lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...

More documents

Recommendations

Info

5 204 matizzato il territorio come una matrice di celle ognuna delle quali ha un’impedenza, il problema dell’individuazione dei corridoi tra le core areas precedentemente identificate viene risolto attraverso l’algoritmo di least cost path secondo cui il cammino minimo ottimale tra la posizione “A” e la posizione “B” (dove per A e B si intendono due generiche aree nucleo) è il percorso sul quale la somma dei valori delle impedenze delle celle che lo costituiscono è minima. Questa metodologia, che combina tra loro da un lato criteri di ordine paesaggistico/strutturale e dall’altro criteri di ordine biologico/funzionale, è stata applicata per l’individuazione della Rete Ecologica Regionale dell’Umbria (progetto RERU) che ad oggi rappresenta la prima esperienza conclusa in Italia che riguardi un intero distretto amministrativo regionale, e che si è prefissata l’obiettivo di integrare gli aspetti legati alla stabilità ecosistemica sia nei processi delle trasformazioni dei suoli che nelle attività di gestione del territorio. Conclusioni L'approccio modellistico nella rappresentazione della complessità in ambito ecologico L’approccio sistemico non va considerato come una “disciplina”, ma come una metodologia, che permette di collegare e di organizzare le nostre informazioni per ottenere maggiore efficacia nello studio e nella rappresentazione della conoscenza di sistemi complessi. La disciplina dell’”Ecologia del Paesaggio” nasce dall’applicazione di tale approccio allo studio del paesaggio dando luogo all’integrazione dei concetti e dei metodi dell’ecologia con le peculiarità dell’azione antropica. In tale disciplina vengono applicati i paradigmi della complessità e delle gerarchie, si studiano le organizzazioni e le proprietà emergenti quali stabilità e resilienza. Il paesaggio rappresenta il livello gerarchico più complesso ed elevato della diversità ambientale. I paradigmi sistemici applicati ad esso introducono inoltre forme di educazione ad un pensiero che sappia riconoscere ed affrontare la complessità, ci abituano a 5 Disegno complessivo di rete ecologica per la Regione Umbria.
Giuliana Lauro, Raffaela De Martino guardare la realtà come costituita da parti che sono coinvolte in un dinamico processo di integrazione che preserva, però, il riconoscimento della loro piena individualità, autonomia e specifica vocazione. Forse un modello di mondo inteso come grande organizzazione può essere d’aiuto nel rafforzare il senso di rispetto reverenziale nei confronti del vivente, senso che abbiamo quasi completamente perso durante gli ultimi e sanguinosi decenni della storia umana (Bertalanffy, 2004). Bibliografia L. BERTALANFFY, Teoria generale dei sistemi. Fondamenti, sviluppo, applicazioni, Mondadori, Milano 2004. R. DE MARTINO, G. LAURO, Valutazione ambientale del metaecosistema Cilento con gli strumenti dell’Ecologia del Paesaggio, in C. GAMBARDELLA, a cura di, Atlante del Cilento, ESI, Napoli 2009, pp. 533-538. R. DE MARTINO, R. FRANCHINO, G. LAURO, La Landscape Ecology come strumento di indagine e di controllo per uno sviluppo sostenibile del paesaggio, in V. CALVANESE, a cura di, Proceedings International Conference “Cultural identity in Mediterranean landscape: resources, sustainable processes and strategies”, Luciano Editore, Napoli 2009, pp. 430-438. P. FABBRI, Principi ecologici per la progettazione del paesaggio, Franco Angeli, Milano 2007. P. FABBRI, Paesaggio, Pianificazione, Sostenibilità, Alinea Editrice, Firenze 2003. E. FALCHETTI, La scienza sistemica interpreta l’ambiente: dall’ecosistema al paesaggi, in Riflessioni Sistemiche Rivista Italiana di Studi Sistemici N° 2 Anno 2010. A. FARINA, Lezioni di ecologia, Utet Università Editore, Torino 2004. F. FINOTTO, R. MONACO, G. SERVENTE, Un modello per la valutazione della produzione e della diffusività di energia biologica in un sistema ambientale, in corso stampa su Scienze Regionali (Ital. J. of Regional Sci.), 2009. V. INGEGNOLI, R. T. T. FORMAN, Landscape ecology: a widening foundation, Springer Verlag, Berlin-New York 2002. V. INGEGNOLI, Fondamenti di ecologia del paesaggio, Città Studi, Milano 1993. S. MALCEVSCHI, L. G. BISOGNI, A. GARIBOLDI, Reti ecologiche ed interventi di miglioramento ambientale, Il Verde Editoriale, Milano 1996. 205
Page 1 and 2:
LO SPAZIO COME INDICATORE DELL'IDEN
Page 3 and 4:
Aldo De Sanctis tratta di opere col
Page 5 and 6:
Aldo De Sanctis ratteri dimensional
Page 7 and 8:
EFFICIENZA E COMPLESSITÀ NELL’IN
Page 9 and 10:
Giuseppe Faella risulta dall’unio
Page 11 and 12: Giuseppe Faella tre discipline del
Page 13 and 14: CITTÀ CREATIVE Premessa di FRANCES
Page 15 and 16: Francesca Fatta, Daniele Colistra,
Page 23: Francesca Fatta, Daniele Colistra,
Page 26 and 27: 2 168 Rilevare le città tivo, dand
Page 28 and 29: 4 170 Rilevare le città fici ambit
Page 30 and 31: 6 172 Rilevare le città mare che u
Page 32 and 33: 174 Rappresentare la conoscenza: pa
Page 36 and 37: 178 POMPEI, RILIEVO AMBIENTALE: AMB
Page 38 and 39: 180 POMPEI, RILIEVO AMBIENTALE: AMB
Page 42 and 43: 184 Architettura e paesaggio storic
Page 44 and 45: 4 186 Architettura e paesaggio stor
Page 48 and 49: 6 190 6 Philippe Briet, Campania et
Page 52 and 53: 194 RATTA, La fatale eruzione vesuv
Page 54 and 55: 196 Fauno, in Venetia, 1542, p. 236
Page 56 and 57: 198 L'approccio modellistico nella
Page 60 and 61: 3 202 3 Grafo ecologico territorial
Page 66 and 67: 2 208 2 Veduta dello Stretto con ve
Page 68 and 69: 4 210 4 Veduta dello Stretto dalle
Page 70 and 71: 212 mente, trovando un habitat idea
Page 72 and 73: 214 Una sottile striscia di Mediter
Page 74 and 75: 2 216 Nuove trasversalità per la r
Page 76 and 77: 4 218 4 Progetti per la nuova area
Page 78 and 79: 220 Note Nuove trasversalità per l
Page 80 and 81: 3 222 Verso il mito della mediterra
Page 82 and 83: 224 Verso il mito della mediterrane
Page 86 and 87: 228 Verso il mito della mediterrane
Page 90 and 91: 232 ticolare dal 1864, anno in cui
Page 92 and 93: 234 Note 1 Lettera del Signor March
Page 94: 236 TEN, Architectural polycromy: l
show all

lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?