RENATO SCONFIETTI Chiave di riconoscimento visuale dei più ...

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80 Sconfietti Chiave di riconoscimento di peracaridi lagunari italiani 1982, 1989, 1993, 1998), accurate ed aggiornate, risulta ostico per l’elevatissimo numero di specie contemplate (circa 450, di cui 170 endemiche per il Mar Mediterraneo), e i dettagli inevitabilmente minuti di riferimento, talvolta individuabili a fatica. Per esempio, la prima opzione dicotomica usa come discriminante per i Gammaridea, che costituiscono il sottordine più numeroso, le proporzioni biometriche dell’ischio del secondo paio di gnatopodi, la cui lunghezza può essere almeno 1,5 volte maggiore rispetto alla larghezza, oppure non vistosamente differente. In ambiente lagunare, tuttavia, il numero di specie che si possono riscontrare è decisamente limitato; inoltre per un utilizzo concreto dei peracaridi come bioindicatori è sufficiente l’identificazione ragionevolmente certa del popolamento nel suo complesso, le cui informazioni ecologiche non vengono certo deformate dalla presenza di specie occasionali non identificate. La chiave che si vuole proporre parte da una prima suddivisione nei tre ordini considerati (anfipodi, isopodi e tanaidacei) e dall’osservazione della forma dell’animale in toto, in quanto, in presenza di un numero limitato di specie, l’aspetto complessivo è una discriminante ben più immediata di piccole spine, peli, delicati rapporti biometrici di articoli, appendici ecc. Poi, naturalmente, si arriva anche ad alcuni dettagli, privilegiando quelli che in qualche modo “personalizzano” il portamento di talune specie: si tratta talvolta di un gruppo particolare di spine, uno gnatopode di forma curiosa, un umbone dorsale, un rostro particolare, che balzano all’occhio dell’osservatore attento, in quanto si scostano dal modello tipico di riferimento per le diverse categorie di appartenenza. Questi dettagli consentono di avvicinarsi, seguendo una traccia soprattutto visuale, ad un gruppo di specie ristretto, all’interno del quale risulta più agevole l’indispensabile ricerca di dettagli tassonomici. Naturalmente non si ha alcuna pretesa di esaurire la casistica lagunare, ma solo di fornire uno strumento pratico per il riconoscimento delle specie più comuni; neppure si ha la presunzione di portare ad un riconoscimento certo, ma solo probabile. Rimane indispensabile il riferimento alla manualistica specifica per la conferma tassonomica e la descrizione analitica delle specie; l’accesso risulta, comunque, decisamente agevolato. 2. NOMENCLATURA ESSENZIALE Vengono forniti alcuni schemi anatomici di base (Figg. 1-3), per la comprensione della terminologia utilizzata. La didascalia delle figure è riportata solo quando ci si riferisce ad una specie; in caso contrario, il riferimento di dettaglio si trova nel testo. Le figure sono tratte e modificate dai seguenti testi: Naylor 1972; Argano 1979; Lincoln 1979; Ruffo 1982, 1989, 1993, 1998; Holdich & Jones 1983; Bellan-Santini 1999. La denominazione delle specie è ri- ferita alla checklist della fauna italiana specifica (Argano et al. 1995). Obiettivo futuro è l’implementazione della chiave attraverso ripetuti collaudi operati dai non addetti e l’ampliamento del quadro specifico. L’Autore ringrazia sin d’ora chiunque faccia pervenire osservazioni e integrazioni alla chiave di riconoscimento proposta. 3. ELENCO DELLE SPECIE TRATTATE Viene riportato l’elenco delle specie incluse nella chiave di riconoscimento: 39 anfipodi, 17 isopodi, 3 tanaidacei, per un totale di 59 specie. Ordine AMPHIPODA Amphithoe ferox (Chevreux) Amphithoe ramondi Audouin Caprella dilatata Kröyer Caprella equilibra Say Caprella scaura Templeton Chelura terebrans Philippi Colomastix pusilla Grube Corophium acherusicum Costa Corophium acutum Chevreux Corophium insidiosum Crawford Corophium orientale Schellenberg Corophium sextonae Crawford Dexamine spiniventris (Costa) Dexamine spinosa (Montagu) Echinogammarus olivii (Milne Edwards) Echinogammarus pungens (Milne Edwards) Elasmopus pectenicrus (Bate) Elasmopus rapax A. Costa Ericthonius brasiliensis (Dana) Ericthonius difformis Edwards Ericthonius punctatus (Bate) Gammarella fucicola (Leach) Gammaropsis maculata (Johnston) Gammarus aequicauda (Martynov) Gammarus insensibilis Stock Hyale perieri (Lucas) Jassa marmorata Holmes Leptocheirus pilosus Zaddach Leucothoe spinicarpa (Abildgaarg) Lysianassa costae Milne Edwards Maera grossimana (Montagu) Melita palmata (Montagu) Microdeutopus anomalus (Rathke) Microdeutopus gryllotalpa Costa Orchomene humilis (A. Costa) Phoxocephalus aquosus Karaman Phtisica marina Slabber Stenothoe tergestina (Nebeski) Stenothoe valida Dana Ordine ISOPODA Anthura gracilis (Montagu) Cyathura carinata (Kröyer) Cymodoce truncata Leach

Studi Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 81 (2004): 79-89 Dynamene bidentata (Adams) Idotea baltica (Pallas) Idotea chelipes (Pallas) Jaera hopeana Costa Jaera italica Kesselyak Janira maculosa Leach Lekanesphaera hookeri (Leach) Lekanesphaera ephippium (Costa) Lekanesphaera monodi (Arcangeli) 4. CHIAVE DI RICONOSCIMENTO Fig. 1 - Anfipode. Fig. 1 - Amphipod. Limnoria lignorum (Rathke) Munna sp. Kröyer Paracerceis sculpta (Holmes) Paragnathia formica (Hesse) Sphaeroma serratum (Fabricius) Ordine TANAIDACEA Heterotanais oerstedi (Kröyer) Leptochelia savignyi (Kröyer) Tanais dulongii (Audouin) - Corpo generalmente appiattito lateralmente, talvolta modificato, due paia di gnatopodi in genere ben visibili (Tav. I, Fig. 1) Anfipodi - Corpo appiattito dorso–ventralmente, assenza di chele cefaliche, pleotelson evidente (Tav. I, Fig. 2) Isopodi - Corpo appiattito dorso-ventralmente o quasi cilindrico, cefalon ben evidente, con antenne e chele (Tav. I, Fig. 3) Tanaidacei Fig. 3 - Tanaidaceo. Fig. 3 - Tanaid. Tav. I - Anfipodi, isopodi, tanaidacei: schema anatomico. Tav I - Amphipods, isopods, tanaids: general scheme. Fig. 2 - Isopode. Fig. 2 - Isopod. 81

Stu<strong>di</strong> Trent. Sci. Nat., Acta Biol., 81 (2004): 79-89<br />

Dynamene bidentata (Adams)<br />

Idotea baltica (Pallas)<br />

Idotea chelipes (Pallas)<br />

Jaera hopeana Costa<br />

Jaera italica Kesselyak<br />

Janira maculosa Leach<br />

Lekanesphaera hookeri (Leach)<br />

Lekanesphaera ephippium (Costa)<br />

Lekanesphaera mono<strong>di</strong> (Arcangeli)<br />

4. CHIAVE DI RICONOSCIMENTO<br />

Fig. 1 - Anfipode.<br />

Fig. 1 - Amphipod.<br />

Limnoria lignorum (Rathke)<br />

Munna sp. Kröyer<br />

Paracerceis sculpta (Holmes)<br />

Paragnathia formica (Hesse)<br />

Sphaeroma serratum (Fabricius)<br />

Or<strong>di</strong>ne TANAIDACEA<br />

Heterotanais oerste<strong>di</strong> (Kröyer)<br />

Leptochelia savignyi (Kröyer)<br />

Tanais dulongii (Audouin)<br />

- Corpo generalmente appiattito lateralmente, talvolta mo<strong>di</strong>ficato, due paia <strong>di</strong> gnatopo<strong>di</strong> in genere ben visibili<br />

(Tav. I, Fig. 1) Anfipo<strong>di</strong><br />

- Corpo appiattito dorso–ventralmente, assenza <strong>di</strong> chele cefaliche, pleotelson evidente (Tav. I, Fig. 2)<br />

Isopo<strong>di</strong><br />

- Corpo appiattito dorso-ventralmente o quasi cilindrico, cefalon ben evidente, con antenne e chele (Tav. I, Fig. 3)<br />

Tanaidacei<br />

Fig. 3 - Tanaidaceo.<br />

Fig. 3 - Tanaid.<br />

Tav. I - Anfipo<strong>di</strong>, isopo<strong>di</strong>, tanaidacei: schema anatomico.<br />

Tav I - Amphipods, isopods, tanaids: general scheme.<br />

Fig. 2 - Isopode.<br />

Fig. 2 - Isopod.<br />

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