lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...
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ARCHITETTURE E PAESAGGIO STORICO NELLA VALLE DI POMPEI<br />
<strong>La</strong> ricerca storico-architettonica applicata al<strong>lo</strong> stu<strong>di</strong>o del paesaggio può offrire un<br />
contributo <strong>di</strong> grande interesse per la ricostruzione dell’assetto <strong>di</strong> un territorio in<br />
epoca antica, soprattutto nel caso <strong>di</strong> una regione caratterizzata da una costante antropizzazione.<br />
In tal senso l’analisi del territorio <strong>di</strong> Pompei si è rivelata particolarmente<br />
complessa, in quanto la tra<strong>di</strong>zione storiografica ha spesso tramandato una storia<br />
dei luoghi semplicisticamente costruita sul mito della città romana, che ha finito<br />
per influenzare tutte le successive ricostruzioni fi<strong>lo</strong><strong>lo</strong>giche.<br />
<strong>La</strong> ricerca in atto, <strong>di</strong> cui si anticipano i primi risultati,<br />
ha inteso, invece, restituire la complessità e l’identità<br />
perduta del territorio attraverso <strong>lo</strong> stu<strong>di</strong>o della<br />
morfo<strong>lo</strong>gia dei luoghi e delle architetture, del <strong>di</strong>segno<br />
territoriale e delle sue mo<strong>di</strong>ficazioni condotto su una molteplicità<br />
<strong>di</strong> fonti, dalla toponomastica alla letteratura, dalle<br />
raffigurazioni iconografiche e cartografiche all’analisi delle<br />
architetture superstiti, per ripercorrere le tappe <strong>di</strong> una<br />
storia negata, seppellita dalle ceneri del mito <strong>di</strong> Roma.<br />
Le storie correnti sottolineano che dell’antica Pompei si<br />
era persa nel tempo la memoria dell’esatta posizione topografica.<br />
Eppure molti in<strong>di</strong>zi, evidenziati già dagli eru<strong>di</strong>ti<br />
del ‘700 e ‘800, fanno sospettare che sia possibile<br />
ricostruire una storia parallela dei luoghi, evocata e registrata<br />
nelle opere letterarie e cartografiche antiche.<br />
Gaio Svetonio Tranquil<strong>lo</strong> nella vita <strong>di</strong> Tito, che occupa l’ottavo<br />
libro del De vita Caesarum, narra che dopo l’eruzione<br />
l’imperatore Tito organizzò i primi soccorsi, nominando due<br />
curatores restituendae Campaniae, <strong>di</strong> rango consolare, con il<br />
compito <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare gli aiuti necessari alla ricostruzione,<br />
cui vennero destinati i beni delle vittime.<br />
Quaedam sub eo fortuita ac tristia acciderunt, ut conflagratio Vesevi<br />
montis in Campania, et incen<strong>di</strong>um Romae per triduum totidemque<br />
1 Tabula Peutingeriana, Segmentum<br />
VII, Particolare.<br />
2 Distribuzione dei beni dell'abbazia<br />
<strong>di</strong> San Lorenzo ad Septimum<br />
dai co<strong>di</strong>ci normanni e svevi. Elaborazione<br />
grafica arch. P. Argenziano.<br />
<strong>di</strong> DANILA JACAZZI<br />
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