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Chiara Stefani - Università di Roma "Tor Vergata"

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Monumenti e documenti. Un’indagine sulla zona ostiense tra XVIII e XIX secolo 297<br />

Figura 13. V. Feoli, Veduta interna della basilica <strong>di</strong> San Paolo fuori le Mura.<br />

stauro compiuti sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Luigi Poletti. Come mostrano i nuovi<br />

affreschi – ora <strong>di</strong>sposti su un unico registro, tra le finestre – le mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne strutturale incisero pesantemente sulle scelte decorative.<br />

Fu proprio quel soffitto a incen<strong>di</strong>arsi tra il 15 e il 16 luglio del 1823, durante<br />

alcuni lavori <strong>di</strong> riparazione del tetto della basilica 19 . A testimonianza della<br />

veemenza delle fiamme e della folla accorsa sul posto in quella notte, resta una<br />

litografia tratta da un <strong>di</strong>segno dell’architetto Giovanni Silvestri (figura 15),<br />

19 BAV, Vat. Lat. 10731, c. 727v.: “A <strong>di</strong> 16 Luglio 1823. Ricorrendo la festa <strong>di</strong> Maria SS.ma<br />

Carmelitana, nella notte medesima circa le ore sette, nella Chiesa <strong>di</strong> San Paolo fuori le mura<br />

sopra il soffitto, o forse la volta grande <strong>di</strong> mezzo, che era tutta <strong>di</strong> legno fatta fare dagli Imperatori<br />

Teodosio, e Costantino si manifestò un gran<strong>di</strong>ssimo incen<strong>di</strong>o, e nel termine <strong>di</strong> ore 8 ridusse<br />

in cenere tutto quel gran<strong>di</strong>ssimo e<strong>di</strong>fizio <strong>di</strong> mura, costruzione gran<strong>di</strong>ssima del tetto, e<br />

quasi <strong>di</strong> tutte quelle colonne venute dall’Egitto che sostenevano quella gran<strong>di</strong>ssima fabrica,<br />

ma quello che fu più mirabile, che le sud.e Colonne non solo rimasero preda delle Fiamme,<br />

ma che quelle <strong>di</strong> granito si spezzarono, e <strong>di</strong>vennero calcina; <strong>di</strong> tutto quell’e<strong>di</strong>fizio poi non rimase<br />

altro che la Cappella de SSmo Crocifisso, e quella del SSmo Sagramento, e per opera<br />

dei Pompieri fu salvata la Sagrestia, ed il Convento, avendo tagliati <strong>di</strong>versi muri, acciò non si<br />

fossero comunicate le gran<strong>di</strong>ssime fiamme <strong>di</strong>voratrici si <strong>di</strong>sse che l’Incen<strong>di</strong>o fosse provenuto<br />

dai stagnai che lasciarono la loro padella con il fuoco sopra il soffitto i quali il giorno avanti<br />

vi avevano lavorato. Il 1° <strong>di</strong> Novembre 1824 fu per or<strong>di</strong>ne del nuovo Pontefice Leone XII principiato<br />

la lavorazione alla sud.a Chiesa”.

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