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La tipologia costruttiva
Dettaglio del tegolo portante di copertura
tubolare Ecoshed 5000
Schema del sistema macroshed di copertura.
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L’edificio produttivo
L’edificio produttivo è composto da due unità che, solo all’apparenza, sembrano uguali
tra loro collegate al centro. Entrambi i corpi hanno tre livelli fuori terra, due principali
e un ammezzato di servizio, solo il corpo nord ha un piano interrato e i locali impianti
in copertura. La superficie complessiva calpestabile e pari a 17.300 m 2 , con un
volume urbanistico di oltre 86.500 m 3 . L’area produttiva, come già accennato, è composta
da due elementi fuori terra gemelli (dim. 82,0x42,0 m), uniti al centro da un corpo
di collegamento (28,0x14,0 m) e con una sagoma in pianta a forma di H.
La struttura portante del complesso è costituita da telai, composti da elementi prefabbricati
in conglomerato cementizio, con i quali si ottengono tre impalcati di calpestio
e uno di copertura. Lo schema statico adottato è quello a pilastri monolitici, travi
portanti incernierate e impalcati orizzontali indeformabili nel loro piano.
La copertura è realizzata con un sistema del tipo a macroshed modulabile, che ha
permesso di creare un tetto interamente in calcestruzzo a grande campata (26 m), in
parte a shed e in parte cieco, seguendo le necessità progettuali e il grado di illuminazione
dei diversi ambienti. Gli elementi principali sono tegoli tubolari precompressi
ad ali rialzate posti con interasse di 5,00 m e completati con lastre nervate in calcestruzzo
cieche o con apposite strutture, tali da formare il sistema di illuminamento
a shed.
La finitura del tetto è del tipo misto parte in membrane bituminose e parte in alluminio
naturale con coibentazione in polistirene ad alta densità e specchiature degli shed
in policarbonato alveolare. Gli impalcati intermedi principali sono realizzati con tegoli
doppio T, mentre quelli della zona ammezzato con piastre di tipo alveolare.
Le travi di sostegno variano a seconda della loro collocazione: del tipo ad I per la copertura,
del tipo a L o a T rovescio per gli impalcati intermedi.
Tutti i componenti strutturali sono stati progettati per resistenza al fuoco 120’ secondo
norma UNI 9502. La precisa volontà progettuale di assegnare all’edificio una
forte connotazione architettonica, al di fuori dai soliti schemi addottati per gli edifici
industriali prefabbricati, è stata risolta nelle pareti perimetrali adottando una soluzione
mista, composta da spalloni verticali sagomati in calcestruzzo, che con passo
costante slanciano l’edificio; alternati da pannelli di tamponamento ad asse orizzontale,
con finitura superficiale in graniglia di marmo “Rosso Verona” e caratterizzati
da fughe orizzontali a passo costante, posizionate a inglobare la fuga di giun-