<br />
Applica solo se guidato quanto appreso<br />
Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />
sempre è in grado di risolverlo<br />
Espone gli argomenti con linguaggio stentato<br />
Dimostra di conoscere molto poco gli argomenti<br />
Applica con difficoltà quanto appreso, anche se<br />
guidato<br />
Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />
è in grado di risolverlo<br />
Espone gli argomenti con linguaggio non tecnico<br />
Dimostra di ignorare completamente gli argomenti<br />
Non sa applicare formule e procedimenti<br />
Non è capace di individuare gli elementi di un<br />
problema<br />
Non conosce il linguaggio specifico<br />
Criteri di valutazione<br />
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />
esaustivo e consapevole<br />
Osserva con precisione e accuratezza avvalendosi di<br />
strumenti adeguati<br />
E’ capace di rielaborare ed approfondire le<br />
conoscenze acquisite con consapevole autonomia<br />
Espone con padronanza e precisione considerazioni<br />
valide<br />
Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />
approfondito<br />
Osserva correttamente avvalendosi di strumenti<br />
adeguati<br />
69
8<br />
7<br />
6<br />
5<br />
4<br />
1-3<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
Essenziale<br />
Incompleto<br />
Inadeguato<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
-Conoscenza degli elementi<br />
propri delle scienze<br />
-Osservazione di fatti e fenomeni<br />
anche con l’uso di strumenti<br />
-Formulazione di ipotesi e loro<br />
verifica anche sperimentale<br />
-Comprensione ed uso dei<br />
linguaggi specifici delle scienze<br />
E’ capace di riordinare e completare autonomamente<br />
le conoscenze scientifiche di base<br />
Espone con linguaggio preciso valide considerazioni<br />
Dimostra un’accurata conoscenza degli argomenti<br />
Osserva correttamente usando gli strumenti con<br />
qualche incertezza<br />
E’ capace di riordinare e completare le conoscenze<br />
scientifiche di base se guidato<br />
Espone gli argomenti con linguaggio scientifico<br />
Dimostra una buona conoscenza degli argomenti<br />
Osserva correttamente usando gli strumenti sotto la<br />
guida dell'insegnante<br />
E’ capace di seguire e verificare ipotesi di lavoro<br />
proposte da altri<br />
Espone gli argomenti con termini appropriati<br />
Dimostra di conoscere sufficientemente gli argomenti<br />
Osserva in modo superficiale<br />
E’ capace di seguire e verificare ipotesi di lavoro<br />
proposte e guidate dall’insegnante<br />
Espone gli argomenti con termini non sempre<br />
adeguati<br />
Dimostra di conoscere approssimativamente gli<br />
argomenti<br />
Osserva in modo confuso<br />
E’ capace di seguire ipotesi d lavoro proposte<br />
dall'insegnante ma non di verificarle<br />
Espone gli argomenti con linguaggio stentato<br />
Dimostra di conoscere molto poco gli argomenti<br />
Osserva con difficoltà anche se guidato<br />
E’ capace di seguire ipotesi di lavoro proposte<br />
dall'insegnante ma non di verificarle, anche se guidato<br />
Espone gli argomenti con linguaggio non scientifico<br />
Dimostra di ignorare completamente gli argomenti<br />
Osserva in modo scorretto e trasandato<br />
Non è capace di formulare né di verificare alcuna<br />
ipotesi di lavoro<br />
Non conosce il linguaggio specifico<br />
70
Voto Livello delle<br />
competenze<br />
10<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
Eccellente<br />
Completo<br />
Valido<br />
Adeguato<br />
Accettabile<br />
TECNOLOGIA<br />
Descrittori Criteri di valutazione<br />
-Conoscenza degli elementi propri<br />
della tecnologia<br />
-Osservazione e analisi della realtà<br />
tecnologica in relazione con l’uomo<br />
e l’ambiente<br />
-Utilizzo degli strumenti e<br />
conoscenza della normativa del<br />
disegno tecnico<br />
-Conoscenza e utilizzo del<br />
computer<br />
-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />
specifici della tecnologia<br />
-Conoscenza degli elementi propri<br />
della tecnologia<br />
-Osservazione e analisi della realtà<br />
tecnologica in relazione con l’uomo<br />
e l’ambiente<br />
-Utilizzo degli strumenti e<br />
conoscenza della normativa del<br />
disegno tecnico<br />
-Conoscenza e utilizzo del<br />
computer<br />
-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />
specifici della tecnologia<br />
-Conoscenza degli elementi propri<br />
della tecnologia<br />
-Osservazione e analisi della realtà<br />
tecnologica in relazione con l’uomo<br />
e l’ambiente<br />
-Utilizzo degli strumenti e<br />
conoscenza della normativa del<br />
disegno tecnico<br />
-Conoscenza e utilizzo del<br />
computer<br />
-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />
specifici della tecnologia<br />
-Conoscenza degli elementi propri<br />
della tecnologia<br />
-Osservazione e analisi della realtà<br />
tecnologica in relazione con l’uomo<br />
e l’ambiente<br />
-Utilizzo degli strumenti e<br />
conoscenza della normativa del<br />
disegno tecnico<br />
-Conoscenza e utilizzo del<br />
computer<br />
-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />
specifici della tecnologia<br />
-Conoscenza degli elementi propri<br />
della tecnologia<br />
-Osservazione e analisi della realtà<br />
tecnologica in relazione con l’uomo<br />
e l’ambiente<br />
-Utilizzo degli strumenti e<br />
Tecnologia E’ in grado di produrre<br />
documenti, analizzare,elaborare in modo<br />
approfondito, organizzare i processi dei vari<br />
settori economico-produttivi attraverso<br />
modelli con particolare attenzione all’uomo e<br />
all’ambiente<br />
Disegno Individua, riconosce e rappresenta<br />
graficamente forme bidimensionali e<br />
tridimensionali sia con gli strumenti<br />
tradizionali, sia con le tecnologie<br />
informatiche, applicando le regole delle<br />
proiezioni ortogonali<br />
Informatica Possiede padronanza ed utilizzo<br />
di tecnologie e software specifici per scopi<br />
mirati<br />
Tecnologia E’ in grado di produrre<br />
documenti, analizzare, elaborare, organizzare<br />
i processi dei vari settori economicoproduttivi<br />
attraverso modelli con particolare<br />
attenzione all’uomo e all’ambiente<br />
Disegno Individua, riconosce e rappresenta<br />
graficamente forme bidimensionali e<br />
tridimensionali, applicando le regole delle<br />
proiezioni ortogonali<br />
Informatica Possiede padronanza ed utilizzo<br />
di tecnologie e software specifici per scopi<br />
mirati<br />
Tecnologia Sa analizzare e descrivere in<br />
modo corretto oggetti, macchine semplici e<br />
sistemi nelle loro procedure costruttive anche<br />
in relazione all’uomo e all’ambiente<br />
attraverso linguaggi specifici<br />
Disegno Applica correttamente la normativa<br />
del disegno tecnico/geometrico nella<br />
rappresentazione grafica degli oggetti<br />
Informatica Utilizza correttamente il<br />
computer e il software specifico per trattare<br />
ed archiviare dati e immagini. Sa produrre<br />
elaborati personalizzati<br />
Tecnologia Sa analizzare e descrivere in<br />
modo abbastanza esauriente oggetti,<br />
macchine semplici e sistemi nelle loro<br />
procedure costruttive anche in relazione<br />
all’uomo e all’ambiente attraverso linguaggi<br />
specifici<br />
Disegno Applica in modo corretto la<br />
normativa del disegno tecnico/geometrico<br />
nella rappresentazione grafica degli oggetti<br />
Informatica Utilizza in modo accettabile il<br />
computer e il software specifico per trattare<br />
ed archiviare dati e immagini. Sa produrre<br />
semplici elaborati personalizzati<br />
Tecnologia Dimostra una parziale<br />
conoscenza delle trasformazioni<br />
dell’ambiente ed ha bisogno di guida per<br />
utilizzare appropriate tecnologie<br />
Disegno Utilizza in modo sostanzialmente<br />
71
L’insieme degli apprezzamenti degli studenti e dei genitori sull’operato della Scuola, la conoscenza dei “punti di forza”<br />
(elementi che ne sostengono la qualità) e dei “punti di debolezza” (fattori che ne limitano la qualità) consentirà di<br />
capire su cosa si dovrà intervenire per migliorare la qualità del servizio.<br />
CONDIZIONI DI FATTIBILITA’ E RISORSE DISPONIBILI<br />
ORGANIGRAMMA<br />
La struttura organizzativa si articola su CINQUE livelli: Dirigente Scolastico, Funzioni Strumentali e<br />
Collaboratori, Consiglio d'Istituto, Collegio Docenti, Dipartimenti, Coordinatori, Consigli di classe, di<br />
interclasse e di intersezione, Rappresentanti di classe, Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi,<br />
Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici.<br />
ASSISTENTI<br />
AMMINISTRATIVI<br />
N° 6<br />
CONSIGLIO<br />
D’ISTITUTO<br />
Responsabili di plesso<br />
Sede M.Polo Gallipoli Carm.-Laterza M.-Bianchi M.<br />
Corso Repubblica Venezia G.<br />
S.D’Acquisto Motola Pia e Rossetti N.<br />
Via Palermo Martino M.<br />
S.Pellico Panico M. Eletto N. Gallipoli Giulia<br />
Palazzetto dello sport<br />
DIRETTORE DEI<br />
SERVIZI<br />
AMMINISTRATIVI<br />
COLLABORATORI<br />
SCOLASTICI<br />
N°18+11 ex-lsu<br />
DIRIGENTE<br />
SCOLASTICO<br />
DOCENTE<br />
COORDINATORE<br />
Dichio Raffaele<br />
COLLEGIO DOCENTI<br />
D.S.+ 109 docenti<br />
DOCENTI<br />
N° 109<br />
RAPPRESENTANTI<br />
DEI GENITORI<br />
COLLABORATORI<br />
N° 4<br />
FUNZIONI<br />
STRUMENTALI<br />
N° 8<br />
AREE 3<br />
CONSIGLI DI CLASSE-<br />
interclasse e intersezione<br />
N° 52<br />
73
1. ALBERIGO Maria A.<br />
2. BIANCHI Margherita<br />
3. BITONDO Giulia<br />
4. BOLETTIERI Teresa Gabriella<br />
5. BORRACCIA Rosa<br />
6. BUBBICO Francesca<br />
7. BUBBICO Giulia Maria<br />
8. BUCCOLO Rosa<br />
9. CALABRESE Vita Anna<br />
10. CAPPIELLO Bruna<br />
11. CARELLA Anna<br />
12. CARIOSCIA Caterina<br />
13. CIFARELLI Grazia<br />
14. CORRADO Stefania<br />
15. CRISTALLO Bruna<br />
16. D'ALEMA Luigia<br />
17. DARTIZIO Maria<br />
18. DE MATTEO Carmela<br />
19. DE RUGGIERI Angela<br />
20. D'ELIA Maria M.<br />
21. DI BELLA Giuseppa Maria<br />
22. DICHIARA Anna<br />
23. DICHIO Angelo R.<br />
24. DICHIO Anna Maria<br />
25. DIGITALINO Francesco<br />
26. DIMICHINO Cornelia<br />
27. DIPALMA Matteo<br />
28. DISABATO Natalia<br />
29. DITARANTO Cornelia<br />
30. DITARANTO Maria A.<br />
31. ELETTO Nicoletta<br />
32. FERRANTE Vincenza<br />
33. FLORES Rosa<br />
34. FLORIO Maria Antonietta<br />
35. FORTUNATO Nunzia<br />
36. FORTUNATO Emilia<br />
37. GALLIPOLI Carmela<br />
38. GALLIPOLI Caterina<br />
39. GALLIPOLI Giulia<br />
40. GIOVINAZZI Daniela<br />
41. GRIECO Bruna Cristina<br />
42. IORIO Lucia Rita Monica<br />
43. LA SALVIA Michela<br />
44. LAMOLA Anna Maria<br />
45. LAPADULA Maria Teresa<br />
46. LATERZA Laura<br />
47. LATERZA Maria Vincenza<br />
48. LEONCINO Rosetta<br />
49. LEONE Maria Rosaria<br />
50. LERRO Maria A.<br />
Collegio dei docenti<br />
51. LOGIUDICE Paola<br />
52. LOMONACO Anna<br />
53. MANZARA Anna Maria<br />
54. MARCHITELLI Vita Maria<br />
55. MARINO Angelina<br />
56. MARTINELLI Daniela<br />
57. MARTINO Maria A.<br />
58. MASSARO Giuseppina<br />
59. MASTORE Giuseppina<br />
60. MAZZOCCOLI Lucia<br />
61. MENZANO Lucia<br />
62. MERO Anna Maria<br />
63. MESSANELLI Mirella<br />
64. MIANULLI Antonia<br />
65. MONGELLI Angela<br />
66. MONTEMURRO Giuseppina<br />
67. MONTESANO Antonella<br />
68. MORANDINO Grazia Maria<br />
69. MORANO Mariano<br />
70. MORELLI Iolanda<br />
71. MOTOLA Maria<br />
72. MOTOLA Maria Pia<br />
73. MUNNO Michele<br />
74. NICASTRO Giuseppina<br />
75. NICOLETTI Rosaria<br />
76. NINNI Margherita<br />
77. NOBILE Angelo<br />
78. OLIVA Maria Carmela<br />
79. PADULA Carmela<br />
80. PANICO Margherita<br />
81. PAOLICELLI Francesco<br />
82. PETROCELLI Stefania<br />
83. PIETROCOLA Anna<br />
84. PINTO Ermelinda<br />
85. PISCIOTTA Maria L.<br />
86. POLLEX Angela<br />
87. PROPATI Rosa<br />
88. RADDI Bruna<br />
89. ROSSETTI Nunzia<br />
90. SALINARI Maria<br />
91. SANTARCANGELO Nunzia<br />
92. SANTARCANGELO Rocco<br />
93. SCIALPI Carmela<br />
94. SILLETTI Filippo<br />
95. SILVAGGI Giovanna<br />
96. STIGLIANO Antonia<br />
97. STIGLIANO Maria Domenica<br />
98. SUGLIA Antonia<br />
99. TINELLI Teresa<br />
100.TODARO Rosa<br />
101.TORTORELLI Ornella<br />
74
102.TRENTADUE Daniela<br />
103.TUFANO Antonietta<br />
104.TURILLO Maria Pia<br />
105.VENA Maria A.<br />
Elezioni del novembre <strong>2011</strong><br />
Consiglio di Istituto<br />
Dirigente Scolastico PIETROMATERA Nunzio Nicola<br />
Docente GALLIPOLI Carmelina<br />
Docente GALLIPOLI Giulia<br />
Docente VENTRELLI Michele<br />
Docente MARCHITELLI Vita<br />
Docente SILVAGGI Giovanna<br />
Docente DIPALMA Matteo<br />
Docente FLORES Rosa<br />
Docente LEONCINO Rosetta<br />
Non Docente PARCHITELLI Franca<br />
Non Docente LOCANTORE Lucia<br />
Genitore MACRI’ Fabio<br />
Genitore CLEMENTE Marianna<br />
Genitore DICHIO Giuseppe<br />
Genitore MONTESANO Maria A.<br />
Genitore SIMMARANO Maria<br />
Genitore ANDRISANI Vitalba<br />
Genitore MARTINELLI Mario<br />
Genitore BUONSANTI Giuseppina<br />
Elezioni del novembre <strong>2011</strong><br />
Giunta Esecutiva<br />
Dirigente scolastico PIETROMATERA Nunzio Nicola<br />
Docente GALLIPOLI Carmelina<br />
DSGA BURDI Anna<br />
Non docente PARCHITELLI Franca<br />
Genitore DICHIO Giuseppe<br />
Genitore MONTESANO M.Antonietta<br />
106.VENEZIA Giovanna<br />
107.VENTRELLI Michele<br />
108.VITALE Vita Maria<br />
109.VIZZIELLO Bruna<br />
FUNZIONI STRUMENTALI<br />
AREA 1 + area 5 + area 6 Bitondo coordinatrice scuola sec. 1° grado<br />
Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />
Gallipoli G. Rossetti- scuola dell’infanzia<br />
AREA2 Turillo coordinatrice scuola sec. 1° grado<br />
Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />
Gallipoli G. Rossetti scuola dell’infanzia<br />
AREA 3 Ventrelli coordinatore scuola sec. 1° grado<br />
Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />
Gallipoli G. Rossetti scuola dell’infanzia<br />
AREA 4 Di Palma Matteo<br />
DOCENTI TUTOR<br />
Florio Maria Antonietta Martino Maria<br />
Propati Rosa Rossetti Nunzia<br />
Cristallo Bruna Flores Rosa<br />
75
Petrocelli Stefania Bitondo Giulia<br />
Carella Anna Ventrelli Michele<br />
Bolettieri Teresa G. Padula Carmela<br />
Tinelli Nobile Angelo<br />
RESPONSABILI DI PLESSO<br />
Via Palermo Martino Maria<br />
Palazzetto Dichio Angelo<br />
C.so Repubblica Venezia Giovanna<br />
S.D’Acquisto Rossetti Nunzia - Motola Pia<br />
S.Pellico Gallipoli G. – Eletto- Panico<br />
M.Polo Bianchi- Laterza – Gallipoli C.<br />
COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA<br />
Gallipoli C. Laterza M. Motola Pia. Panico M.<br />
RESPONSABILI DI AREA<br />
Gruppo H Panico Margherita scuola secondaria di 1° grado<br />
Flores Rosa scuola primaria e scuola dell’infanzia<br />
Coordinamento area strumento musicale D’Alema Luigia<br />
COMMISSIONE INFANZIA PRIMARIA MEDIA<br />
* Continuità e<br />
Orientamento, Formazione<br />
classi- Elettorale - Mensa<br />
* Qualità – Sistema<br />
valutazione-<br />
Autovalutazione<br />
* Regolam. Lab.<br />
Informatica – LIM – Sito<br />
Web<br />
Dichiara Marino Bubbico M G Dichio A.<br />
M.<br />
Nicastro<br />
Montemurro<br />
Lo Giudice Ferrante<br />
Tortorelli<br />
Laterza L. Santarcangelo. Venezia Tufano<br />
Scialpi Digitalino Calabrese Morano<br />
* Sicurezza e prevenzione Lerro Dematteo Eletto Motola P. Dipalma Nobile<br />
* Regolamento Collegio<br />
Docenti<br />
* Regolamento Scuola<br />
Infanzia – Patto educativo –<br />
Contratto formativo<br />
* Regolamento Scuola<br />
Primaria – Patto educativo –<br />
Contratto formativo<br />
* Regolamento Scuola<br />
Media – Patto educativo –<br />
Contratto formativo<br />
Menzano Leone M. Santarcangelo Giovinazzi<br />
Martino Bianchi<br />
Ditaranto C.<br />
Lerro<br />
Leoncino Marchitelli<br />
Mastore<br />
Stigliano Turillo D’Alema<br />
* Carta dei servizi Pietrocola Laterza M. Ventrelli Iorio<br />
*<br />
Regolamento di disciplina<br />
e garanzia interna<br />
Oliva Massaro Dichio Vena<br />
* Protocolli di accoglienza, Mazzoccoli Salinari Flores Cristallo Panico Cifarelli Paolicelli<br />
alunni stranieri, integrazione<br />
H, DSA, dispersione,<br />
ascolto<br />
Pinto<br />
Pisciotta<br />
* Aggiornamento e<br />
formazione<br />
Morelli Silvaggi Greco Messanelli<br />
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* Ampliamento Offerta<br />
formativa<br />
* <strong>POF</strong> Gallipoli G.<br />
Rossetti<br />
* Funzioni strumentali LamolaStigliano<br />
M.<br />
Ditaranto M. Raddi Gallipoli Martinelli<br />
Di sabato Mongelli Bitondo Padula<br />
Corrado Mero Fortunato Petrocelli<br />
Coordinatori e segretari dei Consigli di classe, interclasse e intersezione<br />
Scuola dell’infanzia<br />
Sezioni 1 coordinatore Ditaranto M. segretario Marino A.<br />
Sezioni 2 coordinatore Martino M. segretario Lapadula<br />
Sezioni 3 coordinatore Rossetti segretario Nicastro<br />
Scuola primaria<br />
Classi 1 coordinatore Silvaggi segretario Mastore<br />
Classi 2 coordinatore Raddi segretario<br />
Classi 3 coordinatore Leoncino segretario Salinari<br />
Classi 4 coordinatore Motola Maria segretario Mongelli<br />
Classi 5 coordinatore Manzara segretario Marchitelli<br />
Scuola secondaria di primo grado<br />
Classe 1A coordinatore Venezia segretario Messanelli<br />
Classe 2A coordinatore Iorio segretario Stigliano<br />
Classe 3A coordinatore Giovinazzi segretario Giovinazzi<br />
Classe 1B coordinatore Lasalvia segretario Lo giudice<br />
Classe 2B coordinatore Carella segretario Dichio<br />
Classe 3B coordinatore Petrocelli segretario Vena<br />
Classe 1C coordinatore Grieco segretario Alberigo<br />
Classe 2C coordinatore Ferrante segretario Martinelli<br />
Classe 3C coordinatore Padula segretario Padula<br />
Classe 1D coordinatore Bitondo segretario Tinelli<br />
Classe 2D coordinatore Bolettieri segretario D’Alema<br />
Classe 3D coordinatore Santarcangelo segretario Paolicelli<br />
Classe 1E coordinatore Tufano segretario Dipalma<br />
Classe 2E coordinatore Ventrelli segretario Pisciotta<br />
Classe 3E coordinatore Fortunato segretario Panico<br />
Classe 1F coordinatore D’Elia segretario Silletti<br />
Classe 2F coordinatore De Ruggieri segretario Morano<br />
Tutela della privacy<br />
La scuola, con l’entrata in vigore del D. Lg.s n. 196/2003, in qualità di Titolare del Trattamento dei dati personali, ai<br />
sensi degli articoli 20 e 21 del suddetto decreto per la tutela della privacy, ha adottato un Manuale della Privacy, in<br />
visione presso la segreteria, nel quale sono descritti gli adempimenti necessari e riportate le istruzioni impartite ai propri<br />
operatori al fine di migliorare l’offerta dei propri servizi e di garantire la tutela della riservatezza mediante la<br />
conformazione del trattamento dei dati personali, comuni e sensibili, secondo modalità volte a prevenire violazioni dei<br />
diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell’interessato.<br />
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