Documento 15maggio2012 5BE.pdf
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE<br />
“ANTONIO MEUCCI”<br />
CITTADELLA (PD)<br />
ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />
DOCUMENTO<br />
DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
CLASSE: 5^ BE<br />
INDIRIZZO: ELETTRONICA E<br />
TELECOMUNICAZIONI<br />
CITTADELLA, 14 maggio 2012<br />
Il Dirigente Scolastico<br />
Prof.ssa Laura Gioia<br />
Il Coordinatore di Classe<br />
Prof. Antonio Visentini
Indice<br />
1. Presentazione dell’ istituto pag. 3<br />
1.1. Identità dell’Istituto “A. Meucci” “ 3<br />
1.2. Caratteri specifici dell’indirizzo di studi “ 4<br />
1.3. Profilo professionale in uscita e competenze “ 4<br />
1.4. Profilo professionale in uscita e competenze “ 5<br />
1.5. Caratteristiche del territorio e provenienza degli alunni “ 5<br />
2. Presentazione della classe pag. 6<br />
2.1. Composizione della classe “ 6<br />
2.2. Composizione e variazione del Consiglio di classe “ 7<br />
3. Storia e analisi della situazione della classe pag. 8<br />
4. Programmazione Collegiale pag. 9<br />
4.1. Obiettivi generali (educativi e formativi) “ 9<br />
4.2. Conoscenze, competenze e capacità “ 9<br />
4.3. Attività curricolari ed extracurricolari “ 9<br />
5. Moduli e percorsi interdisciplinari pag. 11<br />
6. Criteri e strumenti di misurazione (punteggi e livelli) e di valutazione<br />
(indicatori e descrittori adottati per la formulazione di giudizi e/o per<br />
l’attribuzione dei voti) approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio<br />
di Classe pag. 11<br />
6.1. Valutazione classe 5^ ai fini dell’Esame di Stato “ 12<br />
6.2. Credito scolastico “ 12<br />
6.3. Credito formativo “ 13<br />
7. Prove di preparazione all’esame pag. 13<br />
ALLEGATI<br />
Griglie di attribuzione del punteggio utilizzate nelle simulazioni pag. 15<br />
Piani di lavoro per singola disciplina<br />
1. Religione pag. 18<br />
2. Italiano “ 20<br />
3. Storia “ 23<br />
4. Lingua Inglese “ 26<br />
5. Diritto ed Economia Industriale “ 29<br />
6. Elettronica “ 31<br />
7. Sistemi Elettronici Automatici “ 35<br />
8. Telecomunicazioni “ 40<br />
9. Tecnologie, Disegno e Progettazione “ 45<br />
10. Educazione Fisica “ 50<br />
11. Matematica “ 53<br />
Testi Prove di simulazione III prova pag. 56<br />
2
ESAME DI STATO 2012<br />
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
CLASSE 5 a BE ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI<br />
SCUOLA : ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “ANTONIO MEUCCI”<br />
INDIRIZZO: VIA ALFIERI, 58 -CITTADELLA<br />
TEL. 049/5970210 - FAX 049/9400959<br />
e-mail: PDIS018003@istruzione.it<br />
ANNO SCOLASTICO 2011/2012<br />
DIRIGENTE SCOLASTICO: LAURA GIOIA<br />
COORDINATORE DELLA CLASSE:ANTONIO VISENTINI<br />
1 - PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO<br />
1.1 – Identità dell’Istituto “A. Meucci”<br />
L’Istituto Tecnico Industriale “A. Meucci” di Cittadella è l’unico Istituto Tecnico Industriale dell’Alta<br />
Padovana; già funzionante come sezione staccata dell’I.T.I.S. “Marconi” di Padova, ha acquisito<br />
l’autonomia a decorrere dall’anno scolastico 1971/72 ed è stato ufficialmente istituito con Decreto del<br />
Presidente della Repubblica n.956 del 1/7/1974 per la specializzazione in Telecomunicazioni.<br />
Per alcuni anni l’Istituto ha occupato dei locali, non adatti alle esigenze didattiche, in pieno Centro<br />
storico di Cittadella.<br />
A decorrere dall’anno scolastico 1984/85, nelle classi del triennio sono stati attivati un corso di<br />
specializzazione in Elettronica Industriale ed un corso con l’introduzione della sperimentazione<br />
Ambra ad indirizzo Telecomunicazioni.<br />
Dal 1989/90 è stata aggregata all’Istituto la sezione staccata di Camposampiero che funzionava come<br />
sezione staccata dell’I.T.I.S. “Natta” di Padova. Per tale sede, con specializzazione in Meccanica, era<br />
stato attivato l’indirizzo sperimentale Ergon.<br />
A decorrere dall’anno scolastico 1993/94 è stato autorizzato il corso sperimentale Abacus<br />
dell’indirizzo di Informatica, mentre la specializzazione in Elettronica Industriale scompariva<br />
progressivamente.<br />
Il D.M. del 09/03/1994 ha sostituito gli orari e i programmi di insegnamento vigenti nel biennio e, in<br />
alcune specializzazioni, dei successivi trienni. Pertanto, a decorrere dall’anno scolastico 1994/95, i<br />
progetti sperimentali in atto Ambra ed Ergon sono diventati rispettivamente Elettronica e<br />
Telecomunicazioni e Meccanica.<br />
I nuovi programmi del biennio sono stati attivati, invece, nel successivo anno scolastico 1995/96 e<br />
dall’anno scolastico 1996/97 sono state formate inoltre classi prime dell’indirizzo Scientifico-<br />
Tecnologico, secondo il progetto elaborato dalla Commissione Brocca.<br />
3
1. 2 – Caratteri specifici dell’indirizzo di studi<br />
L’indirizzo di studio in elettronica e telecomunicazioni è caratterizzato da un biennio comune a<br />
tutti gli indirizzi di Istituto Tecnico Industriale e da un triennio di specializzazione con discipline<br />
dell’area comune e discipline di indirizzo.<br />
Discipline ed ore del triennio di specializzazione in elettronica e telecomunicazioni attuale.<br />
(tra parentesi le ore di laboratorio)<br />
Area comune<br />
Area di indirizzo<br />
Discipline Classe 3 a Ore Classe 4 a Ore Classe 5 a Ore<br />
Italiano 3 3 3<br />
Storia 2 2 2<br />
Inglese 3 3 2<br />
Diritto ed Economia 2 2<br />
Matematica 4 3 3<br />
Educazione fisica 2 2 2<br />
Religione 1 1 1<br />
Meccanica 3<br />
Elettrotecnica 5(2) 2<br />
Elettronica 3(2) 4(2) 4(2)<br />
Sistemi automatici 3(2) 3(2) 5(2)<br />
Telecomunicazioni 3 4(1)<br />
Tecnologia-Disegno-<br />
Progettazione<br />
3(2) 4(3) 4(3)<br />
Le discipline di indirizzo prevedono le ore in compresenza tra docente teorico e tecnico-pratico<br />
per lo svolgimento di attività di laboratorio.<br />
Il piano di studi è caratterizzato anche dall’area di progetto che costituisce un modello di<br />
articolazione culturale ricavato dal monte ore annuo, che non altera il quadro orario. Nel corso del<br />
triennio vengono attuati da gruppi di docenti, progetti di ricerca multidisciplinare di ampiezza e durata<br />
variabile. I problemi dell’area di progetto dovranno tenere conto di aspetti conoscitivi, applicativi,<br />
tecnologico, informatico, ecc.<br />
1.3 - Profilo professionale in uscita e competenze<br />
Il profilo professionale in uscita prevede per il Perito Industriale per l’Elettronica e le<br />
Telecomunicazioni le seguenti competenze trasversali:<br />
partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo;<br />
svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti;<br />
aggiornare le proprie conoscenze, anche al fine di una eventuale conversione di attività;<br />
interpretare, nella loro globalità, le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda<br />
in cui opera.<br />
Il diplomato deve inoltre essere in grado di:<br />
analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari;<br />
analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e<br />
trasmissione di suoni, immagini e dati;<br />
partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo, sovrintendendo anche alla<br />
manutenzione;<br />
4
progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici ma completi di automazione e<br />
telecomunicazione, valutando anche economicamente la componentistica presente sul mercato;<br />
descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione di sistemi progettati e scriverne il<br />
manuale d’uso;<br />
comprendere manuali , documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera.<br />
1.4 – Caratteristiche del territorio e provenienza degli alunni<br />
L’Istituto è ben inserito nel contesto territoriale caratterizzato da un buono sviluppo di attività<br />
industriali ed artigianali, soprattutto nel settore elettromeccanico; gli allievi provengono quasi<br />
esclusivamente dalle zone limitrofe alla scuola.<br />
1.5 – Elementi caratterizzanti il piano dell’offerta formativa<br />
L’Istituto Tecnico Industriale Statale “A. Meucci” di Cittadella si propone di rendere operativa la<br />
propria identità, di presenza e di servizio, mediante il seguente specifico progetto che persegue le<br />
finalità e gli obiettivi prioritari di seguito formulati.<br />
Finalità:<br />
Promuovere le potenzialità umane e culturali del singolo studente, al fine di incontrare e<br />
rispondere ai suoi bisogni e alle sue aspettative sia di natura formativa, personale e sociale, sia di<br />
natura culturale e professionale.<br />
Obiettivi prioritari per il raggiungimento delle finalità<br />
- Permanente attenzione alla fase di sviluppo adolescenziale dello studente da parte di tutte le<br />
componenti scolastiche<br />
- Attivazione di esperienze culturali, relazionali e sociali per una identità globale dello studente<br />
- Continua valenza di esperienza personale e interpersonale dello studente<br />
- Attuazione di piani didattici ed integrativi che armonizzino finalità curricolari ed effettive<br />
esigenze dei soggetti<br />
- Permanente feed-back dell’Istituzione con le nuove esigenze di formazione dallo sviluppo<br />
culturale, sociale ed economico nel territorio, al fine di favorire, a conclusione del quinquennio,<br />
un inserimento più efficace ed idoneo dello studente nel mondo del lavoro;<br />
- Promozione nello studente sia di un’acquisizione qualificante degli studi d’indirizzo, sia di<br />
uno sviluppo della propria personalità.<br />
Nell’area formativa della persona si privilegiano gli aspetti di educazione alla responsabilità, alla<br />
libertà, alla solidarietà. Nell’area di formazione tecnica-culturale si tende a formare un giovane capace<br />
di inserirsi in una realtà produttiva molto differenziata ed in rapido cambiamento. Pertanto oltre<br />
all’acquisizione di specifiche competenze tecnico-professionali si tende a potenziare aspetti di cultura<br />
linguistica e la predisposizione alla riflessione, all’analisi dei problemi, al continuo aggiornamento.<br />
La formazione dell’allievo avviene secondo diverse modalità che prevedono oltre le lezioni frontali, le<br />
attività di laboratorio ed i riscontri con il mondo operativo, attraverso le visite d’istruzione, gli stage.<br />
5
2- PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />
2.1 – Composizione della classe<br />
La classe è formata da 21 allievi i cui nominativi sono i seguenti:<br />
1. Albanese Simone<br />
2. Antonello Daniele<br />
3. Babolin Giacomo<br />
4. Bastianello Alberto<br />
5. Berton Nicola<br />
6. Bizzotto Bruno<br />
7. Boratto Alberto<br />
8. Bosco Luca<br />
9. Busolin Alessandro<br />
10. Cabrelle Giulio<br />
11. Cazzaro Francesco<br />
12. Cecchin Alessandro<br />
13. Daminato Simone<br />
14. Grosselle Francesco<br />
15. Melis Donald<br />
16. Mihaila Cozmin Costel<br />
17. Ognef Dan Ionut<br />
18. Pivato Omar<br />
19. Polverino Manuel<br />
20. Rizzato Alessio<br />
21. Uicich Gabriele<br />
VARIAZIONI NEL TRIENNIO DELLA CLASSE 5 a BE<br />
Classe Iscritti alla<br />
Classe<br />
Iscritti da altra<br />
Classe o<br />
Ripetenti<br />
Promossi Promossi a<br />
Settembre<br />
6<br />
Non Promossi,<br />
ritirati o<br />
trasferiti<br />
Terza 21 3 10 9 2<br />
Quarta 23 4 12 8 3<br />
Quinta 21 1
2. 2 – Composizione e variazione del Consiglio di classe<br />
(*: Docenti tecnico-pratici)<br />
(tra parentesi: insegnanti supplenti in servizio al 14/05/2012)<br />
DISCIPLINE<br />
CURRICOLARI<br />
ANNI DI<br />
CORSO<br />
CLASSE III a CLASSE IV a CLASSE V a<br />
ITALIANO 3°- 4°- 5° Tardivo Tardivo Portera<br />
7<br />
(Vallotto)<br />
STORIA 3°- 4°-5° Tardivo Tardivo Portera<br />
(Vallotto)<br />
INGLESE 3°-4°-5° Ferronato Ferronato Ferronato<br />
DIRITTO ED<br />
ECONOMIA<br />
(Zuin)<br />
4°-5° Sanarico Sanarico<br />
(Porcaro)<br />
MATEMATICA 3°-4°-5° Valotto Valotto Valotto<br />
MECCANICA E<br />
MACCHINE<br />
ELETTROTECNICA 3°-4°<br />
ELETTRONICA 3°-4°-5°<br />
SISTEMI AUTOMATICI 3°-4°-5°<br />
TELECOMUNICAZIONI 4°-5°<br />
TECNOLOGIA-DISEGNO<br />
PROGETTAZIONE<br />
3° Colosimo<br />
3°-4°-5°<br />
Tubia<br />
Errico*<br />
Simonato<br />
Abate*<br />
Simonato<br />
Basiricò*<br />
Cecchin<br />
Basiricò*<br />
Tubia<br />
Menegazzo<br />
Basiricò*<br />
Simonato<br />
Visentini<br />
Zecchin*<br />
Simonato<br />
Basiricò* Basiricò*<br />
Visentini Visentini<br />
Cecchin<br />
Basiricò*<br />
Zecchin*<br />
Cecchin<br />
Basiricò*<br />
EDUCAZIONE FISICA 3°-4°-5° De Rossi De Rossi De Rossi<br />
RELIGIONE 3°-4°-5° Scolaro Scolaro Scolaro<br />
3BE: Coordinatore: Prof.ssa Tardivo; Segretario: Prof Simonato.<br />
Rappresentanti genitori: Burbello Carmela Grosselle e Ricci Pasqualina Cecchin.<br />
Rappresentanti allievi: Cazzaro Francesco e Cecchin Alessandro.<br />
4BE: Coordinatore: Prof.ssa Tardivo; Segretario: Prof. Basiricò.<br />
Rappresentanti genitori: Albanese Franco e Burbello Carmela Grosselle<br />
Rappresentanti allievi: Bosco Luca e Cecchin Alessandro<br />
<strong>5BE</strong>: Coordinatore: Prof. Visentini; Segretario: Prof Basiricò.<br />
Rappresentanti genitori: Albanese Franco e Burbello Carmela Grosselle<br />
Rappresentanti allievi: Bosco Luca e Ognef Dan Ionut.
3 – STORIA E ANALISI DELLA SITUAZIONE DELLA CLASSE<br />
La 5 a BE, nata nell’anno scolastico 2009/10 come 3 a BE, era composta da 21 allievi. Fin da subito si è<br />
dimostrata una compagine piuttosto eterogenea, annoverando al suo interno diverse tipologie di allievi:<br />
un piccolo gruppo dotato di buone capacità, autonomo nello studio ed in possesso di un efficace<br />
metodo; una parte più consistente, attestata su livelli di mera sufficienza, abbastanza attenta durante le<br />
lezioni in aula, ma caratterizzata da uno studio frammentario, finalizzato alle verifiche; un numero<br />
ridotto di studenti con evidenti lacune di base, che non prendevano appunti e mostravano scarso<br />
impegno domestico. Con tali premesse, il lavoro dei docenti, volto a migliorare le prestazioni<br />
didattiche generali della classe, è risultato particolarmente difficile. Infatti, gli alunni più dotati<br />
tendevano ad annoiarsi e distrarsi quando gli insegnanti erano costretti a ripetere le spiegazioni a<br />
vantaggio di allievi meno preparati. A ciò si deve aggiungere un interesse diversificato in funzione<br />
delle materie costituenti il curricolo scolastico, maggiore per le discipline tecniche, specialmente per<br />
ciò che concerneva l’aspetto pratico e laboratoriale, minore per quelle umanistiche o prevalentemente<br />
teoriche.<br />
Dal punto di vista disciplinare, non si segnalavano comportamenti rilevanti, il gruppo risultava ben<br />
amalgamato e la socializzazione era da ritenersi buona. Non sono mancati piccoli episodi, non gravi,<br />
come gli ingressi in ritardo, sia all’inizio delle lezioni che dopo l’intervallo, o l’eccessiva rumorosità<br />
durante le interrogazioni, ma nel complesso lo svolgimento delle attività scolastiche procedeva in<br />
modo regolare.<br />
La 4 a BE era composta da 23 allievi, in quanto, al gruppo originario se ne sono aggiunti 4 ripetenti, due<br />
di questi proveniente dalla 4 a AE.<br />
Nel corso dell’anno la socializzazione e la motivazione sono in media migliorate. Il comportamento e<br />
il rispetto delle regole sono stati accettabili, la frequenza è stata incostante e per alcuni allievi poco<br />
assidua. Inoltre, l’impegno nello studio, è stato nel complesso sufficiente, ma con notevole<br />
differenziazione: discontinuo e non sempre appropriato da parte degli allievi con maggiori difficoltà,<br />
adeguato alle potenzialità da parte degli allievi più capaci. Per tutte le discipline la programmazione è<br />
stata quasi interamente svolta rispettando i piani di lavoro presentati.<br />
La 5 a BE, è composta da 21 allievi di cui 1 ripetente. Permane la diversificazione in termini di<br />
rendimento scolastico, infatti, seppure le capacità siano da ritenersi mediamente sufficienti, si<br />
evidenziano profitti buoni o discreti in un piccolo numero di alunni, con alcuni casi di eccellenza,<br />
lacune anche importanti per un altro gruppo limitato, mentre circa metà della classe manifesta lievi<br />
difficoltà concentrate soprattutto nelle discipline tecnico-scientifiche. Questi aspetti negativi sono<br />
dovuti a diverse concause: uno studio frammentario, superficiale, concentrato nei pochi giorni che<br />
precedono le verifiche, assenze strategiche in occasione delle stesse, un livello di attenzione in classe<br />
non sempre all’altezza della cresciuta complessità degli argomenti trattati, lacune di base che alcuni<br />
alunni non hanno provveduto a colmare con il dovuto impegno e attività di laboratorio affrontate con<br />
troppa leggerezza. Tuttavia, gli studenti più responsabili sono risultati trainanti per il rimanente gruppo<br />
classe ed hanno aiutato in più occasioni quelli meno preparati.<br />
É doveroso segnalare che lungo l’arco dell’anno scolastico, gli allievi hanno incontrato difficoltà anche<br />
nelle materie umanistiche in quanto hanno dovuto interrompere un percorso didattico iniziato da un<br />
altro docente e conclusosi alla fine di gennaio. Pertanto, l’insegnante supplente, dopo aver<br />
somministrato un test d’ingresso per valutare competenze e conoscenze acquisite, ha incontrato<br />
difficoltà nello svolgere il programma per esteso a causa della situazione pregressa.<br />
Va sottolineato, infine, l’interesse dimostrato da quasi tutto il gruppo classe per gli aspetti pratici delle<br />
discipline d’indirizzo, che si è manifestato sotto forma di progetti applicativi multidisciplinari, anche<br />
di discreta valenza, che, se portati a buon fine, saranno oggetto di alcune tesine da presentare all’esame<br />
di stato.<br />
Per quanto concerne l’aspetto disciplinare, non si sono verificati episodi di particolare rilievo.<br />
8
4- PROGRAMMAZIONE COLLEGIALE<br />
4.1 – Obiettivi generali (educativi e formativi)<br />
Gli allievi sono stati indirizzati all’attività di studio in modo da abituarli all’analisi, alla sintesi e ai<br />
necessari collegamenti interdisciplinari.<br />
Il processo didattico – formativo ha inteso favorire:<br />
- la maturazione progressiva sul piano umano, sociale, culturale, professionale<br />
- l’abitudine a pensare e giudicare in maniera autonoma e critica<br />
- l’abitudine a correlare, unificare teoricamente e operativamente le varie conoscenze.<br />
4.2 – Conoscenze, competenze e capacità<br />
L’azione formativa ha promosso negli allievi:<br />
- l’acquisizione di strumenti più sicuri nella comunicazione scritta e orale<br />
- l’apprendimento dei contenuti disciplinari<br />
- la familiarizzazione con le tecniche e i linguaggi di tipo letterario e scientifico<br />
- lo sviluppo di capacità di analisi e sintesi, elaborazione e realizzazione.<br />
Si rimanda ai singoli piani di lavoro dei docenti per informazioni più dettagliate.<br />
4.3 – Attività curricolari ed extracurricolari<br />
Attività di stage<br />
I seguenti allievi hanno partecipato alle attività di stage proposte nella classe quarta:<br />
Nome Ditta dal al<br />
Albanese Simone Ecoflam<br />
Resana (TV)<br />
Bosco Luca Google Ireland House<br />
(Irlanda)<br />
Busolin Alessandro Geonweb snc<br />
Camposampiero (PD)<br />
Cazzaro Francesco Orlando Pierantonio<br />
Daminato Simone Pavan srl<br />
Carmignano di Brenta (PD)<br />
Galliera Veneta (PD<br />
9<br />
13-06-2011 08-07-2011<br />
24-10-2011 28-10-2011<br />
04-07-2011 04-08-2011<br />
13-06-2011 30-06-2011<br />
13-06-2011 01-07-2011<br />
Gli alunni Grosselle, Ognef e Cecchin hanno partecipato al corso sui pannelli fotovoltaici, svolto in<br />
collaborazione con l’ ENAIP di Cittadella.
Visita di studio: Gardone Riviera (22 dicembre 2011)<br />
Insegnante accompagnatore: Prof. Antonio Visentini<br />
A Gardone Riviera la classe ha visitato il Vittoriale con il giardino e la Prioria. Tale visita ha permesso<br />
agli allievi di immettersi nella letteratura, nell’arte e nelle vicende dei primi cinquant’anni del XX<br />
secolo e ha offerto loro la possibilità di<br />
- Comprendere l’importanza che il Vittoriale riveste nel panorama culturale italiano<br />
- Scoprire il personaggio Gabriele D’Annunzio attraverso i luoghi della sua vita<br />
- Consolidare le conoscenze e le informazioni relative al poeta e allo scrittore acquisite in classe.<br />
Visita d’istruzione alla Fiera dell’elettronica a Pordenone (19 novembre 2011)<br />
Insegnanti accompagnatori: Prof. Antonio Visentini, Prof.ssa Giuliana Zecchin<br />
Visite aziendali<br />
A tutt’oggi non ne sono state effettuate.<br />
Educazione alla salute<br />
31 gennaio 2012: incontro di 3 ore tenuto dal prof. A. Garolla e dal suo staff, inerente al progetto di<br />
prevenzione andrologica rivolto agli alunni delle classi quinte.<br />
15 marzo 2012: incontro di 2 ore con l’associazione dell’AVIS di Cittadella. Informazioni di tipo<br />
specialistico sul tema del sangue: elementi di fisiologia, di patologia e di cultura della donazione del<br />
sangue.<br />
Giornata dell’Arte<br />
Il giorno 23 dicembre 2011 è stata organizzata e gestita dagli studenti la giornata dell’arte. Qualche<br />
allievo ha partecipato ai tornei di ping pong. Qualcuno ha suonato uno strumento musicale mentre la<br />
maggior parte è stata impegnata nell’attività di sorveglianza (GSM).<br />
Progetto legalità<br />
Gli alunni hanno partecipato a due incontri, a cura della facoltà di psicologia dell’Università di<br />
Padova, nell’ambito del progetto “Officina della legalità”, tenutisi il 26 ed il 28 ottobre 2011.<br />
Attività sportive<br />
- Torneo interno di tennis tavolo<br />
- Torneo interno di calcio a 5.<br />
Corsi di recupero<br />
Per gli allievi in difficoltà sono stati effettuati i seguenti corsi di recupero:<br />
Italiano Prof. Vallotto ( in itinere)<br />
Storia Prof. Vallotto ( corso di recupero)<br />
Matematica Prof. Valotto ( in itinere)<br />
Inglese Prof Zuin ( in itinere)<br />
Elettronica Prof. Visentini ( in itinere )<br />
Telecom. Prof. Visentini ( in itinere )<br />
Sistemi Prof Simonato ( corso di recupero)<br />
TDP Prof Cecchin ( in itinere)<br />
10
E' stata svolta l'attività di sportello "help" nelle seguenti discipline: Matematica, Sistemi.<br />
Viaggio d’istruzione<br />
RELAZIONE FINALE DELLA VISITA DI ISTRUZIONE : Barcellona<br />
Insegnanti accompagnatori: Prof. Pretto, Prof. Cinel, Prof. V. Noto<br />
DATA : 26-31 marzo 2012<br />
Classi : <strong>5BE</strong>- 5 AM<br />
Modalità di svolgimento: la partenza è avvenuta il 26 marzo da Cittadella, dal piazzale antistante<br />
l’istituto Meucci. Il viaggio prevedeva una prima tappa ad Avignone per una visita al Palazzo dei Papi<br />
ed alla Cattedrale e l’arrivo in serata ad Arles dove gli alunni si sono sistemati nelle stanze loro<br />
assegnate.<br />
Il giorno dopo, martedì 27,durante il tragitto dalla Francia alla Spagna, è stato visitato il “Pont du<br />
Gard” e la città di Girona. Gli alunni hanno cenato e pernottato in una località della Costa Brava.<br />
Il terzo giorno, mercoledì 28 marzo, in mattinata, visita alla “Sagrada Familia” e al parco del Palau<br />
Guell. Nelle ore pomeridiane, visita al circuito automobilistico della Catalunya.<br />
Il quarto giorno, 29 marzo, visita allo stadio dove si sono svolti i giochi olimpici del 1992. Di seguito,<br />
passeggiata lungo il viale delle Ramblas a Barcellona.<br />
Il quinto giorno, 30 marzo, lasciato l’albergo della Costa Brava dove si è pernottato tre notti, ci si è<br />
diretti a Nimes. Durante il tragitto, visita al museo di Salvador Dalì presso Figueras. Nel pomeriggio, è<br />
stata visitata Nimes<br />
L’ultimo giorno, è stato visitato il Principato di Monaco e si è intrapreso il viaggio di ritorno. L’arrivo<br />
a Cittadella è avvenuto alle ore 21,30 circa.<br />
Il viaggio si è svolto come da programma , senza alcun imprevisto.<br />
Il comportamento degli alunni: durante il tragitto e la permanenza è stato corretto, responsabile e<br />
maturo.<br />
Gli alunni hanno dimostrato generalmente un certo interesse per le mete proposte dall’itinerario,<br />
capacità di orientamento, e una certa autonomia di movimento durante le pause.<br />
Le relazioni sono sempre state amichevoli : gli alunni erano sempre in gruppo e mostravano un buon<br />
affiatamento.<br />
La gita scolastica ha avuto nel complesso una buona valenza formativa e culturale<br />
Attività di orientamento all’Università e al mondo del lavoro<br />
E’ iniziata nell’anno scolastico 2010/2011 con la presentazione dell’offerta formativa per le classi<br />
quarte a cura del servizio di orientamento dell’Università di Padova.<br />
Il giorno 11 gennaio 2012 gli alunni hanno assistito ad una conferenza tenuta dall’Università di<br />
Padova, sul tema dell’energia.<br />
Alcuni allievi hanno partecipato alla giornata di presentazione dell’offerta formativa dell’Università<br />
degli Studi di Padova (16 febbraio 2012).<br />
5 – Moduli e percorsi interdisciplinari<br />
L’attività di area di progetto non è stata attivata nel corrente anno scolastico.<br />
6 – Criteri e strumenti di misurazione (punteggi e livelli) e di valutazione<br />
(indicatori e descrittori adottati per la formulazione di giudizi e/o per<br />
l’attribuzione dei voti) approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Classe<br />
Per le valutazioni dello scrutinio finale si adotteranno i criteri previsti dal collegio docenti.<br />
Per le valutazioni nelle diverse discipline si rimanda alle schede del singolo docente.<br />
11
Per i crediti formativi, sulla base del Decreto 10 febbraio 1999, le esperienze che danno luogo<br />
all’acquisizione dei crediti sono acquisite al di fuori della Scuola d'appartenenza. Tutte le altre attività<br />
rientrano nei crediti scolastici.<br />
I criteri generali per la valutazione dei crediti scolastici e dei crediti formativi, approvati dal Collegio,<br />
sono di seguito indicati.<br />
Il Consiglio di Classe procede all’attribuzione del credito scolastico ad ogni candidato interno sulla<br />
base della tabella A del regolamento di cui al D.M. 99/09 e D.M. 42/07 art.1, comma 2.<br />
Media dei voti Credito scolastico - Punti<br />
A.S. 2009/2010 A.S. 2010/2011 A.S. 2011/2012<br />
M = 6 3 – 4 3 – 4 4 - 5<br />
6 < M 7 4 - 5 4 – 5 5 – 6<br />
7 < M 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7<br />
8 < M 9 6 – 7 6 – 8 7 - 9<br />
9 < M 10 7 – 8 6 – 8 7 - 9<br />
Si precisa che il C.d.C. integrerà il credito scolastico per quegli alunni con ripetenza nel curriculum scolastico, al<br />
fine di adeguarlo alle nuove tabelle.<br />
6.1 - Valutazione classe 5^ ai fini dell’Esame di Stato<br />
Per la valutazione del credito scolastico e formativo restano valide le indicazioni generali fornite per<br />
tutte le classi del triennio. Il credito scolastico viene attribuito sulla base delle indicazioni della tabella<br />
A (D.M. 99/09 e D.M. 42/07 art.1, comma 2).<br />
I singoli docenti utilizzano, ai fini della attribuzione dei voti, l’intera scala decimale. La valutazione<br />
finale sulla base del documento programmatico del Consiglio di Classe, degli obiettivi didattici delle<br />
singole discipline e dei criteri di valutazione previsti nei diversi piani di lavoro, terrà conto della<br />
corrispondenza tra espressione numerica del voto e livelli di competenze conseguite in termini di<br />
conoscenze, comprensione, applicazione, sintesi ed analisi.<br />
6.2 - Credito scolastico<br />
Il credito scolastico viene deliberato sulla base dei seguenti elementi:<br />
a) profitto nelle diverse discipline, al fine della attribuzione alle diverse fasce previste dalle tabelle del<br />
regolamento di cui al D.P.R. 23 luglio 1998.<br />
b) assiduità e frequenza alle lezioni, compresa l’area di progetto<br />
c) interesse e partecipazione al dialogo educativo;<br />
d) attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola quali:<br />
stage, partecipazione a gare studentesche, a concorsi, mostre e altre iniziative similari, assistenza ai<br />
compagni portatori di handicap all’interno della scuola, attività nell’ambito del progetto “giovani”;<br />
e) eventuali crediti formativi.<br />
Ai fini della attribuzione del credito scolastico si terrà conto del debito formativo, in quanto all’alunno<br />
promosso con debito formativo alla penultima classe o all’ultima classe sarà assegnato il punteggio<br />
minimo previsto dalla banda corrispondente alla media riportata nello scrutinio finale. In caso<br />
12
d’accertato superamento del debito il consiglio di Classe può integrare in sede di scrutinio finale<br />
dell’anno scolastico successivo il punteggio minimo assegnato nei limiti previsti dalla banda<br />
d’oscillazione cui tale punteggio appartiene. Tale integrazione avverrà sempre considerando i punti b,<br />
c, d, .<br />
6.3 - Credito formativo<br />
Sulla base del decreto Ministeriale del 24 febbraio 2000, i consigli di classe procedono alla valutazione<br />
dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei<br />
docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei consigli di classe medesimi, e in relazione<br />
agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.<br />
Fermo restando la valutazione della qualità del credito formativo e della attribuzione del punteggio<br />
relativo al Consiglio di Classe, il Collegio dei docenti individua come riconoscibili per le classi di<br />
specializzazione in elettronica e telecomunicazioni le seguenti esperienze:<br />
1) esperienze lavorative e formative nel settore dell’elettronica e dell’elettrotecnica o industriali<br />
affini;<br />
2) esperienze sportive, considerando esclusivamente attività individuali o di squadra di livello<br />
regionale;<br />
3) esperienze di volontariato con particolare riguardo alle attività di protezione civile;<br />
4) esperienze culturali (partecipazione a concorsi culturali, corsi o attività di tipo culturale tenuti da<br />
Enti od organizzazioni riconosciute);<br />
5) corsi di formazione musicale o attività tenute da Enti od organizzazioni riconosciute;<br />
6) esperienze di approfondimento linguistico conseguite all’estero secondo le modalità previste<br />
dall’art.3, comma 3 del D.M. 24 febbraio 2000;<br />
Ad ogni esperienza formativa sarà attribuito fino ad un massimo di un punto. I punti sono<br />
cumulabili fino al punteggio massimo della fascia determinata dalla media dei voti. Il valore e la<br />
qualità dell’esperienza, ai fini dell’assegnazione del punteggio, vengono valutati dal Consiglio di<br />
Classe.<br />
7 – Prove di preparazione all’esame<br />
Per le discipline oggetto delle prove d’esame sono state programmate le seguenti prove di<br />
preparazione:<br />
Italiano: due simulazioni di prima prova sulle quattro tipologie previste per l'esame di stato: la<br />
prima è stata svolta il 27/01/2012, la seconda si svolgerà il 22/05/2012.<br />
Sistemi: due simulazioni di seconda prova: la prima è stata svolta il 28/02/2012, la seconda è<br />
prevista per il 17/05/2012.<br />
Terza prova: il Consiglio di Classe ha indirizzato la preparazione per l’esame verso la seguente<br />
tipologia di prova:<br />
tipologia B (quesiti a risposta singola), secondo le modalità indicate dal Ministero dell’Istruzione.<br />
La scelta di tale tipologia è stata operata tenendo conto del tipo di preparazione e delle capacità<br />
espositive degli studenti.<br />
Le discipline oggetto della terza prova individuate dal Consiglio di Classe sono: Inglese,<br />
Matematica, TDP, Sistemi, Diritto, Elettronica, Telecomunicazioni per poter saggiare un ampio<br />
spettro di preparazione degli studenti e, con la prima e la seconda prova, dare un quadro abbastanza<br />
completo delle conoscenze acquisite dagli allievi e della loro capacità di gestione dei contenuti.<br />
Per la lingua straniera, visti gli obiettivi di insegnamento degli I.T.I.S. volti alla comprensione<br />
della lingua scritta e della terminologia tecnica, si è ritenuto di effettuare l'accertamento delle<br />
conoscenze secondo la modalità della breve esposizione in lingua di argomenti o quesiti nell'ambito<br />
della tipologia prevista per la terza prova.<br />
13
Sono state programmate due prove di simulazione, della durata di tre ore ciascuna. La prima il<br />
09/03/2012 e la seconda il 07/05/2012. Nella prima prova di simulazione le discipline coinvolte sono<br />
state: Inglese, Matematica, TDP e Elettronica. Le discipline coinvolte nella seconda prova di<br />
simulazione sono state: Matematica, Telecomunicazioni, Diritto ed Inglese. In totale in ogni prova<br />
sono stati assegnati 12 quesiti. Il tempo a disposizione è stato di tre ore.<br />
I testi di tutte le simulazioni delle prove effettuate sono a disposizione della Commissione. Si<br />
allegano le griglie di valutazione utilizzate durante le simulazioni.<br />
Letto, discusso e approvato nella seduta del Consiglio di Classe in data 14 maggio 2012.<br />
Il Coordinatore Il Dirigente Scolastico<br />
Prof: Antonio Visentini Prof.ssa Laura Gioia<br />
14
ALLEGATO<br />
GRIGLIE DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO UTILIZZATE NELLE SIMULAZIONI<br />
Griglia di valutazione della prima prova scritta<br />
Descrittori Grav. Insuff. Insuff. Suff. Discreto Buono Ottimo/Ecc.<br />
Punteggio 1-6 7-9 10 11-12 13-14 15<br />
Indicatori<br />
Padronanza<br />
linguistica:<br />
ortografica,<br />
morfologica,<br />
lessicale,<br />
sintattica<br />
Pertinenza,<br />
comprensione<br />
dei materiali<br />
forniti<br />
e capacità<br />
argomentative<br />
Organizzazione<br />
del testo<br />
Conoscenze<br />
( Contenuti)<br />
Rielaborazione/<br />
originalità<br />
Diffusi errori di<br />
ortografia e<br />
sintassi<br />
Non pertinente,<br />
molto<br />
frammentario.<br />
Scarso utilizzo<br />
dei materiali<br />
Linguaggio<br />
impacciato con<br />
errori e<br />
improprietà<br />
Parzialmente<br />
pertinente.<br />
Argomentazioni<br />
non motivate.<br />
Limitato utilizzo<br />
dei materiali<br />
Contraddittoria Confusa e<br />
ripetitiva<br />
Scarse e<br />
scorrette<br />
Analisi molto<br />
lacunose,<br />
sintesi scorrette<br />
Frammentarie,<br />
imprecise e<br />
superficiali<br />
Analisi confuse,<br />
sintesi imprecise<br />
Linguaggio<br />
generalmente<br />
corretto, con qualche<br />
isolato errore<br />
Complessivamente<br />
pertinente e<br />
sufficientemente<br />
argomentato.<br />
Adeguato utilizzo dei<br />
materiali<br />
15<br />
Linguaggio<br />
proprio e<br />
corretto<br />
Pertinente<br />
ed<br />
argomentat<br />
o<br />
Utilizzo<br />
efficace dei<br />
materiali<br />
Chiara, ma semplice Chiara e<br />
coerente<br />
Generalmente<br />
corrette e accettabili<br />
Analisi e sintesi, in<br />
genere, corrette<br />
Corrette ed<br />
adeguate<br />
Analisi e<br />
sintesi<br />
corrette e<br />
abbastanza<br />
autonome<br />
Linguaggio<br />
sciolto,<br />
appropriato e<br />
corretto<br />
Coglie gli<br />
elementi<br />
essenziali senza<br />
deviazioni;<br />
propone<br />
ragionamenti<br />
ben motivati<br />
Coerente ed<br />
articolata<br />
Precise e<br />
funzionali<br />
Rielaborazione<br />
autonoma, con<br />
opinioni e<br />
valutazioni ben<br />
argomentate<br />
Terminologia<br />
ricca,<br />
appropriata,<br />
funzionale e<br />
personale<br />
Sviluppa i temi<br />
proposti con<br />
completezza<br />
Coerente,<br />
dotata di<br />
coesione,<br />
articolata con<br />
personalità<br />
Approfondite e<br />
rielaborate<br />
Rielaborazione<br />
personale e<br />
critica con<br />
opinioni e<br />
valutazioni<br />
argomentate e<br />
originali anche<br />
in contesti<br />
nuovi
Valutazione della seconda prova scritta<br />
Numero<br />
indicatore<br />
Indicatore Molto alto Medio-alto Medio<br />
Basso<br />
16<br />
Molto<br />
basso<br />
Bassissimo<br />
1 Conoscenza delle basi teoriche 3 2,5 2 1,5 1<br />
2 Correttezza nell'applicazione di<br />
metodi e procedure<br />
3 Correttezza impostazione della<br />
soluzione del problema<br />
4 Correttezza e pertinenza delle<br />
argomentazioni<br />
Nullo<br />
3 2,5 1,5 1 0<br />
3 2,5 1,5 1 0<br />
2 1,5 1 0,5 0<br />
5 Ordine e chiarezza dell'elaborato 2 1,5 1 0,5 0<br />
6 Correttezza dei calcoli 2 1,5 1 0,5 0<br />
Valutazione della terza prova scritta<br />
Criteri di valutazione:<br />
Per ogni quesito a risposta singola verranno assegnati al massimo cinque punti. Verranno<br />
considerati gli indicatori contenuti nella griglia di valutazione con i relativi criteri di<br />
attribuzione del punteggio.<br />
Per ogni materia verrà assegnato un punteggio complessivo fino ad un massimo di 15 punti. Il<br />
punteggio dell’intera prova è dato dalla somma dei punteggi diviso 4, approssimato alla cifra<br />
intera con votazione della commissione. Il punteggio si intende espresso in quindicesimi.
Valutazione domande a risposta singola<br />
Indicatori Criterio di attribuzione del<br />
punteggio<br />
Pertinenza della risposta Assolutamente nulla e non pertinente<br />
Completezza delle<br />
informazioni<br />
Correttezza delle<br />
informazioni<br />
Proprietà ortografica,<br />
grammaticale ed uso del<br />
linguaggio tecnico<br />
Insufficiente 0.5<br />
Lacunosa in alcune parti<br />
17<br />
Punti Disciplina Disciplina Disciplina<br />
0<br />
0.75<br />
Rispetta pienamente il quesito proposto 1<br />
Assolutamente non complete 0<br />
Insufficienti<br />
Lacunose in alcune parti<br />
Sufficiente completezza<br />
Conoscenze pienamente adeguate<br />
Assolutamente scorrette<br />
Insufficiente<br />
Sufficientemente corrette<br />
Corretto in tutte le parti della risposta<br />
Assolutamente insufficiente 0<br />
Parzialmente adeguata<br />
Adeguato<br />
Totale punteggio (max 5 punti per quesito)<br />
Valutazione domande a risposta singola di Lingua inglese:<br />
Indicatori Criterio di attribuzione del punteggio Punti 1 2 3<br />
Proprietà ortografica,<br />
Assolutamente nulla 0<br />
grammaticale ed uso del<br />
linguaggio tecnico<br />
Conoscenze scarse<br />
Insufficiente<br />
0,25<br />
0,75<br />
Abbastanza corretta 1,25<br />
Adeguata 1,75<br />
Focalizzazione della domanda Assolutamente nulla 0<br />
e completezza delle<br />
Scarsa aderenza 0,25<br />
informazioni<br />
Non abbastanza completa e/o corretta 0,75<br />
Sufficientemente completa 1,25<br />
Pienamente adeguata 1,75<br />
Chiarezza ed ordine logico Assolutamente nulla 0<br />
nell’esposizione<br />
Poco comprensibile e incoerente 0,25<br />
Confusa in alcune parti e/o ripetitiva 0,75<br />
Chiara ma semplice 1,25<br />
Chiara, con legami precisi tra le parti e<br />
articolata con personalità<br />
1,5<br />
Totale punteggio (max 5 punti per quesito)<br />
Punteggi complessivi<br />
Materia Disciplina Disciplina Disciplina Disciplina Totale<br />
Totale risposta singola<br />
0,5<br />
1<br />
1,5<br />
2<br />
0<br />
0,5<br />
1<br />
1,5<br />
0.25<br />
0.50<br />
Punteggio della prova in quindicesimi
PIANO DI LAVORO DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA NELLA<br />
SVOLTO NELLA CLASSE QUINTA B / ELETTRONICO<br />
DELL’ISTITUTO d’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “A.MEUCCI” DI CITTADELLA<br />
PER L’ANNO SCOLASTICO 2011-2012<br />
Insegnante: SCOLARO VINICIO<br />
La Classe 5ª B dell’indirizzo Elettronico dell’Istituto "A.MEUCCI" di Cittadella, per quanto concerne lo studio<br />
dell'I.R.C., era composta da 17 Alunni che si sono dimostrati, corretti nel comportamento e, complessivamente,<br />
abbastanza volenterosi e disponibili ad un loro coinvolgimento personale, ponendo domande sincere a<br />
dimostrazione del loro impegno e della loro sensibilità.<br />
La Classe 5ª B /E ha raggiunto i seguenti obiettivi in termini di:<br />
CONOSCENZE:<br />
Nel complesso abbastanza sufficienti per la totalità della Classe e piuttosto buone per alcuni Alunni riguardo<br />
- l’identità della religione cattolica nei suoi documenti fondanti e nella prassi di vita che essa propone;<br />
- la concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio;<br />
- il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo;<br />
- le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa;<br />
- la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso,<br />
nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa.<br />
COMPETENZE:<br />
Abbastanza sufficienti per la totalità della Classe e, nel complesso, abbastanza buone per alcuni Alunni di:<br />
- sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e con il mondo,<br />
al fine di sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita;<br />
- riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione e<br />
trasformazione della realtà e nella comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e sistemi di<br />
significato;<br />
- confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti autentiche della rivelazione ebraicocristiana<br />
e interpretandone correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione personale libera e<br />
responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla pratica della giustizia e della solidarietà.<br />
18
CONTENUTI DISCIPLINARI SVOLTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI SECONDO UN<br />
PERCORSO FORMATIVO<br />
Il senso e l’etica: l’etica della vita; La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le<br />
ricorrenti domande di senso;<br />
Cristianesimo e modernità. La vita, unica ed irreversibile; punti di vista sulla vita umana; sete<br />
di vivere o cultura di morte; la Bibbia e il Dio della vita;<br />
le scelte etiche dei cattolici nelle relazioni affettive, nella famiglia, nella vita dalla nascita al<br />
suo termine; il comando di non uccidere nella storia cristiana.<br />
Il Concilio Vaticano II: storia, documenti, ed effetti nella Chiesa e nel mondo (cenni); i<br />
percorsi sviluppati dalla Chiesa cattolica per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso,<br />
Le tre componenti del vivere umano; etica ed economia; la dottrina sociale della Chiesa: la<br />
persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l'ambiente e la politica.<br />
le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa(cenni); gli impegni per la pace, la<br />
giustizia e la salvaguardia del creato.<br />
Bilancio sui contributi dati dall'insegnamento della religione cattolica per il proprio progetto<br />
di vita, anche alla luce di precedenti bilanci.<br />
19<br />
PERIODO / ORE<br />
Settembre - Ottobre / 7<br />
Novembre - Dicembre /<br />
7<br />
Gennaio - Febbraio / 7<br />
Marzo - Aprile / 7<br />
Maggio / 2<br />
Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico (al 15 maggio) Tot.30 a. s. 2011- 12<br />
METODOLOGIE<br />
Il metodo d'insegnamento privilegiato è stato quello esperienziale-induttivo, nella correlazione tra esperienze<br />
degli studenti e dato cristiano per una comprensione approfondita, confrontando l’annuncio cristiano e i valori<br />
vissuti da persone nella storia dei popoli per stimolare e coinvolgere gli studenti verso un apprendimento attivo<br />
e significativo.<br />
Si sono utilizzate dunque: lezioni frontali, lezione partecipata con distribuzione di compiti, discussioni ed anche<br />
lavori di gruppo con ricerche.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Gli Alunni sono stati guidati ad avvalersi dei documenti contenuti nel testo in adozione: F. Pajer,<br />
“Religione”, Vol. U., ed. S.E.I., Torino, 2007, dei Documenti offerti alla riflessione culturale dal Magistero<br />
ordinario e straordinario della Chiesa integrati con altri sussidi: fotocopie aggiuntive, materiali video-filmati<br />
secondo l’opportunità e la necessità.<br />
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA EFFETTUATE<br />
Lavori di gruppo ed attività individuali su obiettivi; elaborazioni scritte e/o risposte personali o di gruppo a<br />
domande scritte; presentazioni orali da parte degli studenti anche con domande poste dai compagni.<br />
VALUTAZIONE<br />
Per quanto riguarda la valutazione si sono considerati prevalentemente: la conoscenza, la comprensione ed<br />
inoltre: l'impegno, la partecipazione e l'interesse.<br />
L'Insegnante I Rappresentanti degli Alunni
MATERIA: ITALIANO.<br />
Docente: Vallotto Silvia<br />
Al termine del quinto anno gli studenti hanno conseguito, in modo diversificato e in relazione alle capacità e all’impegno<br />
individuali, i seguenti obiettivi in termini di:<br />
CONOSCENZE:<br />
− conoscere il quadro storico - economico e sociale, le caratteristiche fondamentali delle epoche attraverso le figure e le<br />
opere più rappresentative a partire dalla seconda metà dell’Ottocento;<br />
− conoscere le poetiche più significative delle diverse epoche;<br />
− conoscere i più importanti avvenimenti della biografia degli autori presi in esame;<br />
− conoscere le opere più distintive degli scrittori;<br />
− conoscere i fondamenti del pensiero, della poetica e strategie narrative dei diversi autori;<br />
− conoscere le principali tipologie testuali.<br />
COMPETENZE E CAPACITÀ:<br />
− saper condurre una lettura diretta del testo, come forma di interpretazione del suo significato;<br />
− saper ricavare delle opere l’ideologia e i principi di poetica di un autore;<br />
− saper cogliere differenze e analogie tra autori, opere e poetiche;<br />
− saper collegare i temi di un testo alle condizioni socio – culturali delle diverse epoche;<br />
− saper mettere in rapporto il testo con esperienze personali e formulare un proprio e motivato giudizio;<br />
− saper esprimersi oralmente in forma grammaticalmente corretta;<br />
− saper produrre testi di diversa tipologia con registro adeguato (saggio breve, articolo di giornale, testo argomentativo,<br />
recensione).<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:<br />
PERCORSI FORMATIVI<br />
I Naturalismo e Verismo.<br />
Verga.<br />
II Il Decadentismo e la letteratura di inizio Novecento.<br />
D’Annunzio e Pascoli.<br />
III Le avanguardie: futurismo e crepuscolarismo.<br />
Marinetti e Corazzini.<br />
IV La narrativa del primo Novecento e la crisi dell’io.<br />
Svevo e Pirandello.<br />
V La poesia italiana tra ermetismo e post – ermetismo.<br />
Montale.<br />
VI Prove scritte<br />
Totale ore svolte 95<br />
Ore previste dal piano di studi 99<br />
20<br />
Ore dedicate alla trattazione<br />
dell’argomento.<br />
15<br />
30<br />
5<br />
15<br />
9<br />
21
PROGRAMMA SVOLTO:<br />
I NATURALISMO E VERISMO.<br />
Naturalismo francese e verismo italiano.<br />
G. VERGA La vita<br />
( vol. a ) L’apprendistato del romanziere.<br />
Le stagioni del Verismo.<br />
L’ultimo Verga.<br />
Testi analizzati: La morte di Gesualdo.<br />
II IL DECADENTISMO E LA LETTERATURA D’INIZIO NOVECENTO.<br />
Decadentismo, Simbolismo ed Estetismo.<br />
G. D’ANNUNZIO La vita.<br />
( vol. a ) La poetica: sperimentalismo ed estetismo.<br />
I romanzi del superuomo.<br />
La poesia dannunziana.<br />
L’ultima stagione e la nuova prosa «notturna».<br />
Testi analizzati: La sera fiesolana.<br />
La pioggia nel pineto. (vv. 1-64)<br />
G. PASCOLI La vita e la personalità.<br />
( vol. a ) Il percorso delle opere.<br />
La poetica del «fanciullino» e il suo mondo simbolico.<br />
Lo stile e le tecniche espressive.<br />
Testi analizzati: X agosto.<br />
La mia sera.<br />
Il gelsomino notturno.<br />
III LE AVANGUARDIE: FUTURISMO E CREPUSCOLARISMO.<br />
IL FUTURISMO La sola vera avanguardia italiana.<br />
( vol. a ) La poetica futurista.<br />
Scrittori futuristi.<br />
Testi analizzati: F . T . MARINETTI<br />
Bombardamento.<br />
IL CREPUSCOLARISMO<br />
( vol. a )<br />
La denominazione e la poetica.<br />
I gruppi e i protagonisti.<br />
Un bilancio del Crepuscolarismo.<br />
Documenti analizzati: S. CORAZZINI<br />
« Io non sono un poeta ».<br />
IV LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO E LA CRISI DELL’IO.<br />
I. SVEVO La vita e il contesto culturale.<br />
( vol. a ) la formazione e le idee.<br />
Una poetica di «riduzione» della letteratura.<br />
Il percorso delle opere.<br />
Testi analizzati: Un pranzo, una passeggiata e l’illusione di Ange. ( Senilità )<br />
Il fumo. ( la coscienza di Zeno )<br />
Psico – analisi. ( La coscienza di Zeno )<br />
L . PIRANDELLO La vita.<br />
( vol. a ) Le idee e la poetica: relativismo e umorismo.<br />
L’itinerario di uno scrittore sperimentale.<br />
21
Testi analizzati: L’arte umoristica scompone, non riconosce eroi e sa cogliere la vita nuda. ( L’umorismo )<br />
Esempi di umorismo.( L’umorismo )<br />
Adriano Meis. ( Il fu Mattia Pascal )<br />
L’ingresso dei sei personaggi. ( Sei personaggi in cerca d’autore )<br />
V LA POESIA ITALIANA TRA ERMETISMO E POST – ERMETISMO.<br />
ERMETISMO L’itinerario della poesia italiana del Novecento.<br />
( vol. b ) Linea sabiana e linea novecentista.<br />
La poetica ermetica.<br />
Gli autori dell’ermetismo.<br />
POST - ERMETISMO Il post – ermetismo.<br />
( vol. b ) La poesia sperimentale.<br />
E. MONTALE La vita.<br />
( vol. b ) L’itinerario delle opere e i temi.<br />
La poetica e lo stile.<br />
Testi analizzati: Non chiederci la parola. ( Ossi di seppia )<br />
Meriggiare pallido e assorto. ( Ossi di seppia )<br />
Spesso il male di vivere ho incontrato. ( Ossi di seppia )<br />
METODOLOGIE:<br />
Lezioni frontali aperte ad interventi e ad apporti personali, attività di recupero – integrazione.<br />
MATERIALI DIDATTICI:<br />
Testo in adozione: P. Di Sacco, Le basi della letteratura, vol. 3 a / 3 b, Edizione B. Mondadori<br />
VERIFICHE:<br />
Le verifiche orali in numero di almeno due per quadrimestre vertevano sull’esposizione orale di un testo dato con<br />
linguaggio appropriato.<br />
L’argomentazione doveva possedere coerenza e coesione su argomenti del programma svolto.<br />
Le prove scritte, in numero di tre per quadrimestre,erano incentrate sulla stesura di:<br />
- un’analisi e interpretazione di un testo letterario in poesia e in prosa;<br />
- un saggio breve;<br />
- un componimento a carattere generale richiedente coerenza e completezza di argomentazioni;<br />
- tema di ordine storico attinente ad avvenimenti del secolo XX.<br />
VALUTAZIONE:<br />
si è tenuto conto dei seguenti parametri:<br />
- conoscenza dei dati;<br />
- comprensione del testo;<br />
- capacità di argomentazione e di elaborazione personale;<br />
- capacità di orientarsi nella discussione e nelle problematiche trattate;<br />
- capacità di cogliere gli elementi essenziali di una lettura o di un’esposizione;<br />
- capacità di controllo delle forme linguistiche della propria produzione orale e scritta.<br />
L’insegnante I rappresentanti degli alunni<br />
22
MATERIA: STORIA.<br />
Docente: Vallotto Silvia<br />
CONOSCENZE:<br />
COMPETENZE E CAPACITÀ:<br />
Al termine del quinto anno, gli studenti hanno conseguito, sia pure in modo diversificato e in relazione<br />
alle capacità e all’impegno individuali, i seguenti obiettivi in termini di:<br />
Nozioni essenziali e ordinate dei principali avvenimenti storici del Novecento e loro collocazione<br />
cronologica.<br />
Analizzare, sintetizzare e stabilire relazioni tra fatti storici;<br />
Esporre usando un linguaggio settoriale minimo con fondamenti di geo-politica basati sull’utilizzo dell’atlante storico;<br />
Ricavare informazioni dalle fonti;<br />
Individuare collegamenti con altre discipline.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:<br />
PERCORSI FORMATIVI<br />
I La rivalità fra le nazioni all’alba del Novecento.<br />
II Guerra e rivoluzioni<br />
III L’età dei totalitarismi<br />
IV La seconda guerra mondiale<br />
V Il secondo dopoguerra<br />
VI L’epoca della distensione<br />
Totale ore svolte 44<br />
Ore previste dal piano di studi 66<br />
23<br />
Ore dedicate alla trattazione<br />
dell’argomento escluse quelle di<br />
verifica.<br />
8<br />
15<br />
16<br />
12<br />
10<br />
5
PROGRAMMA SVOLTO:<br />
I LA RIVALITÀ FRA LE NAZIONI ALL’ALBA DEL NOVECENTO.<br />
UNITÀ 1 Che cos’è la società di massa.<br />
(vol. a) Il dibattito politico e sociale.<br />
Nazionalismo, razzismo, irrazionalismo.<br />
UNITÀ 2 I caratteri generali dell’età giolittiana.<br />
(vol. a) Il doppio volto di Giolitti.<br />
Tra successi e sconfitte.<br />
II GUERRE E RIVOLUZIONI.<br />
UNITÀ 3 Cause ed inizio della guerra.<br />
(vol. a) L’Italia in guerra.<br />
La grande guerra.<br />
I trattati di pace.<br />
Documenti analizzati: Tutta colpa di Gavrilo Princip?<br />
L’inferno della trincea.<br />
D’Annunzio, primo mito della società italiana.<br />
UNITÀ 4 L’impero russo nel XIX secolo.<br />
(vol. a) Tre rivoluzioni.<br />
La nascita dell’URSS.<br />
L’URSS di Stalin.<br />
Documenti analizzati: Un’estate di libertà.<br />
Lenin ha tradito Marx?<br />
L’uomo d’acciaio.<br />
UNITÀ 5 Il problemi del dopoguerra.<br />
(vol. a) Il biennio rosso.<br />
Dittature, democrazie e nazionalismi.<br />
Le colonie e i movimenti indipendentisti.<br />
Documenti analizzati: I trattati di Parigi furono un fallimento?<br />
Il virus che sconvolse il mondo.<br />
III L’ETÀ DEI TOTALITARISMI.<br />
UNITÀ 6 La crisi del dopoguerra.<br />
(vol. a) Il biennio rosso in Italia.<br />
La marcia su Roma.<br />
Dalla fase legalitaria alla dittatura.<br />
L’Italia fascista.<br />
L’Italia antifascista.<br />
Documenti analizzati: L’occupazione di Fiume.<br />
Una scuola «di razza».<br />
I sette anni di Piero Godetti.<br />
Le «eresie» di De Felice.<br />
Pro e contro De Felice.<br />
UNITÀ 7 Gli «anni ruggenti».<br />
(vol. a) Il «Big Crash».<br />
Roosevelt e il «New Deal».<br />
Documenti analizzati: Sacco e Vanzetti: ingiustizia è fatta.<br />
Il «giovedì nero».<br />
Il pensiero economico di J. M. Keynes.<br />
UNITÀ 8 la repubblica di Weimar.<br />
(vol. a) Dalla crisi economica alla stabilità.<br />
La fine della repubblica di Weimar.<br />
24
Il nazismo.<br />
Il terzo Reich.<br />
Economia e società.<br />
Documenti analizzati: Monaco 1923: il putsch «della birreria».<br />
L’invenzione del complotto ebraico.<br />
Adolf Hitler.<br />
Nazismo e stalinismo: un paragone possibile?<br />
Il revisionismo storiografico? Roba da giornalisti.<br />
IV LA SECONDA GUERRA MONDIALE.<br />
UNITÀ 9 Giappone e Cina tra le due guerre.<br />
(vol. a) Crisi e tensioni in Europa.<br />
La guerra civile in Spagna.<br />
La vigilia della guerra mondiale.<br />
UNITÀ 10 1939 – 40: la «guerra lampo».<br />
(vol. a) 1941: la guerra mondiale.<br />
Il dominio nazista in Europa.<br />
1942 – 43: la svolta.<br />
1944 – 45: la vittoria degli alleati.<br />
Dalla guerra totale ai progetti di pace.<br />
La guerra e la Resistenza in Italia dal 1943 al 1945.<br />
Documenti analizzati: Pio XII: papa di Hitler o avversario del nazismo?<br />
Revisionismo e Resistenza.<br />
V IL SECONDO DOPOGUERRA.<br />
UNITÀ 1 Gli anni difficili del dopoguerra.<br />
(vol. b) La divisione del mondo.<br />
La grande competizione.<br />
UNITÀ 2 L’urgenza della ricostruzione.<br />
(vol. b) Dalla monarchia alla repubblica.<br />
Il centrismo.<br />
METODOLOGIA:<br />
Lezioni frontali.<br />
Interventi ed apporti personali nell’esporre oralmente i documenti storici proposti.<br />
MATERIALI DIDATTICI:<br />
Testo in adozione: M. Palazzo - M. Bergese, CLIO Magazine ( voll. a; b ), La Scuola, 2001<br />
Utilizzo del dizionario storico.<br />
VERIFICHE:<br />
In numero di due - tre per allievo a quadrimestre sono state orali e hanno accertato la conoscenza degli argomenti, la<br />
capacità di argomentare con competenza, di operare collegamenti e rimandi alle fonti di informazione e di esprimersi con<br />
un lessico appropriato e specifico.<br />
L’insegnante I rappresentanti degli alunni<br />
25
Materia: LINGUA INGLESE<br />
Docente: Zuin Silvia<br />
Orario settimanale: 2 ore<br />
OBIETTIVI REALIZZATI E LIVELLO DI CONSEGUIMENTO<br />
Al termine della classe quinta, gli studenti hanno conseguito, sia pure in modo diversificato e in relazione alle capacità e<br />
all’ impegno individuale, i seguenti obiettivi:<br />
Conoscenze: gli alunni conoscono le strutture morfo-sintattiche fondamentali della lingua straniera, il vocabolario di base<br />
per comprendere ed esprimersi in situazioni di loro esperienza e su argomenti generali, nonché il lessico essenziale tecnico<br />
relativo agli argomenti studiati, le definizioni e i contenuti relativi agli argomenti trattati.<br />
Competenze: gli alunni sanno cogliere il senso generale di un testo, sanno coglierne i dettagli ad una lettura più attenta,<br />
sanno utilizzare le conoscenze acquisite per esprimersi oralmente e per iscritto su argomenti soprattutto di natura tecnica,<br />
sanno tradurre i testi tecnici, sanno utilizzare procedimenti di manipolazione e di reimpiego della lingua di un testo per<br />
esprimersi in modo più personale.<br />
Capacità: gli alunni hanno acquisito capacità di analisi, sintesi, rielaborazione e riflessione. Sanno collegare gli argomenti<br />
trattati mettendoli in relazione con quanto appreso dallo studio delle altre discipline.<br />
Il livello di conseguimento degli obiettivi può essere così distinto:<br />
alcuni allievi (circa il 20% della classe) hanno conoscenze complete ed approfondite in merito ai contenuti sopra esposti e<br />
competenze adeguate. Gli allievi si esprimono in modo sciolto, con proprietà lessicale e sono in grado di controllare la<br />
forma grammaticale (livello buono/ottimo);<br />
un gruppo consistente di allievi (il 45% della classe) ha conoscenze sufficienti o abbastanza complete, ma incertezze nelle<br />
competenze: sa esprimersi in forma accettabile, non sempre controllata ed appropriata, ma tale da non compromettere la<br />
comprensione (livello sufficiente/discreto);<br />
alcuni allievi (il restante 35% circa) hanno conoscenze superficiali o disomogenee all’interno del programma svolto e<br />
competenze linguistiche limitate; il linguaggio che utilizzano è povero e l’espressione sia orale che scritta è insicura o<br />
mnemonica (livello quasi sufficiente).<br />
Il clima in classe è sempre stato sereno e adatto allo svolgimento delle lezioni; i livelli di attenzione e di partecipazione<br />
sono stati generalmente discreti, ma differenziati per gruppi di alunni. Per quanto riguarda l’impegno nello studio, questo è<br />
stato regolare ed adeguato per una numero limitato di allievi, discontinuo e superficiale per molti.<br />
26
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
MODULI e/o UNITA’ DIDATTICHE<br />
LANGUAGE AND GRAMMAR MODULE<br />
Ripasso e approfondimento delle principali strutture linguistiche di livello intermedio: tempi<br />
verbali, verbi modali, passivo di tutti i tempi verbali, infinito/gerundio, infinito di scopo,<br />
discorso diretto e indiretto, frasi consecutive e frasi ipotetiche attraverso studio selettivo<br />
delle unità 12, 13 e 14 del testo di lingua.<br />
Potenziamento linguistico attraverso attività di ascolto/lettura e discussione su argomenti di<br />
carattere generale e tecnico.<br />
AUTOMATION – UNIT 12<br />
The advantages of automation, p. 150<br />
How automation works, p. 152<br />
Two automated systems, p.154<br />
Robots in manufacturing, p.155<br />
AN INTRODUCTION TO TELECOMMUNICATIONS - UNIT 13<br />
What are telecommunications? , p. 164<br />
Inventions in telecommunications , p. 167<br />
Electromagnetic waves , p. 166<br />
Radio waves , p. 168<br />
Marconi and the invention of radio, p. 171 (listening)<br />
Radar, p.169<br />
Electronic weapons, p. 173<br />
THE TRANSMISSION OF SIGNALS – UNIT 14<br />
Means of transmission and types of signal degradation , p. 174<br />
Cables , p. 176<br />
Aerials , p. 177<br />
The advantages of optical fibre , p. 179<br />
Communications satellites , p. 178<br />
Wireless communications , p. 184 (listening)<br />
RADIO AND TELEVISION – UNIT 15<br />
What happens to radio signals , p. 188<br />
Inside the radio, p. 190<br />
The first radio programme , p. 193<br />
Modulation , p. 195<br />
What is a DAB digital radio, p. 197<br />
TELEPHONES – UNIT 16<br />
The telephone system , p. 198<br />
The first telephone networks, p. 200<br />
Cellular telephones, p. 201<br />
How a digital telecoms system works , p. 206<br />
Making phone calls over the net , p. 208<br />
COMPUTER NETWORKS – UNIT 17<br />
WANs and LANs , p. 210<br />
Modems , p. 214<br />
A short history of the Internet , p. 212<br />
The Internet and its services, p. 213<br />
Ore effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico fino al 15 maggio:<br />
48 ore su un monte ore annuale di 66 previsto dal piano di studi.<br />
27<br />
Tempi<br />
(dedicati alla trattazione dell‟<br />
argomento, e comprendenti le<br />
prove di verifica e le<br />
varie attività trasversali)<br />
14 ore – 1°q.<br />
5 ore – 1° q.<br />
8 ore – 2° q.<br />
8 ore – 2° q.<br />
5 ore – 2°q.<br />
6 ore – 2°q.<br />
4 ore – 2°q.
METODOLOGIE DIDATTICHE<br />
L’insegnamento è stato effettuato attraverso lezioni di tipo frontale aperte alla partecipazione attiva degli allievi.<br />
L’attenzione è stata volta a coinvolgere gli allievi nella scoperta e costruzione del sapere e a proporre attività che<br />
stimolassero l’uso operativo e comunicativo della lingua.<br />
Le lezioni si sono svolte, per quanto possibile, in lingua straniera.<br />
Per quanto riguarda l’insegnamento della microlingua, che ha costituito la parte predominante dell’ attività svolta, si sono<br />
trattate unità didattiche riguardanti blocchi di argomenti tecnici già appresi nelle discipline di indirizzo. Le unità didattiche<br />
si sono articolate nel modo seguente:<br />
- attivazione della motivazione e recupero delle conoscenze tecniche già possedute<br />
- accostamento al testo tecnico, sua lettura, comprensione e a volte traduzione<br />
- analisi del lessico e delle strutture incontrati<br />
- fissazione del lessico, delle strutture e dei contenuti incontrati attraverso esercizi sia orali che scritti<br />
- sviluppo dell’abilità di ascolto attraverso attività di listening in classe<br />
- sviluppo delle abilità di produzione orale e scritta sui contenuti trattati<br />
- espansione dei materiali incontrati attraverso il libero reimpiego in contesti nuovi<br />
- verifica<br />
Le attività di recupero sono state svolte in orario curricolare attraverso la correzione dei compiti per casa e lo svolgimento<br />
di esercizi anche ripetitivi per consolidare le conoscenze di base di tutta la classe.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Sono stati utilizzati i libri di testo in adozione :<br />
per la parte linguistico-grammaticale il testo Channel your English, di H.Q. Mitchell e J.Scott, Zanichelli Editore<br />
per la parte tecnica il testo Gateway to Electricity, Electronics & Telecommunications- new edition, di K. O’Malley,<br />
LANG Edizioni<br />
CD audio<br />
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE<br />
Pur essendo prevista per la disciplina solo una valutazione orale, in vista dell’esame finale sono state effettuate sia prove<br />
scritte (due/tre per quadrimestre) che prove orali (una/due per quadrimestre).<br />
Le prove scritte hanno compreso una prova oggettiva di verifica delle strutture grammaticali e prove a risposta aperta su<br />
argomenti tecnici, secondo le tipologie previste dall’ Esame di Stato. Sono state effettuate anche due simulazioni della<br />
Terza Prova, il cui punteggio in quindicesimi per la parte di inglese è stato convertito in decimi e considerato ai fini della<br />
valutazione quadrimestrale. Le verifiche orali sono consistite nell’esposizione dei contenuti tecnici trattati, in risposta a<br />
quesiti posti dall’insegnante e in descrizioni di componenti e processi riguardanti gli argomenti di indirizzo.<br />
Per quanto riguarda la valutazione delle prove scritte si sono tenuti in considerazione i seguenti fattori: correttezza<br />
grammaticale ed uso del lessico specifico; pertinenza e completezza del contenuto; organizzazione dell’ esposizione. Si<br />
rimanda peraltro alla griglia di valutazione utilizzata per la Terza Prova. Per quanto riguarda la valutazione delle prove<br />
orali si sono tenuti in considerazione i seguenti fattori: conoscenza dei contenuti; correttezza grammaticale e gamma<br />
lessicale; capacità comunicativa, scioltezza espositiva e pronuncia; apporti personali.<br />
I rappresentanti di classe L’insegnante<br />
28
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE<br />
Anno Scolastico 2011/12<br />
Materia: Diritto ed economia industriale<br />
Docente: prof.ssa Sanarico Carmela<br />
Classe:5^ BE<br />
n.°ore settimanali nella classe: 2<br />
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze e competenze<br />
Conoscenze<br />
Il concetto di lavoro subordinato e le regole che disciplinano il rapporto di lavoro.<br />
I diritti e i doveri delle parti nel contratto di lavoro subordinato.<br />
Le nozioni giuridiche di:imprenditore agricolo,imprenditore commerciale,piccolo imprenditore.<br />
Il concetto di impresa familiare.<br />
Gli obblighi dell'imprenditore commerciale.<br />
La nozione giuridica di azienda e i suoi segni distintivi.<br />
Le finalità e la struttura del bilancio d'esercizio.<br />
La nozione giuridica di società.<br />
Gli organi della spa e i vari modelli organizzativi.<br />
Competenze<br />
Individuare alcune fonti del diritto del lavoro.<br />
Distinguere diritti e obblighi del lavoratore e del datore di lavoro.<br />
Distinguere le tipologie del contratto di lavoro subordinato.<br />
Distinguere il significato giuridico dei termini impresa,azienda,ditta.<br />
Individuare le caratteristiche del piccolo imprenditore.<br />
Individuare l'attività esercitata come agricola o commerciale.<br />
Individuare obiettivi e strumenti dell'attività organizzativa.<br />
Descrivere le finalità del bilancio.<br />
Distinguere le caratteristiche delle società di persone e di capitale.<br />
Testo:Diritto ed economia industriale. G. Bacceli- C. Robecchi. Ed.Scuola & Azienda<br />
29
Modulo 1 : Il lavoro e la legislazione sociale.<br />
UD 1:Il diritto del lavoro e le sue fonti;Lavoro autonomo e lavoro subordinato;Il diritto del lavoro;Le fonti del<br />
diritto del lavoro.<br />
UD 2 : Il diritto sindacale e il rapporto di lavoro subordinato;Diritto sindacale;La libertà sindacale;La disciplina<br />
dei contratti collettivi;Lo Statuto dei lavoratori;Il diritto di sciopero;Il rapporto di lavoro subordinato;L'assunzione<br />
;Il contratto di lavoro;La sospensione e la cessazione;Il licenziamento.<br />
UD 3: La somministrazione e l'appalto di lavoro;Il contratto di somministrazione lavoro;L'appalto di lavoro.<br />
Modulo 2: L'impresa e l'azienda.<br />
UD 1: L'impresa,azienda e ditta nel codice civile;Il concetto giuridico d'impresa;La classificazione delle imprese.<br />
UD 2: Le dimensioni dell'impresa;Il piccolo imprenditore;L'impresa familiare.<br />
UD 3: L'impresa commerciale e agricola;L'impresa commerciale;La capacità all'esercizio dell'impresa;Lo Statuto<br />
dell'imprenditore commerciale;L'impresa agricola.<br />
UD 4: L'azienda e i segni distintivi;La nozione giuridica di azienda;Il trasferimento dell'azienda;I segni distintivi<br />
dell'azienda.<br />
Modulo 3 :Il sistema azienda e la sua organizzazione.<br />
UD 1 :La progettazione della struttura organizzativa;La struttura organizzativa;La divisione del lavoro;La<br />
distribuzione del potere decisionale;Il coordinamento dei compiti.<br />
UD 2: I meccanismi operativi e gli stili di direzione;I meccanismi operativi;Il sistema informativo;Il sistema di<br />
programmazione e controllo;Il sistema di gestione del personale.<br />
Modulo 4: Il bilancio d'esercizio.<br />
UD 1: Le finalità del bilancio e l'apparato normativo;Il bilancio d'esercizio e la sua funzione;I principi che<br />
presiedono alla formazione del bilancio;La clausola generale;I principi di redazione: la competenza economica;Il<br />
sistema informativo del bilancio.<br />
UD 2:Lo Stato patrimoniale;La struttura dello Stato patrimoniale;Le attività;Le passività.<br />
UD 3 Il Conto economico e la Nota integrativa;La struttura del Conto economico; La nota integrativa.<br />
Modulo 5 Le società.<br />
L’impresa collettiva:le società:nozione e caratteri;Differenze fra società di persone e società di capitali, La scelta<br />
della forma giuridica.<br />
Le società di persone: caratteri comuni; la società semplice, La società in nome collettivo,La società in<br />
accomandita semplice.<br />
La società per azioni: caratteri della spa; La nuova disciplina; La limitazione della responsabilità dei soci; La<br />
costituzione della spa e delle altre società di capitali.<br />
I modelli organizzativi:Modello ordinario;modello dualistico e modello monistico.<br />
Le altre società di capitali e il bilancio d’esercizio.<br />
Modalità di recupero effettuato: Lezione frontale e recupero in itinere.<br />
Verifiche (modalità ,tipologia, numero, scansione temporale): verifiche individuali come previste di norma<br />
non meno di due per quadrimestre.<br />
Cittadella, 24 aprile 2012<br />
Il docente I rappresentanti di classe<br />
30
MATERIA: ELETTRONICA<br />
DOCENTI: ANTONIO VISENTINI, GIULIANA ZECCHIN<br />
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di<br />
conoscenze, competenze, capacità:<br />
CONOSCENZE<br />
Condizionamento di segnali analogici con circuiti lineari e non lineari<br />
Generazione di segnali con forme d'onda quadra, impulsiva, triangolare, sinusoidale<br />
Conversione di grandezze elettriche (tensione-corrente, corrente-tensione, tensione-frequenza,<br />
frequenza-tensione, frequenza-frequenza)<br />
Filtraggio analogico<br />
COMPETENZE<br />
Analisi, progettazione e verifica strumentale dei circuiti studiati<br />
Reperimento ed utilizzo delle informazioni tecniche relative ai componenti utilizzati<br />
Stesura di una relazione di laboratorio anche mediante l'uso del Personal Computer<br />
Utilizzo, a livello basilare, di software per la simulazione del funzionamento dei circuiti<br />
CAPACITA'<br />
Ricevere e fornire informazioni con linguaggio tecnico appropriato<br />
Organizzare razionalmente ed economicamente il proprio lavoro ed essere in grado di valutarne i<br />
risultati<br />
Selezionare tra diverse ipotesi la soluzione più funzionale secondo indicazioni date<br />
Realizzare collegamenti con le altre discipline tecniche<br />
Saper lavorare in gruppo, coordinando il proprio lavoro con quello svolto dagli altri alunni<br />
31
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:<br />
Unità didattiche e/o<br />
Moduli e/o<br />
Percorsi formativi ed<br />
Eventuali approfondimenti<br />
U.D. - Modulo formativo - Approfondimento Ore<br />
Breve ripasso delle caratteristiche dell’amplificatore operazionale ideale e delle principali<br />
applicazioni lineari: amplificatore invertente, non invertente, buffer, differenziale,<br />
differenziale per strumentazione, sommatore invertente e non invertente, alimentazione<br />
duale e singola.<br />
Amplificatore operazionale reale: differenze rispetto al modello ideale, correnti di<br />
polarizzazione in ingresso, prodotto banda-guadagno, tensione di offset, slew-rate.<br />
Applicazioni lineari: integratore ideale e reale, derivatore ideale e reale, traslazione di un<br />
range di tensioni<br />
Applicazioni non lineari: limitatori, comparatore invertente, non invertente, a finestra,<br />
raddrizzatori di precisione a una e due semionde, rivelatore di picco, sample & hold,<br />
amplificatore logaritmico, esponenziale e loro utilizzo per il prodotto e quoziente di<br />
segnali analogici, comparatore con isteresi invertente, non invertente, a singola<br />
alimentazione, limitazione dei livelli di tensione in uscita dai comparatori mediante diodi<br />
zener.<br />
L'integrato 555: schema interno, impiego come generatore di onde rettangolari, quadre e<br />
come monostabile<br />
Generatori di onde quadre, rettangolari, triangolari e monostabili con amplificatori<br />
operazionali<br />
Conversione frequenza-tensione, tensione-frequenza, frequenza-frequenza, tensione-<br />
corrente, corrente-tensione<br />
Generatori di onde sinusoidali: condizioni di Barkhausen, oscillatore a ponte di Wien e<br />
relativi circuiti di stabilizzazione dell'ampiezza, oscillatore in quadratura, oscillatori a tre<br />
punti con amplificatori operazionali<br />
Filtri attivi: passa basso e passa alto del primo ordine, funzione di trasferimento dei filtri<br />
del secondo ordine passa basso, passa alto, passa banda, elimina banda, di Butterworth,<br />
Bessel, Chebyshev e loro realizzazione con amplificatori operazionali nei circuiti a<br />
retroazione multipla<br />
Attività di laboratorio<br />
Misura delle correnti di bias e di offset, della tensione di offset e dello slew-rate di due<br />
4<br />
amplificatori operazionali reali (741 e LF356)<br />
Progettazione e verifica di un multivibratore astabile con l'integrato 555, dati frequenza e<br />
4<br />
duty-cycle<br />
Progettazione e verifica di un multivibratore astabile a frequenza variabile con l’integrato<br />
4<br />
741<br />
Misura della risposta in frequenza (modulo e fase), risposta all'onda quadra di un<br />
4<br />
integratore invertente reale<br />
Realizzazione, misure e simulazione di un raddrizzatore di precisione a doppia semionda<br />
4<br />
con amplificatori operazionali<br />
Realizzazione e verifica strumentale di due monostabili: con 555 e con LF356 6<br />
Realizzazione e verifica strumentale di un convertitore tensione – frequenza e di un<br />
6<br />
convertitore frequenza – tensione<br />
Realizzazione e verifica strumentale di un oscillatore a ponte di Wien 6<br />
Dal conteggio, valutato al 30-04-2011, sono escluse le ore dedicate alle verifiche scritte, orali, alle<br />
simulazioni delle prove d'esame e al recupero in itinere del debito formativo del primo quadrimestre.<br />
32<br />
3<br />
3<br />
6<br />
8<br />
3<br />
5<br />
5<br />
4<br />
10
Ore previste fino al termine dell’a.s.: 132. Ore previste dal piano di studi: 132.<br />
METODOLOGIE<br />
Nelle lezioni in aula si è fatto uso prevalente della lezione frontale dialogata corredando la trattazione<br />
teorica degli argomenti con esempi ed esercizi significativi. Si è cercato, inoltre, di stimolare<br />
l’interesse degli allievi spiegando all’inizio di ogni unità didattica gli argomenti trattati e in quali<br />
applicazioni reali trovano riscontro. Si è proceduto secondo uno schema metodologico che prevedeva<br />
le seguenti fasi: analisi, progettazione, verifica. In alcuni casi si è operato mediante la tecnica del<br />
“Problem solving”, ponendo cioè dei problemi di media complessità che dovevano essere risolti (con<br />
la guida dell’insegnante) individuando le funzioni di base necessarie, le loro interazioni ed il circuito<br />
che le realizzava. L'attività di recupero è stata svolta in itinere, dedicando circa due settimane all'inizio<br />
del secondo quadrimestre e sfruttando la compresenza durante le ore di laboratorio per risolvere dubbi<br />
e richieste di chiarimenti individuali. Nell’ultimo periodo, le ore di laboratorio sono state dedicate ai<br />
progetti che gli studenti intendono presentare come tesina all’esame di stato.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Si è fatto uso prevalente del testo in adozione nel corrente anno scolastico ed in quello precedente:<br />
“Panella-Spalierno – Corso di elettronica – Edizioni Cupido – Vol.2 e 3”, di appunti dalle lezioni, dei<br />
data-sheet dei componenti utilizzati in laboratorio, di software per la simulazione di circuiti elettronici,<br />
di software per la stesura di schemi elettrici, della strumentazione di laboratorio (alimentatori,<br />
multimetri digitali, oscilloscopi analogici e digitali, generatori di segnali, analizzatori di spettro, PC).<br />
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA<br />
Per la verifica dell'attività didattica sono state utilizzate prove scritte, interrogazioni orali, relazioni di<br />
laboratorio, simulazioni di terza prova d'esame secondo le tipologie indicate dal Ministero P.I.<br />
In tal modo si sono ottenute 2 valutazioni scritte, 2 orali e 2 pratiche per ciascun quadrimestre.<br />
Le prove scritte erano strutturate secondo la seguente tipologia: soluzione di problemi e domande a<br />
risposta aperta ed effettuate, di norma, al termine di singoli moduli. Le prove contenevano una parte<br />
che tendeva a verificare il raggiungimento delle prestazioni essenziali ed una parte più articolata per<br />
consentire agli allievi più preparati di esprimere le loro capacità. In fase di correzione, sono stati<br />
illustrati a ciascun alunno gli errori commessi. Le valutazioni orali sono state ottenute mediante<br />
colloquio e mediante prove scritte con domande a risposta aperta. In ogni caso si tendeva a valutare:<br />
- l’acquisizione dei contenuti<br />
- la capacità di applicare le conoscenze nella soluzione di semplici problemi<br />
- la proprietà di linguaggio e la capacità di usare un linguaggio tecnico appropriato<br />
- le capacità di analisi e di sintesi<br />
- la capacità di estrapolare, cioè di applicare i concetti noti a situazioni nuove<br />
- la capacità di creare collegamenti all’interno della disciplina e tra discipline diverse.<br />
Inoltre, agli alunni che presentavano voto insufficiente al termine del primo quadrimestre, sono state<br />
somministrate verifiche volte al recupero del debito formativo.<br />
MODALITA’ DI RECUPERO<br />
Il recupero è stato effettuato in orario curricolare, sostituendo il normale svolgimento delle lezioni e<br />
delle attività di laboratorio per circa due settimane, dal 26-01-2012 al 03-02-2012. La prova scritta di<br />
recupero del debito formativo relativo al primo quadrimestre è stata svolta il giorno 10-02-2012,<br />
differenziata secondo il tipo di insufficienze riportate da ciascun alunno.<br />
33
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI<br />
Per quanto riguarda la parte teorica, sono stati svolti tutti gli argomenti programmati, mentre per la<br />
parte pratica si sono dovute sacrificare alcune prove di laboratorio preventivate. I motivi sono dovuti<br />
essenzialmente alla necessità di effettuare il corso di recupero in itinere, di integrare le conoscenze di<br />
base degli alunni e di fornire loro il necessario supporto teorico-pratico durante la realizzazione dei<br />
progetti individuali da presentare all’esame di stato.<br />
I docenti I rappresentanti degli alunni<br />
34
MATERIA: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI<br />
CLASSE: QUINTA BE<br />
A.S. 2011/2012<br />
Docente: Prof. Franco Simonato<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI<br />
Il gruppo classe si è rivelato mediamente in grado di comprendere ed analizzare i temi, sia teorici che<br />
tecnico-pratici, affrontati durante l’anno, e di saper operare sia su argomenti teorici che nelle<br />
esercitazioni di laboratorio in maniera sufficientemente autonoma e consapevole. Purtroppo a queste<br />
potenzialità, come spesso accade, non si è affiancato uno studio individuale in grado di portare tutti i<br />
ragazzi ad una solida preparazione sugli argomenti fondamentali della materia.<br />
Bisogna comunque riconoscere che alcuni ragazzi, forti anche di discrete capacità e competenze<br />
acquisite negli anni precedenti, hanno studiato con impegno raggiungendo quasi sempre risultati buoni,<br />
mentre un altro gruppo non trascurabile ha comunque studiato con sufficiente diligenza le basi della<br />
materia raggiungendo senz’altro gli obiettivi minimi più avanti esposti. Rimane infine una certa parte<br />
di ragazzi, sia dotati che meno dotati, che per vari motivi, a volte giustificabili ma il più delle volte no,<br />
non hanno partecipato attivamente alla discussione in classe e il cui profitto è purtroppo andato<br />
scemando nel corso dell’anno.<br />
I livelli minimi che ogni allievo deve aver raggiunto sono elencati qui di seguito:<br />
Conoscenze concettuali<br />
Fondamenti della teoria dei segnali nel dominio del tempo e della frequenza.<br />
Fondamenti dell’analisi dei sistemi lineari nel dominio del tempo e della frequenza.<br />
Conoscenza delle caratteristiche nel tempo e in frequenza dei sistemi del primo e del secondo<br />
ordine, compresi i sistemi risonanti.<br />
Conoscenza delle caratteristiche e proprietà dei sistemi retroazionati e della loro applicazione ai<br />
controlli automatici.<br />
Conoscenze tecniche<br />
Conoscenza delle principali applicazioni dei microprocessori nell’ambito del monitoraggio di dati,<br />
acquisizione di segnali, elaborazione di segnali, sistemi di controllo.<br />
Conoscenza delle principali caratteristiche dei sistemi a microprocessore e dei componenti per<br />
l’acquisizione e riconversione dei segnali.<br />
Conoscenza delle funzioni dei blocchi costituenti un sistema di elaborazione digitale del segnale.<br />
Conoscenza delle caratteristiche tecniche del microprocessore 80C51.<br />
35
Competenze e capacità concettuali<br />
Valutare qualitativamente le caratteristiche spettrali di un segnale periodico e non periodico.<br />
Descrivere i segnali canonici e le loro applicazioni nella teoria dei segnali.<br />
Ricavare la funzione di trasferimento di un sistema elettrico lineare.<br />
Ricavare la risposta in frequenza e tracciare con precisione il diagramma di Bode di un sistema di<br />
cui sia nota la funzione di trasferimento.<br />
Ricavare la risposta libera e la risposta al gradino dei sistemi lineari del primo e del secondo<br />
ordine, risonanti e non risonanti.<br />
Valutare la stabilità di un sistema data la funzione di trasferimento.<br />
Saper valutare alcune prestazioni di un sistema di controllo basato sul principio della retroazione<br />
negativa.<br />
Competenze e capacità tecniche<br />
Progettare semplici sistemi basati su microprocessore.<br />
Interfacciare memorie e dispositivi di ingresso/uscita a un microprocessore.<br />
Scrivere semplici programmi per la gestione dell’I/O in un sistema a microprocessore.<br />
Utilizzare la strumentazione di laboratorio per il montaggio, verifiche, collaudi e misure su<br />
semplici sistemi sia di tipo analogico sia digitale.<br />
Utilizzare programmi applicativi per lo studio, la simulazione e il calcolo delle caratteristiche e<br />
delle prestazioni sia di sistemi analogici lineari sia di sistemi digitali basati su microprocessore.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
Nel corrente anno scolastico, fino al 14 Maggio 2012 sono state svolte 135 ore di lezione, comprese le<br />
verifiche orali e scritte, di cui 81 di teoria e 54 di esercitazioni di laboratorio. Le prime 15 ore sono<br />
state dedicate al ripasso degli argomenti del quarto anno, queste non compaiono nella tabella dei<br />
contenuti.<br />
Dopo il 14 Maggio si prevede di effettuare circa altre 12 ore di lezione in classe, durante le quali<br />
verranno completati gli argomenti relativi alla retroazione e controllo automatico e i regolatori standar.<br />
Circa altre 8 ore di lezione sono previste in laboratorio, durante le quali i ragazzi perfezioneranno il<br />
montaggio e il collaudo delle applicazioni sulle quali stanno attualmente lavorando ed eventualmente<br />
potranno dedicarsi ad altre esperienze inerenti al programma d’esame, non solo di Sistemi ma anche<br />
delle altre materie della specializzazione.<br />
36
CONTENUTI CONCETTUALI<br />
Teoria dei Sistemi<br />
Definizione di risposta in frequenza.<br />
La linearità, la sovrapposizione degli effetti.<br />
Sistemi lineari ed equazioni differenziali lineari.<br />
Le sinusoidi nei sistemi lineari.<br />
Trasformata e antitrasformata di Laplace. Proprietà dell’integrale e della derivata.<br />
Definizione di funzione di trasferimento.<br />
Relazioni fra risposta in frequenza, risposta impulsiva e funzione di trasferimento di<br />
un sistema.<br />
Definizione di impedenza. Risoluzione di reti elettriche lineari col metodo delle<br />
impedenze.<br />
Poli e zeri della funzione di trasferimento.<br />
Sistemi del primo ordine. Esponenziali. Costanti di tempo.<br />
Sistemi del secondo ordine. Oscillazioni smorzate. Risonanza e antirisonanza.<br />
Definizione di stabilità. Criterio generale di stabilità.<br />
Diagrammi di Bode<br />
Grandezze logaritmiche. Decadi, ottave, dB.<br />
Fattorizzazione della Funzione di trasferimento. Guadagno in continua, guadagno alle<br />
alte frequenze.<br />
Regole per il tracciamento dei diagrammi di Bode del modulo e della fase.<br />
Diagrammi asintotici e diagrammi reali. Diagrammi con singolarità reali e complesse.<br />
Algebra degli schemi a blocchi<br />
Sistemi in cascata, in parallelo e in retroazione. Retroazione positiva e negativa.<br />
Blocchi interagenti e non interagenti.<br />
Teoria dei controlli automatici<br />
La retroazione negativa come schema per la realizzazione di un controllo automatico.<br />
Componenti di un sistema di controllo, segnale di errore, attuatori, trasduttori.<br />
Reiezione ai disturbi nei sistemi retroazionati.<br />
Banda passante di un sistema retroazionato<br />
Parametri del transitorio. Tempo di salita, sovraelongazione, tempo di assestamento,<br />
tempo di ritardo.<br />
Il controllo digitale, problematiche, componenti e metodi di controllo.<br />
37<br />
ORE<br />
50<br />
più<br />
12<br />
previste<br />
15<br />
5<br />
25
Il microcontrollore 80C51<br />
CONTENUTI TECNOLOGICI<br />
Versione con e senza ROM. Schema a blocchi interno. Piedinatura. Porte di ingresso e<br />
uscita bidirezionali. Funzione delle linee. Sorgenti di interruzione, Timer interni, porta<br />
seriale.<br />
Interfacciamento di memorie.<br />
Interfacciamento di periferiche.<br />
Programmazione in linguaggio assembly del microcontrollore 80C51. Set di istruzioni<br />
Programmazione in linguaggio C del microcontrollore 80C51.<br />
Laboratorio<br />
Discretizzazione e simulazione di sistemi del lineari primo ordine con l’ausilio del<br />
linguaggio C e del programma EXCEL<br />
Sviluppo di programmi applicativi in linguaggio Assembly e in linguaggio C per<br />
microcontrollore 80C51<br />
Utilizzo di programmi per il tracciamento di diagrammi di Bode<br />
Interfacciamento di un convertitore Digitale/Analogico al microcontrollore 8051<br />
Interfacciamento di un convertitore Analogico/Digitale al microcontrollore 8051<br />
Generazione di segnali sinusoidali campionati<br />
Acquisizione e campionamento di segnali<br />
Realizzazione di filtri digitali passa alto e passa basso del primo ordine digitali su<br />
sistema AD/DA basato sul microcontrollore 8051<br />
Misure di tempo e di frequenza digitali con l’utilizzo dei Timer del microcontrollore<br />
8051<br />
METODOLOGIE DIDATTICHE<br />
38<br />
ORE<br />
25<br />
54<br />
più<br />
8<br />
previste<br />
Le lezioni sia in classe che in laboratorio sono state svolte per lo più frontalmente, cercando comunque<br />
di coinvolgere la classe proponendo domande e sollecitando osservazioni.<br />
In laboratorio i ragazzi, in gruppi di due persone, hanno svolto varie esperienze di carattere sia pratico<br />
che teorico pratico. Alcuni gruppi non sono riusciti ad andare oltre qualche realizzazione elementare,<br />
in alcuni casi per scarsa partecipazione alle lezioni, mentre altri hanno portato a termine con successo<br />
tutte le esperienza proposte. Purtroppo non si segnala alcun gruppo che abbia proposto progetti<br />
personali o che abbia approfondito qualche argomento particolare in maniera autonoma.
MATERIALI DIDATTICI<br />
Il libro di testo adottato nelle quinte è il terzo volume del corso di Sistemi Automatici della Hoepli,<br />
“Analisi in frequenza e sistemi di controllo”, di Giancarlo Perlo, Maurizio Sante e Claudio Novelli. Per<br />
alcuni argomenti propedeutici, per approfondimenti ed esercizi, riepiloghi e schematizzazioni, si è<br />
fatto frequente ricorso ad appunti dettati in classe.<br />
Per i contenuti tecnologici sono stati utilizzati i manuali tecnici del microcontrollore 8031/8051 e vari<br />
data sheet relativi ai componenti utilizzati e studiati in laboratorio.<br />
I ragazzi hanno avuto a disposizione dei PC con sistema operativo Windows, vari programmi<br />
applicativi e linguaggi di programmazione ad alto e basso livello, un sistema di sviluppo completo per<br />
il microcontrollore 8051, strumentazione elettronica di misura e materiali per la produzione di prototipi<br />
hardware.<br />
PROVE DI VERIFICA, TIPOLOGIA E VALUTAZIONE<br />
Nel primo trimestre sono state somministrate 3 prove scritte inerenti lo stato di avanzamento del<br />
programma e ogni ragazzo è stato sottoposto ad una verifiche orali più una verifica scritta valida come<br />
orale. Una prova scritta è stata somministrata a una parte della classe come prova di recupero prima<br />
della fine del quadrimestre.<br />
Nel secondo pentamestre sono state somministrate finora 3 prove scritte. Due prove scritte sono state<br />
eseguite come simulazione della seconda prova d’esame riguardante il programma svolto fino al<br />
momento della simulazione.<br />
La tipologia delle prove scritte in genere è stata varia: soluzione di problemi, piccoli progetti, a<br />
risposta breve.<br />
Per la valutazione di ogni prova scritta si è predisposta una griglia con il punteggio da assegnare ad<br />
ogni singola parte o quesito della prova, comunicandolo ai ragazzi contestualmente alla prova stessa.<br />
I testi delle verifiche effettuate nel corso dell’anno scolastico sono depositati in segreteria ed a<br />
disposizione della commissione.<br />
Cittadella, 14 Maggio 2012<br />
I docenti I rappresentanti degli studenti<br />
39
MATERIA: TELECOMUNICAZIONI<br />
DOCENTI: ANTONIO VISENTINI, GIULIANA ZECCHIN<br />
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di<br />
conoscenze, competenze, capacità:<br />
CONOSCENZE<br />
Spettro dei segnali comunemente usati nei sistemi di telecomunicazioni<br />
Modulazioni analogiche di ampiezza e di frequenza e relativi apparati di trasmissione e ricezione<br />
Teoria dell'informazione<br />
Sistemi di trasmissione dati<br />
Tecniche per la trasmissione di segnali digitali su canali passa basso e passa banda<br />
Trasmissione di segnali analogici in tecnica PCM, multiplazione PCM<br />
Reti locali: topologie, metodi di accesso, mezzi trasmissivi, hub e switch<br />
Protocolli di comunicazione: modello OSI, la rete Internet, TCP, UDP, IP<br />
COMPETENZE<br />
Calcolare e disegnare lo spettro delle ampiezze di segnali periodici sinusoidali, ad onda quadra e<br />
rettangolare<br />
Utilizzo dell'analizzatore di spettro per l'analisi dei segnali nel dominio della frequenza<br />
Calcolare i diversi parametri di una modulazione d'ampiezza, saper descrivere analiticamente ed in<br />
forma grafica l'espressione del segnale nel dominio del tempo e della frequenza. Saper disegnare e<br />
analizzare gli schemi a blocchi e circuitali dei diversi tipi di modulatori e demodulatori. Saper<br />
analizzare strumentalmente, in laboratorio un segnale AM e ricavarne l'indice di modulazione<br />
Calcolare i diversi parametri di una modulazione di frequenza, saper descrivere analiticamente ed in<br />
forma grafica l'espressione del segnale nel dominio del tempo e della frequenza. Saper disegnare e<br />
analizzare gli schemi a blocchi e circuitali del modulatore con diodo varicap e dei demodulatori a<br />
pendenza e con PLL<br />
Disegnare e analizzare gli schemi a blocchi di apparati trasmittenti in AM, FM, DSB, SSB, nonchè del<br />
ricevitore supereterodina<br />
Calcolare la quantità di informazione, l'entropia e la ridondanza di un segnale digitale. Calcolare la<br />
capacità di un canale di trasmissione in assenza ed in presenza di rumore. Calcolare il Cyclic<br />
Redundancy Check di una sequenza di bit<br />
Scegliere in base alle specifiche operative, la tecnica di trasmissione dati più efficiente<br />
Comprendere la necessità dell'impiego di un codice di linea nel caso di trasmissioni su canale passabasso.<br />
Saper descrivere i codici a due livelli NRZ, RZ, bifase differenziale ed a tre livelli AMI, HDB3.<br />
40
Saper elencare i vantaggi connessi con la rigenerazione dei segnali digitali. Comprendere le<br />
problematiche relative a jitter e interferenza intersimbolica<br />
Descrivere lo schema a blocchi di un generico sistema digitale su canale passa-banda. Definire i<br />
parametri che valutano le prestazioni delle modulazioni digitali. Classificare le modulazioni digitali.<br />
Illustrare come si ottengono le modulazioni ASK, FSK, PSK, QAM e come si possono demodulare.<br />
Illustrare lo schema di principio di un ponte radio digitale. Saper dimensionare un collegamento su<br />
canale passa-banda (link-budget)<br />
Comprendere i concetti di protocollo e di architettura di rete e giustificarne l’utilità. Illustrare<br />
l'architettura definita dal modello OSI<br />
Illustrare l'architettura della suite di protocolli TCP-IP e saper spiegare come avviene la<br />
comunicazione client – server utilizzando tali protocolli<br />
Conoscere le diverse topologie di una LAN, elencare vantaggi e svantaggi di ognuna di esse.<br />
Descrivere i diversi metodi di accesso al mezzo fisico<br />
Comprendere le implicazioni e l'importanza del teorema di Shannon. Comprendere le operazioni<br />
fondamentali svolte da un CODEC PCM. Saper calcolare la frequenza di campionamento, la frequenza<br />
di taglio del filtro passa-basso ed il numero di bit per campione necessari per codificare in PCM un<br />
segnale analogico con una data banda e una data ampiezza<br />
Comprendere il concetto di multiplazione TDM/PCM e la differenza tra segnale plesiocrono, sincrono<br />
e isocrono. Comprendere la struttura della trama di un sistema PDH.<br />
CAPACITA'<br />
Ricevere e fornire informazioni con linguaggio tecnico appropriato<br />
Organizzare razionalmente ed economicamente il proprio lavoro ed essere in grado di valutarne i<br />
risultati<br />
Selezionare tra diverse ipotesi la soluzione più funzionale secondo indicazioni date<br />
Realizzare collegamenti con le altre discipline tecniche<br />
Saper lavorare in gruppo, coordinando il proprio lavoro con quello svolto dagli altri alunni<br />
41
CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:<br />
Unità didattiche e/o<br />
Moduli e/o<br />
Percorsi formativi ed<br />
Eventuali approfondimenti<br />
U.D. - Modulo formativo - Approfondimento Ore<br />
Serie di Fourier, spettro delle ampiezze di segnali periodici sinusoidali, ad onda quadra, ad onda<br />
rettangolare. Trasformata ed anti trasformata di Fourier: definizione. Spettro di potenza. Elaborazione<br />
digitale dei segnali e DSP (cenni).<br />
Modulazioni analogiche AM e FM: espressione analitica del segnale nel dominio del tempo, spettro,<br />
indice di modulazione, deviazione di frequenza, calcolo della potenza.<br />
Generazione di segnali modulati in AM, DSB-SC, SSB, FM e loro demodulazione. Schemi a blocchi<br />
di trasmettitori AM e FM. Ricevitore supereterodina. PLL : funzionamento e utilizzo nella<br />
demodulazione FM, sintesi di frequenze, ricostruzione di una portante.<br />
Teoria dell'informazione: quantità d'informazione, entropia, concetto di sorgente di simboli,<br />
ridondanza, codifica di sorgente, velocità media di informazione, velocità di modulazione, capacità di<br />
canale in assenza ed in presenza di rumore gaussiano, codifica multilivello, codifica di canale,<br />
tecniche di rivelazione e correzione di errori, bit di parità, CRC, tecnica ARQ, tecnica FEC, codifiche<br />
convoluzionali.<br />
Tecniche di trasmissione dati: DTE-DCE, tipi di collegamento, modi di funzionamento, tecniche per<br />
la realizzazione di scambio dati in full-duplex, modi di trasmissione seriale e parallelo, asincrono e<br />
sincrono.<br />
Trasmissione dati su canale passa basso, codifica di linea, codici NRZ, NRZI, RZ, Manchester, bifase<br />
differenziale, AMI, HDB3 e loro spettro qualitativo, rigeneratori, jitter, interferenza d'intersimbolo,<br />
diagramma ad occhio.<br />
Trasmissione dati su canale passa banda, parametri qualitativi Eb/No, R/B, modulazioni ASK, BPSK,<br />
4PSK, QAM, TCM, FSK, MSK, GMSK (cenni): espressioni analitiche dei segnali modulati, spettro<br />
qualitativo, schemi a blocchi e funzionamento di modulatori e demodulatori.<br />
Ponti radio: struttura a blocchi, calcolo del link budget di un ponte radio numerico. Satelliti per le<br />
telecomunicazioni geostazionari e Low Earth Orbit, transponder analogici e numerici.<br />
Trasmissione di segnali analogici in tecnica PCM: schema a blocchi di un codificatore e<br />
decodificatore PCM, teorema di Shannon-Nyquist e relativa dimostrazione nel caso di impulsi di<br />
campionamento ideali e reali, concetto di aliasing e necessità del filtro anti-aliasing, codifica e<br />
quantizzazione, multiplazione PDH, formato della trama E1.<br />
Protocolli di comunicazione: struttura, il modello di riferimento OSI, connected e connection-less,<br />
datagram, virtual circuit, lo stack TCP-IP e suo funzionamento.<br />
Reti di computer, LAN, MAN, WAN, Internet, Extranet, Intranet, topologie delle LAN, mezzi<br />
trasmissivi e loro catalogazione, tecniche di accesso al mezzo trasmissivo CSMA-CD e Token<br />
Passing, switch, hub.<br />
Attività di laboratorio<br />
Principio di funzionamento e schema a blocchi dell’analizzatore di spettro. Misura dello spettro di<br />
un’onda sinusoidale, quadra, triangolare.<br />
Misure su segnali AM nel dominio del tempo con l'oscilloscopio, calcolo dell'indice di modulazione<br />
con il metodo del trapezio e dell'inviluppo.<br />
Realizzazione e misure su un modulatore AM con JFET (profondità di modulazione, spettro) e<br />
relativo demodulatore ad inviluppo (ripple in funzione della costante di tempo RC).<br />
Misure su un cavo coassiale con il metodo riflettometrico (lunghezza, impedenza caratteristica,<br />
velocità di propagazione).<br />
Realizzazione di un modulatore OOK (oscillatore a ponte di Wien e switch analogico) e di un<br />
modulatore 2-PSK (con operazionali e circuiti logici).<br />
42<br />
8<br />
6<br />
6<br />
5<br />
3<br />
4<br />
6<br />
4<br />
4<br />
Previste 8<br />
Dal conteggio, valutato al 30-04-2012, sono escluse le ore dedicate alle verifiche scritte, orali e al<br />
recupero in itinere del debito formativo del primo quadrimestre. Ore previste al termine dell’a.s.:128.<br />
Ore previste dal piano di studi: 132. Le 4 ore che risultano dalla differenza sono relative alla visita<br />
d'istruzione.<br />
3<br />
3<br />
2<br />
6<br />
2<br />
4
METODOLOGIE<br />
Nelle lezioni in aula si è fatto uso prevalente della lezione dialogata corredando la trattazione teorica<br />
degli argomenti con esempi ed esercizi significativi. Si è cercato, inoltre, di stimolare l’interesse degli<br />
allievi spiegando all’inizio di ogni unità didattica quali erano gli argomenti trattati e in quali<br />
applicazioni reali trovano riscontro. E' stato dato ampio risalto allo svolgimento di esercizi sia in classe<br />
che assegnati come compiti per casa. In laboratorio si è perfezionato l'uso degli strumenti classici di<br />
misura come l'oscilloscopio ed il generatore di funzioni, a cui si è aggiunta la conoscenza delle<br />
modalità d'impiego dell'analizzatore di spettro. Oltre alle misure di tipo classico, si sono fatti realizzare<br />
agli alunni semplici circuiti per la generazione, la modulazione e la demodulazione di segnali.<br />
L'attività di recupero è stata svolta in itinere, dedicando due settimane tra la fine del primo<br />
quadrimestre e l'inizio del secondo quadrimestre e sfruttando la compresenza durante le ore di<br />
laboratorio per risolvere dubbi e richieste di chiarimenti individuali. Inoltre, è stato dato spazio alle<br />
attività di ripasso degli argomenti nei periodi precedenti le verifiche. Parte delle ore di laboratorio sono<br />
state dedicate alla realizzazione ed alla messa a punto dei progetti che gli studenti intendono portare<br />
come tesina all’esame di stato.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Si è fatto uso prevalente del testo in adozione nel corrente anno scolastico: “Bertazioli –<br />
Telecomunicazioni – Edizioni Zanichelli – Vol.B”, di appunti dalle lezioni, dei data-sheet dei<br />
componenti utilizzati in laboratorio, di software per la simulazione di circuiti elettronici, di software<br />
per la stesura di schemi elettrici, della strumentazione di laboratorio (alimentatori, multimetri digitali,<br />
oscilloscopi analogici e digitali, generatori di segnali, analizzatori di spettro, PC).<br />
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA<br />
Per la verifica dell'attività didattica sono state utilizzate prove scritte, interrogazioni orali, relazioni di<br />
laboratorio.<br />
In tal modo si sono ottenute 2 valutazioni scritte, 2 orali e 2 pratiche nel primo quadrimestre, 2<br />
valutazioni scritte, 2 orali e 2 pratiche nel secondo quadrimestre. Le prove scritte erano strutturate<br />
secondo la seguente tipologia: soluzione di problemi e domande a risposta aperta ed effettuate, di<br />
norma, al termine di singoli moduli. Le prove contenevano una parte che tendeva a verificare il<br />
raggiungimento delle prestazioni essenziali ed una parte più articolata per consentire agli allievi più<br />
preparati di esprimere le loro capacità. In fase di correzione, sono stati illustrati a ciascun alunno gli<br />
errori commessi. Le valutazioni orali sono state ottenute mediante colloquio e mediante prove scritte<br />
con domande a risposta aperta. In ogni caso si tendeva a valutare:<br />
- l’acquisizione dei contenuti<br />
- la capacità di applicare le conoscenze nella soluzione di semplici problemi<br />
- la proprietà di linguaggio e la capacità di usare un linguaggio tecnico appropriato<br />
- le capacità di analisi e di sintesi<br />
- la capacità di estrapolare, cioé di applicare i concetti noti a situazioni nuove<br />
- la capacità di creare collegamenti all’interno della disciplina e tra discipline diverse.<br />
Inoltre, agli alunni che presentavano voto insufficiente al termine del primo quadrimestre, sono state<br />
state somministrate verifiche volte al recupero del debito formativo.<br />
MODALITA’ DI RECUPERO<br />
Il recupero è stato effettuato in orario curricolare, sostituendo il normale svolgimento delle lezioni e<br />
delle attività di laboratorio per circa due settimane, dal 24-01-2012 al 02-02-2012. La prova scritta di<br />
recupero del debito formativo relativo al primo quadrimestre è stata svolta il giorno 09-02-2012,<br />
differenziata secondo il tipo di insufficienze riportate da ciascun alunno.<br />
43
OBIETTIVI PROGRAMMATI E NON CONSEGUITI<br />
Per quanto riguarda la parte teorica, non è stato svolto l’argomento “Telefonia cellulare, il sistema<br />
radiomobile”. I motivi sono dovuti essenzialmente alla necessità di effettuare il corso di recupero in<br />
itinere e la riduzione d’orario da 6 a 4 ore settimanali.<br />
I docenti I rappresentanti degli alunni<br />
44
Materia: TECNOLOGIE, DISEGNO E PROGETTAZIONE<br />
Docenti: Cecchin Graziano, Basiricò Stefano<br />
L'attività didattica è finalizzata alla maturazione critica e responsabile della personalità degli<br />
studenti e a fornire una adeguata preparazione professionale specifica. In relazione alla<br />
programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi medi in termini di:<br />
A) CONOSCENZE:<br />
conoscenza sufficientemente approfondita degli argomenti trattati ed adeguata assimilazione degli stessi;<br />
conoscenza del pacchetto software ORCAD Capture e Layout per il disegno e la sbrogliatura dei circuiti elettronici da<br />
realizzare;<br />
conoscenza del funzionamento dei componenti elettronici forniti dall'industria attraverso l’utilizzo dei Data Books;<br />
conoscenza dei metodi di verifica e di test dei circuiti elettronici realizzati mediante il corretto utilizzo della<br />
strumentazione in dotazione.<br />
B) COMPETENZE:<br />
sufficienti nell’analisi dei circuiti elettronici proposti;<br />
sufficienti nell’organizzare i percorsi per la realizzazione dei lavori in laboratorio;<br />
discrete per quanto riguarda il disegno elettronico;<br />
più che sufficienti per quanto riguarda la realizzazione degli sbrogliati con il Layout Orcad;<br />
discrete nella realizzazione pratica delle schede;<br />
sufficienti nel verificare il funzionamento dei circuiti prodotti;<br />
sufficienti nell’esporre gli argomenti teorici con il corretto uso della terminologia tecnica.<br />
C) CAPACITA':<br />
sufficienti capacità di organizzare tutti gli strumenti atti a risolvere le problematiche connesse alla progettazione, alla<br />
costruzione e manutenzione dei circuiti elettronici;<br />
sufficienti capacità di analizzare e suddividere uno schema elettronico in blocchi funzionali;<br />
sufficienti capacità di collegamento tra la parte teorica e quella pratica;<br />
sufficienti capacità di lavorare in gruppo.<br />
45
1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE<br />
U.D. - Modulo - Percorso Formativo – approfondimento<br />
U.D.1 : CONVERSIONE DIGITALE-ANALOGICA<br />
Obiettivi:<br />
conoscere il funzionamento dei DAC a resistori pesati<br />
conoscere il funzionamento dei DAC con rete R-2R<br />
conoscere le caratteristiche principali dei DAC<br />
conoscere il funzionamento di DAC integrati e le loro applicazioni<br />
U.D. 2 : CONVERSIONE ANALOGICA-DIGITALE<br />
Obiettivi:<br />
conoscere il principio di funzionamento dei ADC<br />
conoscere le caratteristiche principali dei ADC<br />
conoscere il funzionamento di ADC : a gradinata, tracking, ad integrazione, ad<br />
approssimazioni successive, flash e semi-flash<br />
conoscere il funzionamento di ADC integrati e le applicazioni<br />
U.D. 3 : PROG. DISEGNO E REALIZ. UN AMPLIFICATORE in CL AB<br />
Analisi del funzionamento degli integrati utilizzati<br />
Analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
Tecniche di disegno con Bus e di tipo Gerarchico<br />
U.D. 4 : TRASDUTTORI: SENSORI E ATTUATORI<br />
Obiettivi:<br />
conoscere il principio di funzionamento dei sensori di: temperatura, luminosità, posizione,<br />
velocità, forza ecc..<br />
conoscere le tecniche di realizzazione e utilizzo dei sensori<br />
conoscere i principali attuatori<br />
U.D. 5 : DISPOS. ATTUATORI: RELE’, SCR, TRIAC, OPTOELETTRONICI<br />
Obiettivi:<br />
conoscere il principio di funzionamento dei componenti di controllo di potenza<br />
conoscere le caratteristiche tecniche dei dispositivi<br />
conoscere le applicazioni principali.<br />
U.D. 6 : AMPLIFICATORI DI POTENZA<br />
Obiettivi:<br />
conoscere le classi ed il principio di funzionamento<br />
conoscere gli schemi circuitali di ampl. in classe A<br />
conoscere gli schemi circuitali di ampl. in classe B e AB<br />
U.D. 7 : PROG. DISEGNO E REALIZ. UN RILEVATORE DI TEMPERATURA<br />
Obiettivi:<br />
Analisi del funzionamento degli integrati utilizzati<br />
Analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
Tecniche di disegno con Bus e di tipo Gerarchico sviluppare la capacità di affrontare<br />
autonomamente un lavoro<br />
U.D. 8 PROG. DISEGNO E REALIZZ. DI UN VOLTMETRO<br />
Obiettivi:<br />
sviluppare la capacità di affrontare autonomamente un lavoro<br />
analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
conoscere e applicare i software di videoscrittura<br />
46<br />
Ore<br />
9 ore<br />
14 ore<br />
72 ore<br />
10 ore<br />
6 ore<br />
8 ore<br />
32 ore<br />
Da maggio a fine<br />
anno scolastico
Programma di<br />
TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE<br />
U.D. 1 : CONVERSIONE DIGITALE-ANALOGICA : CONVERTITORI D/A<br />
Generalità, Conversione digitale analogica di un segnale,<br />
Convertitori DAC con resistori pesati<br />
Convertitori DAC con rete R-2R<br />
Codici digitali nei convertitori DAC<br />
Parametri caratteristici dei DAC<br />
Applicazioni DAC: moltiplicatore digitale, DAC 0800/1/2<br />
U.D. 2 : CONVERSIONE ANALOGICA-DIGITALE : CONVERTITORI A/D<br />
Generalità, Quantizzazione campionamento<br />
Convertitori ADC a Conteggio, Servo-Tipo o Tracking<br />
Convertitori ADC a Rampa e Doppia rampa<br />
Convertitore ADC ad Approssimazioni successive<br />
Convertitori ADC Flash<br />
ADC Integrati : ADC 0804<br />
Conversione Analogico digitale di segnali variabili<br />
Parametri caratteristici degli ADC<br />
U.D. 3 : PROGETTO DISEGNO E REALIZZAZIONE DI UN AMPLIFICATORE in CL AB<br />
Analisi del funzionamento a blocchi del circuito utilizzato<br />
Analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
Tecniche di disegno con Bus e di tipo Gerarchico<br />
U.D. 4 : TRASDUTTORI: SENSORI<br />
Generalità e parametri caratteristici dei trasduttori<br />
Trasduttori di Temperatura: Termocoppie, Termoresistenze, Termistori, a BJT ed Integrati.<br />
Trasduttori di Luminosità: Fotoresistenze, Fotodiodi, Fototransistor, celle Fotovoltaiche, Fotoaccoppiatori<br />
Trasduttori di Posizione: Potenziometrici, Ottici, Encoder<br />
Trasduttori di Forza e di velocità<br />
U.D. 5 : DISPOSITIVI ATTUATORI RELE’, SCR, TRIAC, DIAC, VMOS<br />
Generalità<br />
Relè funzionamento ed applicazioni<br />
DIAC funzionamento<br />
SCR funzionamento ed applicazioni<br />
TRIAC funzionamento ed applicazioni<br />
VMOS funzionamento<br />
U.D. 6 : AMPLIFICATORI DI POTENZA<br />
Classi di funzionamento, rendimento, bilanci energetici<br />
Principio di funzionamento, e schemi circuitali di ampl. in classe A<br />
Principio di funzionamento e schemi circuitali di ampl. in classe B e AB<br />
47
U.D. 7 : PROGETTO DISEGNO E REALIZZAZIONE DI UN RILEVATORE DI TEMPERATURA PER<br />
Microprocessore<br />
Analisi del funzionamento a blocchi del circuito utilizzato<br />
Analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
Tecniche di disegno con Bus e di tipo Gerarchico<br />
U.D. 8 : PROG. DISEGNO E REALIZZ. DI UN VOLTMETRO<br />
Analisi del funzionamento a blocchi del circuito utilizzato<br />
Analisi del funzionamento del circuito nel suo complesso<br />
sviluppare la capacità di affrontare autonomamente un lavoro<br />
conoscere le tecniche di documentazione dei lavori<br />
conoscere e saper applicare le tecniche analisi e sintesi<br />
conoscere i software di videoscrittura<br />
TESTI :<br />
- ELETTRONICA Vol II e III aut Pannella , Spalierno Ed. CUPIDO<br />
- TDP Tecnologia Disegno e Progettazione Vol 3 Ed. Hoepli<br />
2. METODOLOGIE<br />
Lo studio teorico dei circuiti elettronici è stato affrontato suddividendo i circuiti in blocchi funzionali, analizzando poi il<br />
funzionamento di ogni singolo blocco, e proseguendo poi lo studio del comportamento e le caratteristiche dei singoli<br />
componenti integrati e discreti utilizzati<br />
Si è voluto così far comprendere agli allievi come affrontare le problematiche connesse alla progettazione e manutenzione<br />
di circuiti elettronici. Nello svolgimento della lezione si è cercato di limitare la lezione frontale e si è cercato di coinvolgere<br />
il più possibile gli studenti durante le spiegazioni sollecitandoli con domande o con interventi da parte loro. Per le analisi<br />
dei circuiti proposti e dei lavori in laboratorio si è applicato il metodo del Problem-Solving<br />
Il libro di testo è stato seguito per quanto possibile e nei punti più carenti sono state date integrazioni, fondamentale per gli<br />
allievi è stato prendere appunti e rivedere il lavoro fatto a scuola a casa con un adeguato studio. In laboratorio l’attività è<br />
stata attuata per gruppi di due allievi stimolando la collaborazione.<br />
3. MATERIALI DIDATTICI<br />
- Libro di testo<br />
- ELETTRONICA Vol II e III aut Pannella , Spalierno Ed. CUPIDO<br />
- TDP Tecnologia Disegno e Progettazione Vol 3 Ed. Hoepli<br />
- Manuali Tecnici dei componenti<br />
- Strumentazione del Laboratorio di TDP<br />
- Computer del Laboratorio di TDP<br />
- Software applicativi<br />
48
4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE<br />
Per la valutazione formativa per ogni quadrimestre in laboratorio sono state effettuate delle prove pratiche e grafiche<br />
sui circuiti realizzati:<br />
1. Disegni<br />
2. Test di Collaudo sui circuiti<br />
Per la valutazione teorica sono state effettuate più prove strutturate del tipo:<br />
Trattazione Sintetica<br />
valide per l'orale , per gli allievi più carenti si sono effettuate interrogazioni sulle parti di programma dove questi hanno<br />
evidenziato lacune nella preparazione, il tutto previo uno studio individuale a casa e poi eventualmente con azioni di<br />
recupero/sostegno durante le ore di laboratorio.<br />
5. VALUTAZIONE DELLE PROVE<br />
Con le prove di laboratorio ( pratica e grafica ) si è valutato il grado di apprendimento raggiunto dagli allievi per<br />
quanto riguarda il disegno, la realizzazione circuitale, e l'effettuazione dei test circuitali o collaudi, valutando l’attività di<br />
ogni componente del gruppo di lavoro.<br />
Con le prove strutturate ed eventualmente interrogazioni si è valutato il grado di preparazione teorica raggiunta dallo<br />
studente negli argomenti trattati.<br />
Per quanto concerne la valutazione sommativa del primo quadrimestre e finale si è tenuto conto, oltre che della<br />
valutazione formativa relativa agli obiettivi raggiunti, anche dell'impegno nello studio, della attenzione e partecipazione<br />
alle lezioni dimostrate dagli allievi.<br />
Inoltre per quanto riguarda la valutazione finale si è dato un maggior peso alla preparazione teorica del candidato<br />
rispetto al profitto grafico e pratico e comunque per la valutazione sommativa positiva le tre aree di valutazione dovevano<br />
risultare complessivamente positive.<br />
Docenti Rappresentanti di classe<br />
………………………………. ………………………………………..<br />
………………………………. ……………………………………….<br />
49
RELAZIONE FINALE di EDUCAZIONE FISICA<br />
Prof. De Rossi Roberto Classe 5^ BE<br />
Libro di testo adottato: Comprendere il movimento di P.L. Del Nista, J. Parker, A. Tasselli<br />
Casa Editrice G. D’Anna<br />
Gli obiettivi educativo-didattici prefissati hanno determinato un lavoro basato :<br />
sulla ricerca del condizionamento organico, inteso come ottimizzazione delle qualità fisiche;<br />
sull'affinamento delle competenze ed abilità motorie, intese come capacità di risolvere un problema<br />
motorio;<br />
sul consolidamento dell'abitudine di reciproca collaborazione e miglioramento dei rapporti<br />
interpersonali<br />
Obiettivi conseguiti:<br />
CONOSCENZE:<br />
L’allievo/a:<br />
conosce le nozioni fondamentali del corpo umano (da un punto di vista anatomofisiologico)<br />
e i corretti modi di agire per mantenere la buona forma fisica;<br />
conosce il “motore umano” in relazione alle qualità fisiche e neuro-muscolari;<br />
conosce le principali modalità esecutive dell’azione motoria (tecniche sportive ed<br />
espressive, regole basilari e gesti arbitrali degli sport affrontati);<br />
conosce in modo sufficiente la terminologia specifica.<br />
CAPACITÀ:<br />
L’allievo/a:<br />
comprende, in forma essenziale, tecniche e regole relative alle attività sportive ed<br />
espressive, alla salute psicofisica, alla prevenzione degli infortuni;<br />
comprende ed applica in forma globale compiti – situazioni – tecniche motorie, espressive<br />
e sportive;<br />
teorizza partendo dall’esperienza vissuta;<br />
memorizza, rielabora ed organizza le informazioni al fine di produrre semplici sequenze o<br />
progetti motori, sportivi, espressivi individuali e collettivi.<br />
COMPETENZE:<br />
L’allievo/a:<br />
sa valutare e analizzare l’azione eseguita e il suo esito (essere in grado di condurre una<br />
seduta di allenamento, organizzare un gruppo, arbitrare con codice giusto);<br />
sa adattarsi a situazioni motorie che cambiano (assumere ruoli diversi, anche in relazioni<br />
alle proprie attitudini e propensioni, affrontare situazioni di “competitività”);<br />
sa utilizzare gli apprendimenti motori (applicare principi fondamentali di tecniche<br />
individuali e di gesti sportivi, semplici schemi di attacco e di difesa nei giochi sportivi).<br />
Obiettivi non conseguiti<br />
Alcuni obiettivi sono stati conseguiti in modo parziale e/o superficiale a causa del numero<br />
ridotto di lezioni svolte nel II^ quadrimestre (vacanze, simulazioni prove d’esame) per cui si sono<br />
operate delle scelte metodologico-didattiche considerando, soprattutto, che, per la maggior parte degli<br />
allievi, quest'anno scolastico costituisce l'ultima possibilità di approccio razionale e guidato all'attività<br />
motoria e sportiva.<br />
50
Metodi di insegnamento: analitico, globale o misto, secondo il tipo di attività svolta, dando spazio,<br />
ove possibile, alla creatività degli allievi con attività singole e di gruppo.<br />
Mezzi e strumenti di lavoro: Materiale disponibile nella palestra, libro di testo<br />
Spazi: Palestra, Pista di Atletica , piastra polifunzionale esterna .<br />
Strumenti di verifica: In rapporto ai singoli obiettivi classificati per tassonomizzazione, si è<br />
effettuata una valutazione iniziale, una intermedia, per verificare i progressi degli allievi e una<br />
valutazione finale in cui ogni allievo è stato valutato rispetto alle proprie capacità fisiche, pur dovendo<br />
conseguire un minimo livello di rendimento sufficiente. Le verifiche sono state eseguite<br />
periodicamente, al termine di ogni unità didattica, in relazione agli obiettivi prefissi e al tempo<br />
necessario per il loro raggiungimento, basate sia su una informazione diretta e informale, sia su una<br />
informazione oggettiva che ha valutato il rendimento (tests, prove pratiche e scritte).<br />
Le verifiche scritte sono state sottoposte anche con le modalità previste per la terza prova degli esami<br />
di stato .<br />
RISULTATI<br />
Il gruppo, nel corso dell'anno, ha mantenuto la fisionomia socio-dinamica iniziale: interesse e<br />
partecipazione e capacità cognitivo-motivazionale sono stati generalmente buoni .<br />
La maggior parte degli allievi ha risposto in modo adeguato alle proposte di carattere psicomotorio,<br />
lavorando con buon impegno raggiungendo, nel complesso, risultati buoni .<br />
51
CONTENUTI SVOLTI e TEMPI di REALIZZAZIONE<br />
Totale ore di lezioni svolte: 58<br />
OBIETTIVI<br />
GENERALI<br />
Potenziamento<br />
fisiologico<br />
Rielaborazione<br />
degli schemi<br />
motori<br />
Consolidamento<br />
del carattere,<br />
sviluppo della<br />
socialità e del<br />
senso civico<br />
Conoscenza e<br />
pratica delle<br />
attività sportive<br />
Informazioni<br />
fondamentali<br />
sulla tutela della<br />
salute<br />
OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI<br />
Il corpo umano<br />
Movimento e Sport<br />
Miglioramento funzione<br />
cardio-circolatoria e<br />
respiratoria<br />
Miglioramento capacità<br />
prestazione muscolare<br />
Miglioramento capacità<br />
prestazione articolare<br />
Affinamento coordinazione<br />
generale<br />
Miglioramento delle funzioni<br />
neuromuscolari<br />
52<br />
Apparato scheletrico<br />
Sistema nervoso<br />
Le qualità motorie di base<br />
(coordinazione, equilibrio,<br />
rapidità)<br />
Motricità e sviluppo<br />
psicomotorio<br />
Attività ed esercitazioni a corpo<br />
libero<br />
Attività ed esercitazioni a corpo<br />
libero<br />
Gestione ordinata e produttiva<br />
di un gruppo<br />
Conseguimento della<br />
consapevolezza dei propri<br />
mezzi<br />
Attività inerenti ai giochi<br />
Potenziamento delle capacità sportivi<br />
decisionali e di confronto (pallavolo, unihockey, calcetto,<br />
Consolidamento dell’abitudine<br />
pallacanestro, pallamano,) e<br />
di reciproca collaborazione e<br />
all’atletica leggera<br />
miglioramento dei rapporti<br />
interpersonali<br />
Torneo d’istituto di calcetto e di<br />
Possesso dei fondamentali di<br />
gioco dei giochi sportivi<br />
Possesso di alcuni gesti tecnici<br />
dell’atletica leggera<br />
Educazione alla salute<br />
Organizzare le conoscenze<br />
acquisite per realizzare progetti<br />
motori autonomi e finalizzati<br />
ping-pong .<br />
Corso di tennis.<br />
Doping nello sport. Apparato<br />
cardio-circolatorio e primo<br />
soccorso :tecniche di<br />
rianimazione.<br />
I rappresentanti di classe L’insegnante<br />
____________________________________________<br />
____________________________________________<br />
Cittadella, 15 maggio 2012<br />
TEMPI e<br />
DATA<br />
I^ e II^<br />
quadrimestre<br />
12 ore<br />
Ottobre Novembre<br />
e<br />
Dicembre<br />
12 ore<br />
Gennaio - marzo<br />
10 ore<br />
Marzo - aprile<br />
10 ore<br />
I^ e II^<br />
quadrimestre<br />
Marzo<br />
Aprile e Maggio<br />
14 ore<br />
II^<br />
quadrimestre<br />
_________________________________
Disciplina: MATEMATICA<br />
Docente: Luigina Valotto<br />
In relazione alla programmazione curricolare, si è lavorato per raggiungere le seguenti finalità e i<br />
seguenti obiettivi generali di apprendimento propri della matematica:<br />
Finalità<br />
Acquisire conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione<br />
Consolidare il processo delle più significative costruzioni concettuali<br />
Sviluppare l’esercizio ad interpretare, descrivere ogni fenomeno studiato<br />
Promuovere lo studio di ogni questione attraverso l'esame analitico dei suoi fattori<br />
Curare l’abitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente quanto viene via,via<br />
acquisito.<br />
Obiettivi di apprendimento<br />
Rafforzare le capacità di base.<br />
Possedere le nozioni ed i procedimenti indicati e padroneggiare l'organizzazione complessiva,<br />
soprattutto sotto l'aspetto concettuale<br />
Saper affrontare a livello critico problemi di varia natura, scegliendo in modo personale le strategie<br />
risolutive<br />
Saper individuare collegamenti fra le varie branche della matematica e riconoscere il valore<br />
unitario di essa<br />
Assimilare i procedimenti induttivi e deduttivi.<br />
Saper usare consapevolmente il simbolismo matematico.<br />
Gli studenti hanno conseguito, seppur in modo diversificato ed in relazione all’impegno e alle capacità<br />
personali, i seguenti obiettivi disciplinari in termini di conoscenze e competenze:<br />
Modulo 1- Studio di funzione<br />
Conoscenze: Conoscere i punti fondamentali relativi allo studio di funzione<br />
Competenze: Saper studiare una funzione (razionale intera, fratta, logaritmica ed esponenziale)in<br />
relazione a: dominio, intersezione assi, segno, limiti ed asintoti, derivata prima e seconda e saperne<br />
tracciare il grafico.<br />
Saper ricavare le caratteristiche di una funzione conoscendone il grafico.<br />
Modulo 2- Integrali<br />
Conoscenze: Primitive di una funzione. Integrale indefinito. Le proprietà degli integrali indefiniti.<br />
L’integrazione delle funzioni elementari e delle funzioni composte. L’integrazione per scomposizione.<br />
L’integrazione per parti. L’integrazione per sostituzione. L’integrazione delle funzioni razionali<br />
fratte.Il trapezoide e la sua area. Interpretazione geometrica dell’integrale definito di una funzione<br />
y f (x)<br />
, positiva, definita e continua in [a,b]. L’integrale definito di una funzione y f (x)<br />
definita<br />
e continua in [a,b] e le sue proprietà. Differenza tra integrale indefinito e definito.Il teorema del valor<br />
medio e la sua interpretazione geometrica.. La funzione integrale.Il teorema di Torricelli-Barrow e il<br />
legame tra integrale definito ed indefinito.La formula di Leibniz-Newton per il calcolo dell’integrale<br />
definito.Formula per il calcolo volume di un solido di rotazione.Gli integrali impropri (funzione con<br />
punti di discontinuità in [a,b], e funzione definita e continua in intervalli illimitati).<br />
Competenze: Saper definire le primitive di una funzione continua. Saper usare le proprietà<br />
dell’integrale indefinito. Saper calcolare le primitive di funzioni elementari e di funzioni composte.<br />
Saper utilizzare i principali metodi di integrazione: scomposizione, sostituzione e integrazione per<br />
parti. Saper calcolare l’integrale indefinito di una funzione razionale fratta propria ed impropria.<br />
Saper calcolare l’integrale definito. Saper usare le proprietà dell’integrale definito. Saper dimostrare il<br />
teorema della media ed il teorema di Torricelli –Barrow. Saper applicare l’integrale definito nel<br />
53
calcolo della misura dell’ area di una figura piana dal contorno curvilineo. Saper calcolare un semplice<br />
volume (rotazione attorno asse x). Saper determinare un integrale improprio.<br />
Modulo 3-I modelli differenziali.<br />
Conoscenze: Generalità sulle equazioni differenziali. Equazioni differenziali del primo ordine:<br />
equazioni a variabili separate, a variabili separabili ed equazioni lineari omogenee e non omogenee.<br />
Equazioni differenziali del secondo ordine: equazioni lineari omogenee a coefficienti costanti<br />
(equazione caratteristica) .<br />
Competenze: Saper verificare se una funzione è soluzione di un’equazione differenziale.Saper<br />
dimostrare la formula risolutiva dell’equazione lineare non omogenea. Saper risolvere alcuni tipi di<br />
equazioni differenziali del primo e secondo ordine. Saper risolvere i problemi di Cauchy espressi dai<br />
F(<br />
x,<br />
y,<br />
y',<br />
y''<br />
) 0<br />
F(<br />
x,<br />
y,<br />
y')<br />
0<br />
sistemi:<br />
e y f ( x ) .<br />
y<br />
0<br />
f ( x<br />
0<br />
)<br />
0<br />
y'<br />
0<br />
f<br />
'(<br />
0<br />
x<br />
0<br />
)<br />
A causa di un atteggiamento poco collaborativo degli studenti ed uno studio superficiale e discontinuo<br />
di molti il programma preventivato ha subito delle riduzioni.<br />
Non si sono svolti approfondimenti ne si è trattato il modulo sulle funzioni reali di due variabili reali.<br />
In relazione ai moduli sviluppati si è cercato di raggiungere questi obiettivi in termini di<br />
Capacità’:Scoprire relazioni intercorrenti tra concetti diversi, collegandoli in una visione unitaria della<br />
materia. Conoscere e saper interpretare le applicazioni dei principali concetti anche in ambiti diversi.<br />
Tempi di realizzazione:<br />
Moduli formativi Tempi di realizzazione.<br />
Modulo1 Settembre-Ottobre-Aprile-Maggio<br />
Modulo2 Da Ottobre a Marzo<br />
Modulo3 Aprile, Maggio<br />
Ore previste per la realizzazione del programma: 99<br />
Ore di lezione svolte: 90. Di queste ore, diverse sono state utilizzate per il recupero in itinere e 5 sono<br />
state utilizzate a Febbraio per il recupero insufficienze del 1° quadrimestre.<br />
Metodologia<br />
Le modalità di lavoro hanno compreso la lezione frontale e la lezione interattiva cercando di provocare<br />
negli alunni curiosità e disponibilità ad apprendere, guidando lo studente alla comprensione degli<br />
argomenti trattati, all’impegno e all’autonomia. Molto tempo è stato dedicato allo svolgimento di<br />
esercizi sia per consolidare nozioni apprese, sia per far acquisire padronanza sul calcolo. Durante<br />
l’anno si sono spesso ripresi argomenti non ben compresi o dimenticati<br />
Per la modalità dei tempi di realizzazione dei moduli formativi si è tenuto conto della urgenza di<br />
apprendere alcuni concetti utili in altre discipline, del dare una visione unitaria a concetti diversi e di<br />
tenere il più possibile gli studenti in contatto con parti del programma via via svolto.<br />
Materiali didattici<br />
Il testo in uso “Matematica Tecnica” tomo E di Grazzi – Re Fraschini, ed il testo adottato il<br />
precedente anno scolastico “Matematica Tecnica” tomo D degli stessi autori sono stati utilizzati quale<br />
principali strumenti di riferimento sia dal punto di vista teorico che come eserciziari; ad essi si sono<br />
affiancati appunti e schemi per sintetizzare e rendere più agevole l’apprendimento di alcuni degli<br />
argomenti in programma.<br />
54
Tipologia e valutazione delle prove.<br />
Per la verifica dell’attività didattica svolta ci si è avvalsi di verifiche scritte di tipo aperto, per<br />
accertare soprattutto le competenze,di interrogazioni scritte ed interrogazione orale per accertare<br />
soprattutto le conoscenze e di prove analoghe alla terza prova d’esame.<br />
Nella valutazione delle suddette prove si è tenuto conto della conoscenza e della padronanza dei<br />
contenuti affrontati , della completezza e correttezza delle risposte, della chiarezza di esposizione e<br />
del processo evolutivo di ogni alunno rispetto alla sua situazione iniziale.<br />
Il Docente<br />
Gli Studenti<br />
55
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Elettronica<br />
1 Comparatori di tensione: principi di funzionamento, tipologie, schemi elettrici, esempi di<br />
applicazione.<br />
2 Il circuito integrato 555 e le sue applicazioni<br />
3 Descrivere le condizioni che devono essere soddisfatte per realizzare un oscillatore sinusoidale<br />
(Barkhausen). Proporre lo schema circuitale di un oscillatore sinusoidale a ponte di Wien evidenziando<br />
i blocchi G e H.<br />
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Inglese<br />
1 Explain what Radar is, how it basically works and what its main practical uses are.<br />
2 Describe the main characteristics of fibre optic cables in terms of material and structure, the way<br />
signals are transmitted, size, carrying capacity and signal degradation.<br />
3 Explain how aerials can transmit and receive signals and briefly describe some examples of aerials.<br />
1)Verificare che la funzione<br />
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Matematica<br />
2<br />
f ( x)<br />
2x<br />
1 x è una primitiva della funzione<br />
Determinare poi la primitiva di f (x)<br />
il cui grafico passa per P ( 0,1).<br />
56<br />
2<br />
2 4x<br />
g ( x)<br />
.<br />
2<br />
1 x<br />
2)Enunciare e dimostrare il teorema di fondamentale del calcolo integrale e spiegare la sua importanza.<br />
3)Spiegare perché l’integrale<br />
2<br />
1<br />
1<br />
dx è improprio e, se esiste, calcolare il suo valore.<br />
x 1<br />
1° SIMULAZIONE TERZA PROVA – T.D.P.<br />
1. Descrivere le distorsioni negli amplificatori di potenza.<br />
2. Schema e spiegare il funzionamento di un DAC a resistori pesati a 4 bit.<br />
3. Descrivi gli errori nei DAC.
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Diritto ed Economia Industriale<br />
1. Definisci i seguenti termini giuridici: imprenditore, impresa, azienda, ditta, ragione sociale,<br />
denominazione sociale, imprenditore commerciale e oggetto sociale.<br />
2. Le principali differenze tra società di persone e società di capitali sono: la responsabilità<br />
patrimoniale, l’autonomia patrimoniale, la personalità giuridica, il potere di amministrazione,<br />
l’organizzazione interna, il potere di controllo sulla gestione, la trasferibilità delle quote e la modifica<br />
del contratto sociale.<br />
Scegli tre dei concetti indicati e spiegane il significato.<br />
3.Definisci il contratto collettivo e del contratto individuale di lavoro presenta i diritti e gli obblighi del<br />
datore di lavoro e del lavoratore.<br />
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Telecomunicazioni<br />
1. Quale strumento matematico permette di ricavare lo spettro di un segnale periodico ? Con quali<br />
formule ?<br />
2. A cosa serve la modulazione ? Descrivi una modulazione a tua scelta (analogica o digitale, con<br />
formule e grafici relativi all’andamento nel tempo ed in frequenza, schemi a blocchi del modulatore e<br />
demodulatore)<br />
3. Perché si usano i codici di linea ? Su quale tipo di canale ? Quali caratteristiche devono avere ?<br />
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Inglese<br />
1. Describe the main stages in the transformation of a signal inside a radio.<br />
2. Explain how cellphone communications work.<br />
3. What is the VoIP technology? What are its advantages and disadvantages?<br />
1)Scrivi l’enunciato del Teorema della Media<br />
2)Data la funzione<br />
2° SIMULAZIONE TERZA PROVA – Matematica<br />
x<br />
y xe il cui grafico è in figura, calcola l’area della parte di piana evidenziata<br />
57
3)Risolvi il seguente problema di Cauchy.<br />
2<br />
y'<br />
2x<br />
y<br />
y(<br />
0)<br />
1<br />
0<br />
58