Chiara Stefani - Università di Roma "Tor Vergata"

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302 Chiara Stefani Figura 19. P. Parboni, Veduta dell’incendio di San Paolo. mento dei materiali lapidei implicò, in alcuni casi, trasporti via terra e via mare, come illustra la Carta rappresentante il viaggio fatto […] per trasportare in Roma la grande colonna da collocarsi all’Arco di Placidia, nella basilica di San Paolo… (figura 20): da Vigevano, passando per Piacenza e Ferrara, la colonna venne condotta a Venezia, da dove fu imbarcata per compiere il periplo della penisola in direzione di Roma. Ma la scelta dei marmi e dei materiali di rivestimento non era esente da ragioni di tipo estetico 26 . 26 Sulla preferenza del cottanello come marmo per la ricostruzione delle quaranta colonne [C. FEA], Rivista di varie opinioni riprodotte in stampa da uno sedicente scarpellino sulle colonne da farsi nella Basilica Ostiense di S. Paolo, (s.l.; s.d., ma 5.2.1826). Della Lettera di G. Ceccarini scultore al signor C .Vanelli di Carrara relativa al granito dell’isola del Giglio, Roma, presso Giuseppe Salviucci, 1828 (datata esattamente 14 settembre 1828 a p. 13), si vedano in particolare i capitoli II (“Il granito non è bello”) e III (“Il granito è bello però, ma non si trova nella quantità necessaria”). Dello stesso anno si veda inoltre [S. PIALE], Di un monumento interessantissimo della basilica di S. Paolo che rettifica la vera cronologia de’primi cinque pontefici romani recentemente turbata e della sicura provenienza delle 24 colonne di pavonazzetto trasportate dalla Mole Adriana per la costruzione della detta basilica. Dissertazione letta nell’adunanza della Pontificia Accademia di Archeologia nel 26 giugno 1828 da Stefano Piale romano pittore e socio ordinario della medesima e corrispondente della reale Accademia Ercolanense, Roma, dalla Tipografia di Crispino Puccinelli, 1833, che tratta però del problema delle colonne solo nella parte iniziale. Esiste poi un testo dedicato a La spedizione pontificia pel trasporto degli alabastri egiziani a riedificare la basilica di San Paolo sulla via Ostiense. Canto di Rosa Taddei, Roma, presso Angelo Ajani, 1841.
Monumenti e documenti. Un’indagine sulla zona ostiense tra XVIII e XIX secolo 303 Figura 20. Carta rappresentante il viaggio fatto […] per trasportare in Roma la grande colonna da collocarsi all’Arco di Placidia, nella basilica di San Paolo... L’utilizzazione del cipollino tratto dalla cava di Porticciolo, della breccia di Cori, del cottanello o dell’alabastro di Civitavecchia non comportava solo costi diversificati, ma soprattutto un aspetto diverso che la basilica avrebbe assunto rispetto alla ricchezza del marmo frigio che caratterizzava le ventiquattro colonne dell’edificio precedente. Come è stato già da altri messo in evidenza 27 , nella fase progettuale successiva all’incendio della basilica, si delineano due posizioni teoriche: da una parte quella che vede l’antico come modello di un ideale restauro (Carlo Fea) – San Paolo fuori le mura doveva apparire “tal qual era in antico” secondo il volere del pontefice –, dall’altra 27 E. PALLOTTINO, cit. Sullo stesso tema si vedano già P. MARCONI, Giuseppe Valadier, Città di Castello, 1964, p. 225 sgg.; M.F. FISCHER, Classicism and historicism in 19th century Roman architecture. The rebuilding of San Paolo fuori le Mura, Actes du XXII Congrès CIHA (Budapest 1969), Budapest, 1972, II, pp. 603-608; S. MARANI, Intorno alla ricostruzione della basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma, «Storia Architettura», 2, 1975, 3, pp. 23-36, e A.M. CERIONI, L’incendio del 1823. Problemi e polemiche per la ricostruzione e sua realizzazione, in C. PIE- TRANGELI (a cura), cit., pp. 67-72. Il cantiere allestito per la ricostruzione della basilica di San Paolo fuori le mura va anche letto nel contesto più ampio degli interventi voluti da Pio IX, destinati al rinnovamento delle prime basiliche, per cui si vedano G. SPAGNESI, L’architettura a Roma al tempo di Pio IX, Roma, 1978 e M. FAGIOLO, La Roma di Pio IX: revival della Controriforma o autunno del Medioevo?, in Arte a Roma dal neoclassico al romanticismo, a cura di F. Borsi, Roma, 1979, pp. 89-120. Sul massimo artefice della ricostruzione di San Paolo fuori le mura si veda il catalogo della mostra Luigi Poletti architetto (1792-1869), Carpi, 1992.
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