lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...
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RAPPRESENTARE LA CONOSCENZA<br />
PAESAGGI POMPEIANI<br />
Premessa<br />
<strong>di</strong> PAOLO GIORDANO<br />
evocazione del toponimo Pompei è relazionato <strong>di</strong>rettamente ad una con<strong>di</strong>zione<br />
L’ <strong>di</strong> conoscenza apparentemente già data: la sua tragica scomparsa nel <strong>lo</strong>ntano 79<br />
d.C.; la sua ricomparsa settecentesca; la riscoperta ottocentesca legata alla tra<strong>di</strong>zione<br />
Beaux-Arts; la rivisitazione novecentesca connessa al razionalismo me<strong>di</strong>terraneo e a<br />
quel<strong>lo</strong> nor<strong>di</strong>co d’oltralpe. Ovvero una conoscenza basata sulla classificazione temporale<br />
e tipo<strong>lo</strong>gica <strong>di</strong> quegli eventi naturali e <strong>di</strong> quei fatti artificiali che hanno caratterizzato<br />
la storia <strong>di</strong> Pompei negli ultimi duemila anni: una conoscenza che, seppur<br />
fondata su stu<strong>di</strong> e ricerche consistenti, rischia <strong>di</strong> apparire superficiale ed anedottica<br />
se non inserita in un quadro <strong>di</strong> riferimento la cui cornice possa essere rappresentata<br />
da quella complessa realtà urbano-paesaggistica contemporanea concretizzata dalla compresenza<br />
<strong>di</strong> strati archeo<strong>lo</strong>gici, monumenti religiosi, e<strong>di</strong>fici civici e residenziali, inse<strong>di</strong>amenti<br />
industriali e strutture agricole provvisionali. Pur senza entrare in una querelle<br />
epistemo<strong>lo</strong>gica, all’interno della quale andare a verificare la forma e i limiti dell’attività<br />
conoscitiva, la rappresentazione della conoscenza<br />
relazionata ad un caso stu<strong>di</strong>o <strong>come</strong> quel<strong>lo</strong> della realtà<br />
pompeiana contemporanea propone due interessanti possibilità<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento: una, in particolare, <strong>di</strong> tipo<br />
<strong>di</strong>sciplinare e l’altra, in generale, <strong>di</strong> carattere inter<strong>di</strong>sciplinare.<br />
Da una parte una <strong>di</strong>samina sulle potenzialità della<br />
Rappresentazione intesa <strong>come</strong> <strong>di</strong>sciplina colta in grado<br />
<strong>di</strong> affrontare tutti quei problemi <strong>di</strong> misura, classificazione<br />
e restituzione grafica <strong>di</strong> quegli specifici beni materiali<br />
-architettonici e paesaggistici- insistenti su <strong>di</strong> uno<br />
specifico territorio antropizzato; dall’altra parte, viceversa,<br />
una investigazione sulle capacità <strong>di</strong> una realtà ambientale,<br />
complessa e delicata, a farsi crogio<strong>lo</strong> <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>versi<br />
va<strong>lo</strong>ri immateriali che, al<strong>lo</strong> stato attuale, appaiono inespressi<br />
e non esplicitati nella <strong>lo</strong>ro reale potenzialità mo-<br />
1 Carte d'une parti e du Golfe appelé<br />
le Cratere tel qu'il devoit etre<br />
avant l'eruption de 79". Acquerel<strong>lo</strong><br />
<strong>di</strong> F. Mazois per Les Ruines de<br />
Pompéi.<br />
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