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Marco Bouchard e Luciana Breggia - La Parrocchia di Santo ...

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salute. Rischiosa perché nello stabilimento in cui sono assembrati, c'è una presenza <strong>di</strong><br />

amianto che è estremamente nociva per il noto fenomeno delle polveri sui polmoni<br />

delle persone.<br />

Questa è una situazione che preoccupa ovviamente l'autorità pubblica, e la<br />

Regione sembra intenzionata a favorire delle soluzioni che non sono assolutamente<br />

chiare, per quello che ci è dato <strong>di</strong> capire. Abbiamo avuto, come associazione, un<br />

incontro con un assessore della Regione, ma non c'è una strategia <strong>di</strong> integrazione. Noi,<br />

nel piccolo della nostra associazione, vorremmo proporre come una possibile soluzione,<br />

non certo l'unica, quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare degli appartamenti da affittare a dei costi<br />

politici, a dei costi affrontabili per le nostre piccole forze. Questo però, purché<br />

l'Amministrazione si impegni a reperire anche delle risorse lavorative che mettano<br />

questi nuclei nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare autosufficienti. Queste sono le notizie che<br />

posso offrire io.<br />

Una signora<br />

Io, insieme ad altre persone, conosciamo molto bene una famiglia <strong>di</strong> Rom che<br />

stanno a Quaracchi. Sono due ragazzi <strong>di</strong> venti anni. Lui è molto malato ai polmoni... ma<br />

ora deve fare un'operazione agli orecchi perché è sordo. Tutti e due sono Rom della<br />

Romania e hanno lasciato uno dei loro figli che ha sei anni, in Romania alla mamma <strong>di</strong> lei.<br />

<strong>La</strong> ragazza è venuta qui l'anno scorso <strong>di</strong> gennaio, quando furono buttati fuori e partorì<br />

un'altra bambina che ora ha due anni. Insomma, nessuno è riuscito a trovare<br />

un'abitazione per questi due ragazzi <strong>di</strong>sperati, che vorrebbero riunirsi all'altro figlio.<br />

Ora sono alle intemperie... non ci avevano, non solo l'acqua, ma neanche la possibilità <strong>di</strong><br />

cucinare, una cosa pazzesca! <strong>La</strong> sera, in questa baracca si illuminano con le candele. Io<br />

sono l'ultima ruota... ma ci sono anche altre persone che se ne stanno interessando, e a<br />

nessuno è riuscito <strong>di</strong> trovare un'abitazione, perché tutti si rifiutano... perché in<br />

questo momento nessuno dei due può lavorare. Si potrebbe aiutarli in qualche modo,<br />

però bisognerebbe trovargli un tetto dove stare. Non è possibile che stiano sempre<br />

all'aperto. Questa ragazza sta sempre a chiedere l'elemosina alla ASL <strong>di</strong> Santa Rosa.<br />

Noi abitiamo accanto, siamo <strong>di</strong>ventati amici, ma non si può far nulla <strong>di</strong> concreto.<br />

<strong>Luciana</strong> B.<br />

Passo subito la parola a Umberto, ma mi colpisce questa domanda perché mette<br />

il <strong>di</strong>to nella piaga. Alla fine noi conoscendoli e frequentandoli, abbiamo capito che qua<br />

il problema è ‘tetto e lavoro’. Che non è poi un problema tanto strano.<br />

Abbiamo cominciato leggendo degli emigranti italiani nel 1912 proprio per far<br />

capire e perché ci ricor<strong>di</strong>amo che un po' <strong>di</strong> decenni ad<strong>di</strong>etro... questi problemi li<br />

abbiamo conosciuti anche noi.<br />

Ma perché non trovano ‘tetto e lavoro’? Il problema è, come <strong>di</strong>ceva la signora,<br />

che non si riesce a trovare nemmeno una casa. Perché? <strong>La</strong> nostra esperienza è stata<br />

questa: noi, parlo <strong>di</strong> Fabio e <strong>di</strong> tutti voi che avete sostenuto quest'esperienza, <strong>di</strong> noi<br />

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