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POF A.S. 2011 2012 - Istitutocomprensivomonte.It

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INDICE<br />

PREMESSA……………………………………………………………………………………pag.<br />

IL CONTESTO E LA SCUOLA……………………………………………………………...pag.<br />

Analisi socio-culturale del territorio………………………………………………………….pag.<br />

Chi siamo……………………………………………………………………………………….pag.<br />

Dove siamo ……………………………………………..............................................................pag.<br />

DATI IDENTIFICATIVI E STATISTICI DEL NOSTRO ISTITUTO…………………... pag.<br />

GLI INDIRIZZI GENERALI ASSUNTI DALLA SCUOLA……………………………… pag.<br />

Atto di indirizzo del D.S………………………………………………………………………. pag.<br />

Criteri organizzativi…………………………………………………………………………… pag.<br />

Obiettivi formativi……………………………………………………………………………… pag.<br />

Principi ispiratori del percorso formativo…………………………………………………….. pag.<br />

LE FINALITA’ E GLI OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO……pag.<br />

I CURRICOLI:<br />

SCUOLA DELL’INFANZIA………………………………………………………………….. pag.<br />

SCUOLA PRIMARIA…………………………………………………………….......................pag.<br />

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO……………………………………………. pag.<br />

SISTEMA DI VALUTAZIONE……………………………………………………………… pag.<br />

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCUOLA………………….. pag.<br />

CONDIZIONI DI FATTIBILITA’ E RISORSE DISPONIBILI<br />

Organigramma………………………………………………………………………………… pag.<br />

Responsabili di plesso………………………………………………………………………….. pag.<br />

Collegio dei docenti…………………………………………………………………………….. pag.<br />

Consiglio di istituto…………………………………………………………………………….. pag.<br />

Giunta esecutiva………………………………………………………………………………... pag.<br />

Funzioni strumentali…………………………………………………………………………… pag.<br />

Docenti tutor……………………………………………………………………………………. pag.<br />

Responsabili di plesso…………………………………………………………………………... pag.<br />

Collaboratori della presidenza………………………………………………………………… pag.<br />

Responsabili di area……………………………………………………………………………. pag.<br />

Coordinatori e segretari dei consigli di classe, interclasse e intersezione…………………….pag.<br />

Tutela della privacy………………………………………………………………………………pag.<br />

ALLEGATI<br />

Carta dei servizi…………………………………………………………………………………. pag.<br />

Regolamento di Istituto ………………………………………………………………………….pag.<br />

Contratto formativo…………………………………………………………………………...... pag.<br />

Patto educativo di corresponsabilità…………………………………………………………… pag.<br />

Certificato delle competenze: infanzia, primaria, secondaria………………………………... pag.<br />

Piano di evacuazione……………………………………………………………………………..pag.<br />

Piano annuale delle attività <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong>……………………………………………………........pag.<br />

Piano annuale di lavoro del personale ATA <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong>………………………………………. pag.<br />

1


- prevenire e limitare situazioni di disagio giovanile (droga, alcool e fumo);<br />

- conoscere, tutelare e valorizzare le risorse ambientali;<br />

- promuovere una migliore qualità della vita;<br />

- promuovere attività di laboratorio per scoprire attitudini e creare abilità da spendere nel mondo del lavoro.<br />

CHI SIAMO<br />

L’Istituto Comprensivo “Palazzo-Salinari” di Montescaglioso è nato il primo settembre <strong>2011</strong> dall’unione dei quattro<br />

plessi della scuola dell’infanzia (Rione M. Polo “G. Rodari”, via S. Pellico, via Palermo e via S. D’Acquisto), dei due<br />

plessi di scuola primaria (Rione M. Polo “Don Liborio Palazzo” e via S. D’Acquisto) ed uno della scuola secondaria di<br />

primo grado “C. Salinari”.<br />

La presenza nelle stessa istituzione scolastica di ordini diversi favorisce un’azione didattica coordinata da parte dei<br />

docenti dell’intero ciclo scolastico dell’obbligo e non; permette inoltre alla scuola di essere punto di riferimento unitario<br />

per i genitori lungo il percorso di cambiamento e di evoluzione dei loro figli.<br />

L’Istituto è caratterizzato dalla presenza di numerosi alunni stranieri, di nascita o di origine, per questo è presente una<br />

commissione integrazione alunni stranieri, formata da insegnanti di tutti i plessi. Per la complessità dell’Istituto sono<br />

state assegnate dal Collegio dei Docenti 8 incarichi di Funzione Strumentale che coinvolgono insegnanti dei diversi<br />

ordini.<br />

DOVE SIAMO<br />

La sede centrale dell’Istituto Comprensivo è situata nel rione M. Polo del Comune di Montescaglioso, le altre sedi si<br />

trovano in via S. Pellico, corso Repubblica, via Palermo e via S. D’Acquisto.<br />

PLESSO “D . L . PALAZZO”<br />

PLESSO S. PELLICO<br />

DIREZIONE<br />

VICE PRESIDENZA<br />

SEGRETERIA<br />

10 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />

3 SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

10 CLASSI SC.SECOND. DI 1°GRADO<br />

1 LAB.MULTIMED. e 2 AULE con LIM<br />

1 BIBLIOTECA SCOLASTICA E MAGISTRALE<br />

1 SALA DOCENTI<br />

1 PALESTRA<br />

AULA MAGNA e CORTILE INTERNO<br />

1 CORTILE ESTERNO ED 1 INTERNO<br />

4 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />

3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

3 CLASSI SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO<br />

3


PLESSO SALVO D’ACQUISTO<br />

PLESSO VIA PALERMO<br />

PLESSO CORSO REPUBBLICA<br />

1 CORTILE ESTERNO<br />

3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

4 CLASSI DI SCUOLA PRIMARIA<br />

1 CORTILE INTERNO<br />

3 SEZIONI DI SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

1 SALONE INTERNO<br />

1 CORTILE INTERNO<br />

1 SALA MULTIMEDIALE<br />

4 CLASSI SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO<br />

4


Un alito può trapiantare<br />

Il mio seme<br />

Lontano<br />

(Rocco Scotellaro)<br />

Mi intriga questa poesia che leggo come metafora del nostro lavoro: noi fili d’erba tremanti che vibrano grazie<br />

al loro speciale mestiere di “uomini” di scuola, fili d’erba che si piegano e fanno piegare gli altri, disperdendo, grazie<br />

alla loro abilità d’insegnare, tanti semi che cresceranno e se ne andranno lontano da noi e che forse non vedremo più.<br />

Filo d’erba: debole, a volte solo, anche se vive in un prato; forte e indistruttibile quando s’ intreccia con altri fili d’erba.<br />

Non è da tutti arrivare ad avere la forza e la potenzialità del filo d’erba. C’è un gran lavoro da fare per essere, o<br />

meglio, per diventare un filo d’erba, un lavoro costante sulla propria personalità e sulla propria professionalità.<br />

Insegnare è una professione difficile e non adatta a tutti. O meglio: non tutti riescono, senza impegno e un<br />

tantino di costante sofferenza, ad imparare ad educare.<br />

Possiamo rintracciare e tracciare, con un sano pizzico di onnipotenza, delle “strade” che ci aiutino a diventare fili<br />

d’erba? Ho delle ipotesi e poche certezze che vorrei condividere. Come ho già accennato, nei miei tour per la Basilicata,<br />

le persone che mi ascoltano mi valorizzano più del dovuto e capita spesso che mi regalino dei loro testi, degli articoli o<br />

dei pensieri scritti da loro. Leggo sempre tutto, fosse solo per ringraziarli indirettamente di aver avuto la pazienza di<br />

ascoltare le mie “fesserie”. Ultimamente un preside mi chiese di leggere un suo scritto di tanti anni fa chiedendo un<br />

parere sull’attualità dei suoi pensieri. Dai suoi scritti traggo questa sua citazione:<br />

“Il più antico ricordo che ho di me è una fotografia che non c’è più: eravamo mia mamma Annetta sui 30 anni, mio<br />

fratello Aldo di circa 4 anni ed io di, forse, 2 anni, poco lontano da casa a Monte Olimpo. Tutti guardavamo verso la<br />

Svizzera da dove mio padre non poteva venire perché c’ era la guerra. La mamma ci teneva per mano uno di qua e<br />

l’altro di là, anch’io guardavo la Svizzera anche se da quella piccola statura non vedevo quasi niente, si capiva che mi<br />

fidavo: quello che vedeva la mamma da lassù andava bene anche per me ( tratto da Marcello Piccardo, Storie di<br />

bambino a Monte Olimpo, Como, 1996.)”<br />

Forse è questa la prima qualità per diventare “fili d’erba”: conquistare la fiducia dei nostri allievi, avere i loro occhi<br />

senza usare ricatti (voto) minacce (lo dico a mamma e papà), senza mai urlare per imporre a loro la nostra<br />

presenza. Non sono gli allievi che si devono alzare alla nostra altezza, siamo noi che dobbiamo abbassarci fino ad<br />

“agganciare” i loro occhi per poi salire insieme.<br />

Non è un’operazione facile: ci viene spontaneo restare in piedi, forti proprio della nostra altezza rispetto a loro.<br />

Dalla nostra “altezza”: noi sappiamo già cantare, loro no; noi, magari a modo nostro e “naso metricamente” (ma non<br />

ce ne accorgiamo), conosciamo la storia, loro no; così pure padroneggiamo le sequenze temporali, loro no; noi<br />

sappiamo muoverci nella geografia di un territorio, loro no; noi conosciamo le frazioni, loro no; noi, nel bene e nel<br />

male, sappiamo frequentare e dare un senso alle emozioni, loro no. Anzi, a volte, sono spaventati dall’irrompere<br />

delle emozioni, nessuno ha insegnato loro a rielaborarle anche perché, a quell’età, ci raccontano gli esperti di settore,<br />

non si elaborano molto, le emozioni, con le parole ma molto con le azioni: giocare con un amico, camminare<br />

insieme stringendosi la mano, con un canto “gridato” insieme, con una recita per farsi apprezzare da mamma e papà,<br />

con una gita scolastica, con un laboratorio dove si accorgono che qualcosa sanno fare.<br />

È fatica ABBASSARSI AI LORO OCCHI, non ce lo insegnano né alle scuole superiori, né all’università. È facile<br />

perderli quando, dopo aver agganciati i loro occhi, si comincia a salire insieme. Basta uno “strappo cognitivo” (si<br />

abbandona troppo presto “l’esperienziale” per salire in “cattedra” – ci offre tanta sicurezza!!!- Per teorizzare<br />

l’argomento, si abbandona precocemente l’esperienza a favore dello studio mnemonico) oppure si produce uno strappo<br />

affettivo (si giudica, lo si ferisce con stigmate a volte perenni – tu non capisci niente, sei stupido- ecc.).<br />

Rischiamo continuamente di perdere i loro occhi, li condanniamo a vedere il mondo da soli con i loro occhi non<br />

ancora formati poiché noi siamo già in alto. Quando abbiamo perso i loro occhi diventano improvvisamente:<br />

“inadeguati allo studio, giocano sempre”, iniziano ad avere tutte le difficoltà possibili, ecco apparire il primo<br />

giudizio: sono svogliati.<br />

Forse mi capite meglio se fate mente locale a dei comportamenti che a volte ho assunto con voi , docenti della media, o<br />

avete visto che io assumo con dei vostri colleghi. Mi avete visto quando perdo la pazienza e allora mi rivolgo a voi,<br />

molte volte, con durezza calcolata. Metto sempre in conto che per un “tot” di tempo vi allontanerete da me, mi sentirete<br />

lontano, vi appiglierete al giudizio che ho dato e che a volte scelgo con molta accuratezza, proprio per essere efficace,<br />

evitando accuratamente, in tal modo, di rivedere la vostra posizione che ha determinato la mia reazione.<br />

Purtroppo …..“ abbiamo ancora l’ abitudine ereditata da un’ epoca passata, all’ idea di scindere testa e cuore, il<br />

pensare e il sentire o, come tale distinzione altrimenti può esser definita, di consolidarli alla stregua di essenze di due<br />

specie diverse, indipendenti e reciprocamente indifferenti; l’ influsso dell’ insegnamento sul carattere appare di<br />

conseguenza distante e accidentale. Ma lo spirito umano, che è uno, non ospita in sé di fatto due nature.”<br />

Lo diceva duecento anni fa Georg Wilhelm Friederich Hegel Rettore al tempo di un ginnasio.<br />

Pensate: quando, noi da adulti siamo giudicati, abbiamo delle reazioni scomposte e poco razionali, e i bambini?<br />

6


Come rispondono le scuole di pensiero alla seguente domanda: chi è la persona che abbiamo davanti a noi?<br />

In un modo semplice ma disarmante: “È sempre una reazione al mio comportamento”.<br />

Terribile se ci pensiamo bene.<br />

Il bambino sarà sempre una reazione al vostro comportamento, al vostro stile d’insegnamento, ai vostri giudizi, alle<br />

vostre parole, all’affettività o la non affettività che mettete in campo.<br />

Così come voi sarete sempre una reazione al mio comportamento.<br />

Noi adulti, che dovremmo avere un po’ d’esperienza nel trattare le emozioni, molte volte, in contesti organizzativi qual<br />

è la scuola, non lo sappiamo fare, non sappiamo né leggerle, né darne un senso, ma pretendiamo che i nostri alunni<br />

abbiano innate le capacità di trattare da soli ogni loro emozione. Pensiamoci………….<br />

Perché dovrebbero essere in grado di elaborare le nostre svalutazioni,<br />

le nostre azioni abitudinarie ?<br />

(io sono fatto così, da sempre insegno così, ma loro lo sanno che, nonostante tutto, voglio a loro bene).<br />

Quando mi chiamano nelle classi o mi portano qualche ragazzo in presidenza per “punirlo”<br />

(e mi piace molto che i docenti e da oggi anche gli insegnanti costruiscano tra me, dirigente scolastico, e gli alunni un<br />

rapporto affettivo). C’è un motivo.<br />

Si veicola così un messaggio educativo: nel mondo dei grandi ci sono i ruoli, c’è bisogno di rispetto, ma anche chi ha<br />

dei ruoli sono persone alle quali ci si può rivolgere con fiducia e, pur nel rispetto dei ruoli, si può avere o sviluppare<br />

amicizia. Ci sono dei plessi dove quando arrivo c’è un urlo di gioia e questo lo devo a quei bravi insegnanti che, anche<br />

nella mia assenza, mi utilizzano a scopo educativo. Che poi io uso tali indizi come cartina di tornasole dei rapporti che<br />

gli insegnanti hanno con me) per apprezzare un lavoro o per riprendere il comportamento della classe o di un alunno, mi<br />

stampo bene in mente che ci sarà una precisa reazione emotiva al mio comportamento. Succede, nelle situazioni che<br />

necessitano di un rimprovero, che devo esercitare un ruolo che è la metafora delle regole che un giorno il cittadino<br />

dovrà rispettare e, in caso di trasgressione, prendersi la piena responsabilità.<br />

In tali situazioni comincio a sgridarli, puntando sul mio ruolo, che, in precedenza, e non in quel momento, l’insegnante<br />

aveva ben fatto conoscere alla classe, riprendo l’alunno/i sui fatti, sulle azioni reali che hanno compiuto, li fulmino con<br />

gli occhi, a volte li minaccio con un dito. Ciò fatto, pur restando nel ruolo, gli tendo una mano, mi avvicino anche<br />

fisicamente a lui, cambio registro della comunicazione, attivo comportamenti non verbali ( gli stringo la mano, una<br />

carezza, uno scappellotto), oppure se ipotizzo che l’alunno/a ha bisogno di un segnale forte di disapprovazione,<br />

sottolineo la gravità di quanto commesso e mi allontano mantenendo freddezza. Quando ciò succede raccomando<br />

l’insegnante di mostrare affetto e vicinanza all’alunno da me sgridato, gli raccomando di stargli vicino fisicamente e di<br />

rispiegare con altre parole e con un altro atteggiamento il mio intervento.<br />

Ma torniamo al filo d’erba, esso si muove grazie al vento. Fuori dalla metafora credo di poter identificare come “vento”<br />

i nostri metodi d’insegnamento; insegnare oralmente, senza attivare laboratori, oppure, chiedere prestazioni<br />

stereotipate e derivanti da come, a nostra volta, ci è stato insegnato, senza offrire la possibilità agli alunni di<br />

esprimersi con altri linguaggi ( teatro, danza, musica, Canto, linguaggi informatici), significa rifugiarsi sulle certezze<br />

del vecchio modo di far scuola, buono per allora, ma con grossi limiti per i giovani d’oggi, con il conseguente rischio<br />

di annoiarli, di ottenere la loro attenzione puntando solo sul “dover essere” bravi e “composti”.<br />

I ragazzi vedono attraverso i nostri occhi, tendenzialmente si fidano dei nostri occhi, a noi la fatica di contrastare le<br />

rughe che nel tempo fanno apparire stanchi e poco vivaci i nostri occhi. C’è una semplice ricetta contro le “rughe”:<br />

accettare il cambiamento, non essere sempre uguali a se stessi, imparare ciò che piace agli alunni, il loro linguaggio.<br />

L’obiettivo rimane quello della nostra vecchia maestra/o (se è stata/o un buon maestro/a): catturare i loro occhi e<br />

insieme “alzarsi” verso nuovi apprendimenti, puntando sulle loro potenzialità e non sulle loro carenze e sulle nostre<br />

predisposizioni per questo o l’altro metodo.<br />

Perché siamo costretti a conquistare la loro fiducia prima di insegnare qualsiasi altra cosa? Il motivo è semplice: ben<br />

presto dovranno affrontare e vivere le contraddizioni del mondo. È l’educazione, la quale scatta e s’incarna quando<br />

scatta la fiducia tra insegnante e allievo, che deve saper dare le “chiavi “per tener insieme le contraddizioni, senza<br />

destrutturate l’individuo: vita-morte; sofferenza – gioia; persona – gruppo; società – individuo; staticità – cambiamento;<br />

pausa – azione; amore- odio.<br />

Tenere insieme i contrasti nella nostra vita non è facile come non è facile tenere insieme il bianco e il nero; lo scuro e il<br />

chiaro, l’opaco e il trasparente. Nel nostro mondo occorre imparare a tenere insieme gli opposti e l’educazione è<br />

l’unico aiuto.<br />

Mi rendo conto di affrontare un tema complesso con una spiegazione inadeguata e superficiale. Chiedo aiuto per<br />

spiegare il concetto a un poeta conterraneo che ho scoperto da poco, un poeta del sud, morto giovanissimo: Rocco<br />

Scotellaro.<br />

“Quando è inverno si para la tagliola, e si attendono i gridi dei fringuelli”.<br />

La maestra, ai bambini della scuola, legge un verso d’amore per gli uccellini.<br />

Mi piacciono i versi e la tagliola.”<br />

(R. Scotellaro, è fatto giorno, Mondatori)<br />

Pensate quanto sia difficile per noi adulti tenere insieme “tagliola e uccellini” e dobbiamo anche insegnarlo!!!!!!!!!!<br />

Quando in un plesso si ha la polarizzazione in due gruppi succede che un giorno uno sia “tagliola” e l’altro “uccellino”<br />

e il giorno dopo o la settimana o mese successivo, le parti s’invertono.<br />

La mia abilità, se mai ci fosse, è quella di tenervi insieme, senza giudicarvi ma continuamente valutandovi<br />

(riconoscendo quando diventate tagliole e quando uccellini) e a volte devo saper essere solo per aiutare sia l’uccellino<br />

che la tagliola, senza essere prigioniero né dell’uno né dell’altro. ( per i “ciechi” divento allora inaffidabile)<br />

7


Anche qui da noi vorremmo aver tutto chiaro, vorremmo che tutti la pensassero allo stesso modo.<br />

È un’illusione e dal mio punto di vista una gran noia.<br />

Per me la bellezza, la bravura non è convincervi ad avere la stessa idea, ma tenervi insieme nella diversità.<br />

Mi lascia sempre perplesso e mi disilludo rispetto alle Vostre potenzialità, quando vi sento amici e amiche e vicini se mi<br />

sentite dire o sostenere posizioni da voi condivise, per allontanarvi subito se divergono o scelgo altre posizioni, se mi<br />

vedete più vicino a un collega che sentite nemico.<br />

Quante volte ho sentito sulla pelle la vostra inimicizia solo per aver sostenuto idee o posizioni diverse, quante volte da<br />

amico sono diventato manipolatore, inaffidabile, contraddittorio, persona che usa e poi butta via, insomma<br />

improvvisamente divento persona dalla quale non fidarsi solo per aver sposato l’idea di qualche altro gruppo o collega ?<br />

Io sto sempre e solo dalla parte di bambini e ragazzi, delle bambine e delle ragazze.<br />

Chi condivide l’idea mi segua e io seguo Lei/Lui.<br />

Insisto: occorre saper tenere insieme tagliole ed uccellini.<br />

Puoi dire di conoscere una persona solo dopo<br />

che hai camminato nei suoi mocassini per tre lune,<br />

così dicevano gli indiani d'America<br />

Saper restare uniti nella diversità fa grande un Plesso, un Circolo, una scuola. Abbiamo bisogno di orgoglio<br />

professionale basato su “arrosto” ben cucinato e poco fumo. Ed è arrosto trovare progetti da condividere (ambiente),<br />

feste dell’istituto, recital, concorsi, uscite itineranti, laboratori, gruppi di lavoro ed altro.<br />

Dietro l’angolo c’è la solitudine, non solo professionale, ma anche personale.<br />

La debolezza del nostro mondo mi è parsa chiara e drammatica leggendo il libro di Marco Imarisio “ mal di scuola” ed.<br />

Bur .Tra i tanti aneddoti usati per descrivere il nostro mondo ne riporto alcuni:<br />

- “ Dio non ha mai creato nulla di inutile, ma con le mosche e gli insegnanti (io direi che ci stanno bene anche<br />

Dirigenti scolastici) ci è andato molto vicino (scritta anonima sui muri di una scuola)<br />

- Nel libro la scuola è descritta come un” canarino nella miniera”, rimandando al vecchio espediente dei minatori.<br />

Contro queste descrizioni di scuola dobbiamo avere più compattezza, dobbiamo riuscire ad abbandonare i giudizi,<br />

smettiamola di giudicare i colleghi, il preside, gli alunni. Sposiamo definitivamente la valutazione abbandonando il<br />

giudizio. Chi giudica i colleghi e la nostra scuola, con l’aggravante di farlo all’esterno della scuola, con i genitori<br />

(“tanto sono miei amici”), fa danni, danni e danni. Chi vuol praticare lo sport del pettegolezzo lo faccia: trasferendosi<br />

altrove.<br />

Mi riconosco un difetto: aver la puzza sotto il naso davanti all’ignoranza e alla subcultura della chiacchiera, mi piace<br />

quando vedo o ascolto dai miei insegnanti elaborate e raffinate considerazioni rispetto a fatti e problemi. Nell’istituto<br />

comprensivo di Montescaglioso nessuna informazione verrà nascosta, tutto si tratterà alla luce del sole, abbiamo quindi<br />

il dovere di ragionare “alto” con spessore e consapevolezza del dover tener unito il bianco ed il nero.<br />

Nel nostro istituto tutto deve tendere alla trasparenza, alla condivisione, al dialogo, alla giustizia, al dissenso costruttivo.<br />

Per tale motivo è tipico di inciviltà e sub cultura pettegola e inutile quella di parlare con ambienti estranei, dei nostri o<br />

vostri problemi professionali.<br />

Non voglio colpire nessuno con le mie parole, voglio solo condividere e stigmatizzare con voi i comportamenti che ci<br />

danneggiano, distruggono la nostra unità e la serenità del far scuola.<br />

Dopo una lunga deviazione dal “prato dei fili d’erba” torniamo ad occuparci delle nostre vere preoccupazioni e dei<br />

nostri veri problemi.<br />

Forse occorre riflettere sui linguaggi che noi adoperiamo nel far scuola.<br />

Nel “villaggio globale” dove viviamo, è in atto una trasformazione radicale delle gerarchie tradizionali rispetto ai<br />

linguaggi. Con l’irrompere dei media, tutto sommato, siamo ritornati a linguaggi primordiali: l’orale e l’iconografico.<br />

Da qui discendono le difficoltà riferite alle abilità di scrittura e di lettura. Anzi, tali abilità e poi tali attività, diventano<br />

veri e propri problemi uniti ad altri, come ad esempio, l’incapacità di calcolo orale.<br />

Nelle nostre scuole va recuperato, sin dalle prime classi, il gusto della lettura, della poesia (anche a memoria) del<br />

dettato, dei giochi che aiutano a sviluppare abilità di calcolo mentale, curare la memoria con esercizi di<br />

memorizzazione. A Queste lacune, riscontrabili facilmente nelle nostre aule , si aggiunge lo sfondo sociale degradato e<br />

cambiato: si è passati dall’etica del gruppo, all’individualismo esasperato, all’omologazione, alla clonazione.<br />

L’etica di gruppo di origine contadina ed operaia era caratterizzata da una forte e salda gerarchizzazione dei valori, tutto<br />

ciò supportato da un ambiente geografico preciso: il “vicinato”, il “fondo”, la “ masseria”, la “corte”, la contrada, il<br />

“patronato”.<br />

“Fa più rumore un albero che<br />

cade che una foresta che cresce”<br />

Oggi si abita in un palazzo dove “ abitiamo nello stesso palazzo ma non ci conosciamo”.<br />

Nei nostri giorni moderni c’è scarsa traccia di una geografia che favorisca il gruppo.<br />

Sicuramente è rimasta la scuola dove non è possibile ACCETTARE che i bambini tra di loro, gli insegnanti tra loro,<br />

possano dire”frequentiamo la stessa scuola ma non ci conosciamo tra noi” (forse ora è più chiaro perché insisto ad<br />

organizzare la festa di fine anno e mi piacerebbe che spontaneamente i vari plessi si mescolassero tra di loro).<br />

Tra le molte esigenze dei nostri ragazzi credo che se ne debba sottolineare una in particolare: essere aiutati<br />

nell’accettare il cambiamento, o meglio, hanno bisogno di essere educati al cambiamento.<br />

Molti di loro dovranno accettare serenamente di cambiare più volte lavoro nella vita adulta, dovranno reinventare la<br />

loro vita, cambiare città, cambiare le relazioni, cambiare stili di vita.<br />

8


Ma noi adulti come facciamo ad insegnare tutto questo quando restiamo sempre identici a noi stessi? Come è possibile<br />

sentire ancora per i nostri corridoi “ Io da sempre la penso così e non cambierò idea” .<br />

Vi faccio un esempio. Noi siamo stati, credo, i primi a creare il debito e il credito nei permessi e a far valutare i docenti<br />

dai ragazzi , ma voi non lo sapete o non ve lo ricordate che guerra da parte di alcuni io ho subito quando ho lanciato<br />

l’idea e ho portato queste idee ad alcuni sindacati.<br />

Guardate che le buone idee non vengono mai valorizzate ma ostacolate e affogate se possibile,<br />

Perché? Perché le buone idee provocano cambiamento, fanno, come si dice in gergo, “muovere il sedere”, la buona idea<br />

rompe i privilegi ecc.<br />

Scegliere una strada non significa aver scelto la strada giusta, significa prendersi delle responsabilità. Chi decide, sia<br />

esso un collega, sia un collaboratore della presidenza o un coordinatore, sia il dirigente scolastico, sia una funzione<br />

strumentale, sia una R.S.U. si prende delle responsabilità che gli altri non si prendono e quindi un minimo di vicinanza,<br />

di aiuto e consenso critico va dato.<br />

Di certo non possiamo educare al cambiamento e alla cittadinanza se noi non pratichiamo il cambiamento e la<br />

correttezza di rapporto con chi decide e si prende responsabilità.<br />

Altro scenario.<br />

Le vittorie, in campo lavorativo, sono realizzate in gruppo. I plessi che funzionano, prima di tutto, hanno creato<br />

gruppo. Abbiamo bisogno degli altri, non possiamo pensate di essere i nuovi tuttologi per i nostri alunni, c’è bisogno di<br />

aprire le classi, di sviluppare il potere di ogni insegnante e per “potere” intendo capacità di esprimersi nelle proprie<br />

potenzialità. Nelle nostre scuole deve essere più presente una didattica basata sull’esperienziale e meno sull’ orare.<br />

Per attivare tali didattiche dobbiamo insistere nel rendere più utile all’apprendimento i laboratori teatrali, musicali,<br />

dell’immagine, informatici. Su tali proposte i bambini e i ragazzi sono prontissimi ad aderire, noi, spesso, non li<br />

accontentiamo perché siamo in difficoltà: sono più bravi di noi nel computer, per esempio, ma non si tratta di arrivare<br />

ad avere la stessa abilità che hanno loro nel trattare e maneggiare l’informatica per portarli in un laboratorio, si tratta di<br />

mettere i nostri contenuti, il nostro saper del mondo ad una “altezza” dove loro ( i bambini) possono manipolare tale<br />

sapere con nuovi strumenti, a noi poco conosciuti. Vale la pena ricordare la Montessori: “ Tutto deve essere all’altezza<br />

del bambino affinché lui trasformi il materiale e i dati”.<br />

Il nostro linguaggio di educatori, le nostre proposte didattiche, i nostri laboratori devono avvicinarsi alle potenzialità dei<br />

nostri alunni che sono influenzate dall’ambiente culturale e quindi dalla manipolazione delle tecnologie: noi siamo i<br />

figli di penna e carta, loro sono figli delle tastiere.<br />

Accorgiamocene, per favore, prima che sia troppo tardi. Mi vengono spontaneamente alla mente le ammonizioni di<br />

Gardner:<br />

non dobbiamo trasformare l’insegnamento in addestramento, attenzione !<br />

ogni tanto, quando occorre, per cambiare è necessario saper<br />

SOLCARE IL MARE ALL'INSAPUTA DEL CIELO (anonimo)<br />

Dobbiamo abbandonare con forza il disciplinarismo stretto e spinto all’esasperazione disciplinare.<br />

I bambini hanno bisogno di approcci multidisciplinari.<br />

Insomma, pur rispettando e riconoscendo l’ampio valore del pensiero di Piaget, mi ritrovo e credo più consono ai nostri<br />

tempi e per i nostri bambini, il pensiero di Vygotskij.<br />

Mi scuso per la pedanteria ma serve per farmi capire. Per il Piaget il Bambino progredisce per stadi, quindi su una linea<br />

(ovvio che il Piaget prevede anche regressioni e periodi di stasi, ma la sua teoria è legata ad uno sviluppo stadiale su<br />

linea). Vygotskij invece parla e sviluppa il concetto di “sviluppo prossimale”<br />

Un concetto ben diverso per cui noi dovremmo vedere in quale direzione si sviluppa l’“apprendimento prossimale” del<br />

bambino.<br />

L’alunno sviluppa le sue conoscenze all’interno di un suo “campo prossimale” e quindi prende delle direzioni<br />

diversificate, occorre quindi essere pronti percorrere le direzioni prese dai ragazzi a seconda delle loro inclinazioni o<br />

potenzialità.<br />

Non so quanto vi potranno essere utili queste mie banali indicazioni pedagogiche, certamente è solo un gesto d’amore e<br />

di rispetto nei vostri confronti.<br />

Questa circolare l’ho scritta stando in ferie e utilizzando alcune idee che hanno infervorato la platea di circa 50<br />

insegnanti di IRC che mi hanno ascoltato a Matera ( tra di loro c’erano diverse supplenti che per qualche anno hanno<br />

insegnato in diverse, altre scuole delle province limitrofi. Alcune erano tutte fiere di aver insegnato anche da noi a<br />

Montescaglioso), mi son detto, perché queste cose non le scrivo anche per i miei futuri insegnanti? Certamente lo<br />

scrivere fa perdere l’emotività che offre il linguaggio del conferenziere ma sono più meditate.<br />

Finivo la relazione indicando, delle controindicazioni al mestiere di insegnante che sotto ripropongo:<br />

- Quegli insegnanti che non hanno dubbi appartengono ad una categoria che è giusto prendano un altro indirizzo,<br />

emigrino verso altri mestieri, sicuramente più remunerativi e redditizi<br />

- Quelli che “un conto è la scuola, altro è la vita” sono votati alla schizofrenia o, per sopravvivere a scuola,<br />

all’anoressia affettiva.<br />

- Quelli che per i loro alunni fanno valere il motto “ apprendere fa rima sempre e solo con la sofferenza” .<br />

Potrebbero arruolarsi in un esercito di mercenari.<br />

La fatica fa parte della vita e l’alunno deve conoscerla, la sofferenza fa parte della vita ma bisogna aiutare l’alunno a<br />

non vivere, gli anni scolastici, come fosse in un tunnel della sofferenza senza fine.<br />

La scuola è fatta soprattutto di gioia, di benessere che aiuta a capire che superata la fatica e dopo una certa sofferenza<br />

arriva l’arcobaleno. Guai ad offendere con parole e gesti i nostri alunni, guai umiliarli. Chi fa questo nasconde e<br />

cura il suo sadismo che è il frutto di una vita che non ha realizzato il “desiderio d’ importanza”.<br />

9


- Quelli che dicono “il mio alunno, la mia disciplina, la mia classe” e non sanno lavorare in gruppo ed escludono gli<br />

altri (supplente, insegnante di sostegno, di religione, di seconda lingua). Devono cambiare mestiere: ritirarsi in un<br />

eremo poiché non c’è ambiente lavorativo che oggi possa svilupparsi senza il gruppo.<br />

È fatica lavorare insieme, guai a far della mistica sul gruppo: pensate a quante energie per mantenere il gruppo<br />

famiglia!! Ma se non si sentono i colleghi come facenti parti della stessa squadra, per sconfiggerli, cercheremo alleati<br />

esterni.<br />

- Quelli che dicono” Si potrebbe fare, ma le strutture sono inadeguate, non ci sono i mezzi”.<br />

Questi insegnanti coprono la loro pigrizia, la non volontà di essere aperti al cambiamento, diventano pesi morti per<br />

l’organizzazione perché non pensano alle soluzioni del problema ma tendono a salvaguardare lo status quo.<br />

Sapete perché gli insegnanti si stressano?<br />

Perché rinunciano ad abbassarsi e guardare negli occhi i bambini, perché non vivono la diversità del loro collega come<br />

risorsa, perché non vogliono cambiare atteggiamenti e stili d’ insegnamento.<br />

C’è poi un consiglio sempre utile da tenere a mente del filosofo Friederick George un ebreo-tedesco-americano: “non<br />

bisogna prendere troppo sul serio se stessi, ma molto sul serio quello che si fa”.<br />

Vi lascio con una poesia, parla di figli ed è una buona metafora per leggere il nostro rapporto con i nostri alunni<br />

I figli sono come gli aquiloni,<br />

passi la vita a cercare di farli alzare da terra.<br />

Corri e corri con loro<br />

fino a restare tutti e due senza fiato…<br />

Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…<br />

e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.<br />

Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri<br />

che presto impareranno a volare.<br />

Infine sono in aria:<br />

gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.<br />

E a ogni metro di corda<br />

che sfugge dalla tua mano<br />

il cuore ti si riempie di gioia9<br />

e di tristezza insieme.<br />

Giorno dopo giorno<br />

l’aquilone si allontana sempre più<br />

e tu senti che non passerà molto tempo<br />

prima che quella bella creatura<br />

spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,<br />

come è giusto che sia, libera e sola.<br />

Allora soltanto saprai<br />

di avere assolto il tuo compito.<br />

Erna Bombeck<br />

Gentili insegnanti e docenti, Dsga e personale ATA,<br />

ci stiamo incamminando in questa nuova avventura educativa e formativa che ci vedrà impegnati con oltre<br />

1.000 alunni e con oltre 100 docenti e personale ATA.<br />

E’ un’impresa non comune ma sono convinto che se tutti insieme, personale docente e non docente, DSGA ed<br />

RSU, organi collegiali e genitori daremo vita ad un gruppo compatto i risultati saranno sicuramente eccellenti.<br />

Mi permetto al riguardo lanciare a tutti voi gli obiettivi che mi sono prefissato di raggiungere:<br />

- la scuola deve rappresentare, per tutti noi:<br />

- uno spazio prezioso di incontro e partecipazione, di promozione e di emancipazione e occorrerà quindi:<br />

- curare la qualità degli ambienti di apprendimento, la dimensione laboratoriale della didattica, il peso<br />

della relazione, il senso della valutazione;<br />

- rafforzare l’asse della continuità educativa;<br />

- rafforzare l’apprendimento sicuro di competenze di base (linguistiche, logiche, comunicative, sociali,<br />

creative);<br />

- determinare un clima organizzativo sereno e collaborativo con un contratto psicologico tra tutti noi<br />

operatori;<br />

- creare una rete di comunicazione che possa dare ascolto alle istanze di tutti voi che avete bisogno di<br />

avvertire il senso di utilità sociale del vostro lavoro all’interno di un clima relazionale franco e collaborativo;<br />

- mettere al centro dell’organizzazione scolastica e delle persone che in essa agiscono e vivono la promozione<br />

del benessere;<br />

- stimolare una buona comunicazione che fa crescere il benessere organizzativo e rappresenta l’aspetto<br />

fondamentale del clima organizzativo;<br />

- promuovere la qualità all’interno della comunità scolastica operando e investendo sulla qualità delle<br />

relazioni, quindi sul piacere di accogliere e di essere accolti, sul benessere di comunicazioni interpersonali<br />

e professionali significative e appaganti, sulla soddisfazione di costruire in modo condiviso prospettive di<br />

sviluppo e di crescita personale e professionale per studenti, famiglie e operatori , all’interno della scuola e<br />

nel territorio;<br />

10


CURRICOLO<br />

SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

PREMESSA<br />

Ogni scuola predispone il proprio curricolo all'interno del Piano dell'offerta formativa. Nella scuola dell'infanzia ciò si<br />

effettua attraverso i campi di esperienza, che sono luoghi del fare e dell'agire del bambino, orientati dall'azione<br />

consapevole degli insegnanti; introducono ai sistemi simbolico culturale e permettono al bambino di orientarsi nella<br />

molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività.<br />

FINALITA' EDUCATIVE E TRAGUARDI DELLE COMPETENZE<br />

Per ogni bambino la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della<br />

competenza, della cittadinanza.<br />

Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare nuove esperienze in un ambiente<br />

sociale allargato.<br />

Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo.<br />

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione.<br />

Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti<br />

attraverso regole condivise.<br />

Per i campi di esperienza al termine della scuola dell'infanzia vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle<br />

competenze.<br />

Gli obiettivi sono ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previste dalle<br />

Indicazioni Nazionali.<br />

15


sulle diversità culturali, su ciò che è bene<br />

o male,<br />

sulla giustizia, e ha raggiunto una propria<br />

consapevolezza dei propri diritti e dei<br />

diritti<br />

degli altri, dei doveri che determinano il<br />

suo<br />

comportamento.<br />

TRAGUARDI PER LO<br />

SVILUPPO DELLE<br />

COMPETENZE<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />

Il bambino raggiunge una buona<br />

autonomia<br />

personale nell'alimentarsi e nel vestirsi,<br />

riconosce i<br />

segnali del corpo, sa cosa fa bene e cosa<br />

fa male,<br />

conosce il proprio corpo, le differenze<br />

sessuali e di<br />

sviluppo e consegue pratiche corrette di<br />

cura di sè,<br />

di igiene e di sana alimentazione.<br />

Prova piacere nel movimento e in diverse<br />

forme di<br />

attività e di destrezza quali correre, stare<br />

in<br />

equilibrio, coordinarsi in altri giochi<br />

individuali e<br />

di gruppo che richiedono l'uso di attrezzi<br />

e il<br />

rispetto di regole, all'interno della scuola<br />

e<br />

all'aperto.<br />

Controlla la forza del corpo, valuta il<br />

rischio, si<br />

coordina con gli altri.<br />

Esercita le potenzialità sensoriali,<br />

conoscitive,<br />

relazionali, ritmiche ed espressive del<br />

corpo.<br />

Conosce le diverse parti del corpo e<br />

rappresenta il<br />

corpo in stasi ed in movimento.<br />

TRAGUARDI PER LO<br />

SVILUPPO DELLE<br />

COMPETENZE<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />

Il bambino segue con attenzione e con<br />

piacere spettacoli di<br />

vario tipi (teatrali, musicali,<br />

cinematografici...); sviluppa<br />

interesse per l'ascolto della musica e per<br />

la fruizione e<br />

l'analisi di opere d'arte.<br />

Comunica, esprime emozioni, racconta,<br />

utilizzando le<br />

varie possibilità che il linguaggio del<br />

corpo consente.<br />

verso le diversità,<br />

imparando a conoscere e a<br />

valorizzarle.<br />

IL CORPO E IL MOVIMENTO<br />

OBIETTIVI<br />

DI APPRENDIMENTO<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />

•Acquisire una maggiore<br />

consapevolezza delle potenzialità<br />

senso-percettive del proprio corpo.<br />

•Favorire l'autonomia.<br />

•Sviluppare le capacità di<br />

partecipazione condivisione e<br />

collaborazione.<br />

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE<br />

OBIETTIVI<br />

DI APPRENDIMENTO<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />

•Incontrare diverse espressioni di arte<br />

visiva e/o plastica del territorio.<br />

•Sperimentare diverse forme di<br />

espressione artistica dando forma<br />

all'esperienza.<br />

•Utilizzare una varietà creativa di<br />

materiali (parlare di sé).<br />

•Descrivere e raccontare lasciando<br />

trasparire fiducia nelle proprie capacità.<br />

•Esprimere la propria capacità di<br />

espressione e comunicazione.<br />

•Sviluppa consapevolezza delle proprie<br />

capacità.<br />

•Interagisce positivamente con gli adulti<br />

INDICATORI<br />

DI VALUTAZIONE<br />

3 anni<br />

•Rafforzamento e consolidamento della<br />

conoscenza del<br />

proprio “sé fisico” e incremento della<br />

propria<br />

autostima e fiducia attraverso<br />

l'espressione corporea.<br />

•Iniziale acquisizione della padronanza<br />

delle funzioni<br />

delle parti principali del proprio corpo e<br />

rafforzamento<br />

del proprio schema corporeo.<br />

4 anni<br />

•Controlla con maggior consapevolezza la<br />

forza del<br />

proprio corpo valutandone i rischi<br />

connessi.<br />

•Sa occupare e organizza uno spazio<br />

delimitato in<br />

accordo con i compagni.<br />

•Rafforzamento delle attività motorie<br />

semplici (correre,<br />

saltare, e coordinarsi in piccoli giochi di<br />

gruppo).<br />

5anni<br />

•Raggiunge una discreta autonomia<br />

personale.<br />

•Sa destreggiarsi in semplici giochi di<br />

movimento, di<br />

equilibrio, anche con l'utilizzo di semplici<br />

attrezzi.<br />

•Rispetta le regole e il proprio turno in<br />

ambienti chiusi<br />

(palestra) ed in situazioni diverse<br />

(all'aperto).<br />

•Rafforza la coordinazione oculomanuale<br />

e raggiunge<br />

padronanza nella motricità fine.<br />

•Rappresenta graficamente lo schema<br />

corporeo.<br />

INDICATORI<br />

DI VALUTAZIONE<br />

3 anni<br />

•Si muove liberamente su basi musicali.<br />

•Si esprime con il colore.<br />

•Legge le principali espressioni del viso<br />

su<br />

immagini.<br />

•Utilizza il corpo e la voce per imitare,<br />

riprodurre, inventare suoni.<br />

4 anni<br />

•Distingue le tonalità chiare e scure e<br />

associarle a situazioni evocative.<br />

17


Inventa storie e si esprime attraverso<br />

diverse forme di<br />

rappresentazione e drammatizzazione.<br />

Si esprime attraverso il disegno, la pittura<br />

e altre attività<br />

manipolative e sa utilizzare diverse<br />

tecniche espressive.<br />

Esplora i materiali che ha a disposizione e<br />

li utilizza con<br />

creatività.<br />

Formula piani di azione, individualmente<br />

e in gruppo, e<br />

sceglie con cura materiali e strumenti in<br />

relazione al<br />

progetto da realizzare.<br />

E' preciso, sa rimanere concentrato, si<br />

appassiona e sa<br />

portare a termine il proprio lavoro.<br />

Ricostruisce le fasi più significative per<br />

comunicare<br />

quanto realizzato.<br />

Scopre il paesaggio sonoro attraverso<br />

attività di percezione<br />

e produzione musicale utilizzando voce,<br />

corpo e oggetti.<br />

Sperimenta e combina elementi musicali<br />

di base,<br />

producendo semplici sequenze sonoromusicali.<br />

Esplora i primi alfabeti musicali,<br />

utilizzando i simboli di<br />

una notazione informale per codificare i<br />

suoni percepiti e<br />

riprodurli.<br />

Esplora le possibilità offerte dalle<br />

tecnologie per fruire<br />

delle diverse forme artistiche, per<br />

comunicare ed<br />

esprimersi attraverso esse.<br />

TRAGUARDI PER LO<br />

SVILUPPO DELLE<br />

COMPETENZE<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)<br />

Il bambino sviluppa la padronanza d'uso<br />

della<br />

lingua italiana e arricchisce e precisa il<br />

proprio<br />

lessico.<br />

Sviluppa fiducia e motivazione<br />

nell'esprimere e<br />

comunicare agli altri le proprie emozioni,<br />

le<br />

proprie domande, i propri ragionamenti e<br />

i propri<br />

pensieri attraverso il linguaggio verbale,<br />

utilizzando in modo differenziato e<br />

appropriato<br />

nelle diverse attività.<br />

Racconta, inventa, ascolta e comprende le<br />

narrazioni e la lettura di storie, dialoga,<br />

discute,<br />

chiede spiegazioni e spiega, usa il<br />

linguaggio per<br />

progettare le attività e per definire le<br />

regole.<br />

•Scoprire le espressioni artistiche legate<br />

alle ricorrenze.<br />

•Conoscere la scansione del tempo<br />

notte/giorno,<br />

esercitando la creatività.<br />

I DISCORSI E LE PAROLE<br />

OBIETTIVI<br />

DI APPRENDIMENTO<br />

(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI )<br />

•Ascoltare, comprendere, esprimersi,<br />

farsi capire.<br />

•Esprimere ed esprimersi in modo<br />

adeguato e pertinente a seconda delle<br />

diverse situazioni.<br />

•Ascoltare, comprendere, rielaborare<br />

con un atteggiamento critico, creativo<br />

e propositivo.<br />

•Dà forma e colore all'esperienza con una<br />

varietà di strumenti.<br />

•Ascolta, comprende e riesprime<br />

narrazioni<br />

lette o improvvisate di favole, fiabe,<br />

storie.<br />

•Conosce le espressioni artistiche della<br />

sua<br />

città.<br />

5 anni<br />

•Esprime le proprie preferenze in<br />

relazione a<br />

diverse espressioni artistiche.<br />

•Rende fantastica una data situazione o<br />

personaggio.<br />

•Ascolta, comprende e riesprime una<br />

storia o<br />

un racconto.<br />

•Il bambino fa attività di ascolto di<br />

musica e<br />

riproduce semplici canzoni e filastrocche<br />

•Parla, descrive, racconta le esperienze.<br />

INDICATORI<br />

DI VALUTAZIONE<br />

3 anni<br />

•Ascolta l'esposizione orale dei<br />

compagni.<br />

•Racconta episodi della propria vita.<br />

•Esprime i propri bisogni.<br />

•Interviene nella conversazione e<br />

dimostra<br />

fiducia nelle proprie capacità<br />

comunicative.<br />

•Stimola interventi.<br />

4 anni<br />

•Interagisce verbalmente con compagni e<br />

adulti.<br />

•Legge immagini.<br />

•Partecipa attivamente a conversazioni.<br />

5 anni<br />

•Utilizza frasi complete e termini nuovi.<br />

•Sviluppa le capacità di ascolto e di<br />

attenzione.<br />

•Ascolta e produrre brevi descrizioni.<br />

•Racconta e inventa storie.<br />

•Analizza e commenta immagini e le<br />

trasforma.<br />

•Comprende e utilizza simboli della<br />

lingua scritta.<br />

18


NUCLEO PROGETTUALE<br />

MOTIVAZIONE E FINALITA’<br />

Il progetto curriculare“ C’era una volta …” parte dalla convinzione che l’apprendimento sia un processo, attivo e<br />

creativo basato sulla rielaborazione dei dati, secondo i diversi linguaggi; si è pensato, pertanto, ad una progettazione<br />

didattica volta ad assicurare continuità con il “modo di essere “ dei bambini e, nello stesso tempo, ad interpretare gli<br />

apprendimenti dei vari “Campi di Esperienza” da sviluppare ,attraverso il mondo delle fiabe, con modalità diverse<br />

,adeguate ai vari gruppi sezione.<br />

Il valore educativo della fiaba è ormai indiscusso, in quanto essa offre la possibilità di riconoscersi nei vari personaggi e<br />

di avere una chiave di lettura degli avvenimenti umani e della realtà.<br />

PERCORSO DIDATTICO<br />

Il suddetto nucleo progettuale verrà esplicato per l’intero anno scolastico, attraverso percorsi specifici e attività<br />

laboratoriali creati in base alle esigenze dei bambini e sviluppati dalle docenti delle sezioni parallele in apposite unità di<br />

apprendimento.<br />

NUCLEO PROGETTUALE<br />

“ C’ERA UNA VOLTA……”<br />

U.D.A<br />

“ACCOGLIENZA CON LE FIABE<br />

“FIABE E COLORI”<br />

20


PROGETTO DI LINGUA<br />

INGLESE<br />

ALLA SCOPERTA DI UNA<br />

NUOVA LINGUA<br />

FINALITA’<br />

L’ipotesi progettuale intende<br />

delineare un quadro operativo che<br />

favorisca nei bambini lo sviluppo di<br />

capacità di base propedeutiche<br />

all’apprendimento di competenze<br />

comunicative. Si è incluso nel<br />

progetto una varietà di attività, che<br />

attraverso il movimento,il gioco, la<br />

manipolazione, l’ascolto di canzoni<br />

e filastrocche, rendessero piacevole<br />

la familiarizzazione della lingua<br />

straniera, nel caso specifico<br />

l’inglese.<br />

Inoltre si considera fondamentale<br />

suscitare nei bambini un<br />

atteggiamento positivo verso la lingua<br />

straniera.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti i bambini delle terze sezioni<br />

della Scuola dell’infanzia.<br />

ESPERTI<br />

Docenti di Scuola Primaria<br />

specialisti della lingua .<br />

TEMPI<br />

Febbraio - Maggio<br />

“LE STAGIONI NELLE FIABE”<br />

“ GIRAFIABE”<br />

“GUSTAFIABE”<br />

LINGUAGGI, ESPRESSIONE E COMUNICAZIONE<br />

PROGETTO CINEMA<br />

“ PENSARE CON GLI OCCHI”<br />

SCUOLA FINALITA’ PRIMARIA<br />

Il progetto mira a stimolare gli<br />

alunni alla visione FINALITA’ filmica dal punto<br />

di vista culturale<br />

DESTINATARI<br />

( tutti gli alunni delle 3^ sezioni )<br />

TEMPI<br />

NOVEMBRE- FEBBRAIO<br />

DESTINATARI<br />

( tutti gli alunni della Scuola<br />

Primaria)<br />

LEGALITA’<br />

PROGETTO FESTE E<br />

MANIFESTAZIONI<br />

“Natale-Carnevale: Cultura, usi,<br />

costumi e tradizioni della città”<br />

FINALITA’<br />

Favorire lo sviluppo di linguaggi<br />

diversi, verbali ed extraverbali;<br />

favorire la conoscenza degli usi,<br />

costumi e tradizioni della propria<br />

città.<br />

Sviluppare la capacità di<br />

appartenenza alla propria comunità<br />

DESTINATARI<br />

(tutti gli alunni della Scuola<br />

dell’Infanzia)<br />

TEMPI<br />

Tutto l’anno scolastico<br />

21


EDUCAZIONE STRADALE<br />

“ SICUREZZA PER LA STRADA”<br />

Il 20% del curricolo (secondo la legge 275<br />

sull’autonomia scolastica), viene destinato alla<br />

realizzazione del suddetti progetti.<br />

Gli obiettivi verranno fissati nelle U.D.A.<br />

curriculari<br />

FINALITA’<br />

ha lo scopo di sviluppare la sicurezza dei bambini<br />

attraverso la conoscenza delle regole fondamentali<br />

del Codice Stradale e la graduale formazione di un<br />

comportamento corretto e consapevole.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia.<br />

TEMPI<br />

Novembre - Maggio<br />

AMBIENTE<br />

IO, GLI ALTRI: I NOSTRI DOVERI, I<br />

NOSTRI DIRITTI<br />

“I DIRITTI DEL<br />

BAMBINO”<br />

FINALITA’<br />

Educare alla convivenza democratica attraverso:<br />

il rispetto delle regole; la solidarietà, la pace, la<br />

non violenza, il rispetto della diversità, le<br />

relazioni di gruppo, la comprensione, la<br />

collaborazione.<br />

DESTINATARI<br />

( tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia)<br />

TEMPI<br />

Tutto l’anno scolastico<br />

22


SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

EDUCAZIONE AMBIENTALE<br />

Il 20% del curricolo (secondo la legge 275 sull’autonomia scolastica), viene destinato alla<br />

realizzazione del suddetti progetti.<br />

Gli obiettivi verranno fissati nelle U.D.A. curriculari<br />

FINALITA’<br />

Il progetto di educazione ambientale ha come contesto di riferimento il rapporto uomo/ambiente,<br />

nella prospettiva ecologica l’uomo e l’ambiente si configurano come elementi interdipendenti,<br />

strettamente connessi, le cui relazioni sono caratterizzate da interazioni bidirezionali.L’ambiente,<br />

in altre parole, visto come un articolato e complesso sistema, serve per cogliere le relazioni e le<br />

interdipendenze tra fenomeni, fatti, oggetti, persone e per stabilire le linee di sviluppo e di<br />

comportamento che vanno articolandosi lungo gli assi della spazialità e della temporalità.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti gli alunni della Scuola dell’infanzia.<br />

TEMPI<br />

Novembre - Maggio<br />

PROGETTO CONTINUITA’<br />

FANTAVOLANDO VERSO LA SCUOLA PRIMARIA<br />

FINALITA’<br />

-Sviluppare negli alunni di entrambi gli ordini di scuola il desiderio di<br />

comunicare ad altri le proprie esperienze e conoscenze.<br />

-Ridurre l’ansia nell’approccio dei piccoli alunni alla Scuola Primaria.<br />

-Realizzare fra le insegnanti uno scambio di informazioni utili alla conoscenza<br />

dei bambini.<br />

DESTINATARI<br />

Alunni terze sezioni scuola dell’infanzia e classi prime scuola primaria<br />

TEMPI<br />

Gennaio-Maggio<br />

23


PROGETTO LINGUA INGLESE<br />

ALLA SCOPERTA DELLA<br />

NUOVA LINGUA<br />

SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

FINALITA’<br />

L’ipotesi progettuale intende delineare un quadro operativo che favorisca nei bambini lo sviluppo<br />

di capacità di base propedeutiche all’apprendimento di competenze comunicative. Si è incluso nel<br />

progetto una varietà di attività, che attraverso il movimento,il gioco, la manipolazione, l’ascolto di<br />

canzoni e filastrocche, rendessero piacevole la familiarizzazione della lingua straniera, nel caso<br />

specifico l’inglese.<br />

Inoltre si considera fondamentale suscitare nei bambini un atteggiamento positivo verso la lingua<br />

Straniera.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti i bambini delle terze sezioni della Scuola dell’infanzia.<br />

ESPERTI<br />

Docenti di Scuola Primaria specialisti della lingua .<br />

TEMPI<br />

Febbraio - Maggio<br />

COME SI ARTICOLA IL NOSTRO CURRICOLO<br />

LE FINALITA’<br />

LE FIN<br />

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE<br />

COMPETENZE<br />

GLI OBIETTIVI EVIDENZIATI DALLE<br />

INDICAZIONI<br />

ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO<br />

I METODI<br />

L’ORGANIZZAZIONE<br />

LE SCELTE E GLI<br />

STRUMENTI DI<br />

VALUTAZIONE<br />

24


TEMPI<br />

8.00/9.15<br />

9.15/10.00<br />

10.00/11.30<br />

11.30/12.00<br />

12.00/13.15<br />

13.15/16.00<br />

16.00/16.30<br />

ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

ATTIVITA’<br />

Ingresso e<br />

arrivo dei<br />

bambini<br />

Calendario delle<br />

presenze,<br />

grafico del<br />

tempo, cerchio<br />

Attività<br />

strutturate,<br />

progetti<br />

Riordino<br />

materiale e<br />

preparazione<br />

al pranzo<br />

pranzo<br />

Gioco libero e<br />

guidato,<br />

attività<br />

strutturate<br />

Riordino<br />

sezione,<br />

preparazione<br />

per l’uscita<br />

SPAZI<br />

sezione<br />

sezione<br />

sezione<br />

Sezione<br />

bagno<br />

sezione<br />

sezione<br />

sezione<br />

GRUPPO<br />

BAMBINI<br />

omogeneo<br />

omogeneo<br />

Omogeneo<br />

eterogenea<br />

Omogeneo<br />

Omogeneo<br />

Omogeneo<br />

Omogeneo<br />

VALENZA EDUCATIVA<br />

relazione<br />

Comunicativa<br />

Relazionale<br />

(acquisizione di regole comunitarie)<br />

Logico-simbolica<br />

Sviluppo<br />

Abilità e competenze<br />

Abilità manuali e motorie<br />

autonomia<br />

Socio -relazionale<br />

Alimentare -nutrizionale<br />

Cognitiva<br />

Creativa<br />

Relazionale<br />

affettiva<br />

Espressiva<br />

Abilità motorie<br />

Autonomia<br />

26


IL SENSO<br />

DELL’ESPERENZIA<br />

Scuola Primaria<br />

Attuare interventi<br />

adeguati nei riguardi<br />

delle diversità<br />

Realizzare percorsi in forma<br />

di laboratorio<br />

FINALITÀ<br />

LA CITTADINANZA<br />

Valorizzare l’esperienza e le<br />

conoscenze degli alunni<br />

LE STRATEGIE<br />

DIDATTICHE<br />

Promuovere la consapevolezza<br />

del proprio modo di<br />

apprendere<br />

L’ALFABETIZZAZIONE<br />

CULTURALE DI BASE<br />

Favorire l’esplorazione e la<br />

scoperta<br />

Incoraggiare<br />

l’apprendimento<br />

collaborativo<br />

29


PROGETTO ACCOGLIENZA<br />

SCUOLA PRIMARIA<br />

La scuola si delinea come ambiente privilegiato per creare e sostenere<br />

la cultura dell’accoglienza , che si prefigge di:<br />

- facilitare l’inserimento nella classe di alunni provenienti da plessi<br />

diversi della Scuola dell’Infanzia al loro ingresso nella S. P.<br />

- Sostenere un rapporto interpersonale teso a promuovere la<br />

conoscenza e il dialogo tra alunni.<br />

- Favorire un approccio sereno, piacevole e gratificante alle attività<br />

didattiche, rispettando tempi e ritmi di ciascuno.<br />

DESTINATARI<br />

Tutti gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria<br />

TEMPI<br />

Settembre<br />

- DESTINATARI<br />

alunni delle prime sezioni scuola dell’infanzia e delle classi prime scuola primaria<br />

PROGETTO MUSICALE<br />

SCUOLA PRIMARIA<br />

FINALITA’<br />

Offrire agli alunni proposte esperienziali<br />

che consentano loro di conoscere la<br />

realtà sonora, di esprimersi con i suoni<br />

attraverso i quali stabilire relazioni<br />

interpersonali<br />

DESTINATARI<br />

Alunni delle classi seconde e quarte della scuola primaria .<br />

ESPERTI<br />

Docenti di musica della scuola secondaria di primo grado<br />

TEMPI<br />

Novembre-Dicembre<br />

30


- redige il profilo educativo e culturale di ingresso di ciascun alunno;<br />

- porta a conoscenza degli allievi e delle famiglie le Indicazioni Nazionali e, in particolare, gli obiettivi specifici di<br />

apprendimento previsti per l’anno in corso;<br />

- partendo dal profilo d’ingresso di ciascun alunno, definisce i tempi e suggerisce le migliori strategie organizzative<br />

(gruppi di lavoro, laboratori, attività di recupero e sviluppo) utili per l’alunno a trasformare le sue capacità<br />

potenziali, attraverso le conoscenze e le abilità in competenze;<br />

- socializza le programmazioni e le pratiche didattiche<br />

- promuove collaborazioni interdisciplinari e transdisciplinari;<br />

- risolve problemi gestionali e organizzativi;<br />

- stabilisce le unità di apprendimento di ogni singolo alunno tenendo in debito conto le finalità educative generali<br />

dell’Istituto.<br />

- Valuta le iniziative didattiche proposte dalle risorse esterne e dal territorio<br />

- Orienta l’alunno e la famiglia in ordine alla scelta delle attività facoltative- opzionali- aggiuntive<br />

OBIETTIVI FORMATIVI PER L’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA<br />

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA:<br />

Cogliere la varietà e la ricchezza della esperienza umano, sviluppando relazioni positive e atteggiamenti di apertura,<br />

comprensione e disponibilità al rapporto di collaborazione con gli altri per contribuire con il proprio apporto personale<br />

alla realizzazione di una società migliore.<br />

EDUCAZIONE STRADALE<br />

Interagire con l’ambiente naturale, rispettarlo e influenzarlo positivamente. Mantenere comportamenti corretti in qualità<br />

di:pedone, ciclista, passeggero su veicoli privati o pubblici.<br />

EDUCAZIONE ALLA SALUTE<br />

Conoscere i rischi legati a comportamenti negativi per il proprio benessere e sforzarsi di evitarli. Attivare<br />

comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita. Esercitare<br />

procedure di evacuazione dell’edificio scolastico, avvalendosi anche della lettura delle piantine dei locali e dei percorsi<br />

di fuga.<br />

EDUCAZIONE AMBIENTALE<br />

Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. Comprendere<br />

l’importanza del necessario intervento dell’ uomo sul proprio ambiente di vita. Rispettare le bellezze naturali ed<br />

artistiche.<br />

Visitare le principali istituzioni pubbliche che si occupano dell’ambiente e collegarsi per quanto possibile con la loro<br />

attività. Usare in modo corretto le risorse le risorse, evitando sprechi d’acqua e di energia, forme di inquinamento.<br />

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’<br />

Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. Attivare modalità<br />

relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali. Comunicare<br />

la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari.<br />

EDUCAZIONE ALIMENTARE<br />

Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l’alimentazione più adeguata alla propria crescita. Comporre la<br />

propria razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare. Individuare la dieta più<br />

adeguata al proprio corpo e alle esigenze fisiche. Mantenere a tavola comportamenti corretti. Educare al gusto,<br />

individuare la modalità di consumo degli alimenti.<br />

LABORATORIO DI RECUPERO E DI SVILUPPO<br />

ITALIANO<br />

Si può imparare a scrivere e leggere in vari modi; sarà compito dell’insegnante capire qual è quello privilegiato dagli<br />

alunni che, dopo alcuni mesi di scuola, manifestano difficoltà nell’apprendimento.<br />

Si organizzerà, a tal fine, un lavoro di osservazione e di intervento preventivo sulle componenti che favoriscono l’<br />

apprendimento sicuro della lettura, utilizzando soprattutto attività che coinvolgono il bambino con il suo corpo, la sua<br />

fisicità perché l’esperienza corporea consente di interiorizzare profondamente le conoscenze.<br />

Il corpo sarà da tramite anche nel passaggio dalla fisicità del suono alla fisicità del segno grafico, facilitando così<br />

l’apprendimento della scrittura.<br />

36


STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO:<br />

ITALIANO<br />

1. Saper ascoltare e comprendere globalmente messaggi e testi<br />

2. Saper leggere correttamente<br />

3. Saper esporre oralmente in modo semplice, comprensibile e pertinente alla situazione<br />

4. Saper produrre testi semplici, corretti e pertinenti al tema<br />

5. Conoscere ed usare le principali strutture della lingua<br />

STORIA<br />

1. Saper collocare i fatti nello spazio e nel tempo<br />

2. Saper cogliere evidenti rapporti di causa-effetto<br />

3. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />

4. Saper distinguere e ricavare informazioni da fonti storiche<br />

GEOGRAFIA<br />

1. Sapersi orientare utilizzando gli strumenti geografici<br />

2. Saper leggere e disegnare semplici grafici e carte geografiche<br />

3. Saper riconoscere le trasformazione apportate dall’uomo sul territorio<br />

4. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />

CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />

1. Capire perché le regole sono necessarie<br />

2. Conoscere i diritti e doveri di ogni cittadino<br />

3. Acquisire ed utilizzare i termini più comuni del linguaggio disciplinare<br />

MATEMATICA<br />

1. Conoscere le quattro operazioni in N, Q e R<br />

2. Conoscere le unità di misura<br />

3. Applicare le tecniche di calcolo<br />

4. Conoscere gli enti geometrici e le figure geometriche piane in diversi contesti<br />

5. Descrivere le proprietà delle figure piane<br />

6. Comprendere il testo di un problema<br />

7. Individuare procedimenti risolutivi<br />

8. Comprendere il linguaggio e i simboli matematici<br />

9. Usare il linguaggio simbolico delle matematica<br />

SCIENZE<br />

1. Osservare, conoscere e descrivere i fenomeni naturali<br />

2. Conoscere sistematicamente gli esseri viventi<br />

3. Conoscere i rapporti di interdipendenza tra regno animale, vegetale e minerale<br />

4. Scrivere semplici relazioni per raccogliere le conoscenze acquisite al termine dello sviluppo delle UA<br />

5. Orientarsi su testi di varia natura per ricavare dati e informazioni<br />

6. Essere consapevoli della necessità di preservare l’ambiente<br />

7. Essere consapevole della tutela della salute dell’uomo (no alle sostanze nocive: alcool, droga, fumo)<br />

8. Comprendere ed utilizzare il linguaggio scientifico<br />

TECNOLOGIA<br />

1. Conoscere i principali strumenti di disegno e le loro funzioni<br />

2. Riconoscere i principali enti geometrici<br />

3. Riconoscere le principali figure geometriche piane<br />

4. Comprendere ed usare un semplice linguaggio tecnico<br />

MUSICA<br />

1. Saper decodificare il segno grafico musicale in base al parametro dell’altezza<br />

2. Saper eseguire semplici sequenze in una struttura poliritmica<br />

3. Avere una corretta postura nell’uso dello strumento musicale<br />

4. Saper decodificare il segno grafico musicale in base all’altezza e al ritmo<br />

5. Saper eseguire semplici brani musicali<br />

6. Saper eseguire semplici brani di insieme<br />

ARTE E IMMAGINE<br />

1. Conoscere gli elementi fondamentali del linguaggio visivo e i suoi codici<br />

2. Saper operare sugli elementi del linguaggio visivo in modo semplici<br />

3. Saper classificare i colori primari, secondari e terziari<br />

4. Saper riconoscere gli strumenti, i materiali, le metodologie di alcune tecniche artistiche, le più elementari<br />

5. Saper rappresentare oggetti piani e oggetti solidi<br />

6. Saper riconoscere alcune opere di epoche diverse<br />

7. Imparare a comprendere ed utilizzare il lessico specifico<br />

INGLESE-FRANCESE<br />

38


Tutte le discipline dell’area svilupperanno percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso<br />

tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la<br />

sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo<br />

condiviso e partecipato con altri, e che può essere attivato sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il<br />

territorio come risorsa per l’apprendimento.<br />

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA<br />

LINGUISTICO-ESPRESSIVA<br />

ITALIANO<br />

CLASSE I<br />

1. Accoglienza<br />

2. Alla scoperta dei generi: la favola, la fiaba, l’avventura, la fantasy<br />

3. I grandi temi del vivere e del convivere: gli affetti familiari; i rapporti con gli altri: a scuola; divertirsi<br />

insieme; obiettivo natura: gli animali.<br />

4. Il senso della vita: storie dal cuore del mondo<br />

5. La voce dei poeti: la poesia<br />

6. L’arte del teatro: il teatro<br />

7. Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia<br />

8. Letteratura: il mito e l’epica<br />

9. Riflettere sulla lingua<br />

10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />

CLASSE II<br />

1. Accoglienza<br />

2. Alla scoperta dei generi: il racconto di fantasia, il racconto di fantasmi, il racconto horror, il racconto<br />

comico-umoristico<br />

3. I grandi temi del vivere e del convivere: l’amicizia, i rapporti con gli altri, sport e alimentazione, obiettivo<br />

ambiente<br />

4. Il senso della vita: storie dal cuore del mondo<br />

5. La voce dei poeti<br />

6. Il cammino dell’uomo: viaggio nella storia<br />

7. L’arte del teatro<br />

8. Letteratura: brani in versi e in prosa<br />

9. Riflettere sulla lingua: completamento delle parti del discorso/analisi logica<br />

10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />

CLASSE III<br />

1. Accoglienza: “Si ritorna a scuola”<br />

2. Orientamento: verso il mio futuro<br />

3. Esperienze di vita per una convivenza civile (storie di adolescenti, per un mondo migliore e interculturale,<br />

scienza e tecnologia: quale futuro?, la cultura della pace e della legalità)<br />

4. Vari modi di raccontare: il racconto comico e umoristico, il racconto giallo, il racconto di fantascienza<br />

5. L’arte del romanzo: il romanzo storico, sociale e psicologico<br />

6. Viaggio nel tempo tra storia e letteratura: dall’Ottocento ai giorni nostri<br />

7. La vita in versi, la vita in scena<br />

8. La letteratura<br />

9. Riflettere sulla lingua: completamento della sintassi semplice; sintassi complessa<br />

10. APPROFONDIMENTO: invito alla lettura<br />

LINGUA INGLESE<br />

CLASSE I<br />

WELCOME UNIT<br />

UNITS 1-2 Hello Vic Who’s that blonde girl?<br />

UNITS 3-4 Have you got a pair of trainers? She’s a fashion model<br />

UNITS 5-6 Do you like your partner? Where do you come from?<br />

UNITS 7-8 Looking for Tex Can I try your guitar?<br />

ENGLISH GRADED READERS<br />

CLASSE II<br />

WELCOME UNIT<br />

UNITS 9-10 Where were you yesterday? Somebody took my guitar<br />

UNITS 11-12 Don’t be late ,Ted! A dinner party<br />

UNITS 13-14 A trip to Hampton Court Do you know what happened?<br />

40


UNITS 15-16 When’s your birthday? I don’t like spending so much money<br />

UNITS 17-18 A day at the Tower Will the pizzas be long?<br />

UNITS 19-20 What are you going to do? What’s the weather like?<br />

UNITS 21-22 Who’s the one with the fastest serve? What was Ted doing at the music shop?<br />

ENGLISH GRADED READERS<br />

CLASSE III<br />

WELCOME UNIT<br />

LEARNING UNIT 6 “ SPORT AND CINEMA”<br />

STEP 1 “ I’ m not doing anything next Sunday” STEP 2 “ Did you enjoy the film you saw?”<br />

STEP 3 “ Would you like to come?” STEP 4 “ Who built Stonehenge?”<br />

LEARNING UNIT 7 “ LIFE IN THE FUTURE”<br />

STEP 1 “ Have you ever been to America?” STEP 2 “How long have you been a writer? ”<br />

STEP 3 “ What will life be like in 2050?” STEP 4 “ If we don’t protect our environment, we will destroy it”<br />

LEARNING UNIT 8 “ BACK TO THE PRESENT“”<br />

STEP 1 “ What‘s on TV tonight? ” STEP 2 “ You should change your lifestyle”<br />

STEP 3 “ Shall we give her something together?” STEP 4 “ Eating out ”<br />

LEARNING UNIT 9 “ COMMUNICATION AND ART”<br />

STEP 1 “ <strong>It</strong>‘s made of plastic”<br />

ENGLISH GRADED READERS<br />

CLASSE I<br />

0. Premiers jours<br />

1. Je suis fan!<br />

2. Spécial collège<br />

3. Tous différents<br />

4. Photo de famille<br />

5. Vive les vacances!<br />

6. Quelle journée!<br />

7. Chez moi<br />

8. On va faire la fete!<br />

CLASSE II A-B-C<br />

1. Décrire la faune et la flore<br />

2. Décrire et localiser<br />

3. Faire du shopping<br />

4. Passer un coup de fil<br />

5. Faire les courses<br />

6. Exprimer nos gouts, nos préférences<br />

7. Choisir un menu<br />

8. Faire les courses/parler du temps<br />

CLASSE II D-E<br />

1. Recherche correspondant<br />

2. Jeu de piste<br />

3. Aie! Ca fait mal<br />

4. Plat du jour<br />

5. Télé = Réalité<br />

6. Enquete<br />

7. Argent de poche<br />

8. Planète en danger!<br />

9. Spécial futur<br />

CLASSE III A-B-C<br />

1. Demander une permission<br />

2. Organiser un voyage<br />

3. Se promener dans Paris<br />

4. Raconter et decrire<br />

5. Raconter un événement<br />

6. Savoir raconteur<br />

7. CIVILISATION FRANCAISE<br />

CLASSE III D-E<br />

1. Entre copains<br />

2. En route pour l’aventure!<br />

LINGUA FRANCESE<br />

41


3. Visite guide<br />

4. Le passé, c’est dépassé?<br />

5. Tu sais qui c’est?<br />

6. Si on gagne le concours…<br />

7. Reve ou réalité?<br />

8. CIVILISATION FRANCAISE<br />

RELIGIONE<br />

CLASSE I<br />

1. La domanda religiosa come dimensione del cuore umano (1 – 5)<br />

1.1. La vita<br />

1.2. Le origini<br />

1.3. Lo spazio<br />

1.4. Il tempo e il rito<br />

1.5. I racconti del mondo<br />

2. La fede, una forma di conoscenza (6 – 9)<br />

2.6. Dalle storie ai libri<br />

2.7. Sappiamo e crediamo<br />

2.8. Fidarsi di qualcuno<br />

2.9. Fidarsi di una promessa<br />

3. Gesù e l’annuncio della salvezza (20 – 30)<br />

3.20. La nascita di Gesù<br />

3.21. Gesù e lo Spirito di Dio<br />

3.22. Gesù, un maestro<br />

3.23. Gesù conosce Dio<br />

3.24. Gesù, uomo che prega<br />

3.25. Gesù, segni e miracoli<br />

3.26. Gesù soffre e muore<br />

3.27. Un uomo risorto perché era Dio<br />

3.28. I Vangeli<br />

3.29. Maria, mamma di Gesù<br />

3.30. La terra di Gesù al suo tempo<br />

4. La fede del popolo di Israele (13 – 19)<br />

4.13. Una promessa: l’alleanza<br />

4.14. La fede come coraggio<br />

4.15. La fede come rischio<br />

4.16. La fede come intelligenza<br />

4.17. La fede come libertà<br />

4.18. La storia di Israele<br />

4.19. La storia del Messia<br />

5. Le grandi religioni (10 – 12)<br />

5.10. La fede nell’islam<br />

5.11. La fede nell’induismo<br />

5.12. Il bene promesso dal Budda<br />

6. Laboratorio 20%: Approfondimento<br />

CLASSE II<br />

1. Gesù e il Cristianesimo<br />

2. La chiesa delle origini<br />

3. La chiesa nella storia<br />

4. I Sacramenti<br />

5. Incontro con le religioni<br />

6. Laboratorio 20%: approfondimento<br />

CLASSE III<br />

1. Io, nel mondo<br />

2. Un progetto d’amore<br />

3. Verso l’amore più grande<br />

4. La chiesa e il mondo<br />

5. L’interiorità e la bellezza<br />

CLASSI I –II-III<br />

1. Evoluzione della musica e ascolto guidato<br />

2. Pratica vocale e strumentale<br />

3. Grammatica musicale<br />

MUSICA<br />

42


VIOLINO<br />

CLASSE I<br />

1. Posizione delle dita della mano destra sull’arco e corretta postura del violino sulla spalla<br />

2. Corde vuote, alternanza di suoni e pause di diversa durata<br />

3. Le parti dell’arco: Metà, metà superiore, metà inferiore, tutto l’arco<br />

4. Prima applicazione delle dita della mano sinistra sul violino<br />

5. Il legato e lo staccato<br />

6. Seconda applicazione delle dita della mano sinistra sul violino<br />

7. Le corde doppie<br />

8. Le scale maggiori<br />

CLASSE II<br />

1. Diversi tipi di legato<br />

2. I segni di dinamica<br />

3. Nuova collocazione delle dita della mano sinistra sulla tastiera<br />

4. Alternanza tra suoni sciolti, legati e staccati<br />

5. I trilli<br />

6. Le scale minori<br />

7. Sviluppo delle corde doppie<br />

8. La musica (orale)<br />

CLASSE III<br />

1. Potenziamento delle capacità tecniche, corretta impostazione delle mani<br />

2. Esercizi con la mano destra per sviluppare una presa dell’arco differenziata nelle diverse parti<br />

3. Scale maggiori e minori a due ottave in tutte le tonalità<br />

4. Acquisizione di una sempre maggiore agilità, velocità, resistenza<br />

5. Conoscenza e pratica delle possibilità espressive dello strumento<br />

6. Studio delle posizioni diverse dalla prima<br />

7. Studio delle principali forme musicali<br />

8. Sviluppo delle capacità d’esecuzione di brani di musica d’insieme<br />

CLARINETTO<br />

CLASSE I<br />

1. Esplorazione dello strumento e del sistema di produzione del suono<br />

2. Educazione all’orecchio melodico e ritmico<br />

3. Impostazione della mano destra<br />

4. Articolazione delle dita<br />

5. Esercizi di respirazione<br />

6. Lo staccato ed il legato<br />

7. Impostazione corretta<br />

8. Lettura dello spartito<br />

CLASSE II<br />

1. Educazione all’orecchio: melodico, ritmico ed armonico<br />

2. Le scale maggiori<br />

3. Gli arpeggi<br />

4. La musica d’insieme<br />

5. La tecnica di velocità<br />

6. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />

7. Lettura dello spartito<br />

8. Le forme musicali<br />

CLASSE III<br />

1. Educazione all’orecchio: melodico, ritmico ed armonico<br />

2. Le scale maggiori e minori tutte<br />

3. Gli arpeggi maggiori e minori<br />

4. La musica d’insieme<br />

5. Salti di terza (fino a 4 diesis e 4 bemolli)<br />

6. La tecnica di velocità<br />

7. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />

8. Lettura dello spartito<br />

9. Le forme musicali<br />

CHITARRA<br />

CLASSE I<br />

1. Esplorazione della chitarra e produzione del suono<br />

2. Educazione all’ascolto<br />

43


3. Postura: sedia, poggiapiedi, posizione del corpo, delle gambe e dei piedi<br />

4. Impostazione della mano destra<br />

5. Esplorazione della tastiera della chitarra<br />

6. La mano sinistra<br />

7. La coordinazione<br />

8. Studio delle note<br />

9. Studio di melodie<br />

CLASSE II<br />

1. Educazione all’ascolto<br />

2. Scale maggiori e minori<br />

3. Accordi e barrè<br />

4. Studi per la mano destra e sinistra<br />

5. Lettura a prima vista<br />

6. Repertorio chitarristico (semplice) del 1600, 1700, 1800<br />

7. Repertorio polifonico<br />

CLASSE III<br />

1. Repertorio<br />

2. Le scale<br />

3. Accordi e barrè<br />

4. Studi per la mano destra e sinistra<br />

5. Lettura a prima vista<br />

6. Educazione all’ascolto<br />

7. Le varie forme di arpeggio<br />

PIANOFORTE<br />

CLASSE I<br />

1. Esplorazione dello strumento e del sistema di produzione del suono<br />

2. Traduzione del suono in segno e viceversa<br />

3. Impostazione della mano sulla tastiera<br />

4. Articolazione delle dita a mano chiusa. Esercizi su 4 dita<br />

5. Articolazione delle dita a mano aperta<br />

6. Gli accordi<br />

7. I mezzi espressivi: la dinamica, l’agogica<br />

8. La musica d’insieme<br />

CLASSE II<br />

1. Lettura dello spartito<br />

2. Le scale maggiori per moto retto e contrario; lo studio del passaggio del pollice<br />

3. La musica d’insieme<br />

4. L’interpretazione e la coerenza stilistica<br />

5. Le forme: il minuetto; semplici brani in stile jazzistico<br />

6. Sviluppo delle capacità di memorizzazione<br />

CLASSE III<br />

1. Potenziamento delle capacità tecniche: corretta impostazione della mano con esercizi su 4 dita in tutte le<br />

tonalità<br />

2. Le scale maggiori per moto retto e contrario, in tutte le tonalità<br />

3. Acquisizione di una sempre maggiore velocità, agilità e resistenza<br />

4. Studio degli abbellimenti<br />

5. Conoscenza e pratica delle possibilità espressive dello strumento: personalizzazione nell’uso e nella<br />

gradazione dei pedali<br />

6. Sviluppo delle capacità di memorizzazione: visiva, acustica, muscolare e struturale interpretativa Le<br />

forme: invenzioni a due voci, sonatine, sonate, altre forme del repertorio pianistico del 1700, 1800, 1900;<br />

brani in stile jazzistico<br />

7. Sviluppo delle capacità di esecuzione di brani di media difficoltà di musica d’insieme<br />

ARTE E IMMAGINE<br />

CLASSE I<br />

1. Accoglienza<br />

2. I codici del linguaggio visuale: punto, linea…superficie, il colore…ecc.<br />

3. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, il fumetto: le strisce fumettate)<br />

4. Storia dell’arte: dalla preistoria all’arte gotica<br />

5. Primi elementi di grafica computerizzata<br />

6. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />

7. L’ambiente e l’arte<br />

44


CLASSE II<br />

1. I codici del linguaggio visuale: luce ed ombra, il volume, la composizione, ecc…<br />

2. Storia dell’arte: dal 1400 al 1700<br />

3. Elaborazioni fotografiche computerizzate, scannerizzazioni, approccio ad internet<br />

4. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />

5. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, il fumetto:romanzo grafico)<br />

6. L’ambiente e l’arte<br />

CLASSE III<br />

1. I codici del linguaggio visuale: lo spazio, la prospettiva nell’arte, luce e ombra nell’arte, lettura<br />

dell’opera d’arte<br />

2. Storia dell’arte: il 1800, il 1900 e l’arte contemporanea<br />

3. Impostazione grafica di testi ed immagini al computer<br />

4. Creazione di pubblicità ed immagini al computer<br />

5. Tecniche grafiche, pittoriche e plastiche<br />

6. I diversi linguaggi della comunicazione (il cinema, la pubblicità, la televisione, ecc…)<br />

7. L’ambiente e l’arte<br />

CORPO, MOVIMENTO E SPORT<br />

CLASSI I- II-III<br />

1. Accoglienza<br />

2. Ordinativi<br />

3. Igiene personale e sportiva<br />

4. Giochi educativi individuali, a coppia, in gruppo e per squadra<br />

5. Riscaldamento corporeo e resistenza organica generale di I livello: il cammino, il fitwalking,Homo<br />

Vitruviano, il controllo dello sforzo e del battito cardiaco<br />

6. Ginnastica<br />

7. Giochi sportivi<br />

8. Resistenza organica generale di II livello: la corsa, i recuperi, il controllo dello sforzo e del battito cardiaco<br />

9. Avviamento alla pratica sportiva<br />

10. Resistenza organica generale di III livello: maratona e marcia atletica,i recuperi, il controllo dello sforzo e<br />

del battito cardiaco<br />

11. Scienza & sport<br />

CURRICOLO AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA<br />

Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di matematica, di scienze<br />

dell’uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono<br />

modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni<br />

della vita quotidiana, individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronti in modo sistematico<br />

anche con l’esperienza comune di ragazzi e adulti. In particolare la matematica dà strumenti per la descrizione<br />

scientifica del mondo e per affrontare problematiche utili nella vita quotidiana; inoltre contribuisce a sviluppare la<br />

capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni<br />

degli altri. La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità,<br />

competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che<br />

comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico. Le scienze<br />

naturali e sperimentali hanno lo scopo di condurre l’alunno ad un approccio alla conoscenza che, pur assumendo forme<br />

e significati specifici nei diversi ambiti, caratterizza fin dall’inizio i percorsi di apprendimento. Per questo è importante<br />

che i ragazzi siano gradualmente avviati e aiutati a padroneggiare alcuni grandi organizzatori concettuali che si possono<br />

riconoscere in ogni contesto scientificamente significativo: le dimensioni spazio-temporali e le dimensioni materiali; la<br />

distinzione tra stati e trasformazioni; le interazioni, relazioni, correlazioni tra parti di sistemi e/o proprietà variabili; la<br />

discriminazione fra casualità e causalità…L’insegnamento della tecnologia mira a promuovere il processo formativo e<br />

orientativo degli alunni apportando un proprio contributo originale di opportunità culturali che fanno specifico<br />

riferimento alla realtà tecnologica con la quale sono quotidianamente a confronto. Essa contribuisce a promuovere negli<br />

alunni l’acquisizione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno, in modo che possano giungere<br />

ad operare scelte realistiche senza rinunciare ad un progetto di vita.<br />

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado<br />

L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e ha capito come gli strumenti matematici<br />

siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente<br />

complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che siano state create dall’uomo. Ha consolidato le<br />

conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla<br />

manipolazione di modelli costruiti con i compagni. Rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le<br />

proprie convinzioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.<br />

Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le<br />

45


conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. Riconosce e risolve problemi di vario genere, spiegando il<br />

procedimento seguito. Confronta procedimenti diversi. Usa i connettivi e i quantificatori nel linguaggio naturale.<br />

L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati. Utilizza in contesti diversi uno<br />

stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve<br />

situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana. Sviluppa semplici schematizzazioni,<br />

modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e dei fenomeni. E’ in grado di riflettere sul percorso di<br />

esperienza e di apprendimento compiuto. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra<br />

permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione<br />

dell’ambiente di vita come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro; comprende il ruolo della<br />

comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e<br />

l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è<br />

disposto a confrontarsi con curiosità e interesse.<br />

L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine, cogliendone le diversità in relazione al<br />

funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni<br />

forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali di progettazione e realizzazione. E’ in grado di realizzare un<br />

semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno<br />

scopo. Usando il disegno tecnico, esegue la rappresentazione in scala. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di<br />

energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità<br />

di produzione. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e semplici linguaggi multimediali per supportare il proprio<br />

lavoro e presentarne i risultati. Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e sintetizzarle; sviluppa le proprie idee<br />

utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri.<br />

CLASSE I<br />

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA<br />

MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA<br />

ARITMETICA<br />

1. Gli insiemi: Rappresentare ed operare con gli insiemi.<br />

2. Il numero: Il sistema di numerazione decimale: Le operazioni aritmetiche e i problemi relativi.<br />

3. La divisibilità: MCD e mcm. Le frazioni come operatore e i numeri razionali.<br />

4. Indagini statistiche: Costruzione e lettura di grafici.<br />

GEOMETRIA<br />

1. La rappresentazione della realtà: Enti geometrici fondamentali.<br />

2. La misura delle grandezze: Misurare con u. di m. decimali e sessagesimali. Risolvere problemi con le misure.<br />

3. I poligoni e le loro proprietà: Perimetro e angoli di un poligono.<br />

LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />

SCIENZE<br />

1. La materia: La materia. Passaggi di stato. Calore e temperatura. Acqua, Aria e Suolo.<br />

2. La vita e i viventi: Caratteristiche e organizzazione dei viventi.<br />

3. I regni dei viventi: Classificazioni e descrizioni dei cinque regni. Ecologia ed etologia.<br />

LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO<br />

TECNOLOGIA<br />

1. Disegno geometrico-rappresentazioni grafiche<br />

2. Osservazione di analisi tecnica<br />

CLASSE II<br />

ARITMETICA<br />

1. Numeri: Raccordo con la classe I. Il numero. Risoluzione di problemi. Razionali positivi. Interi relativi.<br />

2. Relazioni e funzioni: La proporzionalità e le funzioni.<br />

3. Misure, dati e previsioni: Elaborazioni statistiche: Calcolo delle probabilità.<br />

GEOMETRIA<br />

1. Spazio e figure: Calcolo delle aree. Il teorema di Pitagora<br />

2. Spazio e figure: Le coordinate cartesiane. La similitudine.<br />

LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />

SCIENZE<br />

1. Biologia: Funzionamento e cura del corpo umano.<br />

2. Fisica e chimica: Moto. Forze ed equilibrio. Le trasformazioni della materia. Struttura interna della materia.<br />

Elementi e composti. Reazioni chimiche<br />

3. Scienza della terra: Ecologia ed ecosistema. La composizione della terra. Fenomeni endogeni ed esogeni. Gli<br />

ambienti del pianeta.<br />

LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO.<br />

TECNOLOGIA<br />

1. Rappresentazione degli oggetti<br />

46


2. Abitazione-città e territorio-tecnologia dei materiali<br />

CLASSE III<br />

ARITMETICA<br />

1. Raccordo con la classe II :<br />

a) La proporzionalita’<br />

ALGEBRA<br />

1. Numeri:Insieme R. Calcolo algebrico. Monomi e polinomi.<br />

2. Relazioni e funzioni: Identità ed equazioni. Risoluzione di problemi. Il piano cartesiano: coordinate e funzioni.<br />

3. Dati e previsioni: Probabilità elementi di logica.<br />

GEOM ETRIA<br />

1. Spazio e figure: Il teorema di Pitagora e di Euclide: applicazioni<br />

2. Spazio e figure: Lunghezza della circonferenza, area del cerchio e delle loro parti.<br />

3. Spazio e figure: Solidi (Poliedri e solidi di rotazione)<br />

LABORATORIO DI RECUPERO DI MATEMATICA<br />

SCIENZE<br />

1. Biologia: Funzionamento e cura del corpo umano. Studio del corpo umano: apparato digerente, sistema<br />

nervoso, sistema di controllo, apparati della riproduzione.<br />

2. Genetica: Evoluzione dell’uomo e le sue leggi.<br />

3. Fisica e chimica: Principali elementi e composti chimici. Il lavoro. Energia: fonti rinnovabili e non rinnovabili.<br />

Elettricità e magnetismo. Equilibrio. Problemi e rischi ambientali del Pianeta Terra.<br />

4. Astronomia: L’universo e il sistema solare. La terra e le sue trasformazioni.<br />

LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI SCIENZE.<br />

TECNOLOGIA<br />

1. Disegno tecnico e rappresentazioni grafiche<br />

2. Energia e territorio<br />

CURRICOLO AREA STORICO-GEOGRAFICA<br />

L’area storico geografica è composta dalle scienze che si occupano delle società umane, nello spazio e nel tempo: la<br />

storia e la geografia strettamente collegate tra loro e in continuità fra primaria e secondaria. Uno degli obiettivi centrali<br />

di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, potenziando ed ampliando gli<br />

apprendimenti promossi nella scuola primaria.<br />

Lo studio del patrimonio storico, artistico e culturale rende possibile la conoscenza di elementi di preistoria e di storia<br />

antica.<br />

In tale area il processo di insegnamento-apprendimento si realizza anche nelle attività di laboratorio in cui gli alunni<br />

iniziano a rendersi conto che la conoscenza della storia nazionale, europea e mondiale aiuta a capire e ad affrontare il<br />

presente.<br />

Storia, geografia, cittadinanza e costituzione favoriscono negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla<br />

capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite.<br />

L’apprendimento della storia offre una base solida per ragionare sulle diversità dei gruppi umani permettendo un<br />

confronto sereno ed educativo sui temi delle identità e delle differenze culturali.<br />

Temi a carattere interdisciplinare che rientrano anche in quest’area sono: la salvaguardia e il recupero del patrimonio<br />

naturale e culturale, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo delle tecniche di<br />

produzione delle energie rinnovabili, la tutela della biodiversità.<br />

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA<br />

SECONDARIA DI PRIMO GRADO<br />

L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato e si informa in modo autonomo su fatti e problemi<br />

storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla<br />

formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.<br />

Conosce i processi fondamentali della storia europea, mondiale e del suo ambiente.<br />

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, e i<br />

problemi fondamentali del mondo contemporaneo.<br />

L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Sa aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la<br />

conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio<br />

gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale<br />

e culturale da tutelare e valorizzare.<br />

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DELL’AREA STORICO-GEOGRAFICA<br />

STORIA<br />

CLASSE I<br />

1. Accoglienza<br />

2. Dalla caduta dell’Impero romano al Medioevo<br />

3. L’età del feudalesimo<br />

4. L’Europa dopo il Mille<br />

5. La fine del Medioevo e l’Umanesimo<br />

47


CLASSE II<br />

1. Accoglienza<br />

2. Raccordo con la classe prima: l’Umanesimo. La rottura delle barriere geografiche<br />

3. L’<strong>It</strong>alia e l’Europa nel Cinquecento<br />

4. Il Seicento<br />

5. I difficili equilibri del Settecento<br />

6. L’Età delle rivoluzioni<br />

7. L’Ottocento: Primo Ottocento- Secondo Ottocento<br />

CLASSE III<br />

1. Accoglienza<br />

2. Raccordo con la classe seconda: l’Ottocento<br />

3. L’inizio del nuovo secolo e la grande guerra<br />

4. Tra le due guerre: il Fascismo e il Nazismo<br />

5. La seconda guerra mondiale<br />

6. Il dopoguerra: la Guerra Fredda e gli anni della distensione<br />

7. I caratteri del mondo attuale<br />

CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />

CLASSE I<br />

1. Regole per vivere insieme<br />

CLASSE II<br />

1. Diritti e doveri dei cittadini<br />

2. Cittadini d’Europa<br />

CLASSE III<br />

1. L’organizzazione della Repubblica<br />

2. Cittadini del mondo<br />

GEOGRAFIA<br />

CLASSE I<br />

1. Accoglienza<br />

2. Comprendere la geografia: gli strumenti<br />

3. L’Europa vicina: le regioni italiane<br />

4. Paesaggi d’Europa<br />

5. Dall’Europa all’Unione Europea<br />

6. L’economia europea: i settori produttivi<br />

CLASSE II<br />

1. Accoglienza<br />

2. Raccordo con la classe prima: gli strumenti della geografia<br />

3. Caratteristiche fisiche, economiche ed antropiche dell’Europa<br />

4. Il cammino di costruzione dell’Europa<br />

5. Le regioni europee: gli Stati<br />

CLASSE III<br />

1. Accoglienza<br />

2. Noi e la terra<br />

3. L’economia mondiale: i settori produttivi: primario, secondario, terziario e la globalizzazione<br />

4. Il mondo: i continenti extra europei: gli Stati<br />

ATTIVITÀ LABORATORIALI DISCIPLINARI (20%)<br />

CLASSE I<br />

Religione:Approfondimento<br />

Tecnologia: Statistica<br />

Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />

Matematica: Recupero. Potenziamento<br />

Scienze: Approfondimento.<br />

Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />

all’uso del computer<br />

Musica:Pratica strumentale e vocale<br />

Storia:Approfondimento<br />

Geografia:Approfondimento<br />

<strong>It</strong>aliano: Metodo di studio. Recupero. Consolidamento. Potenziamento. Approfondimento. Scrittura creativa.<br />

Inglese: English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />

Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />

CLASSE II<br />

Religione: Approfondimento<br />

Tecnologia:Educazione stradale<br />

Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />

48


Matematica: Recupero. Potenziamento<br />

Scienze: Approfondimento.<br />

Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />

all’uso del computer<br />

Musica: Pratica strumentale. Gli strumenti musicali in classe. La tradizione musicale.<br />

Storia: Approfondimento<br />

Geografia: Approfondimento<br />

<strong>It</strong>aliano:Approfondimento. Invito alla lettura. Altri linguaggi. Recupero. Consolidamento. Potenziamento.<br />

Inglese: English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />

Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />

CLASSE III<br />

Religione: Approfondimento<br />

Tecnologia: Approfondimento statistica<br />

Scienze motorie: Pallavolo e minicalcio<br />

Matematica: Recupero. Potenziamento<br />

Scienze: Approfondimento.<br />

Arte e immagine: Attività pratico-manuali per la realizzazione e per l’allestimento del presepe. Avviamento<br />

all’uso del computer<br />

Musica: Pratica strumentale. Gli strumenti musicali in classe. La tradizione musicale.<br />

Storia: Approfondimento<br />

Geografia: Approfondimento<br />

<strong>It</strong>aliano: Approfondimento. Invito alla lettura. Altri linguaggi. Latino. Consolidamento.<br />

Inglese English graded readers (narrativa in lingua inglese). Potenziamento e recupero<br />

Francese: Consolidamento e potenziamento. C.D.E. (progetto ETWINNING-Potenziamento)<br />

APPROFONDIMENTO<br />

CLASSE I<br />

Storia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />

Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />

cinematografiche<br />

Geografia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica Uso pratico degli strumenti<br />

geografici<br />

Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />

<strong>It</strong>aliano:<br />

Abilità linguistiche Giochi linguistici Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />

CLASSE II<br />

Storia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />

Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />

cinematografiche<br />

Geografia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura dell’atlante Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica<br />

Uso pratico degli strumenti geografici Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />

<strong>It</strong>aliano:<br />

Abilità linguistiche Il diario di classe Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />

CLASSE III<br />

Storia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti storici, di fonti iconografiche e letterarie<br />

Raccolta e rielaborazione del materiale attraverso un lavoro di cartellonistica Visione guidata di fonti<br />

cinematografiche<br />

Geografia:<br />

Lavoro di ricerca Lettura e analisi di documenti Realizzazione di carte e cartellonistica Uso pratico degli<br />

strumenti geografici<br />

Visione guidata di documentari e fonti cinematografiche<br />

<strong>It</strong>aliano:<br />

Abilità linguistiche Il giornale Invito alla lettura Imparare con gli audiovisivi Linguaggi multimediali<br />

CLASSE I<br />

1. Accoglienza<br />

2. Educazione alla convivenza civile<br />

ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI<br />

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3. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />

4. Il fantastico mondo dell’acqua<br />

5. Il gioco<br />

6. Intercultura<br />

7. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />

8. Linguaggi diversi per descrivere e raccontare ambienti e paesaggi<br />

9. Orientamento<br />

10. Osservare: un metodo<br />

11. Scuola sicura<br />

CLASSE II<br />

CLASSE III<br />

1. Accoglienza<br />

2. Alla ricerca di un genio del passato<br />

3. Carte geografiche e orienteering<br />

4. I metalli nella storia dell’uomo<br />

5. Il linguaggio della pubblicità<br />

6. Intercultura<br />

7. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />

8. Lo sport: una risorsa per crescere<br />

9. Orientamento<br />

10. Salute, prevenzione e sicurezza<br />

11. Scuola sicura<br />

12. Un mondo di poligoni<br />

13. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />

1. Accoglienza<br />

2. Adolescenza e ricerca di identità<br />

3. Educazione stradale<br />

4. Genetica e razzismo<br />

5. Geometria a 3D<br />

6. Geometria astronomica: la misura del tempo<br />

7. Intercultura<br />

8. L’incontro con un ambiente : uscita didattica<br />

9. La legalità<br />

10. Orientamento<br />

11. Scuola sicura<br />

12. I diversi linguaggi della comunicazione: il cinema<br />

50


- progetto Orientamento<br />

ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI<br />

L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

- Giochi Sportivi Studenteschi<br />

- Scuola in musica<br />

- Le abilità nascoste<br />

- Potenziamento lingua francese: Delf A1/A2 certificazione di francese<br />

- Progetto di collaborazione col CEA di Montescaglioso<br />

- Progetto di continuità : “Natale in musica”<br />

- Progetto di educazione ambientale<br />

- Progetto di educazione stradale<br />

- Progetto patentino<br />

- Progetto recupero e sostegno per la dispersione scolastica<br />

- Recupero di inglese<br />

- Recupero di francese<br />

- Progetto Trinity<br />

- Recupero competenze matematiche<br />

ATTIVITÀ CON ALTRE SCUOLE, ENTI E/O PRIVATI<br />

- Progetto carnevale montese in collaborazione con l’associazione di promozione sociale<br />

“Carnevale montese”<br />

- laboratori didattici in collaborazione con l’associazione Nostoi srl:<br />

a) laboratorio didattico in archeologia e gestione delle risorse territoriali:”Viaggi in Magna<br />

Grecia:lo sport”<br />

b) laboratorio didattico in preistoria:”paleolitico e neolitico”<br />

c) laboratorio didattico in archeologia e cultura materiale antica:”una bottega artigiana<br />

antica”<br />

d) laboratorio didattico in archeologia medievale:” Federico II e la caccia”<br />

SISTEMA DI VALUTAZIONE<br />

La valutazione degli apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente<br />

nei curricoli disciplinari d’Istituto.<br />

La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo educativo:<br />

- la valutazione iniziale, diagnostica, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi;<br />

- la valutazione formativa, che avviene in itinere, ha funzione regolativa, in quanto consente di adattare gli interventi<br />

alle singole situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo;<br />

- la valutazione sommativa finale definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline.<br />

La verifica e la valutazione sono dunque atti imprescindibili della prassi didattica, presenti in tutti i momenti del<br />

percorso curricolare e che, nell’aspetto formativo, oltre che in quello conoscitivo o consuntivo, trovano la loro maggiore<br />

valenza.<br />

Rispetto all’allievo si accertano l’acquisizione di competenze, di abilità e l’evoluzione del processo di apprendimento;<br />

per quanto attiene l’insegnante si valuta l’efficacia delle strategie, dei mezzi e degli strumenti utilizzati, per una<br />

successiva ridefinizione del percorso.<br />

La valutazione rende perciò flessibile il progetto educativo e didattico in quanto permette ai docenti di:<br />

- soddisfare le esigenze che gli alunni vengono progressivamente manifestando;<br />

- adeguare tempestivamente la proposta didattica;<br />

- stabilire il livello delle competenze raggiunte;<br />

- determinare la validità delle scelte didattiche adottate.<br />

SCUOLA DELL’ INFANZIA<br />

Nella Scuola dell’Infanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto all’osservazione sistematica dei<br />

comportamenti e alla documentazione delle esperienze.<br />

Alla fine del triennio della Scuola dell’Infanzia gli alunni saranno accompagnati per il passaggio alla scuola Primaria da<br />

una scheda di valutazione finale elaborata sugli standard dei campi di esperienza. ( vedi allegato)<br />

SCUOLA PRIMARIA<br />

MODALITA’ DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI<br />

L’équipe pedagogica ritiene fondamentale per una corretta impostazione degli interventi didattici l’accertamento della<br />

situazione iniziale.<br />

Solo la rilevazione delle abilità di base di tipo percettivo, psicomotorio e logico - comunicativo e la messa a fuoco delle<br />

più generali condizioni culturali di ingresso permettono la strutturazione di percorsi educativi efficaci ed incisivi capaci<br />

52


di dare risposte ad esigenze e problemi.<br />

La rilevazione in itinere e finale degli apprendimenti consente al docente di stabilire l’efficacia del metodo. Gli esiti<br />

raggiunti espressi in termini di competenze disciplinari e trasversali costituiscono comunque l’oggetto dell’interesse<br />

valutativo .<br />

La scuola primaria ha maturato un approccio globale al processo di valutazione considerando quali importanti oggetti di<br />

apprezzamento e di verifica anche la dimensione metacognitiva (impegno, partecipazione, interesse, metodo di studio) e<br />

conativa .(affettività, relazioni interpersonali).<br />

In ottemperanza alla vigente normativa viene aggiunta la valutazione numerica riferita alle singole discipline. Il giudizio<br />

finale dei due quadrimestri avrà valenza globale.<br />

TABELLA DI SINTESI<br />

Tempi funzione prevalente Oggetti di rilevazione Forme<br />

Verifica iniziale, in funzione<br />

diagnostica<br />

Verifica in itinere funzionale alla<br />

progettazione di interventi di<br />

individualizzazione.<br />

Verifica finale degli esiti raggiunti.<br />

Prerequisiti generali<br />

Prerequisiti di tipo disciplinare<br />

Sviluppo cognitivo<br />

Sviluppo relazionale<br />

percorso scolastica<br />

Ambiente socioculturale di<br />

provenienza<br />

Grado di motivazione<br />

Competenze disciplinari<br />

Competenze trasversali<br />

Esiti educativi raggiunti<br />

Dimensione meta<br />

0. cognitiva<br />

Competenze disciplinari competenze<br />

trasversali<br />

Esiti educativi raggiunti<br />

Dimensione metacognitiva<br />

Esperienza educativa complessiva<br />

Test<br />

<strong>It</strong>em<br />

Raccordo con la Scuola dell’Infanzia.<br />

Indagine socio-familiare<br />

Colloqui con le famiglie<br />

Osservazione strutturata su tema<br />

Osservazione occasionale<br />

Prove oggettive strutturate<br />

Prove non strutturate<br />

Colloqui con le famiglie<br />

Osservazione strutturata su tema<br />

Osservazione occasionale<br />

Prove oggettive strutturate<br />

Prove non strutturate<br />

LA VALUTAZIONE<br />

La valutazione è processo fondamentale del percorso educativo.<br />

Infatti, il nuovo modo di concepirla, spostando l’attenzione sul processo di insegnamento/apprendimento, contribuisce<br />

al rinnovamento in atto nella scuola primaria.<br />

Vengono, così, ad evidenziarsi le sue nuove funzioni che sono di natura prognostica per prevedere ed indicare le<br />

possibilità di procedere oltre, e di natura diagnostica per individuare le lacune e la mancata corrispondenza delle<br />

prestazioni alle attese.<br />

Nel quadro organizzativo della valutazione si devono prendere in esame la scelta dell’area da valutare, la<br />

programmazione e la somministrazione degli stimoli, la rilevazione delle risposte ed il giudizio di merito.<br />

L’accertamento è tanto più esatto, quanto più si fa ricorso a strumenti oggettivi in grado di indicare, non solo la<br />

presenza di determinati requisiti, ma anche la qualità di queste presenze. Sulla base degli obiettivi prefissati, il docente<br />

può procedere alla costruzione degli strumenti di valutazione consistenti nelle prove oggettive e nelle “altre forme di<br />

registrazione proprie dell’esperienza didattica meno formalizzata”.<br />

Da tutto ciò emerge che la valutazione è un atto complesso direttamente connesso con l’individuazione degli obiettivi,<br />

dei contenuti, delle metodologie e degli strumenti programmatici, e che essa non può essere effettuata alla fine del<br />

processo educativo, ma contestualmente, in modo da consentire modificazioni in itinere e da rivedere le situazioni che<br />

non hanno prodotto gli effetti voluti per correggerle tempestivamente. Essa, così, è centrata sull’alunno, sul suo<br />

processo di sviluppo, sugli atteggiamenti comportamentali in riferimento al suo modo di essere e di interagire con gli<br />

altri diventando, allora, valutazione formativa.<br />

La valutazione, quindi, risulta sempre più correlata alla programmazione, anzi ne diventa la parte qualificante, perché<br />

regola i processi di insegnamento - apprendimento ed implica la conoscenza degli alunni per individuare i percorsi<br />

didattici più adeguati alle capacità ed alle esigenze formative di ciascuno di essi, garantendo a tutti l’equivalenza dei<br />

risultati.<br />

53


Essa, pertanto, prende in considerazione per ogni alunno, il processo di sviluppo dei quadri concettuali, l’acquisizione e<br />

la padronanza dei vari tipi di linguaggio, le abilità e le modalità di ricerca, nonché i progressi compiuti nella<br />

maturazione del senso di sé e nei rapporti sociali.<br />

A tale scopo sono stati predisposti nuovi strumenti per la raccolta sistematica delle osservazioni sugli alunni e per<br />

l’accertamento dei risultati attraverso verifiche periodiche. Gli strumenti sono: l’Agenda dell’équipe pedagogica, il<br />

Giornale dell’insegnante, il Registro di classe, il Documento di valutazione.<br />

Tali strumenti mettono in condizione gli insegnanti di progettare l’attività didattico – educativa, di verificare i risultati e<br />

di utilizzare al meglio le risorse, i mezzi ed i metodi di intervento in funzione degli obiettivi da raggiungere.<br />

Essi consentono di documentare tutti i momenti dell’attività didattica e gli interventi individualizzati di recupero ed il<br />

percorso didattico di ciascun alunno.<br />

In questo senso, il documento di valutazione rappresenta un efficace mezzo per realizzare la continuità educativa tra le<br />

istituzioni scolastiche di base.<br />

In tal modo il nuovo concetto della valutazione formativa si accompagna al rinnovamento culturale, educativo ed<br />

organizzativo della scuola primaria e consente a questa di raggiungere più efficacemente i propri obiettivi sul piano<br />

dell’alfabetizzazione culturale e dello sviluppo della personalità di ogni alunno.<br />

Agli alunni e alle famiglie saranno partecipati, in termini trasparenti ed interattivi e con una comunicazione efficace, gli<br />

esiti della valutazione di processo e di quella sommativa e finale.<br />

In particolare vengono fissate con le famiglie degli incontri bimestrali a carattere informale e aperto, orientati all’offerta<br />

e allo scambio di notizie descrittive sull’itinerario di formazione percorso dall’allievo fino a quel momento.<br />

Gli insegnanti, quindi, illustreranno i livelli di competenza raggiunti, da consolidare, in via d’acquisizione o non ancora<br />

raggiunti.<br />

La comunicazione quadrimestrale della valutazione si baserà sulla stesura, lettura guidata e consegna del documento di<br />

valutazione, nella sua articolazione complessiva.<br />

Si sottolinea che la valutazione decimale che esprime il massimo delle competenze acquisite, cioè 10/10, è riservata<br />

elusivamente alla valutazione finale delle classi 5^, quando l’alunno può esprimere il meglio delle proprie potenzialità.<br />

Le rimanenti classi potranno esprimere il meglio fino alla votazione di 9/10.<br />

CRITERI DI VALUTAZIONE E STRUMENTI OPERATIVI<br />

LA VERIFICA<br />

Le finalità educativo - didattiche presenti nel P. O. F. pongono l’accento sulla funzione formativa della valutazione,<br />

distinguendo tra la VERIFICA, intesa come misurazione il più possibile oggettiva del profitto e delle abilità acquisite<br />

dall’alunno e la VALUTAZIONE, intesa come apprezzamento dei cambiamenti introdotti dall’educazione nella<br />

personalità dell’alunno, quindi in senso formativo e di sviluppo globale.<br />

Nell’attività didattica, ogni disciplina deve rilevare le informazioni relative ai processi di apprendimento per accertare il<br />

livello di padronanza delle abilità raggiunto dagli alunni ed il grado di avvicinamento agli obiettivi prefissati.<br />

Nelle prove si indicheranno gli obiettivi disciplinari sottoposti a verifica (scritte e orali), che andranno poi valutati<br />

singolarmente, sia per chiarire agli alunni il tipo di prestazione richiesta, sia per individuare più facilmente e, con<br />

precisione, le eventuali carenze da recuperare.<br />

Nella valutazione finale e complessiva dell’alunno, si terrà conto della situazione di partenza, delle capacità, dei<br />

progressi compiuti in itinere e dell’impegno profuso.<br />

Per quanto riguarda gli alunni disabili, per i quali è prevista una programmazione individualizzata (P. E. I.), in base alle<br />

loro potenzialità residue ed esigenze, le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi.<br />

Tempi e modi della valutazione<br />

Periodicamente si effettueranno verifiche per valutare le competenze acquisite dal bambino relativamente agli obiettivi<br />

specifici programmati e per poter predisporre piani di intervento per gli alunni che incontrano difficoltà<br />

nell’apprendimento.<br />

La comunicazione dei risultati delle verifiche effettuate avverrà negli incontri bimestrali previsti con le famiglie e<br />

quadrimestralmente con la scheda di valutazione.<br />

Valutazione dell’Attività didattica<br />

La valutazione delle attività didattiche e dell’organizzazione scolastica avverrà mensilmente nelle riunioni degli<br />

insegnanti delle classi parallele, bimestralmente nei consigli di interclasse, quadrimestralmente nei Collegi dei docenti<br />

e nei Consigli di Circolo.<br />

SCUOLA SECONDARIA<br />

La scuola secondaria di I grado è articolata in un periodo didattico biennale e in un terzo anno di orientamento e di<br />

raccordo con il secondo ciclo.<br />

Ai fini della validità dell’anno scolastico, ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di tre quarti dell’orario<br />

annuale obbligatorio e facoltativo prescelto, fatte salve le deroghe concesse alla determinazione della scuola autonoma.<br />

Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi agli orari obbligatori, sia quelli riferiti agli orari<br />

facoltativi opzionali curricolari ed extracurricolari, scelti dai docenti e dagli studenti.<br />

54


Gli insegnanti procedono anche alla valutazione conclusiva dei singoli alunni ai fini del passaggio al periodo<br />

successivo. Con deliberazione motivata, l’équipe pedagogica può, altresì, non ammettere gli alunni alla classe<br />

intermedia.<br />

Il terzo anno si conclude con l’esame di Stato, che è titolo di accesso al sistema dei licei e a quello dell’istruzione e<br />

della formazione professionale.<br />

La valutazione degli alunni, intesa sia come verifica dei risultati, sia come valutazione di processi cognitivi, è<br />

orientativa e sarà preceduta da opportune prove di controllo /verifica effettuate nell’ambito degli specifici settori di<br />

apprendimento/insegnamento e sarà strettamente collegata alla programmazione educativa e didattica.<br />

Le équipes pedagogiche studieranno sistemi di riferimento il più possibile omogenei sia per elaborare le prove di<br />

verifica , sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.<br />

Gli strumenti di verifica saranno rappresentati da:<br />

- Questionari<br />

- Prove soggettive/oggettive<br />

- Prove pratiche<br />

- Test oggettivi<br />

- Colloqui con gli alunni (interrogazioni).<br />

Questi strumenti saranno opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative.<br />

I risultati delle verifiche periodiche saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni<br />

adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno.<br />

La valutazione globale terrà conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato<br />

e dell’efficacia dell’azione formativa, considerate le condizioni ambientali, fisiche e psichiche.<br />

La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere.<br />

- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati;<br />

- ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per, eventualmente, adeguare le metodologie di insegnamento;<br />

- alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.<br />

Ai fini di una corretta, completa e trasparente valutazione ciascun docente è tenuto ad effettuare tre prove orali e tre<br />

scritte per le discipline che le prevedono.<br />

Nell’ambito del sistema di valutazione degli alunni, a livello di Istituto, vengono utilizzati i giudizi di valutazione del<br />

livello di apprendimento e del comportamento, sottoindicati con la relativa specificazione del significato valutativo e<br />

delle prestazioni attese.<br />

Livelli Voto Indicatori e descrittori della valutazione<br />

Non conosce gli elementi della disciplina o ne conosce solo una parte<br />

molto ridotta;<br />

INADEGUATO<br />

1-2-3 non dimostra di comprendere il senso delle domande;<br />

non sa svolgere alcun compito applicativo;<br />

presenta gravi difficoltà espositive.<br />

Conosce la disciplina in modo lacunoso e frammentario:<br />

INCOMPLETO<br />

4 comprende solo qualche contenuto;<br />

non riesce a comunicare un messaggio significativo;<br />

si esprime in maniera frammentaria e disorganica.<br />

Conosce gli elementi essenziali della disciplina in modo parziale e<br />

approssimativo;<br />

ESSENZIALE<br />

5 comunica con termini semplici e riferisce in maniera mnemonica gli<br />

argomenti di studio;<br />

Ha difficoltà a formulare i messaggi in modo chiaro e ordinato;<br />

non utilizza i termini specifici della disciplina<br />

Conosce e riferisce in termini semplici, ma chiari i contenuti minimi,<br />

ACCETTABILE<br />

6 fondamentali della disciplina;<br />

comunica le informazioni acquisite in modo accettabile, ma non usa<br />

sempre la terminologia specifica della disciplina<br />

Conosce e riferisce in modo adeguato i contenuti della disciplina;<br />

ADEGUATO<br />

7 organizza l’esposizione in modo chiaro e preciso, con argomentazioni<br />

pertinenti;<br />

usa in maniera corretta i termini specifici della disciplina<br />

Conosce con completezza i contenuti della disciplina e li espone con<br />

proprietà lessicale;<br />

VALIDO<br />

8 pianifica il percorso in modo articolato;<br />

utilizza con sicurezza la terminologia specifica;<br />

fa commenti personali ed esegue collegamenti con le altre discipline<br />

Conosce con completezza e accuratezza i contenuti della disciplina e li<br />

espone con proprietà lessicale;<br />

COMPLETO<br />

9 pianifica il percorso in modo articolato;<br />

55


ECCELLENTE<br />

10<br />

utilizza con precisione la terminologia specifica;<br />

fa commenti personali pertinenti ed esegue collegamenti precisi con le<br />

altre discipline<br />

Conosce in modo esaustivo e consapevole i contenuti della disciplina e<br />

li espone con proprietà di linguaggio;<br />

pianifica il percorso in modo articolato;<br />

utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia specifica;<br />

fa commenti critici ed esegue collegamenti precisi e puntuali con altre<br />

discipline<br />

Criteri per la valutazione del comportamento<br />

Visto il D.M. 5/2009 del 16/01/09 Visto il Regolamento d’Istituto<br />

il COLLEGIO dei DOCENTI<br />

Individua i seguenti criteri per la valutazione del comportamento<br />

Indicatori<br />

Il comportamento è esemplare. L’interesse e l’impegno sono costanti e puntuali.<br />

Voto Giudizio<br />

La partecipazione è critica e propositiva. Assenza di note disciplinari.<br />

10 Ottimo<br />

Il comportamento è molto corretto. L’interesse e l’impegno sono costanti.<br />

La partecipazione è seria, attiva e collaborativa. Assenza di note disciplinari.<br />

Il comportamento è corretto. L’interesse e l’impegno sono costanti.<br />

La partecipazione è assidua. Assenza di note disciplinari.<br />

Il comportamento è nel complesso corretto. L’interesse e l’impegno sono nell’insieme adeguati.<br />

La partecipazione è in genere puntuale. Ha subito massimo una nota disciplinare firmata *<br />

Il comportamento non è sempre corretto L’interesse e l’impegno sono saltuari<br />

La partecipazione è modesta<br />

Ha subito massimo tre note disciplinari o l’allontanamento dalla scuola per un periodo non<br />

superiore a due giorni. *<br />

Ha subito più di tre note o l’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a tre giorni.<br />

Non ha mostrato alcun segnale di ravvedimento o miglioramento nel comportamento*<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

Ottimo<br />

Distinto<br />

Buono<br />

Sufficiente<br />

* (Valido solo per la scuola secondaria di primo grado) In presenza di apprezzabili e concreti cambiamenti<br />

l’Equipe pedagogica attribuisce un voto superiore<br />

- Il voto è adottato nella scuola secondaria di primo grado, mentre nella scuola dell’Infanzia e in quella Primaria è<br />

utilizzato il giudizio.<br />

Criteri per la valutazione dell’apprendimento<br />

(Validi per la scuola secondaria di primo grado)<br />

Visto il D.M. 5/2009 del 16/01/09 Visto il Regolamento d’Istituto<br />

il COLLEGIO dei DOCENTI<br />

Individua i seguenti criteri per la valutazione dell’apprendimento:<br />

In fase di scrutinio finale per il passaggio alla classe successiva o per l’accesso all’Esame di Stato conclusivo del<br />

primo ciclo d’istruzione, l’alunno che abbia riportato un numero di quattro insufficienze, di cui solamente tre<br />

(<strong>It</strong>aliano, Storia e Geografia) espresse dal docente di Lettere, NON verrà ammesso alla classe successiva o all’Esame<br />

di stato.<br />

TABELLA DEI PUNTEGGI PER LA MISURAZIONE DELLE PROVE<br />

STRUTTURATE E SEMISTRUTTURATE<br />

(Valida solo per la scuola secondaria di primo grado)<br />

Punteggio<br />

totale<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />

20 0-2 3-4 5-6 7-8 9-10 11-12 13-14 15-16 17-18 19-20<br />

30 0-3 4-6 7-9 10-12 13-15 16-18 19-21 22-24 25-27 28-30<br />

40 0-4 5-8 9-12 13-16 17-20 21-24 25-28 29-32 33-36 37-40<br />

50 0-5 6-10 11-15 16-20 21-25 26-30 31-35 36-40 41-45 46-50<br />

60 0-6 7-12 13-18 19-24 25-30 31-36 37-42 43-48 49-54 55-60<br />

70 0-7 8-14 15-21 22-28 29-35 34-42 43-49 50-56 57-63 64-70<br />

80 0-8 9-16 17-24 25-32 33-40 41-48 49-56 57-64 65-72 73-80<br />

90 0-9 10-18 19-27 28-36 37-45 46-54 55-63 64-72 73-81 82-90<br />

100 0-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 91-100<br />

56


Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

Eccellente<br />

Criteri generali di valutazione degli studenti<br />

(Validi per la scuola secondaria di primo grado)<br />

ITALIANO<br />

Descrittori<br />

Criteri di valutazione<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

- Ascoltare<br />

- Parlare<br />

- Leggere<br />

- Scrivere<br />

L’alunno legge in modo scorrevole ed espressivo;<br />

comprende testi e messaggi di argomenti concreti e<br />

astratti, noti e non; interagisce con prontezza usando un<br />

lessico ricco e appropriato; produce testi chiari , corretti e<br />

articolati, di varia tipologia; esprime e argomenta la<br />

propria opinione su un’ampia gamma di problematiche,<br />

anche di attualità.<br />

L’alunno legge in modo agevole ed espressivo;<br />

comprende testi e messaggi di argomenti concreti e<br />

astratti, noti e non; interagisce con pertinenza, usando un<br />

lessico specifico appropriato; produce testi chiari, corretti<br />

e coerenti di varia tipologia; esprime ed argomenta la<br />

propria opinione su varie tematiche, anche di attualità.<br />

L’alunno legge in modo scorrevole; comprende il<br />

significato globale e gli aspetti analitici di testi di diversa<br />

tipologia, inerenti gli argomenti trattati e non; comunica<br />

con lessico corretto e specifico; produce testi pertinenti,<br />

ricchi e corretti; espone le sue ragioni e motiva opinioni<br />

in modo sintetico ma efficace<br />

L’alunno legge in modo corretto; comprende in modo<br />

sostanziale testi e messaggi di diversa tipologia;<br />

comunica con linguaggio chiaro e coerente, produce testi<br />

pertinenti su argomenti che gli sono familiari e/o di suo<br />

interesse<br />

L’alunno legge in modo poco espressivo; comprende<br />

globalmente semplici testi e messaggi;comunica in modo<br />

accettabile l’insieme delle proprie esperienze, utilizzando<br />

un linguaggio quasi sempre corretto e chiaro; produce<br />

testi inerenti ai propri bisogni, interessi ed esperienze,<br />

strutturati in forma elementare.<br />

L’alunno legge in modo meccanico e lento; si mostra<br />

insicuro nella comprensione di testi e messaggi semplici;<br />

comunica con lessico scarno ed essenziale; produce testi<br />

semplici, poco pertinenti e imprecisi dal punto di vista<br />

morfo-sintattico.<br />

L’alunno legge in modo stentato; la comprensione di testi<br />

semplici e brevi è difficoltosa; si esprime con povertà<br />

lessicale; produce testi orali e scritti disorganici, privi di<br />

coerenza ideativa, con inflessione dialettale. Scorretti dal<br />

punto di vista morfo-sintattico<br />

L’alunno legge con estrema difficoltà, non comprende<br />

testi sia pure semplici; si esprime a stento e con un<br />

bagaglio lessicale improprio; usa inflessioni dialettali, sia<br />

nella produzione orale che nella produzione scritta.<br />

STORIA – CITTADINANZA E COSTITUZIONE<br />

Descrittori<br />

Criteri di valutazione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />

spazio, cogliendo la complessità delle<br />

trasformazioni, anche attraverso la ricerca<br />

e l’uso di fonti storiche; sa formulare<br />

problemi, selezionare e rielaborare le<br />

informazioni; espone le conoscenze<br />

operando collegamenti e argomentando le<br />

proprie riflessioni con spirito critico.<br />

57


9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

-Uso dei documenti<br />

-Organizzazione delle informazioni<br />

-Strumenti concettuali e conoscenze<br />

-Produzione<br />

GEOGRAFIA<br />

Descrittori<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />

spazio, cogliendo la complessità delle<br />

trasformazioni, anche attraverso l’uso di<br />

fonti storiche; sa formulare problemi e<br />

selezionare le informazioni; espone le<br />

conoscenze operando collegamenti e<br />

argomentando le proprie riflessioni.<br />

L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />

spazio, stabilendo relazioni di continuità e<br />

cogliendo analogie ; utilizza<br />

correttamente fonti di diverso tipo;<br />

conosce i processi storici fondamentali e<br />

sa esporli con linguaggio appropriato e<br />

articolato.<br />

L’alunno si orienta nel tempo e nello<br />

spazio, stabilendo relazioni di causa ed<br />

effetto e consulta fonti per ricavare<br />

informazioni; conosce e utilizza un<br />

linguaggio chiaro.<br />

L’alunno, per orientarsi, utilizza indicatori<br />

spaziali e temporali, stabilisce evidenti<br />

relazioni. Utilizza fonti di facile<br />

consultazione; usa un linguaggio semplice<br />

L’alunno ha delle incertezze<br />

nell’orientarsi nello spazio e nel tempo; le<br />

sue conoscenze sono sommarie e<br />

approssimative; utilizza esclusivamente<br />

fonti di facile consultazione; usa un<br />

linguaggio scarno ed essenziale.<br />

L’alunno si orienta solo se guidato nello<br />

spazio e nel tempo, le sue conoscenze<br />

sono scarse e frammentarie; guidato,<br />

utilizza fonti di facile consultazione; ha<br />

difficoltà nell’uso e nella comprensione<br />

della terminologia specifica.<br />

L’alunno non si orienta nello spazio e nel<br />

tempo; le sue conoscenze sono<br />

inadeguate; non sa usare, neppure se<br />

guidato, fonti di facile consultazione; ha<br />

difficoltà nell’uso e nella comprensione<br />

della terminologia specifica.<br />

Criteri di valutazione<br />

L’alunno si orienta nello spazio utilizzando con<br />

consapevolezza gli strumenti specifici della<br />

disciplina; osserva, riconosce e descrive gli<br />

elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />

stabilendo relazioni anche non evidenti.; utilizza<br />

un lessico ricco e appropriato.<br />

L’alunno si orienta nello spazio utilizzando con<br />

autonomia e sicurezza gli strumenti specifici della<br />

disciplina, osserva, riconosce e descrive gli<br />

elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />

stabilendo relazioni; utilizza un lessico<br />

appropriato.<br />

L’alunno si orienta nello spazio utilizzando vari<br />

tipi di carte geografiche e usando correttamente<br />

punti cardinali, coordinate geografiche e<br />

simbologia; osserva e descrive in modo<br />

particolareggiato gli elementi caratterizzanti dei<br />

paesaggi, individuando analogie e differenze; usa<br />

un lessico corretto e specifico.<br />

58


7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

-Linguaggio della geograficità<br />

-Metodi, tecniche, strumenti<br />

-Concetti geografici e<br />

conoscenze<br />

-Orientamento nello spazio<br />

L’alunno si orienta nello spazio leggendo alcune<br />

forme di rappresentazioni grafiche e cartografiche<br />

e utilizzando correttamente i punti cardinali e le<br />

coordinate geografiche; osserva e descrive gli<br />

elementi naturali e antropici dei paesaggi,<br />

operando confronti fra realtà territoriali diverse;<br />

conosce i fondamentali termini del linguaggio<br />

geografico.<br />

L’alunno si orienta nello spazio utilizzando solo i<br />

punti cardinali; osserva e descrive realtà<br />

geografiche diverse, utilizzando carte, mappe e<br />

immagini e stabilendo evidenti confronti; usa un<br />

linguaggio semplice.<br />

L’alunno ha delle incertezze nell’orientarsi nello<br />

spazio e nell’utilizzare i punti cardinali; osserva e<br />

descrive in modo approssimativo realtà<br />

geografiche diverse, utilizzando solo carte fisiche<br />

o politiche e immagini; usa un linguaggio<br />

essenziale.<br />

L’alunno ha difficoltà nell’orientarsi nello spazio e<br />

nell’uso dei punti cardinali; stenta ad individuare i<br />

più semplici elementi fisici ed antropici delle<br />

realtà geografiche; legge in modo frammentario le<br />

carte fisiche e politiche; utilizza un linguaggio<br />

scarno.<br />

L’alunno non si orienta nello spazio e non conosce<br />

i punti cardinali; stenta a descrivere realtà<br />

geografiche attraverso carte e immagini; ha<br />

difficoltà nell’uso e nella comprensione di termini<br />

e concetti geografici.<br />

59


CORPO MOVIMENTO E SPORT<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

Ha sviluppato eccellente resistenza organica, riuscendo<br />

autonomamente ed in maniera consapevole a scandire i<br />

Il corpo, le capacità ritmi di un impegno man mano crescente. I suoi gesti<br />

condizionali, l’autonomia hanno acquisito nel tempo ampiezza, forma,<br />

di lavoro<br />

correttezza, velocità ed espressività atletica. Ha<br />

I movimenti e gli aspetti conseguito eccellenti abilità nei vari giochi di squadra,<br />

10 Eccellente coordinativi<br />

dove ha espresso altrettanta continuità organica e tenuta<br />

Il gioco, lo sport, la di gioco, organizzando il gioco d’insieme ed i tornei<br />

consapevolezza<br />

come momento di sintesi del triennio vissuto e del<br />

Il benessere<br />

rispetto dell’altro. Conosce in maniera approfondita il<br />

rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei giorni<br />

di allenamento.<br />

Ha sviluppato una resistenza organica completa,<br />

riuscendo autonomamente a scandire i ritmi di un<br />

Il corpo, le capacità impegno man mano crescente. I suoi gesti hanno<br />

condizionali, l’autonomia acquisito nel tempo ampiezza, forma, correttezza e<br />

di lavoro<br />

completezza. Ha conseguito complete abilità nei vari<br />

9 Completa I movimenti e gli aspetti giochi di squadra, dove ha espresso impegno organico e<br />

coordinativi<br />

tenuta di gioco, partecipando attivamente al gioco<br />

Il gioco, lo sport, la d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in maniera<br />

consapevolezza<br />

completa il rapporto fra alimentazione e attività sportiva<br />

Il benessere<br />

nei giorni di allenamento<br />

8<br />

7<br />

6<br />

Valida<br />

Adeguata<br />

Accettabile<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

Ha sviluppato una resistenza organica valida, riuscendo<br />

a scandire i ritmi di un impegno man mano crescente e<br />

ad operare gli opportuni recuperi. I suoi gesti hanno<br />

acquisito nel tempo una valida mobilità articolare e<br />

correttezza estetica. Ha conseguito valide abilità nei<br />

vari giochi di squadra, dove ha espresso altrettanto<br />

impegno organico e tenuta di gioco, partecipando con<br />

impegno al gioco d’insieme ed ai vari tornei. Conosce<br />

in maniera valida il rapporto fra alimentazione e attività<br />

sportiva nei giorni di allenamento<br />

Ha sviluppato una adeguata resistenza organica<br />

riuscendo, se guidato, a scandire i ritmi di un impegno<br />

man mano crescente e ad operare gli opportuni recuperi.<br />

I suoi gesti hanno acquisito nel tempo mobilità e<br />

correttezza adeguati. Ha conseguito altrettante abilità<br />

nei vari giochi di squadra, dove ha espresso impegno<br />

organico e tenuta di gioco adeguati. Ha partecipato in<br />

maniera sistematica e con entusiasmo al gioco<br />

d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in maniera<br />

adeguata il rapporto fra alimentazione e attività sportiva<br />

nei giorni di allenamento<br />

Ha sviluppato una accettabile resistenza organica<br />

mostrando difficoltà sia a scandire i ritmi di un impegno<br />

man mano crescente che ad operare gli opportuni<br />

recuperi. I suoi gesti hanno acquisito nel tempo<br />

mobilità e correttezza accettabili. Ha conseguito<br />

altrettante abilità nei vari giochi di squadra, dove ha<br />

espresso impegno organico accettabile e sufficiente<br />

tenuta di gioco. Ha partecipato in maniera accettabile e<br />

con scarso entusiasmo al gioco d’insieme ed ai vari<br />

tornei. Conosce in maniera minima il rapporto fra<br />

alimentazione e attività sportiva nei giorni di<br />

allenamento<br />

Ha sviluppato una resistenza organica essenziale,<br />

mostrando confusione e disordine nella scansione dei<br />

ritmi crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />

hanno acquisito nel tempo mobilità e correttezza<br />

minimi. Ha conseguito abilità essenziali nei vari giochi<br />

60


5<br />

4<br />

1-3<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

8 / 9<br />

7<br />

6<br />

5<br />

Essenziale<br />

Incompleta<br />

Inadeguata<br />

Eccellente<br />

Completo-<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

Il corpo, le capacità<br />

condizionali, l’autonomia di<br />

lavoro<br />

I movimenti e gli aspetti<br />

coordinativi<br />

Il gioco, lo sport, la<br />

consapevolezza<br />

Il benessere<br />

ARTE E IMMAGINE<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

di squadra, dove ha espresso impegno organico e<br />

tenuta di gioco minimi. Ha partecipato in maniera<br />

frammentaria e con scarso entusiasmo al gioco<br />

d’insieme ed ai vari tornei. Conosce in forma essenziale<br />

il rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei<br />

giorni di allenamento<br />

Ha sviluppato scarsa resistenza organica, mostrando<br />

confusione e disordine nella scansione dei ritmi<br />

crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />

hanno acquisito nel tempo mobilità e correttezza<br />

minimi. Ha conseguito scarse abilità nei vari giochi di<br />

squadra, dove ha espresso scarso impegno organico e<br />

tenuta di gioco minimi. Ha partecipato in maniera<br />

saltuaria e con scarso entusiasmo al gioco d’insieme ed<br />

ai vari tornei. Non conosce il rapporto fra alimentazione<br />

e attività sportiva nei giorni di allenamento<br />

Non ha sviluppato una minima resistenza organica,<br />

mostrando confusione e disordine nella scansione dei<br />

ritmi crescenti e nella gestione dei recuperi. I suoi gesti<br />

non hanno acquisito nel tempo mobilità articolare e<br />

correttezza minimi. Non ha conseguito abilità nei vari<br />

giochi di squadra, dove ha espresso impegno organico<br />

nullo e tenuta di gioco minimi. Non ha partecipato al<br />

gioco d’insieme ed ai vari tornei. Non conosce il<br />

rapporto fra alimentazione e attività sportiva nei giorni<br />

di allenamento<br />

L’alunno ha consapevolezza d’uso dei linguaggi<br />

dell’immagine ed è cosciente dei molteplici<br />

messaggi visivi presenti nell’ambiente,<br />

riconoscendo di essi i codici e le regole<br />

compositive.<br />

Interpreta e rielabora i vari messaggi visivi usando<br />

tecniche espressive personali utili a produrre<br />

elaborati originali.<br />

L’alunno sa stabilire agevolmente rapporti tra<br />

immagini e linguaggio verbale.<br />

Opera scelte tecniche mirate per la realizzazione<br />

di opere visive.<br />

Progetta e realizza autonomamente prodotti visivi.<br />

L’alunno legge e stabilisce confronti tra immagini<br />

pittoriche che ruotano attorno a uno stesso genere.<br />

Usa in modo adeguato le tecniche espressive.<br />

Produce in modo adeguato elaborati visivi.<br />

L’alunno comprende ed usa i codici di base dei<br />

linguaggi artistici.<br />

Distingue e confronta caratteristiche visive ed<br />

evidenti di opere d’arte.<br />

Produce elaborati visivi semplici basati<br />

sull’esperienza diretta della realtà utilizzando<br />

tecniche conosciute.<br />

L’alunno conosce le informazioni essenziali<br />

inerenti alle problematiche legate al patrimonio<br />

culturale artistico. Riconosce e sa definire le<br />

principali tecniche espressive.<br />

Produce in modo meccanico immagini visive.<br />

61


4<br />

1-3<br />

Incompleta<br />

Inadeguata<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

5<br />

4<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

1-3<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

-Osservare e descrivere<br />

-Leggere e comprendere<br />

-Produrre e rielaborare<br />

L’alunno riesce sommariamente a collegare<br />

un’opera d’arte nel suo contesto storico-artistico.<br />

Predilige solo le tecniche che già conosce e rifiuta<br />

di sperimentare altre e realizza elaborati<br />

schematici e incompleti.<br />

L’alunno non comprende l’utilità delle immagini<br />

visive per la crescita culturale e sociale<br />

Non riesce a leggere un’opera d’arte neanche nei<br />

suoi aspetti formali.<br />

Non riesce con i segni grafici a realizzare un<br />

semplice elaborato.<br />

RELIGIONE<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

Ottimo<br />

Distinto<br />

Buono<br />

Sufficiente<br />

Non sufficiente<br />

Ha un’ottima conoscenza della materia, è<br />

capace di approfondimenti critici e di<br />

apporti originali. Partecipa in modo attivo<br />

e vivace a tutte le attività proposte,<br />

dimostrando interesse e impegno lodevoli.<br />

E’ ben organizzato nel lavoro, che realizza<br />

in modo autonomo ed efficace. E’ in grado<br />

di operare collegamenti all’interno della<br />

disciplina e tra le diverse discipline anche<br />

grazie ad approfondimenti personali. E’<br />

autonomo nelle proprie valutazioni e sa<br />

motivarle. E’ propositivo nel dialogo<br />

educativo.<br />

L'alunno conosce globalmente tutti gli<br />

argomenti svolti. Si applica con serietà e<br />

disinvoltura nel lavoro e l’analisi risulta<br />

completa e motivata. Usa un linguaggio<br />

preciso e consapevole e rielabora la<br />

materia in modo critico e personale. Incide<br />

costruttivamente nel dialogo educativo.<br />

Conosce sostanzialmente molti degli<br />

argomenti sviluppati durante l’attività<br />

didattica. Dà il proprio contributo, con<br />

costanza, in tutte le attività; si applica con<br />

serietà; interviene spontaneamente con<br />

pertinenza ed agisce positivamente nel<br />

gruppo. Sa organizzare le sue conoscenze<br />

in maniera autonoma. E’ disponibile al<br />

confronto critico e al dialogo educativo.<br />

Sa ripetere con sufficiente precisione gli<br />

argomenti più importanti della disciplina,<br />

di cui comprende e usa il linguaggio in<br />

modo semplice. Partecipa, anche se non<br />

attivamente, all’attività didattica in classe.<br />

E’ disponibile al dialogo educativo, se<br />

stimolato.<br />

Conosce in modo superficiale o generico<br />

gli elementi essenziali della disciplina;<br />

fatica ad applicare le sue conoscenze. Non<br />

partecipa all’attività didattica e non si<br />

applica al lavoro richiesto. Il dialogo<br />

educativo è assente.<br />

62


Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

MUSICA<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti<br />

negli eventi e nei materiali musicali con<br />

autonomia di giudizio, usando un lessico<br />

appropriato.<br />

Produce e fa uso di diversi sistemi di notazione. Sa<br />

usare appropriati codici e sistemi di codifica.<br />

Partecipa attivamente e con gusto personale ad<br />

esperienze musicali attraverso l'esecuzione e<br />

l'interpretazione di brani strumentali e vocali,<br />

monodici e polifonici<br />

Sa ideare e realizzare, anche improvvisando,<br />

messaggi musicali e multimediali, utilizzando<br />

forme di notazione e/o strumenti informatici.<br />

E' pienamente consapevole delle proprie attitudini<br />

e capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />

territorio<br />

Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti<br />

negli eventi e nei materiali musicali, usando un<br />

lessico appropriato.<br />

Fa uso di diversi sistemi di notazione. Sa usare<br />

appropriati codici e sistemi di codifica.<br />

Partecipa attivamente ad esperienze musicali<br />

attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />

strumentali e vocali monodici e polifonici<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />

multimediali, utilizzando forme di notazione e/o<br />

strumenti informatici.<br />

E' consapevole delle proprie attitudini e capacità, e<br />

delle opportunità musicali offerte dal territorio<br />

Sa analizzare buona parte degli aspetti formali e<br />

strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />

musicali, usando un lessico appropriato.<br />

Usa in modo disinvolto la notazione tradizionale.<br />

Partecipa in modo corretto ad esperienze musicali<br />

attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />

strumentali e vocali, anche con basi orchestrali<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />

multimediali, utilizzando codici appropriati<br />

E 'abbastanza consapevole delle proprie attitudini<br />

e capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />

territorio<br />

Sa analizzare parte degli aspetti formali e<br />

strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />

musicali, usando un lessico abbastanza<br />

appropriato.<br />

Usa in modo corretto la notazione tradizionale<br />

Partecipa in modo corretto ad esperienze musicali<br />

attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani<br />

strumentali e vocali<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />

multimediali, utilizzando semplici codici<br />

appropriati<br />

Riconosce le proprie attitudini e capacità, e le<br />

opportunità musicali offerte dal territorio<br />

63


6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleta<br />

Inadeguata<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Ascoltare e Riflettere<br />

Codificare Decodificare<br />

Suonare e Cantare<br />

Produrre<br />

Orientarsi<br />

Sa analizzare i più semplici aspetti formali e<br />

strutturali insiti negli eventi e nei materiali<br />

musicali, usando un lessico elementare<br />

Usa in modo corretto gli elementi più semplici<br />

della notazione tradizionale<br />

Suona e canta semplici brani monodici<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali e<br />

multimediali.<br />

Sta imparando a riconoscere le proprie attitudini e<br />

capacità, e le opportunità musicali offerte dal<br />

territorio<br />

Sa analizzare alcuni dei più semplici aspetti<br />

formali e strutturali insiti negli eventi e nei<br />

materiali musicali, usando un lessico elementare<br />

Usa in modo insicuro alcuni elementi della<br />

notazione tradizionale<br />

Suona e canta solo parte di semplici brani<br />

monodici<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />

elementari.<br />

Riconosce alcune delle proprie attitudini e<br />

capacità, e delle opportunità musicali offerte dal<br />

territorio<br />

Sa analizzare solo parzialmente alcuni dei più<br />

semplici aspetti formali e strutturali insiti negli<br />

eventi e nei materiali musicali, usando un lessico<br />

approssimativo<br />

Usa in modo molto insicuro alcuni elementi della<br />

notazione tradizionale<br />

Suona e canta in modo insicuro solo parte di<br />

semplici brani monodici<br />

Sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />

approssimativi<br />

Conosce parzialmente le proprie attitudini e<br />

capacità<br />

Non sa analizzare nemmeno i più semplici aspetti<br />

formali e strutturali insiti negli eventi e nei<br />

materiali musicali.<br />

Non sa usare la notazione musicale<br />

Non sa suonare e/o cantare neppure piccole<br />

melodie<br />

Non sa ideare e realizzare messaggi musicali<br />

Conosce molto parzialmente le proprie attitudini e<br />

capacità<br />

LINGUA INGLESE<br />

Griglia per la valutazione delle prove orali<br />

A Comprensione<br />

1. Nonostante le numerose ripetizioni e riformulazioni delle domande non riesce a comprendere il messaggio.<br />

2. E’ necessario ripetere o riformulare più volte alcune domande.<br />

3. E’ necessario ripetere o riformulare alcune domande una sola volta.<br />

4. Sono necessarie solo un paio di occasionali ripetizioni delle domande.<br />

5. Tutte le domande vengono comprese in maniera completa.<br />

6. Tutte le domande vengono prontamente comprese.<br />

7. Tutte le domande vengono comprese subito e in maniera completa.<br />

B Conoscenza dei Contenuti<br />

1. Non conosce la maggior parte degli argomenti proposti.<br />

2. Conosce solo in parte alcuni argomenti di cui espone le linee essenziali.<br />

3. Conosce solo alcuni argomenti di cui espone le linee essenziali.<br />

4. Espone le linee essenziali di quasi tutti gli argomenti trattati.<br />

64


5. Conosce tutti gli argomenti e li espone in modo adeguato.<br />

6. Espone ogni argomento in modo completo e approfondito.<br />

7. Espone ogni argomento in modo completo, approfondito e originale.<br />

C Produzione<br />

a Scorrevolezza<br />

1. Risponde a monosillabi e non sa formulare frasi.<br />

2. Usa frasi slegate ed è spesso incerto nell’esposizione.<br />

3. Interagisce con uno o più interlocutori in modo essenziale.<br />

4. Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi abbastanza corrette e ben strutturate.<br />

5. Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />

corrette e ben strutturate.<br />

6. Interagisce con uno o più interlocutori in modo sicuro utilizzando frasi<br />

corrette e ben strutturate.<br />

7. Interagisce con uno o più interlocutori in modo personale e sicuro utilizzando<br />

frasi corrette e ben strutturate.<br />

b Pronuncia e Intonazione<br />

1. Numerosi , gravi errori che rendono impossibile la comunicazione.<br />

2. Alcuni errori che rendono faticosa la comunicazione.<br />

3. Alcuni errori che rendono faticosa ma comprensibile la comunicazione.<br />

4. Occasionali errori che non compromettono la comunicazione.<br />

5. Errori irrilevanti per la comunicazione.<br />

6. Pronuncia e intonazione molto vicine ai modelli proposti.<br />

7. Pronuncia e intonazione del tutto conformi ai modelli proposti.<br />

c Lessico/Registro<br />

1. Ridottissimo il numero dei vocaboli usati.<br />

2. Gamma di vocaboli ridotta, frequenti ripetizioni dello stesso termine.<br />

3. Limitata gamma di vocaboli usati in modo semplice ma corretto.<br />

4. Discreta gamma di vocaboli usati in modo appropriato.<br />

5. Ampia gamma di vocaboli con occasionali inadeguatezze.<br />

6. Ricco e appropriato.<br />

7. Ricco, appropriato e personale.<br />

d Accuratezza Morfo-sintattica<br />

1. Numerosi, gravi errori che rendono impossibile la comunicazione.<br />

2. Alcuni errori che rendono faticosa la comunicazione.<br />

3. Qualche errore che rende comunque accettabile la comunicazione.<br />

4. Qualche errore che non compromette la comunicazione.<br />

5. Occasionali errori irrilevanti per la comunicazione.<br />

6. Frasi corrette e ben strutturate.<br />

7. Uso delle strutture linguistiche del tutto appropriato<br />

1<br />

2<br />

3<br />

Griglia di valutazione delle prove scritte<br />

Contenuto Lessico Accuratezza<br />

Il testo contiene<br />

Coesione<br />

Mancano quasi Uso limitatissimo numerosi gravi<br />

tutte le<br />

del lessico e/o errori di Il testo non ha<br />

informazioni numerosi errori. grammatica e alcun senso logico.<br />

necessarie<br />

ortografia che<br />

impediscono la<br />

comunicazione.<br />

Le informazioni<br />

sono limitate<br />

Le informazioni<br />

sono limitate ma<br />

generalmente<br />

corrette<br />

I<br />

l testo contiene<br />

vari errori.<br />

Il lessico è<br />

semplice ma<br />

chiaro.<br />

Il testo contiene<br />

errori di<br />

grammatica e /o<br />

ortografia che<br />

talvolta rendono<br />

oscuro il<br />

messaggio.<br />

Il testo contiene<br />

alcuni errori ma il<br />

messaggio è<br />

comunque<br />

comprensibile.<br />

Le frasi sono solo<br />

parzialmente<br />

legate. Alcuni<br />

connettori sono<br />

usati in modo<br />

improprio.<br />

Le frasi sono<br />

legate in modo<br />

semplice ma<br />

corretto.<br />

65


4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

LEGENDA<br />

1. 0/4<br />

2. 5<br />

3. 6<br />

4. 7<br />

5. 8<br />

6. 9<br />

7. 10<br />

Manca una voce<br />

non fondamentale<br />

Il testo contiene<br />

tutte le<br />

informazioni<br />

necessarie ed è<br />

arricchito da alcuni<br />

particolari.<br />

Il testo contiene<br />

tutte le<br />

informazioni<br />

necessarie ed è<br />

arricchito da<br />

numerosi dettagli.<br />

Il testo contiene<br />

tutte le<br />

informazioni<br />

necessarie ed è<br />

originale e<br />

personale.<br />

Il testo contiene<br />

alcuni errori ma il<br />

messaggio è<br />

comunque chiaro.<br />

Il lessico è<br />

adeguato al<br />

messaggio<br />

nonostante qualche<br />

imprecisione.<br />

Il lessico usato è<br />

ricco e vario.<br />

Il lessico usato è<br />

ricco, vario e<br />

personale.<br />

Il testo contiene<br />

occasionali errori<br />

che non<br />

compromettono la<br />

comunicazione.<br />

Il testo contiene<br />

solo qualche<br />

imperfezione<br />

morfologica ed<br />

ortografica.<br />

Il testo non<br />

contiene errori.<br />

L’uso delle<br />

strutture morfosintattiche<br />

è del<br />

tutto appropriato.<br />

Le frasi sono<br />

legate in modo<br />

elementare ma<br />

chiaro ed<br />

appropriato.<br />

Le frasi sono ben<br />

collegate<br />

nonostante qualche<br />

imperfezione<br />

nell’uso dei<br />

connettori.<br />

I connettori sono<br />

usati in modo<br />

appropriato.<br />

I connettori sono<br />

usati in modo del<br />

tutto appropriato.<br />

66


Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Eccellente<br />

Completa<br />

Valida<br />

Adeguata<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleta<br />

Inadeguata<br />

LINGUA FRANCESE<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Ricezione orale (ascolto)<br />

Ricezione scritta (lettura)<br />

Interazione orale<br />

Produzione scritta<br />

Comprende in modo sicuro,completo e dettagliato<br />

dialoghi e testi orali<br />

Comprende in modo sicuro, completo e dettagliato<br />

dialoghi e testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori in modo<br />

personale e sicuro utilizzando frasi corrette e ben<br />

strutturate<br />

Produce testi utilizzando frasi personali, corrette ed<br />

adeguate al contesto comunicativo<br />

Comprende in modo completo e dettagliato dialoghi e<br />

testi orali<br />

Comprende in modo completo e dettagliato dialoghi e<br />

testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori in modo sicuro<br />

utilizzando frasi corrette e ben strutturate<br />

Produce testi utilizzando frasi corrette ed adeguate al<br />

contesto comunicativo<br />

Comprende in modo completo dialoghi e testi orali<br />

Comprende in modo completo dialoghi e testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />

corrette e ben strutturate<br />

Produce testi utilizzando frasi corrette<br />

Comprende in modo adeguato dialoghi e testi orali<br />

Comprende in modo adeguato dialoghi e testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />

abbastanza corrette e ben strutturate<br />

Produce testi utilizzando frasi abbastanza corrette<br />

Comprende in modo essenziale dialoghi e testi orali<br />

Comprende in modo essenziale dialoghi e testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando frasi<br />

non sempre corrette e ben strutturate<br />

Produce testi utilizzando frasi non sempre corrette<br />

Comprende in modo frammentario dialoghi e testi<br />

orali.<br />

Comprende in modo frammentario dialoghi e testi<br />

scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori in modo incerto<br />

evidenziando difficoltà di comunicazione.<br />

Produce testi frammentari e lacunosi.<br />

Comprende solo alcune parole di dialoghi e testi orali.<br />

Comprende solo alcune parole di dialoghi e testi scritti<br />

Interagisce con uno o più interlocutori utilizzando<br />

parole non contestualizzate e frasi poco strutturate.<br />

Produce testi non contestualizzati e scorretti.<br />

Non comprende dialoghi e testi orali.<br />

Non comprende dialoghi e testi scritti<br />

Non è in grado di interagire con uno o più interlocutori<br />

Non è in grado di produrre testi scritti.<br />

67


Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Descrittori<br />

MATEMATICA<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

Criteri di valutazione<br />

Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />

esaustivo e consapevole<br />

Applica i n modo accurato e preciso quanto<br />

appreso con consapevole autonomia<br />

Sa individuare il procedimento operativo ed<br />

applicarlo<br />

con precisione e autonomia<br />

Espone con padronanza e precisione considerazioni<br />

valide<br />

Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />

approfondito<br />

Applica in modo accurato e preciso quanto appreso<br />

Sa individuare il procedimento operativo ed<br />

applicarlo correttamente<br />

Espone con linguaggio preciso valide<br />

considerazioni<br />

Dimostra un’accurata conoscenza degli argomenti<br />

Applica in modo corretto e preciso quanto appreso<br />

ma solo in situazioni note<br />

Sa individuare il procedimento operativo ed<br />

applicarlo<br />

Espone gli argomenti con linguaggio specifico<br />

Dimostra una buona conoscenza degli argomenti<br />

Applica in maniera corretta quanto appreso<br />

Sa individuare il procedimento operativo ma non lo<br />

applica in modo preciso<br />

Espone gli argomenti con termini appropriati<br />

Dimostra di conoscere sufficientemente gli<br />

argomenti<br />

Applica in maniera meccanica o confusa quanto<br />

appreso<br />

Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />

68


5<br />

4<br />

1-3<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri della matematica<br />

-Osservazione di fatti<br />

individuazione e applicazione di<br />

relazioni, proprietà e<br />

procedimenti<br />

-Identificazione e comprensione<br />

di problemi, formulazione di<br />

ipotesi e di soluzioni e loro<br />

verifica<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici della<br />

matematica<br />

Descrittori<br />

SCIENZE<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

perviene ad una soluzione corretta<br />

Espone gli argomenti con termini non sempre<br />

adeguati<br />

Dimostra di conoscere approssimativamente gli<br />

argomenti<br />

Applica solo se guidato quanto appreso<br />

Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />

sempre è in grado di risolverlo<br />

Espone gli argomenti con linguaggio stentato<br />

Dimostra di conoscere molto poco gli argomenti<br />

Applica con difficoltà quanto appreso, anche se<br />

guidato<br />

Sa individuare gli elementi di un problema ma non<br />

è in grado di risolverlo<br />

Espone gli argomenti con linguaggio non tecnico<br />

Dimostra di ignorare completamente gli argomenti<br />

Non sa applicare formule e procedimenti<br />

Non è capace di individuare gli elementi di un<br />

problema<br />

Non conosce il linguaggio specifico<br />

Criteri di valutazione<br />

Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />

esaustivo e consapevole<br />

Osserva con precisione e accuratezza avvalendosi di<br />

strumenti adeguati<br />

E’ capace di rielaborare ed approfondire le<br />

conoscenze acquisite con consapevole autonomia<br />

Espone con padronanza e precisione considerazioni<br />

valide<br />

Dimostra di conoscere gli argomenti in modo<br />

approfondito<br />

Osserva correttamente avvalendosi di strumenti<br />

adeguati<br />

69


8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

1-3<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

Essenziale<br />

Incompleto<br />

Inadeguato<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

-Conoscenza degli elementi<br />

propri delle scienze<br />

-Osservazione di fatti e fenomeni<br />

anche con l’uso di strumenti<br />

-Formulazione di ipotesi e loro<br />

verifica anche sperimentale<br />

-Comprensione ed uso dei<br />

linguaggi specifici delle scienze<br />

E’ capace di riordinare e completare autonomamente<br />

le conoscenze scientifiche di base<br />

Espone con linguaggio preciso valide considerazioni<br />

Dimostra un’accurata conoscenza degli argomenti<br />

Osserva correttamente usando gli strumenti con<br />

qualche incertezza<br />

E’ capace di riordinare e completare le conoscenze<br />

scientifiche di base se guidato<br />

Espone gli argomenti con linguaggio scientifico<br />

Dimostra una buona conoscenza degli argomenti<br />

Osserva correttamente usando gli strumenti sotto la<br />

guida dell'insegnante<br />

E’ capace di seguire e verificare ipotesi di lavoro<br />

proposte da altri<br />

Espone gli argomenti con termini appropriati<br />

Dimostra di conoscere sufficientemente gli argomenti<br />

Osserva in modo superficiale<br />

E’ capace di seguire e verificare ipotesi di lavoro<br />

proposte e guidate dall’insegnante<br />

Espone gli argomenti con termini non sempre<br />

adeguati<br />

Dimostra di conoscere approssimativamente gli<br />

argomenti<br />

Osserva in modo confuso<br />

E’ capace di seguire ipotesi d lavoro proposte<br />

dall'insegnante ma non di verificarle<br />

Espone gli argomenti con linguaggio stentato<br />

Dimostra di conoscere molto poco gli argomenti<br />

Osserva con difficoltà anche se guidato<br />

E’ capace di seguire ipotesi di lavoro proposte<br />

dall'insegnante ma non di verificarle, anche se guidato<br />

Espone gli argomenti con linguaggio non scientifico<br />

Dimostra di ignorare completamente gli argomenti<br />

Osserva in modo scorretto e trasandato<br />

Non è capace di formulare né di verificare alcuna<br />

ipotesi di lavoro<br />

Non conosce il linguaggio specifico<br />

70


Voto Livello delle<br />

competenze<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

Eccellente<br />

Completo<br />

Valido<br />

Adeguato<br />

Accettabile<br />

TECNOLOGIA<br />

Descrittori Criteri di valutazione<br />

-Conoscenza degli elementi propri<br />

della tecnologia<br />

-Osservazione e analisi della realtà<br />

tecnologica in relazione con l’uomo<br />

e l’ambiente<br />

-Utilizzo degli strumenti e<br />

conoscenza della normativa del<br />

disegno tecnico<br />

-Conoscenza e utilizzo del<br />

computer<br />

-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />

specifici della tecnologia<br />

-Conoscenza degli elementi propri<br />

della tecnologia<br />

-Osservazione e analisi della realtà<br />

tecnologica in relazione con l’uomo<br />

e l’ambiente<br />

-Utilizzo degli strumenti e<br />

conoscenza della normativa del<br />

disegno tecnico<br />

-Conoscenza e utilizzo del<br />

computer<br />

-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />

specifici della tecnologia<br />

-Conoscenza degli elementi propri<br />

della tecnologia<br />

-Osservazione e analisi della realtà<br />

tecnologica in relazione con l’uomo<br />

e l’ambiente<br />

-Utilizzo degli strumenti e<br />

conoscenza della normativa del<br />

disegno tecnico<br />

-Conoscenza e utilizzo del<br />

computer<br />

-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />

specifici della tecnologia<br />

-Conoscenza degli elementi propri<br />

della tecnologia<br />

-Osservazione e analisi della realtà<br />

tecnologica in relazione con l’uomo<br />

e l’ambiente<br />

-Utilizzo degli strumenti e<br />

conoscenza della normativa del<br />

disegno tecnico<br />

-Conoscenza e utilizzo del<br />

computer<br />

-Comprensione ed uso dei linguaggi<br />

specifici della tecnologia<br />

-Conoscenza degli elementi propri<br />

della tecnologia<br />

-Osservazione e analisi della realtà<br />

tecnologica in relazione con l’uomo<br />

e l’ambiente<br />

-Utilizzo degli strumenti e<br />

Tecnologia E’ in grado di produrre<br />

documenti, analizzare,elaborare in modo<br />

approfondito, organizzare i processi dei vari<br />

settori economico-produttivi attraverso<br />

modelli con particolare attenzione all’uomo e<br />

all’ambiente<br />

Disegno Individua, riconosce e rappresenta<br />

graficamente forme bidimensionali e<br />

tridimensionali sia con gli strumenti<br />

tradizionali, sia con le tecnologie<br />

informatiche, applicando le regole delle<br />

proiezioni ortogonali<br />

Informatica Possiede padronanza ed utilizzo<br />

di tecnologie e software specifici per scopi<br />

mirati<br />

Tecnologia E’ in grado di produrre<br />

documenti, analizzare, elaborare, organizzare<br />

i processi dei vari settori economicoproduttivi<br />

attraverso modelli con particolare<br />

attenzione all’uomo e all’ambiente<br />

Disegno Individua, riconosce e rappresenta<br />

graficamente forme bidimensionali e<br />

tridimensionali, applicando le regole delle<br />

proiezioni ortogonali<br />

Informatica Possiede padronanza ed utilizzo<br />

di tecnologie e software specifici per scopi<br />

mirati<br />

Tecnologia Sa analizzare e descrivere in<br />

modo corretto oggetti, macchine semplici e<br />

sistemi nelle loro procedure costruttive anche<br />

in relazione all’uomo e all’ambiente<br />

attraverso linguaggi specifici<br />

Disegno Applica correttamente la normativa<br />

del disegno tecnico/geometrico nella<br />

rappresentazione grafica degli oggetti<br />

Informatica Utilizza correttamente il<br />

computer e il software specifico per trattare<br />

ed archiviare dati e immagini. Sa produrre<br />

elaborati personalizzati<br />

Tecnologia Sa analizzare e descrivere in<br />

modo abbastanza esauriente oggetti,<br />

macchine semplici e sistemi nelle loro<br />

procedure costruttive anche in relazione<br />

all’uomo e all’ambiente attraverso linguaggi<br />

specifici<br />

Disegno Applica in modo corretto la<br />

normativa del disegno tecnico/geometrico<br />

nella rappresentazione grafica degli oggetti<br />

Informatica Utilizza in modo accettabile il<br />

computer e il software specifico per trattare<br />

ed archiviare dati e immagini. Sa produrre<br />

semplici elaborati personalizzati<br />

Tecnologia Dimostra una parziale<br />

conoscenza delle trasformazioni<br />

dell’ambiente ed ha bisogno di guida per<br />

utilizzare appropriate tecnologie<br />

Disegno Utilizza in modo sostanzialmente<br />

71


L’insieme degli apprezzamenti degli studenti e dei genitori sull’operato della Scuola, la conoscenza dei “punti di forza”<br />

(elementi che ne sostengono la qualità) e dei “punti di debolezza” (fattori che ne limitano la qualità) consentirà di<br />

capire su cosa si dovrà intervenire per migliorare la qualità del servizio.<br />

CONDIZIONI DI FATTIBILITA’ E RISORSE DISPONIBILI<br />

ORGANIGRAMMA<br />

La struttura organizzativa si articola su CINQUE livelli: Dirigente Scolastico, Funzioni Strumentali e<br />

Collaboratori, Consiglio d'Istituto, Collegio Docenti, Dipartimenti, Coordinatori, Consigli di classe, di<br />

interclasse e di intersezione, Rappresentanti di classe, Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi,<br />

Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici.<br />

ASSISTENTI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

N° 6<br />

CONSIGLIO<br />

D’ISTITUTO<br />

Responsabili di plesso<br />

Sede M.Polo Gallipoli Carm.-Laterza M.-Bianchi M.<br />

Corso Repubblica Venezia G.<br />

S.D’Acquisto Motola Pia e Rossetti N.<br />

Via Palermo Martino M.<br />

S.Pellico Panico M. Eletto N. Gallipoli Giulia<br />

Palazzetto dello sport<br />

DIRETTORE DEI<br />

SERVIZI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

COLLABORATORI<br />

SCOLASTICI<br />

N°18+11 ex-lsu<br />

DIRIGENTE<br />

SCOLASTICO<br />

DOCENTE<br />

COORDINATORE<br />

Dichio Raffaele<br />

COLLEGIO DOCENTI<br />

D.S.+ 109 docenti<br />

DOCENTI<br />

N° 109<br />

RAPPRESENTANTI<br />

DEI GENITORI<br />

COLLABORATORI<br />

N° 4<br />

FUNZIONI<br />

STRUMENTALI<br />

N° 8<br />

AREE 3<br />

CONSIGLI DI CLASSE-<br />

interclasse e intersezione<br />

N° 52<br />

73


1. ALBERIGO Maria A.<br />

2. BIANCHI Margherita<br />

3. BITONDO Giulia<br />

4. BOLETTIERI Teresa Gabriella<br />

5. BORRACCIA Rosa<br />

6. BUBBICO Francesca<br />

7. BUBBICO Giulia Maria<br />

8. BUCCOLO Rosa<br />

9. CALABRESE Vita Anna<br />

10. CAPPIELLO Bruna<br />

11. CARELLA Anna<br />

12. CARIOSCIA Caterina<br />

13. CIFARELLI Grazia<br />

14. CORRADO Stefania<br />

15. CRISTALLO Bruna<br />

16. D'ALEMA Luigia<br />

17. DARTIZIO Maria<br />

18. DE MATTEO Carmela<br />

19. DE RUGGIERI Angela<br />

20. D'ELIA Maria M.<br />

21. DI BELLA Giuseppa Maria<br />

22. DICHIARA Anna<br />

23. DICHIO Angelo R.<br />

24. DICHIO Anna Maria<br />

25. DIGITALINO Francesco<br />

26. DIMICHINO Cornelia<br />

27. DIPALMA Matteo<br />

28. DISABATO Natalia<br />

29. DITARANTO Cornelia<br />

30. DITARANTO Maria A.<br />

31. ELETTO Nicoletta<br />

32. FERRANTE Vincenza<br />

33. FLORES Rosa<br />

34. FLORIO Maria Antonietta<br />

35. FORTUNATO Nunzia<br />

36. FORTUNATO Emilia<br />

37. GALLIPOLI Carmela<br />

38. GALLIPOLI Caterina<br />

39. GALLIPOLI Giulia<br />

40. GIOVINAZZI Daniela<br />

41. GRIECO Bruna Cristina<br />

42. IORIO Lucia Rita Monica<br />

43. LA SALVIA Michela<br />

44. LAMOLA Anna Maria<br />

45. LAPADULA Maria Teresa<br />

46. LATERZA Laura<br />

47. LATERZA Maria Vincenza<br />

48. LEONCINO Rosetta<br />

49. LEONE Maria Rosaria<br />

50. LERRO Maria A.<br />

Collegio dei docenti<br />

51. LOGIUDICE Paola<br />

52. LOMONACO Anna<br />

53. MANZARA Anna Maria<br />

54. MARCHITELLI Vita Maria<br />

55. MARINO Angelina<br />

56. MARTINELLI Daniela<br />

57. MARTINO Maria A.<br />

58. MASSARO Giuseppina<br />

59. MASTORE Giuseppina<br />

60. MAZZOCCOLI Lucia<br />

61. MENZANO Lucia<br />

62. MERO Anna Maria<br />

63. MESSANELLI Mirella<br />

64. MIANULLI Antonia<br />

65. MONGELLI Angela<br />

66. MONTEMURRO Giuseppina<br />

67. MONTESANO Antonella<br />

68. MORANDINO Grazia Maria<br />

69. MORANO Mariano<br />

70. MORELLI Iolanda<br />

71. MOTOLA Maria<br />

72. MOTOLA Maria Pia<br />

73. MUNNO Michele<br />

74. NICASTRO Giuseppina<br />

75. NICOLETTI Rosaria<br />

76. NINNI Margherita<br />

77. NOBILE Angelo<br />

78. OLIVA Maria Carmela<br />

79. PADULA Carmela<br />

80. PANICO Margherita<br />

81. PAOLICELLI Francesco<br />

82. PETROCELLI Stefania<br />

83. PIETROCOLA Anna<br />

84. PINTO Ermelinda<br />

85. PISCIOTTA Maria L.<br />

86. POLLEX Angela<br />

87. PROPATI Rosa<br />

88. RADDI Bruna<br />

89. ROSSETTI Nunzia<br />

90. SALINARI Maria<br />

91. SANTARCANGELO Nunzia<br />

92. SANTARCANGELO Rocco<br />

93. SCIALPI Carmela<br />

94. SILLETTI Filippo<br />

95. SILVAGGI Giovanna<br />

96. STIGLIANO Antonia<br />

97. STIGLIANO Maria Domenica<br />

98. SUGLIA Antonia<br />

99. TINELLI Teresa<br />

100.TODARO Rosa<br />

101.TORTORELLI Ornella<br />

74


102.TRENTADUE Daniela<br />

103.TUFANO Antonietta<br />

104.TURILLO Maria Pia<br />

105.VENA Maria A.<br />

Elezioni del novembre <strong>2011</strong><br />

Consiglio di Istituto<br />

Dirigente Scolastico PIETROMATERA Nunzio Nicola<br />

Docente GALLIPOLI Carmelina<br />

Docente GALLIPOLI Giulia<br />

Docente VENTRELLI Michele<br />

Docente MARCHITELLI Vita<br />

Docente SILVAGGI Giovanna<br />

Docente DIPALMA Matteo<br />

Docente FLORES Rosa<br />

Docente LEONCINO Rosetta<br />

Non Docente PARCHITELLI Franca<br />

Non Docente LOCANTORE Lucia<br />

Genitore MACRI’ Fabio<br />

Genitore CLEMENTE Marianna<br />

Genitore DICHIO Giuseppe<br />

Genitore MONTESANO Maria A.<br />

Genitore SIMMARANO Maria<br />

Genitore ANDRISANI Vitalba<br />

Genitore MARTINELLI Mario<br />

Genitore BUONSANTI Giuseppina<br />

Elezioni del novembre <strong>2011</strong><br />

Giunta Esecutiva<br />

Dirigente scolastico PIETROMATERA Nunzio Nicola<br />

Docente GALLIPOLI Carmelina<br />

DSGA BURDI Anna<br />

Non docente PARCHITELLI Franca<br />

Genitore DICHIO Giuseppe<br />

Genitore MONTESANO M.Antonietta<br />

106.VENEZIA Giovanna<br />

107.VENTRELLI Michele<br />

108.VITALE Vita Maria<br />

109.VIZZIELLO Bruna<br />

FUNZIONI STRUMENTALI<br />

AREA 1 + area 5 + area 6 Bitondo coordinatrice scuola sec. 1° grado<br />

Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />

Gallipoli G. Rossetti- scuola dell’infanzia<br />

AREA2 Turillo coordinatrice scuola sec. 1° grado<br />

Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />

Gallipoli G. Rossetti scuola dell’infanzia<br />

AREA 3 Ventrelli coordinatore scuola sec. 1° grado<br />

Mongelli-Marchitelli scuola primaria<br />

Gallipoli G. Rossetti scuola dell’infanzia<br />

AREA 4 Di Palma Matteo<br />

DOCENTI TUTOR<br />

Florio Maria Antonietta Martino Maria<br />

Propati Rosa Rossetti Nunzia<br />

Cristallo Bruna Flores Rosa<br />

75


Petrocelli Stefania Bitondo Giulia<br />

Carella Anna Ventrelli Michele<br />

Bolettieri Teresa G. Padula Carmela<br />

Tinelli Nobile Angelo<br />

RESPONSABILI DI PLESSO<br />

Via Palermo Martino Maria<br />

Palazzetto Dichio Angelo<br />

C.so Repubblica Venezia Giovanna<br />

S.D’Acquisto Rossetti Nunzia - Motola Pia<br />

S.Pellico Gallipoli G. – Eletto- Panico<br />

M.Polo Bianchi- Laterza – Gallipoli C.<br />

COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA<br />

Gallipoli C. Laterza M. Motola Pia. Panico M.<br />

RESPONSABILI DI AREA<br />

Gruppo H Panico Margherita scuola secondaria di 1° grado<br />

Flores Rosa scuola primaria e scuola dell’infanzia<br />

Coordinamento area strumento musicale D’Alema Luigia<br />

COMMISSIONE INFANZIA PRIMARIA MEDIA<br />

* Continuità e<br />

Orientamento, Formazione<br />

classi- Elettorale - Mensa<br />

* Qualità – Sistema<br />

valutazione-<br />

Autovalutazione<br />

* Regolam. Lab.<br />

Informatica – LIM – Sito<br />

Web<br />

Dichiara Marino Bubbico M G Dichio A.<br />

M.<br />

Nicastro<br />

Montemurro<br />

Lo Giudice Ferrante<br />

Tortorelli<br />

Laterza L. Santarcangelo. Venezia Tufano<br />

Scialpi Digitalino Calabrese Morano<br />

* Sicurezza e prevenzione Lerro Dematteo Eletto Motola P. Dipalma Nobile<br />

* Regolamento Collegio<br />

Docenti<br />

* Regolamento Scuola<br />

Infanzia – Patto educativo –<br />

Contratto formativo<br />

* Regolamento Scuola<br />

Primaria – Patto educativo –<br />

Contratto formativo<br />

* Regolamento Scuola<br />

Media – Patto educativo –<br />

Contratto formativo<br />

Menzano Leone M. Santarcangelo Giovinazzi<br />

Martino Bianchi<br />

Ditaranto C.<br />

Lerro<br />

Leoncino Marchitelli<br />

Mastore<br />

Stigliano Turillo D’Alema<br />

* Carta dei servizi Pietrocola Laterza M. Ventrelli Iorio<br />

*<br />

Regolamento di disciplina<br />

e garanzia interna<br />

Oliva Massaro Dichio Vena<br />

* Protocolli di accoglienza, Mazzoccoli Salinari Flores Cristallo Panico Cifarelli Paolicelli<br />

alunni stranieri, integrazione<br />

H, DSA, dispersione,<br />

ascolto<br />

Pinto<br />

Pisciotta<br />

* Aggiornamento e<br />

formazione<br />

Morelli Silvaggi Greco Messanelli<br />

76


* Ampliamento Offerta<br />

formativa<br />

* <strong>POF</strong> Gallipoli G.<br />

Rossetti<br />

* Funzioni strumentali LamolaStigliano<br />

M.<br />

Ditaranto M. Raddi Gallipoli Martinelli<br />

Di sabato Mongelli Bitondo Padula<br />

Corrado Mero Fortunato Petrocelli<br />

Coordinatori e segretari dei Consigli di classe, interclasse e intersezione<br />

Scuola dell’infanzia<br />

Sezioni 1 coordinatore Ditaranto M. segretario Marino A.<br />

Sezioni 2 coordinatore Martino M. segretario Lapadula<br />

Sezioni 3 coordinatore Rossetti segretario Nicastro<br />

Scuola primaria<br />

Classi 1 coordinatore Silvaggi segretario Mastore<br />

Classi 2 coordinatore Raddi segretario<br />

Classi 3 coordinatore Leoncino segretario Salinari<br />

Classi 4 coordinatore Motola Maria segretario Mongelli<br />

Classi 5 coordinatore Manzara segretario Marchitelli<br />

Scuola secondaria di primo grado<br />

Classe 1A coordinatore Venezia segretario Messanelli<br />

Classe 2A coordinatore Iorio segretario Stigliano<br />

Classe 3A coordinatore Giovinazzi segretario Giovinazzi<br />

Classe 1B coordinatore Lasalvia segretario Lo giudice<br />

Classe 2B coordinatore Carella segretario Dichio<br />

Classe 3B coordinatore Petrocelli segretario Vena<br />

Classe 1C coordinatore Grieco segretario Alberigo<br />

Classe 2C coordinatore Ferrante segretario Martinelli<br />

Classe 3C coordinatore Padula segretario Padula<br />

Classe 1D coordinatore Bitondo segretario Tinelli<br />

Classe 2D coordinatore Bolettieri segretario D’Alema<br />

Classe 3D coordinatore Santarcangelo segretario Paolicelli<br />

Classe 1E coordinatore Tufano segretario Dipalma<br />

Classe 2E coordinatore Ventrelli segretario Pisciotta<br />

Classe 3E coordinatore Fortunato segretario Panico<br />

Classe 1F coordinatore D’Elia segretario Silletti<br />

Classe 2F coordinatore De Ruggieri segretario Morano<br />

Tutela della privacy<br />

La scuola, con l’entrata in vigore del D. Lg.s n. 196/2003, in qualità di Titolare del Trattamento dei dati personali, ai<br />

sensi degli articoli 20 e 21 del suddetto decreto per la tutela della privacy, ha adottato un Manuale della Privacy, in<br />

visione presso la segreteria, nel quale sono descritti gli adempimenti necessari e riportate le istruzioni impartite ai propri<br />

operatori al fine di migliorare l’offerta dei propri servizi e di garantire la tutela della riservatezza mediante la<br />

conformazione del trattamento dei dati personali, comuni e sensibili, secondo modalità volte a prevenire violazioni dei<br />

diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell’interessato.<br />

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