Libera interpretazione della guerra più famosa della Storia - Istituto ...
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ISTITUTO COMPRENSIVO “F. DE ANDRE’”<br />
S. FREDIANO – PISA<br />
SCUOLA MEDIA “ DUCA D’AOSTA”<br />
CLASSE II C - a. s. 2006/07-<br />
(Concorso – Il mondo classico: i saperi essenziali nella Scuola Secondaria di primo grado)<br />
<strong>Libera</strong> <strong>interpretazione</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>guerra</strong> <strong>più</strong> <strong>famosa</strong> <strong>della</strong> <strong>Storia</strong>
La classe II C<br />
presenta<br />
libera <strong>interpretazione</strong> <strong>della</strong> <strong>guerra</strong> <strong>più</strong> <strong>famosa</strong> <strong>della</strong> <strong>Storia</strong><br />
Progetto Concorso<br />
Il mondo classico: i saperi essenziali nella Scuola Secondaria di primo grado<br />
anno scolastico 2006/07
“L’ira canta, o Dea, del Pelide Achille,<br />
distruttrice, che mille sofferenze impose agli Achei,<br />
molte vite eccellenti di eroi gettò nell’Ade,<br />
e dei loro corpi fece preda per i cani e gli uccelli..”<br />
(Iliade, canto I vv. 1-5)
La storia di Troia<br />
La storia di Troia, e <strong>della</strong> <strong>famosa</strong> <strong>guerra</strong> che la distrusse comincia tanto tempo<br />
fa, in un'epoca mitica, quando i capricci degli dei erano legge per tutti gli uomini.<br />
Tutto ha inizio sull'Olimpo, il monte sacro degli antichi greci, pensate un po', con una<br />
mela. Una mela d'oro che Eris, dea <strong>della</strong> discordia, lancia durante un banchetto divino<br />
sulla tavola imbandita. Sopra c’è scritto: "Alla <strong>più</strong> bella". Ma chi è la <strong>più</strong> bella?<br />
Subito nasce una zuffa tra Era, la potente<br />
moglie del re degli dei Zeus, Atena, dea<br />
<strong>della</strong> saggezza, e Afrodite, dea dell'amore.<br />
Nessuno degli dei si sente di compiere la<br />
difficile scelta e così si decide di affidare il<br />
compito a un uomo: il bellissimo Paride,<br />
ultimo figlio di Priamo, re di Troia, una<br />
delle <strong>più</strong> ricche città dell' Asia Minore<br />
(l'odierna Turchia). Pur di essere prescelta,<br />
ogni dea promette al giovane un dono. Era<br />
gli assicura la ricchezza e la potenza, Atena la sapienza e l'invincibilità, Afrodite la<br />
donna <strong>più</strong> bella del mondo: Elena, la sposa del re di Sparta, Menelao. Poco<br />
saggiamente, il vanitoso Paride dà la mela ad Afrodite. Poi va a Sparta, conosce<br />
Elena, se ne innamora e la porta con sé a Troia. Furioso, Menelao chiede la<br />
restituzione <strong>della</strong> sposa e, non avendola ottenuta, chiama a raccolta tutti i greci per<br />
formare un grande esercito. È la <strong>guerra</strong>.<br />
Una <strong>guerra</strong> lunga, che per 10 anni vede la città resistere<br />
con successo all' assedio finché Ulisse, l'astuto re di Itaca, non<br />
escogita un trucco: i greci devono far finta di partire lasciando<br />
dietro di sé, come dono degli dei, un grande cavallo di legno<br />
nel cui ventre cavo vengono nascosti dei guerrieri. Credendo<br />
ormai di aver vinto, i troiani abbandonano ogni prudenza e<br />
portano fra le mura il cavallo come un trofeo. Ma la notte,<br />
quando tutti dormono, i greci escono dal cavallo e aprono le<br />
porte <strong>della</strong> città ai compagni. Per Troia è la fine: i suoi<br />
abitanti sono uccisi senza pietà, i suoi templi e le sue case<br />
vengono rasi al suolo. Passa il tempo, la storia <strong>della</strong> <strong>guerra</strong> di Troia viene tramandata<br />
di bocca in bocca e diventa il tema di uno dei poemi epici <strong>più</strong> celebri che siano mai<br />
stati scritti: l' Iliade di Omero.<br />
a cura di Daniele Zozzaro
Gli dei sono parte integrante nel racconto delle imprese di Achille ed<br />
Ettore: essi guidano con le loro “simpatie” e “antipatie” le sorti dei<br />
protagonisti e <strong>della</strong> <strong>guerra</strong>.<br />
Infatti la rappresentazione delle divinità nell’Iliade è fortemente<br />
umanizzata , cioè gli dei si comportano come gli esseri umani e provano<br />
così sentimenti quali amore, odio, rancore e s’intromettono nelle vicende<br />
<strong>della</strong> <strong>guerra</strong>, decidendone le sorti. Ecco una breve descrizione delle<br />
principali divinità che troviamo nel racconto<br />
omerico.<br />
ZEUS Padre degli Dei e degli uomini mantiene<br />
l’equilibrio tra gli Achei e i Troiani. Egli è il sovrano<br />
dell’Olimpo, il dio del cielo e del tuono. I suoi<br />
simboli sono la folgore, il toro, l’aquila e la quercia.<br />
ERA: Moglie di Zeus, ella è a<br />
favore dei Greci e nemica dei Troiani, soprattutto per colpa di Paride ,<br />
che ha consegnato il premio di bellezza ad<br />
Afrodite. Figlia di Crono<br />
e Rea , fu allevata da Oceano e da Teti.<br />
Ella è la dea protettrice del<br />
matrimonio e sua fu la lotta contro i tradimenti
ATENA Figlia di Zeus e di Metide (la sua prima<br />
moglie). Ella è la dea <strong>della</strong> saggezza e <strong>della</strong> strategia di<br />
<strong>guerra</strong>. Nell’Iliade è alleata dei Greci e nemica dei<br />
Troiani per il giudizio di Paride<br />
AFRODITE: La dea dell’amore, <strong>della</strong> bellezza, <strong>della</strong> sessualità e <strong>della</strong><br />
lussuria. Il suo equivalente nella mitologia romana<br />
era Venere. Mirto, colomba, passero e cigno sono a<br />
lei sacri. E’ lei la causa remota <strong>della</strong> <strong>guerra</strong> di Troia<br />
dato che si fece consegnare il premio di bellezza<br />
promettendo a Paride Elena. Protesse i Troiani e poi<br />
il proprio figlio Enea.<br />
APOLLO: Dio <strong>della</strong> luce,<strong>della</strong> medicina, <strong>della</strong><br />
musica e <strong>della</strong> profezia, figlio di Zeus e di Latona è<br />
dalla parte dei Troiani. In seguito fu venerato anche<br />
nella mitologia greca. Nell’Iliade egli punisce<br />
duramente i Greci , perseguitandoli con una<br />
pestilenza per vendicare l’affronto subito da suo<br />
sacerdote Crise.<br />
TETI E’ una Nereide bellissima, figlia di Nereo e di Doride, amata da<br />
molti Dei, fra cui Zeus, ma divenuta sposa del mortale Peleo. Ella è<br />
madre di Achille, che cerca di proteggere a tutti i costi da una morte<br />
prematura immergendolo nel fiume dell’immortalità, lo Stige. Il mito<br />
racconta che, tenendo il figlio per il tallone mentre lo immergeva, proprio<br />
quella sarebbe stata la parte vulnerabile di Achille. Nell’Iliade è una<br />
madre affettuosa e premurosa che conforta il figlio quando lascia la<br />
<strong>guerra</strong>, gli procura nuove armi quando Achille deve affrontare Ettore.
ARES Dio <strong>della</strong> <strong>guerra</strong>, a favore dei Troiani. E’ il figlio di Zeus ed Hera.<br />
Viene molto spesso identificato tra i dodici Olimpi come il dio <strong>della</strong><br />
<strong>guerra</strong>. Nell’Iliade egli interviene a favore dei Troiani, prese parte agli<br />
scontri e fu ferito sia da Diomede che da Atena che lo colpì con una<br />
pietra.<br />
ERMES Messaggero degli Dei, a favore dei Greci.<br />
nella mitologia Greca è il dio dei confini e dei<br />
viaggiatori, dei pastori e dei mandriani, degli oratori e<br />
dei poeti, <strong>della</strong> letteratura, dell’atletica, dei pesi e delle<br />
misure, del commercio e dell’astuzia caratteristica di<br />
ladri e bugiardi.<br />
a cura di Alisi Rasmin e Marco Santerini
ACHILLE: Achille ed Ettore<br />
rivestono un ruolo parallelo nel rispettivo<br />
esercito. Sono i <strong>più</strong> forti e determinano le<br />
sorti delle battaglie. Sono molto valorosi e<br />
crudeli nei confronti del nemico. Moriranno<br />
prematuramente entrambi, ma esistono<br />
profonde differenze tra loro.<br />
Achille è un uomo impulsivo, superbo,<br />
coraggioso, ma vendicativo, sensibile,<br />
orgoglioso e facile all’ira come al pianto<br />
(basti pensare che la <strong>guerra</strong> prenderà una<br />
certa svolta proprio per l’Ira di Achille).<br />
Le sue azioni portano conseguenze<br />
irreparabili che solo gli Dei possono<br />
fermare, compreso il destino <strong>della</strong> morte. Rivela un mutamento solo nel<br />
canto finale quando è commosso da Priamo, il re troiano che, in<br />
ginocchio lo supplica di restituirgli il corpo del figlio Ettore. Qui infatti<br />
Achille, mostra la sua sensibilità legata alla sua figura di eroe<br />
coraggioso. Egli è forte ma anche uomo.<br />
Achille è figlio di Peleo ( da cui il patronimico Pelide) e Teti nato a<br />
Ftia, la madre è una delle nereidi e vive sull’ Olimpo, il padre è lontano,<br />
il suo amico Patroclo muore e Briseide ( la sua schiava preferita), gli<br />
viene sottratta. Non ha una propria famiglia, vive per la fama e per la<br />
gloria che la <strong>guerra</strong> gli darà (rappresenta l’eroe epico). Secondo il<br />
Mito,Achille è immortale, perché la madre Teti, da piccolo lo ha<br />
immerso nel fiume sacro ,lo Stige, che dà l’immortalità, così egli può<br />
essere sconfitto solo se è colpito al tallone, la parte del corpo non<br />
immersa nelle acque del fiume e per la quale lo teneva la madre mentre<br />
lo immergeva.Secondo una tradizione egli sarà ucciso da una freccia<br />
scagliata da Paride, ma guidata da Apollo in persona.
ETTORE: Presenta tratti comuni con Achille (forza, bellezza e<br />
valore) ma è differente per molti aspetti . Compie atti eroici che non sono<br />
istintivi riesce a dominare la sua paura e le sue emozioni <strong>più</strong> importanti,<br />
come l’affetto per i suoi cari.<br />
Le scelte che egli compie nascono dal pensiero di dover salvare il suo<br />
popolo e la sua famiglia (è <strong>più</strong> riflessivo di Achille).<br />
Ettore a differenza di Achille è circondato da un mondo di affetti:<br />
ha una moglie, un figlio e un popolo che lo riconosce come re e forte<br />
combattente.<br />
Egli, come “difensore “ di Troia, vuole sconfiggere Achille perché<br />
è il <strong>più</strong> pericoloso dei nemici, ma,uccidendo Patroclo (amico di Achille)<br />
scambiato per lo stesso Achille, scatena la sua ira. Si confrontano in un<br />
duello, naturalmente Achille lo uccide e poi, dopo averlo legato al suo<br />
carro con una fune, lo trascina lungo il perimetro delle mura troiane<br />
davanti ad un Priamo affranto. Ettore non è mai spinto a combattere per<br />
motivi personali, ma perché deve; è un uomo legato profondamente alla<br />
sua famiglia e centrale è l’incontro con la moglie Andromaca ed il figlio<br />
Astianatte, in cui l’eroe è soprattutto uomo ma costretto a seguire la sua<br />
sorte di guerriero.<br />
AGAMENNONE :<br />
Figlio di Atreo, re di Argo,Micene e delle isole del mare Egeo,<br />
fratello di Menelao (marito di Elena)<br />
comandante dell’esercito Acheo e sposato con<br />
Clitennestra.<br />
Agamennone deve aiutare il fratello<br />
Menelao, a cui è stata presa la moglie Elena<br />
dal principe di Troia, Paride, perché si scoperto<br />
un profondo amore tra due. Ma in verità<br />
Agamennone combatte soprattutto perché<br />
vuole il controllo economico dell’Egeo.<br />
Durante la <strong>guerra</strong> compirà un atto molto grave sottraendo ad Achille<br />
la sua schiava preferita (Briseide) scatenando la sua ira: Achille si ritirerà<br />
così dalla battaglia, andando a piangere la sua sorte alla riva del mare.<br />
Agamennone, ingenuamente, non capisce che col ritiro di Achille il<br />
suo esercito avrebbe subito in seguito clamorose perdite.<br />
Sarà il saggio Nestore a consigliargli di richiamare Achille e Nestore,<br />
convincerà Achille a rientrare dopo la morte di Patroclo. la vendetta<br />
infatti spinge il Pelide di nuovo sul campo di battaglia
Agamennone grazie al ritorno di Achille,ed al cavallo di”Troia”,<br />
riesce ad entrare oltre le mura Troiane, che da anni non erano mai state<br />
“sconfitte”, conquistando Troia.<br />
Ma anche per i vincitori il destino non sarà benevolo: infatti, tornato<br />
a Sparta dopo la fine <strong>della</strong> <strong>guerra</strong> decennale, la moglie Clitennestra,<br />
divenuta amante di Egisto, forse anche per il rancore che aveva contro il<br />
marito perché aveva ucciso le sue figlie, lo aspettò in bagno,<br />
accogliendolo in pompa magna, poi lo avvolse in una camicia a maniche<br />
cucite e lo lasciò morire affogato.<br />
a cura di Mary Salomone, Marco Santerini
Il duello per poter iniziare ha bisogno di preparativi molto accurati che sono la<br />
garanzia <strong>della</strong> correttezza dello scontro.<br />
Una degli aspetti fondamentali nella società dei guerrieri<br />
achei e troiani è la vestizione dell’eroe.<br />
L’armatura che indossa caratterizza il guerriero e il suo<br />
ruolo.<br />
Alcune armature sono connaturate talmente dal loro possessore che<br />
si vedrebbe subito se non fossero le loro ad esempio:Patroclo ed Ettore<br />
infatti sono morti con le armi di Achille, e al momento del suo ritorno in<br />
<strong>guerra</strong>,dopo la morte di Patroclo sarà la madre Teti a chiedere al dio<br />
Efesto di forgiare nuove armi per il figlio, che potrà tornare a combattere<br />
solo quando avrà ricevuto le armi <strong>più</strong> belle.<br />
Le armi di cui l’eroe si veste delineano un modo di combattere.<br />
L’arco, arma che colpisce da lontano non è considerata un’arma eroica è<br />
attribuita a Paride, il vile, è un’ arma notturna da imboscata e sarà<br />
usato da Diomede e Odisseo.<br />
La lancia è usata nell’attacco in <strong>guerra</strong>, da lontano<br />
Le gambiere:parte dell’armatura che ripara ciascuna<br />
gamba, curata nei minimi particolari, come il resto <strong>della</strong><br />
corazza, opera di valenti artigiani;Lo scudo ampio e pesante<br />
deve riparare la persona e per questo è tanto ampio da coprirla.<br />
A cura di Davide Gallo, Mino Tizzano, Glodi Badziokela, Matteo Ghetta
GLI AUTORI<br />
Erica Aiello<br />
Rasmin Alisi<br />
Glodi Badziokela<br />
Ilaria Battaglia<br />
Kevin Caroti<br />
Valentina Fiscelli<br />
Luisa Giacomarra<br />
Davide Gallo<br />
Matteo Ghetta<br />
Livia Leoli<br />
Federico Mara<br />
Mary Salomone<br />
Giulia Salierno<br />
Marco Santerini<br />
Jessica Soraggi<br />
Mino Tizzano<br />
Alice Torti<br />
Irene Tosi<br />
Daniele Zozzaro<br />
Un grazie particolare per aver contribuito in modo determinante alla<br />
realizzazione di questo progetto alla Prof.ssa Rosa Maria Marconi, alla<br />
Prof.ssa Landi , alla Prof.ssa Meacci ed alla Prof.ssa De Scalzi.<br />
Ancora un grazie al Prof. Mario Bruselli del Liceo Classico “G. Galilei”,<br />
ideatore del Concorso-Progetto, per averci dato la possibilità anche in questo<br />
anno scolastico, di partecipare.