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Vincoli parentali e divieti matrimoniali - Università di Palermo

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A. Cusmà Piccione, <strong>Vincoli</strong> <strong>parentali</strong> e <strong><strong>di</strong>vieti</strong> <strong>matrimoniali</strong> [p. 189-278]<br />

<strong>di</strong>scendere, per una certa misura, anche dal <strong>di</strong>sfavore della Chiesa<br />

verso le seconde nozze. In secondo luogo – come si noterà dal<br />

raffronto dei canoni –, la normativa non sembra essere ispirata da una<br />

linea unitaria, mostrando non <strong>di</strong> rado sensibili <strong>di</strong>vergenze nelle due<br />

partes Imperii.<br />

Le prime <strong>di</strong>sposizioni concernenti il nostro tema vennero<br />

approvate dall’assemblea sinodale <strong>di</strong> Illiberis, che, riunendo nel<br />

principio del quarto secolo 110 vescovi provenienti dalla penisola<br />

iberica, emanò statuizioni 111 vincolanti imme<strong>di</strong>atamente solo sul<br />

—————————<br />

110 Sulla datazione del concilio (il primo del quale siano giunti sino a noi gli atti), non<br />

v’è, in effetti, unanimità <strong>di</strong> vedute presso gli stu<strong>di</strong>osi; non trovandosi nei relativi documenti<br />

conciliari alcuna in<strong>di</strong>cazione circa l’anno della sua celebrazione, gli unici in<strong>di</strong>zi al<br />

riguardo possono trarsi dal contenuto dei canoni stessi. La data della riunone spagnola<br />

oscilla, secondo alcuni interpreti, tra gli anni 300-303 o 306-322 [cfr., per le <strong>di</strong>verse<br />

soluzioni, J. GAUDEMET, Elvire, in Dict. d’hist. et de géogr. ecclés., 15, 1963, 317 ss. e<br />

l’ampia <strong>di</strong>scussione del problema che si può leggere in K. J. HEFELE-H. LECLERCQ,<br />

Histoire des conciles, I.1, cit., 215 ss., secondo cui invece il concilio andrebbe collocato tra<br />

l’autunno del 305 ed il 306] oppure, secondo altri, favorevoli ad anticiparla ad un<br />

periodo precedente le persecuzioni <strong>di</strong>oclezianee, all’incirca tra il 295 ed il 303 (per la<br />

critica <strong>di</strong> questa tesi, cfr., tuttavia, J. ZEILLER, L’organizzazione ecclesiastica, in A. FLICHE-<br />

V. MARTIN, Histoire de l’Église. Depuis les origines jusq’à nos jours, II. De la fin du II e siècle<br />

à la paix constantinienne (313) 3 , Paris 1972 (tr. it., Storia della Chiesa, II. Dalla fine del II<br />

secolo alla pace costantiniana, Torino 1995, 570 nt. 55, da cui cito).<br />

111 Non è qui possibile soffermarsi sulla questione, ancora non easurita, dell’autenticità<br />

o meno dei canoni che la tra<strong>di</strong>zione attribuisce al sinodo <strong>di</strong> Elvira. Le <strong>di</strong>verse tesi<br />

sostenute si polarizzano attorno a due orientamenti <strong>di</strong> fondo: la risalenza degli ottantuno<br />

canoni proprio ad un concilio, riunitosi in una data imprecisata (v. nt. precedente) ma<br />

comunque non al <strong>di</strong> là del principio del IV secolo nella citta<strong>di</strong>na spagnola <strong>di</strong> Illiberis (così,<br />

ad esempio, ancora <strong>di</strong> recente T. SARDELLA, Il canone 33 del concilio <strong>di</strong> Elvira: controllo<br />

sessuale e potere ecclesiastico, in Munera amicitiae. Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> storia e cultura sulla Tarda<br />

Antichità offerti a S. Pricoco, Soveria Mannelli 2003, 437 ss.), oppure l’appartenenza <strong>di</strong><br />

quegli stessi canoni ad una collezione più tarda che avrebbe mescolato <strong>di</strong>sposizioni<br />

canoniche <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa provenienza [cfr. M. MEIGNE, Concile ou collection d’Elvire?, in Revue<br />

d’Histoire Ecclésiastique 70, 1975, 361 ss.; J. VILELLA-P. E. BARREDA, Los cánones de la<br />

Hispana atribuidos a un concilio iliberritano: estu<strong>di</strong>o filológico, in I concili della cristianità<br />

occidentale. Secoli III-V, Roma 2002, 545 ss.; EID., ¿Cánones del concilio de Elvira o<br />

cánones pseudoiliberritanos?, in Augustinianum 46/2, 2006, 285 ss.; J. VILELLA, Las<br />

<strong>di</strong>sposiciones pseudoiliberritanas referidas a matrimonio mixtos e incestuosos: estu<strong>di</strong>o<br />

comparativo y explicativo, in Il matrimonio dei cristiani, cit., 221 ss. (spec. 221-224)]. Sulla<br />

scorta <strong>di</strong> quest’ultima tesi, sarebbe così possibile riconoscere, sulla base <strong>di</strong> un’analisi<br />

sintattico-lessicale, tre gruppi omogenei <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni: A (cann. 1-21), B (cann. 63-75) e<br />

C (cann. 22-62 e 76-81); secondo Meigne (op. cit., 373 ss.), in particolare, mentre i primi<br />

due gruppi <strong>di</strong> canoni presenterebbero affinità <strong>di</strong> linguaggio e sarebbero pertanto entrambi<br />

collocabili in un periodo più risalente che va dal 303 al 305, il terzo gruppo <strong>di</strong> norme<br />

AUPA 55/2012 231

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