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lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...

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Giuliana <strong>La</strong>uro, Raffaela De Martino<br />

Ecosistema e Ambiente<br />

In ambito territoriale l’ecosistema e il paesaggio sono i modelli scientifici attualmente<br />

più in uso per stu<strong>di</strong>are l’ambiente, entrambi ispirati a para<strong>di</strong>gmi sistemici e complessi<br />

che integrano elementi fisici e bio<strong>lo</strong>gici con i fattori umani, compresi quelli economici<br />

e socioculturali.<br />

Qualsiasi programma che tende oggi a salvaguardare o ripristinare sistemi ambientali,<br />

adotta modelli interpretativi complessi, gerarchici, multi<strong>di</strong>mensionali, e mira a<br />

conoscere e modellare organizzazioni, processi e interazioni.<br />

Oggi l’ambiente è concepito <strong>come</strong> il contesto sistemico <strong>di</strong> cui anche la specie umana<br />

è parte integrante e all’interno del quale avvengono scambi <strong>di</strong> materia, energia e informazione<br />

tra viventi ed elementi fisici. Proprietà emergenti, complessità, meccanismi<br />

<strong>di</strong> feedback, autoregolazione e autorganizzazione, gerarchia, sono gli elementi attraverso<br />

i quali interpretiamo i sistemi ambientali.<br />

Un’efficace <strong>di</strong>fesa ambientale, oggi, comporta sia la necessità <strong>di</strong> promuovere nuovi<br />

strumenti <strong>di</strong> piano, capaci <strong>di</strong> integrare e armonizzare <strong>lo</strong> sviluppo delle società umane<br />

con la tutela della stabilità eco<strong>lo</strong>gica, sia l’obbligo <strong>di</strong> ampliare la concezione stessa <strong>di</strong><br />

ambiente.<br />

Quest’ultimo non deve essere identificato esclusivamente con le caratteristiche <strong>di</strong> alcune<br />

sue componenti fisiche (aria, acqua, suo<strong>lo</strong>, ...) o, in termini ancor più riduttivi,<br />

con le <strong>lo</strong>ro pato<strong>lo</strong>gie, ma, secondo un approccio olistico, deve aprirsi a considerare<br />

l’ambiente stesso <strong>come</strong> sistema complesso ed eterogeneo, <strong>di</strong>namico ed evolvente. Tale<br />

sistema è definito dalla combinazione <strong>di</strong> unità paesistiche <strong>di</strong>fferenti per struttura e<br />

funzione, correlate da scambi <strong>di</strong> materia ed energia bio<strong>lo</strong>gica, immagazzinata nei composti<br />

organici (Ingegnoli, 1993; Ingegnoli & Forman, 2002).<br />

È questa una concezione che trova largo riscontro nei principi teorici e nei<br />

meto<strong>di</strong> operativi dell’”Eco<strong>lo</strong>gia del Paesaggio” (<strong>La</strong>ndscape Eco<strong>lo</strong>gy).<br />

Tale <strong>di</strong>sciplina, attraverso un ripensamento critico dei para<strong>di</strong>gmi della<br />

conservazione e della salvaguar<strong>di</strong>a ambientale, stabilisce che le scelte<br />

pianificatorie non possano essere genericamente con<strong>di</strong>zionate dalle<br />

2 Organizzazione gerarchica della<br />

vita sul pianeta.<br />

199<br />

2

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