Vincoli parentali e divieti matrimoniali - Università di Palermo
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A. Cusmà Piccione, <strong>Vincoli</strong> <strong>parentali</strong> e <strong><strong>di</strong>vieti</strong> <strong>matrimoniali</strong> [p. 189-278]<br />
fratello o della sorella sua sposa oppure si sia unito ad essa non come<br />
zio paterno o materno incorrerà nella capitalis sententia; 159 per un<br />
verso, pertanto, il legislatore sanziona il matrimonio, 160 per un altro,<br />
la semplice relazione incestuosa. 161<br />
Sul piano soggettivo, il provve<strong>di</strong>mento restituì la <strong>di</strong>mensione<br />
bilaterale all’impe<strong>di</strong>mento delle nozze tra zio e nipote, considerando<br />
tanto la condotta del patruus (zio paterno) quanto quella dell’avunculus<br />
(zio materno). Tuttavia, pur se in concreto la legge <strong>di</strong> Costanzo<br />
produsse il risultato <strong>di</strong> ripristinare il <strong>di</strong>vieto soppresso dalla<br />
<strong>di</strong>sposizione del 49 d.C., non parrebbe, a giu<strong>di</strong>care dal tenore<br />
complessivo della costituzione, potersi affermare che quest’effetto<br />
rappresentasse, senza dubbio, proprio il fine preso <strong>di</strong> mira dal<br />
legislatore. 162 Non solo l’eccezione <strong>di</strong>sposta dal senatoconsulto in<br />
—————————<br />
159 Non vi è accordo tra gli interpreti se qui il legislatore alludesse alla pena <strong>di</strong> morte,<br />
come probabilmente è più verosimile se si considera che questa era la sanzione utilizzata<br />
dalla cancelleria <strong>di</strong> Costanzo per i crimini sessuali come ad esempio il ratto (v. C.Th.<br />
9.24.2, a. 349), oppure ad una sanzione attinente alla sfera capitale, come la deportatio in<br />
insulam. Per la prima soluzione, cfr., inter ceteros, C. FERRINI, Diritto penale romano, cit.,<br />
366; U. BRASIELLO, La repressione penale in <strong>di</strong>ritto romano, Napoli 1937, 525 s. (in senso<br />
<strong>di</strong>fforme, cfr. tuttavia dello stesso A., s.v. Incesto, cit., 500, dove parla <strong>di</strong> deportatio in<br />
insulam); C. CASTELLO, Osservazioni sui <strong><strong>di</strong>vieti</strong> <strong>di</strong> matrimonio, cit., 336; E. NARDI, La<br />
reciproca posizione successoria, cit., 90; B. BIONDI, Il <strong>di</strong>ritto romano cristiano, III, cit., 94;<br />
E. VOLTERRA, Lezioni, cit., 344; R. BONINI, Considerazioni in tema <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>menti<br />
<strong>matrimoniali</strong>, cit., 492 s. nt. 14; O. ROBLEDA, El matrimonio en derecho romano, cit., 185<br />
nt. 103; S. PULIATTI, Incesti crimina, cit., 166 s. Per la seconda soluzione, comunque<br />
minoritaria in dottrina, cfr. A. GUARINO, Stu<strong>di</strong> sull’«incestum», cit., 250. Mantiene il<br />
dubbio R. ASTOLFI, Stu<strong>di</strong> sul matrimonio, cit., 99.<br />
160 La nullità del quale, peraltro, non viene affermata ex professo; «solo in<strong>di</strong>rettamente<br />
[essa] si dà per scontata» (cfr. R. ASTOLFI, Stu<strong>di</strong> sul matrimonio, cit., 99).<br />
161 Cfr. A. D. MANFREDINI, La donna incestuosa, cit., 24 nt. 56, il quale, mettendo in<br />
rilievo come, in genere, soltanto le incestae nuptiae suscitassero l’interesse degli Imperatori,<br />
cita questa costituzione come uno dei pochi cenni della legislazione postclassica alla<br />
fattispecie dell’incestum cum adulterium aut stuprum.<br />
162 La dottrina limita, spesso, la sua attenzione a questo effetto, cosicché il provve<strong>di</strong>mento<br />
sembrebbe non avere avuto altro scopo se non quello <strong>di</strong> abrogare l’eccezione<br />
introdotta dal senatoconsulto; cfr., ad esempio: P. BONFANTE, Corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto romano, I,<br />
cit., 202; E. VOLTERRA, Lezioni, cit., 343; R. BONINI, Considerazioni in tema <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>menti<br />
<strong>matrimoniali</strong>, cit., 491; O. ROBLEDA, El matrimonio en derecho romano, cit., 185.<br />
Esprime invece qualche dubbio su questa lettura P. O. CUNEO (a cura <strong>di</strong>), La legislazione,<br />
cit., 93. Della stessa linea interpretativa da noi proposta su nel testo ora anche R. ASTOLFI,<br />
Stu<strong>di</strong> sul matrimonio, cit., 99.<br />
250 AUPA 55/2012