Chiara Stefani - Università di Roma "Tor Vergata"
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288 <strong>Chiara</strong> <strong>Stefani</strong><br />
soprattutto, come ha notato Richard Krautheimer, ne mutò il significato 10 . Se<br />
inizialmente il pontefice desiderava, con il restauro della piramide, “mantener<br />
viva in <strong>Roma</strong> una delle più illustri memorie della sua antica magnificenza”,<br />
a seguito della sepoltura delle vittime della peste intorno al monumento<br />
esso veniva ad assumere sempre più il ruolo <strong>di</strong> sacrario cristiano, alla cui<br />
sommità – come in<strong>di</strong>ca un <strong>di</strong>segno attribuito a Borromini – poteva essere<br />
collocata una croce, insieme agli emblemi chigiani della quercia, dei monti e<br />
della stella. Questa riconversione da monumento pagano a e<strong>di</strong>ficio cristiano<br />
– con all’interno una cappella de<strong>di</strong>cata ai Santi Pietro e Paolo, come qualcuno<br />
suggerì al papa <strong>di</strong> fare – non ebbe poi luogo, e Alessandro VII fuggì ogni<br />
intento autocelebrativo, limitandosi a ricordare, in due epigrafi su recto e<br />
verso della piramide, l’anno del suo restauro (1663).<br />
Figura 1. Anonimo (XVII secolo, Paesi Bassi), Piramide ou Sepulture de Caius Cestius a Rome.<br />
Lo ricorda un’incisione <strong>di</strong>ffusa nei Paesi Bassi (figura 1), nella quale le<br />
facce est e ovest del monumento appaiono una a fianco dell’altra, con le due<br />
colonne <strong>di</strong> marmo alla base del lato occidentale che sappiamo furono ritrovate<br />
in pezzi, ricomposte e collocate su due basi <strong>di</strong> travertino, proprio in occasione<br />
dei lavori <strong>di</strong> scavo effettuati all’epoca <strong>di</strong> Alessandro VII, grazie ai quali<br />
la piramide emerse dal terreno circostante <strong>di</strong> almeno 22 palmi. Tale <strong>di</strong>slivello<br />
è ancora ben visibile sulla parte sinistra della facciata ovest in un’incisione<br />
10 R. KRAUTHEIMER, <strong>Roma</strong> <strong>di</strong> Alessandro VII. 1655-1667, <strong>Roma</strong>, E<strong>di</strong>zione dell’Elefante,<br />
1987, pp. 111-112.