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lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...

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Pao<strong>lo</strong> Giandebiaggi, Chiara Vernizzi<br />

fra <strong>lo</strong>ro e quin<strong>di</strong>, in<strong>di</strong>pendentemente dal fatto che la modellazione o le mo<strong>di</strong>fiche avvengano<br />

in un quadro o nell’altro, essi devono essere aggiornati automaticamente e<br />

contemporaneamente in entrambi.<br />

Nonostante sia possibile trovare sul mercato un sempre maggior numero <strong>di</strong> softwares,<br />

che nel corso degli anni <strong>di</strong>ventano sempre più flessibili, la fase <strong>di</strong> organizzazione<br />

della banca dati si è configurata <strong>come</strong> il momento più delicato ed importante. Uno<br />

dei problemi fondamentali nella gestione <strong>di</strong> una banca dati <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>mensioni è infatti<br />

rappresentato dal perico<strong>lo</strong> <strong>di</strong> pretendere l’inserimento <strong>di</strong> una mole troppo vasta<br />

<strong>di</strong> dati <strong>di</strong>fferenti, con il rischio <strong>di</strong> rendere ingestibile il database sia durante la fase <strong>di</strong><br />

implementazione e raccolta delle informazioni, sia durante quella <strong>di</strong> interrogazione<br />

del sistema stesso. Innanzitutto sono state stabilite le finalità del progetto, in modo<br />

tale da determinare quali dovessero essere le informazioni in<strong>di</strong>spensabili ad una prima<br />

implementazione del sistema. Visto il particolare tipo <strong>di</strong> patrimonio immobiliare e <strong>lo</strong><br />

scopo fondamentale per il quale è stato costruito il sistema,<br />

quale unità base della banca dati si è scelto il singo<strong>lo</strong><br />

vano, che è <strong>di</strong>venuto l’unità minima <strong>di</strong> rilievo su<br />

cui impostare la raccolta dei dati, attraverso la redazione<br />

e la compilazione <strong>di</strong> specifiche schede <strong>di</strong> rilevamento. Il<br />

sistema è stato impostato secondo una struttura ad albero<br />

in cui il vano stesso costituisce il contenitore finale,<br />

quel<strong>lo</strong> da cui scaturiscono automaticamente parte dei dati<br />

contenuti nei contenitori <strong>di</strong> livel<strong>lo</strong> superiore nella scala<br />

gerarchica. <strong>La</strong> struttura ad albero del sistema rende possibile<br />

il calco<strong>lo</strong> in automatico <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> dati<br />

<strong>di</strong>mensionali generati dall’oggetto <strong>di</strong> base, il vano.<br />

Forti dell’esperienza maturata attraverso la costruzione<br />

del SIPE, attraverso <strong>di</strong>verse convenzioni con enti pubblici<br />

<strong>lo</strong>cali sono stati costruiti altri sistemi informativi,<br />

concepiti sempre <strong>come</strong> strumenti per raccogliere, relazionare<br />

e rappresentare la conoscenza ottenuta su speci-<br />

3 Il sistema informativo per la<br />

gestione delle informazioni sulle<br />

strutture conventuali e monastiche<br />

all'interno del centro storico<br />

<strong>di</strong> Parma: la lettura delle stratificazioni<br />

storiche.<br />

169<br />

3

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