Chiara Stefani - Università di Roma "Tor Vergata"

Monumenti e documenti. Un’indagine sulla zona ostiense tra XVIII e XIX secolo 291
– Giovanni Paolo Panini la riproduceva isolata e ricoperta di erbe spontanee,
in un giardino disseminato di reperti antichi (figura 5).
Figura 5. C.B. Caj (da Panini), Sepolcri presso la piramide Cestia.
Assimilata a un repertorio di oggetti del passato – sarcofagi, urne, cippi –
la cui funzione era quella di perpetuare la memoria, la piramide poteva allo
stesso modo fare da sfondo al complesso cimiteriale degli Inglesi, o Acattolici.
La si vede in un’acquatinta che riproduce una scena notturna di seppellimento
tratta da un disegno di Bartolomeo Pinelli del 1811 (figura 6), o in
Figura 6. Anonimo da B. Pinelli, Scena notturna presso la piramide Cestia.