19.06.2013 Views

IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese

IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese

IG Magazine n. 2 - Provincia di Varese

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Redazione<br />

Antonella Alippi<br />

Clau<strong>di</strong>a Visentin<br />

Danilo Merenghini<br />

Elena Marazzi<br />

Erica Palumbo<br />

Erika Ulliana<br />

Fabrizio Sironi<br />

Francesco Mugnani<br />

Gea Tahiri<br />

Gianpaolo Ermolli<br />

Glenda Giussani<br />

Ilaria Antonicelli<br />

Julian Hoxhai<br />

Marco Bonaglia<br />

Matteo Trombetta<br />

Mattia Gullo<br />

Rosanna Tenti<br />

Silvia de Col<br />

Stefano Croci<br />

Vilmos Cattaneo<br />

Hanno collaborato:<br />

Alessandro Bianchi<br />

Federico Agostini<br />

Giovanna Bellotti<br />

Giorgio Pisone<br />

Gloria Zarantonello<br />

<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gallarate<br />

<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gavirate<br />

<strong>IG</strong> <strong>di</strong> Saronno<br />

Consulenza<br />

progettuale e grafi ca<br />

Hagam-esserincomunicazione,<br />

Arsago Seprio (Va)<br />

Fotografi e<br />

Francesco Mugnani<br />

Giacomo Vanetti<br />

Stampa<br />

Emmevi Grafi ca - <strong>Varese</strong><br />

SOMMARIO<br />

2 VOLONTARIE EUROPEE<br />

GIOVANI: QUALI<br />

PROSPETTIVE?<br />

DIAMOCI DEL TU<br />

IL TEMPO E LA LUCE<br />

DISCOBUS<br />

VARESE IN CORTO<br />

GRUNGE IS<br />

NOT DEAD!!!<br />

INTER RAIL<br />

AUTOSTOP<br />

ORGANIZZATO<br />

PASSEPARTOUT<br />

6°SK8<br />

VARESE BASKET<br />

BAKECA<br />

3<br />

4<br />

6<br />

8<br />

10<br />

12<br />

14<br />

16<br />

17<br />

18<br />

20<br />

22<br />

23<br />

InformaGiovani <strong>Magazine</strong> è un’iniziativa<br />

dell’Assessorato alle Politiche Sociali della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>,<br />

curata dal Coor<strong>di</strong>namento provinciale InformaGiovani<br />

Azione realizzata nell’ambito del progetto ministeriale<br />

“Gli stili <strong>di</strong> vita per la prevenzione delle tossico<strong>di</strong>pendenze”


2 VOLONTARIE<br />

EUROPEE<br />

Cosa ci fanno due giovani fanciulle dall’aria europea a zonzo<br />

per le associazioni <strong>di</strong> volontariato della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>?<br />

Chee-Mei<br />

24 anni Belgio<br />

Per arricchire il mio curriculum con<br />

un’esperienza nuova, <strong>di</strong>versa dalle<br />

precedenti.<br />

Nel database dell’Unione Europea ci<br />

sono moltissime offerte e così, una volta<br />

scelto il progetto e la nazione è un<br />

po’ il destino a decidere!<br />

A gennaio non sapevo una parola<br />

d’italiano, l’ho imparato <strong>di</strong>rettamente<br />

qui, parlando con gli altri ragazzi<br />

del gruppo.<br />

STANCHE! Il contatto con un ambiente<br />

sconosciuto, con persone nuove, una<br />

lingua <strong>di</strong>versa…<br />

Questo è l’aspetto più <strong>di</strong>ffi cile, ve<strong>di</strong>amo<br />

molta gente sul lavoro, ma<br />

per il tempo libero non abbiamo fi nora<br />

trovato molti amici.<br />

Sì, a volte mi mancano.<br />

Io all’InformaGiovani <strong>di</strong> Malnate e<br />

al Cesvov.<br />

E, soprattutto, come sono capitate nella nostra redazione?<br />

Sono a <strong>Varese</strong> da 5 mesi come Volontarie Europee (SVE) presso<br />

il Centro Servizi per il Volontariato della <strong>Provincia</strong>.<br />

Perché avete scelto <strong>di</strong><br />

fare questa esperienza?<br />

Brave! Molto<br />

professionali… Ma<br />

perché avete scelto<br />

proprio <strong>Varese</strong>?<br />

Come avete fatto a<br />

imparare la lingua<br />

in così poco tempo?<br />

Ma quando siete<br />

arrivate in Italia<br />

come vi siete sentite?<br />

Cosa fate nel tempo<br />

libero? Come vi ha<br />

accolto la città?<br />

Vi manca la vostra<br />

famiglia?<br />

Proviamo noi a darvi una<br />

mano: dove vi possono<br />

trovare i nostri lettori?<br />

InformaGiovani <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> - Sportello Eurodesk<br />

Via Sacco 11 - Tel. 0332 255384<br />

e-mail informagiovani.ig@comune.varese.it<br />

VOLONTARIATO<br />

Hanna<br />

19 anni Germania<br />

Perché non avevo un’idea precisa <strong>di</strong><br />

cosa fare dopo la maturità, volevo<br />

prendermi un anno <strong>di</strong> pausa dagli stu<strong>di</strong>,<br />

e fare un’esperienza arricchente.<br />

In verità è <strong>Varese</strong> che ha scelto<br />

noi! Abbiamo fatto <strong>di</strong>verse richieste<br />

ed il primo a risponderci è stato<br />

il CESVOV <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />

Io ho frequentato un corso d’italiano<br />

per tre mesi in Germania, quin<strong>di</strong> avevo<br />

già una base.<br />

...ma già dopo la prima settimana è<br />

andata molto meglio.<br />

È vero, infatti, abbiamo legato <strong>di</strong> più<br />

con gli altri ragazzi che fanno il SVE in<br />

altre città perché vivono la nostra stessa<br />

esperienza e siamo già andate a<br />

trovarli nelle varie località in cui sono.<br />

Ce lo chiedono in molti, ma noi, rispetto<br />

agli italiani, siamo più abituati<br />

a stare lontani da casa anche per<br />

lunghi perio<strong>di</strong>.<br />

Io lavoro alla Cooperativa “La Finestra”<br />

<strong>di</strong> Malnate e al Museo <strong>di</strong> Castiglione<br />

Olona come guida.<br />

infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />

Per informazioni sul<br />

Servizio Volontario<br />

Europeo:<br />

Cesvov<br />

Via S.Antonio, 5 - 21100 <strong>Varese</strong> - Tel. 0332 831601<br />

e-mail varese@cesvov.it www.cesvov.it


4<br />

Servizio <strong>di</strong> Gloria Zarantonello<br />

GIOVANI: quali<br />

prospettive?<br />

Spesso ci si chiede cosa vogliano i giovani,<br />

quali siano i loro progetti, i loro interessi.<br />

Professori, sociologi, politici, presentatori tv,<br />

anziani, uomini e donne al bar accompagnati<br />

da un caffé o da un’acqua<br />

tonica: tutti a giu<strong>di</strong>care, sentenziare,<br />

dare una versione della verità sul mondo<br />

giovanile. I giovani non hanno prospettive,<br />

non si accontentano mai, restano in<br />

casa troppo tempo, non hanno valori, e<br />

“guarda come si vestono!”.<br />

Ma che cosa pensano i giovani del loro futuro?<br />

Sono spaventati? Determinati? Passivi?<br />

Abbiamo intervistato alcuni ragazzi e<br />

Non sarà un<br />

cammino in<br />

<strong>di</strong>scesa, ma<br />

Francesca è<br />

determinata<br />

ragazze che si affacciano alla complessa realtà del<br />

mondo adulto.<br />

Francesca <strong>di</strong> Ferno frequenta la terza liceo scientifi<br />

co. Suona la batteria, gioca a pallavolo e le piace<br />

trascorrere il tempo libero davanti al computer.<br />

Giu<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>screte le iniziative offerte dal territorio,<br />

buone quelle riguardanti la musica. Le sue intenzioni<br />

sono chiare: farà il me<strong>di</strong>co. Non sarà un cammino<br />

in <strong>di</strong>scesa, ma Francesca è determinata nell’affrontare<br />

gli ostacoli che si presenteranno. Anche<br />

Eleonora, sua coetanea <strong>di</strong> Gallarate, <strong>di</strong>stingue gli<br />

interessi dai suoi obiettivi lavorativi: le piace <strong>di</strong>segnare<br />

e le interessa l’informatica, ma quando avrà<br />

fi nito gli stu<strong>di</strong> liceali vuole <strong>di</strong>ventare una fi sioterapista,<br />

meglio se <strong>di</strong> una squadra sportiva, dopo<strong>di</strong>ché<br />

vuole costruire una famiglia. “Andrò all’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Varese</strong> – <strong>di</strong>ce con tono deciso – scegliendo la<br />

facoltà <strong>di</strong> fi sioterapia”. Per ora non pensa <strong>di</strong> trasferirsi<br />

in un’altra città perché ritiene che la provincia<br />

offra buone opportunità lavorative.<br />

Micael, 19 anni, <strong>di</strong> Vedano Olona, stu<strong>di</strong>a in un<br />

C.F.P. per <strong>di</strong>ventare panifi catore-pasticcere. Alterna<br />

lo stu<strong>di</strong>o con il lavoro in una panetteria che<br />

lo sod<strong>di</strong>sfa “soprattutto sotto il profi lo dei rapporti<br />

umani” ed è contento del fatto che a giugno regolarizzeranno<br />

la sua posizione contrattuale. “Ho<br />

lavorato – racconta – anche altrove, in fabbrica<br />

come operaio. Il lavoro era monotono, ripetitivo,<br />

gli operai erano incazzati con il mondo, tutti gelosi<br />

del proprio lavoro”. Canta in coppia con un<br />

amico: il suo desiderio è quello <strong>di</strong> affermarsi come<br />

rapper, ma sa perfettamente quanto sia <strong>di</strong>ffi cile.<br />

Micael vede lo stu<strong>di</strong>o e il lavoro in panet-<br />

teria come un mezzo per il sostentamento,<br />

che – forse – gli permetterà <strong>di</strong> realizzare<br />

il suo sogno nel cassetto. Esprime un giu<strong>di</strong>zio<br />

positivo delle opportunità lavorative,<br />

ma per quanto riguarda l’ambito dell’istruzione,<br />

considera come incompleti i servizi<br />

offerti dal territorio.<br />

Nick, 21 anni <strong>di</strong> Gallarate, è già andato<br />

via dal nido materno. Lavora come infor-


matico a Milano: “Qualche anno fa - ci <strong>di</strong>ce – non<br />

avrei mai pensato che questa sarebbe stata la mia<br />

vita”. È ambizioso, attivo, stu<strong>di</strong>oso, interessato alle<br />

nuove tecnologie: un vero self-made man. Ha molti<br />

progetti: nell’imme<strong>di</strong>ato futuro vuole imparare il<br />

più possibile e gettare solide basi professionali.<br />

Nel lungo periodo vorrebbe mettere su<br />

famiglia, comprare una casa e viaggiare.<br />

Desidera anche aprire una palestra o un<br />

centro sportivo dove potersi de<strong>di</strong>care all’insegnamento<br />

<strong>di</strong> arti marziali, sua grande<br />

passione coltivata da molti anni.<br />

Emanuele, 21 anni <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, vede un<br />

futuro buio. Stu<strong>di</strong>a Relazioni Internazionali<br />

alla Cattolica <strong>di</strong> Milano, una facoltà<br />

che ha scelto per la varietà degli insegnamenti,<br />

che però hanno contribuito a confondergli le<br />

idee. “Sento che non riesco a fare progetti <strong>di</strong> lungo<br />

periodo, prendo la vita come viene”. Dietro questa<br />

sottile malinconia però si nasconde un giovane<br />

preparato e attivo: in pari con gli esami superati<br />

a pieni voti e partenza per il progetto Overseas:<br />

“Andrò a Lincoln, in Nebraska – afferma contento<br />

– Non ho paura: è un’esperienza interessante<br />

e il modo migliore per imparare l’inglese”. Ama<br />

passeggiare in montagna e fare escursioni in<br />

mountain-bike: le iniziative in questo ambito<br />

gli sono particolarmente gra<strong>di</strong>te.<br />

Ilaria, 20 anni <strong>di</strong> Gallarate, stu<strong>di</strong>a Scienze<br />

Politiche alla Statale <strong>di</strong> Milano. Si<br />

interessa <strong>di</strong> politica e la sua paura è<br />

“la pensione <strong>di</strong> 380€”. Teme il lavoro<br />

precario e si innervosisce nel vedere i<br />

lavoratori italiani,<br />

Non mancano<br />

paure e timori<br />

per un futuro<br />

che non si vede<br />

ancora chiaro.<br />

INCHIESTA<br />

specie i giovani, che restano passivi “quando qui<br />

in Italia le con<strong>di</strong>zioni lavorative per i giovani sono<br />

peggiori che in Francia”. Ritiene che il territorio<br />

offra interessanti opportunità, ma ancora una volta<br />

quello che non <strong>di</strong>gerisce è la scarsa partecipazione.<br />

“Alla manifestazione tenutasi a Gallarate<br />

dopo la violenza subita da una signo-<br />

ra a Crenna, eravamo in pochissimi: le<br />

donne che passeggiavano, invece <strong>di</strong> fermarsi,<br />

preferivano fare shopping”. Nel<br />

futuro vorrebbe trasferirsi nel centro-sud,<br />

in una città “dove ci siano più sbocchi<br />

politici e dove unire la carriera politica<br />

all’essere una madre presente”.<br />

Le professioni che non vorrebbero mai<br />

fare? Francesca non vorrebbe fi nire a<br />

fare “lavoretti qualunque, come la commessa”,<br />

Eleonora non vorrebbe fare la professoressa, Micael<br />

non vorrebbe riprovare il lavoro in fabbrica,<br />

Nick non vorrebbe mai fare lavori semplici, <strong>di</strong><br />

bassa manovalanza perché cerca “l’esclusività:<br />

vorrei svolgere un impiego che non si sappia replicare<br />

facilmente”. Emanuele parla dello spazzino<br />

e dell’addetto ai call center, infi ne Ilaria,<br />

nonostante i suoi stu<strong>di</strong> in un istituto<br />

tecnico commerciale, fa riferimento<br />

alla ragioniera come al lavoro<br />

che non vorrebbe mai.<br />

Voglia <strong>di</strong> costruire una famiglia, voglia<br />

<strong>di</strong> essere genitori – buoni genitori<br />

– e <strong>di</strong> comprare una casa...<br />

I giovani con cui abbiamo parlato<br />

<strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> non essere così <strong>di</strong>versi<br />

da quanti li hanno preceduti: determinazione,<br />

consapevolezza delle<br />

<strong>di</strong>ffi coltà, spirito <strong>di</strong> sacrifi cio sono<br />

costanti che si ritrovano in ogni intervistato.<br />

Non mancano paure e timori per<br />

un futuro che non si vede ancora<br />

chiaro, specie in un mondo<br />

del lavoro caratterizzato da<br />

una precarietà <strong>di</strong>lagante. E<br />

allora sì, il laureato teme il<br />

lavoro fl essibile che – aihmè<br />

– in Italia signifi ca precarietà.<br />

Svaniranno i dubbi? Chissà.<br />

Quello che rincuora è<br />

che – forse – anche i professori,<br />

sociologi, politici,<br />

presentatori tv, anziani,<br />

uomini e donne del bar<br />

avranno avuto simili incertezze<br />

nell’inquietu<strong>di</strong>ne dei<br />

loro vent’anni.<br />

5


6<br />

Servizio <strong>di</strong> Marco, Matteo, Danilo ed Erica<br />

L’<br />

unione fa la forza e per<br />

questa importante intervista<br />

siamo in quattro. Ci<br />

facciamo coraggio l’un<br />

l’altro come giovani<br />

giornalisti in erba ad uno dei primi<br />

appuntamenti <strong>di</strong> un certo peso.<br />

Veniamo ricevuti dalla segretaria<br />

del Presidente e il nostro cartellino<br />

“press” <strong>di</strong> InformaGiovani sul petto<br />

tra<strong>di</strong>sce qualche palpitazione.<br />

Ci accomo<strong>di</strong>amo nella sala presidenziale,<br />

le mani si stringono, da<br />

una parte <strong>di</strong> un lungo tavolo ovale<br />

ci siamo noi, seduti sulle se<strong>di</strong>e degli<br />

assessori, dall’altra il Presidente<br />

Reguzzoni, febbricitante ma comunque<br />

<strong>di</strong>sponibile. Deglutiamo con<br />

l’aiuto <strong>di</strong> un’acqua minerale e via<br />

si parte.<br />

Buongiorno Presidente. Siamo<br />

redattori <strong>di</strong> InformaGiovani<br />

<strong>Magazine</strong>, un giornale<br />

nato da poco, creato da<br />

ragazzi per ragazzi che ha<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> promuovere notizie<br />

interessanti sul tempo libero,<br />

la cultura, il volontariato, gli eventi<br />

e le manifestazioni per i giovani della nostra<br />

provincia. Che ne pensa <strong>di</strong> una simile<br />

iniziativa?<br />

Non posso che pensarne bene, sono stato anch’io<br />

nei vostri panni più <strong>di</strong> una volta. Mi sento molto<br />

vicino a voi primo perché sono uno dei Presidenti<br />

<strong>di</strong> <strong>Provincia</strong> più giovani d’Italia e secondo perché<br />

credo <strong>di</strong> aver fatto esperienze molto simili a voi.<br />

Anch’io ad esempio ho collaborato al giornale del<br />

Liceo Classico <strong>di</strong> Busto Arsizio quando lo frequentavo.<br />

Anzi <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> darci del tu perché così si fa tra<br />

giornalisti.<br />

Parlando della tue esperienze passate,<br />

quali sono quelle che ti sono piaciute<br />

maggiormente?<br />

Sicuramente il giornalismo. Mi piace tuttora, scrivo<br />

infatti ogni tanto qualche articolo trattando argomenti<br />

<strong>di</strong> interesse della provincia. Fare il politico per<br />

me è un’attività molto impegnativa che lascia spazio<br />

a poche altre cose, ma è pur sempre un hobby.<br />

Riesci a conciliare vita privata e politica?<br />

Sì, perché mi sono dato delle regole, ad esempio<br />

non rimango fuori tutte le sere… ma bisognerebbe<br />

chiederlo a mia moglie.<br />

DIAMOCI<br />

C’è qualche evento che ti ha cambiato la vita?<br />

Si tratta <strong>di</strong> scelte molto semplici, quelle che anche<br />

voi fate ogni giorno: la scuola a cui iscriversi, l’hobby<br />

da intraprendere. E poi vabbé… È da poco che<br />

è nata mia fi glia e mi ha cambiato la vita.<br />

Oggi noi giovani ci sentiamo un po’ <strong>di</strong>stanti<br />

dal mondo politico. Cosa riesce ad<br />

appassionarti veramente della politica?<br />

La volontà <strong>di</strong> cambiare la vita della gente migliorandola.<br />

Mi piace molto. Politica è la possibilità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>re: incido positivamente.<br />

Hai detto prima <strong>di</strong> sentirti molto vicino a noi<br />

ragazzi. Cosa ne pensi della nostra generazione?<br />

Ve<strong>di</strong> dei cambiamenti rispetto alla tua?<br />

Mi sembra che non ci siano gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenze rispetto<br />

a chi è nato negli anni settanta. Voi ragazzi avete<br />

oggi qualche opportunità in più. Credo nel progresso<br />

e in internet. Quando ero ragazzo la rete non c’era,<br />

e nel 1995 quando ho fatto ingegneria gestionale il<br />

professore ci ha fatto saltare il capitolo internet. Oggi<br />

è uno strumento importantissimo da sfruttare. Comunque<br />

mi sembra che le cose siano simili.<br />

Quando avevi la nostra età, come immaginavi<br />

il tuo futuro?


Mi sarebbe piaciuto fare il reporter o l’archeologo.<br />

Alla fi ne mi sono laureato in Ingegneria e ho intrapreso<br />

la strada della politica. Oggi mi trovo qui per<br />

una serie <strong>di</strong> casi fortunati, comunque volevo fare<br />

qualcosa e non starmene con le mani in mano.<br />

Se potessi tornare in<strong>di</strong>etro rifaresti il politico<br />

o tenteresti qualche altra professione?<br />

Rifarei tutto, anche gli errori, perché servono anche<br />

quelli. Questo però non vuole essere un suggerimento<br />

a sbagliare.<br />

Secondo te esistono oggi delle fi gure a cui un giovane<br />

può guardare?<br />

DEL TU<br />

Le persone che ti danno <strong>di</strong> più sono quelle che conosci<br />

<strong>di</strong>rettamente. Vi faccio un esempio: c’era un insegnante<br />

<strong>di</strong> religione, con cui andavo abbastanza d’accordo,<br />

ma che all’epoca non immaginavo potesse <strong>di</strong>ventare<br />

un punto <strong>di</strong> riferimento per la mia crescita come persona.<br />

La domenica andavo a giocare a pallone con<br />

lui e alcuni ospiti <strong>di</strong> una comunità <strong>di</strong> recupero per<br />

tossico<strong>di</strong>pendenti. Giocavamo sempre contro, lui in<br />

<strong>di</strong>fesa, io in attacco o viceversa. Aveva quarant’anni<br />

e le prendevo sempre, perché era più grosso <strong>di</strong><br />

me. E’ stato ammazzato da un ospite psicolabile<br />

<strong>di</strong> quella comunità. Si chiamava don Isidoro e solo<br />

INTERVISTA<br />

A colloquio con il Presidente della <strong>Provincia</strong> Marco<br />

Reguzzoni: un confronto fra generazioni giovanili.<br />

dopo anni ho realmente capito quante cose mi ha<br />

veramente insegnato: si può essere preti ma non<br />

avere paura <strong>di</strong> dare un calcio negli stinchi, perché<br />

bisogna crederci nelle cose. Mi spiego: si può essere<br />

moderati nella forma, come un prete appunto,<br />

ma duri nella sostanza. Lui credeva nella vittoria, e<br />

non sbagliava perché lo faceva ad un fi ne. Questo<br />

nella mia vita è contato parecchio.<br />

Verso quale <strong>di</strong>rezione si orienta il mondo?<br />

Sta peggiorando o migliorando?<br />

Secondo me sta migliorando. Si vive <strong>di</strong> più, il tasso<br />

<strong>di</strong> istruzione è salito ovunque. Oggi ci sono zone<br />

che hanno recuperato il <strong>di</strong>vario che le <strong>di</strong>stanziava<br />

dall’occidente, e alcuni paesi sono <strong>di</strong>ventati<br />

più ricchi <strong>di</strong> noi. Lo stesso potrà capitare per voi<br />

penso nel caso <strong>di</strong> paesi come la Cina e l’In<strong>di</strong>a. La<br />

tecnologia dà un potere che deve essere gestito,<br />

la scienza non si deve fermare: non bisogna <strong>di</strong>re<br />

“bruciamo Galileo”, ma deve essere <strong>di</strong>sciplinata.<br />

Che cosa ve<strong>di</strong> <strong>di</strong> positivo e negativo nel<br />

mondo contemporaneo?<br />

Pren<strong>di</strong>amo come esempio la globalizzazione: da<br />

una parte tende ad estraniarci dalle nostre ra<strong>di</strong>ci,<br />

dall’altra può aiutare ad<strong>di</strong>rittura il ra<strong>di</strong>camento<br />

locale, in quanto puoi contattare tutto il mondo rimanendo<br />

benissimo nella tua casa. Inoltre i viaggi<br />

che ho fatto hanno infl uito nella mia formazione. A<br />

questi non rinuncerei mai perché ti danno la possibilità<br />

<strong>di</strong> vedere il mondo da tanti punti <strong>di</strong> vista:<br />

dalla parte dei paesi sviluppati come dalla parte<br />

<strong>di</strong> quelli in via <strong>di</strong> sviluppo o ancora da quelli completamente<br />

<strong>di</strong>sastrati. Siete mai andati in<br />

paesi in cui si muore <strong>di</strong> fame? A ventidue<br />

anni ho visto mentre attraversavo la<br />

strada un bambino con la pancia gonfi<br />

a cadere per terra. Era lì lì per morire.<br />

Viaggiate e vedete il mondo perché è<br />

importante rendersi conto <strong>di</strong> quanto è<br />

grande. Rispetto alla generazione precedente<br />

avete la possibilità <strong>di</strong> scoprire il<br />

mondo anche attraverso internet.<br />

Se potessi tornare in<strong>di</strong>etro nel<br />

tempo, riaccetteresti <strong>di</strong> fare questa<br />

intervista?<br />

Sì, assolutamente, mi ha fatto piacere.<br />

7


8<br />

Servizio <strong>di</strong> Francesco Mugnani e Fabrizio Sironi<br />

“F<br />

accio foto per comunicare, non ho un<br />

soggetto preferito: credo che siano più importanti<br />

il momento, l’emozione e lo stato<br />

d’animo. Per me una fotografi a è più utile<br />

<strong>di</strong> tante parole. Sicuramente è più facile,<br />

più <strong>di</strong>retta e più sincera perché ogni immagine, per sua<br />

natura, ti sta <strong>di</strong> fronte e, che tu lo voglia o no, ti obbliga a<br />

guardarla, anche solo per <strong>di</strong>re che non ti piace.”<br />

Così Giacomo Vanetti, giovane fotografo varesino,<br />

in poche, ma suggestive battute, descrive<br />

l’arte del suo “fare fotografi a”.<br />

Amante del nudo e del bianco e nero (ma i nu<strong>di</strong><br />

non ce li hanno fatti pubblicare!), Giacomo ci racconta<br />

come è entrato nel mondo della fotografi a.<br />

Come hai capito che la fotografi a era la<br />

tua passione?<br />

Un po’ per caso. Mi sono avvicinato alla fotografi a<br />

andando a stu<strong>di</strong>are in Spagna in un'accademia <strong>di</strong><br />

belle arti e ho provato un corso <strong>di</strong> fotografi a. Questo<br />

mi ha dato lo stimolo per comprare una macchina<br />

fotografi ca e appassionarmi. Quando ho cominciato<br />

a usarla mi è sembrata una cosa <strong>di</strong>vertente,<br />

riuscivo a trovare dei riscontri interessanti.<br />

Che tipo <strong>di</strong> macchina fotografi ca era?<br />

Una Refl ex semi automatica, usata manualmente:<br />

IL TEMPO E<br />

LA LUCE<br />

la macchina fotografi ca base in assoluto, dove<br />

devi lavorare su tempi d’esposizione, <strong>di</strong>aframmi e<br />

messa a fuoco.<br />

Non sapevi usarla e hai imparato durante<br />

questo corso, o facevi già qualcosa?<br />

Io in realtà il corso non l’ho mai seguito, era l’unico<br />

che c’era al mattino e preferivo dormire! No,<br />

a parte gli scherzi, la mia esperienza fotografi ca<br />

è molto da auto<strong>di</strong>datta: sono partito comprandomi<br />

una macchina fotografi ca e pian piano vedevo<br />

cosa riuscivo a fare, appassionandomi ai risultati<br />

che riuscivo a ottenere.<br />

Il passaggio successivo è stato avere un’idea e tramite<br />

la fotografi a realizzarla, cercando <strong>di</strong> capire<br />

come funzionava la macchina, usata esclusivamente<br />

come un mezzo.<br />

In realtà mi sono mosso al contrario <strong>di</strong> un fotografo<br />

tra<strong>di</strong>zionale che vede una cosa che gli piace e la<br />

fotografa. Io sono partito da un’idea e ho cercato<br />

nella fotografi a il mezzo per realizzarla.<br />

Quali sono le tecniche che utilizzi?<br />

Qualsiasi tipo <strong>di</strong> tecnica può essere utile per rappresentare<br />

un’idea, attualmente sono ancora un po’<br />

restio ad utilizzare il <strong>di</strong>gitale, perché davanti al computer<br />

non riesco a trovare un prodotto fi nito: ti dà<br />

talmente tante possibilità <strong>di</strong> cambiare che non riesco<br />

BELLO FARE<br />

IL FOTOGRAFO,<br />

MA QUANTO<br />

MI COSTA?


QUANDO<br />

FOTOGRAFARE<br />

è UN’ARTE<br />

mai a <strong>di</strong>re “così va bene”. Invece quello che viene<br />

chiamato analogico, che in realtà presuppone un<br />

proce<strong>di</strong>mento chimico <strong>di</strong> sviluppo, arriva a un punto<br />

<strong>di</strong> fi ne: quando stai sviluppando, bene o male, hai in<br />

mano la foto fi nita. Poi, se vuoi, puoi ricominciare e<br />

rielaborarla in un altro modo: ad esempio io, molto<br />

spesso, scatto una foto, la passo a computer per poi<br />

ritornare ad un supporto analogico, ristampando su<br />

una carta dura. Può andare bene qualsiasi tecnica<br />

anche se, in questo momento, pre<strong>di</strong>ligo la Polaroid<br />

ed il bianco e nero, insomma mi piace “sporcarmi<br />

le mani”! E poi l’unica vera tecnica è data dalla<br />

conoscenza della luce e dei tempi <strong>di</strong> esposizione. Il<br />

tempo e la luce fanno la fotografi a!<br />

Fare fotografi e è legato al tuo stato d’animo?<br />

Nella mia idea <strong>di</strong> fotografi a sì, credo che in qualsiasi<br />

cosa si faccia, lo stato d’animo sia fondamentale.<br />

Che sentimenti esprimono le tue fotografi e?<br />

Nelle mie foto c’è molto <strong>di</strong> quello che sono io e <strong>di</strong><br />

quello che provo in un dato momento. Non potrei<br />

raccontare un’altra persona attraverso le mie foto.<br />

Un ragazzo della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> che volesse<br />

fare il fotografo, in termini professionali<br />

o come hobby, come si può muovere?<br />

Non so quali possano essere i percorsi scolastici, il<br />

E ora qualche informazione “pratica” per improvvisarsi<br />

fotografi : per sviluppare le foto da soli (con possibilità <strong>di</strong><br />

metterci così la propria arte!) non sono necessari gran<strong>di</strong><br />

investimenti, con € 500 si possono acquistare il proiettore<br />

e l’ingran<strong>di</strong>tore (cercandoli magari usati), i liqui<strong>di</strong> per<br />

lo sviluppo e la carta per la stampa.<br />

Per la macchina fotografi ca: circa € 250 per una buona<br />

Refl ex e € 350 per una buona <strong>di</strong>gitale. Anche qui il consiglio<br />

è <strong>di</strong> darsi da fare per trovare tra l’usato!<br />

FOTOGRAFIA<br />

mio inizio con la fotografi a è stato appassionarmi<br />

a questo lavoro.<br />

Ci sono dei corsi per capire il funzionamento base<br />

della fotografi a, per esempio quelli organizzati dal<br />

Comune.<br />

A Milano <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> fotografi a ce ne sono tantissime,<br />

private o meno, con in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>versi. Una delle<br />

più famose è lo IED.<br />

Io in Università ho stu<strong>di</strong>ato design e lì c’era un<br />

corso <strong>di</strong> fotografi a. Se una persona vuole imparare<br />

dovrebbe prima fare un corso per vedere se<br />

si appassiona o meno alla cosa e dopo un po’<br />

<strong>di</strong> pratica personale riuscirà a capire che tipo <strong>di</strong><br />

fotografi a gli piace; secondo me è molto importante<br />

essere auto<strong>di</strong>datti, cioè cercare <strong>di</strong> capire cosa<br />

interessa!<br />

Io passavo le giornate in biblioteca sfogliando libri<br />

d’arte, per capire se mi piaceva <strong>di</strong> più un genere o un<br />

altro, questo può essere uno spunto per iniziare…<br />

Come si vive economicamente parlando?<br />

Nel mio caso si vivacchia! È un lavoro con cui si<br />

può vivere, però devi scendere a compromessi! Io<br />

ho cominciato a fotografare 10 anni fa, ma l'ho<br />

scelto come lavoro solo da 2 o 3 anni.<br />

In alcuni rami della fotografi a si riesce a guadagnare<br />

bene, ma non basta certo aver fatto una scuola<br />

<strong>di</strong> fotografi a per essere chiamato a fare foto! Per<br />

esempio se fai le foto <strong>di</strong> moda si comincia con i test<br />

alle modelle: le foto vengono pagate e pian piano<br />

ti fai il tuo book, raccogli i tuoi lavori, li fai vedere<br />

in giro... Il problema è che per avere successo devi<br />

fare belle foto.<br />

Altri hobby oltre la fotografi a?<br />

Fumetti, arte in generale, musica… Beh, la musica<br />

è essenziale in camera oscura. Io ascolto gruppi<br />

tipo i Sonic Youth, i Flaming Lips… Musica vicina<br />

al mio modo <strong>di</strong> fotografare.<br />

9


10<br />

Servizio <strong>di</strong> Giorgio Pisone<br />

DISCOBUS:<br />

Il camper della<br />

prevenzione<br />

nel mondo del<br />

<strong>di</strong>vertimento.<br />

re 23.30, Cardano al Campo, in una nota<br />

<strong>di</strong>scoteca meta dei giovani della nostra<br />

provincia e non solo: atmosfera<br />

elettrizzante, gente agghindata<br />

con look <strong>di</strong>versi si smista nelle <strong>di</strong>verse<br />

sale: la fossa per l’hard rock, la sala<br />

house, quella tecno. È il sabato sera nel<br />

tempio del <strong>di</strong>vertimento o dello sballo. C’è tutta<br />

una settimana da lasciarsi alle spalle: il quattro in<br />

matematica, i pomeriggi piovosi con la testa pesante<br />

su un libro che si vorrebbe buttare fuori dalla<br />

stanza, le ore a farsi gli occhi rossi davanti al computer,<br />

Saby_90 che non vuole più chattare e, per<br />

concludere, la litigata con i miei per poter avere lo<br />

straccio <strong>di</strong> un permesso per questa serata.<br />

- Vuoi fare un tatuaggio all’henné? mi chiede una<br />

giovane ragazza.<br />

- Ma quando torno a casa lo posso lavar via? le<br />

chiedo perplesso immaginandomi la faccia allibita<br />

che potrebbe avere mia madre domattina se mi scoprisse<br />

quell’ideogramma giapponese sul braccio.<br />

La ragazza non è una che fa tattoo <strong>di</strong> mestiere, ma<br />

una volontaria del Discobus. Avevo notato all’esterno<br />

della <strong>di</strong>scoteca un camper colorato...<br />

E mentre mi lascio <strong>di</strong>segnare col pennellino l’ideogramma<br />

che signifi ca “forza interiore” la ragazza<br />

mi racconta del progetto <strong>di</strong> cui fa parte.<br />

Dal 2001 questo camper gira nel mondo del <strong>di</strong>vertimento<br />

della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>: <strong>di</strong>scoteche,<br />

pub, feste della birra, rave party... E con la scusa <strong>di</strong><br />

un tattoo lavabile, incontra i ragazzi che vagano in<br />

cerca <strong>di</strong> una serata da sballo o anche solo <strong>di</strong> una<br />

sana evasione, con l’obiettivo <strong>di</strong> dare informazioni<br />

sui rischi connessi all’uso <strong>di</strong> sostanze stupefacenti:<br />

cocaina, alcol, ecstasy, cannabis... Tutte cose che<br />

in questi posti girano<br />

eccome.<br />

Anna, così si chiama la<br />

volontaria, sta facendo<br />

tirocinio da qualche<br />

mese nella Cooperativa<br />

Lotta Contro<br />

l’Emarginazione, dove<br />

lavorano gli operatori<br />

che hanno dato vita al<br />

Discobus.<br />

Mi dà un po’ <strong>di</strong> volantini<br />

con informazioni<br />

sugli effetti e i rischi<br />

delle droghe: uno ad<strong>di</strong>rittura<br />

sembra un


pacchetto <strong>di</strong> cartine per rollare quelle che si chiamavano<br />

“sostanze leggere”, ma una volta aperto<br />

si trova tutto ciò che serve per non assumere haschish<br />

o marijuana in leggerezza (piaciuto il gioco<br />

<strong>di</strong> parole?).<br />

Anna mi presenta Silvia, un’operatrice storica del<br />

Discobus, insieme a Cuci,<br />

Fabrizio, Nik e altri volontari<br />

che seguono il camper<br />

da qualche anno: “ci danno<br />

una mano importante nell’avvicinare<br />

i loro coetanei,<br />

ci aiutano a far compilare<br />

dei questionari <strong>di</strong>vertenti<br />

ma che fan pensare e nello<br />

stesso tempo entrano gratis<br />

nei locali e anche in qualche<br />

concerto: Ligabue e Vasco<br />

per citarne due a caso”.<br />

Silvia mi fa vedere gli altri<br />

“attrezzi del mestiere”: una<br />

videocamera con la quale<br />

VOLONTARIATO<br />

realizzano interviste e videobox, e soprattutto un<br />

etilometro, quell’aggeggio che usa anche la Polizia<br />

per verifi care se uno ha bevuto troppo. Quelli<br />

del Discobus lo usano al termine della serata, certo<br />

non per dare le multe, ma per far capire a chi ha<br />

esagerato che magari è meglio che si faccia accompagnare<br />

a casa da un amico sobrio.<br />

- Scusa Silvia – mi faccio avanti con coraggio - ma<br />

cosa pensate <strong>di</strong> ottenere con i vostri interventi? Voglio<br />

<strong>di</strong>re: pensate davvero che chi sta qui in <strong>di</strong>scoteca<br />

si faccia convincere da voi?<br />

- Noi non giriamo i locali per convincere qualcuno:<br />

offriamo a chi “sale” sul Discobus un viaggio<br />

nel mondo del <strong>di</strong>vertimento e in quello della prevenzione.<br />

Discobus dà informazioni sulle sostanze<br />

stupefacenti ascoltando le richieste dei ragazzi, invitandoli<br />

a rifl ettere sul proprio modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi,<br />

e promuovendo la capacità dei giovani <strong>di</strong> autoprodurre<br />

situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento originali.<br />

Il nostro intervento <strong>di</strong>ffi cilmente produce dei cambiamenti<br />

negli adolescenti che incontriamo, però<br />

rappresenta un’opportunità per far parlare <strong>di</strong> una<br />

tematica su cui non sempre si ha l’occasione per<br />

rifl ettere.<br />

Anche se non lo dò a vedere, Silvia, Anna e gli<br />

altri mi hanno convinto: non tanto a parole, ma con<br />

il loro atteggiamento semplice e imme<strong>di</strong>ato che,<br />

senza neanche accorgermene, mi ha portato a raccontare<br />

un po’ <strong>di</strong> me, a chiedergli un po’ <strong>di</strong> cose<br />

sulle droghe che mi son servite a chiarirmi le idee.<br />

Li saluto, metto i volantini in tasca (poi a casa me<br />

li leggo con calma) e mi allontano verso la sala<br />

house guardando orgoglioso il mio avambraccio<br />

col tatuaggio: forza interiore…<br />

11


12<br />

Servizio <strong>di</strong> Marco Bonaglia, Erika Ulliana<br />

Cortisonici è il festival <strong>di</strong> cortometraggi organizzato<br />

da Filmstu<strong>di</strong>o90 e Ronzinanti<br />

che, per il terzo anno consecutivo, si è<br />

tenuto a <strong>Varese</strong> nel mese <strong>di</strong> marzo.<br />

Per sapere come è andata, abbiamo<br />

incontrato Massimo Lazzaroni, <strong>di</strong>rettore<br />

organizzativo del Festival.<br />

Nome, cognome e professione.<br />

Massimo Lazzaroni, presidente della cooperativa<br />

sociale TOTEM onlus <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, che si occupa <strong>di</strong><br />

politiche giovanili, interventi con adolescenti, educazione<br />

all’au<strong>di</strong>ovisivo. Totem è anche uno dei<br />

partner <strong>di</strong> Cortisonici.<br />

Perché avete organizzato questo festival?<br />

E perché avete scelto il cortometraggio?<br />

L’idea è nata da una riunione <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o90. Abbiamo<br />

voluto creare - oltre alle proposte classiche<br />

<strong>di</strong> questa associazione - anche uno spazio de<strong>di</strong>cato<br />

al cinema più “underground”. Molti autori infatti<br />

iniziano la loro carriera con un cortometraggio, un<br />

prodotto a basso costo, relativamente facile da realizzare<br />

in termini <strong>di</strong> produzione. Abbiamo considerato<br />

anche che a <strong>Varese</strong> e <strong>di</strong>ntorni molte persone<br />

hanno realizzato parecchi lavori che non hanno<br />

avuto visibilità, e ci sembrava un peccato.<br />

Poi c'è Cortisonici Ragazzi: ci siamo accorti che<br />

l’au<strong>di</strong>ovisivo è un ottimo strumento educativo, per<br />

la socializzazione e il <strong>di</strong>vertimento. Visto che anche<br />

alcuni <strong>di</strong> noi avevano prodotto qualcosa, montato<br />

con ragazzi altri lavori, abbiamo pensato <strong>di</strong><br />

dare visibilità anche a queste opere, creando un<br />

momento specifi co per gli addetti ai lavori.<br />

Che criteri utilizza la giuria per selezionare<br />

le opere vincitrici? Tecnica o contenuti?<br />

Sono entrambi fondamentali. Non è una<br />

rassegna a tema, non c’è un elemento <strong>di</strong><br />

valutazione che riguar<strong>di</strong> la pertinenza<br />

o meno a un argomento: vengono considerati<br />

la vali<strong>di</strong>tà del racconto e la qualità<br />

della realizzazione (se è recitato e realizzato<br />

in modo corretto tecnicamente). La giuria 2006 è<br />

stata composta da Lorenzo Bianchini, regista e autore<br />

<strong>di</strong> fi lm horror in friulano, Luca Malavasi autorevole<br />

critico cinematografi co e docente <strong>di</strong> cinema<br />

all'Università, Pierpaolo Pirone (sceneggiatore) e<br />

Barbara Sorrentini, giornalista, attrice, conduttrice<br />

e redattrice a Ra<strong>di</strong>o Popolare.<br />

E i vincitori?<br />

Il primo premio è andato ad un'opera spagnola,<br />

“Coniglio all’aglio, peruviana e desolazione”, segno<br />

dell’aprirsi <strong>di</strong> Cortisonici ad un contesto internaziona-<br />

VARESE<br />

le. Il premio del pubblico 2006 è invece andato a<br />

“Buongiorno” <strong>di</strong> Melo Prino, una <strong>di</strong>vertente comme<strong>di</strong>a<br />

che sta raccogliendo successi in tutti i festival <strong>di</strong><br />

cortometraggi italiani ed esteri.<br />

Sono stati assegnate anche menzioni speciali, e ci terrei<br />

a segnalare quella per il cortometraggio “Zakaria”<br />

<strong>di</strong> Massimiliano e Gianluca De Serio, due ragazzi torinesi<br />

che hanno lavorato sul tema dell’intercultura con<br />

un lavoro <strong>di</strong> altissimo livello. Lavoro che non a caso è<br />

stato inserito nella “cinquina” dei David <strong>di</strong> Donatello<br />

2006 per il miglior cortometraggio.


CORTISONICI IN CIFRE<br />

2000 il totale affl uenze (doppio rispetto alla scorsa e<strong>di</strong>zione)<br />

1000 persone hanno affollato l’Università dell’Insubria<br />

nelle due serate <strong>di</strong> concorso<br />

200 persone agli incontri con Giorgio Ghisolfi e<br />

Lorenzo Bianchini<br />

96 persone a sedere e un numero imprecisato in pie<strong>di</strong> o<br />

per terra hanno gremito la sala <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o 90 nella<br />

nottata <strong>di</strong> “Inferno”, che è risultata la vera sorpresa<br />

200 i corti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero,<br />

pervenuti al festival<br />

18 i fi nalisti al concorso “Cortisonici Ragazzi”<br />

L’e<strong>di</strong>zione 2006 <strong>di</strong> Cortisonici ha fatto ben sperare per il<br />

futuro, e già si sta lavorando per il festival dei corti del<br />

prossimo anno.<br />

Per quale motivo le opere <strong>di</strong> quest’anno<br />

hanno vinto?<br />

La giuria ha premiato “Coniglio all’aglio, peruviana e<br />

desolazione” per la capacità <strong>di</strong> avere condensato in<br />

pochi minuti una biografi a essenziale, in modo sintetico<br />

e senza scivolare sulla retorica. “Oltre la barricata”<br />

ha ottenuto la menzione speciale della giuria perché è<br />

un fi lm ricco <strong>di</strong> stili, in <strong>di</strong>ciassette minuti riesce a <strong>di</strong>mostrare<br />

la capacità <strong>di</strong> costruzione narrativa del racconto,<br />

unendo parti <strong>di</strong>vertenti e momenti nostalgici. “Zakaria”<br />

è stato menzionato dalla giuria perché ha adottato la<br />

scelta <strong>di</strong> raccontare delle tematiche <strong>di</strong>ffi cili ed attuali in<br />

modo <strong>di</strong>verso, con <strong>di</strong>stanza, realizzando in maniera<br />

interessante l’unione tra vita e cinema. “Buongiorno”<br />

ha vinto la categoria Pubblico e lo hanno scelto gli studenti<br />

dell’università, penso in entrambi i casi perché è<br />

riuscito a catturare con il sorriso gli interessi <strong>di</strong> molti.<br />

Infi ne “Fin<strong>di</strong>ng Joe Fava” è stato premiato per l’ironia e<br />

IN CORTO<br />

lo spirito con cui ha utilizzato l’arte del riciclo in un falso<br />

documentario. Ci ha fatto conoscere un regista che<br />

rimarrà per sempre nell’immaginario ronzinante…<br />

In una battuta: cos'è per te Cortisonici?<br />

È un’occasione <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento: da una<br />

parte ci sono persone che producono cortometraggi<br />

e possono vederne altri, dall’altra giovani che sono<br />

in grado <strong>di</strong> conoscere una giuria <strong>di</strong> professionisti, registi<br />

e avere stimoli. Il tutto con una cornice tranquilla, rilassante,<br />

godereccia, piacevole, musicale, <strong>di</strong>vertente. Le<br />

MANIFESTAZIONI<br />

duemila presenze dell’e<strong>di</strong>zione 2006 ci confortano,<br />

siamo credo sulla buona strada.<br />

Quali sono state le serate migliori?<br />

Quelle del tre e quattro marzo, nelle quali si è potuto<br />

osservare il meglio della lunga lista <strong>di</strong> corti che ci sono<br />

arrivati. Anche la nottata trasgressiva “Inferno” ha riscosso<br />

molto successo: la sala <strong>di</strong> Filmstu<strong>di</strong>o 90 è stata<br />

asse<strong>di</strong>ata fi no a notte inoltrata con un fl usso continuo<br />

<strong>di</strong> persone che si sono sistemate in qualche modo per<br />

assistere alle visioni eccitate, apocalittiche e mutanti.<br />

Come può essere promosso il cortometraggio<br />

in Italia?<br />

Si fa con i festival, si può fare con la <strong>di</strong>stribuzione. Qualcuno<br />

ci ha anche provato: Blockbuster faceva dei DVD<br />

con il meglio delle produzioni italiane, noleggiabili ad<br />

un euro. Ci sono in televisione Corto5 o La Venticinquesima<br />

ora su La7. Sarebbe interessante inserire dei corti<br />

in testa e in coda ai lungometraggi quando vengono<br />

<strong>di</strong>stribuiti, ma questo in Italia è ancora irrealizzabile.<br />

Qualche in<strong>di</strong>screzione sulla prossima e<strong>di</strong>zione?<br />

Stiamo già lavorando, ma è ancora presto per parlare<br />

delle novità dell'anno prossimo. Non posso<br />

anticipare nulla, ma vi garantisco che sarà una<br />

grande e<strong>di</strong>zione.<br />

E per tutti i fi lmaker, da settembre 2006, saranno<br />

presenti sul sito www.cortisonici.org il bando e la<br />

scheda per inviare i propri lavori.<br />

infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />

Se anche voi siete appassionati <strong>di</strong> cortometraggi o<br />

semplicemente vi interessa scoprire questo mondo...<br />

venite all'InformaGiovani più vicino.<br />

13


14<br />

Servizio <strong>di</strong> Julian Dubble H Jaxon e i suoi assistenti<br />

S<br />

alve… sono Eretico Infetto (mi chiamo così)<br />

uno degli assistenti <strong>di</strong> JJ.<br />

Il boss mi ha assegnato l’incarico <strong>di</strong> presentarvi<br />

un pezzo del grande puzzle chiamato<br />

“underground varesotto”… Non avete capito<br />

niente?!? Vabbé mi spiego meglio: io vi presenterò<br />

uno dei tanti gruppi rock che asse<strong>di</strong>ano la boscaglia<br />

dell’underground della nostra provincia… non<br />

avete capito ancora?!!!?... Io ci rinuncio… basta! Eh<br />

ve l’ho detto sono infetto, sì ho una doppia personalità<br />

scusate… Comunque, <strong>di</strong>cevamo? Ah sì… vi farò conoscere<br />

i Greasers – Grunge Rock Band from Viggiù.<br />

Saranno loro ad inaugurare la nostra rubrica lanciata<br />

col “Censimento band” del primo numero <strong>di</strong> Informa-<br />

Giovani <strong>Magazine</strong>. Lo so è un compito ingrato ma<br />

qualcuno lo doveva pur fare… Let’s go!<br />

I Greasers nascono nei sobborghi <strong>di</strong> Viggiù, spinti<br />

dal desiderio <strong>di</strong> trovare un modo per esprimere ciò<br />

che sentivano dentro: rabbia, passione, emozioni<br />

tenute nascoste.<br />

Per raccontarvi chi sono e la loro proposta musicale<br />

è forse meglio presentarveli uno ad uno:<br />

no tra gli amici e non con gli annunci, perché nella<br />

loro idea <strong>di</strong> gruppo l’amicizia viene prima della<br />

capacità <strong>di</strong> suonare.<br />

Nascono così i Greasers che signifi ca “imbrillantinati”,<br />

nome tratto dal libro “I ragazzi della Cinquantaseiesima<br />

strada”.<br />

Chiacchierando con lui scopriamo una persona<br />

timida e quasi impacciata, ma basta vederlo sul<br />

palco per scoprire che è una belva: con gli occhi<br />

chiusi per non farsi intimorire dal pubblico e testi<br />

in inglese per celare un po’ le emozioni racchiuse<br />

nei brani che scrive. Ora, a venticinque anni, è il<br />

leader in<strong>di</strong>scusso del gruppo.<br />

Alessandro:<br />

batterista del gruppo,<br />

non sapeva<br />

cosa fosse una<br />

batteria fi n quando<br />

gli è stata recapitata<br />

presso<br />

la sua cantina,<br />

trasformata con i<br />

GRUNGE IS NOT<br />

Clau<strong>di</strong>o: uno dei<br />

fondatori, voce e chitarra<br />

dei Greasers…<br />

è un giovincello<br />

ascoltatore assetato<br />

<strong>di</strong> grunge e rock con<br />

preferenze spiccate<br />

per gruppi come i<br />

Nirvana (<strong>di</strong>ci poco)<br />

e Deftones. Fra i suoi anti-miti c’è Bono degli U2,<br />

del quale non apprezza il mischiare musica e politica.<br />

Intorno ai quin<strong>di</strong>ci anni si interessa alla chitarra,<br />

la suona a casa <strong>di</strong> nascosto per non farsi vedere<br />

dai fratelli maggiori, proprietari legittimi della chitarra<br />

medesima. Ma con la maggiore età riceve in<br />

dono una chitarra elettrica tutta sua e da allora fa<br />

scintille, suona ad orecchio perché non conosce il<br />

pentagramma. In questi anni (come capita a molti<br />

gruppi) comincia a frullargli per la testa l’idea<br />

<strong>di</strong> fondare un gruppo musicale, fi nché insieme a<br />

Gianni (altro chitarrista e amico d’infanzia che lascerà<br />

il gruppo nel 2003 per un grande viaggio)<br />

l’idea teorica <strong>di</strong>venta un progetto realizzabile.<br />

Mancavano un batterista e un bassista che cerca-<br />

cartoni delle uova nella sala prove dei Greasers.<br />

Ha trasformato la capacità <strong>di</strong> far baccano in abilità<br />

da percussionista, grazie a tanta passione e un<br />

anno <strong>di</strong> corso privato presso il batterista del Rondò<br />

Veneziano.<br />

Lo scantinato <strong>di</strong> Alessandro è il covo in cui, tra<br />

stonate e fi schi dell’ampli, nascono i pezzi musicali<br />

che li portano ai primi live. La prima esibizione<br />

se la creano da soli organizzando un festival<br />

per band emergenti nella loro Viggiù, poi passano<br />

per il Castello Sforzesco <strong>di</strong> Pavia, toccando gli<br />

apici come semifi nalisti al Bustock 2004 e partecipando<br />

al festival l’Imboscata come spalla delle<br />

Pornoriviste.<br />

Teo: il bassista,<br />

estroverso,<br />

loquace e simpatico<br />

un vero<br />

“teen spirit”<br />

ha un passato<br />

da rapper e<br />

ha conosciuto<br />

Clau<strong>di</strong>o in<br />

quarta superio-


Alla scoperta del Rock underground della nostra provincia:<br />

ecco i<br />

DEAD!!!<br />

re. Potete immaginare le scintille tra un “repparo”<br />

istrionico e un introverso amante del rock: o<strong>di</strong>o a<br />

prima vista che si trasforma in una grande amicizia<br />

fi no all’ingresso nel gruppo. All’inizio non<br />

aveva la minima esperienza col basso, faceva il<br />

rapper in una band <strong>di</strong> crossover che ha lasciato<br />

perché non ne con<strong>di</strong>videva le velleità <strong>di</strong> succes-<br />

25<br />

Nome del gruppo<br />

Numero componenti<br />

Genere<br />

Tre righe <strong>di</strong> presentazione<br />

Suona: Cover Pezzi propri<br />

Ha suonato in (locali, feste, rassegne, etc.)<br />

Demo: si no<br />

e-mail del responsabile del gruppo<br />

sito internet<br />

MUSICA<br />

so. Ora è un gran bassista nonché il curatore del<br />

sito www.greasers.it per tutti i fan. Insomma un grande.<br />

Ora i Greasers non sono più quegli sprovveduti<br />

ragazzini degli inizi, sono un po’ più maturi anche<br />

se sono rimasti fedeli ai loro esor<strong>di</strong>: quin<strong>di</strong> zero<br />

cover, solo pezzi originali con sonorità grunge<br />

“sporcate” da qualche pizzico <strong>di</strong> punk e <strong>di</strong> psichedelica,<br />

vocalità con toni ora sofferenti ora euforici.<br />

Non mi resta che consigliarvi <strong>di</strong> scaricare alcuni<br />

brani dal loro sito o meglio <strong>di</strong> andarli a sentire dal<br />

vivo perché gruppi come i Greasers vanno visti,<br />

ascoltati e soprattutto sostenuti.<br />

CENSIMENTO BAND<br />

METTETEVI IN CONTATTO CON<br />

NOI!<br />

Compila il tagliando e spe<strong>di</strong>scilo in busta chiusa a:<br />

Coor<strong>di</strong>namento <strong>Provincia</strong>le<br />

InformaGiovani Via Valverde, 2 - 21100 <strong>Varese</strong><br />

oppure scrivi a: informagiovani@provincia.va.it<br />

Dichiarazione <strong>di</strong> avvenuta informazione circa il Trattamento<br />

dei Dati (Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003).<br />

Secondo la normativa in<strong>di</strong>cata, tale trattamento sarà improntato<br />

ai principi <strong>di</strong> correttezza, liceità e trasparenza e <strong>di</strong> tutela della riservatezza.<br />

I dati forniti saranno utilizzati esclusivamente per l’invio via posta<br />

elettronica delle informazioni del Coor<strong>di</strong>namento InformaGiovani e saranno<br />

inseriti in un database del Settore Lavoro e Politiche Sociali. Il titolare della conservazione<br />

dei dati, cui eventualmente far capo per esercitare i <strong>di</strong>ritti, ai sensi dell’art.7 del<br />

D.lgs.196/2003, è la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> – Piazza Libertà 1 – nella persona del Presidente<br />

della <strong>Provincia</strong>.<br />

15


14<br />

Servizio <strong>di</strong> Glenda Giussani<br />

INTER RAIL:<br />

il bello <strong>di</strong><br />

viaggiare in libertà<br />

M<br />

i sono sempre chiesta come potermi<br />

<strong>di</strong>vertire, magari con i miei amici o<br />

la mia famiglia, viaggiando al sicuro<br />

e senza preoccupazioni. Ecco la<br />

risposta: Inter Rail.<br />

L’Inter Rail è un biglietto ferroviario che permette<br />

<strong>di</strong> girare in treno liberamente in paesi europei e<br />

nord africani (Marocco, Turchia, ecc…) pagando<br />

una cifra a forfait. Tutti i Paesi membri della rete<br />

Inter Rail sono <strong>di</strong>visi in zone per vicinanza: per<br />

esempio l’Italia fa parte della zona G con Slovenia,<br />

Turchia e Grecia, mentre la vicina Svizzera<br />

è compresa nella zona B assieme a Danimarca,<br />

Germania ed Austria. Il costo del biglietto Inter Rail<br />

varia a seconda dell’età del viaggiatore e della<br />

durata del viaggio, ad esempio per chi ha meno <strong>di</strong><br />

26 anni il pass <strong>di</strong> una zona per se<strong>di</strong>ci giorni costa<br />

195 euro. Purtroppo le linee ferroviarie del proprio<br />

paese non sono comprese nell’offerta Inter Rail, ma<br />

si può avere una riduzione del 50% sul costo del<br />

biglietto necessario per arrivare fi no al limite più<br />

vicino della zona prescelta.<br />

Il biglietto può essere acquistato fi no a tre mesi<br />

prima della partenza in tutte le biglietterie <strong>di</strong> stazione<br />

o nelle agenzie <strong>di</strong> viaggio con biglietteria<br />

ferroviaria da tutti coloro che risiedono in un paese<br />

membro della rete Inter Rail, <strong>di</strong>etro presentazione<br />

<strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> identità o <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno.<br />

Questa iniziativa è nata nel 1972 in occasione<br />

del cinquantesimo anniversario dell’International<br />

Railway, e da allora continua ad affascinare tantissime<br />

persone, dai ragazzi in cerca <strong>di</strong> avventura<br />

e <strong>di</strong> risparmio, alle famiglie stanche della solita<br />

routine!<br />

Negli anni sono cambiate alcune cose: il biglietto<br />

è stato <strong>di</strong>viso in zone (un tempo esisteva un solo<br />

biglietto, che consentiva <strong>di</strong> viaggiare in tutti i paesi<br />

della rete!) e i prezzi sono aumentati parecchio.<br />

In compenso sono aumentati nel corso degli anni<br />

i paesi della rete Inter Rail: se fi no al ’90 i paesi<br />

membri erano 21, dopo la caduta della cortina <strong>di</strong><br />

ferro si sono aggiunti anche i paesi dell’Europa<br />

dell’Est e oggi sono 31, compresi alcuni paesi del<br />

nord Africa.<br />

Quin<strong>di</strong>, vista la possibilità <strong>di</strong> conoscere tutte le<br />

meraviglie <strong>di</strong> queste zone, <strong>di</strong> entrare a contatto<br />

con la popolazione e <strong>di</strong> viaggiare al sicuro, cosa<br />

aspettiamo a comprare il biglietto e a partire per le<br />

vacanze della ormai vicina estate?!<br />

infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />

TRENITALIA.COM<br />

Sul sito uffi ciale delle Ferrovie dello Stato, cliccando “Viaggi internazionali” nella sezione “Orari e acquisto” si accede ad alcune<br />

opportunità per viaggiare in Europa in treno; oltre all'Inter Rail ci sono schede <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> altri servizi e offerte.<br />

Sul sito c'è anche un motore <strong>di</strong> ricerca per avere orari e coincidenze. www.trenitalia.com<br />

INTER RAIL NET<br />

Il sito uffi ciale dell'offerta Inter Rail, in lingua inglese, offre moltissime informazioni: dalla storia dell'Inter Rail alle testimonianze<br />

<strong>di</strong> viaggio, ai link per viaggiare sulle linee <strong>di</strong> tutta Europa. www.interrailnet.com<br />

Per avere maggiori informazioni su Inter Rail e altre opportunità <strong>di</strong> viaggio passa all’InformaGiovani a te più vicino!


AUTOSTOP<br />

ORGANIZZATO<br />

Pollice su!<br />

U<br />

na trentina <strong>di</strong> anni fa, nei paesi<br />

dell’Unione Europea, nacque<br />

l’idea <strong>di</strong> unire una delle cose più<br />

belle, come viaggiare, al rispar-<br />

mio. C'era anche la voglia <strong>di</strong><br />

conoscere nuove persone e <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre esperienze, con un pizzico <strong>di</strong><br />

avventura e la moda dell’autostop, che ha<br />

sempre un po’ affascinato tutti, ma che era<br />

<strong>di</strong>ventata anche piuttosto pericolosa.<br />

Così si è arrivati a concepire una delle<br />

più gran<strong>di</strong> iniziative per chi vuol viaggiare<br />

tranquillo: autostop organizzato!<br />

Si tratta <strong>di</strong> un accordo tra chi cerca e<br />

chi offre un passaggio per la stessa destinazione<br />

su mezzi <strong>di</strong> trasporto privati:<br />

automobili, camper, barche o moto.<br />

I contatti tra il guidatore e il passeggero avvengono<br />

solitamente tramite agenzie o associazioni<br />

del settore (ve<strong>di</strong> box) o con annunci<br />

o contatti, specialmente su Internet.<br />

Si richiede solitamente una spesa minima<br />

per il viaggio: un contributo per la benzina o<br />

per il pedaggio autostradale.<br />

Per essere completamente sicuri <strong>di</strong> viaggiare senza alcun<br />

pericolo, viene chiesta la fotocopia del documento <strong>di</strong> identità<br />

<strong>di</strong> tutti i passeggeri più la patente e il libretto del guidatore.<br />

Per chi si rivolge ad un’associazione, c’è una guida ed un<br />

regolamento per passeggeri ed autisti. Inoltre il servizio è<br />

garantito da un vero e proprio contratto, per cui si è tenuti<br />

a rispettare tutti gli accor<strong>di</strong> presi, come giorno, ora e luogo<br />

<strong>di</strong> partenza e <strong>di</strong> arrivo. Di solito vengono anche specificati<br />

quanti posti il guidatore ha a <strong>di</strong>sposizione, il numero dei bagagli<br />

da caricare e se si portano con sé animali o bambini.<br />

Ma perché scegliere <strong>di</strong> andare in autostop e non in<br />

treno o in autobus come tutti?<br />

Prima <strong>di</strong> tutto perché si risparmia anche l’80% rispetto<br />

ad altri mezzi <strong>di</strong> trasporto e si viaggia in compagnia.<br />

LE<br />

PRINCIPALI<br />

AGENZIE<br />

ITALIANE<br />

DI AUTOSTOP<br />

ORGANIZZATO<br />

SONO:<br />

TURISMO<br />

AUTOSTOP & PENDOLARI<br />

Offre un servizio a pagamento con offerte e<br />

richieste <strong>di</strong> passaggi per l'Italia e l'Europa.<br />

Via Torino 51 - Milano<br />

Tel. 02 89011899 - fax: 02 89011897<br />

E-mail: info@autostop.it<br />

http://www.autostop.it<br />

VIAVAI<br />

Fornisce un elenco <strong>di</strong> offerte e richieste<br />

<strong>di</strong> passaggi per l'Italia e l'Europa.<br />

Chi accetta il passaggio deve versare<br />

una quota associativa annuale.<br />

Tel. 051 348868 fax: 051 495523<br />

(sede <strong>di</strong> Bologna)<br />

tel. 044 5366203 (sede <strong>di</strong> Vicenza)<br />

E-mail: autostop@viavai.com, viavai@viavai.it<br />

http//www.viavai.it (sede <strong>di</strong> Firenze)<br />

DIVIDERE<br />

Servizio online gratuito per cercare ed offrire<br />

passaggi in automobile in oltre 70 paesi <strong>di</strong> tutto<br />

il mondo. È richiesta la registrazione online.<br />

E-mail: <strong>di</strong>videre@compartir.org<br />

http://www.<strong>di</strong>videre.com/<br />

HITCHHIKERS.ORG<br />

Database <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> domanda e offerta<br />

passaggi in auto in tutta Europa.<br />

E' richiesta solo una registrazione online.<br />

E-mail: info@hitchhikers.org<br />

http://www.hitchhikers.org/<br />

In più si evitano corse e code in stazione e si contribuisce<br />

concretamente a ridurre il traffi co e l’inquinamento.<br />

Insomma, una proposta rivolta a tutte le persone che vogliono<br />

viaggiare in modo economico, risparmiando energia<br />

e rispettando l’ambiente e al contempo vogliono con<strong>di</strong>videre<br />

e ampliare la cerchia delle amicizie, relazioni e,<br />

perché no, il piacere <strong>di</strong> godere un’avventura comune!<br />

17


18<br />

Servizio <strong>di</strong> Giò<br />

PASSEPARTOUT:<br />

a Saronno l'arte<br />

esce fuori<br />

E<br />

chi l’ha detto che i giovani non si muovono,<br />

chi li <strong>di</strong>pinge come una generazione ipnotizzata<br />

da reality show, chat, sms?<br />

Ci sono iniziative che magari non fanno<br />

notizia, non raggiungono i grossi me<strong>di</strong>a,<br />

ma visto che la nostra testata sa guardare oltre i<br />

luoghi comuni, possiamo scorgere in controluce,<br />

tra il chiaro scuro <strong>di</strong> ciò che si muove nella nostra<br />

provincia, gruppi <strong>di</strong> giovani in fermento, capaci <strong>di</strong><br />

creare per sé e per i propri coetanei delle proposte<br />

<strong>di</strong> tutto rispetto. C’è bisogno <strong>di</strong> un cineforum, <strong>di</strong><br />

un concorso letterario, <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> animazione<br />

culturale? Qualcuno in quel <strong>di</strong> Saronno ci ha già<br />

pensato ed ha fondato un’associazione chiamata<br />

“Passepartout”. Incontriamo Giovanna una delle<br />

fondatrici.<br />

Ci racconti come è nata l’idea <strong>di</strong> fondare<br />

un’associazione?<br />

L’associazione PASSEPARTOUT nasce dal desiderio<br />

e dall'esigenza <strong>di</strong> un gruppo ragazzi, tutti ex studenti<br />

delle scuole me<strong>di</strong>e superiori <strong>di</strong> Saronno, fortemente<br />

motivati a creare uno spazio che potesse<br />

<strong>di</strong>ventare un nuovo punto <strong>di</strong> riferimento, un luogo<br />

d’incontro per l’aggregazione giovanile soprattutto<br />

per la sera e dove si potessero anche organizzare<br />

iniziative culturali, sportive, musicali… insomma<br />

offrire uno spazio nel quale ritrovarsi.<br />

Una curiosità ovvia: perché avete scelto il<br />

nome “Passepartout”?<br />

Per noi PASSEPARTOUT assume un signifi cato poetico<br />

e artistico al contempo: è passare attraverso<br />

(PASSER PAR) l’arte (ART) e uscire fuori (OUT) per<br />

conoscere nuovi amici e fare molte cose insieme.<br />

Qual è la vostra mission...<br />

Passepartout vuole porsi come promotore e organizzatore<br />

d’iniziative aperte al contesto citta<strong>di</strong>no<br />

per tutti coloro che intendano sperimentare le pratiche<br />

della cultura e della comunicazione come strumento<br />

<strong>di</strong> potenziamento della qualità della vita.<br />

Passepartout è apartitica, aconfessionale, asindacale:<br />

il che signifi ca che non si pone vincoli per<br />

l'organizzazione delle varie serate, se non il rispetto<br />

delle regole previste nel Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />

Le <strong>di</strong>ffi coltà incontrate e i supporti ricevuti...<br />

L'Associazione è nata al termine dell'estate 2005<br />

quando un gruppo <strong>di</strong> giovani desiderosi <strong>di</strong> fare<br />

qualcosa per sé e per gli altri ha deciso <strong>di</strong> riscoprire<br />

le potenzialità umane dell'associarsi e dello stare insieme<br />

dopo esperienze pregresse <strong>di</strong> partecipazione<br />

personale alle realtà quali il gruppo TeamTeen promosso<br />

dal Progetto Ra.<strong>di</strong>.Ci. (Ragazzi <strong>di</strong> Città), alla<br />

Redazione Giovani promossa dall’A.S.L. <strong>di</strong> <strong>Varese</strong><br />

attraverso “Progetto Con-tatto Spazio Adolescenti”,<br />

fi no a giungere all’esperienza dell’anno <strong>di</strong> volontariato<br />

sociale (Servizio Civile Nazionale Volontario).<br />

È stato preparato uno statuto e allestito un Consiglio<br />

<strong>di</strong> Soci Fondatori che, stilati i documenti relativi, ha<br />

chiesto l'adesione all'albo comunale. Dal Comune<br />

<strong>di</strong> Saronno abbiamo subito ottenuto una buona approvazione<br />

del progetto e tramite una convenzione<br />

abbiamo altresì ottenuto l'uso del Centro Polivalente<br />

come nostra sede per le iniziative.<br />

Superate le <strong>di</strong>ffi coltà tecniche e burocratiche, resta<br />

la <strong>di</strong>ffi coltà <strong>di</strong> farsi conoscere in maniera più capillare<br />

da tutti i nostri coetanei che sovente paiono<br />

anestetizzati, non suffi cientemente pronti a ricevere<br />

le iniziative offerte dal territorio. Oggigiorno purtroppo<br />

la maggioranza dei giovani (per quel che


iscontriamo qui a Saronno) preferisce stare davanti<br />

alla tv o partecipare a iniziative preconfezionate.<br />

Uno dei tanti obiettivi che speriamo <strong>di</strong> consolidare<br />

al più presto è quello <strong>di</strong> rendere i nostri soci più<br />

partecipi e attivi.<br />

Quanto è importante l’aver voglia <strong>di</strong> “fare”?<br />

La voglia <strong>di</strong> fare conta tantissimo, è il motore <strong>di</strong><br />

ogni nostra iniziativa! Senza passione e grinta sarebbe<br />

<strong>di</strong>ffi cile andare avanti e riuscire a coor<strong>di</strong>nare<br />

bene tutte le nostre attività.<br />

Ogni settimana ci si riunisce per organizzare gli<br />

eventi e progettare quelli futuri: le riunioni <strong>di</strong> solito<br />

vertono su due temi principali, da un lato l'organizzazione<br />

vera e propria delle attività e dall'altro<br />

l'amministrazione burocratica delle cose più pratiche,<br />

contatti con le istituzioni, enti ecc.<br />

Per seguire le<br />

iniziative <strong>di</strong><br />

Passepartout<br />

http://xoomer.virgilio.<br />

it/passepartout<br />

Quali sono le iniziative che promuovete?<br />

Le iniziative che <strong>di</strong> solito promuoviamo sono <strong>di</strong><br />

tipo culturale, sportive, musicali… Un esempio concreto<br />

sono le numerose serate <strong>di</strong> cineforum che ci<br />

hanno permesso <strong>di</strong> accattivarci subito la simpatia<br />

dei nostri partecipanti e futuri soci, oppure le serate<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>battito su importanti temi sociali. Per il futuro<br />

sono già in programma numerose iniziative quali<br />

partite e tornei sportivi per il mese <strong>di</strong> giugno-luglio<br />

e a settembre partirà un concorso letterario patrocinato<br />

dal Comune che speriamo possa coinvolgere<br />

molti giovani e spronarli a partecipare... I premi<br />

sono ancora rigorosamente top-secret.<br />

Che riscontri avete avuto sul vostro territorio?<br />

L'Associazione ha iniziato e inaugurato l'attività<br />

il 20 ottobre 2005 con un evento musicale<br />

jazz; ha raccolto strada facendo numerosi<br />

soci, arrivando (per ora) a quota 85 adesioni.<br />

Non pochi se consideriamo che siamo partiti da<br />

zero, autofi nanziandoci tutte le iniziative. Le attività<br />

si svolgono attraverso l'azione volontaristica<br />

degli associati e la continua ricerca <strong>di</strong> sog-<br />

getti <strong>di</strong>sponibili a sostenere i singoli progetti.<br />

Oggi l'Associazione, dopo i primi sei mesi, ha una<br />

sua attività consolidata ed è sempre più motivata<br />

nella ricerca <strong>di</strong> progetti e risorse positive. È in questo<br />

contesto che sono state svolte, ed altre sono in<br />

cantiere, numerose iniziative.<br />

Che progetti avete per il futuro o un sogno<br />

nel cassetto?<br />

Un sogno nel cassetto? Ovviamente farci conoscere<br />

il più possibile e <strong>di</strong>ventare una realtà<br />

solida che possa collaborare attivamente<br />

al fi anco dell'InformaGiovani <strong>di</strong> Saronno o<br />

altre realtà citta<strong>di</strong>ne patrocinate dal Comune.<br />

Uno degli innumerevoli scopi che Passepartout si<br />

prefi gge (e che vorrebbe incrementare) è quello <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>venire un punto <strong>di</strong> riferimento per l'informazione,<br />

lo scambio <strong>di</strong> esperienze, la progettazione <strong>di</strong> iniziative<br />

da realizzarsi nella città in collaborazione<br />

con le altre associazioni giovanili presenti sul territorio<br />

e nei paesi limitrofi .<br />

Avete un calendario <strong>di</strong> iniziative per il<br />

mese <strong>di</strong> giugno?<br />

Un calendario esiste già, abbiamo programmato<br />

date fi no a luglio, ma per motivi organizzativi <strong>di</strong><br />

solito vengono comunicate <strong>di</strong> settimana in settimana<br />

attraverso volantini, newsletter o sms. Essendo<br />

un'associazione giovane (<strong>di</strong> giovani per i giovani)<br />

un limite che riscontriamo è che ci manca esperienza,<br />

gestiamo le cose con molta passione e solo con<br />

il tempo saremo in grado <strong>di</strong> procedere e pianifi care<br />

meglio tutti i servizi. Esiste comunque un effi ciente<br />

servizio <strong>di</strong> newsletter che tiene costantemente informati<br />

tutti i nostri soci, un recapito telefonico sempre<br />

attivo dal lunedì al vener<strong>di</strong> e una mail alla quale<br />

scriverci. Non <strong>di</strong>mentichiamo infi ne il sito che pian<br />

piano sta prendendo sempre più forma!<br />

infoinfoinfoinfoinfoinfoinfoinfo<br />

Fai parte anche tu <strong>di</strong> un’associazione?<br />

Vuoi farci conoscere la tua esperienza o promuovere un’iniziativa?<br />

Scrivici e potresti avere uno spazio sul<br />

prossimo numero <strong>di</strong> InformaGiovani <strong>Magazine</strong>.<br />

informagiovani@provincia.va.it<br />

VOLONTARIATO<br />

19


20<br />

Servizio <strong>di</strong> Federico Agostini<br />

6°SK8<br />

Cinque anni<br />

<strong>di</strong> lotte<br />

Non c’é che <strong>di</strong>re dopo anni e<br />

anni <strong>di</strong> scontri ed incomprensioni<br />

abbiamo la possibilità <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>vulgare la nostra storia anche su<br />

“InformaGiovani”<strong>Magazine</strong>.<br />

Lo skate a Sesto che ci cre<strong>di</strong>ate o<br />

meno è oramai da mooolto più <strong>di</strong> cinque anni<br />

che è presente e come ogni sport alternativo è nato<br />

sulle strade come la nostra storia che taglieremo <strong>di</strong><br />

qualche anno per motivi <strong>di</strong> spazio e soprattutto <strong>di</strong><br />

noia. Nel 2000 eravamo una compagnia <strong>di</strong> sette<br />

amici a praticare tale sport stimolati da ragazzi più<br />

gran<strong>di</strong> che per<br />

motivi <strong>di</strong> lavoro<br />

hanno poi<br />

smesso. Non<br />

avendo reali<br />

spazi per seguire<br />

la nostra<br />

passione tutto<br />

ciò che potevamo<br />

utilizzare<br />

era la strada e<br />

fortunatamente<br />

quella <strong>di</strong> Sesto Calende si prestava ottimamente.<br />

Ogni muretto scalinata o passamano era per noi<br />

una nuova sfi da. Ben presto però ci imbattemmo<br />

in un fatto da noi sempre reputato assurdo e senza<br />

una base logica. La pratica dello skate-board al <strong>di</strong><br />

fuori <strong>di</strong> spazi a norma è vietata anche sulle piste<br />

ciclabili in quanto lo si considera come un mezzo<br />

<strong>di</strong> accelerazione sprovvisto <strong>di</strong> freni e non controllabile.<br />

Tempo un mese conoscevamo a memoria tutti<br />

i nomi della Polizia Municipale del nostro paese e<br />

naturalmente loro conoscevano i nostri. Fu dopo un<br />

anno <strong>di</strong> continua pratica e litigi che decidemmo <strong>di</strong><br />

rivolgerci al nostro Comune. Come c’era da aspettarsi<br />

le idee che decidemmo <strong>di</strong> portare per la realizzazione<br />

<strong>di</strong> uno spazio apposito vennero scartate<br />

con la scusante che all’interno <strong>di</strong> questo allora vi<br />

era già una “Pool” realizzata nel centro sportivo. Il<br />

fatto è che la struttura da loro costruita verso la fi ne<br />

degli anni novanta era stata realizzata seguendo<br />

delle foto e commissionando il lavoro a una classica<br />

impresa <strong>di</strong> muratori. Il risultato era appena<br />

suffi ciente in quanto la struttura in sé risultava grande<br />

per appena due persone per volta ed il raggio<br />

<strong>di</strong> curvatura utilizzato risultava <strong>di</strong>ffi cile anche per<br />

i pro del settore. Tale fatto è stato anche testato<br />

chiamando a skeitarla pro “Bastard” durante una


giornata <strong>di</strong> Writers e Skate. Gli anni sono poi passati<br />

skeitando ogni superfi cie liscia del comune <strong>di</strong><br />

Sesto allargando nel frattempo le nostre fi la e raggiungendo<br />

il numero <strong>di</strong> trenta praticanti solamente<br />

nel nostro comune. Alla luce <strong>di</strong> tali numeri l’amministrazione<br />

non poteva stare a guardare in quanto<br />

la situazione stava lentamente sfuggendo <strong>di</strong> mano<br />

e Sesto stava andando verso un pessimo periodo<br />

dal momento che fra le scritte abusive <strong>di</strong> alcuni<br />

writers si interpretavano riferimenti allo skate. Fu<br />

allora a cavallo fra il 2004 e il 2005 che nasce il<br />

progetto <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> un park proprio quando<br />

le speranze si stavano affi evolendo ed i praticanti<br />

<strong>di</strong>mezzando, soprattutto per quanto riguarda i più<br />

giovani. La nuova giunta comunale con una gran<strong>di</strong>ssima<br />

e attiva partecipazione della Cooperativa<br />

l’Aquilone ed alla intramontabile assistenza dell’Assessore<br />

alle politiche giovanili decide <strong>di</strong> dare<br />

il via alla realizzazione <strong>di</strong> uno spazio a<strong>di</strong>bito alla<br />

pratica dello skate. Così facendo la partecipazione<br />

<strong>di</strong> coloro che un tempo chiesero la realizzazione<br />

<strong>di</strong> tale spazio risultò fondamentale sia per decidere<br />

come realizzare il tutto e soprattutto dove. Nel<br />

2006 lo spazio più<br />

adatto si rivelò l’intera<br />

area circostante<br />

la pool all’interno<br />

del centro sportivo<br />

e la struttura stessa,<br />

decidendo così <strong>di</strong><br />

sotterrarla e ricoprire<br />

la superfi cie del<br />

terreno sovrastante<br />

con una pavimentazione<br />

corazzata,<br />

composta da massetto<br />

in cemento<br />

armato con rete<br />

elettrosaldata e la<br />

corazzatura superfi -<br />

TEMPO LIBERO<br />

ciale in quarzo, per poter così resistere all’usura<br />

ed alle forti sollecitazioni. Attualmente la zona è<br />

pronta per essere utilizzata come classica pista <strong>di</strong><br />

pattinaggio per la gioia delle forze dell’or<strong>di</strong>ne. A<br />

fi ne 2006 si vedrà la collocazione delle vere e<br />

proprie strutture per la pratica<br />

della <strong>di</strong>sciplina. Il park misura<br />

29x16metri risultando così il<br />

più grande della provincia <strong>di</strong><br />

<strong>Varese</strong> e verrà autogestito in attesa<br />

che si uffi cializzi l’associazione<br />

che ne prenderà poi la<br />

manutenzione ed il controllo. Il<br />

park sarà autonomo dal centro<br />

sportivo e sarà dotato <strong>di</strong> una<br />

propria entrata da via Tortorino<br />

la via conosciuta da ogni<br />

writers della zona in quanto<br />

ospita il lunghissimo muro legale<br />

che il Comune ha messo<br />

a <strong>di</strong>sposizione per i propri artisti on the road. C’è<br />

sicuramente da spendere due parole anche per<br />

questa zona, in quanto il Comune <strong>di</strong> Sesto è stato<br />

il primo a valorizzare realmente la “Spray Art”<br />

mettendo a <strong>di</strong>sposizione una lunghissima muraglia<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> opere artistiche eseguite<br />

con le classiche bombolette spray, evitando così<br />

che i giovani artisti <strong>di</strong> strada si esercitino sui muri<br />

<strong>di</strong> privati. Anche tale proposito è stato realizzato<br />

con la collaborazione <strong>di</strong> giovani che credono realmente<br />

nei propri ideali e non si fermano davanti<br />

a nessun ostacolo pur <strong>di</strong> realizzarli. Il progetto è<br />

nato nel 1994 e ha dato la possibilità ad artisti <strong>di</strong><br />

tutta Italia <strong>di</strong> esibirsi anche all’interno <strong>di</strong> kermesse<br />

quali la festa “Sotto Il Ponte” per il decennale del<br />

muro. Vogliamo <strong>di</strong>vulgare la notizia <strong>di</strong> ciò che siamo<br />

riusciti a fare per invogliare i giovani a farsi<br />

sentire e <strong>di</strong>mostrare che non serve essere migliaia<br />

per realizzare grossi progetti.<br />

Quando noi ci siamo messi a gridare eravamo in<br />

sette ora tocca a voi.<br />

21


22<br />

Servizio <strong>di</strong> Rosanna Tenti<br />

S<br />

VARESE<br />

BASKET:<br />

Mi rivolgo a voi, gran<strong>di</strong> appassionati <strong>di</strong><br />

sport, soprattutto <strong>di</strong> basket, che non<br />

vorreste mai smettere <strong>di</strong> sognare ad<br />

occhi aperti una vittoria stellare in una<br />

competizione tra le più prestigiose. Si<br />

è conclusa la seconda e<strong>di</strong>zione del torneo pasquale<br />

<strong>di</strong> basket organizzato dalla Comunità Montana<br />

della Valceresio e de<strong>di</strong>cato al ricordo <strong>di</strong> Graziano<br />

Barilà, giovane giocatore <strong>di</strong> basket scomparso.<br />

Hanno partecipato alla manifestazione 28 squadre<br />

che si sono alternate in 7 impianti <strong>di</strong> gioco<br />

<strong>di</strong>stribuiti su tutta la provincia.<br />

A confronto i migliori team della categoria under 16<br />

e le più blasonate scuole cestistiche internazionali:<br />

gli sloveni <strong>di</strong> Lubiana, gli israeliani del Maccabi Tel<br />

Aviv, i tedeschi <strong>di</strong> Berlino, i lituani della Marciulionis<br />

Academy, i serbi della Stella Rossa Belgrado e gli<br />

americani del Team Ohio, campioni uscenti della<br />

scorsa e<strong>di</strong>zione. Tutti i giocatori, travolti dal grande<br />

entusiasmo del pubblico, erano animati dall’incontenibile<br />

voglia <strong>di</strong> emergere in una manifestazione che<br />

potrebbe ritenersi un trampolino <strong>di</strong> lancio per gran<strong>di</strong><br />

traguar<strong>di</strong>. Marco Allegretti, giocatore della prima<br />

squadra Whirlpool <strong>Varese</strong>, conferma l’importanza<br />

<strong>di</strong> questi tornei che mettono in luce giovani talenti<br />

cestistici sia <strong>di</strong> casa nostra che stranieri:<br />

“Anch’io – <strong>di</strong>ce Allegretti - a suo tempo ho<br />

partecipato a questo torneo, e lo ricordo come<br />

un’esperienza arricchente, che mi ha dato l’opportunità<br />

<strong>di</strong> conoscere nuove culture, nuove persone<br />

e <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> interpretare il basket.”<br />

L’ala del <strong>Varese</strong> insiste sull’importanza del<br />

coinvolgimento delle squadre straniere per<br />

far assaporare ai più giovani le emozioni<br />

<strong>di</strong> una mini Eurolega:<br />

SPORT<br />

Mini Eurolega per UNDER 16<br />

“<strong>Varese</strong> si è sempre data un gran da fare nell’organizzare<br />

questi eventi mostrando sempre il meglio<br />

<strong>di</strong> sé grazie alla <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> molte le famiglie<br />

che offrono la loro ospitalità ai giocatori italiani e<br />

stranieri. Il mio consiglio a tutti i ragazzi che vogliono<br />

arrivare ad alto livello è quello <strong>di</strong> vivere lo<br />

sport come un gioco e come un <strong>di</strong>vertimento, <strong>di</strong><br />

non mollare mai anche nei momenti <strong>di</strong>ffi cili e <strong>di</strong><br />

accettare le critiche e i consigli con umiltà.”<br />

Per la cronaca l’e<strong>di</strong>zione 2006 del memorial Graziano<br />

Barilà è fi nita nelle mani dei Lituani della<br />

Marciulionis Academy che ha battuto la Stella Rossa<br />

Belgrado. Un’e<strong>di</strong>zione senza gran<strong>di</strong> squadroni<br />

o in<strong>di</strong>vidualità <strong>di</strong> altissimo livello, ma comunque<br />

in grado <strong>di</strong> regalare forti emozioni ai numerosi<br />

appassionati <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> e provincia, che si sono<br />

succeduti sulle tribune dei campi da gioco nelle 71<br />

partite <strong>di</strong>sputate.<br />

La fi nalissima, con 2500 spettatori sulle tribune del<br />

Palawhirlpool ha visto sul po<strong>di</strong>o,oltre ai lituani e<br />

ai serbi, anche gli sloveni che hanno superato nettamente<br />

i piemontesi della Moncalieri. Agli italiani<br />

è andata la vittoria nella gara delle schiacciate con<br />

il varesino Alessandro Pavesi.


AAA<br />

CALCIATORI CERCASI<br />

Per il V Torneo <strong>di</strong> calcio<br />

organizzato dall’Assessorato<br />

allo Sport <strong>di</strong> Gallarate stiamo<br />

preparando una squadra <strong>di</strong><br />

calcio dell’InformaGiovani:<br />

basta avere meno <strong>di</strong> 29 anni<br />

e voglia <strong>di</strong> giocare il<br />

23, 24 e 25 giugno (periodo<br />

in cui si svolgerà il torneo).<br />

Allora cosa aspetti?<br />

Vuoi sfidare la squadra<br />

dei parroci e quella delle forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne della tua città?<br />

Vieni all’InformaGiovani<br />

<strong>di</strong> Gallarate per iscriverti e<br />

ricevere tutte le informazioni<br />

entro il 15 giugno<br />

2006.<br />

Segnalato da<br />

<strong>IG</strong> Gallarate<br />

SCOPRI LA<br />

BAKECA<br />

INFORMAGIOVANI<br />

“In Europa per stu<strong>di</strong>o, lavoro e volontariato”<br />

volontariato”, questo<br />

era l’argomento del secondo incontro tenutosi<br />

nel primo pomeriggio <strong>di</strong> giovedì 20 aprile presso la<br />

Sala Nevera <strong>di</strong> Casa Moran<strong>di</strong> dell’InformaGiovani<br />

<strong>di</strong> Saronno in Viale Santuario 2. È stato un incontro<br />

che ha offerto una panoramica per far meglio comprendere<br />

quali tipi <strong>di</strong> opportunità offrono il Salone<br />

Vacanze e l’InformaGiovani per fare un’esperienza<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, volontariato o lavoro all’estero.<br />

“Non avevo idea che l’InformaGiovani potes- potes-<br />

se fornire così tanti servizi a noi ragazzi”, ragazzi” questo il commento <strong>di</strong> una<br />

giovane partecipante. Durante l’incontro i giovani interessati hanno<br />

avuto la possibilità <strong>di</strong> conoscere meglio come avvengono questi tipi<br />

<strong>di</strong> scambi esteri, grazie anche alla rete Eurodesk che offre informazioni<br />

dando un primo orientamento sui programmi europei. Chi volesse<br />

saperne <strong>di</strong> più può contattare l’InformaGiovani InformaGiovani <strong>di</strong> Saronno al numero<br />

0296704015 o alla e-mail informagiovani@comune.saronno.va.it<br />

BREVISSIME<br />

Segnalato da<br />

<strong>IG</strong> Gavirate<br />

Finalmente un punto informativo dell’InformaGio-<br />

vani presso la tua scuola! E la novità non fi nisce<br />

qui: si tratta <strong>di</strong> una bacheca che possiamo allestire<br />

<strong>di</strong>rettamente noi studenti. Dove? In alcuni comuni<br />

sede <strong>di</strong> InformaGiovani in cui sono presenti Istituti<br />

Superiori che aderiscono all’iniziativa. Qual è la<br />

cosa bella? Utilizziamo il materiale dell’Informa-<br />

Giovani per selezionare e raccogliere gli argomenti<br />

che ci interessano<br />

interessano. E vi <strong>di</strong>co che ce n’è proprio un<br />

sacco! Qualche esempio: festival del rock e musicali<br />

in genere, soggiorni linguistici e <strong>di</strong> volontariato all’estero,<br />

Carta Giovani e tutti i vantaggi per viaggiare<br />

a poco prezzo e in libertà! Inoltre presso questo<br />

punto informativo trovi InformaGiovani <strong>Magazine</strong><br />

e le proposte interessanti <strong>di</strong> <strong>Varese</strong> Land of Tourism<br />

(www.vareselandoftourism.it) per scoprire il nostro<br />

territorio. E adesso un appello: fateci avere tutti i<br />

vostri suggerimenti per rendere sempre più interessante<br />

ed utile la nostra Bakeca. Allora cosa aspettate?<br />

Scoprite se la Bakeca è già arrivata nella vostra scuola<br />

e mettetevi in contatto con il gruppo <strong>di</strong> giovani<br />

volontari della scuola che la gestiscono.<br />

Servizio <strong>di</strong>sponibile c/o <strong>IG</strong> <strong>di</strong> Gallarate, Gavirate,<br />

Saronno e <strong>Varese</strong>.<br />

Segnalato da<br />

<strong>IG</strong> Saronno<br />

I siti europei sul<br />

programma gioventù:<br />

www.eurodesk.it<br />

www.europa.eu.int/youth<br />

www.gioventù.it<br />

23


INFORMAGIOVANI DI GALLARATE<br />

Via Ver<strong>di</strong>, 2 c/o Palazzo Borghi<br />

Tel. 0331/754421 - 0331/754467 - 0331/754426<br />

informagiovani@comune.gallarate.va.it<br />

INFORMAGIOVANI DI GAVIRATE<br />

Viale Ticino, 82 c/o Centro Commerciale Campo dei Fiori<br />

Tel. 0332/756771<br />

giovani@tempogavirate.it<br />

INFORMAGIOVANI DI GORLA MAGGIORE<br />

Piazza Martiri della Libertà, 17 c/o Biblioteca Comunale<br />

Tel. 0331/614801<br />

informagiovani@comune.gorlamaggiore.va.it<br />

INFORMAGIOVANI DI MALNATE<br />

Via Matteotti c/o Palazzina Socio-Culturale<br />

Tel. 0332/425148 - 0332/275283<br />

infogiovani.malnate@libero.it<br />

Ce n’è<br />

per<br />

tutti<br />

i gusti<br />

Se vuoi proporre argomenti, rubriche o <strong>di</strong>ventare<br />

un collaboratore <strong>di</strong> InformaGiovani <strong>Magazine</strong><br />

CONTATTACI<br />

PROVINCIA DI VARESE ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI<br />

COORDINAMENTO PROVINCIALE INFORMAGIOVANI<br />

Via Valverde, 2 – <strong>Varese</strong> Tel. 0332 252773 - 252553 - 252677 informagiovani@provincia.va.it<br />

INFORMAGIOVANI DI SARONNO<br />

Viale Santuario, 2<br />

Tel. 02/96704015<br />

informagiovani@comune.saronno.va.it<br />

INFORMAGIOVANI DI TERNATE<br />

Via Volta, 6<br />

Tel. 0332/961790<br />

biblioteca@comune.ternate.va.it<br />

INFORMAGIOVANI DI VARESE<br />

Via Sacco, 11<br />

Tel. 0332/255384<br />

informagiovani.ig@comune.varese.it


www.con-tatto.it:<br />

è on-line il nuovo portale per adolescenti<br />

Esiste un portale per i giovani che non venda suonerie<br />

per cellulari, che non abbia foto “equivoche”<br />

o download infetti? Uno spazio sul web fatto per i<br />

giovani, intesi non come obiettivo commerciale, ma<br />

come soggetti che hanno voglia <strong>di</strong> essere informati<br />

su cinema, libri, musica, tendenze, e soprattutto,<br />

che desiderano comunicare tra loro e confrontarsi<br />

con il mondo adulto sui temi come le sostanze stupefacenti,<br />

il rapporto con i genitori, l’aff ettività e la<br />

sessualità?<br />

La risposta è sì. O, meglio, la risposta è www.con-tatto.it:<br />

un portale fatto da giovanissimi redattori che da<br />

qualche anno a questa parte hanno dato vita a una<br />

delle esperienze web più vive e interessanti<br />

della provincia <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />

Più <strong>di</strong> 150 giovani fi rme si sono cimentate<br />

nella scrittura <strong>di</strong> articoli, opinioni, interviste,<br />

racconti e recensioni, più <strong>di</strong> 1000 i contributi<br />

presenti sul sito, più <strong>di</strong> 600 gli accessi giornalieri:<br />

una vera community on-line <strong>di</strong> aff ezionati<br />

e visitatori che su con-tatto.it trovano<br />

qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso e originale e soprattutto<br />

<strong>di</strong> utile.<br />

Qual è il segreto che ha consentito a questa<br />

realtà <strong>di</strong> crescere esponenzialmente dalla<br />

sua nascita (nel 2000) sino ad oggi?<br />

Anzitutto il progetto <strong>di</strong> riferimento Cont@tto<br />

- Spazio adolescenti del Dipartimento<br />

Dipendenze della ASL <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>, che conta<br />

su me<strong>di</strong>ci, educatori professionali, psicologi,<br />

esperti <strong>di</strong> comunicazione sociale che da<br />

anni stanno lavorando per off rire agli adolescenti<br />

uno spazio <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> supporto fi sico prima ancora<br />

che virtuale. Rivolto ai giovani dai 14 ai 23 anni<br />

che vogliono parlare <strong>di</strong> sé, con<strong>di</strong>videre i loro dubbi,<br />

esporre i loro problemi o semplicemente chiedere informazioni<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> prevenire e contrastare<br />

i <strong>di</strong>sagi che possono portare anche all’abuso <strong>di</strong> sostanze<br />

stupefacenti, il progetto ha creato anche una<br />

fi tta rete <strong>di</strong> rapporti con gli enti locali, le scuole, gli<br />

insegnanti e tutti gli adulti che hanno a che fare con<br />

gli adolescenti.<br />

Un altro punto <strong>di</strong> forza è certamente la storica reda-<br />

zione <strong>di</strong> ragazzi che sono cresciuti con il nostro portale,<br />

mai paghi nella loro voglia <strong>di</strong> creare <strong>di</strong>battito,<br />

confronto e comunicazione autentica.<br />

E infi ne le caratteristiche del portale: tutti possono<br />

commentare gli articoli presenti sul sito, partecipare<br />

agli spazi <strong>di</strong> community, inviare i propri contributi<br />

con una semplice registrazione.<br />

Proprio per la grande partecipazione, si è resa necessaria<br />

un’evoluzione del portale, che da poche settimane<br />

è on-line con una versione tutta nuova.<br />

Balza imme<strong>di</strong>atamente all’occhio un importante<br />

cambiamento nella grafi ca, più giovane e accattivante,<br />

ma è suffi ciente cominciare a navigare il sito<br />

per notare che il cambiamento è più profondo: i canali<br />

tematici relativi a musica, sostanze stupefacenti,<br />

aff ettività e sessualità, cinema, libri, tendenze, news<br />

sono <strong>di</strong>ventati dei veri siti approfon<strong>di</strong>ti e completi.<br />

Largo spazio viene dato all’area “formazione”, ricca <strong>di</strong><br />

materiali <strong>di</strong>dattici, ricerche, documenti approfon<strong>di</strong>ti<br />

redatti da autorevoli professionisti del Dipartimento<br />

Dipendenze della ASL <strong>di</strong> <strong>Varese</strong>.<br />

L’équipe <strong>di</strong> Con-tatto Spazio Adolescenti<br />

<strong>di</strong> <strong>Varese</strong> - Maggio 2006


Moderatamente alcolico<br />

Autore: Aaaa?????<br />

Quando mi impartiscono un or<strong>di</strong>ne e sono costretto<br />

ad eseguirlo la gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più<br />

piccola.<br />

Quando qualcuno mi delude e tengo tutto dentro,<br />

la mia gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />

Quando qualcuno mi offende e non posso picchiarlo,<br />

la mia gabbia <strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />

Quando voglio uscire e non posso la mia gabbia<br />

<strong>di</strong>venta un po’ più piccola.<br />

Vi sembrerò un fissato sull’orlo dell’esaurimento<br />

nervoso, razza “topodabibliotecazittodatuttaunavitaprendefucileammazzatutti”,<br />

ma non<br />

lo sono. Un topo, intendo. E allora chi sono?<br />

Un uomo senza <strong>di</strong>gnità, per cominciare. Se<br />

qualcuno mi chiede aiuto, corro e se mi negano<br />

il loro con banali scuse, io ringrazio lo stesso.<br />

Grazie <strong>di</strong> cosa?<br />

Un uomo che non sa cosa vuole. Prendo or<strong>di</strong>ni<br />

solo perché non ho voglia <strong>di</strong> darne.<br />

Un uomo incompetente. Non c’è nulla in cui io<br />

sia veramente bravo. Non mi piace l’informatica<br />

e o<strong>di</strong>o gli inglesi e la loro lingua. Sono in via<br />

d’estinzione. Devo essere protetto, non ucciso.<br />

Un uomo vigliacco. Se qualcuno mi insulta,<br />

faccio finta <strong>di</strong> non avere sentito, voglio solo<br />

che si <strong>di</strong>mentichi tutto in fretta e ho paura che<br />

reagendo poi mi trattino peggio, e poi, vedete,<br />

sono cresciuto con l’ idea che le persone e le<br />

loro opinioni siano tutte egualmente importanti<br />

e degne <strong>di</strong> rispetto. Cazzate. Molti sono poveri<br />

scemi, così vuoti che a parlarci insieme senti<br />

l’eco! Questa è la vita. Ah, che maleducato,<br />

<strong>di</strong>menticavo <strong>di</strong> presentarmi: sono Aria, e sono<br />

moderatamente alcolico, per sentirmi libero.<br />

Ora sono seduto in un similpub, stile inglese,<br />

parquet sul pavimento, sui tavoli, sulle pareti,<br />

sul soffitto, sul vassoio, poggio il culo su <strong>di</strong> una<br />

se<strong>di</strong>a in similpelle, passa il similcameriere. Bevo<br />

tequila. Il suo calore restituisce vita al mio corpo<br />

cadaverico, bevo alla goccia e ne or<strong>di</strong>no un<br />

altro. C’è un uomo al bancone, mi guarda come<br />

se gli facessi schifo ma lo <strong>di</strong>vertissi al tempo<br />

stesso. Se mi guarda ancora mi alzo e gli rutto in<br />

faccia. Sorride. Rutto.<br />

Diventa serio e mi guarda <strong>di</strong>sgustato.<br />

Rutto. Si gira.<br />

Ho trovato il modo <strong>di</strong> comunicare. Scommetto<br />

che se gli avessi chiesto cortesemente <strong>di</strong> girarsi<br />

non l’ avrebbe fatto.<br />

LINGUA DELLA MAGGIORANZA DELLA POPOLA-<br />

ZIONE: il rutto.<br />

Poco dopo decido <strong>di</strong> alzarmi. Decisione errata a<br />

quanto pare, perché in cinque secon<strong>di</strong> mi ritrovo<br />

schiena a terra e gambe all’aria. Arriva verso <strong>di</strong><br />

me un grosso energumeno, somigliante a quei<br />

tipi che vendono le salamelle nei chioschetti <strong>di</strong><br />

notte: vestito bianco, unghie nere, mani secche<br />

e callose, capelli scuri, pelle rossastra. Il cuoco.<br />

“Alzati” mi or<strong>di</strong>na spazientito, come il padre<br />

che rimprovera il bambino.<br />

“Dici a me?” chiedo spavaldo.<br />

“A te coglione” <strong>di</strong>ce scandendo bene le parole,<br />

tenendo i denti stretti, quasi gustando ogni singola<br />

lettera. “Così giovane e già a bere... Sei la<br />

vergogna della società, sono le quattro del pomeriggio,<br />

perché non ti trovi un lavoro?”<br />

Io intanto mi sono alzato e le sue parole mi arrivavano<br />

dalle spalle, parole <strong>di</strong> uno stronzo.<br />

Vere. Ma rimangono pur sempre <strong>di</strong> uno stronzo.<br />

Però su una cosa si sbaglia: il <strong>di</strong>fficile per<br />

me non è stato trovare un lavoro. Il <strong>di</strong>fficile è<br />

rassegnarmi al lavoro. Il mio unico obiettivo è<br />

sempre stato finire <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, non era previsto<br />

un dopo. E comunque non un dopo brutto. Ho<br />

paura. Ora lavorerò fino a 65 anni. Sarò vecchio<br />

quando smetterò. Devo camminare, devo respirare!<br />

Percorro una via e piano piano mi riprendo.<br />

Vedo un’ enoteca. Mi compro una bottiglia<br />

<strong>di</strong> rosso. Sì. Per il resto che fare? Che pensare?<br />

Domani che sarà? Andrò a lavorare. Ma ora siamo<br />

io e la mia bottiglia. Sono in ottima compagnia.<br />

Squilla il cellulare. È l’ ufficio. Si saranno<br />

accorti ora che non sono andato a lavoro. Sto lì,<br />

fermo, a guardare lo schermo che lampeggia,<br />

fin quando non finisce <strong>di</strong> squillare. Poi alzo lo<br />

sguardo. Vedo il tramonto. E’ molto più bello.<br />

Mi viene da piangere, mentre cammino e penso<br />

a quanti ne perderò.


ALCOL<br />

Tutto quello che c’è da sapere sugli effetti e i rischi<br />

L’alcol etilico, etanolo o comunemente alcol, è una<br />

sostanza psicoattiva molto <strong>di</strong>ff usa e contenuta in<br />

<strong>di</strong>ff erenti tipi <strong>di</strong> bevande: esistono bevande a BASSO<br />

contenuto alcolico (da 3 a 14 gra<strong>di</strong> = percentuale <strong>di</strong><br />

alcol etilico contenuta in una bevanda) o “fermentate”<br />

(il vino, la birra, il sidro, gli spumanti), bevande<br />

con gradazione INTERMEDIA (da 15 a 30 gra<strong>di</strong>), che si<br />

ottengono con l’aggiunta <strong>di</strong> acqua, zuccheri, essenze<br />

o erbe aromatiche (amari e aperitivi) e bevande ad<br />

ALTO contenuto <strong>di</strong> alcol (dai 30 ai 70 e più gra<strong>di</strong>), i<br />

“superalcolici” o “<strong>di</strong>stillati” (whisky, gin, vodka, grappe,<br />

acqueviti).<br />

L’uomo dell’antichità attribuì all’alcol un signifi cato<br />

soprannaturale e le bevande alcoliche entrarono così<br />

a far parte <strong>di</strong> molti riti religiosi; il vino venne usato per<br />

<strong>di</strong>sinfettare le ferite o come base per numerose me<strong>di</strong>cine.<br />

Fu a partire dal XIX secolo che, con l’industria<br />

delle <strong>di</strong>stillerie, i problemi creati dall’abuso <strong>di</strong> alcol<br />

<strong>di</strong>vennero evidenti in tutta la loro gravità e nel 1852<br />

venne coniata la parola alcolismo. In Italia abbiamo<br />

una tra<strong>di</strong>zione millenaria <strong>di</strong> produzione e consumo <strong>di</strong><br />

alcolici <strong>di</strong> ogni tipo e il commercio è libero e legale.<br />

Se un bicchiere <strong>di</strong> vino, una birra o un drink non fanno<br />

male e possono facilitare la socialità (accompagna<br />

spesso momenti anche importanti della nostra vita: i<br />

brin<strong>di</strong>si caratterizzano feste, compleanni, battesimi,<br />

matrimoni o incontri piacevoli anche se occasionali),<br />

l’eccedere nell’assunzione <strong>di</strong> una qualsiasi bevanda<br />

alcolica può <strong>di</strong>ventare un’abitu<strong>di</strong>ne (vera e propria<br />

<strong>di</strong>pendenza psico-fi sica) che può danneggiare l’organismo,<br />

i rapporti sociali e le relazioni familiari.<br />

I RISCHI<br />

Se si esagera con la quantità si può andare incontro ad<br />

aumento della pressione sanguigna, sensazione <strong>di</strong> ebbrezza<br />

e leggerezza, aumento della loquacità, rallentamento<br />

dei rifl essi, abbassamento della temperatura<br />

corporea, <strong>di</strong>ffi coltà nelle prestazioni sessuali. Possono<br />

anche presentarsi <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong>gestivi con nausea, vomito<br />

e conseguente pessimo risveglio il giorno dopo<br />

(i postumi della “sbornia” si manifestano con nausea,<br />

mal <strong>di</strong> testa e vertigine). Quando esagerare con le<br />

bevande alcoliche <strong>di</strong>venta un’abitu<strong>di</strong>ne la situazione<br />

si complica anche molto, con gastriti, ulcere e tumori<br />

allo stomaco, epatiti e cirrosi, danni al sistema nervoso<br />

e a quello circolatorio Dopo un periodo <strong>di</strong> abuso prolungato<br />

l’alcol produce facilmente <strong>di</strong>pendenza, fi sica<br />

e mentale. E’ possibile allora che al mattino si avvertano<br />

sintomi dovuti alla mancanza della sostanza come<br />

tremori alle mani e alla lingua, crampi, nausea, ansia,<br />

irritabilità; sintomi che scompaiono dopo l’assunzione<br />

<strong>di</strong> bevande alcoliche.<br />

Chi abusa per lungo tempo <strong>di</strong> bevande alcoliche può<br />

anche manifestare un’aggressività <strong>di</strong>ffi cile da controllare.<br />

La <strong>di</strong>pendenza da alcol è cronica e progressiva e si<br />

può instaurare rapidamente (ci si abitua in fretta a<br />

bere <strong>di</strong> più illudendosi <strong>di</strong> riuscire a sopportare senza<br />

problemi anche gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> alcol); può essere<br />

fatale se non controllata. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza<br />

cronica da alcol si può <strong>di</strong>ventare petulanti o scocciatori,<br />

violenti e litigiosi, sbruff oni o piagnoni, rovinando<br />

amicizie, amori e matrimoni.<br />

Alcol, caff è e tabacco, sono le sostanze legali che ve-


<strong>di</strong>amo e usiamo con più facilità e frequenza, con le<br />

quali abbiamo fi n dalla nascita maggiore familiarità.<br />

In molti riti sociali (dall’aperitivo serale al matrimonio)<br />

la sensazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinibizione e calore provocata dagli<br />

alcolici viene utilizzata come facilitatore sociale.<br />

QUALCHE PRECAUZIONE<br />

La prima precauzione, come sempre, è la moderazione:<br />

non bisogna cercare <strong>di</strong> andare troppo oltre. Finire<br />

la serata a vomitarsi sulle scarpe è già un po’ troppo<br />

oltre.<br />

Quando si beve è opportuno assumere sempre del<br />

cibo ed evitare comunque i super alcolici.<br />

L’ebbrezza causa <strong>di</strong>storsioni percettive e riduce la reazione<br />

alle sensazioni <strong>di</strong> pericolo e alla velocità: non<br />

mettetevi alla guida. L’alcol causa migliaia <strong>di</strong> morti e<br />

<strong>di</strong> menomati permanenti ogni anno.<br />

ALCOL E GUIDA<br />

Già a partire dallo 0,3 per mille la concentrazione, la<br />

reazione, la coor<strong>di</strong>nazione e la vista (abbaglio, limitazione<br />

del campo visivo) sono pregiu<strong>di</strong>cate. Contemporaneamente<br />

aumenta la <strong>di</strong>sposizione al rischio<br />

che può comportare presunzione, euforia o persino<br />

negligenza. Infi ne, l’alcol raff orza gli eff etti negativi <strong>di</strong><br />

stress o stizza.<br />

Queste reazioni non riguardano solo i bevitori, ma tutti<br />

quelli che bevono un bicchierino <strong>di</strong> tanto in tanto,<br />

che siano giovani o in età, muscolosi o esili. In poche<br />

parole: per tutti noi.<br />

A partire da un tasso <strong>di</strong> alcolemia dello 0,5 per mille<br />

una persona viene considerata inadatta alla guida,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dal grado <strong>di</strong> sopportazione dell’alcol.<br />

Le forze dell’or<strong>di</strong>ne possono sottoporre il conducente,<br />

anche senza il suo consenso, ad accertamento dell’alcol<br />

che si è consumato, misurando l’alcol contenuto<br />

nell’aria espirata (etilometro).<br />

Lo stato <strong>di</strong> ebbrezza sarà <strong>di</strong>mostrato qualora il limite<br />

legale dello 0,5 per mille venga superato in base<br />

a due esami consecutivi eff ettuati in un intervallo <strong>di</strong><br />

cinque minuti.<br />

In questi casi scatta la sanzione amministrativa, la sospensione<br />

della patente, una multa pari ad un minimo<br />

<strong>di</strong> 258 euro e la sottrazione <strong>di</strong> 10 punti dalla patente<br />

<strong>di</strong> guida.<br />

CALCOLO DEL TASSO ALCOLEMICO<br />

ml <strong>di</strong> bevanda alcolica assunta<br />

gradazione alcolica della bevanda<br />

0,80 (densità dell’alcol)<br />

100<br />

grammi <strong>di</strong> alcol ingerito<br />

grammi <strong>di</strong> alcol ingerito<br />

peso corporeo<br />

0,7 per Maschi 0,6 per Femmine<br />

alcolemia<br />

·VARESE<br />

Via O. Rossi, 9<br />

·BUSTO ARSIZIO<br />

Via Mameli, 25<br />

·SARONNO<br />

Via Rosselli, c/o Centro Polivalente<br />

800 018280<br />

www.con-tatto.it<br />

con-tatto@asl.varese.it<br />

×<br />

×<br />

÷<br />

=<br />

÷<br />

×<br />

=

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!