lo spazio come indicatore dell'identità urbana - La scuola di Pitagora ...
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Efficienza e complessità nell’ingegneria delle strutture<br />
menti necessari per delineare il sistema strutturale, e quel<strong>lo</strong> e<strong>di</strong>lizio in generale. Ma<br />
complessità e complicazione possono anche produrre criticità nel sistema strutturale<br />
e rendere più arduo e laborioso il percorso della progettazione strutturale.<br />
In tale ambito trova una efficace col<strong>lo</strong>cazione l’affermazione <strong>di</strong> Pietro Zennaro, professore<br />
<strong>di</strong> Tecno<strong>lo</strong>gia dell’Architettura presso l’IUAV <strong>di</strong> Venezia: “Cruccio <strong>di</strong> ogni operatore<br />
è quel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> riuscire a governare la complessità e la complicazione che incrementano<br />
sempre più sulla base dell’aumentata domanda <strong>di</strong> prestazioni che si richiede<br />
alla nuova e<strong>di</strong>ficazione” 4 .<br />
Per porvi rime<strong>di</strong>o, alcuni stu<strong>di</strong>osi sostengono che in architettura ed ingegneria si sta<br />
<strong>di</strong>ffondendo la necessità <strong>di</strong> sviluppare una visione “olistica” del problema progettuale,<br />
trasferendo al mondo tecnico una visione tipica <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>scipline. L’olismo, infatti,<br />
in bio<strong>lo</strong>gia è la “teoria secondo la quale l’organismo deve essere stu<strong>di</strong>ato in quanto<br />
totalità organizzata e non in quanto semplice somma <strong>di</strong> parti”, in fi<strong>lo</strong>sofia identifica<br />
“ogni concezione secondo cui la società è una totalità non riducibile alla somma degli<br />
in<strong>di</strong>vidui e delle <strong>lo</strong>ro azioni”, in epistemo<strong>lo</strong>gia è la “teoria che considera il sapere<br />
scientifico <strong>come</strong> un insieme <strong>di</strong> proposizioni altamente interconnesse, tale da non consentire<br />
la verifica empirica <strong>di</strong> una singola ipotesi, ma so<strong>lo</strong> <strong>di</strong> porzioni più o meno<br />
estese dell’insieme”.<br />
Da cosa <strong>di</strong>pendono esattamente complessità e complicazione <strong>di</strong> una struttura, <strong>di</strong> un<br />
progetto strutturale? Quali<br />
sono gli attori (responsabili)<br />
principali? A tali interrogativi<br />
è più agevole far<br />
seguire ulteriori domande<br />
piuttosto che tentare <strong>di</strong> fornire<br />
una singola e precisa<br />
risposta. È, in sostanza, più<br />
facile chiedersi: <strong>La</strong> complessità<br />
<strong>di</strong>pende dalle prestazioni<br />
richieste? Dalla<br />
stretta relazione con le al-<br />
3 <strong>La</strong> volta <strong>di</strong> copertura della cappella<br />
<strong>di</strong> Enrico VII nell'Abbazia <strong>di</strong><br />
Westminster a Londra. Vista dall'intradosso<br />
(da Storia dell'Architettura<br />
3 ).