lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...
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Rappresentare la conoscenza: paesaggi pompeiani<br />
Pompei post 79 d.C. ovvero la rappresentazione dell’unitarieta’ e dell’omogeneita’<br />
ritrovata<br />
L’or<strong>di</strong>ne geografico ed architettonico della Pompei antica, andato perduto per circa<br />
se<strong>di</strong>ci secoli e mezzo, riemerge dalle ceneri proponendo non so<strong>lo</strong> le spoglie <strong>di</strong> una<br />
città sepolta e <strong>di</strong>menticata ma anche e soprattutto l’embrione culturale <strong>di</strong> una nuova<br />
idea <strong>di</strong> classicità capace <strong>di</strong> incidere nel <strong>di</strong>segno delle nuove realtà urbane ed architettoniche<br />
del XIX e XX seco<strong>lo</strong><br />
Pompei 2009 d.C. ovvero la rappresentazione della frammentarieta’ e dell’eterogeneita’<br />
consolidata<br />
L’abbandono delle città “se<strong>di</strong>mentarie” -ovvero <strong>di</strong>segnate e costruite dentro la <strong>lo</strong>gica classica<br />
del tracciato, della tipo<strong>lo</strong>gia e della morfo<strong>lo</strong>gia- ha prodotto una costellazione <strong>di</strong><br />
realtà urbane moderne e contemporanee dai limiti indefiniti, <strong>di</strong>ffuse nel territorio, prive<br />
<strong>di</strong> memoria e totalmente libere dal passato. Il risultato non è so<strong>lo</strong> la metropoli g<strong>lo</strong>balizzata<br />
ma anche e soprattutto il consumo onnipervasivo del territorio determinato dalla<br />
crescita incontrollata <strong>di</strong> città piccole e me<strong>di</strong>e, <strong>come</strong> Pompei, con relativa cancellazione<br />
<strong>di</strong> quelle tracce naturali ed artificiali capaci <strong>di</strong> rammemorarne l’identità storica.<br />
Di fronte a tale inquietante scenario si rende necessario un approccio analitico e tematico,<br />
avente <strong>come</strong> obbiettivo la <strong>di</strong>fesa e la governance <strong>di</strong> un territorio così delicato<br />
<strong>come</strong> quel<strong>lo</strong> caratterizzante, nel suo insieme, il territorio comunale <strong>di</strong> Pompei. A tal<br />
fine l’obbiettivo da perseguire è quel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> ri-definire un’analisi conoscitiva capace <strong>di</strong><br />
ri-organizzare l’insieme geografico e gli scenari urbani ponendo sul<strong>lo</strong> stesso livel<strong>lo</strong> <strong>di</strong><br />
attenzione sia la vasta area archeo<strong>lo</strong>gica ed il suo perimetro e sia quelle parti <strong>di</strong> territorio<br />
riconoscibili per caratterizzazioni tematiche omogenee e coerenti al <strong>lo</strong>ro interno.<br />
<strong>La</strong> <strong>di</strong>scretizzazione dei <strong>di</strong>versi se<strong>di</strong>menti urbani <strong>di</strong> Pompei in unità tematiche<br />
minime, rappresenta un primo passo per affrancarsi dalle, ormai desuete, analisi generaliste<br />
che contrastano con realtà urbane non più statiche bensì moderatamente <strong>di</strong>namiche.<br />
Le questioni tematiche che seguono sono state in<strong>di</strong>viduate <strong>come</strong> punti <strong>di</strong><br />
attacco per una strategia capace <strong>di</strong> affrontare la conoscenza, attraverso il rilievo ar-