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194 RATTA, La fatale eruzione vesuviana di Plinio, in «Athenaeum», n.s. IX, 1931, p. 88; A. SOLI- MENO CIPRIANO, Testimonianze letterarie, p. 267. 6 G. FIORELLI, Giornale degli scavi di Pompei, Stamperia della R. Università, Napoli 1861, p. 57. 7 S. BORGIA, Memorie istoriche della pontificia città di Benevento, parte prima, dalle Stampe del Salomoni, Roma 1763, p. 340; G. SOLARI, E. LEONE, op. cit., p. 27. 8 G. VINCI, Descrizione delle ruine di Pompei, dalla Reale Tipografia della Guerra, Napoli 1835, p. 8. 9 G. FIORELLI, Giornale …cit., Napoli 1861, p. 57. 10 G. FIORELLI, Descrizione di Pompei, Tipografia Italiana, Napoli 1875, pp. 190-191, riconosce nella Domus N. Popidi Prisci un’abitazione riccamente decorata ed «a cagione della sua importanza ricercata dopo la catastrofe vesuviana, di che fu rimasto un ricordo nell’epigrafe domus pertusa graffita presso il limitare della sua porta». Nel 1861 una “croce potenziata” , databile tra il VI e il X secolo d.C. , venne identificata su un muro esterno dell’Anfiteatro da R. GARRUCCI, Una croce graffita in Pompei, in La Civiltà Cattolica, XII, 1879, pp. 211-213. Lo stesso riferisce di una lucerna nel con caratteri del IV sec. rinvenuta nel 1756. Cfr. R. GAR- RUCCI, Questioni pompeiane, Tip. G. Cataneo, Napoli 1853, pp. 69-70.. 11 M. FRISINI, Le case operaie, in Bartolo Longo ‘urbanista’ a Valle di Pompei 1876-1926, a cura di M. IULIANO e S.G. FEDERICO, Esi 2000, pp. 108-109. 12 Il Rosario e la Nuova Pompei, fasc. del 15 giugno 1887, pp. 356-360; L. PEPE, Memorie storiche dell’antica Valle di Pompei, Scuola Tipografica Editrice Bartolo Longo, Valle di Pompei 1887, pp. 15-19. 13 Altra donazione a San Lorenzo dell’ Ecclesiam Sancti Salvatoris de Vallo, riferita al 1087 dal Muratori, è in un diploma ritenuto, però, apocrifo dal Di Meo. Sull’argomento cfr. L. PEPE, Memorie …cit, p. 23-26. 14 Ivi, pp. 27-29. Architettura e paesaggio storico nella Valle di Pompei 15 Il testo della permuta è riportato in L. PEPE, Memorie …cit, p. 33-43. 16 I fogli relativi al Principato Citra erano stati segnalati da V. VALERIO, Immagini del Principato dagli Aragonesi ai Borbone, in Tra il Castello e il Mare: l’immagine di Salerno capoluogo del Principato, Fausto Fiorentino, Napoli 1994, pp. 56-58, e sono state recentemente oggetto di una più dettagliata pubblicazione in F. LA GRECA, V. VALERIO, Paesaggio antico e medioevale nelle mappe aragonesi di Giovanni Pontano. Le terre del Principato Citra, Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli 2008. Sulla storia delle pergamene aragonesi cfr. D.

Danila Jacazzi JACAZZI, LA MEMORIA E L’IMMAGINE DEL TERRITORIO NAPOLETANO NELLE PERGAMENE ARAGO- NESI, in Architettura nella storia. Scritti in onore di Alfonso Gambardella, a cura di G. CANTONE, L. MARCUCCI, E. MANZO, Skira, Milano 2007, vol. I, pp-89-99; D. JACAZZI, Il territorio campano in età aragonese, in Pomeriggi rinascimentali. II ciclo, a cura di M. SANTORO, Fabrizio Serra editore, Pisa-Roma 2008, pp. 87-98. 17 Bibliothèque Nationale di Parigi, Cartes et Plans, Ge AA 1305/5. 18 Nel ferrarese esisteva, ad esempio, una «plebem Sancta Mariae in Stornio quam diruit Flumen Padus»; cfr. Bolla di Martino II del 944 riportata in L. A. MURATORI, Antiquitates Italicae medii aevi, tomo I, Tipografia Società Palatina, Milano 1738, col. 947. 19 J. BELOCH, Campanien. Geschichte und Topographie des antiken Neapel und seiner Umgebung, Breslau 1890, ed. It, Campania. Storia e topografia della Napoli antica e dei suoi dintorni, a cura di C. FERONE e F. PUGLIESE CARATELLI, Bibliopolis, Napoli 1989, p. 285. 20 F. LA GRECA, Antichità classiche e paesaggio medioevale nelle carte geografiche del Principato Citra durate da Giovanni Gioviano Pontano. L’eredità della cartografia romana, in F. LA GRECA, V. VALERIO, op.cit., pp. 37-38. Plinio, Nat. Hist., XXXV, 38, 121 narra come il triumviro Lepido, alloggiato dai magistrati in una casa fra gli alberi, protestò per il canto degli uccelli che disturbava il suo riposo e che, per spaventare gli uccelli, i magistrati ricorsero allo stratagemma di dipingere un drago (dragonem) su una striscia di pergamena lunghissima posizionata intorno al bosco. A questa testimonianza letteraria si collega l’uso del termine Drakon per indicare il fiume Sarno attestato in Procopio, Goth., IV, 35, 7-9. 21 D. DE ROBERTIS, L’esperienza poetica del Quattrocento, in Storia della Letteratura Italiana. Il Quattrocento e l’Ariosto, vol. III, Garzanti, Milano 1966, pp. 662-664. 22 A. DE IORIO, Notizie sugli scavi di Ercolano, dalla Stamperia Francese , Napoli 1827, p. 13. 23 G. MERCATI, Per la cronologia della vita e degli scritti di Niccolò Perotti, Arcivescovo di Siponto, Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma 1925. 24 A. MARUCCHI, Codici di Niccolò Perotti nella Biblioteca Vaticana, in «Humanistica Lovaniensia. Journal of neo-latin Studies», vol. XXXIV, Leuven University Press, 1985, p. 118. 25 Arcadia, XII; G. FIORELLI, op. cit., p. 58. 26 C. LENZA, La cultura architettonica e le antichità. Scavi, rilievi, restauri, editoria antiquaria e dibattito teorico, estratto da L’architettura dei Borbone di Napoli e Sicilia, a cura di A. GAMBAR- DELLA, Esi, Napoli 2000, p. 1. 27 Roma ristaurata et Italia illustrata di Biondo da Forlì tradotte in buona lingua volgare da Lucio 195

Danila Jacazzi<br />

JACAZZI, LA MEMORIA E L’IMMAGINE DEL TERRITORIO NAPOLETANO NELLE PERGAMENE ARAGO-<br />

NESI, in Architettura nella storia. Scritti in onore <strong>di</strong> Alfonso Gambardella, a cura <strong>di</strong> G. CANTONE,<br />

L. MARCUCCI, E. MANZO, Skira, Milano 2007, vol. I, pp-89-99; D. JACAZZI, Il territorio campano<br />

in età aragonese, in Pomeriggi rinascimentali. II cic<strong>lo</strong>, a cura <strong>di</strong> M. SANTORO, Fabrizio Serra<br />

e<strong>di</strong>tore, Pisa-Roma 2008, pp. 87-98.<br />

17 Bibliothèque Nationale <strong>di</strong> Parigi, Cartes et Plans, Ge AA 1305/5.<br />

18 Nel ferrarese esisteva, ad esempio, una «plebem Sancta Mariae in Stornio quam <strong>di</strong>ruit Flumen<br />

Padus»; cfr. Bolla <strong>di</strong> Martino II del 944 riportata in L. A. MURATORI, Antiquitates Italicae me<strong>di</strong>i<br />

aevi, tomo I, Tipografia Società Palatina, Milano 1738, col. 947.<br />

19 J. BELOCH, Campanien. Geschichte und Topographie des antiken Neapel und seiner Umgebung,<br />

Breslau 1890, ed. It, Campania. Storia e topografia della Napoli antica e dei suoi <strong>di</strong>ntorni, a cura<br />

<strong>di</strong> C. FERONE e F. PUGLIESE CARATELLI, Bibliopolis, Napoli 1989, p. 285.<br />

20 F. LA GRECA, Antichità classiche e paesaggio me<strong>di</strong>oevale nelle carte geografiche del Principato Citra<br />

durate da Giovanni Gioviano Pontano. L’ere<strong>di</strong>tà della cartografia romana, in F. LA GRECA, V.<br />

VALERIO, op.cit., pp. 37-38. Plinio, Nat. Hist., XXXV, 38, 121 narra <strong>come</strong> il triumviro Lepido,<br />

al<strong>lo</strong>ggiato dai magistrati in una casa fra gli alberi, protestò per il canto degli uccelli che <strong>di</strong>sturbava<br />

il suo riposo e che, per spaventare gli uccelli, i magistrati ricorsero al<strong>lo</strong> stratagemma <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere<br />

un drago (dragonem) su una striscia <strong>di</strong> pergamena lunghissima posizionata intorno al<br />

bosco. A questa testimonianza letteraria si collega l’uso del termine Drakon per in<strong>di</strong>care il fiume<br />

Sarno attestato in Procopio, Goth., IV, 35, 7-9.<br />

21 D. DE ROBERTIS, L’esperienza poetica del Quattrocento, in Storia della Letteratura Italiana. Il<br />

Quattrocento e l’Ariosto, vol. III, Garzanti, Milano 1966, pp. 662-664.<br />

22 A. DE IORIO, Notizie sugli scavi <strong>di</strong> Ercolano, dalla Stamperia Francese , Napoli 1827, p. 13.<br />

23 G. MERCATI, Per la crono<strong>lo</strong>gia della vita e degli scritti <strong>di</strong> Niccolò Perotti, Arcivescovo <strong>di</strong> Siponto,<br />

Biblioteca Apostolica Vaticana, Roma 1925.<br />

24 A. MARUCCHI, Co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Niccolò Perotti nella Biblioteca Vaticana, in «Humanistica Lovaniensia.<br />

Journal of neo-latin Stu<strong>di</strong>es», vol. XXXIV, Leuven University Press, 1985, p. 118.<br />

25 Arca<strong>di</strong>a, XII; G. FIORELLI, op. cit., p. 58.<br />

26 C. LENZA, <strong>La</strong> cultura architettonica e le antichità. Scavi, rilievi, restauri, e<strong>di</strong>toria antiquaria e <strong>di</strong>battito<br />

teorico, estratto da L’architettura dei Borbone <strong>di</strong> Napoli e Sicilia, a cura <strong>di</strong> A. GAMBAR-<br />

DELLA, Esi, Napoli 2000, p. 1.<br />

27 Roma ristaurata et Italia illustrata <strong>di</strong> Biondo da Forlì tradotte in buona lingua volgare da Lucio<br />

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